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Malesia: le risorse strategiche di terre rare rischiano di sgretolarsi a causa di Pechino


Il governo dello Stato di Kedah della Malesia ha firmato un memorandum d’intesa (MoU) con il partner tecnico cinese Xiamen Tungsten Co Ltd per attingere a 60 miliardi di RM di elementi di terre rare (REE) nello Stato, che ha evidenziato la continua dipendenza dall’esperienza e dalle risorse cinesi in l’asset strategico vitale del Paese. […]

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Lavrov e Yellen in tour in Africa: offensiva diplomatica nel continente africano all’ombra della guerra in Ucraina. Sergei Lavrov torna in Africa per la seconda volta in un anno.


Accordi discordantiUn’intensa attività diplomatica sta interessando Kosovo e Serbia, in cerca di un nuovo accordo per la normalizzazione dei rapporti.


SFondi Ue


La ricchezza è creata solo dalle imprese e dai lavoratori. I governi non creano ricchezza. Va già bene quando riescono a fare in modo che imprese e lavoratori svolgano la loro funzione senza intralci e con adeguate difese dalla violazione delle regole. I

La ricchezza è creata solo dalle imprese e dai lavoratori. I governi non creano ricchezza. Va già bene quando riescono a fare in modo che imprese e lavoratori svolgano la loro funzione senza intralci e con adeguate difese dalla violazione delle regole. I governi intermediano i soldi presi ai contribuenti e destinati a pagare spese collettive. Più o meno assennate, dipende dai governi, ma anche dai cittadini che votano i governanti. Quei soldi non sono “dello Stato”, come se vi fosse un generatore esterno di quattrini, ma dei contribuenti onesti. Altri soldi possono essere presi in prestito, il che comporta impegnare quel che i contribuenti verseranno in futuro. Visto che si moltiplicano i fondi europei è bene che questa premessa sia chiara, ricordando che anche quelli sono soldi dei contribuenti. In quel caso europei.

La raccolta fiscale e la spesa pubblica hanno un senso positivo quando i soldi che prendo al contribuente li destino a rendere migliore la vita di tutti. E se li destino ad un altro contribuente, perché bisognoso, opero per la giustizia sociale, rendendo migliore la vita di tutti. Se prendo male la mira e consegno i soldi del contribuente onesto a un evasore fiscale, che allo Stato guercio sembra povero, rendo peggiore la vita di tutti. Ha un senso togliere soldi a chi li ha guadagnati, impedendogli di comprare una nuova chitarra, se riesco ad impiegarli per fare in modo che si investa e lavori meglio, talché la mancata chitarra odierna possa essere un contrabbasso domani. Veniamo a noi.

Oggi l’Italia è il principale percettore dei soldi dei contribuenti europei, versati nei fondi di Ngeu. Da una parte è un impegno verso tutti, dall’altra un’occasione da non perdere. Quel che è decisivo non è quanti ne prendiamo, meno ancora l’umiliante “quanti ce ne danno”, meno che mai il delirante “quanti ce ne siamo accaparrati”, ma: che ci facciamo. Se li si userà per recuperare arretratezze competitive, insufficienze strutturali, squilibri territoriali, ci avremo guadagnato noi e ci avranno guadagnato tutti i contribuenti europei, che vivranno in un mercato più dinamico e ricco. Per riuscirci, però, è necessario accompagnare la spesa per investimenti al lavoro per riformare e cambiare quel che non aveva funzionato. Se continui a prendere l’acqua con lo scolapasta l’importante non è a quanta acqua puoi attingere, ma quanto sei scemo, dissipatore e sempre a secco. Nessuno di noi crede che il mondo cambi aumentando le licenze taxi o mettendo a gara gli stabilimenti balneari, ma se non si è capaci di fare manco quello, se ci si cala le braghe davanti a cose così limitate, è segno che si stanno buttando i soldi. E se i contribuenti europei si arrabbiassero avrebbero ragione.

Ora si parla di un fondo sovrano europeo, destinato a tenere alta la competitività delle nostre imprese. Alla competitività, però, dovrebbero pensare da sole, semmai reclamando scuole funzionanti, giustizia efficiente e burocrazia non demente. Eppure quel fondo può servire, se destinato a compensare squilibri da altri introdotti: gli Usa aiutano le loro imprese nella transizione energetica? se non faremo altrettanto ci sarebbe uno svantaggio. Il che significa non dividere i fondi in quote Paese, ma destinarli all’obiettivo da raggiungere e alle imprese coerenti. Chi non ne ha non becca un soldo. Ma questo porta a un altro problema: chi stabilisce quali sono gli obiettivi giusti? L’impresa che li indovina cresce, quella che li sbaglia fallisce. Se sposto la decisione a livello politico resta solo il contribuente che paga e la pianificazione che impera.

C’è un long covid inquietante, consistente nell’uso smodato del termine: aiuti. E c’è un long covid letale: neanche più le forze politiche sembrano capire che questa è materia politica. Fondi e debito europei sono una meraviglia, ma occorre l’intelligenza, quindi la politica istruita, per stabilire cosa vogliamo ottenere e come. Mentre resta escluso che tu sia sovrano nello sprecare i soldi miei.

La Ragione

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Ricevere la spesa a casa: tutti i vantaggi di EasyCoop


Ricevere la spesa a casa dopo aver effettuato l’ordine online, in tutta comodità? Oggi è possibile e si tratta di un servizio che si sta diffondendo sempre di più, proprio per via dei numerosi vantaggi che permette di ottenere. In Italia, a dire il vero, le insegne che hanno continuato ad offrire questa opportunità anche dopo […]

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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere”- 4 febbraio 2023, Sant’Angelo Lomellina


4 febbraio 2023 – Teatro – Società Agricola Santangelese, via Mazzini, 61 – SANT’ANGELO LOMELLINA Introduce MATTEO GROSSI Intervengono MASSIMILIANO ANNETTA DAVIDE GIACALONE L'articolo Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle car

4 febbraio 2023 – Teatro – Società Agricola Santangelese, via Mazzini, 61 – SANT’ANGELO LOMELLINA

Introduce
MATTEO GROSSI

Intervengono
MASSIMILIANO ANNETTA
DAVIDE GIACALONE

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Armi a Kyiv, la Camera dà luce verde. Domani Crosetto al Copasir


Oggi la Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge Ucraina, che proroga al fino 31 dicembre 2023 la cessione da parte italiana di materiali militari al Paese impegnato nel conflitto iniziato dalla Russia. M5S E AVS CONTRARI Il testo è stato

Oggi la Camera ha dato il via libera definitivo al decreto legge Ucraina, che proroga al fino 31 dicembre 2023 la cessione da parte italiana di materiali militari al Paese impegnato nel conflitto iniziato dalla Russia.

M5S E AVS CONTRARI

Il testo è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 215 voti a favore e 46 contrari (Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e il deputato Paolo Ciani del Partito democratico). Dichiarando il voto contrario del Movimento 5 Stelle, il deputato Marco Pellegrini ha definito “inaccettabile” l’aggressione russa – ma non ha mai citato il leader Vladimir Putin – e dichiarato in Aula: “Durante questo anno la strategia dell’Occidente si è focalizzata sull’invio costante di armi e così facendo ci stiamo avvicinando pericolosamente allo scoppio di un conflitto ancor più vasto, magari con l’utilizzo di armi nucleari, come più volte ha minacciato di poter fare o di voler fare la Federazione Russa. Adesso invece servono negoziati di pace, non armi. Fermatevi! Fermatevi prima che sia troppo tardi”.

LE DICHIARAZIONI DI CALOVINI (FDI)

Con il via libera, “l’Italia si pone ancora una volta in prima linea a sostegno di Kiev e a fianco degli storici alleati. Il governo Meloni, insieme a Fratelli d’Italia, è compatto al fianco del popolo ucraino, vittima della brutale invasione russa del febbraio scorso”, ha dichiarato Giangiacomo Calovini, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari esteri a Montecitorio. “L’Italia, qualora ci fossero stati incomprensibili dubbi, si conferma un partner serio e affidabile a livello internazionale, sempre dalla parte dell’Alleanza Atlantica e a favore della libertà e della democrazia. Il nostro ruolo a livello geopolitico è chiaro e faremo tutto ciò che è necessario per assicurare una pace giusta all’Ucraina”, ha aggiunto.

IL SESTO PACCHETTO IN PREPARAZIONE

Pellegrini è uno dei membri del Copasir che domani ha in agenda l’audizione di Guido Crosetto, ministro della Difesa. Quest’ultimo nei giorni scorsi ha dichiarato che il sesto decreto di aiuti all’Ucraina, il primo del governo presieduto da Giorgia Meloni, è “in preparazione”. Venerdì, in occasione della riunione del Gruppo di Contatto per la difesa dell’Ucraina a Ramstein, in Germania, aveva riferito che ci si aspetta “nelle prossime settimane un inasprimento della guerra con un aumento esponenziale degli attacchi via terra” e ha aggiunto che “bisogna passare dalle parole ai fatti nel più breve tempo possibile”.

DOMANI CROSETTO AL COPASIR

Domani alle ore 8, il ministro verrà ascoltato dalle commissioni riunite Difesa e Affari esteri, sulle linee programmatiche del suo dicastero. Nella stessa giornata, alle ore 16, Crosetto sarà in audizione al Copasir. È attraverso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica a Palazzo San Macuto che, nel caso in cui decreto venga secretato così come annunciato, verrà informato il Parlamento. “In collaborazione con la Francia stiamo finalizzando l’invio del Samp-T, e comunque ci sono altre azioni a cui lavoriamo riservatamente”, ha dichiarato nei giorni scorsi Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, al Corriere della Sera.


formiche.net/2023/01/armi-ucra…



Quando ho bisogno di un patentino per drone?


Probabilmente sei un appassionato di droni oppure sei una persone che con questo tipo di dispositivo ha intenzione di costruire una carriera lavorativa. In qualunque situazione tu sia, potresti aver sentito parlare della presenza di patentino per drone, una particolare tipologia di licenza che serve a ‘guidare’ i droni in maniera tale da non avere […]

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Consigli degli esperti per scommettere in modo sicuro ed efficace


Chi si approccia al mondo del betting per la prima volta può legittimamente avere qualche preoccupazione su quanto sia sicuro scommettere online. In generale, internet viene ancora visto come un ambiente insidioso, che può celare minacce e pericoli. Illustriamo di seguito i consigli e i suggerimenti degli esperti per scommettere in tutta sicurezza e godersi […]

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In occasione della Giornata europea della protezione dei dati personali, che si celebra il 28 gennaio, il Garante privacy ha organizzato un convegno dal titolo “Il Metaverso tra utopie e distopie”. L’evento, che si terrà lunedì 30 gennaio presso Europa Experience – David Sassoli, sarà trasmesso in streaming su www.gpdp.it.


Corea del Nord: i test missilistici aumenteranno nel 2023


Per tutto il 2022, la penisola coreana ha assistito a un persistente aumento delle tensioni a causa della baldoria senza precedenti di test missilistici di Pyongyang e delle esercitazioni militari congiunte di rappresaglia su larga scala della Corea del Sud con gli Stati Uniti. Finora il 2023 è stato più o meno lo stesso. Entro […]

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Un punto di svolta nella politica commerciale degli Stati Uniti


Il dicembre 2022 ha evidenziato quanto sia cambiata la politica commerciale degli Stati Uniti negli ultimi anni. Si è tentati di dare la colpa dei cambiamenti all’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, le cui opinioni protezionistiche erano fortemente sostenute e dichiarate chiaramente. Molti osservatori sono rimasti sorpresi dal proseguimento da parte dell’amministrazione Biden di […]

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Il Segretario Generale Andrea Cangini sarà ospite a Coffee Break – La7


Il Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi Andrea Cangini sarà ospite a Coffee Break, su La7, il giorno mercoledì 25 gennaio dalle ore 09:40. L'articolo Il Segretario Generale Andrea Cangini sarà ospite a Coffee Break – La7 proviene da Fondazi

Il Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi Andrea Cangini sarà ospite a Coffee Break, su La7, il giorno mercoledì 25 gennaio dalle ore 09:40.

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Banche centrali, corsa all’oro per appianare le perdite


Nel 2022 le banche centrali avranno acquistato la più grande quantità di oro della storia recente. Secondo il World Gold Council, gli acquisti di oro da parte delle banche centrali hanno raggiunto un livello che non si vedeva dal 1967. Le banche centrali del mondo hanno acquistato 673 tonnellate in un mese e nel terzo […]

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Ucraina: la Georgia si allontana dall’Occidente?


All’inizio di gennaio, il governo ha respinto le richieste di Kiev di consegnare armi occidentali pesanti alle forze armate. Questa decisione è stata il coronamento dei disaccordi tra i due Paesi sorti sullo sfondo della non interferenza della Georgia nel conflitto militare in Ucraina. L’aggravarsi delle relazioni georgiano-ucraine è particolarmente sorprendente ora, poiché negli ultimi […]

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Come il ruolo degli Stati Uniti in Ucraina si è lentamente intensificato


Quando gli Stati Uniti si impegnano militarmente in un conflitto, spesso hanno difficoltà a tirarsene fuori, per non parlare di evitare profondi intrecci che vanno ben oltre le linee tracciate all’inizio dell’intervento. È successo in Vietnam, quando i consiglieri militari statunitensi che aiutavano i sud vietnamiti a combattere i Viet Cong alla fine sono diventati […]

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I cento anni di ‘Nano’ Campeggi, l’artista che dipinse il cinema


Cento anni fa, il 23 gennaio del 1923, nasceva a Firenze Silvano Campeggi in arte ‘Nano’, considerato uno dei più grandi ‘cartellonisti’ del mondo, vale a dire coloro che realizzavano i manifesti illustrativi del film, che per tanti anni hanno tappezzato i muri delle nostre strade, veri e propri tabernacoli del nostro tempo. Due tra […]

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Innovazione, il dilemma tra competizione e sopravvivenza


Da tempo si sente parlare dell’innovazione come una leva potenzialmente a disposizione per l’azienda per mantenere la propria competitività, ma anche necessaria per affrontare gli attuali mercati sempre più globalizzati. Indubbiamente la c.d. transizione

Da tempo si sente parlare dell’innovazione come una leva potenzialmente a disposizione per l’azienda per mantenere la propria competitività, ma anche necessaria per affrontare gli attuali mercati sempre più globalizzati. Indubbiamente la c.d. transizione digitale già ha cambiato in maniera profonda e decisiva le aspettative ed i comportamenti culturali e le dinamiche di mercato in tutti i settori, e si manifesta in termini di “capacità digitali” in senso lato (anche in termini di canali o asset aziendali) che sono fortemente differenziali rispetto al precedente contesto già di pochi anni fa: per questo si cita spesso il concetto di “digital disruption”. La velocità con la quale gli effetti della digital disruption si sono mostrati in ogni ambito e contesto settoriale, amplificata dalla “globalizzazione” che caratterizza ormai quasi tutti i mercati, ha dimostrato che difficilmente le aziende avranno la possibilità di sopravvivere se non mostrano una rapida capacità di adattamento al contesto evolutivo del mercato. Basti pensare all’accelerazione avuta durante e dopo la pandemia Covid.

Dunque più che un’opportunità, o una leva per le aziende/ manager particolarmente preziosa per i grandi e complessi progetti di trasformazione (post merger integration, turn around, ecc.), l’innovazione attualmente rappresenta l’attitudine indispensabile necessaria per garantire la propria sopravvivenza. L’innovazione si associa molto spesso ad “invenzioni” tecnologiche sofisticate in grado di cambiare completamente un settore di business, ma nel recente passato sono state le innovazioni di processo che più frequentemente hanno cambiato completamente la catena del valore del business anche in mercati consolidati e maturi, ne è un esempio emblematico Uber. A prescindere da ogni considerazione relativa al quadro normativo e regolatorio, dove ciascuno può avere una propria posizione, è certamente evidente come una tecnologia disponibile e diffusa applicata in modo innovativo abbia potuto cambiare un intero settore in modo irreversibile.

La progressiva digitalizzazione delle imprese e la pressione competitiva da parte di aziende provenienti da mercati internazionali obbliga, a mio avviso, le aziende nazionali ad identificare interventi di utilizzo della tecnologia disponibile per rendere il proprio modello di business più solido meno rischioso, rafforzando l’efficacia ed in alcuni casi l’efficienza nel rapporto con il proprio mercato. “L’innovazione di processo”, intendendola nell’accezione più ampia del termine, identifica interventi per favorire l’adozione delle tecnologie disponibili da parte delle aziende per accelerare il proprio processo di digitalizzazione. Ad esempio un ambito che ritengo di grande efficacia per avviare progetti di digitalizzazione, che allo stesso tempo è di relativa facilità di implementazione, è l’applicazione della Robotic Process Automation (RPA) ovvero l’automazione attraverso applicativi di robotizzazione di processi aziendali che possono essere applicati a qualsiasi ambito. Non si tratta necessariamente di un’applicazione di intelligenza artificiale, ma anche solo di rendere automatiche attraverso un software attività operative o di controllo che oggi rappresentano molto spesso attività a basso valore aggiunto. La robotizzazione dei processi ha moltissime valenze es. in alcuni casi rende economicamente sostenibili alcuni controlli di business e quindi più efficace l’impatto sul proprio mercato, in altri casi elimina inefficienze di processo, in attività a bassissimo valore aggiunto. Inoltre rappresenta in alcuni casi anche un più agevole modalità di lettura dei dati di business a fronte di un minore sforzo di integrazione tra sistemi a supporto dell’azienda, in special modo nelle medie aziende.

In azienda la digitalizzazione dovrebbe essere un elemento portante della strategia aziendale, volto a cogliere nuove opportunità o rendere più sostenibili il proprio modello di business, infatti la trasformazione digitale:

  • non consiste esclusivamente nell’implementazione e adozione delle nuove tecnologie, ma rappresenta l’occasione per ripensare il proprio modello di business, renderlo scalabile e migliorarne la competitività
  • consente di sviluppare internamente nuove competenze orami necessarie per competere, creando una cultura aziendale reattiva ai cambiamenti dei propri mercati di riferimento
  • definisce nuove modalità di interazione con il proprio ecosistema (clienti/fornitori), con lo scopo di facilitare la scalabilità del business (es. c.d. “integrazione a monte”)

L’innovazione generata attraverso la trasformazione digitale con l’uso di tecnologia già disponibile, per il fatto che non richiede ingenti investimenti, consente l’utilizzo più efficiente del capitale e quindi una maggiore crescita a parità di risorse investite.

La crescita dimensionale è un tema centrale per la competitività dell’azienda, è opinione oramai diffusa, anche alla luce delle evidenze di mercato, che per competere in una dimensione ormai sempre più globale è certamente necessario avere una dimensione adeguata, intesa come la dimensione che consente ad una impresa di avere la capacità di anticipare nuovi trend ed allo stesso modo di aumentarne la resilienza in momenti di shock improvvisi. Nei momenti di crisi è mostrato dalle evidenze che le aziende leader consolidano ulteriormente la propria posizione competitiva.

Il tessuto tipico del nostro paese è caratterizzato da una presenza maggiore delle Piccole e Medie Imprese (c.d. PMI) rispetto agli altri paesi Europei. La classificazione comunitaria prevede la classificazione delle aziende per numero di addetti mostra che in Italia mostra che sulle ca. 4,2 milioni di imprese nel 2020, quelle con più di 50 addetti sono circa 27’000 e generano il 57% del valore della produzione, il 69% degli investimenti ed impiegano piu del 50% dei lavoratori dipendenti.

I medesimi dati di 5 anni prima mostrano come l’incremento della numerica delle aziende con più di 50 addetti sia cresciuta del 5%, mostrando una crescita percentuale più che doppia in termini degli investimenti lordi in beni materiali e dei lavoratori dipendenti. Interessante sarà avere un confronti con le stesse dimensioni post pandemia covid.

La competitività del nostro Paese è certamente condizionata dalla crescita del tessuto delle imprese nazionali in mercati oramai aperti e globalizzati e certamente le iniziative del Governo volte alla modernizzazione del nostro sistema produttivo vanno in questa direzione.
Sono sicuramente trainanti in questa ottica le aziende medio-grandi capaci anche di creare un indotto ed un ecosistema diffuso ed adeguato per il nuovo contesto competitivo.

Certamente la digitalizzazione delle imprese gioca anche un ruolo chiave per avere per l’export, in questo senso ridurre il gap rispetto agli altri paesi dell’e-commerce nazionale potrebbe rappresentare una leva per favorire la commercializzazione dei prodotti Made in italy e favorire la riprese delle filiere produttive nazionali.

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Un singolo caso davanti alla più alta corte degli Stati Uniti potrebbe singolarmente determinare come Internet può funzionare in futuro, e puoi scommettere fino all’ultimo dollaro che ci sono alcune aziende tecnologiche, gruppi per le libertà civili e politici su entrambi i lati della navata disponibile ad esprimere un parere in merito. Lo scorso ottobre, la Corte Suprema ha annunciato che avrebbe...

Maronno Winchester reshared this.



Irish Data Protection Authority gives € 3.97 billion present to Meta.


L'Autorità irlandese per la protezione dei dati personali consegna a Meta 3,97 miliardi di euro. L'Autorità non sarebbe in grado di valutare i benefici finanziari derivanti dalle violazioni del GDPR da parte di Meta. Il DPC ha chiuso un occhio sui ricavi generati da Meta dalla violazione del GDPR dal 2018. Ignorando la richiesta dell'EDPB di includere le entrate illecite di Meta, ha ridotto la multa di 3,97 milioni di euro. Financial gift for Meta?


noyb.eu/en/irish-data-protecti…



Political advertising: EU lawmakers want to stop surveillance-based political advertising


Today, the European Parliament’s Committee on the Internal Market and Consumer Protection (IMCO) adopted amendments to draft legislation which seek to restrict the use of personal data to target online political …

Today, the European Parliament’s Committee on the Internal Market and Consumer Protection (IMCO) adopted amendments to draft legislation which seek to restrict the use of personal data to target online political advertisements. Only personal data explicitly provided for this purpose by citizens with their consent would be allowed to use for targeting, excluding the use of behavioral and inferred intelligence on citizens private life. IMCO thus follows the position of the LIBE Committee, which has the lead regarding the proposed regulation of targeting.

Specifically, the Committee thereby endorsed:

  • The use of personal data to target online political advertisements would be limited to data explicitly provided for this purpose by citizens with their consent, excluding the use of behavioral and inferred intelligence on citizens (“surveillance advertising”). Refusing consent should be no more complicated than giving it. The “do not track” setting would need to be respected without bothersome prompts. Users who refuse to consent would still have access to online platforms.
  • The platforms would be banned from running opaque ad delivery algorithms to determine who should see a political ad; they would only be able to select recipients randomly in the pool of people delineated by the targeting parameters chosen by the sponsor.
  • In the 60 days prior to an election or referendum, different political messages may be spread only of the basis of a voter’s language and the constituency they live in, avoiding a fragmentation of the public debate and the sending of contradictory and dishonest messages.
  • If a data protection authority such as the Irish DPA fails to enforce the rules against large online platforms, the European Data Protection Board would be able to take over. In cases of illegal political ads targeting it will not only be able to impose financial sanctions but can also temporarily suspend the targeting of ads by advertisers who seriously and systematically violated the rules. This ensures that more affluent sponsors are not able to factor-in the price of financial sanctions in their budget.
  • Depending on interpretation, however, it may be that no restrictions apply to the use of personal data (including behavioural and inferred intelligence as well as sensitive data) by campaigns to target political messages via letter, e-mail, or text messaging at large scale. Unfortunately, the targeting rules (Articles 12- and 12) would apply only where external “political advertising services” are used, thus excluding letters, e-mail and text messages sent directly by political parties, for instance, which opens up a loophole. This should be closed.
  • Organic, self-posted content is excluded from the proposed targeting rules. Namely they do not cover the amplification of organic content.


Pirate Party MEP Marcel Kolaja, Quaestor and Member of the IMCO Committee, comments:

“Transparency is crucial. It has to be easily verifiable which politicians or political subjects are behind a given political advertisement. Therefore, the proposal presents obligations to disclose the information about the contracting authority, how much money was spent on the ad, if the ad was targeted on the basis of personal data, or for example, why it is targeted on certain groups etc. All of this must be easily verifiable. Each political ad must be in a repository, so citizens, NGOs and journalists can freely verify who paid for the ad.”

Pirate Party MEP Patrick Breyer, co-negotiator in the LIBE Committee, comments:

“The European Parliament is fighting for a ban on using surveillance advertising to manipulate our democratic elections and votes. From the Donald Trump and Brexit campaigns we have learned that you can very effectively and subconciously manipulate a voter if you know which message works on them. While many parties are using personalised targeting, it benefits mostly populist and anti-democratic forces.

The targeting rules recently proposed by governments in the Council are a mere smoke-screen and will allow the digital manipulation of elections and referendums to continue unabated. Anti-democratic radical forces would continue to use surveillance ads to personally target hate messages and lies to voters who are susceptible to it. This puts the foundation of our democracy at risk. We are witnessing today a toxic mixture of the short-sighted self-interest of the powerful in using surveillance advertising themselves and the business interests of big tech.

The European Parliament will need to be firm in the trilogue negotiations with Council to protect our democratic elections and votes.”

In February the European Parliament as a whole will adopt the position, after which it will enter into negotiations with Council.


patrick-breyer.de/en/political…



Auguri a tutti gli operatori dell'informazione! Oggi si celebra San Francesco di Sales che 100 anni fa venne proclamato Patrono dei Giornalisti. Ecco i consigli di Pio XI per l'occasione...


OGGI SI CELEBRA SAN FRANCESCO DI SALES CHE 100 ANNI FA VENNE PROCLAMATO PATRONO DEI GIORNALISTI

@Giornalismo e disordine informativo

«Ma vorremmo che da queste solenni ricorrenze precipuo vantaggio ritraessero tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina. Ad essi è necessario, nelle discussioni, imitare e mantenere quel vigore, congiunto con moderazione e carità, tutto proprio di Francesco. Egli, infatti, con il suo esempio, insegna loro chiaramente la condotta da tenere. Innanzi tutto studino con somma diligenza e giungano, per quanto possono, a possedere la dottrina cattolica; si guardino dal venir meno alla verità, né, con il pretesto di evitare l’offesa degli avversari, la attenuino o la dissimulino; abbiano cura della stessa forma ed eleganza del dire, e si studino di esprimere i pensieri con la perspicuità e l’ornamento delle parole, in maniera che i lettori si dilettino della verità. Se si presenta il caso di combattere gli avversari, sappiano, sì, confutare gli errori e resistere alla improbità dei perversi, ma in modo da dare a conoscere di essere animati da rettitudine e soprattutto mossi dalla carità. E poiché non consta che il Sales sia stato dato a Patrono dei ricordati scrittori cattolici con pubblico e solenne documento di questa Apostolica Sede, Noi, cogliendo questa fausta occasione, di certa scienza e con matura deliberazione, con la Nostra apostolica autorità diamo o confermiamo, e dichiariamo, mediante questa Lettera Enciclica, San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e Dottore della Chiesa, celeste Patrono di essi tutti, nonostante qualsiasi cosa in contrario.»

Il testo dell'Enciclica Rerum omnium perturbationem, pubblicata da papa Pio XI su San Francesco di Sales

cc @Antonio Spadaro @civcatt@mastodon.uno @Marco Vitale🇻🇦🇮🇹🇪🇺🇺🇦



L’autorità francese per la protezione dei dati, la Commission nationale de l’informatique et des libertés, ha lanciato una consultazione pubblica sulle questioni economiche associate alla raccolta e all’elaborazione dei dati da parte delle applicazioni mobili. Come annunciato nel suo piano d’azione del 24 novembre, la CNIL ha affermato che il suo obiettivo “è rendere visibili...


Making Genoa An Ethical & Demilitized Port For Peoples Victims Of Civil Wars & Humanitarian Crises – Tigray Etiopia


An official statement from the Provincial Command of Genoa of the Guardia di Finanza, widely covered by the local and national press, informs us of…

An official statement from the Provincial Command of Genoa of the Guardia di Finanza, widely covered by the local and national press, informs us of the seizure in the port of “machinery for the manufacture of armament material (shell casings) intended for export to Ethiopia in the absence of required permissions”. This is an investigation that has been underway for four months, which the Genoa prosecutor’s office evidently closed in recent days by identifying three suspects , and therefore being able to give an account of them to the public.

The seized material was contained in two containers and consists of a grooving machine and a trimming machine, as well as small metal parts and molds used for the manufacture of light ammunition. However, they were presented by the exporting company as a «parallel lathe and hot forming machines», generic definitions intended to conceal their use for the manufacture of military material. Approximate value: 3 million euros.

The goods were destined for Ethiopia , a country to which the European Parliament adopted a resolution in October 2021 calling on EU states to block the export of arms, due to a serious humanitarian crisis in the Tigray region, where they are wars with huge civilian losses and human rights violations.

We note that:

  • the materials presented for shipment did not qualify as dual use , because they were specifically intended for the manufacture of ammunition, as confirmed by the presence of molds for the 7.62×39 mm caliber, typical of Soviet-made war weapons and in particular of the AK -47 ‘Kalashnikov’ assault rifle which was also manufactured under license in Ethiopia at the Gafat Armament Engineering Complex plants;
  • from information collected, we have identified as an exporting company – whose responsible are now being investigated – FORZA 3M Srl, based in Lecco , via Parini 19, a company that does not appear to us to be registered in the national register of companies pursuant to law 185/1990, and therefore could not request the authorization to export as military material;
  • the company mentioned is recently established (March 2021), has a limited share capital (20,000 euros), declares a headquarters that is only legal, and in the only balance sheet presented so far it shows a negligible turnover (about 116,000 euros) with a employee. It would therefore be scarcely reliable in obtaining an authorization for the export of military material , even if it is closely linked to another company in Lecco, MINUTERIE 3M Srl, belonging to the same corporate representatives and which has been operating in the small metal parts sector since 1995.

Kalashnikovs are also the most widespread assault weapon in Ethiopia, where they have been produced under license since 1986. Here an example in the hands of an Ethiopian soldier guarding the refugee camp at Bahir Dar, in the Amhara region, May 2022.Kalashnikovs are also the most widespread assault weapon in Ethiopia, where they have been produced under license since 1986. Here an example in the hands of an Ethiopian soldier guarding the refugee camp at Bahir Dar, in the Amhara region, May 2022.
In the 2021 financial statements, the latter declared a turnover of 12.7 million euros (doubled compared to 2019) and 61 employees employed in a modern plant in the industrial area of ​​Lecco;

– according to the Atlas of the Italian defense industry drawn up by Weapon Watch, other companies from Lecco operate in the sector of machines for making light ammunition , a sector that has grown as an “induced” of the well-known company FIOCCHI MUNIZIONI and which has its own export capacity, even in areas of the world – such as West Africa and the Middle East – to which such exports should not be permitted.
Detail of the shell mold made by the Lecco-based company FORZA 3M Srl.The writing “CARTRIDGE 7.62X39” is visible, indicating the caliber of the shells.Detail of the shell mold made by the Lecco-based company FORZA 3M Srl.
The writing “CARTRIDGE 7.62X39” is visible, indicating the caliber of the shells.
The Weapon Watch, while expressing its satisfaction with the effective action of the authorities, underlines that, as happened in the spring of 2019 again in the port of Genoa, also in this case the Italian manufacturer has tried to conceal the true military nature of the cargo , as directed towards an area where a bloody conflict has been going on for some time.

It is surprising in this story that the exporting company officially declares on its website that it manufactures machines for making shells, but has tried to pass customs by declaring industrial machines for civilian use. It was therefore easy for the authorities to discover the fraud, considering the sender and the geographical destination of the load, Ethiopia, which is one of those under supervision.

We wonder how many other similar loads daily bypass the checks , departing from and in transit in the port of Genoa, and what intelligence and intervention activities the authorities practice. A seizure in the matter of arms trafficking every two or three years throughout the port, much less than what happens with cocaine, cannot be convincing. Above all in Liguria, the region home to some of the main manufacturers of deadly weapon systems such as Leonardo Spa, which it exports all over the world, preferably where wars and social conflicts are underway.

For some time in the port of Genoa, the CALP Collective Autonomous Port Workers, supported by groups of other workers and the grassroots union, has denounced the occurrence of the same circumstances, i.e. maritime transport with destinations in areas and states that were the scene of civil wars and humanitarian crises, starting from Yemen and Syria, and originating from companies engaged in the production of arms and explosives, especially from the United States, and calls for inspections and controls by the authorities. The response of the authorities so far had been the criminal complaint of the workers on the mandate of local business interests for this type of criminal trafficking. We hope that the seizure announced today by the Public Prosecutor’s Office, Customs and Finance will open a new cycle of legality that will make the port of Genoa an ethical and demilitarized port.


FONTE: weaponwatch.net/2023/01/23/far…


tommasin.org/blog/2023-01-24/m…



Bria - Country Covers Vol.2


Bria è una musicista e cantante del gruppo post-punk Frigs e fa parte del gruppo di Orville Peck il famoso crooner country pop uno dei più grandi innovatori moderni del country americano, e nel tempo libero fa dischi deliziosi per conto suo come questo. “Country Covers Vol.2”, pubblicato da Sub Pop Records, è un ep composto da sei piccoli capolavori di rifacimenti di canzoni country in chiave country pop e moderna, fresca e molto valida.

iyezine.com/bria-country-cover…

@Musica Agorà @Poliverso notizie dal fediverso @arte



Investire in Difesa per contare di più nella Nato. Scrive Dreosto (Lega)


Il mutato scenario geopolitico in seguito all’invasione della Federazione Russa dell’Ucraina ha accelerato alcune dinamiche che impongono un rafforzamento della difesa e della sicurezza dell’Italia. La concorrenza strategica proveniente da attori ostili s

Il mutato scenario geopolitico in seguito all’invasione della Federazione Russa dell’Ucraina ha accelerato alcune dinamiche che impongono un rafforzamento della difesa e della sicurezza dell’Italia.

La concorrenza strategica proveniente da attori ostili statuali (e non) è destinata a crescere nei prossimi anni e saremo chiamati ad affrontare delle sfide alle quali non possiamo e non dobbiamo farci trovare impreparati. Queste sfide stanno evolvendo e al contempo stanno divenendo sempre più complesse. Proprio la crisi ucraina ha dimostrato la pericolosità della guerra ibrida poiché accanto a minacce cosiddette tradizionali e prevenienti dai domini classici come quello terrestre, aereo e navale, si sono aggiunte altre tipologie di azioni ostili ibride provenienti dal cyberspazio, dallo spazio o con azioni di interferenza attraverso campagne di disinformazione e propaganda.

Per questo e considerando l’ampliamento del concetto di minaccia alla sicurezza nazionale, è necessario rafforzare le difese sia tradizionali che ibride e armonizzare il sistema Paese proiettato verso l’estero proprio per innovarlo e rafforzarlo.

Considerando la ritrovata nuova centralità del Mediterraneo allargato, quadrante di primario interesse per il nostro Paese, l’Italia si riscopre in una posizione strategica in cui grazie alle missioni all’estero e alla rete diplomatica, ricopre un ruolo chiave per la ricerca della pace e della stabilità in un’area interessata da fenomeni crescenti di destabilizzazione e da conflitti di intensità variabile.

Le missioni di autorevoli esponenti di questo governo – dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri Matteo Piantedosi (Interno), Antonio Tajani (Esteri) e Guido Crosetto (Difesa) – in aree strategiche per l’interesse nazionale italiano come Algeria, Egitto, Balcani, Tunisia, fanno capire quanta attenzione ci sia da parte di questa maggioranza al fronte Sud della Nato e come sia necessario che noi italiani torniamo ad esercitare un’influenza decisiva in quell’area che fu il Mare Nostrum. Dalla sicurezza dei corridoi per l’approvvigionamento energetico (e qua un occhio di particolare interesse dovrebbe essere rivolto al potenziale del gasdotto Eastmed), ai cavi sottomarini per la trasmissione dei dati ai flussi migratori che possono essere utilizzati da attori ostili come arma per una guerra ibrida, il Mediterraneo è cruciale per la sicurezza non solo del nostro Paese, ma dell’Europa intera. L’Italia ha la possibilità di essere il capofila tra gli alleati per ricoprire un ruolo strategico per la sicurezza di tutti i partner internazionali e per accrescere anche il suo peso specifico nei consessi internazionali e non possiamo perdere questa occasione.

Inoltre, con una struttura organizzativa di esteri e difesa armonizzata e integrata in ambito nazionale – anche con i centri di eccellenza per la ricerca e le università – e internazionale con i nostri partner europei e dell’Alleanza Atlantica, si pongono le basi per inserirsi anche in nuove iniziative industriali – che daranno vita a una rivoluzione tecnologica nei domini classici e in quelli cyber e spazio nonché nell’ambiente cognitivo – per affrontare con competitività le nuove sfide provenienti da ambienti ostili e dalle nuove tecnologie.

In questa direzione va l’inserimento nell’ultima legge di bilancio della partecipazione dell’Italia al fondo Nato Innovation Fund, strumento chiave per investimenti per tecnologie duali rilevanti per la sicurezza dell’Alleanza Atlantica. Esempio che conferma gli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale con i partner e alleati. Bene anche i finanziamenti al fondo per l’attuazione della strategia nazionale per la cyber sicurezza, per favorire investimenti per l’autonomia tecnologica e che deve andare di pari passo con il rafforzamento dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Come detto, la cyber sicurezza deve essere una priorità per difenderci da attori ostili e da minacce ibride alle quali non possiamo farci trovare impreparati.

Di particolare interesse anche la nascita del Polo nazionale della subacquea. Necessità derivante dalla crescente domanda di protezione delle infrastrutture critiche nazionali sottomarine come i corridoi strategici legati all’approvvigionamento energetico, alla connettività, alla presenza di gasdotti e di dorsali sottomarini per la trasmissione del traffico dati e che come tali devono essere sorvegliati e protetti.

Ma più in generale, vorrei evidenziare come sia necessario anche aprire una riflessione su come coniugare al meglio gli aiuti per il sacrosanto diritto di autodifesa dell’Ucraina con il mantenimento degli strumenti tecnologici e high-tech necessari per la difesa territoriale dell’Italia. Alcuni, prima del 24 febbraio, caldeggiavano gli smantellamenti delle forze armate e consideravano estinta un minaccia militare esterna mentre ora è chiaro a tutti – o almeno dovrebbe esserlo – l’importanza di continuare ad avere un esercito, un’aeronautica e una marina capaci di saper proteggere il Paese e reagire ove e quando necessario, con tutti i sistemi e gli strumenti di ultima generazione. Ecco che l’investimento nel comparto Difesa si è riscoperto cruciale e, come detto, è necessario aprire anche un dibattito sui tempi di rimpiazzamento degli armamenti che decidiamo di offrire e magari lavorare alacremente per completare la dotazione di sistemi di difesa nazionali. È necessario dare impulso e accelerare la produzione di strumentazioni strategiche e di alto livello tecnologico per la Difesa nostra, dell’Alleanza Atlantica e per dare più incisività ai nostri contingenti militari all’estero.

Per cui bene investire in Difesa ma attenzione a farlo in maniera sinergica e strutturata per evitare che parte degli sforzi risultino vani. Penso e ritengo che una maggiore collaborazione a livello europeo sia auspicabile ma sempre rimarcando una fondamentale cooperazione con l’Alleanza Atlantica e con gli alleati d’oltreoceano. Se si chiede di essere ascoltati e avere una voce in capitolo all’interno della Nato è necessario che il costo di questa non pesi solo sulle spalle di alcuni. È necessario che l’Italia faccia la propria parte, anche dal punto di vista economico. Investire in Difesa significa rispettare i patti presi con i partner internazionali e dimostrarsi affidabili, puntare su innovazione e ricerca tecnologica e garantire anche gli aspetti occupazionali.


formiche.net/2023/01/investire…



Oggi si celebra la quinta Giornata Internazionale dell’Istruzione, proclamata nel 2018 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.


In Cina e Asia – Evergrande, Hui ha perso il 93% del proprio patrimonio


In Cina e Asia – Evergrande, Hui ha perso il 93% del proprio patrimonio evergrande
I titoli di oggi:
Evergrande, Hui perde il 93% del proprio patrimonio
Cina, il professore Yan invita gli studenti a studiare il periodo maoista
Afghanistan, arrestati cittadini cinesi sospettati di contrabbando di litio
Bangladesh, non si arrestano le violenze contro l'opposizione
Myanmar, scontri durante le ispezioni in vista delle elezioni

L'articolo In Cina e Asia – Evergrande, Hui ha perso il 93% del proprio patrimonio proviene da China Files.



Data Protection Authorities support noyb's call for fair yes/no cookie banners


Le autorità per la protezione dei dati sostengono l'appello di noyb per la creazione di banner per i cookie "sì/no" corretti Una task force del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato una bozza di relazione in risposta alle 700 denunce di cookie banner da parte del Noyb. Cookie Banners


noyb.eu/en/data-protection-aut…



Sembra incredibile, ma in Florida i bibliotecari dovranno rendere inaccessibili i libri che non sono stati sottoposti a controllo da parte delle autorità!


FLORIDA - I BIBLIOTECARI DEVONO RENDERE INACCESSIBILI I LIBRI CHE NON SONO STATI SOTTOPOSTI A CONTROLLO DA PARTE DELLE AUTORITÀ!

@L’angolo del lettore

Agli insegnanti della Florida è stato detto di rimuovere i libri dalle biblioteche di classe o rischiare un'azione penale

Agli insegnanti della contea di Manatee, in Florida, viene detto di rendere inaccessibili agli studenti le biblioteche delle loro classi - e qualsiasi altro libro "non controllato" - o rischiare un'azione penale. La nuova politica fa parte di uno sforzo per conformarsi alle nuove leggi e regolamenti sostenuti dal governatore Ron DeSantis (R). Si basa sulla premessa, promossa da gruppi di difesa di destra, che insegnanti e bibliotecari usano i libri per "pulire" gli studenti o indottrinarli con ideologie di sinistra.

Kevin Chapman, il capo del personale del distretto scolastico della contea di Manatee, ha dichiarato a Popular Information che la politica è stata comunicata ai presidi in una riunione mercoledì scorso. Le singole scuole stanno ora informando gli insegnanti e altro personale.

Gli insegnanti della contea di Manatee hanno lamentato la notizia sui social media. "Il mio cuore è spezzato per gli studenti della Florida oggi perché sono costretto a fare le valigie nella mia biblioteca di classe", ha scritto su Facebook un insegnante di Manatee.

cc @Libri - Gruppo Forum @Scuola - Gruppo Forum

Di Judd Legum su popular.info
- CONTINUA

in reply to Andrea Russo

@marcell_o
Il cane pastore dei thread è meraviglioso.
Una immagine meravigliosa davvero.
🙂

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friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Andrea Russo
@Ronnie Con La V ☕︎ non lo sapevo. De Santis comunque è sempre quello che minacciava di togliere benefici fiscali alla Disney perché i suoi dirigenti avevano contestato la sua schifosa legge "Don’t say gay"

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#uncaffèconluigieinaudi ☕ – Questo è il compito storico e permanente…


Questo è il compito storico e permanente […] della città industriale: consentire all’uomo di dedicare la maggior parte del suo tempo a procacciarsi i beni d’ozio, i beni che sono connessi con fini proprii della vita; e poiché i fini della vita sono varii
Questo è il compito storico e permanente […] della città industriale: consentire all’uomo di dedicare la maggior parte del suo tempo a procacciarsi i beni d’ozio, i beni che sono connessi con fini proprii della vita; e poiché i fini della vita sono varii e infiniti, vario e ricco e infinito è il campo a cui l’ingegno umano può applicarsi, in maniere genialmente diverse e tutte attraenti e tutte liberamente scelte, per fornire i beni d’ozio


da Dell’uomo, fine o mezzo, e dei beni d’ozio, «Rivista di storia economica», settembre-dicembre 1942

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fondazioneluigieinaudi.it/unca…



Guerra in Ucraina: USA e Russia vogliono la pace?


Mi riesce difficile valutare fino a che punto certi comportamenti dei politici europei e non rispondano a razionalità o solo all’impulso del momento. Ormai, mi sembra di assistere ad uno spettacolo che va avanti da sé, senza più un vero autore e con gli attori scompaginati e disattenti, incapaci di capire, forse non (più) intenzionati […]

L'articolo Guerra in Ucraina: USA e Russia vogliono la pace? proviene da L'Indro.



Mercoledì 25 gennaio, dalle ore 17.30, parteciperò alla presentazione del libro “Ingovernabili – Grandi piattaforme, nuovi monopoli e la lotta per la concorrenza” di Andrea Minuto Rizzo e Roberto Sommella, presso la Luiss Business School. Scarica il programma qui.

Paolo Vecchi reshared this.




Primavera in anticipoNel 2023 l’eurozona eviterà la recessione: è quanto emerge dall’ultimo sondaggio tra esperti condotto da Consensus Economics.