Salta al contenuto principale




#Gaza, la doppia faccia del negoziato


altrenotizie.org/primo-piano/1…


An example of AI attempting to summarizing nuanced reviewed of Hitler's Nazi manifesto turned into an example of algorithms eating themselves.

An example of AI attempting to summarizing nuanced reviewed of Hitlerx27;s Nazi manifesto turned into an example of algorithms eating themselves.#AI #Amazon #Google



La Cina agli Usa: “siamo pronti alla guerra”. Su le spese militari


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Alle minacce e ai dazi statunitensi, Pechino risponde di essere pronta alla guerra e aumenta le spese militari
L'articolo La Cina agli Usa: “siamo pronti alla guerra”. Su le spese militari proviene da Pagine Esteri.

pagineesteri.it/2025/03/06/asi…



Leonardo e Baykar, un asse strategico per dominare il mercato europeo dei droni

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Un’alleanza strategica per la supremazia nel settore unmanned. È questo l’obiettivo che si sono poste Leonardo e Baykar Technologies siglando il memorandum of understanding con cui le due realtà hanno posto le basi per una joint venture destinata a rafforzare il



Lazarus ricicla 1 miliardo di dollari in criptovalute in 2 settimane nel colpo del secolo!


Gruppo hacker del famigerato gruppo Lazarus, legato alla Corea del Nord, è riuscito a riciclare oltre 1 miliardo di dollari, rubati dall’exchange di criptovalute Bybit. Tuttavia, una parte dei fondi rubati resta ancora sotto osservazione da parte degli analisti, il che fa sperare in un loro parziale recupero.

Secondo i ricercatori di Lookonchain, Nansen e Arkham, gli hacker hanno svuotato completamente il loro portafoglio, che al momento dell’attacco conteneva quasi 1,5 miliardi di dollari. La maggior parte di questi fondi è stata riciclata tramite l’exchange decentralizzato THORChain, che di recente ha avuto problemi finanziari.

Il 4 marzo, il CEO di Bybit Ben Zhou ha rivelato che dei quasi 500.000 ETH e dei relativi derivati ​​rubati (per un valore di circa 1,09 miliardi di dollari), il 77% era ancora sotto controllo, il 20% era scomparso dai radar e il 3% era stato congelato.

Gli analisti hanno scoperto che l’83% degli ETH rubati è stato convertito in Bitcoin (BTC) utilizzando 6.954 portafogli. Zhou ha sottolineato che le prossime settimane saranno decisive per il congelamento dei beni, poiché i fondi rubati inizieranno a confluire in borse centralizzate, piattaforme di trading over-the-counter (OTC) e servizi P2P.

Una parte dei fondi rubati è scomparsa tramite lo scambio di criptovalute ExCH, che poco dopo incidente è entrata in conflitto con Bybit. Gli hacker hanno utilizzato anche un servizio proxy associato a OKX. Il presidente di OKX, Hong Fang, ha osservato che l’azienda sta aggiornando attivamente la lista nera degli indirizzi sospetti e ha ricordato che tutte le transazioni nei portafogli elettronici restano tracciabili.

Inoltre, anche i cacciatori di ricompense sono coinvolti nella lotta per riavere indietro i propri fondi. Secondo LazarusBounty.com, ci sono già 19 persone registrate che stanno aiutando a congelare i beni e l’importo delle ricompense pagate ha superato i 2 milioni di dollari.

Il gruppo Lazarus ha dimostrato ancora una volta la sua reputazione di uno dei gruppi di hacker più pericolosi al mondo, riciclando miliardi a un ritmo senza precedenti. Il loro schema coinvolgeva migliaia di portafogli, exchange decentralizzati e piattaforme underground, minacciando la sostenibilità del mercato delle criptovalute.

La portata dell’attacco evidenzia fino a che punto possono arrivare i criminali informatici quando i meccanismi di controllo e di sicurezza non riescono a tenere il passo con i loro metodi.

L'articolo Lazarus ricicla 1 miliardo di dollari in criptovalute in 2 settimane nel colpo del secolo! proviene da il blog della sicurezza informatica.



Ecosistema dei dati sanitari: verso una sanità digitale integrata e sicura


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Decreto del ministero della Salute, che avvia l'implementazione dell'ecosistema dei dati sanitari, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo aver ottenuto l'approvazione del Garante per la protezione dei dati personali. Ecco i punti salienti
L'articolo



Hacking Digital Calipers for Automated Measurements and Sorta-Micron Accuracy


We’ll take a guess that most readers have a set of digital calipers somewhere close to hand right now. The cheapest ones tend to be a little unsatisfying in the hand, a bit crusty and crunchy to use. But as [Matthias Wandel] shows us, these budget tools are quite hackable and a lot more precise than they appear to be.

[Matthias] is perhaps best known around these parts for making machine tools using mainly wood. It’s an unconventional material for things like the CNC router he loves to hate, but he makes it work through a combination of clever engineering and a willingness to work within the limits of the machine. To assess those limits, he connected some cheap digital calipers to a Raspberry Pi by hacking the serial interface that seems to be built into all of these tools. His particular calipers output a pair of 24-bit words over a synchronous serial connection a couple of times per second, but at a level too low to be read by the Pi. He solved this with a clever resistor ladder to shift the signals to straddle the 1.8 volt transition on the Pi, and after solving some noise problems with a few strategically placed capacitors and some software debouncing, he was gathering data on his Pi.

Although his setup was fine for the measurements he needed to make, [Matthias] couldn’t help falling down the rabbit hole of trying to milk better resolution from the calipers. On paper, the 24-bit output should provide micron-ish resolution, but sadly, the readings seem to fluctuate rapidly between two levels, making it difficult to obtain an average quickly enough to be useful. Still, it’s a good exercise, and overall, these hacks should prove handy for anyone who wants to dip a toe into automated metrology on a budget.

youtube.com/embed/0PA-KvnAwJM?…

Thanks to [Dragan] for the tip.


hackaday.com/2025/03/06/hackin…



È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale


@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 7 marzo, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in



Regolamento DORA: i punti chiave sulla gestione dei fornitori ICT


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Fra i suoi obiettivi, DORA ha la garanzia di un solido monitoraggio del rischio ICT di fornitori terzi nel settore finanziario. Oltre alla migliore gestione dei fornitori di servizi ICT, emergono la compilazione, la manutenzione e l’aggiornamento del ROI
L'articolo Regolamento



jacobinitalia.it/chi-combatte-…


Altra strage insabbiata dallo stato per difendere chi? Nessuna giustizia per le 81 vittime ed i loro familiari . Gli hanno uccisi ancora, maledetti politicanti...
Ustica, nessun colpevole: la Procura chiede l'archiviazione definitiva - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/03/0…


Why 56k Modems Relied On Digital Phone Lines You Didn’t Know We Had


If you came of age in the 1990s, you’ll remember the unmistakable auditory handshake of an analog modem negotiating its connection via the plain old telephone system. That cacophony of screeches and hisses was the result of careful engineering. They allowed digital data to travel down phone lines that were only ever built to carry audio—and pretty crummy audio, at that.

Speeds crept up over the years, eventually reaching 33.6 kbps—thought to be the practical limit for audio modems running over the telephone network. Yet, hindsight tells us that 56k modems eventually became the norm! It was all thanks to some lateral thinking which made the most of the what the 1990s phone network had to offer.

Breaking the Sound Barrier

The V.34 standard enabled transmission at up to 33.6 kbps, though many modems topped out at the lower level of 28.8 kpbs in the mid-1990s. Credit: Raimond Spekking, CC BY-SA 4.0
When traditional dial-up modems communicate, they encode digital bits as screechy analog tones that would then be carried over phone lines originally designed for human voices. It’s an imperfect way of doing things, but it was the most practical way of networking computers in the olden days. There was already a telephone line in just about every house and business, so it made sense to use them as a conduit to get computers online.

For years, speeds ticked up as modem manufacturers ratified new, faster modulation schemes. Speeds eventually reached 33.6 kbps which was believed to be near the theoretical maximum speed possible over standard telephone lines. This largely came down to the Shannon limit of typical phone lines—basically, with the amount of noise on a given line, and viable error correcting methods, there was a maximum speed at which data could reliably be transferred.

In the late 1990s, though, everything changed. 56 kbps modems started flooding the market as rival manufacturers vied to have the fastest, most capable product on offer. The speed limits had been smashed. The answer lay not in breaking Shannon’s Law, but in exploiting a fundamental change that had quietly transformed the telephone network without the public ever noticing.

Multiplexing Madness

Linecards in phone exchanges were responsible for turning analog signals into digital signals for further transmission through the phone network. Credit: Pdesousa359, CC BY-SA 3.0
In the late 1990s, most home users still connected to the telephone network through analog phone lines that used simple copper wires running to their houses, serving as the critical “last mile” connection. However, by this time, the rest of the telephone network had undergone a massive digital transformation. Telephone companies had replaced most of their long-distance trunks and switching equipment with digital technology. Once a home user’s phone line hit a central office, it was usually immediately turned into a digital signal for easier handling and long-distance transmission. Using the Digital Signal 0 (DS0) encoding, phone calls became digital with an 8 kHz sample rate using 8-bit pulse code modulation, working out to a maximum data rate of 64 kbps per phone line.

Traditionally, your ISP would communicate over the phone network much like you. Their modems would turn digital signals into analog audio, and pipe them into a regular phone line. That analog audio would then get converted to a DS0 digital signal again as it moved around the back-end of the phone network, and then back to analog for the last mile to the customer. Finally, the customer’s modem would take the analog signal and turn it back into digital data for the attached computer.

This fell apart at higher speeds. Modem manufacturers couldn’t find a way to modulate digital data into audio at 56 kbps in a way that would survive the DS0 encoding. It had largely been designed to transmit human voices successfully, and relied on non-linear encoding schemes that weren’t friendly to digital signals.

The breakthrough came when modem manufacturers realized that ISPs could operate differently from end users. By virtue of their position, they could work with telephone companies to directly access the phone network in a digital manner. Thus, the ISP would simply pipe a digital data directly into the phone network, rather than modulating it into audio first. The signal remained digital all the way until it reached the local exchange, where it would be converted into audio and sent down the phone line into the customer’s home. This eliminated a whole set of digital-to-analog and analog-to-digital conversions which were capping speeds, and let ISPs shoot data straight at customers at up to 56 kbps.
The basic concept behind 56 kbps operation. So-called “digital modems” on the ISP side would squirt digital signals directly into the digital part of the phone network. These would then be modulated to analog just once at the exchange level to travel the last mile over the customer’s copper phone line. Credit: ITU, V.90 standard
This technique only worked in one direction, however. End users still had to use regular modems, which would have their analog audio output converted through DS0 at some point on its way back to the ISP. This kept upload speeds limited to 33.6 kbps.
USRobotics was one of the innovators in the 56k modem space. Note the x2 branding on this SPORTSTER modem, denoing the company’s proprietary modulation method. Credit: Xiaowei, CC BY 3.0
The race to exploit this insight led to a minor format war. US Robotics developed its x2 standard, so named for being double the speed of 28k modems. Rival manufacturer Rockwell soon dropped the K56Flex standard, which levied the same trick to up speeds. ISPs quickly began upgrading to work with the faster modems, but consumers were confused with the competing standards.

The standoff ended in 1998 when the International Telecommnication Union (ITU) stepped in to create the V.90 standard. It was incompatible with both x2 and K56Flex, but soon became the industry norm.. This standardization finally allowed for interoperable 56K communications across vendors and ISPs. It was soon supplanted by the updated V.92 standard in 2000, which increased upload speeds to 48 kbps with some special upstream encoding tricks, while also adding new call-waiting and quick-connect features.

Final Hurrah


Despite the theoretical 56 kbps limit, actual connection speeds rarely reached such heights. Line quality and a user’s distance from the central office could degrade performance, and power limits mandated by government regulations made 53 kbps a more realistic peak speed in practice. The connection negotiation process users experienced – that distinctive modem “handshake” – often involved the modems testing line conditions and stepping down to the highest reliable speed. Despite the limitations, 56k modems soon became the norm as customers hoped to achieve a healthy speed boost over the older 33.6k and 28k modems of years past.

The 56K modem represents an elegant solution for a brief period in telecommunications history, when analog modems still ruled and broadband was still obscure and expensive. It was a technology born when modem manufacturers realized the phone network they were now working with was not the one they started with so many decades before. The average consumer may never have appreciated the nifty tricks that made the 56k modem work, but it was a smart piece of engineering that made the Internet ever so slightly more usable in those final years before DSL and cable began to dominate all.


hackaday.com/2025/03/06/why-56…






questo deve aver sovrastimato il livello di idiozia europeo… ma perché non te ne vai dalla UE? ti pago il viaggio. te e il tuo amico. non siete davvero paesi membri della UE. non ne avete la dignità.
sentite che dice l'amico di criminali:

"È passata più di una settimana da quando la Slovacchia e l’Ungheria hanno avviato l’azione della Commissione europea contro l’Ucraina per il divieto di esportazione del petrolio ma la Commissione europea non ha fatto nulla, nonostante la minaccia alla sicurezza energetica di due Stati membri dell’UE e la violazione dell’accordo di associazione tra Ucraina e UE.

Dinnanzi all’insolito silenzio di Bruxelles il ministro ungherese degli esteri pone serie domande.

La Commissione europea è così debole da non essere in grado di difendere gli interessi fondamentali di due Stati membri rispetto a un Paese extracomunitario candidato a futuro membro UE?

Non Kiev ma Bruxelles, e non il governo ucraino ma la Commissione europea ha voluto ricattare due Paesi sostenitori della pace che si sono rifiutati di fornire armi?

“La Commissione europea e la Presidente Ursula von der Leyen in persona dovrebbero confessare immediatamente: Bruxelles ha chiesto di bloccare le forniture di petrolio da Kiev?

E se non lo ha fatto, perché la Commissione europea non ha intrapreso alcuna azione da oltre una settimana?” domanda il ministro Péter Futsal Szijjártó.

L’Unione Europea rimane in silenzio, un silenzio che sta diventando una ammissione di colpa.

Veramente la Commissione è arrivata a tramare contro due suoi Stati membri usando l’Ucraina per danneggiarli indirettamente? Dopo la guerra per procura contro la Russia, ora la Commissione sta nuovamente usando l’Ucraina per una guerra economica per procura per punire Slovacchia e Ungheria, rei di cercare la Pace e la fine del conflitto?"



per quel che so io ci sono relativamente poche aree da colpire in russia in caso di attacco nucleare, mentre al contrario la russia dovesse compire europa e usa avrebbe bisogno di colpire davvero tanto obiettivi diversi (non che non ne sia in grado ma comunque sono calcoli statistici) ... la russia è tutta concentrata a mosca e poi ci sarebbe leningrado. le steppe dell'asia centrale non sono obiettivi rilevanti.sparare per colpire 5 pastori? la stessa popolazione russa, quella che conta, è concentrata in poche località. pare cinico ma quando ha distrutto installazioni militari principali e le città più popolose la guerra è finita. e le reazioni russe indicano che probabilmente sanno che sarebbero tutt'altro che difficili da colpire. credo che con metà arsenale FRA+UK assieme possano colpire quello che serve in russia un paio di volte giusto per essere sicuri del successo. è solo immagine avere "tante testate". quelle che servono che sarebbero davvero impiegate sono poche decine. contrariamente a quello che pensiamo noi attaccare la russia non significa nuclearizzare ogni cm2 di territorio... non è necessario. sono cinica perché so che loro fanno gli stessi calcoli e poi comunque non conviene a nessuno. a parte che la manutenzione delle atomiche russe anche dopo l'indipendenza dell'ucraina era in mano agli ucraini... (fino al 2014)


"Lavrov paragona Macron a Hitler e Napoleone" quante opinioni diverse. chiaramente non è la mia: io considero nazista al pari di hitler putin... da fermare comunque che i russi si incazzino è positivo, significa aver colto nel segno. significa che probabilmente speravano che l'europa si dimenticasse di avere un proprio ombrello atomico di deterrenza. poi noi eurpei siamo divisi ma non c'è niente che unisce di più di un attaccante esterno. anche questa storia degli usa alala fine favorisce la coesione. fino ad adesso tutte le strategie di putin si sono rivelate più boomerang che strategie efficaci. ha convinto i comunisti italiani a essere dalla sua perché lui è un povero cristo, ma è finita li.


Come riarmarsi in modo efficace. I consigli del gen. Caruso

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Di fronte alle crescenti tensioni geopolitiche e al progressivo disimpegno americano, l’Europa sta vivendo un momento di svolta epocale nella sua politica di difesa. L’annuncio di Ursula von der Leyen di un piano “ReArm Europe” da 800 miliardi di euro e la svolta della Germania di Friedrich Merz, che abbandona il



La cantieristica navale potrebbe essere il futuro dei rapporti Italia-Usa. Ecco perché

@Notizie dall'Italia e dal mondo

“Per potenziare la nostra base industriale della difesa, faremo risorgere l’industria navale americana”. Nel corso di un lungo discorso tenuto al Congresso riunito in seduta comune, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un



vogliamo gli usa fuori dalle balle? missione completata quasi. però ci sono delle conseguenze. e come per il cambiamento climatico c'è chi non vuol vedere.




Social Login: una sentenza della CJUS accende i riflettori sulla profilazione invisibile e non consensuale.


@Privacy Pride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/eulogin/
La Commissione Europea ha toppato alla grande e Thomas Bindl merita un risarcimento. Così la pensa la Corte di Giustizia Europea (CJUS, CURIA per gli amici). Più in alto ci sono solo le nuvole. La vexata

Privacy Pride reshared this.



Chavez Ravine
freezonemagazine.com/rubriche/…
“Seconda base, proprio laggiù Vedo la nonna sulla sua sedia a dondolo”. È uno dei passaggi più belli di 3rd base, Dodger stadium, interpretato dalla voce ispirata del cantante hawaiano James “Bla” Pahinui, tra gli apici emotivi di uno dei dischi più significativi della storia della musica – che sicuramente molti di voi avranno amato – […]
L'articolo Chavez Ravine proviene da FREE ZONE MAGAZINE.
“Seconda base, proprio laggiù


L’aeroporto di Amendola capitale mondiale degli F-35. C’è pure Israele


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nello scalo nei pressi di Foggia gli Usa e gli altri Paesi che schierano questi aerei da combattimento si sono scambiati informazioni sulle capacità dimostrate sino ad oggi dai velivoli in vista di nuove guerre
L'articolo L’aeroporto di Amendola capitale mondiale degli



Macron: "Entro il 2030, la Russia prevede di aumentare ancora il suo esercito con 3mila carri armati in più e 300 aerei di combattimento. Chi può credere che la Russia si fermerà all'Ucraina?" E poi: "La Russia è diventata una minaccia per la Francia e l'Europa, la situazione è questa e dobbiamo affrontarla".

Due appunti:
1) Il 2030 è letteralmente domani.
La Russia non era sull'orlo del collasso?
Ora invece è in grado di aumentare addirittura le sue capacità combattive entro 5 anni?
Pazzesco;
2) Esiste già, nel TUE, un articolo, l'articolo 42, che si chiama "Clausola di difesa comune".
Ogni Paese Ue, se viene attaccato militarmente, DEVE essere difeso da tutti gli altri. Quindi, Nato o non Nato, Stati Uniti o non Stati Uniti, i Paesi europei, compreso quello di Emmanuel Bonaparte, dovrebbero anche domani inviare l'esercito per difendere la Lettonia, o l'Estonia, o la Polonia.

Macron sta allora dicendo questo: che senza gli Stati Uniti, ad oggi, i Paesi europei non sarebbero in grado di difendersi.
Grave.
Oppure sta facendo il solito numero da prestigiatore per convincere i suoi concittadini che la difesa dell'Ucraina, Paese non Ue, sia tanto doverosa quanto quella di un Paese Ue.
Gravissimo.
Perché per entrare in Ue servono requisiti e serve il consenso di 27 Paesi all'unanimità.
Ma a quanto pare trattati, le clausole, i vincoli e le regole valgono solo i giorni dispari.

Daniele Dell'Orco



Trump si prende il Canale di Panama e i microchip di Taiwan


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo aver minacciato Panama e Taiwan di ritorsioni economiche e militari, gli Usa si assicurano il controllo di due porti sul canale e la produzione di microchip
L'articolo Trump si prende il Canale di Panama e i microchip di Taiwan proviene da Pagine pagineesteri.it/2025/03/06/mon…

in reply to Andrea Russo

Io l'ho letta diversamente, più come "i cinesi vendono a sovraprezzo due porti proprio all'inizio di una crisi economica"

Riguardo la "minaccia" dei dazi del 25% su tutti i chip fatti fuori dagli stati uniti... è un "dammi il portafoglio o mi sparo in faccia, guarda che lo faccio veramente eh, mi sparo in facccia e mi ammazzo davanti a te" - inoltre il bambino al potere ha già cambiato idea e vuole togliere i finanziamenti per le nuove fabbriche su suolo americano arstechnica.com/tech-policy/20…

reshared this

in reply to Moonrise2473

@Moonrise2473

"dammi il portafoglio o mi sparo in faccia, guarda che lo faccio veramente eh, mi sparo in facccia e mi ammazzo davanti a te"

già



ottenere la pace costringendo la parte più debole e offesa ad arrendersi... che uomo. che statista. che intelletto. dio.... invece di andare dal carnefice a costringerlo a chiedere scusa andare dalla parte lesa e costringerla a chiedere scusa... che uomo d'onore. che sensibilità. che tatto. che valori. ma come è ridotta questa umanità. ma come fa una persona con un briciolo di amore proprio a non vomitare? se questo è il campione significativo dell'umanità io voto per l'abolizione dell'umanità. povero biden 🙁 non era così. ma perché ogni cosa che esiste non sta vomitando in faccia a trump? è evidente che dio non esiste. una ghigna a culo di questo livello non si era mai vista. pure putin a modo suo è più onesto, sapendolo leggere fra le righe.

reshared this

in reply to simona

lo so che è difficile adesso, ma credimi, un giorno gli USA dovranno renderne conto.
in reply to simona

mmmm non so ma io trovo irrecuperabile anche l'italia. o meglio più che altro gli italiani. non c'è niente da fare. lo scopo è al limite procurarsi l'alibi migliore per poter continuare a lamentarsi, con azioni esclusivamente suicide.


#Iran, il triangolo della diplomazia


altrenotizie.org/primo-piano/1…


Quell'imbecille di Macron è uscito completamente fuori di testa. Ha appena pronunciato queste follie durante un discorso ai Francesi:

"Il mondo continua a essere più brutale, la nostra prosperità e la sicurezza sono divenute più incerte. Entriamo in una nuova era, la minaccia russa tocca tutti, chi può credere che si fermerà? Dobbiamo agire, non possiamo più credere alla Russia sulla parola. La Russia del presidente Putin viola i nostri confini per assassinare gli oppositori, manipola le elezioni in Romania e Moldavia. Le truppe UE saranno in Ucraina per garantire il rispetto della pace. La settimana prossima riuniremo a Parigi i capi di Stato maggiore dei paesi che accetteranno di farne parte".

Se non è una dichiarazione di guerra poco ci manca. A parte le cretinate che dice, come le elezioni in Romania e Moldavia, dove gli Usa di Biden e l'UE della Von der Leyen hanno nel primo caso fatto annullare il verdetto dalla Corte Costituzione Romena perché aveva vinto un candidato non servo dell'occidente mentre in Moldavia, con i voti esteri arrivati dai Paesi UE, hanno ribaltato il risultato facendo vincere quella guerrafondaia e russofoba di Maia Sandu.

Altra nota: quando mai la Russia ha violato i nostri confini? Semmai siamo sempre stati noi a violarli, prima con Napoleone, poi con Hitler e infine portandogli la Nato ad abbaiargli a due passi dal Cremlino come vi ha ricordato persino il Papa. Che siate maledetti.

Che siate maledetti!

GiuseppeSalamone



La dittatrice stellata sta preparando un colpo di stato a livello continentale. E' la nuova Hitler in gonnella...

ilfattoquotidiano.it/2025/03/0…



Parola di Berlinguer


peertube.uno/w/g6JCBVHtnit3aZe…


Parola Di Berlinguer


Ieri, 4 marzo 2025, presso il Teatro Portaportese in via Portuense a Roma, si è tenuta una iniziativa curata da Sergio Gentili e Lelio La Porta (voce narrante). La stessa si è articolata in una parte musicale, in alcuni ricordi/narrazioni legate agli anni tra il 1969 e 1984 ed in letture di articoli ed interviste di Enrico Berlinguer