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In Campania è partita una Petizione Popolare che chiede al Consiglio Regionale di varare una Misura integrativa Regionale (MIR) di sostegno ai redditi di disoc


   Monica Sgherri* La protesta degli studenti buca lo schermo: per gli studenti fuori sede impossibile trovare un posto letto a prezzi abbordabili p


Dal 2010 sapevano che il Ponte Morandi era a rischio, chi doveva attestare il grado di pericolosità delle infrastrutture era inattendibile. Le deposizioni di


Durand Jones - Wait til i get over


L’album di debutto di Durand Jones, cantante e leader della celebre formazione soul Durand Jones & The Indications ha impiegato oltre dieci anni per completare il suo disco solista, che vede ora la luce per Dead Oceans e si intitola "That feeling". @Musica Agorà

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Se il pregiudizio etico ispira il posizionamento politico


Attendere 48 ore dai fatti per vedere se tesi nuove si fossero mai affacciare nel dibattito pubblico e infine rassegnarsi di fronte all’inesorabile ripetizione del sempre uguale. Due assunti: le opinioni prescindono regolarmente dai fatti; il pregiudizio

Attendere 48 ore dai fatti per vedere se tesi nuove si fossero mai affacciare nel dibattito pubblico e infine rassegnarsi di fronte all’inesorabile ripetizione del sempre uguale. Due assunti: le opinioni prescindono regolarmente dai fatti; il pregiudizio etico ispira regolarmente il posizionamento politico, a dimostrazione della tesi, in verità acclarata da tempo, che la società e la politica italiana sono quanto di più lontano dalla sensibilità e dal metodo liberale. L’avversario è dunque un nemico, ed è un nemico non per ragioni politiche ma per ragioni etiche.

I fatti sono quelli del Salone del libro di Torino. Ma i fatti, in Italia, sono regolarmente subornati dalle opinioni. L’opinione, a sinistra, è che la destra sia “fascista”. Elly Schlein, Matteo Orfini, Roberto Saviano e Michela Murgia, ovvero i rappresentanti politici e gli ispiratori ideologici dell’odierna sinistra con ambizioni di governo, hanno, con accenti diversi, in fondo detto la stessa cosa: che la destra non accetta il dissenso e che perciò è una destra autoritaria.

Premesso che chi scrive è animato da uno spirito laico tanto dal punto di vista religioso quanto dal punto di vista politico, alcuni fatti balzano agli occhi. Il primo fatto attiene al contesto. Un contesto non politico, il Salone del libro di Torino, dove Eugenia Roccella interveniva non in quanto ministro della Famiglia in carica, ma in quanto autore di un libro. Il libro, edito da Rubettino si intitola “Una famiglia radicale”. È un libro su suo padre, Franco Roccella, e sulla storia umana e politica del Partito radicale da lui fondato assieme a Marco Pannella. Come spesso accade ai figli, vige anche in questo caso il sospetto che abbiano tradito le idee dei padri. Ma ciò attiene, semmai, alla dimensione familiare e nulla toglie al fatto che contestare Eugenia Roccella al Salone di Torino e in occasione della presentazione di un libro sui radicali sia in effetti un fuor d’opera. Il segno che la polemica politica è degradata dalle idee alla persona. Il che non è mai, oggettivamente parlando, un buon segno.

Comunque sia, la contestazione c’è stata, e la sinistra politica e culturale italiana di cui sopra ne ha tratto spunto per dire che Eugenia Roccella era lì per provocare (Saviano) e, che anziché lasciare la sala col chiaro fine di erigersi a martire, avrebbe dovuto accettare il confronto (Schlein, Orgini e Murgia). È il segno che chi, e, tra giornalisti, intellettuali e politici, ve ne sono stati anche molti altri oltre ai quattro citati, ha formulato tale giudizio l’ha fatto prescindendo radicalmente dai fatti.

A scorrere i numerosi video dell’evento, si apprende infatti che Eugenia Roccella ha dato la parola ai propri contestatori e dopo avergli lasciato la ribalta per esprimere le proprie opinioni li ha invitati ad un pubblico confronto. È stato allora che la contestazione, il che, come è stato correttamente osservato da tutti gli interventi “di sinistra”, fa parte di quelle sgradevolezze che chi ambisce a governare deve accettare, si è trasformata nei fatti in violenza. Una cosa, in effetti, è interrompere un evento pubblico per poter mettere in luce le proprie tesi. Altra cosa è tambureggiare senza sosta le proprie tesi fino ad impedire che l’evento pubblico si svolga. È questo che è accaduto.

Intendiamoci, non è una tragedia. È però un segno. O, per meglio dire, è un sintomo. Il sintomo di una malattia che, non certo da oggi, ma in fondo da sempre, affligge, sia detto per verità storica e senza intenti meloniani, la nostra nazione. Ovvero la tendenza ad inquadrare le opinioni opposte alle proprie non sul piano politico ma sul piano etico. Delegittimandole, di conseguenza, in radice.

Cerchiamo di capirci con un esempio. A differenza di Eugenia Roccella, chi scrive è favorevole all’aborto, ma riconosce che si possa essere contrari per ragioni di principio senza per questo essere dei mostri o dei “fascisti”. Non è questo l’approccio mainstream. Sì che, per quanto sia chiaro a ciascuno che questo governo non sovvertirà mai la volontà popolare espressa nel referendum del 1981 promosso dai radicali, ci si comporta come se così fosse. O, peggio, come se nessun dissenso culturale rispetto al diritto di abortire fosse legittimo.

Non è un approccio “politico”. Men che meno è un approccio liberale o “laico”. È un approccio etico. Un approccio forse naturale nell’Italia che si è lasciata per oltre cinquant’anni rappresentare da due chiese: la Dc e il Pci.

È questa, evidentemente, la nostra natura. È questa la nostra condanna.

Huffington Post

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noyb win: € 1.2 billion fine against Meta over EU-US data transfers


vittoria della noyb: multa da 1,2 miliardi di euro contro Meta per i trasferimenti di dati tra UE e USA Facebook deve interrompere ulteriori trasferimenti di dati personali europei verso gli Stati Uniti, dato che Facebook è soggetto alle leggi di sorveglianza statunitensi (come la FISA 702 e la EO 12.333). meta aps and edpb logo


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“Diritto comparato della privacy e della protezione dei dati personali” (Ledizioni) di Paolo Guarda e Giorgia Bincoletto


“Diritto comparato della privacy e della protezione dei dati personali” (Ledizioni) è il volume scritto da Paolo Guarda e Giorgia Bincoletto, rispettivamente professore associato di Diritto privato all’Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza e assegnista di ricerca in Diritto Privato Comparato all’Università di Trento. Il libro esplora la disciplina in materia di privacy e protezione... Continue reading →


DemOligarchisc di Angelo Lucarella


taglio parlamentari, rischio oligarchia mascherata e metodo psico-demonizzante Essere o non essere padroni della democrazia? Questa è la domanda di fondo dai cui muove i passi il nuovo libro di Angelo Lucarella DemOligarchisc in uscita il prossimo 5 mag

taglio parlamentari, rischio oligarchia mascherata e metodo psico-demonizzante

Essere o non essere padroni della democrazia?

Questa è la domanda di fondo dai cui muove i passi il nuovo libro di Angelo Lucarella DemOligarchisc in uscita il prossimo 5 maggio con La Bussola edizioni di Gioacchino Onorati.

Il saggio, la cui prefazione è di Luciano Violante – Presidente emerito della Camera dei Deputati – analizza il sacro e ed il profano della politica contemporanea riguardo al famoso passaggio del “taglio dei parlamentari”. Attingendo dalle esperienze del passato (greci, romani, ecc.), il saggio di Lucarella cerca di spiegare cosa ha rappresentato il detto fenomeno e come quest’ultimo si ponga in termini di equilibrio del potere tra presente e futuro del Paese.

Un quadro di analisi, quindi, che pone al centro delle riflessioni il ruolo della Costituzione, la forza educatrice di quest’ultima e la comunicazione dei populismi partendo da un fatto cruciale della scorsa legislatura: l’input di Giuseppe Conte, all’epoca dei fatti Presidente del Consiglio dei Ministri, durante una kermesse in pubblica piazza nel 2020.

La DemOligarchisc, come afferma Lucarella nel libro, è il nutrito di paure (ma non solo). Quelle paure che il Paese deve cercare di superare ogni qualvolta si ripresentino sulla scena spinte demonizzanti della politica.

Chi è l’autore?

Angelo Lucarella è giurista, saggista, editorialista, docente a.c. Università degli Studi di Napoli Federico II.

Già vice presidente della Commissione Giustizia del Ministero dello Sviluppo Economico e delegato italiano (under 40) al G20 Amburgo 2022 industria, imprese e sviluppo economico organizzato da compagini industriali/imprese dei Paesi partecipanti con Ministero economia tedesco.

Componente di cattedra in “Diritto e spazio pubblico” – Facoltà di Scienze Politiche presso Università degli studi internazionali di Roma nonché componente del tavolo di esperti per gli studi sul “reddito universale” – Dipartimento di Scienze Politiche Università internazionale per la Pace dell’ONU (sede di Roma).

Direttore e docente del Dipartimento di studi politici, costituzionali e tributari – Università Federiciana p.re.

Scrive su diverse testate nazionali ed internazionali: La Voce di New York, Italia Oggi, La Ragione, Il Riformista, Il Sole 24 Ore, Affari Italiani, Formiche, Filodiritto ed interviene per il blog della Fondazione Luigi Einaudi.

L’inedito politico-costituzionale del Contratto di Governo (Aracne editrice 2019) è stata la sua prima monografia e successivamente, sempre con Aracne di Gioacchino Onorati, ha pubblicato quattro libri-raccolta.

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La ricetta Usa per innovare la Difesa. Un modello per l’Italia?


I prossimi dieci anni saranno decisivi per la competizione geostrategica tra superpotenze, una gara che si deciderà in particolare sul campo della tecnologia e della ricerca scientifica anche nel campo della Difesa. Mantenere il vantaggio competitivo in q

I prossimi dieci anni saranno decisivi per la competizione geostrategica tra superpotenze, una gara che si deciderà in particolare sul campo della tecnologia e della ricerca scientifica anche nel campo della Difesa. Mantenere il vantaggio competitivo in questi campi, infatti, sarà l’elemento-chiave alla base della deterrenza e, di conseguenza, della sicurezza globale. A dirlo è il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che ha rilasciato di recente la propria Strategia nazionale per la scienza e la tecnologia della Difesa. Un documento nel quale il Pentagono ha raccolto le sue priorità e obiettivi in vista delle crescenti instabilità a livello globale. Già nella National security strategy e nella National defense strategy, Washington aveva registrato che “l’accelerazione del progresso tecnologico e dell’innovazione sono elementi-chiave per garantire la sicurezza nazionale a lungo termine” e che gli Stati Uniti “devono prendere provvedimenti per preservare la leadership e contrastare i concorrenti che hanno preso di mira direttamente questo vantaggio”.

Investire per la nuova era

Del profondo legame che sempre di più lega Difesa e tecnologia ha infatti parlato anche la sottosegretario della Difesa per la Ricerca e l’ingegneria nell’amministrazione Usa, Heidi Shyu, in occasione della sua visita a Roma. “Ci stiamo affacciando in una nuova era strategica – ha detto Shyu – nel corso della quale dobbiamo assicurarci di investire i giusti fondi nello sviluppo tecnologico in una visione di lungo periodo”. Come sottolineato dal sottosegretario americano, dunque, l’obiettivo delle istituzioni, Pentagono in primis, “è quello di assicurare alle forze armate le tecnologie necessarie ad operare, è questo include l’allocazione di investimenti in diverse aree tecnologie essenziali”.

Fare leva sui privati

Biotecnologie, scienze quantistiche, materiali innovativi, network integrati, IA, spazio, interfaccia umano-macchina, energia diretta, ipersonica, sono solo alcune delle aree principali di indagine identificate dalla Strategia Usa. Nei prossimi anni, infatti, le sfide non solo aumenteranno, ma diventeranno più complesse, “i cambiamenti intervenuto nel mercato commerciale hanno alterato le dinamiche per chi crea conoscenza e strumenti all’avanguardia per le Forze armate e il modo con cui gli Stati hanno accesso a queste”. Per questo, recita la nuova strategia, il Pentagono dovrà essere più proattivo nella collaborazione con il settore privato, investendo sulle tecnologie emergenti prima che lo possano fare gli avversari. Per affrontare la sfida, allora, il Pentagono intende “fare leva sui vantaggi asimmetrici americani: lo spirito imprenditoriale, il sistema generativo di idee e di tecnologia diverso e plurale, capace di fornire creatività, innovazione e adattamento senza eguali”. Per questo il legame con le industrie private sarà essenziale, creando un vero e proprio binomio Difesa-industria capace di affrontare e superare le sfide del prossimo futuro.

Le collaborazioni tecnologiche Usa

Le imprese americane, del resto, non sono rimaste indietro, e si moltiplicano le iniziative congiunte con cui le grandi aziende della Difesa a stelle e strisce collaborano con realtà più piccole all’avanguardia dell’innovazione per sviluppare strumenti e soluzioni tecnologici avveniristici. Ne sono esempi la partnership tra L3Harris Technologies and BigBear.ai per integrare i sistemi predittivi sensoristici di quest’ultima con i sistemi di controllo autonomi per i vascelli unmanned (veri e propri droni navali); oppure la collaborazione tra Northrop Grumman e Shield AI per realizzare il nuovo drone per lo Us Army che dovrà rimpiazzare il RQ-7B Shadow. Sempre Shield AI collabora anche con Boeing per esplorare nuove capacità nel campo IA sui programmi di difesa. Lockheed Martin, invece, attraverso la sua campagna di investimento lanciata nel 2007, Lockheed Martin Ventures, ha messo a disposizione un fondo permanente di duecento milioni di dollari, investendo in oltre 35 aziende in tutto il mondo che stanno sviluppando tecnologie all’avanguardia che definiranno il futuro dell’industria della difesa.

Un modello per l’Italia?

Tutto questo potrebbe essere un elemento di riflessione importante anche per il nostro Paese, ovviamente al netto delle particolarità dei diversi ecosistemi industriali. Tuttavia, anche l’Italia è caratterizzata da alcune grandi imprese-campione nel settore della Difesa, alle quali si aggiungono però un elevatissimo numero di piccole e medie imprese e start up ad alto valore innovativo che, se inserite in una rete di collaborazioni, potrebbero fornire all’industria nazionale quel vantaggio competitivo descritto nelle strategie nazionali Usa. In particolare, il nostro Paese può vantare un protagonismo internazionale di rilievo (con Leonardo e Fincantieri al nono e tredicesimo posto a livello mondiale per ricavi nel 2022) e, soprattutto se si guarda allo spazio europeo, assicurarsi una posizione di leadership tecnologica in determinati settori potrebbe sicuramente avvantaggiare il comparto nazionale anche nei programmi congiunti a livello sia Ue, sia internazionale.


formiche.net/2023/05/industria…



Dmitrij Palagi* Open to meraviglia è una campagna del Ministero del Turismo italiano pensata per “far conoscere le bellezze del Paese», attraverso un


Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 31 maggio 2023, Trieste


Sala Tiziano Tessitori – Piazza Oberdan, 5 Saluti iniziali GIAN PIERO GOGLIETTINO Referente Friuli Venezia Giulia FLE Intervengono ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia MASSIMILIANO FEDRIGA Presidente Regione

Sala Tiziano Tessitori – Piazza Oberdan, 5

Saluti iniziali
GIAN PIERO GOGLIETTINO
Referente Friuli Venezia Giulia FLE

Intervengono
ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE
Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia
MASSIMILIANO FEDRIGA
Presidente Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 29 maggio 2023, Rovigo


29 maggio 2023 – Sala Consiliare della Provincia di Rovigo – Via L. Ricchieri 10 – ROVIGO Saluti iniziali ENRICO FERRARESE, Presidente della Provincia di Rovigo CRISTIANO CORAZZARI, Assessore alla Cultura Regione Veneto Intervengono ANDREA OSTELLARI, Sott

29 maggio 2023 – Sala Consiliare della Provincia di Rovigo – Via L. Ricchieri 10 – ROVIGO

Saluti iniziali
ENRICO FERRARESE, Presidente della Provincia di Rovigo
CRISTIANO CORAZZARI, Assessore alla Cultura Regione Veneto

Intervengono
ANDREA OSTELLARI, Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia
VALENTINA NOCE, Segretario Particolare del Ministro della Giustizia
MARCO PETTERNELLA, Presidente della Camera Penale Rodigina
FEDERICO VIANELLI, Presidente Camera Penale Trevigiana e UCPV

Modera
PAOLO SOMMAGGIO, Università di Trento

Sarà presente l’autore

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Tutti i problemi con la privacy dello yuan digitale (e molto altro ancora)


Nuovo appuntamento con la rubrica Privacy weekly, su StartupItalia. Uno spazio dove potrete trovare tutte le principali notizie della settimana su privacy e dintorni. E se volete saperne di più potete leggere qui le news quotidiane di Privacy Daily o iscrivervi alla newsletter di #cosedagarante. Grazie a StartupItalia per l’ospitalità!


guidoscorza.it/tutti-i-problem…



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



Le iniziative delle altre Autorità


L’Autorità garante norvegese ha vietato a Statistics Norway di raccogliere dati sugli acquisti di generi alimentari L’Autorità norvegese per la protezione dei dati personali (Datatilsynet) ha adottato un provvedimento che vieta a Statistics Norway, l’Istituto nazionale di statistica della Norvegia, di raccogliere i dati sugli acquisti di generi alimentari della popolazione norvegese (anche noti come... Continue reading →


Meta hit with €1.2bn fine, ordered to halt EU-US data transfers


Meta has received a record €1.2 billion fine and the order to stop moving EU personal data to the United States in a landmark decision that found such data transfers illegal.


euractiv.com/section/data-priv…

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Dorthia Cottrell - Death Folk Country


Dorthia Cottrell arriva dalla Virginia, East Coast, dove nasce cresce, insieme a poche migliaia di anime, in un ambiente di provincia decisamente conservatore. La sua esigenza di alienarsi da un contesto sociale che le sta stretto, la porta nella vicina Richmond, dove in breve tempo riesce a fondare gli Windhand, band doom che, grazie ai quattro album realizzati fino ad oggi, è riuscita a ritagliarsi un ruolo di tutto rispetto in ambito metal.

#musica #folk iyezine.com/dorthia-cottrell-d…



noyb win: € 1.2 billion fine against Meta over EU-US data transfers


vittoria della noyb: multa da 1,2 miliardi di euro contro Meta per i trasferimenti di dati tra UE e USA Facebook deve interrompere ulteriori trasferimenti di dati personali europei verso gli Stati Uniti, dato che Facebook è soggetto alle leggi di sorveglianza statunitensi (come la FISA 702 e la EO 12.333). meta aps and edpb logo


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Disponibile la nuova puntata del format “Il Ministro risponde” 📲

In questo quinto...

Disponibile la nuova puntata del format “Il Ministro risponde” 📲

In questo quinto appuntamento si parla dei recenti impegni internazionali del Ministro, il Summit sulla professione docente a Washington e il G7 sull'istruzione svoltosi a Toyama; de…



📌 “La Biblioteca scolastica fiorisce con poco e può nascere ovunque”.

Concludiamo così le nostre attività di quest’anno al Salone internazionale del libro 📚 vi aspettiamo per gli ultimi appuntamenti in collaborazione con il Senato della Repubblica, …



In Cina e Asia – G7: la Cina convoca l’ambasciatore giapponese


In Cina e Asia – G7: la Cina convoca l’ambasciatore giapponese G7
I titoli di oggi:

G7: la Cina convoca l'ambasciatore giapponese
Metà dei cinesi approva una “riunificazione” armata di Taiwan
La Cina supera il Giappone come principale paese esportare di auto
Agenti di pubblica sicurezza cinesi responsabili a vita per la gestione dei casi
Carenza di scimmie da laboratorio cinesi negli Usa

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NABLUS. Esercito uccide 3 palestinesi a Balata. Demolite case


Facevano parte delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa. Almeno altri sei palestinesi sono stati feriti L'articolo NABLUS. Esercito uccide 3 palestinesi a Balata. Demolite case proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/05/22/medioriente/nablus

della redazione

Pagine Esteri, 22 maggio 2023 – Tre combattenti palestinesi sono stati uccisi da soldati israeliani penetrati nella notte nel campo profughi di Balata (Nablus), in Cisgiordania. I tre sono stati identificati come Muhammad Zaytoun, 32 anni, Fathi Rizk, 30, e Abdullah Abu Hamdan, 24. Facevano parte delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, un gruppo armato politicamente vicino al partito Fatah. E’ stata la stessa organizzazione a comunicarne i nomi.

I tre uccisi si trovavano insieme nell’abitazione di Rizk quando sono stati circondanti dalle unità speciali dell’esercito israeliano.

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Almeno sei palestinesi sono stati feriti da proiettili – uno è in condizioni critiche – durante gli scontri a fuoco, secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese. Sono stati portati all’ospedale Rafidia.

Altri palestinesi sono rimasti feriti durante la demolizione di alcune case da parte di buldozer dell’esercito israeliano. Secondo il portavoce militare uno degli edifici sarebbe stato un “laboratorio per la fabbricazione di armi”. Gli abitanti del campo invece parlano di “punizione collettiva” inflitta a scopo di avvertimento a coloro che danno rifugio ai combattenti palestinesi. Pagine Esteri

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Elezioni in Grecia, per Syriza è una disfatta


La destra vince e doppia Syriza. Mitsotakis però vuole stravincere e governare da solo, grazie al premio di maggioranza, e rimanda il paese alle urne tra un mese L'articolo Elezioni in Grecia, per Syriza è una disfatta proviene da Pagine Esteri. https:/

di Marco Santopadre*

Pagine Esteri, 22 maggio 2023 – La destra al governo supera il 40% e guadagna 150 mila voti, doppia letteralmente il partito di Alexis Tsipras che perde 600 mila voti e scende al 20%.
Il risultato delle elezioni di ieri in Grecia smentisce in parte sia i sondaggi della vigilia sia gli exit poll diffusi dopo la chiusura delle urne dalla Tv pubblica ellenica ERT. Lo spoglio ha infatti confermato la preannunciata vittoria della destra ma con dimensioni assai più soverchianti per la coalizione di sinistra che subisce una disfatta senza precedenti.
Nei giorni scorsi Alexis Tsipras aveva dichiarato di sperare nella mobilitazione del voto giovanile – più favorevole a Syriza che alla destra di Mitsotakis – per ribaltare i rapporti di forza o quantomeno accorciare il distacco con Nea Dimokratia a pochi punti percentuali per poter poi unire i propri seggi a quelli conquistati dai socialisti e formare un governo alternativo.
Ma per Syriza il risultato del voto di ieri è catastrofico.

Riferendosi alla sconfitta del 2019, durante la campagna elettorale Tsipras aveva esplicitamente affermato di aver «imparato dai suoi errori» lasciando intendere di aver usato in passato toni populisti e di aver promesso svolte irrealizzabili.
La “Coalizione della Sinistra Radicale” (Sy.Riz.A) mantiene lo stesso nome del partito che nel 2015 promise la rottura con l’austerità imposta dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale ma decise poi di accettare il disastroso terzo memorandum, seppur tentando di applicare una qualche riduzione del danno. Ma l’Alleanza Progressista non è più lo stesso partito dell’epoca. Negli ultimi quattro anni, pur stando all’opposizione, ha accentuato il suo profilo socialdemocratico e governista. Se da una parte migliaia di dirigenti e militanti radicali hanno abbandonato la coalizione – per fondare gruppi dissidenti alla sua sinistra o più spesso per tornare alle lotte tematiche o territoriali quando non a casa – dall’altra il suo organigramma è stato rimpolpato da migliaia di quadri provenienti dal Partito Socialista e da altre organizzazioni moderate.

Ma la moderazione evidentemente non ha pagato, e paradossalmente una parte degli elettori in fuga hanno premiato il Partito Socialista, che dopo la crisi verticale degli anni scorsi sembra risollevarsi e cercare un ruolo di primo piano nello scenario politico. Il Pasok passa dall’8,10 all’11,46 e si afferma come terzo partito.

Per il resto hanno pesato la delusione, la disillusione e la rassegnazione. A sinistra l’unica formazione a beneficiare – senza grandi exploit – del tracollo di Syriza è il Partito Comunista di Grecia (KKE), che dal 5,3 sale al 7,2 superando il 10% in numerose circoscrizioni.

Della crisi di Syriza non riescono ad approfittare invece due formazioni create da transfughi e che rimangono sotto la soglia di sbarramento del 3%. Il risultato peggiore lo ottiene Mera25, movimento fondato dall’ex ministro delle Finanze Yannis Varoufakis che nel 2015 ruppe con Tsipras dopo la decisione del governo di non difendere il ‘no’ uscito vittorioso dal referendum popolare e di accettare le imposizioni della Troika. Alle scorse elezioni il movimento socialdemocratico di sinistra aveva ottenuto il 3,44% e 9 deputati, ma questa volta il 2,62% condanna Mera25 a rimanere fuori dal parlamento. Un po’ meglio è andata a “Plefsi Eleftherias”, il movimento di sinistra libertaria dell’ex presidente del Parlamento Zoi Konstantopoulou, che con il 2,89% manca di poco la soglia di sbarramento necessaria per ottenere rappresentanti.
Un buon risultato – considerando la tenuta di Nuova Democrazia, movimento teoricamente di centrodestra ma dall’identità politica spesso oltranzista su molti temi – lo ha ottenuto “Soluzione greca”, movimento di destra nazionalista che ha di fatto sostituito Alba Dorata nel panorama politico. Elliniki Lysi prende il 4,45 mentre nel 2019 si era fermato al 3,70.

Non ce l’ha fatta invece il movimento di destra clericale “Niki”, che avrebbe potuto fornire una sponda a Mitsotakis per formare una maggioranza al Vouli ton Ellinon (l’assemblea nazionale). Il movimento fondato nel 2019 dal teologo e scrittore Dimitris Natsios a Salonicco (dove supera il 5%) rimane di pochissimo al di sotto del 3%.

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Nonostante la vittoria schiacciante riportata da Nea Dimokratia sull’opposizione e la crescita dell’1% rispetto alla precedente tornata elettorale – dal 39,85 al 40,8 – che gli dà diritto a 146 deputati (solo 5 in meno della maggioranza assoluta) Kyriakos Mtsotakis ha ribadito quanto già affermato durante la campagna elettorale. Il premier uscente non ha nessuna intenzione di negoziare un governo di coalizione con i socialisti, che al pari di Syriza considera un «ostacolo per la stabilità finanziaria e la modernizzazione del paese».
Il leader della destra ha subito annunciato ieri sera che rifiuta il mandato della presidente della Repubblica di cercare alleati al Vouli e che punta a votare di nuovo il 25 giugno, una settimana prima di quanto preventivato nelle scorse settimane nel caso in cui il voto di ieri non gli avesse consegnato la maggioranza assoluta. Mitsotakis spera così di allungare ancora di più il suo vantaggio, sottraendo consensi – in nome del “voto utile” – alle piccole formazioni della destra che ieri non hanno superato lo sbarramento, ma soprattutto di approfittare del premio di maggioranza assegnato al partito che arriva in testa.

Nel 2016 l’esecutivo guidato da Syriza aveva abolito aveva abolito la misura – un premio da 20 a 50 seggi sul totale di 300, concesso in proporzione al risultato raggiunto – che la legge elettorale assegnava alla formazione politica più votata.

Non avendo ottenuto all’epoca il sostegno di almeno due terzi dei parlamentari, come prevede la Costituzione, la riforma elettorale di Syriza non era entrata in vigore subito – e infatti nel 2019 Nea Dimokratia, giunta in testa, si avvalse del premio di maggioranza – slittando alle elezioni di ieri. Il meccanismo maggioritario è stato tuttavia subito ripristinato dal governo di Nuova Democrazia, ma anche in questo caso senza una maggioranza dei due terzi, e quindi tornerà in vigore alla prossima tornata elettorale.

Per l’esponente di una delle famiglie più potenti e politicamente longeve del paese – il padre Konstantinos è stato premier negli anni ’90, mentre la sorella Dora Bakoyanni ha ricoperto la carica di Ministro degli Esteri – quello di ieri è stato un trionfo, sorretto oltretutto da un aumento della partecipazione al voto. Se nel 2019 l’affluenza era stata del 57,8%, alle urne ieri si sono recati il 60,9% degli aventi diritto.

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Le sinistre avevano sperato che i passi falsi dell’oligarca potessero intaccare la sua popolarità, soprattutto dopo la rabbia e l’indignazione generati in settori consistenti della società greca dal terribile incidente ferroviario di Tempe, costato la vita il 28 febbraio a 57 persone.
In piazza, in ripetute occasioni, sono scese circa due milioni di persone, per denunciare che all’origine della tragedia ci sono la privatizzazione e la svendita ai privati – compresa Trenitalia – delle ferrovie elleniche.

Ma in campagna elettorale Mitsotakisha potuto snocciolare una serie di dati economici apparentemente positivi: dal 2019 al 2022 il Pil è cresciuto di 11 miliardi, la disoccupazione è ufficialmente scesa dal 17,3 al 12%, l’inflazione ha rinculato al 5,4% e per l’anno prossimo la Commissione Europea ha previsto per il paese una crescita del 2,4%.

Le opposizioni hanno denunciato che spesso si tratta di dati manipolati, che nascondono una situazione sociale di crescente degrado: la disoccupazione è diminuita solo perché un numero enorme di giovani è emigrato all’estero, i contratti di lavoro sono sempre più precari e milioni di persone hanno visto peggiorare le proprie condizioni di vita negli ultimi anni, a partire dall’erosione dei salari per colpa dell’aumento del prezzo dei generi alimentari e dei carburanti.

Approfittando delle procedure d’urgenza adottate durante la pandemia, il capo del governo ha regalato a oligarchi greci e multinazionali straniere decine miliardi di euro in appalti, ha aumentato il controllo della destra sul sistema mediatico e ha attaccato i sindacati, la contrattazione nazionale e la tenuta dei servizi pubblici; ha avvicinato ancora di più il paese a Washington e a Israele.

Neanche gli scandali che lo hanno visto protagonista hanno impedito il nuovo trionfo di Mitsotakis. Quando è venuto fuori che i servizi segreti spiavano esponenti dell’opposizione, giornalisti e militari utilizzando lo spyware Predator, il premier si è difeso affermando che i responsabili erano non meglio definiti “attori privati”. Anche quando media e ong lo hanno accusato di ributtare in mare i profughi provenienti dalla Turchia – come dimostrato alla vigilia del voto dal filmato pubblicato dal New York Times che ritrae 12 migranti mentre vengono costretti dalla Guardia Costiera a salire su una zattera al largo dell’isola di Lesvos – Mitsotakis ha negato e minimizzato. Il voto di ieri gli ha dato ragione. – Pagine Esteri

7280849* Marco Santopadre, giornalista e scrittore, già direttore di Radio Città Aperta di Roma, è un analista dell’area del Mediterraneo, del Medio oriente e dell’Africa. Scrive, tra le altre cose, di Spagna, America Latina e movimenti di liberazione nazionale. Collabora con il Manifesto, Catarsi e Berria.

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PRIVACYDAILY


N. 122/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: I leader dei Paesi del G7 hanno deciso sabato di lanciare un gruppo di lavoro per rafforzare la collaborazione nell’affrontare le varie questioni legate alla nuova tecnologia. I Paesi del G7 avvieranno l’iniziativa – denominata Hiroshima AI process – nel corso dell’anno per facilitare le discussioni. Si prevede... Continue reading →


Esprimiamo vicinanza e solidarietà alle comunità dell’Emilia-Romagna pesantemente colpite dalle alluvioni di questi giorni che, oltre alla distr


Lo Sinn Fein vince le elezioni amministrative in Irlanda del Nord


Il partito indipendentista di sinistra Sinn Féin ha ottenuto una vittoria storica contro gli unionisti nelle elezioni municipali celebrate in Irlanda del Nord L'articolo Lo Sinn Fein vince le elezioni amministrative in Irlanda del Nord proviene da Pagine

di Redazione

Pagine Esteri, 21 maggio 2023 – Il partito indipendentista di sinistra Sinn Féin ha ottenuto una vittoria storica nelle elezioni amministrative celebrate alla fine della settimana in Irlanda del Nord.

Alle amministrative lo Sinn Féin ha conquistato il 31% dei voti, aumentando di quasi 8 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2019. I repubblicani sono avanzati ovunque e sono giunti per la prima volta in testa anche nelle circoscrizioni di Banbridge e Craigavon.
La destra unionista del Dup ha invece ottenuto solo il 23,3% (calando dello 0,8%), nonostante avesse presentato la tornata elettorale come l’occasione per dimostrare che le richieste della comunità filobritannica – che pretende il ristabilimento delle barriere doganali tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda – sono maggioritarie.

Il Partito dell’Alleanza, di natura intercomunitaria e centrista, ha avuto un risultato più limitato di quanto sperato dopo il successo alle regionali, così come gli estremisti unionisti della “Voce Unionista Tradizionale”, che critica il Dup da posizioni oltranziste.

Nelle undici circoscrizioni in cui è diviso il territorio irlandese sotto amministrazione britannica, lo Sinn Féin ha conquistato 144 eletti (+39); il Dup ha riconfermato i suoi 122; l’Alliance Party è salita a 67 (+14); l’Ulster Unionist Party è sceso a 54 (-21); i Socialdemocratici e Laburisti (centrosinistra repubblicano) si sono fermati 39 consiglieri (-20); Traditional Unionist Voice ha ottenuto 9 rappresentanti (+3), i Verdi 5 (-3), la sinistra socialista di People Before Profit solo 2 (-3) e Aontú, piccola scissione tradizionalista e conservatrice del Sinn Féin, ha perso il suo unico consigliere. Le candidature indipendenti hanno invece ottenuto 19 rappresentanti.

I nazionalisti, favorevoli all’unificazione al resto dell’Irlanda delle province del nord sotto amministrazione britannica, erano già stati il partito più votato alle elezioni “regionali” di un anno fa, ma il principale partito di destra filobritannico, il Partito Democratico Unionista (Dup), ha continuato a boicottare la formazione di nuovo governo di coalizione – imposto dagli Accordi del Venerdì Santo del 1998, che portarono allo scioglimento dell’Esercito Repubblicano Irlandese e alla fine dell’attività armata da parte delle milizie unioniste – per evitare che la leader repubblicana Michelle O’Neill possa guidare l’esecutivo di Stormont.
Il Dup ha deciso di paralizzare le istituzioni locali nordirlandesi per protestate contro il Protocollo per l’Irlanda, l’accordo siglato dopo la Brexit tra Londra e Bruxelles. Neanche il cosiddetto Accordo quadro di Windsor, che in parte corregge il Protocollo, firmato dal premier britannico Rishi Sunak con l’UE, ha convinto la destra unionista a cambiare atteggiamento.

Dopo la chiusura delle urne Michelle O’Neill ha sollecitato Londra e Bruxelles a premere sugli unionisti per convincerli a consentire la formazione del governo dell’Irlanda del Nord. – Pagine Esteri

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L'intellighenzia finalmente libera di esprimere "idee" al #SalTo23, grazie alla repressione del "fascismo degli antifascisti" commissionata alla Digos:

torino.repubblica.it/cronaca/2…




Polvere da sparo, crittografia e Individui Sovrani


Dalla rivoluzione della polvere da sparo alla rivoluzione industriale, fino alla società dell'informazione: il tramonto dello stato-nazione e l'alba di un nuovo sistema economico-sociale.

Chi siamo, dove siamo, ma soprattutto: dove stiamo andando?

Oggi faremo insieme un piccolo viaggio nella storia, per capire meglio alcune dinamiche a cui siamo sottoposti oggi, come sorveglianza e manipolazione di massa da parte di governi e corporazioni. Partiremo dalla rivoluzione della polvere da sparo del XIV secolo per arrivare fino ad oggi, passando per la rivoluzione industriale.

Lo faremo grazie al contributo di grandi pensatori come Murray Rothbard, James Dale Davidson e Lord William Rees-Mogg, Ted Kaczynski e Timothy May. Consiglio di leggere direttamente il pensiero di questi autori, ma la speranza è che questo articolo possa offrire un’interpretazione fruibile per tutti e spunti di riflessione sulla società attuale e sul futuro che ci aspetta.

Chi sei e dove vai? In realtà non mi interessa. A Privacy Chronicles puoi iscriverti anche con un alias.

Dalla società agraria alla rivoluzione della polvere da sparo


Nel corso della nostra lunga storia, l’umanità ha percorso e superato diverse tappe che hanno segnato incommensurabili trasformazioni sociali.

James Dale Davidson e Lord William Rees-Mogg, che scrissero nel 1997 il libro chiamato “The Sovereign Individual: Mastering the Transition to the Information Age”, definiscono queste imponenti trasformazioni sociali, che spesso richiedono diversi secoli, come “megapolitiche”. Secondo gli autori le trasformazioni megapolitiche sono provocate da eventi che in qualche modo destabilizzano gli equilibri e rapporti di forza, come grandi scoperte tecnologiche.

Una delle più recenti trasformazioni megapolitiche fu quella che segnò il passaggio dal sistema feudale all’attuale sistema degli stati-nazione. Il principale fattore che nel corso di cinque secoli determinò la fine del sistema feudale fu la cosiddetta rivoluzione della polvere da sparo.

La diffusione delle armi da fuoco ebbe un profondo impatto sulla società: pistole, fucili e cannoni resero inutili e obsolete armi e armature che per migliaia di anni avevano definito i rapporti di forza a livello globale. I nuovi strumenti di offesa e difesa erano però molto più costosi rispetto a spade, archi e balestre.

Il sistema feudale, composto di tanti piccoli sovrani feudali in competizione tra loro, non era più efficiente per estrarre dal popolo le risorse necessarie per permettersi e sostenere milizie armate di fucili e cannoni.

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10 anni dopo Snowden: alcune cose vanno meglio, per altre stiamo ancora lottando

@Pirati Europei

Il 20 maggio 2013, un giovane appaltatore del governo con un adesivo EFF sul suo laptop è sbarcato da un aereo a Hong Kong portando con sé prove che confermavano, tra le altre cose, che il governo degli Stati Uniti stava conducendo una sorveglianza di massa su scala globale. Ciò che è seguito sono state settimane di rivelazioni - e declassificazioni ufficiali - mentre Edward Snowden ha lavorato con alcune delle principali testate giornalistiche del mondo per rivelare fatti critici sulla National Security Agency che aspirava le comunicazioni online delle persone, l'attività su Internet e i tabulati telefonici, sia all'interno che all'esterno gli Stati Uniti....

DI MATTHEW GUARIGLIA , CINDY COHN E ANDREW CROCKER PER EFF



Prosegue il Salone internazionale del libro! 📚 Oggi si svolgerà il terzo evento sul tema delle Biblioteche scolastiche. Vi aspettiamo al nostro stand!

Qui il programma ▶️ miur.gov.it/documents/20182/0/…




Grecia al voto: destra favorita, Syriza spera nei giovani


Domenica si vota in Grecia. I sondaggi prevedono la vittoria della destra mentre Syriza spera nel voto dei giovani, più critici nei confronti del governo attuale L'articolo Grecia al voto: destra favorita, Syriza spera nei giovani proviene da Pagine Este

di Redazione

Pagine Esteri, 19 maggio 2023 – Domenica 21 maggio gli elettori della Greciasono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento. Gli aventi diritto sono circa 10 milioni mentre i partiti ammessi alla competizione sono complessivamente 36. All’assemblea accederanno però soltanto quelli che riusciranno a superare la soglia di sbarramento del 3%.

La sfida per conquistare la maggioranza dei 300 seggi parlamentari è tra il premier uscente Kyriakos Mitsotakis (Nuova Democrazia, destra) e Alexis Tsipras (Syriza-Alleanza Progressista, centrosinistra) che invece ha guidato il paese tra il 2015 e il 2019. Tutti i sondaggi danno Nuova Democrazia in vantaggio di 4-6 punti percentuali sull’ex formazione di sinistra radicale.

Dei 300 seggi totali, 285 vengono assegnati in via proporzionale, 12 dalle cosiddette liste bloccate, che non prevedono voti di preferenza, e tre dai greci all’estero, che per la prima volta hanno la possibilità di esprimere la loro preferenza alle urne direttamente nel luogo di residenza.

Nel 2016 l’esecutivo guidato da Syriza ha abolito il premio di maggioranza di 50 seggi – sui 300 totali – che la legge elettorale assegnava alla formazione politica più votata.

Non avendo ottenuto all’epoca il sostegno di almeno due terzi dei parlamentari, come prevede la Costituzione, la riforma elettorale non è entrata in vigore subito – e infatti nel 2019 Nea Dimokratia, giunta in testa, si avvalse del premio di maggioranza – slittando alle elezioni di domenica prossima. Il premio di maggioranza – dai 20 ai 50 seggi in proporzione alle percentuali conquistate – è stato tuttavia già ripristinato dal governo Mitsotakis – anche in questo caso senza una maggioranza dei due terzi – e tornerà pertanto in vigore alla prossima tornata elettorale, che si potrebbe tenere già nel mese di luglio qualora i risultati di domenica non dovessero consentire la formazione di un esecutivo.

Ad oggi, sulla base delle posizioni mostrate dai principali leader politici greci durante la campagna elettorale, risulta complicato prevedere quali equilibri e scenari si possano creare una volta chiuse le urne. Mitsotakis ha più volte ribadito di voler tornare al voto a luglio nel caso in cui Nuova Democrazia non dovesse conquistare la maggioranza assoluta in autonomia. Risulta assai improbabile che da sola la destra ottenga il 45% che gli consentirebbe di ottenere la maggioranza assoluta.
Tsipras si è invece detto disponibile a discutere la formazione di un governo con la coalizione di centrosinistra Movimento per il cambiamento guidata dai socialisti del Pasok. La coalizione, presieduta da Nikos Androulakis, dovrebbe piazzarsi in terza posizione con circa il 10% dei voti, dopo Nea Dimokratia (35-38%) e Syriza-Alleanza progressista (29-32%). Alle scorse elezioni ND aveva ottenuto il 39,9% e Syriza il 31,5%.

Per ribaltare quanto previsto dai sondaggi, Alexis Tsipras auspica una massiccia partecipazione alla tornata elettorale delle fasce più giovani della popolazione (tra i 17 e i 45 anni) che, secondo le rilevazioni sulle intenzioni di voto, preferirebbero di gran lunga Syriza a Nea Dimokratia. Rispetto all’ultima elezione del 2019, hanno diritto al voto circa 439 mila giovani tra i 17 e i 21 anni.

Da parte sua, Mitsotakis ha più volte ribadito di essere certo di vincere, sostenendo che l’unica proposta di governo realizzabile è quella della sua formazione il cui programma si basa sulla “modernizzazione” e su un ulteriore piano di privatizzazioni di ciò che resta del patrimonio pubblico.

Stando ai sondaggi, tra le restanti formazioni politiche elleniche, quelle che potrebbero conquistare l’accesso al Parlamento sarebbero tre: il Partito comunista della Grecia (Kke), di Dimitris Koutsoumpas, dovrebbe ottenere tra il 6 e il 7%, i socialdemocratici di sinistra del Fronte della disobbedienza realistica europea (MeRA25) guidato dall’ex ministro delle Finanze di Tsipras, Yanis Varoufakis, che potrebbe conquistare il 3,5%, e infine Soluzione greca, partito nazionalista di estrema destra guidato da Kyriakos Velopoulos, che dovrebbe superare di poco lo sbarramento del 3%.

Qualche possibilità di oltrepassare il 3%, affermano i sondaggi, ce l’ha anche “Creazione nazionale” (Ethniki Dimiourgia), formazione di destra liberal-conservatrice con un discorso anticomunista e anti-immigrazione.

Dalle elezioni è stato invece escluso un altro partito di estrema destra, denominato “Partito Nazionale dei Greci” e recentemente fondato dall’ex dirigente di Alba Dorata Ilias Kasidiaris che si trova in carcere, condannato a 13 anni per associazione a delinquere insieme ad altri leader della formazione neonazista sciolta dopo l’omicidio del rapper e attivista antifascista Pavlos Fyssas (2013). – Pagine Esteri

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Rilasciata la rel. 2023.05-rc (release candidate).
Se vuoi aiutare a trovare qualche bug e, si spera, risolverlo prima del prossimo rilascio, dai un'occhiata al nuovo ramo e segnala i problemi che incontri.

Il motivo principale di questo primo RC è la correzione di un bug nell'area di notifica. Inoltre i punti salienti della prossima versione sono:

- correggere un bug che impediva la ricerca di @-handles, e
- un'implementazione OWA migliorata.


Friendica 2023.05 Release Candidate available

We have just branched off the 2023.05-rc branches from the current development branch of Friendica. If you want to help finding rough edges and hopefully fix them before the upcoming release, please checkout the new branch and report problems that you encounter.

The main reason for this early RC is fixing a bug in the notification area that Tek informed us about. In addition the highlights of the next release are

  • fixing a bug that prevented the search for @-handles, and
  • an improved OWA implementation.


What is Friendica


Friendica is a decentralised communications platform, you can use to host your own social media server that integrates with independent social networking platforms (like the Fediverse or Diaspora*) but also some commercial ones like Twitter.

How to use the 2023.05 RC Version of Friendica


If you want to help in the release process, you can checkout the 2023.05-rc branch from the git repositories (core and addons).
git fetch
git checkout 2023.05-rc
git pull
bin/composer.phar install --no-dev
Note that you only need to pull the composer dependencies in the core repository.

Should the upgrade process of the database get stuck


If you encounter this, please initiate the DB update manually from the command line by running the script
./bin/console dbstructure update
from the base of your Friendica installation. If the output contains any error message, please let us know using the channels mentioned above.

What to do with Quirks


The 2023.05-rc phase is meant to identify and preferable resolve quirks and bugs that should not be in the 2023.05 release, but have slipped through so far. So if you switch your node to the 20232.05-rc version of Friendica, please let us know about rough edges you find, either at the issue tracker (github account required), in the support forum or in the development forum.

Thanks a lot for helping with the release :


friendi.ca/2023/05/18/friendic…




News da Marte #16 | Coelum Astronomia

"In questo 16esimo appuntamento della rubrica vediamo le ultime notizie sulla missione del rover cinese Zhurong e le più recenti operazioni di Curiosity e Perseverance. Ne approfittiamo anche per un piccolo approfondimento tecnico di astrofotografia marziana."

coelum.com/news/news-da-marte-…

#16


Proiezione HACKING JUSTICE
v.o. sub ita. 89 min.
ingresso libero gratuito

Sala CGIL
Via E. Dandolo 8

22 maggio 2023
Ore 20.



Friendica and Bluesky's AT protocol

@Fediverse

Friendica has always stood out for being able to manage multiple communication protocols, surpassed in this only by Hubzilla (a software that I have never been able to appreciate, however).
It would be nice if Frindica could integrate Bluesky's AT protocol as well. Do you know if there is any feasibility study on this new frontier?

@Fediverse News @Hypolite Petovan @Michael Vogel @Tobias

Unknown parent

friendica - Collegamento all'originale
Hypolite Petovan
@Sarah Brown The next stable release is planned for early September (hopefully).

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Unknown parent

friendica - Collegamento all'originale
Hypolite Petovan
@Sarah Brown Thank you, and it's okay, please take care of yourself!

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La banca centrale turca ha presentato le sue prime misure dopo le elezioni presidenziali di domenica, aggiungendosi a un groviglio di regole utilizzate per gestire il sistema finanziario.

@Politica interna, europea e internazionale

L'obiettivo delle nuove normative, entrate in vigore martedì, è quello di ridurre la domanda di oro tra le famiglie e dissuaderle dal prelevare contanti utilizzando le carte di credito, un'opzione sempre più favorita dalle persone come alternativa più economica ai prestiti.

Il post completo su Bloomberg



L'Esercito italiano fa propaganda bellicista in un centro commerciale di Catania | L'Indipendente

«In particolare, Cobas e Osservatorio si scagliano contro la “campagna acquisti sempre più invasiva che invita i giovani ad intraprendere un percorso di futuro garantito in un territorio, la Sicilia, dove il tasso di abbandono scolastico si è attestato al 21,2% e la disoccupazione giovanile al 22%”, ricordando come le normative scolastiche impongano che “ogni attività didattica esterna sia coerente con il lavoro curricolare e la programmazione”.»

lindipendente.online/2023/05/1…

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Propaganda politica, opinioni sbagliate, fake news e intolleranza. La posizione di Poliverso

@Politica interna, europea e internazionale

Poliverso.org è ormai diventata un'istanza generalista, ma è nata per creare uno spazio di dibattito politico aperto, laico e libero.

Abbiamo ricevuto diversi messaggi che ci rimproveravano di avere dato spazio a voci contrarie all'Ucraina e ostili verso la strenua difesa del popolo ucraino. A volte siamo stati addirittura accusati di diffondere fake news.

Ricordiamo a tutti che le opinioni non sono fatti e che un'opinione non è una fake news, anche se dovesse essere un'opinione sbagliata.

Polemizzare, anche utilizzando toni molto accesi, non può essere derubricato a comportamento tossico solo perché non esprime l'opinione desiderata.

In questa istanza pertanto verrà sempre consentita la libera espressione del proprio pensiero.

Tuttavia ricordiamo anche che la nostra tolleranza verso gli account di propaganda militarista, filo-occidentale o filo-russa che siano, è limitata!

Poliverso è un servizio gratuito (se volete contribuire potete farlo qui) e proprio per questo non è uno spazio che verrà concesso ad account che praticano 24×7 l'attacco sistematico verso profili che non la pensano come loro.

Poliverso.org è una piattaforma di discussione. Se volete fare marketing diretto per le vostre idee politiche o, peggio ancora, molestie mirate, verrete spazzati via!

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

credo che il bello sia proprio questo. Chi sceglie questa istanza sa a cosa va incontro. Come si dice in questi casi, patti chiari amicizia lunga


MICHAEL KHILL – INFIERIRE SUL MALESSERE


Debutto discografico per il mostro musicale chiamato Michael Khill, un concentrato di deathcore, hardcore, crust, metal, grindcore e anche beatdown.

@Musica Agorà #metal

iyezine.com/michael-khill-infi…

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