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Benedetto – 1 novembre 2022


Il governo continua nel vecchio andazzo: inasprire le pene per sospirare sicurezza. Vana speranza. Nulla ha insegnato il passato prossimo e remoto. Snellezza dei processi, certezza delle pene e autorevolezza dello Stato sono da garantire.

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Premio “Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare”


La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di invitarvi a seguire la diretta del Premio “Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare” sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube. Dopo il successo dell’iniziativa “Il CafFLE letterario celebra Dan

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La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di invitarvi a seguire la diretta del Premio “Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare” sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube.

Dopo il successo dell’iniziativa Il CafFLE letterario celebra Dante: Amor c’ha nullo amato” – nata grazie al patrocinio della Regione Lazio – a seguito dell’interesse mostrato dai molti studenti delle scuole secondarie superiori coinvolte, la Fondazione ha deciso di proseguire la sua collaborazione con gli autori Monaldi & Sorti ospitando sui propri canali social la cerimonia di premiazione.

Il premio nazionale di street theatre “Ahi serva Italia! – Dante visto da Shakespeare”, basato sull’omonimo romanzo di Monaldi & Sorti (Solferino Editore), si è svolto nell’estate 2022 coinvolgendo nella fase finale dieci regioni italiane: Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sardegna.

Patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, e sostenuto da testimonial come Pupi Avati e Monica Guerritore, l’evento ha coinvolto decine di artisti ottenendo grazie alla comunicazione di Solferino Libri una fortissima risonanza mediatica. Per ulteriori dettagli, cfr. in fondo i link a TV e stampa.

La premiazione avverrà il 3 novembre 2022, alle ore 19.00. Sarà possibile seguire la diretta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube.

La triade premiata a pari merito è costituita da tre ensemble:


– Duo Tatoli-Venarucci per l‘esibizione CUORI IN FIAMME – Storia della tragica amicizia tra Dante e Guido Cavalcanti (26 e 27 agosto, Montecatini Val di Cecina e Sarzana).

– Trio Maoddi-Vargiu-Zamuner per l’esibizione SPIRITO DEI SOGNI D’AMORE – Piccarda nel cuore di Dante (Cagliari, 1° settembre).

– Il cantastorie Daniele Mutino, con il gruppo I Musici della Storia cantata, per l’esibizione GUITTI E GUERRA – Pirro e Priamo tra Dante, Virgilio e… Amleto (Colle Sannita, BN, 20 agosto).

Per la categoria giovani:


I Giovani di Casa Shakespeare, per l’esibizione RECITA DI MESSER APULIESE E DE’ SUOI JULLARI – Alla presenza dell’autore Messer Alighieri (Verona il 12 agosto).

Premi monotematici:


Tematica femminile: Trio Le Donne della Commedia, per l’esibizione LE DONNE DELLA COMMEDIA SI RACCONTANO – Francesca, Piccarda e… Gemma (Firenze, 8 agosto).

Sceneggiatura: Elisabetta Fiorito, per l’esibizione CONTE UGOLINO – Dall’Inferno ad Amleto (Roma, 31 agosto).

Rassegna Stampa:

Giornali online:
Video:

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Malan-Droni. La nuova guerra a distanza può cambiare le carte in tavola?


In attesa di un lungo inverno, durante il quale non sarà possibile riprendere l’iniziativa di nuove offensive terrestri, Mosca si affida ai droni per combattere la guerra ucraina. Kiev non perde tempo e fa lo stesso. Ci stiamo dunque incamminando verso una guerra di droni? In parte sì, anche se lo scenario alla terminator appare abbastanza di là da venire

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PODCAST. Israele: vittoria larga della destra, Meretz (sinistra) fuori dalla Knesset


Sulla base del conteggio quasi definitivo, il blocco di Netanyahu otterrebbe 65 seggi su 120 della Knesset. Il Meretz storico partito della sinistra non ha superato per pochi voti la soglia di sbarramento del 3,25% e rischia di rimanere fuori dal parlamen

AGGIORNAMENTI 2 NOVEMBRE

ANCORA PIÙ AMPIA LA VITTORIA DELLA DESTRA

Con il 97% dei voti contati, il blocco religioso e di estrema destra di Benjamin Netanyahu si avvia a una vittoria ancora più larga, mentre lo storico partito di sinistra Meretz guidato da Zahava Gal On è fuori dalla Knesset, perché non ha superato la soglia di sbarramento elettorale (3,25%) di un soffio. Avrebbe ottenuto il 3,2. Si avvicina alla soglia anche il partito di opposizione arabo Tajammo/Balad con il 3,04% dei voti totali.

Sulla base del conteggio quasi definitivo, il blocco di Netanyahu otterrebbe 65 seggi su 120 della Knesset. Questo numero potrebbe cambiare man mano che saranno elaborate più schede, comprese circa 500.000 “buste doppie” contenenti schede espresse da soldati, detenuti e diplomatici che, peraltro, in genere favorisce i partiti di destra.

Attualmente, il Likud ne ha 31; Yesh Atid, 24; Sionismo religioso, 14; Unità nazionale, 12; Shas, 12; Ebraismo della Torah unita, 8; Yisrael Beytenu, 5; Ra’am, 5; Hadash-Ta’al, 5 e Labour ne ha 4.

Il partito islamista Ra’am è oltre la soglia elettorale, al 4,33%, così come la lista araba Hadash-Ta’al cal 3,91%.

Se Balad o Meretz non riusciranno a ottenere la rappresentanza alla Knesset, aumenteranno ulteriormente le prospettive di Netanyahu di formare una coalizione fondata su una ampia maggioranza di destra.

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Pagine Esteri, 1 novembre 2022 – Benyamin Netanyahu ha ottenuto la sua rivincita. La più alta affluenza alle urne registrata in Israele da 22 anni a questa parte ha dato al blocco di destra la maggioranza che il leader della destra desiderava per riprendersi la poltrona di primo ministro.

Gli exit polls diffusi alla chiusura delle urne alle 21 italiane, hanno inoltre evidenziato il trionfo della destra più estremista e razzista. Sionismo religioso, la lista elettorale guidata da Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir, ha conquistato 14-15 seggi, il doppio di quelli ottenuti nel 2021.

Ben Gvir, che ha oscurato lo stesso Netanyahu per tutta la campagna elettorale, ha festeggiato per ore con i suoi fedelissimi. Magro risultato per il centro sinistra. I partiti arabi conquistano, nonostante un aumento dell’affluenza del suo elettorato rispetto al 2021, è riuscito a confermare solo i deputati della passata legislatura e la lista Tajammo/Balad ha mancato l’ingresso in parlamento per pochi voti. Abbiamo intervistato a Gerusalemme il direttore di Pagine Esteri, Michele Giorgio.
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Ha passato 44 ore in silenzio Jair Bolsonaro per partorire uno scarno e sibillino messaggio post-elettorale alla nazione.


Ha passato 44 ore in silenzio Jair Bolsonaro per partorire uno scarno e sibillino messaggio post-elettorale alla nazione.


Ostativo


Talora si resta prigionieri della propria propaganda e per uscirne, una volta assunta la responsabilità di governare, si prova a imboccare la porta dell’ovvio, del resto già imboccata dal Parlamento all’unanimità, salvo vedersela sbarrata dallo scioglimen

Talora si resta prigionieri della propria propaganda e per uscirne, una volta assunta la responsabilità di governare, si prova a imboccare la porta dell’ovvio, del resto già imboccata dal Parlamento all’unanimità, salvo vedersela sbarrata dallo scioglimento anticipato. Sicché si riparte da quel che vedemmo quando la Corte costituzionale stabilì l’incostituzionalità dell’ergastolo ostativo.

La Corte aveva avuto pietà. Forse sbagliando. I ritardi del legislatore sono talmente tanti, prodigo di leggine e con il braccino corto sulle riforme, che la Corte aveva accordato tempo, solo annunciando che, in assenza di fatti, sarebbe arrivata l’abrogazione. Perché l’ergastolo ostativo è incostituzionale, nonché contrario a un paio di trattati internazionali che regolano i diritti umani. Quando aveva funzioni di commentatore e giurista, l’attuale ministro della Giustizia, Nordio, lo definiva <<un’eresia>>. Sarebbe strano vederlo nei panni dell’eresiarca.

Ergastolo significa “a vita”. Si può essere condannati all’ergastolo solo per avere ucciso (e non in tutti i casi). Hai preso una vita, darai la vita. Che senza pena di morte significa carcere a vita. Già in questo la pena non è proprio coerente con il dettato costituzionale, perché la pena ha un ruolo remunerativo, correlato al danno arrecato, ma deve anche <<tendere alla rieducazione del condannato>> (art. 27). Quel <<tendere>> lascia margini, non mancando i non rieducabili. Se la pena è a vita, però, non significa che si debba necessariamente crepare dietro le sbarre.

Il detenuto vi si trova da ventisei anni, si valuta non abbia più pericolosità sociale, la rieducazione ha funzionato, allora si potrà decidere, sempre a cura del magistrato, la liberazione anticipata, come già gli erano stati concessi dei permessi, magari un lavoro fuori e rientro in carcere la sera. Non ha diritto automatico ad avere quei benefici, ma ha il diritto di chiederli.

Il 4bis della legge sull’ordinamento penitenziario (leggetelo, anche solo guardatelo, per capire come si legifera, con i comma “quinques”…), considerato incostituzionale, nega non il primo diritto, che non esiste, ma il secondo: chi è condannato all’ergastolo ostativo non può chiedere alleggerimenti della pena, dovendo prima avere collaborato con la giustizia.

La pietà della Corte ha prodotto due cortocircuiti: 1. quella che è materia parlamentare diviene, per la fretta, governativa; 2. la destra contraria alle depenalizzazioni e la cui propaganda considerava la civiltà della pena un cedimento ai criminali, avendo scelto un ministro della Giustizia che la pensa all’opposto, ora si trova questa roba fra le mani.

È evidente, non solo per l’ergastolano, che se hai legami attivi con organizzazioni criminali i permessi te li scordi. Conservi la tua pericolosità. Non per trastullo la decisione spetta al magistrato e non a un computer che computa i tempi. L’errore consiste nell’avere scritto che per determinati reati si possono concedere benefici: <<solo nei casi in cui tali detenuti e internati collaborino con la giustizia>>.

Perché può ben esistere il caso di chi ha ammazzato in collaborazione con altri, trenta anni prima, si è sempre rifiutato di indicare i complici e comunque ha perso pericolosità sociale. Mentre può esistere chi ha fatto i nomi di tutti i rivali, s’è tenuto quelli dei veri soci ed è pericolosissimo. E, ancora, la decisione spetta al magistrato.

Quindi l’idea che cancellare l’ostativo sia un “liberi tutti” è falsa. Come è falso che sia un piacere agli assassini. Lo è, semmai, alla civiltà del diritto. Ed ecco la via d’uscita, che porta in un vicolo buio: cancellare la condizione della collaborazione, inaccettabile e incostituzionale, mantenendo l’ovvio della pericolosità. Solo che si torna alla casella di partenza: quali i criteri per la pericolosità? Perché se ci si infila la non collaborazione si sta pestando l’acqua nel mortaio.

Morale (si fa per dire) la sola riforma sul tavolo, quella Cartabia, è stata rinviata (di poco, ma rinviata), mentre questa è una pezza. Nordio era contro le pezze. Benvenuto nel difficile mondo del governare.

La Ragione

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Buoni acquisto, ottime idee regalo per i dipendenti


Tra aziende e liberi professionisti si sta facendo sempre più strada il buono acquisto, detto anche buono regalo, uno strumento preziosissimo di welfare aziendale che piace a tutti. Il buono acquisto sta sostituendo il regalo aziendale, ormai obsoleto e poco apprezzato. Le aziende, in occasione delle festività natalizie o di qualche altro evento, fino a […]

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Quasi due mesi fa, un po' casualmente mi è tornato alla mente il DSpacc; prima come concetto, parlandone con gente online, e poi direttamente come l'o...


Il decreto che vieta i #rave è un guazzabuglio che si presta alla più arbitraria interpretazione da parte delle forze di polizia.
Tuttavia, il fatto di intensificare i provvedimenti di "confisca delle cose che servono" a organizzare il raduno è un attacco frontale al #fediverso come mezzo di supporto all'aggregazione di eventi.

E non non stiamo parlando soltanto di software come @Gancio e @Mobilizon Italia :mobilizon: che pure saranno colpiti in maniera estremamente violenta dai recenti provvedimenti; il rischio però è per TUTTO il fediverso, oltre che per i sistemi di messaggistica distribuiti.

È forse giunto il momento di ragionare su una protesta generale da parte della comunità del fediverso?

#gancio #mobilizon

in reply to g10bl4ck

@g10bl4ck la maggiore resilienza del sistema è che tu puoi salvare in qualsiasi momento i dati del tuo account e, nel caso in cui venisse sospesa la tua istanza, puoi sempre importarli in una istanza differente.

@Gancio @Mobilizon Italia :mobilizon:



Quel lungo silenzio


Nulla di più normale che sentire professori universitari meravigliarsi per il fatto di avere tanti studenti usciti dai licei poco preparati. La loro meraviglia dipende dal fatto che si sono sempre disinteressati di quanto è accaduto e accade nella scuola

Nulla di più normale che sentire professori universitari meravigliarsi per il fatto di avere tanti studenti usciti dai licei poco preparati. La loro meraviglia dipende dal fatto che si sono sempre disinteressati di quanto è accaduto e accade nella scuola italiana.


Come nei gialli: chi è il colpevole? Come è stato possibile arrivare a un punto di tale degradazione delle idee circolanti sulle nostre istituzioni educative che persino l’ovvia, banalissima tesi secondo cui la scuola deve basarsi sul merito, scatena proteste e contestazioni? È troppo facile cavarsela dicendo: la colpa è dei politici. In democrazia i politici rispondono alle pressioni e alle domande dei cittadini e dei gruppi organizzati. Chi non ha fatto le pressioni che avrebbe dovuto fare per garantire al Paese, nel corso degli ultimi decenni, scuole di qualità, ossia scuole che premino lo studio, la fatica di imparare (senza fatica non si impara mai nulla) e, per l’appunto, il merito?

I colpevoli si annidano in una particolare categoria sociale, composta da coloro che fanno un lavoro intellettuale, che si considerano o vengono considerati intellettuali. I più colpevoli di tutti sono gli appartenenti alla élite culturale, quelli che occupano le posizioni di vertice nella suddetta categoria. Le eccezioni sono davvero poche. Vi è mai capitato, ad esempio, di sentire il vincitore di un premio letterario lamentare le condizioni della scuola? Scienziati e scienziate hanno sempre stigmatizzato il disinteresse generale per la scienza ma di scuola non hanno quasi mai parlato. Idem per quanto riguarda quasi tutti gli altri protagonisti della vita culturale.

Nulla di più normale che sentire professori universitari meravigliarsi, come se fossero appena arrivati da un altro pianeta, per il fatto di avere tanti studenti usciti dai licei assai poco preparati. La loro meraviglia dipende dal fatto che si sono sempre disinteressati di quanto è accaduto e accade nella scuola italiana. Quasi nessuno dei veri o presunti intellettuali di questo Paese ha mai mosso un sopracciglio, qualunque cosa facessero in materia scolastica sia i governi di sinistra che quelli di destra. Nessuno di loro protestò, ad esempio, quando, sotto dettatura sindacale, venne introdotto il modulo dei tre maestri nella scuola elementare: non per migliorare la didattica ma per ragioni occupazionali.

E nessuno di loro fiatò quando un governo di destra (ma col voto favorevole dell’opposizione) eliminò gli esami di riparazione colpendo e affondando uno degli ultimi baluardi sopravvissuti a difesa del merito. Mai nessuno scandalo nella suddetta élite, mai un manifesto di protesta, ad esempio, di fronte a certi disastrosi risultati dei test Invalsi. O a causa degli ormai tradizionali finti cento (a pioggia) negli esami di maturità. A loro volta, conseguenza del fatto che il diritto costituzionalmente sancito all’istruzione è stato creativamente reinterpretato come diritto alla promozione. Quelli che avrebbero dovuto esercitare pressioni sulla politica in difesa della qualità della scuola non lo hanno mai fatto.

I sociologi della domenica, sui quali, evidentemente, la parola «merito» ha lo stesso effetto di un drappo rosso per un toro, sostengono che, in nome del principio di uguaglianza, le «condizioni socio-economiche» imporrebbero di non tenere conto, in tante circostanze, del rendimento scolastico in tema di promozioni e bocciature. Ci sarebbe «ben altro» da considerare. Argomentazioni inconsistenti. Come ha benissimo scritto Ernesto Galli della Loggia (Corriere del 27 ottobre). Coloro che fingono di preoccuparsi degli alunni economicamente e socialmente svantaggiati sono in realtà i loro peggiori nemici.

Un giovane di famiglia benestante se la caverà comunque anche se non ha frequentato una scuola di qualità. Un giovane che proviene da ambienti disagiati può migliorare la sua sorte solo se frequenta una scuola che lo obblighi a coltivare gli studi con la fatica, la disciplina e l’impegno necessari. In un posto dove il merito è secondario, nessuno è incentivato a studiare duramente. E le possibilità di ascesa sociale si bloccano. I vecchi comunisti questa cosa la capivano benissimo. Pare che non sia il caso di ampia parte della sinistra ufficiale di oggi.

I sociologi della domenica sono solo l’avanguardia. Hanno dietro di loro armate forti e coese: i sindacati della scuola quasi al completo. Perché il disinteresse dell’élite culturale ha fatto sì che i politici scegliessero la via più comoda, quella di minor resistenza, finendo per «appaltare» il governo della scuola ai sindacati (o, più precisamente, a una alleanza fra burocrazia ministeriale e sindacati).
Da decenni la scuola è principalmente una macchina che serve per assorbire occupazione, non per dare una buona istruzione agli alunni. La politica, incoraggiata dal disinteresse della élite culturale, si è sempre preoccupata solo di riempire le caselle, di piazzare personale insegnante (quale che fosse la preparazione dei reclutati) dentro le scuole. Non si è mai occupata — i sindacati non lo avrebbero mai permesso — della qualità degli insegnanti e dell’insegnamento. E questo è il risultato.

Intendiamoci: ci sono, nella scuola italiana, a dispetto dei santi, molti docenti bravissimi che fanno con passione il loro lavoro. La loro esistenza però è un fatto straordinario, un vero e proprio enigma, si può dire. Quei docenti esistono nonostante le consolidate cattive politiche scolastiche. Quei bravi docenti solo raramente hanno la fortuna di lavorare in un istituto complessivamente buono. Più spesso, vivono fianco a fianco (e a parità di stipendio) con colleghi mediocri, talvolta pessimi, e comunque demotivati.

Le alzate di scudo preventive contro il merito, sono spiegabilissime. Perché chi volesse davvero affrontare questo problema dovrebbe occuparsi anche della qualità dell’insegnamento. Ossia, degli insegnanti. Per esempio, dovrebbe creare carriere su basi meritocratiche. Un tentativo in questa direzione lo fece tanti anni fa il ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer. Venne subito fermato dalla dura reazione della Cgil-scuola. Auguri al ministro competente se vorrà mettere le mani dentro quella tagliola.

Resta un mistero. Da dove deriva il disinteresse di gran parte dell’élite culturale per lo stato dei processi educativi in Italia? Snobismo? L’idea che l’intellettuale non possa perdere tempo con simili quisquiglie dovendo egli occuparsi di cose ben più elevate ed importanti? Non è chiaro. Ma lo è il fatto che se l’élite culturale di un Paese si disinteressa della qualità dell’istruzione, sono autorizzati a disinteressarsene anche gli altri. In tutto ciò, possiamo dire, non c’è molto «merito».

Il Corriere della Sera

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Franca Porciani – Cavour prima di Cavour


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Riportiamo la traduzione italiana di un post di @Fabian Schaar :friendica: pubblicato in tedesco sul blog di @GNU/Linux.ch

Friendica: funzionalità ricca ma comprensibile

Il social network Friendica è una delle piattaforme più versatili del Fediverse, che non deve nascondersi da Mastodon per le sue utili funzionalità. Tempo di lettura: 13 minuti

> Lun, 31 ottobre 2022, Fabian Schaar

I social media sono e saranno sempre un'arma a doppio taglio. Da un lato, offrono un grande potenziale per quanto riguarda i movimenti democratici su Internet, dall'altro c'è sempre il pericolo di essere influenzati da minoranze rumorose o di essere appropriati da potenti multinazionali e brusche divagazioni.

Soprattutto in tempi in cui l'uomo più ricco del mondo può semplicemente acquistare una delle piattaforme più influenti e ricostruirla secondo le proprie preferenze personali, ma ovviamente anche in base alle sue opinioni politiche, c'è un bisogno indissolubile di reti indipendenti che possano essere controllate dal grande pubblico: La risposta è "Fediverse"!

Non solo da quando Elon Musk ha acquistato Twitter è stato chiaro che Mastodon è di gran lunga il servizio di maggior successo nel Fediverse. Tuttavia, la rete federata offre molto di più; questo post dovrebbe riguardare Friendica. Un servizio gratuito Fediverse che, per me, rappresenta la ricchezza di funzioni di Fediverse come nessun altro, pur rimanendo semplice e di facile comprensione.

Come probabilmente molti altri, ho avuto la mia prima esperienza con i social network attraverso servizi proprietari. Dopo un po', però, Twitter e Instagram non sono stati più in grado di prendermi in giro: per me, Twitter rimane una piattaforma che non sa più dove si trovino alti e bassi tra pubblicità, tempesta di merda e una cultura malsana del dibattito; Non ho nemmeno bisogno di iniziare con Instagram: potrebbe essere interessante per tutti coloro che amano la forma assoluta di commercio su Internet, ma sicuramente non per me.

Quindi nell'aprile 2021 volevo cercare delle alternative, quindi mi sono imbattuto in Mastodon. Ovviamente, è un bel cambiamento a cui abituarsi all'inizio, passare da una rete basata su algoritmi come Twitter a una piattaforma Fediverse, ma ne è valsa la pena. Dopo alcuni mesi, alcuni tentativi di camminare e l'uno o l'altro cambio di autorità, secondo la mia esperienza entri in conversazione con le persone quando ti avvicini attivamente a loro:

Per me, Mastodon ha un problema: le sue restrizioni. Continuo a non capire perché la maggior parte delle istanze di mastodonte si limiti a soli 500 caratteri: i dibattiti possono essere tenuti proprio quando non sono limitati artificialmente, quando non sono limitati ma possono essere pienamente supportati da argomenti.

Quando stavo cercando un'istanza di mastodonte che potesse almeno darmi un po' più di spazio (sì, esiste davvero), i simpatici Fedinauts hanno attirato la mia attenzione su Friendica. Per me, il tutto all'inizio sembrava un po' distante, ma anche molto affascinante.

Chi usa Friendica spesso lo giura, anche rispetto a Mastodon e simili: Friendica non è solo pensato per il microblogging, ma offre anche ai suoi utenti praticamente tutte le opzioni che ci si può aspettare dai noti social e, nel caso di servizi proprietari, piuttosto antisociali I media lo sanno: con Friendica puoi scrivere testi brevi e lunghi, condividere foto e video, mantenere contatti, pianificare appuntamenti e molto altro.

Le impostazioni di Friendica consentono un'ampia configurazione, sia in termini di interfaccia che di comportamento della piattaforma.

Rispetto ad altre piattaforme di Fediverse, Friendica colpisce chiaramente per la sua portata: quasi tutto può essere regolato, indipendentemente dal fatto che si tratti dell'aspetto di Friendica stessa, della gestione dei contatti o delle notifiche. Di seguito, quindi, vorrei approfondire alcune delle funzioni che mi piacciono particolarmente di Friendica e che, secondo me, distinguono la piattaforma dalle altre:

vorrei iniziare con le notifiche. Questo può sembrare noioso; Posso capirlo. Le notifiche sono solo notifiche, cosa dovrebbe esserci di speciale in questo? In effetti, è quello che ho pensato quando ho iniziato a usare Friendica. Col tempo, tuttavia, ho imparato ad amare il sistema che sta dietro.

Sui social media, è comune far sapere all'utente quando si verificano eventi speciali in relazione ai propri post, bene e bene. Tuttavia, mentre Mastodon e Twitter si basano sulla notifica agli utenti quando un post è preferito o condiviso, Friendica va dall'altra parte.

Qui l'utente viene anche informato se un post con cui si è interagito in precedenza ha ricevuto risposta da un altro. Non intendo qui dire che sarò informato quando saranno incluse le mie stesse risposte, no. Per me è importante che Friendica mi tenga costantemente aggiornato al riguardo.

Quando interagisco con un post, mi iscrivo a quell'argomento in una certa misura. Ad esempio, non appena rispondo a un post, Friendica sa che mi interessa e di conseguenza condivide con me tutte le interazioni relative ai contenuti.

Nel tempo, la piattaforma rivela una forza sopra la media: tanto più che Friendica, come è consuetudine in Fediverse, non si basa su algoritmi di filtraggio, devo scegliere qui i miei contatti da solo. Cosa c'è di più utile che trovare persone che condividono i miei interessi attraverso gli argomenti stessi?

Quando ero nuovo di Mastodon, ho avuto difficoltà a trovare account da seguire. Le persone che soggiornano in Fediverse e poi appartengono anche alla mia cerchia relativamente ristretta di conoscenze sono ancora una rarità assoluta; le poche eccezioni di solito sono solo eccezioni perché ho parlato loro del Fediverse.

Soprattutto quando puoi portare con te pochi contatti analogici su una piattaforma digitale, è ancora più importante incontrare persone interessanti nel mondo digitale: Friendica dà un contributo importante per far girare la palla.

Ovviamente, una volta trovati i contatti, puoi anche vedere i post condivisi dai contatti esistenti nella sequenza temporale: a quel punto, è facile mantenere la piattaforma interessante e varia per te stesso. All'inizio, tuttavia, può essere un po' noioso riempire un feed solo con query di ricerca.

Ora, il mio feed di Friendica è pieno, ma non traboccante: non vedo solo i post di poche persone che pubblicano molto o di siti di notizie che non pubblicano solo per interesse. Contrariamente al mio feed Twitter a lungo dimenticato, la mia cronologia di Friendica sembra colorata, ogni volta che carico la pagina potrei catturare impressioni da qualcun altro ed è piuttosto interessante.

Se non ne avessi voglia o semplicemente fossi troppo pigro per scorrere, posso anche dare i miei due centesimi ai contributi delle personalità di Fediverse che stanno emergendo ora; quindi tutto ciò che devo fare è aspettare che il fantastico meccanismo di notifica di Friendica mi alimenti i contenuti.

Certo, capita anche che mi venga in mente qualcosa di cui vorrei liberarmi. Ancora una volta, Friendica non mi limita. Se voglio, posso scrivere davvero molto. Non esiste o esiste solo un limite di caratteri irrilevante. Naturalmente, Friendica è adatta anche come piattaforma di blogging interattivo; per me, il sito sta diventando sempre più un tuttofare quando si tratta di social media.

Dopo aver postato un post #neuhier, come è consuetudine, ho avuto la sensazione per la prima volta di essere approdato su una piattaforma che in realtà era all'altezza del nome del "social" che generalmente le veniva attribuito.

L'istanza su cui risiede il mio Friendicaaccout è preconfigurata in modo tale da non essere esplicitamente informato sui preferiti o sulle condivisioni dei miei post. Vedo un piccolo segno di notifica sull'icona della sezione I miei post, ma questo è tutto. Friendica si concentra sottilmente sul contenuto e non sulla ricerca di Mi piace e condivisioni. Questo è molto rinfrescante, soprattutto rispetto a Instagram e Twitter.

Friendica è suddivisa in diverse sezioni attraverso le quali è possibile filtrare i contenuti in modo significativo.

Un'altra grande caratteristica di Friendica è la varietà di protocolli che supporta: posso vedere i post condivisi tramite Mastodon, Pleroma, Peertube o writefreely, ovvero usare il protocollo ActivityPub o anche entrare in contatto con persone che fanno uso della diaspora. Su piattaforme come Mastodon, questi non vengono visualizzati affatto, poiché Diaspora utilizza un protocollo interno che Mastodon non conosce - viceversa, ovviamente, sembra anche vuoto.

Molti sono anche i contributi interessanti degli utenti di Friendica, che vengono trasmessi tramite il protocollo DFRN. Inoltre, Friendica può essere utilizzato come lettore RSS/Atom, i feed possono essere semplicemente aggiunti al feed e quindi trattati quasi come un normale account. Per fare ciò è sufficiente inserire l'indirizzo del feed nella riga di ricerca e seguire lo pseudo profilo che viene poi visualizzato.

In Friendica, i feed RSS possono essere trattati come normali account.

A differenza di Mastodon, Friendica offre anche gruppi, a cui non solo puoi iscriverti qui; con Friendica puoi anche inserire i tuoi contenuti al suo interno. In particolare, piattaforme basate su forum come Lemmy come alternativa Reddit a Fediverse saranno probabilmente in grado di integrarsi molto meglio in Friendica che in Mastodon o Pleroma in futuro.

Ovviamente, questa è solo una frazione di ciò che offre Friendica, ma per me sono anche, se non esattamente le piccole cose, che rendono la piattaforma interessante. Certo, devi prima abituarti, ma una volta fatto, puoi davvero sentirti a casa su Friendica.

Ma solo perché ti sei "allenato" non significa che non ci siano più sorprese positive in attesa di utenti interessati; Ad esempio, ho appena scoperto oggi che il calendario di Friendica può essere compilato non solo da te, ma anche dai contatti: ad esempio, qui vengono visualizzati i compleanni o gli eventi delle persone che seguo.

È una buona cosa quando ti viene in mente quanti compleanni ti sei perso questo mese!

Un'altra caratteristica che ho davvero imparato ad amare è il mirroring dell'attività dell'account: Friendica consente ai suoi utenti di impostare post su determinati profili da condividere sempre: per me, questa è una delle funzionalità più utili che una piattaforma social può avere. Ad esempio, ho un account mastodon; se pubblico qualcosa con questo, il mio profilo Friendica condividerà il post corrispondente in pochi secondi, rendendo più semplice l'utilizzo di più piattaforme contemporaneamente o in una fase di transizione dall'una all'altra.

Vorrei che ci fosse un'opzione come questa su così tanti altri servizi Fediverse basati su testo -- sì, voglio dire tu, Mastodon!

Per combinare i vantaggi qui menzionati: posso, ad esempio, importare un feed RSS per un blog su Friendica e quindi impostare il mirroring automatico di tutti i post pubblicati. Per i tuoi blog, questo potrebbe risparmiare un sacco di lavoro manuale che sarebbe altrimenti necessario per informare i follower di Fediverse sui nuovi post del blog.

Quando viene eseguito il mirroring di un profilo, ogni nuova voce viene condivisa.

Alla fine, ovviamente, resta una questione di gusto personale su quale piattaforma Fediverse ti basi, su quale istanza vuoi vivere, o se la ospiti tu stesso. Per dirla senza mezzi termini, Friendica può diventare una vera amica quando si tratta di social media. Per coloro che sopravvivono alla muscocalisse passando da Twitter a Fediverse, penso che Friendica dovrebbe almeno essere considerata.

Forse Friendica ha bisogno di un po' più di abitudine rispetto a servizi più semplici come Mastodon; alla fine può sicuramente valerne la pena. Secondo alcuni, l'interfaccia di Friendica ricorda Facebook: non posso dire se sia vero, non ho mai usato Facebook e non lo farò in futuro.

Per me il fatto è: vale sicuramente la pena provare Friendica, oltre a tutte le funzioni utili, una calda community attende i nuovi arrivati ​​a braccia aperte.

Friendica è un software gratuito rilasciato sotto la GNU Affero General Public License (AGPL), una forte licenza copyleft. Ulteriori dettagli, compresi i dettagli tecnici, possono essere trovati sul sito web del progetto . Un'istanza altamente consigliata è poliverso.org, ma è giusto ricordare che l'autore del post originale ha suggerito l'istanza tedesca anonsys.net.

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#NotiziePerLaScuola

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🔸 Ministro Valditara: "Il merito è un valore costituzionale”

🔸 Regioni, il Ministro ha incontrato gli Assessori all’Istruzione e alla Formazio…




#RecuperarLaCiudad (Riprendersi la città) è un gruppo di attivisti spagnoli che si occupa di uso degli spazi urbani, di sostenibilità e in particolare di mobilità sostenibile.

Hanno pubblicato una bella guida dal titolo “Guía para la ciudadanía con 40 ideas para una recuperación urbana” (Guida per i cittadini con 40 idee per riprendersi la città), disponibile anche in inglese e pubblicano una newsletter periodica che affronta gli stessi temi della guida.

Qui sotto trovate la traduzione parziale della newsletter del 30 settembre 2022 intitolata:
Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?

L’articolo presenta alcune delle conseguenze positive che l’aumento dell’uso della bicicletta in città può produrre in ambito ambientale, economico e sanitario.

Il testo completo dell’articolo si può scaricare da qui:
nilocram.eu/edu/newsletter_Rec…
Buona lettura e... pedalate piano 😀

Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?


Spostarci in bicicletta ci fa guadagnare in salute e in denaro. Ma non è solo il ciclista a trarne beneficio: l'impatto degli spostamenti in bicicletta interessa l'intera popolazione. Anche quelli che non pedalano mai.

Negli articoli precedenti abbiamo discusso di come la proprietà di un'auto non sia solo un costo individuale, ma anche sociale, a causa delle conseguenze negative collegate al suo possesso.
L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalle conseguenze positive, ossia qualsiasi azione che abbia un impatto globale positivo. Nel caso della bicicletta, queste sono molteplici e significative.

Riduzione delle emissioni


Nessuno si sorprende più che l'uso della bicicletta riduca le emissioni di gas che causano l’effetto serra. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature nell'agosto 2022 ha analizzato le tendenze nell'acquisto e nella produzione di biciclette, insieme alle conseguenze del loro utilizzo. La conclusione è che:
• se tutti percorressero 1,6 km in bicicletta, le emissioni di anidride carbonica potrebbero essere ridotte di 414 milioni di tonnellate (414 miliardi di chilogrammi). Per contestualizzare il dato, si tratta del 98% delle emissioni totali del Regno Unito nel 2015;
• se questa distanza viene aumentata a 2,6 km, la riduzione ammonta a 686 tonnellate di CO₂, pari all'86% delle emissioni della Germania nel 2015.
Anche un altro studio, condotto a Pechino per analizzare le conseguenze positive dei sistemi di noleggio delle biciclette, conferma la riduzione delle emissioni collegata all'uso della bicicletta grazie all'"effetto di sostituzione". Grazie all’accesso facilitato alla bicicletta, alcuni utenti dell'auto sono passati a questa modalità. Si stima che se il 75% degli spostamenti effettuati a Pechino nel 2015 venisse effettuato in bicicletta, le emissioni di CO₂ si ridurrebbero di 616.000 tonnellate insieme ad altri inquinanti atmosferici come il particolato inferiore a 2,5 micron, il biossido di zolfo e il NO₂.

Qui il testo completo dell’articolo:
nilocram.eu/edu/newsletter_Rec…
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Fr.#13 / Vola uccellino, vola


Nel frammento di oggi: Elon Musk compra finalmente Twitter, la fine del monopolio liberal? / L'UE non esita a tarpare le ali dell'uccellino blu / Meme e citazione del giorno.

Dopo mesi, finalmente Elon Musk ha davvero comprato Twitter. In una lettera aperta, pubblicata anche su Twitter, Elon ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinto all’acquisto e le sue future intenzioni per la piattaforma:

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Dice che è importante per il futuro dell’umanità avere una “piazza digitale comune” dove è possibile dibattere senza violenza. Questa violenza, secondo lui, nasce dalle famigerate casse di risonanza e bolle create dagli algoritmi di profilazione tipici di questi social, che provocano divisione sociale e odio. A questo si collegano anche le testate giornalistiche, il cui business è ormai il clickbait e

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Certo, Elon omette di dire esplicitamente che l’algoritmo di Twitter e la relativa moderazione sono stati finora pesantemente a favore della sinistra liberal. In questo caso però i fatti contano più delle parole, e certamente il licenziamento in tronco del CEO Parag Agrawal, il CFO Ned Segal e Vijaya Gadde, head of legal policy, trust, and safety, lascia ben sperare.

Moltissimi utenti in queste ore stanno scherzosamente testando l’algoritmo di moderazione scrivendo cose come “I vaccini covid non funzionano”. Non c’è molto da scherzare però, considerando che numerosi account sono ancora oggi shadowbannati o sospesi per aver semplicemente espresso opinioni contrastanti con l’ideologia liberal.

Un caso paradigmatico è la sospensione dell’account di Babylon Bee, una testata giornalistica sarcastica simile a The Onion o al nostro Lercio.

L’account venne sospeso dopo aver pubblicato su Twitter una storia in risposta a una notizia reale: il 13 marzo 2022 Usa Today decise di nominare Rachel Levine (precedentemente Richard) “Woman of the year”, commentando così la notizia:

Rachel Levine is one of USA TODAY’s Women of the Year, a recognition of women across the country who have made a significant impact.

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The annual program is a continuation of Women of the Century, a 2020 project that commemorated the 100th anniversary of women gaining the right to vote. Meet this year’s honorees at womenoftheyear.usatoday.com.


Alla notizia, Babylon Bee rispose nominando sarcasticamente Rachel Devine “Man of the year”:

The Babylon Bee has selected Rachel Levine as its first annual Man of the Year.

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Levine is the U.S. assistant secretary for health for the U.S. Department of Health and Human Services, where he serves proudly as the first man in that position to dress like a western cultural stereotype of a woman. He is also an admiral in the U.S. Public Health Service Commissioned Corps. What a boss!


Babylon Bee, accusati di hate speech, hanno pagato caro l'aver osato affermare in modo ironico una realtà oggettiva e fattuale letteralmente sotto gli occhi di chiunque.

La speranza è che la pulizia interna di Elon Musk possa riportare Twitter in una situazione di presunta neutralità, ripristinando gli account sospesi ingiustamente e dando così modo alle persone di dibattere tra loro in modo pacifico e senza censura. Le parole, soprattutto quando esprimono verità oggettive, non sono violenza, né hate speech. La censura, quella sì.

The bird is freed, ma non nell’Unione Europea


Noi europei faticheremo invece a spiccare il volo, nonostante l’acquisizione di Elon Musk.

Il motivo si chiama Digital Services Act - ne avevamo già parlato insieme qualche mese fa. La legge, che ha l’unico scopo di controllare e limitare la capacità di esprimere liberamente il pensiero degli europei su Internet, entrerà in vigore fra circa 20 giorni.

Thierry Breton, padrino del Digital Services Act, non ha esitato a tarpare le ali di Elon Musk:

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Le nuove regole porteranno alla creazione di super fact-checkers, daranno alla Commissione europea poteri illimitati di censura in “situazioni di crisi” (cioè sempre) e obbligheranno le piattaforme come Twitter a sviluppare algoritmi automatizzati per la moderazione e la mitigazione dei rischi di “disinformazione”.

All’Unione Europea la libertà di pensiero e parola non piace, tanto che Alexandra Geese, nel commentare ad aprile la notizia del possibile acquisto di Twitter da parte di Musk, parlava del rischio democratico del “free speech absolutism”.

Cos’è il free speech absolutism? Se la storia ci insegna qualcosa: pensare e dire tutto ciò che non piace ai liberal. Tipo che Rachel Levine è un uomo.

Meme del giorno


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Citazione del giorno

There are two sides to every issue: one side is right and the other is wrong, but the middle is always evil. The man who is wrong still retains some respect for truth, if only by accepting the responsibility of choice.

But the man in the middle is the knave who blanks out the truth in order to pretend that no choice or values exist, who is willing to sit out the course of any battle, willing to cash in on the blood of the innocent or to crawl on his belly to the guilty, who dispenses justice by condemning both the robber and the robbed to jail, who solves conflicts by ordering the thinker and the fool to meet each other halfway.

In any compromise between food and poison, it is only death that can win. In any compromise between good and evil, it is only evil that can profit.

Ayn Rand

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Frammenti è la rubrica gratuita in cui commento brevemente le notizie più interessanti della settimana. Un modo leggero e meno impegnativo di leggere Privacy Chronicles. Ogni frammento contiene anche un meme e una citazione.

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Ieri sera il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha incontrato gli Assessori all’Istruzione e alla Formazione di tutte le Regioni italiane per un primo confronto sulle questioni più rilevanti per il mondo della #scuola.


Patrick Breyer on Twitter takeover: Switch now!


Commenting on the takeover of Twitter by the controversial billionaire Elon Musk, Member of the European Parliament Patrick Breyer (Pirate Party) explains: “The Twitter takeover is another reason to sign up …

Commenting on the takeover of Twitter by the controversial billionaire Elon Musk, Member of the European Parliament Patrick Breyer (Pirate Party) explains:

“The Twitter takeover is another reason to sign up for privacy-friendly, decentralized alternative services like Mastodon. NSA and FBI have no access to European nodes and anonymity is guaranteed. Twitter already knows our personalities dangerously well due to its pervasive surveillance of our every click. Now this knowledge will be falling into Musk’s hands.”

Breyer himself operates a Twitter account, but at the same time distributes his messages via the decentralized alternative service Mastodon.

Breyer had previously warned of Musk’s announcement that he wanted to “authenticate” all users and do away with anonymous accounts.


patrick-breyer.de/en/patrick-b…



L’autorità norvegese per la protezione dei dati, Datatilsynet, ha pubblicato un post sul blog sostenendo che il “sistema proposto dai servizi di intelligence per scoprire le minacce digitali” equivale a una “sorveglianza di massa digitale”. Il direttore di Datatilsynet Line Coll e il consulente legale senior Jan Henrik Mjones Nielsen hanno affermato che “il sistema catturerà gran parte delle comunicazioni Internet dei cittadini norvegesi” e sostengono la modifica del disegno di legge. La Corte europea dei diritti dell’uomo richiede che i sistemi di sorveglianza prevedano un “controllo preventivo indipendente in tutte le fasi” prima che possa iniziare la raccolta. Tuttavia, Datatilsynet ha concluso che il sistema così come elaborato “si discosta dai requisiti” della CEDU.
Segnalato nella newsletter di Guido #Scorza
personvernbloggen.no/2022/10/2…


La Commissione Europea ha recentemente pubblicato le sue “Linee guida etiche sull’uso dell’intelligenza artificiale” negli ambienti educativi. La guida intende “affrontare il modo in cui l’IA viene utilizzata nelle scuole, supportare insegnanti e studenti nell’insegnamento e nell’apprendimento e sostenendo le attività negli ambienti educativi” nell’ambito del Piano d’azione per l’educazione digitale 2021-2027. Gli obiettivi includono il chiarimento delle “concezioni sbagliate” sull’uso dell’IA e considerazioni etiche sul suo utilizzo “offrendo consigli pratici agli educatori”.
Segnalato nella newsletter di Guido #Scorza
ec.europa.eu/commission/pressc…

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Un mesetto fa, nel post del 18 ottobre, avevo brevemente detto che fosse il DSpacc, e che nuovo guaio avessi combinato. Beh, stavolta ho fatto pure di...


Da quando qualche giorno fa l'ho scoperto. sto provando quell'epico software che è TiddlyWiki. L'ho inizialmente trovato cercando qualcosa per organiz...



#NotiziePerLaScuola

Al via la quinta edizione del concorso "Il sole per amico: impariamo a proteggere la pelle", promosso dall'Intergruppo Melanoma Italiano e dal Ministero dell’Istruzione.

Info ▶️ miur.gov.




Where did all the “reject” buttons come from?!


Da dove vengono tutti i pulsanti di "rifiuto"?! Sempre più siti web hanno aggiunto un'opzione per dire "no" ai cookie e ad altri tipi di tracciamento, come previsto dal GDPR. Da dove nasce questa tendenza? Cookie Banner Reject All


noyb.eu/en/where-did-all-rejec…



Diamo il benvenuto nel fediverso ad @AISA Associazione italiana per la promozione della scienza aperta.

Siamo certi che la vostra presenza sarà apprezzata da tutta la comunità!

(per chi non conoscesse l'associazione, questo è il link al loro sito web: aisa.sp.unipi.it )

@AISA

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I am living in your walls.

You may be concerned about this. In case you are, please read the below:

FAQ:

Why are you living in my walls?

I'm not going to tell you.

Are you only in my walls?

You could say I am living in everybody's walls, but in the case I am telling you that I am living in your walls, I am living in your walls.

How are you surviving in my walls?

In my non-physical form, I am crawling around listening for you. That is all I need to survive in that form. In my physical form, I survive by eating rat corpses that I cook using the wall behind your oven, and I drink the vapour in the extraction fan duct above your shower.

What are you planning to do in my walls?

Live in them, listening to you.

What do I do about you living in my walls?

Listen for the scraping. Dont touch the walls. Protect yourself. Avoid lighting candles.

When are you going to stop living in my walls?

You cannot escape me.

Do I call the police?

The authorities will not help you.

What are the consequences of you living in my walls?

Be aware.

What if I am ok with you living in my walls?

I will make sure you’re not.

Are you imaginary?

I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS

If there are any more questions then please consult your walls by directly speaking to them.

Summary:

I am living in your walls.


Unknown parent



DAVID STRONG’S FIRST SOLO EP


David Strong has been playing the strings alongside the best for decades. He is now front and center and just released his first solo album. He is a self-taught mumtiinateimentalist and composer, who has toured the world. Strong’s music is happy and upbeat with fun content. The songs are nostalgic.

iyezine.com/en/david-strongs-f…



Costi ambientali dei dispositivi di IA


Cosa rende possibile l'esistenza dell'IA e quali sono le conseguenze della sua costruzione? Dall’estrazione mineraria per la costruzione dei dispositivi all’installazione di cavi sottomarini per Internet, l’articolo propone alcuni esempi di sfruttamento a

Camilla Quaresmini L’immagine di Internet come cloud lo rende un ambiente apparentemente intangibile, quasi post-fisico. Tale percezione contribuisce a creare un’ingenua fiducia nel suo scarso impatto ecologico. A ciò si aggiungono le dichiarazioni del settore tecnologico, apparentemente a favore della sostenibilità ambientale, che fanno in realtà parte della creazione di un’immagine pubblica...

Source



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.

🔸 Il Professor Giuseppe Valditara è il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito

🔸 Piano nazionale scuola digitale, al via l’aggiornamento



24 ottobre 2029


Il brusio della televisione in sottofondo mi ricorda che oggi è il secondo anniversario della nascita dell’euro digitale, adottato ufficialmente dagli Stati Sociali Europei nel 2027...

Sono le 19:07 del 24 ottobre 2029. Ho appena finito di scrivere una nuova uscita della mia newsletter, Surveillance Chronicles.

Il brusio della televisione in sottofondo mi ricorda che oggi è il secondo anniversario della nascita dell’euro digitale, adottato ufficialmente dagli Stati Sociali Europei nel 2027, dopo anni di sviluppo e sperimentazioni.

Ricordo che all’inizio non capivo davvero la differenza rispetto al vecchio euro. Eravamo già abituati ai pagamenti elettronici, il funzionamento sembrava lo stesso. Sono pur sempre numeri su uno schermo.

Alcune cose però cambiarono subito. Ad esempio, i conti correnti furono presto un ricordo del passato, sostituiti dai wallet digitali.

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Aprire un wallet era molto più comodo che aprire un conto corrente: niente burocrazia, nessuna ricerca delle migliori condizioni contrattuali, nessun dipendente svogliato: autenticazione elettronica sul portale dedicato grazie all’identità digitale e breve configurazione dell’app, dopo averla scaricata sullo smartphone.

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A un anno dal lancio ufficiale l’euro digitale funzionava così bene che la Commissione degli Stati Sociali Europei decise di abolire del tutto il contante, l’ultimo ricordo di un sistema analogico e ormai superato.

La Commissione disse che non ne avevamo più bisogno, che era semplicemente uno strumento per evadere le tasse, e che dismettendo la produzione del contante avremmo risparmiato energia preziosa. In una piccola scatola conservo ancora qualche banconota da €50, che prima dell’abolizione compravano un paio di pizze.

È stato molto facile abituarsi all’euro digitale. La principale differenza con le carte di credito e i vari sistemi digitali a cui eravamo abituati è che non ci sono PIN da inserire, schede di plastica, né commissioni bancarie. Basta inquadrare un QR code con l’app dello smartphone! C’è chi dice che presto potremo fare anche a meno delle casse nei supermercati.

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Alzo il volume. Una rappresentante della Banca Centrale degli Stati Sociali Europei sta descrivendo le nuove caratteristiche dell’euro digitale. La principale differenza con il vecchio euro, dice, è che l’euro digitale è completamente programmabile.

Spiega che è proprio come un software. In ogni momento possono modificare le modalità di funzionamento e applicare gli aggiornamenti a tutti i wallet digitali europei in tempo reale. In questo modo le regole sono uguali per tutti e non c’è alcuna libertà d’iniziativa da parte delle banche commerciali.

Ricordo quando nel 2028 inibirono ogni transazione con Russia e Cina. Le sanzioni degli anni precedenti non avevano funzionato anche per colpa della troppa libertà. Tante aziende continuavano ad avere rapporti economici con la Russia e le banche autorizzavano le transazioni senza problemi. Adesso è impossibile: ogni wallet europeo è georeferenziato e le transazioni che arrivano fuori dai confini geografici degli Stati Sociali Europei sono bloccate in tempo reale.

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La programmabilità offre tanti vantaggi anche per le politiche interne dei singoli stati membri, prosegue il servizio TV. Grazie all’euro digitale i governi possono partizionare il reddito annuale di ogni cittadino in quote percentuali che possono soddisfare solo specifici usi. Le quote sono calcolate da un algoritmo centralizzato in modo automatizzato. L’algoritmo tiene conto delle nostre necessità e ogni quota è personalizzata per massimizzare l’efficienza collettiva.

Ascoltare la tv mi fa pensare che dovrei andare a trovare i miei genitori, ma ho già raggiunto il massimo di transazioni autorizzate per gli spostamenti di lunga percorrenza. Sarà per il prossimo anno.

La rappresentante della BCSSE ora sta parlando dell’evoluzione del fisco e dell’abolizione di tutta la burocrazia tributaria. L’Agenzia della Redistribuzione di ogni Stato membro conosce esattamente il reddito di ognuno e le transazioni quotidiane. I prelievi fiscali sono automatizzati e in tempo reale, in base al profilo personale.

Un’altra caratteristica dell’euro digitale, continua la rappresentante, è che siamo finalmente riusciti a eliminare l’evasione fiscale. Con l’euro digitale la BCSSE e le autorità governative hanno accesso a ogni singola transazione dei wallet europei, dalla più piccola fino a quelle più importanti. Tutto è trasparente e tracciato. Evadere è semplicemente impossibile.

Purtroppo, nonostante tutto le tasse non sono diminuite. Il welfare sociale europeo costa molto e la crisi energetica degli ultimi anni ha svuotato le casse degli Stati membri. I salari minimi automatizzati hanno anche escluso dal mercato molte aziende poco competitive che non potevano permettersi di pagare il minimo previsto. Questo ha fatto aumentare di molto la disoccupazione, ecco perché chi ha il privilegio di lavorare e guadagnare ha anche il dovere di sostenere la collettività. C’è chi dice che con l’euro digitale fra qualche anno potremo avere anche un Reddito Universale di base… chissà.

Adesso stanno parlando dei vantaggi sulla lotta al crimine. Il monitoraggio delle transazioni, insieme alle tecnologie di sorveglianza introdotte con il Regolamento Chatcontrol nel 2025, permette alla BCSSE e ai governi degli Stati membri di prevenire ogni tipo di criminalità prima ancora che venga commesso il reato.

Gli algoritmi di polizia predittiva possono accedere ai dati delle transazioni e a molti altri per delineare il profilo di rischio di ogni cittadino. Ogni anomalia viene analizzata e segnalata in tempo reale, come transazioni inusuali rispetto alle abitudini della persona o con importi troppo alti o troppo bassi. Se le anomalie superano un certo limite di tolleranza, gli algoritmi lo notificano alle autorità e il wallet digitale blocca automaticamente ogni transazione al di fuori di un raggio di 15km dall’abitazione della persona indagata. Questo è molto utile per evitare che i potenziali criminali possano spostarsi sul territorio.

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Purtroppo, afferma la rappresentante della BCSSE, c’è ancora un grande problema di criminalità legato agli estremisti che scelgono di usare Bitcoin invece dell’euro digitale. La Commissione ha vietato la diffusione di ogni comunicazione e informazione sulla criptovaluta, ma non è stato sufficiente. Alcuni estremisti riescono ancora a infiltrarsi e diffondere disinformazione in cerca di proseliti.

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I più suscettibili a cadere nella trappola di questi estremisti sono i milioni di poveri e immigrati che pur possedendo uno smartphone non possono accedere all’euro digitale perché privi d’identità digitale. Alcuni, piuttosto che diventare criminali, preferiscono barattare tra loro ciò di cui hanno bisogno. Il servizio prosegue dicendo che è dovere di ogni cittadino perbene denunciare questi soggetti, che mettono a rischio la stabilità finanziaria di tutti gli Stati Sociali Europei. Mi chiedo cosa spinga le persone a voler usare uno strumento così pericoloso, usato solo da criminali, drogati e hacker.

La cena è quasi pronta, spengo la televisione. Il wallet digitale mi notifica di aver trovato un’anomalia sulle mie abitudini di spesa. Mh. Forse non avrei dovuto acquistare quella carne ieri, ma diamine - fra poco è il mio compleanno! L’algoritmo ne terrà conto.

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Quello di chi scrive Surveillance Chronicles è un mondo iper-statalista ed estremamente collettivista. L’estremo welfare, la pianificazione totale di ogni ambito e i comfort delle nuove tecnologie digitali sono attrazioni pensate appositamente per far sentire al sicuro cittadini felici di giocare a una simulazione di libertà, che corre su rotaie prestabilite.

Questo mondo è caratterizzato da welfare estremo e totale pianificazione economica e sociale da parte dello Stato. La maggior parte delle persone gode di reddito universale di base pagato con i soldi dei pochi che ancora sognano di elevare se stessi attraverso il lavoro, o che semplicemente sono costretti a lavorare per produrre ciò di cui la società ha bisogno.

La moneta digitale, controllata dalla Banca Centrale e dai governi, viene usata come strumento di coercizione e manipolazione dei comportamenti. L’informazione è controllata da filtri di stato e algoritmi di censura automatizzata.

La sorveglianza è totale, tra sistemi di analisi automatizzata di transazioni e comunicazioni private, sistemi di social scoring ed incentivi di economia comportamentale. Le città intelligenti sono usate dagli enti locali per plasmare le abitudini e le azioni della cittadinanza, grazie a milioni di sensori e algoritmi d’intelligenza artificiale che trasformano i sindaci in ingegneri sociali.

Il pensiero critico, l’individualismo e la libertà di autodeterminazione vengono sostituiti dalla fede assoluta nello Stato, dal collettivismo e dall’omologazione dei comportamenti. In questo mondo la sorveglianza non è solo uno strumento di controllo per esercitare potere politico, ma uno strumento essenziale di pianificazione economica e sociale. Dopo anni di terrorismo psicologico e manipolazione delle informazioni le masse non potrebbero fare a meno del senso di sicurezza dato dalla sorveglianza pervasiva che li circonda. Hanno paura della libertà e non vogliono averci nulla a che fare.

Questo è un racconto di fantasia, ma nulla di ciò che ho scritto è pura finzione.

Le basi tecnologiche, legali e politiche per la creazione di questo mondo esistono già, ed è ciò di cui parlo ogni settimana su Privacy Chronicles.

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Questo futuro però non è scritto e, se vogliamo, possiamo evitare che finisca così. Si può cambiare rotta e scegliere un mondo diverso, ma bisogna prima riconoscere la fonte del problema: lo statalismo e la voglia di pianificare ogni aspetto della vita, della società e dell’economia. I nostri politici sono innamorati del modello cinese proposto anche dal World Economic Forum, e cercheranno in tutti i modi di vendercelo. Lo stanno già facendo.

È fondamentale limitare l’ingerenza dello Stato e riconoscere l’inviolabilità assoluta di diritti individuali e naturali come privacy e proprietà privata. È vitale rigettare ogni forma di sorveglianza e manipolazione dei comportamenti, così come separare definitivamente lo Stato e la moneta, per evitare che questa possa essere usata come un’arma. Infine, è centrale ritrovare una morale fondata sull’interesse personale, e non invece sul sacrificio personale. Una morale che possa consentire a ogni individuo di perseguire liberamente la propria felicità - senza che nessuno imponga di vivere per il prossimo.

Non resta che scegliere.

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Il Professor Giuseppe Valditara, Docente ordinario di Diritto romano, è il Ministro dell’Istruzione e del Merito.

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BLACK ANGELS WILDERNESS OF MIRRORS


Ritorno in grande stile per la garage/psych band texana Black Angels che, a cinque anni di distanza da "Death Song", ha pubblicato, a metà settembre, il suo sesto studio album ufficiale (e primo su Partisan Records) "Wilderness of Mirrors", non lesinando sulla quantità del nuovo materiale proposto, ma anzi, presentando un'opera di ben quindici brani, ....

iyezine.com/black-angels-wilde…





Piccoli consigli fotografici


Sono appassionata di fotografia da un po' di anni e qui, voglio proporvi una piccola rubrica sulla storia della fotografia "alternativa" Non parlerò di fotografi super conosciuti, ma cercherò di proporvi fotografi un po' meno conosciuti.

Oggi vi voglio parlare di Bruno Barbey (1941 – 2020). Fotografo francese di origine marocchina Bruno Barbey ha viaggiato in tutto il mondo e ha trovato la sua voce sia come artista che come esploratore. Diventato un membro di Magnum photos all'età di 25 anni, il suo lavoro riflette la sua sensibilità e la sua insaziabile sete di sconosciuto.
La sua svolta personale è stata quando ha iniziato a fotografare a colori. Nonostante abbia fotografato diversi scenari di guerra, preferisce che le sue immagini parlino del mondo che cambia, "Fotografie per documentare per i posteri, tradizioni e culture che svaniscono rapidamente a causa del cambiamento degli atteggiamenti dei consumatori."

Quello che più mi è piaciuto della sua visione fotografica è questo suo pensiero: “Sconsiglio sempre le persone dall'essere fotografi a tempo pieno se hanno altri modi per fare soldi. Se vuoi davvero fare un lavoro personale, potresti fare meglio a farlo come hobby. "