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Newsletter - Tech e Privacy - III settimana di aprile 2025 di Claudia Giulia Ferraùto

Questa settimana vi porto dentro storie piuttosto scottanti: conversazioni registrate senza consenso su Lyft a Toronto, l’evasione fiscale dei colossi tech, e poi l’impegno di Apple per la sostenibilità all’AI, fino a Palantir che si mette al servizio della Nato. Chiudiamo poi con le crescenti tensioni transatlantiche sui protocolli anti-spionaggio. Di cosa parliamo?

claudiagiulia.substack.com/p/n…

@Informatica (Italy e non Italy 😁)




Guerra e algoritmi: la nuova frontiera di Israele nella sperimentazione militare a Gaza


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il costo umano è stato pesantissimo, scrive il New York Times. L’uso di questi strumenti ha condotto a numerosi casi di identificazioni errate e, soprattutto, all'uccisione di civili
L'articolo Guerra e algoritmi: la nuova frontiera





PRIMAVERA RUMOROSA - ROMA 25 aprile - 1° maggio

Il mondo brucia, la terra affonda: il caos climatico sta stravolgendo il nostro presente. Siamo entrati nella sesta estinzione di massa della storia e questa volta siamo noi l'asteroide. Mentre aumenta il costo della vita ed esplodono le diseguaglianze lavorative, economiche e sociali, la democrazia vacilla e il fascismo avanza.

I governi mondiali in questi anni hanno fallito. Il governo italiano e le sue grandi aziende stanno ciecamente investendo in combustibili fossili, in guerre e armamenti, mettendo drammaticamente a rischio il settore lavorativo, le persone costrette a migrare dalle loro terre e coloro che abitano nei Sud del mondo. A fianco a questo, aumentano le limitazioni della libertà di espressione e di dissenso.

Siamo oggi di fronte a una scelta:

Verità o negazione? Azione o collasso? Democrazia o ecofascismo? Benessere per tutti o ricchezza per pochi?

Come cittadine di questo paese, dichiariamo nullo il contratto sociale e lanciamo una settimana di ribellione per una primavera rumorosa dal 25 aprile al 1 maggio.

Verso una nuova società della cura, in cui difendere la terra e le vite che la abitano, e non i confini che noi stessi abbiamo creato. Per un mondo più giusto, solidale e democratico, in cui ogni voce risuoni e nessuna venga esclusa.​​​​​​​

programma
Venerdì 25
CORTEO ANTIFASCISTA: Scendiamo in piazza insieme per l’80esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo.
📍Ore 10, Piazza delle Camelie (Roma)
FESTA DELLA LIBERAZIONE: Musica, reading, cibo, bevande, banchetti, area per lə piccolə con teatro, laboratori interattivi e attività ludico-motorie.
📍Ore 14, Parco Modesto di Veglia (Roma)
Domenica 27
MOTHERS REBELLION: Cerchio di Mothers Rebellion insieme a Zona Verde in luogo simbolico, dove in questi ultimi mesi abbiamo visto capitozzare e abbattere centinaia di grandi olmi. 📍Ore 11, Piazzale Quattro Venti! (Roma)
REBEL PARADE: Street Parade di Primavera nel centro di Roma con artisti e Red Rebels.
Artiste presenti: Lotta, Sharxx, La parte intollerante, Logos, Ego Tek, Nobada, Alice Olivari
📍Ore 16, Piazzale Ugo La Malfa (Roma)
Martedì 29
PROIEZIONE DOCUMENTARIO “BREATH”: Un viaggio emozionante e intimo, firmato dalla regista Ilaria Congiu, che esplora il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca industriale attraverso gli occhi di chi ha visto il mare cambiare.
Biglietti: 10€ - Compra il biglietto QUI 📍Ore 21.00, Cinema Barberini (Roma)
Mercoledì 30
PIAZZA RUMOROSA: Un presidio con musica, performance poetiche e stand-up comedy.
Artiste presenti: Wow incendi spontanei e Trash Ecologica
📍Ore 18.30, Piazza dell’Esquilino (Roma)
Giovedì 1
PRIMO MAGGIO DI LOTTA: Corteo al fianco dei sindacati di base e dei movimenti per i diritti dei lavoratori.
📍Presto più informazioni
FESTA DI PRIMAVERA: Festa finale della Primavera Rumorosa.
📍Presto più informazioni


MANIFESTO

IL PROBLEMA


Il mondo brucia, la terra affonda: il caos climatico sta stravolgendo il nostro presente.

La crisi ecoclimatica continua ad aggravarsi rapidamente. Il 2024 è stato l’anno più caldo dal 1850, quando sono cominciate le registrazioni della temperatura ed il primo anno in cui la temperatura media supera il limite degli 1,5°C, il limite concordato a Parigi nel 2015 dai governi mondiali e definito dalla comunità scientifica come invalicabile per evitare il caos climatico.
L’Italia oggi è il paese europeo più colpito dalla crisi, con un numero di morti dovuti alle ondate di calore che nel 2023 ha superato le 12mila vittime e con costi altissimi per i cittadini e le istituzioni, come gli 8,5 miliardi di danni per le ripetute alluvioni in Emilia Romagna del maggio 2023. Nel 2024, l’anno successivo, la siccità ha causato la perdita di 9 miliardi di euro, soprattutto al sud italia, come in Sicilia, in Puglia e in Sardegna. Secondo il Climate Risk Index 2025, dagli anni 90 ad oggi sono morte 38mila persone per eventi climatici estremi come ondate di calore, siccità e inondazioni.
Siamo nella sesta estinzione di massa della storia e questa volta siamo noi l’asteroide.

Negli ultimi 50 anni, la popolazione globale di animali vertebrati selvatici è diminuita del 73% a causa delle attività umane. Il modello di sviluppo basato sulla crescita infinita e sul crescente consumo di suolo, ha amplificato questi impatti, con il risultato di un pianeta sempre più vuoto a causa del collasso delle popolazioni animali. La diminuzione delle specie selvatiche è un segnale del crescente rischio di estinzione e della perdita di ecosistemi sani, che, se danneggiati, non riescono più a fornire i benefici essenziali per l’umanità, come aria, acqua e suolo sani.
Gli ecosistemi sul territorio italiano sono attualmente fortemente minacciati, con il 35% del totale in uno stato di salute critico e il 30% delle specie di animali vertebrati a rischio estinzione. Il calo della funzionalità degli ecosistemi costa all’economia globale più di 5.000 miliardi di dollari all’anno, pari a circa il 6% del PIL globale. In particolare, il settore infrastrutturale, insieme a quello energetico, è responsabile di circa il 35% delle pressioni sulla biodiversità, che si traducono in cambiamento del paesaggio con conseguenze negative sugli habitat e frammentazione delle risorse naturali.
Mentre aumenta il costo della vita

Alle autocelebrazioni televisive che affermano che tutto va bene, fa da contraltare la nuda vita quotidiana con la fatica sempre maggiore per cercare di andare avanti e per tanti addirittura con la difficoltà di mettere insieme il pranzo con la cena. Il costo della vita è infatti aumentato tra il 2019 e il 2023 in media del 16,3%, con gli aumenti maggiori che si sono verificati nel settore dell’energia, con bollette aumentate del 108% per l’elettricità e del 72,1% per il gas, ma anche l’acqua, che ha segnato un +13,2%. Anche prendere un caffè al bar per tanti inizia ad essere un lusso che non sempre ci si può permettere.
ed esplodono le diseguaglianze

In questo contesto, il diritto a un lavoro che consenta una vita dignitosa è, nell’Italia di oggi, un diritto che non viene garantito, con il 17% dei lavoratori italiani in stato di povertà, mentre la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro – al ritmo di 166 milioni di euro al giorno – raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro detenuto da 71 individui. Il nostro paese è all’ultimo posto in UE per tasso di occupazione, oltre a non avere una legge sul salario minimo che tutela i lavoratori nei 22 paesi europei in cui è in vigore, particolarmente durante periodi di alta inflazione.
la democrazia vacilla e il fascismo avanza.

In un mondo in crisi, le democrazie vacillano in diverse parti del mondo: dagli Stati Uniti con la nuova elezione di Donald Trump fino ai diversi paesi europei in cui i partiti neofascisti avanzano, tra cui l’Italia. Negli ultimi anni, diritti e libertà sancite dalla nostra Costituzione, come il diritto a riunirsi pacificamente (art. 17), a esprimere liberamente il proprio pensiero (art. 21), la libertà di movimento (art. 16) sono messi in discussione da una gestione securitaria dell’ordine pubblico, come denunciato da numerosi organismi internazionali, tra cui Amnesty International. Questo avviene, ad esempio, tramite l’imposizione di sempre più stringenti restrizioni sulle manifestazioni pubbliche e l’utilizzo di misure amministrative come il foglio di via, o tramite il ricorso sempre maggiore alle querele temerarie, ovvero a querele vessatorie che colpiscono deliberatamente giornalisti e cittadini e la dipendenza della stampa italiana dalle pubblicità delle aziende più inquinanti (compagnie del gas e del petrolio, dell’automotive, aeree e crocieristiche). Secondo il Press Fredom Index di Reporters without Borders, infatti, l’Italia è oggi 46esima su 180 nazioni monitorate per la libertà di stampa.

LORO

I governi mondiali in questi anni hanno fallito.

La leadership politica ed economica globale ha una grande responsabilità per non aver agito tempestivamente per azzerare rapidamente le emissioni, fermare la distruzione degli ecosistemi e contenere i rischi legati alla crisi ecoclimatica. Questa mancanza di azione è stata ripetutamente sottolineata da diverse organizzazioni internazionali, tra cui l’ONU e l’Agenzia Internazionale per l’Energia, e anche dalla comunità scientifica, che ha pubblicato un articolo congiunto su 200 riviste specializzate. Questo fallimento ha condannato le generazioni attuali e future a subire le conseguenze sempre più gravi del cambiamento climatico.
Il governo italiano e le sue grandi aziende stanno ciecamente investendo

In combustibili fossili: nonostante l’evidenza scientifica ormai nota da anni e le raccomandazioni internazionali, il governo italiano ha promosso ingenti investimenti volti a rendere l’Italia un hub del gas fossile, e contrastato, in sede europea, ogni decisione volta a ridurre le emissioni e lo sfruttamento degli ecosistemi. La decisione del Governo di triplicare la capacità di rigassificazione dell’Italia, gli investimenti per 8 miliardi di euro nell’estrazione di gas in Libia e il potenziamento dell’estrazione sul territorio italiano, costringe famiglie e imprese a pagare prezzi delle bollette esorbitanti o ridurre i propri consumi. Dall’inizio della Guerra in Ucraina, infatti, il prezzo di questa fonte fossile è più che raddoppiato, mentre la richiesta in Italia è in costante calo dal 2021. La scommessa sul gas, che ha consolidato la dipendenza da questa fonte fossile del nostro paese, sta avendo pesanti ripercussioni sul costo dell’elettricità o ad esempio del gas, costi che gravano sui conti delle famiglie e dell’industria.
in guerre, armamenti e occupazioni: gli investimenti e il sostegno del Governo sono orientati anche a sostenere l’industria fossile e militare. Il 2025, ad esempio, ha visto un aumento senza precedenti nella spesa militare, del 12.4% solo nell’ultimo anno. Per la prima volta nella storia della Repubblica, sarà superata la quota complessiva di 30 miliardi euro all’anno. In particolare, Leonardo è la più grande azienda produttrice di armi in Europa e ha visto nell’ultimo anno un aumento del proprio fatturato del 12%. Eni e Leonardo, entrambe a partecipazione statale attraverso il Ministero Economia e Finanze, hanno aumentato il proprio profitto anche grazie al genocidio palestinese, producendo ad esempio sistemi anti-drone e mezzi corazzati o acquisendo la licenza di estrazione di gas nei territori occupati a seguito dell’inizio del conflitto.
mettendo drammaticamente a rischio

il settore lavorativo: di fronte ai dati drammatici sull’impoverimento di larghe fasce della popolazione e l’aumento dei prezzi che ha incrementato le disuguaglianze, il Governo evidenzia dati parziali, come ad esempio che la disoccupazione in Italia è scesa ai minimi degli ultimi decenni, nonostante la crescita sia dovuta agli anni precedenti e si registrino comunque molti contratti sotto i 30 giorni e i salari crescono a rilento. Nei prossimi anni, centinaia di migliaia di posti di lavoro saranno inoltre messi a rischio dalla scelta di rimandare e ostacolare la transizione, una scelta che esaspererà una crisi lavorativa che è già in atto.
la persone costrette a migrare dalle loro terre, che in più di 700mila rimangono ogni anno intrappolati in Libia nei centri di detenzione sottoposti a torture e violazioni dei diritti umani, finanziati dagli accordi politici ed economici tra il Governo italiano e il Governo libico. Coloro che riescono ad arrivare in Italia, invece, vengono rinchiusi nei CPR imbottiti di psicofarmaci in ambienti disumani in attesa di essere rimpatriati.

e i territori dei Sud del mondo, che da anni subiscono le politiche dei governi occidentali e delle aziende ad essi legati.
Sono i territori del nord Africa, già duramente colpiti dalla perdita di fertilità del suolo e dalla siccità e l’innalzamento del livello del mare, dove ENI e SNAM estraggono gas.
Sono la Campania, la Sicilia, la Puglia, la Basilicata, la Sardegna.. i territori in cui lo Stato Italiano ha sacrificato la terra e i suoi abitanti ignorando e nascondendo le attività illecite di gestione dei rifiuti; sono anche i territori occupati palestinesi e i civili, sulle cui morti il Governo ha guadagnato almeno 13 milioni di euro.
A fianco a questo, aumentano le limitazioni della libertà di espressione e di dissenso

Nel frattempo, un approccio politico fascista sta avanzando anche in Italia, con il governo attuale composto da numerosi esponenti legati direttamente o indirettamente a vecchi gruppi fascisti, che promuove giornalmente politiche securitarie che limitano fortemente la libertà di espressione e investe su opere e progetti con un enorme impatto su territori che non coinvolgono la popolazione e le fasce sociali già deboli che ne vivranno i costi maggiori. Negli ultimi due anni, è inoltre aumentato il controllo sull’informazione pubblica, attraverso l’influenza governativa sulla RAI, e su quella privata, grazie all’influenza di miliardari come Elon Musk.
Inoltre, il governo sta limitando pesantemente il diritto di manifestazione in tutto il paese, vietando le manifestazioni e ricorrendo a violenza contro chi osa opporsi in nome della costituzione, come è accaduto a Pisa, dove a ragazzi di 16 anni è stata spaccata la testa per non fargli raggiungere una piazza vuota. A fianco a questo, osserviamo una sempre più soffocante limitazione del diritto allo sciopero. Le principali unioni sindacali hanno ripetutamente denunciato i tentativi del Governo di limitare un diritto sancito dalla Costituzione (art. 40). Anche il DDL Sicurezza è stato denunciato dalla CGIL come uno strumento che andrà ulteriormente ad erodere il diritto allo sciopero dei lavoratori italiani.

LA SCELTA

Di fronte a tutto questo, siamo oggi di fronte a una scelta:

Verità o Negazione?
Continueremo a negare le cause e l’urgenza di questa crisi o riconosceremo che sta già colpendo tutto il territorio e le nostre comunità?
Azione o Collasso?
Continueremo a ritardare la transizione o ci impegneremo rapidamente a fare tutto ciò che è necessario per garantire un futuro vivibile per noi e le generazioni future?
Democrazia o Ecofascismo?
Continueremo a non coinvolgere la popolazione nei processi decisionali, a imporre soluzioni ecofasciste e reprimere ogni forma di dissenso o coinvolgeremo la cittadinanza nelle decisioni che devono essere prese per garantire la loro stessa sicurezza messa a rischio dal collasso ecosociale?
Benessere per tutti o ricchezza per pochi?
Metteremo al centro il diritto al lavoro, alla salute e al benessere di tutte le persone che abitano in Italia o continueremo ad investire in politiche che aumentano la diseguaglianza e la ricchezza dell’1% più ricco in Italia?
NOI
Come cittadine di questo paese, dichiariamo nullo il contratto sociale.

Come cittadine di questo paese, dichiariamo nullo il contratto sociale perché il governo italiano ha smesso di tutelarci. Scegliamo di ribellarci insieme, pacificamente, e portare in strada una ribellione colorata, piena di amore e di rabbia, radicata nella visione di un altro mondo possibile che oggi diventa estremamente necessario.
e lanciamo una settimana di Ribellione dal 25 aprile al 1 maggio

Di fronte a un Italia che ogni giorno sceglie negazione, collasso e ecofascismo, lanciamo una settimana di Ribellione dal 25 aprile - il giorno della Festa della Liberazione fascista - fino al 1 maggio - il giorno della Festa dei lavoratori - per riprenderci il diritto a una libera informazione, ad un futuro vivibile e a una transizione equa e giusta, che non si basi sulla ricchezza di pochi, ma sul benessere di tutti gli esseri viventi. Questa sarà la nostra Primavera Rumorosa.

LA VISIONE

Per la verità, la giustizia e la democrazia.
Ci ribelliamo pacificamente per creare una pressione tale che costringa il Governo a:

Dichiarare lo stato di emergenza climatica ed ecologica nazionale, accompagnata da un piano di comunicazione basato sulle evidenze scientifiche riguardo le cause, gli effetti e le responsabilità della crisi in corso.
Un piano di azzeramento delle emissioni, di interruzione della distruzione degli ecosistemi e arresto della perdita di biodiversità entro il 2025, che non impatti in modo sproporzionato sui paesi del sud globale e sulle fasce più povere della popolazione.
Istituire un’assemblea di cittadini e cittadine nazionale, di ogni fascia sociale, che affianchi il governo nelle scelte che dovranno essere prese, in modo da coinvolgere la cittadinanza in una transizione che sia equa e giusta e ridare forza ai valori democratici e alle libertà su cui il nostro paese è fondato.
Verso una società della cura

Siamo consapevoli che non sarà una singola legge a salvarci dal collasso ma è necessario un cambiamento sistemico: una nuova società basata sulla cura, sul benessere degli esseri viventi e su una riconnessione con la natura.
Ci battiamo per una società nuova, rigenerata, dove la terra sia fertile, le acque limpide e l’aria pura.
Dove la felicità e il benessere non siano un lusso, ma un diritto di ogni essere vivente. Una società in cui non si debba essere costrette a scegliere tra un lavoro dignitoso o la salvaguardia dell’ambiente.
Una società futura in cui si possa vivere in armonia e in connessione con la natura, rispettando gli equilibri che la governano e tutti gli esseri viventi che la abitano.
in cui venga difesa la terra e non i confini

Non ci basta sopravvivere, desideriamo con forza il benessere dell’umanità e di tutte le specie viventi che con noi condividono questo pianeta. Rifiutiamo l’irragionevolezza di questo sistema tossico che lascia indietro umani e non-umani. Miriamo a una società in cui non si debba essere costrette ad abbandonare la propria terra per poi essere lasciati morire in mare o rinchiusi nei centri di detenzione in nome di confini geografici che noi stessi abbiamo costruito.

COSA CI MUOVE

È il grido della GIUSTIZIA che ci chiama. Ci muoviamo per chi subisce ai margini, per chi è stato ignorato, per le terre devastate, per i popoli dimenticati.
Le nostre montagne, i nostri mari, le nostre foreste, un tempo sacri e vivi, oggi sono ferite aperte, cicatrici inflitte dalle nostre stesse mani. La DIFESA DELLA NATURA non è solo una scelta, è un atto d’amore verso la vita stessa, perché senza di essa, non ci sarà un domani.
Mentre alcuni tentano di ignorare la crisi, i paesi più vulnerabili, quelli meno responsabili, soffrono già sotto il peso di catastrofi incessanti. È qui che la SOLIDARIETÀ diventa fondamentale: non possiamo restare a guardare mentre le nostre sorella e i nostri fratelli annegano. La loro sofferenza è la nostra, il loro futuro è intrecciato al nostro.
E ci battiamo per una vera DEMOCRAZIA, in cui ogni voce risuoni e nessuna venga esclusa. La transizione verso un mondo giusto deve essere collettiva, equa e condivisa.
Per la nostra terra, per la vita di ogni essere vivente, per il diritto ad esistere.

extinctionrebellion.it/primave…

@Politica interna, europea e internazionale



Questa è una foto dal futuro che ritrae me e il mio vecchio amico Bobby Roots durante la festa che si terrà questa domenica 27 Aprile dal pranzo in poi presso la sua fattoria in località segreta dalle parti di Orte, in aperta campagna non lontano da Roma. I pranzi alla fattoria di Bobby Roots sono leggendari perché si mangia, si beve, si fa baldoria, poi si mangia di nuovo (merenda) poi si beve di nuovo, poi si balla e avanti così fino al tramonto. Io suono live and direct verso l'ora della merenda fino al tramonto, per tutto il resto c'è il Dj. Il pranzo è 100% vegetariano, come Bobby Roots stesso, e sarà tutto (udite udite!) a base di...tartufo. I posti a tavola non sono illimitati quindi affrettatevi a prenotare chiedendo al mitico Bobby o se non ci state in contatto chiedete a me che vi giro suo contatto 👍😋


secondo me salvini tutte le settimane spedisce la paghetta dei genitori a putin...


per la libertà e contro tutti i totalitarismi


L'ufficio, ieri, è stato tutto un "buon fine settimana!"


I più intraprendenti si spingevano a dire "buon fine settimana lungo!". Anche le call e le telefonate si chiudevano così.

Quasi ogni volta che ieri ho salutato dicendo "buona festa della Liberazione e buon fine settimana" ho avuto in risposta silenzi e espressioni confuse.

E questo anche i ragazzi in magazzino, non solo capi e colleghi dell'ufficio.

Ecco, questo è uno schifo, perché si arriva a negare perfino il rosso del calendario pur di non essere fuori dalle logiche dominanti. Oppure è paura, e questo è anche peggio, fa capire la cura che abbiamo avuto per quel "bel fior".

Buona Festa della Liberazione!

in reply to J. Alfred Prufrock

Mi dicono: "ma no, è ignoranza. Sanno che è vacanza, non si curano di vedere perché". Ma io non ci credo: mi sembra troppo comodo, così.
in reply to J. Alfred Prufrock

Concludo questa inutile presa di coscienza del mio contesto aziendale per condividere l'esito finale del mio ultimo tentativo.

Ho condiviso un banner celebrativo del 25 Aprile nel famigerato gruppo whatsapp aziendale, quello dove si scatenano thread di auguri e faccine per natale, pasqua, festa delle donne, ognissanti e qualsiasi altra ricorrenza.

Era un banner molto moderato, raffigurante un tricolore e la scritta "La libertà è come l'aria". Non c'erano parole impegnative come #fascismo, #partigiani o altro.

Vi lascio indovinare quante reazioni ho collezionato tra i 50+ membri.



Adding an Atari Joystick Port to TheC64 USB Joystick


“TheC64” is a popular recreation of the best selling computer of all time, the original Commodore 64. [10p6] enjoys hacking on this platform, and recently whipped up a new mod — adding a 9-pin Atari joystick connector for convenience.

When it comes to TheC64 units, they ship with joysticks that look retro, but aren’t. These joysticks actually communicate with the hardware over USB. [10p6]’s hack was to add an additional 9-pin Atari joystick connector into the joystick itself. It’s a popular mod amongst owners of TheC64 and the C64 Mini. All one needs to do is hook up a 9-pin connector to the right points on the joystick’s PCB. Then, it effectively acts as a pass-through adapter for hooking up other joysticks to the system.

While this hack could have been achieved by simply chopping away at the plastic housing of the original joystick, [10p6] went a tidier route. Instead, the joystick was granted a new 3D printed base that had a perfect mounting spot for the 9-pin connector. Clean!

We’ve seen some great hacks from [10p6] lately, like the neat reimagined “C64C” build that actually appears in this project video, too.

youtube.com/embed/OaoJiVTQB94?…

youtube.com/embed/38j8SSikZkI?…


hackaday.com/2025/04/24/adding…



25 Aprile: Dalla Resistenza alla Cyber Resistenza – Difendiamo la Libertà Digitale


Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione italiana dal fascismo, ci ricorda il valore della libertà, conquistata con il sacrificio di partigiani e combattenti. In un’era dominata dal digitale, questa libertà assume nuove sfaccettature, rendendo la cybersecurity un elemento cruciale per la sua tutela.

L’Eredità della Resistenza nell’Era Digitale


I valori per cui i partigiani hanno combattuto – libertà di pensiero, espressione e resistenza all’oppressione – sono oggi più che mai rilevanti. La “resistenza” si manifesta anche online, dove la disinformazione, la propaganda e le minacce alla privacy insidiano la nostra capacità di prendere decisioni informate e di agire liberamente.

Minacce e Sfide Attuali

  • Disinformazione e Propaganda: La rapida diffusione di notizie false, teorie del complotto e contenuti manipolatori sui social media e altre piattaforme online mina la fiducia nell’informazione e influenza l’opinione pubblica. Gli “eserciti di bot” e i profili falsi amplificano la propaganda, rendendo difficile distinguere la realtà dalla finzione. Questo inquina il dibattito pubblico e rende difficile prendere decisioni informate, sia a livello individuale che collettivo.
  • Violazioni della Privacy: La raccolta massiccia e l’uso improprio dei dati personali da parte di aziende e governi rappresentano una minaccia crescente alla libertà individuale. La sorveglianza di massa, il tracciamento online e la profilazione degli utenti limitano la nostra autonomia e ci rendono vulnerabili alla manipolazione. La mancanza di trasparenza e di controllo sui nostri dati erodono la nostra libertà di agire liberamente.
  • Censura e Controllo: La limitazione dell’accesso a internet, il blocco di siti web e la censura dei contenuti online rappresentano un attacco diretto alla libertà di espressione e alla libera circolazione delle idee. In molti paesi, i governi usano tecniche di sorveglianza avanzate per monitorare l’attività online dei cittadini e reprimere il dissenso.
  • Attacchi Cibernetici: Ransomware, phishing, attacchi DDoS e altre forme di attacco compromettono la sicurezza dei dati e l’operatività di aziende, istituzioni e infrastrutture critiche. Questi attacchi non solo causano danni economici, ma minacciano anche la stabilità sociale e la capacità di agire liberamente nel mondo digitale.


Cybersecurity come Imperativo Etico e Civile


In questo contesto, la cybersecurity non è solo una questione tecnica, ma un imperativo etico e civile. Proteggere le infrastrutture digitali, i dati e la privacy degli utenti è essenziale per garantire la libertà di espressione, il diritto all’informazione e la partecipazione democratica.

Azioni e Soluzioni

  • Consapevolezza e Formazione: Educare gli utenti a riconoscere e contrastare le minacce online, sviluppando il pensiero critico e la capacità di valutare le fonti di informazione.
  • Legislazione e Regolamentazione: Implementare normative che tutelino la privacy e la sicurezza dei dati, garantendo la trasparenza e il controllo da parte degli utenti.
  • Tecnologie di Sicurezza: Utilizzare strumenti di protezione avanzati, come firewall di nuova generazione, sistemi di rilevamento e risposta alle minacce (EDR/XDR), autenticazione a più fattori e crittografia end-to-end.
  • Collaborazione e Condivisione delle Informazioni: Promuovere la cooperazione tra aziende, governi, organizzazioni internazionali e la comunità di cybersecurity per contrastare le minacce cibernetiche.
  • Resilienza Cibernetica: Sviluppare sistemi in grado di resistere e riprendersi rapidamente da eventuali attacchi, con piani di disaster recovery e business continuity efficaci.

Il 25 Aprile ci ricorda che la libertà è una conquista fragile, da difendere costantemente, sia nel mondo fisico che in quello digitale. Onoriamo la memoria di chi ha combattuto per la nostra libertà, impegnandoci a costruire un futuro digitale più sicuro e libero per tutti. La cybersecurity è uno strumento essenziale per realizzare questo obiettivo, garantendo che i valori della Resistenza continuino a guidare la nostra società anche nell’era digitale.

L'articolo 25 Aprile: Dalla Resistenza alla Cyber Resistenza – Difendiamo la Libertà Digitale proviene da il blog della sicurezza informatica.

Joe Vinegar reshared this.



il messaggio del 25 aprile e dei partigiani è il coraggio di ribellarsi per la libertà. una libertà magari imperfetta, come tutto quello che è umano, ma un percorso in divenire. ma fascisti, putinitisti e trumpiani non ci arrivano. Mattarella è una grande persona. l'espressione di quello che è una politica coerente e saggia. sicuramente mattarella è una di quelle persone che varrebbe la pena di conoscere. se non altro per mostrargli vedere che ci sono anche italiani che lo rispettano e apprezzano, per il suo senso del dovere e servizio. quell'ìdea di politica ormai scomparsa dove se una cosa è giusta e serve va fatta.




Ue contro Apple e Meta: botta e risposta

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le multe dell’Antitrust Ue a Apple e Meta. E le reazioni dei due colossi americani. Estratto dal Mattinale Europeo La Commissione di Ursula von der Leyen nega che la decisione annunciata il 23 aprile di sanzionare Apple e Meta per violazione del Digital





In viaggio con mio figlio


altrenotizie.org/spalla/10660-…


Perché costerebbe un salasso l’iPhone Made in Usa

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Se vince la linea Trump un iPhone “Made in Usa” verrebbe a costare una cifra insostenibile: 3.500 dollari. Estratto del Settimanale "Tech e Privacy", startmag.it/innovazione/perche…



NUCLEARE. Ombre sulla trattativa tra Usa e Iran (parte 2)


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Teheran cerca un accordo con gli Stati Uniti. Ma le variabili sono molteplici, a cominciare dalle vere intenzioni di Trump che nessuno realmente conosce. Tel Aviv pronta a giocare le sue carte
L'articolo NUCLEARE. Ombre sulla trattativa tra Usa e Iran (parte 2) proviene da Pagine Esteri.



Alessandro Sallusti dichiara il falso


COMUNICATO STAMPA

“L’intervista rilasciata da Alessandro Sallusti ad Aldo Cazzullo al Corriere della Sera del 14 aprile 2025 contiene una serie di falsità lesive dell’onore dei combattenti della Resistenza. Il tenente colonnello Biagio Sallusti non era un militare sprovveduto ma il comandante del distretto militare di Como, aderente al partito fascista repubblicano e primo seniore della milizia fascista. Aveva il compito di assistere i familiari dei prigionieri e la sua “ assistenza” consisteva, come ampiamente dimostrato nel dibattimento processuale, in continue e reiterate vessazioni, violenze,percosse,insulti e minacce ai prigionieri. Nel dicembre 1943 presiede il tribunale, poi dichiarato illegittimo dalla stessa RSI, che condannerà a morte Giancarlo Puecher in un processo farsa. In nessun modo favorisce l’attenuazione delle condanne degli imputati come dichiarato. Gli unici ad intercedere a favore degli imputati sono l’avvocato difensore Gianfranco Beltramini e in parte il podestà Airoldi. Resta fedele fino all’epilogo al fascismo repubblicano e all’alleato nazista.
Biagio Sallusti non è stato fucilato dai partigiani bensì come esecuzione della sentenza di un regolare processo, emessa dalla Corte d’Assise straordinaria di Como, regolarmente costituita, oltre tutto dopo un ricorso respinto, e infatti la fucilazione avviene non all’indomani della Liberazione ma l’8 febbraio 1946. Ancora una volta il tentativo è evidentemente quello di distorcere la verità storica e processuale, dando in pasto all’opinione pubblica, grazie ad un’intervista dai toni vagamente colloquiali, una versione dei fatti totalmente inverosimile. Inoltre utilizzare l’ultima lettera di Giancarlo Puecher, martire della libertà e medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, per accostarla volgarmente e subdolamente a quella di Biagio Sallusti, con lo scopo di porre sullo stesso piano due vite, due modi di pensare e di agire diametralmente opposti, come lo sono stati Puecher e la lotta resistenziale per la Liberazione da un lato, e Sallusti e la violenta e opprimente azione dell’apparato repressivo repubblichino dall’altro, ci si permetta di affermare con forza che è inaccettabile, oltraggioso e vergognoso. Così come riteniamo vergognoso il modo in cui le affermazioni contenute nell’intervista non siano state verificate prima della loro pubblicazione.”

Manuel Guzzon. Presidente provinciale Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Como.

Sergio Simone. Presidente del Comitato comasco per le celebrazioni 80mo anniversario della liberazione dal nazifascismo.

Lauretta Minoretti. Presidente dell’istituto di storia contemporanea “Pier Amato Perretta” Como.

da facebook.com/share/p/16AheUUrZ…

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finalmente la chiesa impara da los angeles
(CC) 2025 differx

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LLMs Coming for a DNA Sequence Near You


An illustration of two translucent blue hands knitting a DNA double helix of yellow, green, and red base pairs from three colors of yarn. Text in white to the left of the hands reads: "Evo 2 doesn't just copy existing DNA -- it creates truly new sequences not found in nature that scientists can test for useful properties."

While tools like CRISPR have blown the field of genome hacking wide open, being able to predict what will happen when you tinker with the code underlying the living things on our planet is still tricky. Researchers at Stanford hope their new Evo 2 DNA generative AI tool can help.

Trained on a dataset of over 100,000 organisms from bacteria to humans, the system can quickly determine what mutations contribute to certain diseases and what mutations are mostly harmless. An “area we are hopeful about is using Evo 2 for designing new genetic sequences with specific functions of interest.”

To that end, the system can also generate gene sequences from a starting prompt like any other LLM as well as cross-reference the results to see if the sequence already occurs in nature to aid in predicting what the sequence might do in real life. These synthetic sequences can then be made using CRISPR or similar techniques in the lab for testing. While the prospect of building our own Moya is exciting, we do wonder what possible negative consequences could come from this technology, despite the hand-wavy mention of not training the model on viruses to “to prevent Evo 2 from being used to create new or more dangerous diseases.”

We’ve got you covered if you need to get your own biohacking space setup for DNA gels or if you want to find out more about powering living computers using electricity. If you’re more curious about other interesting uses for machine learning, how about a dolphin translator or discovering better battery materials?


hackaday.com/2025/04/24/llms-c…



3D Printing A Useful Fixturing Tool


When you start building lots of something, you’ll know the value of accurate fixturing. [Chris Borge] learned this the hard way on a recent mass-production project, and decided to solve the problem. How? With a custom fixturing tool! A 3D printed one, of course.

Chris’s build is simple enough. He created 3D-printed workplates covered in a grid of specially-shaped apertures, each of which can hold a single bolt. Plastic fixtures can then be slotted into the grid, and fastened in place with nuts that thread onto the bolts inserted in the base. [Chris] can 3D print all kinds of different plastic fixtures to mount on to the grid, so it’s an incredibly flexible system.

3D printing fixtures might not sound the stoutest way to go, but it’s perfectly cromulent for some tasks. Indeed, for [Chris]’s use case of laser cutting, the 3D printed fixtures are more than strong enough, since the forces involved are minimal. Furthermore, [Chris] aided the stability of the 3D-printed workplate by mounting it on a laser-cut wooden frame filled with concrete. How’s that for completeness?

We’ve seen some other great fixturing tools before, too. Video after the break.

youtube.com/embed/ALLCF9Jl94Y?…


hackaday.com/2025/04/24/3d-pri…



ho visto che qualcuno ha messo da poco in vendita su ebay il numero monografico del "verri" su #emiliovilla. in condizioni decenti, mi pare.
il prezzo non è assurdo. chi non lo avesse lo trova qui: ebay.it/itm/116569221321

(qui un altro: ebay.it/itm/305972800329)

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Onkyo Receiver Saved With An ESP32


[Bill Dudley] had a problem. He had an Onkyo AV receiver that did a great job… until it didn’t. A DSP inside failed. When that happened, the main microprocessor running the show decided it wouldn’t play ball without the DSP operational. [Bill] knew the bulk of the audio hardware was still good, it was just the brains that were faulty. Thus started a 4-month operation to resurrect the Onkyo receiver with new intelligence instead.

[Bill’s] concept was simple. Yank the dead DSP, and the useless microprocessor as well. In their place, an ESP32 would be tasked with running things. [Bill] no longer cared if the receiver had DSP abilities or even the ability to pass video—he just wanted to use it as the quality audio receiver that it was.

His project report steps through all the hard work he went through to get things operational again. He had to teach the ESP32 to talk to the front panel display, the keys, and the radio tuner. More challenging was the core audio processor—the obscure Renaisys R2A15218FP. However, by persevering, [Bill] was able to get everything up and running, and even added some new functionality—including Internet radio and Bluetooth streaming.

It’s a heck of a build, and [Bill] ended up with an even more functional audio receiver at the end of it all. Bravo, we say. We love to see older audio gear brought back to life, particularly in creative ways. Meanwhile, if you’ve found your own way to save a piece of vintage audio hardware, don’t hesitate to let us know!


hackaday.com/2025/04/24/onkyo-…






Oggi, nel mio interminabile percorso in auto per recarmi in visita da un amico, ho ascoltato tanti bei #podcast, uno dei quali è "altre storie americane", di Chora Media. Se siete una di quelle persone sempre allegre allora potete ascoltarlo; diversamente vi deprimereste ascoltando tutte le porcate che sta facendo #Trump, spiegate bene. (In sostanza ha la pericolosità di un pazzo dittatore, gli USA di fatto assomigliano sempre meno ad una democrazia).

Bene, sull'onda dell'entusiasmo io ci sto provando, ad utilizzare strumenti non statunitensi, e nel farlo mi sono imbattuto, ad esempio, nel navigatore "here we go", che ha sede nei Paesi bassi, e nell'app di open street map. Il primo è appena usabile e abbastanza carente, il secondo non trovava neppure la casa del mio amico che vive in una città grande, e poi non ha i dati del traffico, né le segnalazioni sugli autovelox.

Altro esempio, stamattina ho tentato di installare VMware workstation su Suse. Tutto bello, il software libero, ma ci ho messo un'ora e mezzo tra pacchetti da installare, moduli del kernel che non c'erano, permessi sbagliati da reimpostare. Onestamente, con Windows ci avrei messo 5 minuti.

Vengo al punto: così come ero d'accordo a non volere utilizzare il gas russo e/o a fare affari con quella dittatura, mi sto preparando per il momento in cui non vorrò più usare software statunitensi, perché temo che avverrà a breve.

Ma sono anche consapevole che, almeno all'inizio, bisognerà rinunciare a tanto, tantissimo, perché noi europei non abbiamo quasi nulla, e che ci ritroveremo catapultati all'improvviso nel 2005 sotto molti aspetti, tra cui quello che ho citato. Allora usavo OVI Maps di Nokia, che poi è diventato here we go, ma la differenza rispetto ad oggi è che allora #Google Maps funzionava malissimo. Oggi la situazione è pressoché ribaltata.

Io sono pronto a fare quel passo, ma in quanti saranno disposti a farlo? Me lo chiedo.

Fino a che punto siamo davvero liberi di svincolarci da quella dittatura? Io credo, purtroppo, che non li siamo per niente.

#usa #StatiUniti #dazi #DaziAmari #foss #opensoirce

Matteo Zenatti reshared this.

in reply to Simon Perry

@Simon Perry
Sì, è un problema che riconosco e che vedo. Io sono curioso e sperimentatore di natura (e ho anche quella dose di autolesionismo / voglia di andare sempre controcorrente che mi aiuta), ma per chi ha meno "tempo da perdere" la vita non è sempre facile. Spero che le alternative (europee o open source) migliorino sempre di più, nel frattempo appoggio i suggerimenti di @zamby (Magic Earth è fatto molto bene ed è anche superiore a Google Maps per molti aspetti, l'ho usato come unico software di navigazione negli ultimi 2 anni, unica pecca essere un po' lento, OsmAnd un po' limitato per via del fatto che mette molte opzioni nella versione a pagamento, ma già molto usabile). Personalmente sto provando Organic Maps che è molto migliorato ultimamente (molto più leggero e veloce, non ho ancora capito se ha il traffico, alcuni autovelox li ha segnalati), perché è open source mentre Magic Earth non lo è. Ma ripeto che se provi Magic Earth dovresti essere soddisfatto. 🤞
This entry was edited (16 hours ago)
in reply to Tiziano

@Tiziano

Organic Maps è appunto l'altro che citavo, rispetto a "Here We Go". Non ha il traffico e tanti indirizzi non li trova.

@zamby



“He was, in every way, a remarkable human being”. Un uomo straordinario. Così il grande regista italo-americano Martin Scorsese apprendendo della morte di papa Francesco.


Da ieri mattina alle 11 fino alle 19 di questa sera si sono recate nella basilica di San Pietro per rendere un saluto a Papa Francesco oltre 90mila persone. Lo comunica ai giornalisti la Sala Stampa della Santa Sede.


Administration must release memos about abduction of op-ed writer


Secretary of State Marco Rubio claims the authority to unilaterally declare students who protest the Israel-Gaza war antisemites and terrorism supporters in order to kick them out of the country.

So when even Rubio’s State Department doubts the government has grounds to deport a student — especially an anti-war student from the Middle East — the administration’s position must be exceptionally weak. In the case of Tufts University student Rümeysa Öztürk, it is. The only known “evidence” against her was her co-authoring an op-ed criticizing the war and calling for Tufts to divest from Israeli investments.

According to The Washington Post, the department issued a memo reaching one of the most obvious conclusions in the history of memos – that the Department of Homeland Security’s claim that Öztürk acted “in support of Hamas,” and therefore could be thrown out of the country, is baseless.

Yet the public hasn’t seen that key document about Öztürk, who was abducted by plainclothes federal agents in March and is currently in an immigration jail in Louisiana. The Post’s source was only able to “describe” the memo’s content to journalists.

Nor has the public seen another memo, also reported by the Post, from DHS official Andre Watson to senior State Department official John Armstrong, accusing Öztürk of “anti-Israel activism” with “adverse policy consequences for the United States.” Tellingly, the only example provided by Watson, according to the Post, was the aforementioned op-ed.

These two documents expose the frivolousness of the administration’s case against Öztürk, which is central to one of the most important public debates in America, now and possibly ever. And it’s alarming that whether the government can incarcerate and expel non-citizens (and maybe citizens) who express ideas it doesn’t like qualifies as a “debate” these days.

Federal courts up to the Supreme Court have shot down the administration’s due process-free deportation practices. Some of President Donald Trump’s closest supporters, both in Congress and popular culture, are breaking from his rhetoric on this issue, recognizing the obvious dangers of persecuting nonviolent anti-war speech. Journalists everywhere are self-censoring and pulling stories out of fear of being thrown in jail cells from Louisiana to El Salvador.

A country that expels op-ed writers and hides government records about why simply does not have freedom of the press.

Last week, Federal Communications Commission Chair and shameless Trump lapdog Brendan Carr (the guy wears a golden bust of Trump as a lapel pin) threatened to investigate news outlets that doubt the administration’s false narratives or don’t air all of its spin sessions. Predictably, a Trump-aligned organization filed an FCC complaint echoing Carr’s nonsense.

All that is to say, it’s a big deal that even the State Department knows the administration is wrong. The existence and substance of the two memos have already been reported, so the cat is out of the bag — there is no basis for secrecy. There never was. And there is little risk of tainting a future jury pool — Öztürk can only dream of that kind of due process.

In any event, now that the memos have been disclosed, it’s hard to argue that the public is better off with a potentially incomplete news report than with the entire documents. But this is an administration that believes questioning its infallibility is contrary to the “public interest.”

That’s not how officials who are confident in the accuracy of their facts and the soundness of their legal arguments behave. The administration needs to be prepared to defend its (indefensible) views on free expression, not hide from them. If it claims the First Amendment tolerates throwing people out of the country for using news ink to express political beliefs shared by millions, it needs to be transparent, including about why it overruled internal dissent.

We’ve filed Freedom of Information Act requests for both memos. We know the administration is likely to deny those requests, and we’re prepared to put up a fight there and anywhere else we see an opportunity to force some transparency out of this lawless administration.

As a press freedom organization, there’s no other option. A country that expels op-ed writers and hides government records about why simply does not have freedom of the press.


freedom.press/issues/administr…



Chi sono io per giudicare?


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Tv2000, a partire da domenica 27 aprile e fino a domenica 4 maggio, trasmette in diretta dalla Basilica Vaticana le celebrazioni dei Novendiali in suffragio di Papa Francesco. In streaming anche su Play2000.


Papa Francesco: Ordine di Malta, il Gran Maestro fra’ John Dunlap sarà presente alle esequie. 2000 volontari e 9 squadre impegnate nelle basiliche papali


Non solo Forze armate, il pilastro europeo della Nato si gioca sull’industria

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il settore della difesa in Europa sta vivendo una fase di inedita vitalità sui mercati finanziari. I numeri parlano chiaro: da inizio anno, le principali aziende europee del comparto hanno registrato crescite a doppia e, in alcuni casi, a tripla cifra. I titoli di



È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale


@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da oggi, giovedì 24 aprile, sia nella versione digitale che in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio




Giochi della gioventù, 110 appuntamenti per oltre 100 mila studenti!

Qui tutti i dettagli ▶ mim.gov.it/web/guest/-/giochi-…



Dazi, dopo Apple anche Google farà l’indiana con i suoi smartphone?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Google starebbe valutando di trasferire gran parte della propria produzione hardware dal Vietnam all'India, che ha maggiori probabilità dato il suo peso commerciale ed economico di spuntare con Trump balzelli di favore. Anche Cupertino si





Hanno reso i computer fastidiosi venditori

Pensavi che il tuo “non mi interessa” fosse chiaro? YouTube, Spotify & Co. hanno altri piani. Spoiler: non è un bug, è una feature.

I computer sono macchine precise, non esseri umani, e non dovremmo aspettarci che si comportino come tali. La cosiddetta “umanizzazione” dell’esperienza utente mira a rendere più accessibili i comandi meccanici, pur conservando la loro precisione.
Ma ecco che l'UX designer e il product manager hanno spesso finito per complicare le cose, trasformando i software in fastidiosi venditori porta a porta. Questi programmi adottano tattiche manipolative che insistono anche dopo un rifiuto chiaro da parte dell’utente.

Un esempio? YouTube continua a proporre contenuti non richiesti, ignorando apertamente il “non mi interessa”. Il risultato è che molte persone — specialmente i più giovani — crescono pensando che sia normale che il software si comporti in modo invadente e inaffidabile... perché ormai il software è stato istruito a ignorarti con un bel sorriso virtuale.

rakhim.exotext.com/they-made-c…

@Etica Digitale (Feddit)

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PrepperDisk is a mini internet box that comes preloaded with offline backups of some of the content that is being deleted by the administration.#DataHoarding


Dichiarazione di Filomena Gallo sul destino degli embrioni e richieste al Ministro della Salute


“Apprendo che la ministra Roccella ha a cuore il destino degli embrioni che sono abbandonati o che non sono idonei per una gravidanza. Sono anni che chiediamo di conoscere come saranno utilizzati i circa 3700 embrioni prodotti prima del 2004, che in base al Decreto Sirchia risultano abbandonati. Questi embrioni non potranno essere utilizzati per l’eterologa totale (quindi donazione per il trasferimento in utero), perché le norme che governano la tracciabilità e sicurezza sono successive alla produzione di quegli embrioni. D’altra parte non possono essere adottati perché solo i bambini in stato di abbandono, per legge, possono essere adottati non delle cellule: le cellule, nelle normative italiane e europee, sono equiparate ai tessuti e, se idonee, si donano, ma non possono avere personalità giuridica. Attribuire personalità giuridica alle cellule, cambiando il codice civile (art. 1) che subordina tale capacità all’evento nascita, significherebbe bloccare i trapianti, le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), e le Interruzioni Volontarie di Gravidanza (IVG).

Inoltre, dall’ultima Relazione al Parlamento sull’applicazione della legge 40 del 2004, e relativa all’anno 2022, è emerso che sono state oltre 7.000 le diagnosi genetiche preimpianto effettuate in Italia e da cui sono nati 1.713 bambini. In questi ultimi 21 anni di legge 40 c’è un numero di embrioni non idonei per una gravidanza che non conosciamo, anche per loro occorre decidere a cosa destinarli. I ricercatori nel resto del mondo utilizzano questi embrioni per la ricerca di cure a malattie oggi incurabili, in alcuni casi sono già in fase clinica, dare speranza alle speranze di tanti malati rispettando il loro diritto alla cura dovrebbe essere un impegno delle nostre istituzioni.

Con una lettera inviata al Ministro della Salute Schillaci nei giorni scorsi abbiamo chiesto che sia emanato un nuovo Decreto per la raccolta dati del Registro Nazionale PMA, affinché vi sia un censimento degli embrioni non idonei per una gravidanza e vengano forniti dati aggiornati e disaggregati per ogni ciclo di PMA, utili sia per chi accede alle tecniche e sia per la comunità scientifica. Inoltre abbiamo chiesto con l’Associazione Luca Coscioni che nei nuovi LEA sia inserita la diagnosi preimpianto e sia erogata a carico del SSN, perché sono poche le Regioni, che si fanno carico di questa prestazione con conseguente grave disparità, a livello nazionale, dell’accesso a questa indagine diagnostica prevista per legge e lecita per chi ne ha bisogno”.

L'articolo Dichiarazione di Filomena Gallo sul destino degli embrioni e richieste al Ministro della Salute proviene da Associazione Luca Coscioni.



A Nichelino (TO) un evento sulle DAT con la Cellula Coscioni Torino


Il diritto di scegliere: testamento biologico e fine vita


La Cellula Coscioni di Torino, in collaborazione con AVS e alcune realtà locali, organizza un incontro aperto alla cittadinanza per approfondire il significato delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) e il loro valore come atto di consapevolezza e dignità.

L’appuntamento è per Lunedì 5 maggio alle ore 20.45, Sala Mattei, presso il Municipio di Nichelino (Piazza di Vittorio 1), (TO).


Intervengono:

  • Davide Di Mauro, Cellula Coscioni Torino
  • Tullia Penna, Università di Torino
  • Valentina Cera, Consigliera regionale AVS
    Introduce: Alessandro Azzolina, Assessore Pari Opportunità Nichelino

Organizzato dalla Cellula Coscioni Torino in collaborazione con AVS e realtà locali.

L'articolo A Nichelino (TO) un evento sulle DAT con la Cellula Coscioni Torino proviene da Associazione Luca Coscioni.



All’università di Firenze Claudia Moretti interviene come relatrice al Seminario “Fine vita e diritto: attualità e prospettive”


Martedì 27 maggio 2025 – ore 15.00 – Aula D15/005, Università degli studi Studi di Firenze, Via Silvano Tosi 1

Il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze, il Dottorato in Scienze Giuridiche, l’Ordine degli avvocati di Firenze, il Cogis e la Fondazione per la formazione forense dell’università di Firenze, organizzano un seminario dedicato al tema del fine vita e del diritto all’autodeterminazione.

Interverrà tra gli altri Claudia Moretti, membro di Giunta dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice delle campagne Coscioni sugli psichedelici – che porterà una testimonianza attiva sul legame tra autodeterminazione, scienza e libertà terapeutica. La locandina completa dell’evento è disponibile a questo link.

L’appuntamento è per martedì 27 maggio 2025, ore 15.00 – 19.00 presso l’Aula D15/005, Università degli studi Studi di Firenze, in Via Silvano Tosi 1, a Firenze, e online. per informazioni e modalità di partecipazione segreteria.corsiperfezionamento@dsg.unifi.it


L'articolo All’università di Firenze Claudia Moretti interviene come relatrice al Seminario “Fine vita e diritto: attualità e prospettive” proviene da Associazione Luca Coscioni.




L’amministrazione Trump non rinnega gli impegni psichedelici


Testo preparato con Peppe Brescia


Una delle ultimepuntate del podcast Shawn Ryan Show, ex componente delle forze speciali della marina militare americana e collaboratore della CIA, ha visto la partecipazione diDoug Collins, neo Segretario del Dipartimento per gli Affari dei Veterani (VA) dalle posizioni ultra-conservatrici.

Collins, avvocato e veterano dell’aeronautica militare, ha già ricoperto ruoli politici, prima come nello Stato della Georgia, poi come membro del Congresso. La conversazione tra i due è stata incentrata sull’impiego terapeutico delle sostanze psichedeliche, tema che sta guadagnando spazio e attenzione crescenti all’interno dell’agenda politica nazionale anche dopo l’elezione di Trump.

L’intervista ha offerto lo spunto per presentare una breve rassegna degli studi clinici in corso a opera del Dipartimento degli Affari dei Veterani sull’impiego di sostanze come la psilocibina e l’MDMA nell’ambito del trattamento di patologie tra cui in particolare il disturbo da stress post-traumatico e la depressione, o eventi traumatici, come nel caso delle lesioni cerebrali.

Il segretario Collins ha esposto la sua posizione in maniera inequivocabile: “Il trattamento sta funzionando, stiamo assistendo a un cambiamento radicale.” Rifacendosi alla sua esperienza da membro del Congresso, Collins ha ricordato di come, durante il suo mandato, oltre della metà delle richieste di sostegno sanitario erano state formulate proprio dal VA – concordando con Ryan sul fatto che in passato il Dipartimento si sia spesso fatto trovare impreparato di fronte a problematiche denunciate dai militari: “stiamo parlando di migliaia di telefonate all’anno ricevute in Senato o alla Camera per sollecitare un’organizzazione che dovrebbe essere già preparata per queste evenienze”.

Collins ha illustrato la possibilità che il Governo possa fornire delle agevolazioni per assicurare la copertura economica delle terapie a base di molecole psichedeliche, nello specifico si tratterebbe dell’erogazione di voucher per consentire ai veterani di accedere alle terapie tramite la mediazione di organizzazioni no-profit con costi coperti dal VA. L’aspetto più interessante delle dichiarazioni di Collins ha riguardato un altro particolare: stando a quanto rivelato dal segretario del VA, è in corso una proficua interlocuzione con Robert F. Kennedy Jr., attuale Segretario della Salute e dei Servizi Umani. L’intenzione sarebbe quella di coinvolgere, in un secondo momento, anche l’intero Dipartimento della Difesa.

L’incontro con Robert F. Kennedy Jr., definito “illuminante” nel corso dell’intervista con Ryan, avrebbe avuto come oggetto proprio i trattamenti assistiti da psichedelici, nonché gli ostacoli legislativi e i possibili ambiti d’intervento del Dipartimento della Salute e delle agenzie da esso controllate, come nel caso della Food and Drug Administration, in un’ottica di riforma della legislazione sugli psichedelici.

Kennedy Jr., che in un primo momento avrebbe mostrato un atteggiamento diffidente in ragione del suo passato didipendenza da eroina, si sarebbe successivamente convinto delle potenzialità curative delle molecole psichedeliche a seguito di un’esperienza personale che ha visto coinvolto il figlio.

Tra le opzioni discusse tra Kennedy Jr. e Collins ci sarebbe la possibilità di ricorso alle norme definite come “Right to Try” che istituiscono percorsi sanitari destinati ai pazienti cui è stata diagnosticata una condizione patologica letale, eventualità per la quale viene consentito l’accesso a trattamenti sperimentali. Un’ipotesi che potrebbe aprirsi ora anche per i veterani.

Nella puntata del podcast di Ryan è stato inoltre affrontato l’argomento delle opzioni sanitarie per le quali il Congresso ha imposto veti all’utilizzo di sostanze psicoattive da parte del VA. Collins ha citato in primo luogo la Cannabis come esempio di terapia alternativa che, nonostante i buoni risultati finora ottenuti, non è ancora stata resa disponibile.

Il nodo più duro da sciogliere resta quello culturale. “Il vero ostacolo? Il cambiamento di mentalità”, ha chiosato Collins, il quale ha ribadito il suo impegno a raccogliere dati, portare la questione all’attenzione del Congresso e richiedere fondi e risorse qualora ciò si rendesse necessario.

L'articolo L’amministrazione Trump non rinnega gli impegni psichedelici proviene da Associazione Luca Coscioni.

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