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OverFlame Vs Anonymous Italia. Nell’Obiettovo il sito Dell’AISE, Colpito Con Poco Successo


Come riportato di recente, il collettivo italiano di hacker Anonymous Italia ha sferrato un attacco mirato come ritorsione contro le recenti operazioni condotte dal gruppo NoName057(16). L’azione, denominata “dis-CARICA dei 101”, è parte dell’iniziativa più ampia #OpRussia e ha portato al defacing di 101 siti web russi legati ai sistemi di biglietteria online per i trasporti pubblici nella Federazione Russa.

Questa risposta coordinata da Anonymous Italia rappresenta un chiaro messaggio di opposizione agli attacchi informatici condotti da NoName057(16), consolidando il loro impegno all’interno della campagna contro obiettivi strategici russi.

In un’ulteriore escalation, questa mattina il gruppo OverFlame, come contromossa agli attacchi di Anonymous Italia, ha rivendicato un’azione a loro volta, pubblicando il seguente messaggio sul proprio canale Telegram:
Buongiorno, Russia 🇷🇺

Stiamo lanciando una contro-operazione sull'Italia “Defuse 102” in risposta agli attacchi degli hacktivisti italiani. Il primo obiettivo è stato il servizio di sicurezza statale italiano, l'obiettivo è gravemente danneggiato 🔥

Rapporto:
check-host.net/check-report/22…

Gloria alla Russia 🇷🇺
Per Kursk ❤️
Per il Donbass ❤️
Per Belgorod ❤️
#OP404

OverFlame|Riserva OverFlame|FORUM|contattaci -> @OverFlame_contact_bot

L’impatto dell’attacco


Dal link pubblicato all’interno del canale telegram di OverFlame, il sito in questione che avrebbero preso di mira è una pagina dell’Aise e nello specifico sicurezzanazionale.gov.it/web.…. Inoltre tale pagina sembrerebbe non essere la pagina dell’AISE (ed infatti risponde con 404 all’interno del body).

L’AISE è l’acronimo di Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna, il servizio di intelligence italiano responsabile per la sicurezza nazionale nell’ambito delle attività all’estero. L’AISE è una delle due principali agenzie di intelligence in Italia, insieme all’AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna), e fa parte del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica (SISR).

Il sito è sempre risultato perfettamente funzionante pertanto è probabile che solo alcune connessioni siano andate offline, come riporta il ChackHosts pubblicato dal gruppo di hacktivisti filorussi.

OverFlame annuncia una Partner con NoName057(16)


Il gruppo OverFlame, attivo dal gennaio 2025, ha ufficializzato il 16 gennaio una partnership operativa con il collettivo NoName057(16), consolidando una collaborazione mirata a rafforzare le loro azioni congiunte.

Fino a oggi, OverFlame non aveva mai preso di mira obiettivi italiani, rendendo l’attacco attuale un’escalation significativa nelle sue operazioni. Tuttavia, il gruppo si è già distinto per una serie di campagne mirate contro siti web in Lituania, caratterizzati dal dominio nazionale .lt, confermando un focus strategico su obiettivi specifici.

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Qual è il valore dell’immagine del Papa? E in che modo questa cambia nel tempo? Accompagna il lettore nello storico passato pontificio il libro “Cerimonie Pontificie alla prova.


"Aver tradotto la passione ecclesiale e culturale in una rivista d’informazione religiosa e di dibattito civile, approfondita ma non elitaria, accessibile a tutti e piena di contenuti, riferimento per tanti nel panorama dell’editoria cattolica in Ita…


Ogni Lunedì Mattina: Allarme PEC! Vidar Malware Torna a Colpire Gli Italiani


Le campagne malware Vidar proseguono con la loro cadenza ormai regolare, riporta il CERT-AgID, le quali prendono di mira gli utenti italiani ogni lunedì mattina.

L’ultima ondata, rilevata nella notte del 20 gennaio 2025, sfrutta nuovamente le PEC compromesse per inviare e-mail esclusivamente ai possessori di caselle PEC, puntando sulla attendibilità di queste comunicazioni per massimizzare il tasso di successo degli attacchi.

Come già osservato in precedenti campagne, anche questa volta gli attori malevoli hanno fatto largo uso della tecnica del Domain Generation Algorithm (DGA) e della rotazione di utilizzo di numerosi host: sono stati rilevati 147 host utilizzati per distribuire il payload sotto forma di file JavaScript.

Queste strategie, sebbene già ampiamente note e sfruttate da tempo, si rivelano sempre efficaci nel complicare il rilevamento e la mitigazione delle campagne. In particolare, le URL generate con DGA ed i percorsi randomizzati restano inattive durante la fase iniziale notturno dell’attacco e si attivano solo nella mattinata successiva, aumentando le difficoltà della prevenzione proattiva.

Le attività di contrasto sono state già messe in atto con il supporto dei Gestori PEC. Gli IoC relativi alla campagna sono stati diramati attraverso il Feed IoC del CERT-AGID verso i Gestori PEC e verso le strutture accreditate.

Si raccomanda di prestare sempre la massima attenzione alle comunicazioni ricevute via PEC, in particolare quando contengono link ritenuti sospetti. Nel dubbio, è sempre possibile inoltrare le email ritenute sospette alla casella di posta malware@cert-agid.gov.it

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“Il Giubileo offra l’opportunità per raggiungere i tanti attesi e indispensabili negoziati che trovino soluzioni giuste e durature, con una forte ripresa della presenza della comunità internazionale e del multilateralismo e degli strumenti necessari …


“Non indebolire la cultura dei diritti dei richiedenti asilo e dei rifugiati, offrendo regole di diritti e doveri sicuri, flussi e canali che permettano l’ingresso dei necessari lavoratori, che non sono mai solo braccia, ma persone che richiedono pol…


“La Chiesa italiana innalza a Dio la preghiera perché il Giubileo offra l’opportunità per raggiungere i tanto attesi e indispensabili negoziati che trovino soluzioni giuste e durature, con una forte ripresa della presenza della comunità internazional…


“Il Giubileo può diventare un’occasione per tornare a bussare alla porta dei Paesi ricchi, compresa l’Italia, perché rimettano i debiti dei Paesi poveri, che non hanno modo di ripagarli”. Ne è convinto il card.


Three press freedom threats to watch during Trump 2.0


With Donald Trump’s inauguration today, journalists and whistleblowers can expect four more years of legal attacks, threats, smears, bullying, and other abuses we haven’t even thought of yet — all intended to stop them from reporting the news.

While no one can predict exactly what the next four years have in store, here are three press freedom issues that we’ll be following closely at Freedom of the Press Foundation (FPF).

Increased leaks investigations

Trump’s first term was marked by a surge in leaks investigations. Unnamed sources close to his incoming administration (ironic, isn’t it?) have told reporters to expect even more of the same during his second term.

That means whistleblowers or anyone even suspected of unauthorized leaking could face invasive investigations, such as surveillance of their movements and activities, and broad legal demands for their electronic records. Those who are caught and prosecuted may also be punished harshly, including with long prison sentences.

The Department of Justice could also issue subpoenas or other legal demands to journalists or their tech providers seeking the identities of reporters’ sources, as it did during Trump’s first term. Journalists who refuse to comply with demands to name their confidential sources could be fined or jailed — Trump has been clear that he would like to see just that.

Unfortunately, a law that would have prohibited that, the PRESS Act, failed last Congress, thanks to Democrats’ stalling and Sen. Tom Cotton’s lying. We’ll continue to press Congress to pass a federal law that would protect investigative reporting, during the Trump years and beyond, by prohibiting jailing journalists for refusing to burn their sources. Congress must also reform the Espionage Act — a law that’s been used by both Democrats and Republicans to prosecute those who leak classified information to the press — to ensure it applies only to spying, not whistleblowing.

FPF will also continue to oppose attempts to undermine secure communication tools such as end-to-end encryption, which will become increasingly important in the absence of strong legal protections for journalist-source confidentiality. Journalists and sources should familiarize themselves with best practices for digital security. Sources should brush up on methods for lessening their own risk and may want to consider using SecureDrop and a Tor Browser to share documents or information anonymously.

Criminal prosecutions of journalists

Journalists could be jailed not only for refusing to reveal their sources but also for publishing information that the Trump administration or oligarchs in its orbit don’t want to be made public.

Thanks in no small part to the Biden administration’s decision to continue Trump’s prosecution of WikiLeaks founder and publisher Julian Assange, the Trump administration will have an easier time abusing the Espionage Act to prosecute journalists who publish national defense information. Assange pleaded guilty to violating Section 793(g) of the act last June, the first time in U.S. history a publisher has been convicted under the law.

It’s a short legal leap from prosecuting Assange to prosecuting national security reporters at traditional news outlets. Assange’s guilty plea was based on conduct that journalists engage in every day: soliciting classified information from the public, encouraging a source to provide him with classified information, and publishing that information.

It’s a short legal leap from prosecuting Assange to prosecuting national security reporters at traditional news outlets.

A journalist charged under the Espionage Act for publishing newsworthy information will have a strong First Amendment defense. But we shouldn’t rely on courts to make the right call when it comes to protecting press freedom against spurious national security claims. Congress must reform the Espionage Act not only to protect whistleblowers but also ensure that it can’t be used against journalists.

Unfortunately, the Espionage Act isn’t the only threat. Federal prosecutors could use other criminal laws against journalists over the next four years. Computer hacking laws like the Computer Fraud and Abuse Act, in particular, have already been abused to go after digital journalists like Florida journalist Tim Burke.

With the possibility of increased protests during the Trump administration, we may also see journalists covering protests arrested for crimes like trespassing. While the DOJ recently issued important guidance and recommendations about the First Amendment protections for journalists covering protests, there’s no guarantee it will continue to follow them under Trump.

FPF will continue to speak out against the criminal prosecution of journalists for doing their jobs and push to ensure that they receive full First Amendment protections.

Abuse of government surveillance against the press

We’re also concerned about increased government surveillance of the press over the next four years, especially through tech providers.

The government already has the power to issue legal orders requiring a tech company to turn over a journalist’s digital records, and it can do so in secret by gagging the company. DOJ guidelines limit the circumstances under which the government can issue those legal demands, but the next DOJ could simply ignore or repeal them.

If the government can’t get a legal order for tech company data, it can often buy it. No law prevents the FBI and intelligence agencies from buying location or other sensitive data about Americans from data brokers that they usually couldn’t get without a warrant. And they’re doing exactly that.

While there’s a real risk of abuse of these spying powers over the next four years, there’s also a possibility of reigning them in.

The Trump administration will also have expanded powers under Section 702 of the Foreign Intelligence Surveillance Act, which Congress reauthorized and broadened last year to expand the types of entities that can be forced to help the U.S. spy. While some lawmakers promised a later “fix” to that part of the law, that fix has never come. Section 702 is often sold as a purely foreign surveillance law targeting terrorists and drug traffickers, but it’s also been used to spy on Americans, including journalists, without a warrant.

While there’s a real risk of abuse of these spying powers over the next four years, there’s also a possibility of reigning them in. Some of the most vocal critics of government surveillance in recent years have been Republican lawmakers aligned with Trump, who called on the last Congress to kill FISA. Speaker Mike Johnson recently ousted a pro-FISA representative, Mike Turner, from his chairmanship of the House Intelligence Committee.

FISA will be up for reauthorization again during Trump’s second term. MAGA skepticism toward government surveillance may create opportunities to pass FISA reform and other bipartisan laws limiting government spying, like the Fourth Amendment is Not For Sale Act.

At the same time, some Trump appointees have been singing a different tune more recently and embracing government spying powers. Republicans may very well find that they enjoy vast spying powers when they’re the ones who control them, just like the Democrats did. In that case, FPF will be there to remind them that most Americans don’t want to live in a surveillance state.

Also read our article on Biden's three biggest press freedom failures.


freedom.press/issues/three-pre…



Biden’s press freedom legacy: Empty words and hypocrisy


When it comes to press freedom, last week was a fitting close to President Joe Biden’s term. On Wednesday, he emphasized the importance of the free press in his farewell address. On Thursday, two journalists who demanded answers about the Israel-Gaza war were removed — one forcibly — from his secretary of state’s news conference. On Friday, the Supreme Court upheld the TikTok ban he supported despite knowing full well the “data privacy” concerns lawmakers cited were a pretext for censorship.

With “friends” of press freedom like Biden, who needs enemies? The president who loved to proclaim that “journalism is not a crime” ignored warnings from press freedom advocates and handed his proudly anti-press successor a road map to criminalize it.

Here are the three themes that will define Biden’s press freedom legacy.

Anti-press prosecutions

Biden ignored warning after warning about the dangers of prosecuting WikiLeaks founder Julian Assange under the Espionage Act for actions investigative journalists take every day — talking to sources, obtaining secret documents, and publishing them. Nevertheless, he persisted — extracting a guilty plea from Assange in exchange for his freedom, normalizing prosecutions of routine newsgathering.

Biden officials might have taken issue with Assange’s methods or believed he wasn’t a “journalist,” but it doesn’t matter — there is nothing in the Espionage Act that would restrict Trump from employing identical legal theories against any publisher of government secrets he dislikes, including conventional journalists.

And then there’s the prosecution of Florida journalist Tim Burke under computer crime laws. That did Trump a huge favor because the Espionage Act only applies to government secrets. But, as Biden knows, Trump also has oligarchs to protect! The Computer Fraud and Abuse Act, under the interpretation of Biden’s Department of Justice, will help him do so by criminalizing journalists’ use of the internet to find secrets the powerful don’t want published — even if the powerful accidentally post them on publicly available websites.

Not only that, the government, according to Biden’s prosecutors, can label reporting materials like notes and stories in progress as contraband and permanently seize them, stopping journalists’ stories in their tracks. Only Biden knows if he finally regrets arming Trump with this impressive anti-press arsenal, but that won’t help Trump’s victims.

Sacrificing the Constitution for ‘national security’

Justice Hugo Black famously wrote in the Pentagon Papers case that “the word ‘security’ is a broad, vague generality whose contours should not be invoked to abrogate the fundamental law embodied in the First Amendment.” Black’s probably rolling over in his grave.

It is undisputed that the purported national security concerns underlying the TikTok ban are entirely hypothetical. There is no evidence China is using TikTok to spy on Americans. And why would it, when, absent a comprehensive data privacy law, the information it could conceivably get from TikTok is widely available from plenty of other sources? But there is evidence that lawmakers’ real motivation for the ban was to stop young people from using TikTok to criticize the Israel-Gaza war.

President Joe Biden greets Saudi Crown Prince Mohammed bin Salman with a fist bump in 2022. Later that year Biden's administration declared Salman immune from liability for his suspected role in the murder of journalist Jamal Khashoggi.

Bandar Aljaloud/Saudi Royal Palace via AP Photo

And yet, the Supreme Court, at the Biden administration’s urging, authorized censorship of not just one newspaper but a whole platform that millions of Americans, including journalists, use to communicate. Biden seems to regret his political stunt actually becoming law, promising that the ban won’t go into effect immediately. And Trump, who once supported the ban, now opposes it.

That means it’s entirely possible that, at the end of the day, all that will come out of this is a Supreme Court ruling weakening the First Amendment just in time for Trump’s return. Well done, Joe.

Incidentally, the Supreme Court’s TikTok opinion cited China’s law requiring companies from there (like TikTok’s parent company, ByteDance) to cooperate with Chinese surveillance. But it didn’t mention that the U.S. passed a law last year, with Biden’s full support, letting our own government force companies to secretly spy for it.

Biden again ignored repeated warnings that the law could easily be abused by Trump and whoever comes after him to spy on journalists. For someone so critical of Chinese surveillance and censorship, Biden sure likes copying directly from their playbook.

Turning a blind eye to Gaza

We don’t mean to put journalists on a pedestal. Every civilian death in the Israel-Gaza war is tragic, and press freedom violations are far from the only wrongs by its ally that the Biden administration ignored.

That said, the world relies on journalists for credible information about the war, and Israel has killed a record number of reporters, many of them in seemingly targeted attacks. It has refused to allow international outlets to enter Gaza and retaliated against those that are already there. Journalists report death threats followed by bombs.

The U.S. would surely be quick to condemn the same conduct by an adversary, but in Israel’s case, it expresses “concern” and spews other meaningless rhetoric while doing absolutely nothing to hold Israel accountable for its use of U.S. weapons and funds to attack the press. It’s no wonder that journalists, frustrated with all the doublespeak, breach decorum at news conferences.

Yes, Biden’s done some good things for the press. His DOJ passed guidelines that limited subpoenas and surveillance of journalists. Trump will likely repeal those — an outcome Biden could’ve prevented by advocating for the PRESS Act, the bipartisan bill to protect journalist-source confidentiality that he never vocally supported. The Biden DOJ also warned against arresting journalists at protests, including after they're dispersed.

Biden's administration helped free journalists Evan Gershkovich and Alsu Kurmasheva from Russia, where they were held on sham charges. There were other highlights, like restrictions on spyware (which Trump may also reverse).

But those accomplishments pale in comparison to his failures. He has not only damaged the press at home, he’s undermined the U.S. standing to oppose attacks on the press abroad.

We know things will likely get worse under Trump, but it’ll take a lot to make us miss Biden and his empty platitudes.

Also read our article on three threats to press freedom we're watching during Trump's second term.


freedom.press/issues/bidens-pr…



European Commission guidelines on the AI Act implementation must center human rights and justice


Over 25 civil society organisations and experts actively following the implementation of the Artificial Intelligence (AI) Act are urging the European Commission’s AI Office to ensure that the upcoming Commission guidelines clarify fundamental rights as the central guiding basis to enable meaningful AI Act enforcement. They also note note the various shortcomings of the Commission’s consultation process.

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Why EDRi is leaving X and where to find us


Since Musk’s acquisition of X in October 2022, we have been working towards an exit strategy. Recent developments and Musk becoming part of the second Trump administration have contributed to a unique and toxic platform power-grab, which has accelerated our X-it timeline. EDRi is joining many other organisations and people in leaving X by the end of January 2025. On 20 January, we will host an important X Spaces conversation to encourage our followers to join Mastodon.

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La Digitalizzazione Vuole Sicurezza! Nuovo Boom previsto da Gartner sulla Cybersecurity per il 2028


Il mercato globale della sicurezza delle informazioni continua a crescere in termini di dimensioni, riflettendo il crescente impatto della dipendenza digitale. Gartner prevede che la spesa per la sicurezza informatica raggiungerà i 183 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’11,7% dal 2023 al 2028. Questa dinamica è guidata dalle crescenti minacce e dall’introduzione di tecnologie di intelligenza artificiale (inclusa l’intelligenza artificiale generativa) e di soluzioni cloud.

Secondo il rapporto, il mercato globale della sicurezza informatica valeva 162 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà i 292 miliardi di dollari entro il 2028. La crescita più significativa è prevista in Cina, Giappone e nei paesi in via di sviluppo della regione Asia-Pacifico. Ad esempio, la dimensione del mercato in Giappone, secondo Gartner, sarà più che raddoppiata, passando da 8,3 miliardi di dollari nel 2024 a 17,7 miliardi di dollari nel 2028, con un CAGR del 16,9%. In Cina, si prevede che le dimensioni del mercato aumenteranno da 8,4 miliardi di dollari nel 2024 a 15,2 miliardi di dollari entro il 2028, con un CAGR del 15,5%.

Tra i segmenti chiave del mercato, i servizi e i software per la sicurezza aziendale manterranno i volumi maggiori. Secondo il rapporto, il mercato dei servizi di sicurezza aziendale aumenterà da 73,9 miliardi di dollari nel 2024 a 116,8 miliardi di dollari entro il 2028 (CAGR 12,3%). Il volume del software aziendale crescerà da 78,8 miliardi di dollari a 132,4 miliardi di dollari con un CAGR del 14,1%.

Il mercato della sicurezza delle reti aziendali aumenterà da 21,8 miliardi di dollari nel 2024 a 33,1 miliardi di dollari entro il 2028 (CAGR 10,6%).

Allo stesso tempo, il segmento dei software di sicurezza consumer mostrerà tassi di crescita minimi del 4%. Si prevede che il volume aumenterà da 8,2 miliardi di dollari nel 2024 a 9,7 miliardi di dollari entro il 2028. Ciò è dovuto alla saturazione del mercato e alla diminuzione della domanda di nuove soluzioni in questo settore.

Anche a livello regionale si notano differenze nei tassi di crescita. Ad esempio, si prevede che il Nord America e l’Europa, dove i mercati sono più maturi, avranno tassi di crescita moderati, rispettivamente dell’11,9% e del 12,3%. Tuttavia, queste regioni continuano ad avere una forte domanda di soluzioni per proteggere reti, dati e applicazioni, alimentata dalla migrazione attiva verso le infrastrutture cloud.

Il ruolo della tecnologia nella sicurezza delle informazioni continua a crescere, soprattutto alla luce delle nuove minacce associate all’intelligenza artificiale. L’implementazione di soluzioni cloud richiede uno sforzo significativo per proteggere i sistemi e i dati critici, che rimane una sfida importante per le organizzazioni di tutto il mondo.

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“Guardiamo con simpatia agli sforzi per una rinnovata presenza dei cristiani nella vita politica del Paese e, mi auguro, dell’Europa, a partire dalla Settimana Sociale di Trieste”. Lo ha detto il card.


“Mi piacerebbe che l’anno giubilare costituisse il tempo in cui riflettiamo e maturiamo insieme non la volontà di essere una ‘minoranza’ triste, ma il coraggio di diventare ‘minori’ felici, nel senso in cui la spiritualità francescana ci ha spiegato …




Titoli di Stato e ISEE: Qual è la strategia dietro?


I titoli di stato non vengono conteggiati nel calcolo dell’ISEE, un vantaggio che sembra fatto su misura per i risparmiatori. Ma cosa si cela dietro questa scelta?

Da un lato, è un chiaro incentivo per finanziare il debito pubblico spingendo i cittadini a investire direttamente nello Stato. Dall’altro, potrebbe indurre molti a concentrare i propri risparmi in un’unica direzione, riducendo la diversificazione.

È davvero una grande opportunità per i risparmiatori o una strategia per esigenze di bilancio statale? Voi cosa ne pensate?



Giacomo Matteotti, un promemoria per l’oggi


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/giacomo…
Verrà presentato il 27 gennaio 2025 in prima assoluta presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati il film Velia Titta vedova Matteotti di Vittorio Pavoncello. Il film è stato realizzato, da ECAD e Zivago film, con un



In ricordo del Professore Lorenzo Infantino

@Politica interna, europea e internazionale

Addio a Lorenzo Infantino, maestro del liberalismo. La casa editrice Rubbettino si unisce al cordoglio per la scomparsa di Lorenzo Infantino, filosofo sociale, economista e tra i più importanti e influenti interpreti del liberalismo classico in Italia. Professore emerito alla LUISS Guido Carli di Roma, Infantino ha



L’Italia deve essere pronta a ogni scenario. Crosetto e Portolano tracciano la direzione per le Forze armate

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La Difesa italiana deve mettersi nelle condizioni di poter far fronte a qualunque sfida, inclusi veri e propri conflitti. Questo è quanto ha affermato il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, in occasione dell’insediamento del generale



Suicidi e carceri, nessuna tutela. L’allarme degli psicologi: “Manca l’organizzazione”

[quote]Vito Michele Cornacchia è uno psicoterapeuta, specializzato nel sostegno a soggetti tossicodipendenti e a rischio di suicidio o di autolesionismo. Ex psicologo del carcere San Giorgio di Lucca, parla con…
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Carceri, anche gli agenti vittime del sovraffollamento. Uilpa:”Da governo solito mantra”

[quote]Gennarino De Fazio è il segretario generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria. A LumsaNews dà la sua chiave di lettura sia sul fenomeno dei suicidi in carcere italiane sia sulla…
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Sovraffolamento e suicidi. La denuncia di Ilaria Cucchi: “Il governo non è interessato”

[quote]Fin dall’inizio del suo mandato la senatrice Ilaria Cucchi si batte per accendere un focus sulle condizioni delle carceri italiane, strutture dove dovrebbe vigere il principio di rieducazione. Tuttavia, come…
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Bitcoin oltre i 109mila dollari mentre spunta la memecoin della first lady

[quote]Valore record raggiunto dalla criptovaluta Bitcoin, complice l'insediamento di Donal Trump alla Casa Bianca
L'articolo Bitcoin oltre i 109mila dollari mentre spunta la memecoin della lumsanews.it/bitcoin-oltre-i-1…



Vite spezzate, l’emergenza dei suicidi in carcere

[quote]Morti silenziose. Sono quelle che si consumano dietro le sbarre degli istituti penitenziari italiani. Nel 2024 sono stati 83 i suicidi tra i detenuti registrati dal Garante nazionale dei diritti…
L'articolo Vite spezzate, l’emergenza dei suicidi in carcere su lumsanews.it/vite-spezzate-lem…



Il 20 Gennaio, giorno dell'insediamento di Trump, esci da X: it.helloquitx.com

Fai il tuo #eXit! L'esodo da X è massiccio da mesi ma ora potete migrare senza perdere i vostri follower.

Grazie a HelloQuitX puoi invitare tutti i tuoi followers a unirsi su #Mastodon.

Serve prima scaricare il proprio archivio X/twitter e poi migrare automaticamente tramite: app.helloquitx.com

Oggi 20 Gennaio, gli strumenti di migrazione sono pronti per aiutare tutte le persone a trovare argomenti da seguire e seguaci su Mastodon.

Lascia X dal 20 Gennaio, e mobilita amici e amiche, familiari e gruppi su tutte le piattaforme per far parte del movimento e aiutare tutti e tutte a lasciare X!

newsletter.devol.it/spezziamo-…



I numeri drammatici delle carceri. Lo studio di Antigone: “Serve una decarcerizzazione”

[quote]L’associazione Antigone, che si occupa dei diritti e delle garanzie delle persone detenute, ha pubblicato il suo rapporto annuale sulle condizioni delle carceri in Italia. Sofia Antonelli è ricercatrice e…
L'articolo I numeri drammatici delle carceri. Lo studio di



Donald, il nuovo imperatore


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/donald-…
Fa un certo effetto vedere Capitol Hill tirata a lucido, i militari in alta uniforme impassibili nonostante la temperatura glaciale (massima -6 centigradi), l’aria solenne e silenziosa. La stessa Capitol Hill dove il 6 Gennaio del 2021 ho visto con i miei occhi ventimila manifestanti



Poste italiane, nel 2024 sventate cyber truffe per circa 25 milioni euro


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Sono un target appetibile per i cyber criminali i circa 35 milioni di clienti di Poste Italiane, dei quali più di 20 milioni dotati di accessi digitali in App e Web, che ogni anno eseguono più di 3 miliardi di transazioni (trasferimento fondi, prelievi ATM, pagamenti POS



Carceri, suicidi e affollamento. L’anno più nero per il Lazio:”Serve ascoltare i detenuti”

[quote]Il 2024 è stato l’anno più nero per i suicidi in carcere, soprattutto nelle strutture del Lazio. Il garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione…
L'articolo Carceri, suicidi e affollamento. L’anno più nero per il



Perché l'Italia vende armi e spende per l'esercito se ripudia la guerra come strumento di offesa?

L'economia italiana è fin troppo assente in numerosi settori portatori di alto PIL all'estero, spesso a causa di carenze strutturali o per l'elevato costo dell'energia, o addirittura per motivi ideologici. In linea puramente ideale sarebbe anche sensato produrre armi solo per uso interno (la pace non si tutela con il disarmo ma con la giustizia) o per gli alleati più stretti e affidabili, ma dubito possiamo permetterci di essere così idealisti. Purtroppo. Casomai qualcuno non se ne fosse già accorto, in assenza di serie riforme strutturali, stiamo già raschiando il fondo del barile. Che poi è un motivo per cui l'inflazione aumenta ma gli stipendi non crescono. Il sistema italia NON funziona. Per certi versi ragioniamo ancora come i nostri padri, 50 anni fa. 2 temi su tutti: i taxi e le concessioni balneari… ma l'italia è tutta così. solo interessi corporativi a danno della collettività e nessuno sviluppo. l'itlaia è l'unico paese dove si riesce a trovare motivi per essere contro a un ponte. preferiamo i muri. è proprio l'impostazione ideologica generale che è carente e inefficace. noi non abbiamo a cure la difesa della persona, delle sue necessità, quali essi siano: noi preferiamo definire dall'alto quali debbano essere le necessità. come si fa nelle dittature. non per il bene della nazione ma del dittatore, figura che a noi piace servire, perché "potente". il ruolo più ambito: giullare di corte.



#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.


Oggi #20gennaio si celebra per la prima volta la Giornata del Rispetto.

Il Ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato: "Oggi, 20 gennaio 2025, celebriamo la Giornata del Rispetto, istituita per sensibilizzare contro ogni forma di bullismo e discrimin…




Papa Francesco: oggi l’ordinazione del primo vescovo della diocesi di Lüliang

Ha avuto luogo oggi, 20 gennaio, l’ordinazione episcopale del reverendo Antonio Ji Weizhong, che Papa Francesco, in data 28 ottobre 2024, ha nominato vescovo di Lüliang (provincia dello Shanxi, Cina), avendone approvata la candidatura nel quadro dell…



Meta and X are going rogue. Here is what Europe should do now.


With Elon Musk, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos and many other tech billionaires cuddling up to an ever more authoritarian Trump administration, it is crucial that the EU sticks to stringent enforcement of its tech laws. However, to solve the core problem,we have to curb the immense grip Big Tech has on our institutions and invest in truly independent digital alternatives.

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Gazzetta del Cadavere reshared this.



"In occasione del suo insediamento come quarantasettesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, porgo un cordiale saluto e l’assicurazione delle mie preghiere affinché Dio Onnipotente le conceda sapienza, forza e protezione nell'esercizio delle sue…


‘Total Trust’ Screening & Debate in Brussels


This event features the documentary Total Trust (2023), an eye-opening and deeply disturbing story of surveillance technology, abuse of power, and (self-)censorship. What can happen when our privacy is ignored?

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