Analisi della geopolitica occidentale: ipocrisia e genocidio - Giornalismo Libero
Nel panorama geopolitico attuale, emergono chiaramente le disparità di trattamento riservate a Russia ed Israele da parte dell'Occidente.homo vivo giuseppe rago (Giornalismo Libero)
In Cina e Asia – Cina, Luckin Coffee sorpassa Starbucks
Ministero del Commercio cinese: “Gli USA smettano di diffamare la Cina” Cambiogia, la vittoria del Partito Popolare Cambogiano alle elezioni per il Senato e il ritorno di Hun Sen Cina, Luckin Coffee sorpassa Starbucks Cina, amici in affitto contro la solitudine e il burnout da lavoro Cina, 87 funzionari di medio livello e tre “tigri” indagati per corruzione Cina, lavoratori ...
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Ben(e)detto del 27 febbraio 2024
Il Medio-Oriente nel mondo multipolare. L’analisi di Saïd Boumama l Contropiano
«Per contrastare l’immenso progetto cinese di infrastrutture di trasporto della Via della Seta, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno sviluppato un progetto concorrente che richiede il controllo di Gaza.
Annunciato al vertice del G20 a settembre 2023, questo progetto chiamato “Corridoio India-Europa-Medio Oriente” è stato presentato da una nota della Casa Bianca del 9 settembre.»
I costi sociali della crisi immobiliare cinese
Il 29 gennaio un tribunale di Hong Kong ha disposto l’ordine di liquidazione di Evergrande, il colosso immobiliare cinese schiacciato sotto il peso di oltre 300 miliardi di dollari di debiti. Le lunghe trattative con i principali creditori si sono concluse con un nulla di fatto: era dal dicembre 2021, ovvero da quando l’azienda è andata in default su 82,5 ...
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Morto il militare Usa che si è dato fuoco davanti all’ambasciata israeliana
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di Redazione
Pagine Esteri, 26 febbraio 2024 – È morto oggi, dopo alcune ore di agonia in ospedale, il militare che ieri sera si era dato fuoco davanti all’ambasciata di Israele negli Stati Uniti a Washington, per protestare contro il massacro degli abitanti di Gaza.
Il protagonista dell’estremo gesto di protesta si chiamava Aaron Bushnell, aveva 25 anni ed era un aviatore dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti in servizio in Texas.
Il ragazzo, studente di ingegneria, ha filmato tutto ed ha trasmesso in diretta quanto accadeva sulla piattaforma streaming Twitch. Prima di immolarsi Bushnell – che indossava la sua uniforme – ha urlato «Palestina libera» e «non sarò complice di un genocidio». Alcuni agenti presenti davanti alla sede diplomatica hanno spento il fuoco e soccorso il militare che però non è sopravvissuto alle ustioni.
Prima di cospargersi di liquido infiammabile, Bushnell ha spiegato: «Non sarò più complice del genocidio. Sto per intraprendere un atto di protesta estremo ma, rispetto a quello che le persone hanno vissuto in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. Questo è ciò che la nostra classe dirigente ha deciso sarà normale».
Già a dicembre un altro uomo si era dato fuoco davanti al consolato israeliano ad Atlanta, in Georgia, riportando gravi ferite. Pagine Esteri
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La Nato a caccia di sommergibili. Gli obiettivi dell’esercitazione Dynamic Manta
Sta iniziando al largo della costa siciliana l’esercitazione navale Nato Dynamic Manta, che coinvolgerà marine e aereonautiche militari dei Paesi dell’Alleanza Atlantica con l’obbiettivo di affinare le loro capacità di antisommergibile e aumentare il livello della cooperazione tra i paesi del patto Atlantico. L’attività addestrativa, pianificata dal Comando marittimo alleato Nato (Marcom) si svolgerà al largo delle coste orientali e meridionali della Sicilia.
L’esercitazione
L’evento vedrà la partecipazione di unità navali di Italia, Francia, Grecia, Spagna, Stati Uniti e Turchia e di unità aeree di Germania, Canada, Grecia, Regno Unito, Stati Uniti e Turchia. Le operazioni vedranno sette sommergibili alternarsi nei ruoli di cacciatori e prede per simulare istanze di guerra navale nel Mediterraneo. I sottomarini opereranno aiutati dagli asset navali di superficie e aerei schierati dai Paesi partecipanti. L’Italia, Paese ospitante dell’evento, parteciperà all’evento con unità navali e velivoli ad ala rotante oltre a mettere a disposizione dei partecipanti le sue strutture logistiche, in particolare la base navale di Augusta. Le navi inviate dall’Italia sono la fregata antisommergibile Carlo Margottini, il cacciatorpediniere Luigi Durand de la Penne, il pattugliatore Francesco Morosini e due sommergibili.
La centralità della cooperazione
L’esercitazione è fondamentale dato che lo scenario più realistico di un intervento navale Nato nel Mediterraneo consiste nel sigillare le tre entrate del Mare, gli stretti dei Dardanelli e Gibilterra e il canale di Suez, per impedire l’ingresso di potenze avversario, per poi, in una seconda fase, iniziare a pattugliare il mare individuando ed eliminando le minacce sottomarine. Lo sviluppo di capacità di collaborazione fra le aereonautiche e le marine dei diversi Paesi membri è la pietra d’angolo per tali operazioni e sarà centrale per controbilanciare l’ipotetica superiorità numerica delle marine avversarie.
Il ruolo della Turchia
È interessante la presenza della Turchia tra i partecipanti dell’esercitazione. Il Paese, infatti, di recente è stato al centro di alcuni dissidi all’interno del Patto, come per esempio relativamente all’ingresso della Svezia nella stessa. Erdogan, in un primo momento, aveva anche tentato di presentarsi come figura di mediazione tra la Russia e l’Occidente, in contrapposizione alla linea prevalente nel resto del blocco atlantico. La sua presenza nell’esercitazione Dynamic Manta è però il riconoscimento della sua centralità in qualunque piano di contenimento della Federazione russa. La Turchia avrebbe, infatti, un ruolo centrale nel mantenimento del blocco dello stretto dei Dardanelli e nell’eliminazione della flotta Russa nel mar Nero, grazie alla sua posizione geografica. Il contenimento della Russia nel mar Nero senza partecipazione e impegno della Turchia sarebbe quasi irrealizzabile.
La proiezione oltre Suez
L’esercitazione dimostra come l’avversario principale per cui si prepara l’Alleanza atlantica sia la Federazione russa. Il teatro mediterraneo implica chiare condizioni operative per le marine dell’Alleanza Atlantica che possono contare su catene logistiche molto corte ed efficienti e, soprattutto, su un avversario, Mosca, con limitate capacità navali. Una questione più complessa è la proiezione delle dinamiche relative all’esercitazione nel contesto di un’eventuale operazione proiettata verso l’Indo-Pacifico. Le marine europee dovrebbero riuscire ad acquisire le capacità logistiche per operare nel teatro asiatico con la stessa efficienza che hanno nel Mediteranno. La questione più pressante sarebbe il bisogno di un continuo rifornimento di missili intercettori, indispensabili, per rispondere alle minacce missilistiche che caratterizzerebbero il teatro dell’Indo-Pacifico. Probabilmente, anche in uno scenario diverso dal conflitto con la federazione Russa, le marine europee dovrebbero garantire la sicurezza del Mediterraneo allargato permettendo, così, alla marina statunitense di concentrare tutte le sue forze ad Oriente.
La paura dell’arma nucleare spaziale fa parlare Usa e Russia
William Burns, direttore della Central Intelligence Agency, ha parlato con Sergei Naryshkin, direttore di Služba vnešnej razvedki, il servizio russo di intelligence esterna. E Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Joe Biden, con Yuri Ushakov, uno dei consigliere per la politica estera del leader russo Vladimir Putin ed ex ambasciatore negli Stati Uniti. Al centro dei colloqui, la nuova arma nucleare anti-satellite attualmente in via di sviluppo da parte di Mosca. Da Washington un avvertimento: un eventuale dispiegamento rappresenterebbe una violazione del Trattato sullo spazio extra-atmosferico, oltre che una minaccia alla sicurezza nazionale americana.
I contatti, riportati dal quotidiano Wall Street Journal e dall’emittente CBS News, seguono la nota con cui una decina di giorni fa Mike Turner, presidente della commissione Intelligence della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, ha avvertito di una “seria” minaccia che gli Stati Uniti potrebbero dover discutere con i loro alleati. John Kirby, consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha successivamente spiegato che il deputato stava parlando di una capacità antisatellite spaziale sviluppata dalla Russia. Sia il giornale sia l’emittente hanno riferito che l’amministrazione Biden starebbe contattando anche Paesi come l’India e la Cina (Antony Blinken, segretario di Stato americano, ha incontrato una settimana fa gli omologhi Subrahmanyam Jaishankar e Wang Yi a margine della Conferenza di Monaco sulla sicurezza) e gli alleati del G7 nel tentativo di convincerli a dissuadere la Russia dal dispiegare l’arma.
Sabato, i leader del G7 riunitisi per la prima volta quest’anno sotto la presidenza italiana hanno bollato come “inaccettabile” la retorica nucleare della Russia e condannato “l’atteggiamento di intimidazione strategica” di Mosca “e il suo indebolimento dei regimi di controllo degli armamenti”. La minacce da parte della Russia di utilizzo di armi nucleari, “per non parlare di qualsiasi utilizzo di armi nucleari da parte della Russia, nel contesto della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, sono inammissibili”, si legge ancora nella dichiarazione.
Il Cremlino ha negato che la Russia stia progettando di lanciare in orbita delle testate nucleari, accusando la Casa Bianca di creare isteria su una nuova minaccia russa per fare pressione sul Congresso affinché approvi nuovi aiuti all’Ucraina. Allo stesso modo, dopo le indiscrezioni più recenti dei media americani, Sergei Ryabkov, viceministro degli Esteri russo, oltre a definire “assurde” le accuse americane, ha dichiarato che i negoziati non hanno prodotto alcun risultato: Mosca, inoltre, è molto scontenta nei confronti di Washington per la diffusione dei dettagli dell’incontro che avrebbe dovuto rimanere riservato.
Colloqui di lavoro a norma di privacy. Durante un colloquio di lavoro vietato chiedere ai candidati se sono stati licenziati o se hanno intenzione di avere figli. Nemmeno se l’intervistato è consenziente. Vietato, inoltre, pescare dati dai social
Dai social vietato prendere dati salvo che non si tratti di un network professionale con dati che riguardano la posizione lavorativa. Vietato anche domandare referenze a precedenti datori di lavoro, salvo assenso dell'interessato. Sono queste alcune delle prescrizioni del Codice di condotta per le Agenzie per il lavoro (Apl), promosso da Assolavoro e approvato dal Garante della privacy (provvedimento n. 12 dell'11/11/2024, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).
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Il codice di condotta è una attuazione del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/670 (Gdpr) e ha il compito di precisare modalità applicative del Gdpr.Il codice è rivolto alle agenzie, autorizzate dall'Anpal (Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro), che svolgono attività di somministrazione, intermediazione, mediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale.
L'adesione al codice, utile a dimostrare la conformità al Gdpr, è facoltativa ed è aperta a tutte le agenzie, anche quelle non iscritte ad Assolavoro.
Il codice per le Apl, corredato da due fac simile (modello di informativa e di registro dei trattamenti), è ricco di indicazioni pratiche.
Un primo chiarimento riguarda i ruoli privacy nei rapporti tra agenzie e loro clienti/utilizzatori: eccetto le attività di esecuzione di servizi in outsourcing, Apl e utilizzatori/clienti sono definiti titolari autonomi.
Nel modello di informativa, allegato al Codice, sono dettagliate basi di liceità del trattamento e specifici termini di conservazione dei dati. Con esclusione della somministrazione di lavoro, le Apl possono conservare i dati per 48 mesi (salvo cancellazione anticipata a richiesta). Con riferimento ai rapporti di somministrazione di lavoro, invece, le Apl conservano i dati per un periodo di undici anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
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A riguardo delle basi giuridiche, il Codice specifica che non ci vuole il consenso per verificare le informazioni sul candidato mediante consultazione di un social network, purché sia di natura professionale.Il Codice riprende anche la regola, ancora spesso disattesa nella prassi, per cui non è dovuto il consenso al trattamento dei dati presenti nei curricula spontaneamente trasmessi dagli interessati, ai quali deve essere fornita un'informativa privacy al primo successivo contatto utile.
Quanto alle operazioni di trattamento, il Codice dà una serie di prescrizioni. Durante le selezioni di personale, non si devono scremare i candidati sulla base di informazioni che riguardano stato matrimoniale, gravidanza, handicap, neanche con il consenso dei candidati.
Non si possono, poi, acquisire referenze professionali del candidato presso precedenti datori di lavoro e comunicarle ai chi ha commissionato una ricerca di personale, senza una previa autorizzazione esplicita del candidato.
Infine, non si possono trattare, neanche con il consenso del candidato, informazioni relative a illeciti disciplinari o procedimenti giudiziari (salvi obblighi di legge).
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Peraltro, la comunicazione dei dati dei candidati tra Apl e clienti è ammessa, senza necessità di consenso, per finalità strettamente connesse al perfezionamento dell'assunzione.Quanto all'uso di algoritmi e decisioni automatizzate, materia che dovrà essere necessariamente revisionata a seguito dell'entrata in vigore del regolamento UE sull'Intelligenza Artificiale, il codice riprende le disposizioni del Gdpr (obbligo di redazione della valutazione di impatto privacy e di informativa, rispetto dei diritti degli interessati all''intervento umano, ad esprimere la propria opinione e a contestare la decisione)
Con il citato provvedimento 12/2024 l'autorità guidata da Pasquale Stanzione ha, infine, accreditato l'Organismo di monitoraggio, un ente indipendente, chiamato a verificare l'osservanza del Codice e a gestire eventuali reclami.
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito
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GAZA. Anche con la tregua migliaia di palestinesi moriranno per mancanza di cure mediche
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della redazione
Pagine Esteri, 26 febbraio 2024 – I ricercatori del Centro per la Salute della Johns Hopkins University e della London School of Hygiene and Tropical Medicine hanno pubblicato nei giorni scorsi un rapporto che prevede quante persone moriranno a Gaza nei prossimi sei mesi. Gli autori hanno calcolato quelle che vengono chiamate morti in eccesso, che includono le morti dovute direttamente alla campagna di guerra di Israele e quelle causate indirettamente, a causa di fattori come malattie e mancanza di accesso alle cure mediche. Se la guerra continuasse fino all’inizio di agosto – con Israele che bombardava aree densamente popolate e limita cibo e medicine – i ricercatori prevedono tra 58.260 e 66.720 morti oltre ai quasi 30mila morti già riferiti dal Ministero della Salute di Gaza. Se la guerra dovesse intensificarsi, gli autori prevedono che il bilancio delle vittime potrebbe salire tra 74.290 e 85.750 nei prossimi sei mesi. Tuttavia, anche se un cessate il fuoco iniziasse immediatamente, i ricercatori prevedono che nei prossimi sei mesi moriranno comunquetra 6.550 e 11.580 persone a causa della distruzione del sistema sanitario di Gaza, del diffondersi di malattie infettive e per le mancate cure ai malati oncologici e a coloro che sono affetti da patologie croniche gravi.
Il professor della Johns Hopkins, Paul B. Spiegel, uno degli autori del rapporto, spiega in una intervista che “Le morti in eccesso sono quelle non si sarebbero verificate se non ci fosse stato questo conflitto. Abbiamo fatto alcune ipotesi. Ad esempio, la limitazione dell’accesso all’insulina ha e avrà un impatto grave per le persone e i decessi aumenteranno. Allo stesso modo, ogni anno si verificano malattie infettive endemiche e non potranno che diffondersi maggiormente in una situazione di sovraffollamento, mancanza di acqua e servizi igienico-sanitari e mancanza di cure come attualmente accade a Gaza”.
Spiegel sottolinea che anche con il cessate il fuoco ci saranno ancora molte morti a Gaza. “La situazione è davvero grave – afferma – ci sono molte persone con ferite traumatiche che potrebbero infettarsi e non poche di loro moriranno. Oltre a ciò, continueranno a verificarsi malattie infettive e potenzialmente alcune epidemie. Inoltre, c’è una popolazione malnutrita. Abbiamo un sistema sanitario che funziona pochissimo (a causa dell’offensiva militare israeliana, ndr) e strade e infrastrutture distrutte. E la ricostruzione richiederà del tempo”.
Spiegel spiega che per limitare morti e malattie occorrono rapidamente un’enorme quantità di acqua e strutture igienico-sanitarie. Cibo e carburante devono entrare in grandi quantità assieme ad alimenti nutrienti per i bambini. Deve essere dato accesso alle squadre mediche di emergenza con chirurghi, personale specializzato in traumi e riabilitazione.
Il cessate il fuoco peraltro resta lontano. Continueranno oggi in Qatar i negoziati per il rilascio di 40 dei circa 130 ostaggi israeliani in cambio di una tregua di sei settimane a Gaza e della scarcerazione di centinaia di prigionieri palestinesi. Tuttavia l’ottimismo sull’andamento della trattativa circolato negli ultimi giorni, oggi viene confermato solo in parte dai mezzi d’informazione. Se da un lato nei recenti colloqui di Parigi sarebbero stati tracciati i contorni di un accordo per un cessate il fuoco temporaneo e la liberazione dei civili, delle donne soldato, degli anziani e dei minori, dall’altro si sarebbe irrigidita la posizione di alcuni ministri israeliani e dello stesso premier Netanyahu. Secondo la tv Canale 12, il primo ministro si è avvicinato alle posizioni dell’estrema destra e avrebbe posto la condizione che i prigionieri palestinesi condannati per attentati e attacchi armati contro cittadini israeliani una volta scarcerati sulla base dell’accordo di tregua dovranno essere espulsi in Qatar. Allo stesso tempo non è chiaro anche se Hamas, come riferiscono i media, abbia davvero rinunciato alla cessazione completa dell’offensiva israeliana a Gaza che il gabinetto di guerra guidato da Netanyahu non intende accogliere in alcun caso.
Allo stesso tempo i comandi militari israeliani preparano l’attacco alla città di Rafah e avrebbero presentato al governo un piano per l’evacuazione dei civili palestinesi, oltre un milione, ammassati in tendopoli sul confine con l’Egitto. Piano che assieme all’offensiva in preparazione suscita grandi preoccupazioni nell’Onu e nelle Ong internazionali che temono una catastrofe umanitaria.
La guerra continua a fare decine di vittime palestinesi ogni giorno e il totale dei morti a Gaza è vicino a 30mila. Pagine Esteri
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Online la sezione dedicata alla mobilità del personale docente, educativo e ATA per l'anno scolastico 2024/2025.
Per i docenti sarà possibile presentare domanda entro il 16 marzo 2024. Per il personale educativo dal 28 febbraio al 19 marzo.
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Una filastrocca delle tante che Gianni Rodari ha scritto in relazione al Professor Grammaticus, personaggio tramite il quale il poeta voleva insegnare la grammatica ai bambini e alle bambine ma anche insegnare il senso della vita...
Il professor Grammaticus
sentì dire da un tale:
-Questa bomba all’idroggeno
chissà poi se fa male!
Il bravo professore
lo rimbeccò all’istante
- La bomba, signore caro,
è già tanto pesante,
con tutti i suoi megatoni
è già tremenda così,
non aggravi il pericolo
raddoppiando la “g”!
Rispose sghignazzando
quel re degli ignoranti:
- Sono in contravvenzione
per eccesso di consonanti?
- No, signore, non scherzi
con tali materie:
l’ortografia e la chimica
sono cose assai serie.
Al vecchio gas idrogeno
chieda subito scusa,
cancelli dal suo nome
la lettera intrusa.
Poi con la stessa gomma
sa che cosa faremo?
Tutte quante le bombe acca
dalla terra cancelleremo.
La nonna legge Rodari
In Cina e Asia – Cina, nuove linee guida a tutela dei rider
I titoli di oggi: Cina, nuove linee guida a tutela dei rider Ucraina, la Russia importa componenti da Giappone e Taiwan attraverso la Cina Cina, mille arresti tra i manifestanti anti-diga Cina, il governo centrale punta ad aumentare il proprio controllo sull’apparato di videosorveglianza Cina, nominato viceministro all’innovazione tecnologica l’ex direttore di un’università sanzionata dagli Usa Corea del Sud, ultimatum ...
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#laFLEalMassimo – Episodio 115: Navalny Matteotti e i Martiri della Libertà
La morte di Alexei Navalny, durante la detenzione basata su accuse risibili ci obbliga a
prendere coscienza di quale sia il prezzo che si può pagare per la libertà e di quanto siamo al
tempo stesso fortunati ad averla ottenuta gratuitamente dalla nascita e sciagurati nel
metterla a rischio sottovalutando la pericolosità del dittatore Putin.
La storia dei libri e dei film a grande budget nel cinema si concentra su eroi valorosi e
condottieri vincenti da Napoleone a Giulio cesare, persone che con le loro gesta hanno
colpito inciso così nella la cultura popolare da inserire il proprio nome nel lessico comune e
da incantare ancora dopo secoli o millenni l’immaginario collettivo.
Eppure, l’umanità ha conosciuto anche eroi silenziosi, che non hanno mai ucciso, invaso o
conquistato nessuno, ma che anzi si sono opposti ai conquistatori e ai violenti, agendo
spesso inascoltati e incompresi e finendo per pagare con la vita l’incrollabile volontà di
affermare la propria libertà.
Personaggi come Giacomo Matteotti e Alexey Navalny, che hanno alzato la testa contro
dittatori come Mussolini e Putin, mentre il resto della popolazione preferisce guardare
altrove, o sottomettersi apertamente all’arbitrio dei potenti.
Quanto coraggio ci vuole a rischiare di continuo la vita fino a perderla pur di sostenere le
proprie idee? Io penso che sia un coraggio enorme, più grande di quello dei generali che
mandano i soldati semplici a morire o dei conquistatori che storia e letteratura amano
celebrare.
Alexei Navalny ha resistito a minacce intimidazioni, a tentativi di corruzione, è stato
avvelenato ed ha rischiato di morire eppure ha deciso volontariamente di rientrare nel
paese che non è certo meritasse la sua battagli di libertà. E’ andato avanti finchè il suo corpo
mortale non a ceduto agli oltraggi degli aguzzini che lo tenevano prigioniero, ma il suo
esempio immortale resterà di ispirazione per le generazioni future.
Mi piace immaginare una nuova Russia libera, che in un futuro non troppo lontano possa
dedicare piazze e viali ad Alexei Navalny, come ha fatto l’Italia con Giacomo Matteotti e
voglio credere che il percorso tra l’assassinio e la caduta del dittatore possa essere più breve
per il popolo russo.
L'articolo #laFLEalMassimo – Episodio 115: Navalny Matteotti e i Martiri della Libertà proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Così i droni sono diventati l’arma-simbolo del conflitto in Ucraina. Scrive Borsari
I droni rappresentano uno dei simboli dell’attuale conflitto in Ucraina non solo sul piano delle operazioni militari, ma anche in virtù della capacità di questa tecnologia di catturare l’immaginario pubblico e avere un impatto trasformativo sul settore della difesa. L’uso estensivo dei droni è in realtà una tendenza già emersa in altri teatri bellici della storia recente, dalla Siria al Nagorno-Karabakh, passando per la Libia. Ciò che distingue il caso dell’Ucraina è, innanzitutto, il numero senza precedenti di sistemi a pilotaggio remoto di ogni tipo e dimensione schierati da entrambe le fazioni.
In base ai dati disponibili, infatti, si possono stimare in decine di migliaia i droni distrutti ogni mese in Ucraina, principalmente a causa delle contromisure di guerra elettronica usate dalle forze di Kyiv e Mosca. Oltre alla quantità, però, sono anche la varietà di sistemi e relative capacità, nonché l’innovazione nelle tecniche e tattiche di utilizzo a rendere il conflitto ucraino una vera e propria “guerra di droni”.
In questo senso è necessario sottolineare l’enorme impatto operativo dei droni commerciali – dai sistemi Parrot francesi ai celebri Mavic del colosso cinese Dji, fino ai piccoli droni da competizione Fpv (First per- son view) – che in Ucraina vengono utilizzati per molteplici missioni, dalla ricognizione al coordinamento del fuoco di artiglieria, all’attacco. In generale, i fattori che più di tutti hanno favorito il successo dei droni sono i costi più contenuti rispetto a velivoli tradizionali, la facilità di utilizzo e il minor rischio per il personale.
Sul piano operativo i droni hanno reso “trasparente” il campo di battaglia, garantendo una sorveglianza costante, facilitando l’individuazione dell’avversario e complicando enormemente l’uso del fattore sorpresa e le azioni di manovra su larga scala. Questo ha anche rivoluzionato il processo di ingaggio dell’obiettivo – ciò che in gergo militare anglosassone è chiamato kill-chain – diminuendo drasticamente il lasso di tempo tra l’individuazione del bersaglio e l’attacco. In Ucraina questo processo è dovuto a due ragioni principali: in primis, la diffusione capillare dei droni a tutti i livelli delle forze armate; in secondo luogo, l’integrazione dei droni e delle unità di artiglieria in un’architettura di comando e controllo digitalizzata.
Al contempo, tuttavia, è anche importante sfatare il mito dei droni come arma risolutiva, ricordando che la loro efficacia dipende dal grado di integrazione con altre capacità, dagli assetti spaziali alla cyber-warfare, ad architetture di comando e controllo avanzate e digitalizzate. Inoltre la tecnologia da sola non fa la differenza. Altrettanto fondamentale è la capacità di integrarla nei concetti operativi e nella dottrina attraverso sperimentazione, addestramento e simula- zioni. Questi aspetti sono particolarmente importanti perché rendono l’impiego efficace dei droni (così come di molti altri sistemi) assai più complesso di quanto non si pensi.
Come accennato, i droni esemplificano l’uso sempre maggiore di tecnologia commerciale per scopi militari. Questa tendenza sembra destinata a rafforzarsi e indica un parziale cambio di paradigma rispetto al passato, quando era l’innovazione nata per esigenze militari (l’esempio di Internet è quello più ovvio) a sfociare nel settore civile. In questo modo, tecnologie e sistemi all’apparenza innocui ma potenzialmente letali diventano più facilmente accessibili, offrendo nuove (ma modeste) capacità e opzioni militari anche ad attori – statali e non – con risorse limitate.
Allo stesso tempo, la proliferazione di tecnologie o componenti dual use ha implicazioni significative non solo per la sicurezza, ma anche per il modo in cui le tecnologie per la difesa sono sviluppate, acquisite e integrate. La tecnologia dual use offre grande flessibilità grazie al numero elevato di soluzioni, alla vasta e immediata disponibilità, nonché ai costi solitamente più contenuti, seppur a scapito delle performance rispetto a sistemi militari. Questo aspetto è emerso chiaramente in Ucraina, dove l’enorme quantità di droni commerciali ha sopperito ai loro limiti qualitativi.
Come conseguenza, molti governi intendono dotarsi di un grande numero di droni sacrificabili, più economici, facilmente rimpiazzabili e modulari (si veda l’iniziativa americana Replicator), in vista di eventuali conflitti ad alta intensità. Tale esigenza significa anche ripensare i modelli di produzione e acquisizione dell’industria della difesa, sfruttando non solo la scalabilità e le infrastrutture della produzione civile, ma anche l’innovazione nel settore commerciale attraverso un approccio dal basso che favorisce sinergie tra la difesa e il comparto civile, integrando maggiormente il know-how del settore privato e delle università nonché il capitale di investitori privati (ad esempio venture capitals).
Questo richiede normative e incentivi che favoriscano l’innovazione, oltre a uno snellimento dell’iter burocratico che caratterizza l’intero processo di procurement nel settore della difesa, dalla scelta della capacità, ai test, all’acquisizione finale. In questo contesto, la natura estremamente modulare dei droni facilita l’integrazione continua (on the fly) di nuove capacità e si coniuga al meglio con un approccio meno tradizionale al settore della difesa. Su questo, i Paesi europei possono imparare molto dall’Ucraina.
Formiche 199
Sapetevate che c'è uno sviluppatore italiano che si sta cimentando con lo sviluppo di un'app per Lemmy? L'app si chiama #Raccoon...
Lo sviluppatore è @Dieguito 🦝 e qui potete trovare la sua app, qui la comunità Lemmy dedicata e qui il canale Matrix dedicato allo sviluppo.
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Sangue, sangue e ancora sangue l La Città Futura
"Per la quarta volta il Paese capofila dei guerrafondai ha posto il veto all’ONU su una risoluzione che chiedeva l'immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Dall’inizio del conflitto gli statunitensi si riempiono la bocca di pace con proclami ipocriti e poi operano per tenere non solo aperto il conflitto -continuando a vendere armi a Israele- ma ne aprono di nuovi come quello in Yemen."
Fin dove si estende la Fascia di Kuiper? I Passione Astronomia
"Il team ha scoperto un certo numero di oggetti trans-nettuniani (KBO) ben oltre il tradizionale bordo esterno della fascia di Kuiper. Si pensava che questo bordo esterno (dove la densità degli oggetti inizia a diminuire) si trovasse a circa 50 UA, ma le ultime osservazioni suggeriscono che potrebbe estendersi fino a 80 UA ed oltre."
Poliverso è un progetto indipendente per mettere a disposizione modi alternativi di usare il Fediverso. Ecco i motivi per cui è importante sostenerlo. Anche se sei un utente di altre istanze
Il progetto Poliverso, da cui nasce lo stesso progetto feddit.it, è stato creato per mettere a disposizione degli utenti italiani un'intera istanza basata su Friendica, che non è solo la più completa alternativa a Facebook, ma è anche il software più potente per l'esplorazione del Fediverso!
Con poliverso.org puoi interagire con tutti i profili delle Fediverso, ma puoi anche collegare il tuo account Bluesky; a differenza di Mastodon puoi scrivere post lunghi con il testo formattato e le immagini in linea, ma puoi anche creare eventi o interagire con gli eventi di Mobilizon, seguire il feed RSS di altri siti web o addirittura di canali telegram e puoi impostarne anche la pubblicazione automatica dal tuo profilo.
Con Friendica è possibile anche creare utenti di servizio gestiti da uno staff di più utenti ognuno con un proprio account.
Infine è possibile creare gruppi del Fediverso, come i gruppi Facebook, ossia degli account che quando vengono menzionati ricondividono automaticamente il post pubblicato, cosicché venga visto da tutti gli utenti (utenti di tutto il fediverso!) che seguono quel gruppo.
Ma il progetto Poliverso non si ferma qui: insieme al blog lealternative.net abbiamo aperto feddit.it, la prima istanza italiana basata su Lemmy, un'alternativa a reddit perfettamente federata con il resto del Fediverso.
Su feddit.it puoi scegliere una delle tante comunità tematiche presenti e aprire un nuovo thread, come su un subreddit, e segnalare o commentare i link di articoli di giornale o di post interessanti, visualizzandoli in un interfaccia che ricorda quella di un forum.
Feddit.it non è soltanto uno spazio a disposizione dei suoi utenti, ma tutti coloro che dispongono di un account Mastodon, Friendica, Pleroma, Misskey o Pixelfed [b]possono aprire un nuovo thread (anche dal tuo blog WordPress!) creando un nuovo post e menzionando la comunità di proprio interesse![/b]
E questo è esattamente quello che abbiamo fatto con questo post che è stato creato da Friendica, menzionando l'account Lemmy @Che succede nel Fediverso? e che può essere visualizzato nella relativa comunità.
Il terzo progetto di Poliverso è costituito da poliversity.it, la prima istanza Mastodon in Italia dedicata al mondo dell'università e della ricerca ma anche a quello del giornalismo. Se sei un ricercatore, uno studente, un giornalista o se semplicemente sei interessato a questi temi, poi iscriverti e partecipare alle discussioni.
Poliverso vuole essere un servizio non solo per i suoi utenti ma per tutto il Fediverso italiano, grazie agli account di informazione di Poliverso (come il nostro bollettino sul Fediverso, la rassegna sulla Cybersecurity, quella sulla Privacy e quella sulle notizie dei Pirati internazionali), i gruppi Friendica e le comunità Lemmy.
Per questo motivo, saremmo molto lieti di ricevere un contributo anche da parte di utenti italiani di altre istanze, italiane e straniere. Se vuoi contribuire al progetto Poliverso, puoi fare una donazione su questi due canali di raccolta:
1) Ko-fi
2) Liberapay
Se invece vuoi contribuire in maniera specifica al solo progetto feddit.it, puoi offrire un contributo economico di sostegno al manutenzione dei server a questa pagina Liberapay
Grazie di cuore ❤
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Ministero dell'Istruzione
Il video racconto #NoiSiamoLeScuole è dedicato questa settimana alla Scuola Primaria Su Loi della Direzione Didattica “2° Circolo Capoterra” in provincia di Cagliari.Telegram
Ministero dell'Istruzione
Il #MIM, l'Istituto Nazionale di Astrofisica e Openet Technologies S.p.A. - Matera organizzano la XIII edizione della Scuola nazionale estiva di astronomia "A scuola di Stelle" per la preparazione e la partecipazione ai Campionati di Astronomia.Telegram
Ministero dell'Istruzione
Con riferimento a notizie di stampa, il #MIM precisa che nelle nuove Linee guida sull’educazione alla cittadinanza, che sono in via di elaborazione, sarà contenuta la seguente dizione: “È opportuno evitare l’utilizzo dello smartphone (cellulare) nell…Telegram
…e di lavoro si muore …ancora di più l La Città di Sotto
"Ufficialmente sono 1.041 le denunce di incidenti mortali sul posto di lavoro arrivate all’Inail in tutto il 2023. Vittime che aumentano a 1.466 se come riferimento prendiamo i dati dell’Osservatorio nazionale di Bologna, una fotografia indipendente che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia, anche quelli che non dispongono di un’assicurazione."
Kilonove, fabbriche di metalli pesanti l MEDIA INAF
"Secondo gli astronomi, nei giorni successivi a un evento di fusione, l’evoluzione della kilonova è essenzialmente caratterizzata dal decadimento radioattivo degli elementi più pesanti del ferro, sintetizzati durante la fusione."
Weekly Chronicles #64
Questo è il numero #64 di Privacy Chronicles, la newsletter che ti spiega l’Era dell’Informazione e come sopravvivere: tecnologia, sorveglianza di massa, privacy, sicurezza dei dati e molto altro.
Cronache della settimana
- Il social scoring è il futuro del Welfare tecnocratico
- Apple traccia i tuoi dispositivi anche se sono spenti
- Allarmi bomba: il governo indiano vieta ProtonMail… e altre 14 app
Lettere Libertarie
- Bitcoin: pura anarchia e sistema intersoggettivo distribuito
Rubrica OpSec
- Errori di OpSec: impariamo dalla storia di Eldo Kim
Il social scoring è il futuro del Welfare tecnocratico
"L'idea che dobbiamo portare avanti e studiare è quella di una tessera sanitaria a punti in modo che se conduci uno stile di vita corretto e salutare puoi guadagnare dei punti che poi ti permettono di ricevere degli incentivi".
La vita, per quelli come Bertolaso, è semplice; come un videogioco: compi le azioni giuste, aumenta il tuo personal score, vinci e salva la principessa.
E sono in molti a vederla come lui, non è certo un mistero. Da un paio d’anni in giro per l’Italia si sentono voci che sussurrano di comportamenti virtuosi, premi e punteggi — identità digitale.
Tra i primi, forse lo ricorderete, ci fu l’assessore Bugano di Bologna, quando annunciò pubblicamente il progetto di “Smart Citizen Wallet:
«Il cittadino avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l’energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura». Comportamenti virtuosi che corrisponderanno a un punteggio che i bolognesi potranno poi «spendere» in premi in via di definizione.»
Si scoprì solo dopo, anche grazie a un’istruttoria del Garante Privacy, che di concreto dietro all’idea di Smart Citizen Wallet non c’era ancora nulla di concreto: tutta propaganda (ma che propaganda è, quella fondata sull’idea di sorvegliare il cittadino? Eppure…).
E poi, sì, ci fu anche qualche sperimentazione — come quella fatta a Ivrea per qualche mese, con lo scopo di testare una nuova “piattaforma per l’economia comportamentale" fondata su blockchain e sponsorizzata dal governo e da TIM.
L’idea di incentivare, diciamo così, comportamenti “virtuosi” attraverso l’azione di governo, con lo scopo di creare una società perfetta, non è certo nuova. È anzi l’idea fondante che fu usata fin dal XIX secolo in poi per giustificare moralmente il sistema statale di welfare-warfare che viviamo ancora oggi.
Il social scoring, perché di questo si tratta, è l’apice dello statalismo, nonché tappa obbligata di una società tecnocratica governata da algoritmi automatizzati e logiche di vita a debito.
Non è un caso che si parli sempre di comportamenti “virtuosi” o “corretti”: sono aggettivi necessari a rafforzare l’idea della rettitudine e dignità delle persone soltanto se rispettose del pensiero egemonico collettivo. Chi decide quali comportamenti sono virtuosi? Le masse: o meglio, le masse plagiate dalla propaganda delle solite minoranze.
E se poi, come anticipato, è anche una questione di debito: il sistema finanziario occidentale fondato sul debito e sul welfare universale sta collassando su se stesso.
Non sarà possibile curare tutti (è già così) e sarà così necessario distinguere tra chi si merita di ricevere servizi sanitari e chi invece si merita altro, magari l’eutanasia di Stato; a prescindere dal pagamento o meno delle tasse — quelle vanno pagate comunque.
Questa cosa qua è una delle conseguenze della nascente religione transumanista che mira ad addomesticare e manipolare le masse attraverso ricatti morali algoritmicamente eseguiti. Ma chi segue regolarmente queste pagine lo sa: se ne è parlato anche al G20 del 2022; il compagno Bertolaso non inventa nulla.
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Apple traccia i tuoi dispositivi anche se sono spenti
Apple usa una tecnica chiamata "offline finding" per individuare i dispositivi degli utenti anche quando non sono connessi a Internet. Fa parte del servizio “Find My”, che da qualche anno permette di ritrovare dispositivi rubati o persi anche se spenti.
Brussels Privacy Symposium 2023 Report
The seventh edition of the Brussels Privacy Symposium, jointly co-organized by the Future of Privacy Forum and the Brussels Privacy Hub, took place at the U-Residence of the Vrije Universiteit Brussel campus on November 14, 2023. The Symposium presented a key opportunity for a global, interdisciplinary convening to discuss one of the most important topics facing Europe’s digital society today and in the years to come: “Understanding the EU Data Strategy Architecture: Common Threads – Points of Juncture – Incongruities.”
With the program of the Symposium, the organizers aimed to transversally explore three key topics that cut through the Data Strategy legislative package of the EU and the General Data Protection Regulation (GDPR), painting an intricate picture of interplay that leaves room for tension, convergence, and the balancing of different interests and policy goals pursued by each new law. Throughout the day, participants debated the possible paradigm shift introduced by the push for access to data in the Data Strategy Package, the network of impact assessments from the GDPR to the Digital Services Act (DSA) and EU AI Act, and debated the future of enforcement of a new set of data laws in Europe.
Attendees were welcomed by Dr Gianclaudio Malgieri, Associate Professor of Law & Technology at Leiden University and co-Director of the Brussels Privacy Hub, and Jules Polonetsky, CEO at the Future of Privacy Forum. In addition to three expert panels, the Symposium opened with Keynote addresses by Commissioner Didier Reynders, European Commissioner for Justice, and Wojciech Wiewiórowski, the European Data Protection Supervisor. Commissioner Reynders specifically highlighted that the GDPR remains the “cornerstone of the EU digital regulatory framework” when it comes to the processing of personal data, while Supervisor Wiewiórowski cautioned that “we need to ensure the data protection standards that we fought for, throughout many years, will not be adversely impacted by the new rules.” In the afternoon, attendees engaged in a brainstorming exercise in four different breakout sessions, and the Vice-Chair of the European Data Protection Board (EDPB), Irene Loizidou Nikolaidou, gave her closing remarks to end the conference.
The following Report outlines some of the most important outcomes from the day’s conversations, highlighting the ways and places in which the EU Data Strategy Package overlaps, interacts, supports, or creates tension with key provisions of the GDPR. The Report is divided into six sections: the above general introduction; the ensuing section which provides a summary of the Opening Remarks; the next three sections which provide insights into the panel discussions; and the sixth and final section which provides a brief summary of the EDPB Vice-Chair’s Closing Remarks.
Editor: Alexander Thompson
LIVE Olimpia Milano-Napoli, Finale Coppa Italia basket 2024 in DIRETTA: sarà Davide contro Golia
CLICCA QUI PER AGGIORNARE LA DIRETTA LIVE Si chiude un primo tempo che vede Napoli meritatamente avanti, con Milano che sbaglia troppo in attacco e in difesa e con un paio di fischi che hanno innervosito la panchina vede i campani allungare.Duccio Fumero (OA Sport)
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28 ONG esortano le autorità di protezione dei dati dell'UE a respingere il "paga o va bene" su Meta Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) emetterà presto quello che probabilmente sarà il suo parere più significativo fino ad oggi
The Mourning After - Lately / Quit Bazar 7"
Pronti alla bisogna per assolvere nel migliore dei modi tale irrinunciabile esigenza ecco qui per me e per noi tutti, direttamente da quel di Sheffield, i veterani e collaudatissimi Mourning After ed il loro 7" licenziato in questi giorni dalla Rogue Records.
iyezine.com/the-mourning-after…
The Mourning After - Lately / Quit Bazar 7"
Pronti alla bisogna per assolvere nel migliore dei modi tale irrinunciabile esigenza ecco qui per me e per noi tutti, direttamente da quel di Sheffield, i veterani e collaudatissimi Mourning After ed il loro 7" licenziato in questi giorni dalla Rogue…In Your Eyes ezine
Musica Agorà reshared this.
Man
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Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
in reply to Man • •@Man
Sì, vero, ma funziona così discretamente bene da browser mobile che la mancanza di un'app non è tutta questa grande tragedia
Diciamo 2010... dài! 😁
E comunque qui hai totalmente ragione: l'interfaccia è davvero retrò, ma qui su Poliverso stiamo valutando la possibilità di creare un accesso alternativo attraverso Soapbox o Semaphore (grazie a un'idea di @Chiara [Ainur] [Айнұр] ❤️). Questi strati applicativi sono molto interessanti e forniscono addirittura un'interfaccia molto più bella e moderna rispetto a quella dello stesso Mastodon, ma dobbiamo prima capire bene come farci girare le funzionalità più avanzate di Friendica, perché sono quelle funzionalità che rendono questo software così unico e vantaggioso rispetto agli altri software del fediverso
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informapirata ⁂, Pirati.io, Poliverso & Poliversity, m4cchia, H9k e Antonino Campaniolo 👣 reshared this.
Nerd02
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •Has anyone defederated your instance? An update to the Defederation Investigator - Based Count
lemmy.basedcount.comPoliverso - notizie dal Fediverso ⁂ likes this.
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Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
in reply to Nerd02 • •@Nerd02 hai compreso perfettamente il problema: è vero, Friendica implementa l'api di Mastodon, ma per far funzionare alcune funzionalità devono essere tarati gli strati applicativi che oggi vanno bene per mastodon o per pleroma. Questo è il problema che, discutendo con @Fabio è emerso come Maggiore criticità.
Non sono un talebano di Friendica, ma bisogna fare una analisi funzionale per capire quali sono le cose alle quali poter rinunciare e quali no. Sì siamo costretti a eliminare alcune peculiarità distintive del sistema per far somigliare tutto a mastodon o misskey, Allora tanto varrebbe utilizzare mastodon o misskey 😅
Friendica è un software eccezionale nel quale c'è tutto o quasi, ma è chiaramente stato realizzato da sviluppatori eccezionali che tuttavia mancavano di una cultura adeguata nella gestione di prodotto.
Friendica sembra essere stato sviluppato Per esaudire tutti ma proprio tutti i desideri di tutti i potenziali utenti...
In pratica, si è voluto realizzare un gigantesco e potentissimo Mecha modulare come Voltron
Purtuttavia il risultato estetico ed ergonomico è stato più simile a uno di quei mostri Goffi e dimenticabili che venivano spediti a ogni puntata per sconfiggere il robottone protagonista...😁 😄 🤣
Nerd02
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •Ahahaha splendida analogia.
Non metto in dubbio i vantaggi di Friendica. Anzi, volendomi avvicinare al mondo del microblogging (dal quale ahimé sono tagliato fuori, usando Lemmy) stavo giusto pensando di aprirmi un'istanza con Friendica, piuttosto che Mastodon. Però personalmente trovo l'UI davvero DAVVERO brutta, è ciò che finora mi ha allontanato dal provarlo.
Se si riuscisse ad avere un backend come l'attuale Friendica e un'UI bella moderna come Soapbox o Misskey sarebbe davvero il meglio dei due mondi.
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Man
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Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
in reply to Man • •Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
Unknown parent • •@Antonino Campaniolo 👣 :birra: sì, Infatti mi sembra chiaro che attualmente non ci siano energie nella community di Friendica per realizzare una nuova interfaccia...
Purtroppo noi siamo ancora nella fase 1, ossia quella per individuare uno strato applicativo versatile e affidabile. Sull'affidabilità, ovviamente, soapbox è avvantaggiato, considerando la sua maturità e la qualità del prodotto.
Il problema è che dobbiamo valutare anche la versatilità e per farlo ci serve tempo.
Una volta Superata la fase 1 bisogna passare alla fase 2 che è la valutazione della fattibilità di un'operazione del genere sulla base degli strumenti che abbiamo a disposizione.
Poi c'è la fase 3 che non consiste ancora nel mettere le mani sul codice, perché non abbiamo la forza per farlo, ma piuttosto di iniziare una campagna di coinvolgimento di persone disposte a contribuire allo sviluppo di una versione beta... in questa fase sarà importante coinvolgere sia la comunità di Friendica sia quella di Soapbox.
Solo dopo si può iniziare a fare qualcosa... 😭
@Man
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