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PRIVACYDAILY


N. 121/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Steve Whittamore un investigatore privato che ha lavorato per l’editore del Daily Mirror afferma che i giornalisti con cui ha avuto a che fare sapevano “benissimo” che raccoglieva in maniera illegale alcune informazioni. Il Mirror Group Newspapers nega che gli alti dirigenti fossero a conoscenza di queste pratiche... Continue reading →


Manifesta per la libertà, contro il regime iraniano: Sarina Hesmailzadeh uccisa a colpi di manganello


Sarina Esmailzadeh, appena sedicenne, era un’adolescente in cerca di libertà, contraria all’obbligo dell’hijab e si interessava molto ai problemi sociali del popolo iraniano. Amava discutere dei diritti delle donne. Era piena di energia e ballava senza il

Sarina Esmailzadeh, appena sedicenne, era un’adolescente in cerca di libertà, contraria all’obbligo dell’hijab e si interessava molto ai problemi sociali del popolo iraniano. Amava discutere dei diritti delle donne. Era piena di energia e ballava senza il velo con un ragazzo di poco più grande di lei. Lo faceva nel chiuso della sua stanza, davanti alla videocamera del suo computer o ripresa dal suo smartphone.

“Invece di chiamarci contestatrici ci chiamano provocatrici”, diceva, rivolta ai follower del suo canale YouTube, su Telegram e Instagram.

“Ci prendono di mira, anche se siamo a mani nude. Ci colpiscono, ci torturano, ci stuprano, ci accecano o ci ammazzano. Ci hanno stuprate nelle prigioni e torturate anche psicologicamente per spingerci al suicidio una volta uscite dal carcere e, dopo che ci hanno uccise, la tortura colpisce le nostre famiglie, i nostri genitori per indurli a dichiarare che invece siamo morte perché ci siamo suicidate, lanciandoci nel vuoto o perché drogate o ammalate”.

La rivoluzione in Iran, “Donna, Vita, Libertà”, nasce da una lunga storia di movimenti per i diritti delle donne e di attivismo all’interno e all’esterno del paese. Le cittadine iraniane da anni elaborano strategie per sfidare la discriminazione di genere, sia in politica che nella società. Nata e guidata da donne, la rivolta attraversa le divisioni di genere, di classe ed etnia e rappresenta la più seria sfida popolare ai leader teocratici e all’autoritarismo.

A scendere nelle piazze è soprattutto la “Generazione Z”, quella che non ha nulla da perdere; una generazione che rifiuta l’ipocrisia di vivere la libertà solo nello spazio privato e la rivendica ovunque, a cominciare dallo spazio pubblico.

Quella iraniana è anche per questo una rivoluzione nata dalla periferia, dagli ultimi, dalle minoranze delle più remote province del paese e subito divampata nei centri urbani con le donne protagoniste, con la generazione dei ventenni, con gli studenti a cui si sono uniti operai e lavoratori di settori produttivi strategici, che sta rivelando una inedita sintonia tra strati della società da sempre distanti, ma che ora sembrano uniti nella comune alta richiesta di libertà.

Quel che accade in Iran dal 16 settembre 2022 è un evento epocale anche perché allontana la preoccupazione che esisteva fino a poco tempo fa che faceva immaginare un destino per l’Iran drammatico.

Il paese, lacerato lungo linee di frattura etnica e religiosa, faceva presagire la possibilità di una sua balcanizzazione per le profonde divisioni esistenti. Fino a poco tempo fa si temeva che il centro e la periferia avrebbero finito per scontrarsi brutalmente. Fortunatamente sta accadendo il contrario. Grazie alle donne e ai giovanissimi.

La mamma di Sarina si sarebbe tolta la vita, impiccandosi poco dopo aver appreso che le forze di sicurezza iraniane avevano picchiato sua figlia fino alla morte. L’adolescente è stata uccisa da un duro colpo di manganello infertole sulla testa dai miliziani volontari pasdaran dei Guardiani della rivoluzione islamica durante una manifestazione anti regime a Karaj, pochi giorni dopo l’uccisione di Jîna, Mahsa Amini, la ventiduenne curda-iraniana picchiata fino alla morte dalla cosiddetta “polizia morale” di Tehran per presunta violazione del rigido codice di abbigliamento islamico.

Dopo la fine del suo corso di lingua, Sarina si era unita a un raduno di studenti nei pressi della sua scuola per sostenere le proteste.

Durante la manifestazione gli agenti di sicurezza l’hanno colpita violentemente alla testa facendola sanguinare copiosamente.

Le sue amiche l’hanno portata per le cure in una delle abitazioni vicine al luogo dell’aggressione poiché non c’erano le condizioni per il suo trasferimento in ospedale, ma Sarina non ce l’ha fatta ed è morta lì, dissanguata.

Il 23 settembre 2022, intorno alle ore 12, le forze di sicurezza hanno chiamato i familiari di Sarina chiedendo loro di recarsi rapidamente al cimitero per ricevere il corpo senza vita della ragazza e per poter procedere al “ghusul”, l’abluzione secondo il rito islamico che prescrive che il corpo del defunto venga disinfettato e pulito da tutte le impurità visibili.

Affinché la sua famiglia identificasse Sarina, le forze di sicurezza hanno mostrato il suo volto, che ha rivelato numerose ferite; la parte destra della fronte della ragazza era completamente fracassata.

Dopo la sua sepoltura, Hossein Fazeli Harikandi, il capo della magistratura di Alborz, ha affermato che la giovane si sarebbe suicidata lanciandosi dal tetto della casa di sua nonna ad Azimieh, a Karaj, la mattina del 23 settembre.

I pasdaran hanno minacciato sua madre dicendole che non avrebbe mai visto il fratello di Sarina nel caso in cui non avesse suffragato la versione fornita dalle autorità iraniane.

I pasdaran avevano deriso la mamma straziata dal dolore, dicendole che sua figlia era immorale, che era una terrorista perché teorizzava sui social uno stile di vita come quello occidentale. La famiglia stava cercando da due giorni Sarina che non aveva fatto ritorno a casa dal 21 settembre, giorno della sua morte. Dopo averne finalmente visto il corpo martoriato, sua madre, vessata dai pasdaran nel tentativo di metterla a tacere affinché non rivelasse la causa reale della morte di sua figlia, è tornata a casa dove si sarebbe impiccata.

I genitori dei manifestanti uccisi dalle forze paramilitari volontarie chiamate basij che desiderano seppellire i propri figli sono spesso soggetti a severe normative da parte delle autorità iraniane e a un ricatto: quello di poter ottenere la restituzione del corpo del congiunto morto solo in cambio del silenzio.

Sarina era orfana di padre dal 2013, da quando aveva appena sei anni, e viveva con sua madre e col fratello maggiore. La sua mamma era gravemente malata, aveva un tumore al cervello. La ragazza è stata sepolta in una tomba a due piani accanto a suo padre Aref nel cimitero di Behesht Sakineh di Karaj.

Nel quarantesimo giorno dalla sua morte, i compagni di classe di Sarina hanno tenuto una cerimonia commemorativa e hanno rimosso la foto di Khamenei dalla parete della loro classe affiggendo al suo posto la foto della loro compagna. Una sua amica ha scritto sul account Telegram: “La primavera sta arrivando. Anche se ci uccidi, anche se ci tagli la testa, anche se ci colpisci, cosa farai con gli inevitabili germogli?”

Su Telegram e YouTube la giovane ripeteva ai suoi fan: “Non siamo come la generazione precedente, quella, di 20 anni fa, che non sapeva com’era la vita fuori dall’Iran. Noi siamo consapevoli di ciò che accade oggi nel mondo e ci chiediamo cosa abbiamo in meno rispetto agli altri adolescenti che vivono in altri paesi. Perché dobbiamo soffrire costrette a vivere una doppia vita, quella pubblica in cui dobbiamo celare la nostra identità e quella privata nel chiuso delle nostre stanze?”

Nel suo ultimo video su Telegram, Sarina, ha pronunciato queste parole: “Mi sembra di essere in esilio nella mia stessa patria”.

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Oggi, 19 maggio, noi di Unione Popolare abbiamo depositato in Corte di Cassazione la “Proposta di legge per l’istituzione del salario minimo legale”. I


Grecia al voto: destra favorita, Syriza spera nei giovani


Domenica si vota in Grecia. I sondaggi prevedono la vittoria della destra mentre Syriza spera nel voto dei giovani, più critici nei confronti del governo attuale L'articolo Grecia al voto: destra favorita, Syriza spera nei giovani proviene da Pagine Este

di Redazione

Pagine Esteri, 19 maggio 2023 – Domenica 21 maggio gli elettori della Greciasono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento. Gli aventi diritto sono circa 10 milioni mentre i partiti ammessi alla competizione sono complessivamente 36. All’assemblea accederanno però soltanto quelli che riusciranno a superare la soglia di sbarramento del 3%.

La sfida per conquistare la maggioranza dei 300 seggi parlamentari è tra il premier uscente Kyriakos Mitsotakis (Nuova Democrazia, destra) e Alexis Tsipras (Syriza-Alleanza Progressista, centrosinistra) che invece ha guidato il paese tra il 2015 e il 2019. Tutti i sondaggi danno Nuova Democrazia in vantaggio di 4-6 punti percentuali sull’ex formazione di sinistra radicale.

Dei 300 seggi totali, 285 vengono assegnati in via proporzionale, 12 dalle cosiddette liste bloccate, che non prevedono voti di preferenza, e tre dai greci all’estero, che per la prima volta hanno la possibilità di esprimere la loro preferenza alle urne direttamente nel luogo di residenza.

Nel 2016 l’esecutivo guidato da Syriza ha abolito il premio di maggioranza di 50 seggi – sui 300 totali – che la legge elettorale assegnava alla formazione politica più votata.

Non avendo ottenuto all’epoca il sostegno di almeno due terzi dei parlamentari, come prevede la Costituzione, la riforma elettorale non è entrata in vigore subito – e infatti nel 2019 Nea Dimokratia, giunta in testa, si avvalse del premio di maggioranza – slittando alle elezioni di domenica prossima. Il premio di maggioranza – dai 20 ai 50 seggi in proporzione alle percentuali conquistate – è stato tuttavia già ripristinato dal governo Mitsotakis – anche in questo caso senza una maggioranza dei due terzi – e tornerà pertanto in vigore alla prossima tornata elettorale, che si potrebbe tenere già nel mese di luglio qualora i risultati di domenica non dovessero consentire la formazione di un esecutivo.

Ad oggi, sulla base delle posizioni mostrate dai principali leader politici greci durante la campagna elettorale, risulta complicato prevedere quali equilibri e scenari si possano creare una volta chiuse le urne. Mitsotakis ha più volte ribadito di voler tornare al voto a luglio nel caso in cui Nuova Democrazia non dovesse conquistare la maggioranza assoluta in autonomia. Risulta assai improbabile che da sola la destra ottenga il 45% che gli consentirebbe di ottenere la maggioranza assoluta.
Tsipras si è invece detto disponibile a discutere la formazione di un governo con la coalizione di centrosinistra Movimento per il cambiamento guidata dai socialisti del Pasok. La coalizione, presieduta da Nikos Androulakis, dovrebbe piazzarsi in terza posizione con circa il 10% dei voti, dopo Nea Dimokratia (35-38%) e Syriza-Alleanza progressista (29-32%). Alle scorse elezioni ND aveva ottenuto il 39,9% e Syriza il 31,5%.

Per ribaltare quanto previsto dai sondaggi, Alexis Tsipras auspica una massiccia partecipazione alla tornata elettorale delle fasce più giovani della popolazione (tra i 17 e i 45 anni) che, secondo le rilevazioni sulle intenzioni di voto, preferirebbero di gran lunga Syriza a Nea Dimokratia. Rispetto all’ultima elezione del 2019, hanno diritto al voto circa 439 mila giovani tra i 17 e i 21 anni.

Da parte sua, Mitsotakis ha più volte ribadito di essere certo di vincere, sostenendo che l’unica proposta di governo realizzabile è quella della sua formazione il cui programma si basa sulla “modernizzazione” e su un ulteriore piano di privatizzazioni di ciò che resta del patrimonio pubblico.

Stando ai sondaggi, tra le restanti formazioni politiche elleniche, quelle che potrebbero conquistare l’accesso al Parlamento sarebbero tre: il Partito comunista della Grecia (Kke), di Dimitris Koutsoumpas, dovrebbe ottenere tra il 6 e il 7%, i socialdemocratici di sinistra del Fronte della disobbedienza realistica europea (MeRA25) guidato dall’ex ministro delle Finanze di Tsipras, Yanis Varoufakis, che potrebbe conquistare il 3,5%, e infine Soluzione greca, partito nazionalista di estrema destra guidato da Kyriakos Velopoulos, che dovrebbe superare di poco lo sbarramento del 3%.

Qualche possibilità di oltrepassare il 3%, affermano i sondaggi, ce l’ha anche “Creazione nazionale” (Ethniki Dimiourgia), formazione di destra liberal-conservatrice con un discorso anticomunista e anti-immigrazione.

Dalle elezioni è stato invece escluso un altro partito di estrema destra, denominato “Partito Nazionale dei Greci” e recentemente fondato dall’ex dirigente di Alba Dorata Ilias Kasidiaris che si trova in carcere, condannato a 13 anni per associazione a delinquere insieme ad altri leader della formazione neonazista sciolta dopo l’omicidio del rapper e attivista antifascista Pavlos Fyssas (2013). – Pagine Esteri

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Fuori i magistrati dal ministero


Intervista a Sabino Cassese «Fuori i magistrati dal Ministero, solo così si salva l’indipendenza» Ieri mattina abbiamo aperto la nostra terza esperienza al Salone internazionale del Libro di Torino con una intervista al costituzionalista Sabino Cassese. C

Intervista a Sabino Cassese

«Fuori i magistrati dal Ministero, solo così si salva l’indipendenza»


Ieri mattina abbiamo aperto la nostra terza esperienza al Salone internazionale del Libro di Torino con una intervista al costituzionalista Sabino Cassese. Con lui abbiamo parlato di riforme costituzionali e di giustizia e come le prime possono influenzare la seconda. Al termine dell’intervista, che potete rivedere sulla nostra pagina Facebook, abbiamo invitato il professor Cassese a visitare la cella di isolamento che abbiamo allestito nel nostro stand. Dopo averla vista ha dichiarato: «A guardarla, bisogna invece ispirarsi a quella in cui è recluso Anders Behring Breivik», l’autore della strage sull’isola di Utøya il 22 luglio 2011.

Lei in una intervista a Repubblica ha ricordato che il nostro Paese ha avuto 68 governi in 75 anni. Abbiamo un problema. È l’ora di riforme costituzionali?
In realtà esistono tre questioni da affrontare e risolvere: durata, coesione e poteri del Governo. Rispetto a quest’ultimo in questo momento il Governo ha sufficienti poteri soprattutto ora per la concentrazione di potere del presidente del Consiglio nei rapporti internazionali. Inoltre il Governo è diventato il vero legislatore nel nostro Paese: un decreto legge a settimana. E poi si raddoppiano durante il passaggio parlamentare alla conversione. I problemi riguardano invece la durata e la coesione. Per la prima basta stabilire una durata, salvo una sfiducia costruttiva. Per quanto concerne la coesione dando la possibilità al presidente del Consiglio di mettere in riga i ministri recalcitranti, cioè mandarli a casa.

C’è a suo parere un atteggiamento conservativo e in parte anche impaurito da parte del centro-sinistra verso le riforme costituzionali?
Darei una diagnosi di questo tipo: lo Stato è una macchina che non funziona. Tutti quelli che vanno alla sua guida cercano di modificarla per migliorarne il funzionamento. Ma tutti quelli che non hanno il volante in mano si interessano un po’ meno del funzionamento della macchina e qualche volta sono anche contenti che non funzioni se al comando della macchina c’è qualcuno che a loro non garba.

“L’attrazione del Presidente della Repubblica nell’agone politico e il radicale mutamento della sua fisionomia istituzionale avrebbero immediate ricadute sui poteri che attualmente la Carta costituzionale gli attribuisce nell’area del giudiziario: la presidenza del Csm, la nomina di cinque membri della Corte costituzionale, il potere di grazia”. Lo ha evidenziato un articolo pubblicato su Questione Giustizia, la rivista di Magistratura democratica, a firma del direttore Nello Rossi. Lei condivide?
Senza ombra di dubbio ogni riforma costituzionale ha delle implicazioni su altri rami della Costituzione. La Costituzione ha affidato alla presidenza del Consiglio superiore della magistratura al Presidente della Repubblica perché considerato organo di persuasione. È chiaro che se il Capo dello Stato, nella forma massima del presidenzialismo, diventa la persona che determina l’indirizzo politico non può presiedere il Csm. Debbo aggiungere però un piccolo dettaglio.

Prego professore.
Tutti i nostri presidenti della Repubblica hanno presieduto molto poco il Csm, con una eccezione che lascio a lei indovinare.

In un colloquio con il Foglio il ministro Nordio ha detto: “È ovvio che il Nordio editorialista non potrà mai essere uguale al Nordio ministro. Ma fidatevi: non vi deluderemo”. Secondo lei in questi ultimi mesi chi ha prevalso?
Nordio, proprio in un convegno nel quale eravamo entrambi ospiti poco dopo la sua nomina, ha detto chiaramente che le sue posizioni personali vanno poi ponderate con le opinioni dell’organo collegiale di cui fa parte. E mi sembra giusto. Avrei però qualche riserva su tutto quello che ha fatto fino ad ora.

Come mai?
Mi è sembrato, come dire, un Nordio a rallentatore, mi è sembrato paradossale, per una persona che ha parlato per tanto tempo di depenalizzazioni, che si sono aggiunti nuovi reati e perché continua l’occupazione del ministero della Giustizia. Diciamo la verità.

Assolutamente.
Il nostro ordine giudiziario non sarà veramente indipendente fino a che nel ministero della Giustizia ci saranno dei magistrati. Non possono esserci dei magistrati al vertice del potere esecutivo. E lo stesso vale per gli altri ministeri. Quindi da questo punto di vista c’è stata anche una regressione. Sono stati nominati altri magistrati a via Arenula anche in posti prima occupati da funzionari amministrativi. Ribadiamolo questo punto: in un ordinamento nel quale c’è a) la separazione dei poteri b) il principio costituzionale dell’indipendenza della magistratura che ogni giorno i magistrati mangiano a colazione, pranzo e cena riempendoci la testa con l’indipendenza della magistratura, una magistratura indipendente vuol dire una magistratura che non dipende dal potere esecutivo.

Il tema dei fuori-ruolo è un cavallo di battaglia dell’Unione delle Camere Penali e del deputato di Azione Enrico Costa. Un altro è quello della separazione delle carriere: secondo lei si riuscirà a raggiungere questo obiettivo?
La classe politica italiana sostanzialmente vive nel terrore del potere giudiziario. All’interno di esso poche persone dal momento in cui sono mutate le norme costituzionali, cioè da 30 anni, tengono sotto scacco la classe politica italiana. E quindi c’è molta timidezza nell’affrontare questo problema che deriva implicitamente dalla riforma Vassalli. Io non sono molto fiducioso.

Vorrei farle una domanda sulla Corte Costituzionale. Qualche mese fa Quaderni Costituzionali, diretti da Marta Cartabia e Andrea Pugiotto, hanno organizzato un dibattito sulle nuove forme di consultazione della Consulta. Si è discusso anche di dissenting opinion. Lei sarebbe favorevole?
Non solo sono favorevole ma ne ho anche scritto nelle appendici del mio libro “Dentro la Corte”. Ho organizzato anche dei seminari alla Corte quando ero giudice costituzionale. Ho fatto venire dei giudici americani della Corte Suprema a parlare alla Corte Costituzionale su questo tema. E durante il mio mandato in Corte, la Consulta ha discusso per la terza volta di questo argomento. La prima volta i favorevoli erano due, la terza volta tre, quando c’ero io eravamo in quattro. Quindi, lentamente, può darsi che ci arriveremo. Non so quando.

Il Dubbio

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Per l’Italia saranno 35,7 i miliardi destinati al budget Difesa. Le previsioni di Global Data


L’Italia sembra essere pronta ad aumentare il proprio bilancio della Difesa, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere quota 35,7 miliardi di euro (pari a circa 38,5 miliardi di dollari, a seconda delle oscillazioni) entro il 2028. Così il governo italiano

L’Italia sembra essere pronta ad aumentare il proprio bilancio della Difesa, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere quota 35,7 miliardi di euro (pari a circa 38,5 miliardi di dollari, a seconda delle oscillazioni) entro il 2028. Così il governo italiano si vorrebbe impegnare per rimodulare il budget da destinare al comparto. Ad affermarlo è Global Data, società leader nel settore dell’Intelligence, che prevede appunto una nuova crescita nel bilancio del settore grazie a un aumento di spesa significativo, soprattutto se guardiamo al passato, e se consideriamo il fatto che il budget per la Difesa nel 2024 si attesterà circa sui 29,3 miliardi di euro.

Mancanza di continuità per la strategia di Difesa

Una storia politica nazionale non lineare, caratterizzata da continui cambi al vertice di governo, ha spesso ostacolato una crescita concertata del settore, in termini di investimenti e fondi messi a disposizione del comparto. Nonostante ciò, il bilancio del nostro Paese da destinare alla Difesa ha registrato una crescita modesta nel periodo tra il 2019 e il 2021, con un aumento di budget di 5,3 miliardi di euro, mentre ha subito un’inflessione nel 2022 a causa degli effetti della pandemia da Covid-19 e dell’incertezza economica. Il presidente del Consiglio in carica, Giorgia Meloni, ha inserito nel suo programma il superamento della tradizionale riluttanza italiana alla pianificazione della difesa a lungo termine, prevedendo un aumento di circa 7,6 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2028.

Diversi incentivi

Nonostante infatti in Italia non sia ancora diffusa una solida cultura della Difesa, le contingenze dell’attuale scenario geopolitico stanno portando grande attenzione sui temi e le questioni legate alla Difesa, in primis per il perdurare da oltre un anno della guerra russo-ucraina nel cuore dell’Europa. È infatti proprio l’invasione russa di Putin a risultare il principale incentivo all’aumento delle spese militari, dal momento che ha messo in luce non soltanto l’importanza della deterrenza ma anche le debolezze della capacità industriale dell’Occidente. Ad essere fortemente stressate sono infatti soprattutto le capacità di fornire aiuti militari a Kiev, con scorte di armi e munizioni che risultano sempre più prosciugate. Un dato, su tutti, mette ben evidenzia il grande sforzo a cui il Vecchio continente si sta adattando: secondo le stime del governo estone oggi in un mese in Ucraina si consumano più colpi di quelli prodotti in un intero anno in Europa. Sarà proprio tutto questo a spingere le scelte di approvvigionamento in tutta Europa.

Un budget in crescita?

Per il 2023 le spese finali del ministero della Difesa autorizzate dalla legge di bilancio sono pari a circa 27,7 miliardi di euro e rappresentano circa il 3% delle spese finali del bilancio dello Stato – ciò non significa che il nostro Paese abbia raggiunto il 2% del Pil per le spese militari auspicato dalla Nato, dal momento che le due percentuali non sono comparabili perché il volume finanziario complessivo è calcolata dall’Alleanza Atlantica sulla base di criteri e parametri diversi. Alcuni degli stanziamenti, tuttavia, sono presenti negli stati di previsione di altri ministeri, sopra tutti il ministero dell’Economia e delle finanze e il ministero delle Imprese e del made in Italy. Le spese autorizzate dalle varie leggi di bilancio dal 2016 in poi registrano un trend in crescita in termini assoluti, con un picco nel 2023, e il trend, secondo Global Data è destinato solo a crescere.


formiche.net/2023/05/previsto-…



Così Fincantieri spinge negli Usa. Siglato accordo per la quarta fregata Constellation


È arrivata l’ufficialità sulla costruzione della quarta fregata della classe Constellation per la US Navy, da parte del gigante nazionale di cantieristica navale Fincantieri, attraverso la sua controllata americana Marinette marine (Fmm). Il contratto, as

È arrivata l’ufficialità sulla costruzione della quarta fregata della classe Constellation per la US Navy, da parte del gigante nazionale di cantieristica navale Fincantieri, attraverso la sua controllata americana Marinette marine (Fmm). Il contratto, assegnato dal Dipartimento della Difesa statunitense, ha un valore di circa 526 milioni di dollari per la costruzione della fregata e rientra nel grande accordo, siglato nel 2020, del valore complessivo di circa 5,5 miliardi di dollari. La realizzazione della prima fregata è iniziata infatti alla fine dello scorso agosto a Marinette, in Wisconsin, e Fmm prevede di consegnare la nave, appunto la futura Uss Constellation, nel 2026.

Puntare all’innovazione

“Il nostro impegno è di supportare la più grande Marina al mondo con una nave che rappresenti il massimo grado possibile di innovazione”. Così, parlando dell’importanza dell’innovazione e delle nuove tecnologie al servizio della Difesa e del suo comparto industriale, ha commentato la firma del nuovo accordo l’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. La fregata, infatti, sarà pronta anche a operare in un battlefield sempre più digitalizzato. “Guardiamo in particolar modo al profilo digitale delle unità, in termini di cyber-security e data analytics, due fronti fondamentali per la competizione industriale del futuro”, ha poi concluso Folgiero.

La controllata americana

Fmm, che si occuperà di portare avanti l’intesa, rappresenta un po’ la punta di diamante di Fincantieri marine group, responsabile di controllare anche altri due siti sempre nella regione dei Grandi Laghi del Wisconsin: Fincantieri bay shipbuilding e Fincantieri ace marine. Annoverando tra le sue file sia clienti governativi, come la Marina americana, sia commerciali. Fmm è inoltre impegnata nei programmi Littoral combat ships, sempre destinato alla Us Navy, e nei Multi-mission surface combatants (Mmsc), per il regno dell’Arabia Saudita nell’ambito del piano Foreign military sales degli Stati Uniti.

Fregate Constellation

Il programma Constellation è particolarmente significativo per la Marina Usa, come testimonia anche la denominazione scelta per le unità della classe, che ricalca i nomi delle “sei fregate originali” del 1794, le primissime della allora neonata US Navy. Il programma punta a formare la prossima generazione di fregate missilistiche multiruolo, con una richiesta iniziale di dieci unità, aumentabile fino a venti, per affrontare gli scenari del futuro. Fincantieri è stata selezionata nel 2020 per progettare e costruire l’unità capoclasse, con l’ulteriore opzione per altre nove navi, esercitata già per tre unità; oltre a provvedere anche al supporto successivo alla costruzione e all’addestramento degli equipaggi, per un valore complessivo di circa cinque miliardi e mezzo di dollari per Fincantieri. La scelta di Fincantieri per la realizzazione del programma Constellation si è basata sul progetto presentato dalla società, giudicato il più avanzato e innovativo, e strutturato sulla piattaforma delle fregate Fremm, ritenute le migliori al mondo sotto il profilo tecnologico, già nella flotta sotto le insegne italiane.


formiche.net/2023/05/siglato-a…




Il Consiglio costituzionale francese ha approvato questa settimana le misure di sicurezza che saranno probabilmente implementate per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024 in Francia, nonostante non siano in linea con la legge sull’intelligenza artificiale dell’UE, attualmente in discussione....


Venezia - Il 30 maggio 2023 alle ore 18:30 presso l’associazione About ci sarà la prima presentazione pubblica dell’esercizio dei diritti per impedire alla Smart Control Room di Venezia e agli operatori telefonici di tutta Italia di elaborare dati sulla vostra posizione.

@Etica Digitale (Feddit)

NON MANCATE!

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Ecco la guida al networking professionale per sviluppatori introversi 😀

@Lavoratori Tech

Per ogni ingegnere 10x, sentirai un ragazzo del marketing dire "la mia equità è nelle mie relazioni". Ma cosa fa in realtà? Come ingegnere questo è stato così frustrante. Per me, il valore dovrebbe essere una mappatura diretta all'output che produco. Scrivo codice, quel codice viene spedito e fornisce valore. Poi ne prendo un pezzo. Semplice.

Ma il vero valore aziendale si accumula con la leva finanziaria. La leva finanziaria è la capacità di aumentare la traiettoria di un'azienda attraverso una forza esterna. Potrebbe essere capitale, abilità, trigger psicologici o relazioni.

Il post di Andy & Hide su HackerMoon

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Legge sui dati - Per la Commissione Europea le garanzie sui segreti commerciali devono essere un'eccezione, non una regola

@Pirati Europei

Una nota interna vista da EURACTIV questa settimana mostra che la Commissione Europea è disposta ad aggiungere un meccanismo per la protezione dei segreti commerciali al Data Act, a condizione che rimanga un'eccezione piuttosto che la regola, che sia in linea con la direttiva sui segreti commerciali, e che non comporti un onere eccessivo per le PMI.

La mobilitazione della scorsa settimana di giganti dell'industria tedesca come Siemens e SAP sembra aver fatto scalpore nell'esecutivo dell'UE, non sorprende, dal momento che la presidente Ursula von der Leyen è stata costantemente sensibile alle esigenze del suo paese d'origine.

La Commissione è stata molto attiva nei negoziati della nuova legge sui dati, compensando in parte la mancanza di leadership della presidenza svedese. Sebbene il trilogo della prossima settimana sia destinato solo a chiudere il capitolo della condivisione dei dati B2G, laddove il Consiglio non desidera limitare l'ambito di applicazione ai soli dati personali, mercoledì la presidenza ha dichiarato al COREPER che intende ancora chiudere il fascicolo prima della fine del suo semestre e nessuno Stato membro ha indicato linee rosse. Nel frattempo, la Commissione deve ancora presentare un documento informale con un compromesso su come affrontare la questione dei segreti commerciali.

L'articolo completo di
@Luca Bertuzzi per #Euractiv

Pirati Europei reshared this.



IRAN. Giustiziati tre uomini arrestati durante le proteste antigovernative


L'Iran ha giustiziato un totale di sette persone in relazione alle proteste. I gruppi per i diritti affermano che sono stati condannati a morte da tribunali speciali e non hanno avuto modo di difendersi adeguatamente L'articolo IRAN. Giustiziati tre uomi

della redazione

Pagine Esteri, 19 maggio 2023 – L’Iran ha giustiziato tre uomini accusati di violenza durante le proteste antigovernative di massa dello scorso anno Mizan, il sito della magistratura, ha annunciato le esecuzioni di Majid Kazemi, Saleh Mirhashemi e Saeed Yaghoubi, accusati dell’uccisione di un agente di polizia e di due membri del gruppo paramilitare Basij a Isfahan a novembre. I gruppi per i diritti affermano che i tre sono stati sottoposti a torture, costretti a confessioni televisive e non hanno avuto un giusto processo.

Le proteste in Iran sono scoppiate lo scorso settembre dopo la morte in detenzione di una donna di 22 anni, Mahsa Amini, che era stata arrestata dalla polizia morale per presunta violazione del codice di abbigliamento islamico. Le manifestazioni si sono poi rapidamente trasformate in una rivolta contro le autorità che hanno governato l’Iran dalla Rivoluzione del 1979. Le proteste si sono in gran parte placate ma ancora oggi tante donne si rifiutano di indossare il velo islamico obbligatorio.

L’Iran ha giustiziato un totale di sette persone in relazione alle proteste. I gruppi per i diritti affermano che sono state condannate a morte da tribunali speciali e non hanno avuto modo di difendersi adeguatamente. Pagine Esteri

L'articolo IRAN. Giustiziati tre uomini arrestati durante le proteste antigovernative proviene da Pagine Esteri.



“Algoritmi e informazione – tra libertà di stampa e tutela della privacy”


📌Cosedagarante| Ho avuto il piacere di partecipare all’incontro organizzato dalla Gazzetta del Sud “Algoritmi e informazione – tra libertà di stampa e tutela della privacy” per discutere anche del futuro dei nostri ragazzi


guidoscorza.it/algoritmi-e-inf…



Il racconto di "Noi Siamo Le Scuole", a cura del MIM dedicato alle storie di didattica e di comunità delle scuole italiane, questa volta si concentra su sette nuovi edifici scolastici sparsi su tutto il territorio nazionale che potranno vedere la luc…


   Anna Camposampiero* Probabilmente chi ha pensato al simbolo di Twitter, e al social in sé, aveva in mente il vecchio detto che usavano le nostre


#31 / L'UE insegna al mondo come si fa


ll Consiglio approva due pacchetti per la sorveglianza di massa nel settore crypto / Anche a Firenze arriva la "smart city control room" / La Skynet cinese vuole il sangue dei bambini.

L’Unione Europea insegna al mondo come si fa


Con due comunicati ieri il Consiglio dell’Unione Europea ha dichiarato di aver definito la sua posizione in merito a due pacchetti normativi già in discussione da tempo in materia di antiriciclaggio e condivisione di informazioni ai fini tributari tra paesi membri.

Il primo è il pacchetto AML/CFT, cioè antiriciclaggio e contro il finanziamento al terrorismo, di cui avevo scritto anche lo scorso anno.

Chi non si iscrive è uno spione

L'aggiornamento normativo, tra le altre cose, estenderà la "Travel Rule" al mondo crypto e obbligherà gli exchange a identificare ogni utente e tracciare ogni transazione, anche di pochi centesimi.

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Lo scopo è ovviamente avere dati a disposizione per analizzare le transazioni ed eventualmente bloccarle. Migliaia di algoritmi e qualche burocrate saranno incaricati di decidere se quella transazione di 2 dogecoin sia sospetta o meno.

Il problema come al solito non risiede nel mero abuso della privacy, ma nel potenziale abuso di potere e quasi certo elevato tasso di errore di questi sistemi di monitoraggio. Già nel sistema bancario tradizionale fanno acqua da tutte le parti e spesso finiscono per mettere nei guai gente perbene, figuriamoci in un settore estremamente complesso e tecnologico come quello delle crypto. I falsi positivi saranno all’ordine del giorno.

Il secondo punto riguarda invece la Direttiva "DAC", che è una roba di cui sicuramente non avrete mai sentito parlare ma che dal 2011 prevede la comunicazione e condivisione dei nostri dati tra tutti gli stati membri: conti correnti, rapporti commerciali, depositi, e tanto altro. A breve comprenderà anche tutto ciò che riguarda l’uso di cryptovalute.

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Lo scopo in questo caso è fare comunella per rubare il più possibile. Finora gli stati membri hanno avuto qualche difficoltà a mettere le mani sul cripto-gruzzoletto degli europei. Nel frattempo, il processo di criminalizzazione di chi vorrebbe solo essere lasciato in pace è quasi completo.

La Ministra delle finanze svedese, Elisabeth Svantesson, commenta così la buona novella: “The agreement is yet another example of the EU as a leader in the implementation of global standards”.

Grazie Elisabetta, siamo tutti molto felici di essere all’avanguardia della sorveglianza di massa.

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Dopo Venezia, a Firenze una “Smart City Control Room”


Mega-schermi, comode poltrone, qualche dipendente pubblico annoiato con gli occhi rossi. Anche a Firenze arriverà a novembre una stanza dei bottoni da cui poter controllare in tempo reale tutta la città, grazie alle più di 1.600 telecamere diffuse sul territorio.

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A questo si aggiungono le 81 nuove telecamere che saranno posizionate in più di 55 varchi che costituiranno lo “scudo verde” (cioè una ZTL) per monitorare gli ingressi e le uscite dalla città. Il progetto ricorda molto quello dell’Area B di Milano: sorveglianza di massa dei cittadini e di tutti coloro che per qualche motivo saranno costretti a varcare la soglia di Firenze.

Il Sindaco dice che la Control Room “migliorerà anche la gestione di eventi legati al maltempo o alle manifestazioni". Chi l’avrebbe mai detto che per mitigare gli effetti del maltempo sarebbero bastati qualche migliaio di telecamere e una decina di pannelli LCD. Forse in Emilia Romagna dovrebbero installare più telecamere.

Quando leggo queste cose mi chiedo sempre cosa ne pensa chi vive in queste città.

Se fossimo in condizioni di democrazia diretta, come si faceva una volta nelle antiche città greche, siamo sicuri che la maggioranza avrebbe votato per auto-sorvegliarsi in questo modo e per assegnare a qualche burocrate il potere assoluto di decidere chi può circolare e chi invece no?

Della Smart control room veneziana ne parlavo qui.

La Skynet cinese vuole anche neonati e bambini


Il governo cinese ha iniziato a schedare anche neonati e bambini attraverso identificazione biometrica e genetica: impronte digitali, retina, voce e perfino DNA con prelievi del sangue.

Finora gli stati-nazione si erano degnati di risparmiare neonati e bambini dal processo di schedatura legato alla produzione di documenti d’identità, ma è evidente che adesso non basta più. Tutti devono essere nel sistema, il prima possibile.

Iscriviti adesso

Avrà a che fare con l’inizio della fase pilota dello yuan digitale? È possibile, considerando che questa nuova forma di moneta potrà essere usata solo coloro che possiedono un’identità di stato. I bambini iniziano presto a usare i soldi, ancor prima di ricevere il primo documento d’identità. È quindi naturale che debbano essere schedati fin da piccoli.

Meme del giorno


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Citazione del giorno

“Someone must have slandered Josef K., for one morning, without having done anything truly wrong, he was arrested.”

Kafka, Der Process

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Articolo consigliato

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#30 / Sì, la privacy è un feticcio


Il feticcio della privacy e la sfiducia verso le istituzioni / Tornano le tessere della fame / Exposed, il podcast di Privacy Week / Meme e citazione del giorno.

Il feticcio della privacy


Il ministero dell’Interno ha recentemente annunciato di voler potenziare l’apparato di sorveglianza italiano introducendo sistemi di videosorveglianza con riconoscimento facciale nelle stazioni. Lo scopo è, come sempre, garantire più sicurezza.

Qualche giorno dopo Repubblica ha pubblicato un articolo a firma di Andrea Monti, giurista e professore universitario, intitolato Il feticcio della privacy e le polemiche sul riconoscimento facciale”.

Se anche tu ami il feticcio della privacy, che aspetti a iscriverti?

Nell’articolo Monti cerca di spiegarci i motivi giuridici e tecnici per cui dovremmo accettare ogni proposta di sorveglianza per la sicurezza pubblica pacatamente e passivamente: è fuori discussione che il superiore interesse dello Stato e la tutela della collettività non possano essere globalmente limitati in nome della privacy, dice Monti.

Il prof. Monti non è certo un paladino della privacy, che ha definito come “feticcio” più di una volta, arrivando anche ad affermare che non esiste come diritto autonomo, nonostante la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani affermi il contrario. In ogni caso, non è questo il punto.

Il prof. Monti infatti ha ragione da vendere: “opporsi all’impiego di tecnologia per garantire la sicurezza perché qualcuno potrebbe abusarne equivale ad affermare di non avere fiducia nelle istituzioni. Se così fosse, allora la inevitabile conseguenza logica di questa posizione sarebbe il dover entrare in clandestinità per rovesciare uno Stato che ha tradito gli ideali democratici. Chi ha il coraggio di fare un’affermazione del genere lanci il primo tweet”.

La sfiducia verso le “istituzioni” è esattamente il motivo per cui è lecito opporsi alla diffusione incontrollata di tecnologie di sorveglianza nelle nostre città. Di esempi di abuso ce ne sono molti, e non serve guardare lontano per comprendere il modo in cui un governo possa abusare dei suoi poteri di sorveglianza per opprimere determinati gruppi politici o minoranze. E ricordiamolo: la più piccola minoranza al mondo è l’individuo.

E se i governi cambiano nel tempo, ricordiamoci che una telecamera è invece per sempre. Le telecamere nelle nostre città aumentano sempre e non diminuiscono mai: la Cina, che continua a installare telecamere, è arrivata ad averne quasi 600 milioni.

Chi può assicurarci che la fiducia verso le istituzioni venga ripagata? Chi può assicurarci che fra 5, 10, 50 anni i sistemi di sorveglianza costruiti e potenziati nel tempo non saranno mai usati e abusati da qualcuno? Chi può assicurarci che lo Stato, in un determinato momento storico, non abbia il potere e l’incentivo di perseguire e opprimere milioni di persone per ciò che pensano o fanno? D’altronde, la storia ci insegna che è molto facile giustificare qualsiasi atrocità sotto l’egida della sicurezza pubblica e dell’ordine pubblico.

Affermare la supremazia dell’interesse di Stato e della collettività (che non esiste) sui diritti individuali, come la privacy, equivale a dire che alcuni uomini — i più violenti tra noi — hanno il diritto assoluto di disporre totalmente di tutti gli altri, giustificando così qualsiasi abuso e oppressione. L’autore afferma che per mitigare questi rischi si debba potenziare il diritto di accesso ai dati dei database delle forze dell’ordine, ma io non vedo come questa misura palliativa ex-post possa ribaltare una situazione di sostanziale supremazia dello Stato rispetto all’individuo. Cioè rispetto a me e te che leggi.

Sì, la privacy è un feticcio — un ostacolo al potere, che altrimenti sarebbe illimitato, a tutela di ogni individuo. È anche l’unico modo per vivere un’esistenza libera e morale. Senza privacy non può esserci alcuna libertà. Alla provocazione del prof. Monti non si può quindi che rispondere così:

We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable Rights, that among these are Life, Liberty and the pursuit of Happiness.—That to secure these rights, Governments are instituted among Men, deriving their just powers from the consent of the governed, —That whenever any Form of Government becomes destructive of these ends, it is the Right of the People to alter or to abolish it, and to institute new Government.

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Tornano le tessere della fame


Da luglio 2023 saranno attive in Italia ben 1.300.000 “carte acquisti” per la spesa. Saranno postepay ricaricabili e daranno diritto di acquistare fino a €380 di beni alimentari autorizzati dal Ministero. Saranno ad esempio esclusi gli alcolici.

L’attribuzione delle nuove tessere annonarie passerà dai Comuni, che tramite INPS avranno a disposizione l’elenco dei beneficiari. I Comuni dovranno quindi verificare le anagrafiche e le informazioni relative ai nuclei familiari per assegnare le tessere ai più meritevoli — cioè coloro che casualmente possiedono i criteri arbitrari fissati per legge.

E se tra ordine pubblico e privacy vince sempre l’ordine pubblico, lo stesso può dirsi tra welfare e privacy. Ma noi eretici lo sappiamo bene: non esistono pasti gratis, e prima o poi arriverà qualcuno a chiedere il conto.

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Exposed


Anche quest’anno torna Privacy Week, che non è più soltanto il più bell’evento nazionale su privacy e tecnologia, ma ora anche una piattaforma per la fruizione di contenuti on-demand come newsletter, podcast, webinar e molto altro.

Intanto è già uscito il primo episodio del nostro podcast: Exposed.

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Ascolta il primo episodio di Exposed, il Podcast di Privacy Week

Seguiteci e iscrivetevi alla newsletter, perché ci saranno veramente tante novità. Anche per l’evento, che tornerà a settembre a Milano e in streaming su privacyweek.it!

Meme del giorno


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Citazione del giorno

There's no way to rule innocent men. The only power any government has is the power to crack down on criminals. Well, when there aren't enough criminals one makes them. One declares so many things to be a crime that it becomes impossible for men to live without breaking laws. Who wants a nation of law-abiding citizens? What's there in that for anyone?

Ayn Rand

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#29 / Di statali cinesi, scetticismi e cypherpunk


Statali cinesi pagati in digital yuan / Scetticismo verso il dollaro digitale ai piani alti / Cypherpunk e altre storie (DOMÌNI Podcast) / Un'intervista sul Digital Services Act.

Gli statali cinesi saranno pagati in digital yuan


È notizia della scorsa settimana1 che la città di Changshu, della provincia di Jiangsu, inizierà a pagare i dipendenti pubblici con lo yuan digitale a partire da questo mese. Il progetto è iniziato lo scorso anno e ci sono già stati dei test da luglio a settembre 2022 che hanno incluso circa 4.900 persone e un importo pari a 2.54 milioni di digital yuan.

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“Le città di Changshu e Suzhou implementano il pagamento completo dello stipendio in renminbi digitale per i dipendenti pubblici”

In realtà, pare che un altro test fosse già iniziato nella città di Suzhou, che ha da poco concluso il primo quadrimestre del pilot. In 4 mesi sono state accumulate dalla città 8 milioni di transazioni, per un valore cumulativo di 170 miliardi di yuan. La città riporta circa 26 milioni di wallet personali e quasi 2 milioni di wallet “pubblici”.

Iscriviti adesso

La provincia di Jiangsu vuole creare un ecosistema integrato che possa portare a un’espansione incrementale già da gennaio 2024, includendo anche aree chiave come il commercio al dettaglio, gli stipendi privati e il turismo. Al momento sembra che ben 26 province siano impegnate in test di vario tipo, ma quella di Jiangsu promette di essere la provincia più all’avanguardia sul fronte del digital yuan entro il 2025.

Tempo fa scrivevo che il modo migliore per abituare le persone a usare le CBDC fosse obbligarle a pagarci tributi, imposte, tasse e bolli di vario tipo. Ma in effetti, la Cina fa ancora scuola: quale modo migliore se non sfruttare i dipendenti pubblici?

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Scetticismo verso il dollaro digitale


Michelle Bowman, membro della Federal Reserve Board of Governors, ha di recente offerto la sua opinione in merito all’evoluzione del dollaro in un discorso presso la Georgetown University2.

La sua è un’opinione che non ci si aspetterebbe da parte di chi dovrebbe essere tra i primi e più convinti propositori delle nuove CBDC. Eppure secondo Michelle è difficile pensare che il dollaro digitale possa sostituire sistemi come FedNow, una infrastruttura per i pagamenti elettronici in tempo reale sviluppata dalla Federal Reserve.

Aggiunge poi, c’è il rischio che una CBDC programmabile possa essere in contrasto con la flessibilità e libertà delle monete fisiche o dei depositi bancari, e c’è anche il rischio che questo possa portare alla politicizzazione dei sistemi di pagamento.

Attenzione però, per quanto vero, a Michelle non interessa la nostra libertà, ma quella della Federal Reserve. Infatti aggiunge: una CBDC con questo tipo di controllo potrebbe minacciare l’indipendenza della Federal Reserve.

Una moneta politicizzata non è altro che un sistema di social scoring sotto mentite spoglie. Negli Stati Uniti qualcuno, anche nella stessa banca centrale, si fa queste domande (anche se per i motivi sbagliati). Da noi, tutto tace. Eppure, l’euro digitale è quasi pronto.

Cypherpunk e altre storie, un viaggio nella storia della sorveglianza di massa


Nell’episodio di oggi del DOMÌNI Podcast parlo di sorveglianza di massa, del movimento cypherpunk e di molto altro, partendo dal 1930. Sì, perché è una storia lunga un secolo ormai.

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Ascolta il Podcast su Spotify

Perché il Digital Services Act è una legge molto, molto pericolosa


Sempre in tema di interviste, oggi ne è uscita una su Atlantico Quotidiano in cui parlo del Digital Services Act, la nuova legge europea per la “lotta alla disinformazione” e molto altro.

In realtà di lotta alla disinformazione c’è ben poco, come ho già avuto occasione di ripetere più volte. È più una questione di controllo dell’informazione.

Leggi l'intervista

Meme del giorno


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Citazione del giorno

La rivoluzione in Inghilterra è stata fatta unicamente in vista della libertà, mentre quella di Francia è stata fatta principalmente in vista dell'eguaglianza.

Alexis de Tocqueville

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1

js.people.com.cn/n2/2023/0424/…

2

cointelegraph.com/news/us-whol…


privacychronicles.it/p/fr-29-d…



📌Inizia il secondo giorno al Salone internazionale del libro!

📚 Vi aspettiamo al nostro stand con tanti eventi in programma per parlare di Erasmus+, la biblioteca scolastica, le iniziative del Senato per le scuole e i cittadini, i principi fondamen…



In Cina e Asia – Xi Jinping incontra i leader dei paesi dell’Asia centrale


In Cina e Asia – Xi Jinping incontra i leader dei paesi dell’Asia centrale asia centrale
I titoli di oggi:

Xi Jinping incontra i leader dei paesi dell'Asia centrale
Cina, inaugurato un nuovo ente regolatore per la finanza
Tiktoker fanno causa al Montana dopo il ban
Singapore: seconda condanna a morte per possesso di marijuana in tre settimane
Myanmar, l'indagine Onu rivela i dati sui fornitori di armi alla giunta
Filippine, Sara Duterte lascia il partito Lakas-Cmd

L'articolo In Cina e Asia – Xi Jinping incontra i leader dei paesi dell’Asia centrale proviene da China Files.



Taiwan Files – Elezioni 2024: Hou Yu-ih, l’ex poliziotto scelto dal Guomindang


Taiwan Files – Elezioni 2024: Hou Yu-ih, l’ex poliziotto scelto dal Guomindang 7224381
Chi è il candidato presidente del principale partito d'opposizione e perché è stato scelto. Altre manovre in vista del voto. Le esercitazioni annuali Han Kuang e la visita di Liz Truss. Il via libera alle adozioni per le coppie dello stesso sesso. La rassegna settimanale di Lorenzo Lamperti con notizie e analisi da Taipei (e dintorni)

L'articolo Taiwan Files – Elezioni 2024: Hou Yu-ih, l’ex poliziotto scelto dal Guomindang proviene da China Files.



Il G7 e il grande gioco Usa-Cina tra Asia centrale e Pacifico


Il G7 e il grande gioco Usa-Cina tra Asia centrale e Pacifico 7224339
Si apre il summit del G7 a Hiroshima: nuove sanzioni alla Russia, ma si parla anche di Pechino. Meloni incontra Kishida, mentre Biden cancella le tappe in Papua Nuova Guinea e Australia per il vertice Quad. Un colpo all'affidabilità degli Usa nella regione, mentre Xi ospita a Xi'an i leader dell'Asia centrale

L'articolo Il G7 e il grande gioco Usa-Cina tra Asia centrale e Pacifico proviene da China Files.



di Ezio Locatelli* - Come da impegni assunti nella recente Conferenza di Organizzazione riprendiamo la pubblicazione del notiziario “dire fare rifondazione


Questa notte un vile e gravissimo atto intimidatorio è stato perpetrato nei confronti del compagno Antonio Currò, segretario cittadino di Messina di Rifondazi



Rilasciata la rel. 2023.05-rc (release candidate).
Se vuoi aiutare a trovare qualche bug e, si spera, risolverlo prima del prossimo rilascio, dai un'occhiata al nuovo ramo e segnala i problemi che incontri.

Il motivo principale di questo primo RC è la correzione di un bug nell'area di notifica. Inoltre i punti salienti della prossima versione sono:

- correggere un bug che impediva la ricerca di @-handles, e
- un'implementazione OWA migliorata.


Friendica 2023.05 Release Candidate available

We have just branched off the 2023.05-rc branches from the current development branch of Friendica. If you want to help finding rough edges and hopefully fix them before the upcoming release, please checkout the new branch and report problems that you encounter.

The main reason for this early RC is fixing a bug in the notification area that Tek informed us about. In addition the highlights of the next release are

  • fixing a bug that prevented the search for @-handles, and
  • an improved OWA implementation.


What is Friendica


Friendica is a decentralised communications platform, you can use to host your own social media server that integrates with independent social networking platforms (like the Fediverse or Diaspora*) but also some commercial ones like Twitter.

How to use the 2023.05 RC Version of Friendica


If you want to help in the release process, you can checkout the 2023.05-rc branch from the git repositories (core and addons).
git fetch
git checkout 2023.05-rc
git pull
bin/composer.phar install --no-dev
Note that you only need to pull the composer dependencies in the core repository.

Should the upgrade process of the database get stuck


If you encounter this, please initiate the DB update manually from the command line by running the script
./bin/console dbstructure update
from the base of your Friendica installation. If the output contains any error message, please let us know using the channels mentioned above.

What to do with Quirks


The 2023.05-rc phase is meant to identify and preferable resolve quirks and bugs that should not be in the 2023.05 release, but have slipped through so far. So if you switch your node to the 20232.05-rc version of Friendica, please let us know about rough edges you find, either at the issue tracker (github account required), in the support forum or in the development forum.

Thanks a lot for helping with the release :


friendi.ca/2023/05/18/friendic…




News da Marte #16 | Coelum Astronomia

"In questo 16esimo appuntamento della rubrica vediamo le ultime notizie sulla missione del rover cinese Zhurong e le più recenti operazioni di Curiosity e Perseverance. Ne approfittiamo anche per un piccolo approfondimento tecnico di astrofotografia marziana."

coelum.com/news/news-da-marte-…

#16


Oggi ultimo appuntamento con L'Ora di Costituzione! Il Prof. Luciano Violante illustrerà agli studenti i Rapporti politici (dall’art. 48 all’art. 54).

Seguite qui la diretta streaming dalle ore 10.30 ▶️ youtube.




Terza e ultima giornata di Forum PA!
Il Capo del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Jacopo Greco, interverrà oggi, nell’Arena del Forum, all’evento dal titolo “PNRR e Coesione: com…


Proiezione HACKING JUSTICE
v.o. sub ita. 89 min.
ingresso libero gratuito

Sala CGIL
Via E. Dandolo 8

22 maggio 2023
Ore 20.



Friendica and Bluesky's AT protocol

@Fediverse

Friendica has always stood out for being able to manage multiple communication protocols, surpassed in this only by Hubzilla (a software that I have never been able to appreciate, however).
It would be nice if Frindica could integrate Bluesky's AT protocol as well. Do you know if there is any feasibility study on this new frontier?

@Fediverse News @Hypolite Petovan @Michael Vogel @Tobias

Unknown parent

friendica - Collegamento all'originale
Hypolite Petovan
@Sarah Brown The next stable release is planned for early September (hopefully).

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Unknown parent

friendica - Collegamento all'originale
Hypolite Petovan
@Sarah Brown Thank you, and it's okay, please take care of yourself!

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La banca centrale turca ha presentato le sue prime misure dopo le elezioni presidenziali di domenica, aggiungendosi a un groviglio di regole utilizzate per gestire il sistema finanziario.

@Politica interna, europea e internazionale

L'obiettivo delle nuove normative, entrate in vigore martedì, è quello di ridurre la domanda di oro tra le famiglie e dissuaderle dal prelevare contanti utilizzando le carte di credito, un'opzione sempre più favorita dalle persone come alternativa più economica ai prestiti.

Il post completo su Bloomberg



L'Esercito italiano fa propaganda bellicista in un centro commerciale di Catania | L'Indipendente

«In particolare, Cobas e Osservatorio si scagliano contro la “campagna acquisti sempre più invasiva che invita i giovani ad intraprendere un percorso di futuro garantito in un territorio, la Sicilia, dove il tasso di abbandono scolastico si è attestato al 21,2% e la disoccupazione giovanile al 22%”, ricordando come le normative scolastiche impongano che “ogni attività didattica esterna sia coerente con il lavoro curricolare e la programmazione”.»

lindipendente.online/2023/05/1…

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Propaganda politica, opinioni sbagliate, fake news e intolleranza. La posizione di Poliverso

@Politica interna, europea e internazionale

Poliverso.org è ormai diventata un'istanza generalista, ma è nata per creare uno spazio di dibattito politico aperto, laico e libero.

Abbiamo ricevuto diversi messaggi che ci rimproveravano di avere dato spazio a voci contrarie all'Ucraina e ostili verso la strenua difesa del popolo ucraino. A volte siamo stati addirittura accusati di diffondere fake news.

Ricordiamo a tutti che le opinioni non sono fatti e che un'opinione non è una fake news, anche se dovesse essere un'opinione sbagliata.

Polemizzare, anche utilizzando toni molto accesi, non può essere derubricato a comportamento tossico solo perché non esprime l'opinione desiderata.

In questa istanza pertanto verrà sempre consentita la libera espressione del proprio pensiero.

Tuttavia ricordiamo anche che la nostra tolleranza verso gli account di propaganda militarista, filo-occidentale o filo-russa che siano, è limitata!

Poliverso è un servizio gratuito (se volete contribuire potete farlo qui) e proprio per questo non è uno spazio che verrà concesso ad account che praticano 24×7 l'attacco sistematico verso profili che non la pensano come loro.

Poliverso.org è una piattaforma di discussione. Se volete fare marketing diretto per le vostre idee politiche o, peggio ancora, molestie mirate, verrete spazzati via!

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

credo che il bello sia proprio questo. Chi sceglie questa istanza sa a cosa va incontro. Come si dice in questi casi, patti chiari amicizia lunga


MICHAEL KHILL – INFIERIRE SUL MALESSERE


Debutto discografico per il mostro musicale chiamato Michael Khill, un concentrato di deathcore, hardcore, crust, metal, grindcore e anche beatdown.

@Musica Agorà #metal

iyezine.com/michael-khill-infi…

Musica Agorà reshared this.



Dopo l'ennesima campagna di spam prodotta nell'istanza del fondatore di mastodon, sempre più amministratori di istanza stanno silenziando distanza più grande al mondo

@Che succede nel Fediverso?

Gli amministratori delle istanze più piccole sono sempre più insofferenti nei confronti della mancanza di controllo da parte del server di Eugen Rochko!

Ci auguriamo che gli amministratori di mastodon.social riescano a risolvere questo ennesimo problema di spam, anche solo limitando le nuove iscrizioni, ma siamo piuttosto pessimisti.

È sempre più chiaro che i gestori di mastodon.social puntano ad avere il massimo numero di utenti, probabilmente perché questo numero incide direttamente sui potenziali investimenti da parte dei finanziatori.

#mastoadmin #mastodon

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

io sono l'amministratore di una istanza piccola e vi pregherei di non fare generalizzazioni all'ingrosso, grazie 😅 L'unica cosa a cui sono insofferente sono gli atteggiamenti di chi non prende con la dovuta serietà la scelta di defederare, come se fosse un ban individuale mentre è un danno per migliaia di persone e milioni di interazioni.
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

io gli spammer li voglio bloccare, non rendere invisibili lasciandoli attivi. Per farlo ognuno deve fare la sua parte: dal lato loro, i moderatori e gli admin di mastodon.social devono bloccare a mano gli spammer e introdurre opportuni filtri sui domini e gli IP, dal lato mio io controllo la federata per vedere se ci sono ospiti sgraditi, dal lato della community mi vanno segnalati gli account molesti. Silenziare è mettere tutto sotto il tappeto lavando ognuno i propri panni sporchi.
in reply to Carlo Gubitosa

in altre parole, silenziare 1,1 M di utenti per poche decine di spammer non è considerata cosa buona e giusta da tutti, e la mia insofferenza non è verso un solo account di spam che ho dovuto bloccare a mano con gli altri già bloccati da mastodon.social, ma verso i messaggi anticooperativi in cui si creano conflitti inutili invitando a silenziare tizio, lasciare l'istanza di caio o contestare sempronio, mentre contro lo spam ogni community deve fare la propria parte e fare fronte comune
in reply to Carlo Gubitosa

@gubi condivido in pieno. Invece di "emarginiamo l'aggredito", avrei preferito diamoci da fare e "aiutiamo l'aggredito".
in reply to Carlo Gubitosa

@gubi
aspetta scusa, non ho capito, una volta che hai segnalato gli account molesti di turno (in realta’, ne faccio una, non dodici, assumo che quando lo spam arriva a me, social avra’ gia’ avuto centinaia di segnalazioni), silenziare mi sembra l’opzione temporanea piu’ sana. Fa parte del processo.

Anzi, visto che i messaggi sono tutti uguali e pubblicitari di qualcuno, su pleroma silenzio per regexp , neanche per utenti fake.

in reply to Luca Sironi

@luca si parlava di manutenzione lato admin. Su sociale.network abbiamo avuto solo un paio di segnalazioni, e ne ho dovuto bloccare solo uno, perché erano già stati bloccati tutti a monte da mastodon.social. Non ho sentito il bisogno di silenziare 1.1 milioni di utenti di mastodon.social, (mutilando l'esperienza del fediverso per la nostra community) solo per quella sporca dozzina di spammer bloccati in poche ore.
in reply to Carlo Gubitosa

@gubi con me sfondi una porta aperta. All’ondata di spam precedente ho letto di cose folli come defederazioni fatte intenzionalmente o per errore.

Milioni di persone che si vedono sparire decine di follower e manco se ne possono accorgere

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Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Carlo Gubitosa

@sparkit
se il discorso è più grande, non prendiamo a pretesto per polemiche pretestuose questa ondata di spam.

(che peraltro era gestibile in cinque minuti senza scatenare polemiche per cinque giorni. Cfr. sociale.network/@gubi/11037744… )

Proprio perché il discorso è molto grande e complesso, ogni parte del discorso va affrontata nelle sedi opportune.

Ad esempio, chi non ha gradito le feature algoritmiche può dirlo chiaramente su github:

github.com/mastodon/mastodon/i…



🧨 Intervista a Bernardino Costantino


#arte #dark #newwave

Mi chiamo Bernardino Costantino, vivo e lavoro a Mestre in provincia di Venezia ed ho cinquantuno anni. Il mio percorso creativo spazia in diversi ambiti: disegno, pittura, scrittura, musica e video. Collaboro con diversi musicisti dell’area dark/wave, post/punk ed industrial nella realizzazione di art work,illustrazioni, video e riviste di matrice sperimentale.

iyezine.com/bernardino-costant…