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Recensione : CHEATER SLICKS – I AM LOW / ROCK ‘N’ ROLL 7″


Prima o poi scoppierà la bolla dei grossi concerti primaverili-estivi organizzati e gestiti all’italiana maniera (con la chicca dei settori con “visibilità limitata”, fino ad arrivare ai tragicomici biglietti classisti “Vip package” che, per la modica cifra di 500 euro, “regalano”, a chi l’acquista, il posto migliore per fare i selfies e i video del palco, per farlo/a sentire privilegiato/a rispetto alla plebaglia che si deve accontentare del “posto in piedi”, e inoltre vi fanno accedere a una “area relax” ..... @Musica Agorà

iyezine.com/cheater-slicks-i-a…



La falla su NVIDIA Container mette a rischio gli ambienti AI aziendali


Recentemente, è stata scoperta una vulnerabilità critica nei sistemi NVIDIA, riguardante il loro software di containerizzazione. Questo difetto permette a un attaccante di eseguire codice arbitrario con privilegi elevati, mettendo a rischio l’integrità e la sicurezza dei dati.

La vulnerabilità, classificata con un punteggio CVSS di 9.0, è particolarmente preoccupante per le aziende che utilizzano i container NVIDIA per le applicazioni AI e il machine learning, che sono sempre più integrati nelle infrastrutture aziendali.

La vulnerabilità, tracciata come CVE-2024-0132. È stata risolta in NVIDIA Container Toolkit versione v1.16.2 e NVIDIA GPU Operator versione 24.6.2.

In uno scenario di attacco ipotetico, un aggressore potrebbe sfruttare questa lacuna creando un’immagine di contenitore non autorizzata che, se eseguita sulla piattaforma di destinazione, direttamente o indirettamente, gli garantisce pieno accesso al file system.

Implicazioni della Vulnerabilità


Gli attaccanti possono sfruttare questa vulnerabilità per compromettere i sistemi, accedere a dati sensibili e potenzialmente controllare completamente l’ambiente containerizzato. La situazione è resa ancora più critica dalla crescente adozione delle tecnologie basate su GPU, che richiedono una sicurezza robusta per prevenire abusi e attacchi.

youtube.com/embed/kslKQMgWMzY?…

NVIDIA ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza per mitigare i rischi, raccomandando agli utenti di applicare immediatamente le patch. È essenziale che le aziende rimangano vigili e adottino pratiche di sicurezza robuste per proteggere le loro risorse.

Per affrontare questa vulnerabilità, le aziende dovrebbero:

  1. Aggiornare i Sistemi: Assicurarsi che tutti i componenti software NVIDIA siano aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
  2. Monitorare i Log: Tenere traccia delle attività sospette nei container per rilevare eventuali compromissioni.
  3. Implementare Misure di Sicurezza: Utilizzare firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni e altre soluzioni di sicurezza per proteggere le infrastrutture.

In conclusione, la scoperta di questa vulnerabilità critica nei sistemi NVIDIA sottolinea l’importanza della sicurezza informatica nel mondo moderno. Con l’aumento delle minacce, le aziende devono agire rapidamente per proteggere le loro risorse e garantire un ambiente di lavoro sicuro.

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Blinking an LED Passively


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It is a pretty common first project to use an Arduino (or similar) to blink an LED. Which, of course, brings taunts of: you could have used a 555! You can, of course, also use any sort of oscillator, but [Mustafa] has a different approach. Blinking an LED with three resistors and a capacitor. Ok, ok… one of the resistors is a light-dependent resistor, but still.

In reality, this is a classic relaxation oscillator. The capacitor charges until the LED lights. This, however, causes the capacitor to discharge, which eventually turns off the LED, and the process starts again.

There is one wrinkle that could be considered a feature. In daylight, the capacitor will stay in the off state, so the blinking only occurs in darkness. Of course, the resistor also has to have a sufficient view of the LED. You might use this as a safety light that only works in the dark.

A simple circuit, but it just goes to show that we tend to forget the simple solutions in a world where a computer costs less than a dollar.

Of course, you can get a chip whose sole purpose is to blink LEDs. We always like examples of doing more with less.

youtube.com/embed/kiIQdXeMqw4?…


hackaday.com/2024/09/27/blinki…



Armi egiziane alla Somalia, nel Corno d’Africa sale la tensione


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nuovo carico di armi egiziane alla Somalia. Egitto, Eritrea e Turchia sostengono Mogadiscio contro l'Etiopia, che cerca di destabilizzare il paese vicino dopo aver siglato un'intesa con il Somaliland che le concederebbe l'accesso al mare
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SloppyLemming minaccia la Sicurezza Nazionale e prende di mira la Centrale Nucleare in Pakistan


Gli esperti di infrastrutture web e sicurezza di Cloudflare hanno identificato l’attività di un gruppo avanzato di hacker associati all’India chiamato SloppyLemming (noto anche come Outrider Tiger e Fishing Elephant). Questo gruppo utilizza i servizi dei fornitori di servizi cloud per raccogliere dati sugli account, distribuire malware e gestire gli attacchi.

Dalla fine del 2022, SloppyLemming utilizza regolarmente Cloudflare Workers per condurre spionaggio informatico mirato all’Asia meridionale e orientale. È noto che il gruppo è attivo almeno dal luglio 2021, avendo precedentemente utilizzato i malware Ares RAT e WarHawk. Quest’ultimo è associato al famoso gruppo di hacker SideWinder, mentre Ares RAT è associato alla minaccia SideCopy, probabilmente di origine pakistana.

Gli attacchi di SloppyLemming prendono di mira agenzie governative, forze dell’ordine, aziende energetiche e tecnologiche, nonché organizzazioni educative e di telecomunicazioni in Pakistan, Sri Lanka, Bangladesh, Cina, Nepal e Indonesia. Il principale metodo di attacco sono le e-mail di phishing che inducono le vittime a fare clic su un collegamento dannoso, presumibilmente per completare un’azione richiesta entro 24 ore.

Facendo clic sul collegamento si accede a una pagina progettata per rubare le credenziali, dopodiché gli aggressori ottengono l’accesso non autorizzato alla posta elettronica aziendale. Per eseguire questo attacco, SloppyLemming utilizza lo strumento CloudPhish, che crea Cloudflare Worker dannosi e intercetta i dati dell’account.

Si sono verificati anche casi di hacker che hanno sfruttato una vulnerabilità in WinRAR ( CVE-2023-38831 ) per l’esecuzione di codice in modalità remota inviando archivi RAR infetti mascherati da file dall’applicazione di scansione CamScanner. All’interno dell’archivio è presente un file eseguibile che scarica il Trojan da Dropbox.

In precedenza, in una campagna SideCopy simile, gli hacker distribuivano Ares RAT utilizzando archivi ZIP chiamati “DocScanner_AUG_2023.zip” e “DocScanner-Oct.zip”. L’obiettivo dell’attacco era quindi il governo indiano e i dipartimenti della difesa.

Il terzo metodo di infezione di SloppyLemming prevede il reindirizzamento delle vittime a un sito Web falso che imita la risorsa ufficiale del Punjab Information Technology Council in Pakistan. Gli utenti vengono quindi reindirizzati a un altro sito dove scaricano un collegamento dannoso che porta al file eseguibile “PITB-JR5124.exe”. Questo file attiva il download di una DLL dannosa che comunica con Cloudflare Workers per trasmettere dati agli aggressori.

Secondo Cloudflare, gli hacker di SloppyLemming stanno attaccando attivamente la polizia e altre forze dell’ordine del Pakistan, nonché le organizzazioni associate al funzionamento dell’unica centrale nucleare del paese. Il gruppo prende di mira anche agenzie militari e governative in Sri Lanka e Bangladesh, nonché aziende cinesi nei settori dell’energia e dell’istruzione.

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Europol Demolisce Ghost: La Fine della Rete Segreta dei Narcos


Questa settimana, Europol e le forze dell’ordine di nove Paesi (Stati Uniti, Canada, Francia, Italia, Irlanda, Australia, Svezia e Paesi Bassi) hanno annunciato lo smantellamento della piattaforma di comunicazione crittografata Ghost, utilizzata da gruppi criminali organizzati per traffico di droga e riciclaggio di denaro.

Ghost, attiva dal 2015, offriva un sistema avanzato di sicurezza, inclusa la crittografia a tre livelli e la cancellazione automatica dei messaggi. Gli utenti, circa migliaia in tutto il mondo, scambiavano fino a 1.000 messaggi al giorno attraverso una rete di rivenditori globali, con un abbonamento che costava $2.350 per sei mesi. Il pacchetto includeva dispositivi modificati, privi di fotocamera, microfono, GPS e altre funzionalità standard.
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L’indagine, coordinata da Europol dal marzo 2022, ha coinvolto la collaborazione di diversi Paesi e risorse tecniche cruciali fornite dal Cybercomando del Ministero degli Interni francese, che ha permesso di decifrare i messaggi su Ghost. La polizia federale australiana ha potuto infiltrarsi nei dispositivi Ghost modificando gli aggiornamenti software.

Le autorità hanno individuato i server di Ghost in Francia e Islanda, identificato i proprietari in Australia e tracciato risorse collegate negli Stati Uniti. L’operazione ha portato all’arresto di 51 persone: 38 in Australia, 11 in Irlanda, una in Canada e una in Italia, quest’ultima affiliata alla Sacra Corona Unita. Sono previste ulteriori azioni legali.

Durante i raid sono stati sequestrati armi, sostanze illegali e oltre un milione di euro in contanti. È stato smantellato un laboratorio per la produzione di droghe, e grazie all’operazione, soprannominata “Kraken”, è stato impedito il traffico di oltre 200 kg di droghe e l’esecuzione di crimini violenti, come omicidi e rapimenti. La polizia australiana ha monitorato 125.000 messaggi e 120 videochiamate, riuscendo a prevenire danni significativi.

Il leader di Ghost, Jay Je Yoon Jung, è stato arrestato a Sydney. Nonostante le autorità australiane fossero a conoscenza della piattaforma da anni, solo nel 2021 hanno scoperto che l’amministratore fosse australiano. Jung rischia fino a 26 anni di carcere.

Ghost si unisce alla lista di piattaforme crittografate come Encrochat, Sky ECC e Phantom Secure smantellate in passato. Secondo Europol, queste azioni frammentano il panorama delle comunicazioni criminali, portando i malfattori a cercare alternative più sicure e decentralizzate per evitare l’intercettazione.

404 Media conferma che, con la chiusura di Ghost, l’unico attore rilevante rimasto è n.1 Business Communication (n.1 BC), utilizzato dalla mafia italiana. Tuttavia, molti criminali stanno migrando verso app come Signal e sistemi operativi sicuri come GrapheneOS, segnalando un cambiamento significativo nel modo in cui i gruppi organizzati gestiscono le loro comunicazioni.

Un rapporto della NSW Crime Commission pubblicato nel 2023 evidenzia come il mercato delle comunicazioni crittografate per i criminali in Australia sia cambiato radicalmente. Molti gruppi hanno abbandonato le piattaforme tradizionali a favore di app di messaggistica come Threema, Signal e Wickr, installate su telefoni sicuri con VPN e sistemi operativi rinforzati, cercando così di rimanere un passo avanti alle autorità.

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Digital Crime: Le iniziative turistiche nel web volte allo sfruttamento della prostituzione minorile


Art.600-quinquies c.p. : Chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività di prostituzione a danno di minori o comunque comprendenti tale attività è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 15.493 a euro 154.937.

Il contenuto della norma


Una pratica “vergognosa” ed in continua crescita è rappresentata dal cosiddetto turismo sessuale a danno dei minori ovvero quello dei viaggi all’estero motivati dal fatto che il “turista” desidera ottenere prestazioni sessuali da minorenni.

Tale “deprecabile” tipologia di vacanza è resa possibile, su vasta scala, da vere e proprie organizzazioni che pubblicizzano e predispongono questi viaggi sia off line, che on line.

L’art. 600-quinquies, sanziona penalmente chiunque organizza o propaganda viaggi finalizzati alla fruizione di attività prostituzione a danno di minori o comunque comprendenti tali attività.

Trattasi di una norma con efficacia extraterritoriale,la quale ovviamente richiede la consapevolezza che nel luogo di destinazione esista la prostituzione minorile.

I clienti che aderiscono al viaggio non rispondono del reato in esame,piuttosto di altri reati come quello ex art.600-bis ,dal momento che nella prenotazione del viaggio può ravvisarsi un atto idoneo e non equivoco alla realizzazione del reato di prostituzione minorile e quindi l’utente può rispondere del reato nella forma tentata.

La pena è aumentata se il reato e’ commesso: da più persone riunite; da persona che fa parte di un’associazione per delinquere e al fine di agevolarne l’attività; con violenze gravi o se dal fatto deriva al minore, a causa della reiterazione delle condotte, un pregiudizio grave. La pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi nel caso in cui il reato sia compiuto con l’utilizzo di mezzi atti ad impedire l’identificazione dei dati di accesso alle reti telematiche.

Sulla base di quanto previsto dall’art..14 legge 269/98, è consentito agli ufficiali di polizia giudiziaria di svolgere attività sotto copertura, previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria, partecipando alle iniziative turistiche al fine di scoprire i reati commessi dagli operatori turistici e dai clienti,così come è consentito alla polizia postale la possibilità di attivare siti nelle reti o gestire aree di comunicazione, su richiesta dell’autorità giudiziaria, motivata a pena di nullità.

Con l’art.17 della legge 38 del 2006 è stabilito, inoltre, l’obbligo per gli operatori turistici che organizzano viaggi in Paesi esteri di inserire in maniera evidente nei materiali propagandistici, nei programmi , nei documenti di viaggio consegnati agli utenti, nonché nei propri cataloghi, la comunicazione che la legge italiana punisce con la reclusione i reati concernenti la prostituzione e la pornografia minorile anche se commessi all’estero.

Cosa dice la giurisprudenza


Nello spiegare cosa si intenda per “organizzazione”, è stato precisato come non sia richiesto dalla norma che l’agente sia un operatore turistico o un soggetto che svolga in modo continuativo e per un numero indefinito di persone l’ attività vietata, né che si giunga all’incontro concreto con il minore. (Cass., Sez.III, sent.n.42053/11).

Soggetto attivo del reato può essere chiunque pianifica anche una sola trasferta per un numero limitato di partecipanti purché con la condotta di tipo organizzativo. Si precisa a tal riguardo che la condotta di tipo organizzativo deve consistere nella programmazione di viaggi illeciti,con quanto di utile al buon esito della trasferta (vettore, supporti logistici, ecc.), includendo anche idonei servizi inerenti la possibilità di entrare in contatto con l’ambiente della prostituzione minorile. Nella presentazione di tali servizi, peraltro, possono rientrare anche mere condotte di facilitazione,come la fornitura di indirizzi e di informazioni essenziali su luoghi e persone. Al contrario, non integra gli estremi della “organizzazione” l’attività di chi, durante un viaggio, si limiti allo scambio di informazioni facilitanti incontri con i minori del luogo, in tal caso potrebbe essere eventualmente contestato il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile, qualora le informazioni fornite abbiano facilitato gli incontri sessuali con i minori (Cass., Sez.III, sent.n.42053/11).

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Fare gol non serve a niente: il pallone nella rete della finanza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Estratto del nuovo libro di Luca Pisapia, un viaggio con il pallone dalla rivoluzione industriale al tardo capitalismo finanziario
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valori.it/fare-gol-non-serve-a…



Epitaffio ai CAPTCHA! Gli scienziati indovinano il 100% dei reCAPTCHAv2 di Google


Un team di scienziati dell’ETH di Zurigo, guidato da Andreas Plesner è riuscito a creare un modello di intelligenza artificiale che risolve i CAPTCHA – gli stessi test che i siti Web utilizzano per distinguere le persone dai bot – con incredibile precisione.

Il modello, che ha ricevuto il nome sonoro YOLO (You Only Look Once), è stato appositamente addestrato per risolvere i reCAPTCHAv2, un sistema di verifica sviluppato da Google. Questa versione richiede agli utenti di trovare oggetti specifici, come semafori o attraversamenti pedonali, tra una serie di immagini.

La chiave del successo di YOLO è stata la sua selezione limitata di oggetti legati alla strada. “Le categorie sono piuttosto ristrette, quindi il compito si riduce a selezionare tutte le immagini con un semaforo o un passaggio pedonale”, spiega Plesner. In totale, reCAPTCHAv2 opera su circa 13 diversi tipi di oggetti, tra cui automobili, autobus, biciclette e attraversamenti stradali.

Per addestrare il modello, i ricercatori hanno utilizzato circa 14.000 coppie di immagini con etichette corrispondenti per insegnargli a riconoscere le infrastrutture stradali. Questo approccio ha permesso di ottenere una precisione sorprendente.

Il team di Plesner ha condotto test approfonditi di YOLO in una varietà di contesti. Gli scienziati hanno preso in considerazione molti fattori che Google utilizza per identificare i bot. Tra questi c’è la capacità dell’intelligenza artificiale di imitare i movimenti del mouse umano, nonché la presenza della cronologia del browser e dei cookie sul dispositivo di prova. Inoltre, gli scienziati hanno analizzato come il sistema reagisce alle risposte fornite dall’IA durante il test CAPTCHA.

I risultati sono stati sorprendenti: l’IA ha completato con successo le attività nel 100% dei casi. Ciò tuttavia non significa che tutte le immagini siano state riconosciute correttamente. Come un essere umano, YOLO potrebbe rifiutare alcune opzioni e chiedere alternative. “Sono rimasto estremamente sorpreso dal fatto che il CAPTCHA fosse così vulnerabile“, ha ammesso Plesner.

La reazione di Google non si è fatta attendere. Un portavoce di Google Cloud ha dichiarato: “La nostra priorità è aiutare i clienti a proteggere gli utenti senza test visivi. Ecco perché abbiamo introdotto reCAPTCHA v3 nel 2018. Oggi, su 7 milioni di siti in tutto il mondo, la maggior parte delle protezioni reCAPTCHA opera dietro le quinte”.

Le Vulnerabilità nelle tecnologie di riconoscimento delle immagini non sono un problema nuovo. Ecco perché miglioriamo continuamente reCAPTCHA nel tentativo di prevenire gli abusi garantendo allo stesso tempo un’esperienza fluida per gli utenti onesti.”

Questa ricerca apre un nuovo capitolo nella competizione senza fine tra gli sviluppatori di sistemi di sicurezza e i creatori di modelli di intelligenza artificiale sempre migliori.

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Il declino del sistema produttivo italico l World Politics Blog

"L’occupazione italiana è cresciuta negli ultimi anni, ma restano evidenti squilibri. Donne e giovani sono i più penalizzati dalla decontribuzione, riflesso di retribuzioni mediamente inferiori. La diffusione del part time e la precarietà lavorativa evidenziano fragilità strutturali e politiche inefficienti, soprattutto in formazione e riconversione."

giuliochinappi.wordpress.com/2…

giuliochinappi.wordpress.com/2…



Stretch Goal: 300X Arduino


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The Faboratory at Yale University has set a number of stretch goals. We don’t mean that in the usual sense. They’ve been making, as you can see in the video below, clones of commercial devices that can stretch over 300%. They’ve done Ardunios and similar controllers along with sensors. The idea is to put computer circuits in flexible robots and other places where flexibility is key, like wearable electronics.

If you are interested in details, you’ll want to read the paper in Science Robotics. They take the existing PCB layout and use a laser to cut patterns in a paper mask over the stretchable substrate. They then apply oxidized gallium-indium to build conductors.

We aren’t sure what we want with a stretchable Arduino, but we are sure someone wants them. We also wonder how much stretching these devices will survive before something happens. In the video, some of the motion looked pretty violent! There are also pictures of the circuits twisting in strange ways, too.

The starfish-like robot shows the controlling Arduino bucking like a faux cowboy on a mechanical horse. On the other hand, a full-sized Arduino wouldn’t have been practical. However, you might consider using tiny circuits, which are certainly possible these days.

Want to build your own? You are in luck, as the Faboratory has instructions and details on GitHub about how you can make your own flex circuit. Perhaps we will see a flexible SAO badge at Supercon this year? You’d think these were totally unique, but there have been many attempts at making stretchy circuits, including some other DIY guides for different techniques.

youtube.com/embed/VgNwUPpOY9A?…


hackaday.com/2024/09/26/stretc…



Anche in Italia il salario dignitoso spesso è un miraggio


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Fare la spesa, pagare l’affitto, affrontare l’inizio dell’anno scolastico o cure mediche: tutto diventa più difficile senza un salario dignitoso.
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valori.it/salario-dignitoso/



Institutional fight over EU telecoms rules laid bare at Brussels conference


The future of EU telecoms rules had national regulators, the European Commission's competition directorate (DG COMP) and the EU executive's connectivity directorate (DG CNECT) battling it out at an event in Brussels.


euractiv.com/section/digital/n…



DK9x02 - Durov non è Assange


Siccome la stampa continua a presentare la questione Durov come se fosse un problema di diritti civili, occorre ripetere che Durov non è Assange, e che rifiutarsi di adempiere a richieste lecite delle autorità inquirenti non è libertà di espressione, ma favoreggiamento.
Ospite da Bruxelles Valeria Marchiondelli, esperta di relazioni internazionali.


spreaker.com/episode/dk9x02-du…



Want To Help Capture Some Digital Ephemera? Break Out Your VHS Player


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Do you live in the UK, have a VCR and capture card, and an interest in Teletext? [James O’Malley] needs your help! Teletext was, for many people around the world, their first experience of an electronic information system. The simple text and block graphics were transmitted on rotation as data bursts in the frame blanking periods of analogue TV broadcasts, and in an era of printed newspapers, they became compulsory reading. The UK turned off its old-style teletext over a decade ago with the switch to digital, but fragments of the broadcasts remain and can be painstakingly revived from period video recordings with the appropriate software.

This is where [James’] problem begins. Having recovered a very large archive of 1980s and 1990s VHS tapes, he’s come to the realisation that he’s bitten off more than he can chew, and that the archive needs to be in the hands of an individual, entity, or organisation which can give it the resources necessary to archive both the teletext and the programming that it contains. Can you help? Give the article linked above a read.

Meanwhile, you can wallow in a bit of nostalgia by browsing the archive of recovered pages, and while you’re at it, take a minute to envy the French.


hackaday.com/2024/09/26/want-t…



A Universal RF Amplifier


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If you need an amplifier, [Hans Rosenberg] has some advice. Don’t design your own; grab cheap and tiny RF amplifier modules and put them on a PCB that fits your needs. These are the grandchildren of the old mini circuits modules that were popular among hams and RF experimenters decades ago. However, these are cheap, simple, and tiny.

You only need a handful of components to make them work, and [Hans] shows you how to make the selection and what you need to think about when laying out the PC board. Check out the video below for a very detailed deep dive.

To get the best performance, the PCB layout is at least as important as the components. [Hans] shows what’s important and how to best work out what you need using some online calculators.

Using a NanoVNA and a USB spectrum analyzer, [Hans] makes some measurements on the devices using different components, which is very instructive. The measurements lined up fairly well with the theory, and you can see the effects of changing key components in the design.

[Hans] has a lot to say about RF PCB design. If you want to get into a lot of details, don’t forget to check out [Michael Ossmann’s] Supercon workshop on RF design.

youtube.com/embed/9ZoO_AABzqU?…


hackaday.com/2024/09/26/a-univ…



Memento...


Un ripasso della politica americana, per chi avesse la memoria corta.
Video di 9 anni fa.
Attenzione alla risposta alla domanda al minuto 53:20 circa...
youtu.be/QeLu_yyz3tc?si=lcBkdU…

(Per i più pigri allego il link ad un post su X dove si trova la risposta cui mi riferisco: https://x.com/Kanthan2030/status/1633892107466477569/mediaViewer?currentTweet=1633892107466477569&currentTweetUser=Kanthan2030)



Reverse Time Back to the Days of RPN


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While Texas Instruments maintains dominance in the calculator market (especially graphing calculators), there was a time when this wasn’t the case. HP famously built the first portable scientific calculator, the HP-35, although its reverse-Polish notation (RPN) might be a bit of a head-scratcher to those of us who came up in the TI world of the last three or four decades. Part of the reason TI is so dominant now is because they were the first to popularize infix notation, making the math on the calculator look much more like the math written on the page, especially when compared to the RPN used by HP calculators. But if you want to step into a time machine and see what that world was like without having to find a working HP-35, take a look at [Jeroen]’s DIY RPN calculator.

Since the calculator is going to be RPN-based, it needs to have a classic feel. For that, mechanical keyboard keys are used for the calculator buttons with a custom case to hold it all together. It uses two rows of seven-segment displays to show the current operation and the results. Programming the Arduino Nano to work as an RPN calculator involved a few tricks, though. [Jeroen] wanted a backspace button, but this disrupts the way that the Arduino handles the input and shows it on the display but it turns out there’s an Arudino library which solves some of these common problems with RPN builds like this.

One of the main reasons that RPN exists at all is that it is much easier for the processor in the calculator to understand the operations, even if it makes it a little bit harder for the human. This is because early calculators made much more overt use of a stack for performing operations in a similar way to Assembly language. Rather than learning Assembly, an RPN build like this can be a great introduction to this concept. If you want to get into the weeds of Assembly programming this is a great place to go to get started.


hackaday.com/2024/09/26/revers…




Making A Split-Anode Magnetron


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YouTuber The Science Furry has been attempting to make a split-anode magnetron and, after earlier failures, is having another crack at it. This also failed, but they’ve learned where to focus their efforts for the future, and it sure is fun to follow along.

The magnetron theory is simple enough, and we’ve covered this many times, but the split anode arrangement differs slightly from the microwave in your kitchen. The idea is to make a heated filament the cathode, so electrons are ejected from the hot surface by thermionic emission. These are forced into a spiral path using a perpendicular magnetic field. This is a result of the Lorentz force. A simple pair of magnets external to the tube is all that is needed for that. Depending on the diameter of the cavity and the gap width, a standing wave will be emitted. The anodes must be supplied with an alternating potential for this arrangement to work. This causes the electrons to ‘bunch up’ as they cross the gaps, producing the required RF oscillation. The split electrodes also allow an inductor to be added to tune the frequency of this standing wave. That is what makes this special.
21030399Fizz, pop, ah well.
The construction starts with pre-made end seals with the tungsten wire electrode wire passing through. In the first video, they attempted to coat the cathode with barium nitrate, but this flaked off, ruining the tube. The second attempt replaces the coiled filament with a straight wire and uses a coating paste made from Barium Carbonate mixed with nitrocellulose in a bit of acetone. When heated, the nitrocellulose and the carbonate will decompose, hopefully leaving the barium coating intact. After inserting the electrode assembly into a section of a test tube and welding on the ends, the vacuum could be pulled and sealed off. After preheating the cathode, some gasses will be emitted into the vacuum, which is then adsorbed into a nearby titanium wire getter. At least, that’s the theory.

Upon testing, this second version burned out early on for an unknown reason, so they tried again, this time with an uncoated cathode. Measuring the emission current showed only 50 uA, which is nowhere near enough, and making the filament this hot caused it to boil off and coat the tube! They decide that perhaps this is one step too many and need to experiment with the barium coating by making simpler diode tubes to get the hang of the process!

If this stuff is over your head, you need a quick history lesson about the magnetron. Next check out this teardown. Finally, we have covered DIY magnetrons before, like this excellent DIY magnetron-powered plasma sputtering device. Yes, you read that correctly.

youtube.com/embed/tUcf2Hokfos?…

youtube.com/embed/XYstLSI58Zo?…

Thanks to [Kelvin Ly] for the tip!


hackaday.com/2024/09/26/making…



E per di più considerato uno delle testate più autorevoli d'Italia. Complimenti! E soprattutto agli id...ti che lo seguono.
lindipendente.online/2024/09/2…


Estimating the Size of a Single Molecule of Oil Using Water


An excerpt from Lord Rayleigh’s published manuscript.

What is the size of a single molecule of oil? What may initially seem like a trick question – answerable only through the use of complicated, high-tech scientific equipment – is actually as easy to calculate as the circumference of planet Earth. Much like how [Eratosthenes] used a couple of sticks to achieve the latter feat back in about 240 BCE, the size of a molecule of olive oil was calculated in 1890 by [Lord Rayleigh], which is the formal title of [John William Strutt]. Using nothing but water and said olive oil, he managed to calculate the size of a single olive oil molecule as being 1.63 nanometers in length.

To achieve this feat, he took 0.81 mg of olive oil and put it on a known area of water. Following the assumption that the distributed oil across the water surface would form a monolayer, i.e. a layer of oil one molecule thick, he divided the volume of the oil by the covered area, which gave him the thickness of the oil layer. Consequently, this result would also be the dimension (diameter) of a single olive oil molecule.

Many years later we know now that olive oil is composed of triacylglycerols, with a diameter of 1.67 nm, or only about 2% off from the 1890 estimate. All of which reinforces once more just how much science one can do with only the most basic of tools, simply through logical deduction.


hackaday.com/2024/09/26/estima…



Vidar attacca le PEC in Italia. L’Allerta del CERT-AgID


Il gruppo criminale dietro a Vidar sta mostrando un forte accanimento in Italia, intensificando le sue operazioni e utilizzando le caselle PEC come canale principale per veicolare i suoi attacchi riporta il CERT-AgID.

Questa strategia si sta dimostrando particolarmente efficace, evidenziando un crescente interesse nello sfruttare le PEC per diffondere malware nel nostro paese.
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Questa è la terza campagna malevola di Vidar osservata e contrastata dal CERT-AGID con il supporto dei Gestori PEC che ormai hanno acquisito una certa familiarità con il template utilizzato.

C2 su Steam e Telegram


L’analisi di questa nuova campagna ha fatto emergere una novità su quello che sembrava un comportamento ben noto: oltre all’uso dei profili su Steam community, già osservato per altre campagne, i malintenzionati stanno sfruttando anche i profili su Telegram, in cui la bio viene usata per riportare gli indirizzi IP dei server di comando e controllo (C2).
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È interessante evidenziare che uno degli indirizzi IP contattati da Vidar è già noto per essere stato utilizzato da altri malware, come evidenziato ieri in questo tweet.
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Azioni di contrasto


Le attività di contrasto sono state già messe in atto con il supporto dei Gestori PEC. Gli IoC relativi alla campagna sono stati diramati attraverso il Feed IoC del CERT-AGID verso i Gestori PEC e verso le strutture accreditate.

Si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione alle comunicazioni ricevute via PEC, in particolare quando contengono link ritenuti sospetti. Nel dubbio, è sempre possibile inoltrare le email ritenute sospette alla casella di posta malware@cert-agid.gov.it

L'articolo Vidar attacca le PEC in Italia. L’Allerta del CERT-AgID proviene da il blog della sicurezza informatica.

Ma Gianluca reshared this.



“But, Adams further claimed, he had forgotten the password he had just set, and thus was unable to provide the FBI with a password that would unlock the phone.”#News
#News


La Norvegia guarda alle navi italiane per la sua Marina militare

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Il cambio di postura dell’Alleanza Atlantica nei confronti della Russia ha reso nuovamente centrali i mari nordeuropei. La Norvegia, che quest’anno dovrebbe raggiungere l’obiettivo Nato del 2% del Pil investito sulla Difesa, cerca fornitori per il suo programma di acquisizioni a lungo termine, e



Northrop batte Raytheon sulla difesa dai missili ipersonici

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Le armi ipersoniche costituiscono una grave minaccia perché mettono in crisi i due capisaldi della difesa aerea: velocità di rilevamento e capacità di intercettazione. Un vettore che viaggia a diverse volte la velocità del suono lascia meno tempo per allertare i sistemi difensivi e la finestra di




An Ode to the SAO


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There are a lot of fantastic things about Hackaday Supercon, but for me personally, the highlight is always seeing the dizzying array of electronic bits and bobs that folks bring with them. If you’ve never had the chance to join us in Pasadena, it’s a bit like a hardware show-and-tell, where half the people you meet are eager to pull some homemade gadget out of their bag for an impromptu demonstration. But what’s really cool is that they’ve often made enough of said device that they can hand them out to anyone who’s interested. Put simply, it’s very easy to leave Supercon with a whole lot more stuff than when you came in with.

Most people would look at this as a benefit of attending, which of course it is. But in a way, the experience bummed me out for the first couple of years. Sure, I got to take home a literal sack of incredible hardware created by members of our community, and I’ve cherished each piece. But I never had anything to give them in return, and that didn’t quite sit right with me.

So last year I decided to be a bit more proactive and make my own Simple Add-On (SAO) in time for Supercon 2023. With a stack of these in my bag, I’d have a personalized piece of hardware to hand out that attendees could plug right into their badge and enjoy. From previous years I also knew there was something of an underground SAO market at Supercon, and that I’d find plenty of people who would be happy to swap one for their own add-ons for mine.

To say that designing, building, and distributing my first SAO was a rewarding experience would be something of an understatement. It made such an impression on me that it ended up helping to guide our brainstorming sessions for what would become the 2024 Supercon badge and the ongoing SAO Contest. Put simply, making an SAO and swapping it with other attendees adds an exciting new element to a hacker con, and you should absolutely do it.

So while you’ve still got time to get PCBs ordered, let’s take a look at some of the unique aspects of creating your own Simple Add-On.

Low Barrier to Entry


To start with, let’s cover what’s probably the biggest benefit of making an SAO versus pretty much any other kind of electronic device: essentially all the hard work has been done for you, so you’re free to explore and get creative.

21011872Consider the SAO standard, such as it is. You know there’s going to be 3.3 volts, you know physically how your device will interface with the host badge, and should you decide to utilize it, there’s an incredibly common and well-supported protocol (I2C) in place for communication with other devices.

There’s even a pair of GPIO pins thrown in for good measure, which more nuanced versions of the SAO spec explain can be used as the clock and data pins for addressable LEDs. In either event, they provide an even easier way to get your SAO talking to whatever it’s plugged into than I2C if that’s what you’re after.

Not having to worry about power is a huge weight off your shoulders. Voltage regulation — whether it’s boosting the output from a battery, or knocking down a higher voltage to something that won’t fry your components — can be tricky, and has been known to trip up even experienced hardware hackers. There’s admittedly some ambiguity about how much current an SAO can draw, but unless you’re looking to push the envelope, it’s unlikely anything that fits in such a small footprint could pull enough juice to actually become a problem.

Minimal Investment


Another thing to consider is the cost. While getting PCBs made today is cheaper than ever, the cost still goes up with surface area. Especially for new players, the cost of ordering larger boards can trigger some anxiety. Luckily, the traditional SAO is so small that having 20, 30, or even 50 of them made won’t hit you too hard in the wallet. Just as an example, having 30 copies of the PCB for my first SAO fabricated overseas cost me around $12 (shipping is the expensive part).

21011874In fact, an SAO is usually small enough that a quick-turn prototype run with one of the domestic board houses might be within your budget. I’ve been playing around with a new SAO design, and both DigiKey and OSH Park quoted me around $40 to have a handful of boards produced and at my doorstep within 5 to 7 days.

Now assembly of your SAOs, should you outsource that, can still be expensive. Even though they’re small, it’s all going to come down to what kind of parts you’re using in the design. I was recently talking to Al Williams around the Hackaday Virtual Water Cooler, and he mentioned the cost to have just a handful of his SAO made was in the three figures. Then you look at the parts he used in the design, and it was clear this was never going to be a cheap build.

But even if you’ve got deep enough pockets to pay for it, I’d personally recommend against professional assembly in most cases. Which leads nicely into my next point…

A Taste of Mass Production


Being hobbyists, the reality is that most of us never get the opportunity to build more than a few copies of the same thing. For a personal project, there’s rarely the need to build more than one — and even if you count the early prototypes or failed attempts, it’s unlikely you’d hit the double digits.

But for an SAO, the more the merrier. If you’re planning on swapping with others or giving them away, you’ll obviously want quite a few of them. There’s no “right” number here, but for an event the size of Supercon, having 50 copies of your SAO on-hand would be reasonable. As mentioned earlier, I went with 30 (in part due to the per-unit cost) and in the end felt I should have bumped it up a bit more.

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But even at 30, it was far and away the largest run of any single thing I’d ever done. After assembling the third or fourth one, I started to pick up on tricks that would speed up the subsequent builds. Where applicable, hand-soldering quickly gave way to reflowing. After some initial struggling, I realized taking the time to make a jig to hold the more fiddly bits would end up saving me time in the long run. Once ten or so were in various states of completion, it became clear I needed some way to safely hold them while in production, so I ended up cutting a couple board holders out of wood on the laser cutter.
21011879A custom jig helped make sure each surface-mount header was properly aligned while soldering.
Looking back, this part of the process was perhaps what I enjoyed the most. As you might expect, I’ve been involved with badge production at significant scales in the past. If you have a Supercon badge from the last several years, there’s an excellent chance I personally handled it in some way before you received it. But this was an opportunity to do everything myself, to solve problems and learn some valuable lessons.

Finding a New Community


Finally, the most unique part of making your own SAO is that it’s a ticket to a whole new subculture of hardware hacking.
21011881The SAO Wall is calling, will you answer?
There are some incredibly talented people making badges and add-ons for the various hacker cons throughout the year, and there’s nothing they like better than swapping their wares and comparing notes. These folks are often pushing the very limits on what the individual hacker and maker is capable of, and can be a wealth of valuable information on every aspect of custom hardware design and production.

When you put your creation up on the SAO Wall at Supercon, or exchange SAOs with somebody, you’re officially part of the club, and entitled to all the honors and benefits occurring thereto. Don’t be surprised if you soon find yourself on a private channel in an invite-only chat server, pitching ideas for what your next project might be.

With a little over a month to go before the 2024 Hackaday Supercon kicks off in Pasadena, and a couple weeks before the deadline on submissions for the Supercon Add-On Contest, there’s still time to throw your six-pin hat into the ring. We can’t wait to see what you come up with.


hackaday.com/2024/09/26/an-ode…



Aspetti della sicurezza economica, un caso di studio: Italia e Repubblica Ceca

@Politica interna, europea e internazionale

15:00 – APERTURA SEN. GIULIO TERZI DI SANTAGATA, Presidente 4* Commissione Politiche dell’UE 15:15 – RELAZIONI E INTERVENTI MARTIN HÁLA, Fondatore e direttore, Sinopsis ON. EVA DECROIX, Deputata alla Camera dei Deputati, Repubblica Ceca MICHAL THIM,



Il pogrom del 7 ottobre 2023 e la risposta israeliana secondo il diritto internazionale

@Politica interna, europea e internazionale

30 settembre 2024, ore 18:00 presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio, Roma IL DOCUMENTO AMICUS CURIAE DELL’HLMG HIGH LEVEL MILITARY GROUP ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE INTERVENGONO: Sen. Giulio Terzi di



La Regione Veneto, punto di riferimento nel campo delle infrastrutture digitali strategiche

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
L’iniziativa “Polo Strategico Regionale” (PRS) guidata dalla Regione Veneto è un esempio virtuoso in tutta Europa nel campo delle



As the White House plans to force federal agencies to be more transparent with their use of AI, the Secret Service won’t say why it’s already spending tens of thousands of dollars on the tech.#News
#News


‼️Il ritorno di Julian Assange: il primo ottobre interverrà al Consiglio d'Europa: Julian Assange e i suoi sostenitori passano al contrattacco.


Presunta violazione colpisce di nuovo DELL: esportati dati dal CRM


Dell Technologies, una delle principali aziende tecnologiche americane, si trova a combattere con una violazione di sicurezza. Questa volta sembrerebbe che un malintenzionato sia riuscito ad estrapolare 3,5GB di dati violando il CRM e a pubblicarli nelle underground.

Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.

Dettagli della violazione

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Secondo quanto riportato, il Threat Actor che si fa chiamare “Chucky” sarebbe riuscito ad ottenere l’accesso al pannello di controllo del CRM grazie alla rilevazione di un malfunzionamento ed errori.

A tutto ciò è seguita l’esportazione di tutti gli allegati dei progetti per un totale di circa 3.5GB. I dati estrapolati dovrebbero includere file .html, .xlsx, .pdf, .docx, .csv e altre svariate tipolgie di file legate all’azienda.
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“Cosa farne? Puoi fare moltissime cose, ad esempio trovare i pannelli di amministrazione dei loro clienti, nonché database e accessi. Le informazioni sono molte e dipende da te.​” scrive nel post il Threat Actor.

Attualmente, non siamo in grado di confermare con precisione l’accuratezza delle informazioni riportate, poiché non è stato rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul sito web riguardante l’incidente.

Conclusioni


Sembrerebbe che Dell stia affrontando molti problemi di sicurezza nell’ultimo periodo. Ancora una volta, questa violazione sottolinea l’importanza di implementare misure di sicurezza robuste e di effettuare regolari controlli per proteggere i propri dati aziendali.

Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, nel caso in cui ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzareredhotcyber.com/whistleblowerla mail crittografata del whistleblower.

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A survey of teachers, students and parents showed that schools are unprepared for non-consensual imagery, AI generated or otherwise, spreading throughout communities of young people.#Deepfakes #ncii


Presunta violazione colpisce EasyMPS. Esposte informazioni sensibili di milioni di persone


Un recente post su un forum del Dark Web ha riportato la notizia di una presunta violazione di dati che ha colpito EasyMPS, azienda che offre software ERP per il settore della stampa.

La violazione sembrerebbe aver portato all’esposizione di circa 3,3 milioni di righe di dati sensibili, incluse informazioni personali e aziendali.

Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.

Dettagli della violazione

21003905
Secondo quanto riportato nel post, la violazione dei dati sarebbe avvenuta nel settembre 2024, con il Threat Actor “grep” che avrebbe rivendicato il Data Breach con la conseguente esposizione nell’underground di circa 3,3 milioni di righe di dati sensibili appartenenti all’azienda EasyMPS. La pubblicazione è avvenuta il giorno 14 settembre 2024 sul noto sito BreachForums, con il Threat Actorche ha reso disponibili i dati al pubblico.

I dati compromessi dovrebbero includere:

  • Nomi completi
  • Indirizzi e-mail
  • Aziende
  • Numeri di telefono
  • Indirizzi e altri dettagli riservati

Attualmente, non siamo in grado di confermare con precisione l’accuratezza delle informazioni riportate, poiché non è stato rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul sito web riguardante l’incidente.

Conclusioni


La presunta violazione dei dati rappresenterebbe un rischio elevato per l’azienda colpita ed evidenzia l’importanza cruciale della sicurezza informatica. Le informazioni divulgate potrebbero essere utilizzate per vari scopi illeciti e malevoli.

Le aziende devono porre attenzione e adottare misure proattive per proteggere i propri dati. Nel frattempo, gli utenti coinvolti dovrebbero monitorare attentamente le loro informazioni personali e adottare misure precauzionali per proteggersi da potenziali minacce.

Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, nel caso in cui ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzareredhotcyber.com/whistleblowerla mail crittografata del whistleblower.

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Broadcast TV Simulator Keeps the Nostalgia Flowing


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Watch out, Gen X-ers — there’s a nostalgia overload heading your way, courtesy of this over-the-air TV simulator. And it has us feeling a little Saturday morning cartoon-ish, or maybe even a bit Afterschool Special.

[Shane C Mason]’s “FieldStation42” build centers around a period-correct color TV, and rightly so — a modern TV would be jarring here, and replacing the CRT in this irreplaceable TV would be unthinkable. Programming comes via painstakingly collected sitcoms, dramas, news broadcasts, and specials, all digitized and stored on disk and organized by the original networks the programs came from. Python running on a Raspberry Pi does the heavy lifting here, developing a schedule of programs for the week that makes sense for the time of day — morning news and talk, afternoon soaps, the usual family hour and prime time offerings, and finally [Carson] rounding out the day, because that’s all we had for late night.

As for switching between stations, rather than risk damaging the old TV, [Shane] really upped his nostalgia game and found an old antenna rotator control box. These were used to steer the directional antenna toward different transmitters back in the day, especially in fringe areas like the one he grew up in. He added a set of contacts to the knob and a Pi Pico, which talks to the main Pi and controls which “channel” is being viewed. He also added an effect of fading and noise in the video and audio between channels, simulating the antenna moving. The video below shows it in action.

For those who missed the Golden Age of TV, relax; as [Shane] correctly surmises after going through this whole project, Golden Ages only exist in your mind. Things were certainly different with 70s mass media, a fact which this build captures neatly, but that doesn’t mean they were better. Other than Saturday mornings, of course — those were objectively better in every way.

youtube.com/embed/k_BkD85yIg0?…


hackaday.com/2024/09/26/broadc…



A maggio 1946 azioni partigiane lungo la tratta Carsoli-Colli di M. Bove bigarella.wordpress.com/2024/0…


Piana del Cavaliere (AQ). Foto: Marica Massaro. Fonte: Wikipedia
In contemporanea fin dalla fine di settembre [1943] furono avviate [da parte della Banda Madonna del Monte] le azioni di sabotaggio: «interruzioni periodiche di linee di comunicazione tedesche nella Piana del Cavaliere <1680; posa di chiodi conficcati in apposite stecche di legno lungo la S.S. n° 5; disarmati, scalzati e malmenati vari portaordini tedeschi» <1681; a cui va aggiunta la sottrazione di armi dalla locale stazione dei CC.RR. <1682.
Dal gennaio 1944 le attività del Camerlengo si concentrarono soprattutto lungo la Tiburtina Valeria su cui notte tempo si era intensificato il traffico notturno di autocolonne tedesche. Giunti in zona cinque paracadutisti inglesi <1683, li accompagnò in diversi sopralluoghi di ricognizione nella galleria di Monte Bove ed ai ponti stradali e ferroviari presso Carsoli <1684; quindi approfittando delle frequenti incursioni aree della RAF «in vigilanza sulla zona <1685» e coadiuvato anche da un numero crescente di patrioti, intensificò le azioni di disturbo e sabotaggio. In più occasioni, le ultime due macchine delle autocolonne tedesche furono fatte oggetto di colpi di arma da fuoco, mirati alle gomme o ai motori, Su precisa disposizione del Camerlengo non vennero mai colpiti soldati tedeschi <1686.
Al contempo il capobanda si adoperò nel tentativo di recuperare un apparecchio ricetrasmittente mediante cui stabilire un collegamento diretto con il Comando alleato: l’occasione propizia parve presentarsi all’abbattimento di un caccia tedesco monoposto ad opera dell’aviazione alleata. Arrivato sul luogo con altri e constatato che il pilota illeso si era già dileguato e che la radio era intatta, il Camerlengo ed un prigioniero tedesco avevano iniziato a smontarla mentre i compagni si occupavano di asportare le mitragliatrici dalle ali. A breve però sopraggiunse con il favore della notte una pattuglia tedesca e temendo l’accerchiamento, il gruppo fu costretto a dileguarsi <1687.
Nel marzo, a seguito della più massiccia presenza di pattuglie tedesche nelle campagne e montagne della zona, il Camerlengo, che ormai poteva contare su un buon numero di collaboratori, differenziò le azioni: ai sabotaggi condotti ancora contro le autocolonne tedesche si aggiunsero azioni di sorveglianza del territorio, infiltrazioni di patrioti – presentatisi come guide – nelle file nemiche così da deviarne il campo di ricognizione lungo sentieri lontani dai ricoveri dei prigionieri <1688, e successivamente anche azioni di depistaggio <1689 nei confronti di reggimenti tedeschi appiedati, strategicamente indirizzati lungo la strada verso Rieti dove era più probabile che fossero sorpresi dalla «luminaria della morte» <1690.
Nel maggio, con la sopraggiunta progressiva ritirata tedesca, fu possibile per il Camerlengo abbandonare la cautela fino ad ora utilizzata, per condurre infine azioni armate contro le retrovie nemiche <1691 lungo la tratta Carsoli-Colli di M. Bove <1692, riuscendo in un caso, complice una «forte pioggia», ad asportare da una carretta una cassa con tre mitragliatrici Breda , «senza che le due “mummie”, che chiudevano la colonna, passate ad un certo momento avanti con il conducente, si avvedessero di nulla» <1693. Nel frattanto nei paesi, la popolazione «cominciò a digrignare i denti» e così fascisti e repubblichini sbandati vennero regolarmente disarmati, e tedeschi razziatori «si sono visti presi a sassate e schioppettate e, inseguiti hanno dovuto rilasciare il bestiame catturato» <1694.
Agli inizi di giugno in località Mola Ferrari (piana del Cavaliere), il Camerlengo, che aveva asportato un fucile ed un rotolo di carte topografiche tedesche, fu inseguito e fatto oggetto di colpi di fucile da parte di un milite sbandato, che per fortuna non andarono a segno <1695. Diversa sorte quella toccata a Domenico Del Duca <1696 il 9 giugno: sorpreso ad asportare armi, fu crivellato dai colpi di pistola dai tedeschi. Del caduto, sfollato da Carsoli a Pereto in seguito al recente bombardamento della città, il Camerlengo raccontò: «Era un fegataccio antitedesco per la pelle che tante volte m’aveva chiesto di potermi accompagnare a fare “qualcosa contro quei vigliacchi e fetenti”. Io non avevo voluto accettarlo con me perché la mia diffidenza per i Carsolani si moltiplicò al cubo dopo la retata dei prigionieri alleati e di giovani italiani in Tufo per opera di spia proveniente forse da Carsoli <1697. Ho sbagliato nel giudicarlo da vivo. La morte che lo ha trovato con le armi in pugno contro i tedeschi che palesemente aveva sempre odiato, lo accomuna ai partigiani di tutte le bande d’Italia che hanno lottato per la n/s libertà![url=https://c.im/users/amorfati]»[/url] <1698.
Il Camerlengo, presentatosi quindi presso «il Comando Alleato di Arsoli», ricevette ordine scritto di guidare un drappello di una quindicina di paesani e un paio di prigionieri, in una spedizione contro una brigata nazifascista che, come da sue informazioni, occupava le alture di Villa Romana <1699. Giunti sul luogo, scoprirono che i tedeschi ne erano fuggiti da già qualche ora e quindi li inseguirono fin sui poggi di monte Sabinese <1700, dove provvidero nei giorni successivi al rastrellamento ed al disarmo di circa 15 cecoslovacchi ed alcuni tedeschi «autori di furti e rapine» <1701, consegnati a fine attività al Comando Alleato <1702.

[NOTE]1680 Sia telegrafiche che telefoniche. Cfr. ivi., sintesi dell’attività della banda.
1681 Ivi, relazione di Camerlengo Antonio.
1682 Entrarono nella Caserma «dai tetti per una finestra di dove pochi minuti prima erano riusciti a fuggire il brigadiere e due carabinieri (gli altri tre carabinieri, due dei quali, Sbaraglia e Pietrini, si dimostrarono in seguito zelantissimi nazi-fascisti, non avevano aderito la sera precedente al mio invito di disciogliere la caserma e mettere a mia disposizione le relative armi e munizioni)», ibidem. Il Parroco di Pereto don Felice Balla, testimone indiretto dell’azione, specificò che i patrioti penetrarono nella Caserma «passando dalla finestra del mio sacrestano e sui tetti», ivi, dichiarazione di don Balla del 13 febbraio 1947.
1683 Quattro paracadutisti al comando di un maresciallo. Cfr. ivi, relazione di Camerlengo Antonio.
1684 Cfr. ibidem.
1685 Ibidem.
1686 Cfr. ibidem.
1687 Cfr. ibidem.
1688 Cfr. ibidem.
1689 «Più di qualche volta sono riuscito a far bere delle grosse “balle” agli ufficiali d’alloggio che precedevano in macchina la truppa: dicevo che il bosco era stato scoperto dall’aviazione alleata che vi aveva fatto strage di “poveri camerati” fin dalla notte scorsa», ibidem.
1690 Ibidem.
1691 «[…] verso gli ultimi giorni dell’occupazione tedesca il tenente [Camerlengo Antonio] ed otto giovani s’erano appostati per massacrare i tedeschi che presidiavano Pereto. Fu per l’intervento del sottoscritto e specialmente di un nipote, anch’egli sacerdote che 18 tedeschi poterono partire incolumi da Pereto. L’intervento dei sacerdoti in quella occasione, fu determinato da desiderio di tutta la popolazione di non lanciare il paese nell’avventura di possibili rappresaglie proprio gli ultimi giorni della tirannia nazifascista», ivi, dichiarazione del Parroco di Pereto don Felice Balla del 13 febbraio 1947.
1692 Luogo di appostamento: tra il 175° e 76° km. da Roma. Cfr. ivi, relazione di Camerlengo Antonio.
1693 Ibidem.
1695 Banda Madonna del Monte, relazione di Camerlengo Antonio.
1696 Secondo il Laurenzi Carlo della banda Turanense, il Del Duca, fu ucciso «perché trovato in possesso di fucili mitragliatori che recava alla Banda Turanense oppure alla banda Madonna del Monte», ivi, Banda Turanense, elenco dei feriti. Il Del Duca prestò attività partigiana presumibilmente in entrambe le bande, ed al momento della compilazione del ruolino ambedue i comandanti ritennero erroneamente che fosse incluso nell’elenco dell’altro; quando il Laurenzi si rese conto dell’omissione, provvide ad inserirlo nel proprio elenco anche in considerazione del fatto che il Del Duca «ha lasciato la vedova e tre bambini in tristissime condizioni finanziarie», ibidem. In seguito a medesima iniziativa presa da Camerlengo Antonio, il Del Duca ottenne infine dalla Commissione Regionale Abruzzese il riconoscimento nella Madonna del Monte. «L’8 giugno 1944, durante le operazioni di ritirata dei tedeschi nel Carseolano, Domenico Del Duca viene colpito da una pallottola tedesca in località fonte Rio Secco. Purtroppo dai documenti rinvenuti non è stato possibile desumere con chiarezza la dinamica della morte», in Atlante Stragi: straginazifasciste.it/?page_id….
1697 Cfr. ACS, Ricompart, Abruzzo, Banda Liberty/Tufo di Carsoli.
1698 Ivi, Banda Madonna del Monte, relazione di Camerlengo Antonio.
1699 Cfr. ibidem. L’episodio è testimoniato anche dal Parroco di Porta Romana che dichiarò: «Quando verso la fine dell’occupazione tedesca elementi della retroguardia tedesca cominciarono a terrorizzare questa popolazione con atti di banditismo, alcuni di questi giovani di Villaromana [Villa Romana, frazione di Carsoli] andarono a chiedere aiuto a Pereto dove si sapeva che il detto tenente [il Camerlengo] aveva organizzato una piccola Banda di Partigiani», ivi, dichiarazione di don Scussa Giuseppe del 3 dicembre 1946.
1700 Cfr. ibidem e ivi, relazione di Camerlengo Antonio.
1701 Ivi, dichiarazione di don Giuseppe Scussa del 3 dicembre 1946.
1702 Cfr. ivi, relazione di Camerlengo Antonio.
Fabrizio Nocera, Le bande partigiane lungo la linea Gustav. Abruzzo e Molise nelle carte del Ricompart, Tesi di Dottorato, Università degli Studi del Molise, Anno Accademico 2017-2018

bigarella.wordpress.com/2024/0…

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Un Messaggio in Bottiglia di 200 anni fa

@Arte e Cultura

[quote]Durante uno scavo archeologico nei resti di un antico villaggio gallico sulle scogliere del nord della Francia, i volontari hanno scoperto una piccola fiala di vetro contenente un messaggio arrotolato, scritto 200 anni fa da un collega di