Ernesto Belisario, Stefano Aterno e Marilara Coppola relatori a Smedata II
Mercoledì 4 maggio, nell’ambito del progetto #smedata II (organizzato da Università degli studi Roma TRE e E-Lex Studio Legale con il patrocinio di The Italian Data Protection Authority), si terrà un’iniziativa di formazione sul GDPR per le piccole e medie imprese.
Tra i relatori figurano gli avvocati Ernesto Belisario, Stefano Aterno e Marilara Coppola dello studio E-Lex.
Smedata II è un progetto internazionale che mira a garantire l’effettiva applicazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali attraverso la sensibilizzazione, la moltiplicazione della formazione e lo sviluppo sostenibile delle capacità per le PMI e le professioni legali.
Il programma dell’evento di mercoledì è fitto di interventi su temi cruciali per le PMI.
Per seguire l’evento in presenza presso la sede di Roma Tre è possibile iscriversi qui: https://lnkd.in/dHw2bHZj
Questo, invece, è il link per collegarsi in streaming: lnkd.in/d2B_hi3j
Programma completo: Locandina_Roma_SMEDATA
Per ulteriori informazioni sul progetto: giurisprudenza.uniroma3.it/ric…
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Anche quest’anno si avvia verso la conclusione l’operazione di certificazione del diritto a pensione del personale della scuola, svolta da Inps in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
Risultano certificati i diritti alla pensione per circa 28.700 nominativi.
Qui i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/certif…
King Gizzard & The Lizard Wizard - Omnium Gatherum
L'attesa per il ventesimo album nel 2022 in casa King Gizzard ha avuto necessariamente un sapore particolare. Tempo di cifre tonde e di bilanci, al netto di una carriera sempre più in alto tra le stelle mondiali del rock alternativo, scenario in cui i King Gizzard giocano la parte di giullari di corte, giovanili rocker naïves, indefessi paladini dell'ambiente. Per “Omnium Gatherum” ci si aspettava quindi qualcosa di sostanzioso, che controbilanciasse la faciloneria con cui erano stati scritti gli ultimi tre album, “K.G.”, “L.W.”, incentrati sull'utilizzo dei microtoni, e “Butterfly 3000”, episodio synth-pop piuttosto insipido della primavera-estate 2021.
iyezine.com/king-gizzard-the-l…
King Gizzard & The Lizard Wizard - Omnium Gatherum
Tempo di cifre tonde e di bilanci, al netto di una carriera sempre più in alto tra le stelle mondiali del rock alternativo, scenario in cui i King Gizzard giocano la parte di giullari di corte, ...In Your Eyes ezine
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.
🔸 Settimana della Musica dal 9 al 14 maggio, pubblicato il programma
🔸 Fiera Didacta Italia dal 20 al 22 maggio, ecco come iscriversi
🔸 Scuola: MI-MEF, sarà incrementato il fondo per l'incentivo alla formazione dei docenti previsto dal Decreto #PNRR
🔸 Firmato l’accordo tra la Società Dante Alighieri e il Ministero dell’Istruzione per promuovere e divulgare la lingua e la cultura italiane in ogni ordine scolastico
🔸 Concorso “La privacy: diritto umano nella società digitale”, scadenza fissata al 5 maggio 2022
🔸 “La Scuola in Tivù”, come rivedere le lezioni su Rai Scuola
Per conoscere notizie e approfondimenti di questa settimana dal mondo della scuola ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/newsle…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
Giuseppe Benedetto presenta “L’eutanasia della democrazia” a Pescara – Pescara Post
Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Einaudi, presenta il suo libro "L'eutanasia della democrazia" a Pescara
“L’Eutanasia della Democrazia”, il nuovo libro di Giuseppe Benedetto – TVSEI
“L’Eutanasia della Democrazia”, il nuovo libro di Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Einaudi, presentato a Pescara
Dal Manifesto di Ventotene all’Europa Unita: una Memoria per il futuro – Evento conclusivo del ciclo di incontri di formazione
Il 7 maggio, a Ventotene, ci sarà l'evento conclusivo del progetto "Dal Manifesto di Ventotene all’Europa Unita: una Memoria per il futuro"
“L’Eutanasia della Democrazia”, Giuseppe Benedetto presenta il libro a Pescara – Abruzzonews
“L’Eutanasia della Democrazia”, Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Einaudi, presenta il libro a Pescara
1290 MILIONI DEL PNRR PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLA PA – Cinque avvisi destinati alla transizione al digitale dei comuni
Finalità e contesto: Il PNRR
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (noto anche come “PNRR”) è lo strumento che dovrà dare attuazione, in Italia, al programma Next Generation EU. Lo sforzo di rilancio dell’Italia delineato dal Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
Il Piano si articola in sedici “Componenti” raggruppate in sei “Missioni”: “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, “Istruzione e ricerca”, “Inclusione e coesione”, “Salute”.
Grande attenzione, in generale, viene riservata alla digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Gli avvisi destinati ai comuni
Il 4 aprile, sulla piattaforma “PA digitale 2026”, sono stati pubblicati i primi tre avvisi previsti dal PNRR destinati ai comuni per rafforzare la diffusione:
– dell’identità digitale SPID/CIE;
– del sistema di pagamento pagoPA;
– dell’app IO.
Successivamente, poi, tra il 19 e 26 aprile, sono stati pubblicati due ulteriori avvisi, destinati ai medesimi enti, con l’intento di:
– rafforzare le attività di migrazione al cloud e
– il miglioramento della user experience del cittadino nei servizi pubblici.
L’investimento, finalizzato dunque alla diffusione di strumenti già consolidati, è, nel complesso, di 1290 milioni di euro.
In particolare, 100 milioni per favorire la diffusione dell’identità digitale, 200 milioni per rafforzare il sistema di pagamento pagoPA, 90 milioni per l’attivazione di nuovi servizi sull’app IO, 500 milioni per l’implementazione di un piano di migrazione al cloud delle basi dati e 400 milioni per realizzare esperienze digitali semplici e accessibili per i cittadini.
Si tratta delle misure previste dalla Missione 1 Componente 1 del PNRR (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA), investimento 1.4.3 (pagoPA e app IO) 1.4.4 (identità digitale), 1.2 (Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud) e 1.4.1. (Esperienza del cittadino nei servizi pubblici).
Il 40% delle risorse è destinato ai Comuni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), nel rispetto della priorità trasversale del PNRR relativa al superamento dei divari territoriali.
L’Avviso Misura 1.4.4 “Estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale – SPID CIE”1ha per oggetto la piena adozione delle piattaforme di identità digitale attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Adesione alla piattaforma di identità digitale SPID;
- Adesione alla piattaforma di identità digitale CIE;
- Erogazione di un piano formativo su disposizioni normative, linee guida e best practies in caso di integrazione a SPID e CIE con protocollo SAML2.
È inoltre raccomandata l’integrazione al nodo italiano eIDAS.
L’importo riconoscibile alle pubbliche amministrazioni per l’implementazione del pacchetto per l’Identità Digitale è di 14.000,00 euro.
L’Avviso Misura 1.4.3 “Adozione piattaforma pagoPA”2 ha ad oggetto la migrazione e attivazione dei servizi di incasso sulla Piattaforma pagoPA, seguendo una logica di “pacchetti” che identificano il numero minimo di servizi da integrare a fronte di una singola adesione all’Avviso con il fine di agevolare l’integrazione cd. “full” per ciascun Soggetto Attuatore.
In particolare, è previsto un pacchetto minimo di servizi di incasso da migrare sulla piattaforma, in base alla dimensione del comune – minimo 3 servizi per i comuni sotto i 20mila abitanti; minimo 5 servizi per i comuni oltre 20mila abitanti – fino alla migrazione di tutti i servizi. Il listino voucher è diviso in cinque fasce: per ogni singolo servizio 607 euro ai comuni fino a 5mila abitanti, 857 euro fino a 20mila abitanti, 1.821 fino a 100mila, 2.747 euro fino a 250mila e 7.967 oltre 250mila.
L’Avviso Misura 1.4.3 “Adozione app IO”3 ha come obiettivo la migrazione e l’attivazione dei servizi digitali dell’ente sull’APP IO nel rispetto dei “pacchetti minimi” con limite massimo di 50 servizi finanziabili. In questo caso i voucher, sempre per singolo servizio attivato, vanno da 243 euro per i comuni fino a 5.000 abitanti a 3.187 euro per le amministrazioni con più di 250mila abitanti.
L’Avviso Investimento 1.2 “Abilitazione al cloud per le PA Locali”4ha ad oggetto l’implementazione di un piano di migrazione al cloud delle basi dati e delle applicazioni e servizi dell’amministrazione. In particolare, il comune potrà effettuare tali attività, avvalendosi di due modelli di migrazione:
- Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT;
- Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in cloud.
La prima modalità consente la migrazione al Cloud dell’infrastruttura in uso, replicando il servizio esistente, senza la necessità di reingegnerizzare le applicazioni (c.d. strategia “Lift&Shit” o “Rehost”), con minore aggravio per l’amministrazione.
La scelta del modello di migrazione determina, inoltre, l’entità dell’importo finanziabile.
Ferma l’aderenza al criterio dei pacchetti minimi per ciascuna delle 7 fasce individuate (vanno da un minimo di 7 servizi ad un massimo di 9 – anche con modalità differenti – per comuni fino a 2.500 abitanti, fino un minimo di 17 ad un massimo di 21 per comuni con più di 250.000), anche l’importo dei voucher è definito in funzione della classe di popolazione residente nel comune istante. In particolare, l’importo dei voucher, in questo caso, per ogni singolo servizio migrato con modello sub a) va da 1.528 euro (per comuni con meno di 2.500 abitanti) a 46.634 euro (per comuni con più di 250.000 abitanti) e con il modello sub b) da 4.603 euro (per comuni con meno di 2.500 abitanti) a 75.816 euro (per comuni con più di 250.000 abitanti).
L’importo totale sarà definitivamente calcolato sulla base della sommatoria dei servizi che saranno migrati. Inoltre, insieme al totale disponibile per i servizi, all’Ente sarà aggiunto al calcolo 1 anno di canone di servizio cloud per un importo massimo erogabile determinato, altresì, secondo le fasce demografiche definite.
L’Avviso Misura 1.4.1 “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici”5ha ad oggetto la realizzazione di interventi di miglioramento dei siti web delle PA e dei servizi digitali per il cittadino, secondo modelli e sistemi progettuali con interfacce coerenti, fruibili e accessibili. Il modello di riferimento, messo a disposizione all’indirizzo designers.italia.it/modello/co… comprende due strumenti fondamentali: l’architettura dell’informazione del sito comunale e i template html del sito comunale.
L’avviso consente diverse modalità di adesione:
- Pacchetto cittadino informato: Il soggetto attuatore dovrà obbligatoriamente implementare il modello citato per il sito web. Per il riconoscimento dell’obiettivo conseguito, l’Ente dovrà, infatti, provvedere a rendere disponibile il proprio sito comunale e attenersi ai criteri di conformità descritti.
- Pacchetto cittadino attivo: Definisce la possibilità di selezionare, a seconda della dimensione del comune, un numero massimo di servizi da implementare, selezionabili dalla lista di servizi digitali per il cittadino. In questo caso, l’Ente dovrà provvedere al ridisegno dei servizi scelti, utilizzando le tipologie di flussi di interfaccia rappresentanti le principali interazioni del cittadino con il comune (Vantaggi economici, iscrizione graduatoria, permessi e autorizzazioni, pagamenti dovuti, servizi a pagamento) o comunque garantire i criteri di conformità descritti dall’avviso.
L’importo finanziabile è determinato secondo le tipiche fasce demografiche, per un totale tra 28.902 euro (per i comuni fino a 5mila abitanti) e 500.243 euro (per i comuni con più di 400mila abitanti), in caso di rifacimento del sito web (sub a) e tra 12.755 euro (per i comuni fino a 5mila abitanti) e 77.684 euro (per i comuni con più di 400mila abitanti) in caso di singoli servizi implementati (sub b).
La presentazione della domanda
La candidatura può essere presentata esclusivamente in modalità telematica su PA digitale 2026, previa registrazione alla piattaforma.
Solo una volta registrati, sarà possibile aderire agli avvisi, sempre tramite la piattaforma, accedendo all’area riservata e previa autenticazione tramite identità digitale. L’accesso tramite identità digitale (SPID, CIE) è obbligatorio sia per il rappresentante legale dell’amministrazione che per eventuali altri utenti della piattaforma relativi all’amministrazione di riferimento. Alla fine della procedura di candidatura il sistema permette di creare la domanda di partecipazione, che deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante della PA e ricaricata in piattaforma. Alla PEC scelta in fase di primo accesso, l’ente riceverà una ricevuta di trasmissione.
Non è necessario presentare progetti e sono, inoltre, finanziabili anche attività già poste in essere, purché siano state avviate a decorrere dal 01 aprile 2021 (dal 01 febbraio 2020 per gli Avvisi PagoPa, Cloud, ed Esperienza del Cittadino) e finanziate con risorse proprie. Una tale previsione è conforme all’obbligo di assenza del c.d. doppio finanziamento ai sensi dell’art. 9 del regolamento (UE) 2021/241.
Salvo per l’avviso 1.2, per il quale è previsto come termine di scadenza il 22 luglio 2022, c’è tempo fino al 2 settembre 2022 per candidare la propria amministrazione.
Dalla pubblicazione dell’avviso in poi sono previste delle finestre temporali di 30 giorni al termine delle quali il Dipartimento provvederà a finanziare le istanze pervenute nel periodo di riferimento.
I primi esiti saranno pubblicati dal 3 maggio 2022 (18 maggio per l’avviso 1.2).
L’erogazione dei fondi
L’erogazione dei fondi avverrà per ordine di prenotazione con la modalità voucher, come previsto per le misure che prevedono l’adozione di soluzioni standard.
Ad ogni ente aderente, dunque, verrà assegnato un voucher economico predefinito, il cui ammontare sarà determinato sulla base di due variabili: la dimensione dell’ente e le scelte fatte in fase di candidatura (per esempio, il numero di servizi da attivare su app IO o da migrare su pagoPA).
L’erogazione delle risorse sarà poi legata al raggiungimento di determinati obiettivi.
Come anticipato, non occorre presentare progetti in fase di candidatura. Sarà sufficiente, infatti, a conclusione dell’iter descritto, presentare al Dipartimento la domanda di erogazione in forma semplificata, a partire dal 15 ottobre 2022.
Il processo di rendicontazione, poi, sarà quindi alleggerito, non sarà necessario rendicontare le singole spese effettuate per ottenere i fondi.
Francesca Ricciulli e Antonello Palasciano
1 Avviso consultabile all’indirizzo: areariservata.padigitale2026.g…
2 Avviso consultabile all’indirizzo: areariservata.padigitale2026.g…
3Avviso consultabile all’indirizzo: areariservata.padigitale2026.g…
4Avviso consultabile all’indirizzo: areariservata.padigitale2026.g…
5Avviso consultabile all’indirizzo: areariservata.padigitale2026.g…
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INTERVISTA DI CORINTO A PROGRESS SKYTG24 IL 30 APRILE
UPDATE on noyb’s 101 complaints: Austrian DPA rejects “risk based approach” for data transfers to third countries
AGGIORNAMENTO sui 101 reclami di noyb: La DPA austriaca respinge "l'approccio basato sul rischio" per i trasferimenti di dati a paesi terzi Mentre alcune DPA hanno investigato a fondo i 101 casi del noyb sui trasferimenti di dati UE-USA, altre hanno semplicemente iniziato a respingere i casi per ragioni discutibili. Lo sforzo coordinato promosso dall'EDPB sta fallendo?
AGGIORNAMENTO su 101 reclami: il DPA austriaco rifiuta l'"approccio basato sul rischio" per i trasferimenti di dati verso paesi terzi
Dopo le rivoluzionarie decisioni del Garante austriaco e francese secondo cui l'uso di Google Analytics è illegale, il Garante austriaco ha ora emesso una seconda decisione, spingendosi ancora oltre: ha dichiarato l'uso dell'anonimizzazione dell'IP di Google una misura di protezione inutile per i trasferimenti di dati tra UE e Stati Uniti. Il DSB ha inoltre respinto la nozione di "approccio basato sul rischio" che era stato sostenuto da Google.
noyb.eu/en/update-noybs-101-co…
UPDATE on noyb’s 101 complaints: Austrian DPA rejects “risk based approach” for data transfers to third countries
While some DPAs thoroughly investigated noyb's 101 cases on EU-US Data Transfers, others just started dismissing cases for questionalbe reason. Is the coordinated effort promoted by the EDPB failing?noyb.eu
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Il video della serata organizzata da #BilancidiGiustizia e #FaLaCosaGiusta Trento con @Carlo Gubitosa :nonviolenza: sull'utilizzo della piattaforma #Mastodon e in particolare dell'istanza sociale.network
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«La manutenzione è per lo più finita. Alcuni file sono ancora in fase di ripristino.
Aggiornati i termini di servizio e l'informativa sulla privacy: respublicae.eu/terms
Ora stiamo eseguendo una configurazione molto minima su una piccola macchina virtuale #Scaleway (Debian 10) + storage di oggetti. Vediamo come va.»
#mastoadmin
Il messaggio di @ResPublicae.eu admin sui problemi di manutenzione dell'istanza mirror dell'eurotwitter
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[share author='Informa Pirata #WeAreAllAssange #PiratesForAssange' profile='https://twitter.com/informapirata' avatar='https://pbs.twimg.com/profile_images/1362822279810449412/luhv2IGn_400x400.jpg' link='https://twitter.com/informapirata/status/1520767449565646849' posted='2022-05-01 14:09:49']Attacchi e controffensive cyber, censure, #privacy sui motori di ricerca e una nota finale su due approfondimenti: uno di @brunosaetta sulle implicazioni del ricorso della #Polonia respinto dall'Europa e uno su #mastodon e il #fediverso di... @informapirata ♥️♥️♥️
Buon 1 Maggio!!
Gli operai sono introvabili ma le paghe offerte sono da fame. La Cgil: «Anche meno di mille euro al mese»
Da una parte ci sono i “capitani” d’azienda, che di fronte a commesse...Marco Agrusti (Gazzettino)
Formazione e reclutamento dei docenti. In Gazzetta Ufficiale il decreto ⬇️
gazzettaufficiale.it/atto/seri…
Buon #1maggio a tutte e a tutti!
Un augurio speciale a chi lavora nella scuola, a tutto il personale che accompagna studentesse e studenti nel loro percorso di studi e di vita.
Russia vs Nord Europa: ‘scontro di civiltà’ alla Biennale di Venezia Anche alla mostra d’arte più prestigiosa del mondo, la battaglia per la forma dell'ordine mondiale di questo secolo che si combatte nelle strade delle città, paesi e villaggi ucraini
James M. Dorsey / The Turbulent World of Middle East Soccer (L'Indro)
“La biblioteca scolastica si presenta”, al via l’iniziativa formativa gratuita che intende presentare le Biblioteche Scolastiche attraverso il racconto di chi nella scuola le progetta, organizza, promuove, anima e coordina, o di chi collabora al loro sviluppo e alla loro promozione.
Info ▶️ indire.it/2022/04/21/in-parten…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
Iscrizione Newsletter - Mi - Ministero dell'istruzione
Oh oh ... the mirror instance that transformed all the twitter accounts of MEPs and European institutions into "fediverse format" is currently not accessible!
Could it be because the @European Commission has decided to open its own official instance? Or is it perhaps because the increase in traffic has negatively impacted their servers?
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È possibile curiosare nella Timeline locale di istanze diverse dalla nostra? Certo che sì!
By @informapirata :privacypride:
⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️
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🎼 È online il programma ufficiale della Settimana della musica a scuola! Una grande festa che si svolgerà dal 9 al 14 maggio per condividere attività e pratiche didattiche innovative.
🎶 Compositori, musicisti, registi, docenti, direttori artistici porteranno il loro contributo alla manifestazione, tutta dedicata alle scuole.
Tra gli ospiti, anche Giuseppe Tornatore, Nicola Campogrande, Paolo Fresu e Giovanni Allevi!
Sarà possibile seguire gli aggiornamenti e gli eventi durante la settimana attraverso l’hashtag #lamusicauniscelascuola sui nostri canali social.
Qui tutti i dettagli ▶ miur.gov.it/web/guest/-/settim…
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I progetti di Elon Musk per #Twitter hanno diversi punti di contatto con #Mastodon, una piattaforma basata sulla decentralizzazione e l'auto-governo. Ma ci sono differenze difficili da trascurare
Di Arielle #Pardes su #Wired
wired.it/article/twitter-elon-…
Twitter, forse la versione che vuole creare Elon Musk esiste già
I progetti dell'imprenditore per il social network hanno diversi punti di contatto con Mastodon, una piattaforma basata sulla decentralizzazione e l'auto-governo. Ma ci sono differenze difficili da trascurareArielle Pardes (Wired Italia)
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Privacy Daily – 29 aprile
Le nazioni lanciano la “Dichiarazione per il futuro di Internet”
Sessantuno nazioni hanno firmato la ” Dichiarazione per il futuro di Internet “, che delinea vari impegni digitali relativi al mantenimento del commercio su Internet.
whitehouse.gov/briefing-room/s…
Il DPA norvegese pubblica linee guida sul consenso dei minori
L’Autorità norvegese per la protezione dei dati, Datatilsynet, ha pubblicato una guida sulla condivisione e l’elaborazione dei dati personali e del consenso dei bambini.
datatilsynet.no/personvern-pa-…
La violazione dei dati interrompe il reclutamento dell’esercito britannico
Il portale di reclutamento online dell’esercito britannico è offline da più di un mese a seguito di una violazione dei dati. I funzionari hanno chiuso il sistema di iscrizione computerizzato a metà marzo per precauzione dopo che i dati personali di oltre 100 reclute dell’esercito sono stati trovati messi in vendita sul dark web.
infosecurity-magazine.com/news…
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LiberaLibri 2022 – Michele Gerace legge “In quel preciso momento” di Dino Buzzati
LiberaLibri 2022 - "Letture dalla Biblioteca" - Michele Gerace legge "In quel preciso momento" di Dino Buzzati
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Microsoft lancia l’allarme: le cyber-operations russe potrebbero coinvolgere i paesi Nato
Anche i virus informatici minacciano l’incolumità dei civili. Dall’inizio del conflitto russo ucraino si è assistito a un’escalation degli attacchi cibernetici in parallelo a quelli condotti con missili, tank e mitragliatori
di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/La Repubblica del 29 Aprile 2022
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, gli attacchi informatici russi sono stati utilizzati per supportare gli obiettivi tattici e strategici dell’esercito, ed “è probabile che quelli che abbiamo osservato siano solo una frazione dell’attività cibernetica contro l’Ucraina”. Il vicepresidente di Microsoft Tom Burton ha presentato così un dettagliato report dell’azienda di Redmond sulla guerra ibrida in corso contro l’Ucraina con l’intento di proteggere i civili da attacchi che possono avere un impatto diretto sulle loro vite e sull’accesso a servizi critici come acqua, luce, gas, distribuzione del cibo, trasporti e ospedali.
Microsoft lancia l’allarme: le cyber-operations russe potrebbero coinvolgere i paesi Nato
Anche i virus informatici minacciano l’incolumità dei civili. Dall’inizio del conflitto russo ucraino si è assistito a un’escal…Arturo Di Corinto (la Repubblica)
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Tempi duri per gli spioni in Europa
HACKER’S DICTIONARY. Pegasus, Kaspersky e le piattaforme americane: la Ue contrattacca con una serie di iniziative volte a limitare i rischi dello spionaggio politico, commerciale e statuale che viola i diritti fondamentali dei suoi cittadini
di ARTURO DI CORINTO per Il Manifesto del 28 Aprile 2022
Negli ultimi dieci giorni tre decisioni slegate tra di loro potrebbero migliorare la sicurezza dei cittadini italiani ed europei nel cyberspace.
Tre fatti slegati tra di loro, ma tutti legati allo spionaggio.
Il primo riguarda lo spionaggio statuale, laddove lo spyware Pegasus venduto ai governi di Ungheria, Polonia, Spagna e forse Francia, è stato probabilmente usato per violare i diritti fondamentali dei cittadini Ue; il secondo riguarda il potenziale spionaggio politico realizzabile con software e tecnologie russe; il terzo riguarda lo spionaggio commerciale delle piattaforme americane che profilano i propri utenti e li guidano a fare scelte che non farebbero di propria iniziativa.
Il 19 aprile si è infatti insediata la commissione d’inchiesta per l’utilizzo illegale del software spia Pegasus prodotto dall’israeliana Nso.
La decisione, presa in marzo dopo la denuncia del suo presunto utilizzo per sorvegliare giornalisti, politici, poliziotti, diplomatici, avvocati, imprenditori, attori della società civile, è diventata urgente di fronte alla rivelazione fatta dal New Yorker della sorveglianza illegale di circa 63 cittadini spagnoli appartenenti ai partiti di sinistra e indipendentisti.
Il Parlamento europeo adesso dovrà indagare sull’uso di Pegasus e altri spyware di sorveglianza per appurare la violazione del diritto dell’Ue e dei nostri diritti fondamentali. Il Comitato dovrebbe presentare una relazione finale entro 12 mesi.
Il 21 aprile è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed è già in vigore, la preannunciata circolare con cui il professor Roberto Baldoni, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha ordinato alla Pubblica amministrazione italiana la diversificazione di prodotti e servizi tecnologici per la sicurezza informatica legati alla Russia.
Le PA destinatarie della circolare, oltre 2.000, devono procedere alla diversificazione di prodotti e servizi di sicurezza informatica, compresi applicativi antivirus, antimalware e gli «endpoint detection and response» della società Kaspersky Lab e della società Group-IB e i «firewall» della società Positive Technologies. In tutti i casi viene sottolineato che la diversificazione riguarda anche prodotti e servizi commercializzati venduti indirettamente e tramite accordi quadro e contratti quadro in modalità on-premise o da remoto.
Francia e Germania si sono già mosse in questa direzione, ma ci aspettiamo lo stesso verso fornitori di altri paesi.
Il 23 aprile 2022 è stato raggiunto un accordo politico provvisorio sul «Digital Services Act» (DSA) tra il Consiglio e il Parlamento Europeo.
Si tratta del primo al mondo volto a proteggere lo spazio della nostra vita digitale dalla diffusione di contenuti illegali e per garantire la protezione dei diritti fondamentali degli utenti.
Una volta approvato si applicherà a tutti gli intermediari online che forniscono servizi nell’Ue e il mancato rispetto di queste regole potrà comportare enormi multe per i giganti della tecnologia.
Obiettivo è quello di aumentare la trasparenza e la responsabilità delle BigTech restie a rinunciare a pratiche commerciali scorrette e a investire nella protezione degli utenti anche di fronte a palesi manipolazioni e a catastrofi sociali come l’infodemia, la disinformazione legata alla pandemia da coronavirus.
Il DSA era atteso anche per affrontare questioni complesse come il divieto di annunci mirati, i «dark patterns», l’accesso ai dati degli utenti, gli obblighi per i motori di ricerca online. Ha previsioni specifiche in caso di crisi come la guerra.
Tempi duri per gli spioni in Europa.
dicorinto.it/testate/il-manife…
How Democracies Spy on Their Citizens
Ronan Farrow reports the inside story of the world’s most notorious commercial spyware and the big tech companies waging war against it.Ronan Farrow (The New Yorker)
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NEXT WEEK REVOLUTION-N.W.R.NEXT WEEK REVOLUTION” 2022, IMPROVED SEQUENCE-PESCHERIA
Parlo di questo disco perché son fermamente convinto che non se ne parli abbastanza;
eppure più l’ascolto e più mi rendo conto che, oltre che essere un’opera di ottima sperimentazione musicale e una collezione di pezzi memorabili e stimolanti, sia un documento sempre più necessario da un punto di vista anche solo concettuale.
iyezine.com/next-week-revoluti…
Next Week Revolution-N.W.R.Next Week Revolution" 2022, Improved Sequence-Pescheria
Registrato tra il 2018 e il 2020, promesso, nella sua forma fisica, per l’ottobre del 2021, ma licenziato solo nel 2022, questo bellissimo reperto ha avuto tutto il tempo per arrivare sui nostri giradischi e risultare, da un punto di vista tematico..In Your Eyes ezine
Diamo il benvenuto alla nuova istanza #mastodon lastminute.one, nata qualche ora dopo la creazione di questo post (il 29 aprile), e dedicata a chi ama viaggiare!
In bocca al lupo a @blackout 🌴
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@dolcestellina75 se ti intetessano i libri, puoi dare un'occhiata a questo progetto joinbookwyrm.org
Qui una lists di server:
Sabato 30 aprile a Pescara sarà presentato l'ultimo libro di Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi - Vivere Pescara - Fondazione Luigi Einaudi
Sabato 30 aprile a Pescara sarà presentato l'ultimo libro di Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi.Fondazione Luigi Einaudi (Fondazione Luigi Einaudi Onlus)
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Australia, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda: si punta tutto su canapa e cannabis terapeutica Rassegna stampa canapa e cannabis nelle testate estere dal 25 al 29 aprile
Si punta tutto sulla cannabis medica. E sulla canapaFrancesco Tortora (L'Indro)
Disponibili i dati di monitoraggio settimanali sull’andamento pandemico in ambito scolastico, relativi al periodo 18-23 aprile.
Qui i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/scuola…
Per consultare la sezione dedicata ▶️ istruzione.it/iotornoascuola/m…
RAMMSTEIN – ZEIT – UNIVERSAL MUSIC – 2022
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Rammstein - Zeit - Universal Music - 2022
Torna uno dei gruppi che hanno maggiormente segnato la musica e l’immaginario degli ultimi trenta anni, i tedeschi Rammstein con il loro nuovo album Zeit.In Your Eyes ezine
Contact-tracing in Europa: il fine (non)giustifica i mezzi – Pt. 4
Quando pensiamo ai cambiamenti epocali che la pandemia del COVID-19 ha apportato alle nostre vite, raramente tendiamo a includere nella lista anche il contact-tracing. Vuoi perché in Italia il dibattito sul tema è stato relativamente ridotto o riservato agli “addetti ai lavori”; vuoi perché meno radicale rispetto a misure senza dubbio più restrittive delle nostre libertà personali...
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La Corte di Giustizia ritorna sul tema della data retention
Con la sentenza del 5 aprile1, la Corte di giustizia si è pronunciata nuovamente sul tema della data retention, confermando il suo orientamento in materia.
Il fatto
La Corte suprema irlandese ha interrogato la Corte di giustizia dell’Ue nell’ambito di una causa civile intrapresa da un soggetto condannato all’ergastolo per un omicidio nel 2015. Il ricorrente ha contestato l’ammissibilità delle prove poste a fondamento della decisione di primo grado, nel caso di specie si trattava di dati di traffico e di dati relativi
all’ubicazione riguardanti chiamate telefoniche.
La decisione della Corte
Secondo la Corte, “il diritto dell’Unione osta a misure legislative che prevedano, a titolo preventivo, la conservazione generalizzata e indifferenziata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione afferenti alle comunicazioni elettroniche, per finalità di lotta ai reati gravi”.
La direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche2 stabilisce il principio del divieto della memorizzazione dei dati relativi al traffico e all’ubicazione. La conservazione rappresenta da una parte un’eccezione alla regola, dall’altra, “un’ingerenza nei diritti fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali, sanciti dagli articoli 7 e 8 della Carta”.
Poco più di un anno fa, con la sentenza del 2 marzo 20213, la Corte affermava come l’acquisizione dei dati telefonici e telematici debba essere sottoposta ad un’autorizzazione di un giudice terzo. Pertanto, la decisione della Corte è in linea con i principi di diritto espressi in passato nell’ambito di altre pronunce4, tuttavia fornisce ulteriori indicazioni per delimitare il perimetro della disciplina.
In particolare, si afferma che l’articolo 15 paragrafo 1 della direttiva 2002/58/CE come modificata dalla direttiva 2009/136/CE, pur non ammettendo la conservazione generalizzata ed indifferenziata dei dati di traffico e relativi all’ubicazione, “per ragioni di contrasto alla criminalità grave e di prevenzione delle minacce gravi alla sicurezza pubblica”, non osta a misure legislative che prevedano:
– la conservazione mirata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione che sia delimitata, sulla base di elementi oggettivi e non discriminatori, in funzione delle categorie di persone interessate o mediante un criterio geografico, per un periodo temporalmente limitato allo stretto necessario, ma rinnovabile;
– la conservazione generalizzata e indifferenziata degli indirizzi IP attribuiti all’origine di una connessione, per un periodo temporalmente limitato allo stretto necessario;
– la conservazione generalizzata e indifferenziata dei dati relativi all’identità civile degli utenti di mezzi di comunicazione elettronica, e
– il ricorso a un’ingiunzione rivolta ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica, mediante una decisione dell’autorità competente soggetta a un controllo giurisdizionale effettivo, di procedere, per un periodo determinato, alla conservazione rapida dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione di cui dispongono tali fornitori di servizi,
se tali misure garantiscono, mediante norme chiare e precise, che la conservazione dei dati di cui trattasi sia subordinata al rispetto delle relative condizioni sostanziali e procedurali e che le persone interessate dispongano di garanzie effettive contro il rischio di abusi.
Inoltre secondo la Corte: “la criminalità, anche particolarmente grave, non può essere equiparata a una minaccia per la sicurezza nazionale”. Coerentemente con quanto stabilito nella pronuncia La Quadrature du Net: “l’obiettivo di preservare la sicurezza nazionale corrisponde all’interesse primario di tutelare le funzioni essenziali dello Stato e gli interessi fondamentali della società mediante la prevenzione e la repressione delle attività tali da destabilizzare gravemente le strutture costituzionali, politiche, economiche o sociali fondamentali di un paese”. Viene così esclusa la possibilità di equiparare le esigenze di sicurezza nazionale con quelle derivanti dal contrasto alla criminalità particolarmente grave, risultando inammissibile una conservazione generalizzata in quest’ultimo ambito.
In secondo luogo, la Corte ha ribadito come non risulti compatibile con il diritto dell’Unione: “una normativa nazionale in forza della quale il trattamento centralizzato delle domande di accesso a dati conservati dai fornitori di servizi di comunicazione elettronica, provenienti dalla polizia nell’ambito della ricerca e del perseguimento di reati gravi, è affidato a un funzionario di polizia, assistito da un’unità istituita all’interno della polizia che gode di una certa autonomia nell’esercizio della sua missione e le cui decisioni possono essere successivamente sottoposte a controllo giurisdizionale”.
Infine ha affermato che risulta in contrasto con la normativa Ue, la limitazione nel tempo degli effetti di una declaratoria di invalidità, da parte del giudice nazionale ed in forza del diritto interno, nei confronti di una normativa nazionale che impone ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica la conservazione generalizzata ed indifferenziata. Tuttavia l’ammissibilità degli elementi di prova così ottenuti rientra, in linea con il principio di autonomia procedurale degli stati membri, nell’ambito del diritto nazionale, sempreché nel rispetto, dei principi di equivalenza e di effettività.
Effetti della pronuncia e disciplina interna
In Italia ai sensidell’art. 24 della Legge 20 novembre 2017 n. 167 (Legge Europea) entrato in vigore il 12 dicembre 2017 di adeguamento della disciplina nazionale alla Direttiva 2017/541 sulla lotta al terrorismo, è stato stabilito che “per le finalità dell’accertamento e della repressione dei reati di cui agli articoli 51, comma 3-quater, e 407, comma 2, lettera a), del codice di procedura penale il termine di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico nonché dei dati relativi alle chiamate senza risposta, è stabilito in settantadue mesi (6 anni).
Ai sensi dell’art 132 del codice privacy permane, per tutti i delitti, il periodo di conservazione e di disponibilità dei dati di traffico telefonico per 24 mesi e del traffico telematico di 12 mesi (di 30 giorni nel caso delle chiamate senza risposta), mentrecon la Legge Europea 167/2017 è stato previsto un periodo di conservazione dei dati di 72 mesi (6 anni) per un buon numero di reati, come quelli contemplati dall’art. 407 comma 2 lett. a) c.p.p., considerati dal nostro ordinamento particolarmente gravi5.
Nella sostanza ciò si traduce in un obbligo generico di conservazione da parte dei gestori dei servizi per un lasso di tempo considerevole, non essendo quest’ultimi in grado di valutare ex ante chi fra i propri utenti possa risultare autore di reati gravi.
Ebbene, proprio in questo obbligo generico di conservazione si può individuare il massimo punto di tensione con i principi affermati dalla Corte. Difatti, nella normativa interna è previsto solo un criterio selettivo (gravità del reato) rilevante nel momento dell’acquisizione, tuttavia, proprio per le ragioni di cui sopra, lo stesso criterio non incide sul regime della conservazione.
Inoltre, se da un lato la disciplina interna risulta in linea con la natura stessa di questo strumento di ricerca della prova, il quale prevede una raccolta generalizzata in considerazione di un’acquisizione potenziale, dall’altro lato essa rispecchia il punto di vista della Consulta relativamente alla minore invasività sulla privacy dello strumento della conservazione, in confronto a quella delle intercettazioni, tale da legittimarne una diversa regolamentazione.
Coerentemente con questa interpretazione, è doveroso ricordare come, fino al D.L. 132/2021, il potere di acquisizione era attribuito al solo pubblico ministero. Proprio in virtù di questo Decreto legge di ottobre 2021, l’articolo 132 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 è stato così modificato: “il comma 3 è sostituito dal seguente: Entro il termine di conservazione imposto dalla legge, se sussistono sufficienti indizi di reati per i quali la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel massimo a tre anni, determinata a norma dell’articolo 4 del codice di procedura penale, e di reati di minaccia e di molestia o disturbo alle persone col mezzo del telefono, quando la minaccia, la molestia e il disturbo sono gravi, ove rilevanti ai fini della prosecuzione delle indagini, i dati sono acquisiti presso il fornitore con decreto motivato del giudice su richiesta del pubblico ministero o su istanza del difensore dell’imputato, della persona sottoposta a indagini, della persona offesa e delle altre parti private”. Dunque, s’intuisce come attraverso tale modifica è stata soddisfatta l’esigenza, sottolineata dalla Corte di giustizia, di introdurre un vaglio, da parte di un’autorità terza, sull’istanza di acquisizione.
Questa nuova formulazione determina come successivamente al vaglio del giudice segua un suo provvedimento autorizzativo che consente al soggetto richiedente (pubblico ministero o difensore) di acquisire i tabulati.
Altra novità da sottolineare è la previsione di una procedura d’urgenza attivabile da parte del pubblico ministero, così recita il nuovo comma 3-bis: “Quando ricorrono ragioni di urgenza e vi è fondato motivo di ritenere che dal ritardo possa derivare grave pregiudizio alle indagini, il pubblico ministero dispone la acquisizione dei dati con decreto motivato che e’ comunicato immediatamente, e comunque non oltre quarantotto ore, al giudice competente per il rilascio dell’autorizzazione in via ordinaria. Il giudice, nelle quarantotto ore successive, decide sulla convalida con decreto motivato. Se il decreto del pubblico ministero non è convalidato nel termine stabilito, i dati acquisiti non possono essere utilizzati”.
Il nuovo impianto normativo prevede una possibilità per il pubblico ministero che non trova egual riscontro nelle facoltà concesse al difensore. Basti pensare al ruolo cruciale che potrebbe avere in questo contesto il criterio di profondità cronologica su citato, ai fini dell’acquisizione dei dati in questione. Difatti, mentre il pubblico ministero, nelle more per la richiesta di acquisizione, può richiedere i dati direttamente al gestore, anche se il relativo decreto dovrà essere successivamente convalidato, il difensore deve in ogni caso attendere il provvedimento autorizzativo del GIP. È inconfutabile come ciò si possa tradurre in una disparità di trattamento degli attori coinvolti in questa prima fase del procedimento (art. 111 cost.).
A ben vedere questo assetto risulta incompatibile con l’orientamento della Corte, dal quale risulta in maniera evidente la preoccupazione per l’invasività di questo strumento sulla vita privata dei cittadini, indipendentemente da qualsiasi collegamento con una fattispecie delittuosa.
In questo quadro si renderà necessario un intervento del legislatore, il quale “dovrà elaborare una disciplina processuale ad hoc sui tabulati in cui specificare, in una prospettiva futura e non passata, le categorie di soggetti da proteggere e quelli di cui potranno essere forniti i dati ( ad esempio indiziati di gravi reati o persone in procinto di commettere un grave reato), elementi oggettivi e non generici (indizi di colpevolezza di gravi reati già commessi o al fine di prevenire la commissione di gravi reati), il criterio geografico (la zona circostante la scena del delitto), il periodo limitato ma rinnovabile” 6.
Infine, potrebbe risultare tanto più utile prevedere una disciplina per la conservazione rapida e il relativo accesso, specificando condizioni e modalità per l’attuazione dell’ordine di quick freeze.
Domenico Talarico
1 Sentenza del 5 aprile 2022, C-140/20;
2 Direttiva 2002/58/CE come modificata dalla direttiva 2009/136/CE;
3 Sentenza del 2 marzo 2021, H.K. c. Prokuratuur, C 746-18;
4 Sentenze del 21 dicembre 2016, Tele2 Sverige et Watson e a., C-203/15 e C-698/15; del 6 ottobre 2020, Privacy International, C-623/17, e La Quadrature du Net e a., C-511/18, C-512/18.
5 Cfr. S. Aterno, Data retention: la sentenza della Corte di Giustizia europea sull’acquisizione dei dati di traffico (telefonico e telematico). Uno sguardo alla situazione italiana, disponibile al sito: e-lex.it/it/data-retention-la-…
6 Confronta V. Stella, Spangher: «La Corte di Giustizia della Ue ha sancito la fine del regime dei tabulati», in IL DUBBIO disponibile al sito www.ildubbio.news/2022/04/20/spangher-intercettazioni/
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Antonio Vigilante
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