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“A Mystery Novel Like No Other Before.” On Josephine Tey’s The Daughter of Time

Sarah Weinman in Praise of an Innovative and Timeless Work of Detective Fiction

lithub.com/a-mystery-novel-lik…

en.wikipedia.org/wiki/The_Daug…

#books #literature

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Astronomia.
Lo scienziato ed astronomo britannico Joseph Norman Lockyer, scopritore dell'elio e uno dei padri della spettroscopia, scrisse questo saggio che fu tradotto nel 1904. Si può scaricare gratis, in pdf, da:

liberliber.it/autori/autori-l/…

#UnoLibri #libri #letteratura #public_domain #cosediscuola

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il genocidio appoggiato da una spregevole “sinistra italiana per israele”


una non-sinistra capace ancora di appoggiare con solerzia il genocidio:
poliverso.org/display/0477a01e…
da facebook.com/share/1B7URVAtM2/

lo schifo più totale.

#genocidio #Gaza #Palestina #sinistraperisraele #fassino

#fassino #fintaSinistra #Gaza #Palestina #sinistraperisraele


la vergognosa "sinistra italiana per israele"


Ed ecco a voi Sinistra per Israele (come già noto prezzolata da Netanyahu)

Cronaca. Ieri in un dibattito in Senato si è riunita la cosiddetta “Sinistra per Israele” con Ivan Scalfarotto (Iv), Lucio Malan e Piero Fassino, Sensi e Delrio, Alfredo Bazoli e Walter Verini, Lia Quartapelle e Marianna Madia, Enza Rando e Antonio Nicita, Simona Malpezzi e Sandra Zampa; Marco Carrai, da sempre vicino a Matteo Renzi, e console onorario di Israele e Raffaella Paita, Luciano Nobili, Silvia Fregolent di IV.
L’iniziativa voleva contrastare la mozione contro Israele di Conte del giorno prima che ha visto anche la partecipazione della Shlein.
Fassino, oltre a ricordare ai presenti con orgoglio che viene definito “il sionista di sinistra”, ha ricordato anche “che va bene dire due popoli due Stati, ma che la soluzione ad ora non è praticabile”, dicendo inoltre che molte delle strutture operative di Hamas sono costruite vicino a luoghi come gli ospedali, e dunque risultano “fatali” le vittime civili. Fatali, ha usato questo termine per giustificare le conseguenze genocidiarie delle bombe israeliane. Per la cronaca - leggo da un articolo di oggi sul FQ- “una donna dal pubblico è pure intervenuta per rivendicare il fatto che l’esercito israeliano “avverte sempre dei suoi obiettivi”. Fassino l’ha rassicurata sulle sue posizioni, la sala ha applaudito”.
Cosa dire? Niente di più, se non che nella sala non aleggiava profumo di Chanel, ma di carne umana bruciata.

(Cosimo Minervini)


Questa voce è stata modificata (3 settimane fa)

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The Only Illustrated Manuscript of Homer’s Iliad from Antiquity

openculture.com/2025/04/the-on…

The Iliad at PG

gutenberg.org/ebooks/search/?q…

#books #literature

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la vergognosa "sinistra italiana per israele"


Ed ecco a voi Sinistra per Israele (come già noto prezzolata da Netanyahu)

Cronaca. Ieri in un dibattito in Senato si è riunita la cosiddetta “Sinistra per Israele” con Ivan Scalfarotto (Iv), Lucio Malan e Piero Fassino, Sensi e Delrio, Alfredo Bazoli e Walter Verini, Lia Quartapelle e Marianna Madia, Enza Rando e Antonio Nicita, Simona Malpezzi e Sandra Zampa; Marco Carrai, da sempre vicino a Matteo Renzi, e console onorario di Israele e Raffaella Paita, Luciano Nobili, Silvia Fregolent di IV.
L’iniziativa voleva contrastare la mozione contro Israele di Conte del giorno prima che ha visto anche la partecipazione della Shlein.
Fassino, oltre a ricordare ai presenti con orgoglio che viene definito “il sionista di sinistra”, ha ricordato anche “che va bene dire due popoli due Stati, ma che la soluzione ad ora non è praticabile”, dicendo inoltre che molte delle strutture operative di Hamas sono costruite vicino a luoghi come gli ospedali, e dunque risultano “fatali” le vittime civili. Fatali, ha usato questo termine per giustificare le conseguenze genocidiarie delle bombe israeliane. Per la cronaca - leggo da un articolo di oggi sul FQ- “una donna dal pubblico è pure intervenuta per rivendicare il fatto che l’esercito israeliano “avverte sempre dei suoi obiettivi”. Fassino l’ha rassicurata sulle sue posizioni, la sala ha applaudito”.
Cosa dire? Niente di più, se non che nella sala non aleggiava profumo di Chanel, ma di carne umana bruciata.

(Cosimo Minervini)

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Manuscript sold for €300 is now attributed to Cyrano de Bergerac – but questions remain about the play’s authorship

French researchers recently published an edition of a previously unknown 17th-century French play that they argue could be attributed to the French satirist and dramatist Savinien de Cyrano de Bergerac.

By Alisa van de Haar

theconversation.com/manuscript…

At PG:
gutenberg.org/ebooks/author/43…

#books #literature #manuscripts

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#Parution : Schillinger, Marie-Laurent. L’Église d’Alsace et la Révolution française. Préface de Jean-Marie Woehrling. Paris : L'Harmattan (Religions et Spiritualité), 2025. ISBN : 9782336518176.
editions-harmattan.fr/catalogu…

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Rare Watercolor by ‘Wuthering Heights’ Author Emily Brontë Will Go on Public Display for the First Time

“The North Wind,” painted while Emily and her sister Charlotte were studying in Belgium, is now heading to the Brontë family home in Yorkshire

By Eli Wizevich

smithsonianmag.com/smart-news/…

#books #art #literature

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Le festival CavrosArts - Musique Ancienne en Vallée de Chevreuse, sera organisé cette année au musée national de Port-Royal des Champs, du 4 au 6 juillet.
Renseignements en ligne : cavrosarts.fr/#billetterie-fes…

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Le Centre International Jean Racine organise, le 24 avril 2025 à 18h30, une rencontre en ligne avec Marine Deregnoncourt, autrice de "Intime / extime : même combat. Marina Hands & Éric Ruf dirigés par Patrice Chéreau et par Yves Beaunesne" (L’Harmattan, 2025).
Renseignement et lien de connexion : fabula.org/actualites/127116/r…

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oggi, 17 aprile, all’università di padova: incontro con mg su “scrittura di ricerca, tra verbale e non verbale”


LABORATORIO POESIA @ Università di Padova
Incontro con Marco Giovenale

Scritture di ricerca,
tra verbale e non verbale


17 aprile 2025, alle ore 17:30
POLO BEATO PELLEGRINO, AULA 9
Seconda data del modulo

incontro aperto a tutti
(studenti e non)

locandina dell'incontro del 17 aprile a Padova, sulla scrittura di ricerca
cliccare per ingrandire

evento fb:
facebook.com/events/s/incontro…

pdf della locandina:
slowforward.net/wp-content/upl…

*

Il seminario è valido per l’acquisizione dei 3 cfu relativi alle “altre attività” per gli studenti e le studentesse di Filologia moderna dell’Università di Padova. Cliccare qui per l’accesso al moodle

Il progetto è finanziato dal Prin “MeCo. Le forme della poesia italiana contemporanea”. Responsabile scientifico: Prof. Fabio Magro
Contatti: laboratoriopoesia.pd [at] gmail.com
Progetto grafico: Tiziano Segalina


nota di MG:

Si parlerà di siti di scritture sperimentali (navigando insieme su schermo in alcune pagine), della Casa esposta, di Oggettistica e altri libri, di Prosa in prosa, di postpoesia, di non-assertività e ricerca letteraria, di flarf e googlism, e – sul fronte verbovisivo – di asemic writing. Insomma di tutte le cose di cui la rete, le riviste, i convegni, le interviste e l’editoria di qualità brulicano da una ventina d’anni circa.

#asemic #asemicWriting #assertività #cambioDiParadigma #ElisaBarbisan #FabioMagro #FilologiaModerna #flarf #googlism #incontro #LeFormeDellaPoesiaItalianaContemporanea #materialiVerbovisivi #MeCoLeFormeDellaPoesiaItalianaContemporanea #nonAssertività #poesia #poesie_ #prosa #ProsaInProsa #proseBrevi #scritturaAsemica #scritturaComplessa #scritturaDiRicerca #scrittureComplesse #scrittureConcettuali #scrittureDiRicerca #seminario #TizianoSegalina #UniversitàDiPadova

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#Éphéméride : il y a 329 ans (1696) disparaissait la marquise de Sévigné
#OTD

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#Éphéméride : il y a 361 ans (1664) disparaissait Antoine Singlin
#OTD

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#Éphéméride : il y a 418 ans (1607), Richelieu était nommé évêque de Luçon
#OTD

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oggi, 17 aprile, università roma tre: presentazione di “pensare dopo gaza”, di franco berardi bifo


oggi, giovedì 17 aprile, alle ore 17:00
all’Università degli Studi Roma Tre, Via Ostiense 234 –
Dipartimento Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, AULA C3

Franco Berardi Bifo
discute del suo ultimo libro

PENSARE DOPO GAZA
Saggio sulla ferocia e la terminazione dell’umano

(ed. Timeo, 2025)

Partecipano
Daniela Angelucci, Ilaria Bussoni, Donatella Della Ratta, Giuseppe Episcopo, Dario Gentili, Arturo Mazzarella, Francesco Raparelli, Daniele Balicco, Teresa Numerico,


cliccare per ingrandire

#ArturoMazzarella #Bifo #DanielaAngelucci #DanieleBalicco #DarioGentili #DonatellaDellaRatta #filosofia #FrancescoRaparelli #FrancoBerardi #FrancoBerardiBifo_ #Gaza #genocidio #GiuseppeEpiscopo #IlariaBussoni #izrahell #Palestina #RomaTre #TeresaNumerico #Timeo #UniversitàDegliStudiRomaTre

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a milano, oggi, 17 aprile, assemblea @ ponte della ghisolfa: verso la festa del non lavoro



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#anarchia #assemblea #festaDelNonLavoro #PonteDellaGhisolfa

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da Radio Popolare:
Gli “indesiderabili” secondo Trump. Come l’amministrazione Usa identifica e deporta le persone migranti
11 APRILE 2025 | DI MARCO SCHIAFFINO
radiopopolare.it/gli-indesider…

#radiopopolare #controlloglobale #deportazioni #privacy #tecnologiedicontrollo #migranti #USA


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mozione congiunta per la palestina, di avs, pd e m5s + petizione per tenere lo yankee fuori da gaza


mozione parlamentare per la Palestina - di AVS, PD e M5S
cliccare per ingrandire

LE RICHIESTE DELLA MOZIONE

1. Riconoscere lo Stato di Palestina come stato democratico e sovrano

2. Promuovere il riconoscimento della Stato di Palestina anche da parte di tutta l’Unione Europea

3. Esigere in tutte le sedi internazionali e multilaterali il cessate il fuoco immediato in Palestina, la liberazione degli ostaggi, la fornitura di aiuti umanitari, il rispetto della tregua in Libano e il pieno rispetto del diritto internazionale

4. Sostenere il cosiddetto “Piano arabo” per la ricostruzione e la futura amministrazione di Gaza, condannando qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania

5. Sospendere immediatamente, dove ancora in essere, forniture e autorizzazioni di vendita nonché l’importazione di armi allo Stato di Israele

6. Sostenere in sede europea l’adozione di sanzioni nei confronti del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto internazionale

7. Esigere la fine dell’occupazione militare illegale dei territori palestinesi in Cisgiordania e l’illegale creazione e sostegno di insediamenti israeliani

8. Promuovere la sospensione dell’accordo di associazione EU-Israele, per le ripetute violazioni del diritto internazionale

9. Dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu e Gallant

10. sostenere, in tutti i consessi europei ed internazionali, la legittimità della Corte Penale Internazionale

Cliccare per
condividere su whatsapp

*

è inoltre possibile chiedere al Parlamento Europeo di calciare via dall’orbita EU – insomma rifiutare e condannare – le farneticazioni dello svitato yankee.
qui:

A: Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea

Nella Sua qualità di Presidente della Commissione Europea esigiamo:

1. L’immediata condanna da parte della Commissione europea delle dichiarazioni e dei piani di Trump sul futuro di Gaza.

2. Che i Paesi dell’Unione Europea facciano pressione per una dichiarazione congiunta che respinga in toto le intenzioni dell’amministrazione Trump riguardo a Gaza.

3. Di rafforzare gli aiuti umanitari dell’UE all’UNRWA e richiedere formalmente il ripristino degli aiuti umanitari statunitensi.

4. Il rispetto rigoroso del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU sulla Palestina.

Cliccare per firmare

#aiutiUmanitari #AlleanzaVerdiSinistra #AVS #ceasefire #cessateIlFuoco #cessateIlFuocoPermanente #Cisgiordania #coloni #colonialism #colonialismo #CortePenaleInternazionale #CPI #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IJC #IOF #israelestatoterrorista #israelterroriststate #izrahell #M5S #massmurders #Movimento5Stelle #mozione #mozioneCongiunta #mozioneCongiuntaPerLaPalestina #mozionePerLaPalestina #Palestina #Palestine #PartitoDemocratico #PD #sanzioni #sanzioniControIsraele #settlers #sionismo #sionisti #sionistiassassini #starvingcivilians #starvingpeople #StatoDiPalestina #stopTheColonizationOfTheWestBank #tregua #warcrimes #WestBank #WestBank #zionism

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Il vespro siciliano.
Narrazione divulgativa di Oreste Lo Valvo, che ha anche un chiaro intento antifrancese, essendo stata scritta nel 1939. Si può scaricare gratis, in pdf, da:

liberliber.it/autori/autori-l/…

#UnoLibri #libri #letteratura #public_domain #cosediscuola

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When War Became Sport: The History of the Mesoamerican Ballgame

thecollector.com/history-mesoa…

#history #mesoamerican #sports

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Three queer women writers

Breaking barriers within literature and the arts. The stories of Selma Lagerlöf, Lorraine Hansberry and Paula Gunn Allen highlight these struggles and achievements within the context of their time and communities.

By Marijke Everts

europeana.eu/en/stories/three-…

#books #womeninliterature

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Home Insecurity

The cloud hanging over the American brow.

By Alexis de Tocqueville

laphamsquarterly.org/fear/home…

Alexis de Tocqueville at PG:
gutenberg.org/ebooks/author/42…

#books #literature

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in reply to Project Gutenberg

Gosh, it is charmingly written, and reminds me of tenets of thought I have come across in #geopolitical works like The Rise And Fall Of The Great Powers when they discuss #America

> At first sight there is something surprising in this strange unrest of so many happy men, restless in the midst of abundance. The spectacle itself, however, is as old as the world; the novelty is to see a whole people furnish an exemplification of it.

#USA #literature #analysis #philosophy #writing #industry #nationBuilding


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oggi, 16 aprile, a roma, biblioteca nazionale: presentazione dei ‘quaderni di fisica e metafisica’



cliccare per ingrandire

Biblioteca Nazionale Centrale (Roma).

La Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, presenta il ciclo di conferenze dedicato ai primi tre numeri dei «Quaderni di Fisica e Metafisica», rivista di approfondimento – edita da Allemandi Editore – su tematiche legate alla raccolta della Collezione Cerruti, una delle più complete d’Italia.

Il ciclo prende il via a Roma, oggi, mercoledì 16 aprile alle ore 16, con la prima presentazione dedicata ad Alchimie del colore, numero 1 dei «Quaderni», sull’analisi dei pigmenti impiegati per miniare e illustrare manoscritti e incunaboli, oltre che alla loro produzione, commercializzazione e circolazione.
A guidare l’incontro, ospitato negli Spazi900 della Biblioteca Nazionale Centrale, è Andrea Cortellessa, critico letterario e storico della letteratura, accompagnato dalla voce dello storico dell’arte Bernardo Oderzo Gabrieli, tra gli autori del numero, del collezionista Giuseppe Garrera, che anticipa i contenuti della seconda pubblicazione, Morale della collezione, e della storica dell’arte Elena Inchingolo, per la Collezione Cerruti.

La curatela dei primi tre numeri è stata affidata ad Andrea Cortellessa, cui si deve l’idea di affrontare gli argomenti da una duplice prospettiva: “fisica”, con approccio analitico e filologico, talvolta propriamente scientifico; e “metafisica”, ad assecondare una visione di carattere narrativo e filosofico. Un omaggio a Giorgio de Chirico, padre della Metafisica, tra gli artisti più amati da Cerruti e di cui in collezione si conservano dieci dipinti.

A questo approccio si deve il titolo della collana, «Quaderni di Fisica e Metafisica», che affronta in ogni numero un tema, che viene approfondito da studiosi di varia estrazione a partire dalle caratteristiche materiali delle opere presenti in Collezione, per giungere a riflessioni più concettuali. Ciascuna pubblicazione raccoglie i contributi di uno scrittore e un artista, invitati a interpretare, attraverso il loro punto di vista, le tematiche proposte.

Alchimie del colore presenta la prospettiva “fisica” di Bernardo Oderzo Gabrieli, con il saggio Sul mercato dei colori: esempi di qualità e costi per la decorazione libraria tra Medioevo e Rinascimento, e l’intervento dei chimici Maria Labate, Angelo Agostino, Patrizia Davit, Elisa Calà, Francesca Robotti e Maurizio Aceto, dal titolo I volumi decorati della Collezione Cerruti sotto la lente della diagnostica, frutto delle analisi diagnostiche compiute nell’arco di un anno sui preziosi volumi della Collezione. Sul versante della “metafisica” completano il «Quaderno» il racconto inedito Un artista della pelle di Tiziano Scarpa, scritto per l’occasione, in cui del colore emergono gli inquietanti effetti storici e sociali, e un intervento dell’artista inglese Mark Leckey, vincitore nel 2008 del Turner Prize.

#AlchimieDelColore #Allemandi #AndreaCortellessa #AngeloAgostino #art #arte #BernardoOderzoGabrieli #BibliotecaNazionale #BibliotecaNazionaleCentrale #CastelloDiRivoli #ElenaInchingolo #ElisaCalà #FondazioneCerruti #FondazioneFrancescoFedericoCerrutiPerLArte #FrancescaRobotti #GiorgioDeChirico #GiuseppeGarrera #MariaLabate #MarkLeckey #MaurizioAceto #MoraleDellaCollezione #PatriziaDavit #QuaderniDiFisicaEMetafisica #rivista #Spazi900 #TizianoScarpa

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ilaria cucchi sul decreto “sicurezza”


da fb:

Era già successo. È accaduto di nuovo. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno scritto al governo italiano. Condannano con parole durissime il decreto sicurezza, ne chiedono la revoca.

Perché non è accettabile.

Non è accettabile per quello che c’è scritto. Per come lo hanno scritto. Talmente male che rischia di trasformare il rispetto dei diritti in una libera interpretazione del pubblico ufficiale di turno. Non è accettabile nemmeno il modo con cui è stato approvato, “aggirando il Parlamento e il controllo pubblico” – cito le parole non di pericolosissimi attivisti per i diritti umani, ma proprio degli esperti Onu.

E poi, come ripetiamo da mesi, non è accettabile il risultato di tutto questo.

Perché il decreto sicurezza, lo si capisce benissimo leggendo sempre il parere Onu, non è nient’altro che una gigantesca punizione collettiva. Un atto di violenza contro tutti i nemici della destra: i giovani, i più fragili, i detenuti. Tutti ugualmente sospesi dallo Stato di diritto.

Perché dove la legge diventa arbitrio, l’abuso diventa sistema.

E a pagarne il prezzo, sono sempre gli ultimi

Ilaria Cucchi, 16 apr. 2025

cfr. anche: slowforward.net/2025/04/13/par…

#carcere #condannaAllItalia #decretoSicurezza #decretosicurezza #detenuti #detenzione #gabbio #governoItaliano #IlariaCucchi #neofascismo #Onu #prigione #sicurezza


il punto non è se sei paranoico… il punto è se sei abbastanza paranoico (“strange days”, 1995) / differx. 2025 (aprile)


sì: sarò paranoico ma certo – mettendo i fatti in fila – non è che ci si senta proprio al settimo cielo della sicurezza personale e collettiva, per non parlare della produzione di senso, individuale e di gruppo. l’obiettivo, ricordiamocelo, non è solo l’auspicato rovesciamento dello stato di cose presente, ma anche – e sempre – la costruzione di situazioni qui e ora. la costruzione e condivisione di senso.
e: le istituzioni sono i nemici frontali delle situazioni. si comincia (o si continua) a doverle rifiutare tutte. o qualcosa del genere.
ecco insomma la fila dei fatti, incompleta, per mia distrazione, sicuramente :

  • il (p)residente della repubblica delle banane firma e dunque vara (è complice del varo di) un decreto “sicurezza” che in pratica istituisce lo stato di polizia, e dà ancora maggiori protezioni a quelle stesse forze neofasciste e repressive che – più o meno pilotate dai servizi segreti statunitensi – negli scorsi settant’anni hanno commesso in Italia un gran numero di ormai notissimi crimini, esecuzioni, stragi, depistaggi, accordi con le mafie eccetera; e che – soprattutto con Genova 2001 – si sono riprese pienamente il campo squadristico storico, ‘arricchito’ dalle esperienze della macelleria delle dittature sudamericane;
  • la medesima repubblica delle medesime banane non solo intrattiene ottimi rapporti (anche economici e militari) con israele e con la sua natura e prassi genocida e razzista, ma attua energicamente il razzismo e la deportazione anche in casa propria (cpr, lager in Albania, permanenza della legge Bossi Fini eccetera);
  • la compagine neofascista del goveno della stessa repubblica delle stesse banane ha da tempo occupato e blindato posti chiave nell’informazione e distribuzione dell’informazione generalista (per non parlare dell’editoria, della distribuzione e di canali video non ‘pubblici’: proprietà diretta del defunto referente politico della mafia celebrato con funerali di Stato due anni fa);
  • la detta compagine si avvia a completare il piano piduista di Gelli, sottomettendo la gestione della giustizia alle esigenze del governo e dei suoi padrini e padroni criminali; così come si avvierà presto a finire di smantellare sanità e scuola pubbliche, per ulteriormente accentuare la natura classista delle opportunità effettive di accesso a salute e istruzione;
  • in tutto questo, la sinistra istituzionale, segnatamente il PD, è incerto se oscilli più tra cretinismo e connivenza, o tra connivenza lassista e connivenza attivamente complice;
  • il caso Paragon, il software usato da forze (non identificate) dello Stato per spiare giornalisti, attivisti e altri individui, ri-chiarisce perfettamente, se ce ne fosse bisogno, che le istituzioni – tutte – non si sono mai fatte né si fanno tutt’ora il minimo scrupolo di ricorrere a mezzi illegali e invasivi per spiare i cittadini, non importa se coinvolti in attività politiche o meno; (le stesse tecnologie che permettono lo spionaggio – e magari il furto e la vendita di dati sensibili – permettono anche, si può immaginare, la fabbricazione di false prove e accuse contro chiunque);
  • Meta fa attivamente shadowbanning e boicottaggio di post e account filopalestinesi sia su facebook che su instagram, nonostante soprattutto instagram sia una fonte ricchissima di informazioni che riescono – a valanghe: per pressione quantitativa – a sfuggire ai filtri e a trasmettere in diretta il genocidio che israele commette ai danni di Palestinesi;
  • Meta ti obbliga alla sua IA, installata su whatsapp, e non è ancora chiaro se e come ci sarà una possibilità di opt-out, né quanto e come (e con quali garanzie e chiarezza) sarà o già ora è possibile tener fuori il naso di Zucko dalle nostre conversazioni private, le nostre foto, i video, gli appunti, le opinioni, insomma dai sacrosanti cazzi nostri;
  • Google e Microsoft hanno fornito e forniscono tecnologie di IA e supporto cloud alle forze israeliane per il massacro dei Palestinesi; sono gli stessi Google e Microsoft che ospitano e gestiscono percentuali spaventose di materiali e informazioni dai e sui cittadini di (praticamente) tutto il mondo; per non parlare di Meta, daccapo; in quali mani siamo?


[continua]

[forse]aggiornamenti 15-16-17 aprile:

youtube.com/embed/z2609lJqlH4?…

(1) Sigfrido Ranucci, nel silenzio generale, denuncia che una nuova circolare Rai impone la tracciabilità di tutto il materiale video, comprese le interviste con fonti anonime. Tutto dovrà essere caricato su una piattaforma interna dell’azienda, accessibile e monitorabile: “Si tratta di materiale sensibile: ci sono colloqui con fonti anonime, immagini che fanno parte del lavoro investigativo. Tracciarli significa compromettere la fiducia, esporre chi parla e limitare chi indaga […] . Per esempio, chi ha documentato tutte le inchieste legate al famoso incontro all’autogrill tra Renzi e Mancini, oggi è obbligato a fornire tutto il materiale girato, qualora la RAI, o chi per essa, lo richieda. Io credo che si stia chiudendo un cerchio, e che diventerà impossibile fare giornalismo d’inchiesta”.

Diciamo semplicemente che è un altro colpo alla democrazia in Italia.

(2) Perfino peggio: https://x.com/Marco49922370/status/1912056981973602350

(3) aggiornamento 17 aprile: articolo di Marco Schiaffino, per Radio Popolare, sullo schifo del controllo globale (e delle deportazioni) in USA [pdf]

#accordiConLeMafie #AI #controllo #controlloGlobale #controlloSociale #CPR #criminali #crimini #decretoSicurezza #depistaggi #deportazioni #dittatura #dl1660 #esecuzioni #facebook #fascismo #fascisti #funeraliDelloStato #funeraliDiStato #Gelli #genocidio #google #governo #IA #Instagram #istruzione #istruzionePubblica #lagerInAlbania #lottaDiClasse #mafia #mafie #MarcoSchiaffino #Meta #Microsoft #neofascismo #neofascisti #Palestina #palestinesi #Paragon #PD #puliziaEtnica #RadioPopolare #razzismo #razzisti #repressione #repubblicaDelleBanane #sanitàPubblica #ScuolaDiaz #scuolaPubblica #scuolePubbliche #shadowbanning #social #socialNetwork #spionaggio #statoDiPolizia #stragi #testiDiMgInRete #USA #whatsapp





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ranucci sull’attacco portato dal decreto “sicurezza” al giornalismo


youtube.com/shorts/z2609lJqlH4…

#decretoSicurezza #governoItaliano #neofascismo #Rai #Ranucci #report #SigfridoRanucci

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@RFantazzini ben ritrovato!!! Tutto ok "in real life"? 🤗

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in reply to Gabriella Dodero

Ciao, purtroppo no; sembra che tutto remi contro di me. Cerco di tenere duro.

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17 aprile, università di padova: incontro con mg su “scrittura di ricerca, tra verbale e non verbale”


LABORATORIO POESIA @ Università di Padova
Incontro con Marco Giovenale

Scritture di ricerca,
tra verbale e non verbale


17 aprile 2025, alle ore 17:30
POLO BEATO PELLEGRINO, AULA 9
Seconda data del modulo

incontro aperto a tutti
(studenti e non)

locandina dell'incontro del 17 aprile a Padova, sulla scrittura di ricerca
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evento fb:
facebook.com/events/s/incontro…

pdf della locandina:
slowforward.wordpress.com/wp-c…

*

Il seminario è valido per l’acquisizione dei 3 cfu relativi alle “altre attività” per gli studenti e le studentesse di Filologia moderna dell’Università di Padova. Cliccare qui per l’accesso al moodle

Il progetto è finanziato dal Prin “MeCo. Le forme della poesia italiana contemporanea”. Responsabile scientifico: Prof. Fabio Magro
Contatti: laboratoriopoesia.pd [at] gmail.com
Progetto grafico: Tiziano Segalina


nota di MG:

Si parlerà di siti di scritture sperimentali (navigando insieme su schermo in alcune pagine), della Casa esposta, di Oggettistica e altri libri, di Prosa in prosa, di postpoesia, di non-assertività e ricerca letteraria, di flarf e googlism, e – sul fronte verbovisivo – di asemic writing. Insomma di tutte le cose di cui la rete, le riviste, i convegni, le interviste e l’editoria di qualità brulicano da una ventina d’anni circa.

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gaza, 18 minuti per fuggire dall’ospedale. poi i missili e le macerie / chiara cruciati sul “manifesto”, 15 aprile 2025

Gaza, 18 minuti per fuggire dall’ospedale. Poi i missili e le macerie


Chiara Cruciati

il manifesto, 15 aprile 2025

PALESTINA L’attacco israeliano sull’al-Ahli lascia Gaza City senza cliniche, tre pazienti muoiono nel cortile: «Il corpo di mio figlio bruciava, la schiena sanguinava, urlava dal dolore». Stallo nel negoziato al Cairo

A quasi due giorni dal bombardamento israeliano dell’ospedale battista Al-Ahli di Gaza City, i feriti arrivano lo stesso. Se ce li abbiano portati perché non sapevano fosse ormai un cumulo di macerie o perché speravano che qualche reparto fosse ancora funzionante, è difficile dirlo. Non hanno trovato né medici né infermieri, non hanno trovato più l’ospedale.
L’ISTITUTO CRISTIANO è stato colpito dall’aviazione israeliana nella notte tra sabato e domenica, alla vigilia della domenica delle palme. Poco prima l’esercito ne aveva ordinato l’evacuazione immediata. Agli sfollati, i sanitari, i pazienti e i loro familiari ha concesso una manciata di minuti, 18 per l’esattezza, per scappare.
Mentre i missili cadevano sopra il pronto soccorso, chirurgia e radiologia, sopra la farmacia e la stazione dell’ossigeno, mentre l’ultimo ospedale funzionante di Gaza City si accartocciava su se stesso, nel cortile morivano tre pazienti. Un bambino per il freddo, due adulti perché avevano bisogno dell’ossigeno per sopravvivere.
Yousef Abu Shakran, padre di 29 anni, ha stretto tra le braccia il figlioletto Mohammed, cinque anni e ustioni di terzo grado sulla schiena e sulle gambe, subite durante il raid israeliano che la scorsa settimana ha provocato una strage a Shujaeya.
È corso fuori dall’ospedale il più rapidamente possibile: «Il suo corpo bruciava, la schiena sanguinava, urlava dal dolore. Le ferite di tanta gente si sono riaperte, ho visto i familiari di una ragazzina con danni alla spina dorsale che tentavano di alzarla dal letto, ma era pieno di calcinacci». «Siamo usciti dall’ospedale e pochi secondi dopo è stato colpito da due missili, hanno fatto tremare la terra – ha raccontato Abu Shakran ad al-Jazeera – Erano le 2 di notte, non avevamo idea di dove portare nostro figlio. Soffriva e sanguinava. Non ci sono cliniche, non ci sono ospedali».

SUHAIB È TORNATO tra le macerie della sua casa nel quartiere di Zeitoun sulle spalle del fratello. Mezz’ora di strada. Non riesce a camminare, ha una gamba spappolata. L’attacco all’Al-Ahli è stato «giustificato» da Israele allo stesso modo: era un centro militare di Hamas. Nessuna prova e l’ennesimo chiodo sulla bara del sistema sanitario gazawi.
L’ospedale battista è uno dei 36 ospedali della Striscia distrutti o danneggiati dall’offensiva israeliana dal 7 ottobre. Ne rimangono in funzione 21, fa sapere l’Organizzazione mondiale della Sanità.
Un ospedalicidio che fa il paio con il blocco totale degli aiuti umanitari (cibo, medicine, tende) in vigore ormai da un mese e mezzo e che sta ammazzando lentamente Gaza.
Un insieme di pratiche che sta provocando reazioni globali. Si fermano però alle dichiarazioni, senza che seguano misure concrete. Tra queste quelle dell’alta rappresentante Ue agli esteri, Kaja Kallas, nota per la sua vicinanza alle posizioni israeliane ma che ieri ha definito le azioni di Tel Aviv sproporzionate. Più di così non riesce a fare, nonostante i massacri siano quotidiani (quasi 51mila i palestinesi uccisi dal 7 ottobre 2023, a cui si aggiungono 14mila dispersi stimati) e negli ultimi giorni in particolare abbiano preso di mira la cosiddetta «zona umanitaria» di al-Mawasi.
IL FAZZOLETTO di terra lungo la costa meridionale, ridotto a tendopoli, non è mai stata risparmiata dall’esercito israeliano. Ma è tanto più odioso che venga bombardata quando è in corso l’ennesimo sfollamento forzato da Rafah e Khan Younis: gli ordini di evacuazione emessi dall’esercito israeliano spingono famiglie prive di tutto verso una zona che sicura non lo è stata mai. Non è una novità nemmeno questa: da mesi esperti e analisti spiegano bene il significato di «zone sicure», aree in cui la popolazione viene concentrata e poi colpita, pratica che molti leggono come volta a rendere Gaza invivibile, senza speranza, dove non esiste altra alternativa che andarsene.
È quanto avviene a Rafah, circondata su ogni lato e per metà – come dimostrano le immagini satellitari – sotto il totale controllo dell’occupazione israeliana, impegnata in queste ore nella costruzione di una nuova strada che – si immagina – dovrà collegare il corridoio Morag a sud con il Netzarim, al centro.
Israele avanza con il chiaro obiettivo di occupare a tempo indeterminato pezzi di Gaza palestinian-free, mentre al Cairo i tavoli del dialogo non producono risultati. A dare conto dello stallo sono stati ieri i negoziatori, Qatar ed Egitto, dopo la partenza del team di Hamas che ha bocciato ieri la proposta egiziana (45 giorni di cessate il fuoco) perché prevede anche il disarmo del gruppo. Un’altra bozza (che sarebbe stata proposta dallo stesso Israele e a cui Hamas aveva dato iniziale consenso) prevede il rilascio di dieci ostaggi israeliani e informazioni certe sugli altri 48 in cambio di 45 giorni di tregua.
Il tutto all’interno di un quadro che resusciti la seconda fase del precedente accordo, stracciata dalla rottura israeliana della tregua, lo scorso 18 marzo, e che avrebbe dovuto condurre alla fine dell’offensiva. Intanto all’Afp, un membro del politburo del movimento islamico rilanciava la proposta iniziale: tutti liberi in cambio del cessate il fuoco permanente, l’ingresso degli aiuti e il ritiro delle truppe israeliane.
A NETANYAHU però non interessa porre fine alla guerra. L’opinione pubblica israeliana lo ha capito, gli ostaggi sono sacrificabili. La reazione monta tanto più dopo il 18 marzo e le prime vere crepe attraversano l’entità che più di altre tiene unito il paese, l’esercito: dopo la lettera di centinaia di riservisti, ieri ne è giunta un’altra a chiedere la fine dell’offensiva, firmata da 1.525 soldati.
È di ieri anche l’appello di 3.500 professori per «il ritorno degli ostaggi anche al costo di porre fine alla guerra». Perché il punto, nella stragrande maggioranza dei casi, non è il genocidio dei palestinesi ma la perdita di fiducia verso la leadership politica.

ilmanifesto.it/gaza-18-minuti-…

Un medico palestinese tra le macerie dell’ospedale battista Al-Ahli di Gaza City – Xinhua/Rizek Abdeljawad
Un medico palestinese tra le macerie dell’ospedale battista Al-Ahli di Gaza City – Xinhua/Rizek Abdeljawad

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Lost for 400 Years: Researcher Discover Hidden Copy of Shakespeare Sonnet

By University of Oxford

scitechdaily.com/lost-for-400-…

Full article by Leah S Veronese is available here:
academic.oup.com/res/advance-a…

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april 24, rome, a conference @ john cabot university: umberta telfener, “the systemic frame. the teachings of heinz von foerster”


THE SYSTEMIC FRAME.
THE TEACHINGS OF HEINZ VON FOERSTER
a talk by
Umberta Telfener

April 24 at 6pm
John Cabot University
Via della Lungara 233, Rome
ROOM GL1

or online here:
LINK TO THE Teams MEETING

The systemic conceptual frame implies a change in the way we see the world, a non-linear causality, the utilization of multiple layers of observation and explanation. We do not look at the tree alone nor at the forest; we consider the relationship among the two and we get information by the differences which create a difference. This paradigmatic shift does not come immediately nor is it natural. Our western languages utilize a subject, an action and an object (the cat runs after the mouse) and we are used to a simplification of interactions.

The systemic point of view has as a mandate to respect complexity.

I was lucky enough to meet Heinz von Foerster, a Viennese physicist considered the father of constructivism and second order cybernetics. In the seminar I will start talking about his teachings and will develop their implications for everyday life.

What are the epistemological implications of von Foerster’s proposal? Respecting complexity, reflexivity, constructivism, the observing system, individuals as self-organizing systems, positioning, the isomorphism between micro and macro, the political and ethical stances, are all concepts that have to do with his theoretical perspective. We will talk about it.

*

Umberta Telfener is a health psychologist, systemic psychotherapist, professor at the therapeutic school of Milan, Milan Approach, and President of the European Family Therapy Association (EFTA). She taught for ten years at the School of Specialization in Health Psychology at the University of Rome La Sapienza and since the 1980s has been a relationship manager for foreign relations at the Centro Milanese di Terapia della Famiglia.

https://neocyberneticcrew.org

#complexity #constructivism #cybernetics #differences #HeinzVonFoerster #JohnCabotUniversity #reflexivity #systemicConceptualFrame #systemicFrame #systemicPointOfView #UmbertaTelfener

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#Éphéméride : il y a 306 ans (1719) disparaissait Madame de Maintenon
#OTD

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#Éphéméride : il y a 346 ans (1679) s'éteignait la duchesse de Longueville
#OTD

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nella serie di podcast ‘in cc’, giuseppe garrera parla dei frammenti di puzzle di yoko ono


open.spotify.com/embed/episode…

da
open.spotify.com/episode/2kJeX…

link al podcast

𝗔 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝘂𝘇𝘇𝗹𝗲 è 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮…

L’oggetto di cui Garrera ci parla in questo nuovo episodio di IN CC potrebbe sembrare un semplice frammento di puzzle azzurro, ma dietro a quel tassello si nasconde molto di più. Durante la 53ª edizione della Biennale di Venezia del 2009, Yoko Ono ha distribuito i pezzi di un puzzle tra i visitatori, invitandoli a prendere un frammento. Ogni pezzo del puzzle, con le sue iniziali impresse sul retro, crea un legame tra chi lo possiede. Si tratta di una delle operazioni più poetiche dell’artista.

Nel nuovo episodio, Garrera svela il significato nascosto dietro questo singolare oggetto della sua collezione e ci racconta che cosa rappresenta davvero l’immagine una volta completata.

*

Foto dell’opera: collezione Giuseppe Garrera

Introduzione: Marina Pietrocola

Intervento diGiuseppe Garrera

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Australian Iron Man: Ned Kelly’s Final Standoff

He is called Iron Man for a good reason.

amusingplanet.com/2025/01/aust…

Book about Ned Kelly at PG

gutenberg.org/ebooks/57026

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On publishing Charlotte Brontë’s miniature book of poems for the first time.

By R.B. Russell

lithub.com/on-publishing-charl…

Charlotte Brontë at PG:
gutenberg.org/ebooks/author/40…

#books #literature #literarycriticism

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