Mapping Tool Helps Identify Usable Land For Building
How would you go about identifying usable land that suits your building tastes? [Scott Sexton] was specifically, looking for land that’s not to steep to build on, and realized that existing resources didn’t easily offer him this information. He thus dived into the world of GIS to try and solve this issue for himself.
[Scott] hoped that USGS maps might provide the information he needed, but found they lacked grade information, only presenting elevation and topographic data instead. From past experience reading such maps, he knew that seeing a lot of topographical lines close together tended to indicate steeper areas, but wasn’t sure on how to actually get the computer to parse this and spit out the information on steepness and grade that he wanted.
Ultimately, he set about downloading USGS elevation data in three meter resolution. He then applied some calculus to determine the rate of change of the slope across areas of the data in order to mathematically find what he was looking for. Namely, flatter areas that would be more suitable for future construction. He then took the work even further, tweaking the output of his tools and automating until he could quickly and readily generate usability maps of areas of interest. He was even able to sanity check his work by seeing if it correctly identified roads as obvious flatter areas.
If you’ve ever tinkered with GIS work, [Scott’s] usability project may be of some interest. We’ve also seen amusing examples of what can go wrong when digital mapping data is used without sanity checks. Meanwhile, if you’re got your own GIS hacks on the go, don’t hesitate to notify us via the tipsline!
Superate le 50mila firme necessarie per depositare la PDL Eutanasia Legale
Nel frattempo, l’eutanasia tornerà nuovamente in Corte costituzionale: prossimo appuntamento, martedì 8 luglio
È stato raggiunto un primo importante traguardo per la proposta di legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni per legalizzare tutte le forme di fine vita, inclusa l’eutanasia. In pochi giorni sono state raccolte le oltre 50.000 firme necessarie per il deposito in Parlamento, attraverso la firma digitale con SPID o CIE ed i tavoli di raccolta firme in tutto il Paese.
L’obiettivo è ora superare la soglia di sicurezza di 70.000 firme per poter depositare il testo entro il 15 luglio, in vista della discussione sul testo base che riprenderà in Senato il 17 luglio.Si potrà continuare a firmare online per tutta la prossima settimana sulla piattaforma di raccolta del Ministero della Giustizia oppure ai banchetti presenti in tutta Italia fino a domenica.
Ecco la mappa dei punti di raccolta attivi:
La proposta di legge promossa dall’Associazione Luca Coscioni vuole dare una risposta a chi chiede di poter scegliere come e quando porre fine alla propria vita, in presenza di malattie irreversibili e sofferenze insopportabili. Il testo prevede che il Servizio sanitario nazionale si faccia carico della verifica delle condizioni del paziente entro 30 giorni dalla richiesta, con la possibilità per i medici di partecipare su base volontaria.
In tutta Italia il diritto al “suicidio assistito” è già legale, a determinate condizioni, grazie alla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale sul caso “Cappato-Dj Fabo”, ma mancano procedure e tempi certi, e ci sono persone che hanno atteso anche due o tre anni prima di ottenere una risposta. Alcuni pazienti, inoltre, vengono discriminati perché, a causa delle loro patologie, non sono in grado di autosomministrarsi il farmaco letale. Oggi si chiede di estendere il diritto anche all’eutanasia per mano di un medico.
Proprio su questo aspetto si esprimeranno i giudici della Corte costituzionale che il prossimo 8 luglio affronteranno in un’udienza pubblica il caso di “Libera”, una donna toscana di 55 anni affetta da sclerosi multipla progressiva, completamente paralizzata. Pur avendo tutti i requisiti per accedere al suicidio assistito secondo la sentenza n. 242/2019, non è in grado di autosomministrarsi il farmaco letale a causa della sua paralisi, e ha chiesto che sia un medico a farlo al posto suo.
La proposta di legge della Associazione Luca Coscioni, dunque, per superare questa discriminazine prevede la possibilità di scelta da parte della persona malata tra autosomministrazione del farmaco letale (già possibile a determinate condizioni) e somministrazione da parte di un medico (eutanasia attiva, oggi vietata in Italia).
Inoltre, viene eliminato il requisito della dipendenza da trattamenti di sostegni vitali: per poter accedere alla morte volontaria assistita si prevede che la persona debba essere pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, affetta da una condizione o patologia irreversibile o da una patologia con una prognosi infausta a breve termine, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili.
In contrasto, la proposta di legge sull’aiuto medico alla morte volontaria presentata dal Governo punta a restringere il più possibile, fino a di fatto a cancellare, le possibilità di ottenere l’aiuto alla morte volontaria, riducendo drasticamente la platea potenziale degli aventi diritto (sono infatti escluse le persone dipendenti da farmaci salvavita o trattamenti forniti da caregivers e familiari), prevedendo tempistiche tali da negare di fatto l’aiuto alla morte volontaria di malati terminali, cancellando il ruolo del Servizio sanitario nazionale e affidando le decisioni a un organo di nomina governativa e alla magistratura.
“Da oggi esiste una proposta di legge sull’aiuto medico a morire, sottoscritta da oltre 50.000 persone, che è alternativa alla proposta del Governo, e che depositeremo prima dell’avvio del dibattito in Senato il 17 luglio. Invece di cancellare di diritti esistenti, la legge “Eutanasia legale”, infatti, li conferma e li rafforza.
Ci appelliamo alle singole Senatrici e Senatori affinché scelgano da subito la strada indicata dalla proposta di legge di iniziativa popolare, respingendo in blocco la proposta del Governo, e presentando la nostra proposta sotto forma di emendamenti. Ai 50.000 firmatari va il nostro ringraziamento. Proseguiremo la raccolta fino al giorno di consegna delle firme”, hanno dichiarato Marco Cappato e Filomena Gallo, Tesoriere e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.
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Fa caldo
@Politica interna, europea e internazionale
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AI Is Only Coming For Fun Jobs
In the past few years, what marketers and venture capital firms term “artificial intelligence” but is more often an advanced predictive text model of some sort has started taking people’s jobs and threatening others. But not tedious jobs that society might like to have automated away in the first place. These AI tools have generally been taking rewarding or enjoyable jobs like artist, author, filmmaker, programmer, and composer. This project from a research team might soon be able to add astronaut to that list.
The team was working within the confines of the Kerbal Space Program Differential Game Challenge, an open-source plugin from MIT that allows developers to test various algorithms and artificial intelligences in simulated spacecraft situations. Generally, purpose-built models are used here with many rounds of refinement and testing, but since this process can be time consuming and costly the researchers on this team decided to hand over control to ChatGPT with only limited instructions. A translation layer built by the researchers allows generated text to be converted to spacecraft controls.
We’ll note that, at least as of right now, large language models haven’t taken the jobs of any actual astronauts yet. The game challenge is generally meant for non-manned spacecraft like orbital satellites which often need to make their own decisions to maintain orbits and avoid obstacles. This specific model was able to place second in a recent competition as well, although we’ll keep rooting for humans in certain situations like these.
Nel giorno dell’Indipendenza Musk annuncia l’«America Party»: secondo Grok può arrivare al 10%
Il nuovo partito potrebbe danneggiare la fazione dei conservatori e addirittura favorire i democraticiValentina Romagnoli (Open)
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Ci furono vent’anni di buio nel Medioevo: la scoperta degli scienziati
Circa 1.500 anni fa ci furono circa vent'anni di oscurità sulla Terra. La spiegazione nei ghiacci della Groenlandia.Valerio Novara (Passione Astronomia)
Una pioggia di 0day e di rootkit colpiscono la Francia E’ opera degli hacker cinesi
L’agenzia francese per la sicurezza informatica ha annunciato un grave attacco che ha colpito settori chiave del Paese. Agenzie governative, aziende di telecomunicazioni, media, settore finanziario e aziende di trasporto sono tutte nel mirino. Dietro la campagna dannosa, che ha sfruttato vulnerabilità precedentemente sconosciute nei dispositivi Ivanti Cloud Services Appliance (CSA), c’è un gruppo di hacker cinesi.
Gli attacchi rilevati sono iniziati a settembre 2024 e sono stati attribuiti al gruppo Houken, le cui attività, secondo gli esperti, si sovrappongono a quelle del cluster di criminali informatici UNC5174, noto anche come Uteus o Uetus, precedentemente monitorato dagli specialisti di Google Mandiant.
L’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei Sistemi Informativi (ANSSI) riferisce che gli aggressori hanno utilizzato non solo vulnerabilità zero-day e un sofisticato rootkit, ma anche un’ampia gamma di strumenti open source sviluppati principalmente da programmatori di lingua cinese. L’infrastruttura di Houken includeva VPN commerciali e server dedicati, che gli hanno permesso di nascondere efficacemente la fonte degli attacchi.
Secondo gli esperti francesi, Houken è stato utilizzato attivamente dai cosiddetti broker di accesso iniziale dal 2023. Questi intermediari hackerano i sistemi e poi cedono l’accesso ad altri criminali informatici che continuano a sfruttare le reti compromesse. Questo approccio prevede la partecipazione di diversi gruppi contemporaneamente, ognuno dei quali svolge la propria parte dell’attacco, dall’identificazione delle vulnerabilità alla loro monetizzazione.
HarfangLab sottolinea che prima un gruppo trova una vulnerabilità , poi un altro la sfrutta su larga scala per penetrare nelle reti, dopodiché l’accesso ottenuto viene venduto alle parti interessate, il più delle volte quelle associate alle agenzie governative. Gli esperti ritengono che l’obiettivo principale dei gruppi UNC5174 e Houken sia quello di ottenere l’accesso a oggetti promettenti per poi venderli a clienti governativi interessati a informazioni di intelligence. Allo stesso tempo, i criminali non si limitano allo spionaggio informatico: in uno degli episodi è stato registrato l’utilizzo dell’accesso per installare miner di criptovalute, il che indica le motivazioni finanziarie degli aggressori.
In precedenza, UNC5174 era collegato ad attacchi ai sistemi SAP NetWeaver, in cui gli aggressori utilizzavano il malware GOREVERSE, una variante di GoReShell. Al gruppo sono inoltre attribuiti attacchi che sfruttavano vulnerabilità nei prodotti Palo Alto Networks, Connectwise ScreenConnect e F5 BIG-IP, attraverso i quali veniva distribuito il malware SNOWLIGHT. Quest’ultimo viene utilizzato per installare uno strumento di tunneling basato su Go chiamato GOHEAVY.
SentinelOne ha segnalato che lo stesso gruppo ha hackerato un’importante azienda mediatica europea nel settembre 2024. Nell’attacco alle organizzazioni francesi, i criminali hanno sfruttato tre vulnerabilità in Ivanti CSA: CVE-2024-8963, CVE-2024-9380 e CVE-2024-8190 . Queste vulnerabilità sono state sfruttate come precedentemente sconosciute, consentendo agli aggressori di infiltrarsi nei sistemi senza essere rilevati, ottenere credenziali e introdursi nell’infrastruttura.
Per introdursi nelle reti, gli aggressori hanno utilizzato tre metodi. Hanno installato direttamente webshell PHP o modificato script PHP esistenti, aggiungendovi funzioni webshell nascoste. Inoltre, hanno utilizzato un rootkit, introdotto a livello di kernel del sistema. Gli aggressori hanno utilizzato attivamente web shell pubbliche note come Behinder e neo-reGeorg. Dopo aver preso piede, hanno utilizzato GOREVERSE per muoversi lateralmente all’interno della rete. Hanno anche utilizzato il tunnel proxy HTTP suo5 e un modulo del kernel Linux chiamato “sysinitd.ko”, precedentemente rilevato da Fortinet.
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Microsoft consiglia di ignorare alcuni eventi di Windows Firewall dopo l’aggiornamento di giugno 2025
Microsoft ha chiesto agli utenti di ignorare gli errori di Windows Firewallche compaiono dopo l’installazione dell’aggiornamento di anteprima di giugno 2025. Questi avvisi vengono registrati nel Visualizzatore eventi come “Evento 2042” per Windows Firewallcon sicurezza avanzata e sono accompagnati dai messaggi “Lettura configurazione non riuscita” e “Sono disponibili altri dati”.
Gli sviluppatori spiegano che il problema è causato da una nuova funzionalità ancora in fase di sviluppo e non ancora completamente integrata nel sistema operativo. Si sottolinea che gli errori del firewall potrebbero verificarsi solo sui sistemi che eseguono Windows 11 24H2 e non dovrebbero influire sul funzionamento del sistema operativo.
“Dopo aver installato l’aggiornamento di anteprima non di sicurezza di Windows di giugno 2025 (KB5060829), potresti visualizzare un errore nel registro eventi di sicurezza relativo a Windows Firewall con sicurezza avanzata, che puoi tranquillamente ignorare”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato.
“Tieni presente che Windows Firewall dovrebbe funzionare normalmente e non è richiesta alcuna azione per prevenire o risolvere questo errore. Questo errore è correlato a una funzionalità attualmente in fase di sviluppo e non ancora completamente implementata.”
Gli esperti Microsoft scrivono che stanno già lavorando per risolvere questo problema e promettono di fornire nuovi dettagli il prima possibile. Vale la pena notare che negli ultimi mesi gli utenti Windows hanno riscontrato regolarmente problemi simili che interessano varie funzioni di Windows e comportano la visualizzazione di avvisi errati. Ad esempio, nell’aprile 2025, l’azienda ha corretto un bug che causava la comparsa di errori di crittografia BitLocker sui dispositivi Windows 10 e Windows 11.
Nello stesso mese, Microsoft ha annunciato una correzione per un altro problema che causava la comparsa di errori 0x80070643 dopo l’installazione degli aggiornamenti di aprile di Windows Recovery Environment (WinRE).
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Software Defined Retro ROM Makes 8-bit Easy
Like the rest of us, 8-bit hardware is not getting any newer, and failed ROMs are just a fact of life. Of course you can’t call up Commadore corporation for replacement parts anymore, so something is needed. [Peirs Rocks] wasn’t satisfied with the existing options, so he came up with the Software Defined Retro ROM to serve as a drop-in replacement for 2364, 2332, and 2316 ROM chips.
Physically, the Software Defined Retro ROM is a PCB that matches the footprint of the original ROM chip, and holds an STM32F4 family microcontroller with a number of extra pins facing upwards. Some of those pins are for programming, so you can flash the board in-situ without removing it from the system using a Pi Pico. The others pins are jumpers for image selection or chip configuration. Depending which STM32 you use, you can have upto 16 ROM images on the board, at whatever chip select behaviour you require. The ROM’s chip select lines could be configured at the factory to answer to HIGH or LOW, and this board can handle either with a jumper swap.
The documentation on the GitHub is very well done, for which we applaud [Piers]. Instructions and demos are also available in the video embedded below. We could certainly see this hack becoming popular in the retrocomputer community, especially as everything ages and memories continue to, uh, y’know. What were we talking about, again?
Oh, right, ROMs. You might think an mask ROM would last a very long time, but it’s been a very long time since some of these were made. Best to dump them while you still can. If the chip is really far gone electrically, you might try decoding a photograph of the die.
youtube.com/embed/Jhe4LF5LrZ8?…
Joe Vinegar reshared this.
RCE in Call of Duty: WW2 tramite Game Pass su PC
Fate attenzione se avete intenzione di giocare a Call of Duty: WW2 tramite Game Pass su PC. Gli utenti hanno iniziato a segnalare una grave vulnerabilità che consente agli hacker di eseguire comandi da remoto sul computer di qualcun altro. I primi avvisi sono apparsi solo poche ore fa, ma alcuni giocatori sostengono che il problema sia presente da anni.
Call of Duty: WW2 è uscito su Game Pass il 30 giugno, l’ultimo arrivato della serie. Si prevede che altri titoli si aggiungeranno presto, ma la sua popolarità potrebbe rapidamente scemare se la minaccia non verrà affrontata.
just so everyone is aware WW2 gamepass is not safe at all @FaZeScope @MikeRxqe @charlieINTEL pic.twitter.com/qezemWqz3h
— ߷ Colt JDS 7 ߷ (@Drivnn) July 2, 2025
L’esecuzione di comandi da remoto (RCE) consente agli aggressori di accedere al computer di un altro giocatore ed eseguirvi codice arbitrario. Ciò può portare sia al furto di dati che all’installazione di malware. Nonostante gli sforzi degli sviluppatori e la presenza di sistemi anti-cheat, le vulnerabilità RCE continuano a manifestarsi anche nel 2025.
Non è ancora noto se la vulnerabilità sia stata risolta dopo l’aggiornamento, ma a giudicare dai messaggi sui social network, il problema è ancora rilevante.
I giocatori pubblicano screenshot e descrizioni di episodi terrificanti. Un utente ha raccontato che, mentre giocava, si è improvvisamente aperto sul secondo monitor un sito web con contenuti espliciti. Un altro giocatore, un noto blogger con lo pseudonimo di BAMS, ha riferito di essere stato disconnesso dalla rete utilizzando il suo stesso gamertag.
Al momento della pubblicazione, Activision non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Non è chiaro quanto sia diffusa la vulnerabilità né se siano state adottate misure per risolverla. Se la situazione non dovesse cambiare, l’interesse per i classici titoli di Call of Duty su Game Pass potrebbe rapidamente scemare.
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Enia: architettura italiana dell’AI per sicurezza, resilienza e impatto strategico
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Cos'è Enia, Ente Nazionale per l’Intelligenza startmag.it/innovazione/enia-a…
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
A Feast Of 1970s Gaming History, And An 8080 Arcade Board
Sometimes a write-up of a piece of retrocomputing hardware goes way beyond the hardware itself and into the industry that spawned it, and thus it is with [OldVCR]’s resurrection of a Blasto arcade board from 1978. It charts the history of Gremlin Industries, a largely forgotten American pioneer in the world of arcade games, and though it’s a long read it’s well worth it.
The board itself uses an Intel 8080, and is fairly typical of microcomputer systems from the late 1970s. Wiring it up requires a bit of detective work, particularly around triggering the 8080’s reset, but eventually it’s up and playing with a pair of Atari joysticks. The 8080 is a CPU we rarely see here.
The history of the company is fascinating, well researched, and entertaining. What started as an electronics business moved into wall games, early coin-op electronic games, and thence into the arcade segment with an 8080 based system that’s the precursor of the one here. They even released a rather impressive computer system based on the same hardware, but since it was built into a full-sized desk it didn’t sell well. For those of us new to Gremlin Industries the surprise comes at the end, they were bought by Sega and became that company’s American operation. In that sense they never went away, as their successor is very much still with us. Meanwhile if you have an interest in the 8080, we have been there for you.
Gli Usa all’attacco dell’Onu e nel mirino c’è Francesca Albanese. L’ignavia dell’Italia
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/07/gli-usa…
La leggenda dice che una delle ragioni per cui il 14 luglio del 1789 scoppiò la rivolta del popolo parigino, dando origine
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Track Your GitHub Activity With This E-Ink Display
If you’re a regular GitHub user you’ll be familiar with the website’s graphical calendar display of activity as a grid. For some of you it will show a hive of activity, while for others it will be a bit spotty. If you’re proud of your graph though, you’ll want to show it off to the world, and that’s where [HarryHighPants]’ Git Contributions E-Ink Display comes in. It’s a small desktop appliance with a persistent display, that shows the current version of your GitHub graph.
At its heart is an all-in-one board with the display and an ESP32 on the back, with a small Li-Po cell. It’s all put in a smart 3D printed case. The software is the real trick, with a handy web interface from which you can configure your GitHub details.
It’s a simple enough project, but it joins a growing collection which use an ESP32 as a static information display. The chip is capable of more though, as shown by this much more configurable device.
Sviluppo rivoluzionario nella lotta contro il diabete: isole pancreatiche stampate in 3D
Gli scienziati hanno compiuto un passo importante nella lotta contro il diabete: hanno imparato a stampare isole pancreatiche umane funzionanti utilizzando una stampante 3D e uno speciale inchiostro biologico. Questa tecnologia potrebbe sostituire completamente le iniezioni di insulina in futuro.
Un team internazionale di ricercatori guidato dal Dott. Quentin Perrier ha sviluppato un metodo per stampare le isole di Langerhans, le cellule che producono insulina presenti nel tessuto pancreatico. Queste isole vengono talvolta trapiantate nei pazienti tramite iniezione nel fegato, ma l’efficacia del metodo rimane limitata. Questo vale in particolare per 59 milioni di persone con diabete di tipo 1, secondo l’International Diabetes Federation.
I ricercatori hanno proposto un metodo di trapianto meno invasivo, sottocutaneo. L’obiettivo, hanno spiegato, era ricreare l’ambiente naturale del pancreas, dove le cellule trapiantate potessero sopravvivere e funzionare meglio.
La stampa delle isole ha richiesto una messa a punto precisa della stampante 3D e l’utilizzo di uno speciale bioinchiostro. La struttura dell’inchiostro replicava l’ambiente di supporto di un vero pancreas. L’utilizzo di bassa pressione e basse velocità di stampa ha permesso alle cellule di mantenere la loro forma ed evitare danni che in precedenza avevano impedito la creazione di un modello completo.
Il bioinchiostro conteneva alginato e tessuto pancreatico umano purificato, fornendo alle isole pancreatiche ossigeno e nutrienti. I test di laboratorio hanno dimostrato che oltre il 90% delle cellule è rimasto vivo e funzionante per tre settimane. Hanno risposto meglio ai livelli di glucosio e hanno rilasciato più insulina al momento giusto rispetto ai farmaci standard.
Al 21° giorno dell’esperimento, le isole hanno mostrato una sensibilità particolarmente elevata alla glicemia. Gli scienziati ritengono che la struttura porosa abbia svolto un ruolo importante, fornendo nutrimento e saturazione di ossigeno, nonché condizioni favorevoli per la formazione di vasi sanguigni dopo il trapianto.
Lo studio è uno dei primi a utilizzare vere isole pancreatiche umane, anziché cellule animali. Il Dott. Perrier afferma che i risultati alimentano la speranza di un trattamento per il diabete pronto all’uso che un giorno potrebbe sostituire completamente le iniezioni di insulina. I ricercatori sottolineano che tali progressi arrivano in un momento in cui i ricercatori coltivano sempre più organi umani in laboratorio.
Il team sta attualmente testando l’efficacia della tecnologia su modelli animali e sta cercando modi per conservare le isole per lunghi periodi di tempo, incluso il congelamento. Il team sta anche esplorando la possibilità di utilizzare altre fonti cellulari, come cellule staminali e isole di maiale, per contribuire a superare la carenza di donatori. La microtecnologia si sta sviluppando rapidamente in campo medico e potrebbe essere utilizzata in questi studi.
Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, i ricercatori sono fiduciosi che la nuova tecnica possa diventare la base per una terapia personalizzata in grado di migliorare significativamente la qualità della vita di milioni di persone. Allo stesso tempo, gli esperti sottolineano l’importanza di garantire la sicurezza nello sviluppo di tecnologie mediche di nuova generazione .
Подробнее: securitylab.ru/news/560850.php
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Quale E-commerce italiano da 1.000 ordini/mese a breve griderà “Data Breach”?
Un nuovo annuncio pubblicato su un noto forum underground da parte dell’utente SinCity mette in vendita l’accesso amministrativo completo a un e-commerce italiano nel settore beauty. La piattaforma in questione è basata su NewCart CMS, e secondo quanto riportato, l’accesso offerto consente la modifica diretta dei template – inclusa la possibilità di inserire codice JavaScript.
Dettagli dell’annuncio:
- Piattaforma: CMS NewCart
- Tema: Beauty
- Accesso: Admin Panel con privilegi Super Admin
- Funzionalità disponibile: inserimento diretto di codice JS nei template
- Sistema di pagamento: reindirizzamento (redirect)
- Ordini attivi: circa 1.000 al mese (dati maggio e giugno 2025)
- Prezzo di partenza: 400$ – rilanci da 100$
- Durata asta: 12h dall’ultimo rilancio
Questa vendita espone tutti i clienti del portale a rischi concreti: esfiltrazione di dati personali e finanziari, campagne di formjacking o skimming tramite JavaScript malevolo, compromissione della reputazione e potenziali danni legali e reputazionali.
Inoltre, l’elevato volume di ordini mensili rende l’accesso molto appetibile per operatori di ransomware o gruppi focalizzati su frodi con carte di credito.
Questo è l’ennesimo caso che conferma come le PMI italiane – in particolare quelle del commercio elettronico – siano un bersaglio ricorrente degli Initial Access Broker. La vendita di accessi privilegiati su marketplace criminali resta uno dei principali vettori di ingresso per ransomware e attacchi supply chain.
L’importanza della Cyber Threat Intelligence
Quanto emerso dalla vendita di accessi da parte degli Initial Access Broker (IAB) evidenzia, ancora una volta, quanto sia fondamentale disporre di un solido programma di Cyber Threat Intelligence (CTI). Gli IAB rappresentano un anello critico nella catena del cybercrime, fornendo a gruppi ransomware o altri attori malevoli l’accesso iniziale alle infrastrutture compromesse. Identificare tempestivamente queste dinamiche, monitorando forum underground e canali riservati, consente di anticipare minacce prima che si traducano in veri e propri attacchi.
Oggi la CTI non è più un’opzione, ma un pilastro strategico dei programmi di sicurezza informatica. Non si tratta solo di analizzare indicatori di compromissione (IoC) o condividere report: si parla di comprendere il contesto, le motivazioni degli attori ostili e il loro interesse verso specifici settori o target. Una corretta attività di intelligence avrebbe potuto, in questo caso, segnalare anomalie o pattern riconducibili a un potenziale interesse da parte di un broker d’accesso verso l’azienda in questione, fornendo al team di sicurezza il tempo per prepararsi e rafforzare i propri sistemi.
In uno scenario dove il tempo tra l’intrusione iniziale e l’escalation dell’attacco si riduce sempre più, la capacità di raccogliere, analizzare e agire sulle informazioni strategiche rappresenta un vantaggio competitivo e operativo. Integrare la CTI nei processi aziendali non solo riduce il rischio, ma consente di passare da una postura reattiva a una proattiva. Oggi più che mai, nessuna organizzazione può permettersi di ignorare il valore della Cyber Threat Intelligence.
Se sei interessato ad approfondire il mondo del dark web e della Cyber Threat Intelligence, Red Hot Cyber organizza corsi formativi dedicati sia in Live Class che in modalità eLearning. Le Live Class sono lezioni interattive svolte in tempo reale con i nostri esperti, che ti permettono di porre domande, confrontarti con altri partecipanti e affrontare simulazioni pratiche guidate. I corsi in eLearning, invece, sono fruibili in autonomia, disponibili 24/7 tramite piattaforma online, ideali per chi ha bisogno di massima flessibilità, con contenuti aggiornati, quiz e laboratori hands-on. Entrambe le modalità sono pensate per rendere accessibile e comprensibile la CTI anche a chi parte da zero, offrendo un percorso concreto per sviluppare competenze operative nel campo della sicurezza informatica. Per informazioni contatta formazione@redhotcyber.com oppure tramite WhatsApp al numero 379 163 8765.
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Truffe e Schiavitù Digitali: La Cambogia è la Capitale Mondiale della Frode Online
Secondo un nuovo rapporto del gruppo per i diritti umani Amnesty International, pubblicato dopo quasi due anni di ricerche sulla situazione, la Cambogia resta un punto caldo sulla mappa mondiale della criminalità, con decine di centri di frode online ancora operativi nonostante le promesse pubbliche delle autorità di tenere sotto controllo il problema.
Come mostrano i dati, nel Paese continuano a operare almeno 53 grandi complessi, dove vengono svolte attività fraudolente, principalmente legate a criptovalute e schemi di investimento. Oltre a questi, gli esperti hanno individuato altri 45 oggetti sospetti, dotati di sistemi di sicurezza, telecamere di sorveglianza e recinzioni di filo spinato. Tutto ciò assomiglia a campi ben sorvegliati da cui è quasi impossibile fuggire.
Ubicazione dei complessi di truffe documentate (Amnesty International)
Secondo il rapporto, la maggior parte dei centri ha legami diretti con la criminalità organizzata cinese e il fatturato complessivo di tali organizzazioni nella regione del Sud-est asiatico può raggiungere i 40 miliardi di dollari all’anno. Dietro la facciata di allettanti annunci di lavoro si nasconde una vera e propria catena di montaggio di lavoro forzato, tratta di esseri umani e frode.
I sopravvissuti hanno raccontato ad Amnesty International di essere stati attirati in Cambogia con il pretesto di buoni lavori e di come, una volta arrivati, si siano ritrovati in complessi sorvegliati e circondati da filo spinato, dove erano costretti a partecipare a frodi: alcuni corrispondevano direttamente con le vittime, altri si occupavano di processi interni, dalla logistica alla creazione di falsi siti web.
Spesso le persone venivano fotografate e filmate per usare le loro immagini per aprire conti bancari e riciclare denaro. Erano comuni anche le cosiddette truffe di “macellazione dei maiali”, in cui i truffatori impiegavano mesi a costruire la fiducia delle potenziali vittime prima di ingannarle.
Numerose testimonianze indicano che alcuni membri delle forze di sicurezza cambogiane potrebbero collaborare con gli organizzatori di attività criminali. Amnesty International ha documentato casi in cui la polizia o il personale militare hanno fatto irruzione in tali complessi, ma non si sono verificati cambiamenti concreti: le attività sono continuate. Inoltre, secondo le vittime, le persone sono state talvolta trasferite in altri centri poco prima delle presunte ispezioni.
Dei 53 complessi esaminati, solo due sono stati chiusi completamente. Allo stesso tempo, un terzo delle strutture, secondo il rapporto, non è stato affatto controllato dalle forze dell’ordine, nonostante le informazioni a riguardo fossero state preventivamente trasmesse alle autorità.
Amnesty International sottolinea che, anche se una persona viene “salvata”, la situazione sul campo rimane la stessa. Spesso la polizia non entra nel complesso, ma incontra una guardia di sicurezza al cancello, che fa uscire solo coloro che sono riusciti a denunciarsi. Dopo il rilascio, le persone vengono spesso collocate nei centri per migranti, dove devono vivere per settimane in condizioni difficili e pagarsi il cibo.
La situazione si sta già estendendo oltre i confini della Cambogia, complicando le relazioni con i paesi limitrofi. Pertanto, il Primo Ministro thailandese Patongtarn Shinawatra ha annunciato una serie di misure severe contro le reti fraudolente che operano vicino al confine. Secondo lei, molte strutture criminali provenienti dal Myanmar si sono trasferite in Cambogia. In risposta, la Thailandia ha temporaneamente vietato i valichi di frontiera nel sud del paese e ha interrotto le forniture di carburante ed elettricità.
Le autorità thailandesi hanno inoltre intensificato le indagini sulle transazioni finanziarie legate a schemi fraudolenti, tra cui i “muli”, individui attraverso i cui conti scorre denaro illecito. La pressione internazionale sulla Cambogia sta aumentando anche da altre direzioni. A settembre, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato un potente uomo d’affari e senatore del partito al governo, accusandolo di legami con l’industria delle frodi e di violazioni dei diritti umani.
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Ordini commerciali, programmi militari e spazio. Un bilancio da Le Bourget
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il 55simo Salone Aerospaziale Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio del Bourget è stato il più ampio e partecipato di tutte le sue edizioni biennali, a partire dalla prima del 1909, esclusivamente dedicata all’aeronautica. Quest’anno il Salone si è svolto in uno scenario contestato,
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
freezonemagazine.com/articoli/…
Prosegue l’attenzione di Free Zone Magazine per questa realtà sociale che ci sta molto a cuore, infatti, la comunità de Il Pellicano triplica la propria attività aggiungendo gli aspetti di recupero sociale di persone svantaggiate, le coltivazioni ecologiche con grande attenzione all’ambiente, attraverso energia pulita e produzioni agricole con grande orientamento alla salute,
La Commissione adotta un atto delegato sull'accesso ai dati ai sensi del Digital Services Act: studiosi e ricercatori dovranno avere accesso alle "scatole nere" delle piattaforme
Il 2 luglio 2025, la Commissione ha pubblicato un atto delegato che definisce le norme che garantiscono l'accesso ai dati ai ricercatori qualificati ai sensi del Digital Services Act (DSA) . Questo atto delegato consente l'accesso ai dati interni delle piattaforme online di grandissime dimensioni (VLOP) e dei motori di ricerca (VLOSE) per la ricerca sui rischi sistemici e sulle misure di mitigazione nell'Unione europea.
digital-strategy.ec.europa.eu/…
Commission adopts delegated act on data access under the Digital Services Act
The delegated act on data access under the Digital Services Act enables researchers to obtain unprecedented access to platforms’ internal data to contribute to a safer online world.Shaping Europe’s digital future
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Perché Nvidia non è fallita sotto i colpi di DeepSeek
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Quali sono le grandi questioni strutturali messe in luce da DeepSeek e qual è la posizione di Nvidia. L'analisi di Alessandro Aresu.
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Perché sopravvalutare l’IA è centralismo sovietico. Report Wsj
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Come insegna Friedrich Hayek, l’arroganza di voler “ingegnerizzare” la società rischia di peggiorarla, spingendo i problemi sotto la superficie, dove esplodono in modi imprevedibili. Cosa scrive il Wall
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