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Banche Globali Pronte a Licenziamenti di Massa: L’IA Cambia le Regole del Gioco!


Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, le banche globali potrebbero ridurre fino a 200.000 posti di lavoro nei prossimi tre-cinque anni, poiché l’intelligenza artificiale (IA) sostituisce compiti attualmente svolti da esseri umani.

Il rapporto, pubblicato il 9 gennaio 2025, indica che i dirigenti intervistati prevedono una riduzione media del personale del 3%. Le aree più a rischio includono back office, middle office e operazioni, con potenziali cambiamenti anche nel servizio clienti e nelle funzioni di conoscenza del cliente (KYC). Tomasz Noetzel, analista senior di Bloomberg Intelligence, ha dichiarato: “Qualsiasi lavoro che coinvolga compiti di routine e ripetitivi è a rischio. Tuttavia, l’IA non eliminerà completamente questi lavori, ma porterà a una trasformazione della forza lavoro”.

Tra i 93 intervistati, quasi il 25% prevede riduzioni del personale più significative, tra il 5% e il 10%. Le banche analizzate includono Citigroup, JPMorgan Chase e Goldman Sachs. Questi cambiamenti potrebbero aumentare la redditività del settore bancario, con un incremento dei profitti ante imposte fino al 17% entro il 2027, pari a un aumento di 180 miliardi di dollari, grazie all’aumento della produttività derivante dall’IA. L’80% degli intervistati si aspetta che l’IA generativa migliori la produttività e la capacità di generare entrate di almeno il 5% nei prossimi tre-cinque anni.

Dalla crisi finanziaria, le banche hanno modernizzato i loro sistemi IT per accelerare i processi e ridurre i costi, e ora stanno investendo in una nuova generazione di strumenti di intelligenza artificiale per aumentare ulteriormente la produttività. Un rapporto di Citigroup del giugno 2024 ha rilevato che l’IA potrebbe ridurre più posti di lavoro nel settore bancario rispetto ad altri settori, con circa il 54% dei ruoli bancari altamente automatizzabili.

Tuttavia, molte aziende sottolineano che questa trasformazione comporterà un cambiamento dei ruoli piuttosto che una completa sostituzione dei posti di lavoro. Teresa Heitsenrether, responsabile dell’IA presso JPMorgan, ha affermato a novembre che l’adozione dell’IA generativa finora ha mirato più a potenziare i ruoli esistenti piuttosto che a sostituirli. Il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, ha dichiarato nel 2023 che l’IA potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita dei dipendenti, anche se potrebbe sostituire alcuni ruoli: “I vostri figli vivranno fino a 100 anni e non avranno il cancro; la tecnologia porterà tutto questo”, ha detto Dimon. “Potrebbero lavorare solo tre giorni e mezzo alla settimana”.

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Second CNC Machine is Twice as Nice


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[Cody Lammer] built a sweet CNC router. But as always, when you build a “thing”, you inevitably figure out how to build a better “thing” in the process, so here we are with Cody’s CNC machine v2.0. And it looks like CNC v1.0 was no slouch, so there’s no shortage of custom milled aluminum here.

The standout detail of this build is that almost all of the drive electronics and logic are hidden inside the gantry itself, making cabling a lot less of a nightmare than it usually is. While doing this was impossible in the past, because everything was just so bulky, he manages to get an ESP32 and the stepper drivers onto a small enough board that it can move along with the parts that it controls. FluidNC handles the G-Code interpretation side of things, along with providing a handy WiFi interface. This also allows him to implement a nice jog wheel and a very handy separate position and status indicator LCD on the gantry itself.

When you’re making your second CNC, you have not only the benefit of hindsight, but once you’ve cut all the parts you need, you also have a z-axis to steal and just bolt on. [Cody] mentions wanting a new z-axis with more travel – don’t we all! – but getting the machine up and running is the first priority. It’s cool to have that flexibility.

All in all, this is a very clean build, and it looks like a great improvement over the old machine. Of course, that’s the beauty of machine tools: they are the tools that you need to make the next tool you need. Want more on that subject? [Give Quinn Dunki’s machining series a read].


hackaday.com/2025/01/12/second…



Dopo tre anni l’Europa di David Sassoli non esiste più


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/dopo-tr…
“L’Europa è anche e soprattutto bisogno di un nuovo progetto di speranza che ci accomuni, che possa incarnare tutti i valori che ci uniscono, la nostra civiltà, che sia ovvio per tutti e quindi comunque ci

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Fraens’ New Loom and the Limits of 3D Printing


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[Fraens] has been re-making industrial machines in fantastic 3D-printable versions for a few years now, and we’ve loved watching his creations get progressively more intricate. But with this nearly completely 3D-printable needle loom, he’s pushing right up against the edge of the possible.

The needle loom is a lot like the flying shuttle loom that started the Industrial Revolution, except for making belts or ribbons. It’s certainly among the most complex 3D-printed machines that we’ve ever seen, and [Fraens] himself says that it is pushing the limits of what’s doable in plastic — for more consistent webbing, he’d make some parts out of metal. But that’s quibbling; this thing is amazing.

31413880There are mechanical details galore here. For instance, check out the cam-chain that raises, holds, and lowers arms to make the pattern. Equally important are the adjustable friction brakes on the rollers that hold the warp, that create a controlled constant high amount of tension on the strings. (Don’t ask us, we had to Wikipedia it!) We can see that design coming in handy in some of our own projects.

On the aesthetic front, the simple but consistent choice of three colors for gears, arms, and frame make the build look super tidy. And the accents of two-color printing on the end caps is just the cherry on the top.

This is no small project, with eight-beds-worth of printed parts, plus all the screws, bearings, washers, etc. The models are for pay, but if you’re going to actually make this, that’s just a tiny fraction of the investment, and we think it’s going to a good home.

We are still thinking of making [Fraens]’s vibratory rock tumbler design, but check out all of his work if you’re interested in nice 3D-printed mechanical designs.

youtube.com/embed/oxqUhElNCuw?…


hackaday.com/2025/01/12/fraens…



Ecco la storia dell’U2 Dragon Lady. Il racconto di Vecchiarino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Signore e signori oggi vi racconto la storia dell’U-2, che non è il gruppo musicale rock irlandese di Bono, che pure meriterebbe un lungo articolo, ma l’aereo spia progettato durante la Guerra Fredda dalla Lockheed, famoso per aver preso parte a diverse importanti vicende storiche. Ma partiamo dalla storia di questo velivolo. LA



Siamo in quel periodo dell'anno in cui a tanti tocca compilare l'#ISEE.

Volevo servirmi del portale dedicato per inserire la dichiarazione #precompilata, ma dopo aver messo dentro i dati relativi al nucleo familiare e poco altro, dal momento che INPS acquisisce in autonomia i dati relativi ai beni, ti viene proposta direttamente la pagina "Controlla e sottoscrivi".

In quest'ultima però mi viene presentato solo il pulsante Sottoscrivi. Non c'è, o non riesco a trovare, un modo per visualizzare in anteprima COSA stai firmando assumendotene la responsabilità.

Forse sbaglio io, non so. Da anni cerco di evitare CAF e simili, ma perché rendono questi servizi così ostili all'utente?

in reply to J. Alfred Prufrock

Come ulteriore beffa: avevo provato a inserire anche l'abilitazione per le prestazioni universitarie, inserendo come studente universitario me stesso. Andando avanti mi chiede se i miei genitori siano o no nel nucleo familiare (che aveva già acquisito), e al "no", vuole sapere se non sono più nel nucleo da almeno due anni e se vivo in una casa di proprietà dei miei. Inoltre vogliono che inserisca il codice fiscale "del genitore di riferimento", come dato obbligatorio.

Ora, io capisco tutto, ma non sono più un ragazzino da tempo. Ho la fortuna di avere ancora entrambi i genitori in vita, ma l'ultima cosa che vorrei è andare a disturbarli o coinvolgerli per avere, FORSE (visto che non posso visualizzare il modello prima di sottoscriverlo), una riduzione su tasse universitarie. Quindi rinuncio. Ma non mi sembra normale.




Fermiamo il “ddl sicurezza” e le politiche liberticide del governo Meloni


Arrivo a questa assemblea da Torino, dove ieri ci siamo svegliati con la notizia di una bomba carta esplosa davanti al Circolo Arci Banfo, in Barriera Milano, un quartiere in cui regolarmente dobbiamo vedere manifesti e ronde fasciste, con tanto di croci celtiche e slogan disgustosi.

Per cui è veramente indescrivibile la rabbia che proviamo tutte e tutti quando il governo viene a dirci che il problema sicurezza in questo paese sono le persone che manifestano (per il clima, per la Palestina, per i salari), che scioperano, i migranti ingiustamente reclusi che resistono alla violenza di Stato, i detenuti che chiedono condizioni dignitose, le persone che non stanno zitte, le persone razzializzate, le “zecche rosse”, come dice il ministro Salvini.

Ci dicono che il problema sicurezza di questo paese si risolve con norme come quelle che abbiamo citato oggi, perché non c’è solo il decreto sicurezza, ma tutta la costellazione di leggi gravissime, e se non ci fosse, o non ci sarà, il ddl sicurezza, cercheranno altre vie per lo stesso obbiettivo. Ci dicono che non servono codici identificativi per le forze dell’ordine, che ci vuole più forza, più mano libera. Che bisogna abolire il reato di tortura.

E invece il ddl sicurezza ovviamente non c’entra niente con la sicurezza, questo dovrebbe capire anche chi ha la fissa della sicurezza e si fa prendere dalla propaganda del governo, è tutto teso a garantire che non si disturbi il manovratore, a cancellare strumenti di protesta e di lotta. Strumenti che, non dimentichiamolo, sono garantiti dalla nostra costituzione antifascista.

La mobilitazione e le azioni che stanno uscendo da questa assemblea devono vedere la partecipazione e il supporto di ognuno di noi e delle organizzazioni che rappresentiamo. Le organizzazioni partitiche devono raccogliere la responsabilità che hanno. Chi milita in un partito, alcuni e alcune di voi qui le conosco, quindi so che ci siamo e che lo faremo, conosce la sfiducia che si incontra a volte, e congiunture come questa sono l’occasione per dire e dimostrare che i partiti e la militanza sono e devono essere uno strumento di democrazia, di reale rappresentanza delle persone e delle lotte. Da parte nostra, ci impegniamo nella mobilitazione in ogni livello in cui possiamo agire: nelle piazze, nelle istituzioni. Stiamo già lavorando a portare nei consigli le mozioni contro il ddl e le politiche repressive e sentiamo anche noi l’urgenza che è stata espressa qui per il ruolo che devono avere i sindaci delle città.

Si è parlato di comunicazione e anche noi crediamo che sia importante anche questo aspetto della mobilitazione, per allargare la rete e per portare sempre più persone in piazza e anche per raggiungere chi in piazza non viene e la sente sempre solo raccontare da tele Meloni. Sappiamo che partita si gioca sulla propaganda a reti e social unificati, e possiamo essere efficaci e scardinare anche questo aspetto. Ed è un lavoro che non serve solo in questa singola occasione di opposizione a un ddl, ma che è necessario per costruire un’alternativa per il paese e per il futuro.

E naturalmente ci vediamo in piazza, da Roma a Bruxelles, passando per i territori. Grazie.

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Arrivo a questa assemblea da Torino, dove ieri ci siamo svegliati con la notizia di una bomba carta esplosa davanti al Circolo Arci Banfo, in Barriera Milano, un quartiere in cui regolarmente dobbiamo vedere manifesti e ronde fasciste, con tanto di croci celtiche e slogan disgustosi.

Per cui è veramente indescrivibile la rabbia che proviamo tutte e tutti quando il governo viene a dirci che il problema sicurezza in questo paese sono le persone che manifestano (per il clima, per la Palestina, per i salari), che scioperano, i migranti ingiustamente reclusi che resistono alla violenza di Stato, i detenuti che chiedono condizioni dignitose, le persone che non stanno zitte, le persone razzializzate, le “zecche rosse”, come dice il ministro Salvini.

Ci dicono che il problema sicurezza di questo paese si risolve con norme come quelle che abbiamo citato oggi, perché non c’è solo il decreto sicurezza, ma tutta la costellazione di leggi gravissime, e se non ci fosse, o non ci sarà, il ddl sicurezza, cercheranno altre vie per lo stesso obbiettivo. Ci dicono che non servono codici identificativi per le forze dell’ordine, che ci vuole più forza, più mano libera. Che bisogna abolire il reato di tortura.

E invece il ddl sicurezza ovviamente non c’entra niente con la sicurezza, questo dovrebbe capire anche chi ha la fissa della sicurezza e si fa prendere dalla propaganda del governo, è tutto teso a garantire che non si disturbi il manovratore, a cancellare strumenti di protesta e di lotta. Strumenti che, non dimentichiamolo, sono garantiti dalla nostra costituzione antifascista.

La mobilitazione e le azioni che stanno uscendo da questa assemblea devono vedere la partecipazione e il supporto di ognuno di noi e delle organizzazioni che rappresentiamo. Le organizzazioni partitiche devono raccogliere la responsabilità che hanno. Chi milita in un partito, alcuni e alcune di voi qui le conosco, quindi so che ci siamo e che lo faremo, conosce la sfiducia che si incontra a volte, e congiunture come questa sono l’occasione per dire e dimostrare che i partiti e la militanza sono e devono essere uno strumento di democrazia, di reale rappresentanza delle persone e delle lotte. Da parte nostra, ci impegniamo nella mobilitazione in ogni livello in cui possiamo agire: nelle piazze, nelle istituzioni. Stiamo già lavorando a portare nei consigli le mozioni contro il ddl e le politiche repressive e sentiamo anche noi l’urgenza che è stata espressa qui per il ruolo che devono avere i sindaci delle città. Si è parlato di comunicazione e anche noi crediamo che sia importante anche questo aspetto della mobilitazione, per allargare la rete e per portare sempre più persone in piazza e anche per raggiungere chi in piazza non viene e la sente sempre solo raccontare da tele Meloni. Sappiamo che partita si gioca sulla propaganda a reti e social unificati, e possiamo essere efficaci e scardinare anche questo aspetto. Ed è un lavoro che non serve solo in questa singola occasione di opposizione a un ddl, ma che è necessario per costruire un’alternativa per il paese e per il futuro.

E naturalmente ci vediamo in piazza, da Roma a Bruxelles, passando per i territori. Grazie.

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Il Papa ha nominato vescovo titolare di Acque di Mauritania mons. Filippo Ciampanelli, sottosegretario del Dicastero per le Chiese Orientali. A darne notizia è oggi la Sala Stampa della Santa Sede.


“Non lasciamo di pregare per la pace, e non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta”. E’ l’appello del Papa, al termine dell’Angelus di oggi in piazza San Pietro, in cui ha ricordato la beatificazione di don Giovanni Merlini, “il sacerdote…


“Sono vicino agli abitanti della contea di Los Angeles, California, dove nei giorni scorsi sono divampati incendi devastanti. Prego per tutti voi”. Lo ha detto il Papa, al termine dell’Angelus di oggi in piazza San Pietro.


“Ognuno di noi ricorda la data del nostro battesimo? Questo è molto importante. E se non la ricordiamo, quando torniamo a casa chiediamo ai genitori, ai nonni e festeggiamo la data come un nuovo compleanno”.


Il Papa ha nominato segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione mons. Carlo Maria Polvani, finora sottosegretario della medesima istituzione curiale, assegnandogli in pari tempo la Sede titolare di Regie e conferendogli il titolo personale…


Gravy Analytics, tutto sulla società che ha subito un mega-furto di dati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un hacker ha annunciato di avere esfiltrato un database di oltre 17 TB di dati sottratti alla società Gravy Analytics, una delle più importanti nel settore dell'analisi dei dati di geolocalizzazione. Fatti, numeri e approfondimenti

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It’s A Bench, But It’s Not Benchy


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Whatever the nuances are surrounding the reported taking down of remixes derived from the famous Benchy 3D printer stress test, it was inevitable that in its aftermath there would be competing stress tests appear under more permissive licensing. And so it has come to pass, in the form of [Depep1]’s Boaty, a model that’s not a boat, but a bench. Sadly this is being written away from a 3D printer so we can’t try it, but we can immediately see that its low bed contact area from having spindly legs would be a significant test for many printers’ bed adhesion, and it has overhangs and bridges aplenty.

It’s always interesting to see new takes on a printer stress test, after all we can all use something to check the health of our machines. But the Benchy saga isn’t something we think should drive you away from the little boat we know and love, as it remains an open-source model as it always has been. We don’t know the exact reasons why the derivatives were removed, but we understand from Internet scuttlebut that the waters may be a little more cloudy than at first supposed. If there’s any moral at all to the story, it lies in reading and understanding open source licences, rather than just assuming they all allow us to do anything we want.

Meanwhile it’s likely this model will be joined by others, and we welcome that. After all, innovation should be part of what open source does.

Missed the Benchy takedown story? Catch up here.

Thanks [Jeremy G] for the tip.


hackaday.com/2025/01/12/its-a-…



Un Petaflop sulla Scrivania: Linux ed Nvidia Rivoluzionano l’Intelligenza Artificiale


Nvidia ha presentato Project DIGITS, un PC desktop con la potenza di un supercomputer AI in esecuzione sul sistema operativo DGX, una versione personalizzata di Ubuntu Linux 22.04. Dotato del superchip Grace Blackwell co-sviluppato da Nvidia e MediaTek, questo computer offre fino a 1 petaflop di prestazioni con precisione FP4, supportando modelli con 200 miliardi di parametri.

Il dispositivo da 3.000 dollari combina la GPU Blackwell di Nvidia e un processore Grace basato su Arm a 20 core. Il CEO di Nvidia Jensen Huang ha confermato i piani dell’azienda di rendere la tecnologia disponibile alle masse, mettendola in diretta concorrenza con giganti come Intel e AMD.

Il chip Grace Blackwell è ottimo per le sue elevate prestazioni e per l’attenzione alle attività di intelligenza artificiale, ma Nvidia prevede di offrire questi chip anche per gli utenti di tutti i giorni. Inoltre, l’uso del sottosistema Windows per Linux (WSL) consente a Nvidia di creare un ponte tra il Linux preferito dagli sviluppatori di intelligenza artificiale e Windows.

In precedenza Nvidia si concentrava su soluzioni professionali, ma ora l’ingresso nel mercato di massa apre la possibilità di integrare Linux nei PC domestici. Ciò è supportato da cambiamenti positivi nel rapporto di Nvidia con la comunità Linux: come ha osservato Linus Torvalds, Nvidia sta facendo “un ottimo lavoro” nel supportare l’open source.

Canonical, lo sviluppatore di Ubuntu, collabora attivamente con Nvidia, fornendo driver e migliori integrazioni per l’hardware dell’azienda. A sua volta, MediaTek, nota per i suoi chip per smartphone, contribuisce al nuovo segmento offrendo tecnologie per PC desktop.

Si prevede che Project DIGITS non sarà richiesto solo tra gli sviluppatori, ma troverà i suoi acquirenti anche tra gli utenti ordinari. E se il prezzo scende a 1.000 dollari per una versione di Acer, Asus o Lenovo, l’interesse per questi dispositivi aumenterà ancora di più. I primi computer basati sulla nuova tecnologia dovrebbero essere messi in vendita quest’anno.

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Quattro quotidiani italiani – La Stampa, Avvenire, Il Messaggero e il Giorno – pubblicano oggi diversi stralci dell’autobiografia del Papa, “Spera”, scritta con Carlo Musso, in uscita martedì prossimo, 14 gennaio, in diversi Paesi del mondo.


Darknet e Musica Rubata: L’Hacker che ha Guadagnato 42.000 Sterline Vendendo Brani Inediti


Skylar Dalzel, 22 anni, della città britannica di Luton, si è dichiarato colpevole di furto su larga scala di composizioni musicali inedite. L’aggressore è riuscito ad accedere illegalmente al cloud storage di famosi artisti, tra cui il gruppo Coldplay, il cantante canadese Shawn Mendes e la cantante americana Bebe Rexha.

Il piano criminale è stato scoperto nel giugno 2021 dopo che Sony Music Entertainment ha scoperto un accesso non autorizzato al cloud storage Upsahl del cantante. L’azienda ha immediatamente segnalato l’incidente alla Federazione internazionale dell’industria dei fonogrammi. Durante le indagini si è scoperto che dal deposito sono state rubate 40 composizioni inedite.

La polizia di Londra ha scoperto che Dalzel vendeva brani rubati sulla darknet. Un’indagine congiunta della International Federation of Phonogram Manufacturers e della Recording Industry Association of America ha rivelato l’account dell’aggressore su un forum online dove veniva scambiata musica rubata.

Durante il suo arresto, avvenuto il 9 gennaio 2023, all’hacker sono stati sequestrati tre dischi rigidi con 291.941 brani musicali. Gli investigatori hanno anche trovato un foglio di calcolo contenente i dati relativi alle vendite. Un’analisi di PayPal e dei conti bancari ha mostrato che tra aprile 2021 e gennaio 2023 Dalzel ha ricevuto 42.049 sterline da attività illegali.

La Luton Crown Court ha ritenuto Dalzel colpevole di 11 capi di imputazione per violazione del diritto d’autore, uno per trasferimento di proventi di reato e tre capi di imputazione per acquisizione e utilizzo di proprietà intellettuale. L’hacker è stato condannato a 21 mesi con condizionale della pena, con un periodo di prova di 24 mesi, e gli è stato inoltre ordinato di prestare 180 ore di servizio comunitario.

Alcuni dei proventi del crimine furono trasferiti su conti bancari negli Stati Uniti. La polizia di Londra sta attualmente collaborando con l’Homeland Security Service degli Stati Uniti per identificare i proprietari di questi conti.

L’agente investigativo Daryl Fryatt dell’Unità per i crimini sulla proprietà intellettuale ha sottolineato che il furto di contenuti musicali per guadagno personale è un crimine che mette a rischio il lavoro degli artisti e il benessere delle persone coinvolte nella creazione e nella pubblicazione di musica.

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“Continuiamo questa cerimonia del battesimo dei vostri figli”. Lo ha detto il Papa, nella breve omelia a braccio pronunciata nella Cappella Sistina, per il battesimo di alcuni bambini, nella festa liturgica del Battesimo del Signore.


Che cos’è il corridoio di Lobito e perché è strategico


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nel 1902, i coloni portoghesi nell’odierna Angola e quelli britannici nella vicina Rhodesia del Nord (l’attuale Zambia) iniziarono la costruzione della ferrovia del Benguela. Una linea di 1.600 chilometri che collegava il porto angolano di Lobito, sull’oceano Atlantico, allo Zambia, passando per le regioni



Negli Usa si discute su come difendere le basi aeree. E l’Hudson Institute ha qualche consiglio

@Notizie dall'Italia e dal mondo

I vertici del Pentagono stanno lavorando all’implementazione di nuove strategie per la difesa delle basi aeree a livello globale. L’obiettivo è superare la dipendenza storica dall’Esercito per la protezione delle installazioni, puntando invece su un approccio collaborativo che coinvolga



Mark Zuckerberg sotto accusa: IA Meta addestrata con contenuti piratati?


I documenti del tribunale suggeriscono che Meta potrebbe aver utilizzato i dati della libreria online illegale Library Genesis (LibGen) per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. In particolare nelle discussioni tra i dipendenti Meta sarebbe stata sollevata la questione dell’etica nel lavorare con tali dati.

Uno dei messaggi, attribuito a un ingegnere dell’azienda, diceva: “Scaricare torrent dal laptop aziendale Meta è in qualche modo sbagliato“.

Secondo questi documenti, Meta ha utilizzato materiali dal database LibGen per addestrare il suo modello Llama. LibGen è conosciuta come una biblioteca pirata che offre accesso gratuito a libri accademici, bestseller, audiolibri, fumetti e riviste. Il sito consente di scaricare materiali, il cui accesso è solitamente limitato da abbonamenti a pagamento o dalla mancanza di copie digitali, il che rende le sue attività illegali.

Secondo quanto riferito, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha approvato personalmente l’uso di questo database, nonostante contenga una quantità significativa di contenuti protetti da copyright.

LibGen sta attualmente affrontando la chiusura a causa di una causa per violazione del copyright da parte di importanti editori che chiedono 30 milioni di dollari. Nell’ambito del processo è stato anche rivelato che Meta avrebbe rimosso informazioni sui detentori dei diritti d’autore dai materiali utilizzati per addestrare il modello. Secondo i documenti, ciò avrebbe potuto essere fatto per nascondere le fonti dei dati ed evitare fughe di informazioni sull’uso illegale di contenuti protetti da copyright.

Meta afferma che le sue azioni sono state trasparenti e che il suo utilizzo del database LibGen non è stato nascosto. Tuttavia, le accuse contro la società continuano ad essere oggetto di procedimenti legali.

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“È importante che i bambini si sentano bene”. Il Papa ha iniziato con queste parole, pronunciate a braccio, la Messa celebrata nella Cappella Sistina, durante la quale ha battezzato alcuni bambini.


Decostruire l’antigiudaismo cristiano


Nel giugno 2023, quando la Conferenza episcopale francese pubblicava quello che nella Premessa all’edizione originale viene definito un «manuale», non si poteva immaginare ciò che sarebbe accaduto qualche mese dopo, il 7 ottobre dello stesso anno, ovvero la strage compiuta da Hamas vicino a Gaza e la conseguente risposta di Israele.

Dopo questo terribile evento, come osserva il vescovo Ambrogio Spreafico nell’Introduzione all’edizione italiana del libro, «l’antigiudaismo e l’antisemitismo sono così cresciuti» che solo «un rinnovato impegno della Chiesa cattolica per riscoprire le radici ebraiche della sua fede e per stabilire un dialogo fraterno con il popolo ebraico» può «preservarci dall’accondiscendere al clima di odio e di violenza che respiriamo» (p. 9).

Questo testo, nato all’interno del Servizio nazionale per i rapporti con l’ebraismo della Conferenza episcopale francese, corona un percorso compiuto da quella Chiesa insieme agli ebrei d’Oltralpe, che vanta tra le sue tappe fondamentali la Dichiarazione di Drancy del 1997, con la quale i vescovi chiesero perdono per «il silenzio troppo spesso mantenuto durante la Seconda guerra mondiale di fronte alla Shoah» (p. 16); una Dichiarazione del 2015, da parte del rabbino capo di Francia, che ribadiva la fratellanza tra ebrei e cristiani; e una Dichiarazione dei vescovi di Francia del 1° febbraio 2021, che di fatto è un appello a combattere l’antisemitismo.

Il volume è composto di 20 capitoli, 16 dei quali hanno come titolo delle domande, come, ad esempio: «Dio è violento nell’Antico Testamento, amorevole invece nel Nuovo?» (c. 1); «L’elezione del popolo ebraico lo rende un popolo superiore?» (c. 5). Tra le questioni fondamentali affrontate, che sono tipiche del dialogo ebraico-cristiano (rapporto tra Antico e Nuovo Testamento e diverse ermeneutiche, elezione di Israele, antigiudaismo e antisemitismo), ve ne sono alcune che introducono alle più recenti questioni dibattute dai teologi e dagli esperti, quali il rapporto tra le diverse alleanze bibliche («La Nuova Alleanza sostituisce l’Antica Alleanza?», c. 6) e presuppongono i risultati della Terza ricerca sul Gesù storico («Gesù ebreo», c. 8; «Le radici ebraiche del cristianesimo», c. 10).

Nel testo si toccano anche tematiche spinose, quali la missione della Chiesa verso gli ebrei, evocata nel titolo del c. 18: «I cristiani hanno la missione di convertire gli ebrei?». Si risponde a questa domanda a partire dal più volte citato documento, del 2015, della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili (n. 40), affermando che «la Chiesa cattolica non conduce né incoraggia alcuna missione istituzionale rivolta specificamente agli ebrei» (p. 148). L’affermazione ricalca quanto già nel 2005 Walter Kasper aveva detto in una corrispondenza a margine di una Dichiarazione, questa volta del Gruppo di discussione «Ebrei e cristiani» presso il Comitato centrale dei cattolici tedeschi, dal titolo Ebrei e cristiani in Germania: «Evito anch’io di parlare di una missione verso gli ebrei. Io faccio sempre notare che la Chiesa cattolica (a differenza di alcune comunità protestanti o di alcune sette) non conosce, a differenza della “missione verso i pagani”, alcuna “missione verso gli ebrei” istituzionale e organizzata» (Juden und Christen – das eine Volk Gottes, Herder, Freiburg im Breisgau, 2020,135 s).

Il libro è corredato da diversi strumenti (appendici, approfondimenti e bibliografie), alcuni già presenti nell’edizione francese, altri inseriti in quella italiana dal curatore Rafael Starnitzky. È quest’ultimo, tra l’altro, a raccontare la genesi della traduzione italiana, nata a Roma nell’ottobre 2023, in occasione del 60° anniversario della morte di Jules Isaac, per volontà dei professori Massimo Gargiulo (direttore del Centro Cardinal Bea per gli Studi giudaici della Gregoriana) e Marco Cassuto Morselli (Presidente delle Amicizie ebraico-cristiane), con il sostegno della Conferenza episcopale italiana.

Si tratta di un libro indispensabile per chiunque voglia aggiornarsi sullo stato attuale del dialogo ebraico-cristiano, da utilizzare magari insieme alle 16 schede per conoscere l’ebraismo, pubblicate nel 2023 dalla Cei e dall’Ucei, anch’esse testimonianza di come il processo avviato dal Concilio Vaticano II con Nostra aetate sia oggi più che necessario.

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Oggi, 12 gennaio, nel 1970


Dopo 2 anni e mezzo si conclude la guerra del Biafra.


Immagine/foto

A scatenare il conflitto il tentativo di secessione delle province sudorientali della Nigeria di etnia Ibo, autoproclamatesi Repubblica.
Si calcola che circa un milione di persone siano morte nel conflitto, causa fame e malattie.

@Storia
@Storiaweb

in reply to storiaweb

Ecco una descrizione dell'immagine:

L'immagine in bianco e nero mostra un gruppo di uomini a torso nudo seduti, apparentemente in una sorta di carro o trasporto. Tenendo ciascuno una lunga asta o lancia, sembrano concentrati e in attesa. Sullo sfondo si intravedono edifici semplici e un cielo nuvoloso. Un uomo vestito in abiti più chiari è parzialmente visibile in primo piano, suggerendo una possibile figura di autorità o supervisore.

Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini



Bad Apple but it’s 6,500 Regex Searches in Vim


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In the world of showing off, there is alongside ‘Does it play Doom?’ that other classic of ‘Does it play Bad Apple?’. Whereas either would be quaint in the context of the Vim editor, this didn’t deter [Nolen Royalty] from making Vim play the Bad Apple video. As this is a purely black and white video, this means that it’s possible to convert each frame into a collection of pixels, with regular expression based search and custom highlighting allowing each frame to be rendered in the Vim window.

The fun part about this hack is that it doesn’t require any hacking or patching of Vim, but leans on its insane levels of built-in search features by line and column, adjusting the default highlight features and using a square font to get proper pixels rather than rectangles. The font is (unsurprisingly) called Square and targets roguelike games with a specific aesthetic.

First 6,500 frames are fed through ffmpeg to get PNGs, which are converted these into pixel arrays using scripts on the GitHub project. Then the regex search combined with Vim macros allowed the video to be played at real-time speed, albeit at 120 x 90 resolution to give the PC a fighting chance. The highlighting provides the contrast with the unlit pixels, creating a rather nice result as can be seen in the embedded video.

eieio.games/images/bad-apple-w…


hackaday.com/2025/01/11/bad-ap…



Retrotechtacular: The 1951 Telephone Selector


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Telephone systems predate the use of cheap computers and electronic switches. Yesterday’s phone system used lots of stepping relays in a box known as a “selector.” If you worked for the phone company around 1951, you might have seen the Bell System training film shown below that covers 197 selectors.

The relays are not all the normal ones we think of today. There are slow release relays and vertical shafts that are held by a “dog.” The shaft moves to match the customer’s rotary dial input.

Be sure to check out part two to get the whole story. Actually, we think [Periscope] switched the videos, so maybe start with part two. It sort of gives an overview and more of a mechanical perspective. Part one shows the schematic and assumes you know about some things covered in what they are calling part two.

You have to wonder who designed these to start with. Seems hard enough to follow when someone is explaining it, much less dreaming it up from scratch. Like most things, many people contributed to the development of the technology, and we are pretty sure the type 197 selector wasn’t the first device to appear.

Watching the current flow through the wires in the video reminded us of the Falstad circuit simulator.

youtube.com/embed/wSylaHLIzYE?…

youtube.com/embed/zhse34G33A4?…


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iFixit Releases Command Line Docs for FixHub Iron


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When we reviewed the iFixit FixHub back in September, one of the most interesting features of the portable soldering station was the command line interface that both the iron and the base station offered up once you connected to them via USB. While this feature wasn’t documented anywhere, it made a degree of a sense, as the devices used WebSerial to communicate with the browser. What was less clear at the time was whether or not the user was supposed to be fiddling with this interface, or if iFixit intended to lock it up in a future firmware update.

Thanks to a recent info dump on GitHub, it seems like we have our answer. In the repo, iFixit has provided documentation for each individual command on both the iron and base, including some background information and application notes for a few of the more esoteric functions. A handful of the commands are apparently disabled in the production version of the firmware, but there’s still plenty to poke around with.

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A note at the top of the repo invites users to explore the hardware and to have fun, but notes that any hardware damage caused by “inventive tinkering” won’t be covered under the warranty. While it doesn’t look to us like there’s much in here that could cause damage, there’s one or two we probably wouldn’t play with. The command that writes data to the non-volatile storage of the MAX17205 “Fuel Gauge” IC is likely better left alone, for example.

Some of the notes provide a bit of insight into the hardware design of the FixHub, as well. The fact that there are two different commands for reading the temperature from the thermocouple and thermistor might seem redundant, but it’s explained that the value from the thermistor is being used for cold junction compensation to get a more accurate reading from the thermocouple in the iron’s tip. On the other hand, one can only wonder about the practical applications of the tip_installed_uptime command.

The potential for modifying and repairing the FixHub was one of the things we were most excited about in our review, so we’re glad to see iFixit releasing more documentation for the device post-release. That said, the big question still remains: will we eventually get access to the firmware source code?


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Blinkenlights-First Retrocomputer Design


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[Boz] wants to build a retrocomputer, but where to start? You could start with the computery bits, like say the CPU or the bus architecture, but where’s the fun in that? Instead, [Boz] built a righteous blinkenlights array.

What’s cool about this display is that it’s ready to go out of the box. All of the LEDs are reverse-mount and assembled by the board maker. The 19″ 2U PCBs serve as the front plates, so [Boz] was careful not to use any through-hole parts, which also simplified the PCB assembly, of course. Each slice has its own microcontroller and a few shift registers to get the bits lit up, and that’s all there is to it. They take incoming data at 9600 baud and output blinkiness.

Right now it pulls out its bytes from his NAS. We’re not sure which bytes, and we think we see some counters in there. Anyway, it doesn’t matter because it’s so pretty. And maybe someday the prettiness will lure [Boz] into building a retrocomputer to go under it. But honestly, we’d just relax and watch the blinking lights.

youtube.com/embed/vKjqw5iGqnQ?…


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“Senza vita non c’è libertà”. Intervista con Azar Nafisi


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/senza-v…
A pochi giorni dalla liberazione della nostra Cecilia Sala dal terribile carcere di Evin, Azar Nafisi, l’autrice di “Leggere Lolita a Teheran”, bestseller mondiale da cui, di recente, è stato tratto il film



Iran. Solo nel 2024 sono state giustiziate 31 donne


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/iran-so…
Continuano le denunce del Movimento Donna Vita e Libertà sulle condizioni delle donne in Iran. Ancora una volta il Movimento dimostra quanto il regime sia assetato di sangue e richiede che l’attenzione internazionale da



In Praise of Simple Projects


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Hackaday was at Chaos Communication Congress last week, and it’s one of those big hacker events that leaves you with so much to think about that I’m still processing it. Just for scope, the 38th CCC is a hacker event with about 15,000 attendees from all around Europe, and many from even further. If I were to characterize the crowd on a hardware-software affinity scale, I would say that it skews heavily toward the software side of the hacker spectrum.

What never ceases to amaze me is that there are a couple of zones that are centered on simple beginner soldering and other PCB art projects that are completely full 20 hours of the day. I always makes me wonder how it is possible to have this many hackers who haven’t picked up a soldering iron. Where do all these first-timers come from? I think I’m in a Hackaday bubble where not only does everyone solder at least three times a day, some of us do it with home-made reflow ovens or expensive microscopes.

But what this also means is that there’s tremendous reach for interesting, inviting, and otherwise cool beginner hardware projects. Hands-on learning is incredibly addictive, and the audience for beginner projects is probably ten times larger than that for intermediate or advanced builds. Having watched my own son putting together one of these kits, I understand the impact they can have personally, but it’s worth noting that the guy next to him was certainly in his mid-30s, and the girl across the way was even a few years younger than my son.

So let’s see some cool beginner projects! We’d love to feature more projects that could lure future hackers to the solder-smoky side.

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Cosa ci fanno le navi da sbarco nel Sud della Cina?

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Negli ultimi mesi gli analisti della difesa hanno registrato una dinamica particolare nei cantieri navali della cittadina di Guangzhou, nella Cina meridionale: l’accumularsi di numerose chiatte equipaggiate con ponti stradali estremamente lunghi. Secondo diverse fonti, queste chiatte sarebbero destinate a operazioni di sbarco anfibio, offrendo