Ubriaco alla guida di una Google Car: Dopo l’incidente urina in presenza dei Carabinieri
Un episodio curioso e preoccupante è accaduto di recente quando un uomo, visibilmente ubriaco, si è messo alla guida della sua Google Car, un veicolo che ha suscitato molteplici discussioni negli ultimi anni.
L’incidente è avvenuto a Castello d’Aviano (Pn) e ha coinvolto due persone: un 38enne di Fontanafredda, che è uscito quasi illeso, e un 57enne di Aviano. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Polcenigo, intervenuti per i rilievi, il conducente della Honda – che trasportava i supporti necessari per i dispositivi fotografici sul tetto, utilizzati per aggiornare le mappe stradali – ha invaso la corsia opposta mentre affrontava una curva, proprio nel momento in cui stava sopraggiungendo una Fiat Uno.
Nell’incidente il conducente ha perso il controllo del veicolo, finendo per schiantarsi contro un altro automobilista. Questo evento ha immediatamente richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine, che sono accorse sul luogo per gestire la situazione.
Le autorità intervenute hanno trovato il conducente in stato di ebrezza (un tasso alcolemico tre volte superiore al limite consentito), a testimonianza di una notte di eccessi. Nonostante il veicolo fosse dotato di tecnologia avanzata, l’uso della Google Car non ha impedito al guidatore di commettere un grave errore di giudizio.
Dopo l’incidente, l’uomo ha mostrato comportamenti inappropriati, tra cui l’atto di urinare davanti ai carabinieri, un gesto che ha ulteriormente aggravato la sua situazione. Gli agenti hanno quindi ritenuto opportuno ritirare la patente di guida dell’uomo e denunciarlo per guida in stato di ebbrezza.
Le Google Car servono per il mapping delle strade utilizzate dal servizio Google Street View, una caratteristica di Google Maps e Google Earth che fornisce viste panoramiche a 360° in orizzontale e a 160º in verticale lungo le strade, a distanza di 10-20 metri l’una dall’altra, e permette agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno.
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Read All About It: The 2024 Supercon Site is Live
With the 2024 Hackaday Supercon just a couple weeks away, we’re pleased to announce that the official site for the three-day event is now live!
On the brand-new Supercon page, you can find a listing of all of our fantastic speakers, the hands-on workshops, and perhaps most importantly, the schedule of when everything is happening. As always, Supercon is jam-packed with incredible content, so you’ll want to consult with the schedule to navigate your way through it. Don’t worry if it ends up that two talks you want to see are scheduled for the same time — we’ll be recording all of the talks and releasing them on the Hackaday YouTube channel, so you won’t miss out.
If you’re still on the fence, we do have a few tickets left at the time of this writing. All of the workshops are full at this point, but you can still get on the waiting list for a few of them just in case a spot opens up.
STATI UNITI: Trump rimonta e scala le minoranze etniche
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Trump conquista crescenti consensi nelle comunità ispaniche, afroamericane e tra le altre minoranze etniche. Kamala Harris in difficoltà
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Tecnologia Obsoleta, Risultati Letali: Come Hezbollah è Caduta nella Trappola Esplosiva
Come abbiamo visto, una strategia ingegnosa ha trasformato i dispositivi di Hezbollah in bombe ambulanti, utilizzando tecniche avanzate per infiltrare esplosivi nei loro sistemi e confondere le loro operazioni. Avevamo parlato a suo tempo del PETN, un potente esplosivo militare inserito all’interno di tre tipologie di cercapersone tra le quali Motorola LX2, Teletrim, Gold Apollo.
Ma la domanda era, tecnicamente come erano riusciti a farlo?
L’eplosivo PETN racchiuso negli strati della batteria
Da una analisi condotta da Routers, secondo una fonte libanese con conoscenza diretta dei cercapersone e secondo le foto dello smontaggio della batteria visionate dalla Reuters, gli agenti che hanno costruito i cercapersone hanno progettato una batteria che nascondeva una piccola ma potente carica di esplosivo al plastico e un nuovo detonatore invisibile ai raggi X.
Gli esplosivi PETN sono stati nascosti tra due celle rettangolari di una batteria sotto forma di un sottile foglio quadrato. Una striscia di materiale altamente infiammabile, che fungeva da detonatore, riempiva lo spazio tra le celle. L’intero assemblaggio, racchiuso in una custodia di plastica nera e un involucro di metallo, non conteneva parti metalliche, rendendo difficile il rilevamento tramite raggi X. Il dispositivo era progettato per generare una scintilla, sufficiente ad accendere il materiale detonante e innescare l’esplosione del PETN.
Immagine dall’articolo “How Israel’s bulky pager fooled Hezbollah” di Reuters
Una operazione basata su ottime Esche
Dopo aver ricevuto i cercapersone a febbraio, Hezbollah ha sottoposto i dispositivi agli scanner di sicurezza aeroportuali per verificare la presenza di esplosivi, ma non è stato rilevato nulla di sospetto. Gli esperti hanno ipotizzato che i dispositivi generassero una scintilla per attivare il materiale detonante e far esplodere il foglio di PETN. Gli esplosivi occupavano circa un terzo del volume della batteria, che aveva quindi una capacità energetica ridotta.
Il presidente di Gold Apollo, Hsu Ching-kuang, ha rivelato di essere stato contattato tre anni fa da Teresa Wu e dal suo superiore, “Tom”, per un accordo di licenza. Hsu ha concesso loro il diritto di progettare e commercializzare prodotti a marchio Gold Apollo, ma non conosceva bene il manager e non sapeva se collaborassero con l’intelligence israeliana. Ha descritto la sua azienda come vittima del complotto, affermando di non avere informazioni sulle capacità letali dei cercapersone coinvolti. Gold Apollo ha rifiutato ulteriori commenti.
I leader di Hezbollah hanno avviato indagini interne per scoprire come sia avvenuta la violazione della sicurezza relativa ai cercapersone acquistati, ritenuti compromessi. Dopo aver constatato l’intercettazione delle comunicazioni cellulari da parte di Israele, il gruppo ha optato per i cercapersone. Le indagini hanno rivelato che un venditore ha utilizzato una strategia di prezzo aggressiva per convincere Hezbollah a scegliere l’AR-924. Gli attacchi israeliani successivi hanno portato a un’escalation del conflitto, culminando nell’uccisione di un alto funzionario di Hezbollah, Nabil Kaouk.
Anche la tecnologia Obsoleta può essere hackerata
Il successo di questa tattica risiedeva nell’accuratezza delle esche. Israele è stato in grado di creare scenari credibili per Hezbollah, che, credendo di intercettare informazioni vitali, mobilitava risorse su fronti sbagliati, lasciando i veri obiettivi israeliani praticamente indisturbati.
In sintesi, i cercapersone israeliani rappresentano un esempio di come la tecnologia, anche quella apparentemente superata, possa essere sfruttata in modo ingegnoso per manipolare il nemico in scenari di guerra. Israele ha utilizzato questi dispositivi non solo come strumenti di comunicazione, ma come vere e proprie armi psicologiche, ingannando Hezbollah e guadagnando un vantaggio strategico cruciale.
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Panico nel Golfo, le petromonarchie chiedono di contenere l’attacco israeliano all’Iran
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mentre si attendono in ogni momento i raid aerei contro l'Iran, Netanyahu avrebbe accettato di ridimensionare la portata della rappresaglia israeliana anche per le pressioni delle monarchie arabe del Golfo che temono di subire le
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Carmelo Miano è entrato nella Posta di 46 Magistrati tra cui Nicola Grattieri! E La MFA?
Il giovane hacker di 24 anni Carmelo Miano è stato arrestato a Roma dopo aver violato numerosi account e sistemi informatici della Procura di Napoli. A quanto riporta il quotidiano La Repubblica, l’hacker avrebbe violato anche la casella di posta elettronica di Nicola Gratteri.
Quattro anni di Corsa contro l’Hacker
Per oltre quattro anni, l’hacker ha sfruttato le sue abilità per accedere illegalmente a migliaia di file riservati, tra cui ordinanze giudiziarie e documenti sensibili, rubando password e diffondendo malware. Le indagini, condotte dalla Polizia Postale, hanno rivelato che l’hacker utilizzava più identità per sfuggire alle autorità.
L’operazione che ha portato all’arresto è stata condotta dai magistrati Sofia Cozza e Vincenzo Piscitelli, i quali hanno sottolineato la gravità del danno arrecato ai sistemi di sicurezza del Ministero della Giustizia. Da quanto è stato riportato, l’hacker conosceva le password di ben 46 PM.
Durante l’arresto, l’hacker è stato trovato in possesso di una notevole quantità di dati rubati, inclusi documenti giudiziari ancora sotto segreto investigativo. Questo caso è considerato una delle più serie violazioni informatiche subite dal sistema giudiziario italiano negli ultimi anni
Il giovane, originario di Gela, è accusato di “accesso abusivo a sistema informatico finalizzato al dossieraggio e alla diffusione di malware”. Le autorità stanno indagando su possibili mandanti o complici, e altri tre sospetti sono già sotto inchiesta. Il coinvolgimento dell’hacker non si limita solo al furto di informazioni: ha anche cercato di sfruttare le sue incursioni digitali per influenzare procedimenti giudiziari, mettendo a rischio indagini in corso.
Nicola Grattieri vittima delle scorribande di Miano
Nicola Gratteri, uno dei magistrati colpiti dall’attacco, ha commentato che la minaccia rappresentata dall’hacker ha costretto molti della sua Procura a sospendere temporaneamente l’uso delle comunicazioni digitali, tornando a utilizzare metodi tradizionali per evitare ulteriori compromissioni. Anche Giovanni Melillo, procuratore nazionale Antimafia, ha espresso la sua preoccupazione, evidenziando come questo tipo di attacchi informatici metta a rischio la sicurezza dello Stato.
La vicenda ha destato allarme non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche nell’opinione pubblica, poiché solleva serie domande sulle capacità di difesa informatica delle istituzioni. Gli esperti suggeriscono che questo incidente debba servire da monito per rafforzare le misure di sicurezza, specialmente nel settore giudiziario, spesso oggetto di attacchi da parte di cybercriminali sofisticati.
Lo spettro dell’assenza della Multi Factor Authentication
Conoscere le password di 46 magistrati e accedere ripetutamente ai loro account implica una violazione massiccia e sistematica dei sistemi informatici, la quale solleva gravi interrogativi sulle misure di sicurezza adottate. Se l’hacker ha ottenuto accesso ai token di autenticazione legati a ciascun terminale, significa che ha avuto accesso fisico o remoto a ogni dispositivo, un’impresa complessa e particolarmente avanzata.
Dalle informazioni diffuse sui media, Miano aveva accesso ai PC dai quali recuperava le password di accesso con uno script sui browser degli utenti. Qualora fosse stata attivata la MFA, il secondo fattore sarebbe stato trasmesso sullo smartphone e quindi su una APP Authenticator o tramite SMS. Quindi oltre al PC avrebbe dovuto violare anche gli Smartphone dei magistrati oppure aver sfruttato le falle del protocollo SS7 per l’intercettazione degli SMS, cose effettivamente molto evolute.
Se la multi-factor authentication (MFA) non era presente, l’accesso alle caselle di posta elettronica sarebbe stato incredibilmente facile per un cybercriminale con sufficienti competenze e gli accessi corretti. La MFA, che richiede più livelli di verifica, è oggi uno standard basilare per proteggere le credenziali, rendendo qualsiasi sistema senza questa misura vulnerabile anche agli attacchi più semplici.
Sebbene tutto questo risulti ancora da chiarire da parte della Magistratura, nel caso in cui tale misura non sia stata implementata viene da dire come sia possibile che un settore così strategico per la sicurezza nazionale non abbia adottato protezioni basilari di questo tipo per proteggere le caselle di posta elettronica dei suoi magistrati.
La magia del Data Breach
Come spesso abbiamo riportato, Oggi esiste una letteratura sterminata su quelle che sono le buone pratiche di sicurezza informatica, oltre a molte normative e direttive che ci hanno insegnato importanti lezioni su come implementare e controllare una buona postura cyber.
Il problema è che avvengono costantemente cose terribilmente paradossali negli incidenti informatici che non sono motivabili da un “accidentalità” dovuta ad un’alta sofisticazione di un “attacco di livello”. Pertanto occorre fare delle giuste considerazioni e dire una cosa che a molti non piacerà, ovvero: per fortuna che ci sono i Data Breach!
In generale, la maggior parte delle aziende dopo un attacco informatico si organizza spendendo tantissimi soldi per avviare miglioramenti o programmi cyber. Tanti soldi quanti non avrebbero mai pensato di spendere in tutta la loro esistenza sulla cybersecurity.
Ma questa volta i soldi non sono di un azionista di maggioranza di una multinazionale americana, i soldi sono di noi cittadini. Pertanto speriamo che questi vengano finalmente spesi bene!
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OXFAM. A causa delle guerre, ogni giorno migliaia di persone muoiono di fame
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il rapporto, Food Wars, ha esaminato 54 paesi colpiti dal conflitto e ha scoperto che rappresentano quasi tutti i 281,6 milioni di persone che affrontano oggi la fame acuta.
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Un Viaggio Molto Caro! Così i Criminali Informatici Possono Rovinarti le Vacanze
I truffatori che utilizzano lo strumento Telekopye hanno ampliato le loro operazioni e hanno iniziato a prendere di mira gli utenti dei servizi di prenotazione di alloggi come Booking.com e Airbnb. Telekopye è un insieme di strumenti eseguiti su Telegram che i criminali utilizzano per creare pagine di phishing e rubare i dati degli utenti.
Telekopye divenne nota per la prima volta nel 2023. Lo strumento consente di creare pagine false in cui le vittime inseriscono i dettagli della carta bancaria. Nel corso dell’anno si sono sviluppati schemi fraudolenti che utilizzano Telekopye e ora coprono non solo le piattaforme di trading, ma anche i servizi di prenotazione di alloggi.
Lo schema della truffa è il seguente: i criminali contattano gli utenti delle piattaforme segnalando presunti problemi con il pagamento della prenotazione. Alle vittime viene chiesto di seguire un collegamento a una pagina falsa molto simile all’originale. La pagina contiene già informazioni sulla prenotazione effettiva, il che rende la truffa ancora più convincente. I truffatori ottengono dati per accedere ai conti di hotel e immobili acquistando conti rubati su forum clandestini.
Esempio di un falso modulo di pagamento di Booking.com creato da Telekopye
Una delle caratteristiche distintive di Telekopye è la sua facilità d’uso: i criminali informatici non necessitano di conoscenze tecniche particolari. Lo strumento fornisce tutti gli strumenti necessari per creare messaggi siti fake, pagine Web ed e-mail di phishing.
I truffatori dei gruppi che utilizzano Telekopye operano secondo un modello di business, con gerarchie chiaramente strutturate e orari di lavoro fissi. All’interno dei gruppi viene mantenuta una corrispondenza dettagliata su ogni transazione, che aiuta a controllare la distribuzione dei fondi rubati.
Un esempio di chat online tra l’aggressore (a sinistra) e la vittima (a destra)
Secondo ESET, il numero di attacchi fraudolenti ai servizi di prenotazione di alloggi è aumentato notevolmente nel 2024, soprattutto durante i mesi estivi. Nel mese di luglio tali attacchi hanno superato per la prima volta il numero dei casi di attacchi classici che coinvolgevano piattaforme di trading. Nei mesi di agosto e settembre la frequenza degli attacchi contro entrambe le categorie di servizi si è stabilizzata.
Anche la piattaforma Telekopye viene costantemente migliorata. I truffatori hanno aggiunto nuove funzionalità come la generazione automatica di pagine di phishing e la protezione DDoS integrata per proteggersi dagli attacchi della concorrenza.
Per proteggersi da tali truffe, ESET consiglia di verificare sempre l’autenticità dei messaggi, evitare di fare clic su collegamenti sospetti e utilizzare soluzioni antivirus in grado di avvisare l’utente della presenza di siti di phishing.
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DIY Core Rope Memory Z80 Demonstrator Generating a Fibonacci Sequence
We’ve seen a few retro products using core rope memory, such as telephone autodiallers. Obviously, we’ve covered the Apollo program computers, but we don’t think we’ve seen a complete and functional DIY computer using core rope memory for program storage until now. [P-lab] presents their take on the technology using it to store the program for a Z80-based microprocessor demoboard, built entirely through-hole on a large chunk of veroboard.
For the uninitiated, core rope memory is a simple form of ROM where each core represents a bit in the data word. Each wire represents a single program location. Passing a wire through the core sets the corresponding bit to a logic 1, else 0. These wires are excited with an AC waveform, which is coupled to the cores that host a wire, passing along the signal to a pickup coil. This forms an array of rudimentary transformers. All that is needed is a rectifier/detector to create a stable logic signal to feed onto the data bus.
For this to work as a ROM with the Z80, the address bus is decoded to 16 individual lines using a CMOS 4515 4-16 decoder. These lines each drive a 2n2222 NPN transistor, pulling one end of the associated address wire to ground. The other ends of all address wires are tied to a common AC-coupled oscillator based around our good friend, the 555 timer. A simple rectifier is formed for each core sense circuit with a BAT85 Schottky diode and a 1 nF capacitor, which passes the sense signal along to a CMOS 4508 dual 4-bit latch. The output of which is passed back to the Z80 data bus via some multiplexing logic. Other than some indicator LEDs on the data bus, the only other IO or indication on this board are a couple of 7-segment displays. Obviously, the ROM is limited to a meagre 16 bytes of storage, making a meaningful demo rather limited. Luckily, it’s possible to code a Fibonacci sequence generator in that space, including driving the output latch to update the display. We wonder now what else could be made to fit in such a restricted code?
We covered DIY core rope memories before, like here and here; they’re not news to us. Compare and contrast a DIY magnetic core memory. Less efficient at this scale? We think so, too.
youtube.com/embed/26skBvMBiA4?…
thanks to [Giuseppe] and [Survival Hacking] for the tip!
Winamp Taken Down: Too Good For This Open Source World
If you picked today in your hackerspace’s sweepstake on when Winamp would pull their code repository, congratulations! You’re a winner! The source for the Windows version of the venerable music player was released on GitHub three weeks ago, and after some derision over its licence terms, a bunch of possible open source violations, and the inadvertent release of some proprietary third-party code, it’s been taken down. We’re sure that if you still have a burning desire to look at it then it won’t be too difficult to find a copy through your favorite search engine, leaving the question of what really just happened.
It’s fairly obvious that the owners of the code lacked some level of understanding of just what open source really is, based on their not-really-open licence and all those code leaks. They did back down on not allowing people to create forks, but it’s evident that they didn’t anticipate the reaction they got. So were they merely a bit clueless, or was it all just a publicity stunt involving a piece of software that’s now of more historical than practical interest? It’s possible we’ll never know, but the story has provided those of us sitting on the fence eating popcorn with some entertainment.
giornalismolibero.com/le-richi…
Module Makes Noisy Projects Easy
You want to add voice, music, or sound effects to your project. What do you do? Sure, it is easy enough to plug a Raspberry Pi or some other tiny computer, but that’s not always desirable from a power, space, or cost point of view. [Mellow_Labs] shows a module that makes it simple to add sound to any project. The little board is just big enough to house a speaker and doesn’t cost much. Check it out in the video below.
The device allows you to preload tracks as MP3 files. There are two ways to control it: via a serial port, or using a single pin that can accept commands like you might expect from a MP3 player, like play and next track.
The module was loud, and the built-in speaker can be replaced. The module’s documentation doesn’t seem to include any example code, but [Mellow_Labs] has code for you on GitHub. It probably isn’t going to win any audiophile awards, but you don’t expect that from something just a little bigger than an inch across and not even a half-inch tall. Seems like a good thing for your Halloween props.
It isn’t that we haven’t seen MP3 modules before, but this one is nicely integrated and complete. We wondered if a 3D-printed cone might make this a nice custom bike horn or if it would need more amplification.
youtube.com/embed/RloY9t0kO2w?…
Clockwork Derby: Digital Robo Rally, Steampunk Style
Inspired by the classic game Robo Rally, [Ytec3D]’s Clockwork Derby takes tabletop gaming to the next level by combining steampunk aesthetics with automation. We recently had the chance to see it live at Hackfest, together with [Ytec3D]’s animatronic tentacle, and we can say that his new take on playful robotics offers a unique experience for game enthusiasts. The 300×420 mm board uses magnets, motors, and card readers to handle up to eight players, creating a smooth, automated version of Robo Rally where players can focus on strategy while the board handles movement.
In Clockwork Derby, game pieces are moved by a magnetic system controlled by the board, which rotates and shifts pieces in real-time. Each player uses a card reader to program moves, with up to five cards per round. The board scans these cards via barcode scanners, so you don’t have to worry about tracking your moves or adjusting game pieces manually. [Ytec3D]’s game rules have been optimized for the automated setup, allowing for smoother gameplay and an emphasis on strategic choices.
The project is a standout for hackers and tinkerers who appreciate blending physical mechanics with digital precision. It’s a great example of how classic games can be modernized with a bit of ingenuity and tech. For those interested in DIY gaming projects or automation, Clockwork Derby is definitely worth exploring. To dive deeper into the build details and see more of the project, visit [Ytec3D]’s project page for an in-person look at this inventive tabletop game!
youtube.com/embed/8uJ5YfFld00?…
FLOSS Weekly Episode 805: Mastodon — Bring Your Own Algorithm
This week Jonathan Bennett and Jeff Massie chat with Andy Piper about Mastodon! There’s a new release of Mastodon, and plenty on the road map to keep everybody excited!
youtube.com/embed/5TH4uKfE0bA?…
Did you know you can watch the live recording of the show Right on our YouTube Channel? Have someone you’d like us to interview? Let us know, or contact the guest and have them contact us! Take a look at the schedule here.
play.libsyn.com/embed/episode/…
Direct Download in DRM-free MP3.
If you’d rather read along, here’s the transcript for this week’s episode.
Places to follow the FLOSS Weekly Podcast:
hackaday.com/2024/10/16/floss-…
Test messaggio inviato da web con menzione:
@informapirata ⁂ :privacypride:
@Test: palestra e allenamenti :-)
Test messaggio con menzione WordPress e peertube
𝔻𝕚𝕖𝕘𝕠 🦝🧑🏻💻🍕 likes this.
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The Redbox operating system has been dumped, and people are repurposing the massive DVD kiosks they've saved from the scrap heap.
The Redbox operating system has been dumped, and people are repurposing the massive DVD kiosks theyx27;ve saved from the scrap heap.#Redbox #CarRepair #Reverseengineering
Tinkerers Are Taking Old Redbox Kiosks Home and Reverse Engineering Them
The Redbox operating system has been dumped, and people are repurposing the massive DVD kiosks they've saved from the scrap heap.Jason Koebler (404 Media)
Keebin’ with Kristina: the One with the Folding Butterfly Keyboard
Want to give prospective employers a business card that doesn’t immediately get tossed? Of course you do. If you’re one of us, the answer is obvious: make it some kind of a PCB.
Image by [Ricardo Daniel de Paula] via Hackaday.IOBut as those become commonplace, it’s imperative that you make it do something. Well, you could do a lot worse than giving someone a fully-functioning capacitive-touch keyboard to carry around.
[Ricardo Daniel de Paula] initially chose the CH32V303 microcontroller because it has native USB 2.0 and 16 capacitive touch channels, which can support up to 48 keys via multiplexing.
But in order to reduce costs, [Ricardo] switched to the CH582M, which does all that plus Bluetooth communication. The goal is to have an affordable design for a unique, functioning business card, and I would say that this project has it in spades.
Btrfld is a Folding Butterfly Keyboard
This origami beauty’s name is pronounced ‘butter-fold‘, by the way. And that’s because this is a folding, portable version of the original butterfly keyboard by [SolidusHal]. Be sure to check out the .gif of it folding and unfolding on the first link.
Image by [SolidusHal] via redditInstead of the Kailh Chocs you were probably expecting, this bad boy has Cherry MX ULP (ultra-low profile) switches, which [SolidusHal] reports are really nice-feeling with a tactile bump. The jury is still out as to how they compare with Chocs, however. With these, the overall thickness of the thing is only 15.5 mm.
As [SolidusHal] says over on GitHub, there aren’t any amazing sources of ULP keycaps yet, so the best option is to print them, and of course you’ll find the STLs in the repo. But beware, an FDM printer isn’t up to this task.
While you could hand-wire this thing, board files are available, so you should probably use them if you’re gonna build your own. And controller-wise, you can use a nice!nano or a BlueMicro840, or just a Pro Micro if you don’t want Bluetooth.
The Centerfold: Taste the Rainbow
Image by [haunterloo92] via redditYou know I can’t resist a rainbow, right? And a translucent case too; that just takes the cake. This here is [haunterloo92]’s Locus keyboard, which features a carbon fiber plate, Lichicx silent tactile switches, and GMK CYL ZX keycaps, which of course recall the Sinclair Spectrum ZX. Not sure what desk mat that is, but it recalls ye old Apple rainbow, don’t you think? But good luck searching for it. (I had none.)
Do you rock a sweet set of peripherals on a screamin’ desk pad? Send me a picture along with your handle and all the gory details, and you could be featured here!
Historical Clackers: Salter No. 5
The curved keyboard of this Victorian beauty isn’t just for looks — it was designed to mimic the shape of the hands and thus be more comfortable.The Salter no. 5 in all its Victorian glory. Image via Antikey Chop
What you can’t do with this one is slouch in your chair, otherwise you won’t see what you’re typing over that curved, black shield in the middle.
It is thought that there were no Salter nos. 1-4, and that Salter started with a higher number as to appear more established. Although sold by George Salter’s family company, the typewriter was invented by James Samuel Foley in 1892.
The Salter no. 5 features a three-row keyboard with two Shifts, one for upper case and the other for figures. Altogether, there are 28 keys that can produce 84 characters.
While early 5s used an ink pad, the later models employed a ribbon. They were marketed to compete with Remington typewriters and such, but at one-half or one-third the cost. Even so, they were one of the best typewriters available at the time.
ICYMI: KanaChord Plus Makes Comprehensive Japanese Input Simple
Have you ever wished you had a separate, smaller keyboard for inputting another language so you didn’t have to switch up your OS every time? Well, then KanaChord Plus is the keyboard for you, as long as your second language is Japanese.
Image by [Mac Cody] via GitHub[Mac Cody]’s update supports a whopping 6,165 Kanji along with 6,240 of the most common Japanese words containing Kanji. This is on top of what KanaChord already supported — all the Kana characters which make up the rest of Japanese writing.
As you may have guessed, KanaChord takes chording input — pressing multiple keys at once as you would on a piano. It uses color in order to indicate character type, Kana mode, and even to provide error feedback. Worried that it won’t work with your OS? There’s a slide switch to select one of three Unicode key sequences. Guess which three.
The touch screen is the icing on this updated cake. As you chord, an incremental Input Method Editor will search the embedded dictionaries and display an ordered list of Japanese words and Kanji choices to scroll through and select. [Mac Cody] has plans to support the Pico 2 and will update the comprehensive repo when it’s ready.
Got a hot tip that has like, anything to do with keyboards? Help me out by sending in a link or two. Don’t want all the Hackaday scribes to see it? Feel free to email me directly.
Se vuole contare domani, l’Europa deve agire oggi. Il bilancio di Borrell sull’Ue
@Notizie dall'Italia e dal mondo
[quote]Nel 2022 l’Europa era addormentata e la guerra d’Ucraina ha rappresentato una sveglia per il Vecchio continente, peccato che, una volta svegli, “non ci si può girare dall’altra parte” e rimettersi a dormire. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche
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Unifil, l’Italia chiama a raccolta i partner europei per concordare una linea d’azione comune
@Notizie dall'Italia e dal mondo
[quote]Incontro ai vertici per definire le prossime mosse diplomatiche dei Paesi che partecipano all’iniziativa di peacekeeping nella regione, dopo che ulteriori incidenti hanno sollevato timori per la sicurezza dei militari impegnati
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L’UE dice Basta alle IA che violano i diritti dei Lavoratori! Dichiarata Guerra alle Pratiche Invasive!
L’intelligenza artificiale (IA) sta trasformando rapidamente il mondo del lavoro, con applicazioni che spaziano dal reclutamento alla gestione delle prestazioni dei dipendenti. Tuttavia, non tutti gli usi dell’IA sono considerati eticamente accettabili. In risposta a preoccupazioni crescenti, l’Unione Europea ha introdotto il Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale del 13 giugno 2024, imponendo severi limiti su pratiche considerate pericolose o contrarie ai diritti fondamentali dei lavoratori.
A partire dal 2 febbraio 2025, l’articolo 5 del regolamento entrerà in vigore, stabilendo divieti su determinate pratiche di IA che mirano a tutelare la dignità umana, la privacy e a prevenire discriminazioni. Ecco le quattro aree principali in cui l’UE ha detto “no” alle tecnologie di IA.
1. Tecniche Subliminali: Manipolazione Invisibile dei Dipendenti
Uno dei divieti più significativi riguarda l’uso di tecniche subliminali per manipolare i dipendenti. Questi sistemi, progettati per influenzare il comportamento delle persone senza che se ne accorgano, possono alterare le decisioni dei lavoratori attraverso messaggi nascosti in ambienti virtuali o interfacce uomo-macchina.
L’obiettivo è manipolare le scelte in modi che i dipendenti non farebbero consapevolmente, portando a conseguenze psicologiche negative, come lo stress, o economiche, come l’accettazione di condizioni contrattuali sfavorevoli. L’UE ha deciso di bloccare queste pratiche per proteggere la libertà di scelta e la salute mentale dei lavoratori.
2. Sfruttamento delle Vulnerabilità: Protezione per i Lavoratori Più Deboli
Un altro punto chiave del regolamento è il divieto di sfruttare le vulnerabilità sociali ed economiche dei dipendenti tramite IA. Alcuni sistemi sono progettati per prendere di mira lavoratori in condizioni di difficoltà, come minoranze etniche o persone in situazioni economiche precarie.
L’uso di IA in questi casi può influenzare negativamente la capacità dei dipendenti di negoziare condizioni di lavoro eque, spingendoli ad accettare mansioni mal retribuite o insicure. Questa pratica, anche se a volte non intenzionale, viene vista come un abuso delle disuguaglianze sociali e viola i principi di giustizia ed equità. L’UE, attraverso questo divieto, punta a garantire pari opportunità per tutti i lavoratori, indipendentemente dalle loro circostanze.
3. Valutazione Emotiva: Stop all’Analisi delle Emozioni
Le tecnologie di IA che analizzano le emozioni dei lavoratori in base a dati biometrici o espressioni facciali sono un’altra area vietata. Questi sistemi, che monitorano in tempo reale le reazioni emotive durante riunioni o attività lavorative, sono spesso utilizzati con l’intento di misurare l’impegno o lo stress dei dipendenti.
Tuttavia, l’analisi delle emozioni è vista come una grave intrusione nella privacy e può condurre a discriminazioni ingiustificate. L’UE ha vietato l’uso di queste tecnologie per evitare che i lavoratori vengano valutati su basi emotive che non riflettono la loro effettiva performance professionale.
4. Classificazione Sociale: Niente Più Sistemi di Punteggio Comportamentale
L’ultimo grande divieto riguarda i sistemi di classificazione sociale. Queste tecnologie assegnano punteggi ai dipendenti in base al loro comportamento o alle loro interazioni sociali sul posto di lavoro. Ad esempio, un sistema potrebbe monitorare le interazioni tra colleghi per determinare un punteggio di “cooperazione” o “produttività”, influenzando le decisioni su promozioni o aumenti salariali.
Questo tipo di monitoraggio prolungato può portare a trattamenti ingiusti o discriminatori, compromettendo l’equità e la meritocrazia nelle decisioni aziendali. L’UE ha deciso di bloccare questi sistemi per garantire che i lavoratori siano giudicati solo in base alle loro competenze e risultati, non su criteri comportamentali soggettivi.
Conclusione: Verso un Lavoro più Etico e Umano
I divieti imposti dall’Unione Europea dimostrano un impegno forte e deciso a proteggere i diritti dei lavoratori nell’era digitale. Sebbene l’IA offra enormi potenzialità, è fondamentale che il suo uso non sacrifichi la dignità umana o i principi di equità.
I datori di lavoro dovranno rivedere le loro pratiche e conformarsi ai nuovi regolamenti entro il 2025, pena sanzioni severe. Questa svolta normativa segna un importante passo avanti verso un futuro lavorativo più equo, etico e rispettoso dei diritti fondamentali.
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Medicina, addio ai test d’ingresso: gli studenti saranno valutati dopo 6 mesi
@Politica interna, europea e internazionale
Addio ai test d’ingresso per le facoltà universitarie di Medicina: dopo un semestre ad accesso libero, verrà stabilita una graduatoria nazionale tenendo in considerazione gli esami fatti che saranno uniformi per tutti. Il proseguimento degli studi al secondo semestre sarà
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13.000 Vittime Del Trojan TrickMo: ll Trojan Bancario che Ruba PIN e Credenziali
Gli analisti di Zimperium hanno scoperto 40 nuove versioni del trojan bancario Android TrickMo. Queste varianti sono associate a 16 dropper, 22 diverse infrastrutture di gestione e presentano nuove funzionalità progettate per rubare i codici PIN agli utenti.
Ricordiamo che il malware TrickMo è stato documentato per la prima volta dagli specialisti IBM X-Force nel 2020, ma poi si è ipotizzato che fosse stato utilizzato negli attacchi contro gli utenti Android almeno dal settembre 2019.
Le caratteristiche principali delle nuove versioni di TrickMo sono: intercettazione di password monouso (OTP), registrazione dello schermo, furto di dati, controllo remoto di un dispositivo infetto e molto altro. Il malware tenta di utilizzare il servizio di accessibilità per concedersi ulteriori autorizzazioni e fare clic automaticamente su vari elementi sullo schermo secondo necessità.
Poiché TrickMo è ancora un trojan bancario, utilizza overlay di phishing per imitare le schermate di accesso di varie applicazioni bancarie e finanziarie per rubare le credenziali delle vittime, consentendo così ai suoi operatori di effettuare transazioni non autorizzate.
Va notato che gli overlay TrickMo coprono non solo le applicazioni bancarie, ma anche VPN, piattaforme di streaming, e-commerce, trading, social network, reclutamento e piattaforme aziendali.
Sempre tra gli overlay gli analisti di Zimperium hanno scoperto una schermata di sblocco che imita quella di un dispositivo Android. È progettato per rubare il PIN o la sequenza di un utente.
“Non si tratta di altro che una pagina HTML ospitata su un sito web esterno e visualizzata a schermo intero sul dispositivo, facendolo sembrare uno schermo reale. Quando l’utente inserisce il codice PIN o la sequenza per sbloccare, la pagina trasmette i dati intercettati agli aggressori, nonché un identificatore univoco del dispositivo (ID Android), utilizzando uno script PHP”, scrivono i ricercatori.
Gli analisti hanno spiegato che il furto dei codici PIN consente agli hacker di sbloccare i dispositivi delle vittime quando gli utenti non possono vederli (ad esempio di notte) e commettere attività fraudolente.
I ricercatori hanno scoperto che l’infrastruttura di controllo di TrickMo non era adeguatamente protetta. Grazie a ciò è stato possibile stabilire che almeno 13.000 persone sono già diventate vittime di malware, la maggior parte delle quali vive in Canada, Emirati Arabi Uniti, Turchia e Germania. Va notato che il numero totale delle vittime di TrickMo è probabilmente molto più elevato.
“La nostra analisi ha mostrato che il file dell’elenco degli indirizzi IP viene aggiornato ogni volta che il malware riesce a rubare le credenziali”, ha affermato Zimperium. “Abbiamo trovato milioni di voci in questi file, indicando un gran numero di dispositivi compromessi e una quantità significativa di dati sensibili a cui hanno avuto accesso gli aggressori.”
Attualmente, TrickMo viene distribuito tramite truffe di phishing, quindi gli esperti consigliano di evitare di scaricare file APK da URL ricevuti tramite SMS o messaggi di messaggistica istantanea da sconosciuti.
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Tech In Plain Sight: Tasers Shooting Confetti
One of the standard tropes in science fiction is some kind of device that can render someone unconscious — you know, like a phaser set to stun. We can imagine times when being aggressively knocked out would lead to some grave consequences, but — we admit — it is probably better than getting shot. However, we don’t really have any reliable technology to do that today. However, if you’ve passed a modern-day policeman, you’ve probably noticed the Taser on their belt. While this sounds like a phaser, it really isn’t anything like it. It is essentially a stun gun with a long reach thanks to a wire with a dart on the end that shoots out of the gun-like device and shocks the target at a distance. Civilian Tasers have a 15-foot long wire, while law enforcement can get longer wires. But did you know that modern Tasers also fire confetti?A Taser cartridge and some AFIDs
It sounds crazy, and it isn’t celebratory. The company that makes the Taser — formerly, the Taser company but now Axon — added the feature because of a common complaint law enforcement had with the device. Interestingly, many things that might be used in comitting a crime are well-understood. Ballistics can often identify that a bullet did or did not come from a particular weapon, for example. Blood and DNA on a scene can provide important clues. Even typewriters and computer printers can be identified by variations in their printing. But if you fire a taser, there’s generally little evidence left behind.
Well, that was true until the AFIDs (Anti Felony Identification) came on the scene in 1993. The Taser uses a cartridge that has one or more spools of wire. When you fire the unit, you remove the cartridge and replace it with a new one. The cartridge also has some kind of propellant that fires the dart and wire. Early cartridges used gunpowder, although the newer ones appear to utilize gas capsules. The wire moves between 180 and 205 feet per second. But modern ones also have a few dozen very small disks inside that spew out under the force of the propellant. Each tag has a unique serial number for that cartridge.
Sure, if you have time, you could sweep up the 20 or 30 little tags. But they are less than a quarter of an inch around and disperse widely. Plus, you can’t be sure exactly how many tags are in any given cartridge, so you’d have to be very thorough. In fact, it is hard enough for investigators to find them when they want to. The tags are colorful and show up better when using special lights.
This isn’t just theoretical, by the way. Milwaukee police used AFIDs to track down a thief who stunned a musician and made off with a 300-year-old Stradivarius violin worth about $5 million. In another case, a man did extensive research about killing his boss to avoid being caught embezzling. He used a Taser to subdue his victim and knew to vacuum up the AFIDs, but didn’t get them all, allowing police to identify him as the killer.
Some printers and copiers leave digital fingerprints, too. On the other hand, some people seem to enjoy getting the occasional jolt of voltage.
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How the WordPress chaos may impact the web; using AI to apply for jobs; and how the National Archives wants to push its employees to use Google's AI.
How the WordPress chaos may impact the web; using AI to apply for jobs; and how the National Archives wants to push its employees to use Googlex27;s AI.#Podcast
Podcast: Why the WordPress Chaos Matters
How the WordPress chaos may impact the web; using AI to apply for jobs; and how the National Archives wants to push its employees to use Google's AI.Joseph Cox (404 Media)
Legge di Bilancio 2025: dal contributo per le banche al taglio del cuneo fiscale, ecco tutte le misure. Per la Sanità ci sono solo 900 milioni
@Politica interna, europea e internazionale
Cosa prevede il disegno di legge di Bilancio 2025: tutte le misure Un piccolo sacrificio chiesto alle banche, l’ennesima sforbiciata a carico dei ministeri, la prevista conferma del taglio del cuneo fiscale e della
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Linus Live-Codes Music on the Commodore 64
In this tremendously educational video, [Linus Åkesson] takes us through how he develops a synthesizer and a sequencer and editor for it on the Commodore 64, all in BASIC. While this sounds easy, [Linus] is doing this in hard mode: all of the audio is generated by POKE, and it gets crazier from there on. If you’re one of those people out there who think that BASIC is a limited language, you need to watch this video.
[Linus] can do anything with POKE. On a simple computer like the C64, the sound chip, the screen chips, and even the interrupts that control program flow are all accessible simply by writing to the right part of memory. So the main loop here simply runs through a lot of data, POKEing it into memory and turning the sound chip on and off. There’s also a counter running inside the C64 that he uses to point into a pitch lookup table in the code.
But the inception part comes when he designs the sequencer and editor. Because C64 BASIC already has an interactive code editor, he hijacks this for his music editor. The final sequencer interface exists inside the program itself, and he writes music in the code, in real time, using things like LIST and editing. (Code is data, and data is code.) Add in a noise drum hack, and you’ve got some classic chiptuney sounds by the end.
We love [Linus]’s minimal C64 exercises, and this one gets maximal effect out of a running C64 BASIC environment. But that’s so much code in comparison to his 256-byte “A Mind is Born” demo. But to get that done, he had to use assembly.
Thanks [zogzog] for the great tip!
youtube.com/embed/ly5BhGOt2vE?…
EDRSilencer: Il Nuovo Strumento Che Mette KO Gli EDR che viene sfruttato in attacchi Attivi
Gli specialisti di Trend Micro hanno scoperto che in una serie di attacchi gli aggressori hanno utilizzato lo strumento EDRSilencer per disattivare gli avvisi emessi dal sistema EDR. I criminali informatici integrano lo strumento nei loro attacchi per nascondere le tracce degli attacchi ed eludere il rilevamento.
EDRSilencer è uno strumento open source sviluppato in modo simile alla soluzione commerciale NightHawk FireBlock di MdSec. Il programma identifica i processi EDR attivi e utilizza la piattaforma di filtraggio Windows ( WFP ) per monitorare e bloccare il traffico di rete sui protocolli IPv4 e IPv6. Il WFP, utilizzato nei firewall e negli antivirus, consente di configurare filtri robusti utilizzati per controllare il traffico.
EDRSilencer applica filtri per bloccare la comunicazione tra l’EDR e il server di gestione. Durante i test i tecnici sono riusciti a bloccare l’invio dei dati e i dispositivi risultavano inattivi nel portale di gestione. Di conseguenza, l’invio di notifiche e telemetria dettagliata viene bloccato.
Nella nuova versione dello strumento è disponibile il blocco di 16 moderne soluzioni EDR, tra cui:
- Microsoft Defender;
- SentinellaUno;
- FortiEDR;
- Cortex XDR di Palo Alto Networks;
- Punto finale sicuro Cisco;
- ElasticEDR;
- EDR nerofumo;
- Trend Micro Apex One.
Gli esperimenti hanno inoltre dimostrato che alcuni prodotti EDR continuano a trasmettere report a causa dell’assenza di determinati file eseguibili nell’elenco codificato. Tuttavia, gli aggressori hanno la possibilità di aggiungere filtri per i processi desiderati, ampliando l’elenco dei componenti bloccati.
Tuttavia, dopo aver aggiunto ulteriori processi all’elenco dei blocchi, gli strumenti EDR interrompono l’invio dei dati. Questa disabilitazione consente alle attività dannose di non essere rilevate, aumentando le possibilità di attacchi riusciti senza intervento specialistico.
Come funziona EDRSilencer (fonte: Trend Micro)
Trend Micro consiglia di classificare EDRSilencer come malware e di bloccarlo nelle prime fasi dell’attacco.
Gli esperti consigliano inoltre di utilizzare misure di sicurezza a più livelli per isolare i sistemi critici, utilizzando soluzioni con analisi comportamentale e rilevamento di anomalie e monitorando gli indicatori di compromissione sulla rete. Anche il principio del privilegio minimo è un elemento chiave nella protezione da tali attacchi.
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Trailer di Libsophia
@Politica interna, europea e internazionale
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Vino rosso francese DOP falsificato: fino a 15.000 euro a bottiglia
Un'indagine condotta dalla Gendarmeria francese (Gendarmerie Nationale), che ha coinvolto l'Arma dei Carabinieri italiani (NAS) e la Polizia federale svizzera (Police Federale Swiss), sostenuta da Europol ed Eurojust, ha portato allo smantellamento di una rete criminale di contraffazione dei vini francesi a Denominazione di Origine Protetta (DOP) in Italia.
La rete criminale falsificava il vino rosso francese, facendo pagare fino a 15.000 euro a bottiglia. Il vino finto è stato contraffatto in Italia, poi consegnato ad un aeroporto italiano ed esportato per la vendita a valore di mercato in tutto il mondo da commercianti inconsapevoli.
L’operazione ha portato a: 6 arresti; 14 perquisizioni a Torino e Milano; sequestri tra cui: grandi quantità di bottiglie di vino provenienti da diversi domini Grand Cru contraffatti, adesivi per vino e prodotti in cera, ingredienti per sofisticare il vino, macchine tecniche per tappare le bottiglie, beni di lusso e apparecchiature elettroniche per un valore di 1,4 milioni di euro, oltre 100.000 euro in contanti e documenti.
Il modus operandi della rete criminale, unito alle caratteristiche delle contraffazioni,
ha portato gli investigatori a stabilire un collegamento con una precedente indagine sostenuta da Europol mirata alla contraffazione di vino DOP. Le operazioni forensi condotte hanno rivelato le tecniche utilizzate dalla rete criminale per contraffare il vino francese di alta qualità.
Collegamenti tra le due indagini sono stati scoperti anche esaminando i produttori di capsule e capsule e gli stampatori di etichette. L'indagine, chiusa nel 2015, coinvolgeva un cittadino russo anch'egli collegato all'indagine.
Ulteriori indagini hanno portato alla luce transazioni commerciali effettuate tra l'Italia e la Svizzera. Successivamente furono scoperte altre bottiglie con simili segni di contraffazione.
Nel 2014 è stata scoperta una traccia latente sul retro di un'etichetta,
che ha scoperto un collegamento con un individuo già noto alle autorità per un caso precedente simile. L'indagine su una rete internazionale di contraffazione di vini di lusso ha portato all'arresto di un cittadino russo associato a due viticoltori di nazionalità italiana. Tuttavia, dal 2019, in Europa sono comparse nuove contraffazioni, in particolare nei mercati svizzero e italiano. Dalle indagini effettuate è emerso che le vecchie bottiglie false venivano ancora vendute insieme a quelle nuove con copie delle nuove caratteristiche di sicurezza.
Gli indizi investigativi e lo scambio internazionale di informazioni attraverso Europol hanno consentito all'unità della gendarmeria francese incaricata del caso di identificare questo nuovo percorso di distribuzione di bottiglie contraffatte utilizzando l'identità dei domini Grand Cru.
#Armadeicarabinieri #Gendarmerienationale #Europol #Eurojust #NAS
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Ancora 200 App Malevole sul Play Store! Un mondo di Sorveglianza che sfugge dai controlli di Google
Gli esperti di Zscaler stimano che tra giugno 2023 e aprile 2024 attraverso il Google Play Store ufficiale siano state distribuite più di 200 applicazioni dannose, che complessivamente sono state scaricate da circa 8 milioni di utenti.
Nel loro rapporto i ricercatori affermano di aver identificato e analizzato diverse famiglie di malware distribuite tramite Google Play e altre piattaforme durante il periodo specificato.
Le minacce più comuni nello store ufficiale delle applicazioni Android erano:
- Joker (38,2%) – un infostealer in grado di intercettare messaggi SMS e iscrivere le vittime a servizi a pagamento;
- Adware (35,9%) – applicazioni che consumano traffico e batteria del dispositivo per caricare pubblicità intrusiva o invisibile in background;
- Facestealer (14,7%): ruba le credenziali di Facebook posizionando overlay di phishing su app di social media legittime;
- Coper (3,7%) – un infostealer che intercetta i messaggi SMS, che può anche essere un keylogger e mostrare pagine di phishing;
- Harly (1,4%) – trojan che iscrive le vittime a servizi a pagamento.
E altro ancora.
Tuttavia, quasi la metà delle app dannose rilevate da Zscaler sono state pubblicate su Google Play nelle categorie Strumenti, Personalizzazione, Fotografia, Produttività e Stile di vita.
Gli esperti notano inoltre che quest’anno in generale si è registrata una diminuzione del numero di blocchi di malware, a giudicare dal numero di operazioni bloccate. Pertanto, in media, Zscaler ha registrato 1,7 milioni di blocchi al mese (20 milioni di blocchi per l’intero periodo di analisi). Le minacce più comuni erano Vultur, Hydra, Ermac, Anatsa, Coper e Nexus.
Le statistiche sulle minacce mobili indicano un aumento significativo del numero di attacchi spyware, principalmente dovuto alle famiglie di malware SpyLoan, SpinOK e SpyNote. In totale, nell’ultimo anno la società ha registrato più di 232.000 blocchi di tale attività.
Gli utenti in India e negli Stati Uniti sono quelli che hanno subito maggiormente gli attacchi di malware mobile nell’ultimo anno, seguiti da Canada, Sud Africa e Paesi Bassi.
Il malware mobile ha preso di mira principalmente il settore dell’istruzione, dove il numero di transazioni bloccate è aumentato del 136,8%. Il settore dei servizi ha registrato una crescita del 40,9%, mentre l’industria chimica e mineraria ha registrato una crescita del 24%. Tutti gli altri settori hanno registrato una diminuzione delle attività dannose.
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Ruolo cruciale del C-Level: responsibility, accountability e liability secondo la NIS 2
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La NIS 2 e il decreto di recepimento assegnano ai vertici aziendali una responsabilità generale nella gestione della sicurezza informatica, suddivisa in tre dimensioni fondamentali: responsibility, accountability e liability. Ecco come
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Scoperto un attacco quantistico alla crittografia tradizionale: quali implicazioni
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Alcuni ricercatori cinesi avrebbero condotto con successo un attacco contro alcuni algoritmi crittografici usando un computer quantistico D-Wave. Una notizia che, se confermata, potrebbe rappresentare un campanello d'allarme per l'intero settore
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TrickMo ruba i codici OTP e prende il controllo dei dispositivi Android: come difendersi
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I ricercatori di Zimperium hanno pubblicato un’analisi dettagliata dei campioni più recenti della variante di TrickMo, il trojan bancario per Android che ora ha nuove funzionalità, metodi di attacco più efficaci e tecniche avanzate
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