rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Riarmo riluttante, le differenze tra Italia e Germania spiegate da Coticchia (UniGe)
“Dalla fine della Guerra fredda abbiamo assistito a un processo di trasformazione delle politiche di difesa di molti Paesi. Per Italia, Germania e Giappone si è trattato di un processo riluttante per via del background di questi Paesi”. Lo spiega Fabrizio Coticchia, professore associato all’Università di Genova, che con Matteo Dian e Francesco Niccolò Moro ha pubblicato “Reluctant Remilitarisation” (Edinburgh University Press).
Che cos’ha spinto l’Italia ad avviare la trasformazione del suo strumento militare?
L’Italia ha sfruttato la giuntura critica di Desert Storm per avviare trasformazione. Lo ha fatto prima della prima Germania, che ha iniziato questo processo alla fine anni Novanta, e del Giappone, che si è mossa ancor più recentemente. Ciò significa per l’Italia poter contare sui feedback dell’esperienza militare, da Desert Storm alla Somalia ai Balcani, nel percorso verso la professionalizzazione delle forze armate e la nuova proiezione internazionale. Al contrario, gli altri due Paesi lo fanno in maniera più lenta e senza i feedback dell’esperienza militare.
Il contesto dell’aggressione russa dell’Ucraina è il momento di svolta per la Germania?
Per la Germania il contesto dell’aggressione russa dell’Ucraina rappresenta una Zeitenwende. Il processo è stato implementato con importanti investimenti. Tuttavia, per un consolidamento c’è bisogno di tempo. Non è ancora chiara la traiettoria anche alla luce del dibattito interno che riguarda sia il pacifismo sia l’equilibro tra welfare e warfare.
E per l’Italia?
La traiettoria dell’Italia, invece, rimane simile a quella del passato. Infatti, non assistiamo a un cambiamento drastico e radicale come fu Desert Storm. Nel Documento programmatico pluriennale della difesa recentemente pubblicato non si parla di strategia di sicurezza nazionale bensì ci si concentra sulle minacce multidimensionali e si sottolinea come il Mediterraneo Allargato sia vitale per i nostri interessi. La Russia, che ha riportato la guerra di conquista in Europa, è percepita come minaccia in quanto tale per gli alleati.
Quali sono le principali differenze nel dibattito in Germina e in Italia?
La Germania ha avviato recentemente una riflessione sugli interessi nazionali che si è tradotta quest’anno nella pubblicazione di una strategia di sicurezza nazionale. In Italia, invece, si fa fatica a sviluppare un approccio istituzionale per via di fenomeni di rimozione, terzomondista nel mondo democristiano e post-democristiano e internazionalista nel mondo comunista e post- comunista. Basti pensare che l’opinione pubblica tedesca è meno pacifista di quella italiana ma in Germania il dibattito arriva a livello politico, cosa che non accade da noi.
GAZA/ISRAELE. Giorno 22. Truppe israeliane dentro Gaza isolata dal mondo
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della redazione – foto APA
Pagine Esteri, 28 ottobre 2023 – L’ampia incursione militare lanciata ieri sera dall’esercito israeliano – tre settimane dopo l’attacco di Hamas – contro la Striscia di Gaza continua anche oggi. I reparti corazzati e le truppe israeliane hanno occupato diverse porzioni del nord e nell’est di Gaza dopo combattimenti con militanti di Hamas e di altre organizzazioni combattenti palestinesi. Non è facile avere informazioni da Gaza perché il piccolo territorio palestinese resta isolato dal mondo dopo che ieri sera – per il probabile intervento di Israele – si sono interrotte tutte le comunicazioni telefoniche e la rete internet. Le organizzazioni umanitarie hanno perduto ogni contatto con il loro personale a Gaza.
Dal campo sono disponibili solo le informazioni delle forze armate israeliane che riferiscono di 150 “obiettivi di Hamas” colpiti dall’aviazione durante l’ondata di attacchi aerei – descritta come “terrificante” dai civili palestinesi – avvenuta ieri su Gaza prima e durante l’incursione. I comandi israeliani affermano che quella in corso non è l’offensiva di terra di cui si parla da diversi giorni.
E’ accertato comunque che nel cuore della notte altre migliaia di civili palestinesi, in preda al panico, hanno abbandonato le loro abitazioni a Gaza city e altre località e sono fuggite a sud di Gaza dove da giorni si ammassano centinaia di migliaia di sfollati, in condizioni di vita molto difficili. Si è inoltre appreso di bombardamenti che hanno fatto decine di vittime civili nel campo profughi di Shate e in altre aree. Pagine Esteri
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LIVE GIORNO 21. Tagliate tutte le comunicazioni a Gaza. Israele lancia l’attacco di terra
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AGGIORNAMENTI
ORE 24
I palestinesi riferiscono di un massacro di 15-20 persone a causa di un raid aereo sul campo profughi di Shate (Gaza city). I feriti sarebbero decine.
ORE 21
E’ in corso un massiccio attacco israeliano di fanteria e mezzi corazzati a Beit Hanoun e altri centri abitati nel centro-nord di Gaza. Vi partecipano anche aerei ed elicotteri e, pare, anche mezzi navali. Hamas da parte sua dice di aver ingaggiato combattimenti a Beit Hanoun e a Est di Burej e, secondo media arabi, avrebbe sparato razzi anticarro contro i carri armati israeliani. Il bombardamento aereo continua intenso. Notizie di civili in fuga verso sud.
ORE 20.30
Immagini mostrano carri armati israeliani avvicinarsi alla recinzione al confine con Gaza. Manifestazioni nella Cisgiordania occupata, a Nablus, Tulkarem, Ramallah e in altre città, dopo il taglio delle comunicazioni a Gaza e l’inizio del bombardamento più violento del conflitto.
L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato una risoluzione che chiede una “tregua umanitaria immediata”.
ORE 19.30
Le forze armate israeliane hanno dichiarato che stanno estendendo l’attacco di terra a Gaza.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di non poter in alcun modo comunicare con la propria sala operativa nella Striscia di Gaza, perché le autorità israeliane hanno tagliato tutte le reti di comunicazione, compresa internet e rete telefonica fissa e mobile. “Questa interruzione non ci consente di portare avanti il servizio di emergenza e di smistare le ambulanze verso i luoghi di emergenza e i feriti negli ospedali”.
ORE 18.35
Lanci di razzi da Gaza verso il centro di Israele. Le autorità israeliane segnalano lanci provenienti anche dal Libano. Sirene antirazzo suonano anche a Tel Aviv.
ORE 18.30
Distrutto il memoriale della giornalista Shireen Abu Akleh, costuito a Jenin, nel luogo in cui è stata uccisa l’11 maggio del 2022. La Federazione internazionale dei giornalisti ha condannato l’atto vandalico e ha chiesto alla Corte penale internazionale di indagare sull’uccisione della giornalista. Al momento è in corso a Gaza un attacco che alcuni media definiscono “il più violento dall’inizio della guerra”. I cellulari hanno perso completamente la linea e anche i più grandi network, come Al Jazeera, non sono in grado di contattare i propri corrispondenti.
ORE 16.30
“Il comando centrale di Hamas è sotto e all’interno dell’ospedale Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia. Hamas gestisce la guerra dagli ospedali e usa i civili come scudi umani”. L’incredibile affermazione arriva dal portavoce militare israeliano Daniel Hagari.
Da parte sua il presidente francese Emmanuel Macron, che solo pochi giorni fa aveva espresso totale sostegno a Israele, affermando che Hamas è come l’ISIS, oggi è intervenuto affermando che “Il blocco totale, i bombardamenti indiscriminati e la prospettiva di un’operazione di terra non sono in grado di fornire una protezione sufficiente ai civili palestinesi”. “È cruciale che Israele agisca in modo mirato contro i terroristi” ha detto Macron al termine del Consiglio Europeo. “Penso che sia legittimo chiedersi se Israele viola il diritto internazionale dopo aver visto le immagini, la sofferenza e lo sfollamento di oltre un milione di persone da tre settimane” ha detto invece il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.
Gli Stati Uniti impongono sanzioni a otto individui e quattro entità presumibilmente legate a Hamas. Lo ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken.
ORE 13.45
Le Nazioni Unite hanno accusato Israele di commettere crimini di guerra nella Striscia di Gaza avendo messo in atto una ”punizioni collettiva” della popolazione palestinese dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. ”La punizione collettiva è un crimine di guerra. La punizione collettiva da parte di Israele dell’intera popolazione di Gaza deve fermarsi immediatamente”, ha detto Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. Anche Hamas, spiega l’Agenzia Onu, ha commesso crimini di guerra e atrocità lo scorso 7 ottobre e continua a compirli tenendo in ostaggio civili.
L’Unesco, l’organismo dell’Onu per la Scienza, l’Educazione e la Cultura ha emesso un comunicato in cui chiede “lo stop immediato dei bombardamenti contro le scuole” nonché “la protezione delle strutture educative, che servono spesso da rifugi per la popolazione”. Nel comunicato l’Unesco ricorda che colpire o usare scuole e strutture educative a ” fini militari costituisce una violazione del diritto internazionale”.
Sirene anti missile hanno suonato poco dopo le 14 (le 13 in Italia) a Tel Aviv ed in altre località della zona centrale di Israele oltre che ad Ashdod, una città del sud. A Tel Aviv un razzo ha colpito un edificio ferendo tre persone.
Oggi intanto sono solo 10 i camion carichi di aiuti umanitari che Israele ha fatto entrare nella Striscia di Gaza dall’Egitto dal valico di Rafah.
ORE 12.30
Richard Peeperkorn, responsabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella Striscia, ha detto che l’agenzia ha ricevuto stime secondo cui circa 1.000 corpi non identificati sono ancora sepolti sotto le macerie di Gaza e non sono ancora inclusi nel bilancio delle vittime.
Il coordinatore generale di Medici Senza Frontiere (MSF) nei territori palestinesi occupati, David Cantero, ha chiesto di mettere fine al “bagno di sangue” provocato dai “bombardamenti indiscriminati” israeliani sulla Striscia di Gaza. .
Il Pentagono ha informato che sta inviando altri 900 militari statunitensi in Medio Oriente che saranno distribuiti in varie basi della regione.
Le forze armate iraniane effettueranno nei prossimi giorni esercitazioni militari su larga scala con veicoli blindati, artiglieria, missili, elicotteri e droni. Le esercitazioni militari dureranno due giorni e si svolgeranno nella provincia di Isfahan, nel centro del paese, ha riferito venerdì l’agenzia Tasnim, legata ai Guardiani della Rivoluzione.
ORE 12.00
La nave portaelicotteri francese Tonnerre potrebbe arrivare già nel fine settimana al largo della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna in una intervista. Formalmente Parigi ha inviato la nave da guerra per evacuare i 170 cittadini francesi intrappolati nella Striscia di Gaza e per partecipare ad eventuali operazioni di soccorso alla popolazione civile, ma appare chiaro che Macron non vuole lasciare ai soli Stati Uniti la gestione dell’attuale crisi.
Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi sequestrati durante l’attacco a Israele del 7 ottobre finché non verrà concordato un cessate il fuoco duraturo. Lo scrive il quotidiano russo Kommersant citando un membro della delegazione di Hamas in visita a Mosca.
Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 1.030 cittadini palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre. Tra gli arrestati ci sarebbero 670 presunti attivisti di Hamas.
ORE 11,30
Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa – l’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi – stamattina ha tenuto una conferenza stampa presso il quartier generale dell’organizzazione a Gerusalemme. Lazzarini ha confermato che la situazione umanitaria a Gaza è gravissima e che alla popolazione palestinese servono immediatamente ingenti quantità di beni di prima necessità. Agli operatori dell’URNWA a Gaza – ha spiegato Lazzarini – serve il carburante perché altrimenti non sono in grado di continuare l’assistenza della popolazione civile. Il Commissario Generale dell’Urnwa ha detto di non essere a conoscenza di furti di carburante da parte di Hamas ed ha elevato a 57 il numero dei suoi dipendenti palestinesi uccisi dalle bombe israeliane dal 7 ottobre nella Striscia.
Philippe Lazzarini durante la conferenza stampa
ORE 10,50
Secondo le Nazioni Unite nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno ucciso a Gaza 481 persone, di cui 209 bambini. Ieri un bombardamento ha colpito le aree residenziali di Khan Yunis, con circa 40 morti, e quelli a Rafah, vicino al confine con l’Egitto e zona di arrivo degli aiuti umanitari. Quest’ultimo attacco ha ucciso 12 persone, tra cui cinque bambini.
Ancora un bombardamento su territorio egiziano dopo il missile su Taba lanciato nella notte: secondo l’agenzia Reuters che cita due fonti di sicurezza egiziane, un razzo è caduto nella città egiziana di Nuweiba sul Mar Rosso. Secondo le autorità militari israeliane gli attacchi potrebbero essere partiti dallo Yemen; nei giorni scorsi le milizie sciite Houthi avevano già lasciato dei missili che però erano stati intercettati e abbattuti da alcuni navi statunitensi e dall’Arabia Saudita.
ORE 10
Tre palestinesi sono stati uccisi – e altri 12 feriti – dall’esercito israeliano a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha fatto sapere il direttore dell’ospedale cittadino Wissam Bakr.
Le Nazioni Unite rendono noto che circa 30 mila persone che nei giorni scorsi si erano spostati nel sud della Striscia di Gaza obbedendo alle imposizioni israeliane sono ritornati nel nord del territorio palestinese a causa degli intensi bombardamenti che ci sono anche nel sud del territorio e del sovraffollamento dei rifugi.
Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha informato questa mattina che gli ostaggi israeliani e stranieri nelle mani di Hamas e di altri gruppi e partiti della resistenza palestinese sono 229.
Re Carlo d’Inghilterra, che è presidente della Croce Rossa Britannica, ha incontrato a Buckingham Palace i responsabili delle associazioni Medical Aid for Palestinians, British Red Cross, Unicef Uk e Christian Aid per discutere della crisi umanitaria a Gaza.
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di Redazione
Pagine Esteri, 27 ottobre 2023 – Durante la notte reparti di fanteria israeliani sono di nuovo penetrati all’interno della Striscia di Gaza accompagnati da un certo numero di carri armati. Con il consueto comunicato stereotipato, i comandi militari di Tel Aviv affermano di aver colpito postazioni e infrastrutture di Hamas senza fare alcun riferimento al tipo di resistenza incontrata e al numero di vittime civili. Non si placano comunque i martellanti bombardamenti da parte dei caccia e dei missili israeliani che hanno ridotto in macerie molte località meridionali palestinesi, distruggendo o danneggiando fortemente finora più del 25% di tutti gli edifici della Striscia di Gaza, compresi ospedali, scuole, moschee, chiese, panetterie, supermercati. Sempre secondo Israele sarebbero stati colpiti «più di 250 obiettivi».
La situazione umanitaria all’interno della Striscia diventa sempre più drammatica: la Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato ieri solo 12 camion di aiuti umanitari sono entrati nel territorio assediato attraverso il valico di Rafah con l’Egitto. Israele continua ad opporsi all’invio di carburante necessario ad azionare le pompe che iniettano acqua potabile nelle condutture e a fornire elettricità alle strutture sanitarie.
Ieri, il ministero della Sanità di Gaza ha pubblicato un documento di 212 pagine con l’elenco di tutti i nomi e i numeri di identificazione dei 7.028 palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani dal 7 ottobre scorso, dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva messo in dubbio l’attendibilità dei bilanci delle vittime forniti dalle autorità della Striscia. Ieri un portavoce di Hamas ha anche affermato che gli attacchi israeliani hanno finora ucciso circa 50 ostaggi.
Sempre stanotte i caccia di Washington hanno bombardato due postazioni delle milizie sciite filoiraniane in Siria, accusate di aver lanciato nei giorni scorsi degli attacchi contro alcune basi militari statunitensi nel nord-est della Siria e in Iraq. Gli attacchi sono stati condotti dagli F-16 nei pressi di Abu Kamal, una città siriana al confine con l’Iraq.
Sei persone invece sono state ferite da un razzo caduto nella notte su Taba, una cittadina egiziana al confine con Israele (che forse era il reale obiettivo del lancio). Alcuni testimoni hanno riferito che il razzo è caduto sulla dependance di un ospedale in questa città sul Mar Rosso, situata all’estremità nord-orientale del Sinai.
Sul fronte politico, i leader dei 27 Stati membri dell’UE hanno chiesto all’unanimità “corridoi umanitari e pause” nei bombardamenti su Gaza per consentire a cibo, acqua e forniture mediche di raggiungere la popolazione palestinese. In un testo di compromesso, concordato dopo ore di discussioni, i capi di Stato e di governo dei 27 hanno dichiarato che l’UE “ribadisce l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto umanitario internazionale” e che “deplora tutti perdita di vite civili”. Ma nel testo manca ogni riferimento alla richiesta di un cessate il fuoco immediato che invece è richiesto dai paesi arabi, dalla Russia, dalla Cina e da alcuni paesi dell’America Latina. – Pagine Esteri
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AGGIORNAMENTI
ORE 21
E’ in corso un massiccio attacco israeliano di fanteria e mezzi corazzati a Beit Hanoun e altri centri abitati nel centro-nord di Gaza. Vi partecipano anche aerei ed elicotteri.
ORE 20.30
Immagini mostrano carri armati israeliani avvicinarsi alla recinzione al confine con Gaza. Manifestazioni nella Cisgiordania occupata, a Nablus, Tulkarem, Ramallah e in altre città, dopo il taglio delle comunicazioni a Gaza e l’inizio del bombardamento più violento del conflitto.
ORE 19.30
Le forze armate israeliane hanno dichiarato che stanno estendendo l’attacco di terra a Gaza.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato di non poter in alcun modo comunicare con la propria sala operativa nella Striscia di Gaza, perché le autorità israeliane hanno tagliato tutte le reti di comunicazione, compresa internet e rete telefonica fissa e mobile. “Questa interruzione non ci consente di portare avanti il servizio di emergenza e di smistare le ambulanze verso i luoghi di emergenza e i feriti negli ospedali”.
ORE 18.35
Lanci di razzi da Gaza verso il centro di Israele. Le autorità israeliane segnalano lanci provenienti anche dal Libano. Sirene antirazzo suonano anche a Tel Aviv.
ORE 18.30
Distrutto il memoriale della giornalista Shireen Abu Akleh, costuito a Jenin, nel luogo in cui è stata uccisa l’11 maggio del 2022. La Federazione internazionale dei giornalisti ha condannato l’atto vandalico e ha chiesto alla Corte penale internazionale di indagare sull’uccisione della giornalista. Al momento è in corso a Gaza un attacco che alcuni media definiscono “il più violento dall’inizio della guerra”. I cellulari hanno perso completamente la linea e anche i più grandi network, come Al Jazeera, non sono in grado di contattare i propri corrispondenti.
ORE 16.30
“Il comando centrale di Hamas è sotto e all’interno dell’ospedale Shifa di Gaza City, il più grande della Striscia. Hamas gestisce la guerra dagli ospedali e usa i civili come scudi umani”. L’incredibile affermazione arriva dal portavoce militare israeliano Daniel Hagari.
Da parte sua il presidente francese Emmanuel Macron, che solo pochi giorni fa aveva espresso totale sostegno a Israele, affermando che Hamas è come l’ISIS, oggi è intervenuto affermando che “Il blocco totale, i bombardamenti indiscriminati e la prospettiva di un’operazione di terra non sono in grado di fornire una protezione sufficiente ai civili palestinesi”. “È cruciale che Israele agisca in modo mirato contro i terroristi” ha detto Macron al termine del Consiglio Europeo. “Penso che sia legittimo chiedersi se Israele viola il diritto internazionale dopo aver visto le immagini, la sofferenza e lo sfollamento di oltre un milione di persone da tre settimane” ha detto invece il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez.
Gli Stati Uniti impongono sanzioni a otto individui e quattro entità presumibilmente legate a Hamas. Lo ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken.
ORE 13.45
Le Nazioni Unite hanno accusato Israele di commettere crimini di guerra nella Striscia di Gaza avendo messo in atto una ”punizioni collettiva” della popolazione palestinese dopo il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre. ”La punizione collettiva è un crimine di guerra. La punizione collettiva da parte di Israele dell’intera popolazione di Gaza deve fermarsi immediatamente”, ha detto Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. Anche Hamas, spiega l’Agenzia Onu, ha commesso crimini di guerra e atrocità lo scorso 7 ottobre e continua a compirli tenendo in ostaggio civili.
L’Unesco, l’organismo dell’Onu per la Scienza, l’Educazione e la Cultura ha emesso un comunicato in cui chiede “lo stop immediato dei bombardamenti contro le scuole” nonché “la protezione delle strutture educative, che servono spesso da rifugi per la popolazione”. Nel comunicato l’Unesco ricorda che colpire o usare scuole e strutture educative a ” fini militari costituisce una violazione del diritto internazionale”.
Sirene anti missile hanno suonato poco dopo le 14 (le 13 in Italia) a Tel Aviv ed in altre località della zona centrale di Israele oltre che ad Ashdod, una città del sud. A Tel Aviv un razzo ha colpito un edificio ferendo tre persone.
Oggi intanto sono solo 10 i camion carichi di aiuti umanitari che Israele ha fatto entrare nella Striscia di Gaza dall’Egitto dal valico di Rafah.
ORE 12.30
Richard Peeperkorn, responsabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella Striscia, ha detto che l’agenzia ha ricevuto stime secondo cui circa 1.000 corpi non identificati sono ancora sepolti sotto le macerie di Gaza e non sono ancora inclusi nel bilancio delle vittime.
Il coordinatore generale di Medici Senza Frontiere (MSF) nei territori palestinesi occupati, David Cantero, ha chiesto di mettere fine al “bagno di sangue” provocato dai “bombardamenti indiscriminati” israeliani sulla Striscia di Gaza. .
Il Pentagono ha informato che sta inviando altri 900 militari statunitensi in Medio Oriente che saranno distribuiti in varie basi della regione.
Le forze armate iraniane effettueranno nei prossimi giorni esercitazioni militari su larga scala con veicoli blindati, artiglieria, missili, elicotteri e droni. Le esercitazioni militari dureranno due giorni e si svolgeranno nella provincia di Isfahan, nel centro del paese, ha riferito venerdì l’agenzia Tasnim, legata ai Guardiani della Rivoluzione.
ORE 12.00
La nave portaelicotteri francese Tonnerre potrebbe arrivare già nel fine settimana al largo della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna in una intervista. Formalmente Parigi ha inviato la nave da guerra per evacuare i 170 cittadini francesi intrappolati nella Striscia di Gaza e per partecipare ad eventuali operazioni di soccorso alla popolazione civile, ma appare chiaro che Macron non vuole lasciare ai soli Stati Uniti la gestione dell’attuale crisi.
Hamas non potrà rilasciare gli ostaggi sequestrati durante l’attacco a Israele del 7 ottobre finché non verrà concordato un cessate il fuoco duraturo. Lo scrive il quotidiano russo Kommersant citando un membro della delegazione di Hamas in visita a Mosca.
Le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 1.030 cittadini palestinesi in Cisgiordania dal 7 ottobre. Tra gli arrestati ci sarebbero 670 presunti attivisti di Hamas.
ORE 11,30
Philippe Lazzarini, Commissario generale dell’Unrwa – l’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi – stamattina ha tenuto una conferenza stampa presso il quartier generale dell’organizzazione a Gerusalemme. Lazzarini ha confermato che la situazione umanitaria a Gaza è gravissima e che alla popolazione palestinese servono immediatamente ingenti quantità di beni di prima necessità. Agli operatori dell’URNWA a Gaza – ha spiegato Lazzarini – serve il carburante perché altrimenti non sono in grado di continuare l’assistenza della popolazione civile. Il Commissario Generale dell’Urnwa ha detto di non essere a conoscenza di furti di carburante da parte di Hamas ed ha elevato a 57 il numero dei suoi dipendenti palestinesi uccisi dalle bombe israeliane dal 7 ottobre nella Striscia.
Philippe Lazzarini durante la conferenza stampa
ORE 10,50
Secondo le Nazioni Unite nelle ultime 24 ore gli attacchi israeliani hanno ucciso a Gaza 481 persone, di cui 209 bambini. Ieri un bombardamento ha colpito le aree residenziali di Khan Yunis, con circa 40 morti, e quelli a Rafah, vicino al confine con l’Egitto e zona di arrivo degli aiuti umanitari. Quest’ultimo attacco ha ucciso 12 persone, tra cui cinque bambini.
Ancora un bombardamento su territorio egiziano dopo il missile su Taba lanciato nella notte: secondo l’agenzia Reuters che cita due fonti di sicurezza egiziane, un razzo è caduto nella città egiziana di Nuweiba sul Mar Rosso. Secondo le autorità militari israeliane gli attacchi potrebbero essere partiti dallo Yemen; nei giorni scorsi le milizie sciite Houthi avevano già lasciato dei missili che però erano stati intercettati e abbattuti da alcuni navi statunitensi e dall’Arabia Saudita.
ORE 10
Tre palestinesi sono stati uccisi – e altri 12 feriti – dall’esercito israeliano a Jenin, nel nord della Cisgiordania. Lo ha fatto sapere il direttore dell’ospedale cittadino Wissam Bakr.
Le Nazioni Unite rendono noto che circa 30 mila persone che nei giorni scorsi si erano spostati nel sud della Striscia di Gaza obbedendo alle imposizioni israeliane sono ritornati nel nord del territorio palestinese a causa degli intensi bombardamenti che ci sono anche nel sud del territorio e del sovraffollamento dei rifugi.
Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha informato questa mattina che gli ostaggi israeliani e stranieri nelle mani di Hamas e di altri gruppi e partiti della resistenza palestinese sono 229.
Re Carlo d’Inghilterra, che è presidente della Croce Rossa Britannica, ha incontrato a Buckingham Palace i responsabili delle associazioni Medical Aid for Palestinians, British Red Cross, Unicef Uk e Christian Aid per discutere della crisi umanitaria a Gaza.
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di Redazione
Pagine Esteri, 27 ottobre 2023 – Durante la notte reparti di fanteria israeliani sono di nuovo penetrati all’interno della Striscia di Gaza accompagnati da un certo numero di carri armati. Con il consueto comunicato stereotipato, i comandi militari di Tel Aviv affermano di aver colpito postazioni e infrastrutture di Hamas senza fare alcun riferimento al tipo di resistenza incontrata e al numero di vittime civili. Non si placano comunque i martellanti bombardamenti da parte dei caccia e dei missili israeliani che hanno ridotto in macerie molte località meridionali palestinesi, distruggendo o danneggiando fortemente finora più del 25% di tutti gli edifici della Striscia di Gaza, compresi ospedali, scuole, moschee, chiese, panetterie, supermercati. Sempre secondo Israele sarebbero stati colpiti «più di 250 obiettivi».
La situazione umanitaria all’interno della Striscia diventa sempre più drammatica: la Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato ieri solo 12 camion di aiuti umanitari sono entrati nel territorio assediato attraverso il valico di Rafah con l’Egitto. Israele continua ad opporsi all’invio di carburante necessario ad azionare le pompe che iniettano acqua potabile nelle condutture e a fornire elettricità alle strutture sanitarie.
Ieri, il ministero della Sanità di Gaza ha pubblicato un documento di 212 pagine con l’elenco di tutti i nomi e i numeri di identificazione dei 7.028 palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani dal 7 ottobre scorso, dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva messo in dubbio l’attendibilità dei bilanci delle vittime forniti dalle autorità della Striscia. Ieri un portavoce di Hamas ha anche affermato che gli attacchi israeliani hanno finora ucciso circa 50 ostaggi.
Sempre stanotte i caccia di Washington hanno bombardato due postazioni delle milizie sciite filoiraniane in Siria, accusate di aver lanciato nei giorni scorsi degli attacchi contro alcune basi militari statunitensi nel nord-est della Siria e in Iraq. Gli attacchi sono stati condotti dagli F-16 nei pressi di Abu Kamal, una città siriana al confine con l’Iraq.
Sei persone invece sono state ferite da un razzo caduto nella notte su Taba, una cittadina egiziana al confine con Israele (che forse era il reale obiettivo del lancio). Alcuni testimoni hanno riferito che il razzo è caduto sulla dependance di un ospedale in questa città sul Mar Rosso, situata all’estremità nord-orientale del Sinai.
Sul fronte politico, i leader dei 27 Stati membri dell’UE hanno chiesto all’unanimità “corridoi umanitari e pause” nei bombardamenti su Gaza per consentire a cibo, acqua e forniture mediche di raggiungere la popolazione palestinese. In un testo di compromesso, concordato dopo ore di discussioni, i capi di Stato e di governo dei 27 hanno dichiarato che l’UE “ribadisce l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto umanitario internazionale” e che “deplora tutti perdita di vite civili”. Ma nel testo manca ogni riferimento alla richiesta di un cessate il fuoco immediato che invece è richiesto dai paesi arabi, dalla Russia, dalla Cina e da alcuni paesi dell’America Latina. – Pagine Esteri
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L'articolo LIVE GIORNO 21. Tagliate tutte le comunicazioni a Gaza. Israele lancia l’attacco di terra proviene da Pagine Esteri.
Pichetto Fratin al convegno della Fondazione Luigi Einaudi: “La decarbonizzazione è un’opportunità per la nostra economia”
“L’Unione europea si è data obiettivi sfidanti di decarbonizzazione di medio e di lungo periodo e l’Italia condivide la necessità di ‘decarbonizzare’ il sistema, anche perché per la nostra economia può essere un’opportunità: ridurre l’indipendenza dai combustibili fossili vuol dire da un lato incrementare la nostra indipendenza e la sicurezza energetica e dall’altro restituire competitività al nostro sistema”. È quanto ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso del convegno “PPAs and Energy Communities: Opportunities and Challenges for Europe”, organizzato in Senato dalla Fondazione Luigi Einaudi, durante il quale sono state presentate due pubblicazioni sul ‘Green Deal’ realizzate dalla Fondazione in collaborazione con European Liberal Forum.
“Quello presentato oggi alla Fondazione Einaudi è uno studio importante, realistico”, ha aggiunto il ministro, “che dà un contributo al percorso che abbiamo iniziato e che stiamo perseguendo con determinazione e con realismo. Il raggiungimento di un’economia net-zero al 2050 e un primo step di abbattimento del 55% al 2030 sono gli obiettivi per cambiare la ‘pelle’ energetica del Paese facendolo diventare anche un brand, qualificando i nostri prodotti e il nostro sistema di produzione”.
Dopo i saluti scritti del Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, ha aperto l’incontro il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Andrea Cangini. “Abbiamo preso atto con infantile stupore che è stato un errore metterci nelle mani di una Russia con vocazione imperiale per quanto riguardava il gas, non vorrei che replicassimo l’errore consegnandoci mani e piedi all’impero Cinese per l’elettrico”, ha detto Cangini. “Sui materiali necessari alla costruzione di batterie e pannelli solari la Cina ha quasi il monopolio globale, rompere quel monopolio è importante tanto quanto rispettare le scadenze del Green Deal”. Hanno partecipato Marco Mariani, vicepresidente di European Liberal Forum, Tsvetelina Penkova, parlamentare europea, Paolo Arrigoni, presidente di GSE, Francesco Grillo, presidente di Vision, Chicco Testa, presidente di Assoambiente, e la coordinatrice del dipartimento Politiche Ambientali della Fondazione Einaudi, Simona Benedettini, in veste di moderatrice e di curatrice dei paper.
“Non si è padroni del proprio futuro, del proprio sistema produttivo, del proprio peso geostrategico, se non si è sovrani nel produrre l’energia indispensabile a far marciare il mondo nel quale viviamo”, ha detto Benedetto. “Troppo facilmente, ha aggiunto, “l’Italia ha creduto di poter fare a meno del nucleare. Il mix energetico, l’avere diverse fonti, è la sola garanzia di sovranità”. Serve buon senso, ha concluso Benedetto, “abbandonare il ‘cretinismo ideologico’, educare al pensiero critico chi ha come unico modello pensiero, quello alla Greta Thunberg”.
L'articolo Pichetto Fratin al convegno della Fondazione Luigi Einaudi: “La decarbonizzazione è un’opportunità per la nostra economia” proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Con l’intesa Leonardo-Fincantieri l’Italia può essere leader dell’underwater. Il commento di Nones
Dopo l’annuncio, ecco la firma dell’intesa tra Leonardo e Fincantieri sul dominio underwater. Gli amministratori delegati delle due società, Pierroberto Folgiero e Roberto Cingolani, alla presenza del capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio Enrico Credendino, hanno sottoscritto un memorandum d’intesa dedicato al dominio dell’underwater. L’obiettivo è mettere insieme le capacità di entrambi i principali gruppi industriali della Difesa italiani e mettere a fattor comune le sinergie delle due società per rafforzare le capacità di ricerca e innovazione nel settore sottomarino. “Il nostro obiettivo è continuare a innovare il settore con soluzioni all’avanguardia” ha spiegato Folgiero, a cui ha fatto eco Cingolani: “L’approccio [al dominio subacqueo] non può che essere multidisciplinare, attraverso la forte sinergia dell’industria nazionale, che può vantare competenze uniche, allo stato dell’arte e riconosciute anche a livello internazionale”. L’iniziativa nasce anche alla luce della imminente costituzione del Polo nazionale della subacquea, il centro italiano che funzionare da hub italiano della ricerca nel settore, puntando a candidare il nostro Paese quale leader nell’evoluzione del comparto.
Il patto Leonardo-Fincantieri
Nello specifico, l’accordo impegna le due società a sviluppare insieme una rete di piattaforme e sistemi di sorveglianza, controllo e protezione delle infrastrutture critiche e aree marittime subacquee, per rispondere alle esigenze indicate a livello nazionale e nell’ambito di iniziative europee. L’accordo, dunque, copre gli ambiti più disparati del nuovo dominio underwater, dalla protezione di reti strategiche sottomarine, cavi, dorsali di comunicazione e infrastrutture offshore, sistemi di allerta da minacce sottomarine, nonché la messa in sicurezza delle attività di prospezione, sea-mining ed estrattive sul fondale del mare per l’accesso a risorse minerarie preziose. In particolare, Leonardo e Fincantieri lavoreranno insieme per sviluppare soluzioni all’avanguardia per i cosiddetti droni sottomarini, e la loro integrazione delle unità navali, che saranno i grandi protagonisti dello spazio sottomarino.
L’importanza dell’intesa
“L’accordo tra le due grandi imprese nazionali è un segnale importante di un nuovo modo di affrontare le sfide del futuro, sia sul piano tecnologico, sia industriale”, ha spiegato ad Airpress il vice presidente dell’Istituto affari internazionali, Michele Nones, definendo l’intesa una “impostazione corretta” e aggiungendo: “Spero che siano definitivamente consegnate alla storia le ostilità fra grandi gruppi che in passato hanno indebolito la crescita del Paese e delle stesse imprese interessante”. “Un tassello alla volta stiamo procedendo verso l’identificazione dell’importanza dell’ambiente sottomarino”, ha continuato Nones, ribadendo come “in un clima di collaborazione fra il principale produttore di piattaforme navali e il principale produttore di apparati tecnologici ed elettronici, l’Italia potrebbe in questo settore ad ambire a diventare leader, ripercorrendo il successo che abbiamo già avuto anche in altri settori” dove si è riusciti “a integrare capacità di piattaforma e di sistema”.
L’evoluzione underwater
Come illustrato dal vice presidente dello Iai, la situazione che si apre per la dimensione subacquea e in qualche modo simile “a quando, per lo spazio extra-atmosferico, si è passati da una esclusiva presenza delle grandi nazioni a una pluralità di soggetti medi e piccoli, anche civili”. Le profondità marine, dunque, rimarranno il dominio dei sottomarini, nucleari e convenzionali. Ma la prospettiva sta cambiando. L’ambiente underwater è una “fondamentale dimensione attraverso la quale passano gasdotti, oleodotti e, ovviamente, le reti cablate, e quindi Internet”. A questi elementi noti, si sta poi aprendo l’ulteriore evoluzione dell’approvvigionamento di materie rare dai fondali marini. “Tutto questo dimostra la crescente attenzione nei confronti dell’ambiente subacqueo, testimoniata dalla firma tra i due grandi gruppi industriali e il prossimo avvio del Polo nazionale della subacquea”, ha ribadito Nones.
Un controllo molto più esteso
In questo quadro si inserisce anche la proposta, contenuta nel nuovo Piano del mare, redatto dal Comitato interministeriale per le politiche del mare del ministero del Mare, di costituire una nuova autorità per il controllo del traffico subacqueo. “Questa capacità dovrebbe appoggiarsi, espandendole, alle già presenti capacità della Marina”. Uno del uno i problemi che si porranno sempre di più, spiega ancora Nones, è quello di riuscire a verificare cosa succede sotto sott’acqua in uno spazio geografico molto più esteso di quello delle acque territoriali o della sona economica esclusiva. “La protezione delle infrastrutture subacquee deve cominciare laddove queste entrano in mare e finisce quando ritornano a terra”. Questo significa spingersi molto in là nelle acque internazionali, fin quasi al limite della competenza del Paese di partenza. “Ecco perché in questo ambito è essenziale il ruolo, che deve essere prioritario, svolto dalla Marina”.
Deterrenza convenzionale sottomarina
Tra l’latro, nel dominio sottomarino si sta assistendo anche un’evoluzione tecnologica i cui effetti strategici sono potenzialmente rivoluzionari. “Il salto generazionale nella subacquea – dice ancora Nones – si è già avuto con lo sviluppo dei sistemi di propulsione anaerobica Aip (air-independent propulsion)”, che consentono ai sottomarini convenzionali di avere un tempo di immersione significativamente maggiore rispetto al classico sistema misto diesel-elettrico. Combinato con lo sviluppo di batterie ad altissima capacità, “avremo sottomarini convenzionali la cui autonomia è simile a quelli nucleari”. L’effetto è quello di avere, attraverso l’installazione di missili superficie-superficie o antinave, “sommergibili convenzionali in grado di svolgere un’azione di deterrenza, in passato prerogativa esclusiva dei sottomarini nucleari”. Questo apre una sfida sul piano strategico e militare “ma è sicuramente una novità di cui l’Italia dovrà assolutamente tener conto”.
PODCAST. UNRWA: “Non ci risulta che Hamas ci abbia rubato carburante”
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Pagine Esteri, 27 ottobre 2023. Natalie Boucly, vice commissaria generale dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, ha risposto alle domande relative alla scarsità di carburante: “non ce n’è per tutti. Il poco che rimane lo dividiamo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altri partner internazionali per rifornire gli ospedali”.
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Ministero dell'Istruzione
#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta la Scuola primaria “Francesco Rossi” di Paganica, frazione del Comune dell’Aquila, che sarà demolita e ricostruita grazie alla linea di investimento dedicata dal PNRR alla realizzazione di 212 Nuove Scuole …Telegram
PODCAST ONU: “Non ci risulta che Hamas abbia rubato carburante a Gaza”
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Pagine Esteri, 27 ottobre 2023. Natalie Boucly, vice commissaria generale dell’UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, ha risposto alle domande relative alla scarsità di carburante: “non ce n’è per tutti. Il poco che rimane lo dividiamo con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altri partner internazionali per rifornire gli ospedali”.
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Il MIM ha assegnato 12 milioni di euro in più per contratti Ata nelle scuole del Sud Italia con l’obiettivo di rafforzare le istituzioni scolastiche del Mezzogiorno e di ridurre i divari territoriali.
Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.
Ministero dell'Istruzione
Il MIM ha assegnato 12 milioni di euro in più per contratti Ata nelle scuole del Sud Italia con l’obiettivo di rafforzare le istituzioni scolastiche del Mezzogiorno e di ridurre i divari territoriali. Qui tutti i dettagli ▶️ https://www.miur.gov.Telegram
PD a Governo e ACN: “Perché viene liberalizzato il trasferimento del 95% dei dati PA in cloud di società extra UE”
Interrogazione in Senato del dem Nicola Irto, firmata anche dal senatore PD Antonio Nicita: “L’ACN ha abolito l’obbligo di autorizzazione da parte dell’amministrazione e di comunicazione all’Agenzia per il trasferimento al di fuori dell’Unione europea dei dati conservati in cloud dalle pubbliche amministrazioni qualificati come “ordinari” e “critici”, liberalizzando così de facto la pratica di trasferimento del 95 per cento dei dati che la PA detiene in cloud in tutti i Paesi del mondo…”.
Il testo dell'interrogazione parlamentare è nell'articolo di Luigi #Garofalo su #CybersecurityItalia
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ChatControl: la pedopornografia non si batte con la sorveglianza di massa
La proposta di legge Ue Child Sexual Abuse Regulation nota come ChatControl ha il nobile intento di lottare contro la pedopornografia, ma lo fa esaminando i contenuti di tutti i messaggi e le foto private scambiate tra utenti sulle piattaforme di messaggistica. Una misura sproporzionata, oltre che potenzialmente inefficace
L'articolo di @Vittorio Bertola Patrizia #Felettig @quinta :ubuntu: e @Valentino Spataro è stato pubblicato qui su Agenda Digitale
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#PNRR, firmati i decreti che disciplinano i concorsi per i docenti.
I primi due bandi - infanzia, primaria e scuola secondaria - saranno per circa 30mila posti e i successivi concorsi raggiungeranno il target di 70mila unità.
Ministero dell'Istruzione
#PNRR, firmati i decreti che disciplinano i concorsi per i docenti. I primi due bandi - infanzia, primaria e scuola secondaria - saranno per circa 30mila posti e i successivi concorsi raggiungeranno il target di 70mila unità.Telegram
Palestina: sabato 28 ottobre corteo nazionale a Roma per fermare bombardamenti su Gaza
Rifondazione Comunista partecipa e invita a partecipare alle manifestazioni che si terranno il 27 ottobre in tante città italiane e a quella nazionale di sabatRifondazione Comunista
Ben(e)detto del 25 ottobre 2023
Colpevoli & vincenti di Davide Giacalone
Viviamo nell’area più ricca, libera, sana e longeva del mondo. Eppure non si sente che parlare delle colpe occidentali, del declino, della soccombenza, della debolezza, della povertà e così andando con difetti e drammi. Che non mancano, perché le cose peggiori prodotte dalla storia sono quelle che pensano d’essere perfette. Mentre noi siamo orgogliosamente imperfetti. Ma c’è una radice profonda, in quell’antioccidentalismo degli occidentali, e va cercata nella paura della libertà, che comporta sempre una collettiva e personale responsabilità. Molti orfani delle ideologie novecentesche non apprezzano la libertà di sognare e realizzare, ma tremano alla mancanza delle false certezze. Senza le quali si vive assai meglio.
L'articolo Colpevoli & vincenti di Davide Giacalone proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Oggi alla seconda giornata della 40ª Assemblea nazionale dell'ANCI parteciperà il Ministro Giuseppe Valditara.
Potete seguire il suo intervento dalle ore 12 su ▶️ facebook.com/comunianci/videos…
Ministero dell'Istruzione
Oggi alla seconda giornata della 40ª Assemblea nazionale dell'ANCI parteciperà il Ministro Giuseppe Valditara. Potete seguire il suo intervento dalle ore 12 su ▶️ https://www.facebook.com/comunianci/videos/710224583863386/ #Anci2023Telegram
Weekly Chronicles #51
Nelle Cronache della settimana:
- Tradito dall’app di fitness
- La tua città è pronta per la rivoluzione dei 15 minuti?
- Snowden se la prende con la community crypto al Bitcoin Amsterdam
Nelle Lettere Libertarie: La Rivoluzione Francese e le sue conseguenze sono state un disastro per il genere umano.
Scenario OpSec della settimana: Giulia, un'impiegata in un’azienda di circa 150 dipendenti, usa spesso il suo computer aziendale per questioni personali durante le pause. Non vuole che i suoi superiori sappiano quali siti web visita o le attività personali che svolge con il computer personale.
Tradito dall’app di fitness
Stanislav Rzhitskiy, capitano della marina russa, è stato trovato morto con alcuni colpi di pistola nella schiena1. Pare sia stato ammazzato mentre faceva jogging. L’assassino, secondo le notizie, l’avrebbe trovato grazie all’app Strava, su cui il capitano era solito pubblicare le sue routine di jogging.
Sembra che l’omicidio sia stato una sorta di vendetta per alcuni bombardamenti nel corso della guerra in Ucraina. La lezione qui però è un’altra: condividere le proprie routine online non è mai una buona idea; che siano social network o app di fitness.
La privacy è questione di libertà e autodeterminazione, ma anche di incolumità fisica. Se durante le tue corse su Strava non ti ritrovi davanti due energumeni che ti chiedono cortesemente di porgergli il portafoglio, è solo perché fortunatamente la maggior parte delle persone sono troppo sceme o troppo pigre per capire quanto sia facile oggi identificare e trovare le persone in strada.
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finalmente suona!
sono finalmente riuscito a far funzionare il mio primo abbozzo di sintetizzatore scritto in scheme, ovviamente è ora di suonare Flowering Night
@"Hello, World!" - Programmazione
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Su Radio Onda Rossa, l'intervento a Le dita nella presa, degli amministratori di Puntarella.party, l'istanza autogestita di Roma
Nella trasmissione di approfondimento tecnologico di Radio @Radio ondarossa RSS Feed con @Rolery e altri @admin di Puntarella.party Si è parlato di fediverso, puntarella.party ma anche di gattini e @Chiese Brutte
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Il commerciante di indirizzi fa causa alla DPA tedesca per impedire l'accesso ai file da parte della Noyb noyb ha chiesto all'autorità dell'Assia l'accesso al fascicolo della denuncia di Acxiom. Il commerciante di indirizzi ha presentato un'ingiunzione provvisoria contro l'autorità
Il commissario risponderà finalmente alle domande sul ChatControl? È all'ordine del giorno della commissione Libe il 25.
Weekly agenda | News | European Parliament
Stay updated on the European Parliament's upcoming activities with our weekly agenda dedicated to media professionals.www.europarl.europa.eu
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La recente crescita ergonomica e funzionale di Pixelfed non ha eguali in nessun altra piattaforma dle fediverso. Ora è il momento del supporto WebP2P per i video!
Friendica personale in prova
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Quanto impegno e quanto costo comporta un'istanza di Mastodon?
Qui l’articolo di Markus Reuter, pubblicato il 15 ottobre 2023 su Netzpolitik
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Voto sul chatcontrol rinviato: enorme successo in difesa della privacy digitale della corrispondenza!
La votazione per il regolamento #CSAR aka #Chatcontrol è stata ancora una volta posticipata. Gli stati🇪🇺 non hanno trovato un accordo che consenta di avere la maggioranza. 🇮🇹 non pervenuta nel dibattito.
(grazie a @Pietro Biase :fedora: per la segnalazione)
pirati.io/2023/10/voto-sul-con…
Voto sul controllo della chat rinviato: enorme successo in difesa della privacy digitale della corrispondenza!
La votazione per il regolamento #CSAR aka #Chatcontrol è stata ancora una volta posticipata. Gli stati🇪🇺 non hanno trovato un accordo che consenta di avere la maggioranza.Pirati.io
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FPF Submits Comments to the FEC on the Use of Artificial Intelligence in Campaign Ads
On October 16, 2023, the Future of Privacy Forum submitted comments to the Federal Election Commission (FEC) on the use of artificial intelligence in campaign ads. The FEC is seeking comments in response to a petition that asked the Agency to initiate a rulemaking to clarify that its regulation on “fraudulent misrepresentation” applies to deliberately deceptive AI-generated campaign ads.
FPF’s comments follow an op-ed FPF’s Vice President of U.S. Policy Amie Stepanovich and AI Policy Counsel Amber Ezzell published in The Hill on how generative AI can be used to manipulate voters and election outcomes, and the benefits to voters and candidates when generative AI tools are deployed ethically and responsibly.
Firenze: Donata Bianchi e gli indigeni bianchi
Il 18 ottobre 2023 a Firenze si ciarla gazzettescamente di insurrezione in consiglio comunale da parte delle formazioni politiche "occidentaliste".
Ovviamente non insorge nessuno.
Si frigna, al limite.
Si inveisce.
Qualche volta, nei casi proprio gravi, si sbraita.
Il frignare, le invettive, lo sbraitare hanno a motivo qualche frase pronunciata da tale #DonataBianchi, eletta per il PD - #PartitoDemocratico.
Per il PD, non per l'Avanguardia Armata per la Distruzione dei Valori Occidentali.
Insomma, Donata Bianchi si è detta convinta che stanti i mutamenti demografici e la crescente presenza di individui nati fuori dallo stato che occupa la penisola italiana, sarebbe il caso di provvedere a un'estensione del #suffragio.
Apriti cielo.
Chi scrive ha una esperienza più che decennale come scrutatore, e può tranquillamente affermare che anche nelle condizioni attuali dall'affluenza mancano intere classi che non hanno motivo di interessarsi a un'offerta politica modellata su una torma di vecchi ringhiosi con la TV sempre accesa, le doppiette nella vetrinetta in soggiorno, un #cane mordace nella resede del terratetto condonato e il cartello "Attenti al cane e al padrone" che poi finisce in televisione anche quello la volta che finalmente si decidono ad ammazzare la moglie dopo aver infingardamente temporeggiato per decenni.
In queste condizioni non è certo da meravigliarsi se l'accenno a un allargamento del suffragio da parte di Donata Bianchi ha causato le ire di formazioni politiche che devono il loro successo esclusivamente al mantenimento di una pluridecennale cappa di emergenza e di allarme nutrita ogni giorno dall'intero settore gazzettiero.
Corso Open education su #scuolafutura
Quest'edizione è in versione concentrata - 3 lezioni da 3 ore - iscrizioni da oggi su #scuolafutura - a distanza e aperto all'intero territorio nazionale.
Iniziamo il 7 novembre alle 16
Grazie per chi mi aiuterà a raggiungere insegnanti potenzialmente interessati, condividendo questo post! #openeducation scuolafutura.pubblica.istruzio… @Scuola - Gruppo Forum @maupao @nilocram
Strumenti open per un mondo più equo - Scuola futura - PNRR
Questo percorso formativo è incentrato sul concetto di "open/aperto" nell'educazione, considerando le diverse declinazioni di contenuti e applicazioni aperte e l'adozione di metodologie didattiche, dati e scienza aperti.scuolafutura.pubblica.istruzione.it
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Firenze; immigrati islamici uccidono!
#Firenze.
La notte del 17 ottobre 2023 tre giovani -dicono- provenienti dalla #Tunisia hanno messo chissà come in moto una #BMW in via #Alfani e sono fuggiti finendo per uccidere un signore che le gazzette dei giorni successivi dipingeranno come benvoluto da tutti e appassionato di filosofia e letteratura.
La foto in alto è quella di una moto BMW del 2004, lo stesso anno di immatricolazione di quella rubata dai tre ragazzi.
Allora.
Chi si impossessa di un mezzo del genere e lo usa per percorrere a forte velocità e in senso contrario a quello stabilito dalla segnaletica una strada cittadina costituisce un perfetto esempio di completa adesione ai valori occidentali dominanti.
Chi sporca il web e le gazzette ciarlando di #risorse, #Islam e #immigrazione -immigrazione che tra l'altro viene presentata da più di trent'anni come un'emergenza invece che come un dato strutturale- lo fa per incompetenza, dimostrando tante volte ce ne fosse bisogno quale spreco di denaro rappresenti costringere tante migliaia di buoni a nulla a frequentare per dieci anni consecutivi le lezioni della scuola obbligatoria, o lo fa per propaganda, dimostrando in questo caso di essere mosso da malafede.
Nel primo caso siamo davanti a un diritto senza dubbio discutibile, ma esercitato a titolo gratuito.
Nel secondo caso siamo davanti a un "lavoro" del tipo retribuito qualche decina di euro a pezzo, che serve a riempire il bianco che c'è nelle gazzette fra una pubblicità e l'altra.
Weekly Chronicles #50
George Orwell era un sadico, misogino e omofobo
Anna Funder, la biografa di Eileen O’Shaugnessy, moglie di Orwell, ci racconta che Orwell era un uomo complicato.
Anna ha presentato il suo libro, “Mrs Orwell’s Invisible life” al Cheltenham Literature Festival, raccontando che Orwell:
“Voleva disperatamente essere un uomo decente, ed è un qualcosa di onorabile e nobile. Ma scrivere un libro come 1984, che è violento, misogino, sadico, tetro e psicotico, mostra invece tutti difetti dell’autore […] Serve un uomo violento, misogino, sadico e omofobo per scrivere queste cose. […] Una persona perbene e decente, non avrebbe mai avuto questi pensieri.1”
Insomma, se oggi pensate di vivere in un remake di 1984, siete probabilmente anche voi tutte queste cose. Comunque Orwell aveva indubbiamente anche dei difetti e ringraziamo Anna per questa entusiasmante recensione.
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Profilazione e disinformazione dalla Commissione Europea
In questo periodo è entrato in vigore il Digital Services Act, che tra le altre grottesche misure, impone più trasparenza ai social network per i contenuti sponsorizzati (advertisement). Ne ho parlato molto anche io, con ben due articoli dedicati al tema:
Allo stesso tempo, è in corso di discussione il famigerato Regolamento “Chatcontrol”, legge di sorveglianza di massa spacciata come misura contro la pedofilia. Anche di questo ne ho parlato a dismisura:
Ebbene, un ricercatore di Politico, Danny Mekić, ha recentemente pubblicato un’inchiesta2 in cui mostra che la Commissione Europea ha commissionato una serie di contenuti sponsorizzati profilati destinati ai cittadini dei Paesi che sono contrari al Chatcontrol: Paesi Bassi, Svezia, Belgio, Finalandia, Slovenia, Portogallo e Repubblica Ceca.
I contenuti sono tutti uguali, diversi solo nella lingua. Qui ne potete trovare un esempio.
Come se non bastasse la profilazione politica di massa, pare che la Commissione abbia deciso di non visualizzare il contenuto agli utenti che secondo gli algoritmi di X sono appassionati di privacy, euroscettici e perfino cristiani — cioè coloro che in qualche modo avrebbero potuto criticarlo.
Una tale profilazione di massa è niente più che un tentativo privare le persone della loro libertà di autodeterminazione e quindi sovvertire l’ordine democratico, attraverso un’opera di persuasione di massa che colpisce milioni di persone suscettibili a cui mancano gli strumenti per giudicare in modo critico ciò che arriva dalle istituzioni europee.
I Commissari europei come Thierry Breton (DSA) e Ylva Johansson (Chatcontrol) si riempiono la bocca di parole come lotta alla disinformazione, trasparenza, rispetto della democrazia e della libertà… per poi fare l’esatto contrario.
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La California raddoppia sulla protezione dei dati, ma non servirà a nulla
Lo stato della Big Tech raddoppia la portata della sua legge sulla protezione dei dati, molto simile al nostro GDPR. Dal 2026 i cittadini potranno fare una richiesta generale di cancellazione dei loro dati che varrà per tutti i data broker sul mercato, piuttosto che rivolgersi singolarmente a ognuno di loro.
A creare la struttura necessaria per sviluppare un meccanismo del genere ci penserà la California Privacy Protection Agency (una sorta di Garante Privacy). Non è chiaro come, ma potrebbe somigliare a qualcosa di molto simile al nostro Registro delle Opposizioni.
E proprio come il nostro Registro, temo che le belle parole non salveranno — come al solito — i progressisti woke benpensanti.
Forse, piuttosto che immaginare un pulsantone “DELETE ALL”, dovrebbero invece rimuovere barriere all’ingresso del mercato, aprire la competizione anche nel mercato dei dati, e così facendo agevolare indirettamente sistemi più rispettosi della privacy delle persone by design.
Meme della settimana
Citazione della settimana
"All propaganda has to be popular and has to accommodate itself to the comprehension of the least intelligent of those whom it seeks to reach."
Famoso pittore austriaco
dannymekic.com/202310/undermin…
Good morning everyone!
I installed the latest version of the activitypub plugin for wordpress and I noticed a clear improvement compared to the versions from a few months ago.
Among other things (I don't know if it is an improvement of Wordpress or Friendica), a Friendica account can finally follow a Wordpress blog through activitypub, whereas until some time ago it was unable to force the follow, but could only follow its feed RSS.
That said, with wordpress, I can also follow some profiles, but unfortunately there is a problem with Friendica. In fact, although I can follow profiles of Mastodon, Lemmy, Misskey and Pleroma, I cannot follow the Friendica profile.
When I try to connect, I get the following error:
stream_socket_client(): Unable to connect to ssl://poliverso.org:443 (Connection timed out) (https://poliverso.org/profile/informapirata)
Could any of you help me understand if I'm doing something wrong?
PS: I didn't ask ActivityPub support for Wordpress, since the error seems to only affect Friendica
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> I think there may be something wrong with your web server config.
Thanks so much for the suggestion. I'll try to do some checking!
> Also, as far as I understand it, the Wordpress plugin you link allows Friendica (and Mastodon etc) users to follow your Wordpress profile, but not the reverse. There are other Wordpress plugins that allow that, perhaps you have one of those enabled too?
Yes, the plugin in question is "Friends" developed by Alex Kirk, but recommended by Automattic itself and Pfefferle. This plugin allows you to "follow" users of the fediverse to allow in a granular way some access rights and visibility to the flow generated by Wordpress
reshared this
Friendica Support reshared this.
informapirata ⁂
in reply to Privacy Pride • • •grazie a Felettig @quinta @iusondemand e @vbertola per l'articolo chiaro e ricco di elementi
@privacypride@feddit.it
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quinta - Stefano Quintarelli reshared this.