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Ministero della Sanità palestinese: “Chiediamo alla Croce Rossa di portare unità di sangue a Gaza”


Le autorità palestinesi ritengono che Israele, bloccando qualsiasi strada di collegamento tra il nord e il sud della Striscia, impedisca deliberatamente ai feriti del nord di recarsi in Egitto L'articolo Ministero della Sanità palestinese: “Chiediamo all

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Pagine Esteri, 3 novembre 2023. Nella conferenza stampa di oggi, il portavoce del Ministero della Salute palestinese ha comunicato che nelle ultime ore sono stati commessi a Gaza 16 massacri, che hanno causato la morte di 196 palestinesi.

Il numero totale dei palestinesi uccisi a Gaza dal 7 ottobre è di 9.257, di cui 3.826 bambini e 2.405 donne, e 23.516mila feriti. Sono 2.100 le persone scomparse, tra cui 1.200 bambini, rimasti sotto le macerie.

Sono morti 136 operatori sanitari, colpite e distrutte 25 ambulanze, attaccate 102 istituzioni sanitarie. Sono attualmente fuori servizio, a causa dei bombardamenti e della mancanza di gasolio, medicine e attrezzature, 16 ospedali.

Il Ministero della Sanità ritiene che Israele impedisca deliberatamente ai feriti del nord della Striscia di recarsi in Egitto, bloccando qualsiasi strada di collegamento tra il nord e il sud.

Il funzionamento dei generatori secondari nel complesso ospedaliero di Al-Shifa e nell’ospedale indonesiano consente di continuare le attività solo in tre dei reparti, mentre la corrente è interrotta in tutti gli altri. L’interruzione dell’elettricità nei reparti ospedalieri influenza la capacità delle équipe mediche di monitorare i segni vitali dei pazienti ricoverati e di fornire loro interventi medici tempestivi, con gravi ripercussioni sulla vita dei feriti e dei malati.

“Facciamo appello a tutte le istituzioni internazionali affinché intervengano urgentemente per rifornire di carburante il complesso medico di Al-Shifa e l’ospedale indonesiano prima che si verifichi un disastro. Chiediamo al presidente della Repubblica turca, Recep Erdogan, al governo e al popolo turco di intervenire urgentemente per proteggere l’ospedale turco-palestinese, rifornirlo di carburante e salvare 10.000 malati di cancro. Facciamo appello a tutte le parti interessate affinché forniscano un passaggio sicuro al flusso urgente di aiuti medici, carburante e delegazioni mediche per salvare migliaia di feriti e malati. Sottolineiamo la necessità di coordinare tutti gli sforzi per far uscire centinaia di feriti gravi e centinaia di casi complessi il più presto possibile, per non perdere altre vite a causa della mancanza di cure negli ospedali della Striscia di Gaza. Facciamo appello alla nostra gente affinché si rechi immediatamente negli ospedali per donare il sangue. Facciamo appello al Comitato Internazionale della Croce Rossa affinché fornisca quantità e unità di sangue dall’esterno della Striscia di Gaza per salvare la vita dei feriti”.

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MALI. L’ONU fugge dal Paese, abbandonando mezzi e attrezzature per milioni di dollari


La missione delle Nazioni Unite avrebbe dovuto lasciare la base di Kidal a metà novembre ma i ribelli hanno preso possesso di uffici e materiale L'articolo MALI. L’ONU fugge dal Paese, abbandonando mezzi e attrezzature per milioni di dollari proviene da

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Pagine Esteri, 3 novembre 2023. La missione delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA) avrebbe dovuto lasciare la base di KIDAL, nel nord del Paese, a metà novembre.

A giugno la giunta militare al potere in Mali ha ordinato ai rappresentanti ONU di lasciare il prima possibile il Paese. In questi mesi i combattimenti e gli scontri tra i ribelli e le forze governative che si contendono il controllo si sono moltiplicati e sono diventati più violenti.

Alla notizia che le truppe ribelli si stavano avvicinando alla base di KIDAL, il personale ONU si è preparato a lasciare in fretta e furia il Paese, abbandonando tutta l’attrezzatura presente e distruggendo il materiale e gli oggetti “sensibili” che i ribelli avrebbero potuto utilizzare per propri fini. Secondo il portavoce della MINUSMA, nella fuga sono andati perduti milioni di dollari di materiale ONU, finiti nelle mani dei ribelli che hanno preso il controllo della base.

Convogli e personale ONU sono stati bersaglio, in questi mesi, di ripetuti attacchi e attentati.

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L’Inondazione di Piedimonte del 1857


Nel settembre del 1857, la città di Piedimonte (Caserta) fu teatro di una catastrofe naturale di proporzioni devastanti. Un’inondazione senza precedenti colpì la regione, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e dolore cheContinue reading

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Oggi il discorso di Nasrallah: Hezbollah annuncerà la guerra con Israele?


Il segretario generale del movimento sciita parlerà alle 14 italiane. Si prevedono importanti dichiarazioni, che potrebbero allargare il conflitto alla regione. L'articolo Oggi il discorso di Nasrallah: Hezbollah annuncerà la guerra con Israele? proviene

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della redazione –

Pgine Esteri, 3 novembre 2023. È previsto per le 14.00 di oggi, ora italiana, il discorso del segretario generale del movimento sciita Hezbollah, Hassan Nasrallah. L’annuncio dell’appuntamento è stato accompagnato dalla diffusione di un video carico di suspance in cui il leader libanese sembra ordinare l’avvio di un’operazione militare gestita da una sala operativa vintage, piena di pulsanti, rotelle e comandi vari.

L’attesa è carica di preoccupazione. Negli ultimi giorni la situazione al confine tra Israele e il Libano si è fatta più seria. Israele ha attaccato con aerei e artiglieria le campagne del sud, Hezbollah e Hamas hanno colpito con i droni basi israeliane e la città di Kiryat Shimona, quasi completamente già evacuata giorni fa, causando alcuni feriti.

È possibile che Nasrallah, data la solennità di cui ha vestito questo discorso, comunicherà l’avvio della guerra tra Libano e Israele. Ieri si sono sistemati, lungo il confine, anche gli uomini della milizia iraniana “Imam Hossein”: se Hezbollah, sostenitore di Hamas, portasse il Libano in guerra, l’Iran non potrebbe certo rimaere solo a guardare. Anche se le portaerei statunitensi sono lì proprio per ricordare al leader supremo, l’ayatollah Ali Khamenei, quanto alta sia la posta in gioco.

Per garantire la sua credibilità, Hezbollah, che ha più volte minacciato gravi ritorsioni per la strage israeliana di Gaza, qualcosa dovrà fare. O dire. I discorsi di Nasrallah sono spesso infuocati e carichi del pathos tipico della tragedia ma non sempre l’utilizzo magistrale della retorica è accompagnato da azioni significative. Il Libano è un Paese che vive al momento enormi difficoltà economiche, è in default, soffre di una già grave carenza di medicinali, l’energia elettrica è garantita a fasce orarie o dai generatori privati. Israele non si risparmierebbe e non è forse un errore pensare che userebbe sulle città libanesi la stessa violenza di fuoco provata in queste settimane sulla Striscia di Gaza.

Certo è che il discorso di Nasrallah sarà seguito oggi da milioni di persone, nei Paesi arabi e nel mondo. E tutte saranno, in qualche modo, con il fiato sospeso.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI


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#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta la Scuola primaria “Giacomo Matteotti” di Castelnuovo di Porto (RM) che sarà una delle 212 nuove scuole costruite grazie al PNRR.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.




In Cina e Asia – Cina e Usa si incontreranno per parlare di non proliferazione nucleare


In Cina e Asia – Cina e Usa si incontreranno per parlare di non proliferazione nucleare proliferazione
I titoli di oggi:

Cina e Stati Uniti si incontreranno per parlare di non proliferazione nucleare
Il Canada accusa la marina cinese di nuova intercettazione pericolosa
Hong Kong prima città asiatica a ospitare i Gay Games
Funzionari thailandesi in colloquio con Hamas per il rilascio degli ostaggi
Il Xinjiang prepara area di libero scambio
Bangladesh: 250 fabbriche chiuse, i lavoratori del tessile chiedono di triplicare il salario
Myanmar, l'esercito perde il controllo di una città chiave al confine con la Cina

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Dialoghi – Caffè corretto alla cinese


Dialoghi – Caffè corretto alla cinese caffè
La bizzarra collaborazione tra Moutai e Luckin Coffee sembra aver convinto i più giovani. Una nuova puntata di Dialoghi.

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Azzerati


Vedere certificato che da sei mesi la nostra economia non cresce, dopo la più veloce uscita dagli effetti della pandemia, non fa un bell’effetto. Ma non è tanto questo a dovere preoccupare, tanto più che nel terzo trimestre l’Eurozona ha segnato un -0,1%,

Vedere certificato che da sei mesi la nostra economia non cresce, dopo la più veloce uscita dagli effetti della pandemia, non fa un bell’effetto. Ma non è tanto questo a dovere preoccupare, tanto più che nel terzo trimestre l’Eurozona ha segnato un -0,1%, condizionata dalla Germania in recessione. Il dato non rallegra, ma quel che conta è se si stia lavorando alle condizioni della ripartenza, se la politica del bilancio pubblico abbia fiutato l’aria che tira e – se la cosa non fosse divenuta stucchevolmente rituale – se il Pnrr stia diventando realizzazioni.

Lasciamo perdere il tira e molla sulle voci del bilancio, tanto più che le pressioni esercitate da taluni governanti sul governo si sono rivelate mezze cilecche. A forza di volere piantare bandierine si sono ritrovati con l’irrilevanza nel vessillo. E lasciamo perdere il pericoloso vanto circa il fatto che i parlamentari della maggioranza non presenteranno emendamenti. Pericoloso sul piano costituzionale – dato che al mandato parlamentare senza vincolo s’è accoppiato il vincolo partitico e governativo sui parlamentari – ma anche su quello tattico, visto che taluno di quei parlamentari potrebbe votare emendamenti dell’opposizione. La più alta probabilità è che la commedia si concluda secondo tradizione, ovvero con un maxi emendamento del governo che emendi sé stesso non avendo consentito ad altri di farlo. Lasciamo perdere. Quel che rileva è che i saldi previsti (e mantenuti) in quella legge di bilancio sono usciti dalla realtà: ben difficilmente cresceremo dell’1,2% nel 2024, il che sballa sia il deficit che il peso percentuale del debito sul Prodotto interno lordo, diminuendo il gettito fiscale nel mentre si rischia che il fermarsi del tasso di sconto praticato dalla Banca centrale europea non fermi la spesa per onorare e rifinanziare un debito che si troverebbe a crescere anziché scendere.

Non si presta mai sufficiente attenzione a un numero che ha qualche cosa di terribile: non soltanto siamo gli europei con il debito in assoluto più alto e, quindi, con la spesa per interessi più alta, ma abbiamo uno spread di quasi 60 punti rispetto alla Grecia, il cui debito in relazione al Pil è più alto del nostro. Fra gente assennata si parlerebbe di quello con ben più allarme rispetto allo spread che ci divide dalla Germania.

In altre condizioni questa situazione ci porterebbe in un’area a fortissimo rischio. Non accade o almeno non in modo evidente perché, con due guerre ai confini europei e un altro paio di focolai pericolosi, l’Unione europea farà da scudo: gli investitori lo sanno e, quindi, non scommettono sulla caduta italiana. Ma non dura all’infinito. Fortunatamente.

Questo spazio temporale si dovrebbe utilizzarlo per correggere le previsioni di bilancio ed evitare che squilibri interni creino la destabilizzazione che gli squilibri esterni contrastano. Il che ci porta all’inflazione: nel mese di ottobre la nostra è scesa all’1,8%, mentre anche quella dell’Eurozona è scesa, ma al 2,9%. A produrre la discesa sono stati i prezzi dei prodotti energetici, che segnano un vistoso -17,6%. Ma questo vale, più o meno, a seconda dei diversi mix delle fonti, anche per gli altri Paesi europei. Se la nostra inflazione è scesa di più è anche perché i consumi privati sono in più marcata frenata. Il che porta a guardare l’aumento dei prezzi nel campo dei beni essenziali: il carrello della spesa fa segnare un +6,3%. Vuol dire che non si è lavorato abbastanza – o affatto – sulla concorrenza nel mercato interno. Si pensi che venerdì prossimo potrebbe essere varata (speriamo di no) l’ennesima proroga della non apertura del mercato elettrico, laddove quanti sono passati al mercato aperto hanno risparmiato più soldi e il guasto – nel peggiore dei casi e per una minoranza di italiani – sarebbe il dover aggiornare il pagamento automatico in banca.

Inerzia e rinvio vanno azzerati, se non si vuole che l’azzeramento della crescita sia un destino anziché una circostanza.

La Ragione

L'articolo Azzerati proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



I Comuni e le Province impegnati nella costruzione di nuove scuole #PNRR, affinché sia garantita la continuità didattica nella fase dei lavori, potranno beneficiare di contributi per l’affitto di immobili o il noleggio di strutture provvisorie.
#pnrr


Sui generis di Michele Gerace


Il fatto è che ci siamo fatti prendere la mano e più di una volta abbiamo rimosso alcuni limiti che pure ci siamo dati. Quando ne abbiamo avuto la possibilità, abbiamo pensato di poterli togliere del tutto perché quei limiti riflettono una natura sui gene

Il fatto è che ci siamo fatti prendere la mano e più di una volta abbiamo rimosso alcuni limiti che pure ci siamo dati. Quando ne abbiamo avuto la possibilità, abbiamo pensato di poterli togliere del tutto perché quei limiti riflettono una natura sui generis che lo specchio-specchio-delle-mie-brame ci dice che può essere più che umana e tecnologica, onnipotente e forse immortale. Quello che abbiamo ascoltato dallo specchio è stato inebriante e terrificante. Alcuni si sono eccitati alla sola idea, altri spaventati a morte. Quelli che si sono spaventati hanno pensato che tanto vale distruggere la macchina. Gli altri hanno iniziato a fare della tecnologia la religione di post-umani di ultima generazione. Gli uni non si sono resi conto che è impossibile rinunciare alla tecnologia dal momento che siamo tecnologici per definizione. Gli altri non hanno considerato che ancora oggi la sfida più difficile è la conquista della nostra umanità. Agli opposti e di mezzo, il nostro bel problema. Questo libro è un invito a prenderlo di petto, a tenere la giusta postura per spingere lo sguardo oltre l’orizzonte e darci una direzione.

Rubbettino Editore

L'articolo Sui generis di Michele Gerace proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Dichiarazione della FPF sugli arresti ingiustificabili dei giornalisti dell'Alabama

Un editore e giornalista di un quotidiano dell'Alabama sono stati arrestati la scorsa settimana e accusati, ai sensi dello statuto di segretezza del Gran Giurì, del "crimine" di aver riferito su un mandato di comparizione del Gran Giurì fornito da una fonte.

E oggi, l'editore, Sherry Digmon, è stato arrestato di nuovo, questa volta per aver sollecitato annunci pubblicitari dal distretto scolastico locale mentre prestava servizio nel Board of Education.

"Arrestare giornalisti che riportano notizie è palesemente incostituzionale", ha affermato Seth Stern, direttore dell'advocacy della Freedom of the Press Foundation (FPF) . “Le regole di segretezza del Gran Giurì vincolano i gran giurati e i testimoni, non i giornalisti. Il procuratore distrettuale dovrebbe incolpare se stesso per non aver mantenuto la segretezza dei procedimenti del gran giurì, non i giornalisti carcerari per aver fatto il loro lavoro”.

"Il Primo Emendamento protegge i giornalisti che pubblicano informazioni ottenute legalmente da fonti", ha affermato Caitlin Vogus, vicedirettore dell'Advocacy della FPF . “In questo Paese non arrestiamo i giornalisti per aver riportato notizie che le autorità preferirebbero mantenere segrete”.

@Giornalismo e disordine informativo


Il giornalista di Atmore News Don Fletcher e l'editore Sherry Digmon sono stati arrestati dopo aver riferito di un'indagine sulla gestione dei fondi COVID da parte di un consiglio scolastico. Ufficio dello sceriffo della contea di Escambia

Qui il post completo



Da antifascista esprimo grande preoccupazione per le vigliacche azioni di danneggiamento delle pietre d'inciampo a Roma. Questi atti di antisemitismo sono ignob



Presidenzialismo forte? No, premierato debole


Se c’è qualcuno che, in realtà, avrebbe il diritto di protestare, quelli sono i presidenzialisti convinti. La bozza di riforma istituzionale redatta dal ministro per le Riforme Maria Elisabetta Casellati e caldeggiata dal presidente del Consiglio Giorgia

Se c’è qualcuno che, in realtà, avrebbe il diritto di protestare, quelli sono i presidenzialisti convinti. La bozza di riforma istituzionale redatta dal ministro per le Riforme Maria Elisabetta Casellati e caldeggiata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, infatti, è un arretramento su tutta la linea. Intanto non si prevede l’elezione diretta del presidente della Repubblica, come il centrodestra ha sempre auspicato, ma del presidente del Consiglio (come auspicava chi scrive, ma questo è irrilevante). Ma soprattutto non si attribuiscono al presidente del Consiglio quei poteri che, essendo il nostro un sistema parlamentare, la Costituzione pone oggi in capo al presidente della Repubblica.

Unico potere reale che il Quirinale perderebbe è quello di nominare il presidente del Consiglio (art. 92). Ma non perderebbe affatto, il che sarebbe piuttosto bizzarro in presenza di un premier investito direttamente dalla volontà popolare, il potere di nominare e di revocare i ministri del governo. In soldoni, se domani i cittadini decidessero di mandare a Palazzo Chigi Pinco Pallino, Pinco Pallino non avrebbe il potere di decidere chi farà il ministro nel suo governo. Come accade oggi, potrà fare delle proposte al presidente della Repubblica, il quale manterrebbe inalterato il proprio potere di rispondere no, quel tizio proprio non lo voglio ministro. Oppure, no, quel ministro deve rimanere in carica.

Non solo. Al presidente del Consiglio non spetterebbe neanche il potere di sciogliere le camere (o di minacciarne lo scioglimento) a proprio piacimento. Quel potere resterebbe attribuito al presidente della Repubblica. Il quale, così come accade oggi, potrebbe sempre incaricare un nuovo presidente del Consiglio. Unico limite, e questa è effettivamente una novità, è che lo potrà scegliere solo tra gli eletti in Parlamento nella legislatura in corso che compongono la maggioranza. Si esclude, dunque, la possibilità che un tecnico arrivi direttamente dalla società civile a palazzo Chigi. Ma non si esclude la possibilità che una personalità eletta con la maggioranza dia vita ad un governo sostenuto da partiti che componevano l’opposizione.

Insomma, ci troviamo di fronte alla prospettiva di un mezzo premierato debole. Sì che, per quanto tra i ranghi della maggioranza così come tra quelli dell’opposizione non c’è nessuno disposto a scommettere sul fatto che la riforma di cui stiamo parlando vedrà mai la luce, davvero non si capisce il senso degli strepiti di chi ritiene gravemente intaccate le attuali prerogative del capo dello Stato a vantaggio di un premier intollerabilmente forte.

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L'Indipendente | La controrivoluzione delle élite di cui non ci siamo accorti: intervista a Marco D'Eramo

"Il mito originario (e mai confessato) del neoliberismo non è il baratto ma lo schiavismo. Il grande successo che hanno avuto i neoliberisti è di farci interiorizzare quest’immagine di noi stessi. È una rivoluzione culturale che ha conquistato anche il modo dei servizi pubblici. Per esempio le unità sanitarie locali sono diventate le aziende sanitarie locali. Nelle scuole e nelle università il successo e l’insuccesso si misurano in crediti ottenuti o mancanti, come fossero istituti bancari. E per andarci, all’università, è sempre più diffusa la necessità di chiedere prestiti alle banche. Poi, una volta che hai preso il prestito, dovrai comportarti come un’impresa che ha investito, che deve ammortizzare l’investimento e avere profitti tali da non diventare insolvente."

lindipendente.online/2023/11/0…



Weekly Chronicles #52


Doxxing, poliziotti alla ricerca di seed words e distopie pop artificiali.

Questo è il numero #52 delle Cronache settimanali di Privacy Chronicles, la newsletter che parla di globalismo, sorveglianza di massa, crypto-anarchia, privacy e sicurezza dei dati. Questa settimana parliamo di:

  • Una guida anti-doxxing
  • Le celebrità diventano una IA, e vogliono i tuoi dati
  • I poliziotti inglesi potranno confiscare le seed words

E poi,

Lettere Libertarie: Le radici della guerra

Scenario OpSec della settimana: Marco usa Bitcoin per acquistare prodotti online che sono considerati socialmente tabù. Se gli acquisti fossero resi noti, potrebbe avere conseguenze reputazionali e problemi con la famiglia o col lavoro. Pertanto, non vuole che le sue transazioni o le spedizioni siano associate a lui.

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Una guida anti-doxxing


Il doxxing è l’attività di ricerca, documentazione e poi diffusione di dati personali riferibili a una specifica persona con lo scopo di molestarla o intimidirla.

È un fenomeno piuttosto diffuso nel campo del giornalismo e dell’attivismo, ma come ci insegna X in questi giorni con l’hashtag #SiamoTuttiGiardinieri, potrebbe riguardare chiunque abbia un’identità pseudoanonima online.

Equality Lab, un’organizzazione della società civile (noprofit) ha da poco rilasciato una guida anti-doxxing molto estensiva e dettagliata sul tema.

La guida ha l’obiettivo di aiutare attivisti particolarmente esposti politicamente a mitigare i rischi di doxxing, ma è applicabile a chiunque abbia voglia di limitare il rischio di esposizione della sua identità fisica online.

Si parte dalla definizione di doxxing per poi delineare i principi di threat modeling che dovrebbero guidare qualsiasi valutazione in materia di sicurezza personale, fino ad arrivare a numerosissimi consigli su come proteggere dati e identità personale.

Insomma, un piccolo manuale che fornisce numerosi spunti interessanti, soprattutto per chi ancora non ha molta dimestichezza con la privacy online.

Leggi la guida (inglese) qui.

Le celebrità diventano una IA, e vogliono i tuoi dati


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EU Commission’s “multi-cloud strategy” raises consistency questions


US cloud service Oracle advertised that the European Commission decided to include Oracle Cloud Infrastructure services into its offerings, raising consistency questions with its proposed cloud security schemes.


euractiv.com/section/data-priv…



Giorgia Meloni festeggia l'arrivo della Terza Repubblica. Pensa, così, di liquidare definitivamente la Repubblica nata dalla Resistenza, la sua ossessione. La


Update October 2023


*Fediparty update, October 2023* Hi, fedizens! Long time no see. @lostinlight h https://mastodon.xyz/users/lightone

Fediparty update, October 2023


Hi, fedizens! Long time no see.

@lostinlight here 👋, with a small announcement and a big question for everyone who’s still reading this blog or RSS feed (is anyone out there? 😀

Once upon a time Fediverse.Party tried to keep up with everything going on in Fedi. We posted about latest software releases and developments on the Chronicles page, via RSS and Friendica account. But no new posts have appeared for a long time.

It’s because there’re three great sources of Fediverse news now: fediversereport.com, wedistribute.org, and @weekinfediverse. They cover all the stories happening in our federated universe. Following them is the best way to stay well-informed!

What shall happen to Chronicles page of this website then? Removing it would not be right; yearly Fediverse recaps and Birthday posts should remain at least for the sake of history. Now that we have a Boosty page, I think it’ll be useful to post about website updates on a somewhat regular basis. Like release notes, but for a website. I hope it’ll help readers find out about new ActivityPub tools and Fediverse-related projects (even though some of the projects added to Software and Developer tools pages are not new, it just took a long time to find them).

So, here goes the summary of October site updates.

Projects added to Software:


  • Mbin – a fork of kbin, community-focused;
  • Messy – single user ActivityPub instance intended to add Fediverse compatibility to existing Django-based sites;
  • SofaPub – a minimally functional ActivityPub implementation in Rust;
  • Vidzy – federated alternative to TikTok;
  • LibRate – libre media rating website for the Fediverse.

Projects added to Developer tools:


  • GhostCMS ActivityPub – an ExpressJS server that integrates with GhostCMS webhooks to publish ActivityPub content on the Fediverse;
  • Mobilizon Crossposter – a modular crossposter to bridge events from external sources to Mobilizon;
  • M-OAuth – access token generator for Akkoma, Pleroma, Mastodon APIs;
  • idkfa – proxy designed to consolidate multiple AP actors; it presents a single unified activity interface to the outside world, while communicating with a cornucopia of internal servers;
  • Hatsu – self-hosted and fully automated ActivityPub bridge for static sites;
  • Fedipage – Hugo based static page generator and blog with ActivityPub support;
  • ActivityPub Test Suite – server-independent, full-automated test suite primary focused on ActivityPub server compliance testing;
  • Lemmy Automoderator – automated removal of Lemmy posts, comments based on title, content or link; user whitelisting and exceptions for moderators;
  • Lemmy Migrate – migrate your subscribed Lemmy communites to a new account;
  • Lemmy Schedule – app for scheduling posts, pins/unpins and notifications about new content in Lemmy;
  • Fedi safety – script that goes through Lemmy images in storage and tries to prevent illegal or unethical content;
  • FediFetcher – tool for Mastodon that automatically fetches missing replies and posts from other Fediverse instances and adds them to your own Mastodon instance;
  • GetMoarFediverse – import content into your instance that’s tagged with hashtags you’re interested in;
  • FakeRelay – an API to index statuses on Mastodon acting as a relay;
  • masto-backfill – fetches old posts on your Mastodon, Pleroma or compatible instance(s);
  • Analytodon – monitor follower growth, identify popular posts, track boosts, favorites, and much more; can be self-hosted;
  • LASIM – move your Lemmy settings from one account to another;
  • Pythörhead – Python library for interacting with Lemmy;
  • Granary – social web translator; it fetches and converts data between social networks, HTML and JSON, ActivityStreams/ActivityPub, and more;
  • Combine.social – combine remote and local timelines; pre-fetch all missing replies in your home timeline;
  • ActivityColander – Fediverse spam gateway, designed to keep unwanted messages from either reaching your ActivityPub server, or tagging them for handling later.

Other improvements


There’s a new filter by license on Software page. And Lemmy was added to the frontpage.

UX research


Now comes the big question for all the readers of this blog and users of Fediparty website. We’ve been with you for more than 5 years, but never asked you how you’re using this site. What are the pages you visit most often? What pages or features you find most useful? Which ones you find poorly designed?

Any ideas, suggestions, complaints, feedback you have, please, share with us! Here’s a special Codeberg issue for it. Or you can write your suggestions as an answer to this Mastodon post.

Thanks in advance! 💜


Quick #UXresearch

If you're visiting fediverse.party from time to time, how are you using it?

What are the pages you visit most often? What pages or features you find most useful? Which ones you find poorly designed?




FPF Statement on Biden-Harris AI Executive Order


The Biden-Harris AI plan is incredibly comprehensive, with a whole of government approach and with an impact beyond government agencies. Although the executive order focuses on the government’s use of AI, the influence on the private sector will be profou

The Biden-Harris AI plan is incredibly comprehensive, with a whole of government approach and with an impact beyond government agencies. Although the executive order focuses on the government’s use of AI, the influence on the private sector will be profound due to the extensive requirements for government vendors, worker surveillance, education and housing priorities, the development of standards to conduct risk assessments and mitigate bias, the investments in privacy enhancing technologies, and more. Also important is the call for bipartisan privacy legislation, the most important precursor for protections for AI that impact vulnerable populations.

Read FPF’s AI Resources for more information.


fpf.org/blog/fpf-statement-on-…



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.




The Verge writes about publishing on the internet, and how their plans for the future include the fediverse. New rules at Twitch provide an opportunity for Owncast. Stars will be hearts.


X è il social con più disinformazione


Ed è una buona notizia.

X è la piattaforma con più disinformazione tra tutti i social. Secondo il commissario europeo Vera Jourova è un problema. Secondo me è una buona notizia, che dimostra il valore di X in quanto arena epistemologica.

Vera Jourova, commissario per i valori e la trasparenza dell'Unione Europea, ha affermato in una conferenza stampa che X è il social con il rapporto più alto tra post e contenuti di disinformazione. Il social di Musk è recentemente anche uscito dall’Anti-disinformation Code promosso dall’Unione Europea — a cui invece partecipano altri social come Facebook, Google, YouTube, TikTok or LinkedIn.

Perché all’Unione Europea interessa così tanto “combattere la disinformazione”?

È presto detto e non ne fanno mistero: “the upcoming EU elections next year, are particularly relevant, because the risk of disinformation is particulary serious”. Arrivano le elezioni, e tutti sono preoccupati di fare bella figura; che in altre parole significa controllare l’informazione pubblica per evitare fastidiosi colpi di scena.

Il Digital Services Act1 è l’arma prescelta dal legislatore europeo per assicurarsi che le elezioni del prossimo anno filino via lisce come l’olio e che le più grandi piattaforme social non ospitino pericolose opinioni in grado di “indebolire la nostra democrazia”.

Non ci stupisce allora che i vari commissari europei, tra cui anche Thierry Breton2, il papà del Digital Services Act, se la prendano con X — la pecora nera dei social network.

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X è un’arena epistemologica


Forse è vero che il rapporto tra disinformazione3 e post è su X più alto rispetto alle altre piattaforme. È anche vero che non esiste un altro social network come X, che è a tutti gli effetti un’arena epistemologica.

Mi spiego. L’epistemologia è quella branca della filosofia che si occupa della conoscenza. Studia cioè la natura, l’origine e i limiti della conoscenza. In sostanza, lo studio epistemologico si occupa di capire in che modo le persone acquisiscono conoscenza o e giustificano le proprie convinzioni.

X fornisce informazioni, opinioni e narrative in tempo reale su centinaia di migliaia, forse milioni, di eventi e fatti che accadono in giro per il mondo. Attraverso l’osservazione di X, possiamo quindi assistere e cercare di comprendere l’evoluzione stessa della conoscenza umana.

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Si è conclusa la 40ª edizione dell’Assemblea nazionale dell’Anci, dove è intervenuto il Ministro Giuseppe Valditara.


#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta la Scuola primaria “Francesco Rossi” di Paganica, frazione del Comune dell’Aquila, che sarà demolita e ricostruita grazie alla linea di investimento dedicata dal PNRR alla realizzazione di 212 Nuove Scuole …



ChatControl: la pedopornografia non si batte con la sorveglianza di massa

La proposta di legge Ue Child Sexual Abuse Regulation nota come ChatControl ha il nobile intento di lottare contro la pedopornografia, ma lo fa esaminando i contenuti di tutti i messaggi e le foto private scambiate tra utenti sulle piattaforme di messaggistica. Una misura sproporzionata, oltre che potenzialmente inefficace

@Privacy Pride

L'articolo di @Vittorio Bertola Patrizia #Felettig @quinta :ubuntu: e @Valentino Spataro è stato pubblicato qui su Agenda Digitale

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)


Weekly Chronicles #51


Omicidi, città da 15 minuti e Snowden. La Rivoluzione Francese e le sue conseguenze. Scenario OpSec della settimana.

Nelle Cronache della settimana:

  • Tradito dall’app di fitness
  • La tua città è pronta per la rivoluzione dei 15 minuti?
  • Snowden se la prende con la community crypto al Bitcoin Amsterdam

Nelle Lettere Libertarie: La Rivoluzione Francese e le sue conseguenze sono state un disastro per il genere umano.

Scenario OpSec della settimana: Giulia, un'impiegata in un’azienda di circa 150 dipendenti, usa spesso il suo computer aziendale per questioni personali durante le pause. Non vuole che i suoi superiori sappiano quali siti web visita o le attività personali che svolge con il computer personale.

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Tradito dall’app di fitness


Stanislav Rzhitskiy, capitano della marina russa, è stato trovato morto con alcuni colpi di pistola nella schiena1. Pare sia stato ammazzato mentre faceva jogging. L’assassino, secondo le notizie, l’avrebbe trovato grazie all’app Strava, su cui il capitano era solito pubblicare le sue routine di jogging.

Sembra che l’omicidio sia stato una sorta di vendetta per alcuni bombardamenti nel corso della guerra in Ucraina. La lezione qui però è un’altra: condividere le proprie routine online non è mai una buona idea; che siano social network o app di fitness.

La privacy è questione di libertà e autodeterminazione, ma anche di incolumità fisica. Se durante le tue corse su Strava non ti ritrovi davanti due energumeni che ti chiedono cortesemente di porgergli il portafoglio, è solo perché fortunatamente la maggior parte delle persone sono troppo sceme o troppo pigre per capire quanto sia facile oggi identificare e trovare le persone in strada.

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finalmente suona!


sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo abbozzo di sintetizzatore scritto in scheme, ovviamente è ora di suonare Flowering Night

@"Hello, World!" - Programmazione

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

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Su Radio Onda Rossa, l'intervento a Le dita nella presa, degli amministratori di Puntarella.party, l'istanza autogestita di Roma

Nella trasmissione di approfondimento tecnologico di Radio @Radio ondarossa RSS Feed con @Rolery e altri @admin di Puntarella.party Si è parlato di fediverso, puntarella.party ma anche di gattini e @Chiese Brutte

@Che succede nel Fediverso?


Ieri siamo intervenutə a Le dita nella presa, trasmissione di approfondimento tecnologico di Radio @ondarossa. Si è parlato di fediverso, puntarella.party ma anche di gattini e @ChieseBrutte.

ondarossa.info/trx/dita-nella-…




Il commissario risponderà finalmente alle domande sul ChatControl? È all'ordine del giorno della commissione Libe il 25.

A novembre si terrà una sessione speciale sulla privacy con rappresentanti della Corte di giustizia europea e della CEDU.

@Privacy Pride



La recente crescita ergonomica e funzionale di Pixelfed non ha eguali in nessun altra piattaforma dle fediverso. Ora è il momento del supporto WebP2P per i video!

@Che succede nel Fediverso?


✨ Hello WebP2P!

Admins can now enable WebP2P support for Video!

This allows you to distribute and cache videos among users, reducing the load on the origin and accelerating content delivery!

Big thanks to the pioneering work of @peertube and the funding by @NGIZero

github.com/pixelfed/pixelfed/p… 🎉

#pixelfed #webp2p #video


BloodbornSB doesn't like this.


in reply to Fulvio Malfatto

Grazie! come faccio ad aggiornare le info nell'elenco globale? Riporta ancora i vecchi dati ed una versione obsoleta, mentre ho reinstallato ex novo con l'ultima versione. Grazie
in reply to Fmal @privato

@fmal @Fulvio Malfatto non puoi farci niente perché non dipende da te: solitamente c'è bisogno di un po' di tempo, dove l'espressione un po' va intesa come un tempo non precisamente definito e che dipende soprattutto dalla frequenza con cui il sistema di rilevamento raccoglie i dati... 😁
in reply to Fulvio Malfatto

Lo immaginavo, grazie per la conferma, era solo per essere sicuro di avere installato correttamente.


Voto sul chatcontrol rinviato: enorme successo in difesa della privacy digitale della corrispondenza!

La votazione per il regolamento #CSAR aka #Chatcontrol è stata ancora una volta posticipata. Gli stati🇪🇺 non hanno trovato un accordo che consenta di avere la maggioranza. 🇮🇹 non pervenuta nel dibattito.

@Privacy Pride

(grazie a @Pietro Biase :fedora: per la segnalazione)

pirati.io/2023/10/voto-sul-con…



Firenze: Donata Bianchi e gli indigeni bianchi



Il 18 ottobre 2023 a Firenze si ciarla gazzettescamente di insurrezione in consiglio comunale da parte delle formazioni politiche "occidentaliste".
Ovviamente non insorge nessuno.
Si frigna, al limite.
Si inveisce.
Qualche volta, nei casi proprio gravi, si sbraita.
Il frignare, le invettive, lo sbraitare hanno a motivo qualche frase pronunciata da tale #DonataBianchi, eletta per il PD - #PartitoDemocratico.
Per il PD, non per l'Avanguardia Armata per la Distruzione dei Valori Occidentali.
Insomma, Donata Bianchi si è detta convinta che stanti i mutamenti demografici e la crescente presenza di individui nati fuori dallo stato che occupa la penisola italiana, sarebbe il caso di provvedere a un'estensione del #suffragio.
Apriti cielo.
Chi scrive ha una esperienza più che decennale come scrutatore, e può tranquillamente affermare che anche nelle condizioni attuali dall'affluenza mancano intere classi che non hanno motivo di interessarsi a un'offerta politica modellata su una torma di vecchi ringhiosi con la TV sempre accesa, le doppiette nella vetrinetta in soggiorno, un #cane mordace nella resede del terratetto condonato e il cartello "Attenti al cane e al padrone" che poi finisce in televisione anche quello la volta che finalmente si decidono ad ammazzare la moglie dopo aver infingardamente temporeggiato per decenni.
In queste condizioni non è certo da meravigliarsi se l'accenno a un allargamento del suffragio da parte di Donata Bianchi ha causato le ire di formazioni politiche che devono il loro successo esclusivamente al mantenimento di una pluridecennale cappa di emergenza e di allarme nutrita ogni giorno dall'intero settore gazzettiero.


Corso Open education su #scuolafutura


Grazie alla collaborazione con il Polo per la transizione digitale - #TorinoAvogadro, torna il corso su #educazioneaperta; parleremo di risorse educative aperte #oer, dove trovarle e come costruirle con #H5P e #lumiEDucation, #ladigitale #framasoft
Quest'edizione è in versione concentrata - 3 lezioni da 3 ore - iscrizioni da oggi su #scuolafutura - a distanza e aperto all'intero territorio nazionale.
Iniziamo il 7 novembre alle 16
Grazie per chi mi aiuterà a raggiungere insegnanti potenzialmente interessati, condividendo questo post! #openeducation scuolafutura.pubblica.istruzio… @Scuola - Gruppo Forum @maupao @nilocram

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Firenze; immigrati islamici uccidono!


#Firenze.
La notte del 17 ottobre 2023 tre giovani -dicono- provenienti dalla #Tunisia hanno messo chissà come in moto una #BMW in via #Alfani e sono fuggiti finendo per uccidere un signore che le gazzette dei giorni successivi dipingeranno come benvoluto da tutti e appassionato di filosofia e letteratura.
La foto in alto è quella di una moto BMW del 2004, lo stesso anno di immatricolazione di quella rubata dai tre ragazzi.
Allora.
Chi si impossessa di un mezzo del genere e lo usa per percorrere a forte velocità e in senso contrario a quello stabilito dalla segnaletica una strada cittadina costituisce un perfetto esempio di completa adesione ai valori occidentali dominanti.
Chi sporca il web e le gazzette ciarlando di #risorse, #Islam e #immigrazione -immigrazione che tra l'altro viene presentata da più di trent'anni come un'emergenza invece che come un dato strutturale- lo fa per incompetenza, dimostrando tante volte ce ne fosse bisogno quale spreco di denaro rappresenti costringere tante migliaia di buoni a nulla a frequentare per dieci anni consecutivi le lezioni della scuola obbligatoria, o lo fa per propaganda, dimostrando in questo caso di essere mosso da malafede.
Nel primo caso siamo davanti a un diritto senza dubbio discutibile, ma esercitato a titolo gratuito.
Nel secondo caso siamo davanti a un "lavoro" del tipo retribuito qualche decina di euro a pezzo, che serve a riempire il bianco che c'è nelle gazzette fra una pubblicità e l'altra.