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oggi, 3 marzo, per ‘il club del libro’, nello spazio yt e fb ‘la finestra di antonio syxty’: “quasi tutti”, di marco giovenale



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per “Il club del libro”, OGGI, 3 marzo, alle ore 21:00
@ La finestra di Antonio Syxty (Youtube & Facebook)
Luigi Severi, Massimiliano Manganelli, e Antonio F. Perozzi
(ri)leggono (e parlano di)

QUASI TUTTI


microtensori e prose in prosa 2008–2010–2018

Copertina di "Quasi tutti", di Marco Giovenale

(prose in prosa di Marco Giovenale,
Polìmata, 2010; ediz. definitiva Miraggi 2018)

evento facebook:
facebook.com/events/1694948924…

informazioni & link vari:
slowforward.net/2018/11/20/lin…

slowforward.net/wp-content/upl…
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#AntonioFPerozzi #LaFinestraDiAntonioSyxty #LuigiSeveri #MassimilianoManganelli

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pod al popolo, #055, “erano in pericolo”, brano da “quasi tutti” (2010, 2018), audio su rai radiotre, 21 mar. 2011


Nella giornata della poesia dell’ormai pleistocenico 2011, su Rai RadioTre vennero trasmessi vari audio, tra cui un frammento da Erano in pericolo, sequenza interna a Quasi tutti, di MG (Polìmata 2010, poi ediz. definitiva Miraggi 2018). Lo si riprende con misurata stupefazione qui su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimofail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

slowforward.wordpress.com/wp-c…_

Quasi tutti (Miraggi, 2018)
miraggiedizioni.it/prodotto/qu…

#audio #EdizioniMiraggi #laTemibileGiornataDellaPoesia #Miraggi #MiraggiEdizioni #mp3 #PAP #pap055 #pap055 #podAlPopolo #podcast #prosa #prosaBreve #QuasiTutti #Radio3 #RadioTre #RaiRadio3 #RaiRadioTre #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca

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rossana apicella: giancarlo pavanello e il ‘teatro itinerario’ (1977)


cliccare sulle immagini per ingrandirle.

grazie a Giancarlo Pavanello per il prezioso materiale

#art #arte #GiancarloPavanello #IlGruppoTeatroItinerario #RossanaApicella #teatro #TeatroItinerario

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Discover the Self-Taught Genius of Leonardo da Vinci

By Shiori Chen

mymodernmet.com/self-taught-le…

Leonardo da Vinci at PG:
gutenberg.org/ebooks/author/16…

#books #art #history

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[r] _ rabbits starring jack / david lynch. 2020

youtube.com/embed/XL0kXHo3njA?…

#art #arte #cinema #DavidLynch #film #movie #Rabbits #video

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è online il podcast “matteotti e gli altri”, a cura della fiap, federazione italiana associazioni partigiane


MATTEOTTI E GLI ALTRI

podcast disponibile gratuitamente su https://www.letteraicompagnirivista.com/matteotti-e-gli-altri/

a cura della Federazione Italiana Associazioni Partigiane

fiapitalia.it/podcast/

disponibile anche sulle piattaforme Spotify, Amazon Music, Apple Podcast, Spreaker

L’iniziativa è realizzata dalla

FIAP – Federazione Italiana Associazioni Partigiane e dalla Fondazione Aldo Aniasi

#antifascismo #FederazioneItalianaAssociazioniPartigiane #Fiap #FondazioneAldoAniasi #GiacomoMatteotti #Matteotti #Partigiani #podcast

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il silenzio degli intellettuali: articolo di roberta de monticelli sul ‘manifesto’ del 17 feb. 2025


C’è qualcosa di terribile nel silenzio con cui filosofi, giuristi, intellettuali specie accademici assistono oggi non solo alla violazione su larghissima scala, ma all’ostentato ripudio, da parte di molti governi occidentali, dei principi di civiltà enunciati nelle costituzioni rigide delle democrazie e nelle Carte del costituzionalismo globale che la seconda metà del Novecento ha prodotto. A esemplificare questo assunto, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Guerre e politiche di escalation bellica illimitata. Riarmo selvaggio nei programmi della maggior parte dei governi europei, genocidi tollerati alla luce del sole, deportazioni annunciate di interi popoli, respingimenti di massa di migranti e immigrati, detenzioni illegali, razzismo ostentato ai vertici dei governi, attacchi violenti all’indipendenza dei sistemi giudiziari nazionali e al diritto internazionale, asservimento delle politiche pubbliche a enormi concentrazioni di ricchezza privata, privatizzazione dello spazio cosmico, recesso dai pochi vincoli esistenti alla devastazione dell’ecosistema.

Assistiamo del resto – come ai tempi in cui fu scritto il famoso romanzo di Camus, La peste – al contagio inquietante con cui il cinismo della Realpolitik, sdoganata ai livelli di governo in alcuni stati democratici occidentali, si diffonde nella sfera dell’informazione e del dibattito pubblico; e al fenomeno complementare del silenzio, della non-partecipazione, quindi dell’apparente indifferenza che vi risponde.

Ma si può tacere quando su un grande giornale nazionale di tradizione progressista si legge, a proposito del piano trumpiano di deportazione di massa della popolazione di Gaza, che si tratta di una proposta, «fuori dagli schemi», e che da parte europea sarebbe segno di «poco coraggio» non prenderla in considerazione (Molinari, Repubblica 13 febbraio)? Oltre certi limiti cinismo o silenzio e indifferenza, i sintomi più classici della «banalità del male», equivalgono a complicità nei crimini: è il fenomeno che Luigi Ferrajoli chiama «l’abbassamento dello spirito pubblico» e il «crollo del senso morale a livello di mass» (L’ostentazione della disumanità al vertice delle istituzioni e il crollo del senso morale a livello di massa, sito di Costituente Terra).

La domanda che sottende questa angosciata constatazione è: c’è una corresponsabilità del dotto, dello studioso, del “filosofo” in senso lato in questo «abbassamento dello spirito pubblico»? E una risposta è: certamente.

È la lettura puramente politologica che ha prevalso della democrazia, tanto diversa da quella ancora prevalente da Calamandrei al primo Bobbio, e, sul piano globale, nel pensiero che portò alla Dichiarazione Universale del ’48. Un pensiero che sta al polo opposto di quello che, a destra e a sinistra, riduce l’idealità, il vincolo etico in funzione di cui sono progettate tutte le istituzioni democratiche, a ideologia. Cioè a pura retorica di battaglia.

Quel pensiero etico non si è prolungato fra gli intellettuali della guerra fredda prima, e di un atlantismo triumphans poi, ma nei documenti della perestroika e della politica dell’«Europa Casa comune» dello sconfitto Gorbaciov, assai più dei “nostri” leader consapevole della connessione inscindibile fra ordine internazionale e democrazia in ciascuno stato. E pensare che la sciagurata storia della nostra democrazia incompiuta, sempre di nuovo violentemente intimorita, avrebbe dovuto rendercene fin troppo consapevoli.

A proposito di Alleanza atlantica. Giova accostare gli estremi, il grande statista sconfitto e la visionaria che de Gaulle fece confinare in uno stambugio di Londra perché non intralciasse la politica, nel ’43 – e crepasse pure d’inedia e di dolore: Simone Weil. Profetici entrambi. «Nella politica mondiale odierna non c’è compito più importante e complicato di quello di ristabilire la fiducia fra la Russia e l’Occidente», scrisse Gorbaciov (appena prima di morire). «Sappiamo bene che dopo la guerra l’americanizzazione dell’Europa è un pericolo molto grave», scrisse Simone nel suo stambugio. La perdizione dell’Oriente (non solo mediterraneo) è la perdita del passato e dello spirito.

Ciò che accade oggi, e di cui siamo responsabili, è l’esito dell’avvenuta politicizzazione (ovvio, se l’idealità non è che ideologia) di ogni sfera di valori e di norme, dunque in particolare dell’etica e del diritto, una politicizzazione nel senso più arcaico e tribale di “politica”, intesa come sfera delle relazioni amico-nemico e continuazione della guerra con altri mezzi. Un’evoluzione dell’autoritarismo – più ferino e insieme indissociabile dalla tecnologia, e soprattutto radicato ormai nel potere aziendale e digitale, un completo rovesciamento del Leviatano o “stato etico” fascista, un nazismo a guida privata. Dove l’abolizione della differenza fra il vero e il falso avviene in nome della libertà di opinione e di espressione, e con la forza degli algoritmi che governano i social, per cui poi l’attacco allo straccio di stampa che resta sembra ancora quasi onesto: ti bastono perché non mi piace ciò che dici, all’antica.

Intanto il re non riscrive il passato (che importa) ma i nomi sul mappamondo. E noi? Vorrei rispondere con le parole di Raji Sourani, fondatore e direttore del Centro per i diritti umani a Gaza: «Mi sarei aspettato che l’Europa ci chiedesse di rinunciare alle armi. Macché. Ci chiedeva di rinunciare al diritto».

#abbassamentoDelloSpiritoPubblico #AlleanzaAtlantica #CostituenteTerra #dittatura #Gaza #Gorbaciov #ilManifesto #LuigiFerrajoli #Nato #occidente #RajiSourani #Realpolitik #Repubblica #RobertaDeMonticelli #Russia

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Castles in the sky: the fantastical drawings of author Victor Hugo – in pictures

Although better known for his sprawling Romantic novels The Hunchback of Notre-Dame and Les Misérables, celebrated French author Victor Hugo spent much of his time drawing. A collection of about 70 of his sketches will soon be on display at the Royal Academy in London, in an exhibition bringing together caricatures, travel drawings and landscapes.

theguardian.com/artanddesign/g…

#art #painting #literature


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#OTD in 1754.

Riot at Smock Alley Theatre in Dublin. Thomas Sheridan, the manager, resigns, and leaves Ireland on September 15 for London where his wife Frances Sheridan meets Samuel Richardson.

Thomas Sheridan was the manager at the time and had recently banned the presence of audience members on stage and the taking of money for the privilege of going backstage.

en.wikipedia.org/wiki/Smock_Al…

en.wikipedia.org/wiki/Thomas_S…

Thomas Sheridan at PG:
gutenberg.org/ebooks/author/39…

#books #literature

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#OTD in 1854.

An adaptation of Shakespeare's The Merchant of Venice into Bengali, Bhānumatī-chittavilās by Hara Chandra Ghosh, is staged; also, Dinabandhu Mitra introduces Falstaff in Nabin Tapaswini.

en.wikipedia.org/wiki/The_Merc…

en.wikipedia.org/wiki/John_Fal…

At PG:
gutenberg.org/ebooks/1515
gutenberg.org/ebooks/1780

#books #literature #drama #theatre

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Is This the Best of All Possible Worlds? Leibniz vs. Voltaire

What does it mean for this world to be the “best possible world,” even with the obvious existence of evil? Leibniz and Voltaire weigh in.

By Mirjana Jojić

thecollector.com/is-this-best-…

#books #literature #philosophy

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pod al popolo, #054, audio completo della presentazione di “oggettistica” @ libreria tomo, roma, 28 feb. 2025


Ieri, 28 febbraio 2025, nella operosa città di Roma, presso la Libreria Tomo, a San Lorenzo, Guido Mazzoni, Fabrizio Pelli e Fabrizio Scrivano hanno presentato OGGETTISTICA, di Marco Giovenale (Tic, 2024), presente & leggente l’autore. La risultante sonora è ascoltabile qui su Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimofail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

un intervento da me citato nella conversazione: operavivamagazine.org/6070-2/

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informazioni e link sul libro:slowforward.net/2024/04/15/lin…
reading 28 feb 2028

#6070 #Anni70 #anni80 #anniOttanta #anniSettanta #audio #cambioDiParadigma #FabrizioPelli #FabrizioScrivano #Figidaire #FioriFreschi #glitch #GuidoMazzoni #ironia #lettura #libreriaTomo #Linus #MarcoGiovenale #MG #MovimentoDellaPantera #Occupazioni #Oggettistica #ombre #opacità #OperaViva #PAP #pap054 #pap054 #podAlPopolo #podcast #presentazione #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #Tomo #Zut

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gianfranco faina, ludd, settanta/milieu


● in preparazione, nella collana Settanta delle edizioni Mileu: Gianfranco Faina. Difendere la libertà diffondere la libertà ovunque, di Anna Marsilii e Giorgio Moroni

● qui di seguito, un testo di Alfredo Passadore su Ludd a Genova (1969-1971)

[…] [Nel ’68 a genova] poteva accadere che, iscrivendosi a Filosofia, si inciampasse in qualcosa di imprevisto e si venisse finalmente a contatto con qualcuno che lo spirito radicale dei tempi sembrava davvero incarnarlo. Era un gruppo di amici che ruotava attorno a Gianfranco Faina, docente di Storia Moderna, personaggio di spicco della sinistra non allineata. Uscito dal Pci dell’invasione dell’Ungheria, coerentemente radicale ma mai stalinista, Faina aveva dato vita prima al circolo Rosa Luxemburg e poi, ai tempi in cui lo conobbi, alla Lega degli operai e degli studenti, trasformatasi in Ludd. Rispetto alle solite prediche più o meno progressiste e alle critiche su posizioni oltranziste ai partiti tradizionali della sinistra (erano gli anni in cui Pajetta bollava gli studenti di «lupi mannari» e Pasolini si scioglieva in lodi insensate dei giovani poliziotti, a suo dire ben più autentici dei borghesi studenti) i luddisti citavano Paul Cardan, Socialisme ou Barbarie e la prima critica radicale al delirio burocratico sovietico, parlavano di autogestione e soprattutto, per bocca di Mario Lippolis, ironico e sarcastico oratore nelle assemblee di Filosofia, dei situazionisti francesi, gruppo allora sconosciuto ai più e ben lungi dal profluvio di citazioni a sproposito di cui sarebbero diventati vittime in futuro.
Immediatamente attratto da un discorso che finalmente pareva tener conto dello spirito dei tempi, e del nuovo che prepotentemente si affacciava, ricordo ancora i consigli non richiesti di qualche compagno di allora che suggeriva di non prestar loro ascolto in quanto provocatori, ingenui spontaneisti, predicatori del nulla e via insultando. Fortunatamente non lo feci e venni così a conoscenza di concetti sicuramente cruciali, come quello di critica della vita quotidiana (non aspettiamo la rivoluzione a venire, ma combattiamo già da subito il potere dell’alienazione all’interno delle nostre singole esistenze), di comunismo consigliare (non serve un partito egemone, guida e coscienza, ma piuttosto una miriade di consigli che si autogestiscono e decidono sul loro immediato futuro), di società dello spettacolo (la teoria di Debord sulla spettacolarizzazione della merce e sulle deflagranti conseguenze nelle società contemporanee) di «detournement» (la capacità di rovesciare la realtà, mostrandone in controluce gli autentici significati), di deriva metropolitana (il vagabondaggio creativo che trasforma concretamente il modo di vivere nelle città). Così, mentre all’indomani dell’invasione di Praga da parte dei sovietici, qualcuno arrivava a scrivere che «il socialismo si difende anche con i carri armati», mentre tanti inneggiavano al libretto rosso e alla «rivoluzione culturale», che altro non era se non una spietata epurazione voluta dallo strapotere maoista, i luddisti, in modo ironico e giocoso, lanciavano le loro provocazioni, dimostrandosi eccentrici rispetto a tanto neo conformismo di maniera.
Oltre all’Internazionale situazionista, si leggevano «Do It» di Jerry Rubin che raccontava le forme creative della lotta alle lobby negli Usa, i romanzi di Victor Serge che descrivevano dall’interno l’incubo staliniano, si pubblicava un opuscolo sulla cui copertina campeggiava ironicamente il motto «Il lavoro rende liberi» del lager di Aushwitz. E nella sede di Ludd in via San Luca, nel triennio in cui Ludd ebbe vita dal ’69 fino al ’71, transitavano personaggi dello spessore di Giorgio Cesarano, poeta anarchico e analista attento della contemporaneità, Mario Perniola, allora responsabile della rivista «Agar Agar», Jacques Camatte, a sua volta editore di «Invariance», divenuto poi psicogeografo e sostenitore di soluzioni assai simili a quelle pensate dai comontisti, mentre si allacciavano rapporti con gruppi milanesi, torinesi e romani.
A Roma, nella sede del Film Studio 70 di Amerigo Sbardella e Annabella Miscuglio, ricordo fumose riunioni interrotte dal passare di bellezze eteree succintamente vestite, accolte da improvvisi e attenti silenzi. E il sapore dolciastro e intenso di un «fumo» mai provato fino allora. Circolo e abitazione sorgevano a Trastevere, a pochi passi da Regina Coeli e disponevano di una sala dove si proiettavano film dell’avanguardia internazionale, tutto aveva orari assurdi e ti faceva sentire terribilmente provinciale.
Tra i gruppi amici quello dei torinesi spiccava per il radicalismo non solo predicato ma apparentemente anche duramente praticato. Editavano una rivista, «Acheronte»: il «fiume infernale si è rimesso in moto» procedendo spedito verso la rivoluzione, e avevano dato vita all’Organizzazione consigliare, in linea con le teorie di autogestione praticate anche a Genova. Il personaggio di spicco, Riccardo D’Este, era stato allora in galera e si diceva fosse stato tra i protagonisti della rivolta carceraria delle Nuove. Aveva fama ambigua, perché da sempre molti lo accusavano apertamente di essere un provocatore, addirittura, sosteneva qualcuno, un cripto fascista mascherato da gauchista. Quando finalmente comparve a Genova, lo fece in occasione di uno spettacolo teatrale recitato tra i vicoli del centro storico, il «Genovese Liberale» credo si intitolasse, e Riccardo e i suoi proposero di parteciparvi direttamente, trasformandolo dall’interno in una provocazione in presa diretta. Fu divertente, a tratti anche pericoloso, perché in qualche occasione si rischiò quasi il linciaggio. Per i torinesi il concetto di critica della vita quotidiana diventava spesso e volentieri un processo immediato alla vita di ogni giorno dei singoli individui: com’era possibile definirsi rivoluzionari e continuare a praticare il tran tran quotidiano come se nulla fosse? Tra i luddisti genovesi vigeva in effetti una stretta divisione tra vita famigliare e dimensione politica, le donne non partecipavano alle attività del gruppo e raramente venivano coinvolte, se si eccettuano i membri più giovani che invece tendevano a vivere tutto in coppia. D’Este al proposito aveva buon gioco nella sua critica radicale, anche se spesso i toni cadevano nell’eccesso e si facevano violenti, finendo per impaurire più che convincere. […]

● Tratto da: Gli anni del ’68. Voci e carte dall’Archivio dei Movimenti, il canneto editore, Genova 2017. (Si ringrazia).

#AlfredoPassadore #AnnaMarsilii #anni60 #Anni70 #anniSessanta #anniSettanta #collanaSettanta #DifendereLaLibertà #diffondereLaLibertà #EdizioniMilieu #Genova #GianfrancoFaina #GiorgioMoroni #Ludd #Milieu #Settanta

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#OTD in 1796.

Samuel Taylor Coleridge launches his periodical The Watchman; it lasts for only ten issues. In April his first verse collection, Poems on Various Subjects, is published in London. The publication contained essays, poems, news stories, reports on Parliamentary debates, and book reviews.

en.wikipedia.org/wiki/The_Watc…

en.wikipedia.org/wiki/Poems_on…

The Complete Poetical Works of Samuel Taylor Coleridge at PG:
gutenberg.org/ebooks/29090

#books #literature #poetry

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La regola celeste.
Più noto con il nome cinese di Tao Te Ching, è l'opera del filosofo cinese del IV sec. a.C Lao Tse. Ve ne sono diverse edizioni, due sono scaricabili gratuitamente in pdf, e raggiungibili da questo link:

liberliber.it/autori/autori-l/…

#UnoLibri #libri #letteratura #public_domain #cosediscuola

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#OTD in 1809.

The literary and political periodical The Quarterly Review is first published by John Murray in London. It ceased publication in 1967. It was referred to as The London Quarterly Review, as reprinted by Leonard Scott, for an American edition.

en.wikipedia.org/wiki/Quarterl…

At PG:
gutenberg.org/ebooks/39597
gutenberg.org/ebooks/40223

#books #literary_magazine

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From March 1 to October 15, 1919.

Publication runs of the American pulp magazine The Thrill Book are oriented towards the fantasy genre or science fiction. It includes the serialization of The Heads of Cerberus, written by Gertrude Barrows Bennett as Francis Stevens, with its early thematic use of an alternate time-track, or parallel worlds.

en.wikipedia.org/wiki/The_Thri…

en.wikipedia.org/wiki/The_Head…

The Thrill Books is available at LibriVoX:
librivox.org/group/676?primary…

#books #pulpfiction

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#OTD in 1856.

Lewis Carroll chooses his pseudonym; on May 1 he takes up photography as a hobby. A romantic poem called "Solitude" appeared in The Train under the authorship of "Lewis Carroll". This pseudonym was a play on his real name: Lewis was the anglicised form of Ludovicus, which was the Latin for Lutwidge, and Carroll an Irish surname similar to the Latin name Carolus, from which comes the name Charles.

en.wikipedia.org/wiki/Lewis_Ca…

At PG:
gutenberg.org/ebooks/author/7

#books #literature

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14-23 marzo 2025, roma, studio campo boario: “in itinere. pratiche di scrittura asemica”, 50 opere di fabrizio m. rossi in mostra

STUDIO CAMPO BOARIO, ROMA


Fabrizio M. Rossi, In itinere. Pratiche di scrittura asemica. Cambiaunavirgola, Roma 2025.

Fabrizio M. Rossi
In itinere. Pratiche di scrittura asemica
50 opere in mostra
a cura di Marco Giovenale

con catalogo
edizioni cambiaunavirgola, roma
cfr. anche facebook.com/InItinereScrittur…

Studio Campo Boario
Roma, 14-23 marzo 2025

viale del Campo Boario, 4/a
(Ostiense, Piramide)

*
incontri col pubblico

inaugurazione
venerdì 14 marzo 2025 ore 17,30

in itinere: colloquio sulle scritture asemiche
con
silvia bordini, alberto d’amico, ada de pirro, giuseppe garrera, marco giovenale, fabrizio m. rossi
domenica 16 marzo 2025 ore 17,30

chiusura
domenica 23 marzo 2025 ore 17,30

ingresso libero

*
visitabile su appuntamento
06 86329653

#AdaDePirro #asemic #asemicWriting #asemics #Cambiaunavirgola #FabrizioMRossi #FabrizioRossi #GiuseppeGarrera #inItinere #MarcoGiovenale #mostra #PasqualePolidori #praticheDiScritturaAsemica #scritturaAsemica #SilviaBordini #StudioCampoBoario

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Verso il linguaggio universale.
Breve saggio di Giovanni Lanzalone, discepolo del De Sanctis, in cui ipotizza la nascita di un linguaggio universale dalla fusione dei linguaggi naturali, contrapposta al predominio di un linguaggio tra quelli esistenti. Si può scaricare gratis, in pdf, da:

liberliber.it/autori/autori-l/…

#UnoLibri #libri #letteratura #public_domain #cosediscuola

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American artist Lilla Cabot Perry died #OTD in 1933.

She worked in the American Impressionist style, rendering portraits and landscapes in the free form manner of her mentor, Claude Monet. Although it was not until the age of thirty-six that Perry received formal training, her work with artists of the Impressionist, Realist, Symbolist, and German Social Realist movements greatly affected the style of her oeuvre.

en.wikipedia.org/wiki/Lilla_Ca…

#art #impressionism #womeninart

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18thousand children killed by izrahell


Sorry (REALLY, SINCERELY SORRY) for the Bibas children. I only show here one of the last victims of the #genocide #israel is committing. She was 2 months old. Her name is Sham Youssef Al-Shambar.
She is the 18000th victim. (But we all know that by saying 18 thousand we are underestimating the real number of Palestinian children killed by israel).

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Picasso vs. Matisse: The Friendship (and Rivalry) That Shaped Modern Art

Were the artists frenemies, rivals, or creative soulmates? All of the above, it seems.

news.artnet.com/art-world/art-…

#art #culture

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L'U.C. Louvain organise, les 16 et 17 octobre 2025, un #colloque sur le thème "Quand dire, c’est taire. Parole, silence et performance de l’acte de langage à l’époque moderne (XVIe-XVIIIe siècle)".
Le programme est en ligne : parole.hypotheses.org/

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oggi, 28 febbraio, a roma, libreria tomo: presentazione di “oggettistica”, di mg (tic edizioni, 2024)


rassegna
cliccare per ingrandire

a Roma, OGGI, venerdì 28 febbraio, alle ore 18:30
nel contesto della rassegna ‘Fiori freschi’
[color="#ff0000"]OGGETTISTICA, di Marco Giovenale @ Libreria Tomo[/color]
(via degli Etruschi 4-14)
con Guido Mazzoni, Fabrizio Scrivano, Fabrizio Pelli
presente & leggente l’autore

evento facebook:
facebook.com/events/6434323748…

*

il libro:
ticedizioni.com/products/ogget…

link e informazioni:
slowforward.net/2024/04/15/lin…

libreriatomo.com/

*

colonna sonora:

youtube.com/embed/Zts332Y-nyg?…

sintesi:

slowforward.net/wp-content/upl…

#cambioDiParadigma #criticaLetteraria #FabrizioPelli #FabrizioScrivano #FioriFreschi #GuidoMazzoni #JimiHendrix #kritik #libreriaTomo #MarcoGiovenale #Oggettistica #presentazione #prosa #ProsaInProsa #reading #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #ThirdStoneFromTheSun #Tic #TicEdizioni #Tomo #TomoLibreria

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Anactoria is a woman mentioned in the work of the ancient Greek poet Sappho, who wrote in the late 7th and early 6th centuries BCE. Sappho names Anactoria as the object of her desire in a poem numbered as fragment 16. Another of her poems, fragment 31, is traditionally called the "Ode to Anactoria", although no name appears in it.

Algernon Charles Swinburne wrote a long poem, "Anactoria", published in his 1866 collection Poems and Ballads.

en.wikipedia.org/wiki/Anactori…

#books #literature #poetry

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"Thus the wise and worthy singer
Sings not all his garnered wisdom;
Better leave unsung some sayings
Than to sing them out of season."
Epilogue, line 20

#OTD in 1835.

The Finnish language epic poetry Kalevala, compiled by Elias Lönnrot from oral sources, is first published in the Grand Duchy of Finland, becoming influential in the Fennoman movement.

en.wikipedia.org/wiki/Kalevala

Kalevala at PG:
gutenberg.org/ebooks/5186

#books #literature #poetry

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#OTD in 1925.

The first story under the name B. Traven (identified variously as actor Ret Marut or Otto Feige) is published, in Vorwärts (Berlin).

Traven real name, nationality, date and place of birth and details of biography are all subject to dispute.

en.wikipedia.org/wiki/B._Trave…

B. Traven at PG:
gutenberg.org/ebooks/author/53…

#books #literature

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in reply to Project Gutenberg

B. Traven: Portrait of a Famous Unknown

A graphic biography that tells the larger-than-life story of the German revolutionary, actor, and writer known as B. Traven (1882–1969).

pmpress.org.uk/product/b-trave…


in reply to Bibliothèque de Port-Royal

@Melis_sa@zirk.us @jordiprathoms avec plaisir, je suis nouvelle sur ce réseau et je suis ravie de découvrir une nouvelle communauté !



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Sparatutto lovecraftiano – ossessioni e contaminazioni by francesco mazzetta
ossessionicontaminazioni.com/2…

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sul rifiuto dell’italia neofascista di riconoscere lo stato di palestina


21 feb. 2025

lo stato italiano, ormai una vera fogna a cielo aperto, tocca il punto più basso della sua vicenda, simile alla sua storica alleanza coi nazisti e alla complicità nello sterminio degli ebrei nel secolo scorso.

lo stato italiano (presidente e governo in sintonia) rifiuta di riconoscere lo stato di Palestina, e conferma così il proprio favore verso il genocidio in corso, oltre che verso le occupazioni sioniste illegali che da decenni rubano spazio e vita ai Palestinesi legittimi abitanti di Cisgiordania e Gerusalemme.

lo stato italiano è pienamente complice di atti criminali continuati di distruzione e furto di terre e abitazioni e risorse naturali, uccisioni di civili, pulizia etnica, apartheid, genocidio, progressivo annientamento e deportazione di un popolo.

questo stato italiano, figlio di stragi nazifasciste e neofasciste, e complice di stragi in atto, non rappresenta che una parte dei suoi cittadini, una parte ignorante o criminale. questo stato non mi rappresenta.

MG

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le tre immagini del post vengono da insideover :
instagram.com/p/DGTSfLvusjF/

#aparheid #Cisgiordania #fascismo #genocidio #Gerusalemme #governo #neofascismo #Palestina #presidente #puliziaEtnica #razzismo #StatoDiPalestina #StatoPalestinese #stragi

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La pratica del distillatore e confettiere italiano.
Manuale del 1823 in cui si illustra la preparazione di conserve, gelati, marzapani, rosolii ed acqua di Colonia, scritto da Gioseffantonio Landriani e pubblicato a Napoli. Si può scaricare gratis, in pdf, da:

liberliber.it/autori/autori-l/…

#UnoLibri #libri #letteratura #public_domain #cosediscuola

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3 marzo, per ‘il club del libro’, nello spazio yt e fb ‘la finestra di antonio syxty’: “quasi tutti”, di marco giovenale



cliccare per ingrandire

per “Il club del libro”, il 3 marzo, alle ore 21:00
@ La finestra di Antonio Syxty (Youtube & Facebook)
Luigi Severi, Massimiliano Manganelli, e Antonio F. Perozzi
(ri)leggono (e parlano di)

QUASI TUTTI


microtensori e prose in prosa 2008–2010–2018

Copertina di "Quasi tutti", di Marco Giovenale

(prose in prosa di Marco Giovenale,
Polìmata, 2010; ediz. definitiva Miraggi 2018)

evento facebook:
facebook.com/events/1694948924…

informazioni & link vari:
slowforward.net/2018/11/20/lin…

slowforward.net/wp-content/upl…
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#AntonioFPerozzi #LaFinestraDiAntonioSyxty #LuigiSeveri #MassimilianoManganelli

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