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Ergastolo ostativo: vendetta invece della pena, ricatto invece del recupero


Avrei voluto iniziare queste righe, con un riferimento disgustato all’ennesima cagnara scatenata in Parlamento tra i vari manutengoli della signora ‘Signor Presidente del Consiglio on.le Giorgia Meloni’, e sotto gli occhi indulgenti (e non molto consci) del suo Ministro della Giustizia, sempre più ‘stranito’. Ma poi, sono rimasto colpito dalla solita frase rozza e tranciante […]

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Dopo un 2022 con entrate record, nel 2023 le entrate russe dalle vendite di idrocarburi (petrolio e derivati, gas e carbone) sono destinate a tornare ai livelli pre-pandemia: da 330 a 180-200 miliardi di dollari.


Non è una novità, nel football americano lo fanno da anni...

ansa.it/sito/notizie/sport/cal…



Le ripercussioni della guerra in Ucraina continuano ad avere un profondo impatto sul Mediterraneo allargato e sull’Africa sub-sahariana.


Settore pubblico in sciopero, ma il premier Rishi Sunak non cede e il Regno Unito si prepara a un lungo braccio di ferro.


Fatto 30...La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse di altri 50 punti, portandoli al 2,5%. Una decisione che non sorprende, almeno non quanto il segnale dato da Lagarde di voler continuare con i rialzi anche il prossimo marzo.


Dal Consiglio Ue oltre mezzo miliardo per l’Ucraina. Il settimo pacchetto aiuti


Un settimo pacchetto di aiuti del valore di mezzo miliardo di euro e lo stanziamento di 45 milioni per sostenere le attività di formazione della missione di assistenza militare dell’Unione europea (Eumam Ucraina). Così, in vista del vertice di domani tra

Un settimo pacchetto di aiuti del valore di mezzo miliardo di euro e lo stanziamento di 45 milioni per sostenere le attività di formazione della missione di assistenza militare dell’Unione europea (Eumam Ucraina). Così, in vista del vertice di domani tra l’Unione europea e l’Ucraina – il primo dalla concessione dello status di Paese candidato all’Ucraina –, il Consiglio dell’Ue ha adottato delle nuove misure per lo Strumento europeo per la pace (Epf), in modo da fornire ulteriore assistenza militare alle Forze armate ucraine.

Bruxelles a sostegno di Kiev

Si tratta di misure che mandano un messaggio chiaro e inequivocabile a detta dell’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell: “Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Grazie ai nuovi fondi “l’Ucraina dovrebbe ricevere tutte le attrezzature militari necessarie e la formazione militare di cui ha bisogno per difendere il proprio territorio e la sua popolazione dalla guerra di aggressione della Russia”, ha continuato Borrell. Quest’ultima decisione porta alla cifra record di 3,6 miliardi il contributo totale dell’Ue all’Epf in favore dell’Ucraina. Con gli ultimi fondi allocati, si vogliono fornire le attrezzature non letali necessarie, oltre a tutti i servizi collegati alle attività di formazione. Saranno infatti 15 mila i nuovi soldati addestrati grazie all’Eumam.

I passi precedenti

Quello odierno è il settimo pacchetto di aiuti in favore delle forze ucraine nella cornice dell’Epf, i precedenti erano stati stanziati l’anno scorso: il 28 febbraio, il 23 marzo, il 13 aprile, il 23 maggio, il 21 luglio e il 17 ottobre. Proprio al 17 ottobre risale inoltre la decisione di istituire l’Eumam Ucraina per la durata di due anni. Una missione che cerca di rispondere alle richieste avanzate dal Paese invaso all’alto rappresentante, per garantire alle forze ucraine una formazione militare individuale, collettiva e specializzata, nonché un miglior coordinamento della formazione fornita da Paesi diversi.

Prossimo vertice Ue-Ucraina

Al momento la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si trova in Ucraina con altri 15 membri del collegio dei commissari dell’Ue. Pronta a incontrare domani il presidente Volodymyr Zelensky, e alcuni membri del governo del Paese insieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in occasione di quello che sarà il 24esimo vertice tra Ue-Ucraina, ma il primo da quando il Paese ha ottenuto lo status di Paese candidato all’Unione europea lo scorso giugno, pochi mesi dopo la presentazione della domanda di adesione. Al centro del vertice si discuterà il percorso di adesione del Paese, ma non solo, all’ordine del giorno si prevede di affrontare anche la sicurezza alimentare internazionale e la cooperazione sui temi della ricostruzione e dell’assistenza, nonché nei settori dell’energia e della connettività sempre più strategici sul piano internazionale.

Strumento europeo per la pace

L’European peace facility, istituito a marzo 2021, è un fondo fuori bilancio atto a consolidare la capacità europea di prevenire i conflitti, costruire la pace e rafforzare così la sicurezza internazionale sostituendo e ampliando gli strumenti precedenti quali Athena. Nel periodo 2021-2027 il massimale finanziario di cui può disporre il fondo ammonta a circa 5,7 miliardi di euro, con un massimale annuo che è passato da 420 milioni di euro nel 2021 a oltre un miliardo nel 2027, determinato anche da un criterio di ripartizione fondato sul reddito nazionale lordo di ogni Paese. L’Epf, atto a rafforzare le capacità militari europee, si basa su due pilastri: operazioni, con cui vengono finanziati i costi delle missioni nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune (Psdc); e assistenza, per finanziare l’azione Ue in favore di Paesi terzi e organizzazioni.


formiche.net/2023/02/pacchetti…



Il sabotaggio di Émile Pouget, edito da Massari


Questo volumetto edito nel 1913, è opera di Émile Pouget (1860–1931), uno dei militanti anarchici più rappresentativi del movimento operaio francese, colui che per primo ha definito il concetto di sabotaggio. Sin dal 1897 la Confédération Générale du Travail, durante il congresso di Tolosa, grazie soprattutto a Pouget, definisce “ufficialmente” il sabotaggio un metodo di lotta sindacale. @L’angolo del lettore

iyezine.com/il-sabotaggio-di-e…
#libro #libri #rileggere

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Cooperazione, difesa e jet. Si consolida il dialogo Italia-Giappone


Un’occasione per consolidare la partnership tra Italia e Giappone e dare continuità al dialogo nel settore della Difesa. È stato questo il cuore dell’incontro tra Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, e Atsuo Suzuki, vice ministro della Difesa g

Un’occasione per consolidare la partnership tra Italia e Giappone e dare continuità al dialogo nel settore della Difesa. È stato questo il cuore dell’incontro tra Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, e Atsuo Suzuki, vice ministro della Difesa giapponese. L’obiettivo era potenziare ulteriormente il dialogo già esistente tra Roma e Tokyo e la collaborazione bilaterale tra Forze armate. Capitolo importante, naturalmente, è quello della collaborazione italo-giapponese, insieme al Regno Unito, sul caccia di sesta generazione Global combat air programme (Gcap).

DIREZIONE TOKYO

L’incontro, inoltre, ha preceduto il programmato viaggio del ministro italiano in Giappone. Come raccontato in precedenza su Formiche.net, potrebbe essere parte di un più ampio viaggio asiatico con tappa anche in Indonesia per incontrare l’omologo Prabowo Subianto, dal quale era giunto, in occasione del bilaterale di dicembre a Roma, “l’apprezzamento per l’impegno dell’Italia nell’attuale quadro geostrategico e per le sue eccellenze tecnologiche”.

IL RUOLO DI ROMA

L’incontro odierno conferma da una parte il crescente attivismo di Tokyo sul piano internazionale, e dall’altra riconosce al nostro Paese un ruolo centrale nella relazione sempre più stretta tra il Giappone e l’Occidente. Del resto, durante il suo tour euro-americano di inizio anno, Fumio Kishida, primo ministro giapponese, ha incontrato a Roma Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. Un vertice che era servito a elevare le relazioni italo-nipponiche a “partenariato strategico”, prevedendo anche un meccanismo di consultazioni bilaterali Esteri-Difesa che dovrebbe riunirsi per la prima volta nel corso di quest’anno, come riportato su Formiche.net in precedenza.

IL JET DI SESTA GENERAZIONE

Il programma Gcap “può rappresentare un volàno importante per i rapporti commerciali ed economici tra Roma e Tokyo”, ha spiegato il ministro Crosetto in una recente intervista a Formiche.net. “Avrà importanti ricadute sui settori produttivi, anche in ambito civile, e sui settori di ricerca e sviluppo”. Il progetto prevede lo sviluppo di un sistema di sistemi integrato per il combattimento aereo, nel quale la piattaforma principale, l’aereo più propriamente inteso e provvisto di pilota umano, è al centro di una rete di velivoli a pilotaggio remoto con ruoli e compiti diversi, dalla ricognizione alla penetrazione in profondità, controllati dal nodo centrale e inseriti in un ecosistema capace di moltiplicare l’efficacia del sistema stesso. L’intero pacchetto capacitivo è poi inserito all’intero nella dimensione all-domain, in grado cioè di comunicare efficacemente e in tempo reale con gli altri dispositivi militari di terra, mare, aria, spazio e cyber. Questa integrazione consentirà al Gcap di essere multidominio fin dalla sua concezione, progettato per coordinarsi con tutti gli altri assetti militari schierabili, consentendo ai decisori di possedere un’immagine completa e costantemente aggiornata dell’area di operazioni, con un effetto moltiplicatore delle capacità di analisi dello scenario e sulle opzioni decisionali in risposta al mutare degli eventi.

IL RUOLO DELLE INDUSTRIE ITALIANE

Di recente, inoltre, il team italiano di aziende che partecipa al programma internazionale, composto da Leonardo, in qualità di partner strategico, Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia, ha siglato un accordo per il supporto all’azione del ministero della Difesa e per l’avvio della seconda fase di sviluppo del sistema, quella di concept & assessment, e nelle attività di dimostrazione del programma. A livello internazionale, quindi, le realtà industriali potranno collaborare alla pari allo sviluppo delle tecnologie insieme ai rispettivi campioni del Giappone, come Mitsubishi Heavy Industries, IHI Corporation e Mitsubishi Electric, e del Regno Unito, Bae Systems, Rolls-Royce, e le divisioni Uk di Leonardo e Mbda.


formiche.net/2023/02/italia-gi…




Scuola di Liberalismo 2022 – Messina: lezione di Eugenio Guccione sul tema “Battaglie per la libertà”


Undicesimo appuntamento della XII edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratta pr

Undicesimo appuntamento della XII edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratta principalmente delle opere degli autori più rappresentativi del pensiero liberale, si articola in 14 lezioni, di cui 3 in presenza e 11 erogate in modalità telematica.

La undicesima lezione si svolgerà giovedì 2 febbraio, dalle ore 17 alle ore 18.30, sulla piattaforma Zoom, e sarà tenuta dal prof. Eugenio Guccione (già Ordinario di Storia delle Dottrine politiche presso l’Università di Palermo), che relazionerà sull’opera “Battaglie per la libertà” di Don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare Italiano nel 1919 e, in generale, una delle figure più influenti e lungimiranti del panorama politico, culturale e sociale del Novecento italiano.

La partecipazione all’incontro è valida ai fini del riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Messina, nonché per gli studenti dell’Università di Messina.

Pippo Rao Direttore Generale Scuola di Liberalismo di Messina

Visita la pagina della Scuola di Liberalismo 2022 – Messina

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Il caso Donzelli e il rimpianto del Parlamento di Luigi Einaudi


Ci sono gli epifenomeni: la grossolanità dell’accusa, la delegittimazione dell’avversario, la diffusione di informazioni riservate, la ricerca di un diversivo mediatico, la mancata comprensione del senso profondo di quel “sindacato ispettivo” che compete

Ci sono gli epifenomeni: la grossolanità dell’accusa, la delegittimazione dell’avversario, la diffusione di informazioni riservate, la ricerca di un diversivo mediatico, la mancata comprensione del senso profondo di quel “sindacato ispettivo” che compete al parlamentare… Gli epifenomeni ci sono tutti, sono piuttosto clamorosi e giornalisticamente gustosi. Non sorprende, dunque, che su questi verta il dibattito pubblico e politico. Dispiace, però, che del fenomeno ci si occupi poco o nulla. Il fenomeno cui va ascritta la vicenda Donzelli è presto detto e riguarda tutti. Potremo definirlo così: la perdita di senso del Parlamento. Cioè delle istituzioni, cioè della democrazia, cioè della politica. La politica intesa come arte della mediazione.

Facciamo un balzo all’indietro nella storia per capire di cosa stiamo parlando. Il 12 maggio 1948, dopo aver giurato come presidente della Repubblica, Einaudi prese la parola davanti al parlamento riunito in seduta comune. Un discorso asciutto, denso, pragmatico come nel temperamento dell’oratore. Tra le altre cose, Luigi Einaudi disse: “Nelle vostre discussioni, signori del parlamento, è la vita vera, la vita medesima delle istituzioni che noi ci siamo liberamente date; e se v’è una ragione di rimpianto nel separarmi, per vostra volontà, da voi è questa: di non poter partecipare più ai dibattiti, dai quali soltanto nasce la volontà comune; e di non poter più sentire la gioia, una delle più pure che cuore umano possa provare, la gioia di essere costretti a poco a poco dalle argomentazioni altrui a confessare a se stessi di avere, in tutto o in parte, torto e ad accedere, facendola propria, all’opinione di uomini più saggi di noi”.

Il parlamento come luogo del dibattito. Il parlamento come il luogo in cui, appunto, ci si parla. E naturalmente ci si ascolta. Ci si parla per trasferire agli altri conoscenze, sensibilità e punti di vista nella speranza di convincere chi ascolta della bontà delle proprie posizioni.

Ebbene, quel parlamento non esiste più. O meglio: esiste, ma ha perso di senso. E non solo perché, da decenni e in forma crescente, i governi ne hanno usurpato le prerogative costituzionali abusando della decretazione d’urgenza e dalla questione di fiducia. Il parlamento ha perso di senso perché, nell’era dei social, delle affermazioni icastiche e del narcisismo esasperato, nessuno è più disposto ad ascoltare. I leader entrano in aula nel momento in cui devono intervenire, parlano solo per poter poi postare sui social i loro interventi, si rivolgono idealmente non ai parlamentari ma alle rispettive tifoserie, e non appena finiscono di parlare se ne vanno. Lo fanno i leader, e sempre più spesso lo fanno anche i gregari. Lo ha fatto anche il meloniano Giovanni Donzelli quando, nell’aula di Montecitorio, ha accusato alcuni parlamentari del Pd di collusione con mafiosi e terroristi. Ma a dare scandalo, nonché, possibilmente, a offrire motivo di riflessione, non dovrebbero essere solo le sue infelici parole.

Huffington Post

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#NotiziePerLaScuola

PNRR, pubblicate le graduatorie definitive relative all’avviso per la realizzazione di mense scolastiche.

Info ▶️ pnrr.istruzione.it/avviso/mens…

Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.



Addio, Enzo, uomo perbene


È stato un eccellente giornalista e un politico perbene, la cui immagine pubblica risultò indelebilmente macchiata dalla gogna mediatica cui fu sottoposto, in manette, ai tempi della furia giustizialista di Mani Pulite. Non si lasciò abbattere. Mantenne i

È stato un eccellente giornalista e un politico perbene, la cui immagine pubblica risultò indelebilmente macchiata dalla gogna mediatica cui fu sottoposto, in manette, ai tempi della furia giustizialista di Mani Pulite. Non si lasciò abbattere. Mantenne il buon umore e la curiosità allora, così come li mantenne negli ultimi mesi di convivenza con la malattia. Enzo Carra era un amico personale di molti di noi ed era un amico della Fondazione Luigi Einaudi. Ai suoi familiari le nostre più sentite condoglianze.

L'articolo Addio, Enzo, uomo perbene proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Test 2 from Friendica to Lemmy (simple message) (let's try to stretch the text further, so that it reaches well beyond the limits foreseen for the Lemmy "title" field. This way we make those ugly symbols disappear)
@test

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@test

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Test from Friendica to Lemmy (simple message)
@test

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Performance difference between friendica forums and gup groups


@Friendica Support Good evening everyone. To help the mastodon users of my new instance poliversity.it (a spin off for researchers and journalists, born from my instance friendica poliverso.org) I started promoting the use of the Friendica forums, as a way to make up for the lack of topics all inside of mastodon.

I then discovered that a fediverse project already exists, managed by the "immers-space" cooperative, which aims to create real groups (a.gup.pe/) and the mechanism on which it is based it is the same as the Friendica forums (re-share messages addressed to the group address which will be [groupname] + @ a.gup.pe ) .

I confess that I don't like that immers-space centrally manages a service for the entire fediverse, while the possibility that any friendly user can autonomously manage a group/forum seems to me more adherent to the spirit of the fediverse.

However, I have found that gup groups have extremely good performance compared to Friendica, reposting received messages in real time (and on any instance!), while Friendica groups have a much higher latency.

What can be the reason? This is a question related to the higher performance of gup servers compared to those of poliverso.org, or it depends on the design of friendica compared to that of gup (here the github link github.com/immers-space/guppe )


(sorry for my english)

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in reply to Signor Amministratore ⁂

@Signor Amministratore My experience has been somewhat different. The reliability of #guppe does not seem constant to me. Sometimes it dropped out or a post was only shared hours later.
With a #Friendica #forum, on the other hand, I have observed a relatively constant latency of a few seconds to 1-2 minutes.
Perhaps @Μαθθίας/ξ ✔ can contribute something more competent.

In addition, a forum also offers a relatively well-structured presentation, while guppe is just a pure distribution list.

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in reply to caos

@caos

In addition, a forum also offers a relatively well-structured presentation, while guppe is just a pure distribution list.

Yep. A group is basically just another account, so you can set a different theme, a separate interface (color scheme), a background etc.

@Μαθθίας/ξ ✔ @Signor Amministratore

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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#IscrizioniOnline, cosa hanno scelto studentesse, studenti e famiglie per l’anno scolastico 2023/2024? Nelle card un approfondimento dei dati relativi agli Istituti Tecnici e agli Istituti Professionali.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



La massiccia perdita di codice Yandex rivela i fattori di ranking del motore di ricerca russo


I dettagli mostrano come il quarto motore di ricerca più grande del mondo classifica le pagine web.

@Etica Digitale

Puoi cercare e fare clic su tutti i fattori sullo strumento di ricerca compilato di Rob Ousbey . Potresti notare che quasi 1.000 dei fattori di ranking hanno il tag "TG_DEPRECATED" e più di 200 sono elencati come "TG_UNUSED". Poiché il codice è del febbraio 2022 ed è stato acquisito nel luglio 2022, la ricerca di Yandex è sicuramente cambiata da allora. Ma la fuga di notizie fornisce uno sguardo raro su come vengono messe insieme le classifiche di ricerca in un sito che serve uno dei paesi più grandi del mondo.

CONTINUA QUI



#NotiziePerLaScuola

Migrazione al Cloud e Siti web: il 2 febbraio alle ore 10.00 in programma un webinar per supportare le scuole nell’implementazione dei progetti relativi agli avvisi 1.2 e 1.4.1.

Info ▶️ istruzione.



ROSSOMALPAOLO


La prima volta che ho interagito con Paolo aka Rossomalpaolo è stato in un periodo in cui ero curiosa di sperimentare i limiti del mio corpo.
Ritrovandomi a parlarne con lui, accadde che decidemmo di provare e vedere cosa accadeva.
Le foto hanno funzionato poco ma ho passato due giorni ospite a casa sua, dove non mi sono mai sentita né di troppo né fuori luogo (nonostante abbia fatto cose tipo annusare le ascelle per accertarmi di non puzzare), Milano non è un città che amo ma di quei giorni ho un bel ricordo, simile al tepore caldo della tazza da tè nelle giornate invernali.
#fotografia

iyezine.com/rossomalpaolo

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DDoS su mastodon.social

Eugen Rochko:
«Credo che mastodon.social potrebbe essere attualmente oggetto di un attacco DDoS; stiamo cercando di capire meglio. Ci dispiace per l'inconvenienza!»

mastodon.social/@Gargron/10978…

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Oggi, alle ore 20.00, si chiudono le #IscrizioniOnline per l’anno scolastico 2023/2024!

Ecco i primi dati:
📌 Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici scelti dal 30,9%;
📌 Gli indirizzi liceali restano in testa tra le preferenze dei neoiscritti, co…



La #privacy è una questione collettiva. Il post di #FreakSpot


LA PRIVACY È UNA QUESTIONE COLLETTIVA

@Pirati Europei

Molte persone danno una spiegazione personale sul motivo per cui proteggono o meno la loro privacy. Coloro a cui non importa molto si sentono dire che non hanno nulla da nascondere. Chi ci tiene lo fa per proteggersi da aziende senza scrupoli, stati repressivi, ecc. In entrambe le posizioni si presume spesso erroneamente che la privacy sia una questione personale, e non lo è.

La privacy è sia una questione individuale che pubblica. I dati raccolti da grandi aziende e governi sono usati raramente su base individuale. Possiamo intendere la privacy come un diritto dell'individuo in relazione alla comunità, come afferma Edward Snowden :

Sostenere che non ti interessa il diritto alla privacy perché non hai nulla da nascondere non è diverso dal dire che non ti interessa la libertà di parola perché non hai niente da dire.

I tuoi dati possono essere usati per il bene o per il male. I dati raccolti inutilmente e senza autorizzazione vengono spesso utilizzati per scopi negativi.

Gli Stati e le grandi aziende tecnologiche violano palesemente la nostra privacy. Molte persone acconsentono tacitamente sostenendo che non si può fare nulla per cambiarlo: le aziende hanno troppo potere ei governi non faranno nulla per cambiare le cose. E, certamente, quelle persone sono abituate a dare potere alle aziende che fanno soldi con i loro dati e quindi dicono agli stati che non saranno una spina nel fianco quando vogliono attuare politiche di sorveglianza di massa. Alla fine, danneggia la privacy di coloro a cui importa.

L'azione collettiva inizia con l'individuo. Ogni persona dovrebbe riflettere se sta fornendo dati su se stessa che non dovrebbe, se sta incoraggiando la crescita di società anti-privacy e, cosa più importante, se sta compromettendo la privacy di coloro che gli sono vicini. Il modo migliore per proteggere le informazioni private è non divulgarle. Con la consapevolezza del problema, i progetti sulla privacy possono essere sostenuti.

I dati personali sono molto preziosi — tanto che alcuni li chiamano il “nuovo petrolio” — non solo perché possono essere venduti a terzi, ma anche perché danno potere a chi li detiene. Quando li diamo ai governi, diamo loro il potere di controllarci. Quando li diamo alle aziende, diamo loro il potere di influenzare il nostro comportamento. In definitiva, la privacy è importante perché ci aiuta a preservare il potere che abbiamo sulle nostre vite che sono così intenzionati a toglierci. Non ho intenzione di regalare o vendere i miei dati, vero?

Il post originale

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Digitalizzazione escludente


Le barriere digitali per le persone straniere nell’accesso al welfare Stando a Istat, le persone di cittadinanza straniera nel nostro paese sono più di 5 milioni. La loro permanenza è legata ad un permesso di soggiorno di categorie e durate differenti, st

Le barriere digitali per le persone straniere nell’accesso al welfare

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Stando a Istat, le persone di cittadinanza straniera nel nostro paese sono più di 5 milioni. La loro permanenza è legata ad un permesso di soggiorno di categorie e durate differenti, stabilite sulla base della motivazione per la quale arrivano in Italia. Insieme alla permanenza dovrebbero essere garantiti una serie di diritti civili tra cui l’accesso a benefit e servizi, ma come ha potuto constatare il team di ricerca non sempre è così. Il dibattito pubblico si concentra spesso su un presunto accesso indebito delle persone straniere al welfare sociale, tralasciando totalmente il fatto che la popolazione straniera presenta un tasso di povertà molto elevato (una persona su quattro vive in uno stato di povertà assoluta) e che circa il 6,6% del totale dei contributi sono versati proprio da cittadini non comunitari. Nel momento in cui ne hanno bisogno, però, in cambio ricevono solo lo 0,4% di quanto versato.

Da ormai quindici anni la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, l’e-government è diventata un mantra tra politici e decisori, utilizzato come sinonimo di maggiore efficienza e di progresso del settore pubblico. Si fonda su un’idea per cui l’interazione tra il cittadino e gli organi dello stato avviene di default attraverso strumenti digitali, in autonomia, secondo una retorica di efficienza, rapidità, standardizzazione e semplificazione; dando origine a un contesto in cui le tecnologie diventano la premessa per l’accesso al welfare. La premessa per il welfare è di essere orientato verso il sociale, in modo che benefit e servizi siano distribuiti come beneficio per la società: i processi di digitalizzazione sembrano invece essere orientati senza tenere conto di criteri etici.

Un aspetto che non tiene troppo in considerazione le difficoltà che una sempre maggiore “tecnologizzazione” dei processi potrebbe favorire. Anche in questo settore, seppur sia difficile da intravedere, esistono inclusi ed esclusi: i primi sono i cittadini italiani (anche se in questo caso ci sono delle eccezioni, come le persone senza fissa dimora), i secondi sono le persone straniere che nel nostro Paese sono venute per ragioni di tipo economico, sociale o politico. Una dicotomia che nasce dalla falsa possibilità di accedere a portali e siti web, sia per richiedere prestazioni sociali sia per ottenere informazioni su questi ultimi.

Una situazione paradossale poiché probabilmente sono proprio le persone straniere che non hanno un contatto con il tessuto sociale italiano ad avere bisogno di accedere in modo sostanziale al welfare. Non ci sono però indagini statistiche nazionali sul livello di alfabetizzazione digitale delle persone straniere, mancanza che non permette di riconoscere il divario digitale esistente tra chi nasce in Italia e chi nel paese ci arriva per questioni lavorative, economiche o di violazione di diritti umani. Un divario digitale che non dovrebbe essere scambiato con “il saper utilizzare uno smartphone”, uno strumento che in certi casi specifici non è il migliore alleato per richiedere a un ente come Inps un beneficio sociale.

Nonostante la mancanza di dati concreti sull’alfabetizzazione digitale delle persone straniere, che ricordiamo in Italia sono più di 5 milioni, nel 2020 è stato rilasciato il Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione, con l’obiettivo di realizzare la piena digitalizzazione dei servizi pubblici sul territorio italiano.

Da allora, le pubbliche amministrazioni hanno implementato diverse iniziative. INPS dispone di un sito informativo e di un portale online dedicato all’inoltro di richieste per prestazioni sociali. INPS ha inoltre lanciato INPS Mobile, una app istituzionale che dà accesso a numerosi servizi di consultazione e di invio di documenti. Un portale, ANPR, relativo all’iscrizione anagrafica e al cambio di residenza è nelle sue fasi finali di implementazione.

Il decreto-legge n. 76/2020 ha stabilito che, a partire dal 2021, l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione deve avvenire attraverso identità digitali: Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Dallo stesso anno INPS non accetta altro tipo di autenticazione l’accesso ai suoi portali e ai servizi. Le identità digitali presentano però dei pre requisiti giuridici, come essere in possesso di carta d’identità o essere iscritti all’anagrafe, che possono rappresentare un ostacolo per la popolazione straniera.

In questo report sono state analizzate in dettaglio molte prestazioni sociali e benefit, quali l’assegno per il Nucleo Familiare (ANF), l’assegno mensile di invalidità civile, l’assegno di maternità per lavoratrici atipiche (Assegno di maternità dello Stato), l’assegno sociale; l’assegno unico e universale (AUU); il bonus asilo nido; la carta acquisti ordinaria; l’indennità di accompagnamento agli invalidi civili; l’indennità mensile di frequenza; la pensione di inabilità; il Reddito di Cittadinanza/Pensione di Cittadinanza; il reddito di libertà.

Per ogni prestazione sono stati considerati i requisiti di accesso e le modalità di richiesta, che in questo secondo caso spesso avviene online solo dopo un’autenticazione tramite identità digitale. È emerso un quadro variegato, per cui alcuni permessi di soggiorno e requisiti di residenza restringono le possibilità di accesso a benefit e servizi, ma non solo. I servizi online sono integralmente accessibili solo in lingua italiana, e richiedono competenze digitali nonché un livello di alfabetizzazione elevato. Stando alla situazione attuale e vista la mancanza di previsioni differenti sul tema, il processo di digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni – ulteriormente favorito dai finanziamenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – non è uguale per tutti e a farne le spese saranno perlopiù le persone straniere, e vulnerabili.

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Hey ChatGPT, spiegami le privacy policy di Google, Facebook e TikTok come se avessi 13 anni.


Un esperimento con ChatGPT per riassumere in modo semplice privacy policy lunghissime e complesse.

Come forse saprete, le privacy policy di Google, Facebook e TikTok sono documenti lunghissimi che richiedono almeno 40 minuti per una lettura completa. Ma il tempo che serve per leggerle da cima a fondo non è il solo problema. Sono anche documenti complessi da comprendere e difficilmente fruibili per una persona con scarse competenze sul tema — figurarsi per un bambino che usa questi servizi!

Per questo allora ho voluto sperimentare con ChatGPT, chiedendo di tradurre in termini semplici e comprensibili per un bambino di 13 anni queste lunghissime e complesse privacy policy.

Sei già iscritto a Privacy Chronicles? No? Che aspetti!

5104462Scansiona il codice QR con il tuo wallet LN oppure clicca qui!

La fonte delle informazioni è stata la privacy policy stessa, io mi sono limitato a fornire il link. Nel prompt ho indicato a ChatGPT di includere obbligatoriamente alcuni dettagli:

  • Una sintesi dell’originale, facilmente comprensibile da un bambino di 13 anni
  • Includere una breve spiegazione del significato di dato personale
  • Includere qualche dettaglio su: dati trattati, fonti dei dati, trasferimenti dei dati ed eventuali terze parti
  • Includere qualche dettaglio sui periodi di conservazione dei dati
  • Avvertire l’utente sui rischi della profilazione, con un esempio pratico comprensibile a un bambino
  • Includere istruzioni per cambiare le impostazioni privacy e cancellare l’account
  • Se presenti, includere un avvertimento su eventuali violazioni di dati o cattiva condotta da parte del servizio.

Ho fatto diverse prove per un’oretta. Non sempre i testi prodotti erano in grado di soddisfare i requisiti richiesti. Tuttavia credo che il risultato sia comunque interessante, sia per comprendere le potenzialità di uno strumento del genere che per avere un’estrema sintesi del trattamento dati di questi tre colossi.

Purtroppo i risultati in italiano non avevano la stessa qualità di quelli in inglese, quindi vi propongo quelli:

232302

Google collects information about you, including your personal data, when you use their services like Google Search, Gmail, YouTube, and others. Personal data means information that can be used to identify you, like your name, email address, and location.

Google gets this information from different sources, like when you create a Google account, or when you search the internet, watch videos on YouTube, or use Google Maps. Google may also share your personal data with other companies, like advertisers, to show you ads that might interest you.

It's important to know that when Google shares your personal data with advertisers, it can be used to profile you, like what kind of things you like, what you search for online, and where you go. For example, if you search for information about animals, you might see ads for zoos or pet stores.

Google keeps your personal data for as long as they need it to provide you with their services and improve them. You can change your privacy settings at any time by going to your Google account settings, where you can choose what information Google collects and how they use it. If you want to stop using Google's services and delete your account, you can follow these easy steps:

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There have been incidents where Google has misused people's personal data, like in 2018 when Google was fined by the European Union for violating people's privacy by collecting and using their personal data for targeted advertising. So, it's important to be careful about the information you share with Google and to regularly check your privacy settings.

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Facebook collects information about you to make your experience on the platform better. This information is called "personal data." Some examples of personal data are your name, age, and what you like. Facebook gets this information from you when you sign up and use the platform, and also from other websites and apps that you use.

Facebook also collects information about what you do on the platform, such as the posts you make and the pages you follow. This is called "metadata."

Sometimes, Facebook will share your information with other companies, organizations, or people outside of Facebook. For example, if you use a game app that is made by another company and also uses Facebook, Facebook might share your information with that company so they can show you ads that are more relevant to you.

Facebook keeps your personal data for as long as you use the platform and for a short period after you stop using it, so they can provide the services you expect and protect your information.

One of the risks of using Facebook is that they use your information to show you ads. This is called "profiling and advertising." For example, if you've been searching for shoes on your phone, you might start seeing ads for shoes on Facebook. While this can be useful to see things you might be interested in, it can also be creepy.

To change your privacy settings on Facebook, go to the settings menu and click on "privacy." From there, you can control who can see your posts and information. To delete your Facebook account, go to the settings menu and click on "Your Facebook Information." Then, click on "Delete Your Account and Information."

It's important to be careful with the information you share on Facebook and to always read the privacy policy carefully. There have been some incidents where Facebook has mishandled people's information, like the Cambridge Analytica scandal in 2018. So it's important to stay informed and protect your information online.

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TikTok is an app that you can use to make short videos and share them with your friends or the world. When you use TikTok, they collect information about you, like your name, phone number, and videos you make. This is called your personal data.

TikTok gets this information from different sources, like when you sign up for the app or share your videos. They also collect data about how you use the app, like what videos you watch and how you interact with them.

TikTok shares your personal data with other companies and people that help them run the app and show you ads. For example, they might share your data with companies that help them show you ads based on what you like.

TikTok keeps your personal data for as long as they need it to run the app and show you ads. They might keep some of it even after you stop using the app, but they will keep it private and secure.

One risk of sharing your personal data is that companies like TikTok can use it to show you ads based on what they think you might like. For example, if TikTok knows you like certain types of music, they might show you ads for concerts or music festivals.

If you want to change your privacy settings on TikTok or delete your account, you can do it in the app's "Privacy and Safety" section. Just go to "Settings" and then "Privacy and Safety." If you delete your account, all of your videos and personal data will be deleted and you'll need to start over if you want to use TikTok again.

There haven't been any big issues with TikTok and personal data, but it's always a good idea to be careful when sharing information online. Make sure you know who you're sharing it with and what they're going to do with it.

If you want to change your privacy settings or delete your TikTok account, here's how:

  • Go to the Settings page on TikTok.
  • Look for the Privacy and Safety section.
  • Change your privacy settings to what you want.
  • To delete your TikTok account, go to the Delete Account page on TikTok.
  • Follow the instructions to delete your account.

In summary, TikTok collects information about you and your activity on the website and might share it with other companies to show you ads. There can be risks associated with having a profile created about you, so be careful about what personal information you share on TikTok.

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Grandiosa Muerte - Egregor


Dalla soleggiata e bella Costa Rica, che non si capisce perché in italiano diventi maschile, arriva un monolite di death metal pubblicato dalla francese Bitume Prod., cattiveria e sentore di estinzione, dolorosa e lunga peraltro.

Dietro al nome Grandiosa Muerte c’è un uomo solo saldamente al comando, il suo nome è Max Gutiérrez Sánchez, già fondatore di altri tre gruppi : Ravensouls, December’s Cold Winter, e Advent Of Bedlam. Max ha conosciuto l’abbraccio mortale del metal quando abitava in Spagna ed è lì che ha contribuito a fondare i suoi primi gruppi.

iyezine.com/grandiosa-muerte-e…

@Musica Agorà

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#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



...e gli idealisti, gli ingenui, i rinunciatari ...


Di tanto in tanto è bello farsi scarrozzare per le vie della città con della musica tiepida in sottofondo. Osservare le facce della gente che cammina sui marciapiedi e immaginare quali potrebbero essere i loro pensieri e le loro storie.

("second moon" - pacifico)

youtube.com/watch?v=JaOYDJWvD-…



Il progetto del ministro Valditara: scuola-azienda e "umiliazione" | Senza Tregua

"Spesso l’alternanza scuola-lavoro viene legittimata come uno strumento di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro, i quali dovrebbero trovare in questa esperienza un’autentica opportunità di futuro impiego, grazie all’acquisizione di competenze richieste dal mercato del lavoro. Già ai tempi della presentazione della Buona Scuola, tale provvedimento era stato presentato come un dispositivo per arginare la disoccupazione giovanile. È nostro compito contrastare tale retorica. In primo luogo rifiutando l’idea, tutta ideologica, che la scuola debba fungere da istituzione che ha come obiettivo primario la formazione di lavoratori. Questo elemento nasconde, infatti, quella che è l’unica realtà dell’alternanza scuola-lavoro: un metodo comodo e conveniente che i padroni adottano per scaricare i costi della formazione aziendale direttamente sulle scuole e, di conseguenza, sui lavoratori contribuenti."

senzatregua.it/2023/01/29/8012…



Le persone convinte di conoscere la #scienza, conoscono *davvero* la scienza?


Non è tanto quello che sai, quanto quello che pensi di sapere

@Scienza e innovazione

Un nuovo studio pubblicato il 24 gennaio sulla rivista ad accesso aperto PLOS Biology di Cristina Fonseca della Genetics Society, UK; Laurence Hurst del Milner Centre for Evolution, Università di Bath, Regno Unito; e colleghi, rileva che le persone con atteggiamenti drastici tendono a credere di comprendere la scienza, mentre le persone neutrali sono meno sicure. Nel complesso, lo studio ha rivelato che le persone con atteggiamenti fortemente negativi nei confronti della scienza tendono ad essere troppo sicure del proprio livello di comprensione.

Qui la recensione all'articolo e qui l'accesso all'articolo originale pubblicato su Plos Biology

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in reply to Franc Mac

"la scienza" è un concetto troppo astratto... dire che qualcuno conosce "la scienza" è come dire che "conosce i libri".

Quali?
Di quale genere?
In quale lingua?

Scienza e tecnologia reshared this.

in reply to quasimagia

@quasimagia vero , peró esistono anche le generalizzazioni , usate come " tanto per intenderci".

Scienza e tecnologia reshared this.




Fino ad, ormai, 2 mesi fa, il mio regno del Rasperino era al suo splendore massimo: l'istanza Misskey, messa su giusto 2 settimane prima, andava alla ...


La newsletter odierna di @GuerrediRete è un segnalibro fondamentale per chi vuole conoscere le tendenze del giornalismo fregafrega! #pappagallistocastici


Guerre di Rete - I pappagalli stocastici sono diventati miliardari: la newsletter di @Carola Frediani

Oltre alle interessantissimo approfondimento su "AI: chi “move fast and break things”, e chi ha dubbi", segnaliamo a tutta la comunità @Giornalismo e disordine informativo anche i seguenti argomenti trattati dalla newsletter di oggi:
- LeCun reloaded
- Hacker di Stato nordcoreani
- Italia digitale

Qui la newsletter completa



#Riprendersi la città. Guida per i cittadini, con 40 idee per riappropriarsi della città


"Recuperar la ciudad. Reclaim the city" è una guida scritta da un gruppo di attivisti spagnoli che si propone di individuare degli strumenti e delle azioni concrete per limitare lo strapotere del traffico automobilistico privato, promuovere una mobilità sostenibile e ridare alla città il suo carattere di spazio pubblico fruibile da tutti i cittadini.

La guida è disponibile sul web in spagnolo (recuperarlaciudad.notion.site/…) e in inglese (recuperarlaciudad.notion.site/…) oppure dalle stesse pagine si può scaricare una versione bilingue in formato pdf.

In italiano, al momento, è disponibile solo la prima parte della guida (l'introduzione), qui sotto trovate l'incipit e questo è il link per scaricare il testo tradotto finora: nilocram.eu/edu/Riprendersi_la…

Sono disponibili in italiano anche due numeri della newsletter curata dallo stesso gruppo di attivisti:

Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?

Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

Buona lettura 😀

Se avete tra le mani questo testo, è probabile che vi siate resi conto dell'importanza per le persone di riappropriarsi dello spazio della città, nonché dei problemi che sorgono nel tessuto urbano quando ciò non avviene. Potreste anche essere qui perché sospettate di avere la capacità di migliorare il comune in cui vivete o perché siete alla ricerca di strumenti legali e non violenti per riprendervi la città. Siete nel posto giusto.
Questa è una guida pratica perché i cittadini possano riprendersi la città. Noi, le persone, abbiamo un potere immenso nel plasmare l'ambiente in cui viviamo, anche se per decenni lo abbiamo ceduto a comuni che non sempre si sono occupati del benessere sociale. Cosa possiamo fare per recuperare lo spazio pubblico?
Vi diamo delle alternative in modo che possiate scegliere in base alle vostre possibilità e al vostro grado di impegno. [...]

Scarica il testo da qui: nilocram.eu/edu/Riprendersi_la…
@Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋 @maupao @Marcos Martínez


Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana


Ecco la seconda traduzione dalla newsletter di #RecuperarLaCiudad (Riprendersi la città)

Qui sotto trovate la traduzione parziale della newsletter del 25 novembre 2022 intitolata:
Come promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

A partire da uno studio sulle caratteristiche delle infrastrutture ciclabili olandesi, danesi e tedesche, l’articolo presenta alcune delle misure di pianificazione urbana necessarie a garantire un uso comodo e sicuro della #bicicletta in città.

Il testo completo dell’articolo si può scaricare da qui:
nilocram.eu/edu/Riprendersi-la…

Buona lettura e... pedalate piano 😀

Come promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana

"Se lo costruisci, allora verranno", dice una voce nel film "Field of Dreams" (1989) a Kevin Costner. Questa regola si applica spesso al settore della mobilità: quando si costruisce un'infrastruttura, compaiono i suoi utenti. Questo fenomeno è noto come domanda indotta (l'offerta di un bene ne aumenta il consumo).
La domanda indotta spiega, tra l'altro, come l'aumento delle infrastrutture automobilistiche sia una misura inutile per ridurre la congestione, che anzi aumenta. La domanda indotta può essere utilizzata per promuovere la mobilità sostenibile? Per rispondere a questa domanda, nel 2008 John Pucher e Ralph Buehler hanno condotto un’ analisi bibliografica presso la Rutgers University, esaminando le caratteristiche delle infrastrutture ciclabili olandesi, danesi e tedesche.
Spoiler: può funzionare e funziona benissimo.

Uso massiccio della bicicletta

I tre Paesi presi in esame erano, al momento dello studio, i tre Paesi europei con i più alti livelli di mobilità ciclistica. Gli spostamenti giornalieri in bicicletta (con distanze medie massime di 2,5 km nei Paesi Bassi, 1,6 km in Danimarca e 0,9 km in Germania), queti paesi sono anche quelli con la più alta percentuale di spostamenti effettuati pedalando (27% nei Paesi Bassi, 18% in Danimarca e 10% in Germania).
Tuttavia, non è sempre stato così. Tra il 1950 e il 1975 il numero di spostamenti in bicicletta in tutti e tre i Paesi è diminuito dal 50-85% degli spostamenti a solo il 14-35%, un periodo che coincide con la promozione dell'uso dell'automobile da parte di tutti e tre gli Stati, aumentando la capacità delle strade e aumentando l'offerta di parcheggi. Se le costruisci, allora verranno. I governi si sono resi conto dell'errore e hanno cercato di correggere le tendenze.
A metà degli anni '70 le politiche di mobilità sono cambiate, concentrandosi sui pedoni, la bicicletta e il trasporto pubblico. La maggior parte delle città ha migliorato le infrastrutture ciclabili, ha introdotto restrizioni all'uso dell'auto e ne ha reso più costoso l'utilizzo. Tra il 1975 e il 1995, l'uso della bicicletta ha raggiunto il 20-43% di tutti gli spostamenti in tutti e tre i Paesi. Il caso di Berlino è particolarmente impressionante, con un aumento del 275% degli spostamenti in bicicletta tra il 1975 e il 2001. [...]

Qui il testo completo dell’articolo:
nilocram.eu/edu/Riprendersi-la…
@Informa Pirata @Marcos Martínez @Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋


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Il fediverso non è una darknet: discussione sugli hack del #fediverso, sulle reazioni stizzite degli utenti e sul concetto di consenso


Il consenso nel Fediverso. il post di @Sindarina, Edge Case Detective (traduzione automatica)

@Che succede nel Fediverso?

Sono un po' preoccupata per il numero di persone qui che, come me, sono arrivate abbastanza di recente, e che stanno sperimentando le cosiddette reazioni "estreme" e "irragionevoli" a loro che vogliono "hackerare" il fediverso per cancellare il l'intera conversazione sul consenso come in qualche modo non rilevante.

La NSA monitora comunque tutto ciò che fai su Internet, quindi perché ti lamenti dei fratelli tecnologici che vogliono raccogliere all'aperto, yada yada.

Sembra che dobbiamo definire cosa sia effettivamente il consenso.

Esiste solo una forma di consenso dell'utente valido;

CONSENSO INFORMATO, ENTUSIASTICO, REVOCA.

Questo è tutto. Senza se, senza ma.

L'utente deve capire per cosa sta dando il consenso e l'ambito per il quale il suo consenso è valido.

Devono essere entusiasti, totalmente d'accordo con la decisione, non accettarla a malincuore perché sentono di non avere altra scelta.

E devono essere in grado di revocare tale consenso in qualsiasi momento, tra cinque minuti o tra cinque anni.

Il loro consenso dovrebbe essere limitato nel tempo e scadere automaticamente quando non interagiscono più con il tuo servizio o prodotto.

Se modifichi l'ambito, devi chiedere nuovamente il loro consenso e assicurarti che comprendano l'impatto delle modifiche che stai apportando.

L'ambito include chi possiede e gestisce il servizio o il prodotto. Se vuoi essere acquisito, devi chiedere nuovamente il loro consenso.

Il consenso dell'utente NON è trasferibile, periodo, indipendentemente dai moderni termini di servizio richiesti.

La maggior parte delle persone nel settore della tecnologia non vuole sentirlo, perché invalida la stragrande maggioranza dei loro modelli di business, dati di formazione AI/ML, operazioni di intelligence aziendale e così via. Tutto ciò che si basa sulla raccolta di dati "pubblici" diventa improvvisamente sospetto, se si applica quanto sopra.

E sì, questo include i beniamini di Internet come Internet Archive, che opera anch'esso su un modello di opt-out non consensuale.

È la conquista dell'occidente, rivendicare la proprietà senza permesso.

È così radicato nella cultura bianca e occidentale di Internet che ora ci sono intere generazioni che considerano tutto ciò che può essere letto dal crawler che hanno scritto in un fine settimana come un gioco leale, indipendentemente da quale fosse l'intenzione originale dell'utente.

Ripubblicare, riformattare, archiviare, aggregare, il tutto senza che l'utente ne sia pienamente consapevole, perché se lo fosse, si opporrebbe.

È disonesto come un ca**o, e non è diverso dagli atteggiamenti coloniali nei confronti delle risorse naturali.

"È lì, quindi possiamo prenderlo."😒

Oh, e anche, vaff****lo con il condiscendente "lawl, non sai che la NSA ti controlla comunque?!" che sembra diffuso tra le persone dei circoli infosec.

La gente lo sa. Solo perché è difficile combattere contro un'agenzia di tre o quattro lettere non significa che l'obiezione contro il prossimo tecnico che vuole indicizzare in modo invisibile i nostri dati non sia valida.

Consenso informato, consenso entusiastico, consenso revocabile. Oppure vattene.

PS: riguardo a questo posto c'è stata segnalata una lunga conversazione in inglese sull'istanza lemmy.ml. gli utenti feddit.it potranno partecipare accedendo a questo link mentre gli utenti lemmy.ml potranno accedere direttamente a quest'altro link


Il post di @Sindarina, Edge Case Detective è disponibile qui



I am a bit worried about the number of people here who, like me, are fairly recent arrivals, and who are using the so-called 'extreme' and 'unreasonable' reactions to them wanting to 'hack' the fediverse to write off the whole conversation around consent as somehow not relevant.

The NSA monitors anything you do on the internet anyway, so why are you complaining about tech bros wanting to harvest out in the open, yada yada.

It seems we need to define what consent actually is.

AGAIN.


Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

ciao feddit‌.it! fyi, there is a lengthy lemmy thread about this mastodon thread over here, in english: lemmy.ml/post/732593 (or feddit.it/post/137240 on your instance... lemmy doesn't detect it as a cross-post because mastodon makes it easy to accidentally not use canonical URLs for things, and i am posting the link to the lemmy thread two different ways for anyone logged in to feddit.‌it who hasn't figured out the manual URL-search process for cross site interactions to be able to easily access it. 🤡🤦🤡)
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Arthur Besse

@Arthur Besse Thank you for reporting this nice previous thread that already appeared on another Lemmy instance, also because this way I can re-share it from my account. And thanks to your comment, there won't even be a need to edit the original post to report the long thread on Lemmy.ml.

However, I would still have decided to publish an Italian version on feddit.it. Indeed, feddit.it is an instance dedicated to discussions in Italian that we do not crosspost conversations in English, unless at least translating the title. But in this case I had seen the original link from Friendica and I saw that it came from a post on mastodon and not on Lemmy.

I also point out that the link you sent is the right one to link the conversation on the lemmy.ml instance, but if someone wants to search for the post to interact with mastodon or Friendica or pleroma, they will have to enter the native link https in the search box ://szmer.info/post/251205 since the user is seated on the lemmy instance szmer.info

Versione in italiano:

Ti ringrazio per aver segnalato questo bel thread precedente già apparso su un'altra istanza Lemmy, Anche perché in questo modo potrò ricondividerlo dal mio account. E grazie al tuo commento non ci sarà neanche bisogno di modificare il post originario per segnalare il lungo tread su Lemmy.ml .

Tuttavia, avrei comunque deciso di pubblicare una versione italiana su feddit.it. Infatti, feddit.it è un'istanza dedicata alle discussioni in lingua italiana che non facciamo crossposting di conversazioni in inglese, se non traducendo almeno il titolo. Ma in questo caso il link originario l'avevo visto da Friendica e ho visto che nasceva da un post su mastodon e non su Lemmy.

Ti segnalo inoltre che il link che hai inviato tu è quello giusto per linkare la conversazione sull'istanza lemmy.ml, ma Se qualcuno volesse ricercare il post per interagirvi con mastodon o Friendica o pleroma, dovrà inserire nella casella di ricerca il link nativo szmer.info/post/251205 dal momento che l'utente è insediato sull'istanza lemmy szmer.info



ho una curiosità sistemistica, sicuramente molto ingenua:

due macchine virtuali ospitate dallo stesso server e in rete tra loro, per scambiarsi dati devono far passare il flusso attraverso la scheda di rete "fisica" del server?



Giornata della Memoria 2023


Il 27 gennaio 1945 l'Armata Rossa abbatté i cancelli di #Auschwitz.
Il 25 gennaio 2023 la Repubblica di #Polonia ha estromesso i rappresentanti russi dalle celebrazioni della liberazione. La guerra all'#Ucraina ha imposto l'adozione di una "cultura della cancellazione" che definire ridicola è limitativo, ma pare che a #Varsavia non aspettassero di meglio.
Il 27 gennaio 2023 si licet parva componere, i micropolitici "occidentalisti" in forza all'amministrazione comunale fiorentina Emanuele #Cocollini, Ubaldo #Bocci e Antonio #Montelatici hanno ribadito in un comunicato stampa (lo fanno circa una volta al mese) che "serve impegno costante per combattere ogni giorno tutte le forme di #antisemitismo, anche quella più moderna che si palesa come #antisionismo".
Nelle stesse ore l'esercito dello stato sionista ha compiuto una delle sue solite incursioni nella città di #Jenin facendo una decina di morti. Nel solo 2022 sono morte in episodi dello stesso genere circa centosettanta persone.
No, signori Cocollini, Bocci e Montelatici.
Criticare in modo puntuale, pedissequo e circostanziato l'operato dello stato sionista e la sua linea politica non fa di noi dei nostalgici delle camere a gas.
Fa di noi delle persone serie.
Con buona pace della vostra ostinazione.



MÄRVEL – DOUBLE DECADE


Grandissimo ritorno degli svedesi Märvel uno di gruppi di hard rock scandinavi più longevi ed apprezzati, e il perché del loro successo è racchiuso in questa doppia raccolta celebrativa.
@Musica Agorà
#metal #musica
iyezine.com/marvel-double-deca…

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