Investire in Difesa per contare di più nella Nato. Scrive Dreosto (Lega)
Il mutato scenario geopolitico in seguito all’invasione della Federazione Russa dell’Ucraina ha accelerato alcune dinamiche che impongono un rafforzamento della difesa e della sicurezza dell’Italia.
La concorrenza strategica proveniente da attori ostili statuali (e non) è destinata a crescere nei prossimi anni e saremo chiamati ad affrontare delle sfide alle quali non possiamo e non dobbiamo farci trovare impreparati. Queste sfide stanno evolvendo e al contempo stanno divenendo sempre più complesse. Proprio la crisi ucraina ha dimostrato la pericolosità della guerra ibrida poiché accanto a minacce cosiddette tradizionali e prevenienti dai domini classici come quello terrestre, aereo e navale, si sono aggiunte altre tipologie di azioni ostili ibride provenienti dal cyberspazio, dallo spazio o con azioni di interferenza attraverso campagne di disinformazione e propaganda.
Per questo e considerando l’ampliamento del concetto di minaccia alla sicurezza nazionale, è necessario rafforzare le difese sia tradizionali che ibride e armonizzare il sistema Paese proiettato verso l’estero proprio per innovarlo e rafforzarlo.
Considerando la ritrovata nuova centralità del Mediterraneo allargato, quadrante di primario interesse per il nostro Paese, l’Italia si riscopre in una posizione strategica in cui grazie alle missioni all’estero e alla rete diplomatica, ricopre un ruolo chiave per la ricerca della pace e della stabilità in un’area interessata da fenomeni crescenti di destabilizzazione e da conflitti di intensità variabile.
Le missioni di autorevoli esponenti di questo governo – dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ai ministri Matteo Piantedosi (Interno), Antonio Tajani (Esteri) e Guido Crosetto (Difesa) – in aree strategiche per l’interesse nazionale italiano come Algeria, Egitto, Balcani, Tunisia, fanno capire quanta attenzione ci sia da parte di questa maggioranza al fronte Sud della Nato e come sia necessario che noi italiani torniamo ad esercitare un’influenza decisiva in quell’area che fu il Mare Nostrum. Dalla sicurezza dei corridoi per l’approvvigionamento energetico (e qua un occhio di particolare interesse dovrebbe essere rivolto al potenziale del gasdotto Eastmed), ai cavi sottomarini per la trasmissione dei dati ai flussi migratori che possono essere utilizzati da attori ostili come arma per una guerra ibrida, il Mediterraneo è cruciale per la sicurezza non solo del nostro Paese, ma dell’Europa intera. L’Italia ha la possibilità di essere il capofila tra gli alleati per ricoprire un ruolo strategico per la sicurezza di tutti i partner internazionali e per accrescere anche il suo peso specifico nei consessi internazionali e non possiamo perdere questa occasione.
Inoltre, con una struttura organizzativa di esteri e difesa armonizzata e integrata in ambito nazionale – anche con i centri di eccellenza per la ricerca e le università – e internazionale con i nostri partner europei e dell’Alleanza Atlantica, si pongono le basi per inserirsi anche in nuove iniziative industriali – che daranno vita a una rivoluzione tecnologica nei domini classici e in quelli cyber e spazio nonché nell’ambiente cognitivo – per affrontare con competitività le nuove sfide provenienti da ambienti ostili e dalle nuove tecnologie.
In questa direzione va l’inserimento nell’ultima legge di bilancio della partecipazione dell’Italia al fondo Nato Innovation Fund, strumento chiave per investimenti per tecnologie duali rilevanti per la sicurezza dell’Alleanza Atlantica. Esempio che conferma gli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale con i partner e alleati. Bene anche i finanziamenti al fondo per l’attuazione della strategia nazionale per la cyber sicurezza, per favorire investimenti per l’autonomia tecnologica e che deve andare di pari passo con il rafforzamento dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Come detto, la cyber sicurezza deve essere una priorità per difenderci da attori ostili e da minacce ibride alle quali non possiamo farci trovare impreparati.
Di particolare interesse anche la nascita del Polo nazionale della subacquea. Necessità derivante dalla crescente domanda di protezione delle infrastrutture critiche nazionali sottomarine come i corridoi strategici legati all’approvvigionamento energetico, alla connettività, alla presenza di gasdotti e di dorsali sottomarini per la trasmissione del traffico dati e che come tali devono essere sorvegliati e protetti.
Ma più in generale, vorrei evidenziare come sia necessario anche aprire una riflessione su come coniugare al meglio gli aiuti per il sacrosanto diritto di autodifesa dell’Ucraina con il mantenimento degli strumenti tecnologici e high-tech necessari per la difesa territoriale dell’Italia. Alcuni, prima del 24 febbraio, caldeggiavano gli smantellamenti delle forze armate e consideravano estinta un minaccia militare esterna mentre ora è chiaro a tutti – o almeno dovrebbe esserlo – l’importanza di continuare ad avere un esercito, un’aeronautica e una marina capaci di saper proteggere il Paese e reagire ove e quando necessario, con tutti i sistemi e gli strumenti di ultima generazione. Ecco che l’investimento nel comparto Difesa si è riscoperto cruciale e, come detto, è necessario aprire anche un dibattito sui tempi di rimpiazzamento degli armamenti che decidiamo di offrire e magari lavorare alacremente per completare la dotazione di sistemi di difesa nazionali. È necessario dare impulso e accelerare la produzione di strumentazioni strategiche e di alto livello tecnologico per la Difesa nostra, dell’Alleanza Atlantica e per dare più incisività ai nostri contingenti militari all’estero.
Per cui bene investire in Difesa ma attenzione a farlo in maniera sinergica e strutturata per evitare che parte degli sforzi risultino vani. Penso e ritengo che una maggiore collaborazione a livello europeo sia auspicabile ma sempre rimarcando una fondamentale cooperazione con l’Alleanza Atlantica e con gli alleati d’oltreoceano. Se si chiede di essere ascoltati e avere una voce in capitolo all’interno della Nato è necessario che il costo di questa non pesi solo sulle spalle di alcuni. È necessario che l’Italia faccia la propria parte, anche dal punto di vista economico. Investire in Difesa significa rispettare i patti presi con i partner internazionali e dimostrarsi affidabili, puntare su innovazione e ricerca tecnologica e garantire anche gli aspetti occupazionali.
In Cina e Asia – Evergrande, Hui ha perso il 93% del proprio patrimonio
I titoli di oggi:
Evergrande, Hui perde il 93% del proprio patrimonio
Cina, il professore Yan invita gli studenti a studiare il periodo maoista
Afghanistan, arrestati cittadini cinesi sospettati di contrabbando di litio
Bangladesh, non si arrestano le violenze contro l'opposizione
Myanmar, scontri durante le ispezioni in vista delle elezioni
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Data Protection Authorities support noyb's call for fair yes/no cookie banners
Le autorità per la protezione dei dati sostengono l'appello di noyb per la creazione di banner per i cookie "sì/no" corretti Una task force del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato una bozza di relazione in risposta alle 700 denunce di cookie banner da parte del Noyb.
Sembra incredibile, ma in Florida i bibliotecari dovranno rendere inaccessibili i libri che non sono stati sottoposti a controllo da parte delle autorità!
Agli insegnanti della Florida è stato detto di rimuovere i libri dalle biblioteche di classe o rischiare un'azione penale
Agli insegnanti della contea di Manatee, in Florida, viene detto di rendere inaccessibili agli studenti le biblioteche delle loro classi - e qualsiasi altro libro "non controllato" - o rischiare un'azione penale. La nuova politica fa parte di uno sforzo per conformarsi alle nuove leggi e regolamenti sostenuti dal governatore Ron DeSantis (R). Si basa sulla premessa, promossa da gruppi di difesa di destra, che insegnanti e bibliotecari usano i libri per "pulire" gli studenti o indottrinarli con ideologie di sinistra.
Kevin Chapman, il capo del personale del distretto scolastico della contea di Manatee, ha dichiarato a Popular Information che la politica è stata comunicata ai presidi in una riunione mercoledì scorso. Le singole scuole stanno ora informando gli insegnanti e altro personale.
Gli insegnanti della contea di Manatee hanno lamentato la notizia sui social media. "Il mio cuore è spezzato per gli studenti della Florida oggi perché sono costretto a fare le valigie nella mia biblioteca di classe", ha scritto su Facebook un insegnante di Manatee.
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La Corea a 360° – Il rito ancestrale del Charye
Viaggio alle scoperte delle tradizioni coreane per il Capodanno lunare
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#uncaffèconluigieinaudi ☕ – Questo è il compito storico e permanente…
Questo è il compito storico e permanente […] della città industriale: consentire all’uomo di dedicare la maggior parte del suo tempo a procacciarsi i beni d’ozio, i beni che sono connessi con fini proprii della vita; e poiché i fini della vita sono varii e infiniti, vario e ricco e infinito è il campo a cui l’ingegno umano può applicarsi, in maniere genialmente diverse e tutte attraenti e tutte liberamente scelte, per fornire i beni d’ozio
da Dell’uomo, fine o mezzo, e dei beni d’ozio, «Rivista di storia economica», settembre-dicembre 1942
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Guerra in Ucraina: USA e Russia vogliono la pace?
Mi riesce difficile valutare fino a che punto certi comportamenti dei politici europei e non rispondano a razionalità o solo all’impulso del momento. Ormai, mi sembra di assistere ad uno spettacolo che va avanti da sé, senza più un vero autore e con gli attori scompaginati e disattenti, incapaci di capire, forse non (più) intenzionati […]
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Senza carri, per Kiev la strada è il dominio aereo. L’opinione del gen. Tricarico
Tra le tante anomalie dottrinarie che il conflitto russo ucraino sta elargendo a piene mani, una in particolare sta mettendo radici diffuse che rischiano di divenire profonde, irreversibilmente: quello dei carri armati ad alta efficacia come unica soluzione per liberare i territori invasi dagli omologhi carri russi. Una valutazione questa quantomeno parziale se non proprio errata.
Ormai la peculiare situazione di scenario dovrebbe far comprendere che il bandolo della matassa sta nell’acquisizione della superiorità aerea. E che come al solito una confrontazione militare non può iniziare senza acquisire il controllo dei cieli; nel caso ucraino non pare un risultato complicato, stante l’improbabilità che i russi possano contare sul governo indisturbato degli spazi aerei annessi, come avvenuto per i territori sottostanti.
Se quindi, come è ragionevole pensare, Zelensky è ancora padrone dei propri spazi aerei o ne può acquisire il controllo con contenuto impegno, i mezzi migliori per liberarsi dai carri armati, i più efficaci e soprattutto più sicuri sono quelli aerei, come elicotteri da combattimento, droni e, qualora se ne potesse creare la disponibilità, le cannoniere volanti, vere e proprie armi micidiali in quei contesti contro bersagli mobili, i cosiddetti target di opportunità.
Con rispetto alle dovute differenze – ma solo dimensionali, non certo qualitative – nel conflitto dei Balcani del 1999, i carri serbi furono neutralizzati uno ad uno degli A10, dagli F16 e dai droni ancora agli albori dell’uso militare, che venivano appunto utilizzati per la ricerca e per “l’illuminazione laser” dei bersagli contro cui avrebbe fatto fuoco un velivolo in abbinamento cooperativo al drone. E nei Balcani i primi giorni (due o tre non di più, se non ricordo male) furono dedicati all’acquisizione della superiorità aerea, che fu poi agevole mantenere per tutta la durata del conflitto.
In altre parole, l’esercito ucraino dovrebbe neutralizzare, ammesso che ve ne siano, i sistemi di difesa aerea che i russi dovessero aver predisposto nell’area. Bonificata la quale, non comporterebbe rischi eccessivi il mettersi alla ricerca dei carri russi e di altri bersagli, facendo affidamento su una intelligence sul terreno che sicuramente non manca o su quella che i Paesi alleati stanno fornendo con continuità, puntualità e dovizia di dettagli.
Inoltre, da parte Ucraina, andrà fatta una scelta inevitabile a salvaguardia o meno degli equipaggi di volo: tener conto o trascurare la minaccia contraerea con i missili portatili all’infrarosso? Si tratta di sistemi di difficile individuazione e pertanto rischiosi per i piloti ucraini fino ad una quota di cinquemila metri circa. Si dovrà vietare ai piloti a volare sotto questa quota o si accetterà il rischio di scendere di quota di volta in volta e rischiare di incappare in un missile all’infrarosso?
Questa è la strada che mi sentirei di suggerire e di strutturare agli amici ucraini, con l’aiuto di tutti, magari a integrazione di un irrobustimento della componente terrestre e bypassando cosi il poco comprensibile e tanto meno condivisibile ostacolo tedesco.
Il mistero della neve di Encelado | Passione Astronomia
"Uno strato di neve insolitamente profondo ricopre Encelado, la luna di Saturno, e gli scienziati hanno alcune ipotesi su come potrebbe essersi formato"
Questa è la più dettagliata panoramica della Via Lattea mai realizzata | Passione Astronomia
"Ci sono voluti 2 anni di lavoro, 10 terabyte di dati e ben 21.400 esposizioni, ma il risultato finale è strabiliante. Mostra 3,32 miliardi di oggetti celesti ed è una delle foto più belle mai scattate alla nostra galassia."
Francesco Rocca e il “fascismo sostanziale” di certa sinistra che nega la funzione rieducativa della pena
Non conosco Francesco Rocca e non ho rapporti col centrodestra da quando, lo scorso 20 luglio, votai la fiducia a Mario Draghi in Senato. Epperò, c’è qualcosa che non torna.
Non torna, ad esempio, il fatto che più d’un giornale di sinistra accusi il candidato del centrodestra alla Regione Lazio di essere più o meno fascista e al tempo stesso di essersi macchiato di un reato in gioventù. Il reato fu in effetti orribile: spaccio di eroina. Francesco Rocca aveva 19 anni. Fu arrestato, nel 1987 fu condannato, collaborò con la giustizia, scontò una condanna a tre anni e due mesi di reclusione.
Ora, secondo la Costituzione italiana e secondo i principi universali dello Stato di diritto su cui si fonda il nostro ordinamento giudiziario, la funzione della pena non è afflittiva, ma rieducativa. Vige, cioè, il presupposto che la persona possa redimersi. Presupposto negato, spesso, da una certa destra, che la sinistra qualifica “fascista”, la quale ha fatto del “buttare la chiave” la propria retorica.
Ebbene, il giovane Francesco Rocca ha sbagliato e per il suo errore ha pagato. Poi si è rifatto una vita. Si è laureato in Giurisprudenza, ha lavorato come avvocato per la Caritas, è infine diventato presidente della Croce Rossa italiana. Eppure, Repubblica non è il solo giornale a iniziare le proprie cronache con una inesorabile “spacciava eroina” (articolo di Francesco Merlo del 16 gennaio). Si comincia così, per poi dargli di fascista a causa della propria militanza politica nelle organizzazioni giovanili del Movimento sociale italiano. Titolo emblematico: “Commissario Rocca, il nero di Ostia dalla galera al palazzo”. Viene, allora, da domandarsi quale sia, nella becera semplificazione dei giorni nostri, la differenza tra fascismo formale e fascismo sostanziale. Viene da chiedersi se davvero il bel mondo progressista sia così lontano da quel determinismo fascista il cui teorico incombere tanto li allarma.
Francesco Rocca si è difeso dicendo grossomodo così: “Ero giovane, ho sbagliato, ma del resto anche Eugenio Scalfari sbagliò nel celebrare il fascismo in gioventù”. Non l’avesse mai fatto. Michele Serra, sempre su Repubblica, lo ha subito canzonato e in un certo senso bastonato. “Scalfari ha fatto e scritto in favore della democrazia italiana, e dunque dell’antifascismo, più di quanto Rocca potrebbe fare per il post fascismo…”, ha scritto. Come se l’essere stati antifascisti a fascismo sconfitto fosse la stessa cosa dell’essere stati antifascisti a fascismo imperante.
Poi è venuta fuori l’inchiesta giudiziaria ai danni del patron di Unicusano Stefano Bandecchi. Si è allora saputo che Bandecchi, accusato di evasione fiscale, ha dato ben 10mila euro di contributo elettorale a Francesco Rocca (che poi li ha restituiti) e giù titoli e articoli per mettere in evidenza l’insano rapporto tra il candidato del centrodestra e l’evasore fiscale. Il quale, sia detto per inciso, aveva finanziato anche il Pd, il candidato del Terzo Polo D’Amato, il Movimento 5 Stelle…
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Scuola di Liberalismo 2022 – Messina: lezione di Annamaria Anselmo sul tema “1984 di Orwell”
Nono appuntamento della XII edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratta principalmente delle opere degli autori più rappresentativi del pensiero liberale, si articola in 14 lezioni, di cui 3 in presenza e 11 erogate in modalità telematica.
La nona lezione si svolgerà lunedì 23 gennaio, dalle ore 17 alle ore 18.30, sulla piattaforma Zoom, e sarà tenuta dalla prof.ssa Annamaria Anselmo (Ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Messina), che relazionerà sull’opera “1984” di George Orwell, celeberrimo romanzo di fantascienza distopica (scritto nel 1948) che racconta le vicende ambientate in un ipotetico mondo futuro dominato da un governo di stampo totalitario, capeggiato dal “Grande Fratello”: un misterioso personaggio che nessuno ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita dei cittadini, mediante l’uso di speciali teleschermi.
La partecipazione all’incontro è valida ai fini del riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Messina, nonché per gli studenti dell’Università di Messina.
Pippo Rao Direttore Generale Scuola di Liberalismo di Messina
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È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
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Le opere di Gramsci su LiberLiber
Liber Liber è una biblioteca digitale accessibile gratuitamente, creata da una organizzazione di volontariato che ha come obiettivo la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale.
Nella biblioteca si possono trovare alcune opere di Antonio Gramsci.
liberliber.it/online/autori/au…
Antonio Gramsci
Antonio Francesco Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) è stato un politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano.Liber Liber
Che tempo che fa
Scoperti due buchi neri supermassicci in collisione | Passione Astronomia
"In mezzo a una collisione galattica, ci sono i due buchi neri supermassicci in rotta di collisione tra i più vicini mai osservati.
[...]
Una tale fusione può apportare sufficiente materiale nei buchi neri da innescare violente esplosioni che modellano la formazione stellare e altri processi astrofisici che hanno luogo nelle galassie che ospitano i buchi neri stessi."
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Vuoi vedere le tendenze in tutto il Fediverso?
Dai un'occhiata: freebird.network/
Ti mostrerà gli hashtag di tendenza entro intervalli di 1 ora, 12 ore e 24 ore.
Come possiamo sostenere la privacy dei dati e la libertà personale mentre facciamo passi da gigante verso un mondo di trasparenza del cervello? L'intervento di @nxthompson e @NitaFarahany
COME POSSIAMO SOSTENERE LA PRIVACY DEI DATI E LA LIBERTÀ PERSONALE MENTRE FACCIAMO PASSI DA GIGANTE VERSO UN MONDO DI TRASPARENZA DEL CERVELLO? LA CONFERENZA DI NICHOLAS THOMPSON E NITA A. FARAHANY
Siamo pronti alla trasparenza del cervello?
Segnaliamo a tutta la comunità @Etica Digitale una discussione con Nicholas Thompson e Nita A. Farahany che si è tenuta giovedì a Davos durante il World Economic Forum (WEF) che immaginiamo possa interessare gli account di coloro che si interessano di tecnologia, lavoro e risvolti etici (per esempio i follower di @informapirata :privacypride: @Etica Digitale @Tech Workers Coalition Italia ).
In particolare, Nita Farahany, avvocato interessato ai temi etici del Transumanesimo e autrice di "The Battle for Your Brain", durante il suo intervento "Ready for Brain Transparency?" ha affrontato diverse questioni nodali e ha previsto che nel "futuro a breve termine" i dispositivi di interfaccia mentale diventeranno "il modo principale con cui interagiamo con tutto il resto della nostra tecnologia"; ha anche sottolineato che le principali aziende tecnologiche come Meta stanno "studiando modi per rendere questi dispositivi universalmente applicabili" al resto della nostra tecnologia.
La promessa della neurotecnologia di migliorare la vita e di ottenere informazioni sul cervello umano sta crescendo: quella sulla trasparenza del cervello sarà quindi una battaglia fondamentale per evitare che un sogno transumanista divenga un incubo del controllo
Il video dell'intervento è disponibile a questo link
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Ma chi costruirebbe le strade?
Ieri ho avuto il piacere di parlare di anarco-capitalismo, scuola austriaca e molto altro insieme a TheOrangeWay (@Nespa_Bis) in un’intervista del suo Arancione Podcast. Durante l’intervista abbiamo ripercorso e discusso insieme di un interessante episodio del podcast di Saifedean “Who will build the roads w/ Walter Block”, in cui ha intervistato Walter Block.
Walter Block è un economista austriaco e anarco-capitalista che insegna alla School Business di New Orleans. Come moltissime persone, anche lui da giovane era il tipico statalista “liberal” (cioè di sinistra). Fu lui stesso ad affermare: "In the fifties and sixties, I was just another commie living in Brooklyn”. Il suo percorso di redenzione iniziò però nel migliore dei modi, assistendo a una lezione di Ayn Rand. Fu sufficiente una chiacchierata con lei e la lettura di Atlas Shrugged per rinnegare le sue radici socialiste. Fu poi grazie a Rothbard che si convertì definitivamente all’anarco-capitalismo.
Block è famoso per aver scritto il libro Defending the Undefendable in cui affronta e demolisce diversi dogmi statalisti da un punto di vista libertario. La sua intervista offre molti spunti interessanti su cui discutere, che volevo riproporvi anche in forma scritta.
Non tratterò tutti i temi affrontati durante la puntata, quindi per chi volesse qui è disponibile il podcast in cui ne parlo con TheOrangeWay:
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La prassiologia e l’azione umana
Il primo argomento toccato da Saifedean e Block è quello della scuola austriaca e della praxeology. Per praxeology o prassiologia s’intende quella teoria della scuola austriaca che sostiene che:
- Esistono assiomi fondamentali (leggi economiche) che sono assolutamente veri
- I teoremi dedotti sulla base di questi assiomi sono quindi assolutamente veri
- Di conseguenza, non c’è alcun bisogno di testare né premesse né conclusioni
- In ogni caso, questi teoremi non sarebbero testabili
L’assioma fondamentale della prassiologia è l’esistenza dell’azione umana, di cui Mises scrisse sapientemente. Gli esseri umani esistono ed agiscono. Da questo assioma fondamentale e assolutamente vero nasce e si sviluppa poi tutta la teoria economica austriaca. Alcune delle implicazioni più dirette che arrivano da questo assioma fondamentale sono: la relazione tra scopo e mezzo, le preferenze temporali (alte o basse), la legge del beneficio marginale decrescente, e così via. È l’assioma dell’azione umana che distingue la teoria economica austriaca da tutte le altre.
Rothbard definisce questo assioma come una “legge della realtà”, derivante proprio dall’osservazione della realtà che ci circonda.
Attenzione però: né Mises né libertari o austriaci dicono nulla sulle ragioni dell’azione umana. Non c’è alcun assioma in merito alla razionalità o correttezza dell’azione umana. L’unico postulato è che gli esseri umani agiscono: hanno uno scopo e usano ogni mezzo possibile per raggiungerlo.
Secondo Ayn Rand sono i “valori” ciò che spingono l’uomo ad agire. I valori sono ciò che un individuo agisce per ottenere e perseguire così la sua felicità. Potrebbe essere denaro, ma anche un altro tipo di beneficio psicologico. Un esempio calzante arriva proprio dal protagonista di The Fountainhead, l’architettoHoward Roark. In un passaggio del libro decide di rifiutare un’importante commessa che gli avrebbe fatto guadagnare una piccola fortuna, perché il progetto non era ciò che lui avrebbe voluto fare. Ad Howard Roark piacciono i soldi e gli sono utili, ma non è il denaro il “valore” che lo spinge ad agire. Bensì, la voglia di creare qualcosa di suo, senza ingerenze.
È anche per questo motivo che Rothbard disse che nella “scienza dell’azione umana” è impossibile testare le conclusioni che arrivano dalle leggi economiche fondamentali: i fatti che riguardano la vita e la storia umana sono talmente complessi e con cause diverse tra loro che è impossibile isolarli e testarli in laboratorio.
Il socialismo stradale
Block prosegue poi su quello che lui chiama socialismo stradale: il monopolio di Stato sulle strade. Lo fa partendo da una semplice osservazione: più di 35.000 persone muoiono ogni anno sulle strade in america.
Gli osservatori dicono che le cause sono molte e diverse: velocità elevata, errori del guidatore, guida in stato di ebrezza, eccetera. Nessuno osa però constatare una verità banale: quando un bene o servizio ha dei problemi, solitamente è colpa del management.
Facciamo l’esempio di un ristorante che fallisce. I motivi, superficialmente, possono essere molti: il cibo faceva schifo, il posto era sporco, la posizione non era ideale, e così via. Ma queste sono solo cause indirette. La causa primaria del fallimento è il proprietario, che non ha assunto uno chef migliore, non ha assicurato un’adeguata pulizia del locale, e non ha scelto con accortezza la posizione in cui aprire il ristorante. La causa ultima ricade sempre sul management.
Chi è il manager del servizio di mercato chiamato strada? Lo Stato. Ciò che è vero per il restante 99.9% dei beni e servizi di mercato deve necessariamente essere vero anche per le strade. Non è quindi assurdo dire che lo Stato è la principale causa delle morti sulle strade.
Il problema principale, derivante proprio dal monopolio assoluto dello stato, è che non possiamo sperimentare soluzioni diverse. Ad esempio, non possiamo differenziare le velocità in base al contesto specifico o sperimentare tipologie diverse di corsie. Non possiamo neanche sperimentare con diversi materiali e soluzioni di manutenzione.
Se ci fossero strade private con diversi proprietari potremmo verificare empiricamente le differenze sul numero di morti in base alle soluzioni proposte. Magari scopriremmo che la velocità non è sempre un fattore rilevante. O magari scopriremmo che in alcune strade, per il contesto specifico, è opportuno aumentare alcuni tipi di controlli o prevedere specifiche misure di sicurezza. Quello che invece abbiamo oggi è un monopolista che applica le stesse regole e le stesse tecnologie a condizioni estremamente diverse.
Lo abbiamo studiato tutti e non c’è nessuno che oserebbe negarlo: i monopoli sono sempre a danno dei clienti. La competizione libera crea sempre prodotti migliori proprio grazie alla trial & error e ai meccanismi premiali di mercato. Ciò che funziona viene usato e acquistato, ciò che non funziona muore. Lo vediamo con qualsiasi altra attività: servizi postali, sanità, scuola, sicurezza. In tutti questi casi la soluzione privata è più efficiente e meno costosa dell’alternativa statale.
A questo punto lo statalista dirà: ma se le strade fossero tutte private qualcuno potrebbe decidere di non farti più uscire di casa!
Certo, amico statalista. Ma considera questo: un’attività imprenditoriale nasce per servire i clienti. È l’unico modo in cui l’imprenditore — che ha investito tempo e risorse per costruire e mantenere la strada — può guadagnare e rimanere sul mercato. Inoltre, è chiaro che in un mondo dove le strade sono tutte private l’acquisto di una casa si porterebbe dietro anche un contratto per l’utilizzo delle strade adiacenti. Se l’imprenditore decidesse di violare unilateralmente quel contratto, i clienti avrebbero mezzi per rivalersi. E in ogni caso, non passerebbe molto tempo prima che tutti i clienti a cui è stato vietato l’ingresso si trasferiscano altrove, andando a premiare il competitor. Il mercato tenderebbe naturalmente ad eliminare gli attori malevoli, perché nessuno li pagherebbe.
Le strade sono beni essenziali, sì. Come il cibo. Eppure mi sembra che il (semi)libero mercato alimentare funzioni bene. In 35 anni di vita devo ancora trovare qualcuno che si rifiuti di vendermi cibo per qualche motivo. E se anche fosse, il mondo è pieno di altri che non vedono l’ora di farlo. Perché per le strade dovrebbe essere diverso?
La confusione tra moralità e legalità
Passiamo ora ad un altro argomento amato dagli statalisti: vietare le attività che non gradiscono. L’errore gravissimo e imperdonabile di tutti gli statalisti, socialisti e comunisti in generale è di sovrapporre moralità e legalità fino a non distinguerli più.
Per lo statalista è assolutamente corretto vietare, quindi rendere illegale, ciò che reputa immorale. Nella storia, e ancora oggi, abbiamo innumerevoli esempi: divieto di vendita degli alcolici, di droga, di armi, o di organi umani; divieto di fumo; divieto di prostituzione o rapporti omosessuali; divieto di aborto; divieto dello sport e delle attività ludiche la domenica.
Tutte queste attività a un certo punto della nostra storia sono state vietate in quanto considerate immorali. Non è un caso che lo stato sociale, massima espressione dello statalismo, sia nato proprio da radici religiose (protestanti): da uomini che volevano usare lo Stato come strumento per epurare la società da vizi e azioni che ritenevano immorali. Per chi non l’avesse ancora fatto, consiglio di leggere questo articolo sul tema.
Eppure, moralità e legalità sono questioni ben distinte tra loro. La moralità — o etica — è ciò che guida l’azione dell’uomo e ci permette di distinguere tra giusto e sbagliato. Ma ciò che è giusto e sbagliato non può mai acquisire una dimensione collettivista e statalista. Sia Mises che Ayn Rand ci ricordano che ognuno di noi agisce con tutti i mezzi possibili per conseguire la propria felicità. I valori che ci permettono di conseguire la nostra felicità potrebbero però essere immorali per gli altri.
L'anarco-capitalista, al contrario degli statalisti, distingue invece tra moralità e legalità. La filosofia libertaria non è una teoria morale, ma una teoria legale. Questo è particolarmente vero se guardiamo alla filosofia di Rothbard e Hoppe. Tutto ciò che non viola la proprietà privata e la vita di una persona dovrebbe essere legale, pur se immorale.
Esempi palesi sono la prostituzione, l’omossessualità o le droghe. Molti pensano che sia immorale prostituirsi, avere rapporti omosessuali o vendere droga. Per questo, secondo loro, dovrebbero anche essere attività illegali. Ma da un punto di vista libertario non ha senso. Queste attività non violano in alcun modo il principio di non aggressione e dovrebbero pertanto essere libere.
In linea teorica, in un mondo libertario perfino i supermercati potrebbero scegliere di vendere eroina. L’eroina è una brutta storia, ma non per questo dovrebbe esserne vietata la vendita. E non sarebbe neanche un problema, poiché il mercato riuscirebbe ad equilibrarsi senza alcun bisogno di divieti. Nessun supermercato si sognerebbe di vendere eroina in una comunità che lo reputa generalmente immorale, per non rischiare di perdere clienti e fallire.
Purtroppo, quando agli statalisti non piace qualcosa e hanno un sufficiente numero di persone che la pensano come loro, allora credono sia giusto assumere qualcuno (le forze dell’ordine) per aggredire coloro che invece la pensano diversamente. Se vogliamo, è proprio questa scelta di aggredire con la forza qualcuno che agisce in modo pacifico per il raggiungimento della propria felicità ad essere immorale.
Attenzione al momento in cui qualcuno reputerà immorale inquinare, mangiare carne o proteggere le proprie comunicazioni e transazioni economiche attraverso protocolli di crittografia. Se ci pensate, è già un processo in atto.
Perché è accettabile proporre l’uso di sistemi di monitoraggio e analisi dell’impatto CO2 delle transazioni personali o di limitazione all’uso delle automobili? Perché inquinare è immorale.
Perché è accettabile proporre leggi di sorveglianza di massa delle transazioni economiche e per il divieto di strumenti di crittografia per la protezione della privacy delle comunicazioni e delle transazioni? Perché nascondersi dallo stato è immorale.
E così via.
Non tutto è un diritto
Infine, vorrei accennare a un’osservazione molto acuta di Block: bisogna distinguere tra la capacità di ferire le persone a livello emotivo o psicologico e violare i loro diritti (proprietà, vita, libertà).
Ad esempio, se chiedo a una bella ragazza di uscire e lei mi ride in faccia mandandomi via, potrei essere ferito emotivamente. Ma lei è libera di farlo. Ho il diritto di chiedere che sia vietato di rifiutare malamente le persone? Non credo.
O ancora, se nessuno chiede alla ragazza brutta della classe di andare al ballo della scuola, lei potrebbe rimanerci molto male e magari anche arrivare a deprimersi e suicidarsi. Qualcuno dovrebbe essere obbligato legalmente a chiederle di ballare? Non credo.
E questo è molto importante, perché oggi si fa una gran confusione tra azioni che possono avere un impatto negativo sulla persona, senza però violare il principio di non aggressione, e azioni che invece lo violano. Un pugno in faccia non è allo stesso livello di un brutto insulto.
Oggi invece vediamo sempre più spesso la nascita di leggi che vorrebbero tutelare la salute emotiva delle persone contro il cosiddetto "hate speech". Il Digital Services Act in UE è un esempio: c'è un paragrafo specifico in cui si afferma che i social network dovrebbero censurare ogni contenuto che possa ferire o mettere a repentaglio la salute mentale di qualcuno.
Questa è la follia dello statalista woke, che giustifica la violazione di libertà altrui per evitare che qualcuno lo ferisca dicendogli che solo le donne possono partorire o che le tasse sono un furto.
Ascolta l’intervista su Arancione Podcast per approfondire tutti gli altri temi di cui abbiamo parlato e facci sapere cosa ne pensi:
Quelli con portalampada sono una selezione ridotta, scarsamente disponibile anche perché giustamente preferita quando si trova in negozio.
Come può essere una scelta sensata un lampadario da buttare via quando muore il led?
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Can Kicker - Can Kicker
Per un certo periodo, a sangue ormai caldo e con un po’ di buon tempo libero, mi sono molto concentrato sul termine “Grunge” e ho riflettuto su cosa mai volesse significare in musica. @Musica Agorà @Poliverso notizie dal fediverso
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20 gennaio 2023. Messaggio di Alfredo Cospito al proprio difensore
Il sottoscritto Alfredo Cospito comunica al proprio avvocato Flavio Rossi Albertini che in pieno possesso delle mie capacità mentali mi opporrò con tutte le forze all'alimentazione forzata.
Saranno costretti a legarmi nel letto.
Dico questo perché ultimamente mi è stata adombrata la possibilità di un T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio). Alla loro spietatezza ed accanimento opporrò la mia forza, tenacia e la volontà di un anarchico e rivoluzionario cosciente.
Andrò avanti fino alla fine. Contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo.
La vita non ha senso in questa tomba per vivi.
Cospito Alfredo.
Just € 5,5 Million on WhatsApp. DPC finally gives the finger to EDPB.
Solo 5,5 milioni di euro su WhatsApp. La DPC finalmente dà il benservito all'EDPB. Dopo Facebook e Instagram, è stata emessa una terza decisione su WhatsApp. Il DPC sembra aver limitato il caso al "miglioramento del servizio" e alla "sicurezza", ignorando le questioni fondamentali.
Non sono d'accordo con quanto scrive Concita De Gregorio su La Stampa...
(testo ed immagine dalla pagina FB de La Stampa)
Non mi preoccuperò, nello scrivere queste righe, delle reazioni che scatenerà sui social domattina. Ce la posso fare, devo solo pensare alla vita di prima. Era sano lavorare senza la preoccupazione preventiva del sabba infernale che comunque, anche se ti sforzi di ignorarlo, non ignora te. […]
Amici: usciamo dai social. Non esistono senza di noi. Si sono impadroniti delle nostre vite per il semplice motivo che gliele abbiamo consegnate. Vivono del nostro sangue che gli forniamo ogni giorno […]. Ma se non gli dessimo materia, ai mangiamorte, ci pensate? Non esisterebbero. […]
Le persone migliori che conosco non sono sui social. Senza offesa per chi ci campa e lo capisco: i mestieri di una volta non ci sono più, questo è il mondo come va, bisogna arrangiarsi e starci. Però ripeto: statisti, inventori, poeti, navigatori, gente che pensa e scrive e lavora a costruire mondi. Gente che accudisce persone. Gente che lavora tutto il giorno e che poi si dedica a chi ha intorno, fisicamente: che parla e guarda in faccia chi c'è. Non sono sui social. Non hanno il tempo per farlo, né l'interesse. Hanno da fare.
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Non mi è mai piaciuto essere iscritta ad un social, ma in questo finalmente si 😄
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MASTICA ‘ZINE “ERO UNA FANZINE” (AGENZIA X)
Ancora una volta Agenzia X si conferma come una delle realtà più intimamente connesse con il tessuto sociale. “Mastica ‘zine, Ero una fanzine” ne è l’ennesima riprova. Il volume, dato alle stampe nell’estate dello scorso anno, ribadisce ulteriormente come la necessità di confrontarsi e analizzare quelle zone “meno nobili” della società italiana, debba essere vista come azione prioritaria. Non fosse altro che per provare a capire il mondo che ci circonda, anziché viverlo passivamente, o ancor peggio giudicarlo da lontano, per sentito dire. Anziché unirsi al coro dei (finti) indignati, le ragazze di Mastica ‘zine scelgono di andare a fondo nell’analisi di un problema più che mai vivo, anche se poco considerato dai media mainstream.
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MASTICA ‘ZINE “ERO UNA FANZINE” (AGENZIA X)
Ancora una volta Agenzia X si conferma come una delle realtà più intimamente connesse con il tessuto sociale. “Mastica ‘zine, Ero una fanzine” ne è l’ennesima riprova. Il volume, dato alle stampe nell’estate dello scorso anno, ribadisce ulteriormente come la necessità di confrontarsi e analizzare quelle zone “meno nobili” della società italiana, debba essere vista come azione prioritaria. Non fosse altro che per provare a capire il mondo che ci circonda, anziché viverlo passivamente, o ancor peggio giudicarlo da lontano, per sentito dire. Anziché unirsi al coro dei (finti) indignati, le ragazze di Mastica ‘zine scelgono di andare a fondo nell’analisi di un problema più che mai vivo, anche se poco considerato dai media mainstream.
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Campagna "Noi non paghiamo": al Centro Popolare Autogestito Firenze Sud cena e concerto
Il 14 gennaio 2023 il Centro Popolare Autogestito Firenze Sud ha ospitato una cena di sottoscrizione e un concerto dei cuneesi #LouTapage e dei #MalasuerteFiSud, band che attorno al CPAFiSud gravita da quasi venticinque anni. Entrambe le iniziative, gremite, sono servite a sostenere la campagna #Noinonpaghiamo.
La #Lega ha deplorato anche di recente l'esistenza del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud -che da trentaquattro anni ospita iniziative in cui i "valori" occidentali sono volta per volta confutati, svalutati, disprezzati, disconfermati o semplicemente derisi- e ha deplorato anche l'iniziativa specifica.
Due ottimi motivi per dare a entrambe le cose rilievo in ogni sede. Si è quindi pensato di pubblicare qualche video su Youtube, di scriverne sul Cinguettatore, su Instagram e su Blogger.
Tra i brani suonati dai Lou Tapage una cover di Fabrizio de André esplicitamente dedicata a Alfredo #Cospito, al momento in cui scriviamo vicino ai novanta giorni di sciopero della fame in segno di protesta contro il duro regime carcerario cui è sottoposto al sostanziale fine di chiudergli la bocca.
Ripetiamo.
Cospito è nato a #Pescara e non a #Shiraz e non è nemmeno una bella ragazza.
Soprattutto, certe cose vanno benissimo se fatte a #Tehran, a l'#Avana, a #Minsk o a #Caracas: gli appassionati di #raveparty si mettano fiduciosi sulla strada per #Kiev, troveranno l'approvazione dell'intero gazzettificio peninsulare e delle madri non sposate che si atteggiano a difensori dei valori cattolici cui il gazzettame ha tirato la volata per anni. Attenzione a non sbagliare latitudini perché nell'"Occidente" della democrazia da esportazione l'esistenza delle pecore nere non è prevista e basta una scritta su un muro per vedersela con la gendarmeria politica nel tripudio delle tolleranze zero e dei giri di vite che sono la passione degli stessi gazzettieri di cui sopra.
Fitness normativa: TLC vs OTT. Ora che la multa del #GarantePrivacy irlandese a #Meta ha cambiato lo scenario della pubblicità online, 4 Tlc europee ambiscono a rivoluzionare il settore
FITNESS NORMATIVA: TLC VS OTT. ORA CHE LA MULTA DEL #GARANTEPRIVACY IRLANDESE A #META HA CAMBIATO LO SCENARIO DELLA PUBBLICITÀ ONLINE, 4 TLC EUROPEE AMBISCONO A RIVOLUZIONARE IL SETTORE!
Quattro delle più grandi società di telecomunicazioni europee hanno formalmente informato la Commissione europea di una joint venture per costruire una piattaforma tecnologica per la pubblicità digitale, secondo una comunicazione depositata, pubblicata lunedì (9 gennaio).
Secondo il documento pubblicato un gruppo di pesi massimi delle telecomunicazioni, tra cui Deutsche Telecom, Orange, Telefonica e Vodafone, vuole "offrire una soluzione di identificazione digitale a norma privacy per supportare le attività di marketing e pubblicità digitale di marchi ed editori".
L'articolo di Luca Bertuzzi continua su Euractiv
Big European telecom operators seek EU antitrust clearance for online advertising bid
Four of Europe’s largest telecom companies formally informed the European Commission of a joint venture to bLuca Bertuzzi (EURACTIV)
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Prova di invio con menzione @ alla comunità feddit test e successiva menzione con @ al forum libri di poliverso
@Test: palestra e allenamenti :-)
Testo testo
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CONFESSIONI DI UNA MASCHERA GENNAIO MMXXIII
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA GENNAIO MMXXIII
Si è chiuso un anno. Nel peggiore dei modi? Probabilmente, ma non per i motivi che si potrebbe essere portati a pensare. Non sono e non possono essere gli imbarazzanti elementi che rappresentano le tre forze di governo a condizionare il nostro umore. Ci sono cose ben più gravi a cui pensare, ad esempio, restando in tema, consideriamo molto peggio l’assenza di un’alternativa a trio di cui sopra. Che sono, è bene ricordarlo, non la causa del male ma i suoi sintomi, la manifestazione conseguente. Il nostro ragionamento deve quindi, per forza di cose, andare oltre, alzarsi da un punto di vista concettuale.
iyezine.com/confessioni-di-una…
CONFESSIONI DI UNA MASCHERA GENNAIO MMXXIII - 2023
È l'uomo, come sempre, la più grande delusione dell'anno. Lo diciamo da talmente tanto tempo che forse stiamo diventando stucchevoli nel nostro ripeterci.Marco Valenti (In Your Eyes ezine)
ah, ok... 😁 😄 🤣
Per quanto mi riguarda, io l'avrei pubblicato comunque in "musica", ma capisco le tue perplessità, perché in effetti il pezzo ha un perimetro più ampio
Scoprite tutti i passaggi con il video tutorial ▶️ youtube.com/watch?v=13XDnllsh8…
Ministero dell'Istruzione
Cosa succede dopo l’invio della domanda delle #IscrizioniOnline? Scoprite tutti i passaggi con il video tutorial ▶️ https://www.youtube.com/watch?v=13XDnllsh8wTelegram
Nei topi, la rigenerazione delle punte delle dita mancanti dei piedi può avvenire grazie all'aiuto delle cellule alla base dell'unghia
La rigenerazione delle punte delle dita mancanti dei piedi può avvenire grazie all'aiuto delle cellule alla base dell'unghia.
Le cellule mesenchimali associate alle unghie contribuiscono e sono essenziali per la rigenerazione della punta delle dita dorsali.
Lo studio di Neemat Mahmud, Christine Eisner, Sruthi Purushothaman, Mekayla A. Storer, David R. Kaplan e Freda D. Miller è stato pubblicato su Science Direct.
Dalle analisi effettuate sul mesenchima induttivo dell'unghia, la base dell'unghia sembrerebbe essere essenziale per la rigenerazione della punta del dito dei mammiferi.
La firma trascrizionale per queste cellule che include Lmx1b è stata individuata e mostra che il mesenchima dell'unghia che esprime Lmx1b è essenziale per la formazione del blastema.
La rigenerazione delle punte delle dita mancanti dei piedi può avvenire grazie all'aiuto delle cellule alla base dell'unghia.
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Firmata in Vaticano da cristiani, ebrei e islamici la dichiarazione "Rome Call for AI Ethics" in occasione di #RomeCall, evento curato dalla Fondazione #RenAIssance diretta da @PaoloBenanti
Firmata in Vaticano da cristiani, ebrei e islamici la dichiarazione "Rome Call for AI Ethics"
Il Papa. «Un’etica per gli algoritmi: non possono decidere la vita delle persone»
Firmata in Vaticano da cristiani, ebrei e islamici la dichiarazione "Rome Call for AI Ethics" per un approccio consapevole e critico all'Intelligenza artificiale, presenti i vertici di Microsoft e Ibm
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Mastodon Vs Twitter: la soluzione alla crisi delle #BigTech è la decentralizzazione? Edoardo Lisi intervista Filippo Della Bianca su Il Bollettino
[h2]MASTODON VS TWITTER: LA SOLUZIONE ALLA CRISI DELLE BIGTECH È LA DECENTRALIZZAZIONE?[/2]
Mastodon è ormai l’anti-Twitter, il nuovo spazio social dove confluiscono gli “esuli” dell’uccellino blu. La nuova politica di Elon Musk incentrata sul profitto e la libertà incondizionata di espressione non va giù a utenti e dipendenti, che abbandonano la nave che naufraga. L’ultima decisione del miliardario sudafricano di imporre il lavoro in presenza per aumentare la produttività ha provocato licenziamenti di massa. La soluzione alla crisi delle Big Tech è la decentralizzazione?
L'intervista di @Edoardo Lisi :unverified: a @:fedora: filippodb :BLM: :gnu: è disponibile sul sito de "Il Bollettino"
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Ciò che Resta di una Stella Distrutta da un Buco Nero | Universo Astronomia
"Utilizzando il telescopio Hubble gli astronomi hanno catturato in dettaglio gli istanti finali della vita di una stella divorata da un vorace buco nero supermassiccio. Quando la stella incauta si è avvicinata troppo all’oscuro oggetto, è stata catturata dalla sua possente stretta gravitazionale ed è stata fatta a pezzi, mentre il gas che la costituiva precipitava gradualmente nelle sue fauci, rilasciando nello spazio intense radiazioni."
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Creazione e Distruzione nei Pilastri dell'Aquila | Universo Astronomia
"Nascono miriadi di nuove stelle all’interno dei celeberrimi Pilastri della Creazione, immortalati in questa strepitosa ripresa del telescopio James Webb."
Rilasciata la nuova versione di Friendica 2023.01
Friendica 2023.01 è disponibile
In questa versione sono incluse alcune altre correzioni di bug per la distribuzione dei messaggi del forum e miglioramenti al processo di aggiornamento delle informazioni sui nodi.
Per i dettagli, consultare il file CHANGELOG nel repository.
LINK AL POST UFFICIALE
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Alcune app alternative di Twitter risultano ancora non funzionare e Musk tace. Ci auguriamo che questo non comporti malfunzionamenti nell'integrazione tra #Friendica e #Twitter
Alcune app alternative di Twitter risultano ancora non funzionare e Musk ancora non ha fatto sapere nulla
Sono passati alcuni giorni da quando praticamente tutti i principali client Twitter di terze parti hanno smesso di funzionare e gli sviluppatori affermano di non aver ancora sentito nulla dalla società su ciò che sta accadendo. I problemi sembravano iniziare giovedì sera, con alcuni utenti che segnalavano di ricevere errori relativi all'autenticazione...
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Twitter apps are still broken and Musk is still silent! News about Twitter integration in Friendica?
It’s been a few days since pretty much every major third-party Twitter client broke, and developers say they still haven’t heard anything from the company about what’s going on. The issues seemed to begin on Thursday evening, with some users reporting that they were getting errors related to authentication.
Is anyone experiencing issues with Twitter integration in Friendica?
Roland Häder likes this.
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@Anders Rytter Hansen
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Eleonora
in reply to Andrea Russo • • •@scuola @libri@feddit.it @libri@poliverso.org
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Adrianaaaa
in reply to Eleonora • • •@treleonora 🤣
@russandro @scuola @libri@feddit.it @libri@poliverso.org
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LordMax
in reply to Andrea Russo • • •Sono Amerdikani, non ci si può aspettare molto di più
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Andrea Russo
in reply to LordMax • •reshared this
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RFanciola
in reply to Andrea Russo • • •Andrea Russo likes this.
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Post
in reply to Andrea Russo • • •Quale sarebbe la differenza con la “lotta alle fake news e alla disinformazione”? Non è censura anche quella?
Entrambe le parti dicono dell’altra che si tratta di disinformazione, propaganda e indottrinamento.
Vogliamo dire che la censura è sbagliata sempre o solo quando ci fa comodo?
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Andrea Russo
in reply to Post • •@Post la disinformazione è uno tsunami di merda variopinta prodotta da razzismo, propaganda filorussa, stupidità novax, sovranità monetaria, revisionismo antisemita, allarmismo complottista, negazionismo climatico. Questa onda di merda che fertilizza tutta quella brughiera di boccaloni e di disinformatori inconsapevoli è accessibile da parte di chiunque grazie a migliaia di siti, canali telegram, gruppi facebook ecc!
Non so proprio come tu possa perciò pensare anche solo a equiparare la lotta alla disinformazione conclamata con la limitazione dell'accesso a libri pubblicati e già in possesso di biblioteche scolastiche...
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Post
in reply to Andrea Russo • • •Gran parte della popolazione occidentale è dentro una bolla di propaganda e ai confini di essa viene sparsa della spazzatura per scoraggiarvi dall’avventurarvi fuori. Io sono qua fuori, oltre la spazzatura.
Per quanto riguarda i libri in questione, guarda che si tratta di libri recenti che contengono propaganda diretta ai ragazzi nelle scuole. Magari il metodo corretto non sarà vietarli, ma non facciamo finta che stiano facendo come i nazisti che bruciavano i veri libri.
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Andrea Russo
in reply to Post • •@Post mi dispiace, ma non sei fuori dal "confine di spazzatura" che circonda la cosiddetta ipocrisia occidentale. Quelle catene montuose di spazzatura non sono altro che rifiuti esausti di ciò in cui credi, i mucchi di bossoli delle tua campagne disinformative.
Spazzatura come questa:
- qoto.org/@post/109741786535496…
- qoto.org/@post/109734330516899…
- qoto.org/@post/109734241386290…
- qoto.org/@post/109722894208428…
E tutto questo solo guardando la tua timeline degli ultimi 5 giorni!!!
Per favore, prenditi qualche giorno di riposo e se non riuscirai a rinsavire, ti consiglio di continuare a parlare con quelli come te invece che con quelli come me
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in reply to Andrea Russo • • •reshared this
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Andrea Russo
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Post
Unknown parent • • •Non c’entrano niente destra e sinistra, infatti a quelli che si definiscono “di sinistra” o comunque “democratici” basta ridenominare la censura “lotta alle fake news, alla disinformazione, all’hate speech, al razzismo, al fascismo, all’omofobia…” e sono apposto con la coscienza.
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LordMax
Unknown parent • • •@marcell_o
ironia
esiste ancora l'ironia
non tutto, per fortuna, è radicalizzato
si può usare PER ironia amrdikani come giappi come musi rossi o palle di neve (tex willer) senza per questo intenderlo come dici tu.
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Post
Unknown parent • • •@marcell_o @lordmax
Scusa ma ti sei reso conto che da un anno i russi (di nazionalità o anche solo di etnia o lingua) vengono discriminati in tutti i modi in USA, UK e EU?
Ti sono sfuggite le notizie di esibizioni a teatro annullate perché di autori classici russi e di artisti russi a cui è stato impedito di esibirsi?
E le notizie di beni come barche sequestrati a persone la cui unica colpa era la propria nazionalità/etnia?
Poi ce ne sarebbero di discriminazioni che non hanno fatto notizia, perfino paradossali come cittadini italiani ma di origine russa chiamati dalla propria banca a giustificarsi e a condannare il governo russo.
Per non parlare del fatto che in Ucraina gli USA hanno messo su una martellante campagna russofoba che è andata avanti per decenni, fino ad arrivare alla persecuzione delle minoranze etniche russe come il divieto di pubblicare giornali locali in lingua russa in regioni in cui si parla praticamente solo russo.
Non hai sentito le parole di Poroshenko nel 2014 in cui disse delle minoranze russofone: “vivranno negli scantinati, i nostri bambini andranno a scuola e i loro no” a cui sono seguiti il blocco dell’acqua in Crimea e 8 anni di bombardamenti in Donbass, con 14 000 vittime riconosciute dall’ONU?
Gli ucraini sono stati trasformati in un popolo nazionalista e razzista verso i russi, che loro chiamano “orchi”, e i più estremisti sono dei nazisti a tutti gli effetti che stavano compiendo un vero e proprio genocidio.
E tu vai a difendere gli USA che hanno pianificato tutto questo e perfino Israele che ha compiuto un genocidio per decenni contro i palestinesi e adesso bombarda un altro paese indifeso come lo Yemen?
Lungi da me fare la stessa cosa con i comuni cittadini statunitensi e isreaeliani che sono completamente soggiogati dalla propaganda, ma parliamoci chiaro: USA, UK e Israele sono le nazioni più criminali dell’ultimo secolo al pari della Germania nazista.
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Andrea Russo
Unknown parent • •Scusami @marcell_o :blender: :pixelfed: ma mi sembra che quella che rivolgi a @LordMax sia un po', scusa la franchezza, una critica del cazzo mossa giusto per rompere i coglioni.
La qual cosa mi andrebbe pure bene, purché non si faccia sotto al mio messaggio 🤣🤣🤣
Beninteso, la critica agli amerdikani mi sembra del tutto legittima dal momento che il nostro paese è, indipendentemente dalla propria volontà, soggetto alla sfera di influenza statunitense: per quello che riguarda le nostre condizioni di vita non si tratta certamente di un oppressore, ma è chiaramente un dominatore.
Questi vezzeggiativi come amerdikani vengono spesso e legittimamente utilizzati contro i dominatori. È una cosa naturale. Solitamente non si fa mai male nessuno a utilizzarli. La cosa più spiacevole che possa succedere è che qualche puntacazzi abbia qualcosa da ridire e, benché nessuno glielo abbia richiesto, si senta in dovere di difendere gli Stati Uniti e il suo popolo, benché possano già contare sul più smisurato apparato bellico che si sia mai visto sul pianeta...
Scusa lo sfogo, ma ogni tanto mi sento un po' come un cane pastore dei thread che si aprono sotto i miei messaggi: abbaio contro le pecore che se ne vanno per i cavoli propri...
Poi comunque non ho capito cosa c'entrino gli israeliani nel tuo discorso, ma non voglio avventurarmi oltre...
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LordMax
Unknown parent • • •@marcell_o
Probabilmente perché i nostri contatti con questi popoli sono meno di sudditanza.
Gli 'amerdikani' ci considerano meno di una loro colonia... e non è ironia purtroppo.
In ogni caso ho sentito chiamare i russi in molti modi poco gradevoli.
I francesi mangiarane ad esempio.
Su iraniani e ungheresi in effetti non saprei dire.
Per contro noi siamo chiamati mangiaspeghetti o mafiosetti in giro per il mondo. 😉
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LordMax
in reply to Andrea Russo • • •Il cane pastore dei thread è meraviglioso.
Una immagine meravigliosa davvero.
🙂
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Andrea Russo
Unknown parent • •reshared this
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