Benin: fallito il golpe militare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Domenica un gruppo militare annunciato un colpo di stato. Dopo poche ore, il Presidente Talon ha assicurato che i cospiratori saranno puniti. Si tratta dell’ennesimo segnale dell’instabilità politica di una regione attanagliata dalla violenza jihadista
L'articolo Benin: pagineesteri.it/2025/12/10/afr…
linkiesta.it/2025/12/e-ora-di-…
"Fine delle illusioni È ora di considerare l’ipotesi che Trump dica quel che pensa
Il presidente americano torna ad attaccare Zelensky e l’Ue. Il suo obiettivo è la totale sottomissione dell’Europa, meglio ancora se divisa in tanti piccoli stati impotenti"
tecnicamente un'europa che si difende da sé non più protettorato usa è inevitabilmente un antidoto al condizionamento politico usa dell'europa. trump si deve decidere. e di c erto non può avere la mogilie ubriaca e la botte piena.
ha smepre pensato e detto questo. in questo senso non so dove ci mai stata ambiguità.
il suo essere banderuola, si riferisce alla russia, alla cina , ai dazi, e a ogni suo atto pubblico, ma non a questa. ha il cervello di un bambino di 5 anni.
freezonemagazine.com/articoli/…
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. È una frase della scrittrice Agatha Christie che l’ha concepita per il suo personaggio, diventato celebre, l’investigatore Hercule Poirot. L’incipit non è per parlare di lei e del suo protagonista, ma per riprendere la terza parte della sua frase, […]
L'articolo Cookin’ On 3 Burners –
Gli “hobbit” scomparvero misteriosamente 50.000 anni fa: un nuovo studio svela una storia di boom e crisi ecologica
Lo studio fornisce il quadro di riferimento per studi futuri che esaminino l'estinzione dell'iconico H. floresiensis nel contesto di un importante cambiamento climaticoBeatrice Raso (MeteoWeb)
"Trump gela Zelensky e gli europei: 'Sono deboli, non sanno che fare'"
guarda caro cicico, che quello che non sa tenere una linea e ondeggia continuamente tipo ubriaco come fosse una banderuola non sono gli europei... tu non sai cosa sia la determinazione eh? e in politica estera ci si rimette a diventare i buffoni che cambia punto tutti i giorni... hai la credibilità di un mangia nastri (non sai mai se prenderà il disco). la continuità politica è tutto.
Aggiornamenti Microsoft dicembre 2025: corretta una zero-day già sfruttata in rete
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Con il Patch Tuesday di dicembre 2025 Microsoft è intervenuta per correggere 57 vulnerabilità in Windows e nelle applicazioni. Gli aggiornamenti intervengono anche su una zero-day già sfruttata e su altre due vulnerabilità per le quali risulta
Noi non stiamo zitti di fronte a certe vergogne
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/noi-non…
Nel “bullizzometro” esposto alla festa di Fratelli d’Italia, il partito di maggioranza relativa e il partito della presidente del consiglio, appare un nome passato inosservato, Adelmo Cervi, seguito dalla scritta sindacalista Cgil.
Arnad: 50 Valdostani infuriati acchiappano un ladro d'appartamento e lo picchiano con diversi oggetti tra cui un piccone e gli fratturano il bacino. L'altro ladro s'è dato
È un tranquillo venerdì sera ad Arnad, in Valle d’Aosta. Ma la serata viene funestata da due ladri che si introducono in una abitazione nella frazione Sisane, tentando di forzare una cassaforte.
I due, però, vengono colti in flagrante dal vicinato che li ha sentiti e ha chiamato le forze dell’ordine. Nel frattempo, però, parte anche il passaparola tramite cellulare che ha portato in breve tempo molti residenti in strada e, al tentativo di fuga dei malviventi, almeno 50 persone si sono lanciate al loro inseguimento.
Se uno dei ladri è riuscito a dileguarsi, per l’altro – un 40enne – invece le cose sono andate diversamente: i cittadini lo hanno bloccato mentre tentava la fuga verso il bosco, lo hanno accerchiato e picchiato con un piccone fino a procurargli la frattura del bacino. L’uomo è stato poi trasportato in ospedale; la lesione è stata giudicata guaribile in 30 giorni.
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Quest’anno per la ricorrenza, le Nazioni Unite vogliono sottolineare l’importanza intramontabile della Dichiarazione Universale e dei suoi valori fondamentali: ugua…
Ministero dell'Istruzione
Il #10dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, istituita nel 1950 dall'ONU. Quest’anno per la ricorrenza, le Nazioni Unite vogliono sottolineare l’importanza intramontabile della Dichiarazione Universale e dei suoi valori fondamentali: ugua…Telegram
A Musically-Reactive LED Christmas Tree
Regular Christmas trees don’t emit light, nor do they react to music. If you want both things in a holiday decoration, consider this build from [dbmaking].
An ESP32-D1 mini runs the show here. It’s hooked up to a strip of WS2812B addressable LEDs. The LED strip is placed on a wooden frame resembling the shape of a traditional Christmas tree. Ping-pong balls are then stacked inside the wooden frame such that they act as a light diffuser for the LEDs behind. The microcontroller is also hooked up to an INMP441 omnidirectional MEMS microphone module. This allows the ESP32 to detect sound and flash the LEDs in time, creating a colorful display that reacts to music. This is achieved by using the WLED web installer to set the display up in a sound reactive mode.
It’s a fun build, and we’d love to tinker around with coding more advanced visualizer effects for a build like this. We’ve seen builds that go the other way, too, by toning down excessive blinkiness in Christmas decorations.
youtube.com/embed/bDVR_IPmDBA?…
Microsoft rilascia aggiornamenti urgenti per un bug zero-day di PLE sfruttato in Windows
Una vulnerabilità zero-day nel driver Windows Cloud Files Mini Filter (cldflt.sys) è attualmente oggetto di sfruttamento attivo. Microsoft ha provveduto al rilascio di aggiornamenti di sicurezza urgenti al fine di risolvere tale falla.
La classificazione della vulnerabilità è high, secondo il punteggio base CVSS v3.1, pari a 7,8; inoltre, secondo l’avviso rilasciato da Microsoft, risulta che gli aggressori stanno sfruttando exploit funzionanti sulle macchine al fine di ottenere i privilegi di SYSTEM.
Un’ampia gamma di sistemi operativi Windows, dalle più recenti versioni di Windows 11, come la 25H2, e Windows Server 2025, fino a Windows 10 versione 1809, è interessata da questa vulnerabilità di escalation dei privilegi (PLE).
La vulnerabilità è descritta come una debolezza Use-After-Free all’interno del Cloud Files Mini Filter Driver, un componente del kernel responsabile della gestione dei “segnaposto” e della sincronizzazione per i servizi di archiviazione cloud come OneDrive.
A differenza delle falle di esecuzione di codice in modalità remota (RCE) questa vulnerabilità viene sfruttata come fase secondaria nelle catene di attacco, in cui gli avversari hanno già messo piede nel sistema e cercano di aumentare i propri privilegi per persistere o disabilitare i controlli di sicurezza.
La falla consente infatti ad un aggressore con privilegi bassi e autenticato localmente di innescare uno stato di danneggiamento della memoria, consentendogli successivamente di eseguire codice arbitrario con i privilegi di sistema più elevati.
Microsoft Threat Intelligence Center (MSTIC) e Microsoft Security Response Center (MSRC) hanno individuato il bug , sottolineando che, sebbene la complessità dell’attacco sia bassa e non richieda alcuna interazione da parte dell’utente, l’aggressore deve aver stabilito l’accesso locale al computer di destinazione.
Gli amministratori dovrebbero dare priorità all’applicazione immediata di patch a questi sistemi, dato lo stato di sfruttamento attivo confermato.
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Cybersecurity e Dark Web: quando la difesa sconfina nel penale
Si torna sul tema cruciale delle attività di cybersecurity che si spingono fino al complesso e rischioso territorio del Dark Web. In questa analisi, l’attenzione si focalizza sulla stretta e talvolta conflittuale relazione che queste operazioni di intelligence (Dark Web Threat Intelligence o DWTI) intrattengono con la normativa sulla protezione dei dati personali (GDPR), con particolare riguardo alle basi giuridiche per il trattamento.
La cyber threat intelligence come imperativo di difesa e rischio penale
L’ecosistema digitale odierno si presenta come una stratificazione complessa e non univoca. Se il Surface Web costituisce il piano visibile della rete, la sfida ermeneutica e operativa più significativa per la cybersecurity contemporanea risiede nel Dark Web. Non si tratta semplicemente di una porzione non indicizzata della rete (assimilabile al Deep Web legittimo), bensì di un ambiente intenzionalmente anonimizzato, accessibile esclusivamente tramite browser dedicati come Tor.
E’ agevole osservare che questo ambiente è il teatro operativo privilegiato degli attori di minaccia, un mercato nero digitale dove la compravendita di credenziali sottratte, l’hosting di ransomware leak sites e lo scambio di exploit sono la norma.
Per le imprese e le Pubbliche Amministrazioni, la Dark Web Threat Intelligence (DWTI) non è più un elemento opzionale, ma una necessità strategica improrogabile. Essa rappresenta l’unica via per identificare, raccogliere e analizzare in tempo reale i dati che attestano una potenziale o effettiva compromissione, garantendo una difesa proattiva. Del resto, è l’Articolo 32 del Regolamento Europeo Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) che impone al Titolare del trattamento di adottare misure tecniche e organizzative idonee per assicurare un “livello di sicurezza adeguato al rischio”. Non è pertanto giuridicamente sostenibile ignorare la presenza di credenziali o PII (Dati Personali Identificabili) aziendali pubblicamente in vendita. La mancata adozione di un sistema di rilevazione proattivo può essere sanzionata dal Garante per la protezione dei dati personali come negligenza nell’obbligo di sicurezza.
Il Legittimo Interesse sostenibile per i dati comuni Art 6 GDPR
Il primo e fondamentale dilemma giuridico si manifesta nel momento in cui l’operatore CTI acquisisce dati personali “comuni” (ossia non sensibili) dal Dark Web a scopo eminentemente difensivo. Quale può essere la base giuridica di liceità in questo contesto? Escludendo il consenso, la via più accreditata nel quadro del GDPR è il Legittimo Interesse del Titolare, sancito dall’Articolo 6, paragrafo 1, lettera f).
L’interesse è manifesto e tutelato proteggere gli asset aziendali e i diritti degli interessati dal furto d’identità o da frodi informatiche. Tuttavia, come chiunque abbia una formazione giuridica sa, il Legittimo Interesse non costituisce una delega in bianco. Il Titolare è gravato dal principio di accountability e deve dimostrare la liceità del trattamento attraverso il Legitimate Interests Assessment (LIA), un vero e proprio test di bilanciamento articolato in tre fasi, da completare prima di intraprendere il trattamento dei dati.
Innanzitutto, la valutazione impone che l’interesse sia specifico, ad esempio il monitoraggio mirato di credenziali post-breach (dopo una violazione), e non una generica e indeterminata “sicurezza globale”. Successivamente, con il Test di Necessità, si gioca la vera partita in termini di compliance. Si deve dimostrare che la raccolta dati in un ambiente così intrinsecamente rischioso come il Dark Web è strettamente necessaria e che non sussistono alternative meno invasive, come la semplice Open Source Intelligence (OSINT) su fonti pubbliche e lecite. Infine, nel Test di Bilanciamento, l’interesse difensivo del Titolare deve prevalere sui diritti e sulle libertà fondamentali degli interessati. Considerando il rischio operativo insito nel Dark Web, il bilanciamento è difendibile solo se i dati raccolti sono immediatamente anonimizzati o pseudonimizzati, riducendo l’impatto sul singolo al minimo indispensabile.
La giurisprudenza del Garante italiano, pur non esprimendosi in modo esplicito sull’attività preventiva nel Dark Web, ha indirettamente convalidato la funzionalità della CTI in fase post-breach. I provvedimenti sanzionatori più recenti dimostrano infatti che l’attività di intelligence è sovente utilizzata dagli enti per confermare la fuoriuscita dei dati e adempiere all’obbligo di notifica agli interessati (Art. 34 GDPR). La CTI è quindi uno strumento necessario di compliance, ma esige di essere gestita con una documentazione meticolosa e una Valutazione d’Impatto (DPIA) pressoché obbligatoria (Art. 35) dato l’alto rischio intrinseco.
Il muro invalicabile dei dati particolari Art 9 GDPR
Il rischio giuridico diviene esponenziale quando l’attività di CTI comporta, anche in maniera accidentale, l’acquisizione di categorie particolari di dati personali (Articolo 9, paragrafo 1) dati che rivelano l’origine etnica, dati biometrici, sanitari o inerenti la vita sessuale.
Per un Titolare privato, l’Articolo 6 (Legittimo Interesse) non costituisce mai una base giuridica sufficiente per trattare dati ex Art. 9. Il divieto è assoluto, salvo alcune e specifiche eccezioni, tra cui l’Articolo 9, paragrafo 2, lettera g), ovvero il trattamento necessario per motivi di interesse pubblico sostanziale, sulla base del diritto dell’Unione o degli Stati membri.
Ed è qui che si erge un muro normativo invalicabile per l’operatore privato. L’azione è lecita solo se è prevista da una specifica legge nazionale che bilanci adeguatamente l’interesse pubblico con i diritti fondamentali dell’interessato. A mio avviso, l’azienda privata non detiene la necessaria base legale nazionale per accedere o trattare quei dati, a meno che l’operatore CTI non agisca per conto o su delega specifica di un’autorità di sicurezza pubblica, come la Polizia Postale o un’Agenzia di Intelligence statale.
La strategia difensiva, in questo scenario, non può che essere una ritirata strategica e l’immediata attivazione di protocolli automatici di data scrubbing e distruzione. L’unica informazione che può essere mantenuta è quella puramente tecnica, essenziale per la difesa, come gli Indicatori di Compromissione (IOC) irrilevanti per l’identificazione della persona.
Il ” fantasma” della Ricettazione
In qualità di penalista, è mio dovere evidenziare che l’eventuale sanzione del GDPR non è il solo spettro che si aggira in questo contesto. La minaccia più insidiosa per l’operatore CTI privato che si avventura nel Dark Web è il rischio penale. Il Garante Privacy stesso ha messo in guardia in passato che “scaricare dati dal dark web è reato”.
La fattispecie che generalmente si configura è quella di Ricettazione (Articolo 648 c.p.). Quando un operatore, sebbene con finalità difensiva, raccoglie, acquisisce o possiede dati (credenziali, trade secrets, liste di PII) sapendo che provengono da un delitto (ad esempio accesso abusivo o intercettazione), l’atto può configurare un reato a tutti gli effetti.
Nel contesto del Dark Web, è difficile dimostrare l’assenza dell’elemento soggettivo (il dolo), poiché il luogo stesso è universalmente noto come un mercato di merce rubata. A differenza delle Forze dell’Ordine, le aziende e i consulenti di CTI non godono di alcuna immunità legale che giustifichi l’acquisizione di prove di un crimine. La finalità di difesa proattiva, pur eticamente lodevole, non è un’esimente penale per il reato di Ricettazione. Ciò impone che l’attività CTI debba essere rigorosamente passiva (monitoring), evitando ogni interazione attiva, acquisto o scambio con gli threat actors, operazioni che potrebbero configurare un concorso di reato.
La difesa deve essere intelligente
Per chi si occupa attivamente di Diritto penale dell’informatica, la vera lezione non è solo la prevenzione formale, ma l’attuazione di una reazione intelligente e dinamica. Il Garante Privacy ha sanzionato aziende non tanto per l’attacco subito, quanto per la mancata adozione di misure adeguate a rilevare tempestivamente la violazione (Art. 32 GDPR).
Ad esempio, è stata mossa una critica specifica alla presenza di sistemi di logging che però non consentivano la correlazione degli eventi. In sostanza, il Garante richiede una difesa dinamica e tecnologicamente avanzata. L’intelligence raccolta nel Dark Web deve confluire in sistemi di monitoraggio proattivi (SOC/SIEM) che garantiscano l’arricchimento immediato dei dati e il blocco degli attacchi, dimostrando che il Titolare ha fatto tutto il possibile per “attenuare i rischi”.
In conclusione, la CTI nel Dark Web è un’arma a doppio taglio. È indispensabile per l’integrità operativa (Art. 32) ma rappresenta un esercizio ad alto rischio penale. La sostenibilità legale della cyber defense risiede pertanto in una meticolosa accountability. Occorre esigere l’immediata minimizzazione e anonimizzazione dei dati sensibili, documentando ogni fase del monitoring per dimostrare in modo inequivocabile che non si è mai superato il confine sottile tra la legittima difesa tecnica e l’illecito di Ricettazione digitale.
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Gartner lancia l’allarme: stop immediato ai browser con AI integrata
Gli analisti di Gartner hanno esortato le aziende a interrompere temporaneamente l’utilizzo di browser con funzionalità di intelligenza artificiale (IA) integrate.
In un recente avviso, l’azienda sottolinea che tali strumenti rappresentano rischi inutili per la sicurezza aziendale e che le loro impostazioni predefinite sono più incentrate sulla praticità che sulla protezione dei dati.
Gartner spiega che per browser basati sull’intelligenza artificiale si intendono soluzioni come Comet di Perplexity e ChatGPT Atlas di OpenAI, che dispongono di una barra laterale con funzionalità di analisi automatizzata delle pagine web, nonché meccanismi che consentono al programma di navigare nei siti web in modo indipendente ed eseguire azioni in sessioni autorizzate.
Secondo gli autori del rapporto, questo approccio comporta l’invio all’infrastruttura cloud dello sviluppatore del contenuto delle schede attive, della cronologia di navigazione e di altri elementi dell’ambiente di lavoro, aumentando il rischio di fuga di dati.
Per mitigare questi rischi, l’azienda raccomanda di esaminare attentamente l’architettura dei servizi di intelligenza artificiale utilizzati e di valutarne le misure di sicurezza. Tuttavia, anche in questo caso, è importante assicurarsi che i dipendenti non tengano aperti dati sensibili mentre la barra laterale è in esecuzione.
Gartner rileva inoltre la vulnerabilità di tali browser a interventi occulti tramite sostituzione di comandi, che potrebbero portare ad azioni errate da parte degli agenti, al reindirizzamento a siti di phishing e alla successiva compromissione delle credenziali.
Un’ulteriore minaccia è il potenziale di automazione dei processi di routine: i dipendenti potrebbero tentare di istruire il browser a eseguire moduli di formazione obbligatori o altre attività che richiedono un’interazione personale. Sono inoltre possibili errori nell’interazione con i sistemi di approvvigionamento interni, che potrebbero comportare richieste errate o l’ordinazione di beni e servizi non idonei.
Gli autori del documento propongono misure parziali, tra cui la limitazione delle funzioni di posta elettronica e il divieto di archiviazione dei dati.
Tuttavia, concludono che, finché non verrà condotta una valutazione completa dei rischi, è meglio bloccare completamente tali strumenti. Anche dopo la valutazione, sarà probabilmente necessario compilare un elenco più ampio di scenari inaccettabili e monitorare regolarmente il rispetto di tali restrizioni.
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Leone XIV: ai parlamentari europei, “principi etici e modelli di pensiero dell’Europa cristiana essenziali per rispondere alle sfide della guerra” - AgenSIR
Esiste “un legame intrinseco tra il cristianesimo e la storia europea, una storia che dovrebbe essere valorizzata e celebrata”.M.Michela Nicolais (AgenSIR)
L’Italia scivola verso il modello Orban. Il nuovo rapporto di CIVICUS Monitor
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/litalia…
Come organizzazioni della società civile lo denunciavamo da tempo. Oggi il nuovo rapporto di CIVICUS Monitor, pubblicato oggi, lo
GaMe reshared this.
Il Tribunale di Napoli smonta l’accusa di immigrazione clandestina contro quattro rifugiati
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/il-trib…
Il Tribunale di Napoli ha assolto quattro rifugiati dal Sudan e dal Ciad, accusati di
#2RR - 2 Ruote di Resistenza reshared this.
L’Argentina cambiata, in peggio, da due anni di Milei
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Due anni dopo l’ascesa di Javier Milei, l’Argentina esibisce una stabilità costruita sulla compressione dei redditi, sullo smantellamento dello Stato sociale e sul crollo del potere d’acquisto: un equilibrio fragile, fondato più sulla paura che sulla ripresa.
L'articolo L’Argentina cambiata, in
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Raccontare la realtà che cambia. Le iniziative della Fondazione in ricordo di Antonio Megalizzi
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/raccont…
Il mese di dicembre rappresenta un momento di particolare significato per la Fondazione
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Il dramma palestinese tra Poesia e Teatro
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/12/il-dram…
“Bayt-La casa negata”, di AA.VV. Compagnia Godot, di Bisegna e Bonaccorso. Maison Godot, Ragusa. Progetto e adattamento testi di Federica Bisegna. Costumi di Federica Bisegna. Scena e regia Vittorio Bonaccorso. Con Federica Bisegna, Vittorio
Giornalismo e disordine informativo reshared this.
Databroker Files: Handy-Daten exponieren Begleiter von Emmanuel Macron
#UE, la "Fortezza" cancella l'asilo
UE, la “Fortezza” cancella l’asilo
Le politiche anti-migratorie adottate in sede europea e in molti paesi membri sono da tempo modellate sulle proposte delle forze di estrema destra ed apertamente xenofobe, nonostante nel vecchio continente ci si continui ad atteggiare a baluardo dell…www.altrenotizie.org
Internes Dokument: EU-Staaten fordern ein Jahr Vorratsdatenspeicherung für Internet-Dienste wie Messenger
#Sicurnauti, da oggi sono disponibili i contenuti sul tema “L'identità digitale e i social network” rivolto a #studenti e #genitori per gestire in modo consapevole i social network, proteggendo la privacy online.
Qui il video ➡️ youtube.
Ministero dell'Istruzione
#Sicurnauti, da oggi sono disponibili i contenuti sul tema “L'identità digitale e i social network” rivolto a #studenti e #genitori per gestire in modo consapevole i social network, proteggendo la privacy online. Qui il video ➡️ https://www.youtube.Telegram
Further PPI GA Information
Dear All Members of Pirate Parties International and all interested parties,
The 2025-2026 PPI Winter GA will take place on Saturday, January 10th, 2026, starting at 09:00 UTC.
The event will be hybrid with some participants physically attending in Potsdam, Germany.
If representatives from your organization intend to participate in person, please let us know by
requesting a completely free ticket here: eventbrite.com/e/1975346809482
Discussion about the GA is currently on Discourse: ga.pp-international.net/
Further information is also available on our Wiki:
wiki.pp-international.net/wiki…
The meeting will take place on the PPI Board Jitsi Channel: jitsi.pirati.cz/PPI-Board
If we have connection problems we will revert to our Mumble:
wiki.pp-international.net/wiki…
If you have any statute amendments or new member applications, please make sure that you send
them to the board by December 10th. If you have any other motions or any other business, feel
free to bring them up before the meeting, and you are free to propose them at the meeting itself.
It is very important that we make a quorum, so please delegate your vote to another member if
you cannot come to the event. Please also forward this message to other PPI members.
Delegates should be announced to the board prior to the start of the GA. Each member may have
up to 6 delegates. Others are welcome to attend without voting. Rules of the GA can be reviewed
on the Wiki: wiki.pp-international.net/wiki…
We also remind full members to pay membership fees. We don’t want anyone not to participate if
they don’t have funds to pay membership fees, so please let us know if you require a discount or
accommodation. Please note that nascent members have no membership fees.
We hope that many of you can attend, either in person or online.
Good luck to us on having a successful event!
Thank you for your assistance,
The Board of PPI
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Corsari barbareschi catturati in Italia
Le incursioni corsare dal Nordafrica e dalle coste dell’Impero Ottomano hanno flagellato la nostra penisola per lungo tempo. Nel corso di queste razzie o di battaglie navali, capitava che marinai e corsari (specie nordafricani) finissero nelle mani
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