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"Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla Flotilla questa notte ho autorizzato l'intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina militare che era in navigazione a nord di Creta nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro. La fregata si sta già dirigendo verso l'area per eventuali attività di soccorso". Lo comunica il ministro della Difesa Guido Crosetto

Questa è la seconda cosa più bella che ha fatto Crosetto (dopo la rimozione di Vannacci e il procedimento disciplinare a suo carico).

😁

rainews.it/articoli/2025/09/a-…



Processo Mala Pigna, l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli condannato a 14 anni per concorso esterno con la ‘ndrangheta

[quote]È stato condannato a 14 anni l’avvocato ed ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato per concorso esterno con la ‘ndrangheta nel processo “Mala Pigna”. A stabilirlo il Tribunale…



“Il Consiglio episcopale permanente approva il Documento di sintesi che verrà votato durante la terza Assemblea sinodale, in programma a Roma il 25 ottobre 2025”.



“Non possiamo restare in silenzio di fronte alla drammatica escalation di violenza, al moltiplicarsi di atti di disumanità, all’annientamento di città e di popoli”.





Il punto sul Piano Mattei


@Notizie dall'Italia e dal mondo
«Il Piano Mattei per l’Africa – si legge sul sito del governo italiano – è un piano di interesse nazionale varato […] con l’obiettivo di imprimere un cambio di paradigma nei rapporti con il continente africano e costruire partenariati su base paritaria, superando la logica
L'articolo Il punto sul Piano lospiegone.com/2025/09/24/il-p…

in reply to Antonella Ferrari

Bella ciao...
Mattei era un partigiano che ha combattuto i nazifascisti ma i nipotini del duce sono pure ignoranti....


“La missione del Comitato per la vita e la famiglia è accompagnare le famiglie, difendere la sacralità della vita umana dal suo inizio fino alla morte naturale, e offrire molte risorse per le famiglie”. Lo dichiara mons.


ma se invece di lamentarsi le scortassero? va fatto capire che non siamo solo dei piagnucoloni.

RFanciola reshared this.



Sogno mondiale, Italvolley in semifinale. Battuto il Belgio 3-0

[quote]MANILA – L’Italia è in semifinale dei Mondiali 2025 di volley maschile. Per la settima volta nella storia gli azzurri sono tra le prime quattro squadre al mondo. Gli uomini…
L'articolo Sogno mondiale, Italvolley in lumsanews.it/sogno-mondiale-it…



Who Wants a Rusty Old Smartphone?


Redox on desktop.

If we’re talking about oxidized iron… probably nobody. If we’re talking about Rust the programming language, well, that might be a different story. Google agrees, and is working on bringing the language into Android. That’s not enough for [Paul Sanja], who has the first Redox OS smartphone.
It’s alive!
Redox OS is a Unix-like operating system written entirely in Rust, and somehow we haven’t covered it until now. Unlike Asterinas, a project to recreate the Linux kernel in Rust, Redox has few pretensions of being anything but its own thing, and that’s great! On desktop, Redox has a working windowing system and many utilities, including a basic browser in the form of NetSurf.

It’s claims to be source-compatible with Linux and BSD programs, and partially POSIX compliant. A certain someone around here might want to try it as a daily driver. The header image is a desktop screenshot, because there’s more to see there and it fits our aspect ratio.

On smartphones, it… boots. Some smartphones, anyway. It’s actually a big first step. That booting is possible is actually thanks to the great work put in by the Postmarket OS team to get Uboot working on select android devices. That uboot loader doesn’t need to load the Linux-based Postmarket OS. It can be used for anything compatible. Like, say, Redox OS, as [Paul] shows us.

Of course, Redox OS has no drivers for the touchscreen or anything else, so at the moment that rusty smartphone can only boot to a login screen. But thanks to Rust, you can rest assured that login screen hasn’t got any memory leaks! Jokes aside, this is a great start and we’re hoping to see more.

Redox is a promising project on mobile or desktop, and its development seems a much better use of time and effort than fighting over Rust in the Linux kernel.


hackaday.com/2025/09/24/who-wa…



Social e videogiochi violenti: la nuova bomba a orologeria per gli adolescenti


L’uso incontrollato dei social media e dei videogiochi violenti rappresenta una minaccia crescente per gli adolescenti in una fase cruciale del loro sviluppo. Gli esperti di salute infantile e adolescenziale avvertono che la tecnologia, se abusata, può incidere profondamente sui comportamenti dei giovani, favorendo l’insorgere di atteggiamenti aggressivi.

Le ricerche indicano che l’aggressività negli adolescenti non dipende soltanto da tratti di personalità individuali, ma anche da influenze ambientali e digitali. Il professor Eyup Sabri Ercan, dell’Università di Ege, ha sottolineato che negli ultimi anni i comportamenti violenti sono aumentati proprio a causa di un uso improprio della tecnologia.

Ercan ha spiegato che l’aggressività è il risultato dell’interazione tra fattori genetici ed esterni. Poiché la predisposizione genetica rimane stabile, l’aumento dei comportamenti aggressivi dimostra il rafforzamento delle cause ambientali. Tra queste, un ruolo chiave lo hanno l’incremento di contenuti digitali violenti e l’esposizione prolungata a piattaforme online e videogiochi.

Secondo l’esperto, un’esposizione continua a scene violente può generare non solo aggressività, ma anche desiderio di isolamento sociale. Per questo motivo ha ribadito l’importanza di adottare linee guida contro la dipendenza digitale, invitando i genitori a prestare attenzione ai possibili sintomi psichiatrici nei figli e a non liquidarli come semplici fasi dell’adolescenza.

Ercan ha inoltre raccomandato di limitare l’uso dei dispositivi elettronici, evitando contenuti violenti come film, serie e giochi. Ha suggerito di promuovere attività fisiche regolari e un consumo moderato di media in famiglia, ricordando che anche i genitori dovrebbero essere un modello di comportamento.

Il professore associato Fevzi Tuna Ocakoğlu, sempre dell’Università di Ege, ha aggiunto che i bambini, esposti fin da piccoli a litigi e guerre sui social media, sviluppano difficoltà nella gestione della rabbia. La continua visione di violenza porta a una perdita di sensibilità e a una percezione distorta della realtà, soprattutto con i giochi di ruolo e i simulatori militari, dove l’alta qualità grafica rende ancora più sottile il confine tra virtuale e reale.

Ocakoğlu ha concluso sottolineando l’urgenza di interventi preventivi. Ha invitato i genitori a monitorare l’uso delle piattaforme digitali da parte dei figli e a prestare attenzione a segnali come uso eccessivo del computer, astinenza, irritabilità, insonnia o cambiamenti nell’appetito, sintomi che richiedono un immediato intervento professionale.

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Serie A, il Var sfugge di mano: Rocchi ammette gli errori ma “Tudor abbassi i toni”

[quote]ROMA – Nuova stagione, nuove polemiche. Dopo le prime quattro giornate di Serie A, la gestione del Var sembra già essere sfuggita di mano ai direttori di gara. I falli…
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⛔ ATTENZIONE


⛔ ATTENZIONE abbiamo annullato l'iniziativa di oggi 24 settembre 2025 alle 14.00 per concomitante iniziativa sulla Palestina.


WhatsApp introduce la traduzione dei messaggi in App


Una nuova funzionalità, che permette la traduzione dei messaggi all’interno dell’applicazione, è stata annunciata da WhatsApp. L’azienda evidenzia che le barriere linguistiche rappresentano spesso un limite alla libera comunicazione, considerando che il suo servizio viene utilizzato ogni giorno da più di 3 miliardi di utenti in circa 180 nazioni.

Ora, se ricevi un messaggio in una lingua sconosciuta, toccalo e tienilo premuto, quindi seleziona “Traduci”. Puoi quindi selezionare la lingua da cui o verso cui tradurre e scaricare un dizionario da salvare per un utilizzo successivo.

A livello di sicurezza, l’azienda sottolinea che il trasferimento mantiene la riservatezza della corrispondenza: tutte le operazioni vengono eseguite solo sul dispositivo dell’utente e WhatsApp non ha accesso ai testi.

La funzione di traduzione è disponibile nelle chat private e di gruppo, nonché negli aggiornamenti dei canali. Gli utenti Android possono anche abilitare la traduzione automatica di tutte le conversazioni in chat, consentendo la visualizzazione immediata dei nuovi messaggi in arrivo nella lingua selezionata.

A partire dal 23 settembre, la funzionalità sarà gradualmente disponibile per gli utenti Android e iPhone. Inizialmente, gli utenti Android potranno scegliere tra sei lingue: inglese, spagnolo, hindi, portoghese, russo e arabo. I possessori di iPhone potranno scegliere tra oltre 19 lingue predefinite, con altre in arrivo.

WhatsApp spera che l’introduzione della traduzione dei messaggi contribuisca a superare le barriere linguistiche e a rendere la comunicazione tra persone di diverse regioni più comoda e naturale.

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Consiglio permanente: appello per la fine delle violenze a Gaza, “sia pace in Terra Santa!”

“Sia pace in Terra Santa!”. Si apre così la nota diffusa dal Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, riunito a Gorizia dal 22 al 24 settembre, nella quale i vescovi italiani chiedono “con forza che a Gaza cessi ogni forma di violen…



Caso Almasri, chiesta l’autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano

Caso Almasri, il relatore in Giunta per l'autorizzazioni della Camera ha chiesto di procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano
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Addio a Claudia Cardinale, l’icona senza tempo di Otto e mezzo e Il Gattopardo

NEMOURS – Addio a Claudia Cardinale. La diva anti-diva si è spenta a 87 anni nella sua casa a Nemours, vicino Parigi, accanto ai suoi figli. Durante la sua carriera,…
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TikTok, l’app che fa infiammare gli USA: accordo miliardario per il controllo totale


Il destino di TikTok negli Stati Uniti risulta ora indissolubilmente connesso a trattative di natura politica. La Casa Bianca ha comunicato che l’algoritmo di raccomandazione del servizio sarà replicato e riadattato unicamente sulla base dei dati forniti dagli utenti che risiedono negli Stati Uniti.

La società Oracle sarà responsabile della revisione e della gestione di questo sistema, mentre una nuova società, con finanziamenti da investitori americani, avrà il compito di gestire l’applicazione. Questa decisione è parte di un’intesa più ampia per scongiurare il divieto di utilizzo di TikTok sul territorio statunitense, nell’eventualità che la compagnia cinese ByteDance non intendesse cedere la proprietà dell’applicazione.

Secondo i funzionari dell’amministrazione Donald Trump, l’accordo mira a garantire il controllo dell’app e la sicurezza dei dati personali. Il presidente si sta preparando a firmare un ordine esecutivo che formalizzi i termini dell’accordo e conceda 120 giorni di tempo per completarlo. La Casa Bianca afferma che l’accordo è stato approvato dalla Cina, ma non c’è ancora stata una conferma ufficiale da parte di Pechino.

Anche Silver Lake, una società di investimento nota per i suoi investimenti in vari asset tecnologici e sportivi, è coinvolta nel progetto. Secondo i funzionari, il consiglio di amministrazione della nuova entità includerà investitori descritti dalla Casa Bianca come “patriottici” ed esperti di sicurezza informatica. Si prevede che l’operazione avrà un valore di miliardi di dollari.

Oggi, i dati di 170 milioni di utenti americani sono già archiviati sui server Oracle nell’ambito del Progetto Texas, un progetto ideato per impedire l’accesso da parte delle autorità cinesi. L’azienda americana sarà ora responsabile della supervisione completa dell’app: auditing del codice sorgente, verifica dell’algoritmo di raccomandazione e ricostruzione completa per i dati locali.

Tuttavia, gli esperti mettono in guardia dai potenziali rischi. L’analista di eMarketer Jasmine Enberg ha osservato che qualsiasi modifica significativa agli algoritmi o alle policy dell’app potrebbe alterare il comportamento del pubblico e ridurre l’attrattiva della piattaforma per creatori di contenuti e inserzionisti. Di particolare preoccupazione è la prospettiva di una separazione di TikTok dalla versione globale dell’app, che potrebbe avere un impatto negativo sull’esperienza utente.

Oracle, sempre più scelta dalle aziende di intelligenza artificiale per l’hosting delle infrastrutture, ha già beneficiato della crescente domanda per i suoi data center. Un’impennata di interesse degli investitori ha portato a un’impennata delle azioni dell’azienda e ha reso brevemente il suo fondatore, Larry Ellison, la persona più ricca del mondo. Trump aveva persino dichiarato pubblicamente che gli sarebbe piaciuto vedere Ellison proprietario di TikTok.

L’accordo mira quindi non solo a rimuovere la minaccia di un divieto sull’app, ma anche a garantire agli Stati Uniti il controllo tecnologico completo su una delle piattaforme social più popolari, diventata un’arena di scontro geopolitico e di battaglia per i dati degli utenti.

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Trentini, arriva la prima visita in carcere per l’italiano prigioniero a Caracas

[quote]ROMA – Dopo 311 giorni di carcere, Alberto Trentini ha ricevuto la sua prima visita, quella dell’ambasciatore d’Italia a Caracas Giovanni Umberto de Vito. Solo ieri, 23 settembre, dopo più…
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Taiwan, la furia del tifone Ragasa mette in ginocchio l’isola: 14 morti e 124 dispersi

[quote]TAIPEI (TAIWAN) – È di 14 morti e 124 dispersi il bilancio a Taiwan dopo che il supertifone Ragasa ha messo in ginocchio l’isola. Presto saranno colpite anche Hong Hong…
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La fregata Fasan in soccorso della Sumud Flotilla. La scelta dell’Italia

@Notizie dall'Italia e dal mondo

L’Italia sarà il primo Paese a inviare una nave in soccorso della Global Sumud Flotilla. Il governo ha infatti deciso di inviare una fregata della Marina militare ad affiancare la flottiglia a seguito degli attacchi che nelle ultime ore hanno interessato gli attivisti



Droni su Flotilla, Scotto(Pd):”Siamo preoccupati. Chiediamo al governo di arrivare a Gaza”

[quote]ROMA – Nella notte del 24 settembre cinque imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono state attaccate da 15 droni non identificati. A bordo c’era anche Arturo Scotto, deputato del Pd,…
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Trump punge la Russia: “Tigre di carta, la Nato abbatta i jet che sconfinano”. Mosca: “Non ci fermeremo”

[quote]NEW YORK – Dal palco dell’Assemblea Generale dell’Onu un Donald Trump agguerrito attacca gli alleati europei su migranti, petrolio e politiche verdi. Durante il suo discorso, durato circa un’ora e…
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Evasione fiscale in calo. Bankitalia: “Flessione di 25 miliardi dal 2017”

[quote]Bankitalia, evasione fiscale giù di 25 miliardi dal 2017 ma attenzione ai rischi di deterioramento del credito
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Supply Chain: Il blocco degli Aeroporti Europei fa riflettere su un problema sempre più critico


Il 20 settembre 2025 un cyberattacco ha colpito tre tra i principali scali europei Londra Heathrow, Bruxelles e Berlino. I sistemi digitali che governano il check-in e la gestione dei bagagli sono stati resi inutilizzabili, determinando ritardi, cancellazioni e l’impossibilità di garantire la regolarità del traffico.

Per giorni, migliaia di passeggeri sono rimasti intrappolati in un caos che ha reso evidente quanto il trasporto aereo sia dipendente dal funzionamento ininterrotto dei sistemi informatici.

Il cuore della vulnerabilità nella catena di fornitori


La causa non va ricercata nei singoli aeroporti ma in Collins Aerospace, società statunitense del gruppo RTX Corporation che fornisce a livello globale software critici. Ad essere colpito è stato MUSE, un sistema che consente alle compagnie aeree di condividere infrastrutture di check-in e gate. Questa architettura centralizzata, pensata per efficienza ed economia di scala, si è rivelata un punto di caduta unico capace di bloccare più aeroporti simultaneamente. L’attacco ha quindi mostrato come la catena di fornitori sia oggi il vero tallone d’Achille del settore.

Il ransomware come minaccia sistemica


Secondo l’Agenzia europea per la cybersicurezza (ENISA) l’incidente è riconducibile a un ransomware. Al di là della finalità economica, non è esclusa la matrice geopolitica. Colpire un fornitore globale di infrastrutture civili critiche può avere lo scopo di creare instabilità, mettere alla prova le difese occidentali o mascherare attività di esfiltrazione di dati. La linea di confine tra criminalità informatica organizzata e strategia statale appare sempre più sottile.

Lezioni dagli scali colpiti


L’impatto pratico è stato pesante. A Bruxelles circa il 40% dei voli è stato cancellato, Heathrow ha registrato oltre il 90% di partenze in ritardo la domenica e Berlino ha visto più di due terzi dei voli interessati da disservizi. L’uso di procedure manuali come etichette scritte a mano e liste cartacee si è rivelato insostenibile per un hub internazionale. È apparso chiaro che la dipendenza tecnologica è ormai tale da rendere impossibile un ritorno, anche temporaneo, a modalità di lavoro “analogiche”.

Il quadro normativo europeo


Negli ultimi anni l’Unione Europea ha avviato un percorso organico di rafforzamento della sicurezza cibernetica, con l’obiettivo di garantire un livello comune di protezione in tutti gli Stati membri. La prima Direttiva NIS ha rappresentato il punto di partenza, introducendo l’idea che i fornitori di servizi essenziali e i prestatori di servizi digitali dovessero conformarsi a specifici obblighi di gestione del rischio e di notifica degli incidenti. Tuttavia, l’esperienza applicativa ha dimostrato che l’approccio iniziale risultava disomogeneo e frammentato, con un’applicazione variabile da Paese a Paese e un livello di protezione non uniforme.

La risposta è stata l’adozione della Direttiva NIS2, che ha ampliato notevolmente l’ambito soggettivo, includendo una gamma più ampia di soggetti ritenuti strategici, tra cui infrastrutture di trasporto, energia, sanità e amministrazioni pubbliche. La direttiva ha inoltre introdotto standard di governance più stringenti, imponendo agli organi direttivi delle imprese una responsabilità diretta nell’attuazione delle misure di sicurezza. Non si tratta solo di un adempimento tecnico, ma di un vero e proprio dovere gestionale che incide sulla responsabilità degli amministratori e sulla valutazione complessiva della compliance aziendale.

Particolare rilievo assume il riferimento alla catena di fornitura. Le nuove regole mirano a prevenire situazioni in cui la vulnerabilità di un singolo fornitore possa compromettere l’intero sistema. In tal senso, la NIS2 impone di estendere i controlli e gli standard di sicurezza anche ai rapporti contrattuali con i partner commerciali, delineando un sistema multilivello di responsabilità. L’approccio europeo, dunque, si orienta verso un modello che riconosce la cybersicurezza come un elemento strutturale della stabilità economica e della sicurezza collettiva.

Il recepimento italiano


Il legislatore italiano ha progressivamente adattato il proprio ordinamento agli sviluppi del diritto europeo in materia di cybersicurezza. Il recepimento della prima Direttiva NIS aveva portato all’introduzione di obblighi di sicurezza e di notifica per gli operatori di servizi essenziali e per i prestatori di servizi digitali. Tale modello, pur rappresentando un passo in avanti, ha mostrato limiti significativi, soprattutto in termini di coordinamento e di effettività delle misure adottate.

L’attuazione della NIS2 costituisce un passaggio decisivo. Essa richiede non solo di estendere l’ambito dei soggetti coinvolti, ma anche di introdurre meccanismi di responsabilità manageriale più incisivi. In Italia un ruolo centrale è affidato all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che assume funzioni di indirizzo, coordinamento e vigilanza, garantendo uniformità di applicazione. Il recepimento comporta altresì un rafforzamento delle competenze delle autorità di regolazione settoriale, chiamate a operare in sinergia con l’Agenzia.

Un profilo particolarmente rilevante riguarda la responsabilità degli amministratori e dei dirigenti delle imprese. L’ordinamento nazionale, in linea con le previsioni europee, attribuisce loro un dovere di supervisione e di controllo sull’adozione delle misure di sicurezza, configurando ipotesi di responsabilità non solo verso l’impresa ma anche in relazione agli effetti esterni di eventuali carenze. Ciò comporta la necessità di una revisione dei modelli organizzativi e delle clausole contrattuali con i fornitori, con l’obiettivo di garantire che l’intera catena di approvvigionamento rispetti standard adeguati.

Il recepimento italiano, pertanto, non si limita a tradurre formalmente le regole europee, ma le integra nel tessuto normativo nazionale, generando un sistema che tende a responsabilizzare maggiormente i soggetti coinvolti e a rafforzare la protezione complessiva contro le minacce informatiche. In questo quadro il diritto italiano si muove nella direzione di una sempre maggiore convergenza tra tutela della sicurezza, regolazione del mercato e responsabilità degli operatori economici.

Dal modello reattivo a un approccio di prevenzione


Il settore dell’aviazione ha tradizionalmente concentrato gli sforzi sulla protezione fisica. L’incidente del 2025 mostra che l’attenzione deve spostarsi verso la sicurezza informatica. È indispensabile garantire un monitoraggio costante dei sistemi IT e OT, adottare un’architettura di sicurezza che non presuma fiducia automatica e segmentare le reti in modo da impedire la propagazione degli attacchi. Le relazioni contrattuali con i fornitori devono contenere clausole che impongano controlli periodici, standard minimi di sicurezza e procedure obbligatorie di notifica.

Continuità operativa come interesse nazionale


Il ricorso all’improvvisazione manuale ha confermato che oggi la continuità dei servizi aerei non può basarsi su soluzioni di emergenza elementari. Servono sistemi ridondanti, piani alternativi realmente praticabili e formazione del personale su procedure digitali di emergenza. L’informatica non è più un supporto, ma parte integrante del funzionamento del trasporto aereo, e quindi della stessa sicurezza nazionale ed economica.

Un cambio di paradigma non più rinviabile


L’attacco a Collins Aerospace deve spingere ad una riflessione. La dipendenza da pochi fornitori strategici, la centralizzazione delle funzioni e l’interconnessione dei sistemi hanno creato nuove forme di vulnerabilità. L’Europa, gli Stati membri e le imprese devono riconoscere che la protezione delle infrastrutture digitali è oggi parte integrante della sicurezza collettiva. La normativa fornisce un quadro stringente ma dovrà essere seguita da un impegno effettivo nell’adozione di misure tecniche e organizzative solide. La sicurezza digitale non è più un tema tecnico, ma una componente essenziale della stabilità economica e della fiducia dei cittadini.

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“La cronaca dà notizia di comportamenti e stili spesso violenti, trasgressivi, provocatori dei giovani, davanti ai quali è fin troppo facile pronunciare giudizi di condanna”.



Studi legali e AI generativa: Singapore apre la strada e fissa le prime regole


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Ministero della Giustizia di Singapore apre una consultazione pubblica sulla prima guida ufficiale per l’uso responsabile della GenAI negli studi legali. Focus su etica, riservatezza e trasparenza. Un modello che l’Italia dovrebbe osservare con



"Il mese di ottobre, ormai vicino, nella Chiesa è particolarmente dedicato al Santo Rosario". Lo ha detto il Papa, al termine della catechesi di oggi, durante i saluti ai fedeli di lingua italiana.



La notte dei droni. Attacco alla Global Sumud Flotilla


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/la-nott…
Stanotte, nel buio del Mediterraneo, la nostra traversata è stata interrotta dal ronzio dei droni. Nel pozzetto il primo capitano e due dei nostri compagni che gli tenevano – compagnia come facciamo ogni notte da