Il futuro del lavoro non è scritto dalle macchine. Parola di Massagli e Sacconi
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Il futuro del lavoro non è scritto dalle macchine, ma dalle libere scelte degli uomini. Presentazione del libro "Creatività o sottomissione? Officine d’intelligenza e libertà nel lavoro" (Marcianumpress) di Emmanuele Massagli,
Perché è intelligente usare l’Intelligenza artificiale
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Parole, moniti e auspici di Mario Draghi all'Ue sull'Intelligenza artificiale. Il taccuino di Guiglia.
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La Corte di Giustizia si pronuncia sulle responsabilità di Apple e dei siti di annunci
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La Corte di Giustizia dell’Unione europea si è pronunciata ieri (2 dicembre) su due importanti casi legati all’ambito digitale. Innanzitutto su Apple,
Con l’app Home Google ha grossi problemi in casa
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Google Home assediata da utenti inferociti per il peggioramento del servizio. Mountain View in alcuni casi ha ammesso i bug e chiesto di pazientare, ma negli Usa è stata avviata una class action. Nelle ultime ore nuova lamentela: le videocamere di prima generazione
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Giornata internazionale persone con disabilità: l’Associazione Luca Coscioni racconta le battaglie su accessibilità, ausili, assistenza con il Podcast Corpi Politici
In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità lanciamo il video podcast condotto dalla giornalista Valentina Tomirotti
Nel video podcast si raccontano le storie che cambiano i diritti
In occasione della Giornata Internazionale per i diritti delle persone con disabilità, l’Associazione lancia il podcast dal titolo “Corpi politici”, condotto dalla giornalista Valentina Tomirotti che ne ha realizzato la la narrazione costruendo un viaggio attraverso le esperienze delle persone con disabilità e le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni. Le quattro puntate – dedicate all’accessibilità, agli ausili, all’assistenza e ai caregiver – saranno online sulle principali piattaforme di distribuzione e in video podcast su YouTube.
Podcast su SpotifyViedo Podcast su Youtube: Episodio 1 ; Episodio 2 ; Episodio 3 ; Episodio 4
In tutti questi anni, questo metodo dell’Associazione Luca Coscioni ha portato importanti risultati, tra gli ultimi ricordiamo quello che ha consentito a Christian Durso, giovane con disabilità motoria grave, di diventare il primo studente della Sapienza a frequentare Giurisprudenza ed effettuare esami da remoto, o le recenti conquiste ottenute grazie all’impegno dell’avvocato Alessandro Gerardi sul fronte dei Piani di eliminazione delle barriere architettoniche, con cui sta prendendo forma un vero e proprio “diritto ai PEBA”, confermato dalle pronunce dei tribunali per i comuni di Santa Marinella e Catania che impongono l’obbligo di adottare piani di accessibilità completi e vincolanti.
Dichiara Rocco Berardo, coordinatore delle iniziative per i diritti delle persone con disabilità dell’Associazione Luca Coscioni: “Una delle puntate di questo podcast riprende il tema dell’assistenza e del caregiver familiare, tema affrontato nell’ultimo congresso dell’associazione anche attraverso il racconto di Stefano Massoli, marito di Laura Santi, che ha voluto condividere l’altra parte della loro storia. La vita quotidiana, spesso invisibile, di un caregiver familiare, preannunciando su questo il suo impegno personale.
Registriamo proprio su questo tema da parte del Governo, attraverso la Ministra Locatelli, annunci di grandi riforme. Ma la semplice definizione di caregiver familiare non lo è, e peraltro esisteva già: ciò che manca è la “definizione” di risorse adeguate. Se le risorse previste si fermassero a 250 milioni, ci troveremmo davanti a una cifra apparentemente significativa ma del tutto insufficiente a coprire il fabbisogno. Se venissero reperite sottraendole a fondi già destinati in bilancio alle persone con disabilità, sarebbe un paradosso ancora più grave, perché finirebbe per penalizzare proprio le persone che si dichiara di voler tutelare.
A questo si sommano criteri di accesso che chiamare restrittivi è dir poco, come il limite ISEE di 15.000 euro, l’obbligo di almeno 91 ore settimanali di assistenza e un reddito da lavoro non superiore a 3.000 euro annui. Peraltro con stanziamenti così esigui, i beneficiari si ridurrebbero comunque a circa 52.000 persone, a fronte dei 2,2 milioni di caregiver stimati nel nostro Paese.
Subordinare un diritto fondamentale alla scarsità delle risorse, invece di adeguare le risorse ai bisogni reali, significa capovolgere la logica espressa dalle sentenze della Corte costituzionale sul tema. E alla fine, far finta di risolvere un problema è il modo peggiore per affrontarlo”
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Roberto D’Andrea, interverrà al convegno “Profili dilemmatici della maternità surrogata” al Tribunale di Napoli
Tribunale di Napoli, Aula Girardi – Piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino 1, Napoli
Venerdì 5 dicembre 2025
Ore 11:00
Venerdì 5 dicembre, presso l’Aula Girardi del Tribunale di Napoli, si terrà il convegno “Profili dilemmatici della maternità surrogata”, promosso da AIGA Napoli, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e dal Comitato Pari Opportunità COA Napoli.
Tra i relatori, interverrà anche l’Avv. Roberto D’Andrea, dottore di ricerca in diritto penale presso la Scuola Superiore Sant’Anna e referente dell’Associazione Luca Coscioni, che porterà il punto di vista dell’associazione sui profili penali, etici e di tutela dei diritti fondamentali legati al tema.
Per l’elenco completo dei relatori consultare il sito
Sono previsti 3 crediti formativi.
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Mina Welby tra i volti della mostra “Marianne d’Italia” a Montecitorio
Palazzo Montecitorio, P.zza Montecitorio 1 – Roma
Domenica 7 dicembre 2025
dalle 10 alle 13:30
Mina Welby Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni, sarà tra i volti immortalati della mostra “Marianne d’Italia”, nuovo progetto artistico del fotografo Riccardo Bagnoli, a cura di Paola Severini Melograni.
L’esposizione propone una riflessione visiva sul tema della rappresentazione femminile nell’Italia contemporanea, ispirandosi alla figura simbolica di “Marianne”, emblema universale di libertà, impegno civico e identità repubblicana, mostrando attraverso il linguaggio della fotografia, il ruolo delle donne nella società odierna e la loro centralità nei processi culturali e civili del Paese.
La mostra sarà aperta al pubblico in occasione di Montecitorio a porte aperte previa registrazione sul sito ufficiale della Camera dei deputati.
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Italia e Romania: scompaginata una rete rumena di traffico di esseri umani
Condotta congiuntamente da Italia e Romania, l'operazione ha preso di mira un clan familiare di cittadini rumeni con sede a Iasi, in Romania.
Il gruppo criminale organizzato, operante da oltre 20 anni, sfruttava le ragazze attraverso la coercizione, la violenza e la manipolazione psicologica e aveva forti legami con cittadini albanesi coinvolti nello sfruttamento sessuale a Roma, in Italia.
Nel corso dell'attività sono state effettuate 25 perquisizioni domiciliari condotte (20 in Romania, 5 in Italia);sequestrati 20 000 euro in contanti;
arrestati 19 sospetti rumeni; due persone poste sotto controllo giudiziario;
individuati 99 conti bancari presumibilmente utilizzati per riciclare i proventi criminali; sequestrate 7 spade, 1 ascia e 4 pistole; sequestrati in Romania 10 immobili, 8 auto di lusso, gioielli, 45 documenti, 32 telefoni cellulari e 3 computer.
La rete criminale utilizzava la tecnica del "lover boy" per reclutare e adescare le vittime, spesso a partire dalla giovane età, e costringerle a prostituirsi a Roma. Soltanto nei tempi delle indagini si sospetta che la rete criminale abbia generato un utile stimato di 1,7 milioni di euro.
#Europol ha sostenuto l'operazione facilitando lo scambio di informazioni, fornendo supporto analitico e coordinando la cooperazione transfrontaliera, mentre #Eurojust ha coordinato l'indagine internazionale istituendo una squadra investigativa congiunta e organizzando diverse riunioni presso la sede di Eurojust all'Aia.
Inoltre l'indagine è stata sostenuta dalla Rete @ON (#atON) finanziata dalla Commissione Europea, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia Italiana (#DIA), che ha sostenuto finanziariamente le riunioni operative e il reciproco dispiegamento degli investigatori.
Prosegue la persistente minaccia posta dalle reti criminali coinvolte nella tratta di esseri umani, sì da esaltare l’importanza della #cooperazioneinternazionale nella lotta a questi crimini.
La tratta di esseri umani è un crimine grave che abusa dei diritti fondamentali e della dignità delle persone.
Implica lo sfruttamento criminale delle persone vulnerabili al solo scopo di guadagno economico.
La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. È spesso di carattere internazionale e le sue vittime appartengono ad entrambi i sessi, a tutte le età e origini.
Paesi e agenzie partecipanti:
Italia: Polizia di Stato Italiana – Squadra Mobile di Roma e il Servizio Centrale Operativo (Polizia di Stato – Squadra Mobile di Roma e Servizio Centrale Operativo); Procura della Repubblica Roma (Procura Distrettuale di Roma)
Romania: Polizia rumena - Brigata per la lotta alla criminalità organizzata Iaяi (Poli Brigadiei Română - Brigada de Combaterea Criminalităii Organizate Ia Iii)
Eurojust
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Social Media in Italia 2024/2025: mercato saturo, ma cresce il tempo di utilizzo
Anche quest'anno è arrivato il momento di fare il consueto punto sull’utilizzo dei social media in Italia, rielaborando i dati del sistema di rilevazione Audicom – sistema Audiweb di cui sono venuto in possesso.
Complessivamente assistiamo ad una inedita contrazione nell’uso di alcuni social media, che inizia nel 2024 e prosegue nei primi mesi del 2025. Analizziamola considerando ciascuna piattaforma [qui la pagina dell’Osservatorio Social Media i dati aggiornati di Settembre].
Considerando le medie mensili del 2024, il social più usato dagli italiani è stato YouTube, che ha collezionato una audience di 37,1 milioni di persone (+0,5% rispetto alla media del 2023). Ma se confrontiamo i primi nove mesi del 2024 e del 2025 notiamo un lieve calo dell’1%.
A poca distanza Facebook, che ha fatto registrare una media mensile di circa 35,8 milioni di utilizzatori (-0,1%). Il calo nei primi 9 mesi del 2025 è di ben 1 milione di utenti, pari al 2,9%.
Chiude il podio ancora una volta Instagram con quasi 32,9 milioni di utenti ossia +2,7% sul 2023, ma con un decremento di 1,9 punti in quest’anno (sempre rispetto ai primi nove mesi del 2024)TikTok è stabile al quarto posto con una audience di 22,4 milioni di utenti, in crescita dal 2023 al 2024 del 3,6%, ma in leggera flessione negli ultimi nove mesi dello 0,6%.
Sale al quinto posto Telegram (qui considerato perché ha anche una parte di funzioni tipiche dei social media) con 16,5 milioni di utilizzatori (+1,2% sul 2023, ma in calo dell’1,5% negli ultimi mesi).
A seguire troviamo LinkedIn con circa 15 milioni di utenti al mese. Il suo è un calo continuo, prima del 13% e ora del 7,7%.
Nelle immediate vicinanze c’è X che ha subito un calo del 12,8% tra 2023 e 2024 e negli ultimi mesi del 27,6% pari ad un’emorragia di 4,4 milioni di utenti.
Segue Pinterest con 14,3 milioni di fedeli, in calo del 2% sul 2023 e del 14,3% in questi ultimi mesi.Al nono posto troviamo la piattaforma che sta crescendo di più, Reddit, aggregatore di forum online, che ha avuto una media mensile di 6,1 milioni di utenti nel 2024 (+46%) e che continua a crescere anche nel 2025 (+81%).
Segnalo l’entrata di Threads, social di Meta, che ha già conquistato 5 milioni di utenti nel 2024. A settembre 2025 ne aveva 6 milioni (+31,6% considerando il confronto con i primi nove mesi del 2024).
Chiudono la classifica tre piattaforme in calo: Twitch con 2,6 milioni di utenti nel 2024 (-35%), Snapchat con 1,8 milioni (-4,4%) e Tumblr 1,2 milioni di fedelissimi (-40%). Tutte e tre continuano a crollare a velocità simile anche in questi mesi del 2025.
Grazie a @Xab per la segnalazionevincos.it/2025/11/29/social-me…
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Osservatorio Social Media
Statistiche e analisi aggiornate sui social media in Italia. Quanti sono gli utenti di Facebook, Instagram, TikTok, Twitter, Snapchat, Pinterest, LinkedInVincenzo Cosenza (Vincos di Vincenzo Cosenza)
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“Lasciatemi morire ridendo” arriva a Prato – Proiezione del documentario e dibattito post-film
Cinema Garibaldi, Via Giuseppe Garibaldi 6 – Prato
Lunedì 8 dicembre 2025
Ore 20:30
Nell’ambito della campagna nazionale di presentazione del documentario Lasciatemi morire ridendo, la Cellula Coscioni di Prato invita alla proiezione del film dedicato alla storia di Stefano Gheller, primo cittadino veneto a ottenere il via libera per l’aiuto medico alla morte volontaria.
A seguire, dibattito post-proiezione con:
- Marco Perduca, Senatore, Coordinatore attività internazionali Associazione Luca Coscioni
- Bernard Dika, Sottosegretario alla Presidenza Regione Toscana
- Erica Mazzetti, Deputata della Repubblica
- Sabrina Pientini, Coordinamento Cure Palliative ASL Toscana
Modera: Matteo Giusti, Coordinatore Cellula Coscioni Prato.
L’appuntamento sarà un’occasione per riflettere sui diritti ancora negati nel fine vita e sull’urgenza di garantire piena libertà di scelta alle persone in condizioni di sofferenza estrema.
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Marco Perduca alla Camera dei Deputati per la presentazione “Il bosco fiorito, Psichedelia: orizzonti di cura”
Camera dei Deputati- Piazza Del Parlamento 24, Roma
Martedì 2 dicembre 2025
Ore 17:30
Marco Perduca, Coordinatore delle attività internazionali dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà presso la Camera dei Deputati a Roma, durante la presentazione del libro Il bosco fiorito, Psichedelia: orizzonti di cura.
L’evento l’ospitato dall’On. Riccardo Magi è introdotto dalla curatrice del volume Letizia Renzini di MAPS Italia.
Il dibattito vedrà inoltre i contributi di Rick Doblin di MAPS , Tommaso Barba neuroscienziato dell’Imperial College e Antonella Soldo vicesegretaria +Europa e Meglio Legale
Sarà un momento per approfondire come la ricerca scientifica in continua evoluzione stia svelando costantemente nuovi ambiti di applicazione e utilizzo.
Per partecipare scrivere a magi_r@camera.it
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Truffa ai danni dell’Unione Europea erogando falsi corsi di formazione: tra Lombardia e Puglia nei guai in sette nell’indagine della Procura Europea - EPPO condotta dai CC Tutela Lavoro
Il 25 novembre 2025 nelle province di Milano, Brescia e Foggia il Nucleo Operativo Tutela del Lavoro dei Carabinieri di Milano e della Sezione EPPO del Nucleo Investigativo Carabinieri del capoluogo lombardo hanno dato esecuzione a un'ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari e a una misura interdittiva di inibizione dei contratti con la pubblica amministrazione e dell'esercizio di incarichi dirigenziali presso persone giuridiche e imprese, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Brescia su richiesta della Procura Europea - Sede di Milano, nei confronti di tre imprenditori italiani (due agli arresti domiciliari e uno sottoposto a misure interdittive). Gli individui sono ritenuti responsabili, in associazione tra loro, dei reati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio.
L'indagine si è concentrata sulla verifica delle procedure di erogazione dei fondi UE alle aziende attraverso il "Fondo Nuove Competenze" ed è stata condotta attraverso un'ampia operazione di intercettazioni tecniche, analisi dei flussi finanziari condotta in coordinamento con l'Unità di Supporto all'Autorità Giudiziaria della Banca d'Italia e interviste a oltre 200 dipendenti. Ciò ha consentito agli investigatori di documentare le attività di due gruppi aziendali che fornivano servizi di consulenza, organizzando corsi di formazione fittizi per circa 1.500 dipendenti di 32 aziende, anche tramite una piattaforma digitale dedicata.
L'indagine ha accertato che il danno complessivo ai fondi pubblici e dell'Unione Europea ammonta a circa 40 milioni di euro a fronte del "Fondo Nuove Competenze", destinato a coprire una parte significativa degli stipendi dei dipendenti durante la partecipazione a corsi di formazione per il miglioramento delle loro competenze. Inoltre, gli indagati hanno condotto complesse operazioni finanziarie attraverso le quali hanno trasferito e investito i proventi della frode in attività commerciali, acquistando immobili tramite società immobiliari appositamente costituite nelle aree di Milano e Brescia per un valore di circa 20 milioni di euro.
Contemporaneamente, sono stati eseguiti altri sette mandati di perquisizione nei confronti di altre sette persone fisiche e giuridiche sotto inchiesta per gli stessi reati, ma non sottoposte a misure cautelari.
In totale, sette persone sono sotto inchiesta per vari ruoli nell'elaborata attività fraudolenta ai danni dell'Unione Europea, insieme a sette società utilizzate per perseguire lo stesso obiettivo.
I Carabinieri per la tutela del Lavoro operano alle dipendenze funzionali del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il personale dei Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, in servizio presso gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, dipende funzionalmente dal Dirigente preposto alla sede territoriale dell'Ispettorato e gerarchicamente dal comandante dell'articolazione del Comando CC Tutela del Lavoro; il personale addetto ai Nuclei Operativi di Gruppo (complessivamente sono istituiti 5 Gruppi, con sedi a Venezia, Milano, Roma, Napoli (con competenza interregionale) e Palermo (con competenza sulla Sicilia)), a seguito dell'avvio dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dipende funzionalmente dai rispettivi Ispettorati Interregionali.
La Procura europea (EPPO) è un organismo indipendente dell'Unione europea operativo dal 1º giugno 2021 incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. L'EPPO è competente per i seguenti reati a danno del bilancio dell'UE: Frodi, Corruzione, Riciclaggio, Frodi IVA transfrontaliere. A livello nazionale
i Procuratori europei delegati sono responsabili dello svolgimento di indagini penali nei 24 paesi partecipanti, ed operano in piena indipendenza dalle autorità nazionali.
#EPPO
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INTERPOL: conclusa l'Assemblea Generale, "Insieme contro la criminalità"
L'Assemblea Generale dell' #INTERPOL si è conclusa a Marrakech, in Marocco, il 27 novembre 2025, con l'approvazione all'unanimità da parte dei delegati di 196 Paesi membri di un nuovo Quadro Strategico per il periodo 2026-2030. Il quadro, in linea con la visione di INTERPOL "Insieme contro la criminalità", si concentra su tre pilastri:
- fungere da hub informativo globale per le forze dell'ordine,
- fornire supporto investigativo e
- fungere da portavoce per le attività di polizia a livello globale.
Tra i punti salienti figurano il successo del progetto pilota Silver Notice (lanciato nel gennaio 2025), che ha contribuito a rintracciare oltre 30 miliardi di euro di beni criminali, e le discussioni sulla lotta alla criminalità organizzata transnazionale, tra cui frodi informatiche, tratta di esseri umani e finanza illecita.
L'Assemblea ha inoltre eletto nuovi membri del Comitato Esecutivo, tra cui il francese Lucas Philippe come Presidente, e ha annunciato che la 94a Assemblea Generale si terrà a Hong Kong (Cina).
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Anche l'Italia partecipa alle operazioni delle Forze di Polizia europee per sequestrare giocattoli contraffatti e pericolosi
Le operazioni #LUDUS IV e V hanno coordinato gli sforzi delle forze dell'ordine dell' #UE, che hanno portato al sequestro di 16,6 milioni di giocattoli contraffatti per un valore di 36,8 milioni di euro e alla segnalazione di 555 persone alle autorità.
Questi giocattoli falsi presentano gravi rischi per la salute dei bambini, tra cui l'esposizione a sostanze chimiche tossiche, rischi di soffocamento, livelli di rumore eccessivi che causano danni all'udito e rischi di incendio dovuti a componenti elettrici non conformi.
Le operazioni hanno coinvolto 26 paesi (Italia compresa), coordinate da #Europol, con il supporto di #EUIPO e #OLAF, e hanno preso di mira le reti criminali che sfruttano il mercato globale dei giocattoli (300 miliardi di euro,) che risulta essere il secondo settore più colpito dalla contraffazione al mondo. E'0 stato calcolato che il commercio di giocattoli contraffatti causa annualmente circa 1 miliardo di euro di mancate vendite nell' UE e comporta una perdita di 3.600 posti di lavoro, evadendo al contempo ingenti entrate fiscali.
Per saperne di più sulla contraffazione dei giocattoli e come difendersi:
uibm.mise.gov.it/attachments/c…
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Biografie Convegno Nexa su Internet & Società 2025
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Biografie 17° Convegno Nexa su Internet & Società | Contro la casa di vetro. Opacità schedatura e potere nell'età digitale | 2025
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Cosa ci racconta il DNA di Hitler?
Un articolo di History Extra (BBC History Magazine) svela i risultati di una ricerca unica: per la prima volta, è stato analizzato il DNA di Adolf Hitler, prelevato dal sangue su un pezzo di tessuto del divano dove si suicidò nel 1945. Una ricerca effettuata da Turi King (genetista) e Alex J Kay (storico), che hanno sposato la genetica con la storia. A 80 anni dalla sua morte, Hitler's DNA: Blueprint of a Dictator, un documentario innovativo prodotto da Blink Films e attualmente in onda su Channel 4, ha svelato una nuova fonte presentando i risultati dell'analisi.
Ecco le scoperte più sorprendenti:
- Nessuna origine ebraica: il mito che circolava dagli anni ’20 è stato definitivamente smentito.
- Una rara mutazione genetica: Hitler aveva la sindrome di Kallmann, che può causare bassa produzione di testosterone, anomalie nello sviluppo sessuale e ridotta libido. Questo spiegherebbe il suo apparente disinteresse per le relazioni intime e la vita privata, a differenza di altri leader nazisti.
- Punteggi genetici eccezionali: il suo DNA lo collocava nell’1% più alto per predisposizione a schizofrenia, autismo e disturbo bipolare. Ma attenzione: non significa che avesse queste condizioni, solo che il suo profilo genetico era estremamente raro.
La genetica non giustifica le azioni di una persona, ma può aiutare a comprendere aspetti della sua vita che la storia ha lasciato in ombra.
Il link all'articolo (che è in inglese e leggibile dietro accettazione di condizioni)
historyextra.com/period/second…
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DOSSIER: MINACCE AL SETTORE AGROALIMENTARE. LE FRODI, l’AGROPIRATERIA. LA RISPOSTA IN AMBITO EUROPEO E NAZIONALE
È di pochi giorni fa la notizia di un nuovo regolamento UE per proteggere agricoltori e fornitori di prodotti alimentari dalle pratiche commerciali sleali transfrontaliere.
Il nuovo regolamento prevede una Cooperazione transfrontaliera che crei un sistema in cui i paesi dell'UE possano collaborare per indagare e porre fine alle pratiche sleali che coinvolgono aziende di diversi Stati membri. Le autorità nazionali potranno: - condividere informazioni tra loro; - coordinare le indagini; - informare altri paesi sulle decisioni relative alle pratiche sleali.
Se le pratiche sleali interessano fornitori in almeno 3 paesi UE, un paese verrà designato per coordinare la risposta.
Il regolamento include norme per proteggere i fornitori da ritorsioni quando segnalano pratiche sleali, comprese misure di protezione dei dati e riservatezza ed affronta anche le pratiche sleali da parte di acquirenti situati al di fuori dell'UE che trattano con agricoltori europei.
Il settore agroalimentare rappresenta un'infrastruttura economica globale di importanza strategica, ma è parallelamente esposto a forme di criminalità organizzata che superano la tradizionale sfera della sicurezza igienico-sanitaria. La frode agroalimentare, o food fraud, si configura come un fenomeno intrinsecamente complesso e transnazionale, richiedendo risposte coordinate a livello di polizia, intelligence e legislazione. L'analisi qui presentata si concentra sull'architettura di enforcement internazionale e sulla dettagliata risposta giuridica e operativa intrapresa dallo Stato italiano.
La necessità di un approccio integrato è determinata dalla natura ibrida della minaccia, che danneggia simultaneamente la salute pubblica (sebbene non sempre in modo immediato), la concorrenza leale tra gli operatori economici e la fiducia dei consumatori. La lotta a tali pratiche non può limitarsi al controllo dei prodotti finiti ma deve penetrare l'intera filiera produttiva e distributiva, inclusa la dimensione del commercio elettronico.
La distinzione tra una semplice non conformità amministrativa (errore procedurale o igienico non intenzionale) e una frode intenzionale è fondamentale per mobilizzare le risorse di law enforcement appropriate.
A livello europeo, sebbene la legislazione UE non fornisca una singola definizione onnicomprensiva di frode, il Regolamento (UE) 2017/625, relativo ai controlli ufficiali, e la Commissione Europea, tramite il sistema iRASFF, hanno stabilito i criteri operativi per l'identificazione della frode.
Il quadro normativo definisce la frode agroalimentare come "una non conformità relativa a qualsiasi presunta azione intenzionale da parte di imprese o individui, allo scopo di ingannare gli acquirenti e trarne indebito vantaggio, in violazione delle norme di cui all'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2017/625". Affinché un caso venga classificato come sospetto di frode, devono essere soddisfatti cumulativamente quattro criteri operativi stabiliti dall'EU Food Fraud Network (FFN):
1. Violazione del diritto UE: Deve esistere un illecito previsto da una o più regole codificate nella vasta legislazione UE in materia di alimenti e mangimi.
2. Intenzionalità: La condotta deve essere verificata come deliberata, non accidentale, ad esempio la sostituzione intenzionale di un ingrediente di alta qualità con uno di qualità inferiore.
3. Guadagno economico indebito: L'atto fraudolento deve portare a una forma di vantaggio economico diretto o indiretto per l'autore.
4. Inganno del cliente/consumatore: Deve esserci una forma di inganno, come l'alterazione dell'etichettatura o della colorazione, che nasconde la vera qualità o natura del prodotto.
L'impostazione dei quattro criteri operativi, e in particolare l'insistenza sull'elemento dell'intenzionalità e del guadagno economico, trasforma la frode agroalimentare da un problema di igiene (tipicamente gestito dalla DG SANTE [la Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare è una direzione generale della Commissione europea responsabile delle politiche dell'UE in materia di salute e sicurezza alimentare, con la missione di proteggere e migliorare la salute pubblica, garantire che gli alimenti siano sicuri e sani e sostenere l'innovazione in entrambi i settori] e dalle autorità sanitarie) in un mandato di sicurezza pubblica e tutela del mercato. Questa distinzione è essenziale per giustificare il coinvolgimento di agenzie di law enforcement specializzate, come Europol e OLAF, nelle operazioni congiunte. Le azioni di contrasto, come l'Operazione OPSON, non si concentrano infatti solo sul ritiro di merce pericolosa, ma puntano all'identificazione e all'interruzione delle reti criminali organizzate.
Il riconoscimento che la frode non è solo un rischio sanitario ma anche un inganno economico legittima l'uso di risorse di intelligence economica e di investigazioni penali, essenziali per la tutela dei beni immateriali connessi al cibo, come la reputazione e l'autenticità dei prodotti.
Inoltre, sempre in ambito europeo, è stato di recente approvato dal Parlamento e successivamente, il 26 marzo 2024, dal Consiglio, il Regolamento UE 2024/1143 - pubblicato nella G.U. dell'UE il 23 aprile 2024 - che ha abrogato il Regolamento UE n. 1151/2012. Esso è volto a riformare la normativa UE in materia di protezione delle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli. Il regolamento 2024/1143 - pubblicato nella G.U. dell'UE il 23 aprile 2024 - prevede, tra l'altro: - una procedura di registrazione semplificata ed un periodo massimo di 6 mesi, per l'esame delle domande; - una maggiore protezione delle indicazioni geografiche (IG), anche online. I nomi di dominio che le utilizzino illegalmente potranno essere chiusi o disabilitati. L'Ufficio dell'UE per la proprietà intellettuale (European Union Intellectual Property Office, EUIPO) istituirà a tal fine un sistema di allarme; - un ruolo rafforzato per le associazioni di produttori che potranno, laddove non lo siano già, essere riconosciute dagli Stati membri e a cui potranno essere conferiti maggiori poteri e responsabilità; - regole per l'uso di un prodotto a denominazione IG come ingrediente di un prodotto trasformato. Per comparire nell'etichetta o nella pubblicità di tali prodotti l'ingrediente IG dovrà essere utilizzato in quantità sufficienti da costituirne una caratteristica essenziale e la sua percentuale dovrà essere indicata. L'utilizzo dei prodotti con denominazioni IG come ingrediente di prodotti alimentari preimballati, dovrebbe essere consentito previa notifica alla pertinente associazione di produttori riconosciuta; - regole per l'utilizzo dei nomi dei produttori e delle IG sugli imballaggi; - la valorizzazione di pratiche di sostenibilità ambientale, sociale od economica, anche nel disciplinare.
L'ARCHITETTURA INTERNAZIONALE DEL CONTRASTO
Il sistema di lotta alle frodi agroalimentari nell'Unione Europea è stato profondamente rimodellato a seguito di crisi di fiducia di vasta portata. Il caso della carne equina, emerso all'inizio del 2013, rappresenta un punto di svolta. I controlli ufficiali in diversi Stati membri rivelarono che prodotti preconfezionati, come gli hamburger, contenevano carne di cavallo non dichiarata, spacciata per manzo, ingrediente con un prezzo superiore.
La frode di etichettatura non era l'unico rischio; la problematica era aggravata dal timore che nella catena alimentare umana fosse penetrata carne di cavallo proveniente da animali a cui era stato somministrato fenilbutazone, un medicinale veterinario il cui uso è consentito solo per cavalli non destinati alla produzione alimentare.
Questo scandalo evidenziò la necessità di una risposta coordinata e immediata. La Commissione Europea (con il supporto della Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare, DG SANTE) reagì raccomandando un piano coordinato di controllo a livello UE per stabilire la prevalenza di pratiche fraudolente, coinvolgendo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), Europol e gli enti competenti nazionali. Da questo momento in poi, la Commissione ha formalizzato il potere di raccomandare tali piani coordinati in caso di sospetto di frode nel campo dell'alimentazione umana e animale. Il ripristino della fiducia dei consumatori divenne un obiettivo esplicito delle strategie di contrasto.
La cooperazione internazionale di polizia è incardinata nel progetto OPSON (dal greco opson, che significa 'cibo' o 'piatto prelibato'), coordinato a livello globale da INTERPOL e a livello UE da Europol fin dal 2011. Europol, l'agenzia di polizia dell'Unione Europea con sede all'Aia, ha la missione di sostenere gli Stati membri nella lotta contro tutte le forme gravi di criminalità organizzata e internazionale, inclusa la frode alimentare. INTERPOL, invece, coordina le attività condotte al di fuori dell'Unione Europea.
L'Operazione OPSON XIV, la 14ª edizione dell'iniziativa annuale coordinata da Europol per combattere la contraffazione e la commercializzazione di alimenti e bevande non conformi nell'Unione Europea, che si è svolta tra dicembre 2024 e aprile 2025, ha portato al sequestro di beni per un valore di 95 milioni di euro. L'operazione, che ha coinvolto 31 paesi, l'Ufficio Europeo Antifrode (OLAF), la DG SANTE e il settore privato, ha portato al sequestro di 11,6 milioni di chilogrammi di alimenti e 1,4 milioni di litri di bevande. Tra le frodi più comuni individuate vi sono la falsificazione delle date di scadenza di prodotti alimentari scaduti, spesso recuperati da imprese di smaltimento rifiuti infiltrate da gruppi criminali organizzati. Altre pratiche illegali includono la contraffazione di prodotti con indicazioni geografiche protette, specialmente per olio d'oliva e vino, e la vendita di carne e pesce prodotti in condizioni igieniche inadeguate. In Italia, sette persone sono state arrestate per lo sfruttamento illegale di cavalli trattati con farmaci, con il sequestro di un impianto clandestino di macellazione e di un camion con carne illegale. In Portogallo, un'operazione di macellazione illegale senza standard sanitari è stata smantellata.
Parallelamente all'attività di polizia, l'Unione Europea ha sviluppato strumenti di intelligence amministrativa. La Rete Europea contro le frodi agroalimentari (FFN) e il sistema di assistenza e cooperazione amministrativa per le frodi alimentari (AAC-FF) rappresentano il veicolo primario per lo scambio di informazioni tra le autorità competenti degli Stati membri. Questi sistemi consentono la trasmissione e la ricezione di richieste di assistenza per la verifica della conformità alla legislazione sulla filiera agroalimentare.
La cooperazione transfrontaliera è in costante crescita. Il numero annuale di casi scambiati tra gli Stati membri tramite i sistemi FFN/AAC-FF è più che raddoppiato in cinque anni, passando da 157 nel 2016 a 349 nel 2020. Questa intensificazione delle interazioni dimostra un rafforzamento della capacità europea di identificare, investigare e proteggere i cittadini da pratiche illegali che coinvolgono più giurisdizioni. La Commissione, avendo accesso ai dati sinottici di tracciabilità e allerta, coordina le attività e richiede indagini alle autorità competenti di Paesi terzi, specialmente per le frodi riguardanti le importazioni.
Un elemento chiave di questa struttura è il sistema di assistenza e allerta rapida iRASFF (Information and Alerts). L'iRASFF si è rivelato uno strumento indispensabile per la protezione delle eccellenze italiane e delle Indicazioni Geografiche (IG). L'Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi (ICQRF) ha utilizzato con successo le richieste iRASFF per segnalare casi di Italian sounding che costituiscono violazioni dell'Articolo 7 del Regolamento (UE) n. 1169/2011 (pratiche corrette di informazione).
Il successo nell'utilizzo di iRASFF per risolvere casi di usurpazione di denominazione (come l'evocazione del Prosciutto di Parma DOP, del Prosecco DOP greco o di prodotti Italian sounding norvegesi) suggerisce che l'efficacia della tutela delle IG può essere ottenuta in modo più rapido attraverso la cooperazione amministrativa transfrontaliera che attraverso i complessi e lunghi meccanismi di cooperazione giudiziaria internazionale, come le rogatorie. I meccanismi amministrativi FFN/iRASFF offrono, in sostanza, una via di "giustizia rapida" che permette all'ICQRF di agire tempestivamente contro l'inganno commerciale all'estero, integrando e rafforzando l'azione delle forze dell'ordine. Un caso di sostituzione del latte di bufala con latte di altre lattifere in taluni formaggi, che ha coinvolto Italia e Spagna, è stato coordinato con successo tramite la rete UE.
IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE DELLE FRODI IN ITALIA
L'impatto delle frodi agroalimentari in Italia è massimizzato dall'infiltrazione della criminalità organizzata nel settore, un fenomeno noto come "Agromafie". Il volume d'affari complessivo generato dalle Agromafie è stimato da Coldiretti/Eurispes in almeno 12,5 miliardi di euro. Questa cifra si scompone in 8,8 miliardi di euro derivanti direttamente da attività illecite (frode, contraffazione, sofisticazione) e 3,7 miliardi di euro provenienti dal reinvestimento dei proventi in attività lecite, un chiaro segnale di riciclaggio di denaro.
Le modalità operative delle Agromafie vanno ben oltre la semplice vendita di prodotti falsificati. Le reti criminali sfruttano le pieghe della burocrazia, promuovono il credito illegale e acquisiscono aziende agricole in difficoltà per riciclare denaro. Approfittano della crisi economica e dell'aumento dei costi di produzione per indebolire gli imprenditori onesti, costringendoli a cedere terre e attività sotto minaccia. La legislazione italiana sull'origine consente inoltre che circa il 33% del fatturato agroalimentare totale, destinato alla vendita in Italia e all'export, derivi da materie prime importate ma poi trasformate e vendute con il marchio Made in Italy.
La minaccia esterna più rilevante per il comparto agroalimentare italiano è rappresentata dal fenomeno dell'Italian Sounding, ovvero l'evocazione ingannevole, l'imitazione o l'usurpazione dei marchi e delle Indicazioni Geografiche (IG) italiane. Questo fenomeno sfrutta la reputazione dell'eccellenza italiana per prodotti non autentici, causando un danno economico e reputazionale immenso.
Le stime sul valore globale del mercato del falso Made in Italy variano, attestandosi in un intervallo significativo tra i 60 e i 120 miliardi di euro. Secondo le analisi di Coldiretti, sei prodotti su dieci venduti all'estero con richiami all'Italia sono in realtà falsi. Gli Stati Uniti sono identificati come il primo produttore mondiale di falso cibo Made in Italy, con l'industria del tarocco stimata in un valore di 40 miliardi di dollari.
L'usurpazione delle DOP e IGP—come il formaggio generico danese che evoca la Fontina, o il vino spumante greco che evoca il Prosecco—non solo devia ingenti flussi di profitto verso soggetti privi di legame con l'Italia, ma altera la concorrenza sul mercato globale e vanifica gli investimenti dei produttori legittimi che rispettano i rigidi disciplinari. L'eventuale scomparsa o la difficoltà di trovare prodotti italiani autentici sugli scaffali esteri fornirebbe un assist decisivo a questa fiorente industria del tarocco.
Sebbene la maggior parte delle frodi sia motivata dal guadagno economico, le conseguenze sulla salute pubblica possono essere gravi. Le adulterazioni e le sofisticazioni intenzionali introducono rischi di contaminazione chimica e microbiologica. Tra gli esempi di sofisticazione riscontrati in Italia si annoverano l'utilizzo di polvere di latte vietata nei formaggi, l'impiego di olio di semi trattato con clorofilla spacciato per extravergine, l'uso di perossido di benzoile per sbiancare la mozzarella, o l'aggiunta di anidride solforosa per rendere la carne più rossa.
In casi estremi, la frode può portare a gravissimi rischi sanitari, come il caso del latte in polvere cinese contaminato con melamina. Anche fenomeni meno acuti, come la comparsa di Pseudomonas fluorescens nelle "mozzarelle blu," sebbene non immediatamente patogeni per l'uomo, rappresentano un segnale di anomalie nel sistema di produzione e di conservazione.
L'impatto sociologico è parimenti significativo. Il ripetersi degli scandali alimentari erode la fiducia dei consumatori: un'analisi Coldiretti/Ixe' ha rivelato che due italiani su tre (68%) sono preoccupati dell'impatto sulla salute di ciò che mangiano. Questa profonda sfiducia si traduce in una forte domanda di giustizia: quasi 1 italiano su 3 (29%) ritiene che i casi di frode e contraffazione alimentare debbano essere puniti con l'arresto, e la maggioranza (51%) richiede comunque la chiusura immediata dell'attività.
Questa intensa reazione pubblica dimostra che la frode intenzionale, che implica l'inganno del cliente per un guadagno illecito, è percepita come un crimine morale e di sicurezza collettiva, non come un mero illecito amministrativo. La consapevolezza della gravità morale e la richiesta di pene severe giustificano pienamente la direzione intrapresa dalla legislazione nazionale verso l'inasprimento delle sanzioni penali e l'introduzione di strumenti cautelari e di polizia più incisivi.
IL SISTEMA DI ENFORCEMENT ITALIANO
L'Italia ha strutturato un sistema di controllo altamente specializzato per proteggere la sua produzione agroalimentare di eccellenza, basato su una sinergia tra enti amministrativi e forze di polizia a competenza penale. Questo modello a più livelli è essenziale per affrontare la natura ibrida del crimine (amministrativo, economico e sanitario).
L’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi (ICQRF) è un'agenzia governativa che opera sotto il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), è riconosciuto come uno dei principali enti europei nel controllo della qualità agroalimentare. Svolge controlli mirati sulla qualità dei prodotti, l'etichettatura e la repressione delle frodi commerciali e documentali. L'ICQRF è l'autorità centrale per la tutela delle Indicazioni Geografiche e delle filiere certificate. I risultati operativi del 2021 mostrano la sua capacità di azione: sono state emesse 4.699 contestazioni amministrative e 4.954 diffide nei confronti degli operatori, con un sequestro di merce per circa 5,5 milioni di kg, per un valore di oltre 9,1 milioni di euro. L'azione si estende oltre confine, con 955 interventi fuori dai confini nazionali e sul web a tutela delle IG, e collaborazioni internazionali (UE e non-UE) per 151 casi.
I Carabinieri NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) intervengono principalmente per la tutela della salute pubblica e la sicurezza alimentare, operando in tutti i luoghi legati alla produzione, lavorazione e vendita di alimenti.Sono l'organo primario nelle indagini penali che riguardano adulterazione, sofisticazione e violazioni della sicurezza alimentare. I dati operativi confermano il loro ruolo cruciale: in un periodo non specificato ma riferito a operazioni significative, sono state riscontrate 8.515 infrazioni alla sicurezza alimentare. Le loro operazioni di rilievo, come l'Operazione Surface (febbraio 2019) sulla contraffazione di vino di pregio, dimostrano la loro specializzazione nelle indagini complesse.
Il MASAF (Ministro dell'agricoltura, della sovranità e delle foreste) si avvale del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei carabinieri che svolge i compiti di cui agli articoli 7 e 8, comma 2, lettera c) , del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Il Comando carabinieri per la tutela agroalimentare svolge controlli straordinari sulla erogazione e percezione di aiuti comunitari nel settore agroalimentare e della pesca e acquacoltura, sulle operazioni di ritiro e vendita di prodotti agroalimentari, ivi compresi gli aiuti a Paesi in via di sviluppo e indigenti ed esercita controlli specifici sulla regolare applicazione di regolamenti comunitari e concorre, coordinandosi con ICQRF, nell'attività di prevenzione e repressione delle frodi nel settore agroalimentare. Nello svolgimento di tali compiti, il reparto può effettuare accessi e ispezioni amministrative avvalendosi dei poteri previsti dalle norme vigenti per l'esercizio delle proprie attività istituzionali. Il contingente di detto personale è stato potenziato, dalla legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi 666-667, L. n. 197/2022), di 120 unità .
Inoltre il D.L. n. 63/2024 (convertito con modificazioni dalla legge n. 101 del 12 luglio 2024) ha disposto la riorganizzazione del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma dei Carabinieri, istituendo la figura del personale ispettivo con compiti di polizia agroalimentare, stabilendo le modalità per definirne le competenze e i criteri generali per lo svolgimento delle attività ispettive. Il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dell'Arma è posto alle dipendenze funzionali del Ministro dell'agricoltura, della sovranità e delle foreste, in luogo del Ministro della transizione ecologica, ora Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica (articolo 9).
La Guardia di Finanza interviene nel contrasto alle frodi fiscali, alla contraffazione dei marchi e alla tutela degli interessi finanziari dell'Unione Europea. Il Nucleo della Guardia di Finanza per la Repressione delle Frodi nei confronti dell'UE svolge anche la funzione di Segreteria Tecnica del COLAF (Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell'UE). Inoltre, l'Agenzia delle Dogane (che gestisce i laboratori doganali) e la Guardia di Finanza operano controlli a tutela della salute e della sicurezza sui prodotti di origine animale importati.
La divisione funzionale del sistema di enforcement è la chiave del suo successo. L'ICQRF gestisce il front-line amministrativo e di qualità, garantendo la correzione rapida delle non conformità (diffide e contestazioni amministrative). I Carabinieri NAS (salute e sicurezza) e la Guardia di Finanza (finanza e fiscalità) intervengono quando è accertata l'intenzionalità e il potenziale criminale del fenomeno. La nuova "Cabina di regia per i controlli amministrativi nel settore agroalimentare", istituita dal DDL 2025 presso il MASAF, ha l'obiettivo di formalizzare e armonizzare ulteriormente questo indispensabile coordinamento.
Non tutti i settori agroalimentari presentano lo stesso livello di vulnerabilità alla frode. L'analisi operativa dimostra una costante necessità di sorveglianza intensiva in comparti strategici, in particolare l'olio d'oliva e il vino.
Il comparto oleario è strutturalmente esposto alla frode di diluizione e di falsa attribuzione di qualità (olio di semi trattato come extravergine) a causa dell'alto valore di mercato. I dati operativi dell'ICQRF per il 2024 confermano la criticità del settore:
• Su oltre 54.000 ispezioni alimentari totali, più di 8.200 hanno riguardato gli oli vegetali.
• I controlli analitici hanno rilevato un tasso di irregolarità del 23% (un olio su quattro), il dato più alto dopo il settore delle carni.
• L'olio d'oliva è il comparto che registra il maggior numero di notizie di reato (72 nel 2024), superando nettamente il lattiero-caseario (28) e il vino (18).
• Le autorità hanno confiscato 455.000 chilogrammi di olio d'oliva non conforme, per un valore di oltre 4 milioni di euro.
Questa elevata incidenza di irregolarità e il numero record di notizie di reato classificano l'olio d'oliva come un settore ad altissimo rischio di frodi. Per contrastare tale vulnerabilità, l'ICQRF si affida al Registro Nazionale Digitale degli Oli d'Oliva (RTO), un sistema destinato a tracciare in tempo reale l'intera filiera a livello nazionale, monitorando ogni movimento di materia prima e prodotto.
Nonostante il comparto vitivinicolo abbia un numero di notizie di reato inferiore rispetto all'olio d'oliva (18 nel 2024), è bersaglio di frodi complesse che minacciano direttamente la credibilità delle denominazioni di origine. L'ICQRF ha condotto circa diecimila verifiche sui vini di qualità, riscontrando 60 violazioni per "evocazione o usurpazione" delle denominazioni geografiche.
Tra gli esempi recenti di frode penale si annoverano:
1. Frodi di denominazione: Il caso in Sardegna dove vino di scarsa qualità proveniente da Sicilia e Puglia veniva venduto come Cannonau di Sardegna Doc, Vermentino di Sardegna Doc e Vermentino di Gallura Docg. L'indagine ha rivelato che un'azienda vitivinicola falsificava le giacenze e le rese per ettaro per mascherare l'acquisto di vini comuni.
2. Tecniche di Refilling e Contraffazione: L'operazione "Vuoti a rendere" ha stroncato una centrale di contraffazione nel Bresciano, dove vini generici acquistati anche online venivano spacciati per vini Igt, Doc e Docg pregiati (anche oltre 1.000 euro a bottiglia). I falsari riempivano bottiglie vuote di pregio con vini inferiori, sigillandole con tappi e capsule contraffatte e rivendendole su piattaforme come eBay sul mercato nazionale e internazionale (Spagna, Germania, Belgio, Francia e USA).
L'EVOLUZIONE LEGISLATIVA NAZIONALE (DDL 2025)
Riconoscendo che la disciplina sanzionatoria vigente non era sufficiente per intercettare efficacemente le condotte criminose lungo l'intera filiera agroalimentare, il Governo italiano ha approvato un Disegno di Legge (DDL) che riorganizza sanzioni e tracciabilità, con l'obiettivo esplicito di salvaguardare la fiducia dei consumatori e garantire la trasparenza del mercato. Il DDL, firmato dai Ministri Francesco Lollobrigida e Carlo Nordio, interviene inasprendo le sanzioni e ampliando il quadro penale.
L'aspetto più significativo è l'integrazione del codice penale con l'introduzione di nuove fattispecie di reato per fornire una risposta organica contro l'Agropirateria. Nello specifico, si introducono i nuovi reati di:
• Frode Alimentare.
• Commercializzazione di Alimenti e Bevande con Segni Mendaci.
Questi nuovi reati sono concepiti per penalizzare le condotte intenzionali lungo tutta la catena, dalla produzione alla distribuzione, focalizzandosi sulla frode di qualità e sull'inganno commerciale in modo complementare ai preesistenti reati contro l'incolumità pubblica.
Il DDL potenzia gli strumenti investigativi e introduce misure cautelari amministrative rapide.
In materia di indagini, il provvedimento introduce modifiche procedurali per affrontare l'urgenza dei casi, consentendo l'ispezione sulle cose e il prelievo di campioni con urgenza, anche senza il preventivo avviso al difensore, laddove la rapidità sia necessaria. Inoltre, il DDL interviene in materia di intercettazioni e "operazioni sotto copertura," includendo i nuovi reati di frode alimentare e commercio con segni mendaci tra quelli per cui tali strumenti tecnici possono essere utilizzati.
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI STRATEGICHE
La lotta efficace alle frodi agroalimentari, che in Italia generano un giro d'affari criminale di oltre 12,5 miliardi di euro e danneggiano l'export per decine di miliardi attraverso l'Italian Sounding, si fonda su un modello di contrasto integrato e multilivello. A livello transnazionale, l'integrazione di polizia giudiziaria (Europol/INTERPOL e Operazioni OPSON) e intelligence amministrativa (FFN/iRASFF) è risultata indispensabile per disarticolare le reti criminali e per garantire una tutela rapida delle Indicazioni Geografiche.
A livello nazionale, il sistema si basa sulla complementarietà delle competenze tra l'ICQRF (controllo di qualità e repressione amministrativa delle frodi), i Carabinieri NAS (salute pubblica e investigazioni penali su adulterazione), i carabinieri per la tutela agroalimentare e la Guardia di Finanza (frode fiscale e tutela degli interessi UE). I dati operativi dimostrano la necessità di mantenere un focus elevato sui settori ad alto rischio come l'olio d'oliva, che nel 2024 ha registrato il tasso di irregolarità analitica e il numero di notizie di reato più elevati.
Il Disegno di Legge approvato nel 2025 rappresenta un'evoluzione cruciale, riconoscendo la necessità di una risposta penale più specifica e robusta contro l'Agropirateria. L'introduzione dei nuovi reati di Frode Alimentare e Commercializzazione con Segni Mendaci colma lacune normative, fornendo una base penale mirata contro l'inganno intenzionale e il guadagno illecito.
Le nuove misure cautelari amministrative, in particolare il Blocco Ufficiale Temporaneo e l'Interdizione cautelare dell'uso delle denominazioni protette, garantiscono agli organi amministrativi come l'ICQRF l'agilità necessaria per interrompere immediatamente le condotte fraudolente sul mercato, prima che i lunghi procedimenti penali o amministrativi giungano a conclusione definitiva. L'istituzione di piattaforme di tracciabilità iper-specifiche, come quella per il latte di bufala, stabilisce inoltre un precedente tecnologico per la difesa preventiva delle filiere critiche.
#FoodFraud #Frodialimentari #OPSON #Agromafie #ItalianSounding
#Ispettoratocentraledellatuteladellaqualitàedellarepressionefrodi
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Oggi, 16 novembre, nel 1922, il discorso di Mussolini alla Camera: "Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli"
La mattina del 28 ottobre, migliaia di squadristi fascisti, calcolati in circa 26.000, provenienti per lo più dalla Toscana e dall'Italia centro-settentrionale, si radunarono nei pressi di Roma, pronti a marciare sulla Capitale.
Vestiti con camicie nere e scarsamente armati ed equipaggiati, erano convinti di essere protagonisti di un'epopea nazionale destinata a rovesciare il governo e a instaurare un nuovo ordine politico. In realtà la "marcia su Roma" non era intesa da Mussolini che l'aveva promossa come una battaglia, ma come una dimostrazione di potenza.
Il 16 novembre Benito Mussolini tenne un discorso alla Camera dei Deputati, il suo primo discorso da Primo Ministro.
Dopo essere stato incaricato di formare un nuovo governo, prese la parola per presentare i suoi ministri. Si mostrò arrogante e affermò che avrebbe potuto chiudere il Parlamento e formare un governo composto solo da fascisti. Ma aveva deciso di non farlo, almeno non subito.
Affermò inoltre che la "rivoluzione delle camicie nere" era sua, da proteggere e ampliare. Una frase celebre del suo discorso fu: "Avrei potuto trasformare questa stanza silenziosa e grigia in un bivacco di squadristi" (leggi il discorso qui:it.wikisource.org/wiki/Italia_… )
Il suo atteggiamento e il suo modo di parlare mostravano una mancanza di rispetto per il Parlamento.
Dopo il suo discorso, il leader socialista Filippo Turati rispose con un testo intitolato "Il Parlamento è morto", criticando Mussolini e la sua visione per l'Italia.
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Oggi, 12 novembre, nel 2003, l'attentato alla base italiana Maestrale di Nassiriya
Alle ore 10:40 (locali), un'autocisterna carica di esplosivo, stimato tra 150 e 400 chili, fu lanciata a tutta velocità contro l'ingresso della base, che ospitava la Multinational Specialized Unit (MSU) italiana dei Carabinieri.
Il camion superò le barriere passive e esplose davanti ad una palazzina di tre piani, provocando un'esplosione di grande portata che sventrò l'edificio e innescando l'esplosione del deposito munizioni, causando gravi danni anche alla sede vicina "Libeccio".
L'attacco provocò la morte di 28 persone, di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili, il regista Stefano Rolla e il cooperatore internazionale Marco Beci), e 9 iracheni.
Antefatto
Nel mese di marzo 2003 aveva preso il via l’operazione “IraqiFreedom” (OIF), nota anche quale Seconda Guerra del Golfo, condotta da una coalizione composta principalmente degli eserciti degli USA e della Gran Bretagna. Il 1º maggio 2003, con l’ingresso delle truppe alleate in Baghdad, la guerra ebbe ufficialmente termine, anche se di fatto gli eserciti stranieri non avevano ancora il controllo pieno del territorio, iniziando a subire da subito gravi perdite inflitte dalla resistenza irachena attraverso l’attuazione di attacchi
terroristici.
La Risoluzione ONU 1483 del 22 maggio 2003, approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invitò tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell’Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione.
L’Italia partecipò attraverso la missione “Antica Babilonia” fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale proprio a Nassiriya
Le indagini
Si sospettò il coinvolgimento di Abu Musab al-Zarqawi e di una cellula terroristica libanese legata ad Al-Qaeda. Un membro di al-Qaeda, Abu Omar al-Kurdi, si dichiarò responsabile dell'organizzazione dell'attacco, affermando che la base fu scelta perché situata lungo una strada principale facilmente accessibile. Tuttavia, poiché tutti i diretti responsabili risultarono morti, l'inchiesta fu archiviata per mancanza di imputati viventi.
Fu altresì aperta un’inchiesta per accertare eventuali carenze nelle misure di sicurezza della base. I comandanti militari italiani furono inizialmente coinvolti, ma furono assolti in sede penale con formula piena. Tuttavia, nel 2019 la Corte di Cassazione ha ritenuto civilmente responsabile l'ex generale Bruno Stano, allora comandante della missione italiana, condannandolo al risarcimento dei familiari delle vittime per aver sottovalutato il rischio terroristico.
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Un gruppo di persone sta portando una bara. Sei persone in uniforme scura e con cappelli stanno portando una bara di legno ricoperta da una bandiera verde, bianca e rossa. Le persone in uniforme stanno camminando in una fila. Sullo sfondo c'è una folla di persone.
Alt-text: Sei persone in uniforme scura e con cappelli stanno portando una bara ricoperta da una bandiera verde, bianca e rossa. I portatori camminano in una fila mentre una folla di persone guarda sullo sfondo. Le persone in uniforme indossano guanti. I portatori sono di fronte a un edificio scuro.
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Ecco una descrizione testuale alternativa dell'immagine:
L'immagine mostra un edificio parzialmente distrutto, ripreso in un ambiente esterno con un cielo azzurro. L'edificio è a più piani, con una struttura in cemento scheletrica e pareti in gran parte assenti. Un escavatore giallo è posizionato di fronte all'edificio. Il terreno circostante è costituito da terra e detriti. Nell'angolo inferiore sinistro, si può vedere una parte di un elmetto militare verde con un distintivo tricolore italiano. Sul terreno, in primo piano, si vede un nastro di delimitazione blu con la scritta "POLIZEI".
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L’Eccidio di Kindu – 11 novembre 1961: il sacrificio dimenticato dei 13 aviatori italiani - Difesa Online
Nel 1960 il Congo, da poco indipendente dal Belgio, era precipitato in una violenta crisi interna. Le Nazioni Unite inviarono un contingente internazionale. L’Italia partecipò alla missione con personale dell’Aeronautica Militare, impiegato per il trasporto umanitario e logistico.
L’11 novembre, due velivoli da trasporto C-119 “Flying Boxcar” della 46ª Aerobrigata dell’Aeronautica Militare Italiana atterrarono presso l’aeroporto di Kindu con carichi di rifornimenti destinati ai caschi blu malesi.
Dopo lo scarico dei materiali, gli equipaggi, disarmati e in abiti militari, si recarono alla mensa della guarnigione ONU. In quel momento, un’unità di militari congolesi ammutinatisi che aveva preso posizione contro il governo centrale e contro il contingente ONU intervenne. Gli aviatori furono catturati, portati in un locale carcere della città e in poche ore trucidati brutalmente: alcuni furono uccisi a colpi di mitra, altri furono mutilati o assassinati con macete.
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Una fotografia di un giornale mostra un titolo in grassetto su sfondo bianco. Il titolo principale recita: "ORRENDO ECCIDIO DAVANTI ALLA FOLLA IN KINDU". Sotto, in caratteri più grandi, c'è la frase: "FATTI A PEZZI E GETTATI IN UN FIUME I TREDICI AVIATORI ITALIANI NEL CONGO".
Sotto il titolo principale, si trova un testo più piccolo. La prima riga recita: "Furono massacrati sabato scorso, dopo essere stati catturati dalla soldataglia congolese - L'annuncio dato dal portavoce delle Nazioni Unite. Scarse speranze di ritrovare i resti mortali - L'ONU chiede al governo Adula di condurre un'inchiesta sull'eccidio e punire i colpevoli: se la richiesta non verrà esaudita agirà «immediatamente e per conto proprio»".
In fondo, in caratteri più piccoli, c'è la frase: "ORA BASTA È GIUNTA DALLA RADIO LA NOTIZIA ALLE SPOSE".
In basso a destra si trova un sito web e loghi.
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Oggi, 4 novembre, nel 1950 veniva firmata la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo
La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nota anche come CEDU, è un trattato multilaterale redatto e adottato nell'ambito del Consiglio d'Europa, firmato a Roma il 4 novembre 1950 e entrato in vigore il 3 settembre 1953.
È considerata il principale strumento regionale di tutela dei diritti umani, dotato di un meccanismo giurisdizionale permanente che consente a ogni individuo di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo con sede a Strasburgo per ottenere la tutela dei diritti garantiti. I 46 Stati membri del Consiglio d'Europa sono parti contraenti della Convenzione (la Federazione Russa, espulsa dal Consiglio d'Europa dal 16 marzo 2022, ha cessato di essere parte della Convenzione dal 16 settembre 2022).
La Convenzione è stata successivamente integrata da 16 Protocolli aggiuntivi, che hanno ampliato la gamma dei diritti tutelati e modificato il meccanismo di controllo giurisdizionale Tra i principali diritti riconosciuti vi sono il diritto alla vita, la proibizione della tortura e dei trattamenti inumani o degradanti, la libertà e la sicurezza, il diritto a un equo processo, il rispetto della vita privata e familiare, la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, la libertà di espressione, la libertà di riunione e di associazione, nonché il divieto di discriminazione. Il Protocollo n. 13, entrato in vigore nel 2003, ha stabilito l'abolizione della pena di morte in ogni circostanza
La Corte europea dei diritti dell'uomo, istituita dalla Convenzione, è composta da un numero di giudici pari a quello degli Stati contraenti (attualmente 47), eletti dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa per un mandato di nove anni. I giudici siedono a titolo individuale, garantendo indipendenza e imparzialità. La Corte può essere investita da ricorsi individuali, interstatali o da organizzazioni non governative, e le sue sentenze sono vincolanti per gli Stati parte Il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa è responsabile del controllo dell'esecuzione delle sentenze della Corte.
La Convenzione è considerata uno "strumento vivente", in quanto la sua interpretazione evolve attraverso la giurisprudenza della Corte, che ha esteso la tutela a nuove situazioni, come il diritto a un ambiente salubre o alla protezione dei dati personali.
In Italia, la Convenzione è entrata in vigore il 10 ottobre 1955, e la sua cogenza è stata rafforzata dalle sentenze gemelle della Corte costituzionale del 2007, che hanno stabilito che gli enunciati convenzionali non possono essere interpretati in modo diverso da quanto previsto dalla Corte di Strasburgo. Inoltre, la legge 24 marzo 2001, n. 89 (Legge Pinto) ha introdotto il diritto a una "equa riparazione" per chi subisce violazioni della ragionevole durata del processo, come previsto dall'articolo 6 della CEDU.
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L'immagine mostra un documento aperto su una superficie bianca. Il documento è composto da due pagine, che vengono visualizzate affiancate. Ogni pagina presenta blocchi di testo formattati con una spaziatura regolare e firme scritte a penna nella parte inferiore. Ci sono sigilli di ceralacca rossa, con sigilli in rilievo, attaccati lungo i bordi sinistri di ciascuna pagina. Il testo è leggibile, ma non è chiaro di cosa tratti il documento.
"Art. I. Il governo degli Stati Uniti riconosce il diritto del Popolo Navajo a formare un governo autonomo.
Art. II. Il governo degli Stati Uniti riconosce il diritto del Popolo Navajo ad esercitare la sua sovranità.
Art. III. Il governo degli Stati Uniti intraprenderà misure ragionevoli per proteggere le risorse naturali del territorio Navajo.
Art. IV. Il governo degli Stati Uniti intraprenderà misure ragionevoli per proteggere la cultura e la lingua del Popolo Navajo.
Art. V. Il governo degli Stati Uniti intraprenderà misure ragionevoli per garantire che il Popolo Navajo abbia pari opportunità di istruzione e occupazione."
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Immagine in tonalità blu scuro con un motivo a griglia diagonale. Al centro c'è il testo: "CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL'UMANO" in grassetto. Sotto il testo principale c'è un'immagine stilizzata di due sedie, con il testo "EUROPEAN COURT OF HUMAN RIGHTS" e "COUR EUROPEENNE DES DROITS DE L'HOMME" sotto le sedie. Nell'angolo in alto a destra si trova un logo circolare con il testo "COUNCIL OF EUROPE".
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Una forma rettangolare blu scuro riempie lo sfondo dell'immagine. Nella metà superiore, sopra il centro, è presente un logo bianco. Il logo consiste in una forma a spirale che si arriccia a spirale verso l'interno e poi si riapre verso l'esterno. All'interno della spirale ci sono dodici stelle a cinque punte, allineate in modo uniforme. Sopra il logo c'è il testo "COUNCIL OF EUROPE" in maiuscolo. Sotto il logo c'è il testo "CONSEIL DE L'EUROPE" in maiuscolo.
alt-text: Un rettangolo blu scuro contiene il logo bianco dell'organizzazione Council of Europe. Il logo consiste in una forma a spirale bianca con dodici stelle a cinque punte all'interno. Sopra il logo si trova il testo "COUNCIL OF EUROPE" e sotto il testo "CONSEIL DE L'EUROPE".
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Roma Mineral Show 2025 - Mostra di Minerali, Fossili e Conchiglie di Roma sabato 29 e domenica 30 novembre 2025, dalle ore 9 alle ore 19, presso l’Ergife Palace Hotel
Il GMR organizza dal 1979 il Roma Mineral Show – Mostra di Minerali, Fossili e Conchiglie di Roma, una delle più importanti manifestazioni del settore in Italia. Un evento sempre ricco di visitatori, che raccoglie espositori da tutto il mondo, mostre tematiche, istituzioni ed enti di prestigio, in un ampio spazio espositivo.
L’evento si svolgerà sabato 29 e domenica 30 novembre 2025, dalle ore 9 alle ore 19, presso l’Ergife Palace Hotel – Piano B, Via Aurelia 619 (Largo L. Mossa). L’ingresso per il pubblico è gratuito.
Giunta alla 45a edizione, la mostra raccoglierà tantissimi espositori da tutto il mondo, che porteranno splendidi campioni di minerali, rocce, gemme, fossili e conchiglie.
È prevista un’ampia area didattica e divulgativa con tante attività. Sono inoltre in programma una serie di conferenze che si svolgeranno nell’arco dei due giorni.
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Assemblea Nazionale “Convergiamo” del 27/09 – Le conclusioni
Stop Rearm Europe: "Governo dica a Israele che Flotilla non si tocca". Sì a Tavolo delle convergenze di Rete No DL Sicurezza e ad alleanze internazionali.Rifondazione Comunista
I lavoratori del Teatro La Fenice hanno dichiarato “lo stato di agitazione permanente” a seguito della nomina di Beatrice Venezi alla Direzione Musicale del teatro e chiedono la revoca della nomina giudicata non trasparente, “imposta” e “non all’altezza della tradizione del Teatro”.
In una lettera aperta al Sovrintendente le Professoresse e i Professori d’orchestra contestano il metodo della nomina, avvenuta senza nessuna consultazione dei lavoratori, e il merito: “il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che in passato hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale” de La Fenice.
La nomina di Beatrice Venezi – che nel 2021 ha ricevuto il premio “Atreju21″ nell’ambito della festa Atreju organizzata annualmente dal partito Fratelli d’Italia e nel 2022 è stata nominata dall’allora ministro San Giuliano “consigliere per la musica” – è stata approvata all’unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Con le ovvie felicitazioni del ministro Giuli.
Dopo i lavoratori e l’Orchestra anche il pubblico de La Fenice si è fatto sentire: al solo annuncio della nomina si sono registrate disdette da parte degli abbonati storici del teatro.
Ancora una volta la destra al Governo pensa di poter imporre una sua fantomatica “egemonia culturale” attraverso nomine “improbabili” in tutti i luoghi di produzione culturale del paese, tagliando fondi agli artisti “scomodi” e imponendo censure.
Rifondazione comunista sostiene la lotta dei lavoratori e delle professoresse e dei professori d’orchestra in difesa del prestigio di un Teatro che ha fatto la storia culturale di questo paese e come tale è riconosciuto in tutto il mondo e in difesa di una gestione democratica e partecipata di quella che è una istituzione culturale pubblica.
Rifondazione comunista è con i lavoratori e gli orchestrali de La Fenice perché, come dicono in un loro volantino, “la musica non ha colore, non ha genere, non ha età. La musica è arte, non intrattenimento”.
Per Rifondazione comunista i teatri lirici hanno oggi più che mai bisogno di una grande riforma: devono tornare ad essere luoghi pubblici e democratici di produzione, formazione e diffusione culturale, devono poter contare sulla certezza di finanziamenti pubblici garantiti dallo Stato, devono poter valorizzare al massimo le grandi professionalità dei nostri lavoratori che devono poter partecipare alle scelte che li riguardano. Come tutti i luoghi della cultura devono essere sottratti alle ingerenze governative e devono avere un unico obiettivo: la qualità artistica delle produzioni.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se
Il 25 settembre Adriano Di Maio, direttore dell’area cinema e serie tv della Rai, annuncia alla stampa la programmazione su Raitre del film premio Oscar “No Other Land” per il 7 ottobre. La data è ovviamente simbolica come è simbolico il fatto che si tratta di un’opera diretta, prodotta, scritta e montata da un collettivo israelo-palestinese.
Mentre i coloni israeliani investivano uno dei registi – Basel Adra – e occupato la sua casa, mentre l’esercito israeliano aggrediva, picchiava e arrestava Hamdam Ballal, uno degli operatori del film, e mentre veniva ucciso da un colono Odeh Hadalin, tra i protagonisti del film, mentre accadeva tutto questo, la Rai ha pensato bene di sospendere la trasmissione di “No Other Land” senza nessuna giustificazione pubblica.
Rifondazione comunista chiede alla dirigenza del Servizio pubblico radiotelevisivo se è vero che la sospensione della programmazione del film è avvenuta a seguito di una “telefonata di natura politica”, come riportato dalla stampa.
Se la notizia risponde a verità Rifondazione comunista chiede che sia reso pubblico il nome dell’autore della telefonata, il contenuto della conversazione e il nome del dirigente o dei dirigenti che hanno acconsentito alla richiesta di censura. Altrimenti la Rai – Servizio pubblico pagato dai cittadini e dalle cittadine – chiarisca pubblicamente le motivazioni di una scelta di tale gravità.
Rifondazione comunista chiede ai membri del Governo di assumersi pubblicamente la responsabilità di una gravissima interferenza e censura politica sul servizio pubblico radiotelevisivo e sulla libertà di espressione e di comunicazione.
Rifondazione comunista da anni si batte per una nuova legge di riforma della Rai che la sottragga alle ingerenze governative cui è sottoposta grazie alla legge del 2015 del Pd e che la riporti sotto il controllo del Parlamento. Oggi anche in obbligata attuazione di un Regolamento europeo.
Ma come Rifondazione comunista riteniamo che non sia sufficiente cambiare la “governance”. Occorre affrontare i nodi della sua missione, della sua struttura aziendale, delle sue professionalità, del suo rapporto col paese reale. Finché il consiglio di amministrazione sarà privato di qualsiasi ruolo, finché tutti i poteri rimarranno nelle mani di una sola persona al comando, finché non si restituirà potere decisionale e ideativo alle varie strutture e alle tante professionalità, finché non si attuerà un reale decentramento e una reale democratizzazione interna ed “esterna” della Rai, non ci sarà una reale riforma del servizio pubblico.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se
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rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Un itinerario affasciante lungo il confine orientale del Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Saliremo facilmente fino a 2000 metri di altitudine per contemplare le vette dominati la Val di Roveto, tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo la cresta rocciosa dei Monti Cantari, uno spartiacque naturale tra i Monti Simbruini e i Monti Ernici.
Dopo aver ammirato i fantastici scorci panoramici di questi rilievi, il nostro percorso ci condurrà attraverso una breve e rigenerante deviazione nella faggeta d'alta quota, lungo il Sentiero dei Fiori.
In questo splendido contesto, non mancheranno le reminiscenze storiche di un passato ottocentesco, tra briganti e dispute territoriali tra Regno Borbonico e Stato della Chiesa.
Un piccolo viaggio attraverso spazi aperti, dominati dal silenzio, sospesi a due passi dal cielo.
Iscrizioni aperte fino a Giovedì 17 LUGLIO 2025 ore 20:00
SABATO 19 LUGLIO 2025 - Trekking a Monte Crepacuore - "Sulle Creste dei Cantari"
Un itinerario affascinante lungo il confine orientale del Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Saliremo facilmente fino a 2000 metri di altitudine per contemplare le vette dominati la Val di Roveto, tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo la cresta rocciosa dei Monti Cantari, uno spartiacque naturale tra i Monti Simbruini e i Monti Ernici.
Dopo aver ammirato i fantastici scorci panoramici di questi rilievi, il nostro percorso ci condurrà attraverso una breve e rigenerante deviazione nella faggeta d'alta quota, lungo il Sentiero dei Fiori.
In questo splendido contesto, non mancheranno le reminiscenze storiche di un passato ottocentesco, tra briganti e dispute territoriali tra Regno Borbonico e Stato della Chiesa.
Un piccolo viaggio attraverso spazi aperti, dominati dal silenzio, sospesi a due passi dal cielo.
Iscrizioni aperte fino a Giovedì 17 LUGLIO 2025 ore 20:00
CLICCA QUI PER INFO COMPLETE e PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
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Unisciti a noi per un emozionante itinerario nel cuore del Parco Naturale Regionale del Velino Sirente, nella suggestiva località di Colletto di Pezza.
Inizieremo la nostra avventura dalla piana di Campo Felice e saliremo verso la storica miniera di bauxite, per poi addentrarci nei meravigliosi boschi di faggio della Valle Leona.
Proseguiremo quindi alla volta della spettacolare Valle del Puzzillo: un anfiteatro naturale, contornato da alte formazioni rocciose e scoscesi pendii, al confine tra Lazio e Abruzzo.
Arrivati a destinazione, avrai la possibilità di ristorarti e godere dell’ospitalità del rifugio.
Da questo piccolo angolo di paradiso, a cavallo tra due valli, potrai goderti un panorama fantastico in mezzo alle nuvole.
L’escursione al Rifugio Vincenzo Sebastiani sarà un’esperienza fantastica per tutti, esperto o principiante che tu sia!
Un trekking perfetto per immergersi nella natura e condividere momenti speciali in compagnia.
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 27 Giugno 2025 ore 20:00
PROSSIMA ESCURSIONE DOMENICA 29 GIUGNO 2025 - Trekking al Rifugio Vincenzo Sebastiani "Un Crocevia tra le Nuvole"
Unisciti a noi per un emozionante itinerario nel cuore del Parco Naturale Regionale del Velino Sirente, nella suggestiva località di Colletto di Pezza.
Inizieremo la nostra avventura dalla piana di Campo Felice e saliremo verso la storica miniera di bauxite, per poi addentrarci nei meravigliosi boschi di faggio della Valle Leona.
Proseguiremo quindi alla volta della spettacolare Valle del Puzzillo: un anfiteatro naturale, contornato da alte formazioni rocciose e scoscesi pendii, al confine tra Lazio e Abruzzo.
Arrivati a destinazione, avrai la possibilità di ristorarti e godere dell’ospitalità del rifugio.
Da questo piccolo angolo di paradiso, a cavallo tra due valli, potrai goderti un panorama fantastico in mezzo alle nuvole.
L’escursione al Rifugio Vincenzo Sebastiani sarà un’esperienza fantastica per tutti, esperto o principiante che tu sia!
Un trekking perfetto per immergersi nella natura e condividere momenti speciali in compagnia.
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 27 Giugno 2025 ore 20:00
PROSSIMA ESCURSIONE - DOMENICA 15 GIUGNO 2025 - Trekking a Monte Autore - "Sulle Tracce di Enrico Coleman"
Vieni a scoprire come vivevano la montagna i primi escursionisti.
Un viaggio nel passato all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini tra faggete lussureggianti e panoramiche vedute.
Andremo alla conquista della vetta di Monte Autore (1885m), un autentico balcone naturale in grado di regalarci una visuale unica sulle vette al confine tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo itinerari noti sin dall’epoca del Grand Tour per la natura selvaggia, il folklore e le tradizioni.
Ripercorreremo le orme dei nostri illustri predecessori, artisti ed escursionisti dei secoli passati, giunti fin qui alla ricerca del sublime e della bellezza
E' l'occasione ideale per vivere in buona compagnia una splendida Domenica in natura.
Non aspettare! Vieni con noi!
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 13 Giugno 2025 ore 20:00
@北海道大学エスペラント研究会
Ni estas malgranda grupo de esperantistoj ĉe itala lernejo. La studantoj aĝas de 14 al 18.
Nia venonta renkontiĝo okazos la 22an de majo, je la 14:30 (laŭ la Centr-Eŭropa-Tempo, do eble je la 21:30 laŭ la Japana Tempo).
Ni ege ŝatus iomete babili rete kun alia grupo. La plejparto de la studantoj estas nur komencantoj, do ili ne tre bone parolas Esperanto. Sed oni devas provi, kaj erari, por lerni, ĉu ne?
Bonvolu diri al ni ĉu vi foje renkontiĝas.
Ĝis!
Verda Majorano ⁂ reshared this.
Hi all, we're a Burt Bacharach tribute #jazz trio from central #Italy and here's our selection of tracks for #MusiciansDay : sepiasearch.org/search?sort=-c…
More info at: flaviotothemoon.pallamondo.net…
Sandro Santilli (friendica) reshared this.
Hi all, we're a Burt Bacharach tribute project from central #Italy and here's our selection of tracks for #MusiciansDay : makertube.net/c/helloburt/vide…
More info at: helloburt.pallamondo.net/
Hello, Burt!
Burt Bacharach tribute project "Hello, Burt!" | See https://helloburt.pallamondo.netMakerTube
Sandro Santilli (friendica) reshared this.



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in reply to storiaweb • • •Un'immagine in bianco e nero mostra un ampio interno con diverse file di uomini seduti a tavoli. In primo piano e nelle file successive, si vedono uomini vestiti con abiti scuri, la maggior parte con gilet e cravatte. In alcune file, gli uomini guardano in avanti. A una distanza maggiore, c'è una fila di uomini che guardano in avanti. Sul tavolo più vicino, sono posizionati molti oggetti che sembrano essere vasi o trofei. Sul tavolo più lontano sono posizionati alcuni documenti.
Alt-text: L'immagine in bianco e nero mostra un ampio interno con diversi file di uomini seduti a tavoli. Gli uomini sono vestiti con abiti scuri. Molti oggetti sembrano essere vasi o trofei sul tavolo più vicino, mentre alcuni documenti sono sul tavolo più lontano. Gli uomini appaiono impegnati in una discussione o riunione formale.
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