Ben accetti commenti.
Vi prego di condividere , grazie mille🙂
#linux #unolinux #sondaggio #unosondaggio #windows #macos
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finalmente suona!
sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo abbozzo di sintetizzatore scritto in scheme, ovviamente è ora di suonare Flowering Night
@"Hello, World!" - Programmazione
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I have a plan for my debut that involves the sega dreamcast. The artist friend I was asking for help didn't have time, so do any of you know someone or are someone who'd be up to help me with this project?
Artist would need to be comfortable with their art being crunched in to a 640x480 screen resolution and PVR texture compression being applied to fit it in to the 16 MB of VRAM the Dreamcast has.
The best I can offer in return at current time is to send a physical copy of the result that will run on most SEGA Dreamcasts (VA0-VA1, and some VA2 revision consoles). I'm still relatively broke, so =w=
Giovanni Petri reshared this.
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Ai dischi serve davvero la cache?
È una curiosità che mi è venuta recentemente quando stavo facendo spesa,
Vedo che la maggior parte dei "dischi" (sia HDD che SSD) che vedo presentano una certa quantità di "cache DRAM",
Da quel che so serve a migliorare le prestazioni, mantenendo blocchi utilizzati di frequente in una memoria più veloce, e, per gli SSD, a ridurre i cicli di scrittura sulla memoria flash.
Ma qualcosa di simile se non mi sbaglio lo fanno anche sistemi operativi come linux e windows, mantenendo in memoria file letti e scritti di recente, quindi mi chiedo, fa davvero molta differenza avere o no una cache anche sul "disco" al di fuori di benchmark, come crystaldiskmark, che disabilitano esplicitamente la cache del sistema operativo?
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Ci provo - sarà un po' lungo 😀
Siccome le celle di memoria degli SSD si possono sovrascrivere solo un certo numero di volte, quando modifichi un blocco di dati (un file o un pezzo di file se è grande) l'SSD invece di sovrascrive il vecchio blocco ne scrive uno nuovo da qualche altra parte. Qquesta cosa si chiama "wear leveling" ed è anche il motivo per cui è difficile assicurarsi di aver cancellato qualcosa da un SSD.
La cosa succede senza che il sistema operativo ne sappia nulla: per quanto lo riguarda, l'indirizzo del file è sempre lo stesso, e quindi è responsabilità dell'SSD sapere quale blocco "fisico" corrisponda a quale blocco "logico" (inoltre deve anche sapere quante volte ha sovrascritto le varie parti del disco).
L'SSD ha quindi bisogno di mantenere delle tabelle con questi dati e deve leggere queste tabelle prima di ogni altra operazione.
La RAM dell'SSD viene usata per velocizzare la consultazione di queste tabelle, ma ci sono anche SSD che usano la RAM del computer per la stessa cosa (IIUC sono comunque più lenti di quelli con RAM dedicata) e pure dischi che non hanno la cache e leggono ogni volta le tabelle dai chip su cui vengono scritte.
Insomma: la cache dell'SSD non replica la funzionalità replica di quella del sistema operativo... non è che non sarebbe possibile fare un SSD con cache per i dati (per quanto ne so magari esistono), ma il sistema operativo ha molte più informazioni per decidere quali dati tenere in cache (eg. sa se il processo che ha letto i dati sta ancora girando o se è morto) ed è quindi più sensato che se ne occupi lui.
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tl;dr Sì, fa davvero molta differenza.
Anzitutto, in generale aggiungere altri livelli di cache, su un bus/dispositivo lento, aiuta sempre.
La cache interna e del sistema hanno ruoli diversi, non sono una in alternativa all'altra.
La cache del sistema operativo è a conoscenza della struttura dei file. Quindi sceglierà il momento migliore per "inviare" le scritture "cached" al disco, e quando "invalidare" la cache costringendoti a rileggere, sapendo quando apri o chiudi un file, e se lo apri in lettura o scrittura, etc.
Viceversa, il disco non sa come sono fatti i file, ma sa come è strutturato fisicamente il disco. Sugli SSD non è detto che dall'indice del blocco può indovinare su quale punto di quale chip si trova, perché questa corrispondenza cambierà nel tempo per rendere il disco più longevo. Quindi con queste informazioni aggiuntive, può sfruttare alcune euristiche basate sulla struttura fisica per migliorare le prestazioni.
Per gli hard disk invece ti serve semplicemente perché sono dannatamente lenti e ogni aiuto fa differenza.
Inoltre, si parla di DRAM, quindi volatile. Quindi più che i blocchi usati spesso sono quelli usati di recente che si trovano nella cache del disco, perché non sopravviverebbe al riavvio.
Alcuni hard disk hanno un piccolo SSD dentro che invece tiene i dati usati più spesso, e sono molto più veloci di un hdd normale. Ma su un ssd questo non ha senso perché se potessi fare una memoria non volatile più veloce faresti direttamente un ssd più veloce.
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Sabrina Web :privacypride: reshared this.
Privacy Pride: il 23 settembre nelle città italiane per rivendicare il diritto alla privacy contro il regolamento europeo CHATCONTROL
#Chatcontrol: i bambini come pretesto per aumentare la sorveglianza
Il 28 settembre 2023, i governi degli Stati membri dell’UE avalleranno il regolamento sugli abusi sessuali su minori (più brevemente ChatControl).
Con la nobile scusa di fermare gli abusi sui minori, riusciranno finalmente a intercettare automaticamente e senza mandato giudiziario tutte le chat e le email di tutti i cittadini per individuare (con ampio margine di errore!) materiale pedopornografico, in barba al principio dell’inviolabilità della corrispondenza e all’art. 15 della Costituzione italiana e dell’art. 12 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Noi sappiamo che gli abusi sui minori non si combattono intercettando indiscriminatamente i cittadini, ma intervenendo sul degrado sociale ed economico delle loro famiglie.
Se vogliamo implementare provvedimenti tecnici a favore dei bambini, allora la politica potrebbe concentrarsi piuttosto su come lo Stato promuove oggi la sorveglianza sugli studenti proprio attraverso l’adozione nella scuola pubblica di piattaforme cloud extraeuropee che drenano dati senza alcun reale controllo sovrano italiano ed europeo e senza alcuna possibilità di opporsi seriamente da parte del singolo studente o della singola famiglia.
Siccome l’opinione pubblica italiana è stata tenuta all’oscuro sia su chatcontrol, sia sulla questione delle piattaforme cloud della scuola, cercheremo di informare i cittadini con dei sit-in nelle più importanti città d’Italia:
• Roma, Largo della Torre Argentina (angolo Via S. Nicola de’ Cesarini)
• Milano, Piazza XXIV Maggio
• Torino, Via Garibaldi, angolo piazza Castello
• Genova, Via Vado 41R, COL – Sala Bruno Nanì La Terra, nel quadro dell’evento formativo “Introduzione alla protezione dei dati personali e sicurezza digitale”
• Venezia, Fondamenta delle Zattere (ancora in forse)
È importante che i cittadini chiedano subito ai propri governi e ai propri europarlamentari di fermare l’approvazione di questo regolamento, altrimenti a breve potremmo ritrovarci con un sistema in grado di intercettare tutti i cittadini in cerca di immagini di abusi; e se domani questo sistema venisse esteso per ricercare qualsiasi contenuto che non sia ritenuto consono alle posizioni ideologiche del governo pro tempore?
LA PRIVACY È UN DIRITTO UMANO E LA LOTTA PER LA PRIVACY È LOTTA PER LA DEMOCRAZIA!
Membri del comitato promotore del Privacy Pride: Giacomo Alessandroni (Associazione PeaceLink), Pietro Biase (Open Genova APS), Marco Confalonieri (International PP, Pirati.io), Filippo Della Bianca (Fondatore Devol e Mastodon.uno), Alessandra De Rossi (Univ. di Torino), Fedro Fornara (Membro Etica Digitale), Andrea Guani (Fondatore Le Alternative), Carlo Gubitosa (Fondatore Sociale.network), Enzo Ganci (NoSmartControlRoom Venezia) Andrea Laisa (@amreo) (Membro Etica Digitale), Francesco Macchia (Informapirata, Pirati.io), Enrico Nardelli (Univ. Tor Vergata), Maria Chiara Pievatolo (Univ. di Pisa)
Realtà che hanno aderito al Privacy Pride: Enti e associazioni: Laboratorio Nazionale Informatica e Scuola del Consorzio CINI, Eumans, Open Genova APS, Peacelink, Pirati.io; Collettivi e blog: Devol, Le Alternative, Progetto Winston Smith, Privacy Chronicles, Cittadino Medio, Informapirata; Istanze del fediverso: Mobilizon.it, Peertube.uno, Mastodon.uno, Sociale.network, Pixelfed.uno, Poliverso.org, Feddit.it, Poliversity.it
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The #fediverse is international, but there may are continents with more users. Let’s test that out!
Which continent are you living on?
#poll #earth
- Europe (59%, 3448 votes)
- North America (27%, 1604 votes)
- South America (2%, 153 votes)
- Africa (0%, 38 votes)
- Asia (3%, 206 votes)
- Australia (4%, 260 votes)
- Antarctica (0%, 32 votes)
- I don’t live on earth (Just in case :D) (3%, 184 votes)
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Il sito Free Download Manager ha reindirizzato gli utenti Linux ad un malware in grado di rubare informazioni
Il pacchetto #Debian malevolo droppa script Bash (logga anche RMM) e Crond backdoor (crea uno startup stealer) con reverse shell da server C2.
Free Download Manager site redirected Linux users to malware for years
A reported Free Download Manager supply chain attack redirected Linux users to a malicious Debian package repository that installed information-stealing malware.Bill Toulas (BleepingComputer)
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@Man @informapirata 😛rivacypride:
in realtà fino alla versione 3.9.7 era open source,
però hanno chiuso le versioni successive.
comunque non so perché sul sito dicano ancora di avere codice aperto.
repo di subversion:
https://sourceforge.net/p/freedownload/code/HEAD/tree/trunc/
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informapirata :privacypride: reshared this.
RungeBot
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