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GiustaMente


Non è alla memoria di chi non c’è più che si deve dedicare la riforma della giustizia; la si deve fare avendo memoria dei danni devastanti arrecati dalla malagiustizia alla vita economica, civile e anche politica. Se il capitolo giustizia è uno di quelli

Non è alla memoria di chi non c’è più che si deve dedicare la riforma della giustizia; la si deve fare avendo memoria dei danni devastanti arrecati dalla malagiustizia alla vita economica, civile e anche politica. Se il capitolo giustizia è uno di quelli del Pnrr non è perché a qualcuno importi – presso la Commissione europea – della spartitocrazia correntizia imperante nel mondo delle toghe, ma perché senza giustizia funzionante non ci sarà mai un mercato regolarmente funzionante, sicché i soldi investiti saranno in gran parte buttati. L’idea che la riforma della giustizia abbia a che vedere con la sorte soltanto di qualche politico è fra le più stolte che si possano immaginare. Purtroppo avvalorata da politicanti senza cultura e giornalisti senza dirittura.

Oggi un disegno di legge dovrebbe essere approvato in Consiglio dei ministri, poi inizierà il suo iter parlamentare. Quattro sono le condizioni affinché non si riveli un petardo bagnato e si concilino giustizia e uso della mente.

1. Vedremo il contenuto, ma questo è sicuramente soltanto un pezzo di quel che serve. L’altro deve viaggiare sul binario della riforma costituzionale che, evitando i vizi del recente passato, dev’essere puntuale e specifica, non una macedonia. Qualsiasi riforma ordinaria è destinata a restare lettera morta senza separazione delle carriere e cancellazione dell’obbligatorietà dell’azione penale.

2. Cambiare le leggi è una parte del lavoro, che diventa inutile se non si cambiano l’organizzazione degli uffici e la carriera dei magistrati, sottraendo quest’ultima alle correnti e dotandola di indici oggettivi di capacità e merito. Ad Aosta servono mediamente 211 giorni per definire una causa civile. Non sono pochi, ma a Vallo della Lucania – vigenti le medesime leggi e procedure – ce ne vogliono 1.518 e a Isernia 1.337. Con l’eccezione di Marsala (dove ce ne vogliono 221), l’intero Sud è messo assai male. Dopo di che è inutile cercare cause antropologiche del mancato decollo produttivo di lande in cui la legalità non è assicurata in tribunale. A ogni guasto si può porre rimedio, ma non se il guastatore ammanicato fa più carriera del risanatore abbandonato. Su questo punto c’entrano poco le leggi generali e molto l’organizzazione e il fallimento del Consiglio superiore della magistratura. Cui non si rimedia senza smantellare la correntocrazia che se n’è impadronita.

3. Servono a nulla gli scontri di parole vuote. Serve a nulla mostrarsi corrucciati e puntare sull’ignoranza di chi ascolta. Nessuno vuole impedire che si arrestino i delinquenti, che si puniscano i corrotti o che si intercettino i criminali. La questione è che finiscono in custodia cautelare troppi cittadini che saranno poi assolti, che si aprono indagini e si portano a processo per abuso amministratori che saranno quasi tutti assolti e che si diffondono conversazioni private sputtananti e non pertinenti. Occhieggiare la telecamera per dire che «La gente deve sapere» o che «I criminali vanno fermati», senza affrontare la realtà che documenta quanto appena riassunto, è da imbroglioni. L’equilibrio non è facile né scontato. In compenso lo squilibrio è evidente.

4. Nel Pnrr è stato scritto che il carico dei procedimenti deve diminuire del 20-25%. In realtà servirebbe farlo scendere dell’80%. Ma come si fa? Non si possono certo lasciare correre reati erroneamente definiti “minori” né impedire a un cittadino di far causa a un altro. Ma si possono far funzionare riti alternativi, avvertendo che l’accusato ha diritto di accedere a un processo, ma nel caso di condanna paga anche il disturbo; altrimenti la si risolve prima, con un considerevole sconto. E si può stabilire che le cause civili relative al vicino che annaffia il geranio e m’inonda il pianerottolo oppure al ristorante che emana puzze siano decise in una mesata, sentite le parti. Altrimenti, se rimangono a litigare per 1.518 giorni, va a finire che il vicino lo ammazzano e i gerani glieli portano sulla tomba, dopo avere festeggiato al ristorante puteolente.

La Ragione

L'articolo GiustaMente proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



VIDEO. Raid israeliano a Jenin, uccisi 5 palestinesi


Tra i 45 feriti c'è una ragazza di 15 anni colpita da un proiettile entrato nella sua abitazione. Israele torna ad impiegare in Cisgiordania, dopo quasi 20 anni, gli elicotteri da combattimento. L'articolo VIDEO. Raid israeliano a Jenin, uccisi 5 palesti

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della redazione

Pagine Esteri, 19 giugno 2023 – Reparti militari israeliani hanno effettuato oggi un ampio raid nella città di Jenin per arrestare due palestinesi innescando un duro scontro a fuoco con combattenti palestinesi e arrivando ad impiegare anche un elicottero Apache.

È la prima volta che Israele impiega elicotteri da combattimento contro centri abitati palestinesi dalla fine della seconda Intifada (2000-2005).

Il ministero della sanità dell’Anp riferisce che almeno 5 palestinesi sono stati uccisi: Khaled Asasa, 21 anni, Qassam Abu Sariya, 29, Ahmed Saqr, 15, e Kayis Jabarin, 21. Del quinto non è noto il nome.

Altri 45 palestinesi sono stati feriti dal fuoco israeliano, di cui due in modo grave. Uno dei feriti gravi è una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un proiettile nella sua abitazione.

youtube.com/embed/bNPe0G1nJLk

Le autorità israeliane riferiscono di 8 soldati feriti.

La tensione è molto alta in tutta la zona e si segnalano scontri anche in altre località nel nord della Cisgiordania. Israele effettua frequenti raid a Jenin e nel suo campo profughi, sostenendo di dover combattere la militanza armata palestinese. In uno di questi, all’inizio dell’anno, morirono 10 palestinesi.

Bezalel Smotrich, ministro delle finanze israeliano di estrema destra, ha twittato che “è giunto il momento di sostituire l’ ‘attività delle pinzette’ con un’ampia operazione militare per sradicare i nidi di terroristi nella Samaria settentrionale, e ripristinare la deterrenza e la sicurezza nella regione”. Ha aggiunto che “è giunto anche il momento di utilizzare le forze aeree e le forze corazzate”.

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto “estremamente preoccupato per la situazione” a Jenin, “comprese le apparenti esecuzioni da parte delle forze israeliane”.

Il ministero degli Esteri egiziano ha condannato quella che ha definito la “continua escalation (israeliana) contro i palestinesi”.

La scorsa settimana, un palestinese di 19 anni è stato ucciso da spari di soldati israeliani durante una irruzione nel campo profughi di Balata (Nablus) per effettuare. Un colono israeliano di 30 anni e quattro militari sono stati feriti durante una sparatoria nei pressi dell’insediamento oloniale di Mevo Dotan, nel nord della Cisgiordania. Pagine Esteri

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VIDEO. Raid israeliano a Jenin, uccisi 4 palestinesi


Uno di loro è Khaled Assasa, 20 anni. Tra i 22 feriti c'è una ragazza di 15 anni colpita da un proiettile entrato nella sua abitazione. L'articolo VIDEO. Raid israeliano a Jenin, uccisi 4 palestinesi proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/20

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della redazione

Pagine Esteri, 19 giugno 2023 – Reparti militari israeliani hanno effettuato oggi un ampio raid nella città di Jenin per arrestare due palestinesi innescando un duro scontro a fuoco con combattenti palestinesi e arrivando ad impiegare anche un elicottero Apache.

È la prima volta che Israele impiega elicotteri da combattimento contro centri abitati palestinesi dalla fine della seconda Intifada (2000-2005).

Il ministero della sanità dell’Anp riferisce che almeno quattro palestinesi sono stati uccisi: Khaled Asasa, 21 anni, Qassam Abu Sariya, 29, Ahmed Saqr, 15, e Kayis Jabarin, 21.

Altri 33 palestinesi sono stati feriti dal fuoco israeliano, di cui due in modo grave. Uno dei feriti gravi è una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un proiettile nella sua abitazione.

youtube.com/embed/bNPe0G1nJLk

Le autorità israeliane riferiscono di 8 soldati feriti.

La tensione è molto alta in tutta la zona e si segnalano scontri anche in altre località nel nord della Cisgiordania. Israele effettua frequenti raid a Jenin e nel suo campo profughi, sostenendo di dover combattere la militanza armata palestinese. In uno di questi, all’inizio dell’anno, morirono 10 palestinesi. Pagine Esteri

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Care e cari, la Campagna Riprendiamoci il Comune ha bisogno di uno sprint per la raccolta delle firme. Si può anche firmare on line fino al 15 luglio! Tu


Elettronica cambia volto. Enzo Benigni racconta la nascita di ELT Group


Elettronica diventa ELT Group, con un nuovo segno grafico rappresentato da una sfera dalla quale si propagano delle onde elettromagnetiche. L’azienda ha presentato il suo nuovo volto in occasione del Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio d

Elettronica diventa ELT Group, con un nuovo segno grafico rappresentato da una sfera dalla quale si propagano delle onde elettromagnetiche. L’azienda ha presentato il suo nuovo volto in occasione del Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Le Bourget, a Parigi. Il nuovo logo dell’azienda diventa una sfera dalla quale si propagano delle onde elettromagnetiche, un modo per veicolare le tre priorità di indirizzo di questa nuova evoluzione: la dominance dello spettro elettromagnetico in ogni dominio, la proiezione globale dell’azienda e l’accresciuta capacità di protezione di asset, persone e dati. Anche il claim scelto per accompagnare questo cambio di identità visiva segue i tratti di questa evoluzione: “Shaping technology, Global protection”.

Il piano di ELT Group

L’evoluzione segue la visione strategica dell’azienda guidata dal piano industriale Tenet 2030, i cui primi risultati sono stati presentati sempre a Le Bourget. Obiettivi del gruppo sono una dimensione sempre più globale e multidominio, capace di seguire i nuovi trend relativi alle piattaforme all’avanguardia, a partire dal caccia di sesta generazione Global combat air program (Gcap), a cui l’azienda partecipa. Priorità centrali saranno anche l’accesso allo spazio e l’accrescimento delle competenze cyber. Per quanto riguarda la sicurezza dello spettro elettromagnetico nello spazio, ELT Group ha realizzato il suo prima payload per attività di Signal Intelligence, Scorpio, messo in orbita bassa con un Falcon 9 di Space X ad aprile. In ambito cyber, invece, ELT Group fa affidamento sulla propria partecipata Cy4Gate con diverse tecnologie, dalle soluzioni anti-drone Adrian a quelle più specifiche per le reti IT/OT come l’Hybrid cyber digital twin, una piattaforma realizzata per facilitare l’identificazione di vulnerabilità e relative contromisure.

ELT Group. Una nuova visione strategica e una nuova identità

A presentare la nuova identità dell’azienda ci pensa il suo presidente e amministratore delegato, Enzo Benigni, di cui riproponiamo l’editoriale.

“Due anni fa la nostra azienda ha ragionato su una nuova visione strategica, sintetizzata nel piano industriale Tenet 2030, per cogliere al meglio le possibilità offerte da una competenza core nel governo dello spettro elettromagnetico, rispetto al nostro ambito di riferimento, e per farne un abilitante per un approccio multidominio.

In uno scenario rappresentato dalla profonda digitalizzazione e dalla necessità di soluzioni complesse, la gestione dell’Emso (Electromagnetic spectrum operations) sta conferendo una superiorità informativa e di reazione che la nostra azienda ha oggi tradotto in una visione strategica aziendale più ampia e più efficace: rafforzamento della competenza core nel mercato primario della Difesa, ma anche ingresso in nuovi mercati e in nuove geografie.

I trend più recenti hanno mostrato come la competenza di nicchia della nostra azienda potesse essere messa a servizio di nuovi domini, come lo Spazio e la Biodifesa, ed abilitare anche un approccio multidominio nel primario mercato di riferimento. Il progetto avionico di sesta generazione Gcap (Global combat air program) è solo il primo di una serie destinata a rivoluzionare il modo in cui il mondo della Difesa affronterà le minacce emergenti.

A distanza di soli due anni, questa strategia ha iniziato già a tradursi in risultati.

Innanzitutto nella forza di una presenza sempre più globale: l’azienda ha oggi undici sedi commerciali in evoluzione in tre continenti e, oltre alla Germania, ha costituito un’altra azienda di diritto locale nel Golfo, avendo una crescente presenza nel portafoglio ordini del mercato extra Eu.
L’azienda si è mossa in nuovi mercati come quello innovativo della Biodifesa: il successo della tecnologia di contrasto ai virus respiratori E4Shield ha incoraggiato a costituire una newco E4Life, presentata poche settimane fa e che ha l’ambizione di far evolvere ulteriormente la tecnologia – che oggi non inattiva solo il covid, ma anche i virus influenzali e nel futuro speriamo anche i batteri – e di portarla con efficacia sul mercato.

Il 15 aprile in nostro payload “Scorpio” è stato portato in orbita Leo dal Falcon 9 di Space X e sta conducendo la sua missione di raccolta di dati marittimi non classificati per intercettare possibili attività illecite. Abbiamo così dimostrato che le nostre tecnologie possono essere usate anche nel dominio Spazio, dove abbiamo già pensato ad una roadmap più articolata per attività di intelligence e protezione che presenteremo a breve.

Per affrontare al meglio nel mercato questa nuova visione strategica abbiamo pensato di rappresentare questa dinamicità anche nelle scelte di comunicazione, attraverso un nuovo brand che, senza disperdere la radice del nome tradizionale ELT, potesse riallineare l’immagine al noto piano strategico per presentarsi sul mercato con un brand unico.

ELT Group sarà l’identità unica con cui appariremo in tutti i mercati, dalla Germania agli Uae e ovunque è presente nel mondo e in tutti i domini, da quello della Difesa a quello della Biodifesa, e nelle geografie e nei mercati che verranno in futuro.

ELT Group avrà la forza di un one brand in tutti i mercati e di un’offerta commerciale unica, ma molto più ampia costruita grazie alle realtà facenti parte del Gruppo.

Nella rinnovata strategia aziendale le partnership avranno un ruolo fondamentale, sono state quelle che finora hanno permesso nel tempo di generare newco di valore quali Cy4Gate e E4Life, che nella nuova visione strategica conserveranno il loro brand ma rendendo evidente la loro appartenenza ad ELT Group.

Infine in questa nuova architettura aziendale avrà un ruolo fondamentale il New Tech Lab, che sarà il luogo della ricerca di ulteriori soluzioni non convenzionali nell’uso dello spettro elettromagnetico, ma anche un punto di contatto con enti di ricerca ed università, e di collaborazione con nuovi partner per fare in modo che l’intelligenza ingegneristica di ELT Group possa continuare a generare soluzioni sempre più innovative e sostenibili per la difesa di persone, asset e dati nel mondo della Difesa, ma non solo.

“Shaping Tecnologies, Global protection” è il claim che sintetizza questa ambizione”.


formiche.net/2023/06/elettroni…



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 24 giugno 2023, Capo d’Orlando


Saluti istituzionali Franco Ingrillì Sindaco Capo D’Orlando Domenico Magistro Presidente Camera Penale di Patti Lara Trifilò Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti Antonella Marchese Responsabile della Scuola Territoriale della Camera Pe

Saluti istituzionali

Franco Ingrillì Sindaco Capo D’Orlando

Domenico Magistro Presidente Camera Penale di Patti

Lara Trifilò Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti

Antonella Marchese Responsabile della Scuola Territoriale della Camera Penale di Patti

Con la partecipazione del Viceministro Francesco Paolo Sisto intervengono:

Carmelo Occhiuto Consigliere della Giunta UCPI

Andrea Pruiti Ciarello Presidente Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella

Modera Franco Perdichizzi Giornalista de “La Gazzetta del Sud”

Evento accreditato presso il COA di Patti (2 CF)

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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 23 giugno 2023, Messina


Saluti istituzionali Franco Ingrillì Sindaco Capo D’Orlando Domenico Magistro Presidente Camera Penale di Patti Lara Trifilò Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti Antonella Marchese Responsabile della Scuola Territoriale della Camera Pe

Saluti istituzionali

Franco Ingrillì Sindaco Capo D’Orlando

Domenico Magistro Presidente Camera Penale di Patti

Lara Trifilò Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti

Antonella Marchese Responsabile della Scuola Territoriale della Camera Penale di Patti

Con la partecipazione del Viceministro Francesco Paolo Sisto intervengono:

Carmelo Occhiuto Consigliere della Giunta UCPI

Andrea Pruiti Ciarello Presidente Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella

Modera Franco Perdichizzi Giornalista de “La Gazzetta del Sud”

Evento accreditato presso il COA di Patti (2 CF)

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In Cina e Asia – Blinken incontra Wang Yi


In Cina e Asia – Blinken incontra Wang Yi blinken
I titoli di oggi:

Blinken incontra Wang Yi
Cina: nuove misure di stimolo all'economia
La New Development Bank dei BRICS è una banca zombie?
Cina: milioni di robot per assistere gli anziani
Topo nel riso: la provincia cinese del Jiangxi lancia una campagna per la sicurezza alimentare
Corea del Nord: riunione plenaria per rivedere le politiche economiche, diplomatiche e di sicurezza
Giappone: nuove leggi contro i crimini sessuali e le discriminazioni alla comunità LGBT+

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L’ALTRA ASIA – GLI E-BOOK DI CHINA FILES N°20


L’ALTRA ASIA – GLI E-BOOK DI CHINA FILES N°20 7794964
Da domenica 18 giugno è disponibile il nuovo dossier di approfondimento dedicato ai leader dell'Asia oltre Cina, India e Coree. Una panoramica sul continente che sta determinando il nostro futuro attraverso le storie e le vite di chi oggi è in cima alla piramide del potere

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Raid israeliano a Jenin, uccisi tre palestinesi


Uno di loro è Khaled Assasa, 20 anni. Tra i 22 feriti c'è una ragazza di 15 anni colpita da un proiettile entrato nella sua abitazione. L'articolo Raid israeliano a Jenin, uccisi tre palestinesi proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/06

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della redazione

Pagine Esteri, 19 giugno 2023 – Reparti militari israeliani hanno effettuato oggi un ampio raid nella città di Jenin per arrestare due palestinesi innescando un duro scontro a fuoco con combattenti palestinesi e arrivando ad impiegare anche un elicottero Apache.

Il ministero della sanità dell’Anp riferisce che almeno tre palestinesi sono stati uccisi, uno di loro è Khaled Assasa, 20 anni. 22 sono stati feriti dal fuoco dell’IDF, di cui due in modo grave. Uno dei feriti gravi è una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un proiettile entrato nella sua abitazione.

La tensione è molto alta in tutta la zona e si segnalano scontri anche in altre località nel nord della Cisgiordania. Israele effettua frequenti raid a Jenin e nel suo campo profughi, sostenendo di dover combattere la militanza armata palestinese. In uno di questi, all’inizio dell’anno, morirono 10 palestinesi. Pagine Esteri

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Trasformare gli oggetti connessi in spie: l’eccesso di sicurezza del governo francese | Marx21

"Il Senato francese ha approvato in prima lettura (ma con procedura accelerata) una legge in cui, oltre a limitare (in stile berlusconiano) il diritto di espressione dei magistrati sindacalizzati (in un paese in cui c’è un forte sindacato di sinistra della magistratura, molto attivo nella difesa delle libertà pubbliche e di una visione egalitaria della società), si vuole dare la possibilità alla polizia di attivare i dispositivi teconologici di cui disponiamo per svolgere indagini. La differenza tra ciò che può fare un hacker (meglio, un craker) e quello che può fare la polizia si fa sempre più sottile. D’altra parte diventa palese e chiaro quello che tecnicamente già oggi può essere fatto per la sorveglianza preventiva dei movimenti (tra cui quello sindacale) di protesta e di organizzazione dei lavoratori."

marx21.it/internazionale/trasf…



I numeri (e gli obiettivi) del nuovo complesso militare-industriale europeo


L’autonomia strategica europea rimane ancora sulla carta, perlomeno per quello che riguarda la dimensione degli armamenti. L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio del 2022 sembrava essere stata una doccia fredda per molti leader nazionali ed europei,

L’autonomia strategica europea rimane ancora sulla carta, perlomeno per quello che riguarda la dimensione degli armamenti. L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio del 2022 sembrava essere stata una doccia fredda per molti leader nazionali ed europei, che li ha convinti che ‘la Storia non fosse finita’ e che la potenza militare avrebbe giocato un ruolo di primo piano nelle dinamiche geopolitiche del XXI secolo.

Con il passare dei mesi, lo sforzo coordinato dei paesi membri ha permesso all’Unione di sostenere la resistenza di Kyiv all’invasione russa con armi, munizioni ed altri equipaggiamenti non letali. Mentre questi pacchetti di aiuti venivano confezionati, a Bruxelles così come nelle capitali europee diventava sempre più chiaro il fatto che l’arsenale militare europeo fosse ridotto agli sgoccioli.
Il progressivo svuotamento degli arsenali non suggeriva solamente l’impossibilità dell’Unione a continuare a inviare rifornimenti all’Ucraina; esso implicava che, in caso di escalation, l’Europa non avrebbe avuto gli armamenti sufficienti a difendere sé stessa.

Di fronte al manifestarsi di un tale scenario, la reazione Europea è stata netta: investire nella difesa. Non solo produrre di più, ma anche incrementare le capacità produttive, moltiplicando gli impianti e lavorando per ridurre le dipendenze da paesi non alleati all’interno delle varie supply chains, fino a farle scomparire definitivamente.

Tuttavia, nonostante i grandi proclami, sul piano pratico ci sono stati scarsi sforzi in questa direzione. A cavallo tra maggio e giugno, il Parlamento europeo ha espresso parere favorevole sulla proposta della Commissione (denominata Act in Support of Ammunition Production, o Asap) di destinare 500 milioni di euro all’incremento della capacità produttiva europea di munizioni e missili. Un evento importante, ma ancora non sufficiente.

Sul lato dell’offerta c’è stato qualche movimento, in risposta alla richiesta urgente di prodotti da parte dei governi di tutta Europa. Saab, Mbda, Thales, Nexter e Rheinmetall hanno incrementato i loro output su base mensile e/o annuale, per venire incontro all’elevata domanda di questi mesi. Ma sono solo risultati temporanei validi nel breve periodo, raggiunti istituendo turni supplementari, acquistando nuovi macchinari, dando priorità agli armamenti che scarseggiano maggiormente, coordinandosi con i fornitori e assumendo più lavoratori. Per portare la produzione ad un nuovo livello, servono investimenti e contratti a lungo termine.

Contratti che fino ad ora non sono stati firmati dalle autorità politiche. C’è qualche rara eccezione: Krauss-Maffei Wegmann ha ricevuto una commessa da parte del governo tedesco per la costruzione di 18 nuovi Leopard 2 (volti a rimpiazzare quelli mandati in Ucraina; Rheinmetall ha stipulato accordi sulla produzione di munizioni per un valore totale di più di 500 milioni di euro (la stessa cifra dell’Asap) con vari paesi europei; Nexter sta producendo munizioni da 155 mm acquistate di Helsinki. Ma allo stesso tempo, si continua a guardare all’estero. La Polonia (notoriamente più atlantista che europeista) ha stipulato contratti da più di 10 miliardi di dollari con aziende statunitensi per l’acquisto dei Main Battle Tanks Abrams e dei caccia multiruolo (F-35), a cui sembra essere interessata anche la Romania. Mentre Danimarca e Olanda hanno acquistato da Israele importanti porzioni di materiale militare.

“È un mercato molto specifico. Non c’è domanda privata, e le aziende dipendono molto dai rapporti con i governi” commenta la direttrice del programma military expenditure and arms production dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), Lucie Béraud-Sudreau. Finchè i governi non firmano accordi ufficiali, stanziando risorse economiche, i risultati saranno obbligatoriamente limitati. Lo rende esplicito il Ceo di Nexter, Nicolas Chamussy, rivolgendosi ai parlamentari francesi:”Ad oggi, lo sforzo di mobilitazione rimane in gran parte autofinanziato, stiamo raggiungendo il limite massimo. Questo autofinanziamento si ferma dove inizia l’imperativo di una buona gestione per le aziende private come noi.”

L’aumento delle spese militari è una delle grandi questioni (ri)emerse dallo scoppio del conflitto in Ucraina. Molti paesi membri della Nato stanno incrementando il budget dedicato, ma sono ancora lontani dal destinare il 2% del proprio Pil alle spese per la difesa, secondo quanto richiesto dalle regole dell’Alleanza. Mentre qualcuno già mira ad alzare la soglia al 3%. Le azioni dei prossimi mesi, così come quelle dei prossimi anni, saranno fondamentali per capire se e quanto l’Europa voglia veramente dotarsi di un Autonomia Strategica sul piano della produzione militare.


formiche.net/2023/06/difesa-eu…



Dettagli incredibili di Marte, guarda il bellissimo video in 8k | Passione Astronomia

"Il rover Curiosity ci sta mostrando Marte come non lo avevamo mai visto con una risoluzione pazzesca! Ecco il filmato tutto da godere."

passioneastronomia.it/dettagli…



✍️ Come vi state preparando alla #Maturità2023? Per essere pronti ad affrontare gli #EsamiDiStato2023, sul nostro sito trovate le tracce degli anni passati!

Qui la sezione ▶️ istruzione.it/esami-di-stato/t…



Berlusconi e la sinistra liberale. | Marx21

"Dobbiamo guardare in faccia la realtà, la ‘rivoluzione liberale’ in Italia non l’ha fatta Berlusconi l’ha fatta la sinistra, l’abolizione dell’articolo 18, la precarizzazione del mondo del lavoro, le privatizzazioni, le liberalizzazioni sono stati i punti qualificanti del centro-sinistra italiano. [...] Non solo, ripensando alla criminale guerra che Berlusconi fece in Libia occorre ricordare la riluttanza del governo italiano ad entrare in guerra, che per questo veniva attaccato dall’opposizione del Pd e dall’allora Presidente Napolitano."

marx21.it/editoriali/berluscon…




Laura Tussi* I partecipanti al vertice per la pace di Vienna che si è svolto il 10 e 11 giugno 2023 vengono da diverse parti del mondo e hanno esperienze, a


Wikeys, un gioco didattico per scoprire Wikipedia


Ho trovato da poco Wikeys, un gioco da tavolo per scoprire i principi fondamentali di Wikipedia e per imparare a scrivere correttamente un articolo.
Wikeys Il gioco che ti fornisce le chiavi per comprendere Wikipedia

È stato realizzato da Wikimedia France e finanziato dal Ministero della Cultura francese, è pensato per un uso didattico a scuola per studenti a partire dai 12 anni.

È distribuito con licenza Creative Commons BY-SA e si puo scaricare in francese da qui: commons.wikimedia.org/wiki/Fil…

Al link qui sotto si può trovare una presentazione in inglese di Wikeys scritta da Mathilde Louis di Wikimedia France: diff.wikimedia.org/2023/03/22/…
E qui invece la traduzione italiana dell'articolo:
dgxy.link/7UrvP

Per chi volesse approfondire, sempre in francese, la pagina di Wikipedia:
fr.wikipedia.org/wiki/Wikip%C3…

e un breve videotutorial con le istruzioni per l'uso:
yewtu.be/watch?v=4RJEUnCchhE


Il gioco è davvero interessante, se qualcuno è interessato si può proporre a @Wikimedia Italia una traduzione collaborativa.

tek reshared this.



  di Maurizio Acerbo*, Stefano Galieni**   E ora anche la Grecia ha la sua strage epocale – il numero dei morti resterà non accertabil



Tra gli alleati dei maturandi per il ripasso in vista della #Maturità2023 c’è “Maturadio” 🎧 il podcast didattico con 250 lezioni divise per discipline, creato in collaborazione con Treccani e Rai Radio3.

Lo trovate qui ▶️ open.spotify.






Rifondazione Comunista sabato 17 giugno, a un mese dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, sarà in corteo a Bologna assieme ad associazioni e movim

Poliverso & Poliversity reshared this.



Il Ministero dell’Istruzione e del Merito rende disponibili tre video di sintesi sulle novità relative all’Esame di Stato negli Istituti professionali di nuovo ordinamento.

Li trovate qui ▶️ miur.gov.



Il Consiglio dei Ministri odierno ha approvato il Decreto-legge “PA2”.

Gli interventi di interesse del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardano l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del Piano N…

Poliverso & Poliversity reshared this.



⚠️⚠️⚠️ ATTENZIONE: OGGI ALLE 14.00 FEDDIT.IT SI FERMA PER QUALCHE MINUTO PER ESSERE AGGIORNATO ALLA VERSIONE LEMMY 0.17.4. ⚠️⚠️⚠️

@Che succede nel Fediverso?

Il messaggio di servizio di @skariko :

Oggi (15 giugno) verso le 14 aggiornerò Feddit alla versione di Lemmy 0.17.4.

Come le altre volte ci dovrebbero essere solo 10-15minuti al massimo di spegnimento per permettere, tra le altre cose, di fare backup sani.

Questa versione avrà anche un’ottimizzazione del database (github.com/LemmyNet/lemmy/rele…) che potrebbe far durare un po’ di più del solito l’aggiornamento.

Gli aggiornamenti che verranno anche nelle prossime release sono soprattutto lato ottimizzazione.



Aggiornamento a Lemmy 0.17.4


Oggi (15 giugno) verso le 14 aggiornerò Feddit alla versione di Lemmy 0.17.4.

Come le altre volte ci dovrebbero essere solo 10-15minuti al massimo di spegnimento per permettere, tra le altre cose, di fare backup sani.

Questa versione avrà anche un'ottimizzazione del database (github.com/LemmyNet/lemmy/rele…) che potrebbe far durare un po' di più del solito l'aggiornamento.

Gli aggiornamenti che verranno anche nelle prossime release sono soprattutto lato ottimizzazione.

EDIT: Aggiornamento effettuato senza problemi 👍


Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Una Nota: la versione 0.17.4 sembra avere un problema noto che provoca la stagnazione dei post se ordinati con "Hot" dopo qualche tempo che il server non viene riavviato (issue#3076).

Nel caso succeda consiglio di usare il "New Comments" o "Top Day" come ordinamenti per leggere il feed!



Finalmente è stata creata su feddit.it la prima comunità italiana dedicata alla cucina e alle ricette!

@Che succede nel Fediverso?

Grazie a @OdinoThePine per averla creata!
Potete trovarla a questo indirizzo e questo è il primo post:


La mia ricetta per l'impasto base della pizza


Ciao a tutti, ho provato diversi tipi di impasto base per la pizza fino a quando non ho scoperto questa ricetta che, nonostante sia lunga, garantisce risultati consistenti e buoni.

Ingredienti per 4 pizze


  • Farina grano duro tipo 0: 250 g
  • Farina Manitoba tipo 1: 500 g
  • Lievito in polvere secco per pane: 1,2 g
  • Sale NON iodato: 12 g
  • Acqua tiepida: 500 ml
  • Olio: Q.b.

Tempo di preparazione: 30 minuti

Tempo di lievitazione: 18 h almeno

Procedimento


Inserire tutti gli ingredienti (eccetto l'olio) in una terrina e impastare per qualche minuto fino a quando l'impasto non si stacca dalla terrina (più umido è meglio è). Oliare il fondo della terrina e lasciare riposare l'impasto per 1 ora fuori dal frigo.

Dopo 1 ora mettere l'impasto a riposare in frigo per almeno 12 ore, questa fase aiuta la maturazione dell'impasto e limita la formazione dei grumi. Circa 5 ore prima della cottura della pizza rimuovere l'impasto dal frigo, dividetelo e lasciarlo lievitare, meglio se in un posto leggermente riscaldato.

L'impasto può rimanere in frigo anche più di un giorno.

Note


È possibile variare i tipi di farina, l'importante è avere una farina più dura e una più morbida nelle dosi sopra indicate per migliorare il gusto dell'impasto.

Se volete ottenere una lievitazione un po' più consistente dopo aver diviso l'impasto potete piegarlo a metà due volte (senza romperlo) prima di lasciarlo riposare. Generalmente il tempo di lievitazione che uso io (l'ultimo passaggio) è di gran lunga superiore alle 5 ore (dalla mattina per la sera), ma quello è il minimo.

Utilizzo il sale non iodato perché in teoria è più adatto al non uccidere i microorganismi (scaramanzia personale).

E voi, che impasto utilizzate?


in reply to Luca

@Luca le due istanze sono perfettamente federate, ma le istruzioni che hai letto in realtà sono destinate agli utenti di Lemmy, Anche se questo non viene specificato correttamente.

Per seguire una comunità da mastodon devi inserire la chiocciola e non il punto esclamativo. Meglio ancora se inserisci proprio il link della comunità.

Quindi, ricapitolando, dovresti inserire nella casella di ricerca del tuo mastodon:
1) o l'utenza @Cucina e ricette. ( @ + cucina + @ + feddit.it )
2) o il link feddit.it/c/cucina


@OdinoThePine

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)


Ennesimo naufragio, questa volta al largo della Grecia, di una nave carica di richiedenti asilo partita dalla Libia orientale, la Cirenaica. 78 i corpi già rec


#35 / Paladini dei bambini e sorveglianza di massa


Apple difende i bambini con sorveglianza e censura / Calenda torna a chiedere la schedatura dei minori / Il governo francese potrà accedere da remoto agli smartphone / Meme e citazione del giorno.

Apple difende i bambini con sorveglianza e censura


Con il nuovo iOS17 Apple promette di diventare la paladina dei bambini, difendendoli da foto e video non appropriati1.

Coi nuovi sistemi operativi sarà infatti presente una funzionalità in grado di scansionare immagini e video in arrivo sul dispositivo e verificare, con un algoritmo di machine learning, se si tratta di nudità oppure no.

In caso di esisto positivo, il sistema operativo mostrerà all’utente una schermata di avviso e censura del contenuto: “When enabled, the feature currently detects if a child is sending or receiving images that could contain nudity, subsequently warning the child and blurring the photograph before it’s viewed on the minor’s device.”

Scusa, ma che aspetti a iscriverti e ricevere tutte queste belle notizie ogni settimana?

La notizia è in realtà vecchia, ma non proprio.

Già nel 2021 provarono ad attivare una funzionalità del genere con la versione 15 del sistema operativo. L’operazione però non andò in porto perché l’aggiornamento prevedeva anche un algoritmo di analisi e scansione della memoria del dispositivo chiamato NeuralHash per la rilevazione di contenuti pedopornografici. La sorveglianza di massa sui dispositivi non piaceva ai clienti di un’azienda che fa della privacy il suo cavallo di battaglia, e così Apple rimandò l’aggiornamento.

Oggi ci riprovano passando dalla finestra, ma non sarò certo io a dovervi suggerire i rischi di un algoritmo che scansiona in automatico tutti i messaggi che i nostri figli inviano e ricevono, no?

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Calenda torna a chiedere la schedatura dei minori


Continuando a parlare di bambini, il nostro prode Calenda torna all’attacco con uno dei suoi cavalli di battaglia: la verifica dell’età per i minori (under 13) che accedono ai social2.

La soluzione è a portata di mano: attraverso un processo di certificazione dell’età, ma senza consegnare i dati personali alle piattaforme. L’utente che intenda registrarsi su un social verrebbe subito rimandato a un servizio di identità digitale (come la carta d’identità elettronica lo Spid): il social riceverà quindi conferma del requisito anagrafico e consentirà o meno la registrazione. Sarebbe così fatta salva la possibilità di aprire profili online in forma anonima.

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La proposta, che per i non addetti e per gli elettori di Calenda può sembrare innocua e doverosa, costringerebbe minori e adulti ad essere schedati digitalmente tramite carta d’identità elettronica o Spid. Ricordo agli amici lettori che in Italia non è obbligatorio possedere un documento d’identità, né dotarsi di Spid. Purtroppo il legislatore sta però trovando sempre più espedienti per incentivare le persone a sottoporsi alla schedatura il prima possibile. In Cina hanno iniziato a schedare i neonati; noi ci accontentiamo dai 13 in su.

E poi, fatto forse ancora più grave, è che ogni social network sarebbe costretto a registrare e inviare dati di autenticazione e accesso allo Stato (o agli organi federati che gestiscono lo Spid), per verificare il possesso dei requisiti normativi. Se da un lato i social network già mantengono log con questi dati, è anche vero che ora non c’è alcuna interazione diretta con i sistemi della pubblica amministrazione: tutti i dati rimangono sulle piattaforme.

In ultimo, ma non meno importante: una volta accettato di poter usare i social solo tramite identificazione, sarà molto semplice estendere l’ambito degli elementi richiesti per accedere. Oggi è l’età, domani sarà altro. Ci siamo già passati col green pass. Non è una buona idea.

Il governo francese potrà accedere da remoto agli smartphone


Nel 1966 la Corte Suprema degli Stati Uniti affermò che un sospettato avesse il diritto di rimanere in silenzio per non auto-incriminarsi e il diritto di essere informato che tutto ciò che avrebbe detto sarebbe potuto essere usato contro di lui (il cosiddetto Miranda warning). Una decisione di civiltà coerente con l’intera cultura giuridica occidentale.

Oggi il Senato francese ci informa di pensarla diversamente: pare sia stata approvata una modifca al codice penale che amplia i poteri di intercettazione e perquisizione degli smartphone da parte delle forze dell’ordine3. Su autorizzazione del giudice le autorità potranno ottenere l’attivazione da remoto dei telefoni degli indagati per accedere a funzionalità di localizzazione, telecamera e microfono senza che gli questi lo sappiano.

Altro che Miranda warning: tutto ciò che farai o dirai potrà essere usato contro di te, a tua insaputa.

Eppure non dovrebbe stupirci, sono i nostri telefoni ad essere progettati così. Ad esempio, anche nel caso di chiamate d’emergenza (112) i sistemi operativi Android e iOS sono progettati per riattivare automaticamente ogni funzionalità disattivata dall’utente, compresa quella della localizzazione. Era solo questione di tempo prima che gli Stati iniziassero a sfruttare le capacità di controllo del sistema operativo da parte di Google o Apple anche in ambito penale.

I Parlamenti dei civilissimi paesi dell’Unione Europea non si fanno alcuno scrupolo nell’approvare leggi di sorveglianza che riducono sempre più le nostre aspettative di privacy e che vanno contro ai principi penali che da secoli guidano la nostra società.

Il consiglio, in ottica futura, è di iniziare a capire come installare e usare sistemi operativi alternativi sui nostri smartphone, prima che sia troppo tardi.

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

“When law and morality contradict each other, the citizen has the cruel alternative of either losing his moral sense or losing his respect for the law.”
Frédéric Bastiat

Articolo consigliato


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theverge.com/2023/6/6/23750666…

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avvenire.it/attualita/pagine/l…

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publicsenat.fr/actualites/poli…



Kosovo: cappio al collo per la Serbia |Marx21

«Come avevo scritto mesi fa negli ultimi due articoli sulla situazione, il nodo Kosovo sta avanzando a tappe forzate verso l’ultima stazione, come da progetto USA/NATO, con le pressioni, provocazioni, minacce al governo serbo, intensificatesi negli ultimi mesi con il diktat: o con la Russia o con l’occidente. Ora con il fronte ucraino aperto, quanto sta accadendo non è casuale, è un messaggio chiaro, possente, se la Serbia non sceglie “la parte giusta”, andrà verso la sua destabilizzazione e il conflitto.»

marx21.it/internazionale/kosov…



🎧 #RECENSIONE: 👉 AA.VV. - Femirama


Ristampa in vinile da 180 grammi da parte della Munster Records di una raccolta di brani di soliste o gruppi musicali femminili della scena alternativa elettronica e oltre degli anni ottanta.

iyezine.com/aa-vv-femirama

#iyezine #inyoureyesezine #alternative #experimental #industrial #minimalsynth @munsterrecords



Spotify fined € 5 Million for GDPR violation


Spotify multato per 5 milioni di euro per violazione del GDPR A seguito di una denuncia e di un contenzioso per inattività, l'Autorità svedese per la protezione dei dati (IMY) ha emesso una multa di circa 5 milioni di euro contro Spotify. Spotify


noyb.eu/en/spotify-fined-eu-5-…

StatusSquatter 🍫 reshared this.


in reply to Lunaedge

@Lunaedge mah, purtroppo le cose che dici sono sacrosante. L'ergonomia non è ancora nelle corde del fediverso .
Proprio Oggi leggevo questo interessantissimo post: infosec.exchange/users/thenexu…

Poi c'è da dire che Lemmy è uno dei software più semplici di tutto il Fediverso, dalla fase di iscrizione (che è semplicissima Anche se in questo periodo, per ragioni gestionali, Le istanze hanno dovuto imporre l'iscrizione previa autorizzazione) che non necessita neanche di un indirizzo email, alla fase di scrittura e formattazione. In pratica un utente non ha bisogno di capire quasi nulla di Fediverso per postare e iniziare a divertirsi su Lemmy .

Ma soprattutto c'è un problema di comunicazione: Chi Ha abitato il fediverso in questi ultimi anni Tendeva a parlare molto di questo argomento e a dare per scontato che il centro di tutto fosse il protocollo Activity pub e non la comunità. Questo è stato un errore che ha allontanato molte persone e che può essere risolto solo modificando il paradigma della comunicazione sui Social e non social federati. Qualche tempo fa ho proposto un esperimento, ossia quello di parlare di Fediverso senza quasi mai parlare di Fediverso

informapirata.it/2022/10/07/ma…

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Poi c’è da dire che Lemmy è uno dei software più semplici di tutto il Fediverso, dalla fase di iscrizione (che è semplicissima Anche se in questo periodo, per ragioni gestionali, Le istanze hanno dovuto imporre l’iscrizione previa autorizzazione) che non necessita neanche di un indirizzo email, alla fase di scrittura e formattazione.


Lemmy è più facile di un forum gli sviluppatori sono stati bravissimi. Qualche difficoltà c'è nella navigazione delle comunità soprattutto quelle esterne, ma nel complesso è veramente semplice e l'interfaccia è molto pulita




🎧 #RECENSIONE: 👉 Dor - In circle


🎧 #RECENSIONE:

👉 Dor - In circle

I Dor descrivono molto bene e con grande immaginazione e delicatezza questi momenti rarefatti e rari, facili a perdersi e difficili da cogliere. Il ritmo delle canzoni compone un movimento totale che è il respiro stesso del disco, un qualcosa di molto particolare che è appunto la fusione fra diversi folclori, quello abruzzese e quello spagnolo. @Musica Agorà

iyezine.com/dor-in-circle

Musica Agorà reshared this.



Diamo il benvenuto su feddit.it agli owncaster di @KSGamingLife🕹️ 🐈 🍸 che si sono iscritti con l'account @KSGamingLife


Eccoci approdati su Feddit, e finalmente possiamo ringraziare anche qui per questo post!
Che figata!
Il canale Owncast sta andando bene, stiamo portando avanti tante iniziative e ci stiamo divertendo. Owncast ha potenzialità enormi, stiamo provando con tutte le forze a farlo conoscere di più.



ASSANGE: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E QUELLA LETTERA - Il post dell'europarlamentare Sabrina Pignedoli

@Giornalismo e disordine informativo

Domani gli avvocati di Assange presenteranno un nuovo ricorso all'Alta Corte di Londra. Negli ultimi giorni, tra articoli e notizie, oltre al rigetto sono successe alcune cose. Secondo “Newsweek” il rifiuto delle autorità britanniche al ricorso hanno fatto venire il mal di testa a Biden. Eccesso di ottimismo? In uno degli incontri che ho tenuto su Assange, la moglie Stella ha detto che l'amministrazione statunitense al suo interno ha posizioni molto diverse. L'estradizione di Assange negli Usa creerebbe problemi all'attuale amministrazione, almeno formalmente paladina della libertà di stampa. E Trump verrà incriminato per violazione dell'Espionage Act del 1917, la stessa legge speciale che il medesimo Trump fece applicare al fondatore di WikiLeaks. Anche l'ex presidente rischia 175 anni di carcere? Difficile dirlo, ma una cosa è sicura.
La cosa sicura è la strana lettera di Assange a Carlo III. L'abbiamo letta: certamente è frutto dell'acume di Julian Assange, piena di citazioni, numeri, sarcasmo e una fotografia della misera realtà carceraria di Belmarsh. Ad aprirci gli occhi è stato poi un articolo di Patrick Boylan, attivista di Free Assange Italia che abbiamo incontrato a Roma durante l'incontro con Stella alla “Sapienza”.
Una lettera del genere non può uscire dalla “Guantánamo” britannica, dove anche i bambini di Assange vengono sottoposti a umilianti perquisizioni. Se è uscita c'è un motivo. La lettera di Assange a Carlo III contiene una richiesta di clemenza e, secondo Boylan, anche diversi messaggi in codice. Nonostante le pesanti stangate contro il sistema carcerario di Belmarsh, Stella Assange è potuta entrare in possesso del testo, pubblicandolo su declassifieduk.org. Ha poi invitato a tradurla in tutte le lingue e a diffonderla il più possibile. Spero che anche questa lettera serva a qualcosa, è in ogni caso un testo che rimarrà nella storia e che fa pensare al sarcasmo di Banksy, scritto da un uomo che si è battuto per la libertà di stampa e a cui da anni è stato vietato di comunicare. La lettera si chiude con la citazione del Vangelo di Matteo, 5-7: “Beati i clementi, perché troveranno clemenza”. Chissà se tra i file di WikiLeaks ci sono ancora documenti scottanti e compromettenti per qualcuno. Potete ascoltare la lettera in italiano, dato che ora gli attivisti di Free Assange Italia ne hanno fatto una bellissima versione video pubblicandolo su declassifieduk.org. Ha poi invitato a tradurla in tutte le lingue e a diffonderla il più possibile. Spero che anche questa lettera serva a qualcosa, è in ogni caso un testo che rimarrà nella storia e che fa pensare al sarcasmo di Banksy, scritto da un uomo che si è battuto per la libertà di stampa e a cui da anni è stato vietato di comunicare. La lettera si chiude con la citazione del Vangelo di Matteo, 5-7: “Beati i clementi, perché troveranno clemenza”. Chissà se tra i file di WikiLeaks ci sono ancora documenti scottanti e compromettenti per qualcuno. Potete ascoltare la lettera in italiano, dato che ora gli attivisti di Free Assange Italia ne hanno fatto una bellissima versione video (che trovate qui)
#FreeAssangeNOW

facebook.com/SabriPignedoli/po…(che trovate qui)[/url]
#FreeAssangeNOW

Il post di Sabrina Pignedoli è su Facebook



L'intelligence USA lancia l'allarme: attori malintenzionati manipolano foto e video per creare contenuti espliciti e schemi di sextortion

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

L'FBI sta avvertendo il pubblico di attori malintenzionati che creano contenuti sintetici (comunemente indicati come "deepfake" a ) manipolando fotografie o video innocui per prendere di mira le vittime. I progressi tecnologici migliorano continuamente la qualità, la personalizzazione e l'accessibilità della creazione di contenuti abilitati per l'intelligenza artificiale (AI).

L'FBI continua a ricevere denunce dalle vittime, inclusi bambini minorenni e adulti non consenzienti, le cui foto o video sono stati alterati in contenuti espliciti. Le foto o i video vengono quindi diffusi pubblicamente sui social media o sui siti Web pornografici, allo scopo di molestare le vittime o schemi di sextortion.

L'avviso completo

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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in reply to The Privacy Post

L'unica soluzione che vedo è di creare deepfake porno di chiunque così saremo tutti nella stessa barca e nessuno penserà più che siano veri 🤣

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Anonimato online, il confine tra privacy e sicurezza (paywall), Di Stefano Quintarelli

@Etica Digitale (Feddit)

Azione propone l'innalzamento dell'età minima di accesso ai social, con un processo di certificazione dei requisiti anagrafici. Su un piatto della bilancia c'è la protezione dei ragazzi e sull'altro la tutela di un diritto

Se una legge prevedesse l'obbligo di esibire un cartellino con il nostro nome ovunque andiamo, cosa penseremmo? Credo che la quasi totalità delle persone condivida che l'anonimato sia un valore da tutelare e che ogni persona abbia il diritto di non rivelare informazioni che la riguardano a chi non è tenuto a conoscerle. Vale nella dimensione fisica e ancor di più in quella digitale che assorbe e registra ogni briciola di atto o emozione della nostra esistenza.

Di @quinta :ubuntu: su Repubblica

#privacy #minori #socialnetwork

Attenzione: articolo sotto PayWall


Ho scritto questo articolo sul rapporto tra anonimato online e tutela dei minori

repubblica.it/commenti/2023/06…


Etica Digitale (Feddit) reshared this.



UMBERTO DEI. BIOGRAFIA NON AUTORIZZATA DI UNA BICICLETTA DI MICHELE MARZIANI


@L’angolo del lettore

Umberto Dei non è una persona, è una bicicletta, anzi, un mito. Il mito inseguito da Arnaldo Scura che lascia un remunerativo lavoro da broker finanziario per aprire a Milano una bottega da meccanico di biciclette.

iyezine.com/umberto-dei-biogra…

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