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la madre dei cretini è sempre incinta.
nell'anniversario della morte di Jacques Derrida, 9 ottobre, ecco fiorire almeno un paio di post cretini contro Derrida. ovviamente su facebook, dove meglio si deliba la caduta a picco del q.i. occidentale.


LIBANO. I palestinesi di Wadi al-Zayne accolgono gli sfollati libanesi nelle loro case


@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Noi palestinesi sappiamo fin troppo bene cosa significa vedere la propria vita stravolta da un giorno all'altro", afferma Bilal Farhat, un rifugiato residente nella città a maggioranza palestinese appena a nord di Sidone
L'articolo



PODCAST. Kais Saied: stabilità e pugno di ferro, la Tunisia della rivoluzione è solo un ricordo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A turbare il trionfo elettorale di Saied è solo il basso tasso di affluenza alle urne, soprattutto tra i giovani, indicatore del clima che si respira a Tunisi oltre le apparenze. Intervista al cooperante italiano Vincenzo



Dove si conservano le criptovalute?


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Custodia a caldo, custodia a freddo, tassazione: tutto quello che devi sapere su dove e come si conservano le criptovalute
L'articolo Dove si conservano le criptovalute? proviene da Valori.

valori.it/dove-si-conservano-l…



GAZA. Israele lancia nuovi attacchi. Unrwa: 400mila intrappolati nel nord


@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un attacco notturno su una casa a Shejaia, un sobborgo di Gaza City, sono state uccise nove persone della stessa famiglia. Il resto dei morti si sono avuti nelle aree centrali di Gaza
L'articolo GAZA. Israele lancia nuovi attacchi. Unrwa: 400mila intrappolati



Il giornalismo è un baluardo della democrazia: non dobbiamo lasciarlo crollare

L'articolo proviene da #Euractiv Italia ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Intelligenza Artificiale
Quest’anno il Comitato economico e sociale europeo dedica il suo evento di punta alla comunicazione e al giornalismo. Con la rapida ascesa dell’IA e la libertà dei

Intelligenza Artificiale reshared this.



Underwater, a Venezia l’Italia mostra al mondo il futuro dell’ambiente sottomarino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Sondare gli abissi, carpirne segreti e opportunità e negli stessi orientarsi, questo è il fulcro del 14esimo Trans-Regional Seapower Symposium (T-rss), il forum marittimo internazionale biennale che vede raccolti esponenti dalle Marine militari di oltre 60 Paesi, tra partner e Alleati. Il



AI e Deepfake, nuove frontiere del phishing: come difendersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'aumento esponenziale degli attacchi di phishing sfrutta l'intelligenza artificiale, mettendo a dura prova le difese aziendali e richiedendo un approccio proattivo alla sicurezza informatica
L'articolo AI e Deepfake, nuove frontiere del phishing: come difendersi proviene da Cyber



Phishing via WhatsApp, così rubano i dati di accesso a Facebook: come difendersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
È in corso una campagna di phishing con cui i criminali informatici, sfruttando messaggi di WhatsApp, mirano a rubare dati di accesso a Facebook spacciandosi per addetti dell’assistenza ufficiale del social network. Ecco come riconoscere la truffa e



Dalla CGUE: commercio online sì, ma nel rispetto del GDPR altrimenti è concorrenza sleale


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Corte di Giustizia UE ha stabilito che nel commercio online, in quel caso di farmaci non da banco, occorre il consenso esplicito del cliente al trattamento dei suoi dati personali. In assenza, è pratica commerciale sleale.



IA, quantum, cloud. Cingolani, Frattasi e Mantovano aprono Cybertech 2024

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Roma è diventata la capitale della cyber-sicurezza per la due giorni di Cybertech, il più grande evento dedicato al settore digitale, organizzato in collaborazione con Leonardo. A La Nuvola, esperti, aziende, start up provenienti da tutto il mondo avranno modo di



NIS 2 e recepimento italiano: regole e adempimenti per le aziende


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Ecco un’analisi dettagliata degli adempimenti in carico alle organizzazioni introdotti dalla direttiva NIS 2 e dal D.lgs. 138 del 2024 che l’ha recepita nel nostro ordinamento
L'articolo NIS 2 e recepimento italiano: regole e adempimenti per le aziende proviene da Cyber




Sicurezza dei pagamenti, la capacità di protezione cresce meno degli investimenti: i dati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dal Payment Security Report di Verizon emerge il ruolo crescente della normativa in materia di sicurezza dei pagamenti. Ma non tutte le spese in sicurezza e conformità si traducono in un aumento proporzionale delle capacità di protezione, ecco perché
L'articolo Sicurezza dei



Cavi sottomarini: così Europa e USA garantiranno una maggiore sicurezza del traffico dati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Approvata dall’Unione Europa una dichiarazione congiunta proposta dagli Stati Uniti a tutela dei cavi internet sottomarini. L’obiettivo è lavorare insieme per garantire una sempre maggiore sicurezza e



Come combattere (e prevenire) il terrorismo. Il rapporto ReaCT

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Terrorismi ed estremismi sono fenomeni che si evolvono con il tempo e con il mutare delle dinamiche di socializzazione e competizione tra individui, gruppi e Stati. È una riflessione che sottende alla nuova edizione del Rapporto #ReaCT sul terrorismo e il radicalismo in Europa, disponibile



Auto elettriche, Ursula von der Leyen impone la linea anti-Cina


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dazi d'importazione nell'Ue aumentati fino al 45 per cento: Germania sconfitta, Bruxelles e Pechino verso la guerra commerciale?
L'articolo Auto elettriche, Ursula von der Leyen imponehttps://pagineesteri.it/2024/10/08/asia/auto-elettriche-ursula-von-der-leyen-impone-la-linea-anti-cina/



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Juventus, prima ridimensionata e poi probabilmente venduta, ci dice che si è conclusa l’era degli Agnelli e degli Elkann
L'articolo Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano proviene da Valori.

valori.it/juventus-agnelli-elk…



Perché nessuno si oppone allo strapotere dei ricchi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La tesi centrale del nuovo libro di Riccardo Staglianò è chiara fin dal titolo: "Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe"
L'articolo Perché nessuno si oppone allo strapotere dei ricchi proviene da Valori.

valori.it/riccardo-stagliano-l…



Presentazione del podcast LibSophia

@Politica interna, europea e internazionale

Martedì 15 ottobre 2024, ore 11:45 – Trieste Campus, Via Locchi, 25 – Trieste Il Podcast della Fondazione Einaudi di divulgazione di pensieri e parole liberali dedicato ai giovani INTERVERRANNO: Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Enrico Samer, Presidente di Trieste Campus, Membro del CDA della Fondazione



Data Governance Act, approvato il decreto di recepimento: tutte le novità


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo che recepisce il Data Governance Act nella nostra normativa nazionale: un parere favorevole che conferma l’AgID come autorità competente per l’applicazione del regolamento europeo.



Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

bigarella.wordpress.com/2024/1…

#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




Valutazione del rischio e dell’impatto dei sistemi di IA: regole operative


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un’esplorazione del processo di gestione del rischio dei sistemi di intelligenza artificiale, concentrandosi sull'AI Risk Assessment e sull'AI Impact Assessment secondo gli standard ISO di riferimento. Analizziamo l'interconnessione tra i due



L’impatto psicologico e le conseguenze del 7 ottobre. Il convegno in Fondazione Einaudi

@Politica interna, europea e internazionale

“Gli attacchi brutali del 7 ottobre hanno gettato la società israeliana in un vortice di paura e incertezza. Oggi è come se fossimo tutti sulla stessa barca. Siamo chiamati a organizzare azioni di risposta a sostegno delle tante



Missione Hera, ecco come l’Italia contribuisce alla difesa planetaria

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Osservare, analizzare e contribuire alla difesa planetaria. Questi sono i compiti principali di Hera, missione dell’Agenzia spaziale europea. La missione è a sua volta parte di un più ampio progetto di collaborazione tra Esa e Nasa, la quale nel 2022 ha condotto la prima



Tra NIS 2 e decreto di recepimento: il ruolo centrale della governance


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
C’è una differenza significativa tra i testi della NIS 2 e del decreto di recepimento che riguarda la governance: la direttiva introduce il concetto di “organi di gestione”, mentre il decreto distingue tra “organi di amministrazione” e “organi direttivi”. Ecco le



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Juventus, prima ridimensionata e poi probabilmente venduta, ci dice che si è conclusa l’era degli Agnelli e degli Elkann
L'articolo Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano proviene da Valori.

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Auto elettriche, Ursula von der Leyen impone la linea anti-Cina


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dazi d'importazione nell'Ue aumentati fino al 45 per cento: Germania sconfitta, Bruxelles e Pechino verso la guerra commerciale?
L'articolo Auto elettriche, Ursula von der Leyen imponehttps://pagineesteri.it/2024/10/08/asia/auto-elettriche-ursula-von-der-leyen-impone-la-linea-anti-cina/



Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

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#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




L’impatto psicologico e le conseguenze del 7 ottobre. Il convegno in Fondazione Einaudi

@Politica interna, europea e internazionale

“Gli attacchi brutali del 7 ottobre hanno gettato la società israeliana in un vortice di paura e incertezza. Oggi è come se fossimo tutti sulla stessa barca. Siamo chiamati a organizzare azioni di risposta a sostegno delle tante



AI e Deepfake, nuove frontiere del phishing: come difendersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'aumento esponenziale degli attacchi di phishing sfrutta l'intelligenza artificiale, mettendo a dura prova le difese aziendali e richiedendo un approccio proattivo alla sicurezza informatica
L'articolo AI e Deepfake, nuove frontiere del phishing: come difendersi proviene da Cyber



Come combattere (e prevenire) il terrorismo. Il rapporto ReaCT

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Terrorismi ed estremismi sono fenomeni che si evolvono con il tempo e con il mutare delle dinamiche di socializzazione e competizione tra individui, gruppi e Stati. È una riflessione che sottende alla nuova edizione del Rapporto #ReaCT sul terrorismo e il radicalismo in Europa, disponibile



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Juventus, prima ridimensionata e poi probabilmente venduta, ci dice che si è conclusa l’era degli Agnelli e degli Elkann
L'articolo Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano proviene da Valori.

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MITRE lancia l’AI Incident Sharing! Ora la Condivisione degli Incidenti sulle AI è cruciale


McLean, Va., 2 ottobre 2024 – Il Center for Threat-Informed Defense di MITRE degli Stati Uniti D’America, ha collaborato con oltre 15 aziende per aumentare la consapevolezza comunitaria sulle minacce e difese per i sistemi abilitati all’intelligenza artificiale (IA), culminando nel lancio dell’iniziativa AI Incident Sharing.

Questo progetto fa parte del programma Secure AI, avviato a giugno 2024, e si basa su MITRE ATLAS™, il framework che aiuta a comprendere e contrastare le minacce AI. L’iniziativa AI Incident Sharing mira a migliorare la capacità di difesa collettiva dei sistemi abilitati all’IA, consentendo la condivisione rapida e protetta di informazioni su attacchi o incidenti relativi a tali sistemi.

Negli ultimi due anni, la comunità MITRE ATLAS ha collaborato per caratterizzare e condividere incidenti in modo anonimo, e ora l’iniziativa rappresenta un passo avanti nella capacità di risposta rapida e nella protezione di questi sistemi critici. Il progetto ha anche esteso il framework ATLAS per includere nuove tecniche di attacco mirate a sistemi abilitati dall’IA generativa, aggiungendo studi di caso e metodi per mitigare le minacce.

Collaborazioni per una Difesa Migliorata


Il programma Secure AI coinvolge aziende come Microsoft, JPMorgan Chase Bank, CrowdStrike, Intel, Fujitsu e Verizon Business, tra le altre. Insieme, queste organizzazioni collaborano per mantenere il framework ATLAS aggiornato rispetto alle minacce più recenti dimostrate in ambiente operativo.

Douglas Robbins, vicepresidente di MITRE Labs, ha sottolineato l’importanza di una condivisione standardizzata e tempestiva delle informazioni sugli incidenti, per consentire a tutte le organizzazioni di migliorare la difesa collettiva dei sistemi AI e ridurre i danni esterni.

Sotto l’iniziativa AI Incident Sharing, una comunità di collaboratori fidati riceverà dati protetti e anonimi su incidenti reali, favorendo l’analisi e la risposta su larga scala. Chiunque può inviare un incidente attraverso il sito pubblico di condivisione, e le organizzazioni partecipanti potranno entrare a far parte della comunità fidata.

La Tradizione di MITRE nella Condivisione delle Informazioni


MITRE ha una lunga storia di collaborazione pubblico-privata, gestendo iniziative come la lista di vulnerabilità pubbliche CVE, in collaborazione con l’Agenzia per la sicurezza informatica e delle infrastrutture (CISA), e la banca dati ASIAS per la sicurezza aerea. Il modello utilizzato per queste iniziative è stato ora esteso all’AI Incident Sharing, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei sistemi IA in tutto il mondo.

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Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

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What Happened to Duracell PowerCheck?


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Remember Duracell’s PowerCheck? The idea was that a strip built into the battery would show if the battery was good or not. Sure, you could always get a meter or a dedicated battery tester — but PowerCheck put the tester right in the battery. [Technology Connections] has an interesting video on how these worked and why you don’t see them today. You can see it below.

Duracell didn’t invent the technology. The patent belonged to Kodak, and there were some patent issues, too, but the ones on the Duracell batteries used the Kodak system. In practice, you pushed two dots on the battery, and you could see a color strip that showed how much capacity the battery had left. It did this by measuring the voltage and assuming that the cell’s voltage would track its health. It also assumed — as is clearly printed on the battery — that you were testing at 70 degrees F.

21935124The temperature was important because the secret to the PowerCheck is a liquid crystal that turns color as it gets hot. When you press the dots, the label connects a little resistor, causing the crystals to get warm. The video shows the label taken apart so you can see what’s inside of it. The resistor isn’t linear so that’s how it changes only part of the bar to change color when the battery is weak but not dead.

It is a genius design that is simple enough to print on a label for an extremely low cost and has virtually no components. PowerCheck vanished from batteries almost as suddenly as it appeared. Some of it was due to patent disputes. But the video purports that normal people don’t really test batteries.

Watch out for old batteries in gear. Of course, if you want to really test batteries, you are going to need more equipment.

youtube.com/embed/zsA3X40nz9w?…


hackaday.com/2024/10/09/what-h…