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ONU: un lavoratore su quattro è minacciato dalle AI. Ma anche i loro comunicati sono scritti dagli LLM


Le Nazioni Unite si affidano sempre più all’intelligenza artificiale nella produzione di testi ufficiali. Secondo un recente studio, il 13% dei comunicati stampa delle Nazioni Unite mostra già segni di generazione automatica.

Un’analisi delle pubblicazioni aziendali e governative ha rivelato un quadro ancora più ampio: circa il 17% di tali materiali, dagli annunci di lavoro alle dichiarazioni ufficiali, avrebbe potuto essere redatto con l’ausilio di modelli linguistici.

Ma sappiamo che l’intelligenza artificiale è utilizzata attivamente anche dai cittadini comuni.

Secondo gli autori, circa il 18% dei reclami presentati al Consumer Financial Protection Bureau degli Stati Uniti tra il 2022 e il 2024 è stato generato utilizzando reti neurali. Questo risultato sembra prevedibile: più della metà degli adulti americani (52%), che ha già ammesso di utilizzare modelli linguistici.

Vengono utilizzati più spesso per l’auto apprendimento o per le attività quotidiane, ma il loro utilizzo anche in ambito aziendale sta diventando sempre più evidente.

La percentuale di testo generato automaticamente è particolarmente elevata nei comunicati stampa aziendali. I ricercatori hanno scoperto che quasi un quarto delle pubblicazioni pubblicate sulle tre principali piattaforme di comunicati stampa è stato creato con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. La più alta concentrazione di tali materiali è stata riscontrata nel settore scientifico e tecnologico.

Gli autori hanno studiato separatamente gli annunci di lavoro su LinkedIn. È emerso che le grandi aziende sono meno propense ad affidarsi a strumenti generativi nella scrittura degli annunci di lavoro, mentre circa il 10% degli annunci di lavoro delle piccole imprese, al contrario, mostra segni di apprendimento automatico.

Nel frattempo, gli stessi candidati esprimono sempre più insoddisfazione: il reclutamento automatizzato è percepito come una semplificazione ingiusta e i candidati vogliono che le aziende dichiarino apertamente il loro utilizzo dell’intelligenza artificiale.

È evidente anche il crescente utilizzo di algoritmi nel lavoro delle Nazioni Unite: mentre all’inizio del 2023, i segnali di generazione automatica erano registrati solo nel 3% dei comunicati stampa in lingua inglese dell’organizzazione, alla fine del 2024 questa cifra ha superato il 13%. Ciò è particolarmente significativo se si considera che le Nazioni Unite stesse hanno ripetutamente avvertito che l’automazione basata sulle reti neurali minaccia una professione su quattro, con le donne nei paesi sviluppati, dove molte mansioni lavorative possono essere esternalizzate agli algoritmi, che sono le più a rischio.

Negli Stati Uniti, la comunicazione e le pubbliche relazioni sono tra le professioni con una predominanza femminile. Secondo i dati del 2024, le donne rappresentano il 67,8% dei professionisti delle relazioni pubbliche e il 70,1% dei responsabili delle pubbliche relazioni e della raccolta fondi. Questi settori sono già attivamente saturi di testi basati sull’intelligenza artificiale.

Nel complesso, i ricercatori hanno registrato un rapido aumento. Prima del rilascio di ChatGPT nel novembre 2022, solo l’1,5% dei materiali analizzati poteva essere classificato come scritto automaticamente, ma ad agosto 2023 questa quota superava il 15%. La crescita successiva ha rallentato e ad agosto 2024 la cifra si è stabilizzata al 17%.

Gli autori hanno utilizzato il loro rilevatore di testo automatico per il loro lavoro. Tuttavia, riconoscono che il programma non è in grado di distinguere accuratamente i materiali che sono stati pesantemente modificati dagli esseri umani dopo la generazione. Questa lacuna è in linea con i risultati precedenti riguardanti i punti deboli di strumenti simili. Già nel 2023, uno studio separato ha dimostrato che nessuno dei sistemi disponibili ha dimostrato un’accuratezza superiore all’80% e, in alcuni casi, il testo generato è stato rilevato come testo umano. I risultati sono stati ancora peggiori con l’editing manuale, la parafrasi automatica o la traduzione.

Un altro studio ha rilevato un livello ancora più basso: l’accuratezza del riconoscimento in condizioni di sostituzione potrebbe scendere al 17,4%. L’autore principale dello studio attuale, il professore James Zou della Stanford University, spiega che tali strumenti funzionano in modo più efficace con articoli di grandi dimensioni, ma non sono in grado di determinare in modo affidabile se un particolare materiale sia stato scritto utilizzando l’intelligenza artificiale. Osserva che, come qualsiasi nuova tecnologia, i modelli generativi non possono essere ridotti a una valutazione netta, positiva o negativa. Commettono inevitabilmente errori e affidarsi esclusivamente a essi per la preparazione del testo senza verificare il risultato finale porterà inevitabilmente a inesattezze fattuali.

L'articolo ONU: un lavoratore su quattro è minacciato dalle AI. Ma anche i loro comunicati sono scritti dagli LLM proviene da il blog della sicurezza informatica.




Attentati contro i vegani occidentali 😂😂😂😂. Euronews, oltre il ridicolo, specchio del suo governo.


Pulling a High Vacuum with Boiling Mercury


A man is shown behind a table, on which a glass apparatus like a distillation apparatus is set, with outlets leading into a large container in the center of the table, and from there to a pump.

If you need to create a high vacuum, there are basically two options: turbomolecular pumps and diffusion pumps. Turbomolecular pumps require rotors spinning at many thousands of rotations per minute and must be carefully balanced to avoid a violent self-disassembly, but diffusion pumps aren’t without danger either, particularly if, like [Advanced Tinkering], you use mercury as your working fluid. Between the high vacuum, boiling mercury, and the previous two being contained in fragile glassware, this is a project that takes steady nerves to attempt – and could considerably unsteady those nerves if something were to go wrong.

A diffusion pump works by boiling a some working fluid – usually silicone oil – and creating a directed stream of vapor. The vapor molecules collide with air molecules and impart momentum to them, drawing them along with the vapor stream into a condenser. The condenser liquefies the working fluid, while a backing vacuum pump just past the condenser removes the entrained air molecules. The working fluid then flows back into the heating chamber to begin the cycle again. The earliest diffusion pumps did use mercury as a working fluid, a practice which has almost completely died out, but which did have one significant advantage: if, for some reason, air did flood back into the vacuum chamber, there was no risk of setting hot oil vapor on fire.

[Advanced Tinkering]’s diffusion pump is made of glass, which gives a good view of the internal process; It’s in equal parts fascinating and disquieting to see droplets of metal condensing on the glass parts. A Dewar flask of liquid nitrogen holds two cold traps to condense any mercury vapors leaving the pump: one on the line between the diffusion pump and the backing pump, and one between the diffusion pump and a vacuum gauge to make sure that mercury’s vapor pressure isn’t throwing off measurements. Another vacuum gauge is connected to the backing pump’s inlet, which lets the diffusion pump’s performance be measured. After a few hours of running, the pressure at the diffusion pump’s inlet was two orders of magnitude lower than at its outlet, and more vacuum-tight connections could probably have brought it even lower.

This isn’t [Advanced Tinkering]’s first time working with dangerous liquid metals, nor his first time building equipment for high vacuum. If you’re still looking for a safer vacuum, check out this budget diffusion pump.

youtube.com/embed/XljPmma7244?…


hackaday.com/2025/10/03/pullin…




“Il numero delle nascite dei bambini è un rilevante indicatore della speranza di un popolo”. È quanto si legge nel messaggio inviato da Papa Leone XIV, a firma del cardinale Pietro Parolin, ai partecipanti del 45° Convegno nazionale del Movimento per…



Con il mese missionario, il numero di ottobre della rivista per ragazzi “Il Ponte d’Oro”, edita dalla Fondazione Missio (www.missioitalia.it), sceglie come slogan di copertina “Il Volto prossimo”.


Accogliendo gli inviti di Papa Leone XIV a intensificare la preghiera per la pace e facendo proprio il messaggio dei vescovi italiani al termine del Consiglio permanente della Cei svoltosi a Gorizia dal 22 al 24 settembre scorso, la Chiesa di Milano …


Ora è ufficiale: il governo Meloni è stato denunciato alla Corte penale internazionale per complicità in genocidio.

Non è uno slogan né un titolo di giornale, ma un atto formale. Secondo quanto depositato dall’avvocato Fabio Marcelli, dirigente del Cnr – Istituto di studi giuridici internazionali, il governo italiano è stato denunciato davanti alla Corte Penale Internazionale dell’Aja per presunta complicità nel genocidio in corso a Gaza.

L’esposto, stando a quanto reso pubblico, cita direttamente i nomi della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani, del ministro della Difesa Guido Crosetto e dell’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Nell’atto si sostiene che, mentre nella Striscia di Gaza la Commissione internazionale d’inchiesta dell’ONU parla di “genocidio”, l’Italia avrebbe continuato a intrattenere rapporti politici e commerciali con il governo di Benjamin Netanyahu, fornendo di fatto un sostegno indiretto alla prosecuzione delle ostilità.

La denuncia non proviene da un partito o da un gruppo politico, ma da un giurista di lungo corso. Marcelli, nella sua nota, spiega che l’obiettivo è chiamare a rispondere non solo chi compie materialmente i crimini, ma anche chi – secondo la legge internazionale e la legge italiana sul genocidio del 1967 – li favorisce, li sostiene o non interviene per impedirli.

Se la Corte dell’Aja valuterà ammissibile il fascicolo, l’Italia sarà chiamata a fornire spiegazioni. In ogni caso, questo atto resterà come documento storico: nel pieno della devastazione di Gaza, c’è chi ha chiesto formalmente di verificare le responsabilità anche del governo italiano.

La Storia, quando verrà scritta, non dimenticherà questi passaggi. E allora resterà anche questo: che l’Italia, sotto il governo Meloni, è stata chiamata in giudizio per non aver fatto abbastanza per fermare la tragedia palestinese.

Paolo Consiglio

Fonti principali:
– Adnkronos – Denuncia alla Corte Penale Internazionale contro esponenti del governo italiano (settembre 2025).
– Il Fatto Quotidiano – Fabio Marcelli deposita esposto per complicità in genocidio (settembre 2025).
– Commissione internazionale d’inchiesta ONU – Rapporto 2025 su Gaza.

Nota editoriale
Questo articolo rappresenta un’opinione critica e argomentata, fondata su fonti giornalistiche e istituzionali. Le dichiarazioni e i nomi citati sono riportati esclusivamente come contenuto dell’esposto depositato alla CPI e non come accuse formulate dall’autore. Ogni riflessione si colloca nell’ambito della libertà di stampa e di pensiero, principi essenziali in una società democratica.



Hackaday Podcast Episode 340: The Best Programming Language, Space Surgery, and Hacking Two 3D Printers into One


Elliot Williams and Al Williams got together to share their favorite hacks of the week with you. If you listen in, you’ll hear exciting news about the upcoming SuperCon and the rare occurrence of Al winning the What’s That Sound game.

For hacks, the guys talk about the IEEE’s take on the “best” programming languages of 2025 and how they think AI is going to fundamentally transform the job of a programmer. On a lighter note, there’s an industrial robot who retired to bartending, a minimal drum machine, a high-powered laser, and a Fortran flight simulator reborn with Unity 3D.

In the “can’t miss” category, you’ll learn how not to switch Linux distributions and what to expect when you need surgery while on your next mission to outer space.

There’s lots more. Want to follow along? Check out the links below. As always, tell us what you think about this episode in the comments!

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Or download in DRM-free MP3 playable even over 56K modems.

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What’s that Sound?


  • Al made short work of the sound again this week, racking up an uncharacteristic streak of two. Congrats to [Absolutely the Best Podcast: A Work in Progress] for getting the printing press right too!


Interesting Hacks of the Week:



Quick Hacks:



Can’t-Miss Articles:



hackaday.com/2025/10/03/hackad…



"Intelligenza artigianale" è il titolo del XXVII Rapporto sulla scuola cattolica in Italia, in uscita agli inizi di ottobre, e "Intelligenza artigianale" è anche il tema della XVIII Giornata pedagogica promossa dal Centro studi per la scuola cattolic…


quando parlavo di cittadini degni di questo nome chiaramente non intendevo ferrara. lui pensa ancora che i palestinesi siano i cattivi e gli israeliani le vittime. c'è un motivo particolare per cui io dovrei non considerare un esercito invasore i coloni armati in cisgiordania? secondo ferrara bisogna fare lo stesso con i 500'000 coloni?