La Schlein come il Papa invoca la “pace” senza dire come
C’è sempre da preoccuparsi, o quantomeno da scoraggiarsi, quando un leader politico parla come fosse il Papa. C’è da preoccuparsi, o da scoraggiarsi, perché, quando accade, significa che la politica ha smarrito la bussola e, abbandonata la via del realismo, procede a tentoni lungo i labirinti dell’utopia. I capi religiosi possono, e per certi aspetti debbono, lasciarsi guidare dall’etica dei principi; i capi politici debbono, o meglio dovrebbero, seguire unicamente l’etica della responsabilità. Ovvero, adattare i principi alle loro possibilità concrete di realizzazione e quando enunciano gli uni preoccuparsi sempre di indicare le altre.
Intervistata dal Corriere della Sera, Elly Schlein ha parlato come fosse il Papa. Cosa significa, infatti, appellarsi al governo italiano affinché assuma una “iniziativa di pace” in Medio Oriente? Mistero. Se la segretaria del Pd ritiene che a minacciare la pace sia il presidente israeliano Benjamin Netanyahu, le sue parole lasciano intendere che la capacità di persuasione del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani sia superiore a quella del segretario di Stato americano Antony Blinken. Il che appare francamente improbabile. Se invece ritiene che a minacciare la pace sia l’indisponibilità di Hamas a rilasciare gli ostaggi sequestrati dopo il pogrom del 7 ottobre, beh, avrebbe fatto meglio a dirlo chiaramente. Ma non l’ha fatto. E non è francamente probabile che fosse questo il senso del suo tanto accorato quanto generico appello. E allora, che senso ha avuto l’uscita “pacifista” di Elly Schlein? Semplice, non ha avuto alcun senso. Alcun senso politico.
Era già capitato a Matteo Salvini rispetto alla guerra in Ucraina. Più volte il leader della Lega ha invocato la “pace” citando il Papa, più volte ha teorizzato una non meglio identificata “soluzione diplomatica” in apparente sintonia con la Santa Sede. Un atteggiamento irresponsabile, che mal si concilia con i ripetuti voti della Lega a favore dell’invio di armi all’Ucraina e che ha avuto come unico scopo quello di strizzare l’occhio all’elettorato del centrodestra più incline ad infischiarsene del destino del popolo ucraino, e con esso della democrazia in Europa. Lo schema utilizzato da Elly Schlein rispetto al conflitto mediorientale è analogo. Si capisce che, come buona parte della propria base elettorale, la segretaria del Pd ritiene che a recitare la parte del cattivo in Medio Oriente sia lo Stato di Israele. Ma non ha il coraggio di dirlo né di indicare sbocchi politici conseguenti. Non le resta, dunque, che invocare la “pace” come il Papa, nella speranza che tanta vacuità non le attiri il risentimento sia dei suoi elettori filoisraeliani sia di quelli filo Hamas.
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Contro i palestinesi di Gaza ci sono anche cannoni Made in Italy
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di Antonio Mazzeo*
Pagine Esteri, 13 febbraio 2023 – In un’intervista al sito specializzato Israel Defense, il tenente colonnello Steven in forza alla 3^ flotta della Marina Militare israeliana, si è soffermato sulla tipologia e l’armamento delle unità navali impegnate nelle operazioni di guerra contro Gaza. “Nella 3* flotta ci sono attualmente 15 corvette missilistiche della classe Sa’ar – modelli 4.5, 5, e 6, le ultime arrivate”, ha dichiarato l’ufficiale israeliano. “Le corvette di classe 4.5 sono equipaggiate con gli stessi mezzi della classe 6, eccetto per un elicottero sul ponte, Ogni unità è armata con un cannone da 76mm, un cannone Typhoon da 25 mm, con capacità offensive e difensive. sistemi elettronici EL/M e per la guerra anti-sottomarini”.
“La maggior parte dei sistemi d’arma – ha concluso Steven – è stata prodotta da industrie israeliane, eccetto i cannoni da 76mm, che sono stati prodotti invece dall’azienda italiana OTO Melara”.
Gli OTO Melara 76/62 sono cannoni multiruolo prodotti dall’omonima società del gruppo Leonardo SpA con quartier generale a Roma e stabilimenti a La Spezia e Brescia. Questi strumenti bellici sono caratterizzati da una cadenza di tiro molto elevata, soprattutto nella versione Super Rapido (120 colpi al minuto), per la “difesa” antiaerea e anti-missile e il bombardamento navale e costiero.
Nel corso della sua intervista a Israele Defense, il tenente colonnello Steven ha rivelato altri inquietanti particolari sulle operazioni di guerra condotte delle unità navali israeliane. “Nei primi giorni di guerra le navi sotto il mio comando sono state impegnate in missioni difensive usando il fuoco, principalmente per impedire ai terroristi di avvicinarsi alle forze armate di Israele”, ha dichiarato l’ufficiale. “Tuttavia, molto rapidamente, la forza navale si è spostata dalla difesa all’offesa. Noi siamo in guerra da quattro mesi adesso e già tre settimane dopo l’inizio dei combattimenti noi partecipavamo alla battaglia con una duplice missione: sorveglianza e fuoco”.
“Le nostre capacità di sorveglianza rivestono una grande importanza, perché possiamo osservare la Striscia di Gaza da occidente, dal mare”, ha aggiunto il tenente colonnello Steven. “Dda una corvetta missilistica possiamo vedere qualsiasi cosa. Possiamo osservare le persone così come i pattugliatori fuori dalla costa. Posiamo vedere sia il nemico che le nostre forze armate. Anche se ci sono pessime condizioni atmosferiche, specie adesso che siamo in inverno, la nostra sorveglianza rimane efficace perché tutti i sistemi sono funzionanti anche quando la nave ondeggia”.
L’ufficiale israeliano ha concluso la sua intervista spiegando che la missione primaria odierna della flotta navale è quella di fornire il supporto di fuoco, con una potenza che non ha precedenti nella storia della Marina Militare di Tel Aviv. “Solo io posso vedere da ovest gli obiettivi terroristi nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato cinicamente Steven. “Quando spariamo, così come tutte le forze armate di Israele, stiamo molto attenti di non colpire i civili non coinvolti nel conflitto; il fuoco è accurato ed efficace. Quando i cannoni sparano (cioè quelli da 76 mm di OTO Melara/Leonardo, nda), non c’è nessuno sul ponte delle unità navali. Tutti i cannoni sono controllati da remoto dalle posizioni di comando. Gli stessi vessilli sono a pilotaggio remoto. Non si può dire che non ci sia il rischio di sparare nelle unità navali. Ma noi sappiamo come difenderci, e fino adesso, dall’inizio della guerra, non c’è stato nessun incidente nella nostra flotta”.
I morti, si sa, stanno dall’altra parte, a Gaza. E sono civili, non combattenti, donne e bambini. Pagine Esteri
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La dinastia Jokowi pesa sul voto in Indonesia
In Indonesia sia vota sia per eleggere il nuovo presidente, sia per le elezioni parlamentari e locali. La corsa a tre per diventare capo di stato è guidata dal ministro della Difesa, Prabowo Subianto, che potrebbe vincere già al primo turno. A sostenerlo c'è il presidente uscente Joko "Jokowi" Widodo.
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In Cina e Asia – La Cina esorta Israele a fermare l’operazione a Rafah
I titoli di oggi: La Cina esorta Israele a fermare l’operazione a Rafah Pacific Island Forum: Giappone e territori insulari si oppongono alle azioni di forza cinesi nel Pacifico Cina, è pronta la bozza di legge per regolamentare il tutoring privato Laos, ferrovia finanziata dalla Belt and Road Initiative crea boom di turisti Divisione del mondo in blocchi e protezionismo ...
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Ministero dell'Istruzione
📊 #IscrizioniOnline: i Licei continuano a essere preferiti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti che devono effettuare la scelta della Secondaria di II grado, con il 55,63% di domande effettuate sulla piattaforma #Unica.Telegram
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito
🔶 Iscrizioni, il 55% per i licei, trend in crescita per istituti tecnici e professionali
🔶 Celebrazione del Giorno del Ricordo al Quirinale
…
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito 🔶 Iscrizioni, il 55% per i licei, trend in crescita per istituti tecnici e professionali 🔶 Celebrazione del Giorno del Ricordo al Quirinale …Telegram
Separare le Carriere per unire la Rapubblica
Venerdì 23 febbraio 2023, ore 16:00 – Auditorium Petruzzi, Via dellew Caserme, 60, Pescara
Intervengono:
Avv. Giuseppe Benedetto, President Fondazione Einaudi
Avv. Vania Marinello, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales
Avv. Bepi Pezzulli, Direttore Centro Studi Italia Atlantica, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales
Introduce
Dott. Simone D’Angelo, President ENDAS Abruzzo
Modera
Dott. Mauro Di Pietro, Giornalista
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Pakistan. Le elezioni vinte dal partito semiclandestino di Imran Khan
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di redazione
Pagine Esteri, 12 febbraio 2024 – Nonostante la repressione e la criminalizzazione, alla fine, sono stati i candidati indipendenti espressione del “Movimento per la giustizia del Pakistan” (Pti) dell’ex primo ministro Imran Khan (incarcerato e condannato a 30 anni di carcere) a prevalere nelle elezioni di giovedì scorso, ottenendo il maggior numero dei seggi dell’Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento.
Tuttavia, la Lega musulmana del Pakistan Nawaz (Pnl-N) di Nawaz Sharif, subentrato alla guida dell’esecutivo dopo il voto di sfiducia a Khan, sta ora negoziando la formazione di un governo di coalizione col Partito popolare pachistano (Ppp) di Bilawal Bhutto Zardari e altre forze politiche. A trattare per la Lega è Shehbaz Sharif, fratello di Nawaz e anche lui ex premier, che ha già governato insieme a Bhutto Zardari.
I ritardi nella comunicazione dei risultati da parte della Commissione Elettorale hanno alimentato sospetti e contestazioninel Paese ed anche all’estero. Il dipartimento di Stato Usa, ad esempio, ha condannato «gli episodi di violenza, le restrizioni all’esercizio delle libertà fondamentali, gli attacchi contro i giornalisti e le limitazioni imposte all’accesso ai servizi internet e di comunicazione» prima e durante le operazioni di voto, e ha esortato a indagare sulle accuse di interferenze elettorali
La Commissione elettorale ha dichiarato i risultati di 253 collegi uninominali dell’Assemblea nazionale, su 265 contesi con sistema maggioritario (sarebbero 266, ma in un caso il voto è stato rinviato). I candidati del Pti di Khan, privato del simbolo, censurato dai media e costretto a condurre una campagna elettorale semiclandestina, hanno ottenuto 93 seggi. La Lega musulmana ne ha conquistati solo 73, seguita dal Partito popolare pachistano con 54 e dal Movimento Muttahida Qaumi (Mqm-P) con 17. Su base proporzionale verranno attribuiti altri 70 seggi.
Nelle elezioni dell’8 febbraio si è votato anche, con le stesse modalità (maggioritario uninominale più quote suddivise in proporzione ai voti), per il rinnovo delle assemblee legislative delle quattro province: Punjab, Sindh, Khyber Pakhtunkhwa e Belucistan. Nel Punjab sono stati annunciati i risultati di 295 collegi su 296 (in un collegio c’è stato un rinvio). Sia gli indipendenti sia la Lega Nawaz sono a quota 137. Nel Sindh sono stati dichiarati i risultati per tutti i 130 seggi, 84 dei quali sono andati al Ppp. Anche nel Khyber Pakhtunkhwa sono stati dichiarati i risultati di tutti i collegi (tranne due per i quali c’è stato un rinvio): su 113, gli indipendenti ne hanno vinti 91. Infine, nel Belucistan, c’è una situazione più frammentata, con i risultati dichiarati per 48 seggi, divisi tra varie forze politiche. Pagine Esteri
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Figec Cisal e Fondazione Einaudi: libertà è diversità
ROMA – Figec Cisal e Fondazione Luigi Einaudi insieme per pensare in grande al futuro del nostro Paese. Questa la parola d’ordine scaturita, ieri, dall’incontro tra il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, e una delegazione della Figec Cisal formata dal segretario generale Carlo Parisi, dal componente della Giunta esecutiva con delega agli affari giuridici e legislativi, Pierluigi Roesler Franz, e dal consigliere nazionale con delega all’informazione Pino Nano.
«Un incontro – evidenzia Carlo Parisi – di pura cortesia istituzionale per testimoniare il ruolo di grande prestigio che, da anni, la Fondazione Luigi Einaudi svolge al servizio del Paese e di apprezzamento per le scelte e le prese di posizione del suo presidente sui temi più attuali del dibattito politico e giuridico di queste ore: dalla presunzione d’innocenza alla separazione della carriere in magistratura, a cui Giuseppe Benedetto ha dedicato uno dei suoi saggi di maggiore interesse generale: “Non diamoci del tu”».
Il segretario generale della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione ha illustrato al presidente della Fondazione Luigi Einaudi la specificità del «nuovo sindacato unitario aperto non solo ai giornalisti ma a tutti gli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura, con particolare riferimento a quei settori di nuova formazione o da sempre esclusi da una seria e concreta tutela sindacale».
Il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, da parte sua, ha manifestato allo stesso Carlo Parisi la «disponibilità a immaginare delle cose da poter fare insieme, dibattiti, incontri, forum di conoscenza e di confronto comune sui temi più attuali del momento, partendo da quella che è – ha sottolineato Giuseppe Benedetto – la nostra tradizione liberale, per arrivare a delle soluzioni comuni che siano di interesse generale e al servizio del mondo della cultura del Paese».
Intenso anche il confronto di idee tra lo stesso Benedetto e Pierluigi Roesler Franz sui temi più caldi della giustizia e sulle possibili iniziative comuni da mettere in campo per aiutare il mondo dell’informazione e della comunicazione a capire meglio quanto sta accadendo oggi nei palazzi del potere».
Commentando l’eco sit-in del giorno prima, davanti alla sede Rai di Viale Mazzini, in difesa dell’autonomia professionale dei giornalisti, del pluralismo e della libertà, Pino Nano ha, invece, parlato del ruolo fondamentale di UniRai, il dipartimento autonomo della Figec Cisal delegato ad occuparsi delle attività sindacali all’interno della Rai.
Prima dei saluti finali, e prima di lasciare il palazzo di via della Conciliazione che ospita la Einaudi, il presidente Benedetto ha fatto omaggio ai suoi ospiti degli ultimi volumi editi dalla Fondazione sui temi della riforma della giustizia e, in particolare, del suo ultimo saggio “Non diamoci del tu” sulla “Separazione delle carriere”, che vanta la prefazione del ministro della giustizia Carlo Nordio ed è stato già presentato in almeno 50 diverse manifestazioni pubbliche in tutta Italia. Dal canto suo, la delegazione della Figec Cisal ha avuto parole d’elogio per il rigore scientifico con cui il team della Fondazione Einaudi lavora per il Paese.
«La Fondazione Luigi Einaudi costituita nel 1962 da Giovanni Malagodi – ha ricordato Giuseppe Benedetto – si impegna perché ogni cittadino sia in condizione di vivere, di crescere, di rapportarsi con gli altri e di prosperare in pace, attraverso il riconoscimento delle diversità, la difesa delle libertà individuali e della dignità umana, la promozione del confronto libero e costruttivo sui fatti e le idee».
«Una visione – ha sottolineato Carlo Parisi – che coincide perfettamente con lo spirito che ha ispirato la nascita della Figec Cisal: un sindacato per la tutela e la difesa del lavoro esistente, ma anche per la ricerca e lo sviluppo del lavoro che non c’è. Un sindacato nel quale la diversità rappresenta un’occasione di riflessione e di crescita, non un problema da eliminare annientando chi non si adegua al pensiero unico».
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Naso: protocollo d’intesa tra il comune e la Fondazione Einaudi – AMNotizie
La città di Naso e la Fondazione Luigi Einaudi insieme per esaltare scambi interculturali e coesione sociale.
Il sindaco Gaetano Nanì ed il presidente Giuseppe Benedetto hanno firmato un protocollo d’intesa che permetterà al Comune siciliano di valorizzare al meglio, l’enorme patrimonio culturale di cui dispone.
“Per la nostra città quella con la Fondazione Einaudi è una convenzione di altissimo prestigio – spiega Nanì – una collaborazione che ci permetterà di esaltare e far conoscere meglio all’Italia e all’Europa, la millenaria storia di Naso. Grazie a questo protocollo saranno organizzate ricerche, osservatori, convegni, seminari e mostre: avremo l’onore di ospitare studiosi, storici, politici e rappresentanti delle istituzioni. La Fondazione organizzerà iniziative che punteranno a promuovere e stimolare il dibattito pubblico sui temi di attualità, della giustizia, della storia e dell’economia”.
La convenzione stipulata prevede anche il coinvolgimento, nelle attività progettuali, degli istituti scolastici. “Un momento di crescita e formazione non solo per i nostri ragazzi, ma anche per quelli dei comuni limitrofi – continua il primo cittadino – e per fare ciò la Fondazione Einaudi metterà a disposizione a titolo gratuito, materiale informativo e divulgativo, prevedendo, altresì, incontri preparatori con docenti ed educatori scolastici. Per la firma di questo protocollo – conclude Gaetano Nanì – mi preme ringraziare il presidente Giuseppe Benedetto che ha dimostrato fin dal primo nostro incontro, sensibilità e grande disponibilità”.
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Scrivere a mano fa bene
L a calligrafia non viene più insegnata nelle scuole elementari italiane dal 1985. Da obbligatoria è diventata opzionale, così molti docenti non vi si dedicano più. Del resto, tanti bambini entrano in prima sapendo già scrivere o così credono: lo fanno ricorrendo alle maiuscole.Imparare a scrivere non è facile. Prima dei 5 o 6 anni è raro che un bambino riesca a farlo in modo adeguato, poiché tra l’omero e il pollice ci sono 29 ossa il cui coordinamento è un effetto progressivo dello sviluppo delle attività psico-motorie. Per questo ai piccoli, che in età prescolare impugnano una matita o una penna a sfera per imitare gli adulti, viene più facile la scrittura maiuscola. Così avviene, come ha riscontrato Bianca de Fazio scrivendo delle scuole italiane, che l’assenza dell’apprendimento del corsivo riduca le capacità cognitive dei ragazzi. Come sanno gli allievi delle scuole steineriane, Waldorf, frequentate nella Silicon Valley dai figlidei dipendenti delle industrie tecnologiche, scuole in cui ogni strumento di scrittura e lettura elettronica è bandito, le attività manuali come la scrittura corsiva, il lavoro a maglia o l’intarsio del legno favoriscono le capacità cosiddette problem solving. Ci sono studi che dimostrano che imparare l’alfabeto a mano manifesta una maggior memoria rispetto all’orientamento delle lettere, e sia pprende a leggere con più rapidità riconoscendo le lettere in anticipo. Perché? Lo spiega Roland Barthes in Variazioni sulla scrittura (Einaudi): la scrittura impegna l’intero corpo ed è una esperienza singolare, unica. Ogni scrittura è diversa dall’altra, e scrivere non è solo una attività tecnica ma implica una pratica corporea di godimento. Maria Montessori suggeriva ai maestri d’iniziare sempre con le forme rotonde. Certo imparare a scrivere in corsivo — il corsivo in uso nelle scuole italiane è il “corsivo stile inglese” — non è agevole e implica fatica, tuttavia comporta effettip ositivi: si armonizzano meglio le attività manuali e intellettuali. L’abolizione della pratica calligrafica non è, come si crede, il necessario portato della modernità. In un suo libro la calligrafa Francesca Biasetton ( La bellezza del segno, Laterza) ha fatto notare che parliamo di calligrafia come se fosse una unica pratica, mentre si tratta di tre realtà diverse: la scrittura amano che s’apprende a scuola; la scrittura a mano educata, ora scomparsa nelle aule; la calligrafia che è arte conquistata per lo più da adulti con un addestramento specifico. La scrittura è la cosa più personale che abbiamo. Ciascuno di noi possiede un segno specifico che un archivista tedesco, Wilhelm Wattenbach, nel 1866 ha chiamato ductus, che consiste non in una forma quanto in un movimento e in un ordine: “è il gesto umano nella sua ampiezza antropologica”. Il gesto più breve che possiamo compiere mentre scriviamo non è mai inferiore a 8 centesimi di secondo, e ognuno di noi ha una diversa velocità di tracciamento che corrisponde a una forma, la quale si modifica nel corso della nostra vita così come si modifica il nostro corpo. La perdita della parte tattile delle nostre azioni quotidiane, a causa della pervasività delle tecnologie visive, ci rende meno recettivi, e meno abili, nelle interconnessioni neuronali. Barthes ha scritto che la scrittura è dalla parte del gesto e mai del volto. A fronte delle immense possibilità cognitive offerte dalle tecnologie, quello che stiamo perdendo è prima di tutto il senso dello spazio, quello di essere dei corpi che si muovono in una estensione che non è una stanza o un appartamento, ma la superficie del mondo aperto intorno a noi com’è stato per migliaia e migliaia di anni per i nostri predecessori. Uno studioso di geometria scomparso di recente, Narciso Silvestrini, ha detto una volta che la nostra scrittura somiglia al nostro modo di camminare: con entrambe noi creiamo delle cicloidi. Se si potesse collegare alle nostre gambe un pennino e vedere il tracciato che facciamo mentre camminiamo, si scoprirebbe che il segno che rilasciamo è molto simile a quello che produciamo con le nostre mani: scrivere e camminare sono due attività profondamente collegate ed entrambe fanno bene al pensiero.
di Marco Belpoliti, La Repubblica
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ilfattoquotidiano.it/2024/02/1…
Il segretario generale della Nato Stoltenberg: “Il confronto con la Russia potrebbe durare decenni,…
Non lo ha chiamato conflitto ma ha parlato di un confronto con la Russia che potrebbe durare decenni. È la previsione Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, secondo il quale l’Alleanza atlantica deve prepararsi alla possibilità di un co…F. Q. (Il Fatto Quotidiano)
Israele libera con un blitz due ostaggi. Intensi bombardamenti su Rafah, decine di morti palestinesi
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della redazione
Pagine Esteri, 12 febbraio 2024 – L’esercito israeliano ha annunciato di aver liberato la scorsa notte, con l’azione di un commando, due israeliani, Fernando Marman, 60 anni, e Fernando Luis Herr, 70 anni, sequestrati il 7 ottobre nel Kibbutz Nir Yitzhak durante l’attacco di Hamas nel sud di Israele. Il portavoce militare ha detto che l’esercito è riuscito a liberarli durante un’operazione condotta in una abitazione della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, con il servizio di intelligence Shin Bet e un’unità speciale della polizia. Marman e Herr sono in buone condizioni.
Israele ha comunicato l’uccisione di due suoi militari ieri a Gaza – in totale dalla fine di ottobre sono 229 – ma non legata all’operazione della scorsa notte che avrebbe provocato solo un ferito tra i membri del commando.
Il premier Netanyahu ha elogiato i soldati protagonisti dell’incursione e ribadito la sua linea di attacco anche contro Rafah.
L’annuncio è arrivato dopo una serie di pesanti raid aerei contro diverse aree di Rafah che hanno fatto decine di morti. La Mezzaluna Rossa riferisce di almeno 60 persone uccise tra cui donne e bambini, il movimento islamic0 Hamas ha parlato di un centinaio di morti. Molte decine i feriti. Le immagini giunte da Rafah, mostrano ampie distruzioni in aree residenziali e anche in almeno un accampamento di sfollati.
RAFAH DOPO IL BOMBARDAMENTO
pagineesteri.it/wp-content/upl…
Questi attacchi, secondo alcuni, potrebbero essere il preludio dell’offensiva israeliana contro Rafah di cui si parla di giorni e che Netanyahu intende portare avanti – “fino alla vittoria”, afferma – nonostante le critiche e le preoccupazioni internazionali per la sorte di 1,4 milioni di civili palestinesi che negli ultimi mesi si sono ammassati nella città sulla frontiera con l’Egitto nella speranza di sfuggire ai bombardamenti. Dove sfollati e residenti a Rafah potrebbero spostarsi se Israele lancerà la sua operazione militare non è chiaro. A Gaza non ci sono luoghi sicuri per i civili come dimostra il bilancio di morti dal 7 ottobre: tra gli oltre 28mila palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani, il 70% sono donne e minori.
Resta nel frattempo resta incerta la sorte dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi, accusata da Israele di “operare per conto di Hamas” perché 12 suoi dipendenti palestinesi avrebbero partecipato all’attacco del 7 ottobre. Sulla scia delle accuse, paesi tra cui Regno Unito, Australia, Finlandia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Canada e Stati Uniti hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia.
L’agenzia ha detto che spera che i donatori rivedano le loro decisioni sui finanziamenti entro poche settimane, avvertendo che potrebbe rimanere senza fondi per gestire i servizi entro la fine di febbraio. L’Unrwa denuncia che da diversi giorni Israele blocca nel porto di Ashdod, materiale e aiuti umanitari dell’agenzia necessari per l’assistenza alla popolazione di Gaza.
Le accuse contro l’Unrwa hanno riacceso le richieste israeliane di vecchia data di smantellare un’agenzia che ritiene un simbolo della questione dei rifugiati palestinesi e del loro diritto al ritorno nella terra d’origine, che risale alla Nakba del 1948. Pagine Esteri
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Il boomerang delle sanzioni. Russia e Cina aumentano le loro capacità ai danni del potere strategico degli USA l Red Hot Cyber
"Le recenti dinamiche geopolitiche stanno evidenziato un fenomeno già anticipato nel panorama tecnologico internazionale. Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti di paesi antagonisti stanno spingendo questi ultimi verso una maggiore autonomia e indipendenza tecnologica."
Io scendo qua – Pensieri disordinati di una povera pazza
Io scendo qua – Pensieri disordinati di una povera pazza
Io scendo qua. Senti come suona bene questa frasetta, Corta, semplice, senza possibilità di replica. La fine di un viaggio, più o meno lungo, condiviso con qualcuno. Una frase che non ammette replicwww.ilblogdichiara.it
Chi vusa püsé la vaca l'è sua. L'analisi di Christian Bernieri sul provvedimento del Garante che include il Documento di indirizzo in materia di posta elettronica.
Temo che alcuni consulenti e DPO potranno arroccarsi su posizione reattive, di pancia, elaborate come workaround in risposta al documento del Garante.Un’azienda potrebbe arrivare a misure paradossali, non tanto per eliminare il problema inteso come il rischio sottesa al trattamento, quanto per togliersi dall’impiccio se il problema viene percepito nella norma stessa.
bernieri.blogspot.com/2024/02/…
Chi vusa püsé la vaca l'è sua
Nota preliminare alla lettura: il Garante ha ragione. Non è mia intenzione confrontarmi ma ragionare e, purtroppo, lo so fare solo così. ...bernieri.blogspot.com
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Ministero dell'Istruzione
Oggi #10febbraio ricorrono i 20 anni dall’istituzione del #GiornodelRicordo dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.Telegram
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Movie Star Junkies Boy, Life Is Chaos/Days Gone 7"
Due sono le canzoni proposte; la prima è Boy, Life Is Chaos, tesa allo spasimo come una corda che sta per spezzarsi, evocando atmosfere poeticamente decadenti da crepuscolo della repubblica di Weimar.
iyezine.com/movie-star-junkies…
Movie Star Junkies Boy, Life Is Chaos/Days Gone 7"
Movie Star Junkies Boy, Life Is Chaos/Days Gone 7": Movie Star Junkies: una band che ho sempre seguito e apprezzato tantissimo.In Your Eyes ezine
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imolaoggi.it/2024/02/09/mattar…
Ministero dell'Istruzione
#Scuola, il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato i due decreti che prevedono uno stanziamento di oltre 700 milioni di euro a favore delle scuole paritarie per l’anno scolastico 2023/2024.Telegram
Settimana delle #STEM: il webinar "La robotica educativa per l'acquisizione di competenze STEM" è rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie.
Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.
Ministero dell'Istruzione
Settimana delle #STEM: il webinar "La robotica educativa per l'acquisizione di competenze STEM" è rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie. Qui tutti i dettagli ▶️ https://www.miur.gov.Telegram
Sensibilizziamo le istituzioni ad aderire al Fediverso. Ricondividiamo l'appello di @Fedi.Tips
Numerosi governi (Francia, Germania, Svizzera, Paesi Bassi), ONG (UE, Consiglio d'Europa, W3C, ecc.), emittenti pubbliche (ZDF, BBC, affiliati PBS/NPR, ecc.) hanno creato server o account sul Fediverso.
Chiedi ai servizi pubblici del tuo paese/regione/area di seguire il loro esempio!
Il Twitter di Musk nasconde tutti i suoi account dietro una pagina di accesso, quindi non è più un canale pubblico.
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Passi avanti della Schengen militare per una UE armata nella NATO l Contropiano
"Lo scivolamento verso l’economia di guerra è cominciato dunque già da tempo, e non è il risultato di conflitti specifici, bensì della tendenza del capitale in crisi a trovare soluzioni solo nell’uso della forza. Nella distruzione e nella ricostruzione, nella cannibalizzazione di fette di mercato prima inaccessibili.
Se a ciò aggiungiamo le aspirazioni di autonomia della UE, abbiamo il quadro completo. Una corsa verso il baratro bellico di cui le spese sono tutte a carico dei settori popolari."
La democrazia occidentale è questa roba qua:
Tucker Carlson, a causa dell'intervista fatta a Putin, potrebbe incorrere in procedimenti giudiziari da parte degli Usa ed essere sottoposto a sanzioni da parte dell'UE.
Gli Usa, secondo quanto riporta Newsweek, potrebbero avviare un procedimento penale che lo vedrebbe indagato per spionaggio ai sensi della legge Espionage Act. Un po' quello che sta succedendo a Julian Assange.
L' UE invece, secondo quanto riporta sempre Newsweek, potrebbe valutare delle sanzioni per impedirgli di spostarsi in tutti i paesi Europei.
Tutto ciò solo perché si è permesso di intervistare Putin per far conoscere al mondo intero un altro punto di vista. A livello giornalistico questo è uno scoop di dimensioni immense.
In passato ci sono stati giornalisti che hanno fatto le stesse cose e hanno perfino vinto dei premi. Oggi invece fare il giornalista in occidente significa essere trattato come uno dei peggiori criminali.
Parlatemi ancora di democrazia su...
T.me/GiuseppeSalamone
Il mio intervento di oggi per Parole proibite di Michele Santoro, con Fiammetta Cucurnia e Nicolai Lilin.
Russia-Ucraina, sentenza censurata.
La Corte internazionale di giustizia dell'Onu ha respinto con sentenza definitiva quasi tutte le accuse avanzate dall'Ucraina contro la Russia, definita da Kiev "Stato terrorista" per la guerra in Donbass e l'occupazione della Crimea nel 2014.
Kiev accusava Mosca di aver finanziato il terrorismo armando i ribelli delle repubbliche separatiste, ma la Corte non ha ritenuto ci fossero i presupposti per accogliere la richiesta. Un'altra accusa era quella di aver discriminato i tatari e gli ucraini di Crimea, ma l’Aja ha "respinto tutti gli altri argomenti avanzati dall'Ucraina", precisando solo che la Russia non abbia preso misure sufficienti per consentire l'insegnamento della lingua ucraina nella penisola.
Una notizia passata in sordina su gran parte dei media italiani. Ne parliamo con Fiammetta Cucurnia, Nicolai Lilin e Giorgio Bianchi.
Come rubare una Rolls Royce con un'antenna
Vivere nell’Era dell’Informazione significa riconoscere che il digitale è ovunque, anche quando non ci facciamo caso. Anche le chiavi delle nostre automobili sono ormai pressoché quasi del tutto digitali. Quand’è l’ultima volta che hai usato una chiave meccanica per aprire e avviare un’auto?
Molte auto oggi hanno diversi sistemi elettronici che permettono alle portiere di aprirsi con la prossimità delle chiavi o col tocco di una mano, così come possono accendersi senza dover infilare la chiave di fianco al volante.
Il funzionamento è relativamente semplice: l’automobile è dotata di sensori che captano i segnali emessi dalla chiave elettronica. Così, quando la chiave è vicina, i sistemi dell’auto possono attivarsi grazie allo scambio di informazioni che avviene tra auto e chiave.
Un ladro cibernetico e un po’ hacker può sfruttare questo sistema per intercettare i dati trasmessi via onde radio e copiare i codici della chiave, truffando così i sistemi dell’automobile. Solitamente servono almeno due persone: una persona che stia vicino o dentro l’auto con la strumentazione necessaria, e una persona che cammini intorno alla casa con un’antenna per intercettare il segnale della chiave. Una volta intercettato, il dispositivo in possesso della persona nell’automobile simula i codici della chiave, truffando i sistemi dell’auto, che si mette in moto.
È il caso di questo video, in cui una coppia di ladri sono riusciti a rubare una Rolls Royce da $350.000 in pochi secondi e senza alcuna effrazione, semplicemente copiando a distanza le chiavi che il proprietario aveva in casa.
Questo è solo uno dei modi per hackerare le moderne automobili, che ormai sono dei veri e propri computer con le ruote. Nel numero #58 vi avevo parlato di come funziona il cervellone elettronico delle auto moderne, il Controller Area Network (CAN), e di come questo possa essere hackerato per prendere il controllo (anche da remoto) di ogni sistema dell’auto.
Fortunatamente, proteggersi da un attacco come quello del video non è complicato, né costoso. È sufficiente riporre le chiavi dentro una sacca Faraday, in grado di bloccare tutti i segnali (sia in ingresso che in uscita), come quelle prodotte dall’azienda americana SLTN.
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L'ente di beneficenza ha detto che Barney è stato sequestrato dalla polizia del Kent dopo che gli operatori del benessere degli animali hanno fatto diversi tentativi per incoraggiare Springett a far strigliare il cane.
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#Funimation verrà chiuso il 2 aprile 2024. Il servizio di streaming di anime inizierà a migrare gli abbonati esistenti a #Crunchyroll, una mossa che non influenzerà solo i prezzi degli abbonamenti, ma cancellerà anche le librerie digitali.
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Una pagina di supporto sul sito Web di Funimation afferma che il servizio trasferirà automaticamente gli abbonati esistenti a Crunchyroll, sottolineando che il trasferimento "può variare a seconda della piattaforma di pagamento specifica, del tipo di abbonamento e della regione". Ma la pagina – inutilmente – non dice quanto gli abbonati dovranno pagare dopo la transizione, solo che gli abbonati legacy vedranno un aumento di prezzo. Dovrai controllare la tua email per vedere quanto dovrai pagare.
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FPF Joins the NIST Artificial Intelligence Safety Consortium
The Future of Privacy Forum (FPF) is collaborating with the National Institute of Standards and Technology (NIST) in the U.S. Artificial Intelligence Safety Institute Consortium to develop science-based and empirically backed guidelines and standards for AI measurement and policy, laying the foundation for AI safety across the world.
This initiative will help prepare the U.S. to address the capabilities of the next generation of AI models or systems, from frontier models to new applications and approaches, with appropriate risk management strategies.
“As an organization that has been at the forefront of responsible data practices for more than a decade, FPF is honored to be included in the list of influential and diverse stakeholders involved in the U.S. AI Safety Institute Consortium assembled by the National Institute of Standards and Technology. We look forward to contributing to the development of safe and trustworthy AI that is a force for societal good.”Jules Polonetsky, CEO, FPF
The consortium includes more than 200 member companies and organizations that are on the frontlines of creating and using the most advanced AI systems and hardware, the nation’s largest companies and most innovative startups, civil society and academic teams that are building the foundational understanding of how AI can and will transform our society, and representatives of professions with deep engagement in AI’s use today.
The consortium will be housed under the U.S. AI Safety Institute (USAISI) and will contribute to priority actions outlined in President Biden’s landmark Executive Order, including developing guidelines for red-teaming, capability evaluations, risk management, safety and security, and watermarking synthetic content. Additional information on this Consortium can be found here.
Scuola e Fediverso: l'Istituto di Istruzione Superiore Polo Tecnologico Imperiese di Imperia e il Liceo Statale Galileo Galilei di Verona entrano nel Fediverso
Dopo l'ingresso nel Fediverso di EduINAF, la rivista di didattica e divulgazione dell'INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica (ricercabile all'indirizzo @eduinaf@edu.inaf.it
), siamo lieti di condividere un'altra notizia che riguarda il fediverso nell'ambito educativo: due istituti scolastici sono infatti entrati a far parte del Fediverso, facendolo ognuno in maniera differente.
L'Istituto di Istruzione Superiore Polo Tecnologico Imperiese di Imperia
L'istituto @I.I.S. POLO TECNOLOGICO IMPERIESE ha deciso di attivare il plugin ActivityPub per Wordpress, così da permettere a qualsiasi account del Fediverso di seguire il suo sito web e di ricevere gli aggiornamenti direttamente dalla propria timeline (qui è possibile vedere come compare su Mastodon o su Friendica ).
Per seguire l'account del Polo basta incollare nella casella di ricerca del proprio account del fediverso il seguente indirizzo: @polo@www.polotecnologicoimperiese.edu.it
Il Liceo Statale Galileo Galilei di Verona
Il Liceo Statale Galileo Galilei di Verona, che già ha aderito a un progetto della Regione Veneto sull'uso consapevole dei social e della rete ha aperto una propria istanza Mastodon: mastodon.galileivr.org/
Al momento sono presenti solo alcuni account pubblici, di cui uno è l'amministratore @Carlo
......................................
Siamo fiduciosi che queste iniziative possano moltiplicarsi in tanti altri istituti scolastici!
Se avete notizia di altri istituti italiani che hanno intrapreso iniziative legate al Fediverso, fateci saper enei commenti!
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Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ likes this.
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Ora potremmo sapere chi c'è dietro la cannella contaminata dal piombo nei sacchetti di frutta dei bambini
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Un macinaspezie di nome Carlos Aguilera dell'Ecuador è la probabile fonte di cannella contaminata contenente livelli estremamente elevati di piombo e cromo, che si è fatta strada nei sacchetti di mela e cannella dei bambini americani, secondo un annuncio della Food and Drug Administration questa settimana. .
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Come se 2 vulnerabilità Ivanti
sotto exploit non fossero già abbastanza gravi, ora ce ne sono 3
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La nuova vulnerabilità, identificata come CVE-2024-21893, è nota come falsificazione delle richieste lato server. Ivanti lo ha rivelato il 22 gennaio, insieme a un'altra vulnerabilità che finora non ha mostrato segni di sfruttamento. Mercoledì scorso, nove giorni dopo, Ivanti ha affermato che CVE-2024-21893 era sotto sfruttamento attivo, aggravando alcune settimane già caotiche. Tutte le vulnerabilità riguardano i prodotti Connect Secure e Policy Secure VPN di Ivanti.
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Il Regno cresce senza che sappiamo come
pastore D'Archino - Il Regno cresce senza che sappiamo come
Il Regno di Dio su questa terra, cioè il suo governo, avanza attraverso la sua Parola. E in effetti le parabole di Gesù, che parlano del Regno di Dio, sono proprio nella parte che parla della predi…pastore D'Archino
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sergiej
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