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Arte, testimonianze e solidarietà per l’Afghanistan


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/05/arte-te…
Il 30 maggio a Roma un libro e una mostra all’Ambasciata afghana. Il mondo dell’arte si schiera a fianco di NOVE – Caring Humans, per sostenere l’impegno umanitario in Afghanistan.E lo fa il 30 maggio alle 18 all’Ambasciata



Microsoft abbraccia il Passwordless: riflessioni


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Negli ultimi decenni, le password sono state il pilastro della sicurezza digitale, ma la loro efficacia è ormai messa in discussione da vulnerabilità intrinseche e da un panorama di minacce in continua evoluzione. Microsoft ha annunciato una svolta epocale: a partire dal 2025, tutti i nuovi account Microsoft



Magnetohydrodynamic Motors to Spin Satellites


Two rings of magnets are shown encasing a circular channel in a white plastic piece. The channel is filled with liquid metal, and a loop of wire is about to be lowered into the metal.

Almost all satellites have some kind of thrusters aboard, but they tend to use them as little as possible to conserve chemical fuel. Reaction wheels are one way to make orientation adjustments without running the thrusters, and [Zachary Tong]’s liquid metal reaction wheel greatly simplifies the conventional design.

Reaction wheels are basically flywheels. When a spacecraft spins one, conservation of angular momentum means that the wheel applies an equal and opposite torque to the spacecraft, letting the spacecraft orient itself. The liquid-metal reaction wheel uses this same principle, but uses a loop of liquid metal instead of a wheel, and uses a magnetohydrodynamic drive to propel the metal around the loop.

[Zach] built two reaction wheels using Galinstan as their liquid metal, which avoided the toxicity of a more obvious liquid metal. Unfortunately, the oxide skin that Galinstan forms did make it harder to visualize the metal’s motion. He managed to get some good video, but a clearer test was their ability to produce torque. Both iterations produced a noticeable response when hung from a string and activated, and achieved somewhat better results when mounted on a 3D-printed air bearing.

Currently, efficiency is the main limitation of [Zach]’s motors: he estimates that the second model produced 6.2 milli-newton meters of torque, but at the cost of drawing 22 watts. The liquid metal is highly conductive, so the magnetohydrodynamic drive takes high current at low voltage, which is inconvenient for a spacecraft to supply. Nevertheless, considering how hard it is to create reliable, long-lasting reaction wheels the conventional way, the greatly improved resilience of liquid-metal reaction wheels might eventually be worthwhile.

If you’re curious for a deeper look at magnetohydrodynamic drives, we’ve covered them before. We’ve also seen [Zach]’s earlier experiments with Galinstan.

youtube.com/embed/wiRMdRi0LrI?…


hackaday.com/2025/05/18/magnet…



Storico al Pwn2Own: hackerato anche l’hypervisor VMware ESXi. 150.000 dollari ai ricercatori


Al torneo di hacking Pwn2Own di Berlino si è verificato un evento storico: esperti di sicurezza d’élite sono riusciti per la prima volta ad hackerare con successo l’hypervisor VMware ESXi sfruttando una vulnerabilità zero-day precedentemente sconosciuta. Si è trattato del proseguimento dell’emozionante giornata di apertura della competizione, quando tre exploit zero-day erano mirati a Windows 11. E il secondo giorno non ha deluso le aspettative: le sorprese sono continuate.

Le ultime settimane hanno già rappresentato una vera prova per la sicurezza aziendale. La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha chiesto una protezione urgente contro una grave vulnerabilità di Chrome, già sfruttata attivamente negli attacchi. Contemporaneamente, sono stati rilevati attacchi tramite HTTPBot contro reti aziendali Windows e Microsoft ha confermato la presenza di una vulnerabilità critica nell’infrastruttura cloud con un livello di minaccia massimo di 10 su 10.

In questo contesto, la notizia dell’ecploiy per VMware ESXi che ha premiato i ricercatori con 150.000 dollari potrebbe sembrare solo la “ciliegina sulla torta”, ma in realtà non è così.

È importante comprendere il contesto: Pwn2Own è una competizione legale che si tiene due volte l’anno tra i migliori hacker del mondo. In questo caso, i partecipanti attaccano i prodotti forniti dai venditori in un periodo di tempo limitato, sfruttando vulnerabilità precedentemente sconosciute per identificarle prima che lo facciano i criminali informatici. La vittoria vale punti e premi in denaro e, cosa più importante, il titolo di Master PWN.

Nel caso di VMware ESXi, si tratta del primo hack di hypervisor riuscito nella storia di Pwn2Own, che risale al 2007. L’exploit è stato creato da Nguyen Hoang Thach del team STARLabs SG. Ha sfruttato una vulnerabilità di tipo integer overflow: solo un exploit, ma che exploit. Per la sua scoperta ha ricevuto 150.000 dollari e 15 punti per il torneo.

L'articolo Storico al Pwn2Own: hackerato anche l’hypervisor VMware ESXi. 150.000 dollari ai ricercatori proviene da il blog della sicurezza informatica.



Leone XIV ha incontrato oggi il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. A confermarlo è la Sala Stampa della Santa Sede. Nessuna informazione ufficiale trapela invece, dal versante vaticano, sui contenuti dell'incontro.


"Siamo grati per le parole speciali pronunciate oggi durante la Messa solenne sulla necessità di una pace giusta e per l'attenzione rivolta all'Ucraina e al nostro popolo. Ogni nazione merita di vivere in pace e sicurezza".


"Nel cuore del Papa i bambini che soffrono, i bambini bisognosi di aiuto, i bambini che non hanno nulla da mangiare, i bambini vittime delle guerre e di ogni genere di violenza.


Quel difetto mai sanato di Spid che apre la porta ai malintenzionati

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le falle nel sistema di identificazione via Internet permettono oggi di creare più profili Spid del tutto fasulli. I malintenzionati possono così avere accesso a documenti riservati e dirottare indennizzi e pensioni sui



VIDEO. Delegazione italiana a Rafah: “Stop all’attacco israeliano, salviamo Gaza”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Decine di italiani, tra deputati, cooperanti, attivisti e giornalisti, hanno raggiunto oggi il valico di Rafah tra il Sinai e Gaza per manifestare a sostegno della popolazione palestinese sotto i bombardamenti israeliani, per la fine dell'offensiva



Casting Shade on “Shade-Tolerant” Solar Panels


Shade is the mortal enemy of solar panels; even a little shade can cause a disproportionate drop in power output. [Alex Beale] reviewed a “revolutionary” shade-tolerant panel by Renology in a video embedded below. The results are fascinating.

While shading large portions of the panels using cardboard to cut off rows of cells, or columns of cells, the shade tolerant panel does very well compared to the standard panel– but when natural, uneven shading is applied to the panel, very little difference is seen between the standard and active panels in [Alex]’s test. We suspect there must be some active components to keep power flowing around shaded cells in the Renology panel, allowing it to perform well in the cardboard tests. When the whole panel is partially shaded, there’s no routing around it, and it performs normally.

It’s hard to see a real-world case that would justify the extra cost, since most shading doesn’t come with perfect straight-line cutoffs. Especially considering the added cost for this “shade tolerant” technology (roughly double normal panels).

You might see a better boost by cooling your solar panels. Of course you can’t forget to optimize the output with MPPT. It’s possible that a better MPPT setup might have let the Renology panel shine in this video, but we’re not certain. Whatever panels you’re using, though, don’t forget to keep them clean.

youtube.com/embed/Ya_DPtNj6Og?…


hackaday.com/2025/05/18/castin…



Leone XIV: Regina Caeli, “la martoriata Ucraina attende finalmente negoziati per una pae giusta e duratura”, oggi riceve Zelensky

"La martoriata Ucraina attende finalmente negoziati per una pace giusta e duratura”. E’ l’auspicio del Papa, nel Regina Caeli recitato sul sagrato della basilica di San Pietro, dopo la messa di inizio pontificato.




Una nuova finanza per la difesa europea. La Dsr bank vista da Fiona Murray

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il 19 maggio a Londra i leader si incontreranno per firmare uno storico Patto di Difesa tra Regno Unito e Unione europea. Ma quello che seguirà sarà influenzato non solo dalla politica, ma anche dall’economia. Per sostenere una deterrenza credibile a lungo termine, il



Gaza: oltre il confine


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/05/gaza-ol…
Il mare di Al Arish, capoluogo del Sinai del Nord, mi ricorda quello di Lampedusa. Perché è lo stesso mare che separa il mondo dei vivi da quello dei fantasmi. Migliaia di fantasmi, vittime a noi sconosciute di stragi che non si riesce più a fermare. Muoiono in mare le persone che emigrano attraversando il



Apple fa l’indiana, ma non d’America. E Trump s’arrabbia

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
I dazi hanno spinto Apple ad accelerare il trasloco della propria filiera dalla Cina all'India, ma è sempre più evidente che Trump sperava inducessero Cupertino a realizzare iPhone 'made in Usa'. E il presidente americano non

in reply to Informa Pirata

Io fatico a capire perché un prodotto di alta tecnologia dovrebbe costare **molto** di più se prodotto negli #USA anziché in #cina o #india.
Passi per i prodotti che richiedono manodopera a basso costo, gli #iphone?
@informatica



Dopo Meta, tocca a Google. Ken Paxton continua a terrorizzare le Big Tech

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il procuratore generale del Texas lo scorso anno aveva spinto Meta a siglare un accordo per un risarcimento record (1,4 miliardi di dollari) così da lasciare cadere le accuse di violazione della privacy. Oggi Paxton ritorna



Come crescono le startup tedesche di Intelligenza artificiale

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Startup tedesche ancora poco conosciute, come Celonis, Prewave, Tacto e Osapiens, stanno diffondendo le loro soluzioni basate sull'Ia per aiutare le imprese a navigare startmag.it/innovazione/german…



MCP Blender Addon Lets AI Take the Wheel and Wield the Tools


Want to give an AI the ability to do stuff in Blender? The BlenderMCP addon does exactly that, connecting open-source 3D modeling software Blender to Anthropic’s Claude AI via MCP (Model Context Protocol), which means Claude can directly use Blender and its tools in a meaningful way.

MCP is a framework for allowing AI systems like LLMs (Large Language Models) to exchange information in a way that makes it easier to interface with other systems. We’ve seen LLMs tied experimentally into other software (such as with enabling more natural conversations with NPCs) but without a framework like MCP, such exchanges are bespoke and effectively stateless. MCP becomes very useful for letting LLMs use software tools and perform work that involves an iterative approach, better preserving the history and context of the task at hand.
Unlike the beach scene above which used 3D assets, this scene was created from scratch with the help of a reference image.
Using MCP also provides some standardization, which means that while the BlenderMCP project integrates with Claude (or alternately the Cursor AI editor) it could — with the right configuration — be pointed at a suitable locally-hosted LLM instead. It wouldn’t be as capable as the commercial offerings, but it would be entirely private.

Embedded below are three videos that really show what this tool can do. In the first, watch it create a beach scene using assets from a public 3D asset library. In the second, it creates a scene from scratch using a reference image (a ‘low-poly cabin in the woods’), followed by turning that same scene into a 3D environment on a web page, navigable in any web browser.

Back in 2022 we saw Blender connected to an image generator to texture objects, but this is considerably more capable. It’s a fascinating combination, and if you’re thinking of trying it out just make sure you’re aware it relies on allowing arbitrary Python code to be run in Blender, which is powerful but should be deployed with caution.

youtube.com/embed/I29rn92gkC4?…

youtube.com/embed/FDRb03XPiRo?…

youtube.com/embed/jxbNI5L7AH8?…


hackaday.com/2025/05/18/mcp-bl…



Cosa cambierà per l’Intelligenza artificiale dopo gli accordi di Trump con l’Arabia Saudita

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
La missione di Trump in Arabia Saudita unisce capitali del Golfo e colossi tech per dominare l’AI. Ma l’uso dell’AI per la sorveglianza in regimi









Gruppi di Fisica nel Fediverso italiano?


Ho fatto una ricerca con "!fisica", che se non ricordo male dovrebbe servire a cercare gruppi di Fisica, ma non ho trovato nulla.

Per vedere se stavo cercando in maniera corretta ho fatto una ricerca con "!physics" e me ne sono venuti fuori quattro.

Davvero non esiste un gruppo di appassionati di Fisica in italiano oppure sono io che sbaglio qualcosa?



alla fine trump è un agente russo, e putin un agente usa. mutua distruzione assicurata. ognuno dei 2 sta suicidando il "proprio" paese. se non ci fosse il problema dei cambiamenti climatici ormai non ostacolati da nessuno, nonché non nell'agenda di nessuno, si potrebbe quasi pensare a qualche futuro pure positivo, senza usa e russia.


Ora devo solo trovare un'idea per il fine settimana di Pentecoste (7-9 giugno).
Io e il mio compagno vorremmo fare una breve vacanza, indifferente dove (CH o IT) ma non abbiamo molte idee. Considerato che:
- abbiamo un budget ridotto
- lui sabato lavora fino alle 15:00 in zona Lugano
- Lunedì dovremmo essere di ritorno per le 18:00
- vorremo evitare km di coda al Gottardo/dogane
- io vorrei visitare una città, qualcosa di storico o culturale
- lui preferirebbe relax tipo SPA.

Avete dei suggerimenti?

in reply to aimee80

@aimee80

Vacanze separate? 😁😁😁

Oppure, tu a spasso per Firenze e lui alla Grotta Giusti dalle parti di Pistoia (un'oretta d'auto) oppure al centro benessere Asmana (nelle immediate vicinanze di Firenze).



Ogni tanto torno a scrivere qualcosa 😉
Ma non è cambiato granché: sempre periodo tosto, il lavoro continua a non piacermi ma almeno inizio a capire cosa sto facendo.
Dopo la cosa "grave" di qualche settimana fa, ho deciso di parlarne con un superiore che mi ha ascoltata e fatto capire che quel che è successo non è una novità e che il soggetto è già noto per comportarsi in modo scorretto. Presumo che non cambierà nulla, ma io sono ugualmente fiera di me.

Intanto ho consegnato la mini tesi per la verifica competenze del corso FIDE - e vado fiera anche di questo.

Settimana scorsa sono andata a correre lungo il fiume (+ esercizi del percorso vita, perché non mi andava di stare al chiuso in palestra.) dopo un lunghissimo periodo di stop... il ginocchio mi fa sempre male, ho corso lenta e per pochi chilometri.. ma porcamiseria quanto mi mancava!






Colombo’s Tunes – La chitarra che stregò Bob Dylan
freezonemagazine.com/news/colo…
Appuntamento esclusivo presso la Galleria d’Arte Antonio Colombo che in questi giorni ospita le meravigliose chitarre Wandrè. Per l’occasione arriverà direttamente da Basilea la Wandrè Rock Oval del 1958, suonata da Lucio Corsi al Festival di Sanremo e all’Eurovision. Chitarre diventate leggenda a partire dalla Brigitte Bardot la cui curve seguono quelle del


L’Italia guardi all’Europa senza dimenticare la Difesa. L’opinione di Nones

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Lo sconquasso provocato nello scenario internazionale dall’amministrazione Trump rende molto più difficile prevedere le sue possibili implicazioni. Questo vale inevitabilmente anche per il processo di integrazione europea nel campo della politica estera e di difesa. Se in




Ieri sera mi sono immerso in "Adriano Olivetti - La forza di un sogno", rimanendo profondamente colpito. Negli anni '50, quando il capitalismo industriale definiva ogni aspetto della società, Olivetti osò immaginare e costruire qualcosa di rivoluzionario: un'impresa dove la tecnologia e la produzione erano al servizio della persona, non viceversa.

Quella visione, in anticipo di decenni, risuona oggi con urgenza rinnovata. In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale promette (o minaccia) di trasformare radicalmente il mondo del lavoro, le intuizioni di Olivetti sulla centralità dell'essere umano sembrano profetiche.

Ispirato da questo pioniere italiano, ho tentato di articolare alcuni principi per un futuro in cui la tecnologia possa liberarci anziché alienarci, in cui il valore umano trascenda la mera produttività economica. Ne è nato questo manifesto per un nuovo rapporto con il lavoro nell'era dell'IA.

Non sono certo di avere tutte le risposte, ma credo fermamente che sia tempo di porsi le domande giuste. Sono curioso di conoscere le vostre riflessioni.


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OLTRE IL LAVORO
Un Manifesto per l'Era dell'Intelligenza Artificiale
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INTRODUZIONE
Riscoprire la Nostra Umanità

La trasformazione che stiamo vivendo non è la fine della rilevanza umana. È l'inizio di una nuova definizione di cosa significa essere umani in un'era di automazione avanzata.

Non è più tempo di chiederci se l'intelligenza artificiale sostituirà il nostro lavoro, ma di domandarci chi vogliamo essere in questo nuovo contesto. Il successo, in questa nuova era, non sarà misurato dal potere d'acquisto o dallo status professionale, ma dalla capacità di contribuire con le proprie unicità al bene collettivo, dalla ricchezza delle relazioni create, dalla profondità delle esperienze vissute e dalla bellezza generata.

Come scrisse il filosofo Bertrand Russell nel suo saggio "Elogio dell'ozio" già nel 1932: "La concezione secondo cui ogni tipo di attività deve essere motivata dal profitto è una concezione adatta agli schiavi, non alle persone libere."

Siamo giunti a un punto di svolta storico in cui le macchine possono liberarci non solo dalle fatiche fisiche, ma anche da molte mansioni cognitive ripetitive. Questa non è una minaccia, ma un'opportunità per riscrivere il contratto sociale che lega il nostro valore come esseri umani alla nostra produttività economica.

La Crisi dell'Identità Basata sul Lavoro

"Cosa fai nella vita?" È spesso la seconda domanda che ci viene posta dopo il nostro nome. La risposta, invariabilmente, è la nostra professione. Questa semplice convenzione sociale rivela quanto profondamente la nostra identità sia intrecciata con il nostro ruolo produttivo.

Lo psicologo del lavoro David Blustein descrive questo fenomeno come "l'identità occupazionale", un costrutto che si forma in tenera età e che gradualmente diventa l'architrave della nostra autopercezione. In un'epoca in cui l'automazione e l'intelligenza artificiale stanno riconfigurando interi settori professionali, questo legame profondo tra 'chi siamo' e 'cosa facciamo' diventa problematico.

L'economista Guy Standing ha coniato il termine "precariato" per descrivere una nuova classe sociale caratterizzata non solo dall'insicurezza lavorativa, ma anche da una profonda crisi identitaria. Quando il lavoro diventa frammentato, intermittente o semplicemente scompare, cosa rimane della nostra definizione di sé?

Nelle società occidentali, particolarmente in quelle con forti tradizioni manifatturiere come l'Italia, l'artigianato e la maestria professionale non sono solo mezzi di sussistenza, ma pilastri dell'identità culturale. La scomparsa di queste professioni non comporta solo disoccupazione, ma una vera e propria crisi esistenziale collettiva.

La vera sfida che ci attende non è quindi solo tecnologica o economica, ma profondamente filosofica: come definiamo il nostro valore e la nostra identità in un mondo dove il lavoro tradizionale diventa solo una componente marginale dell'equazione umana?

I Rischi di una Transizione Non Governata

La filosofa Hannah Arendt distingueva tra "labor" (il lavoro per la sopravvivenza), "work" (la creazione di artefatti duraturi) e "action" (l'attività politica e sociale). L'intelligenza artificiale potrebbe liberarci dal "labor", ma senza una transizione guidata eticamente, rischiamo di creare nuove forme di disuguaglianza e alienazione.

Un recente studio del McKinsey Global Institute stima che entro il 2030, milioni di lavoratori potrebbero dover cambiare categorie occupazionali. Tale transizione, senza adeguati ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione, potrebbe esacerbare le disuguaglianze esistenti.

Il rischio è amplificato dai bias algoritmici. Studi accademici hanno dimostrato che i sistemi di riconoscimento facciale presentano tassi di errore significativamente superiori nell'identificazione di persone con pelle scura. In ambito sanitario, analisi pubblicate su riviste scientifiche hanno rivelato che algoritmi largamente utilizzati negli ospedali americani sistematicamente sottovalutano i bisogni di cura delle minoranze etniche.

Questi bias non sono bug, ma caratteristiche intrinseche di sistemi addestrati su dati storici che riflettono disuguaglianze strutturali. Come sottolinea Safiya Umoja Noble nel suo libro "Algorithms of Oppression", "gli algoritmi non sono neutri; sono prodotti delle scelte umane e delle priorità sociali."

La diversità di approcci etici tra le principali aziende tecnologiche evidenzia come stiamo assistendo non solo a una rivoluzione tecnologica, ma a una competizione tra diverse visioni del futuro.

Nuovi Modelli Fattibili per il Futuro del Lavoro

La transizione verso un nuovo paradigma lavorativo richiede soluzioni concrete che trascendano sia l'utopismo irrealizzabile che il conservatorismo miope. Ecco alcuni modelli che stanno già emergendo e che potrebbero diventare pilastri della nuova economia:

1. La Settimana Lavorativa Progressivamente Ridotta

La settimana di 4 giorni non è più un esperimento radicale. Aziende come Microsoft Giappone hanno registrato aumenti significativi di produttività dopo la sua implementazione. La Nuova Zelanda, l'Islanda e la Spagna hanno avviato programmi pilota a livello nazionale. La riduzione progressiva dell'orario di lavoro – passando dalle attuali 40 ore a 32, e potenzialmente a 24 nel prossimo decennio – creerebbe spazio per attività di cura, formazione continua e partecipazione civica, distribuendo meglio il lavoro disponibile.

2. Carriere Discontinue e Sabbatici Strutturati

Il modello delle "carriere lineari" è già in declino. Un approccio più sostenibile prevede periodi sabbatici programmati ogni 5-7 anni di attività professionale, supportati da incentivi fiscali e previdenziali. Aziende come Intel e Adobe hanno già implementato programmi sabbatici strutturati, riscontrando miglioramenti in creatività, innovazione e riduzione del burnout. Tali interruzioni pianificate consentirebbero riqualificazione, esplorazione di nuovi interessi o semplicemente recupero psico-fisico.

3. Economia Contributiva e dei Beni Comuni

Ispirata dal lavoro del filosofo Bernard Stiegler, l'economia contributiva valorizza forme di creazione di valore non riconosciute dal mercato. Piattaforme come Decidim a Barcellona o la rete dei Fab Lab dimostrano come sia possibile creare ecosistemi economici ibridi dove contributi non monetizzati (conoscenza, tempo, competenze) vengono riconosciuti attraverso sistemi di crediti sociali o monete complementari. Le cooperative di dati (data cooperatives) consentono agli individui di condividere e valorizzare collettivamente i propri dati, creando valore distribuito anziché estratto.

4. Lavoro Flessibile e Organizzazioni Distribuite

Il modello "Digital Nomad Visa" adottato da paesi come Estonia, Croazia e Portogallo potrebbe evolversi in un sistema più sofisticato di "mobilità del lavoro", dove la localizzazione fisica diventa irrilevante per molte professioni. Piattaforme come Colony.io stanno sperimentando modelli organizzativi completamente distribuiti, dove i contributi vengono riconosciuti attraverso token di partecipazione. Questo approccio consente alle persone di contribuire a progetti diversi in base alle proprie competenze e disponibilità, superando il concetto di "posto di lavoro" fisso.

5. Laboratori Civici e Innovazione Sociale

I "Civic Labs" combinano elementi di co-working, incubazione d'impresa e servizio pubblico. A Seoul, il Social Innovation Park ospita oltre 50 iniziative che affrontano sfide urbane, dalla gestione dei rifiuti all'assistenza agli anziani, creando forme di lavoro ibride tra volontariato, imprenditoria sociale e servizio civico. Questi spazi permettono alle persone di contribuire alla propria comunità mentre sviluppano competenze e reti professionali, riscrivendo il confine tra lavoro retribuito e impegno civico.

6. Formazione Continua Integrata nel Ciclo di Vita

Università come la 42 in Francia e negli USA hanno sviluppato modelli educativi peer-to-peer senza professori, completamente gratuiti e accessibili a qualsiasi età. La Singapore SkillsFuture Initiative fornisce a ogni cittadino crediti formativi da utilizzare nell'arco della vita. Questi approcci riconoscono che nell'era dell'IA, l'apprendimento non può essere confinato ai primi 20-25 anni di vita, ma deve diventare un'attività continua, intrecciata con periodi di lavoro attivo e pause sabbatiche.

7. Contratti Sociali Basati sull'Impatto e non sul Tempo

I "Social Impact Bonds" e i "Pay for Success Contracts" stanno ridefinendo il concetto di lavoro per il settore pubblico e non-profit. Anziché pagare per ore lavorate, questi strumenti remunerano i risultati verificabili in ambito sociale o ambientale. Questo modello potrebbe espandersi, creando un'economia dove non è il tempo dedicato, ma l'impatto generato a determinare la remunerazione, liberando creatività nella risoluzione dei problemi e consentendo maggiore autonomia nella gestione del proprio tempo.

Il Reddito di Base come Fondamento della Transizione

L'economista Guy Standing, tra i fondatori della Basic Income Earth Network, definisce il reddito di base universale non come un semplice sussidio, ma come un "dividendo sociale" derivante dalla ricchezza collettivamente creata.

Diversi esperimenti in tutto il mondo stanno dimostrando che, contrariamente ai timori, un reddito di base garantito non riduce l'attività lavorativa, ma la trasforma. In Finlandia, i beneficiari non hanno lavorato meno, ma hanno migliorato il loro benessere psicologico e la fiducia nelle istituzioni. In Kenya, uno studio a lungo termine ha mostrato aumenti significativi nell'avvio di piccole imprese e nella scolarizzazione.

In un contesto in cui l'automazione potrebbe rendere obsoleti milioni di posti di lavoro, il reddito di base rappresenta non un lusso, ma una necessità strutturale.

In Germania, l'esperimento che ha fornito 1.200 euro mensili a 122 partecipanti ha mostrato risultati promettenti in termini di benessere psicologico, partecipazione civica e iniziativa personale. Risultati simili emergono dal programma Stockton Economic Empowerment Demonstration (SEED) in California, dove un reddito minimo garantito ha portato a migliori risultati occupazionali e ridotto l'ansia finanziaria.

Un Nuovo Manifesto del Lavoro: Sette Principi per l'Era dell'IA

Per navigare questa transizione epocale, propongo un nuovo "manifesto del lavoro" basato su sette principi fondamentali:

1. Dalla Professione all'Identità Multipla

Riconosciamo che siamo più delle nostre professioni. La nostra identità si compone di molteplici dimensioni: i nostri valori, relazioni, interessi, contributi alla comunità. Il lavoro retribuito è solo una delle espressioni del nostro essere, non la sua totalità. Le politiche pubbliche, i sistemi educativi e le norme sociali devono evolvere per riconoscere e valorizzare questa multidimensionalità.

2. Dall'Occupazione al Contributo

Superiamo l'equazione "valore umano = occupazione". Ridefiniamo il contributo sociale per includere attività cruciali ma storicamente non riconosciute: la cura dei familiari, il volontariato, la produzione artistica e culturale, l'innovazione civica, la manutenzione dei beni comuni. Questi contributi meritano riconoscimento non solo simbolico ma anche materiale, attraverso nuovi sistemi di protezione sociale.

3. Dalla Competizione alla Collaborazione

L'idea che l'uomo debba competere con la macchina è un vicolo cieco. Il valore umano non risiede nella velocità di calcolo o nella memorizzazione, ma nella creatività, nell'intelligenza emotiva, nella capacità di connessione e nella comprensione contestuale. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere uno strumento di potenziamento, non di sostituzione. Il modello "essere umano + AI" unisce efficienza e qualità, liberandoci dai compiti ripetitivi.

4. Dalla Scarsità all'Abbondanza Distribuita

L'automazione e la digitalizzazione creano potenzialmente un'economia di abbondanza. Il problema non è la scarsità di risorse, ma la loro distribuzione. Meccanismi come il reddito di base universale, le cooperative di dati, le valute complementari e i modelli di proprietà condivisa possono trasformare i guadagni di produttività dell'IA in prosperità distribuita anziché concentrata.

5. Dalla Rigidità alla Modularità Temporale

Abbandoniamo il modello lineare "educazione-lavoro-pensione" per abbracciare percorsi di vita più fluidi e modulari. Periodi di lavoro intenso si alternano a sabbatici, formazione, cura, esplorazione. Questo richiede nuovi modelli previdenziali, formativi e occupazionali che riconoscano e supportino questa modularità, invece di penalizzarla.

6. Dalla Standardizzazione alla Personalizzazione

I modelli educativi e lavorativi standardizzati del XX secolo sono inadeguati per il XXI. L'IA permette percorsi di apprendimento e contributo altamente personalizzati, adattati alle capacità, interessi e circostanze di ciascuno. Le istituzioni devono evolvere per supportare questa personalizzazione, superando approcci "taglia unica" nell'istruzione e nelle politiche occupazionali.

7. Dalla Crescita alla Rigenerazione

Oltrepassiamo l'ossessione per la crescita economica misurata esclusivamente dal PIL. Adottiamo metriche di successo più olistiche che valorizzino la rigenerazione ambientale, il benessere psicologico, la coesione sociale e la realizzazione personale. Il lavoro nell'era dell'IA dovrebbe contribuire non solo alla creazione di valore economico, ma alla rigenerazione dei sistemi naturali e sociali da cui dipendiamo.

CONCLUSIONE
Prepararsi alla Transizione

La transizione verso questo nuovo paradigma sarà graduale ma irreversibile. Come osservano molti studiosi contemporanei, per la prima volta nella storia possiamo liberare gli esseri umani dalla necessità di lavorare per vivere. La domanda è: cosa faremo con questa libertà?

Economisti come Mariana Mazzucato suggeriscono che dobbiamo "passare da un capitalismo estrattivo a un'economia della missione", orientata verso la risoluzione delle grandi sfide del nostro tempo: cambiamento climatico, disuguaglianza, invecchiamento demografico.

Per affrontare questa transizione, è necessario un nuovo patto sociale tra cittadini, imprese e istituzioni. Non possiamo delegare questa trasformazione né al mercato, che tende a massimizzare il profitto a breve termine, né esclusivamente allo Stato, spesso vincolato da cicli elettorali e visioni limitate.

È necessario un approccio collaborativo, in cui:

- Le istituzioni educative
preparino le nuove generazioni non solo a professioni specifiche, ma a un futuro di apprendimento continuo, adattabilità e creatività.

- Le imprese
riconoscano che il loro successo a lungo termine dipende dal benessere delle persone e del pianeta, non solo dalla massimizzazione del valore per gli azionisti.

- I cittadini
si impegnino attivamente nella ridefinizione del contratto sociale, rivendicando il diritto a una vita dignitosa e significativa al di là del paradigma produttivo tradizionale.

- I sindacati e le organizzazioni della società civile
evolvano per rappresentare non solo i lavoratori tradizionali, ma tutte le forme di contributo sociale.

La vera domanda non è se l'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro, ma se sapremo cogliere questa opportunità per creare una società più giusta, sostenibile e umana.

Il futuro del lavoro non è semplicemente un insieme di nuove professioni o competenze. È una nuova comprensione di cosa significhi contribuire al mondo come esseri umani liberi e creativi. Non è la fine del lavoro umano – è l'inizio della sua trasformazione più profonda!

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Manifesto sul Lavoro del futuro

"Il 'Lavoro' non è quello che fai, ma il valore che crei"

Andrea Millozzi



Paul Celan
freezonemagazine.com/articoli/…
POETICA Entrare in contatto con la poesia di Paul Celan non è semplice: non lo è per l’importanza della sua opera – siamo di fronte ad una figura apicale della storia poetica, nonostante la breve parabola del suo percorso terreno – e non lo è perché è una sfida intellettualmente impegnativa per la natura della […]
L'articolo Paul Celan proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
POETICA Entrare in contatto con la poesia di Paul Celan non è



Oggi, #17Maggio, è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007.

Qui la nota inviata alle scuole in occasione della Giornata ▶️ mim.gov.



Difesa Ue, conventio ad escludendum per l’Italia? L’accusa di Gambino (Ecr)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

FdI e FI sono contrari al nuovo regolamento Edip, il programma per rafforzare la base industriale e tecnologica della Difesa Ue, che è stato approvato dalle commissioni Industria e Difesa dell’Europarlamento e che mette alcuni paletti all’Italia. Paletti che potrebbero



GAZA. Iniziata l’offensiva “Carri di Gedeone”. Trump vuole deportare i palestinesi in Libia


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L'annuncio è stato dato dall'esercito israeliano mentre la tv americana Nbc riferiva che l'amministrazione Usa lavora per trasferire in modo permanente in Libia un milione di abitanti di Gaza
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Riarmo e rapporti con Israele, l’equivoco spagnolo


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Nonostante le dichiarazioni del premier Sánchez, la Spagna non ha mai commerciato tante armi con Israele ed ha dato un nuovo impulso al riarmo con un aumento di 10.5 miliardi di euro
L'articolo Riarmo e rapporti con Israele, l’equivoco spagnolo proviene pagineesteri.it/2025/05/17/mon…





Il ministero della Giustizia sta limitando il lavoro di “Ristretti Orizzonti”


Da qualche settimana nella redazione di Ristretti Orizzonti, storica rivista del carcere di Padova scritta da persone detenute, lavorano otto detenuti in meno, su una quarantina in totale. Sono quelli provenienti dall’Alta Sicurezza, la sezione del carcere riservata a persone condannate per alcuni tipi di reati associativi in cui si è normalmente sottoposti a una sorveglianza più stretta: non lavorano più in redazione per via di una recente circolare sulla gestione di questa categoria di detenuti diffusa dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (DAP), l’ufficio del ministero della Giustizia che si occupa di carceri

ilpost.it/2025/05/16/ristretti…

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