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Daniel Defoe – Diario dell’anno della peste


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Intervista al giornalista Michele Giorgio* sul conflitto israelo-palestinese di Alba Vastano** - Alba Vastano: Prima di entrare nel tema dell’intervista, p


Marte: il rover Perseverance esplora un antico fiume | reccom.org

"Il panorama a 360 gradi di Marte del rover Perseverance, con 2,38 miliardi di pixel dal cratere Jezero, offre approfondimenti sulla storia dell’antico delta del fiume del pianeta."

reccom.org/marte-il-rover-pers…



Il cuore reso saldo dalla grazia


Gesù Cristo è sempre lo stesso, anche se dinnanzi ai cambiamenti del mondo e della nostra vita possiamo essere in ansia e arrivare a dubitare di Lui come Salvatore, ma è l’annuncio della grazia di Dio che ci rende saldi, e non altri insegnamenti. Avendo il Salvatore che ci salva per sola sua grazia, ci guida e veglia su di noi sempre, non temiamo nulla nel nuovo anno che appena si è aperto, ma invece andiamo avanti con lieta certezza.
in reply to Stefano D'Archino

@Stefano D'Archino Dio non ci salva per sola grazia ma sono necessarie le nostre opere come si legge in Matteo 25 ...
in reply to Lovepeacejoy

@Lovepeacejoy Grazie per la tua osservazione, a mio avviso però non bisogna fare una battaglia di versetti, ma avere una visione complessiva del messaggio evangelico. Commentavo qui Matteo 25:
pastoredarchino.ch/2023/11/19/…
Comunque è chiaro per me che ci sono interpretazioni differenti.


A Gaza i morti sono 22 mila. Nuovi attacchi in Cisgiordania


All’88° giorno di attacchi israeliani su Gaza il bilancio delle vittime palestinesi è salito a 21.978, per lo più civili. Nuovi attacchi in Cisgiordania L'articolo A Gaza i morti sono 22 mila. Nuovi attacchi in Cisgiordania proviene da Pagine Esteri. ht

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di Redazione

Pagine Esteri, 2 gennaio 2023 – All’88° giorno di attacchi israeliani su Gaza il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia è salito ufficialmente a 21.978, in gran parte civili.

Nelle ultime ore i bombardamenti si sono intensificati soprattutto nella parte centrale e meridionale di Gaza mentre l’esercito israeliano continua ad espandere la sua offensiva di terra anche se ha annunciato che ritirerà alcune delle sue truppe dal nord di Gaza all’interno di un piano di ridispiegamento del suo schieramento militare deciso dai comandi di Tel Aviv. “Alcune unità di riservisti torneranno a casa questa settimana, sapendo che la guerra continua e che avremo ancora bisogno di loro nel 2024” ha spiegato il portavoce delle forze occupanti Daniel Hagari.

Intanto all’estremità meridionale della Striscia, a Rafah, la popolazione teme l’ingresso di forze israeliane di terra che potrebbero posizionarsi al confine con l’Egitto.

Tra i raid più sanguinosi realizzati nelle ultime ore i media palestinesi segnalano un attacco aereo israeliano che ha ucciso 15 palestinesi a Deir el-Balah, nel centro di Gaza.

Le forze occupanti hanno intensificato anche gli attacchi in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha ucciso almeno cinque palestinesi nel corso di un raid realizzato all’alba di oggi nella città di Azzun (Qalqilia), nel nord del territorio occupato.

Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa stamattina una forza militare israeliana ha preso d’assalto Azzun e sono scoppiati scontri tra i giovani palestinesi e i soldati. Per disperdere i manifestanti l’esercito israeliano ha sparato granate stordenti, candelotti lacrimogeni e proiettili veri. Poi, i militari hanno circondato quattro giovani in un edificio residenziale e li hanno uccisi.

Dal 7 ottobre, giorno del sanguinoso blitz di Hamas contro Israele, almeno 320 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito e dai coloni israeliani, mentre circa 5.000 sono stati detenuti illegalmente.

Anche al confine tra Israele e Libano vanno avanti gli scontri con Hezbollah.L’esercito israeliano afferma che 5 soldati sono rimasti feriti negli ultimi attacchi delle milizie sciite libanesi che invece avrebbero perso 4 combattenti. Il governo israeliano starebbe progettando la realizzazione di un muro nel nord del paese per impedire a Hezbollah di bersagliare l’Alta Galilea con i razzi anticarro. Pagine Esteri

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Taiwan Files – Il discorso di Xi, il dibattito tv e la campagna elettorale


Taiwan Files – Il discorso di Xi, il dibattito tv e la campagna elettorale 11440779
Il discorso di fine anno di Xi Jinping e la riposta di Tsai Ing-wen, i temi della campagna elettorale a Taiwan, gli ultimi sondaggi e il dibattito televisivo. Le manovre di Pechino e Washington in vista delle urne. La rassegna di Lorenzo Lamperti con notizie e analisi da Taipei (e dintorni)

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Giappone, Capodanno con terremoto e allerta tsunami


Giappone, Capodanno con terremoto e allerta tsunami 11440736
Un sisma di magnitudo 7.6 ha colpito la costa occidentale della principale isola dell'arcipelago. Il parallelo con l'11 marzo 2011 è inevitabile, ma stavolta il bilancio dei danni sembra essere stato contenuto

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Stile istituzionale addio, nessuno sta più al proprio posto


Stare al proprio posto. L’espressione suona ormai come un vincolo, una rinuncia, una mancanza di carattere. È vero, semmai, il contrario. Ogni carica presuppone una funzione, ogni funzione presuppone uno stile, ogni stile presuppone dei doveri. Dei doveri

Stare al proprio posto. L’espressione suona ormai come un vincolo, una rinuncia, una mancanza di carattere. È vero, semmai, il contrario. Ogni carica presuppone una funzione, ogni funzione presuppone uno stile, ogni stile presuppone dei doveri. Dei doveri formali che, essendo la forma sostanza, se non ottemperati danno origine a violazioni sostanziali.

Un anno si è chiuso, ed una delle tante, possibili, lezioni tratte dall’anno passato è proprio questa: nessuno, o quasi nessuno, è più disposto, o forse addirittura in grado, di stare al proprio posto.

I generali si sono fatti sociologi e, come nel caso dell’ormai celebre Roberto Vannacci, concionano di valori, di famiglia e di geopolitica (‘sto Putin non è mica il demonio che dicono, anzi: lui sì che incarna i valori della tradizione…). I presidenti del Consiglio, come nel caso di Giorgia Meloni, rinunciano volentieri all’aplomb istituzionale e abusano della visibilità dovuta alla carica che ricoprono per offendere, nel senso di attaccare, i leader dell’opposizione come fossero loro gli oppositori e gli altri i governanti.

Persino il Papa fatica a stare al proprio posto. Papa Francesco viola con metodo il protocollo, sceglie di abitare non nel Palazzo Apostolico come i suoi predecessori ma il quello che di fatto è un hotel pontificio, Casa Santa Marta, dichiara di sentirsi “un po’ ingabbiato in Vaticano” e, colpo di scena ultimo, annuncia, senza che nessuno ne sapesse nulla, che quando verrà il momento suo desiderio è quello di essere tumulato non in San Pietro come i papi che l’hanno preceduto ma nella basilica di Santa Maria Maggiore, a due passi dalla stazione Termini.

Tutto legittimo, tutto imprevedibile.

Ad esempio. È previsto che, in quanto presidente della Fondazione della Scala, nel giorno di Sant’Ambrogio il sindaco di Milano assista alla prima della stagione lirica dal palco reale. È una regola, una tradizione, una forma. “Non prenderò posto nel palco reale, ma andrò il platea al fianco di Liliana Segre”, ha fatto sapere Giuseppe Sala prima della prima, con l’evidente intento di buttarla in politica a mo’ di reazione alla presenza, peraltro istituzionale, del presidente del Senato, il post fascista Ignazio La Russa. Poi la mediazione è stata trovata. Liliana Segre è assurta al palco reale e la polemica è finita lì. Ma c’è stata, e mai prima d’ora s’era paventata la possibilità che il sindaco di Milano assistesse alla prima della Scala in platea come un cummenda qualsiasi.

Non è spirito democratico, è demagogia. Il tentativo disperato di non apparire élite. Ma quel che ci appare interessante è notare che mai la demagogia era arrivata a mettere in discussione la solennità di certe forme. Ne cosegue l’osservazione che nessuno, ormai, sta più al proprio posto. E che, a furia di derogare in cerca dell’applauso “popolare”, si è finiti per svalutare il posto in quanto tale, cioè la funzione, cioè l’autorità che da quella funzione promana. Buon anno a tutti.

Huffington Post

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Indagine sul Fediverso 2023: il primo sondaggio on line sulla comunità italiana dei social federati. Vuoi partecipare? Il sondaggio scade il 15 gennaio

Come sei finito dentro al Fediverso? Quali sono le cose che ti piacciono di più e quelle che ti piacciono meno? Quali sono gli aspetti più interessanti? Quanto usi le istanze in cui sei iscritto o le app che hai scaricato?

Indagine sul Fediverso 2023: il sondaggio scade il 15 gennaio!!!


Abbiamo preparato un questionario anonimo dedicato a tutti gli utenti del Fediverso italiano. Si tratta del primo tentativo di indagare ad ampio spettro l'utilizzo che gli utenti del "Fediverso libero" fanno dei loro social.


Alcune parti sono espressamente dedicate agli utenti di Friendica e in particolare a quelli dell'istanza Poliverso, per far avere a noi amministratori di poliverso.org un riscontro sull'usabilità del sistema in particolare:

1. sulla reattività del sistema dopo la migrazione al nuovo server dedicato
2. sull'ergonomia dell'interfaccia dopo l'ìaggiornamento alla rel. 2023.12

Il questionario è anonimo, ma gli utenti che volessero chiedere delucidazioni in forma non anonima possono contattare gli amministratori presso i seguenti account:

  • @admin@poliverso.org
  • @notizie@poliverso.org
  • @informapirata@poliverso.org
  • @poliverso@mastodon.online
  • @informapirata@mastodon.uno


NB: i dati raccolti sono anonimizzati e conservati all'interno di un cloud criptato: verranno utilizzati dai soli amministratori di Poliverso secondo la stessa politica prevista e con lo stesso titolare dei dati indicato per poliverso.org e con l'obiettivo di


  1. informare l'utenza del Fediverso sulle tendenze rilevate pubblicando post di carattere informativo dagli account di servizio di poliverso.org o sui canali social legati all'account di informapirata che impiegheranno solo dati aggregati;
  2. raccogliere riscontri da parte degli utenti dell'istanza poliverso.org al fine di apportare miglioramenti al servizio

La raccolta dei dati proseguirà fino al 15 gennaio e i dati raccolti verranno conservati presso il nostro account cryptpad per non più di sei mesi dalla chiusura del sondaggio prevista per il 15 gennaio alle ore 16:00

Ti ricordiamo che puoi sostenere il nostro progetto attraverso due canali di finanziamento:


  1. Ko-Fi: ko-fi.com/poliverso
  2. Liberapay: liberapay.com/poliverso




Guarda il video di un intero giorno su Marte ripreso da Curiosity l Passione Astronomia

"I due video in bianco e nero mostrano la giornata dell’8 novembre, il 4.002° giorno marziano, o sol, della missione. Il rover ha catturato la propria ombra che si spostava sulla superficie di Marte utilizzando le sue Hazard-Avoidance Camera in bianco e nero, o Hazcams."

passioneastronomia.it/guarda-i…



Lavinia Mennuni, una ricca che vuole più multipare



Nel dicembre 2023 l'agenda "occidentalista" lascia spazio anche a oziose considerazioni sulle aspirazioni più o meno lecite delle giovani donne.
Da Roma una ricca di nome Lavinia Mennuni avalla graziosamente eventuali aspirazioni a maternità precoci e ripetute, probabilmente in considerazione dello spauracchio della "sostituzione etnica".
La cosa interessante è che in quel Regno Unito che è da molti decenni fonte di ispirazione per lo stesso areale politico -l'ascesa di #JavierMilei in #Argentina ha persino ridato fiato alla feccia liberista ammiratrice di #MargaretThatcher- la condizione di multipara è stata per molti anni oggetto di scherno proprio da parte degli ambienti conservatori.
Nel suo Chavs #OwenJones ricorda il personaggio di #VickyPollard ideato da Matt Lucas e David Walliams. Vicky Pollard è l'archetipo della grottesca ragazza madre della classe operaia: sessualmente promiscua, incapace di mettere insieme due parole e con problemi comportamentali molto seri.
Invece di corteggiare gli ambienti marginali e abietti per trarne suffragi, i conservatori britannici hanno almeno il buon gusto di schernirli con coerenza.


Le risoluzioni Onu su Israele ci sono. Perché nessuno le fa rispettare? I Ventuno.news

"È noto che gli insediamenti israeliani sono illegali, che l’annessione è illegale, che la negazione dell’autodeterminazione palestinese è illegale, che le violazioni dei diritti umani sono diffuse, che la Quarta Convenzione di Ginevra va applicata nella sua interezza, che nessuna di queste innumerevoli risoluzioni è stata adottata e nulla è stato imposto a Israele per conformarsi all’ordine internazionale basato su regole precise."

ventuno.news/2023/12/le-risolu…



Il Sudafrica denuncia Israele alla Corte Internazionale di Giustizia: “A Gaza genocidio deliberato”


La richiesta è che la Corte si riunisca per valutare le accuse contenute nella documentazione presentata e fare in modo che ulteriori atti di genocidio vengano evitati L'articolo Il Sudafrica denuncia Israele alla Corte Internazionale di Giustizia: “A Ga

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Pagine Esteri, 30 dicembre 2023. Il Sudafrica ha denunciato ieri sera Israele alla Corte Internazionale di Giustizia. L’accusa, mossa all’interno di un documento di 84 pagine, è quella di compiere deliberatamente un genocidio, tentando ripetutamente di distruggere i palestinesi in quanto gruppo. Tali intenzioni, secondo i rappresentanti sudafricani, sono state più volte chiaramente espresse dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della difesa Yoav Galant.

Oltre ai bombardamenti e alle uccisioni mirate, la documentazione fa riferimento alla scelta deliberata, da parte del governo israeliano, di infliggere condizioni di vita intese a distruggere una parte sostanziale del gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese.

La richiesta del Sudafrica è che la Corte Internazionale si riunisca per valutare le accuse e fare in modo che ulteriori atti di genocidio vengano evitati.

La Corte internazionale di giustizia è l’organo giurisdizionale principale delle Nazioni Unite. Il suo scopo è quello di definire in base al diritto internazionale controversie giuridiche presentate dagli Stati e di dare pareri su questioni sottoposte da organismi delle Nazioni Unite e da agenzie indipendenti.

Israele ha commentato, attraverso il portavoce del Ministero degli affari esteri Lior Haiat, che la richiesta del Sudafrica “costituisce un uso spregevole della Corte” e che il governo sudafricano starebbe “cooperando con un’organizzazione terroristica che chiede la distruzione dello Stato di Israele”, aggiungendo poi che Hamas è “responsabile della sofferenza dei palestinesi nella Striscia di Gaza, perché li usa come scudi umani e ruba loro aiuti umanitari”.

Lior Haiat ha dichiarato inoltre che “Israele è impegnato nel diritto internazionale e agisce in conformità con esso e dirige i suoi sforzi militari solo contro l’organizzazione terroristica di Hamas e le altre organizzazioni terroristiche che cooperano con Hamas. Israele ha chiarito che i residenti della Striscia di Gaza non sono il nemico e sta facendo ogni sforzo per limitare i danni ai non coinvolti e per consentire agli aiuti umanitari di entrare nella Striscia di Gaza”.

Nel documento presentato alla Corte Internazionale di Giustizia, si legge, tra le altre cose:

“I fatti invocati dal Sudafrica nel presente ricorso e che dovranno essere ulteriormente sviluppati nel presente procedimento dimostrano che, in un contesto di apartheid, espulsione, pulizia etnica, annessione, occupazione, discriminazione e continua negazione del diritto del popolo palestinese alla autodeterminazione – Israele, in particolare dal 7 ottobre 2023, non è riuscito a prevenire il genocidio e non è riuscito a perseguire l’incitamento diretto e pubblico al genocidio. Ancora più grave, Israele si è impegnato, si sta impegnando e rischia di impegnarsi ulteriormente in atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza. Tali atti includono l’uccisione, il causare gravi danni mentali e fisici e l’infliggere deliberatamente condizioni di vita intese a provocare la distruzione fisica come gruppo.

Le ripetute dichiarazioni dei rappresentanti dello Stato israeliano, anche ai massimi livelli, del presidente, del primo ministro e del ministro della Difesa israeliani esprimono intenzioni genocide. Tale intenzione deve essere correttamente dedotta anche dalla natura e dalla condotta dell’operazione militare israeliana a Gaza, tenuto conto, tra l’altro, dell’incapacità di Israele di fornire o garantire cibo, acqua, medicine, carburante, riparo e altra assistenza umanitaria essenziale per l’assediato popolo palestinese, spinto sull’orlo della carestia.

Ciò emerge chiaramente anche dalla natura e dalla portata degli attacchi militari israeliani contro Gaza, che hanno comportato il bombardamento prolungato per più di 11 settimane di uno dei luoghi più densamente popolati del mondo, costringendo all’evacuazione di 1,9 milioni di persone, l’85% della popolazione di Gaza dalle loro case e spingendoli in aree sempre più piccole, senza un riparo adeguato, in cui continuano ad essere attaccati, uccisi e feriti.

Israele al momento ha ucciso oltre 21.110 palestinesi, tra cui oltre 7.729 bambini – con oltre 7.780 altri dispersi, presumibilmente morti sotto le macerie – e ha ferito oltre 55.243 altri palestinesi, causando loro gravi danni fisici e mentali. Israele ha inoltre devastato vaste aree di Gaza, compresi interi quartieri, e ha danneggiato o distrutto oltre 355.000 case palestinesi, insieme a estesi tratti di terreni agricoli, panifici, scuole, università, aziende, luoghi di culto, cimiteri, centri culturali e di siti archeologici, edifici municipali e tribunali e infrastrutture critiche, comprese strutture idriche e igienico-sanitarie e reti elettriche, perseguendo al contempo un attacco implacabile al sistema medico e sanitario palestinese.

Israele ha ridotto e continua a ridurre Gaza in macerie, uccidendo, ferendo e distruggendo la sua popolazione e creando condizioni di vita calcolate per provocare la loro distruzione fisica come gruppo”.

All’inizio di novembre il Sudafrica aveva ritirato i propri diplomatici in Israele e l’Assemblea Nazionale sudafricana ha votato la sospensione di tutte le relazioni diplomatiche con Tel Aviv.

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Così il clima impatta sulla sicurezza nazionale


Con l’aumento delle temperature e il crescente numero di calamità naturali globali, i cambiamenti climatici sono ormai classificati come una minaccia per le sicurezze nazionali. E dunque non a caso la Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamen

Con l’aumento delle temperature e il crescente numero di calamità naturali globali, i cambiamenti climatici sono ormai classificati come una minaccia per le sicurezze nazionali. E dunque non a caso la Cop28, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che quest’anno si è tenuta a Dubai, ha visto la presenza di una delegazione del dipartimento di Difesa (DoD) statunitense per discutere su come affrontare l’evoluzione dei cambiamenti climatici e migliorare la risposta alle sfide future.

Una questione urgente

La Strategia di sicurezza nazionale e di difesa nazionale statunitense del 2022 hanno definito questa decade come “decisiva” per affrontare il tema dei cambiamenti climatici. Secondo i dati delle Nazioni Unite se non si rispetteranno i termini degli Accordi di Parigi, la temperatura del Pianeta salirà oltre 1.5 gradi, rispetto ai livelli pre-industriali, comportando fenomeni irreversibili. Per questo motivo le difese nazionali considerano i cambiamenti climatici come una minaccia da affrontare attraverso nuove soluzioni e applicazioni tecnologiche. Queste sfide richiedono una risposta globale e coordinata, possibile solo attraverso un impegno comune.

L’azione statunitense

Fin dall’inizio del proprio mandato, l’amministrazione Biden ha identificato i cambiamenti climatici come un elemento cruciale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Per questo motivo, il DoD ha condotto un’analisi approfondita sui rischi legati ai fenomeni climatici, riconoscendo le minacce che questi comportano sugli interessi strategici del Paese e il possibile impatto globale delle iniziative atte ad affrontarli. Tali considerazioni sono state integrate nella pianificazione, nel bilancio e negli accordi con alleati e partner.

Infrastrutture militari resilienti

Il DoD ha messo in pratica diverse misure per rendere le proprie infrastrutture più resilienti dal punto di vista energetico e capaci di affrontare potenziali impatti climatici. Ne è un esempio l’ottimizzazione delle rotte navali per migliorare l’efficienza dell’uso di carburante e per estendere le capacità operative. Infatti, una maggiore indipendenza energetica delle forze terrestri e dei sistemi di combattimento può comportare una riduzione dei rischi logistici. Gli investimenti in queste abilità mirano a rendere le forze armate più resilienti, consolidando la loro forza combattiva complessiva.

Gli impatti diretti dei cambiamenti climatici

La Strategia nazionale statunitense del 2022 ha messo in luce quanto il cambiamento climatico stia plasmando il panorama operativo delle forze armate, generando nuove minacce geopolitiche e aumentando la richiesta di interventi. Gli impatti climatici si manifestano sia in maniera diretta, minacciando infrastrutture e catene di approvvigionamento militari con eventi meteorologici estremi, sia in modo indiretto.

…e le conseguenze indirette

Compromettendo la capacità operativa e mettendo a repentaglio le basi navali, lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello del mare rappresenta un effetto indiretto di notevole portata. Inoltre, tra gli impatti indiretti va annoverato il rischio crescente di flussi migratori dovuti all’inabitabilità climatica, con conseguenti disordini, instabilità e disuguaglianza sociale. In questo contesto, il cambiamento climatico può avere delle ripercussioni significative sulla sicurezza globale, richiedendo una risposta ampia e articolata sia sul fronte militare sia su quello umanitario.


formiche.net/2023/12/clima-imp…


in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Si, ma Meta potrebbe accedere comunque ai miei dati, perciò spero che questa roba venga portata anche sugli altri social del fediverso.
in reply to Ryoma123

@Ryoma123 no, non più di quanto non possa accedere ai tuoi dati uno scraper. I dati pubblici del tuo profilo, sono pubblici perché il fediverso non è una darknet e qualunque bot follower di facebook potrebbe prendere i tuoi dati e darli a Zuckerberd in un pacchetto regalo...

Diciamo che il silenziamento è una misura più che adeguata per tutelare gli utenti della propria istanza. Ma nessuna contromisura è sufficiente a tutelare gli utenti che espongono pubblicamente biografia, collegamenti e messaggi.

La soluzione trovata dagli sviluppatori di Friendica è molto intelligente per evitare uno scraping massivo sulla singola istanza, ma chiaramente lascia il tempo che trova



di Alisa Del Re, 29.12.2023 - Dizionario di fine anno Le giovani donne si sentono oggi più a rischio, proprio perché sono più libere: hanno un orizzonte p


Il Consiglio regionale dell'Abruzzo con un emendamento notturno alla legge di bilancio ha sostanzialmente cancellato la Riserva naturale del Borsacchio nel comu


VagAnti


Se nessuno è mai responsabile di niente è segno che nessuno è capace di niente, che nessuno si sente autore delle scelte che compie. Come se si vivesse in un galleggiare di sugheri, incapaci di sottrarsi alla corrente degli eventi. Invece le responsabilit

Se nessuno è mai responsabile di niente è segno che nessuno è capace di niente, che nessuno si sente autore delle scelte che compie. Come se si vivesse in un galleggiare di sugheri, incapaci di sottrarsi alla corrente degli eventi. Invece le responsabilità esistono e coinvolgono molti.

Il ministro dell’Economia ha ricordato ai colleghi deputati che «il Mes non è né la causa né la soluzione dei nostri problemi. Il nostro problema si chiama debito, in particolare quanto costa». Ha aggiunto che l’idea di indebitarsi all’infinito è una droga allucinogena e che il bonus 110% è una mega dose di quella droga. Ha ragione. Giancarlo Giorgetti è una persona seria, ma per essere credibili non ci si può limitare a quelle – corrette – osservazioni, occorre anche assumersene la responsabilità.

Gli crediamo sulla parola, quando afferma di non avere mai detto, ai colleghi europei, che il Meccanismo europeo di stabilità sarebbe stato ratificato, ma non significa niente. Un ministro non è lì per fare previsioni, ma affermazioni. Andava o no ratificato, era nell’interesse dell’Italia e dell’Unione monetaria europea? Certamente sì. E Giorgetti lo sa bene. Se lui stesso fosse stato contrario avrebbe dovuto dirlo, non limitarsi alla banale osservazione che la ratifica è una competenza parlamentare. Oltre tutto lui è parlamentare oggi come lo era quando la riforma del Mes fu negoziata e il Parlamento ne autorizzò la firma. E se, come credo, aveva sperato in una ratifica, aveva il dovere di dirlo. Non di fare il turacciolo vagante. Dirlo e battersi, non rimpiattarsi.

Certo che il Mes non crea problemi, mentre che non serva a risolverli è tutto da vedersi. Anche il Pronto soccorso non risolve i problemi di una persona sana ma, se ha un cervello, anche da sano si sente più tranquillo, sapendo che esiste.

Il debito non lo ha portato la cicogna. Solo per stare all’ultimo atto (osceno), quello del 110%: fu varato dal secondo governo Conte (M5S e Pd), ma quando il governo Draghi (di cui Giorgetti era ministro) provò a limitarne la devastazione c’era anche la Lega a difendere il superbonus superdilapidazione. Come c’erano Fratelli d’Italia e Forza Italia. Fa bene Giorgetti a tenere duro – vedremo quanto – per evitare che il dissanguamento continui, ma ha il dovere politico e morale di riconoscere che vi ha compartecipato. Altrimenti ciascuno può dire quello che gli pare, cambiando posizione dalla sera alla mattina. Che è il (mal)costume adottato da una classe politica che vaga raccogliendo consensi nel proporsi come ‘anti’ gli altri. Salvo poi governarci assieme, come Giorgetti e la Lega hanno fatto.

A questo punto corre l’obbligo di aggiungere: come sono vaganti al governo lo sono anche all’opposizione. Ma è un obbligo ipocrita, una constatazione sterile. Intanto perché l’ultimo guaio l’ha combinato chi governa e poi perché l’odierna colpa dell’opposizione è di non essere capace di proporre una seria e credibile alternativa. Sul resto, però, sugli errori che hanno determinato quel debito, sono compartecipi gli uni degli altri. Tanto che quelli che prendono voti ‘anti’ provano a nascondere che dovrebbero essere anche anti sé stessi.

Le colpe non sono soltanto di un colpevole e sugheroso mondo politico, ricadono anche su di noi. Guardate la scena, guardate il modo in cui smottano i consensi elettorali, guardate la storia della presunta seconda Repubblica – il solo esempio di una democrazia in cui chi governa non vince mai le elezioni – e avrete chiaro che quella classe politica rispecchia il Paese che la vota.

Siamo responsabili di tollerare gli irresponsabili, oramai giunti alla teorizzazione dell’irresponsabilità. Si è convinti che galleggiare giovi, al punto che si sono prodotti due fenomeni: a. ciascuna rendita e corporazione si occupa di reclamare per sé, nell’indifferenza degli altri, che non considera (come è) il debito un costo a suo carico; b. i consensi si muovono altalenando per tifoserie, senza legami con alcuna coerenza.

Brutta roba e senza futuro.

La Ragione

L'articolo VagAnti proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Giorgetti non molli e si ispiri ai suoi tre illustri predecessori liberali


Cosa dovrebbe fare Giancarlo Giorgetti? Semplice, non mollare. E nei momenti più neri uscire a piedi dal retro del ministero dell’Economia per trovare ispirazione osservando la statua bronzea di Quintino Sella, così come i ritratti di Marco Minghetti e di

Cosa dovrebbe fare Giancarlo Giorgetti? Semplice, non mollare. E nei momenti più neri uscire a piedi dal retro del ministero dell’Economia per trovare ispirazione osservando la statua bronzea di Quintino Sella, così come i ritratti di Marco Minghetti e di Luigi Einaudi di cui certo nel Palazzo che occupa vi è traccia. Tre predecessori di Giorgetti al ministero un tempo detto delle Finanze: tre modelli cui ispirarsi per affrontare con responsabilità e cognizione di causa le traversie del tempo presente.

Lo spread era a 550, nel decennio successivo all’Unità d’Italia la spesa pubblica era cresciuta del 50%. Dopo aver fondato la Banca d’Italia e l’omonima banca privata, trovandosi a ricoprire la funzione di ministro delle Finanze Sella fece quel che era doveroso fare nell’interesse del Paese: introdusse una tassa sul macinato che nell’immediato lo rese bersaglio della satira e della piazza, ma che poi lo consacrò a vita come uomo delle Istituzioni. Quintino Sella riuscì così a pareggiare il bilancio del Regno. Un mito.

Di Marco Minghetti, altro nobile esponente della Destra storica, si ricorda l’abitudine di segnare ogni sera a matita il livello di petrolio nelle lampade del ministero delle Finanze per evitare che nella notte qualche inserviente ne taccheggiasse il contenuto. Quanto a Luigi Einaudi, già governatore della Banca d’Italia, ministro delle Finanze, del Tesoro e del Bilancio, primo presidente della Repubblica eletto e faro del pensiero liberale italiano ed internazionale, si rammenta in particolare un aneddoto. Quando, nel 1970, invitò a colazione al Quirinale alcuni giornalisti di vaglia tra cui Ennio Flaiano. Arrivati alla frutta, il Presidente prese dal vassoio una grande pera e ritenendola esorbitante rispetto al proprio appetito chiese ai commensali chi la volesse spartire con lui. Flaiano fu lesto ad alzare la mano. Ne seguì un articolo sul Corriere della Sera che, sotto il titolo “La Repubblica della pera indivisa”, consacrò il mito di Einaudi come uomo di Stato attento ai conti, contrario agli sprechi, dedito alla parsimonia. Detto in un unico concetto oggi apparentemente tornato di moda: sensibile all’interesse nazionale.

C’è chi rammenta un’impossibile caccia agli spilli che le erano caduti sul prato innanzi alla residenza presidenziale da parte della signora Ida, moglie di Einaudi. E chi ricorda i cartelli vergati a mano dal Presidente e affissi nei bagni della tenuta piemontese di Dogliani. Era scritto: “Prima di aprire il rubinetto, chiudere il tappo. Lavarsi nell’acqua corrente è uno spreco inutile. Ci si lava altrettanto bene in poca come in molta acqua“.

Ora, senza fare della facile demagogia a contrario, è chiaro a tutti che i tempi sono cambiati, che la politica è oggi la più precaria delle carriere e che del conio umano di quei tre grandi liberali si è ormai rotto lo stampo. Resta, tuttavia, il problema di uno Stato gravato da un debito pubblico senza precedenti e di una classe politica naturalmente incline all’irresponsabilità sia rispetto agli impegni europei (leggi Mes) sia rispetto ai conti pubblici (leggi superbonus) sia rispetto alle clientele (leggi balneari). In tali circostanze, il ministro dell’Economia è tra gli uomini di governo quello che ricopre la posizione più scomoda. Se cede alle pressioni dei partiti danneggia lo Stato, se privilegia l’interesse dello Stato danneggia i partiti. E dunque se stesso. Se poi, come gli è stato chiesto da alcuni esponenti delle opposizioni, si dimettesse, salverebbe la propria coscienza, ma distruggerebbe la propria carriera, e, presumibilmente, consentirebbe ad un qualche manutengolo di partito di occupare il suo posto avendo come unico faro la propria, personale, ascesa politica.

Giancarlo Giorgetti sapeva cosa lo aspettava quanto ha accettato la nomina. Tenga la schiena dritta e faccia il possibile per onorare la memoria dei suoi tre illustri predecessori. Fare il massimo del possibile è un concetto relativo. Ma in politica è l’unico parametro che può fare di un uomo un uomo di Stato. I cialtroni non mancano, di idealisti sono piene le fosse.

Formiche.net

L'articolo Giorgetti non molli e si ispiri ai suoi tre illustri predecessori liberali proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



NUDM sorpassa il patriarcato a destra l La Città Futura

«Come si può essere dalla parte delle donne oppresse, tanto più se migranti e fare finta di non vedere che la prostituzione riguarda al 90% fenomeni di tratta e di sfruttamento delle donne migranti, e non l’infima percentuale di coloro che sceglierebbero questo tipo di occupazione? Come si può sostenere una posizione simile e non curarsi del fatto che per difendere la “libertà di poter lavorare col proprio corpo” di una manciata di persone si calpesta la quotidianità delle migliaia di persone che nella prostituzione vivono un inferno dal quale risulta loro impossibile districarsi?»

lacittafutura.it/editoriali/nu…



Una sintesi di tutte le riflessioni avvenute a proposito di Threads, all'interno di mastodon.uno e della chat matrix dedicata ai suoi utenti

> Vigileremo su come si comporterà Threads. Ma per ora Mastodon.uno in via cautelativa lo ha silenziato, questo impedirà di vedere utenti #Threads nelle timeline pubbliche ma potrete sempre decidere di seguire qualche amico o qualche account utile che ancora non si decide a trasferirsi su mastodon.

@Che succede nel Fediverso?


Threads e il Fediverso


Molte persone su Mastodon hanno perso la testa per l'ingresso di Threads nel fediverso, così ho voluto dare la mia opinione su questo spettacolo poco edificante.

Nel fediverso alcune istanze hanno iniziato a bloccare Threads a livello di istanza. Come amministratore di Mastodon.uno, mi è stato chiesto in molte occasioni se vieteremo threads a livello di istanza.

Non lo faremo, perchè basta silenziarlo e gli utenti se credono possono pure bloccarlo e isolarsi al 100% da threads ed ecco perché...

Privacy: Meta non ha bisogno di ActivityPub per assorbire i vostri dati o metadati


L'argomentazione secondo cui l'adesione di Threads al fediverso è negativa per la nostra privacy è una cazzata.

Il punto è che Mastodon ha un'API aperta e quasi tutte le cose pubblicate sono pubbliche. Perciò sarebbe banale per Meta (o per chiunque altro Big Tech) appropriarsi di tutto questo senza tanto clamore mediatico. In effetti, c'è già chi può farlo basta creare o acquistare un'istanza per raccogliere tutti i dati.

Prendiamo ad esempio il mio profilo: mastodon.uno/@filippodb. È tutto lì, scaricabile. La timeline locale di qualsiasi istanza è pronta per essere inghiottita in qualsiasi centro dati Meta. Piuttosto sarebbe utile impostare

Questo non tiene conto del fatto che Mastodon ha un'API che chiunque può usare per estrarre . Potrebbero seguire la timeline locale su Mastodon.uno e probabilmente otterrebbero comunque il 90% dei dati che vogliono, ammesso che ne vogliano qualcuno. Oppure creare un account su qualche centinaio di istanze e ottenere i dati in questo modo. Ma non lo faranno perché non è per questo che lo fanno.

Lo fanno perché devono farlo. L'UE sta imponendo a tutte le grandi aziende tecnologiche di essere più aperte e interoperabili. Hanno lanciato il servizio nell'UE solo ieri e ci è voluto così tanto perché stavano facendo cose subdole con il tracciamento per le quali l'UE li avrebbe multati immediatamente.

A mio parere chi defedera threads è come chi crea un servizio email, la rende disponibile a tutti e poi all'improvviso blocca tutti gli indirizzi gmail perché non gli piace cosa fa Google con tutte le motivazioni etiche e morali e di privacy del mondo! È ovvio che è facile dipingere meta e gmail come il male in terra. Ma un operatore email non blocca una email perchè il proprietario è un capitalista della sorveglianza, lo blocca perchè è una grande fonte di spam e di truffe.

Ok, ora il protocollo activitypub non è rispettato da threads e ci sta un silenziamento preventivo ma se threads rispetterà il protocollo sarà possibile a chi è su threads seguire gli utenti mastodon e magari un giorno migrare su mastodon con tutti i propri follower, perchè impedirlo? Alla fine avere mastodon è come avere una email tutanota o protonmail, una email sicura con cui si può comunicare anche con gmail. Ora su M1 le comunicazioni con threads vengono segnalate come “sospette” ma spetta ad ogni persona decidere se è spam da evitare o se vi va di ricevere comunicazioni, non ci deve essere una persona che decida per voi.

Cosa si guadagna a impedire agli utenti della propria istanza di seguire i loro amici e familiari che hanno scelto di utilizzare Threads, se non farli passare a Threads? Un singolo utente può bloccare un'istanza da solo, il che è il bello di Mastodon: gli utenti possono scegliere di bloccare o non bloccare ciò che vogliono. Oppure possono scegliere di seguire gli account threads senza usare l'app proprietaria di meta che ti succhia tutti i dati dallo smartphone.

Qui non sono i benvenuti!


Un'altra argomentazione che ho letto qualche volta, a parte la privacy, è che Meta non siano i benvenuti nel fediverso. Questo mi lascia perplesso.

Il fatto è che come admin non abbiamo il diritto di dire chi è o non è il benvenuto, e ogni persona/entità ha la possibilità di usare il fediverso fintanto che rispetta le regole.

Non vogliamo pubblicità qui!


Questo posso accettarlo. Nessuno vuole vedere pubblicità sul fediverso, e potete scommettere che se c'è un modo per Meta di farlo, lo faranno assolutamente.

Ma non sono sicuro che sia possibile. L'unico modo che vedo per farlo sarebbe quello di iniettare annunci pubblicitari come post di activitypub nei feed degli utenti. Gli annunci sono di solito iniettati tramite JavaScript e questo non si tradurrebbe nel fediverse perché la vostra istanza non saprebbe come analizzarlo.

Inoltre, non sono un legale, ma credo che se Meta dovesse iniettare annunci nelle timeline degli utenti in modo da mostrarli su altre piattaforme, le conseguenze legali sarebbero notevoli.

Perché Mastodon.uno silenzia Threads


Il fediverso si federa con una tonnellata di server e di persone, rendendo così il tutto più vario e popolare, sicuramente è una buona cosa aggiungere molte nuove persone. Potremo aprire le porte a persone che prima non erano a conoscenza del Fediverso e successivamente potrebbero essere in grado di spostarsi sul Fediverso e quindi perchè no, aprire nuove istanze, perchè quindi non dare un bel punto di approdo ma silenziare?

Abbiamo deciso di aspettare e vedere. Penso che il blocco delle istanze di Threads sia ridicolo, francamente, se non si vogliono vedere messaggi di threads il silenziamento basta.

Se le persone su Mastodon.uno non vogliono avere nulla a che fare con Threads, va benissimo. C'è la possibilità di bloccare interi domini a livello di utente. Quindi, se siete così preoccupati, sentitevi liberi di bloccare threads.net sul vostro account. Questo lascerà comunque Threads aperto a coloro che, come me, vogliono aspettare e vedere come andranno le cose.

Gestire un'istanza è molto difficile, spesso ci vengono gettati addosso un carico di responsabilità enorme. ma specialmente in questo caso è veramente facile bloccarlo da soli con un paio di click

Pensieri finali


Vigileremo su come si comporterà Threads. Ma per ora Mastodon.uno in via cautelativa lo ha silenziato, questo impedirà di vedere utenti threads nelle timeline pubbliche come se nulla fosse successo e a parte il fatto che potrete decidere di seguire qualche amico su threads che ancora non si decide a trasferirsi su mastodon.


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FPF in 2023: A Year in Review


As 2023 comes to an end, we want to reflect on a year that saw the Future of Privacy Forum (FPF) continue to expand its presence globally and domestically while organizing engaging events, publishing thought-provoking analysis, providing the latest expert

As 2023 comes to an end, we want to reflect on a year that saw the Future of Privacy Forum (FPF) continue to expand its presence globally and domestically while organizing engaging events, publishing thought-provoking analysis, providing the latest expert updates, and more. FPF continues to convene industry experts, academics, consumer advocates, and other experts to explore the challenging issues in the data protection and privacy field.

The AI Impact

2023 was the year of AI. We saw AI technologies catapulted into the mainstream with Generative AI tools such as ChatGPT, Google Bard, and others. AI continues to have countries worldwide working to regulate the technology and companies scrambling to figure out how to navigate AI amongst their employees and their products and services.

To respond to the demand for understanding in AI, FPF worked with stakeholders on best practices, provided in-depth training on AI-related topics, and discussed the evolving impact of this technology with many of you at roundtable discussions, expert panels, and more.

Here are some of FPF’s biggest AI moments of 2023:

  • Released the Generative AI Internal Policy Checklist, guiding organizations using or developing new generative AI internal policies.
  • Offered practical recommendations focused on responsibility and ethics influenced by leading policy frameworks in our Best Practices for AI and Workplace Assessment Technologies.
  • Hosted our first-ever Japan Privacy Symposium where Data Protection and Privacy Commissioners of the G7 DPAs discussed their approaches to regulating AI.
  • Published a step-by-step guide on Conformity Assessments Under the proposed EU AI Act, along with an accompanying infographic in collaboration with OneTrust.
  • Discussed alternative solutions for processing of (personal) data with Machine Learning at CPDP Brussels and generative AI systems in Asia-Pacific during Singapore’s PDP Week.
  • Participated in a Capitol Hill briefing hosted by the Wilson Center and Seed AI in conjunction with the Congressional Artificial Intelligence Caucus “AI Primer: AI in the Workplace,” highlighting FPF’s Best Practices.
  • Provided testimony on the responsible use and adoption of AI technologies in New York City classrooms.
  • Published insightful op-eds in WIRED discussing the intersection of AI and immersive technologies and The Hill on generative AI and elections.
  • Tracked AI legislation, guidelines, and initiatives in the United States, the European Union, Brazil, and China and highlighted the many DPA investigations into generative AI.
  • Held stakeholder workshops on the current regulation of generative AI throughout the APAC region.
  • Organized a session at the Global Privacy Assembly on the use of public information for LLM training.
  • Relaunched the FPF Training program, providing in-depth expert sessions on topics such as the EU AI Act, the fundamentals of AI and machine learning, and more.


Continuing FPF’s Global Reach

In 2023, FPF closely followed and advised upon significant developments in Asia, the European Union, Africa, and Latin America. We also discussed privacy and data protection with many of you at key conferences and events across the globe, including in Washington, DC, Brussels, Tokyo, Singapore, Bermuda, and Tel Aviv.

As India’s Digital Personal Data Protection Act sprinted through its final stages in August after several years of debates, postponements, and negotiations, FPF provided an in-depth, comprehensive explainer of its important aspects and key provisions, as well as discussed its extraterritorial effects in a LinkedIn Live conversation. The Act also focused on protections for the processing of personal data of children and introduced the concept of “verifiably safe” measures and, FPF in partnership with The Dialogue released a Brief containing a Catalog of Measures for “Verifiably Safe” Processing of Children’s Personal Data Under India’s Digital Personal Data Protection Act (DPDPA) 2023. In partnership with NASSCOM, FPF also hosted a webinar series on the consent regime under India’s new Digital Personal Data Protection Act of 2023.

FPF saw its presence in Asia continue to grow as the FPF Asia-Pacific office entered its third year. FPF and S&K Brussels hosted the first-ever Japan Privacy Symposium in Tokyo, providing insight into the regulatory priorities of the G7 DPAs and global thought leadership on the interaction of data protection and privacy laws with AI. During Singapore’s PDP Week, our Asia-Pacific team held a roundtable on the governance implications of generative AI systems, spoke at the Asia Privacy Forum, and hosted an in-person training on the EU AI Act.

FPF remains consistently active in the European Union, with several engaging events bringing together the European data privacy community and numerous thought-provoking blogs, reports, and analyses published in 2023. FPF launched its in-depth report on enforcement of the EU’s GDPR Data Protection by Design and by Default obligations and hosted our 7th Annual Brussels Privacy Symposium with the Brussels Privacy Hub of Vrije Universiteit Brussel, which included opening remarks by European Commissioner for Justice Didier Reynders and European Data Protection Supervisor Wojciech Wiewiórowski. We also analyzed the regulatory strategies of European DPAs for 2023 and beyond in our continuing series.

We were honored to see our team, FPF VP for Global Privacy Dr. Gabriela Zanfir-Fortuna, Senior Counsel for Global Privacy Katerina Demetzou, and former Senior Counsel for Global Privacy Sebastião Barros Vale, receive the prestigious Stefano Rodotà Award for their paper, “The Thin Red Line: Refocusing Data Protection Law on ADM, A Global Perspective with Lessons from Case-Law.”

In addition, our global experts provided analysis on privacy and data protection developments in Vietnam, Nigeria, Australia, Tanzania, and the African Union and published an overview comparing three regional model contractual frameworks for cross-border data transfers.

U.S. Legislative Activity

In 2023, FPF played a key role in informing regulatory agencies and state legislatures on privacy in various emerging technologies, such as AI. Our experts testified before state legislatures, provided informative analysis, submitted regulatory comments, and more.

We provided recommendations and filed comments with the:

  • U.S. Department of Health and Human Services Office for Civil Rights regarding the Notice of Proposed Rulemaking on extending additional protections to reproductive health care data under the Health Insurance Portability and Accountability Act.
  • U.S. Federal Trade Commission regarding the Notice of Proposed Rulemaking to clarify the scope and application of the Health Breach Notification Rule, and again regarding the use of “Privacy-Protective Facial Age Estimation” as a potential mechanism for verifiable parental consent under the Children’s Online Privacy Protection Act Rule.
  • California Privacy Protection Agency to inform the Agency’s rulemaking to implement the California Privacy Rights Act amendments to the California Consumer Privacy Act’s provisions on cybersecurity audits, risk assessments, and automated decision-making.
  • National Telecommunications and Information Administration in response to their request for comment on privacy, equity, and civil rights, and again in response to their request for comment on Kids Online Health and Safety as part of the Biden-Harris Administration’s Interagency Task Force on Kids Online Health & Safety.
  • Consumer Financial Protection Bureau in response to their request for comment regarding data portability for financial products and services, and again in response to their Request for Information (RFI) Regarding Data Brokers and Other Business Practices Involving the Collection and Sale of Consumer Information.


2023 also saw developments in various U.S. state commercial privacy laws. We found that the number of state laws increased from five to twelve (or, arguably, thirteen), and in response, provided timely analysis in Iowa, Indiana, Montana, Tennessee, Florida, Texas, Connecticut, Oregon, Utah, and Delaware. In addition, Washington and Nevada became the first to pass broad-based consumer health data privacy legislation. Earlier this month, our Director for U.S. Legislation Keir Lamont took a look ahead at the state privacy landscape in 2024.

For the 13th year, FPF recognized leading privacy research and analytical work with the Privacy Papers for Policymakers Award held on Capitol Hill. The winners spoke about their research in front of an audience of academic, industry, and policy professionals in the field. The event featured keynote speaker FTC Commissioner Alvaro Bedoya.

Youth & Education Privacy

Federal and state policymakers turned to the protection of children online, with President Biden notably mentioning it for a second year in a row during this year’s State of the Union address.

In partnership with LGBT Tech, we outlined recommendations for schools and districts to balance inclusion and student safety in technology use. Our analysis builds on thorough research, including interviews with recent high school graduates who identify as LGBTQ+, to gather firsthand accounts of how student monitoring impacted their feelings of privacy and safety at school.

Over the summer, we published one of our popular infographics examining age assurance technologies. The infographic’s authors unpacked the risks and potential harms associated with attempting to discern someone’s age online and potential mitigation tools in this LinkedIn Live conversation.

Privacy by design for kids and teens also expanded globally in 2023. As policymakers, advocates, and companies grapple with the ever-changing landscape of youth privacy regulation, we hosted a well-attended webinar with a wide range of global experts discussing the current state of kids’ and teens’ privacy policy.

The Rise of Emerging Technologies, Examining the Open Banking Ecosystem, & Analysis on Research Data Sharing

As stakeholders became increasingly interested in immersive technologies, notably AR/VR/MR, we responded by releasing the Risk Framework for Body-Related Data in Immersive Technologies, whichassists organizations in safely and responsibly handling body-related data. Our team also held a series of webinars exploring the intersection of immersive technology with topics like AI, advertising, education, and more.

In March, we published an infographic breaking down the complex U.S. open banking ecosystem, supported by over a year of meetings and outreach with leaders in banking, credit management, financial data aggregators, and solution providers to comprehensively understand the developing industry of open banking, with the infographic’s authors discussing its privacy implications in a LinkedIn Live conversation.

In 2023, we continued to examine privacy and research data sharing by producing Data Sharing for Research: A Compendium of Case Studies, Analysis, and Recommendations, demonstrating how, for many organizations, data-sharing partnerships are transitioning from being considered an experimental business activity to an expected business competency. We also held the 3rd Annual Award for Research Data Stewardship, honoring representatives from Optum and the Mayo Clinic for their outstanding corporate-academic research data-sharing partnership. During this virtual event, we opened with a keynote address by U.S. Congresswoman Lori Trahan.

Bringing Together Leaders in Privacy and Data Protection

On a different track, FPF also built out a wide range of peer-to-peer meetings and calls for the senior executives working on data protection compliance issues. We hosted virtual meetings on key topics of interest on an every other month basis, smaller meetings for specific sector leaders, and in-person meetings in multiple cities.


  • The “Current State of Global Opt-Out Technology” event in March provided members with insights into regulator discussions, along with a vendor showcase featuring solution demonstrations.
  • Hosted 50+ in-person and virtual peer-to-peer meetings across the globe for intimate discussions among privacy executives focused on their top-of-mind issues.
  • Launched Privacy Metrics 2.0 to help advance industry OKRs and the underlying metrics, provide privacy leaders with the tools they need to have effective conversations with their boards, and provide useful information for ESG reporting and investor communications.


This is by no means a comprehensive list of all of FPF’s important and engaging work in 2023, but we hope it gives you a sense of our work’s impact on the privacy community and society at large. We believe our success is due to deep engagement with privacy experts in industry, academia, civil society, and government and our belief that collaborating across sectors and disciplines is needed to advance practical safeguards needed for data uses that benefit society. Keep updated on FPF’s work by subscribing to our monthly briefing and following us on LinkedIn, Twitter/X, and Instagram.

On behalf of the FPF team, we wish you a very Happy New Year and look forward to celebrating 15 years of FPF in 2024!


fpf.org/blog/fpf-in-2023-a-yea…



di Paolo Favilli La simbiosi politica-merce è un elemento essenziale di un sistema che prevede l’intercambiabilità tra ruoli di produzione di ideologia, r


IRAN. Giustiziati quattro presunti agenti del Mossad


È stata eseguita questa mattina la condanna a morte per quattro dei dieci uomini arrestati in Iran con l'accusa di lavorare come agenti segreti per l'agenzia di intelligence israeliana L'articolo IRAN. Giustiziati quattro presunti agenti del Mossad provi

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Pagine Esteri, 29 dicembre 2023. È stata eseguita questa mattina la condanna a morte per quattro uomini condannati per cospirazione contro la Repubblica Islamica. Erano stati arrestati durante l’anno insieme ad altre sei persone, tutte accusate di lavorare come agenti segreti che sotto copertura per l’agenzia di intelligence israeliana conosciuta come Mossad.

I quattro giustiziati, Wafa Hanara, Aram Omari, Rahman Berhazo e Nassim Namazi, erano stati accusati di aver pianificato una serie di omicidi e di rapimenti di membri delle forze armate iraniane.

La condanna a morte arriva pochi giorni dopo l’omicidio, da parte di Israele, del generale di brigata Razi Mousavi, comandante di alto livello del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche.

Il generale è stato ucciso in Siria il 25 dicembre, da un attacco missilistico israeliano. Le autorità iraniane avevano commentato, immediatamente dopo l’accaduto, che Israele avrebbe pagato per quel crimine.

La tensione tra Tel Aviv e Teheran sta salendo vertiginosamente nelle ultime settimane e si teme una escalation che farebbe allargare il conflitto fino a superare di gran lunga i confini regionali.

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L'articolo IRAN. Giustiziati quattro presunti agenti del Mossad proviene da Pagine Esteri.



Al via il Liceo del Made in Italy! 🇮🇹
È stata pubblicata e inviata alle Istituzioni scolastiche e alle Regioni la Circolare che contiene le indicazioni operative per consentire l’iscrizione alle classi prime del nuovo percorso liceale del Made in Ita…


"Le parole della Senatrice Mennuni di Fratelli d'Italia, secondo la quale la maternità deve essere cool e noi donne dovremmo avere come massima aspirazione que


La pace attraverso il diritto: l’ONU e la questione palestinese (5) l Pressenza

"Questi documenti ricordano inesorabilmente le risoluzioni passate e non applicate da Israele. Trattano sempre gli stessi argomenti: la sovranità permanente del popolo palestinese sulle risorse naturali, il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, le azioni illegali israeliane e gli attacchi militari a Gaza, l’assistenza ai rifugiati palestinesi, l’espansione delle colonie di Israele, le persone sfollate dal giugno 1967, i beni appartenenti ai rifugiati palestinesi, le pratiche israeliane nei Territori palestinesi occupati (TPO)."

pressenza.com/it/2023/12/la-pa…



Liberati dagli elementi del mondo e resi figli


Gli elementi del mondo ci tengono in schiavitù! L'apostolo Paolo con elementi del mondo parla di tutte le credenze pagane di quel tempo che facevano paura agli esseri umani e insieme ci aggiunge il modo di intendere la legge mosaica in modo farisaico.
Ancora oggi molte persone vivono però la loro vita temendo gli elementi e le potenze del mondo o -sia pure in modo non religioso- si vogliono sentire perfetti rispetto agli altri.
Ebbene l'incarnazione di Gesù Cristo, solidale con la nostra umanità, ci libera e ci dà salvezza. Anzi ci fa divenire figli di Dio. E lo Spirito santo fa che non sia solo un'annuncio, ma una speranza viva e nuova energia per la nostra vita e ci fa essere in familiarità con il Signore.pastoredarchino.ch/2023/12/25/…


Pubblicata oggi la manifestazione di interesse per estendere il Piano Welfare rivolto al personale della scuola e del MIM, includendo nuovi settori e prevedendo ulteriori agevolazioni.


EEE, avvelenamento dei pozzi, mietitura dei dati e sostituzione etnica: ecco i quattro rischi esistenziali che Threads può determinare per il fediverso ed ecco perché il Fediverso ce la può fare

Rimanere ingarbugliati nei "threads": sta per caderci il cielo addosso o si apre un nuovo mondo?

Il cambiamento spaventa, soprattutto quando tanti dettagli sembrano cambiare direzione e polarità. Il fatto che #Threads faccia parte di questo posto sembra un paradosso per alcuni e un sacrilegio per altri. Nessuno di noi vuole vedere il #Fediverso trasformarsi in una discarica tossica per il peggio che i social media hanno da offrire. Nessuno vuole che i Google del mondo dirottino uno standard Internet.


I "threads", i fili che ingarbugliano l'ambiente

@Che succede nel Fediverso?

Sean Tilley fa parte del social web federato da oltre 15 anni, a partire dalle sue esperienze con Identi.ca nel 2008. Sean è stato coinvolto nel progetto Diaspora come Community Manager dal 2011 al 2013 e ha aiutato il progetto a muoversi ad un modello autogovernato. Da allora, Sean ha continuato a studiare, discutere e documentare l'evoluzione dello spazio e delle nuove piattaforme che sono sorte al suo interno.

wedistribute.org/2023/12/tangl…

Questa voce è stata modificata (1 anno fa)

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

La mia risposta è la solita, cioè no. È chiaro il piano di Meta, quindi dobbiamo tutti rinunciare ad una pacifica convivenza.




Le persone felici non possono essere monetizzate: ecco perché le big tech hanno bisogno di algoritmi per tenervi infelici, arrabbiati o spaventati. Resistete. Siate felici.

#Mastodon è un social di cose belle perchè celebriamo le cose belle che ci accadono tutti i giorni anche con un hashtag: #cosebelle

In molti social la negatività e l'esasperazione dell'aggressività sono dominanti, creiamo invece un filo comune di positività che ci circondi e condividiamolo con gli altri!




Pratica applicazione open source self host per prendere appunti e catturare pensieri


Ormai da molti mesi sul mio NAS Synology DS220+ ho installato Memos un blocco note online per prendere appunti personali e decidere se condivedere pubblicamente.
Molto più di una semplice app per prendere appunti, ma una vera instanza che gira in selfhosting accessibile da qualunque browser.
Devo dire che le risorse occupate sono pressochè nulle e mi piace l’idea di salvare idee e appunti privatamente ma allo stesso tempo decidere se rendere pubblico il memos.
È disponibile perfino un’app di terze parti per android e l'integrazione con Telegram Bot per inviare memos direttamente all'instanza Memos

usememos.com/

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Interagire con GPT da terminale con tgpt


tgpt è uno strumento CLI (interfaccia a riga di comando) multipiattaforma che ti consente di utilizzare il chatbot AI nel tuo terminale senza richiedere chiavi API.

github.com/aandrew-me/tgpt

Emanuele reshared this.



🎄Buone feste a tutte e a tutti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito!

Qui il videomessaggio del Ministro Giuseppe Valditara ▶️
youtu.be/aj4NHcUHv4Y



Regalo di Natale! Rilasciata la nuova versione di Friendica “Yellow Archangel” 2023.12: tra le novità, il supporto bidirezionale per Bluesky e nuove funzioni di moderazione

@Che succede nel Fediverso?

Siamo molto felici di annunciare la disponibilità della nuova versione stabile di Friendica “Yellow Archangel” 2023.12. Finalmente concludiamo le modifiche da maggio: i punti salienti di questa versione sono

1. il connettore bluesky è stato reso bidirezionale,
2. i rapporti di moderazione ora possono essere inviati dagli utenti ed esaminati dagli amministratori del nodo,
3. i gruppi definiti dall'utente ora sono chiamati Cerchie e gli account del forum sono ora account di gruppo e, ultimo ma non meno importante, gli utenti ora hanno un controllo migliore sui propri flussi di rete con la nuova funzionalità Canali .

Tieni presente che la versione minima di PHP per Friendica è stata portata a PHP 7.4 con questa versione.


Friendica 2023.12 released

We are very happy to announce the availability of the new stable release of Friendica “Yellow Archangel” 2023.12. Finally wrapping up the changes since May – the highlights of this release are

  • the bluesky connector has been made bi-directional,
  • moderation reports can now be send by users and reviewed by the node admins,
  • user defined groups are now called Circles and forum accounts are now Group accounts, and last but not least
  • users now have a better control over their network streams with the new Channels feature.

Note that the minimal PHP version for Friendica was raised to PHP 7.4 with this release.

For details, please the CHANGELOG file in the repository.

What is Friendica


Friendica is a decentralized communications platform, you can use to host your own social media server that integrates with independent social networking platforms (like the Fediverse or Diaspora*) but also some commercial ones like Tumblr.

How to Update

Updating from old Friendica versions


If you are updating from an older version than the 2022.12 release, please first update your Friendica instance to that version as it contained some breaking changes.

Pre-Update Procedures


Ensure that the last backup of your Friendica installation was done recently.

Using Git


Updating from the git repositories should only involve a pull from the Friendica core repository and addons repository, regardless of the branch (stable or develop) you are using. Remember to update the dependencies with composer as well. So, assuming that you are on the stable branch, the commands to update your installation to the 2023.12 release would be
cd friendica
git pull
bin/composer.phar install --no-dev
cd addon
git pull
If you want to use a different branch than the stable one, you need to fetch and checkout the branch before your perform the git pull.

Pulling in the dependencies with composer will show some deprecation warning, we will be working on that in the upcoming release.

Using the Archive Files


If you had downloaded the source files in an archive file (tar.gz) please download the current version of the archive from friendica-full-2023.12.tar.gz (sha256) and friendica-addons 2023.12.tar.gz (sha256)) and unpack it on your local computer.

As many files got deleted or moved around, please upload the unpacked files to a new directory on your server (say friendica_new) and copy over your existing configuration (config/local.config.php and config/addon.config.php) and .htaccess files. Afterwards rename your current Friendica directory (e.g. friendica) to friendica_old and friendica_new to friendica.

The files of the dependencies are included in the archive (make sure you are using the friendica-full-2023.12 archive), so you don’t have to worry about them.

Post Update Tasks


The database update should be applied automatically, but sometimes it gets stuck. If you encounter this, please initiate the DB update manually from the command line by running the script
bin/console dbstructure update
from the base of your Friendica installation. If the output contains any error message, please let us know using the channels mentioned below.

Please note, that some of the changes to the database structure will take some time to be applied, depending on the size of your Friendica database.

Known Issues


Following the release of Friendica 2023.12 the following issues were reported:

  • S3 addon unusable [13760]


How to Contribute


If you want to contribute to the project, you don’t need to have coding experience. There are a number of tasks listed in the issue tracker with the label “Junior Jobs” we think are good for new contributors. But you are by no means limited to these – if you find a solution to a problem (even a new one) please make a pull request at github or let us know in the development forum.

Contribution to Friendica is also not limited to coding. Any contribution to the documentation, the translation or advertisement materials is welcome or reporting a problem. You don’t need to deal with Git(Hub) or Transifex if you don’t like to. Just get in touch with us and we will get the materials to the appropriate places.

Thanks everyone who helped making this release possible, and especially to all the new contributors to Friendica, and have fun!


friendi.ca/2023/12/24/friendic…




Ecco il video del seminario sul Fediverso a cura di Gianmarco Gargiulo

@Che succede nel Fediverso?

Nel video @Gianmarco Gargiulo :archlinux: spiega brevemente il Fediverso, i suoi software più importanti e il motivo per cui il @Napoli GNU/Linux Users Group APS dovrebbe avvalersene in maniera sistematica.

Qui le diapositive della conferenza

PeerTube: videos.gianmarco.gg/w/nVSXCEKB…
Piped: piped.adminforge.de/watch?v=wJ…
YT: youtube.com/watch?v=wJUKMAgaxl…
Odysee: odysee.com/nalug-riunione-16di…


Ecco il video del talk sul #fediverso! Qui parlo di cos'è il fediverso e sul perché il mio LUG deve farne parte.

:peertube: PeerTube: videos.gianmarco.gg/w/nVSXCEKB…
Piped: piped.adminforge.de/watch?v=wJ…
YT: youtube.com/watch?v=wJUKMAgaxl…
Odysee: odysee.com/nalug-riunione-16di…


Diego100 doesn't like this.



Buon Natale di speranza


Chi è questo Re di gloria? (Salmo 24:8)
L’annuncio del Natale, del “Dio con noi”, dell’Emmanuele, è così potente non solo perché Egli è il Salvatore, ma perché è anche il Re di gloria, il Signore. Gesù Cristo, se non fosse anche Re, non potrebbe darci indicazioni per il nostro vivere, guidarci e insieme sostenerci nella nostra esistenza.
Il mondo è invitato ad accoglierlo e a festeggiarlo con gioia, per riconoscerne la Signoria e la Grazia, per sentire come sia vicino a noi, come umanità: umano con gli umani e insieme Dio con gli umani. Questo annuncio è il dono che possiamo fare come cristiane e cristiani e come chiese ai nostri contemporanei, non tanto il buonismo natalizio, ma il significato vero del Natale che è ciò che dà vera speranza e permette un nuovo inizio.
Un augurio, dunque, di un buon Natale di gioia per ogni fase della nostra vita.


#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta quattro scuole di Lecce e provincia. Grazie ai fondi del #PNRR saranno realizzati laboratori digitali negli Istituti “De Pace” e “De Giorgi” di Lecce.


O mio cuor non dubitare


Giovanni il Battista, quando è in prigione, da cui sa che non uscirà vivo, si domanda se Gesù fosse proprio Colui che si doveva aspettare. Domanda legittima. Domanda che spesso si fanno i credenti quando sono nella distretta.
La risposta di Gesù sono di riferire i fatti, non opinioni. E i fatti parlano chiaro: Gesù è proprio Colui che doveva arrivare, è il Cristo. Natale ci ricorda che Gesù Cristo realizza con il suo arrivo sulla terra la nostra salvezza.pastoredarchino.ch/2023/12/17/…


DPIA in azienda, come si fa: la guida completa per le imprese

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

Passo per passo tutte le indicazioni per redigere il documento della valutazione di impatto – DPIA, fondamentale per la data protection aziendale: ecco le istruzioni e un esempio pratico dedicato alla videosorveglianza nelle imprese

Indice degli argomenti

Quando la DPIA è un obbligo per le aziende
Cosa dicono le autorità
Come redigere il documento DPIA passo per passo
Passaggi chiave per una DPIA efficace
--- Step 1 – La descrizione delle attività
--- Step 2 – La valutazione dei trattamenti e dei rischi
--- Step 3 – Individuare le misure di sicurezza
Strumenti e risorse utili per la DPIA
Best practice per la valutazione di impatto sulla protezione dei dati
Case study: DPIA sul sistema di videosorveglianza aziendale
Note

agendadigitale.eu/sicurezza/pr…



La propaganda nelle strade di Firenze. Emanuele Cocollini (neanche della Lega) e la lobby pro vita e famiglia


"Pro vita e famiglia" è una conventicola che agisce come lobby nello stato che occupa la penisola italiana e delle cui istanze poco o nulla interessa in questa sede.
Interessa invece il fatto che la sua propaganda abbia trovato in Emanuele Cocollini -un consigliere comunale che è riuscito persino a farsi cacciare dalla Lega e che ha bucato i media solo quando si è fatto ritirare la patente di guida per essersi comportato come un avanzo di apericena qualsiasi- un difensore nell'amministrazione fiorentina.
Cocollini non ha apprezzato la scarsa visibilità che la propaganda di questa lobby ha avuto a Firenze. Un problema pluridecennale per chi intende imporre in città contenuti e messaggi prodotti altrove, specie se molto lontani dal clima politico che ancora -per fortuna- vi si respira, e che anche nei casi meglio riusciti riescono a farne considerare i diffusori come totalmente estranei alla realtà fiorentina.

Altre iniziative dello stesso genere non hanno avuto gli stessi problemi, come dimostra la foto a corredo. La definizione di genocidio per quanto sta accadendo a Gaza è senz'altro discutibile. Indiscutibile, invece, è l'impopolarita che lo stato sionista -nato da una impresa coloniale e sviluppatosi come stato di apartheid- ha riscosso, riscuote e continuerà a riscuotere presso moltissime persone serie di Firenze.



Fuori controllo


Cosa succederebbe in caso di un attacco cibernetico su larga scala e cosa potremmo fare per essere pronti a reagire? Proviamo a immaginarlo.

Il film “Leave the World Behind”, uscito su Netflix, racconta di due famiglie più o meno normali che si trovano a fare i conti con le conseguenze improvvise di un attacco cibernetico su larga scala contro gli Stati Uniti.

Nel 2020 il World Economic Forum descrisse uno scenario del genere come “cyberpandemia”, con una metafora che paragonava le capacità di diffusione planetaria di un virus informatico al COVID. Un attacco cibernetico su larga scala e con elevata capacità di diffusione, avrebbe conseguenze disastrose e diffuse in tutta la nostra società, con la capacità di mettere in ginocchio un intero Paese — forse più di un attacco atomico.

L’autore Nassim N. Taleb nel suo libro “The Black Swan”, descrisse una tipologia di evento catastrofico imprevedibile dal quale difficilmente ci si può proteggere, con conseguenze diffuse e disastrose, chiamato Cigno Nero.

L’interconnessione delle nostre economie, dei sistemi di comunicazione e delle infrastrutture critiche, così come la dipendenza assoluta dalle tecnologie ICT in ogni ambito umano ben potrebbero esporre le nostre società a un Cigno Nero cibernetico.

Come sarebbe vivere uno scenario del genere e cosa potremmo fare per essere preparati a reagire? Non è facile, ma ho provato a immaginarlo.

Giorno 1


Al mattino, la tua giornata inizia come al solito, anche se con qualche scocciatura. Mentre ti prepari per andare a lavoro noti che la connessione internet è lenta e il router di casa si disconnette spesso. Vuoi vedere che la pioggia di ieri sera ha fatto danni alla centralina?

Arrivando in ufficio, scopri che non sei l’unica persona ad aver avuto problemi di linea. Anche lì ci sono problemi con internet; a malapena riesci a rispondere alle email e accedere agli applicativi web con cui lavori.

Alla sera, molti treni sono in ritardo. Tornando a casa, scopri che anche i tuoi vicini hanno guasti alla linea internet. Accendi la TV e ascolti il notiziario: pare che in molte zone del Paese siano stati segnalati guasti diffusi. Che diavolo sta succedendo?


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