Chiara Lalli al festival delle scienze a Roma per l’evento “altre maternità”
Chiara Lalli, Consigliera Generale ALC, interverrà come relatrice al Festival delle Scienze di Roma, all’evento Altre Maternità.
L’appuntamento è per Sabato 12 Aprile 2025 alle ore 16:00, presso la Sala Ospiti dell’Auditorium Parco della Musica, in Via Pietro de Coubertin, 30, a Roma.
L’evento è in collaborazione con Bollati Boringhieri e Fandango. Partecipa, oltre a Chiara Lalli, Eva Benelli, Giornalista scientifica, autrice di Gravidanza per altre persone (Bollati Boringhieri). Modera Giorgia Burzachechi Giornalista scientifica e divulgatrice.
Corpo, genitorialità e biotecnologie sono al centro di un dibattito mediatico che troppo spesso si nutre di slogan per accaparrare consenso anziché informare. Per orientarsi nelle diverse strade che la maternità può assumere oggi, la giornalista scientifica Eva Benelli e la bioeticista Chiara Lalli fanno chiarezza, prima di tutto rispetto ai termini utilizzati e dal punto di vista medico, oltre che umano e giuridico, per riflettere su come la maternità si stia evolvendo in un mondo che mette in discussione i confini tra biologia, cultura e diritto.
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Cappato a Bologna: “Un caso di suicidio assistito in Emilia-Romagna. La Regione approvi la legge Liberi Subito”
QUI la videodichiarazione di Marco Cappato
La Regione Emilia-Romagna ha risposto alla richiesta di accesso agli atti effettuata dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni d’Italia con l’obiettivo di avere una ricognizione delle richieste di accesso al suicidio medicalmente assistito, pregresse e pendenti, approvate e respinte, nelle aziende sanitarie sulla base della sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019. Dalla risposta della Regione Emilia Romagna, emerge che “risultano pervenute presso le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna tre richieste di suicidio medicalmente assistito”, di cui una risulta “esitata”. È specificato che per queste richieste “non è mai stato necessario l’intervento dell’Autorità giudiziaria”. Si tratta infatti di casi non seguiti dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni.
“Dopo l’approvazione in Toscana della legge ‘Liberi Subito’ sul fine vita, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, chiediamo che anche il Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna possa finalmente discutere e approvare la nostra proposta di legge”, ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni durante una conferenza stampa oggi a Bologna.
“C’è poi un’altra richiesta che facciamo al Presidente della Regione Emilia-Romagna: tra due giorni si terrà la Conferenza Stato-Regioni che avrà all’ordine del giorno proprio il tema del fine vita. In quell’occasione, anche la Regione Emilia-Romagna potrà chiedere che si approvino in tutte le altre Regioni delle buone regole e procedure che diano alle persone che soffrono tempi di risposta e modalità certi da parte del Servizio sanitario alla richiesta di aiuto alla morte volontaria. Oggi ogni azienda sanitaria fa come gli pare in assenza di regole chiare e certe. La gestione della sanità è competenza regionale quindi ogni Regione ha pieno mandato e potere di far sì che tutte le ASL abbiano lo stesso comportamento e seguano le stesse regole e garanzie nel dare risposte ai malati”.
In Emilia-Romagna la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi Subito”, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, è stata depositata a luglio 2023, raccogliendo 7.300 firme contro le 5mila richieste. La precedente Giunta ha evitato il voto sulla legge limitandosi a emettere delle linee di indirizzo per le ASL tuttora sotto il vaglio del TAR. Ai sensi dello Statuto Regionale la proposta di legge popolare dovrà tornare in Consiglio Regionale entro luglio.
“Lo scorso Consiglio regionale decise di non discutere la proposta di legge e la Giunta optò per una ‘determina’ che, pur ripercorrendo le richieste della legge, presenta dei limiti significativi. Una determina è un atto amministrativo che può essere facilmente revocato, a differenza di una legge che garantirebbe maggiore stabilità e certezza del diritto” ha dichiarato Matteo Mainardi, coordinatore della campagna per l’Eutanasia Legale dell’Associazione Luca Coscioni. “C’è un’incongruenza tra il numero di persone che si rivolgono alla nostra associazione e il numero di richieste registrate dalla Regione. Dall’approvazione della determina di Giunta a oggi, attraverso il Numero Bianco per i diritti nel fine vita (06.9931.3409), sono state fornite informazioni sulle procedure all’interno delle ASL a 45 persone in Emilia Romagna”.
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la Cellula di Prato organizza l’evento “sesso e sostanze”, sulla riduzione del danno
La Cellula Coscioni di Prato organizza, in collaborazione con Giovani Democratici Prato, Radicali Prato e ReVulva, Sesso e sostanze, un evento su sesso, utilizzo di sostanze e riduzione del danno.
L’appuntamento è per sabato 29 marzo alle ore 17.00, presso Danama Space, in Via Tiepolo, 14 – Prato.
Parteciperanno Barbara Bonvicini (Vicepresidente di Meglio Legale) e Costanza Gori (Consulente sessuale) A moderare l’incontro ci saranno Arjana Salimusaj e Matteo Giusti, della Cellula Coscioni prato..
Insieme esploreremo temi delicati come il consumo di sostanze durante le pratiche sessuali, il loro impatto, e l’importanza di fare scelte consapevoli e sicure.
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Mobilitazione nazionale DAT, un evento informativo a Bologna Con Matteo Mainardi, Iole Benetello e Roberto d’Andrea
In occasione della mobilitazione nazionale per il biotestamento 2025, la Cellula Coscioni di Bologna organizza un evento informativo dal titolo Disposizioni anticipate di trattamento: un diritto dal 2017.
L’appuntamento è per sabato 12 aprile alle ore 16.00, presso la Casa di Quartiere Centro Stella, in Via Savioli, 3, a Bologna.
Interverranno Iole Benetello, coordinatrice della Cellula Bologna, Roberto d’Andrea, avvocato, e Matteo Mainardi, coordinatore delle iniziative sul fine vita di Associazione Luca Coscioni e Consigliere Generale.
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Mobilitazione nazionale DAT e diritti nel fine vita: A Brisighella un evento informativo
In occasione della mobilitazione nazionale sul testamento biologico e diritti nel fine vita 2025, Matteo Mainardi – Consigliere Generale e coordinatore delle iniziative sul fine vita – e la Cellula di Bologna partecipano a un incontro informativo dal titolo I diritti nel fine vita: tra Corte Costituzionale e Parlamento.
L’appuntamento è per venerdì 11 aprile alle ore 20.30 presso il Circolo Arci Ambra in via Barduzzi, a Brisighella (RA).
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Cappato, Lalli e Maltese saranno processati a Firenze per la disobbedienza civile in aiuto a Massimiliano
La GIP ha rigettato la richiesta di archiviazione della Procura per l’aiuto alla morte volontaria fornito al 44enne affetto da sclerosi multipla. Il reato è punito fino a 12 anni di carcere
Marco Cappato: “Con Lalli e Maltese siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità nel rispetto della magistratura”.
La giudice per le indagini preliminari (GIP) di Firenze ha rigettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura della Repubblica e dalle difese degli indagati nel caso riguardante Massimiliano, toscano 44enne, affetto da sclerosi multipla, e ha disposto che il pubblico ministero, entro dieci giorni, formuli l’imputazione coatta a carico degli indagati Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, che dovranno quindi affrontare un processo per aver accompagnato Massimiliano in Svizzera. Il reato di “aiuto al suicidio” è punito con una pena da 5 a 12 anni di carcere.
La decisione della GIP stabilisce che, nonostante la Corte costituzionale abbia ampliato l’interpretazione del concetto di “trattamento di sostegno vitale”, Massimiliano non poteva essere considerato mantenuto in vita da un trattamento di sostegno vitale in quanto, come si legge nell’ordinanza, occorre la “necessità dello stretto collegamento con la natura vitale dei trattamenti di sostegno, al punto che la loro omissione o interruzione determinerebbe prevedibilmente la morte in un breve lasso di tempo”.
La GIP ha anche rilevato che, come stabilito nella sentenza 135 del 2024, la Corte costituzionale ha sottolineato la necessità di una valutazione da parte di una struttura pubblica del sistema sanitario nazionale. In altre parole, ai fini di stabilire se Massimiliano rientrasse nei requisiti previsti dalla legge italiana, si nega l’equivalenza della verifica delle condizioni del paziente fatta in Svizzera rispetto a una verifica fatta in Italia.
Il collegio di difesa di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese è composto dagli avvocati Filomena Gallo, Marilisa D’Amico, Francesca Re e Rocco Berardo.
Dichiara l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni: “la GIP di Firenze ha disposto l’imputazione coatta in quanto a suo avviso non risulta che Massimiliano fosse dipendente da un trattamento di sostegno vitale, nemmeno secondo l’interpretazione estensiva della Corte con la sentenza 135 del 2024. Affronteremo il processo per difendere il diritto ad autodeterminarsi di Massimiliano e di tutte le persone nelle sue condizioni, la cui vita è totalmente dipendente da altri”.
Aggiunge Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni: “la nostra è stata un’azione di disobbedienza civile. Con Chiara Lalli e Felicetta Maltese ci eravamo autodenunciati perché eravamo, e siamo, pronti ad assumerci le nostre responsabilità, nel pieno rispetto delle decisioni della magistratura, e nella totale inerzia del Parlamento. Continueremo la nostra azione fino a quando non sarà pienamente garantito il diritto alla libertà di scelta fino alla fine della vita, superando anche le discriminazioni oggi in atto tra malati in situazioni diverse”.
Il prossimo 26 marzo si terrà una nuova udienza in Corte costituzionale, in cui i giudici dovranno esprimersi su altri due casi rilevanti: quello di Elena, una malata oncologica terminale, e quello di Romano, affetto da patologia neurodegenerativa che, come Massimiliano, richiedeva assistenza costante di terze persone per la sua sopravvivenza.
Il 27 marzo si terrà la riunione della Conferenza Stato-Regioni, con all’ordine del giorno anche il tema del fine vita, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Toscana della legge di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni “Liberi subito”. Gallo e Cappato hanno chiesto ai Presidenti di Regione e agli Assessori alla Sanità di emanare un atto che recepisca a livello nazionale le regole approvate dalla Regione Toscana.
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In occasione della mobilitazione nazionale 2025, la Cellula di Milano organizza un evento informativo
Disposizioni Anticipate di Trattamento – Istruzioni per l’uso
In occasione della mobilitazione nazionale sul fine vita 2025 promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica aps per dare alla cittadinanza informazioni sul Testamento Biologico ed i diritti nel fine vita, la Cellula Coscioni di Milano organizza un incontro aperto alla cittadinanza, durante il quale esperti della Associazione Luca Coscioni daranno informazioni giuridiche e sanitarie relativamente alle Disposizioni Anticipate di Trattamento, e con i volontari della Cellula Milano risponderanno alle domande in merito alle modalità di compilazione e deposito delle DAT.
L’appuntamento è per Venerdì 11 aprile 2025 h. 19-21, presso la Casa di Quartiere, in via Scaldasole 3/A – Milano. Ingresso accessibile da via Scaldasole 5.
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A Torino, Paola Stringa parteciperà a un evento su PMA e legge 40
Paola Stringa, Giurista per le libertà di Associazione Luca Coscioni, parteciperà a un evento su PMA e legge 40.
L’appuntamento è per domenica 6 aprile alle ore 17.00 presso l’Associazione Camis de Fonseca, in Corso Tassoni, 31 A, a Torino.
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Anna Pompili al convegno “Scienza, donne e diritti – luci e ombre di un rapporto difficile”
Al via il secondo incontro del ciclo di conferenze Eutopie – dialoghi sul rapporto tra società e scienza per una ricerca sull’essere umano, dal titolo Scienza, donne e diritti – luci e ombre di un rapporto difficile.
Interverrà come relatrice la dott.ssa Anna Pompili, ginecologa e Consigliera Generale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS.
L’appuntamento è per lunedì 7 aprile alle ore 17.45, presso l’Aula N. Cabibbo, edificio E. Fermi, Dipartimento di Fisica, Università di Sapienza, a Roma.
L’ingresso è libero ed è consigliata la prenotazione a questo link.
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Matteo Mainardi a Roma per un evento sul fine vita con Alfredo Bazoli
Matteo Mainardi, Consigliere Generale ALC e coordinatore delle iniziative sul fine vita di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, partecipa come relatore all’evento Il diritto di scegliere – libere e liberi fino alla fine.
L’appuntamento è per martedì 25 marzo 2025 alle ore 18.30, in Via Eugenio Barsanti 25, a Roma.
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Martedì 25 marzo online il webinar di illuminismo psichedelico “LSD e paura della morte”, con Marco Cappato
Martedì 25 marzo alle ore 18:00, sul canale YouTube di Illuminismo Psichedelico, verrà pubblicato il webinar LSD e paura della morte.
Si discuterà dell’uso clinico dell’LSD e di altri psichedelici per trattare la paura della morte e altri disturbi nello spettro depressivo in Svizzera, nonché della possibilità di importare simili terapie anche in Italia. Al dibattito parteciperanno Andrea Siclari, il dr. Fabio Villa, Valerio Rosso e Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
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Mobilitazione nazionale DAT: in provincia di Cuneo un evento informativo
Nell’ambito della mobilitazione nazionale per il testamento biologico 2025, la Cellula Coscioni di Cuneo e l’ Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale A.L.I.C, con il Patrocinio del Comune di Borgo San Dalmazzo, organizzano un evento informativo DAT.
L’appuntamento è per mercoledì 9 aprile alle ore 20.45, presso la Sala Consiliare Comunale in Piazza Liberazione, 6, a Borgo San Dalmazzo (CN).
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Mobilitazione nazionale DAT: a Cuneo un evento informativo
Nell’ambito della mobilitazione nazionale per il testamento biologico 2025, la Cellula Coscioni di Cuneo e il Comitato Vivere la Costituzione, organizzano un evento informativo DAT.
L’appuntamento è per giovedì 10 aprile alle ore 20.45 presso la Sala c/o CGIL – Cuneo, in Via Michele Coppino, 2, a Cuneo (CN).
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Marco Cappato ospite di Fondazione Mirafiore, in provincia di Cuneo. “Democrazia: roba d’altri tempi?”
Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, sarà protagonista dello speech Democrazia: roba d’altri tempi ?
L’appuntamento è per venerdì 28 marzo alle ore 19.00, presso la Fondazione Mirafiore, in via Alba 15, a Serralunga d’Alba (CN). L’evento è sold out, ma è possibile mettersi in lista d’attesa compilando il form a questo link.
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A Roma la manifestazione per un servizio taxi pubblico, garantito e accessibile
Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS aderisce alla manifestazione organizzata dal Disability pride Italia e dal Comitato Spontaneo Mobilità Accessibile, MUOVIAMOCI. La manifestazione è per chiedere un servizio taxi pubblico, garantito e accessibile per tutte e tutti.
L’appuntamento è per l’1 aprile alle ore 15.00 in Piazza del Campidoglio, a Roma.
A Roma su 8000 licenze soltanto 30 sono per taxi accessoriati e questi 30 non consentono un accesso universale al servizio. Il nuovo bando prevederebbe 200 nuove licenze per taxi accessoriati, ma le recenti esperienze (vedi quella di Bologna) ci testimoniano che sono solo numeri ipotetici. Quando si parla di taxi accessoriato, poi, non si parla di taxi universalmente accessibile, cioé il servizio viene garantito a qualcuno e non a tutti. L’obiettivo è quello di arrivare a dare applicazione all’articolo 14 della legge 21/92 che sancisce senza ombra di dubbio che il servizio taxi debba essere accessibile.
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A Casalpusterlengo (LO) un evento su testamento biologico e fine vita
Il circolo culturale Il Riccio e la Cellula Coscioni Lodi organizzano una serata informativa su testamento biologico e fine vita. Interviene come relatrice Cristiana Zerosi, membro di giunta di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS.
L’appuntamento è per mercoledì 26 marzo alle ore 21.00, presso la Casa delle Associazioni di Casalpusterlengo, in Via Galileo Galilei 1, a Casalpusterlengo (LO).
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A Firenze e in modalità mista un convegno giuridico sul fine vita con Roberto d’Andrea
AMI TOSCANA organizza, in collaborazione con altre realtà, un convegno giuridico in modalità mista sul tema del fine vita. Interviene come relatore Roberto d’Andrea, membro del team legale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, con un intervento dal titolo I casi concreti e le esigenze di una regolamentazione generale sul fine vita in Italia.
L’appuntamento è per martedì 18 marzo dalle ore 15.00 alle ore 18.30 online e in presenza presso il Palazzo di giustizia di Firenze, Auditorium Adone Zoli.
PROGRAMMA
Saluti
Luca Bisori – Presidente della Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze
Enrico Sostegni – Presidente IV commissione Salute Consigli Regionale
Massimo Capialbi – Presidente del Sindacato degli Avvocati di Firenze e Toscana
Gianni Baldini – Presidente AMI Toscana – Ass. Avvocati per la Tutela della Persona
Modera
Francesco Samà Responsabile attività formativa AMI Toscana
INTERVENTI
Avv. Prof. Gianni Baldini
Direttore Scuola Specializzazione Diritto Relazioni Familiari e Presidente AMI Toscana
Il puzzle del fine vita e gli elementi essenziali della Legge Regionale di iniziativa popolare
Avv. Roberto D’Andrea
Associazione Luca Coscioni
I casi concreti e le esigenze di una regolamentazione generale sul fine vita in Italia
Dr.ssa MARIELLA ORSI
Sociologa e componente Comitato etica Clinica ASL Toscana Centro
Conoscere per decidere
DR. PIERO MORINO
Medico paliativista
Fine vita: tra cure palliative e suicidio medicalmente assistito
Prof. Marco Rizzuti
Prof. di istituzioni Diritto Privato nell’Università di Firenze
Cenni di diritto comparato: la normativa sul fine vita nei principali paesi europei
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Abbiamo scritto alla Conferenza Stato-Regioni: “Garantire tempi certi e uniformità nell’applicazione della sentenza “Cappato\Antoniani” della Consulta”
L’Associazione Luca Coscioni ha inviato una lettera alla Conferenza Stato-Regioni, ai Presidenti delle Regioni e agli Assessori alla Salute, sollecitando un intervento urgente che segua la normativa toscana per assicurare una corretta e uniforme applicazione della sentenza di incostituzionalità numero 242 del 2019 della Corte costituzionale, detta “Cappato – Antoniani”, che ha riconosciuto nel fine vita il rispetto della scelta delle persone malate che hanno le condizioni previste dalla Consulta.
A oggi chi chiede alla propria Azienda sanitaria locale (ASL) la verifica delle condizioni si trova di fronte a ostacoli burocratici e tempi incerti, con differenze significative tra ASL e Regioni. Tale situazione genera disparità ingiustificate tra cittadini, ledendo un diritto già riconosciuto dalla Corte. Nella lettera, l’Associazione Luca Coscioni chiede alla Conferenza delle Regioni di adottare un atto ufficiale che:
- Definisca tempi certi per la verifica delle condizioni stabilite dalla Corte, evitando lungaggini amministrative e interpretazioni difformi.
- Si ispiri alla legge regionale della Toscana, che ha già regolamentato l’erogazione delle prestazioni sanitarie necessarie per l’applicazione della sentenza Cappato-Antoniani.
- Garantisca un accesso equo al suicidio assistito su tutto il territorio nazionale, eliminando le attuali discriminazioni basate sulla Regione di residenza.
Dichiara Filomena Gallo, Segretaria Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni:
Non possiamo permettere che le persone malate, già in condizioni di estrema sofferenza, debbano affrontare ulteriori ostacoli burocratici per vedere garantito il diritto riconosciuto dalla Corte costituzionale al rispetto della libertà di scelta nel fine vita. Chiediamo alla Conferenza delle Regioni di intervenire con un atto che garantisca tempi certi e uniformità nell’applicazione della sentenza, nel rispetto della libertà di scelta delle persone malate. Tale atto per le regioni è possibile, infatti già nel 2014 in materia di fecondazione eterologa, dopo la sentenza 162/14 della Consulta e la delibera toscana del luglio 2014, la Conferenza delle Regioni intervenne nel settembre dello stesso anno per garantire l’erogazione della prestazione senza discriminazioni su tutto il territorio.
Continua Matteo Mainardi, Responsabile delle iniziative sul fine vita dell’Associazione Luca Coscioni: “La mancata attuazione della sentenza 242/19 sta creando una situazione di ingiustizia e diseguaglianza tra i cittadini. Alcune Regioni si sono già mosse, altre bloccano di fatto un diritto costituzionale. La Conferenza Stato-Regioni ha il dovere di intervenire per evitare che le scelte di fine vita dipendano dal codice di avviamento postale”.
Conclude Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e presidente dell’Associazione Soccorso Civile: “abbiamo già visto troppi malati dover affrontare lunghi iter o addirittura essere costretti a ricorrere a soluzioni estreme, come anche il trasferimento all’estero. Non possiamo continuare ad accettare questa situazione: in attesa di una legge nazionale serve un intervento immediato, già possibile per competenza, per garantire il rispetto della legalità e della dignità delle persone. L’Associazione Luca Coscioni confida in una risposta tempestiva della Conferenza Stato-Regioni e dei Presidenti di Regione affinché si metta fine alle attuali discriminazioni e venga garantita l’applicazione effettiva della sentenza Cappato- Antoniani della Consulta ( sent. n.242/19)”.
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Sulla coppia di Arezzo in California intervengono Filomena Gallo e Francesca Re: “Condanna improbabile, avvio della gravidanza antecedente entrata in vigore legge Varchi”
In riferimento al caso della coppia di Arezzo, attualmente in California, a seguito della nascita del figlio dopo un percorso di gravidanza per altri, le avvocate Filomena Gallo e Francesca Re dell’Associazione Luca Coscioni, che non seguono la coppia, chiariscono quanto segue.
La legge “Varchi”, che estende la punibilità per i fatti commessi all’estero, in relazione al reato di surrogazione di maternità, già previsto dalla legge 40 del 2004, è entrata in vigore lo scorso 3 dicembre.
Tale legge, in quanto legge penale, sarà applicabile solo ai fatti commessi successivamente alla sua entrata in vigore, questo in virtù del principio di irretroattività della legge penale.
Il principio di irretroattività è un principio costituzionale fondamentale e deve essere applicato tenendo in considerazione l’ambito riproduttivo cui si riferisce. I percorsi di fecondazione assistita con gravidanza per altri iniziano con un accordo con le cliniche, con la formazione dell’embrione e con il trasferimento nell’utero della gestante dell’embrione stesso, e dunque almeno 9 mesi prima (come tutte le gravidanze) del parto.
Questo significa, come affermato anche dalla maggiore dottrina penalistica, che il momento consumativo del reato non può certo essere il parto, bensì risale necessariamente all’avvio della gravidanza. Motivo per il quale tutte le gravidanza iniziate precedentemente al 3 dicembre scorso, a prescindere dalla data del parto, non possono rientrare nell’ambito di applicazione della legge Varchi. Questo non significa che non verranno iniziati procedimenti penali in questi casi (i procedimenti penali venivano avviati anche prima della legge Varchi ma sempre archiviati), ma che è molto improbabile, con un’adeguata difesa, che si arrivi a una condanna.
Le persone che hanno avviato una gravidanza per altri prima dell’entrata in vigore della legge Varchi non possono di certo abbandonare il bambino, magari per evitare una condanna: sarebbe una forma di istigazione a un reato ben peggiore di quello che si vorrebbe evitare.
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A Milano l’evento: “Fine vita. Una scelta di coraggio e umiltà”
A Milano l’evento: Fine vita. Una scelta di coraggio e umiltà, in occasione della presentazione del libro di Marco Carta Discografia Evolutiva. ne discutono con l’autore Carlo Ferretti, attivista della Cellula di Milano, e Maurizio Mozzoni, di Edizioni Underground.
L’appuntamento è per giovedì 27 marzo alle ore 18.00, presso la Libreria Les Mots, in Via Carmignola angolo Via Pepe, a Milano.
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Mario Riccio a Milano per l’evento “Riflessioni sul fine vita. La necessità di una legge”
Il dott. Mario Riccio, Medico-anestesista e Consigliere Generale di Associazione Luca Coscioni, partecipa come relatore a un evento sul fine vita organizzato dal PD Gruppo Consiliare Lombardia.
L’appuntamento è per mercoledì 26 marzo alle ore 15.00 presso il Palazzo Pirelli, Sala Gonfalone, in Via Fabio Filzi, 22.
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Se l’MDMA protegge oltre che curare i traumi
Testo preparato con Peppe Brescia
Lo studio condotto di un team di neuroscienziati dell’Università Israeliana di Haifa suggerisce che alcune sostanze, MDMA su tutte, potrebbero aver svolto un ruolo di protezione psicologica a beneficio dei sopravvissuti del festival musicale Nova, obiettivo dell’attacco di Hamas del 7 Ottobre 2023.
Al momento dell’attacco, su un totale di 650 sopravvissuti che hanno partecipato allo studio, due terzi erano sotto effetto di molecole come MDMA, LSD, funghi allucinogeni o Cannabis: stando a quanto rilevato, queste persone avrebbero reagito meglio delle altre nel breve-medio periodo.
La peculiarità della ricerca è rappresentata dal fatto che, per la prima volta, si è alle prese con l’analisi di un evento traumatico di massa in cui un gran numero di persone era sotto effetto di sostanze psicoattive, sostanze che, da quanto emerge, potrebbero aver giocato un ruolo di protezione psicologica. Gli studiosi che hanno lavorato con i sopravvissuti hanno trovato prove che molecole come l’MDMA risultano generalmente associate a stati mentali positivi. Secondo Roy Salomon, uno degli scienziati a capo della ricerca, l’MDMA è risultata essere la molecola dagli effetti maggiormente protettivi, in particolare se utilizzata da sola piuttosto che in combinazione con altre sostanze.
Le persone che al momento dell’attacco erano sotto effetto di MDMA sarebbero infatti state quelle per le quali l’elaborazione psicologica sarebbe risultata meno problematica nell’arco dei cinque mesi successivi all’evento, ovvero il segmento temporale ritenuto fondamentale per la mediazione col trauma. Secondo Solomon, gli utilizzatori di MDMA “dormivano meglio, avevano meno stress mentale e stavano meglio rispetto alle persone che non assumevano alcuna sostanza”.
Al momento, il team di studiosi si sta ancora interrogando circa le cause che hanno contribuito alle evidenze riscontrate. Tra le teorie avanzate c’è l’ipotesi che la stimolazione di ormoni pro-sociali come l’ossitocina, conseguenza del consumo di MDMA, possa aver agevolato sentimenti di solidarietà nei momenti di panico collettivo, oltre ad aver facilitato l’accettazione di sentimenti e manifestazioni di empatia da parte di amici e familiari nei mesi seguenti l’attentato.
Michal Ohana, tra le sopravvissute ad aver preso parte alla ricerca, ha dichiarato alla BBC che gli effetti dell’MDMA le hanno salvato la vita durante l’attacco, contribuendo a indurre uno stato di alienazione che ha consentito alla ragazza di affrontare il momento del massacro, oltre che la derivante sindrome del sopravvissuto, “poiché per gli esseri umani normali non è possibile assistere a tutte queste cose”.
Lo studio dell’ateneo di Haifa, attualmente nel processo di revisione, potrebbe aprire la strada a maggiori approfondimenti sull’utilizzo dell’MDMA nell’ambito di trattamenti psicologici o psichiatrici.
L’MDMA è illegale in Israele se non per fini terapeutici sperimentali. La dottoressa Anna Harwood-Gross, psicologa clinica e direttrice della ricerca presso il Metiv Psychotrauma Centre di Israele che vede l’MDMA come trattamento per la sindrome da stress post-traumatico per i soldati dell’IDF, ha ribadito l’importanza dei risultati ottenuti tramite questi test, in particolare in un’ottica di ulteriore sviluppo delle conoscenze tecniche maturate dagli specialisti. Andando ad aggiungersi al sempre più robusto corpus di studi sulle sperimentazioni in corso a livello globale circa le potenzialità di percorsi terapeutici a base di MDMA, i risultati preliminari emersi dal lavoro dell’équipe guidata da Salomon alimentano ancor più le aspettative riguardo le potenzialità mediche delle molecole psichedeliche.
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Abbiamo chiesto al Governo di predisporre quanto necessario per la partecipazione elettorale con firma digitale con una riforma storica
Alla vigilia della predisposizione del decreto che dovrà regolamentare le prossime elezioni municipali Marco Cappato, Presidente di Eumans, Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Perduca, rappresentante legale di “Referendum e Democrazia” hanno scritto venerdì 14 marzo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per ricordare quanto deciso dalla Corte Costituzionale a seguito del ricorso di Carlo Gentili e patrocinato dalle varie organizzazioni relativamente all’utilizzo della firma digitale di una persona disabile in occasione della presentazione delle liste elettorali.
“L’11 dicembre scorso” si legge nella lettera “la Consulta con sentenza di incostituzionalità n. 3/25, ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale degli artt. 9, terzo comma, della legge 17 febbraio 1968, n. 108 (Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale) e 2, comma 6, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale), nella parte in cui non prevedono per l’elettore, che non sia in grado di apporre una firma autografa per certificata impossibilità derivante da un grave impedimento fisico o perché si trova nelle condizioni per esercitare il voto domiciliare, la possibilità di sottoscrivere un documento informatico con firma elettronica qualificata, cui è associato un riferimento temporale validamente opponibile ai terzi”.
“La forza di legge di tale sentenza” proseguono Cappato, Gallo e Perduca “consente l’utilizzo della firma certificata per la sottoscrizione di liste elettorali da parte di persone con disabilità che non possono firmare, adesso occorre che i necessari passi tecnici siano comunicati chiaramente; oltre a ad appellarci a Lei affinché tutto quanto necessario affinché ciò accada sia fatto, torniamo a rinnovare il nostro appello, già sottoscritto da oltre 50.000 persone, affinché il Governo estenda tale possibilità a tutta la cittadinanza già a partire dalle prossime elezioni comunali, evitando quindi che si verifichi una sorta di “discriminazione della maggioranza” per una possibilità oggi consentita alle persone con gravi disabilità.
“L’ampliamento della partecipazione dell’elettorato attivo e passivo alle municipali di maggio” conclude la lettera “può essere facilmente assicurato estendendo quanto già è possibile fare grazie alla piattaforma pubblica che dal luglio scorso consente la sottoscrizione online di referendum e proposte di legge d’iniziativa popolare. Consentirlo per legge sarebbe una riforma storica per il rispetto dei diritti civili e politici in Italia.
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Dichiarazione di Filomena Gallo per il 15mo anniversario dell’entrata in vigore della legge sulle Cure palliative
Grazie all’adozione della legge sul fine vita in Toscana, presentata dall’Associazione Luca Coscioni con oltre 10.000 firme e promulgata oggi dal Presidente Giani, si è riaperto anche il dibattito sulle cure palliative, un dibattito che non deve in alcun modo mettere in contrapposizione l’autodeterminazione personale e l’accesso alla cura del dolore.
In questi 15 anni sono stati fatti significativi passi avanti, ma non ancora sufficienti, per informare le persone dell’esistenza di questa fondamentale offerta terapeutica. Per questi motivi, come abbiamo fatto a Firenze in occasione dell’incontro con il Consiglio regionale toscano, chiediamo che il primo impegno istituzionale a livello centrale e periferico sia quello per il ‘diritto alla conoscenza’: occorre che lo Stato e le Regioni promuovano campagne di informazione sulla cura del dolore, che vengano predisposti corsi di formazione per il personale specializzato, ivi compresa l’assistenza spirituale.
Da tempo, l’Associazione Luca Coscioni collabora con associazioni canadesi per ‘importare’ esperienze relative a cure palliative innovative nel fine vita che includono psicoterapie assistite da molecole psichedeliche, in particolare psilocibina, cure che con minori somministrazioni riescono ad avere maggiore efficacia rispetto alle cure ‘tradizionali’. Infine, considerato che dal 2019 la legge prevede che anche la cannabis possa essere impiegata nella cura del dolore, essendo l’Italia uno dei pochi paesi in Europa che la produce sotto controllo statale, occorre aumentarne la produzione anche per questa specifica finalità.
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