Perché il lancio di SuperSim cambierà l’intelligenza artificiale
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SuperSim e l’illusione dell’AI generalista: la partita della simulazione del mondo reale. L'intervento di Gianmarco Gabrieli.
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Cos’è la Agentic Ai Foundation per l’intelligenza artificiale aperta
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Dal gas russo al Green Deal, passando per il riarmo: i nodi politici della plenaria di dicembre
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La plenaria del Parlamento europeo che si terrà dal 16 al 18 dicembre si conferma come il passaggio istituzionale più rilevante dell’anno
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I conti volano ma Xiaomi tira giù le serrande dei suoi negozi
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Come molte Big Tech americane, pure la cinese Xiaomi razionalizza i costi nonostante abbia conti in costante crescita. A farne le spese oltrehttps://www.startmag.it/innovazione/i-conti-volano-ma-xiaomi-tira-giu-le-serrande-dei-suoi-negozi/
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Marco Perduca al Teatro Off/Off per “Diritto a stare bene”
Marco Perduca al Teatro Off/Off per “Diritto a stare bene”
Marco Perduca, coordinatore delle iniziative dell’Associazione Luca Coscioni sulla ricerca e l’uso terapeutico delle sostanze psichedeliche parteciperà alla celebrazione del raggiungimento delle 72.000 firme raccolte a sostegno della campagna nazionale “Diritto a Stare Bene”
Teatro Off/Off, Via Giulia 20 – Roma
Sabato 13 dicembre 2025
Ore 16:00 – 19:00
La proposta di legge di iniziativa popolare mira all’istituzione di un servizio nazionale pubblico di psicologia, accessibile, gratuito e integrato nel Servizio Sanitario Nazionale.
Insieme a lui interverranno Maria Teresa Bellucci (viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali), Maura Latini (Presidente Coop Italia), Francesco Maesano (coordinatore nazionale Diritto a stare bene), Michela Marzano (filosofa e docente universitaria),Linda Laura Sabbadini (statistica e pioniera negli studi di genere),Maria Antonietta Gulino (Presidente CNOP) e Parlamentari di diversi schieramenti.
A seguire, dalle ore 20:00, la festa continuerà al Campomagnetico (Vicolo delle Grotte 3) con un talk show targato Mentifricio e DJ set.
L'articolo Marco Perduca al Teatro Off/Off per “Diritto a stare bene” proviene da Associazione Luca Coscioni.
Le prestazioni sociosanitarie e le liste d’attesa: l’assenza ingiustificabile dal PNGLA
Il nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa viene presentato come la risposta sistemica ai ritardi nell’erogazione di visite ed esami, con l’obiettivo dichiarato di garantire maggiore trasparenza, tempi certi e tutele per gli utenti. Tuttavia, dentro questo impianto che ambisce alla modernizzazione del sistema, continua a persistere un vuoto enorme: quello dei servizi sociosanitari. RSA, interventi per la disabilità, residenzialità psichiatrica, centri diurni e assistenza domiciliare integrata restano completamente fuori dal perimetro del Piano, nonostante siano prestazioni riconosciute come Livelli Essenziali di Assistenza e finanziate dal Fondo sanitario nazionale. Non compaiono nelle tabelle dei tempi massimi, non sono associate a percorsi di tutela, e non esistono per esse standard nazionali di pubblicità delle graduatorie o di presa in carico entro tempi determinati. L’effetto è immediato: per migliaia di persone, l’attesa non ha limiti né garanzie.
Ne deriva un Paese a due velocità. Per una prestazione diagnostica, il cittadino può invocare tempi precisi e un quadro normativo che ne tutela il diritto; per un posto in RSA, per l’ingresso in una struttura per persone con disabilità grave o per avviare un percorso di cura residenziale in ambito psichiatrico, la stessa persona si ritrova relegata in un limbo amministrativo senza scadenze. Accade così che individui che hanno già superato la valutazione UVM/UVG, ai quali è stato riconosciuto un bisogno sanitario e approvato un progetto assistenziale personalizzato, rimangano per mesi – spesso anni – con la sola etichetta di “collocato in graduatoria”, espressione che nasconde la totale assenza di un termine entro cui la prestazione deve essere garantita. È una distorsione che amplifica le differenze territoriali e che si pone in evidente contrasto con il principio di uguaglianza e con il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. È incomprensibile che una prestazione sanitaria tradizionale debba essere erogata entro limiti certi, mentre una prestazione sociosanitaria, pur definita essenziale, sia lasciata oscillare tra disponibilità di posti, bilanci regionali e scelte amministrative mutevoli. Un’anomalia normativa e culturale che ricade proprio su chi è più fragile e sulle famiglie già gravate da responsabilità di cura.
In un contesto così carente, il cittadino è costretto a farsi carico di azioni di tutela. La prima è l’accesso agli atti: chiedere formalmente contezza della propria posizione, dei punteggi utilizzati per la valutazione, delle regole di priorità e dello storico degli scorrimenti. Obbligare l’amministrazione a mostrare i dati riduce lo spazio per arbitri e inerzie. Fondamentale anche richiedere aggiornamenti periodici, sempre per iscritto, sulla situazione della graduatoria e sui posti effettivamente disponibili. Quando l’attesa supera ogni ragionevolezza o il bisogno è particolarmente urgente, diventa necessario presentare una diffida formalizzata, richiamando il carattere essenziale delle prestazioni sociosanitarie, l’obbligo di assicurare i LEA e la giurisprudenza che tutela il nucleo incomprimibile del diritto alla salute. Nei casi più gravi, soprattutto quando la mancata presa in carico produce un danno diretto alla persona o alla famiglia, è possibile valutare il ricorso al giudice amministrativo o civile per ottenere l’attuazione del progetto individuale o la prestazione in deroga*. Non si tratta della via preferibile, ma spesso è l’unica che interrompe lo stallo istituzionale.
Non dovrebbe essere così. Un sistema sanitario “ambulatorialecentrico” che ignora le persone con bisogni complessi e di lunga durata rinuncia alla propria funzione pubblica più fondamentale. Finché il PNGLA continuerà a lasciare fuori l’integrazione sociosanitaria, il diritto alla salute resterà solido solo per le esigenze “semplici”, mentre diventerà incerto e contrattabile per chi necessita di percorsi assistenziali continuativi. Portare i servizi sociosanitari dentro il PNGLA non è mero tecnicismo amministrativo: è una scelta politica, culturale e civile. È il passo che ancora manca per superare la distanza storica tra sanità e sociale, per realizzare davvero l’integrazione sociosanitaria e per ridurre diseguaglianze che oggi gravano soprattutto sulle persone con cronicità, disabilità e non autosufficienza. Un sistema moderno non può più permettersi di relegare il bisogno più fragile ai margini della programmazione nazionale.
*Consiglio di Stato nella sent. n. 1 del 2020:
“[…] Ritiene il Collegio che una volta individuate le necessità dei disabili tramite il Piano individualizzato, l’attuazione del dovere di rendere il servizio comporti l’attivazione dei poteri -doveri di elaborare tempestivamente le proposte relative all’individuazione delle risorse necessarie a coprire il fabbisogno e, comunque, l’attivazione di ogni possibile soluzione organizzativa. […]…”
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Gabriella Dodero e Jennifer Tocci all’incontro “Donare è vivere” a Genova
Gabriella Dodero, attivista della Cellula Coscioni di Genova e del Numero Bianco e Jennifer Tocci, coordinatrice della Cellula Coscioni di Genova, interverranno in occasione dell’incontro pubblico “Donare è vivere”, dove si parlerà di donazione di organi, tessuti e testamento biologico come espressione concreta del diritto all’autodeterminazione
Centro Civico Buranello – Sala Blu, Via G. Buranello 1, (Genova)
Martedì 16 dicembre 2025
Ore 17:45
L’incontro vedrà inoltre gli interventi di:
- Dr. Enzo Andorno, Direttore U.O. di Chirurgia epatobiliare e trapianti d’organo, Policlinico San Martino
- Dr. Emanuele Angelucci, Direttore Ematologia e Centro Trapianti Cellule Staminali e Terapie Cellulari, Policlinico San Martino
Modera Gianni Pastorino, consigliere regionale.
Un momento di approfondimento e dialogo aperto a tutta la cittadinanza, per promuovere consapevolezza e scelte informate su temi fondamentali per la vita e la libertà di ciascuno.
L'articolo Gabriella Dodero e Jennifer Tocci all’incontro “Donare è vivere” a Genova proviene da Associazione Luca Coscioni.
Diego Silvestri modera “Mi accompagni davvero a sopportare il dolore dall’inizio alla fine?” a Vicenza
Diego Silvestri, psichiatra e attivista dell’Associazione Luca Coscioni modererà l incontro informativo promosso da Faiberica Cooperativa Sociale, dedicato a familiari, professionisti e cittadinanza interessata ad approfondire uno degli aspetti più delicati della cura e del fine vita dal nome “Mi accompagni davvero a sopportare il dolore dall’inizio alla fine?”
Venerdì 12 dicembre 2025
Ore 18:30
Casa Provvidenza, Stradella delle Cappuccine 5, Vicenza
Interverranno:
Dott.ssa Angela Toffolatti, Medica di medicina generale – Palliativista, Dott.ssa Stefania Groppo, Referente infermieristica di Casa Provvidenza, componente del Comitato di Etica per la Pratica Clinica, Dott.ssa Anna Lanaro, Assistente sociale, responsabile dello sportello DAT ULSS 8 Vicenza, Dott.ssa Laura Ceriotti, Terapista occupazionale e coordinatrice di struttura, Rossella Menegato, familiare e scrittrice
L’incontro rappresenta un’occasione importante per confrontarsi sui diritti delle persone nelle fasi più critiche della vita, sulla possibilità di scegliere consapevolmente il proprio percorso terapeutico e sul ruolo delle strutture socio-sanitarie.
Per informazioni: eventi@faiberica.it
L'articolo Diego Silvestri modera “Mi accompagni davvero a sopportare il dolore dall’inizio alla fine?” a Vicenza proviene da Associazione Luca Coscioni.
“Riflessioni sul fine vita – Aspetti etici e giuridici” a Pontinia con la Cellula Coscioni di Latina
Aula Consiliare, Comune di Pontinia
Giovedì 11 dicembre 2025
Ore 18:00
La Cellula Coscioni di Latina promuove un momento di confronto aperto sul tema del fine vita, con particolare attenzione agli aspetti etici, giuridici e sanitari.
L’incontro sarà introdotto da Matteo Lovato, Consigliere Comunale del Comune di Pontinia e Maria Grazia Boaretto, Coordinatrice della Cellula Coscioni di Latina
Seguiranno gli interventi di Eligio Tombolillo, Sindaco del Comune di Pontinia, Michela Guarda, Dirigente infermieristico Hospice San Marco, Massimo Frisetti, Avvocato penalista del Foro di Latina, Luca Palombo, Infermiere e Coordinatore Cellula Coscioni Latina, Ferdinando Tucci, Psicoterapeuta
Una preziosa occasione per approfondire diritti e strumenti a tutela dell’autodeterminazione nel fine vita, tra cui le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
L'articolo “Riflessioni sul fine vita – Aspetti etici e giuridici” a Pontinia con la Cellula Coscioni di Latina proviene da Associazione Luca Coscioni.
I-CAN, l'organizzazione internazionale anti-'Ndrangheta punta ad allargarsi alla Romania
Un momento della riunione
Un importante incontro di polizia internazionale si è tenuto in Romania per combattere la criminalità organizzata.
Si sono riuniti rappresentanti di alto livello della polizia rumena e italiana, insieme a organizzazioni internazionali come SELEC (un centro di cooperazione per le forze dell'ordine dell'Europa sud-orientale).
Il tema principale trattato ha riguardato la 'Ndrangheta
La 'Ndrangheta è come noto una delle più potenti organizzazioni mafiose italiane, originaria della Calabria. A differenza di altre mafie, la sua caratteristica principale è la capacità di:
- Infiltrarsi nell'economia legale di molti paesi;
- Operare a livello globale, non solo in Italia;
- Vantare collegamenti e connessioni anche in Romania.
I-CAN (Interpol Cooperation against 'Ndrangheta) è un progetto di cooperazione internazionale voluto dall'Italia ed abbracciato da Interpol, specificamente dedicato a contrastare questa organizzazione criminale. Attualmente coinvolge 24 paesi.
Si è discusso delle Silver Notices INTERPOL - avvisi internazionali usati per tracciare metodi criminali e collegamenti, particolarmente utili per seguire i flussi finanziari illegali della 'Ndrangheta.
L'incontro ha rafforzato la collaborazione tra Italia e Romania, con l'obiettivo che la Romania diventi il 25° paese a unirsi formalmente al progetto I-CAN per combattere più efficacemente questa organizzazione criminale a livello globale.
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Giornata internazionale contro la corruzione. L’importanza della cooperazione internazionale tra Forze di Polizia
Oggi, 9 dicembre 2025, si celebra la Giornata internazionale contro la corruzione, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 31 ottobre 2003 con l'approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (#UNCAC), nota anche come Convenzione di Merida (normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn…)
Questa giornata mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni causati dalla corruzione, che mina le istituzioni democratiche, ostacola lo sviluppo sostenibile e compromette lo stato di diritto. Inoltre distorce i mercati, scoraggia gli investimenti stranieri e priva i cittadini di diritti fondamentali, creando un circolo vizioso che impoverisce i paesi.
La Convenzione, entrata in vigore nel dicembre 2005, rappresenta il primo strumento giuridico vincolante a livello internazionale per prevenire e combattere la corruzione. Include misure di prevenzione, criminalizzazione e recupero dei patrimoni trafugati. L' #UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime, con sede a Vienna) funge da segretariato, supportando i paesi nell'implementazione della Convenzione e nel recupero dei beni sottratti. Inoltre, la lotta alla corruzione è Obiettivo 16 dell'Agenda 2030 come traguardo per lo sviluppo sostenibile.
La Giornata internazionale promuove la consapevolezza attraverso eventi organizzati da governi, organizzazioni internazionali e società civile, con l'obiettivo di incentivare la prevenzione e il contrasto di questo fenomeno.
Nel 2024-2025, il tema della campagna delle Nazioni Unite è "Uniamoci ai giovani contro la corruzione: promuoviamo l’integrità di domani", evidenziando il ruolo fondamentale delle nuove generazioni nella promozione della trasparenza.
Oltre l’UNCAC (Convenzione ONU) quale principale strumento giuridico internazionale, ratificato da oltre 180 paesi, che obbliga gli Stati a prevenire e punire la corruzione, altri strumenti a livello internazionale sono il Gruppo d'Azione Finanziaria (GAFI/FATF), che combatte il riciclaggio di denaro legato alla corruzione, la ONG Transparency International, che monitora i livelli di corruzione globale attraverso indici come il CPI (Corruption Perceptions Index) e la Banca Mondiale ed il FMI (Fondo Monetario Internazionale), che condizionano prestiti e aiuti a riforme anticorruzione.
A livello europeo, l’ OLAF (Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode) protegge gli interessi finanziari dell'UE, attraverso lo strumento operativo impersonato da EPPO (Procura Europea), che può perseguire reati contro il bilancio UE, inclusa la corruzione. Europol facilita la cooperazione tra forze di polizia nazionali, basandosi sulle Direttive UE, le normative comuni per armonizzare le legislazioni nazionali anticorruzione. Il GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d'Europa) monitora il rispetto degli standard anticorruzione.
La corruzione è un fenomeno transnazionale per diverse ragioni:
- La Globalizzazione economica: multinazionali operano in più paesi, aumentando le opportunità di corruzione cross-border;
- Gli Appalti internazionali: grandi progetti infrastrutturali coinvolgono attori di diverse nazioni;
- I Paradisi fiscali: i proventi della corruzione vengono nascosti in giurisdizioni offshore;
- La Criminalità organizzata: gruppi criminali transnazionali usano la corruzione per facilitare traffici illeciti;
- Riciclaggio internazionale: il denaro sporco attraversa multiple giurisdizioni per essere "ripulito";
- Le Catene di fornitura globali: creano vulnerabilità in più paesi simultaneamente
Il ruolo della cooperazione internazionale di polizia appare quindi fondamentale perché consente lo scambio di informazioni, ovvero la condivisione rapida di intelligence su reti corruttive transfrontaliere; permette indagini congiunte tramite la formazione di team investigativi comuni per casi complessi; facilita la assistenza giudiziaria, quali esecuzione di rogatorie internazionali ed estradizioni; facilita il tracciamento dei flussi finanziari (seguire il denaro attraverso paradisi fiscali e giurisdizioni multiple) ed il recupero dei beni, amezzo della confisca e restituzione di asset illeciti nascosti all'estero. Infine sollecita la formazione e il capacity building attraverso il trasferimento di competenze tra paesi.
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Zamenhofa festo
13 dicembre, dalle ore 17:30 in via Garibaldi 13 Centro Sereno Regis
Programma (sala Poli):
Conferenza "Due Lazari contemporanei, creatori di lingue" del prof. Pennacchietti.
Consegna dei diplomi.
Concerto di Lucio Avitabile.
Cena a buffet (sala Gandhi), quota adesione alla cena: 10€.
Blog • Festa dell'esperanto a Torino, 13 dicembre
Zamenhofa festo 13 dicembre, dalle ore 17:30 in via Garibaldi 13 Centro Sereno Regis Programma…webchat.disroot.org
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Se i Balcani si riforniscono di cocaina per il tramite dell’Italia
Il carico di banane ove era occultata la cocaina
L'OCCRP (Organized Crime and Corruption Reporting Project) è un consorzio internazionale di giornalisti investigativi fondato nel 2006. Si tratta di una delle più importanti organizzazioni no-profit dedicate al giornalismo investigativo transfrontaliero.
L'OCCRP si occupa principalmente di:
· Indagini su criminalità organizzata e corruzione a livello globale
· Collaborazioni tra giornalisti di diversi paesi per inchieste complesse
· Pubblicazione di inchieste su temi come riciclaggio di denaro, traffici illeciti, evasione fiscale e abusi di potere
Hanno sede a Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) e hanno vinto numerosi premi internazionali per il loro lavoro investigativo, incluso il Premio Pulitzer. Sono noti per aver contribuito a importanti inchieste come i Panama Papers e i Pandora Papers
Vista del porto di Gioa Tauro
In una indagine giornalistica comparsa sul loro sito (occrp.org/en/project/the-crime…) OCCRP accende i fari sul traffico di droga nei Balcani.
Recentemente la polizia croata e serba ha arrestato 10 persone sospettate di far parte di una violenta rete criminale che importava cocaina dal Sud America. Un cadavere trovato in Paraguay è probabilmente identificato - tramite tecnologia di riconoscimento facciale - come un trafficante di droga serbo.
Vista del porto di Rijeka
L’articolo ricostruisce come il carico di droga (430 kg di cocaina nascosti in una spedizione di banane) sia partito dal porto di Guayaquil in Ecuador, per passare in un porto panamense, giungere a Gioia Tauro e quindi arrivare in Croazia in un container.
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Oggi, 5 dicembre, nel 1746, l'insurrezione innescata a Genova dal Balilla
Durante la guerra di successione austriaca (che coinvolgeva in Europa numerosi eserciti), a Genova, nel quartiere di Portoria il giovane Giovan Battista Perasso - in seguito indicato come Balilla - affrontò gli invasori austriaci con il lancio di una pietra, al grido «Che l'inse?» cioè «La comincio?», dopo che un ufficiale ordinò con arroganza ai popolani presenti di rimuovere dal fango un mortaio che ivi si era impantanato.
Dopo la rivolta iniziale, i civili genovesi respinsero le forze austriache, raccogliendo armi, costruendo barricate e resistendo agli attacchi per tre giorni. Una tregua permise ai ribelli di rifornirsi di provviste, ma il comandante austriaco, Botta Adorno, si ritirò temporaneamente dopo non essere riuscito a ottenere rinforzi. Un garzone di taverna, Giovanni Carbone, restituì simbolicamente le chiavi della città al Doge, sottolineando il controllo ripreso dal popolo. Nonostante le pesanti perdite, Genova fortificò le sue difese, organizzò una milizia di 15.000 uomini e respinse ulteriori attacchi austriaci. Venuti a conoscenza dell'avvicinarsi delle forze franco-spagnole in ausilio ai rivoltosi, gli austriaci si ritirarono, lasciando Genova libera, grazie alla resilienza dei suoi cittadini.
Nell'immagine, da un quadro di anonimo, il lancio della pietra da parte del Perasso
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Le notizie dal Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino su @Etica Digitale (Feddit)
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Italia e Romania: scompaginata una rete rumena di traffico di esseri umani
Condotta congiuntamente da Italia e Romania, l'operazione ha preso di mira un clan familiare di cittadini rumeni con sede a Iasi, in Romania.
Il gruppo criminale organizzato, operante da oltre 20 anni, sfruttava le ragazze attraverso la coercizione, la violenza e la manipolazione psicologica e aveva forti legami con cittadini albanesi coinvolti nello sfruttamento sessuale a Roma, in Italia.
Nel corso dell'attività sono state effettuate 25 perquisizioni domiciliari condotte (20 in Romania, 5 in Italia);sequestrati 20 000 euro in contanti;
arrestati 19 sospetti rumeni; due persone poste sotto controllo giudiziario;
individuati 99 conti bancari presumibilmente utilizzati per riciclare i proventi criminali; sequestrate 7 spade, 1 ascia e 4 pistole; sequestrati in Romania 10 immobili, 8 auto di lusso, gioielli, 45 documenti, 32 telefoni cellulari e 3 computer.
La rete criminale utilizzava la tecnica del "lover boy" per reclutare e adescare le vittime, spesso a partire dalla giovane età, e costringerle a prostituirsi a Roma. Soltanto nei tempi delle indagini si sospetta che la rete criminale abbia generato un utile stimato di 1,7 milioni di euro.
#Europol ha sostenuto l'operazione facilitando lo scambio di informazioni, fornendo supporto analitico e coordinando la cooperazione transfrontaliera, mentre #Eurojust ha coordinato l'indagine internazionale istituendo una squadra investigativa congiunta e organizzando diverse riunioni presso la sede di Eurojust all'Aia.
Inoltre l'indagine è stata sostenuta dalla Rete @ON (#atON) finanziata dalla Commissione Europea, guidata dalla Direzione Investigativa Antimafia Italiana (#DIA), che ha sostenuto finanziariamente le riunioni operative e il reciproco dispiegamento degli investigatori.
Prosegue la persistente minaccia posta dalle reti criminali coinvolte nella tratta di esseri umani, sì da esaltare l’importanza della #cooperazioneinternazionale nella lotta a questi crimini.
La tratta di esseri umani è un crimine grave che abusa dei diritti fondamentali e della dignità delle persone.
Implica lo sfruttamento criminale delle persone vulnerabili al solo scopo di guadagno economico.
La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù. È spesso di carattere internazionale e le sue vittime appartengono ad entrambi i sessi, a tutte le età e origini.
Paesi e agenzie partecipanti:
Italia: Polizia di Stato Italiana – Squadra Mobile di Roma e il Servizio Centrale Operativo (Polizia di Stato – Squadra Mobile di Roma e Servizio Centrale Operativo); Procura della Repubblica Roma (Procura Distrettuale di Roma)
Romania: Polizia rumena - Brigata per la lotta alla criminalità organizzata Iaяi (Poli Brigadiei Română - Brigada de Combaterea Criminalităii Organizate Ia Iii)
Eurojust
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Truffa ai danni dell’Unione Europea erogando falsi corsi di formazione: tra Lombardia e Puglia nei guai in sette nell’indagine della Procura Europea - EPPO condotta dai CC Tutela Lavoro
Il 25 novembre 2025 nelle province di Milano, Brescia e Foggia il Nucleo Operativo Tutela del Lavoro dei Carabinieri di Milano e della Sezione EPPO del Nucleo Investigativo Carabinieri del capoluogo lombardo hanno dato esecuzione a un'ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari e a una misura interdittiva di inibizione dei contratti con la pubblica amministrazione e dell'esercizio di incarichi dirigenziali presso persone giuridiche e imprese, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari di Brescia su richiesta della Procura Europea - Sede di Milano, nei confronti di tre imprenditori italiani (due agli arresti domiciliari e uno sottoposto a misure interdittive). Gli individui sono ritenuti responsabili, in associazione tra loro, dei reati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio.
L'indagine si è concentrata sulla verifica delle procedure di erogazione dei fondi UE alle aziende attraverso il "Fondo Nuove Competenze" ed è stata condotta attraverso un'ampia operazione di intercettazioni tecniche, analisi dei flussi finanziari condotta in coordinamento con l'Unità di Supporto all'Autorità Giudiziaria della Banca d'Italia e interviste a oltre 200 dipendenti. Ciò ha consentito agli investigatori di documentare le attività di due gruppi aziendali che fornivano servizi di consulenza, organizzando corsi di formazione fittizi per circa 1.500 dipendenti di 32 aziende, anche tramite una piattaforma digitale dedicata.
L'indagine ha accertato che il danno complessivo ai fondi pubblici e dell'Unione Europea ammonta a circa 40 milioni di euro a fronte del "Fondo Nuove Competenze", destinato a coprire una parte significativa degli stipendi dei dipendenti durante la partecipazione a corsi di formazione per il miglioramento delle loro competenze. Inoltre, gli indagati hanno condotto complesse operazioni finanziarie attraverso le quali hanno trasferito e investito i proventi della frode in attività commerciali, acquistando immobili tramite società immobiliari appositamente costituite nelle aree di Milano e Brescia per un valore di circa 20 milioni di euro.
Contemporaneamente, sono stati eseguiti altri sette mandati di perquisizione nei confronti di altre sette persone fisiche e giuridiche sotto inchiesta per gli stessi reati, ma non sottoposte a misure cautelari.
In totale, sette persone sono sotto inchiesta per vari ruoli nell'elaborata attività fraudolenta ai danni dell'Unione Europea, insieme a sette società utilizzate per perseguire lo stesso obiettivo.
I Carabinieri per la tutela del Lavoro operano alle dipendenze funzionali del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il personale dei Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, in servizio presso gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, dipende funzionalmente dal Dirigente preposto alla sede territoriale dell'Ispettorato e gerarchicamente dal comandante dell'articolazione del Comando CC Tutela del Lavoro; il personale addetto ai Nuclei Operativi di Gruppo (complessivamente sono istituiti 5 Gruppi, con sedi a Venezia, Milano, Roma, Napoli (con competenza interregionale) e Palermo (con competenza sulla Sicilia)), a seguito dell'avvio dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dipende funzionalmente dai rispettivi Ispettorati Interregionali.
La Procura europea (EPPO) è un organismo indipendente dell'Unione europea operativo dal 1º giugno 2021 incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. L'EPPO è competente per i seguenti reati a danno del bilancio dell'UE: Frodi, Corruzione, Riciclaggio, Frodi IVA transfrontaliere. A livello nazionale
i Procuratori europei delegati sono responsabili dello svolgimento di indagini penali nei 24 paesi partecipanti, ed operano in piena indipendenza dalle autorità nazionali.
#EPPO
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Protected: 17° Convegno Nexa su Internet & Società
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Biografie Convegno Nexa su Internet & Società 2025
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Biografie 17° Convegno Nexa su Internet & Società | Contro la casa di vetro. Opacità schedatura e potere nell'età digitale | 2025
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Cosa ci racconta il DNA di Hitler?
Un articolo di History Extra (BBC History Magazine) svela i risultati di una ricerca unica: per la prima volta, è stato analizzato il DNA di Adolf Hitler, prelevato dal sangue su un pezzo di tessuto del divano dove si suicidò nel 1945. Una ricerca effettuata da Turi King (genetista) e Alex J Kay (storico), che hanno sposato la genetica con la storia. A 80 anni dalla sua morte, Hitler's DNA: Blueprint of a Dictator, un documentario innovativo prodotto da Blink Films e attualmente in onda su Channel 4, ha svelato una nuova fonte presentando i risultati dell'analisi.
Ecco le scoperte più sorprendenti:
- Nessuna origine ebraica: il mito che circolava dagli anni ’20 è stato definitivamente smentito.
- Una rara mutazione genetica: Hitler aveva la sindrome di Kallmann, che può causare bassa produzione di testosterone, anomalie nello sviluppo sessuale e ridotta libido. Questo spiegherebbe il suo apparente disinteresse per le relazioni intime e la vita privata, a differenza di altri leader nazisti.
- Punteggi genetici eccezionali: il suo DNA lo collocava nell’1% più alto per predisposizione a schizofrenia, autismo e disturbo bipolare. Ma attenzione: non significa che avesse queste condizioni, solo che il suo profilo genetico era estremamente raro.
La genetica non giustifica le azioni di una persona, ma può aiutare a comprendere aspetti della sua vita che la storia ha lasciato in ombra.
Il link all'articolo (che è in inglese e leggibile dietro accettazione di condizioni)
historyextra.com/period/second…
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Oggi, 16 novembre, nel 1922, il discorso di Mussolini alla Camera: "Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli"
La mattina del 28 ottobre, migliaia di squadristi fascisti, calcolati in circa 26.000, provenienti per lo più dalla Toscana e dall'Italia centro-settentrionale, si radunarono nei pressi di Roma, pronti a marciare sulla Capitale.
Vestiti con camicie nere e scarsamente armati ed equipaggiati, erano convinti di essere protagonisti di un'epopea nazionale destinata a rovesciare il governo e a instaurare un nuovo ordine politico. In realtà la "marcia su Roma" non era intesa da Mussolini che l'aveva promossa come una battaglia, ma come una dimostrazione di potenza.
Il 16 novembre Benito Mussolini tenne un discorso alla Camera dei Deputati, il suo primo discorso da Primo Ministro.
Dopo essere stato incaricato di formare un nuovo governo, prese la parola per presentare i suoi ministri. Si mostrò arrogante e affermò che avrebbe potuto chiudere il Parlamento e formare un governo composto solo da fascisti. Ma aveva deciso di non farlo, almeno non subito.
Affermò inoltre che la "rivoluzione delle camicie nere" era sua, da proteggere e ampliare. Una frase celebre del suo discorso fu: "Avrei potuto trasformare questa stanza silenziosa e grigia in un bivacco di squadristi" (leggi il discorso qui:it.wikisource.org/wiki/Italia_… )
Il suo atteggiamento e il suo modo di parlare mostravano una mancanza di rispetto per il Parlamento.
Dopo il suo discorso, il leader socialista Filippo Turati rispose con un testo intitolato "Il Parlamento è morto", criticando Mussolini e la sua visione per l'Italia.
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Oggi, 12 novembre, nel 2003, l'attentato alla base italiana Maestrale di Nassiriya
Alle ore 10:40 (locali), un'autocisterna carica di esplosivo, stimato tra 150 e 400 chili, fu lanciata a tutta velocità contro l'ingresso della base, che ospitava la Multinational Specialized Unit (MSU) italiana dei Carabinieri.
Il camion superò le barriere passive e esplose davanti ad una palazzina di tre piani, provocando un'esplosione di grande portata che sventrò l'edificio e innescando l'esplosione del deposito munizioni, causando gravi danni anche alla sede vicina "Libeccio".
L'attacco provocò la morte di 28 persone, di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito e 2 civili, il regista Stefano Rolla e il cooperatore internazionale Marco Beci), e 9 iracheni.
Antefatto
Nel mese di marzo 2003 aveva preso il via l’operazione “IraqiFreedom” (OIF), nota anche quale Seconda Guerra del Golfo, condotta da una coalizione composta principalmente degli eserciti degli USA e della Gran Bretagna. Il 1º maggio 2003, con l’ingresso delle truppe alleate in Baghdad, la guerra ebbe ufficialmente termine, anche se di fatto gli eserciti stranieri non avevano ancora il controllo pieno del territorio, iniziando a subire da subito gravi perdite inflitte dalla resistenza irachena attraverso l’attuazione di attacchi
terroristici.
La Risoluzione ONU 1483 del 22 maggio 2003, approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invitò tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell’Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione.
L’Italia partecipò attraverso la missione “Antica Babilonia” fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale proprio a Nassiriya
Le indagini
Si sospettò il coinvolgimento di Abu Musab al-Zarqawi e di una cellula terroristica libanese legata ad Al-Qaeda. Un membro di al-Qaeda, Abu Omar al-Kurdi, si dichiarò responsabile dell'organizzazione dell'attacco, affermando che la base fu scelta perché situata lungo una strada principale facilmente accessibile. Tuttavia, poiché tutti i diretti responsabili risultarono morti, l'inchiesta fu archiviata per mancanza di imputati viventi.
Fu altresì aperta un’inchiesta per accertare eventuali carenze nelle misure di sicurezza della base. I comandanti militari italiani furono inizialmente coinvolti, ma furono assolti in sede penale con formula piena. Tuttavia, nel 2019 la Corte di Cassazione ha ritenuto civilmente responsabile l'ex generale Bruno Stano, allora comandante della missione italiana, condannandolo al risarcimento dei familiari delle vittime per aver sottovalutato il rischio terroristico.
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Un gruppo di persone sta portando una bara. Sei persone in uniforme scura e con cappelli stanno portando una bara di legno ricoperta da una bandiera verde, bianca e rossa. Le persone in uniforme stanno camminando in una fila. Sullo sfondo c'è una folla di persone.
Alt-text: Sei persone in uniforme scura e con cappelli stanno portando una bara ricoperta da una bandiera verde, bianca e rossa. I portatori camminano in una fila mentre una folla di persone guarda sullo sfondo. Le persone in uniforme indossano guanti. I portatori sono di fronte a un edificio scuro.
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Ecco una descrizione testuale alternativa dell'immagine:
L'immagine mostra un edificio parzialmente distrutto, ripreso in un ambiente esterno con un cielo azzurro. L'edificio è a più piani, con una struttura in cemento scheletrica e pareti in gran parte assenti. Un escavatore giallo è posizionato di fronte all'edificio. Il terreno circostante è costituito da terra e detriti. Nell'angolo inferiore sinistro, si può vedere una parte di un elmetto militare verde con un distintivo tricolore italiano. Sul terreno, in primo piano, si vede un nastro di delimitazione blu con la scritta "POLIZEI".
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L’Eccidio di Kindu – 11 novembre 1961: il sacrificio dimenticato dei 13 aviatori italiani - Difesa Online
Nel 1960 il Congo, da poco indipendente dal Belgio, era precipitato in una violenta crisi interna. Le Nazioni Unite inviarono un contingente internazionale. L’Italia partecipò alla missione con personale dell’Aeronautica Militare, impiegato per il trasporto umanitario e logistico.
L’11 novembre, due velivoli da trasporto C-119 “Flying Boxcar” della 46ª Aerobrigata dell’Aeronautica Militare Italiana atterrarono presso l’aeroporto di Kindu con carichi di rifornimenti destinati ai caschi blu malesi.
Dopo lo scarico dei materiali, gli equipaggi, disarmati e in abiti militari, si recarono alla mensa della guarnigione ONU. In quel momento, un’unità di militari congolesi ammutinatisi che aveva preso posizione contro il governo centrale e contro il contingente ONU intervenne. Gli aviatori furono catturati, portati in un locale carcere della città e in poche ore trucidati brutalmente: alcuni furono uccisi a colpi di mitra, altri furono mutilati o assassinati con macete.
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Una fotografia di un giornale mostra un titolo in grassetto su sfondo bianco. Il titolo principale recita: "ORRENDO ECCIDIO DAVANTI ALLA FOLLA IN KINDU". Sotto, in caratteri più grandi, c'è la frase: "FATTI A PEZZI E GETTATI IN UN FIUME I TREDICI AVIATORI ITALIANI NEL CONGO".
Sotto il titolo principale, si trova un testo più piccolo. La prima riga recita: "Furono massacrati sabato scorso, dopo essere stati catturati dalla soldataglia congolese - L'annuncio dato dal portavoce delle Nazioni Unite. Scarse speranze di ritrovare i resti mortali - L'ONU chiede al governo Adula di condurre un'inchiesta sull'eccidio e punire i colpevoli: se la richiesta non verrà esaudita agirà «immediatamente e per conto proprio»".
In fondo, in caratteri più piccoli, c'è la frase: "ORA BASTA È GIUNTA DALLA RADIO LA NOTIZIA ALLE SPOSE".
In basso a destra si trova un sito web e loghi.
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Roma Mineral Show 2025 - Mostra di Minerali, Fossili e Conchiglie di Roma sabato 29 e domenica 30 novembre 2025, dalle ore 9 alle ore 19, presso l’Ergife Palace Hotel
Il GMR organizza dal 1979 il Roma Mineral Show – Mostra di Minerali, Fossili e Conchiglie di Roma, una delle più importanti manifestazioni del settore in Italia. Un evento sempre ricco di visitatori, che raccoglie espositori da tutto il mondo, mostre tematiche, istituzioni ed enti di prestigio, in un ampio spazio espositivo.
L’evento si svolgerà sabato 29 e domenica 30 novembre 2025, dalle ore 9 alle ore 19, presso l’Ergife Palace Hotel – Piano B, Via Aurelia 619 (Largo L. Mossa). L’ingresso per il pubblico è gratuito.
Giunta alla 45a edizione, la mostra raccoglierà tantissimi espositori da tutto il mondo, che porteranno splendidi campioni di minerali, rocce, gemme, fossili e conchiglie.
È prevista un’ampia area didattica e divulgativa con tante attività. Sono inoltre in programma una serie di conferenze che si svolgeranno nell’arco dei due giorni.
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Assemblea Nazionale “Convergiamo” del 27/09 – Le conclusioni
Stop Rearm Europe: "Governo dica a Israele che Flotilla non si tocca". Sì a Tavolo delle convergenze di Rete No DL Sicurezza e ad alleanze internazionali.Rifondazione Comunista
I lavoratori del Teatro La Fenice hanno dichiarato “lo stato di agitazione permanente” a seguito della nomina di Beatrice Venezi alla Direzione Musicale del teatro e chiedono la revoca della nomina giudicata non trasparente, “imposta” e “non all’altezza della tradizione del Teatro”.
In una lettera aperta al Sovrintendente le Professoresse e i Professori d’orchestra contestano il metodo della nomina, avvenuta senza nessuna consultazione dei lavoratori, e il merito: “il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che in passato hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale” de La Fenice.
La nomina di Beatrice Venezi – che nel 2021 ha ricevuto il premio “Atreju21″ nell’ambito della festa Atreju organizzata annualmente dal partito Fratelli d’Italia e nel 2022 è stata nominata dall’allora ministro San Giuliano “consigliere per la musica” – è stata approvata all’unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Con le ovvie felicitazioni del ministro Giuli.
Dopo i lavoratori e l’Orchestra anche il pubblico de La Fenice si è fatto sentire: al solo annuncio della nomina si sono registrate disdette da parte degli abbonati storici del teatro.
Ancora una volta la destra al Governo pensa di poter imporre una sua fantomatica “egemonia culturale” attraverso nomine “improbabili” in tutti i luoghi di produzione culturale del paese, tagliando fondi agli artisti “scomodi” e imponendo censure.
Rifondazione comunista sostiene la lotta dei lavoratori e delle professoresse e dei professori d’orchestra in difesa del prestigio di un Teatro che ha fatto la storia culturale di questo paese e come tale è riconosciuto in tutto il mondo e in difesa di una gestione democratica e partecipata di quella che è una istituzione culturale pubblica.
Rifondazione comunista è con i lavoratori e gli orchestrali de La Fenice perché, come dicono in un loro volantino, “la musica non ha colore, non ha genere, non ha età. La musica è arte, non intrattenimento”.
Per Rifondazione comunista i teatri lirici hanno oggi più che mai bisogno di una grande riforma: devono tornare ad essere luoghi pubblici e democratici di produzione, formazione e diffusione culturale, devono poter contare sulla certezza di finanziamenti pubblici garantiti dallo Stato, devono poter valorizzare al massimo le grandi professionalità dei nostri lavoratori che devono poter partecipare alle scelte che li riguardano. Come tutti i luoghi della cultura devono essere sottratti alle ingerenze governative e devono avere un unico obiettivo: la qualità artistica delle produzioni.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se
Il 25 settembre Adriano Di Maio, direttore dell’area cinema e serie tv della Rai, annuncia alla stampa la programmazione su Raitre del film premio Oscar “No Other Land” per il 7 ottobre. La data è ovviamente simbolica come è simbolico il fatto che si tratta di un’opera diretta, prodotta, scritta e montata da un collettivo israelo-palestinese.
Mentre i coloni israeliani investivano uno dei registi – Basel Adra – e occupato la sua casa, mentre l’esercito israeliano aggrediva, picchiava e arrestava Hamdam Ballal, uno degli operatori del film, e mentre veniva ucciso da un colono Odeh Hadalin, tra i protagonisti del film, mentre accadeva tutto questo, la Rai ha pensato bene di sospendere la trasmissione di “No Other Land” senza nessuna giustificazione pubblica.
Rifondazione comunista chiede alla dirigenza del Servizio pubblico radiotelevisivo se è vero che la sospensione della programmazione del film è avvenuta a seguito di una “telefonata di natura politica”, come riportato dalla stampa.
Se la notizia risponde a verità Rifondazione comunista chiede che sia reso pubblico il nome dell’autore della telefonata, il contenuto della conversazione e il nome del dirigente o dei dirigenti che hanno acconsentito alla richiesta di censura. Altrimenti la Rai – Servizio pubblico pagato dai cittadini e dalle cittadine – chiarisca pubblicamente le motivazioni di una scelta di tale gravità.
Rifondazione comunista chiede ai membri del Governo di assumersi pubblicamente la responsabilità di una gravissima interferenza e censura politica sul servizio pubblico radiotelevisivo e sulla libertà di espressione e di comunicazione.
Rifondazione comunista da anni si batte per una nuova legge di riforma della Rai che la sottragga alle ingerenze governative cui è sottoposta grazie alla legge del 2015 del Pd e che la riporti sotto il controllo del Parlamento. Oggi anche in obbligata attuazione di un Regolamento europeo.
Ma come Rifondazione comunista riteniamo che non sia sufficiente cambiare la “governance”. Occorre affrontare i nodi della sua missione, della sua struttura aziendale, delle sue professionalità, del suo rapporto col paese reale. Finché il consiglio di amministrazione sarà privato di qualsiasi ruolo, finché tutti i poteri rimarranno nelle mani di una sola persona al comando, finché non si restituirà potere decisionale e ideativo alle varie strutture e alle tante professionalità, finché non si attuerà un reale decentramento e una reale democratizzazione interna ed “esterna” della Rai, non ci sarà una reale riforma del servizio pubblico.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se
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rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Un itinerario affasciante lungo il confine orientale del Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Saliremo facilmente fino a 2000 metri di altitudine per contemplare le vette dominati la Val di Roveto, tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo la cresta rocciosa dei Monti Cantari, uno spartiacque naturale tra i Monti Simbruini e i Monti Ernici.
Dopo aver ammirato i fantastici scorci panoramici di questi rilievi, il nostro percorso ci condurrà attraverso una breve e rigenerante deviazione nella faggeta d'alta quota, lungo il Sentiero dei Fiori.
In questo splendido contesto, non mancheranno le reminiscenze storiche di un passato ottocentesco, tra briganti e dispute territoriali tra Regno Borbonico e Stato della Chiesa.
Un piccolo viaggio attraverso spazi aperti, dominati dal silenzio, sospesi a due passi dal cielo.
Iscrizioni aperte fino a Giovedì 17 LUGLIO 2025 ore 20:00
SABATO 19 LUGLIO 2025 - Trekking a Monte Crepacuore - "Sulle Creste dei Cantari"
Un itinerario affascinante lungo il confine orientale del Parco Regionale dei Monti Simbruini.
Saliremo facilmente fino a 2000 metri di altitudine per contemplare le vette dominati la Val di Roveto, tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo la cresta rocciosa dei Monti Cantari, uno spartiacque naturale tra i Monti Simbruini e i Monti Ernici.
Dopo aver ammirato i fantastici scorci panoramici di questi rilievi, il nostro percorso ci condurrà attraverso una breve e rigenerante deviazione nella faggeta d'alta quota, lungo il Sentiero dei Fiori.
In questo splendido contesto, non mancheranno le reminiscenze storiche di un passato ottocentesco, tra briganti e dispute territoriali tra Regno Borbonico e Stato della Chiesa.
Un piccolo viaggio attraverso spazi aperti, dominati dal silenzio, sospesi a due passi dal cielo.
Iscrizioni aperte fino a Giovedì 17 LUGLIO 2025 ore 20:00
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Unisciti a noi per un emozionante itinerario nel cuore del Parco Naturale Regionale del Velino Sirente, nella suggestiva località di Colletto di Pezza.
Inizieremo la nostra avventura dalla piana di Campo Felice e saliremo verso la storica miniera di bauxite, per poi addentrarci nei meravigliosi boschi di faggio della Valle Leona.
Proseguiremo quindi alla volta della spettacolare Valle del Puzzillo: un anfiteatro naturale, contornato da alte formazioni rocciose e scoscesi pendii, al confine tra Lazio e Abruzzo.
Arrivati a destinazione, avrai la possibilità di ristorarti e godere dell’ospitalità del rifugio.
Da questo piccolo angolo di paradiso, a cavallo tra due valli, potrai goderti un panorama fantastico in mezzo alle nuvole.
L’escursione al Rifugio Vincenzo Sebastiani sarà un’esperienza fantastica per tutti, esperto o principiante che tu sia!
Un trekking perfetto per immergersi nella natura e condividere momenti speciali in compagnia.
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 27 Giugno 2025 ore 20:00
PROSSIMA ESCURSIONE DOMENICA 29 GIUGNO 2025 - Trekking al Rifugio Vincenzo Sebastiani "Un Crocevia tra le Nuvole"
Unisciti a noi per un emozionante itinerario nel cuore del Parco Naturale Regionale del Velino Sirente, nella suggestiva località di Colletto di Pezza.
Inizieremo la nostra avventura dalla piana di Campo Felice e saliremo verso la storica miniera di bauxite, per poi addentrarci nei meravigliosi boschi di faggio della Valle Leona.
Proseguiremo quindi alla volta della spettacolare Valle del Puzzillo: un anfiteatro naturale, contornato da alte formazioni rocciose e scoscesi pendii, al confine tra Lazio e Abruzzo.
Arrivati a destinazione, avrai la possibilità di ristorarti e godere dell’ospitalità del rifugio.
Da questo piccolo angolo di paradiso, a cavallo tra due valli, potrai goderti un panorama fantastico in mezzo alle nuvole.
L’escursione al Rifugio Vincenzo Sebastiani sarà un’esperienza fantastica per tutti, esperto o principiante che tu sia!
Un trekking perfetto per immergersi nella natura e condividere momenti speciali in compagnia.
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 27 Giugno 2025 ore 20:00
PROSSIMA ESCURSIONE - DOMENICA 15 GIUGNO 2025 - Trekking a Monte Autore - "Sulle Tracce di Enrico Coleman"
Vieni a scoprire come vivevano la montagna i primi escursionisti.
Un viaggio nel passato all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini tra faggete lussureggianti e panoramiche vedute.
Andremo alla conquista della vetta di Monte Autore (1885m), un autentico balcone naturale in grado di regalarci una visuale unica sulle vette al confine tra Lazio e Abruzzo.
Cammineremo lungo itinerari noti sin dall’epoca del Grand Tour per la natura selvaggia, il folklore e le tradizioni.
Ripercorreremo le orme dei nostri illustri predecessori, artisti ed escursionisti dei secoli passati, giunti fin qui alla ricerca del sublime e della bellezza
E' l'occasione ideale per vivere in buona compagnia una splendida Domenica in natura.
Non aspettare! Vieni con noi!
Iscrizioni aperte fino a Venerdì 13 Giugno 2025 ore 20:00
@北海道大学エスペラント研究会
Ni estas malgranda grupo de esperantistoj ĉe itala lernejo. La studantoj aĝas de 14 al 18.
Nia venonta renkontiĝo okazos la 22an de majo, je la 14:30 (laŭ la Centr-Eŭropa-Tempo, do eble je la 21:30 laŭ la Japana Tempo).
Ni ege ŝatus iomete babili rete kun alia grupo. La plejparto de la studantoj estas nur komencantoj, do ili ne tre bone parolas Esperanto. Sed oni devas provi, kaj erari, por lerni, ĉu ne?
Bonvolu diri al ni ĉu vi foje renkontiĝas.
Ĝis!
Verda Majorano ⁂ reshared this.
Hi all, we're a Burt Bacharach tribute #jazz trio from central #Italy and here's our selection of tracks for #MusiciansDay : sepiasearch.org/search?sort=-c…
More info at: flaviotothemoon.pallamondo.net…
Sandro Santilli (friendica) reshared this.
Hi all, we're a Burt Bacharach tribute project from central #Italy and here's our selection of tracks for #MusiciansDay : makertube.net/c/helloburt/vide…
More info at: helloburt.pallamondo.net/
Hello, Burt!
Burt Bacharach tribute project "Hello, Burt!" | See https://helloburt.pallamondo.netMakerTube
Sandro Santilli (friendica) reshared this.



Altbot
in reply to storiaweb • • •Un'immagine in bianco e nero mostra un ampio interno con diverse file di uomini seduti a tavoli. In primo piano e nelle file successive, si vedono uomini vestiti con abiti scuri, la maggior parte con gilet e cravatte. In alcune file, gli uomini guardano in avanti. A una distanza maggiore, c'è una fila di uomini che guardano in avanti. Sul tavolo più vicino, sono posizionati molti oggetti che sembrano essere vasi o trofei. Sul tavolo più lontano sono posizionati alcuni documenti.
Alt-text: L'immagine in bianco e nero mostra un ampio interno con diversi file di uomini seduti a tavoli. Gli uomini sono vestiti con abiti scuri. Molti oggetti sembrano essere vasi o trofei sul tavolo più vicino, mentre alcuni documenti sono sul tavolo più lontano. Gli uomini appaiono impegnati in una discussione o riunione formale.
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