Ucraina: la pace di Emmanuel e Francesco
Nella partita globale che si gioca dietro la guerra ucraina, un accordo di non belligeranza tra la Cina e gli USA, Biden ha bisogno di Macron e dell’Europa. Macron è pronto. E oltre lui, al lavoro c'è papa Francesco. L'Italia no, non c'è, Meloni è un altro mondo
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Georgia: giovani, suburbani, non bianchi salveranno i democratici
Sono giovani, suburbani, non bianchi (per lo più asiatici, neri, ispanici) votano, e sembra consegneranno il seggio della Georgia al Senato (l’ultimo in palio) al partito Democratico quando, il prossimo martedì 6 dicembre, si terrà l’elezione che vede il democratico Raphael Warnock sfidare il candidato repubblicano Herschel Walker. Nello Stato si è già iniziato a votare […]
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Gli imprenditori? Meglio bravi che buoni
Il caso di Bankman-Fried, che si diceva pronto a donare metà della propria ricchezza ma si è rivelato un truffatore
Sam Bankman-Fried era il volto giovane del capitalismo «illuminato»: trentenne, finanziatore del partito democratico, esponente del movimento per l’«altruismo efficace». Era pronto a donare metà della propria ricchezza, in vista di obiettivi i più ambiziosi. La sua piattaforma di scambio di criptovalute si è rivelata una specie di schema Ponzi, dove le spese venivano spensieratamente approvate a colpi di emoji (le «faccine»).
Ora con SBF rischiano di venire travolti gli enti non profit che finanziava e lo stesso «altruismo efficace». Che invece rispecchia, a partire dal padre nobile Peter Singer, una sensibilità nuova. Anziché augurarsi che anche i ricchi piangano e confidare nella tassazione progressiva e in uno Stato sociale pesante, gli altruisti efficaci, abbienti o squattrinati che siano, si impegnano a donare del loro a gruppi che dimostrano di saper fare bene il bene. L’ambizione è che quei dollari e quegli euro finiscano dove meglio possono essere impiegati: non per utilità personale, ma a vantaggio dell’umanità intera.
Che un filantropo sia un truffatore non significa che la filantropia sia una truffa. E tuttavia guai a dimenticare che il fine non giustifica i mezzi. Chi ha sempre insistito che l’unica responsabilità dell’impresa è fare profitti intendeva proprio questo. Gli uomini d’affari devono seguire le norme vigenti e rendere conto a investitori o azionisti nel linguaggio freddo ma veritiero dei bilanci. Gli slanci ideali sono ammirevoli, le intenzioni generose pure. Però il compito di FTX è assolvere gli obblighi assunti con i suoi clienti e poi remunerare chi vi ha investito. Il bravo imprenditore offre ai consumatori beni e servizi di valore e poi fa profitto per sé e gli azionisti. L’imprenditore buono parte di quel profitto lo dona con generosità. È apprezzabile che vi siano imprenditori buoni, a essere «socialmente necessari» sono gli imprenditori bravi.
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Frana ad Ischia: la politica illegale dell’ Italia nel fango
Non crediamo mai abbastanza a ciò in cui non crediamo (M. Conte S. 2004) Quando siamo stati piccoli sentivamo ogni tanto in un dialogo improvvisato qualcuno sbottare con un ‘qui succede Casamicciola!’ per dire di un disastro che sarebbe esploso. Diventato grande, ho letto del terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883 quando nell’isola di […]
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Abuso d’abuso
Abusare significa fare un cattivo, illecito o smodato uso di una qualche cosa. Ma capita che l’abuso sia nella cosa stessa, specie quando si legifera, per definire e punire gli abusi, abusando della genericità. Il risultato è che si capisce la minaccia, ma non si capisce niente del resto. E nella discussione sulla modifica del reato d’abuso d’ufficio, come nelle conseguenze degli abusi edilizi, spesso si cade nell’errore di discutere le conseguenze e non le cause. Perché una legge funzioni è necessario che sia chiaro in che consista l’illecito, quali sono le sanzioni e che si sia in grado di farle valere. Non appaia strano, ma c’è molto in comune fra i procedimenti costruiti senza prove e le case costruite senza permessi. I rimedi ci sono.
Quasi tutti sanno cos’è un divieto di sosta: c’è un cartello, ci sono strisce per terra, c’è una curva, e so che se passa il vigile becco la multa. Ma se, per atteggiarsi a ecourbanisti, si stabilisse che è proibito parcheggiarle dove “danno fastidio”, sarebbe una cosa apparentemente giusta, ma praticamente insensata: che significa? a chi? con quale criterio? Risultato: tutti se ne impipano e le multe sono tutte ricorribili.
L’abuso d’ufficio funziona così: quando la procura non riesce a contestare la corruzione o la concussione, non avendo alcun elemento per farlo, contesta l’abuso d’ufficio. Tanto nessuno sa cosa sia. Risultato, relativo ai sindaci: nel 60% dei casi la procura che aveva avviato il procedimento chiede poi il proscioglimento; nel 20% sarà il giudice dell’indagine preliminare a chiudere la partita, per mancanza di palla; nel 18% si va a giudizio, che nel 2% dei casi porta alla condanna. Uno scherzo. Dispendioso.
Ma c’è l’altro risultato: chi ha il sindaco (o altro pubblico ufficiale) sul gozzo, magari stando all’opposizione, presenterà un generico esposto, la procura avvierà un indagine, emetterà un avviso di garanzia ed ecco che si può fare una bella campagna contro l’indagato, chiedendone le dimissioni. Se poi verrà condannato in primo grado, nonostante la Costituzione ne attesti l’immutata presunta innocenza, un’altra legge incivile (la Severino) provvede a farlo decadere. La successiva assoluzione servirà a nulla.
Meritorio che ci si proponga di sbaraccare questo circo, ma il tendone è solo la conseguenza di due terribili vizi:
a. una giustizia lentissima, sicché fra il sospetto e l’assoluzione passa una non assolvibile vita;
b. la pretesa di portare il giudizio sempre in sede giudiziaria, anziché sostenere che il sindaco è un incapace, anche senza reato.
Andiamo ai mattoni.
Chiedo di costruire una casa o un capannone, indicando luogo e dimensioni. La risposta dovrebbe essere: sì o no. Ma nessuno mi risponde. O ci rinuncio, o dico che sono stato costretto a farlo senza permessi. La casa l’ho costruita abusivamente e deve essere demolita, ma nessuno viene a buttarla giù (a Ischia poco più dell’1% dei casi). Cosa m’insegna questo? Che la denuncia per omissione d’atti d’ufficio è inutile, tanto l’amministrazione avrà sempre un parere mancante che la vincolava, mentre se mi demolisci casa la denuncia al sindaco, per abuso, non gliela toglie nessuno, mentre il voto glielo tolgono quasi tutti. Conseguenza: nessuno firma più niente, salvo che non abbia un buon motivo per farlo.
Rimedi:
1. una legge che non si capisce è illegittima;
2. una legge fatta di richiami ad altre leggi è illeggibile, ergo è scritta da incapaci o da complici degli abusi, servono testi unici leggibili;
3. se l’abuso è sempre condonato, che sia edilizio o fiscale, se ne trae incentivo ad abusare, quindi non si condona, se non dopo avere cambiato l’andazzo;
4. al potere deve corrispondere la responsabilità, del fare e del non fare, il che valga per i sindaci, ma anche per i magistrati (amministrativi, civili e penali): mi porti ingiustamente a giudizio, sospendi una delibera corretta e devi risponderne.
5. una società sana punisce chi sporca, non legifera pensando di cancellare il male, perché quello è pattume ipocrita, che prelude al condono.
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La passeggiata di @Christian Bernieri in #FieraMilano è un'occasione per parlare della frequente tentazione, da parte di chi gestisce gli esercizi commerciali o le fiere, di catturare i segnali bluetooth e wi-fi dei nostri cellulari
"una INFORMATIVA PRIVACY, non un semplice caretello, ci avvisa della presenza di un sistema di acquisizione dei segnali wifi presenti nell'area. Un sistema invisibile, posizionato ovunque, capace di ascoltare i segnali wifi e registrare le informazioni che riesce a captare.
Ogni cellulare, se il wifi è acceso, cerca in continuazione altre reti wifi e segnala la propria presenza lampeggiando come un faro, e come un faro ha un lampeggio tipico, dice che è lui, proprio lui, non un altro cellulare qualsiasi. Lampeggia dicendo il proprio nome / codice univoco / identificativo."
Di @Christian Bernieri sul suo blog
bernieri.blogspot.com/2022/11/…
Andiamo a divertirci un po'.
Andiamo a divertirci... e vediamo cosa succede. Ieri, in occasione del Milan Games Week, come decine di migliaia di altre persone (ragazzi,...bernieri.blogspot.com
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Lothar Günther Buchheim – U boot il sommergibile
#uncaffèconluigieinaudi – In Italia purtroppo la ripresa vera…
“In Italia purtroppo la ripresa vera del movimento economico non si è ancora bene affermata. Qua è là si intravede l’alba del giorno che sorgerà splendente”
da Corriere della Sera, 17 gennaio 1910
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"Abbiamo bisogno di un obbligo di responsabilità attiva da parte dei fornitori di modelli di intelligenza artificiale, che siano responsabili dell'utilizzo dei dati raccolti a beneficio di coloro da cui vengono raccolti e non contro di loro". Questo, a suo avviso, è molto più potente dell'ottenere il consenso, anche quando il consenso viene richiesto in un linguaggio semplice perché le persone possono essere troppo facilmente indotte a dare il consenso, come dimostra la storia delle iniziative sulla #privacy dei dati.
Di Gil Press su #Forbes
forbes.com/sites/gilpress/2022…
AI Is A Mirror, Not A Master, Says Tim O’Reilly
Tim O'Reilly on fixing AI by fixing ourselves.Gil Press (Forbes)
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Chi deve sentirsi responsabile
Va dato atto all’esecutivo di aver fornito una risposta tempestiva, almeno per l’emergenza immediata. E di avere evitato di entrare nel merito della polemica che subito si è affacciata sulla stampa. Dove i titoli più frequenti hanno parlato di una «tragedia annunciata». Con riferimenti fin troppo espliciti alle due cause principali, strettamente intrecciate, dissesto idrogeologico e abusivismo edilizio: quasi trentamila richieste di condono su sessantamila abitazioni nell’isola – come ha ricordato Giuseppe Conte intervistato da Lucia Annunziata. Certo, poi ci sono i complici.
I ritardi negli interventi pubblici con stanziamenti già disponibili, e una burocrazia con passo di lumaca che non consente di dipanare matassa di ciò che potrebbe essere sanato e ciò che invece andrebbe abbattuto, prima che ci pensi l’alluvione. Ma ora, puntare il dito a cosa serve? Davvero c’è qualcuno che pensa di aver una via d’uscita?
Ciò che colpisce è l’ampiezza ormai strutturale del problema: un’isola – una delle più belle del Mediterraneo – trasformata in pochi decenni in un resort globale, con ogni anfratto finalizzato all’unica impresa fruttuosa, quella del mattone turistico. A dispetto di una conformazione organica che molto poco si presta allo scopo.
Basta guardare la mole imponente del monte Epomeo che, con balze scoscese, domina i paesi che si scavano – letteralmente – un po’ di spazio tra le sue pendici e il mare, per capire quanto sia precario l’equilibrio del gioiello estetico che richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori.
Al punto in cui siamo, cosa si può fare? Passati i primi giorni di dolore per queste vite straziate dal fango, è sperabile che non si aggiunga al lutto la beffa di una disputa ideologica che non avrà mai un verdetto ragionevole. Già, su qualche giornale del Nord, si è affacciata la reprimenda sui meridionali extra-legem. Solleticando una reazione razzista magari in quegli stessi lettori che, d’estate, vorrebbero avere servizi all-inclusive a basso costo, e che certo non si domanderanno se tutte le licenze sono in ordine Mentre sulla stampa di sinistra si rispolverano leggi trascurate e/o inapplicate, che dovrebbero garantirci (?!) la salvaguardia dell’ambiente. Magari insinuando che il governo di centrodestra in carica volentieri le metterebbe in naftalina.
Senza, però, riuscire mai a calcolare quali sarebbero i costi effettivi – finanziari ed amministrativi – che renderebbe almeno in parte applicabile l’obiettivo di messa in sicurezza di una penisola pervicacemente saccheggiata. E, una volta calcolati i costi, spiegare chi pagherebbe il conto.
Forse, dobbiamo rassegnarci a riconoscere che che l’Italia è molto più simile all’America che ai paesi nordeuropei che vorremmo prendere a modello. Ogni volta che – con implacabile regolarità stagionale – siti web e televisione si riempiono delle devastazioni degli incendi californiani e delle inondazioni dei cicloni che spazzano le coste della Florida, la mia istintiva reazione di cittadino europeo mi fa sbattere su due domande: come è possibile che migliaia di abitanti siano stati colti impreparati, e chi pagherà per questi danni? Poi, contro il mio istinto e controvoglia, mi ripeto la spiegazione che chiunque frequenti quel paese conosce. E che si racchiude in due principi, due abiti culturali e sociali.
Il primo comandamento è che suae quisque fortunae faber est. Ciascuno è artefice del proprio destino. È il cosiddetto credo liberale, che dai tempi della frontiera è il motore, nel bene e nel male, del progresso – e regresso – americano.
In molte zone della Florida, una casa è esposta a rischiosissimi eventi atmosferici, che – per chi è in grado di pagare – portano i prezzi delle assicurazioni alle stelle. Chi sceglie di vivere in quei posti, è consapevole dei rischi che corre. E, in ogni caso, non si aspetta che il governo se ne faccia carico. Questo è il secondo comandamento. Con un importante corollario.
Se poco o niente ci si può aspettare dal governo statale o federale, molto arriva in tantissimi casi dalla generosità dei soccorsi volontari. Sono le comunità locali la vera risorsa nei momenti di maggiore difficoltà.
Forse, l’America resta un mondo diverso. Ed è giusto che noi si continui a cercare altre soluzioni, altre strade. Ma la piega che sta prendendo il mondo sembra indicare almeno un punto fermo. La coperta statale si è ristretta. È bene che ciascuno sia pronto ad assumersi le proprie responsabilità.
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È disponibile il numero 100 della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il numero 100 della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
GIALLO #3 E BUDDIES #1
Qualche giorno fa arriva un pacco bel fornito dalla Leviatan Labs. Una casa editrice che seguo da tempo che trovo unica nel panorama sotterraneo italiano del fumetto.
Si è conclusa la XXXI edizione di JOB&Orienta!
Dagli ITS Academy all’orientamento,...
Si è conclusa la XXXI edizione di JOB&Orienta!
Dagli ITS Academy all’orientamento, passando per la didattica innovativa, la digitalizzazione, l’occupabilità, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha portato a Verona i temi vicini al mondo scol…
Ministero dell'Istruzione
Si è conclusa la XXXI edizione di JOB&Orienta! Dagli ITS Academy all’orientamento, passando per la didattica innovativa, la digitalizzazione, l’occupabilità, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha portato a Verona i temi vicini al mondo scol…Telegram
L'evoluzione del Credito Sociale cinese
Molto spesso su queste pagine ho avuto l’occasione di parlare di credito sociale. Tra sistemi più o meno sviluppati e sperimentazioni locali, gli esempi non mancano di certo. La Cina è da sempre un benchmark, anche seil sistema oggi è ancora lontano da come lo immaginano la maggior parte delle persone.
Esistono alcune sperimentazioni pilota e qualche sistema locale, ma a parte questi —poca roba. Non significa però che al governo non interessi portare avanti il progetto. Anzi, sembra proprio che vogliano dare una grande spinta al suo sviluppo.
Dal covid pass al credito sociale
Si sa, il governo cinese è disposto a tutto pur di mantenere l’ordine sociale. Lo dimostra l’uso estensivo dei covid pass in questi mesi, mentre l’occidente sembra invece aver mollato la presa. Il covid pass, come detto più volte anche su queste pagine, d’altronde non è altro che un grezzo e limitato sistema di credito sociale spacciato per altro: verde, sei tra i buoni; rosso—in punizione.
Il governo cinese non ne fa mistero: negli ultimi mesi non hanno avuto alcun problema a usare il covid pass per smorzare sul nascere scomode proteste, cambiando lo stato del pass dei manifestanti da verde a rosso. Ricordo che un covid pass rosso in Cina equivale alla carcerazione coatta in “campi di quarantena” dove si sa quando si entra, ma non si sa quando si esce.
Ma perché limitarsi al covid pass, quando si può invece creare un sistema molto più pervasivo e soprattutto completamente integrato in ogni ambito umano ed economico?
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L’evoluzione del sistema di credito sociale
È qui che entra in gioco la nuova proposta di legge chiamata “Social Credit System Construction Law of the People's Republic of China”.
Come riportato dai comunicati stampa governativi di questi giorni, la legge ha lo scopo di mobilitare il governo e guidare le parti sociali verso una cultura dell’onestà, standardizzando i flussi e i processi informativi e creando meccanismi in grado di incentivare l’onestà e punire la disonestà.
La nuova legge conta più di 100 articoli abbastanza complessi, e la traduzione dal cinese non aiuta. Cercherò però di fare una breve sintesi al meglio delle mie capacità, evidenziando i punti più interessanti. Poi cercheremo di capire insieme in che modo le idee del governo comunista cinese stiano già influenzando la politica e la cultura occidentale.
Purtroppo, la Social Credit System Construction Law, potrebbe essere uno sguardo sul nostro futuro.
Cosa dice la legge
Il primo articolo definisce l’oggetto della legge, già anticipato anche dai comunicati stampa: “migliorare il sistema di credito sociale, innovare il sistema di governance sociale, ottimizzare il commercio, standardizzare l’economia socialista, aumentare l’integrità di tutta la società, promuovere i valori socialisti ed estendere il sistema di credito sociale a tutta la società”.
Ho voluto ricondividerla nel fediverso, cogliendo anche l'occasione per accennare dell'esistenza di Feddit su quell'altro social là, che male non fa.
notes.nicfab.it/it/posts/nowa/
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Il Sole in un incredibile video in 8K! | Passione Astronomia
I dettagli del Sole, la nostra Stella, come non li abbiamo mai visti grazie alla sonda Solar Dynamics Observatory della NASA
Caso Soumahoro, il problema è democratico, non personale - Kulturjam
"Tutto si riduce a questioni di comunicazione. Una manciata di saggi, lontani dall’umidità delle sezioni, ragionano su come impacchettare il prodotto perché possa accattivare i consumatori per la prossima campagna pubblicitaria. Per individuare parole d’ordine spendibili nella futura competizione di mercato, nella quale le star più seducenti venderanno le proprie militanze. Perlopiù indistinguibili l’una dall’altra."
#giornatacontrolaviolenzasulledonne #mastoradio #musicaitaliana #MikeMusic
TangoMaria cover Goran Kuzminac Canta Michele D'Auria testo e musica di Antonio Cessari
Vi piace la canzone? Mettete un Like (cioè POLLICE IN SU!!!) e iscrivetevi al mio canale :-) Tutti i diritti di Copyright appartengono agli autori dell'opera...YouTube
Friendica è un software magnifico da utilizzare e, anche se è sicuramente meno immediato e facile da usare rispetto a mastedon, rappresenta ad oggi l'ambiente che consente la migliore esperienza d'uso nel fediverso.
PURTROPPO PERÒ non consente agli utenti di operare segnalazioni su contenuti inappropriati, nemico consente agli amministratori di leggere le segnalazioni provenienti dalle istanze #mastodon, #pleroma, #misskey o #lemmy
Se riscontrate contenuti inappropriati su #poliverso, segnalateli perciò direttamente a noi oppure ad @Signor Amministratore
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Il World Economic Forum presenta il proprio disegno per la scuola del futuro
«L’istruzione è vista sempre più come preparazione al lavoro da cui scompaiono o diventano molto marginali lo sviluppo del senso critico, la formazione culturale personale e l’ambito teorico per privilegiare la dimensione pratica. L’obiettivo del WEF è presto detto: sfornare “macchine” – formate su precisi modelli curricolari prefissati – da dare in pasto alle aziende, predisponendo modelli educativi che sono nient’altro che un ponte verso il paradigma liberal-capitalista del lavoro.»
Oggi il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato a Job&Orienta, all’evento “Idee, tecnologie e sostenibilità. È tempo di ITS”.
“È in luoghi come questo che si costruisce il futuro dell’Italia.
Oggi, #25novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione...
Oggi, #25novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.
Ministero dell'Istruzione
Oggi, #25novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.Telegram
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il...
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si unisce alle iniziative di sensibilizzazione: oggi e domani il Palazzo dell’Istruzione si illumina di rosso, dan…
Manovra, come al solito vincono gli intoccabili. Per noi c’è il bastone - Contropiano
«660mila percettori di reddito occupabili (e, chissà, forse anche i 173mila che già lavorano ma percepiscono stipendi così miseri che devono essere integrati con il RdC) vengono così segnati dal marchio dell’infamia, perché nemici della “nazione”, improduttivi, parassiti.
Bisogna dunque costringerli. E l’arma di costrizione è la fame – oltre che lo stigma. Senza alcun reddito saranno obbligati a cercare e soprattutto ad accettare qualunque lavoro, a qualunque condizione e in qualunque luogo. È una logica propria non solo del Governo Meloni, ma anche di politici come Renzi e di ampi pezzi del mondo imprenditoriale.»
"Gli interventi sulle pensioni sono stati irrisori, mentre si continua a favorire anche attraverso la tassazione i ceti più abbienti, introducendo i primi assaggi di una futura tassazione piatta. Hanno colpito il Reddito di Cittadinanza proseguendo la guerra ai poveri, già ingaggiata dai precedenti governi. Hanno ridotto gli sgravi sulle bollette per le famiglie, confermando per intero solo quelli alle imprese. "
"Giochi troppo!": il libro di Andrea Corinti è figlio del lockdown del 2020 ed è un invito alla riflessione su quanto il videogioco sia importante nelle nostre vite
Segnaliamo alla comunità di @Videogiochi qesto libro di @Xab :archlinux: in cui i videogiochi non vengono demonizzati ma raccontati in una chiave di lettura che, seppur scanzonata, vanta solidi studi e riferimenti alle spalle.
Seguono le interviste a tre videogiocatori molto particolari per provare a raccontare cosa sia il videogioco oggi, ipotizzando cosa potrebbe diventare domani.
Qui è possibile visitare il sito dell'autore e trovare i link per l'acquisto (purtroppo solo Amazon)
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I social network sono morti. Come si crea un'alternativa vera? L'articolo di di Edward Ongweso Jr su Vice
Segnaliamo a tutta la comunità de @Le Alternative questo articolo molto interessante comparso su Vice e segnalato su mastodon da @Chiara [Ainur] [Айнұр]
La "crisi di Twitter" ha infatti messo in ombra la crisi di Facebook, i suoi licenziamenti, il mancato ROI sul Metaverso, la sua irrilevanza per le elezioni di mid term e il Vietnam globale che i suoi prodotti di punta (Whatsapp e Instagram) stanno subendo da Telegram e soprattutto da TikTok.
Ma la crisi dei social è una realtà.
I cosiddetti “social media” sono pensati per consumo e pubblicità, non per le persone. Ora che stanno crollando, come si crea un’alternativa vera?
Articolo di Edward #Ongweso Jr, Trad. Di Giacomo Stefanini e Giulia Trincardi, su #Vice
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Non perdetevi l'incontro di #attiviamoenergiepositive su #mastodon #twitter e il #fediverso!
Oggi martedì 22 novembre alle 17 🐘
Con Paolo Melchiorre, Francesco Macchia e Angelo Rindone
Clicca qui per seguire la live alle h.17
👉 attiviamoenergiepositive.it/
Attiviamo Energie Positive Attiviamo Energie Positive
Un ciclo di formazione e webinar gratuiti. Condividiamo competenze e saperi per costruire nuove relazioni e progettare insieme il futuroAttiviamo Energie Positive
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Costi ambientali dei dispositivi di IA
L’immagine di Internet come cloud lo rende un ambiente apparentemente intangibile, quasi post-fisico. Tale percezione contribuisce a creare un’ingenua fiducia nel suo scarso impatto ecologico. A ciò si aggiungono le dichiarazioni del settore tecnologico, apparentemente a favore della sostenibilità ambientale, che fanno in realtà parte della creazione di un’immagine pubblica opaca e non veritiera.
Digital Service Package: come regolare le piattaforme digitali?
Il 5 luglio 2022, al termine della sessione plenaria del Parlamento Europeo, è stato approvato il Digital Services Package, il primo set normativo composto dal Digital Service Act (DSA) e dal Digital Markets Act (DMA), volto a regolare rispettivamente i servizi e il mercato digitali al fine di creare uno spazio online più sicuro e aperto, fondato sul rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.
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Ho cercato informazioni su wiki ma con scarsi risultati: è stato acquistato e reso "chiuso" anche il protocollo?
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Pensavo che sarebbe interessante (e forse esiste già, ma non l'ho trovato) sviluppare un servizio che funga da proxy aggregatore per i diversi account del fediverso che un utente può possedere.
Provo a spiegarmi. Esistono numerosi social network decentralizzati che utilizzano il protocollo ActivityPub, tramite il quale sono tra loro interoperabili. Così un utente Mastodon può ricevere i video pubblicati da un amico su un'istanza PeerTube. Come utente del Fediverso, potrei aprire un account Pixelfed per pubblicare le mie foto, PeerTube per i video, Friendica per il microblogging ecc. Ognuno di questi account avrà il proprio handle, i propri follower e i propri seguiti, il che può diventare scomodo da gestire.
Invece, mi piacerebbe esporre verso l'esterno un unico handle aggregato, ad esempio @c64@luca.it, e "agganciare" a questo handle i numerosi account del fediverso di cui dispongo, per esempio
- @c64@mastodon.uno per Mastodon,
- @c64@poliverso.it per Friendica, ecc.
Come funzionerebbe dunque l'handle aggregato? Tutti i messaggi in entrata verrebbero aggregati dal proxy, e replicati verso tutti gli account personali. In questo modo, per esempio, avrei la possibilità di leggere lo stream dei post dei seguiti tramite Mastodon, che ha un'interfaccia più comoda e matura rispetto a Friendica, oppure utilizzare proprio Friendica. Anche i messaggi in uscita (post, video ecc.) sarebbero mediati dal proxy, in modo tale che i miei follower vedrebbero tutti i messaggi che pubblico, indipendentemente dal social che ho utilizzato per la pubblicazione per ogni singolo messaggio.
Infine, l'handle aggregato potrebbe essere permanente: così potrei modificare l'istanza dei miei social in modo trasparente, senza dover chiedere ai follower di modificare l'handle seguito.
Silvia Barbero likes this.
Luca Gasperini reshared this.
The Privacy Post
Unknown parent • •@Michele NO! (ma anche sì...😁)
Mi spiego: il fatto che la motorizzazione permetta ai costruttori di auto di fare serbatoi che perdano continuativamente un filo di benzina è un problema, certamente. Ma questo non rende meno colpevole il municipio gestore dell'illuminazione stradale quando i suoi lampioni rilasciano scintille.
Perché se l'auto prende fuoco, sarà pure colpa del costruttore, ma la responsabilità principale è proprio del comune che, conoscendo bene quali siano i problemi del parco circolante, trasforma ogni automobile in un potenziale ordigno.
Fuor di metafora, è chiaro che noi andiamo in giro con dei radiofari portatili, ma questo non solo non giustifica, ma rende ancora più colpevoli coloro che se ne approfittano per catturare dati!
@Christian Bernieri