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Jen-Hsun Huang elogia Huawei alla China International Supply Chain Promotion Expo


Il 16 luglio 2025, la terza edizione della China International Supply Chain Promotion Expo si è aperta come da programma a Pechino, con la partecipazione di 651 aziende e istituzioni provenienti da 75 paesi e regioni. Jen-Hsun Huang, fondatore e CEO di NVIDIA, presente alla conferenza per la prima volta, ha pronunciato un discorso di apertura indossando un tradizionale abito Tang, rompendo con la sua consueta giacca di pelle.

Durante il suo intervento, Huang ha spiegato di aver iniziato il discorso in cinese per rispetto verso il pubblico, ma di aver preferito poi proseguire in inglese per riuscire a comunicare meglio concetti complessi. Alla fine, è comunque tornato al cinese per sottolineare alcuni passaggi chiave, dimostrando la sua volontà di avvicinarsi al contesto locale.

Huang ha elogiato apertamente Huawei, definendola “non solo molto innovativa, ma anche un’azienda di dimensioni e forza straordinarie”. Secondo lui, Huawei è più grande di NVIDIA per personale, capacità tecniche e ampiezza di attività. Ha anche sottolineato i risultati impressionanti dell’azienda nella guida autonoma, nell’intelligenza artificiale e nella progettazione di chip, sistemi e software.

Huang ha aggiunto che il mercato cinese dell’AI continuerà a crescere con o senza NVIDIA: se la sua azienda non fosse presente, Huawei troverebbe sicuramente una soluzione. I risultati ottenuti da Huawei, ha ribadito, sono “assolutamente degni di rispetto e lode” e rappresentano la prova di un’azienda straordinaria, capace di superare difficoltà e ottenere successi concreti.

Alla domanda se Huawei sia considerata più come concorrente o come partner, Huang ha risposto che, pur essendo competitor diretti, nutre nei confronti dell’azienda cinese ammirazione e rispetto. Secondo lui, il mondo è abbastanza grande da permettere una competizione duratura e sana, senza che i rivali diventino necessariamente nemici.

In conclusione, il discorso di Jen-Hsun Huang alla Chain Expo ha trasmesso un messaggio di apertura e riconoscimento verso i progressi tecnologici cinesi, ribadendo l’importanza della concorrenza come motore di innovazione, ma sempre in un clima di rispetto reciproco.

L'articolo Jen-Hsun Huang elogia Huawei alla China International Supply Chain Promotion Expo proviene da il blog della sicurezza informatica.



Massive Aluminum Snake Casting Becomes Water Cooling Loop For PC


Water cooling was once only the preserve of hardcore casemodders and overclockers. Today, it’s pretty routinely used in all sorts of performance PC builds. However, few are using large artistic castings as radiators like [Mac Pierce] is doing.

The casting itself was inspired on the concept of the ouroboros, the snake which eats its own tail if one remembers correctly. [Mac] built a wooden form to produce a loop approximately 30″ tall and 24″ wide, before carving it into the classic snake design. The mold was then used to produce a hefty sand cast part which weighed in at just over 30 pounds.

The next problem was to figure out how to create a sealed water channel in the casting to use it as a radiator. This was achieved by machining finned cooling channels into the surface of the snake itself. A polycarbonate face plate was then produced to bolt over this, creating a sealed system. [Mac] also had to work hard to find a supply of aluminum-compatible water cooling fittings to ensure he didn’t run into any issues with galvanic corrosion.

The final product worked, and looked great to boot, even if it took many disassembly cycles to fix all the leaks. The blood-red coolant was a nice touch that really complemented the silvery aluminum. CPU temperatures weren’t as good as with a purpose-built PC radiator, but maxed out at 51 C in a heavy load test—servicable for [Mac]’s uses. The final touch was to simply build the rest of the PC to live inside the ouroboros itself—and the results were stunning.

We’ve featured a few good watercooling builds over the years. If you’ve found your own unique way to keep your hardware cool and happy, don’t hesitate to notify the tipsline!


hackaday.com/2025/07/25/massiv…




2025 One Hertz Challenge: A Discrete Component Divider Chain


Most of us know that a quartz clock uses a higher frequency crystal oscillator and a chain of divider circuits to generate a 1 Hz pulse train. It’s usual to have a 32.768 kHz crystal and a 15-stage divider chain, which in turn normally sits inside an integrated circuit. Not so for [Bobricius], who’s created just such a divider chain using discrete components.

The circuit of a transistor divider is simple enough, and he’s simply replicated it fifteen times in surface mount parts on a PCB with an oscillator forming the remaining square in a 4 by 4 grid. In the video below the break we can see him measuring the frequency at each point, down to the final second. It’s used as the timing generator for an all transistor clock, and as we can see it continues that trend. Below the break is a video showing all the frequencies in the chain.

This project is part of our awesome 2025 One Hertz Challenge, for all things working on one second cycles. Enter your own things that go tick and tock, we’d live to see them!

youtube.com/embed/zaNHGXwlpiE?…

2025 Hackaday One Hertz Challenge


hackaday.com/2025/07/25/2025-o…



Hackaday Podcast Episode 330: Hover Turtles, Dull Designs, and K’nex Computers


What did you miss on Hackaday last week? Hackaday’s Elliot Williams and Al Williams are ready to catch you up on this week’s podcast. First, though, the guys go off on vibe coding and talk about a daring space repair around Jupiter.

Then it is off to the hacks, including paste extruding egg shells, bespoke multimeters, and an 8-bit mechanical computer made from a construction toy set.

For can’t miss articles, you’ll hear about boring industrial design in modern cell phones and a deep dive into how fresh fruit makes it to your table in the middle of the winter.

Check out the links below if you want to follow along, and as always, tell us what you think about this episode in the comments!

html5-player.libsyn.com/embed/…

The DRM-free MP3 was stored in a public refrigerated warehouse to ensure freshness. Why not download it and add it to your collection?

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hackaday.com/2025/07/25/hackad…




“Libera”: la Consulta non entra nel merito, chiede verifiche sulla strumentazione idonea, ma non ha dichiarato inammissibile l’aiuto del medico


“Libera”, 55enne toscana completamente paralizzata, non potrà, per ora, essere aiutata da un medico nella somministrazione del farmaco letale, come aveva chiesto.

Il giudice dovrà verificare a livello nazionale l’esistenza di strumentazioni per l’autosomministrazione. Filomena Gallo: “Chiederemo che lo faccia con urgenza”


La Corte costituzionale non ha preso una decisione sull’eutanasia per mano di un medico. Infatti, con la sentenza 132/2025 pubblicata oggi, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 579 del codice penale per difetto di motivazione circa la reperibilità dei dispositivi di autosomministrazione. Ha quindi deciso di non affrontare nel merito la questione di costituzionalità sollevata con il caso di “Libera”, 55enne toscana, affetta da sclerosi multipla progressiva, completamente paralizzata e impossibilitata ad autosomministrarsi il farmaco.

Secondo la Corte costituzionale era necessario che il tribunale di Firenze, prima di sollevare la questione di legittimità, oltre a chiamare in causa l’Azienda Sanitaria competente, coinvolgesse organismi specializzati operanti a livello centrale (come l’Istituto Superiore di Sanità) per verificare la reperibilità di strumenti che “Libera” fosse in grado di attivare.

“Libera”, assistita dal collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni – e formato anche dal professor Giacomo D’Amico e dagli avvocati Angioletto Calandrini, Francesca Re e Alessia Cicatelli – di fatto non può scegliere del suo fine vita: non può autosomministrarsi il farmaco letale a causa delle sue condizioni fisiche ma neanche ottenere la somministrazione del farmaco letale da parte del medico.

“La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione per motivi strettamente procedurali. Secondo i giudici, infatti, il tribunale di Firenze avrebbe dovuto fare una ricerca a livello nazionale, e non solo regionale, di un presidio che ‘Libera’ possa utilizzare per autosomministrarsi il farmaco.

La Corte non ha dichiarato infondata la questione. Anzi, ha dichiarato prive di fondamento tutte le eccezioni sollevate dall’Avvocatura di Stato e dagli intervenuti. È stato confermato dai Giudici che l’azione utilizzata era l’unico strumento per sollevare il dubbio di legittimità costituzionale dell’articolo 579 del codice penale che è l’unica norma che si frappone tra ‘Libera’ e il suo diritto ad autodeterminarsi.

Adesso torneremo davanti al tribunale di Firenze chiedendo con urgenza la verifica a livello nazionale che la Corte ha sollecitato tramite organismi tecnici del Ministero della salute, anche citato in giudizio nel ricorso introduttivo dinanzi al tribunale di Firenze ma che non ha fornito alcuna informazione utile, con la speranza che questa indagine si concluda positivamente e in tempi brevi, perché la malattia di ‘Libera’ avanza, le sue condizioni peggiorano e rischia di non veder rispettate la sua scelta già autorizzata dal Servizio sanitario nazionale ma non realizzata perché tecnicamente non può solo a causa del fattore tempo.

In ultimo, nella decisione emerge chiaramente il ruolo del Servizio sanitario nazionale nel fine vita nelle verifiche delle modalità di esecuzione della volontà della persona al contrario di quanto la maggioranza di Governo vuole fare escludendolo” dichiara l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e legale di “Libera” di cui coordina anche il collegio di studio e difesa.

“Dalla decisione della Corte emerge chiaramente che il ruolo del Servizio sanitario nazionale è posto a garanzia delle persone malate che chiedono di procedere con il fine vita. Tutto ciò fa emergere che il disegno di legge all’esame della commissione al Senato, che esclude dalla procedura di verifica qualsiasi ruolo in capo al Servizio sanitario nazionale, non può essere neppure discusso. Chiediamo pertanto ai Parlamentari di respingere la proposta di legge presentata dal Governo e di approvare la legge di iniziativa popolare “Eutanasia legale”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“Libera” aveva chiesto che fosse rispettata la sua volontà di porre fine alle sue sofferenze, attraverso l’aiuto di un medico. Le sue condizioni erano state verificate da parte dell’ASL che aveva confermato la presenza di tutti i requisiti per l’accesso al suicidio medicalmente assistito stabiliti dalla sentenza 242 del 2019. L’azienda sanitaria aveva anche verificato che attualmente, almeno a livello regionale, non vi sono nel mercato dei dispositivi medici idonei all’autosomministrazione del farmaco per persone nelle condizioni di “Libera”.

Ma “Libera” non è fisicamente in grado di assumere autonomamente il farmaco letale: è completamente paralizzata dal collo in giù, ha difficoltà nel deglutire e dipende dai suoi caregiver per tutte le attività quotidiane. Ha rifiutato la sedazione profonda perché vuole essere lucida e cosciente fino alla fine. Per questo, aveva presentato un ricorso d’urgenza al tribunale di Firenze, con un’azione di accertamento, affinché, alla luce dell’impossibilità di autosomministrarsi il farmaco letale, autorizzi il medico di fiducia alla sua somministrazione. Questo intervento diretto del medico però oggi integrerebbe il reato di omicidio del consenziente, punito dall’articolo 579 del codice penale, con la reclusione fino a 15 anni.

Il tribunale di Firenze, il 30 aprile scorso, aveva quindi sollevato la questione di legittimità costituzionale sull’articolo 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che punisce con la reclusione fino a 15 anni “chiunque cagiona la morte di un uomo col consenso di lui”, senza ammettere eccezione alcuna, a differenza dell’attuale formulazione dell’articolo 580 che depenalizza l’aiuto al suicidio per persone nelle condizioni di “Libera”.

L'articolo “Libera”: la Consulta non entra nel merito, chiede verifiche sulla strumentazione idonea, ma non ha dichiarato inammissibile l’aiuto del medico proviene da Associazione Luca Coscioni.



Human in the Loop: Compass CNC Redefines Workspace Limits


Compass CNC

CNCs come in many forms, including mills, 3D printers, lasers, and plotters, but one challenge seems universal: there’s always a project slightly too large for your machine’s work envelope. The Compass CNC addresses this limitation by incorporating the operator as part of the gantry system.

The Compass CNC features a compact core-XY gantry that moves the router only a few inches in each direction, along with Z-axis control to set the router’s depth. However, a work envelope of just a few inches would be highly restrictive. The innovation of the Compass CNC lies in its reliance on the operator to handle gross positioning of the gantry over the workpiece, while the machine manages the precise, detailed movements required for cutting.

Most of the Compass CNC is constructed from 3D printed parts, with a commercial router performing the cutting. A Teensy 4.1 serves as the control unit, managing the gantry motors, and a circular screen provides instructions to guide the operator on where to position the tool.

Those familiar with CNC routers may notice similarities to the Shaper Origin. However, key differences set the Compass CNC apart. Primarily, it is an open source project with design files freely available for those who want to build their own. Additionally, while the Shaper Origin relies on a camera system for tracking movement, the Compass CNC uses four mouse sensors to detect its position over the workpiece.

The Compass CNC is still in development, and kits containing most of the necessary components for assembly are available. We’re excited to see the innovative creations that emerge from this promising new tool.

youtube.com/embed/t5xDmslfzvs?…


hackaday.com/2025/07/25/human-…




Led Zeppelin – Esce un EP live per celebrare i 50 anni di Physical Graffiti
freezonemagazine.com/news/led-…
I Led Zeppelin pubblicheranno un EP dal vivo in occasione del 50° anniversario di Physical Graffiti. Sono quattro brani che vennero pubblicati nell’edizione in DVD uscita nel 2003, e mai editi in vinile o CD. a proposito di quell’iconico album live degli Zeppelin, Robert Plant ha detto: “Va da un estremo


Paul Lynch – Grace
freezonemagazine.com/articoli/…
Grace ha solo 14 anni quando una mattina, all’improvviso, sua madre Sarah la tira via dal letto, la trascina sul ceppo su cui normalmente uccide i polli e con un coltellaccio le taglia i capelli, la veste con gli abiti del padre morto, facendo di lei un ragazzo. Sarah la manda via di casa per […]
L'articolo Paul Lynch – Grace proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
Grace ha solo 14 anni quando una mattina, all’improvviso,


Meloni su “Time”, la destra esulta ma nasconde dubbi e critiche


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/meloni-…
Lo scriviamo subito. Essere sulla copertina del Time non è cosa da tutti. Ricevere l’attenzione dell’iconica rivista statunitense è segno di grande rilievo politico, soprattutto con un

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Iraq: è scontro tra Moqtada al Sadr e le milizie filoiraniane


@Notizie dall'Italia e dal mondo
E' scontro in Iraq sul rafforzamento dello stato tra gli sciiti nazionalisti guidati da Moqtada al Sadr e le milizie fedeli all'Iran
L'articolo Iraq: è scontro tra Moqtada al Sadr e le milizie pagineesteri.it/2025/07/25/med…



“Libera” non potrà, per ora, essere aiutata da un medico nella somministrazione del farmaco letale.


“Libera”, 55enne toscana completamente paralizzata, non potrà, per ora, essere aiutata da un medico nella somministrazione del farmaco letale, come aveva chiesto.

Il giudice dovrà verificare a livello nazionale l’esistenza di strumentazioni per l’autosomministrazione. Filomena Gallo: “Chiederemo che lo faccia con urgenza”


La Corte costituzionale non ha preso una decisione sull’eutanasia per mano di un medico. Infatti, con la sentenza 132/2025 pubblicata oggi, ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 579 del codice penale per difetto di motivazione circa la reperibilità dei dispositivi di autosomministrazione. Ha quindi deciso di non affrontare nel merito la questione di costituzionalità sollevata con il caso di “Libera”, 55enne toscana, affetta da sclerosi multipla progressiva, completamente paralizzata e impossibilitata ad autosomministrarsi il farmaco.

Secondo la Corte costituzionale era necessario che il tribunale di Firenze, prima di sollevare la questione di legittimità, oltre a chiamare in causa l’Azienda Sanitaria competente, coinvolgesse organismi specializzati operanti a livello centrale (come l’Istituto Superiore di Sanità) per verificare la reperibilità di strumenti che “Libera” fosse in grado di attivare.

“Libera”, assistita dal collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni – e formato anche dal professor Giacomo D’Amico e dagli avvocati Angioletto Calandrini, Francesca Re e Alessia Cicatelli – di fatto non può scegliere del suo fine vita: non può autosomministrarsi il farmaco letale a causa delle sue condizioni fisiche ma neanche ottenere la somministrazione del farmaco letale da parte del medico.

“La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione per motivi strettamente procedurali. Secondo i giudici, infatti, il tribunale di Firenze avrebbe dovuto fare una ricerca a livello nazionale, e non solo regionale, di un presidio che ‘Libera’ possa utilizzare per autosomministrarsi il farmaco.

La Corte non ha dichiarato infondata la questione. Anzi, ha dichiarato prive di fondamento tutte le eccezioni sollevate dall’Avvocatura di Stato e dagli intervenuti. È stato confermato dai Giudici che l’azione utilizzata era l’unico strumento per sollevare il dubbio di legittimità costituzionale dell’articolo 579 del codice penale che è l’unica norma che si frappone tra ‘Libera’ e il suo diritto ad autodeterminarsi.

Adesso torneremo davanti al tribunale di Firenze chiedendo con urgenza la verifica a livello nazionale che la Corte ha sollecitato tramite organismi tecnici del Ministero della salute, anche citato in giudizio nel ricorso introduttivo dinanzi al tribunale di Firenze ma che non ha fornito alcuna informazione utile, con la speranza che questa indagine si concluda positivamente e in tempi brevi, perché la malattia di ‘Libera’ avanza, le sue condizioni peggiorano e rischia di non veder rispettate la sua scelta già autorizzata dal Servizio sanitario nazionale ma non realizzata perché tecnicamente non può solo a causa del fattore tempo.

In ultimo, nella decisione emerge chiaramente il ruolo del Servizio sanitario nazionale nel fine vita nelle verifiche delle modalità di esecuzione della volontà della persona al contrario di quanto la maggioranza di Governo vuole fare escludendolo” dichiara l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e legale di “Libera” di cui coordina anche il collegio di studio e difesa.

“Dalla decisione della Corte emerge chiaramente che il ruolo del Servizio sanitario nazionale è posto a garanzia delle persone malate che chiedono di procedere con il fine vita. Tutto ciò fa emergere che il disegno di legge all’esame della commissione al Senato, che esclude dalla procedura di verifica qualsiasi ruolo in capo al Servizio sanitario nazionale, non può essere neppure discusso. Chiediamo pertanto ai Parlamentari di respingere la proposta di legge presentata dal Governo e di approvare la legge di iniziativa popolare “Eutanasia legale”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

“Libera” aveva chiesto che fosse rispettata la sua volontà di porre fine alle sue sofferenze, attraverso l’aiuto di un medico. Le sue condizioni erano state verificate da parte dell’ASL che aveva confermato la presenza di tutti i requisiti per l’accesso al suicidio medicalmente assistito stabiliti dalla sentenza 242 del 2019. L’azienda sanitaria aveva anche verificato che attualmente, almeno a livello regionale, non vi sono nel mercato dei dispositivi medici idonei all’autosomministrazione del farmaco per persone nelle condizioni di “Libera”.

Ma “Libera” non è fisicamente in grado di assumere autonomamente il farmaco letale: è completamente paralizzata dal collo in giù, ha difficoltà nel deglutire e dipende dai suoi caregiver per tutte le attività quotidiane. Ha rifiutato la sedazione profonda perché vuole essere lucida e cosciente fino alla fine. Per questo, aveva presentato un ricorso d’urgenza al tribunale di Firenze, con un’azione di accertamento, affinché, alla luce dell’impossibilità di autosomministrarsi il farmaco letale, autorizzi il medico di fiducia alla sua somministrazione. Questo intervento diretto del medico però oggi integrerebbe il reato di omicidio del consenziente, punito dall’articolo 579 del codice penale, con la reclusione fino a 15 anni.

Il tribunale di Firenze, il 30 aprile scorso, aveva quindi sollevato la questione di legittimità costituzionale sull’articolo 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che punisce con la reclusione fino a 15 anni “chiunque cagiona la morte di un uomo col consenso di lui”, senza ammettere eccezione alcuna, a differenza dell’attuale formulazione dell’articolo 580 che depenalizza l’aiuto al suicidio per persone nelle condizioni di “Libera”.

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Anche in Lombardia sarà possibile depositare le DAT presso le strutture sanitarie


Ieri sera, durante la Sessione di Bilancio di Regione Lombardia, è stato approvato l’Ordine del Giorno a firma Paladini-Palestra (Patto Civico), promosso dall’Associazione Luca Coscioni, che impegna la Regione a dotarsi delle procedure necessarie per permettere ai cittadini e alle cittadine di depositare le proprie Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) anche presso le strutture sanitarie (ospedali e ASL), e non solo presso il Comune di residenza o presso un notaio, come attualmente previsto dalla legge 219/2017 sul “Consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”. Il provvedimento prevede anche un impegno per garantire adeguata comunicazione e informazione ai cittadini.

Per Cristiana Zerosi, coordinatrice in Lombardia dell’Associazione Luca Coscioni “Si tratta di un segnale importante e di un impegno concreto da parte del Consiglio Regionale, rafforzato dallo stanziamento di 100.000 euro destinati all’implementazione e alla comunicazione di una possibilità prevista dalla normativa nazionale ma che, fino ad oggi, è rimasta poco fruibile. Finalmente, viene riconosciuto il ruolo centrale dell’organizzazione sanitaria regionale, la più competente ad attuare un diritto ancora poco accessibile anche in Lombardia, come dimostrano i dati che l’Associazione Luca Coscioni diffonde periodicamente, sia in termini di scarso accesso al deposito delle DAT, sia per la mancanza di adeguata informazione sul tema.

A riprova dell’importanza del fare informazione sul biotestamento vi è l’evidenza che i comuni lombardi con il maggior numero di depositi di DAT coincidono spesso con i territori in cui le associazioni e in particolare le cellule territoriali dell’Associazione Luca Coscioni svolgono attività di informazione, attraverso banchetti in strada o sportelli dedicati.

“L’Associazione Luca Coscioni – conclude Zerosi – vigilerà affinché, all’Ordine del Giorno approvato, segua la necessaria delibera attuativa, che permetterà concretamente ai cittadini lombardi che desiderano esprimere anticipatamente le proprie volontà sui futuri trattamenti sanitari di farlo nel luogo più idoneo: l’ospedale o le altre strutture del sistema sanitario, garantendo così la possibilità di esercitare pienamente il proprio diritto all’autodeterminazione”.

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In Valle d’Aosta è stata bocciata “Liberi Subito”


Il commento di Filomena Gallo e Marco Cappato: “La competenza regionale esiste, han scelto di far attendere i malati fino e oltre tre anni”


“Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta si è dichiarato incompetente a normare ciò che il Servizio sanitario regionale è già obbligato a fare: dare risposta a chi chiede aiuto a morire”. Così Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, commentano la bocciatura della proposta di legge regionale Liberi Subito.

Nell’ultima seduta della legislatura, la proposta è stata respinta con 27 astensioni e 7 voti favorevoli (Progetto Civico Progressista, parte del Partito Democratico e un consigliere di Pour l’Autonomie). Il testo, depositato a febbraio 2024 dalle consigliere Erika Guichardaz e Chiara Minelli, riprendeva la legge di iniziativa popolare già approvata in Toscana, mentre il Consiglio ha preferito approvare una risoluzione che chiede al Parlamento una legge nazionale.

“Questa scelta è un atto di irresponsabilità verso le persone malate e verso i medici, che restano senza regole chiare e tempi certi. La competenza regionale esiste ed è stata già esercitata in Toscana, dove la legge è operativa nonostante l’impugnazione del Governo. Quando si vuole, si può”, affermano Gallo e Cappato. Fa specie che questa rinuncia all’attuazione dell’autonomia regionale già esistente arrivi proprio da chi fa dell’autonomia la propria bandiera politica, tanto da chiederne ancora di più.

L’Associazione Luca Coscioni ricorda che il suicidio medicalmente assistito è già legale in Italia grazie alla sentenza della Corte costituzionale 242/2019, e che una legge regionale come “Liberi Subito” serve a garantire tempi rapidi e procedure chiare per evitare attese di mesi o anni, come avvenuto per Federico Carboni e Laura Santi. Il Servizio sanitario regionale ha comunque il dovere di rispettare la sentenza “Cappato-Dj Fabo”, che impone un intervento tempestivo, come confermato dalle condanne subite dalle ASL che hanno rifiutato di procedere.

“Continueremo ad assistere chi chiede aiuto, a denunciare nei tribunali i ritardi delle ASL e ad accompagnare materialmente le persone che hanno diritto a esercitare la loro libertà di scelta, anche in Valle d’Aosta”, concludono Gallo e Cappato.

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"I ministri israeliani auspicano più fame a Gaza"

quando vorrei poter personalmente lanciare un'atomica direttamente su israele



E se gli Usa si ritirassero dall’Europa? Tutti gli scenari e una lettura

@Notizie dall'Italia e dal mondo

C’è un timore che si aggira per le cancellerie d’Europa: che succederebbe se gli Stati Uniti decidessero di ritirare le loro truppe dal continente? L’idea che gli Usa possano ridurre drasticamente la loro presenza militare in Europa non è nuova — le prime suggestioni a tal riguardo risalgono addirittura




Caso Unicredit e Golden Power: l’interesse è nazionale o politico?

@Politica interna, europea e internazionale

Si è conclusa in un nulla di fatto l’epopea dell’offerta di Unicredit su Banco Bpm. Una resa attribuibile, per ammissione stessa dell’Ad Andrea Orcel, alle incertezze sull’applicazione del Golden Power da parte del Governo Meloni per bloccare l’acquisizione. “Un’occasione



Oltre mezzo trilione di dollari. Ecco il piano ambizioso di Nuova Delhi sulla Difesa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Nei prossimi cinque anni, l’India investirà oltre 543 miliardi di dollari nel settore della Difesa. Una cifra che supera ampiamente i livelli degli anni precedenti e che consolida il cambiamento attualmente in corso nella dottrina strategica di Nuova Delhi, incentrata sull’indigenizzazione



Avevamo detto mai più


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/avevamo…
Dopo le immagini dei campi dí concentramento, la criminale follia del nazifascismo, avevamo detto “mai più”. Ed invece rieccoci qua, con le stesse immagini. Abbiamo perso nuovamente quel briciolo di umanità che avevamo costruito con l’orrore negli occhi, con le sofferenze degli internati nei campi di





La “nuova” Intel trumpiana cancella le fabbriche di chip in Europa

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Intel ha abbandonato l'apertura di fabbriche di microchip in Germania e in Polonia per concentrare gli sforzi sugli Stati Uniti. La società, ora guidata da Lip-Bu Tan, prosegue nel suo piano di ristrutturazione e di

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Senza tutele nel copyright, i creativi puntano sugli accordi di licenza

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
I titolari dei diritti d’autore stanno rivolgendo la loro attenzione a un possibile quadro normativo in materia di licenze, dopo essere stati delusi dagli obblighi di trasparenza

Intelligenza Artificiale reshared this.



visto il costo dell'elettricità in italia direi che non c'è da stupirsi. e con il salire della domanda andrà sempre peggio.

RFanciola reshared this.



Cambogia-Thailandia, i motivi della nuova guerra in Asia


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Continuano gli scontri tra Cambogia e Thailandia. Dietro l'escalation una contesa territoriale, ma anche motivi economici e politici e le manovre di due potenti dinastie familiari
L'articolo pagineesteri.it/2025/07/25/asi…



La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Rabbia in Israele che vuole annettersi la Cisgiordania


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Si tratta di una svolta di portata storica: la Francia, membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e potenza in Europa, diventa il primo Stato del G7 a fare un passo di questa natura
L'articolo



Ottime notizie per tutte le persone iscritte alla Federazione Italiana Limbo, perché in qualità di Presidente della stessa sono lieto di annunciare che sono ufficialmente partite le pratiche per chiedere alla Coni che il Limbo diventi disciplina olimpionica, dando così dignità e il rispetto che meritano a tante persone in giro per l'Italia che d'inverno si allenano duramente per eccellere in questa nobile disciplina, e poi d'estate vanno in giro per i nostri raduni e le nostre serate a mostrare al mondo quello di cui son diventate capaci. A tal fine segnaliamo questa serie di appuntamenti valevoli per le qualificazioni nel centro Italia valide per la finale che si terrà il 16 Agosto all'Aniene Festival di Roma. Primo appuntamento (lo specifico per le persone ipovedenti che magari non leggono bene la grafica): questo Sabato al Rimbombarte di Anzio. Non mancate, il prestigioso titolo di Limbo Queen, o King, o Queer, or whatever, potrebbe diventare il vostro 🙌😅
in reply to Adriano Bono

L'immagine è un poster promozionale per un evento musicale intitolato "Limbo Time con Adriano Bono & The Calypsonians Live and Direct!". Il poster presenta un'immagine vivace e colorata di un gruppo di musicisti in costume tropicale, eseguendo una performance. Al centro, una donna in un abito rosa sta eseguendo il Limbo, un gioco tradizionale, con un fuoco che brucia sotto la corda. Intorno a lei, altri musicisti suonano strumenti come la chitarra e il tamburo, creando un'atmosfera festosa e animata.

In alto, il testo "Limbo Time con Adriano Bono & The Calypsonians Live and Direct!" è scritto in caratteri grandi e gialli, attirando l'attenzione. In basso, sono elencate le date e i luoghi dell'evento: sabato 26 luglio a Rimbombarte, Anzio; sabato 2 agosto a Rockonda, Lu; domenica 3 agosto a Agr. Pian di Fiume, Lu; e sabato 16 agosto al Aniene Festival, Roma.

Il poster è progettato per promuovere un evento musicale che combina elementi di calypso e Limbo, con un'atmosfera festosa e colorata.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.373 Wh



Il parco delle Cascine di Firenze. Una storia di degrado (e di insicurezza)



Firenze. Il parco delle Cascine è molto apprezzato dal gazzettaio in campagna elettorale permanente e dagli sfaccendati telematici che fotografano escrementi e cartacce per dir male dell'amministrazione. Per motivi leggermente diversi è molto apprezzato anche dalle persone serie, che dopo aver lavorato tutto il giorno usano i parchi come parchi e le piazze come piazze senza affatto curarsi del gazzettaio, della campagna elettorale permanente, degli sfaccendati telematici e men che meno dei loro puntigliosi inventari di escrementi e di cartacce.
A ciascuno il suo, in questo come in ogni altro aspetto del vivere.
A volte tocca fare qualche eccezione per mantenere la costruttiva abitudine al controcanto derisorio, e per ricordare la differenza che esiste tra la realtà quotidiana di chi tiene alla propria sanità mentale e lo sporco anche morale di chi fa il liberista col denaro pubblico e interagisce benissimo con i mastantuono e i lupino. Ecco dunque una storia di degrado (e di insicurezza) di quelle vere, e pazienza se si deve attingere alle gazzette.
Dunque. Nel mondo delle gazzette il Bene e il Male sono per lo più dicotomici. Nel nostro caso il Male ha preso possesso delle Cascine, e il Bene sono i gendarmi che le redimeranno.
Il Male si manifesta sottoforma di brutte facce in giro. Una cosa intollerabile in un "Occidente" in cui è stato profuso molto impegno per criminalizzare chiunque non rispetti determinati criteri estetici e non si esibisca in comportamenti di consumo vidimati e approvati.
Il Male si manifesta sottoforma di transazioni commerciali. Derivati dalla Cannabis Indica, dal papavero da oppio, dallo Erythroxylum Coca e prodotti di sintesi di vario genere. A domanda corrisponde offerta, ma in questo caso lasciare libertà d'azione alla mano invisibile del mercato risulta, chissà perché, inammissibile.
Il Male si manifesta, ma nemmeno tanto spesso, sottoforma di overdose letale o di qualche altra delle miserabili conclusioni che attendono l'esistenza di chi vive in quelle condizioni di marginalità estrema che l'"Occidente" promuove attivamente in ogni contesto. Si erige a dogma l'ingiustizia sociale ma si invoca il Bene affinché provveda a togliere dalla vista le sue conseguenze più ovvie.
E il Bene è fatto di controllo tecnologico. Le tecnologie ritenute migliori vengono dallo stato sionista: a suo modo è una garanzia anche questa.
Il Bene è fatto di divieti tra il serio e il criceto [sic]. Alle Cascine praticamente è vietato tutto. In compenso quando ci sono concerti di qualche grattacorde strapagato ti è graziosamente data facoltà di pagare dieci euro una lattina di birra.
Il Bene è fatto di gendarmi. Sempre figli dei poveri, sempre malpagati. Poi viene fuori che hanno due sindacalisti per metro quadro -con accesso privilegiato alle gazzette- e contratti che il rimanente del pubblico impiego non si sogna neppure, ma lasciamo pure da parte questi dettagli.
Insomma, il 19 maggio 2022 alle nove del mattino un tale decide di recarsi alle Cascine in scooter. Arriva nelle vicinanze della fermata "Cascine Carlo Monni" della tramvia, una cinquantina di metri di agorà dove per buona parte della giornata fervono trattazioni e transazioni commerciali del tipo su accennato. Qui inizia una veemente discussione con qualcuno, nel corso della quale spara due colpi di pistola senza colpire nessuno.
Non un campione di tiro. E nemmeno un gran che nel disimpegno dagli scontri a fuoco, visto che viene arrestato in capo a qualche ora. Si viene a sapere che a sparare è stato un gendarme di quarantasette anni. L'arma di ordinanza di cui si era servito è capace di quindici colpi e in mani minimamente determinate di morti avrebbe potuto farne parecchi. Si viene a sapere anche qualche altra cosa sul come e sul perché. Tutti particolari su cui si avrà la delicatezza di sorvolare dal momento che non facciamo i gazzettieri, visto soprattutto l'epilogo della vicenda. Uno degli innumerevoli casi in cui l'esecutivo dello stato che occupa la penisola italiana ha dimostrato di fatto di non essere in grado di mandare avanti nemmeno una galera.


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