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Hamas batte Fatah e vince le elezioni studentesche a Nablus


Il Blocco Islamico ha ottenuto 40 seggi, Fatah 38 e 3 il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp, sinistra). L'articolo Hamas batte Fatah e vince le elezioni studentesche a Nablus proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/

della redazione

Pagine Esteri, 16 maggio 2023 – Il Blocco Islamico, gli studenti che fanno capo al movimento islamista Hamas, ha vinto le elezioni dei membri del consiglio studentesco dell’Università Al-Najah di Nablus. E’ la prima vittoria di Hamas in 10 anni nell’università con il più alto numero di iscritti della Cisgiordania, ed è avvenuta a spese della lista presentata dal partito Fatah guidato dal presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen.

Hamas ha ottenuto 40 seggi, Fatah 38 e 3 il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp, sinistra).

La conquista dell’università di Nablus si aggiunge alla vittoria conseguita un anno fa dal Blocco Islamico all’università di Bir Zeit, considerata il più prestigioso degli atenei palestinesi e un tempo baluardo di Fatah e delle organizzazioni laiche palestinesi.

Le elezioni per il rinnovo dei consigli studenteschi sono ritenute un indicatore delle pulsioni politiche tra i giovani palestinesi. Quelle appena svolte a Nablus confermano peraltro la popolarità crescente di Hamas nelle città autonome in Cisgiordania, amministrate dall’Anp.

La città vecchia di Nablus e il vicino campo profughi di Balata sono due roccaforti della militanza armata contro l’occupazione militare israeliana. Non è raro vedere in città proteste della popolazione contro le operazioni di polizia dell’Anp nei confronti di membri della Fossa dei Leoni, il più popolare tra i gruppi armati palestinesi. Pagine Esteri

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Dal Mediterraneo al Pacifico. Come sarà il summit Nato secondo Peronaci e Smith


Quello di Vilnius sarà un vertice in cui la Nato si concentrerà non solo sulla sfida più immediata, il contrasto all’invasione russa dell’Ucraina, ma anche sulle minacce del prossimo futuro a livello internazionale, dalla deterrenza alla sicurezza informa

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Quello di Vilnius sarà un vertice in cui la Nato si concentrerà non solo sulla sfida più immediata, il contrasto all’invasione russa dell’Ucraina, ma anche sulle minacce del prossimo futuro a livello internazionale, dalla deterrenza alla sicurezza informatica, ai grandi cambiamenti globali. È questa la visione condivisa restituita dai rappresentanti permanenti presso Consiglio Atlantico d’Italia, ambasciatore Marco Peronaci, e degli Stati Uniti d’America, ambasciatrice Julianne Smith, intervistati dal direttore delle riviste Formiche e Airpress Flavia Giacobbe nel corso dell’evento “La Nato verso Vilnius” promosso dalla Nato Public Diplomacy Division e Formiche.

Sfide a 360°

A Vilnius gli alleati riaffermeranno “l’unità e la determinazione nel contrastare la guerra in Ucraina, e verranno prese decisioni strategiche per rafforzare gli assetti organizzativi di medio-lungo periodo”, ha spiegato l’ambasciatore Peronaci, ricordando l’importanza che ha rappresentato la recente visita a Roma del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “A Vilnius vogliamo lanciare il messaggio che la Nato è più forte oggi rispetto a quando la guerra è iniziata”. Importanti, per Peronaci, saranno anche i partenariati internazionali, sui quali è intervenuta anche l’ambasciatrice Smith: “Non ci concentreremo solo sull’Ucraina, ma avremo uno sguardo a 360°. Vogliamo guardare anche al futuro”. Per la diplomatica Usa, infatti, la Nato può vantare “l’incredibile capacità di creare ed evolvere nuove partnership e rafforzare quelle esistenti” mettendola in condizioni sia di garantire il sostegno di cui l’Ucraina ha bisogno, sia di affrontare le nuove sfide emergenti.

Spese per la Difesa

Per far fronte a queste evoluzioni, sarà ovviamente necessario investire le risorse adeguate, in primis raggiungendo la soglia del 2% del Pil da dedicare alle spese per la Difesa, traguardo che in Lituania potrebbe essere anche elevato verso il 3%. “L’Italia sostiene con forza l’incremento delle spese per la Difesa, e riconfermerà l’impegno verso il 2%” ha assicurato Peronaci, sottolineando come l’Italia abbia un percorso di avvicinamento consolidato anche “dal dato economico secondo cui il nostro Paese crescerà più degli altri” e pertanto siamo fiduciosi di riuscire a raggiungere l’obiettivo. “Ma oltre a vedere quanto si spende, dobbiamo anche vedere come” ha precisato il diplomatico italiano, sottolineando l’importanza dei contributi effettivi italiani alla Nato, dai battlegroup schierati dalla Lettonia alla Bulgaria, fino agli assetti aerei pregiati messi a disposizione dell’Air policing.

Sguardo Indo-Pacifico

Lo sguardo della Nato si allunga anche verso l’Indo-Pacifico, con la previsione fatta a Madrid di inserire per la prima volta la Cina come competitor strategico. “Per la prima volta gli alleati si sono detti d’accordo nel ritenere la Cina una sfida sistemica” ha spiegato Smith, aggiungendo come Pechino stia “cercando di erodere il sistema attuale creato oltre settant’anni fa”. Per questo, la Nato dovrà rafforzare i propri rapporti con i Paesi dell’Indo-Pacifico, in particolare quattro, Australia, Nuova Zelanda, Corea del sud e Giappone, i cui leader saranno presenti al summit. Insieme “cercheremo dei modi per creare una serie di strumenti per far sì che l’Alleanza possa proteggersi dalle sfide che la Cina potrebbe portare nell’aerea Euro-Atlantica”. Non si tratta di una espansione verso l’Asia, ha specificato Smith, quanto piuttosto parlare con i partner della regione delle sfide comuni.

Le minacce da sud

Lo sguardo a 360° della Nato dovrà naturalmente posarsi anche sulle minacce che arrivano da sud, in primis dal Mediterraneo, l’Africa e il Medio oriente. “La Nato già si occupa di sud – ha detto Peronaci – e ha rapporti di partenariato con molti Paesi come con l’Iniziativa di cooperazione di Istanbul o i Dialoghi mediterranei”. Per l’ambasciatore italiano, ci troviamo nella condizione di dover rispondere a una guerra, ma la Nato dovrà essere capace anche di agire “prima e dopo le guerre, con la prevenzione e la stabilizzazione”. Del resto, “in assenza di una presenza forte di Paesi democratici, altri attori occupano gli spazi che sarà poi difficile recuperare”. L’Alleanza, ha ricordato l’ambasciatrice americana, “ha già quaranta partner nel mondo, molti dei quali nel sud dello spazio alleato, nel Mediterraneo, in Africa e in Medio oriente, e molti di questi Paesi hanno espresso l’interesse a rafforzare i propri legami con la Nato”. Cosa che può avvenire in diverse forme, “dall’assistenza per riformare la sicurezza a un contributo Nato per garantire la sicurezza informatica o per contrastare le campagne di disinformazione russe e cinesi”.

Il legame Italia-Usa

Fondamentali saranno i rapporti tra Washington e Roma. “Gli Stati Uniti e l’Italia hanno rapporti bilaterali molto forti, e una lunga storia di collaborazione per affrontare le sfide nello spazio euro-atlantico e in altre zone del mondo” ha raccontato Smith, aggiungendo come per il futuro sarà necessaria una maggiore collaborazione “anche ad alto livello, sulle sfide globali come i cambiamenti climatici, le migrazioni, la sanità mondiale e i problemi economici”. Per Peronaci “Gli Stati Uniti sanno che l’Italia è un loro amico tradizionale, un legame che oltre i governi lega due comunità”. Per l’ambasciatore italiano, il nostro Paese può garantire agli Usa “una presenza negli organismi internazionali, come l’Unione europea, aperta alla cooperazione transatlantica”. Una collaborazione essenziale anche per la Difesa comune: “in Europa spendiamo molto ma, se divisi, spendiamo male. Dobbiamo farlo meglio aiutati dagli amici Usa”.


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Presentazione del libro “LUIGI EINAUDI ANGLOFILO E LA CARTA. Dalla Consulta nazionale all’Assemblea costituente” di Luca Tedesco


Il giorno 17 maggio 2023 alle ore 17:30 si terrà la presentazione del libro “LUIGI EINAUDI ANGLOFILO E LA CARTA. Dalla Consulta nazionale all’Assemblea costituente” del Prof. Luca Tedesco. Interverranno Luca Tedesco Giancristiano Desiderio Alberto Giordan

Il giorno 17 maggio 2023 alle ore 17:30 si terrà la presentazione del libro “LUIGI EINAUDI ANGLOFILO E LA CARTA. Dalla Consulta nazionale all’Assemblea costituente” del Prof. Luca Tedesco.

Interverranno
Luca Tedesco

Giancristiano Desiderio

Alberto Giordano

Modera
Emma Galli

L’evento si svolgerà completamente in remoto

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NASCE L’OSSERVATORIO DIGITALE DELLA FONDAZIONE LUIGI EINAUDI. IL VICEMINISTRO ALLE IMPRESE VALENTINI: “DIGITALE VOLANO DI SVILUPPO”


“La società sta diventando ibrida, il digitale ha effetti dirompenti. Crea grandi aspettative e al tempo stesso grandi timori. Sono perciò necessarie linee guida condivise a livello internazionale che orientino lo sviluppo e la progressione di questa rivo

“La società sta diventando ibrida, il digitale ha effetti dirompenti. Crea grandi aspettative e al tempo stesso grandi timori. Sono perciò necessarie linee guida condivise a livello internazionale che orientino lo sviluppo e la progressione di questa rivoluzione epocale. Gli strumenti digitali sono e ancor più saranno la leva determinante per promuovere lo sviluppo delle nostre imprese sui mercati nazionali e internazionali, e anche per tutelare il made in Italy, infatti servono per proteggere le filiere dai processi di contraffazione, per ottimizzare i processi produttivi, per rafforzare il controllo di qualità dei prodotti, così come per ottimizzare la logistica e la sostenibilità energetica”, lo ha detto il viceministro alle Imprese e al Made in Italy, Valentino Valentini, intervenendo questa mattina al convegno “Digitalizziamo l’Italia”, organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi in collaborazione con Oliver Wyman. Il primo di una serie di incontri tra istituzioni e stakeholder che segna l’avvio del nuovo Osservatorio digitale della Fondazione Einaudi.

Il viceministro ha poi parlato dell’importanza di favorire la digitalizzazione come volano di sviluppo per le imprese rimarcando le azioni già promosse dall’attuale esecutivo. “Abbiamo creato, come ministero, una rete di centri di trasferimento tecnologico che vuole essere più capillare e alla cui estensione ha contribuito il PNRR con uno stanziamento di 350milioni di euro nell’ambito della missione 4.2 “Dalla ricerca all’impresa”, ha spiegato. “Si tratta di 8 competence centers impegnati in progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e formazione sulle tecnologie più avanzate, ai quali affiancheremo 13 European Digital Innovation Hubs e 24 poli europei di innovazione digitale. Tutto questo consentirà alle imprese, soprattutto PMI, di accedere a tecnologie innovative e a competenze digitali avanzate. Sempre nelle misure volte a favorire la digitalizzazione rientra il piano transizione 4.0, attraverso una serie di crediti d’imposta favorisce l’acquisto i beni materiali e immateriali, oltre alle attività di ricerca e sviluppo e di innovazione. Di questi contributi hanno beneficiato finora 150 mila imprese e auspichiamo che questo numero possa crescere in futuro. Il Mimit attraverso degli accordi per l’innovazione, sempre sulla sperimentazione applicata al sistema produttivo, ha in progetto una linea di finanziamento per progetti di sperimentazione e di ricerca orientati alle tecnologie emergenti nel campo del 5G”.

Il paese ha molti talenti imprenditoriali individuali, ma non ha ancora realizzato quell’ecosistema nazionale che consenta loro di crescere e affermarsi. Le aziende devono cambiare mentalità e rivoluzionare i loro processi interni, ma lo Stato deve dare ordine e continuità nel tempo e agli investimenti, facilitandone l’accesso alle imprese, e temperare la smodata inclinazione alla regolamentazione, perché molte start up vengono oggi soffocate dalla burocrazia. Sono questi i temi emersi dal confronto tra imprenditori, manager, giovani startupper, professionisti ed esperti di settore.

“Debutta con il convegno odierno l’Osservatorio digitale della Fondazione Luigi Einaudi, coordinato dal professor Gianluca Sgueo. Nostro obiettivo è aiutare la classe dirigente a cogliere con cognizione di causa le opportunità che la rivoluzione digitale offre all’Italia. Il metodo è quello einaudiano del confronto tra esperti, mondo dell’impresa, professionisti del settore e decisore politico”, ha detto il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Andrea Cangini.

Il dibattito si è sviluppato in due Panel. Il primo, dal titolo “Digitalizzazione come volano di crescita e internazionalizzazione”, è stato aperto da Marco Grieco, partner di Oliver Wyman, che ha spiegato come, dati alla mano, “le imprese in Italia crescano storicamente: aumentano proporzionalmente le medie, le grandi e le microimprese, rallentano invece le piccole imprese”, eppure nonostante gli investimenti nel nostro Paese siano in crescita anche dopo la pandemia, “per essere resilienti di fronte a nuove possibili crisi, come le recenti dovute al Covid-19 e alla guerra in Ucraina, serve una infrastruttura tecnologica all’avanguardia”.

È intervenuto poi Roberto Scaramella, Partner di Oliver Wyman, che ha detto: “esiste nella cultura dell’imprenditore italiano del piccolo bello e sano e di una certa riluttanza a credere che il finanziamento pubblico sia utile, questo atteggiamento ha poi visto comportamenti conseguenti poco virtuosi” e ha poi chiesto alla platea di manager e imprenditori presenti se “questo è un limite, anche in ottica Pnrr, e come facciamo a superarlo?”.

“Il Pnrr sarà importante, l’aspetto principale però sarà legato a una fruizione semplice di queste risorse per le imprese e che queste non abbiano effetti discorsivi”, ha risposto Fabio Tomassini, membro del Cda della Fondazione Luigi Einaudi. “Il tema fondamentale – ha osservato – è l’eliminazione della burocrazia: facilità di accesso e di rendicontazione, elementi oggi troppo onerosi e spesso rischiosi”.

Per Carmine Auletta, Chief Innovation & Strategy Officer di InfoCert, “il tema della digitalizzazione è multidimensionale. Fino a trenta anni fa internet non c’era e tutta la nostra economia era basata sul mondo fisico. C’è chi dice che nel 2024 ci saranno le ultime elezioni non decise dall’intelligenza artificiale. In Italia abbiamo delle eccellenze che spesso non riusciamo a mettere a sistema perché non c’è stabilità politica, e lo sviluppo di un Paese necessita di una strategia di medio lungo periodo. Non si possono continuamente rimettere in discussione programmazione e strategie. In tal senso il Pnrr può essere un’opportunità, ma non deve essere inteso in modo rigido, ma deve essere flessibile e va adeguato alle evoluzioni del mercato”.

Marco Massenzi, CEO Teleconsys e Membro di Unindustria, ha sottolineato invece che “la tecnologia è l’ultimo elemento della digital trasformation. Prima vengono cultura, formazione, strategia e visione. La tecnologia pertanto se non viene declinata su questi elementi, non porta valore. Gli imprenditori devono necessariamente accedere a queste competenze”.

Secondo il Founder e Investment Director Lumen Venture Capital, Valerio Durazzo, “per fare realmente innovazione, è necessario investire sì in capitale umano, perché le aziende senza le competenze non vanno da nessuna parte, ma è fondamentale lavorare sull’educazione” Da questo punto di vista, spiega, “siamo indietro anni luce rispetto ad altri Paesi”. Durazzo osserva che “il nostro sistema non prepara i ragazzi a lavorare, tanto che spesso le aziende che assumono devono formare di nuovo i ragazzi da zero. Eppure oggi si va sempre più verso le scuole di specializzazione”.

Sulla stesso lunghezza d’onda Marco Scioli, Founder e Presidente Starting Finance, che nel suo intervento ha detto “chi fa formazione oggi parte dalle esigenze del docente o della università invece di andare a parlare con le aziende, dobbiamo cambiare questo paradigma”. Riguardo all’innovazione, prosegue, “negli Usa la fanno le start up che poi vengono acquistate dalla grande aziende, da noi invece ciò non avviene perché le start up hanno ancora bisogno delle competenze delle grandi aziende. È necessario integrare i due modelli: la start up che ha bisogno dell’azienda per crescere e l’azienda che ha bisogno della freschezza delle start up per innovare”.

Il secondo panel “Quali opportunità per i distretti italiani del Big Data e dell’intelligenza artificiale” è stato aperto dal coordinatore dell’Osservatorio digitale della Fondazione Einaudi, Gianluca Sgueo. “C’è una grande attenzione in Unione europea nella regolazione dell’innovazione,” ha osservato, “il che crea più tutele per i cittadini, ma rappresenta un freno per le imprese”. Oggi, sottolinea, “bisogno creare in Europa più spazi per la sperimentazione (sandbox) come già avviene, ad esempio, negli Stati Uniti”.

È poi intervenuto Alessandro Petrillo, CEO di K-Value. “Il mondo della consulenza – ha detto – ha un’alta densità di competitor e sviluppa circa 5 miliardi all’anno di fatturato, sviluppato per il 60% dalle grandi aziende. Oggi bisogna cercare di specializzarsi e di differenziarsi, puntando sul talento. È chiaro che siamo in un contesto complicato, bisogna vedere quale sia la reale capacità del Paese di fare innovazione sostenibile”. Le microimprese, ha sottolineato, “hanno un bisogno disperato di competenza e managerialità per crescere e per far crescere i propri clienti”.

Ha concluso il dibattito Lucio Campanelli, manager che lavora nel settore della physical security, digitalizzazione dei sistemi di sicurezza, che ha affermato: “È fondamentale sviluppare una cultura nel cliente, convincere cioè i clienti a comprare un servizio da una start up giovane, cosa che oggi non avviene agevolmente perché in Italia non c’è una vera cultura della start up. A questo si aggiungono, nel nostro Paese, criticità nella struttura dei pagamenti e nei test dei prodotti”.

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Digitalizziamo l’Italia – Primo appuntamento organizzato dal nuovo Osservatorio Digitale della Fondazione


Martedì 16 Maggio alle ore 10:30 in via della Conciliazione 10, la Fondazione Luigi Einaudi e Oliver Wyman si è svolto il primo di una serie di appuntamenti organizzati dal nuovo Osservatorio Digitale della Fondazione, con l’obiettivo di lavorare insieme

Martedì 16 Maggio alle ore 10:30 in via della Conciliazione 10, la Fondazione Luigi Einaudi e Oliver Wyman si è svolto il primo di una serie di appuntamenti organizzati dal nuovo Osservatorio Digitale della Fondazione, con l’obiettivo di lavorare insieme e fare sistema al fine di sostenere la digitalizzazione delle medie imprese e sfruttare le potenzialità dei distretti italiani del Big Data e dell’intelligenza artificiale.

Saluti istituzionali
Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi

Interverranno
Valentino Valentini, Viceministro, Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Andrea Cangini, Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi
Fabio Tomassini, Consigliere di amministrazione, Fondazione Luigi Einaudi
Gianluca Sgueo, Coordinatore Dipartimento Digitale, Fondazione Luigi Einaudi
Marco Grieco, Partner, Oliver Wyman
Roberto Scaramella, Partner, Oliver Wyman

Rassegna stampa


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Videomessaggio del Viceministro Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini


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French data protection authority lays out action plan on AI, ChatGPT


The French data protection watchdog, the National Commission on Informatics and Liberty (CNIL), published an action plan on Tuesday (16 May) addressing privacy concerns related to Artificial Intelligence, particularly generative applications like ChatGPT. ChatGPT, the world’s most famous chatbot, expanded...


euractiv.com/section/artificia…



L'app di controllo parentale Kids Place con 5 milioni di download è vulnerabile agli attacchi
@Etica Digitale (Feddit)
L'app Kiddowares "Parental Control - Kids Place" per Android è interessata da molteplici vulnerabilità che potrebbero consentire agli aggressori di caricare file arbitrari su dispositivi protetti, rubare le credenziali degli utenti e consentire ai bambini di aggirare le restrizioni senza che i genitori se ne accorgano.

Il post completo su Bleeping Computer

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Friendica and Bluesky's AT protocol

@Fediverse

Friendica has always stood out for being able to manage multiple communication protocols, surpassed in this only by Hubzilla (a software that I have never been able to appreciate, however).
It would be nice if Frindica could integrate Bluesky's AT protocol as well. Do you know if there is any feasibility study on this new frontier?

@Fediverse News @Hypolite Petovan @Michael Vogel @Tobias

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Hypolite Petovan
@Sarah Brown The next stable release is planned for early September (hopefully).

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Hypolite Petovan
@Sarah Brown Thank you, and it's okay, please take care of yourself!

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Piano Nazionale Scuola Digitale, al via la consultazione pubblica lanciata dalla Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale DGEFID, con l’obiettivo di raccogliere pareri e contributi sui do…


La banca centrale turca ha presentato le sue prime misure dopo le elezioni presidenziali di domenica, aggiungendosi a un groviglio di regole utilizzate per gestire il sistema finanziario.

@Politica interna, europea e internazionale

L'obiettivo delle nuove normative, entrate in vigore martedì, è quello di ridurre la domanda di oro tra le famiglie e dissuaderle dal prelevare contanti utilizzando le carte di credito, un'opzione sempre più favorita dalle persone come alternativa più economica ai prestiti.

Il post completo su Bloomberg



FORUM PA – “Digitalmente inclusivi, combattere le disuguaglianze attraverso l’alfabetizzazione digitale”


📌 Cosedagarante| Domani 17 maggio a partire dalle 12.00 parteciperò al Convegno organizzato dal MIUR a FORUM PA intitolato “Digitalmente inclusivi; combattere le disuguaglianze attraverso l’alfabetizzazione digitale” qui tutte informazioni lnkd.in/dc6WFN4R


guidoscorza.it/forum-pa-digita…



Influencer usa l’IA per conversare, 1 dollaro al minuto. Negli Stati Uniti, almeno 1.000 le persone iscritte al servizio


guidoscorza.it/influencer-usa-…



Riconoscimento facciale: come funziona e perché i piani del governo per introdurlo sono problematici

@Etica Digitale

Ciclicamente ritorna a essere evocata come la tecnologia migliore per garantire la sicurezza nelle città. Ultimo in ordine di tempo, a seguito di alcuni episodi criminosi avvenuti nelle stazioni ferroviarie di Milano e Roma, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha ventilato l’ipotesi di equipaggiare le videocamere di sorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale. Il piano sulla sicurezza del ministro ha mosso i primi passi a gennaio scorso, quando sono state eseguite operazioni interforze “ad alto impatto” nelle stazioni di Roma, Milano e Napoli ma anche in luoghi delle città interessati dal fenomeno della “malamovida” e dallo spaccio di stupefacenti.

L'articolo di Laura Carrer è su Valigia Blu

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The Privacy Post
@Generale Specifico mamma mia! ancora le boiate della tecnologia predittiva... e questi buffoni continuano a spendere i seodi dei cittadini!...


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In Cina e Asia – Cina, arriva il progetto pilota per le "famiglie nella nuova Era”


In Cina e Asia – Cina, arriva il progetto pilota per le famiglia
I titoli di oggi:

Cina, arriva il progetto pilota per le "famiglie nella nuova Era"
Israele-Palestina, un sondaggio promuove la Cina tra i potenziali mediatori
Ucraina, Von der Leyen sottolinea l'importanza della Cina nel processo di pace
Scontro Cina-Usa al largo di Hong Kong prima dell'assalto al Campidoglio
Africa, Xi incontra il presidente eritreo Afwerki
Cambogia, la commissione elettorale boccia l'unico partito di opposizione
Ciclone Mocha, Myanmar e Bangladesh contano i danni

L'articolo In Cina e Asia – Cina, arriva il progetto pilota per le “famiglie nella nuova Era” proviene da China Files.



SUDAN. Centinaia di morti nel Darfur all’ombra della guerra tra Al Burhan e Dagalo


Almeno 280 persone sono state uccise venerdì e sabato nella città di Geneina. 180 i feriti. I combattimenti sono avvenuti tra i miliziani delle Rsf di Dagalo e gruppi armati di cittadini. L'articolo SUDAN. Centinaia di morti nel Darfur all’ombra della gu

della redazione

(la foto è di Albert Gonzalez Farran/ONU)

Pagine Esteri, 16 maggio 2023 – Si aggrava la violenza nel Darfur occidentale, con centinaia di morti e un ulteriore peggioramento della crisi umanitaria mentre nella capitale Khartoum e nel resto del Sudan non ottengono risultati gli sforzi per raggiungere, dopo un mese di combattimenti, un cessate il fuoco tra l’esercito agli ordini del generale Abdel Fattah Al Burhan e i miliziani delle Forze di supporto rapido (Rsf) guidati dal generale Mohammad Hamdan Dagalo, più noto come Hemedti.

Il sindacato dei medici sudanesi riferisce che almeno 280 persone sono state uccise venerdì e sabato nella città di Geneina, nel Darfur occidentale. 180 i feriti. I combattimenti sono avvenuti tra le Rsf e gruppi armati di cittadini. “Piangiamo le perdite di vite umane derivanti dal conflitto in tutto il Sudan”, afferma il sindacato in un post su Facebook.

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I combattimenti a Geneina sono tra le tribù arabe e i Masalit. Si tratta di un conflitto che ha più di 20 anni per questioni legate al controllo della terra e delle sue risorse e che riesplose in base agli sviluppi politici. Già lo scorso 21 aprile si erano verificati combattimenti tra nomadi arabi e agricoltori Masalit. Le Rsf sono schierate con i gruppi armati arabi mentre l’esercito sostiene i Masalit. Venerdì le forze armate sudanesi hanno accusato i miliziani di Dagalo di aver bombardato civili. Le Rsf hanno replicato denunciando l’esercito che avrebbe colpito i quartieri residenziali della città.

Gran parte della copertura mediatica internazionale del conflitto in Sudan si è concentrata nell’ultimo mese sulla violenza nella capitale, Khartoum. Ma Geneina è stata teatro di alcuni dei peggiori combattimenti nel paese con centinaia di vittime. Geneina, peraltro, da anni ospita circa 100.000 sfollati. Gli operatori umanitari riferiscono che i civili sono in balia della violenza, intrappolati in casa per giorni a causa di bombardamenti incessanti, impossibilitati a scappare e tagliati fuori dall’assistenza sanitaria e dai beni di prima necessità. A Geneina sono in corso saccheggi e violenze.

La regione del Darfur nel suo insieme ha vissuto una guerra devastante dal 2003 al 2020. Vari gruppi hanno partecipato al conflitto ma è stato in gran parte combattuto dall’esercito sudanese e dalla milizia Janjaweed contro i gruppi ribelli sotto la bandiera del Fronte Rivoluzionario Sudanese. La guerra ha avuto una chiara dimensione etnica, poiché i militari e i Janjaweed sono in gran parte sudanesi arabizzati mentre i ribelli sono principalmente non arabi, come i Masalit. Le Rsf sono nate proprio dalla milizia Janjaweed.

Il Sudan vive una forte instabilità politica dalla rimozione nel 2019, dopo trent’anni al potere, del dittatore Omar al Bashir. Successivamente si è formato un governo di transizione, ma Al Burhan, con l’aiuto di Dagalo, ha preso il potere con un colpo di stato del 2021 e fermato i passi in avanti verso un sistema democratico. Quindi lo scorso 15 aprile sono iniziati i combattimenti tra le Rsf e le forze armate regolari in seguito alle forti tensioni tra Dagalo e Al Burhan. Pagine Esteri

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PRIVACYDAILY


N. 117/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: La riservatezza delle cartelle cliniche del Servizio sanitario nazionale britannico è stata messa in dubbio dopo che un medico ospedaliero “stalker” ha avuto accesso e condiviso informazioni altamente sensibili su una donna che aveva iniziato a frequentare il suo ex fidanzato, pur non essendo coinvolto nelle sue cure.... Continue reading →




L'Esercito italiano fa propaganda bellicista in un centro commerciale di Catania | L'Indipendente

«In particolare, Cobas e Osservatorio si scagliano contro la “campagna acquisti sempre più invasiva che invita i giovani ad intraprendere un percorso di futuro garantito in un territorio, la Sicilia, dove il tasso di abbandono scolastico si è attestato al 21,2% e la disoccupazione giovanile al 22%”, ricordando come le normative scolastiche impongano che “ogni attività didattica esterna sia coerente con il lavoro curricolare e la programmazione”.»

lindipendente.online/2023/05/1…

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Propaganda politica, opinioni sbagliate, fake news e intolleranza. La posizione di Poliverso

@Politica interna, europea e internazionale

Poliverso.org è ormai diventata un'istanza generalista, ma è nata per creare uno spazio di dibattito politico aperto, laico e libero.

Abbiamo ricevuto diversi messaggi che ci rimproveravano di avere dato spazio a voci contrarie all'Ucraina e ostili verso la strenua difesa del popolo ucraino. A volte siamo stati addirittura accusati di diffondere fake news.

Ricordiamo a tutti che le opinioni non sono fatti e che un'opinione non è una fake news, anche se dovesse essere un'opinione sbagliata.

Polemizzare, anche utilizzando toni molto accesi, non può essere derubricato a comportamento tossico solo perché non esprime l'opinione desiderata.

In questa istanza pertanto verrà sempre consentita la libera espressione del proprio pensiero.

Tuttavia ricordiamo anche che la nostra tolleranza verso gli account di propaganda militarista, filo-occidentale o filo-russa che siano, è limitata!

Poliverso è un servizio gratuito (se volete contribuire potete farlo qui) e proprio per questo non è uno spazio che verrà concesso ad account che praticano 24×7 l'attacco sistematico verso profili che non la pensano come loro.

Poliverso.org è una piattaforma di discussione. Se volete fare marketing diretto per le vostre idee politiche o, peggio ancora, molestie mirate, verrete spazzati via!

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

credo che il bello sia proprio questo. Chi sceglie questa istanza sa a cosa va incontro. Come si dice in questi casi, patti chiari amicizia lunga


Stefania Brai* C’è stato un tempo in cui gli autori denunciavano e lottavano contro ogni forma di censura: quella cinematografica, quella della Rai,

Poliverso & Poliversity reshared this.



La Difesa è il pilastro della pace. Cosa si è detto al think tank di Crosetto


Il lavoro delle Forze armate è il presupposto della sicurezza e il pilastro su cui poggiano democrazia e pace e per questo, però, è necessario comunicarlo e far conoscere alla società civile il lavoro della Difesa. Questo il cuore del discorso del ministr

Il lavoro delle Forze armate è il presupposto della sicurezza e il pilastro su cui poggiano democrazia e pace e per questo, però, è necessario comunicarlo e far conoscere alla società civile il lavoro della Difesa. Questo il cuore del discorso del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha da poco presieduto la riunione di insediamento del Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa a Palazzo Esercito, insieme al capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il Segretario generale della Difesa, generale Luciano Portolano, e i vertici di tutte le articolazioni delle Forze armate, Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri. In risposta ai repentini cambiamenti imposti dall’attuale quadro geostrategico sempre più complesso, l’obiettivo del Comitato è promuovere la cultura della Difesa attraverso un approccio nuovo e comunicare quello che rappresenta il sistema-Difesa a servizio del Paese.

Per una cultura della Difesa

Il comitato riunisce esponenti non solo del mondo militare, anzi, è pensato esattamente per aprire il più possibile il dibattito sulla cultura della Difesa all’interno della società italiana. Rappresentanti delle università, centri di ricerca, accademia, mondo della cultura e dell’informazione, dell’industria e dell’economia, costruiranno un dialogo serrato per consentire alla Difesa di “essere sempre un passo in avanti” nel discorso pubblico nazionale. “Oggi inizia un percorso di contaminazione biunivoca e virtuosa” ha detto il ministro, “questo deve essere un luogo di ascolto e un tavolo di dialogo per promuovere le Forze Armate e i loro valori”. Non solo missioni operative ma anche tecnologia, cultura e formazione, rispetto dei diritti e tutela dell’ambiente e del nostro patrimonio culturale, capacità empatica e generosità dei nostri uomini e donne in divisa che offrono il loro servizio nelle missioni all’estero e nella difesa del Paese.

La Difesa è uno strumento per perseguire la pace

“Quasi tutti pensiamo che la Difesa sia fatto importante, ma difficilmente si riesce a spiegare i motivi per i quali uno Stato moderno debba promuovere e garantire un proprio sistema di difesa efficiente, quali sono le ricadute industriali e tecnologiche, occupazionali o di ricerca scientifica ad esempio”. A dirlo in esclusiva ad Airpress è il segretario generale del Comitato Filippo Maria Grasso, direttore Relazioni istituzionali di Leonardo. “È la prima volta che il ministero della Difesa decide di avvalersi di un Comitato per trovare un momento di riflessione su come sono considerate e proposte le molte sfaccettature che questo mondo offre al servizio del Paese – ha continuato Grasso – Ragionare della Difesa non è un mezzo per promuovere l’intervento militarista. Non premia vocazioni bellicistiche. Tutt’altro. In Italia la difesa, senza se e senza ma, è uno strumento per perseguire la pace, lo sviluppo e la promozione delle nostre dimensioni di comunità. Questo è lo spirito con cui credo si sia voluto istituire questo Comitato, per trovare uno spazio nel quale fermarsi a riflettere su un aspetto così centrale eppure poco valorizzato del nostro Paese”.

I membri del Comitato

A formare il Comitato, presieduto dal ministro stesso, sono il presidente dell’Ansa Giulio Anselmi; l’economista Geminello Alvi; lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco; la storica dell’arte Anna Coliva; il consigliere del ministro Pier Domenico Garrone; il professore di scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano Michèle Roberta Lavagna; il presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi Giancarlo Leone; l’editorialista Angelo Panebianco; il direttore dell’Alta scuola di Economia e relazioni internazionali dell’Università cattolica del Sacro Cuore professor Vittorio Emanuele Parsi; il segretario generale dell’Aspen Institute Angelo Maria Petroni; l’editorialista Gianni Riotta; il direttore de Il Sole 24 ore Fabio Tamburini; il presidente dell’associazione Big Data professore Antonio Zoccoli e il direttore Relazioni istituzionali di Leonardo Filippo Maria Grasso.


formiche.net/2023/05/difesa-pi…



Agenda della settimana


Quali sono i principali appuntamenti della settimana che sta per iniziare? Cosa farò? Quali saranno le sfide principali all’orizzonte… Mercoledì 17 maggio dalle 12.00 alle 12.45, nell’ambito delle iniziative organizzate per Forum PA 2023, parteciperò al panel “Digitalmente inclusivi: combattere le disuguaglianze attraverso l’alfabetizzazione digitale”, organizzato dal Miur. Per info qui. Giovedì 18 maggio... Continue reading →



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



MICHAEL KHILL – INFIERIRE SUL MALESSERE


Debutto discografico per il mostro musicale chiamato Michael Khill, un concentrato di deathcore, hardcore, crust, metal, grindcore e anche beatdown.

@Musica Agorà #metal

iyezine.com/michael-khill-infi…

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Dopo l'ennesima campagna di spam prodotta nell'istanza del fondatore di mastodon, sempre più amministratori di istanza stanno silenziando distanza più grande al mondo

@Che succede nel Fediverso?

Gli amministratori delle istanze più piccole sono sempre più insofferenti nei confronti della mancanza di controllo da parte del server di Eugen Rochko!

Ci auguriamo che gli amministratori di mastodon.social riescano a risolvere questo ennesimo problema di spam, anche solo limitando le nuove iscrizioni, ma siamo piuttosto pessimisti.

È sempre più chiaro che i gestori di mastodon.social puntano ad avere il massimo numero di utenti, probabilmente perché questo numero incide direttamente sui potenziali investimenti da parte dei finanziatori.

#mastoadmin #mastodon

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

io sono l'amministratore di una istanza piccola e vi pregherei di non fare generalizzazioni all'ingrosso, grazie 😅 L'unica cosa a cui sono insofferente sono gli atteggiamenti di chi non prende con la dovuta serietà la scelta di defederare, come se fosse un ban individuale mentre è un danno per migliaia di persone e milioni di interazioni.
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

io gli spammer li voglio bloccare, non rendere invisibili lasciandoli attivi. Per farlo ognuno deve fare la sua parte: dal lato loro, i moderatori e gli admin di mastodon.social devono bloccare a mano gli spammer e introdurre opportuni filtri sui domini e gli IP, dal lato mio io controllo la federata per vedere se ci sono ospiti sgraditi, dal lato della community mi vanno segnalati gli account molesti. Silenziare è mettere tutto sotto il tappeto lavando ognuno i propri panni sporchi.
in reply to Carlo Gubitosa

in altre parole, silenziare 1,1 M di utenti per poche decine di spammer non è considerata cosa buona e giusta da tutti, e la mia insofferenza non è verso un solo account di spam che ho dovuto bloccare a mano con gli altri già bloccati da mastodon.social, ma verso i messaggi anticooperativi in cui si creano conflitti inutili invitando a silenziare tizio, lasciare l'istanza di caio o contestare sempronio, mentre contro lo spam ogni community deve fare la propria parte e fare fronte comune
in reply to Carlo Gubitosa

@gubi condivido in pieno. Invece di "emarginiamo l'aggredito", avrei preferito diamoci da fare e "aiutiamo l'aggredito".
in reply to Carlo Gubitosa

@gubi
aspetta scusa, non ho capito, una volta che hai segnalato gli account molesti di turno (in realta’, ne faccio una, non dodici, assumo che quando lo spam arriva a me, social avra’ gia’ avuto centinaia di segnalazioni), silenziare mi sembra l’opzione temporanea piu’ sana. Fa parte del processo.

Anzi, visto che i messaggi sono tutti uguali e pubblicitari di qualcuno, su pleroma silenzio per regexp , neanche per utenti fake.

in reply to Luca Sironi

@luca si parlava di manutenzione lato admin. Su sociale.network abbiamo avuto solo un paio di segnalazioni, e ne ho dovuto bloccare solo uno, perché erano già stati bloccati tutti a monte da mastodon.social. Non ho sentito il bisogno di silenziare 1.1 milioni di utenti di mastodon.social, (mutilando l'esperienza del fediverso per la nostra community) solo per quella sporca dozzina di spammer bloccati in poche ore.
in reply to Carlo Gubitosa

@gubi con me sfondi una porta aperta. All’ondata di spam precedente ho letto di cose folli come defederazioni fatte intenzionalmente o per errore.

Milioni di persone che si vedono sparire decine di follower e manco se ne possono accorgere

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Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Carlo Gubitosa

@sparkit
se il discorso è più grande, non prendiamo a pretesto per polemiche pretestuose questa ondata di spam.

(che peraltro era gestibile in cinque minuti senza scatenare polemiche per cinque giorni. Cfr. sociale.network/@gubi/11037744… )

Proprio perché il discorso è molto grande e complesso, ogni parte del discorso va affrontata nelle sedi opportune.

Ad esempio, chi non ha gradito le feature algoritmiche può dirlo chiaramente su github:

github.com/mastodon/mastodon/i…



🧨 Intervista a Bernardino Costantino


#arte #dark #newwave

Mi chiamo Bernardino Costantino, vivo e lavoro a Mestre in provincia di Venezia ed ho cinquantuno anni. Il mio percorso creativo spazia in diversi ambiti: disegno, pittura, scrittura, musica e video. Collaboro con diversi musicisti dell’area dark/wave, post/punk ed industrial nella realizzazione di art work,illustrazioni, video e riviste di matrice sperimentale.

iyezine.com/bernardino-costant…



Zelensky ha incontrato Papa Francesco, Giorgia Meloni, il ministro Tajani e il Presidente della Repubblica Mattarella indossando una maglia con il tridente con



Una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, di cui fanno parte il segretario nazionale Maurizio Acerbo e Anna Camposampiero del


Mentre Lollobrigida reitera esternazioni deliranti di matrice nazifascista - sostituzione etnica, etnia italiana - il ministro della sovranità alimentare della



Il Parlamento UE approva: sì al taglio delle spese sociali per finanziare le armi | L'Indipendente

"Tutti i partiti italiani del governo di centrodestra hanno votato a favore della proposta, e lo stesso ha fatto il Partito Democratico (insieme a tutto il partito socialista europeo), ad esclusione di due suoi membri. Hanno invece votato contro i parlamentari europei di Sinistra Italiana e del Movimento 5 Stelle."

lindipendente.online/2023/05/1…



Il Lazio destina 23 milioni alle cliniche private in un enorme caso di conflitto d’interesse | L'Indipendentr

"Lo stupore di fronte alla logica neoliberista ha già da tempo lasciato spazio alla consapevolezza. Destinare 23 milioni di euro non per migliorare la sanità pubblica ma per potenziare quella privata è il chiaro segnale del trionfo dell’ideologia che da circa quarant’anni domina su scala globale. Non stupiscono nemmeno i giochi di potere che si nascondono alle spalle di questi massicci investimenti ai privati."

lindipendente.online/2023/05/1…



Intervista a Davide Dormino lo scultore autore dell'opera ‘Anything to Say?’ L’opera d’arte per Assange, Snowden e Manning

@Etica Digitale (Feddit)

Dai più piccoli borghi del Belpaese alla Città Eterna, da Parigi all’Est-Europa, dalla vicina Svizzera fino alla terra dei canguri: queste solo alcune delle tappe che dal 2015 Davide Dormino – artista e scultore romano – ha percorso per esporre nelle maggiori piazze la sua opera più importante. Si chiama Anything to Say? ed è una scultura in bronzo a grandezza naturale raffigurante Julian #Assange, Edward #Snowden e Chelsea #Manning, ciascuno in piedi su una sedia. Al loro lato ce n’è una quarta, questa volta vuota per invitare noi spettatori a salire al fianco di coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare le peggiori malefatte dei governi mondiali. Ma quali importanti incontri hanno scaturito l’idea dell’opera? Quanto tempo e sacrifici ci sono voluti per realizzarla?

L'articolo completo

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La mafia è digitale: così la criminalità prolifera sui social network | L'Indipendente

«Le mafie, estremamente abili a trovare metodi all’avanguardia per pubblicizzarsi e comunicare nel mondo digitale, sono sempre più “influencers” della rete. È quanto spiega il nuovo report della Fondazione Magna Grecia, presieduta da Nino Foti, a cura di Marcello Ravveduto (professore di Digital Public History dell’Università di Salerno), in cui sono stati analizzati di 90 GB di video TikTok, due milioni e mezzo di tweet, 20mila commenti a video YouTube e centinaia fra profili e pagine di Facebook e Instagram.»

lindipendente.online/2023/05/1…




Clearview AI data use deemed illegal in Austria, however no fine issued


L'utilizzo dei dati di Clearview AI è considerato illegale in Austria, ma non è stata comminata alcuna multa La DPA austriaca ha deciso: Clearview AI, l'azienda che vende software di riconoscimento facciale alle forze dell'ordine negli Stati Uniti, non può più elaborare dati biometrici. clearview


noyb.eu/en/clearview-ai-data-u…