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In Cina e Asia – Cuba, pronta base militare cinese?


In Cina e Asia – Cuba, pronta base militare cinese? cuba
I titoli di oggi:

Cuba, l'intelligence Usa: pronta una base militare cinese
Cina o Usa? L'Arabia Saudita vuole entrambi
Cina: un nuovo libro analizza l'unificazione nazionale dei Qing
Il Regno Unito rimuoverà le telecamere cinesi dai siti governativi sensibili
Stati Uniti, Taiwan e Giappone condivideranno tra loro i dati dei droni da ricognizione navale
Il Giappone rielabora la sua politica per gli aiuti allo sviluppo
Myanamar, la morte della cantante vicina alla giunta infiamma il dibattito pubblico

L'articolo In Cina e Asia – Cuba, pronta base militare cinese? proviene da China Files.



PRIVACYDAILY


N. 136/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: In futuro le aziende potrebbero utilizzare la tecnologia di monitoraggio cerebrale per sorvegliare o assumere i lavoratori, così afferma il Garante per i dati personali in UK. Ma esiste un rischio reale di discriminazione se la “neurotecnologia” non viene sviluppata e utilizzata in modo appropriato, afferma l’Information Commissioner’s... Continue reading →


Africa rossa – Più Africa nei Brics


Africa rossa – Più Africa nei Brics brics
Il vertice dei Brics, la visita in Cina del presidente della Repubblica democratica del Congo, il calo dell'appeal di Cina e Stati Uniti tra l'opinione pubblica africana. Di questo e molto altro ci siamo occupati nell'ultima puntata di Africa rossa, la rubrica a cura di Alessandra Colarizi.

L'articolo Africa rossa – Più Africa nei Brics proviene da China Files.



TikTok enquiry: French executives ‘do not know what to say’


The French Senate questioned two French senior managers of the successful social network TikTok, who repeatedly admitted that they were unable to answer the questions put to them.


euractiv.com/section/data-priv…



L'annuncio sull'implementazione dei gruppi federati in Bonfire. Il software più interessante del Fediverso (ancora in beta) si appresta a supportare una delle migliori potenzialità di ActivityPub

@Che succede nel Fediverso?

Il post di @Bonfire

Come parte del nostro impegno per potenziare le comunità con strumenti per favorire il coordinamento, comunicazioni significative e un maggiore senso di cura e appartenenza, siamo entusiasti di annunciare lo sviluppo di gruppi federati in Bonfire. In questo post del blog, approfondiremo il lavoro in corso di implementazione delle funzionalità principali dei gruppi ed esploreremo i potenziali vantaggi che questa funzionalità può apportare all'intero fediverso.

Il potere dei gruppi

Con i gruppi gli utenti possono creare spazi contestuali e cross-instances, definire le proprie regole e governance, per organizzare al meglio la loro partecipazione attraverso il fediverso. Le caratteristiche principali dei gruppi in Bonfire finora includono:

Creazione e scoperta

Gli utenti di Bonfire avranno la possibilità di creare i propri gruppi, specificando lo scopo, le regole e altre impostazioni del gruppo. Ogni gruppo avrà un nome utente univoco, basato sull'istanza in cui è stato creato (ad es. @climatenews@zomia.zone) e sarà individuabile (a seconda delle impostazioni sulla privacy) in tutto il fediverse per consentire agli utenti di trovare e unirsi ai gruppi in linea con i propri interessi, facendo in modo che tutti possano trovare o costruire le proprie comunità sul fediverso.

Confini e privacy

I custodi del gruppo avranno un controllo granulare sulle impostazioni della privacy, consentendo loro di determinare se un gruppo è aperto, visibile o privato. Questa flessibilità garantisce che gli utenti possano partecipare a gruppi che si adattano ai loro livelli di comfort e mantenere il controllo sui propri dati personali. I gruppi privati ​​mostreranno le loro attività solo ai membri, mentre i gruppi aperti o visibili consentono a chiunque di leggere i contenuti del gruppo e i membri possono aggiungere post o partecipare a conversazioni.

Ruoli e moderazione

I custodi del gruppo avranno anche la possibilità di definire ruoli personalizzati e assegnarli a determinati membri, semplificando e decentralizzando così la gestione e la moderazione dei gruppi. I membri a cui viene concesso un ruolo pertinente possono vedere e indirizzare le attività segnalate, invitare altri utenti, modificare l'aspetto e i dettagli del gruppo, creare e modificare ruoli o pubblicare annunci, ecc.

Quando un utente contrassegna un'attività o un membro del gruppo, i moderatori del gruppo sono i primi a ricevere la notifica. Questo aiuta a distribuire il carico di lavoro di moderazione e riduce il carico sui moderatori dell'istanza. Se un utente segnalato infrange non solo le regole del gruppo ma anche quelle delle rispettive istanze, i moderatori del gruppo hanno la possibilità di inoltrare il caso ai moderatori dell'istanza, per aiutare a mantenere un ambiente sano e rispettoso in tutto il fediverso.

Per garantire la migliore esperienza utente possibile, intendiamo lanciare una versione iniziale sui gruppi da testare all'interno della nostra istanza playground. Questo ci consentirà di raccogliere preziosi feedback dalla nostra community e di impegnarci in discussioni collaborative per perfezionare e migliorare la piattaforma man mano che avanziamo.

In un prossimo post, approfondiremo maggiori dettagli, comprese le nostre idee per la federazione dei gruppi e le sfide tecniche che stiamo affrontando. Stay tuned 😎


🔥 📣🔥 Dive into our latest #Bonfire blog post where we explore the development of federated #Groups
bonfirenetworks.org/posts/dev_…

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)


OpenAI e ChatGPT sono stati citati in giudizio per diffamazione: il chatbot ha falsamente identificato un uomo come imputato per appropriazione indebita, coinvolto in una fondazione pro-armi

@Etica Digitale (Feddit)

È la prima causa di questo tipo intentata contro OpenAI sostenuta da Microsoft e potrebbe costituire un precedente per futuri casi intentati contro la società tecnologica con sede in California.

Secondo la causa, ChatGPT identifica erroneamente l'uomo - il cittadino statunitense Mark Walters - come il Chief Financial Officer della Second Amendment Foundation (SAF), un gruppo pro-armi nello stato di Washington.

L'articolo di Stefanie Schappert è pubblicato da Cybernews

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Le parole di Flavio Tosi sono gravissime, degne di un fascista come lo definì una volta Umberto Bossi. D'altronde lo stesso Mauro Tosi pare che si sia autodefi

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Il C-27J Spartan di Leonardo vola a Baku. Tutti i dettagli dell’accordo


Il velivolo C-27J Spartan di Leonardo è pronto a volare in Azerbaijan. Questo è il risultato dell’accordo stretto tra Roma e Baku in occasione della visita in Italia di una delegazione azera. Nel corso dei diversi colloqui, hanno avuto l’opportunità di in

Il velivolo C-27J Spartan di Leonardo è pronto a volare in Azerbaijan. Questo è il risultato dell’accordo stretto tra Roma e Baku in occasione della visita in Italia di una delegazione azera. Nel corso dei diversi colloqui, hanno avuto l’opportunità di incontrarsi anche il vice ministro alla Difesa del Paese, Agil Gurbanov, e il ministro della Difesa italiana, Guido Crosetto. “L’Azerbaigian riveste ruolo centrale nell’area Euroasiatica. Sono state analizzate opportunità per rafforzare ulteriormente le relazioni tra i nostri Paesi attraverso la cooperazione nel settore energetico e della Difesa”. Così il ministro Crosetto ha commentato il bilaterale, che segue la sua visita di gennaio a Baku. Già operativo in 16 diversi Paesi e con più di 170mila ore di volo, il C-27J Spartan è in grado di svolgere diverse tipologie di missioni dall’ambito della Difesa a quello della protezione civile, e rappresenta un chiaro segnale del consolidamento della collaborazione tra i due Paesi, in un ambito che va anche oltre il tradizionale settore energetico.

Il velivolo

Lo C-27J Spartan è un velivolo da trasporto tattico e viene impiegato nei contesti geografici, ambientali e operativi più variegati e sfidanti. L’esperienza accumulata a livello internazionale presso le diverse Forze armate lo rende particolarmente adatto al trasporto militare, all’aviolancio di paracadutisti e materiali, così come al supporto tattico alle truppe nel cosiddetto “ultimo miglio”. A queste funzioni si aggiunge anche il supporto nelle operazioni dei corpi speciali, e in quelle destinate all’assistenza umanitaria o al portare aiuto alle popolazioni colpite da disastri ambientali.

Una collaborazione a tutto tondo

L’Italia ha un interesse diretto nella regione, e già il governo Draghi si era mosso per differenziare le proprie forniture, soprattutto di gas naturale, riducendo in questo modo la dipendenza da Mosca. Uno sforzo che ha visto l’attivismo di Roma in diverse regioni, a partire dal Mediterraneo e il Golfo, e che vede nell’Azerbaigian un nodo centrale. Ora la collaborazione tra Roma e Baku si estende anche ai prodotti dell’industria della Difesa, grazie all’impegno e al contributo del ministero della Difesa italiano. Il programma di acquisto del C-27J di Leonardo, si inserisce infatti in un più ampio programma di ammodernamento delle Forza armate azere, che le vede guardare con sempre più interesse ai prodotti e alle tecnologie nostrane.

Le Difese si avvicinano

Il rafforzamento della cooperazione nel campo della Difesa, come anticipato, è un tema che è già stato affrontato nel corso della visita ufficiale del ministro Crosetto a Baku, svolta a gennaio, dove vi era stata la sottoscrizione di un protocollo d’intesa per rafforzare la cooperazione militare, soprattutto nel campo della formazione e dell’istruzione delle Forze armate azere. In quell’occasione il ministro aveva intrattenuto una serie di colloqui istituzionali con il presidente della Repubblica azera, Ilham Aliyev, il ministro della Difesa, Zakir Hasanov, e con il capo dei servizi di sicurezza, Ali Naghiyev. Non solo, “l’Italia – aveva spiegato Crosetto – conferma il suo contributo per un’ulteriore rafforzamento delle relazioni tra Azerbaigian e Nato e tra Azerbaigian e Unione europea”, un obiettivo “condiviso anche dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.


formiche.net/2023/06/accordo-c…



Parliamone eccome, di Bibbiano. Ma parliamone non come dei forsennati forcaioli si permisero di parlarne: parliamone per parlare di noi stessi, del modo in cui il senso di giustizia è calpestato da una spettacolarizzazione incivile dell’accusa, del livell

Parliamone eccome, di Bibbiano. Ma parliamone non come dei forsennati forcaioli si permisero di parlarne: parliamone per parlare di noi stessi, del modo in cui il senso di giustizia è calpestato da una spettacolarizzazione incivile dell’accusa, del livello imbarazzante di cultura della classe (presunta) dirigente, che non si sottrae alla corrida pur di acchiappare qualche consenso, pur di infilare qualche banderilla sul groppone degli avversari, finendo con il matar quel che resta della giustizia.

Pochi si possono permettere il lusso di ripetere oggi le parole che dissero e scrissero nel 2019: tocca alla Procura dimostrare l’esistenza del reato presupposto e la colpevolezza degli indagati (allora tratti in custodia cautelare); nel frattempo vige la garanzia costituzionale della presunzione d’innocenza. Vale sempre e per tutti. Oggi sappiamo una cosa in più, rispetto ad allora: l’imputato principale è stato assolto in appello. La faccenda non è chiusa, potrebbe esserci un ricorso della Procura in Cassazione (vedremo), ma per come funziona il processo accusatorio, dovendo essere dimostrata la colpevolezza «al di là di ogni ragionevole dubbio», l’assoluzione quel dubbio dovrebbe ingigantirlo.

Il problema non è soltanto nelle Aule di giustizia, ma soprattutto fuori. Ci riguarda tutti, nessuno escluso. Se lo spettacolo dell’accusa ha preso il posto del racconto della giustizia è perché si vive nell’oscurantismo giuridico. Se i mezzi di comunicazione pompano quello scempio è perché cercano clienti e li cercano fra i forcaioli della porta accanto. Se i politici cavalcano lo spettacolo e si mettono sulla scia della comunicazione è perché sanno che scarseggiano i voti di quanti credono si possa avere una giustizia migliore, mentre abbondano quelli che cercano nella colpevolezza altrui un pezza per coprire la propria cattiva coscienza. Ed è questa broda maleodorante che da lustri inonda la nostra vita collettiva.

Vi pare possibile che un’inchiesta penale si chiami “Angeli e demoni”? È deviata la mente del titolatore ed è cancellata la coscienza dei copisti in veste di giornalisti. “Angeli” sono i bimbi innocenti, “demoni” gli indagati. E in piazza s’allestisce il rogo mediatico. Poi arriva la notizia che il “demone” sarebbe innocente, ma questo è niente rispetto al fatto che degli “angeli” non frega niente a nessuno: se è innocente è stato fatto del male a quanti sono stati tirati dentro un orrore che per loro resta tale.

La faziosità politica non mitiga la scena, ma la impreziosisce d’ignoranza e bassezza. Le bande che si scontrano – armate di mazze diffamatorie – cambiano colore, ma i due fronti sono sempre gli stessi: da una parte i colpevolisti e dall’altra gli innocentisti. Nessuna delle due parti è compatibile con la giustizia, che nel garantismo ha i baluardi del rispetto dei diritti e della certezza della pena. Mentre ai colpevolisti serve dire che è tutto evidente e «si butti via la chiave» (che quando la senti sai già d’avere innanzi un troglodita) e agli innocentisti serve dire che è «giustizia persecutoria e a orologeria» (che quando la senti vedi già la chilometrica coda di paglia). Per Bibbiano i criminali erano del Pd, per Metropol erano della Lega e per le froge sbuffanti delle rispettive fazioni sembra impossibile capire che si possa dissentire e avversare senza sentire il bisogno di criminalizzare.

Il nostro problema è questo. Nulla di ciò che ci accompagna da anni sarebbe mai stato possibile senza il consenso urlato e il dissenso vilmente taciuto. A proposito: va bene che si contesti alla Polonia la riforma della giustizia, ma va male che l’inciviltà della giustizia belga e l’uso di una bambina di 22 mesi per ricattare la madre siano stati accompagnati dal cacasottismo del Parlamento europeo, tremulo nel temere per ciascuno dei componenti, intanto in corsa per raccattare i peggiori istinti dell’opinione pubblica. C’è del marcio nella nostra scena pubblica. Tacerlo lo diffonde. Parliamone, quindi, di Bibbiano.

La Ragione

L'articolo Parliamone proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Kuwait, opposizione vince elezioni. Tra gli eletti solo una donna


Le correnti religiose dei salafiti e dei Fratelli Musulmani hanno mantenuto la loro posizione all'interno del parlamento, mentre le forze populiste, liberali e sciite appaiono ridimensionate. L'articolo Kuwait, opposizione vince elezioni. Tra gli eletti

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della redazione

Pagine Esteri, 8 giugno 2021L’opposizione ha ottenuto 29 dei 50 seggi del Parlamento del Kuwait alle elezioni del 6 giugno. Tra questi solo uno è andato a una donna, l’ex ministra dell’edilizia Janan Bushehri, che ha detto di voler contribuire alla “stabilità e al progresso su questioni in sospeso, sia politiche che economiche”. Le correnti religiose dei salafiti e dei Fratelli Musulmani hanno mantenuto la loro posizione all’interno del parlamento, mentre le forze populiste, liberali e sciite appaiono ridimensionate. È probabile che il deputato Ahmed Al-Sadoun diventi il presidente dell’Assemblea.

Tre mesi fa i risultati delle elezioni parlamentari del 2022 erano stati annullati dalla Corte Costituzionale a causa di irregolarità. Quindi sono state indette nuove consultazioni alle quali hanno partecipato appena 207 candidati, tra cui 15 donne: in 20 anni, mai un’elezione parlamentare ha visto così pochi aspiranti alla carica di deputato. Nel paese si spera che dopo le elezioni possano sbloccarsi situazioni che hanno impedito ai legislatori di approvare le riforme economiche necessarie. In Kuwait si registrano ripetuti deficit di bilancio e bassi investimenti esteri.

Il Parlamento del Kuwait non è consultivo come nelle altre monarchie arabe del Golfo. Sebbene il giudizio finale spetti sempre all’emiro Al Sabah, l’assemblea ha il potere di approvare e bloccare leggi e presentare mozioni di sfiducia. Una diversità dagli altri Parlamenti dell’area che, tuttavia, non è garanzia di stabilità. In Kuwait l’emiro ha sciolto il parlamento ben dieci volte nell’ultimo decenni a causa degli scontri tra i poteri esecutivo e legislativo.

La prima sessione del nuovo Parlamento è prevista per il prossimo il 20 giugno. Pagine Esteri

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L'articolo Kuwait, opposizione vince elezioni. Tra gli eletti solo una donna proviene da Pagine Esteri.



Oggi il Ministro Giuseppe Valditara insieme al Maestro Andrea Bocelli e ai vertici della Fondazione hanno firmato il rinnovo del Protocollo d’Intesa tra MIM e ABF per la promozione di progetti in campo educativo, con l’obiettivo di garantire il dirit…


Le difficoltà delle democrazie nei contesti di guerra


Nulla in modo più netto e più drammatico delle guerre è in grado di portare alla luce certe fragilità delle democrazie. Le democrazie moderne (quelle antiche erano un’altra cosa) vivono con molto più disagio dei regimi autocratici le guerre in cui sono co

Nulla in modo più netto e più drammatico delle guerre è in grado di portare alla luce certe fragilità delle democrazie. Le democrazie moderne (quelle antiche erano un’altra cosa) vivono con molto più disagio dei regimi autocratici le guerre in cui sono coinvolte. Si capisce perché: la democrazia è un sistema costruito per risolvere pacificamente (attraverso elezioni e pubblici dibattiti) le dispute fra i suoi cittadini. Essendo l’antitesi della risoluzione pacifica dei conflitti, la guerra la mette in gravi difficoltà.

Da un lato, mentre la democrazia esige, nel suo funzionamento quotidiano, trasparenza , pubblicità degli atti compiuti dai governanti (perché solo la pubblicità, la trasparenza, consente agli elettori di giudicare il governo), la guerra, per sua natura, richiede, in molte decisioni, opacità, riservatezza, assenza di trasparenza: non è alla luce del sole che si possono fare piani di guerra né si possono sbandierare, se non per grandissime linee, i piani di sostegno militare a chi, come oggi gli ucraini, è impegnato a combattere. Dall’altro lato, se e quando una democrazia è coinvolta direttamente in una guerra che rappresenti per essa una minaccia esistenziale, deve rinunciare a certe libertà il cui godimento è o dovrebbe essere pacifico in tempo di pace. Durante la Seconda guerra mondiale le democrazie occidentali adottarono, come era inevitabile, forme di censura e di controllo della popolazione che, fortunatamente, finita l’emergenza bellica, poterono abbandonare.

Infine, la democrazia deve fare costantemente i conti con gli umori dell’opinione pubblica. Con il rischio di oscillazioni nella condotta internazionale dei suoi governi che, in caso di crisi bellica, possono compromettere o frustrarne gli obiettivi e lederne gli interessi.
A una ragione per così dire «strutturale» (legata alle caratteristiche della democrazia in generale) va aggiunta, nel caso dei Paesi europei, una ragione storica. Che è poi una felice circostanza: la lunga pace di cui le democrazie europee hanno goduto e che spiega lo stato di disorientamento delle loro opinioni pubbliche di fronte all’invasione russa dell’Ucraina, di fronte al ritorno della guerra nel cuore dell’Europa. È vero: c’era stato il precedente delle guerre jugoslave ma esse avevano coinvolto solo piccole potenze non in grado, a differenza della Russia, di minacciare una guerra generale.

Una spia evidente delle difficoltà delle democrazie europee di fronte alla guerra in Ucraina è data non tanto dalla continua richiesta di «soluzioni diplomatiche» che dovrebbero essere sponsorizzate da «terze parti» non coinvolte direttamente nel conflitto, quanto dal modo in cui si pretende che tali soluzioni diplomatiche vengano cercate: alla luce del sole, in modo trasparente, visibile a tutti.
Le opinioni pubbliche, o parti di esse, hanno bisogno di sentirsi dire che qualcuno sta facendo qualcosa. Naturalmente, di questo «qualcosa» che si sta facendo per porre termine al conflitto devono essere date al pubblico prove tangibili. Da qui la lunga serie, fin da quando è iniziata l’invasione russa, di tentativi di mediazione ben documentati e pubblicizzati dalle televisioni e dagli altri mezzi di comunicazione. Quale ne sia la funzione è chiaro: rassicurare il pubblico («stiamo cercando una soluzione diplomatica») . Ma, di sicuro, se un giorno soluzioni diplomatiche al conflitto emergeranno non saranno certo colloqui alla luce del sole che ne porranno le premesse. Saranno invece quei canali di comunicazione, informali e al riparo dalla pubblica curiosità, che (spesso se non sempre), durante le guerra, vengono attivati fra i nemici e fra i loro sponsor e principali alleati. La democrazia vorrebbe trasparenza persino nelle trattative e nelle negoziazioni condotte in parallelo ai combattimenti sul terreno. Ma si può scommettere che quando i rapporti di forza ( a loro volta decisi dall’andamento delle battaglie per la difesa o la riconquista dei territori) consentiranno di fare tacere le armi, le negoziazioni sotterranee — fra americani, russi e cinesi, fra ucraini e russi — daranno a quell’esito un contributo molto più importante delle conferenze stampa e di tutti gli altri atti pubblici e ampiamente pubblicizzati.

L’emergenza della democrazia fra Otto e Novecento fece pensare che essa avrebbe inaugurato una nuova fase delle relazioni diplomatiche fra gli Stati, che l’antica diplomazia basata su colloqui riservati e soffusa di segretezza avrebbe lasciato il campo a una diplomazia trasparente, alla luce del sole. Ma fu una ingenuità, una illusione. Anche in età democratica, per essere davvero efficace, la diplomazia richiede riservatezza. La vera differenza è che i governi delle democrazie, mentre si dedicano alla tradizionale attività diplomatica, devono anche giustificare le loro scelte di fronte all’ opinione pubblica. Per non perderne il sostegno.

Un grande teorico della politica, Alexis de Tocqueville, pensava che la democrazia, a differenza dei regimi autoritari, fosse inadatta ad agire con successo, efficacemente, di fronte alle sfide e alle crisi internazionali. Non è necessariamente così. Le democrazie hanno mostrato in tante occasioni di fronteggiare quelle sfide meglio dei regimi autoritari. Per il fatto che sanno motivare i propri cittadini, nelle situazioni di emergenza, molto più efficacemente di quanto sappiano fare, con i loro sudditi, i regimi autoritari. Però è una illusione pericolosa ritenere che ciò sia inevitabile. Il consenso dei cittadini deve essere alimentato e sostenuto. Non è un mistero la ragione per cui Putin si augura ancora di prevalere in Ucraina. Egli pensa che alla lunga le democrazie occidentali si stancheranno di sostenere Kiev. Spera che gli argomenti di coloro che, in Occidente, sono contrari a quel sostegno, finiranno per spostare dalla loro parte il grosso delle opinioni pubbliche. Spetta a chi è di parere contrario non smettere di rintuzzare quegli argomenti.

Corriere della Sera

L'articolo Le difficoltà delle democrazie nei contesti di guerra proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Einaudi: il pensiero e l’azione – “Il Politico” con Giuseppe Benedetto


Con Giuseppe Benedetto, Presidente della FLE, ripercorriamo la carriera politica di Luigi Einaudi: dall’Assemblea Costituente all’incarico di Presidente della Repubblica. Rubrica “Einaudi: il pensiero e l’azione” L'articolo Einaudi: il pensiero e l’azion

Con Giuseppe Benedetto, Presidente della FLE, ripercorriamo la carriera politica di Luigi Einaudi: dall’Assemblea Costituente all’incarico di Presidente della Repubblica.

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Rubrica “Einaudi: il pensiero e l’azione”

L'articolo Einaudi: il pensiero e l’azione – “Il Politico” con Giuseppe Benedetto proviene da Fondazione Luigi Einaudi.


in reply to Informa Pirata

it might indeed be a mastodon specific issues and getting one of the mastodon forks to fix it there first may be the best way to handle it. I wonder if someone like @noellabo might want to take a look at the issue for their fedibird.com fork
in reply to wakest ⁂

@liaizon Is there anything that needs to be improved regarding compatibility between Lemmy and Mastodon?

Where can I find discussions pointing out issues?



#Qatargate: New Ethics Body is toothless


Today, the European Commission presented its plans for an inter-institutional Ethics Body in response to the “Qatargate” corruption scandal in the European Parliament to increase transparency in … https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_

Today, the European Commission presented its plans for an inter-institutional Ethics Body in response to the “Qatargate” corruption scandal in the European Parliament to increase transparency in nine major EU institutions. But the proposed measures, such as a creating an ethics supervisory body without investigative and enforcement powers, are toothless, criticise MEPs from the Pirate Party, who recently presented their own proposals to increase transparency and integrity.

Patrick Breyer, German Pirate Party Member of the European Parliament, comments:

“The EU is in an existential an existential crisis of confidence – not only because of the Qatargate corruption scandal. Our European Union is far too much controlled by industry and governments instead of acting in the interests of the citizens, whose will hardly counts.

“The ethics reform that the von der Leyen Commission wants to fob us off with today is toothless and ultimately means ‘business as usual’. The answer to corruption and lobbying is supposed to be a committee of blabbermouths, with no investigation or enforcement powers, leaving MEPs and key politicians in charge of controlling their peers. In this way, the powerful industry lobbies will continue to hold the EU in a headlock.

“The proposal even offers the European Parliament a pretext to postpone overdue reforms, for example concerning MEP side jobs, cooling-off periods for ex-MEPs, lobby meetings and the prevention of corruption. We Pirate Party MEPs have since presented a comprehensive transparency and integrity plan: We not only demand full disclosure of all MEPs’ expenses, we Pirates have been doing this voluntarily since the beginning of our mandate.

“One year before the European elections, we must not allow the Europeans’ trust in politics to be further damaged by inactivity and turning a blind eye. The end of von der von der Leyen’s political term is overdue.”


patrick-breyer.de/en/qatargate…



E’ partita la campagna per la raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per un salario minimo legale a 10 euro l’ora indicizz


Paolo Ferrero* Draghi ha detto in modo chiaro che per l’occidente non c’è alternativa alla vittoria dell’Ucraina in questa guerra. Si tratta di una af


Kbin è finalmente disponibile in italiano!

@Che succede nel Fediverso?

Siamo molto contenti! La nostra chiamata alle armi di pochissimi giorni fa è andata a buon fine: Kbin è disponibile anche in italiano!



C'è qualcuno che vuole contribuire alla traduzione di Kbin in Italiano?

@[url=https://friendica.me/profile/che]Christoph Heher[/url] succede nel Fediverso?

Kbin è stato creato da uno sviluppatore che non dispone certo di risorse paragonabili a quelle di una BigTech., ma il progetto è già disponibile in quattro lingue: Inglese, Polacco, Olandese e Giapponese.
Se volete aiutare questo progetto a essere conosciuto in Italia e se volete aiutare gli utenti italiani a utilizzarlo, potete registrarvi su Codeberg e andare a questo link

Per informazioni, potete chiedere a @ernest

@ernest@kbin.social:

That's cool!
translate.codeberg.org/project…



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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Ma un sano spiegone ?
Io non ancora capito cosa e' / in cosa differisce da lemmy e iscrivermi all'istanza di test per scoprirlo mi pare eccessivo 🙂
in reply to Luca Sironi

@Luca Sironi ho impiegato quasi tre giorni per pensare come realizzare questa guida... 🙁

Abbi pazienza e tirerò fuori anche una guida a Kbin... 😀


Ecco la guida italiana a Lemmy scritta “su Lemmy” per i profughi di Reddit e per gli utenti di Mastodon (e non solo) che vogliono usarla senza iscriversi a Lemmy


Ciao, questo è Lemmy!


Probabilmente sei giunto qui dopo avere saputo che Reddit non si accontenta più di mungere i dati personali degli utenti che si connettono dalla sua app ufficiale, ma ha deciso che fosse una buona idea taglieggiare anche gli sviluppatori di app indipendenti

Forse Reddit farà un passo indietro, ma a noi di feddit.it qusto non interessa.
A noi piace Lemmy e la sua interfaccia d’uso è fatta proprio per offrire agli utenti Reddit un’ambiente piacevole e stimolante ma che sia anche facile da imparare e da usare.

Tuttavia è comunque opportuno spiegare qualcosa per chi non è abituato alla “filosofia del Fediverso”.

A questo proposito suggeriamo anche la lettura di questa breve guida pubblicata proprio all'apertura della nostra istanza


Quanto costa iscriversi a feddit.it?


Nulla. Ma proprio nulla. Lemmy viene offerto gratuitamente e noi abbiamo deciso di sostenere i costi dei server per seguire questa istanza. A differenza di Reddit, infatti, noi non raccogliamo neanche dati personali, comportamentali o tecnici da rivendere a inserzionisti. Questa istanza è stata creata grazie a un progetto congiunto di poliverso.org, la più grande istanza italiana di Friendica nata per creare un’alternativa italiana a Facebook, e del sito lealternative.net.

Se ti è piaciuta questa guida, puoi prendere in considerazione l’idea di fare una donazione a Poliverso qui tramite KOFI o qui tramite LIBERAPAY.

Se invece desideri premiare il lavoro che qui svolge l’infaticabile creatore de lealternative.net puoi sostenere direttamente quel progetto qui tramite KOFI o qui tramite LIBERAPAY.

Cos’è il Fediverso?


Il Fediverso:
- è un’ecosistema di server indipendenti (chiamati “istanze”)
- che eseguono software diversi
- basati quasi sempre su software libero
- che, come i server di posta elettronica, consentono di comunicare tra di loro
- attraverso uno standard chiamato ActivityPub
- e che sono basati su due tipi di oggetti: le utenze e i messaggi.

A ogni istanza corrisponde un indirizzo web unico come nel caso della nostra istanza feddit.it.

Le utenze possono essere i singoli “utenti” oppure alcuni utenti speciali chiamati “gruppi”, che hanno selle proprietà particolari quali per esempio il fatto di essere usati come dei forum, come dei gruppi Facebook, come dei canali Youtube o, appunto, come dei “subreddit”.

A ogni utenza corrisponde un link univoco fatto più o meno così nome_istanza/(sintassi_specifica_di_ciascun_software/)nomeutente ma, come nelle email, gli utenti sono identificabili con un indirizzo standard che è sempre fatto così: @ + nomeutente + @ + nome_istanza
Nel caso della nostra istanza, per esempio, l’utente “poliverso” ha questo link feddit.it/c/poliverso e può essere menzionato con l’indirizzo @poliverso@feddit.it.

I messaggi possono essere anch’essi di due tipi: abbiamo infatti la forma più comune (chiamata “nota”) che è quella usata per sempio da Mastodon per simulare i tweet di Twitter oppure quella usata da tutti i software del fediverso per riepondere a un qualsiasi messaggio; ma abbiamo anche una forma particolare (chiamata “pagina”) che consente di aggiungere un “titolo/oggetto” al post e che è quella usata da software come Friendica quando vogliono pubblicare un post con il titolo, ma è anche quella usata da Peertube quando vuole pubblicare un video ed è quella che usa Lemmy quando vuole aprire un nuovo thread.
A ogni messaggio corrisponde sempre un link che costituisce l’identificativo univoco all’interno di internet; nel caso di questo messaggio, per esempio il link univoco è questo feddit.it/post/285572 ma:
- se leggiamo questo messaggio da un’altra istanza Lemmy come lemmy.ml, allora, nella nostra barra degli indirizzi, lo vedremmo scritto così lemmy.ml/post/1167088
- se lo leggiamo dall’istanza mastodon mastodon.uno lo leggeremmo così mastodon.uno/@informapirata@fe…
- se lo leggiamo dall’istanza mastodon sociale.network lo leggeremmo così sociale.network/@informapirata…
- se lo leggiamo dall’istanza Friendica poliverso.org, lo leggeremo così poliverso.org/display/762a4026…

Questo avviene perché ogni software del fediverso è in grado di riconoscere il link univoco e di “convertirlo” in un link tradotto nel linguaggio della propria piattaforma; per esempio il messaggio di risposta a questo è stato scritto da un software diverso da Lemmy, ossia Friendica (un’alternativa del Fediverso a Facebook): il suo link “vero” è questo XXXXXXXXXXXXXXXXX ma in questa istanza Lemmy, può essere letto anche in questo modo: XXXXXXXXXXXXXXXX

Ogni utente può agire sui messaggi con tutta una serie di azioni (chiamate “attività”) che consentono agli utenti di seguire un altro utente o una comunità, di inserire un like o di condividere un post.

I software del Fediverso sono di due tipi:
- i social network (come Mastodon, Friendica, Misskey, Pleroma, Pixelfed, Bonfire e tanti altri)
- i content aggregator (come Peertube, Funkwhale, Mobilizon, Bookwyrm e, tra tantissimi altri, anche Lemmy)

I content aggregator dispongono generalmente di tutte le funzioni “social” di un social network tranne il fatto che i propri utenti possono seguire solo altre utenze di tipo “gruppo”, ma non possono seguire altri utenti. Tuttavia gli utenti dei “sistemi non social” possono sempre interagire pienamente con gli utenti dei “sistemi social”, salvo il fatto che generalmente possono “incontrare” gli altri utenti solo dentro ai gruppi cui sono iscritti.

Cos’è Lemmy?


Lemmy è un “link aggregator”, ossia un sistema che consente agli utenti iscritti a un’istanza (ossia uno dei tanti server sparpagliati per la rete) di scegliere di seguire (in pratica, di sottoscrivere) le “comunità” tematiche di proprio interesse e di pubblicare un post con:
1) un link a una pagina web
2) un titolo
3) un testo descrittivo con testo formattato, link o immagini

Inoltre un utente può anche rispondere ai post altrui, votare positivamente o negativamente un post iniziale o un messaggio di risposta, quotare del testo, silenziare o bloccare un altro utente.

Infine un utente può anche creare (secondo le regole di ciascuna istanza, ossia di ciascun server) una propria comunità all’interno dell’istanza cui è iscritto e acquisire i privilegi di moderatore che gli consentono di creare una descrizione della propria comunità, di cancellare post o di sospendere gli utenti.
Per evitare la creazione di istanze duplicate o istanze fantasma, abbiamo deciso che nell’istanza feddit.it se un utente vuole creare una nuova comunità deve farsi prima autorizzare dagli amministratori. Il sistma sembra funzionare abbastanza bene e al momento le istanze feddit.it sono quasi tutte piuttosto attive e ben presidiate dai propri moderatori.

Le comunità di feddit.it sono tutte presenti a questo link: feddit.it/communities
Le comunità di tutte le istanze Lemmy sono invece navigabili a una pagina gentilmente creata dagli amministratori dell’istanza tedesca feddit.de: browse.feddit.de/

NB: le comunità di un’istanza sono visibili e sottoscrivibili da tutti gli utenti delle altre istanze: inoltre, l’utente di un’istanza può essere anche nominato moderatore di una comunità residente su un’altra istanza.

Come si usa Lemmy? Dipende…


Il modo in cui si usa Lemmy dipende dall’utente:
- se sei un utente proveniente da Reddit, puoi dare un’occhiata a questa risposta: Come iscriversi all’istanza italiana Lemmy feddit.it e come muovere i primi passi
- se sei un utente già iscritto a Mastodon, Friendica o a un altro software di microblogging del Fediverso, puoi dare un’occhiata a questa risposta: Ho già un account Mastodon o Friendica: come posso partecipare alle discussioni su Lemmy?
- se sei già iscritto su un’altra istanza Lemmy, puoi dare un’occhiata a questa rispostaHo già un account Lemmy: come posso partecipare alle discussioni di un’altra istanza?

Se ti è piaciuta questa guida, puoi prendere in considerazione l’idea di fare una donazione a Poliverso qui tramite KOFI o qui tramite LIBERAPAY.> Ho già un account Lemmy: come posso partecipare alle discussioni di un’altra istanza?




  È una sentenza per omicidio colposo aggravato quella che ha sancito la condanna a 12 anni di carcere, più l’interdizione per 5 anni dai pubblici u


“Principali sviluppi del diritto della concorrenza dell’unione europea e nazionale”


Domani avrò il piacere di partecipare al convegno “Principali sviluppi del diritto della concorrenza dell’unione europea e nazionale” organizzato a Firenze dall’ Associazione Antistrust Italiana. A partire dalle 12.00 interverrò per parlare di antitrust, PCS e tutela della privacy Qui il link alle informazioni complete aaiantitrustconference.it/


guidoscorza.it/principali-svil…



MASARAT AL-FUNUN. Oggi a Napoli hanno inizio i percorsi artistici della cultura palestinese


Teatro, cinema, letteratura, poesia, musica. All'ex Asilo Filangieri otto giorni di eventi con ospiti nazionali e internazionali. L'articolo MASARAT AL-FUNUN. Oggi a Napoli hanno inizio i percorsi artistici della cultura palestinese proviene da Pagine Es

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Di Maria Rosaria Greco, curatrice di Femminile palestinese –

Pagine Esteri, 8 giugno 2023. Da oggi, 8 giugno e fino al 15 giugno p.v. a Napoli, presso l’ex Asilo filangieri si parla di cultura palestinese con la rassegna Masarat al-funun – percorsi artisti مسارات الفنـــون , il nuovo progetto a cura della Comunità Palestinese Campania che si snoda fra differenti linguaggi, come teatro, poesia, cinema, letteratura, musica, cucina.

Sono molti gli ospiti di questa prima edizione che raccontano la Palestina attraverso la sua cultura, fra questi solo alcuni nomi come il poeta Ibrahim Nasrallah, la scrittrice Suad Amiry, il regista e attore Mohamad Bakri, che si alternano in un calendario ricco di appuntamenti che prevede spettacoli teatrali, proiezioni di film e documentari, performance musicali, mostre fotografiche, bazar di prodotti tipici e degustazioni varie di cucina palestinese.

Ne abbiamo parlato con l’ideatore Omar Suleiman della Comunità palestinese Campania, ma anche attore, cuoco, a Napoli molto conosciuto per lo storico caffè arabo di piazza Bellini.

“Masarat al-funun” come nasce questo progetto e come si sviluppa?

O.S. Masarat al-funun nasce come esigenza di comunicare la cultura palestinese in modo più programmatico e non con eventi saltuari, augurandomi che possa avere lunga vita. Questa è una prova di una prima edizione, spero di poter proseguire in seguito. È un chiodo fisso che avevo da molti anni, da quando cioè ho incominciato ad accorgermi, verso il 2004-2005, che non erano le conferenze e i convegni politici che potevano spiegare al meglio la questione palestinese. Ho visto invece l’efficacia del lavoro culturale attraverso i libri, il teatro, il cinema. Ho capito l’importanza della diffusione della cultura palestinese, una cultura che ha radici profonde, nella terra e nella popolazione palestinese.
Fino ad oggi non c’erano state le opportunità per avviare il progetto, ma questo mi era sembrato l’anno giusto. Ovviamente è molto faticoso, per ora mancano risorse, finanziamenti pubblici e quindi è autofinanziato dai componenti della Comunità palestinese Campania.

Quali sono i percorsi artistici che verranno attivati

O.S. Innanzitutto il teatro. Quest’anno non siamo riusciti a coinvolgere tutti gli amici che volevamo, ma mi auguro, visto che già esistono accordi precisi, che in una seconda edizione potremo reclutare tutti gli altri. L’obiettivo è quello di coinvolgere amici italiani che fanno teatro o narrazione sulla questione palestinese e ci sono molti lavori che meritano attenzione. Il teatro è sicuramente il percorso più importante su cui vorremmo puntare. Presentiamo un paio di spettacoli nostri: “Mi chiamo Omar” scritto e diretto da Luisa Guarro, “Finalmente fioriti i mandorli” adattamento e regia di Patrizia Di Martino. Poi la performance di Carlo Cerciello con Imma Villa, “Alla frontiera israeliana” di Kalife, che è tratta dallo spettacolo “Il cielo di Palestina” a cui ho avuto l’onore di partecipare come attore nel 2016.
Altro percorso artistico è sicuramente il cinema, che oggi arriva a partecipare anche agli oscar talmente è alta la qualità. Ci sono nomi di eccellenza nel nostro cinema palestinese conosciuti in tutto il mondo. Ci viene a trovare il carissimo amico, regista e attore, Moahmed Bakri perseguitato dal regime sionista per il suo lavoro, per l’affermazione della sua identità profondamente palestinese, nonostante lui abbia la cittadinanza israeliana.
Poi la poesia. Mahmoud Darwish insegna visto che è diventato un poeta senza cittadinanza, un poeta punto e basta, né palestinese né arabo, solo un poeta tradotto in 24 lingue del mondo. Nostro ospite è Ibrahim Nasrallah un carissimo amico che è venuto tante volte qui a Napoli ed anche a Salerno nel 2016. Per la letteratura, abbiamo con noi la scrittrice Suad Amiry che ha pubblicato molto in Italia e quindi è conosciutissima.

Insomma noi ce la stiamo mettendo tutta. Come Comunità palestinese della Campania abbiamo compagni di viaggio di eccellenza: Assopace Palestina, Femminile palestinese, Pagine Esteri, l’Asilo (ex Asilo Filangeri) Invicta Palestina, Edizione Q, Cultura è libertà per la Palestina. Molti ragazzi volontari ci stanno aiutando nella comunicazione e organizzazione e gli amici della comunità palestinese si stanno attivando tantissimo. Il nostro progetto Masarat al-funun è dedicato all’amico scomparso Ali Orani.

Se tu dovessi descriverti come ti definiresti? Un attore, un cuoco, un narratore? Forse tu racconti la Palestina da quando vivi a Napoli attraverso molteplici percorsi artistici che spaziano dalla cucina al teatro, e altro ancora. Un po’ come il tuo progetto Masarat al-funun

O.S. Si, io ritengo di essere un narratore. Racconto la Palestina attraverso vari modi, vari linguaggi. Prima, dall’inizio della mia presenza in Italia, l’ho fatto attraverso la diffusione della storia della Palestina e della sua situazione politica, poi con la mia cucina, il mio lavoro, perchè anche quello è narrare: la storia del cibo, i profumi, i sapori. Per ultimo ho iniziato a raccontare con il teatro. Le situazioni che più mi piacciono sono le più semplici. Quando vado nelle scuole, nelle Università in mezzo ai ragazzi o nei gruppi di amici a raccontare. Mi piace raccontare le storie scritte da palestinesi che parlano della propria terra, dei profumi e delle radici di quella terra”.


Pagine Esteri parteciperà a MASARAT AL-FUNUN con il documentario da noi prodotto, “Il cielo di Sabra e Chatila”, che sarà proiettato lunedì 11 giugno alle ore 19.30.

IL PROGRAMMA COMPLETO DI MASARAT AL-FUNUN:

7603553

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EU policymakers inch toward deal on trade secrets in new data law


EU institutions’ approach to the thorny issue of trade secrets in the new EU rulebook for data sharing is shaping up, according to a document seen by EURACTIV. The Data Act is a flagship legislative proposal to regulate how data...


euractiv.com/section/data-priv…



u’UE dovrebbe istituire un meccanismo di revisione indipendente per monitorare, su larga scala, l’implementazione dei sistemi informatici per la gestione delle frontiere, ha dichiarato l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’UE (FRA) nella sua relazione annuale 2023. La relazione, pubblicata giovedì...


🔎 Banchetto cuore delle bands


Oggi vi voglio parlare di una argomento che a me sta particolarmente a cuore facendo parte di quelli che la musica anche la fanno ( ci proviamo se non altro) .

iyezine.com/banchetto-cuore-de…

informapirata ⁂ reshared this.



Ben(e)detto – 8 giugno 2023


L'articolo Ben(e)detto – 8 giugno 2023 proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/benedetto-8-giugno-2023/ https://www.fondazioneluigieinaudi.it/feed


In Cina e in Asia – L’Ue verso lo stop di Huawei per le reti 5G


In Cina e in Asia – L’Ue verso lo stop di Huawei per le reti 5G huawei
L'Ue verso lo stop di Huawei per le reti 5G

La gran parte degli europei preferisce la neutralità in caso di guerra a Taiwan

Partecipazione record di candidati per il gaokao
La Cina vuole limitare la funzione AirDrop di Apple

L'articolo In Cina e in Asia – L’Ue verso lo stop di Huawei per le reti 5G proviene da China Files.



Transform! Europa, fondazione politica del Partito della Sinistra Europea (transform-network.net), svolge il proprio incontro/seminario periodico


“Città ribelli”: dati aperti contro la sorveglianza - by Amnesty International

@Etica Digitale (Feddit)

L'evento si terrà l'8 giugno 2023 dalle h.18:15 alle 19:15 (ora italiana).

> Quando la polizia di New York ha respinto la richiesta della legge sulla libertà di informazione di Amnesty International di rilasciare informazioni sull'uso del riconoscimento facciale utilizzato, abbiamo deciso di mappare le telecamere a circuito chiuso che alimentano la tecnologia. Un anno dopo, abbiamo utilizzato questi dati raccolti in crowdsourcing per sviluppare uno strumento online di advocacy e consapevolezza che dimostra i risultati della nostra ricerca e rende i dati esplorabili. I dati aperti generati sono stati utilizzati per analizzare la relazione tra razza, spazio e sorveglianza e per esporre i modi in cui la piazza pubblica è minacciata come luogo di protesta, in particolare per le comunità di colore. Ma cos'altro possiamo ricavare da questo? In che modo i dati di sorveglianza generati dagli attivisti - in conversazione con set di dati aperti esistenti - possono aiutarci a rivendicare le nostre città? Come possiamo usare i dati aperti, incentrati su geografia e dati demografici in particolare.
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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20 milioni di multa a Microsoft per aver raccolto[/url illegalmente su Xbox i dati personali dei bambini]

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

Microsoft ha accettato di pagare una penale di 20 milioni di dollari per saldare le accuse della Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti secondo cui la società ha raccolto e conservato illegalmente i dati dei bambini che si sono registrati per utilizzare la sua console per videogiochi Xbox all'insaputa o al consenso dei genitori.

"L'ingiunzione da noi proposta rende più facile per i genitori proteggere la #privacy dei propri figli su #Xbox e limita le informazioni che #Microsoft può raccogliere e conservare sui bambini", [url=https://www.ftc.gov/news-events/news/press-releases/2023/06/ftc-will-require-microsoft-pay-20-million-over-charges-it-illegally-collected-personal-information]ha affermato Samuel Levine di FTC . "Questa azione dovrebbe anche chiarire abbondantemente che gli avatar dei bambini, i dati biometrici e le informazioni sulla salute non sono esenti dal COPPA ".

Il post completo è su The Hacker News

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Una guida a Lemmy per la comunità italiana

@Che succede nel Fediverso?

La guida può essere modificata! Quindi se trovate aspetti da migliorare o veri e propri errori, fateci sapere!


Ecco la guida italiana a Lemmy scritta “su Lemmy” per i profughi di Reddit e per gli utenti di Mastodon (e non solo) che vogliono usarla senza iscriversi a Lemmy


Ciao, questo è Lemmy!


Probabilmente sei giunto qui dopo avere saputo che Reddit non si accontenta più di mungere i dati personali degli utenti che si connettono dalla sua app ufficiale, ma ha deciso che fosse una buona idea taglieggiare anche gli sviluppatori di app indipendenti

Forse Reddit farà un passo indietro, ma a noi di feddit.it qusto non interessa.
A noi piace Lemmy e la sua interfaccia d’uso è fatta proprio per offrire agli utenti Reddit un’ambiente piacevole e stimolante ma che sia anche facile da imparare e da usare.

Tuttavia è comunque opportuno spiegare qualcosa per chi non è abituato alla “filosofia del Fediverso”.

A questo proposito suggeriamo anche la lettura di questa breve guida pubblicata proprio all'apertura della nostra istanza


Quanto costa iscriversi a feddit.it?


Nulla. Ma proprio nulla. Lemmy viene offerto gratuitamente e noi abbiamo deciso di sostenere i costi dei server per seguire questa istanza. A differenza di Reddit, infatti, noi non raccogliamo neanche dati personali, comportamentali o tecnici da rivendere a inserzionisti. Questa istanza è stata creata grazie a un progetto congiunto di poliverso.org, la più grande istanza italiana di Friendica nata per creare un’alternativa italiana a Facebook, e del sito lealternative.net.

Se ti è piaciuta questa guida, puoi prendere in considerazione l’idea di fare una donazione a Poliverso qui tramite KOFI o qui tramite LIBERAPAY.

Se invece desideri premiare il lavoro che qui svolge l’infaticabile creatore de lealternative.net puoi sostenere direttamente quel progetto qui tramite KOFI o qui tramite LIBERAPAY.

Cos’è il Fediverso?


Il Fediverso:
- è un’ecosistema di server indipendenti (chiamati “istanze”)
- che eseguono software diversi
- basati quasi sempre su software libero
- che, come i server di posta elettronica, consentono di comunicare tra di loro
- attraverso uno standard chiamato ActivityPub
- e che sono basati su due tipi di oggetti: le utenze e i messaggi.

A ogni istanza corrisponde un indirizzo web unico come nel caso della nostra istanza feddit.it.

Le utenze possono essere i singoli “utenti” oppure alcuni utenti speciali chiamati “gruppi”, che hanno selle proprietà particolari quali per esempio il fatto di essere usati come dei forum, come dei gruppi Facebook, come dei canali Youtube o, appunto, come dei “subreddit”.

A ogni utenza corrisponde un link univoco fatto più o meno così nome_istanza/(sintassi_specifica_di_ciascun_software/)nomeutente ma, come nelle email, gli utenti sono identificabili con un indirizzo standard che è sempre fatto così: @ + nomeutente + @ + nome_istanza
Nel caso della nostra istanza, per esempio, l’utente “poliverso” ha questo link feddit.it/c/poliverso e può essere menzionato con l’indirizzo @poliverso@feddit.it.

I messaggi possono essere anch’essi di due tipi: abbiamo infatti la forma più comune (chiamata “nota”) che è quella usata per sempio da Mastodon per simulare i tweet di Twitter oppure quella usata da tutti i software del fediverso per riepondere a un qualsiasi messaggio; ma abbiamo anche una forma particolare (chiamata “pagina”) che consente di aggiungere un “titolo/oggetto” al post e che è quella usata da software come Friendica quando vogliono pubblicare un post con il titolo, ma è anche quella usata da Peertube quando vuole pubblicare un video ed è quella che usa Lemmy quando vuole aprire un nuovo thread.
A ogni messaggio corrisponde sempre un link che costituisce l’identificativo univoco all’interno di internet; nel caso di questo messaggio, per esempio il link univoco è questo feddit.it/post/285572 ma:
- se leggiamo questo messaggio da un’altra istanza Lemmy come lemmy.ml, allora, nella nostra barra degli indirizzi, lo vedremmo scritto così lemmy.ml/post/1167088
- se lo leggiamo dall’istanza mastodon mastodon.uno lo leggeremmo così mastodon.uno/@informapirata@fe…
- se lo leggiamo dall’istanza mastodon sociale.network lo leggeremmo così sociale.network/@informapirata…
- se lo leggiamo dall’istanza Friendica poliverso.org, lo leggeremo così poliverso.org/display/762a4026…

Questo avviene perché ogni software del fediverso è in grado di riconoscere il link univoco e di “convertirlo” in un link tradotto nel linguaggio della propria piattaforma; per esempio il messaggio di risposta a questo è stato scritto da un software diverso da Lemmy, ossia Friendica (un’alternativa del Fediverso a Facebook): il suo link “vero” è questo XXXXXXXXXXXXXXXXX ma in questa istanza Lemmy, può essere letto anche in questo modo: XXXXXXXXXXXXXXXX

Ogni utente può agire sui messaggi con tutta una serie di azioni (chiamate “attività”) che consentono agli utenti di seguire un altro utente o una comunità, di inserire un like o di condividere un post.

I software del Fediverso sono di due tipi:
- i social network (come Mastodon, Friendica, Misskey, Pleroma, Pixelfed, Bonfire e tanti altri)
- i content aggregator (come Peertube, Funkwhale, Mobilizon, Bookwyrm e, tra tantissimi altri, anche Lemmy)

I content aggregator dispongono generalmente di tutte le funzioni “social” di un social network tranne il fatto che i propri utenti possono seguire solo altre utenze di tipo “gruppo”, ma non possono seguire altri utenti. Tuttavia gli utenti dei “sistemi non social” possono sempre interagire pienamente con gli utenti dei “sistemi social”, salvo il fatto che generalmente possono “incontrare” gli altri utenti solo dentro ai gruppi cui sono iscritti.

Cos’è Lemmy?


Lemmy è un “link aggregator”, ossia un sistema che consente agli utenti iscritti a un’istanza (ossia uno dei tanti server sparpagliati per la rete) di scegliere di seguire (in pratica, di sottoscrivere) le “comunità” tematiche di proprio interesse e di pubblicare un post con:
1) un link a una pagina web
2) un titolo
3) un testo descrittivo con testo formattato, link o immagini

Inoltre un utente può anche rispondere ai post altrui, votare positivamente o negativamente un post iniziale o un messaggio di risposta, quotare del testo, silenziare o bloccare un altro utente.

Infine un utente può anche creare (secondo le regole di ciascuna istanza, ossia di ciascun server) una propria comunità all’interno dell’istanza cui è iscritto e acquisire i privilegi di moderatore che gli consentono di creare una descrizione della propria comunità, di cancellare post o di sospendere gli utenti.
Per evitare la creazione di istanze duplicate o istanze fantasma, abbiamo deciso che nell’istanza feddit.it se un utente vuole creare una nuova comunità deve farsi prima autorizzare dagli amministratori. Il sistma sembra funzionare abbastanza bene e al momento le istanze feddit.it sono quasi tutte piuttosto attive e ben presidiate dai propri moderatori.

Le comunità di feddit.it sono tutte presenti a questo link: feddit.it/communities
Le comunità di tutte le istanze Lemmy sono invece navigabili a una pagina gentilmente creata dagli amministratori dell’istanza tedesca feddit.de: browse.feddit.de/

NB: le comunità di un’istanza sono visibili e sottoscrivibili da tutti gli utenti delle altre istanze: inoltre, l’utente di un’istanza può essere anche nominato moderatore di una comunità residente su un’altra istanza.

Come si usa Lemmy? Dipende…


Il modo in cui si usa Lemmy dipende dall’utente:
- se sei un utente proveniente da Reddit, puoi dare un’occhiata a questa risposta: Come iscriversi all’istanza italiana Lemmy feddit.it e come muovere i primi passi
- se sei un utente già iscritto a Mastodon, Friendica o a un altro software di microblogging del Fediverso, puoi dare un’occhiata a questa risposta: Ho già un account Mastodon o Friendica: come posso partecipare alle discussioni su Lemmy?
- se sei già iscritto su un’altra istanza Lemmy, puoi dare un’occhiata a questa rispostaHo già un account Lemmy: come posso partecipare alle discussioni di un’altra istanza?

Se ti è piaciuta questa guida, puoi prendere in considerazione l’idea di fare una donazione a Poliverso qui tramite KOFI o qui tramite LIBERAPAY.> Ho già un account Lemmy: come posso partecipare alle discussioni di un’altra istanza?


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⏩ Alberica Sveva Simeone - The wormcave


📖 LEGGIAMOLO

⏩ Alberica Sveva Simeone - The wormcave

“The wormcave” è un romanzo diciamo weird, e nella prefazione Girola ci dà un'ottima interpretazione del termine, con tanto horror dentro e anche un'altissima dose pop nel senso di cultura anni ottanta che è una delle passioni di Sveva, e anche di Alessandro. Eppure la definizione di weird, horror e pop non soddisfa ciò che regala questo romanzo della scrittrice romana.
@L’angolo del lettore
iyezine.com/alberica-sveva-sim…

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📚 Vi state preparando per la #Maturità2023? Ecco alcune date utili da ricordare.

👉 Continuate a seguirci per aggiornamenti e consigli sugli #EsamiDiStato2023 e taggateci nei vostri post e nelle vostre stories con l’hashtag #MIMaturo.



L'istanza Mastodon insicurezzadigitale sospenderà la sua presenza nel Fediverso per concentrarsi su progetti più ambiziosi come il Dashboard Ransomware Monitor. Ma ci si vedrà su poliversity.it

@Che succede nel Fediverso?

Il post di @N_{Dario Fadda}

> «Si chiude un capitolo (almeno per ora), per concentrare le proprie energie su altri progetti. Dashboard Ransomware Monitor è sicuramente il più ambizioso!

Il mio account Mastodon ora lo trovate qui su Poliversity, già migrato!»



Si chiude un capitolo (almeno per ora), per concentrare le proprie energie su altri progetti. Dashboard Ransomware Monitor è sicuramente il più ambizioso!

Il mio account Mastodon ora lo trovate qui su Poliversity, già migrato!


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+++ Reddit ha sospeso definitivamente il mio account per aver supportato Lemmy. La testimonianza di #TheArstaInventor +++


Di recente ho supportato molto Lemmy e ho pubblicato post su Lemmy che hanno avuto una grande portata. Oggi, purtroppo, l' account reddit attraverso il quale ho moderato molti sottotitoli e ci ho trascorso del tempo, giunge al termine. Il motivo era perché ho spammato secondo Reddit, ma la realtà è che mi hanno censurato perché stavo danneggiando Reddit.

@Che succede nel Fediverso?

Il post di @TheArstaInventor



📣 INTERVISTIAMO: Alexander Gonzalez Delgado


📣 INTERVISTIAMO: Alexander Gonzalez Delgado

Gonzalez Delgado (o più semplicemente Sasha), nonostante l'avversione di Zuckerberg per il corpo nudo e i capezzoli femminili in primis.

iyezine.com/alexander-gonzalez…



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



👉 The Rellies - Monkey / Helicopter 7"


The Rellies : adoro questo gruppo di fanciulli, suonano semplice e sghembo come piace a me e, a quanto pare, non sono l'unico giacché questo singolo viene licenziato da un'etichetta stravirtuosa come la Damaged Gods. @Musica Agorà

iyezine.com/the-rellies-monkey…

Musica Agorà reshared this.



📲 Settimo appuntamento con “Il #MinistroRisponde”

Temi di questa puntata: le ultime novità sull’introduzione della figura del docente tutor; la nuova ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per i dirigenti scolastici, sottoscr…



✍️ Docenti tutor, aderiscono oltre 52.000 insegnanti. Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: "Importante risultato. La scuola protagonista del cambiamento”.


Il giudice ordina al Crown Prosecution Service di chiarire la distruzione di documenti chiave su Julian Assange

@Giornalismo e disordine informativo

WIKILEAKS - Dopo anni passati a scontrarsi con un muro invalicabile, la prima crepa è apparsa con l'ultima sentenza sul nostro caso #FOIA emessa dal giudice O'Connor. Oltre alla sentenza, il deputato laburista britannico John McDonnell ha appena ottenuto nuove informazioni dal Crown Prosecution Service. McDonnell chiede un'inchiesta indipendente sul ruolo del CPS nel caso #Assange.

#FreeAssange #wikileaks

L'articolo di @stefania maurizi è stato pubblicato su Il Fatto Quotidiano



Supportiamo A/I! ❤️


5x1000xAI
Uno dei, pochi, vantaggi che ci ha spinto a trasformarci in una "Associazione riconosciuta" (Associazione AI ODV) è quello di poter ricevere le donazioni tramite il 5x1000, la possibilità di decidere a chi destinare una piccola parte delle tasse che si pagano. La cosa vale solo per chi paga le tasse in Italia.

Per questo, se pensate di avere una qualche affinità con il nostro progetto e se volete che continui a funzionare, vi invi
cavallette.noblogs.org/2023/06…


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Breve guida per il cittadino che vuole svolgere inchieste e indagini in autonomia.

@Giornalismo e disordine informativo

Riportiamo questa interessante guida (in francese) dedicata a tutti i cittadini e gli attivisti interessati.

Di seguito i capitoli pubblicati e quelli in corso di pubblicazione:

- Pianificazione e gestione di un'indagine
- Etica e sicurezza
- Ricerca su Internet
- Ricerca sugli individui
- Identificazione dei veri proprietari delle società
- Consultazione degli archivi governativi (in attesa di pubblicazione)
- L'indagine degli attori politici (in attesa di pubblicazione)
- Ricerca attiva negli archivi immobiliari (in attesa di pubblicazione)

in reply to Franc Mac

cercherò di aggiornare questo messaggio con le nuove uscite, in modo che chiunque l'abbia ricondiviso o contrassegnato come preferito, verrà avvisato sugli aggiornamenti

@giornalismo

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