Ma che data breach, mi hanno solo fregato le analisi del sangue!
Si sa, il settore sanitario si conferma essere decisamente fuzzy per quanto riguarda l’aspetto della gestione dei dati personali. Soprattutto quando si parla di sicurezza, pressoché ogni istruttoria del Garante Privacy si trova ad affrontare l’affermazione all’interno delle memorie difensive relative a delle “difficoltà organizzative”. Le quali sono più che comprensibili durante il corso dell’emergenza Covid, ma oramai non è che possono fondare una scusa sempiterna, distorcendo il tempo alla pari di un wormhole a comando simile al buco portatile della ACME.
Eppure, il sottotesto drammatico ricorrente è un qui salviamo vite, non c’è tempo per la privacy. Falsa argomentazione, perpetrata per ignoranza o malafede, ma terribilmente suadente. E stavolta rivela una capacità di gestione del tempo pari a quella del Bianconiglio. Gran parte del settore sanitario – pubblico o privato che sia – ha coltivato l’abitudine di porre la protezione dei dati in secondo piano. Anzi: in un piano che forse non può nemmeno ambire al podio.
Si può auspicare che nel caso di interventi sanzionatori da parte del Garante Privacy nel settore pubblico l’attenzione alla responsabilizzazione degli apicali venga rilevata da opportune indagini della magistratura contabile, mentre per il settore privato saranno gli stakeholder a formulare i rilievi del caso.
Se questo porterà, nel tempo, ad una maggiore attenzione agli aspetti della privacy da parte di chi decide, resterà sempre il problema di fondo: una cultura della privacy incompiuta o distorta. In pratica, quella che induce l’utenza dei servizi a sottostimare le conseguenze di un data breach ed è effetto di una narrazione da parte di chi ovviamente ha voluto far passare proprio l’idea che in fondo una violazione dei dati sanitari possa essere un niente di che in quanto non si tratta di segreti di Stato.
I principali artefici di questa narrazione sono però gli stessi soggetti che hanno tutto da guadagnare dall’effetto di una deresponsabilizzazione diffusa, dal momento che il conto di una mancata o pessima gestione della sicurezza sarà pagato per lo più dagli interessati coinvolti. I quali avranno anche meno critiche da porre in caso di illeciti o violazioni, e potranno accettare di buon grado di riqualificare il tutto come disguidi o burocrazie.
Eppure, l’opera di svilire l’autorità di controllo o ridurre privacy e sicurezza come meri adempimenti burocratici ha contribuito ad aumentare la frequenza delle violazioni e ad aggravarne le conseguenze negative.
Cosa succede quando vengono violate le proprie analisi del sangue
Prendiamo infatti il caso di un data breach che ha coinvolto delle analisi del sangue. L’argomento fantoccio impiegato per minimizzare l’accaduto è: che problema c’è se il cybercriminale conosce il mio emocromo?
Peccato però che siano presenti dati personali che:
- identificano l’interessato (nome, cognome, codice fiscale);
- consentono di contattarlo (solitamente e-mail e telefono);
- rivelano informazioni relative allo stato di salute (esito delle analisi);
ma non solo. Infatti, è possibile trarre informazioni dal semplice fatto di aver svolto delle analisi in quella determinata struttura sanitaria e prevedere, ad esempio, che l’interessato stia attendendo una comunicazione da parte della struttura.
Questo è un elemento di valore per un cybercriminale il quale se ne potrà giovare per organizzare campagne mirate di phishing e confidare in una maggiore efficacia delle leve impiegate. L’elemento dell’aspettativa espone infatti l’interessato a ritenere come maggiormente affidabile una comunicazione contraffatta per conto della struttura sanitaria presso cui ha svolto delle analisi e non farsi troppe domande a riguardo
In pratica: quel non essere sorpreso nel ricevere quella comunicazione comporta minori cautele da parte del destinatario. E questo è noto al cybercriminale. Così, la comunicazione sarà impiegata come vettore d’attacco, potendo contare proprio su una maggiore probabilità che degli interessati poco accorti o inconsapevoli – poiché non allertati o anestetizzati dalla narrativa del ma che vuoi che sia – vadano a cliccare un link o un allegato malevolo.
Beninteso, questo è solo uno dei molti esempi possibili perché occorre sempre pensare al peggiore utilizzo dei dati violati da parte di un malintenzionato (*) per essere in grado di adottare le cautele più adeguate ed essere così in grado di mitigare le conseguenze negative di una violazione. Motivo per cui una comunicazione di data breach ai sensi dell’art. 34 GDPR è un adempimento fondamentale.
(*) l’unico limite è la fantasia e la motivazione dell’attaccante. Nulla toglie che questi possa avvalersi dell’indirizzo dell’abitazione, o altrimenti spacciarsi per un operatore sanitario (è sufficiente una ricerca online per avere alcuni nomi utili a tale scopo) che deve dare una comunicazione molto urgente per acquisire facilmente la fiducia di qualche familiare particolarmente preoccupato e farsi aprire ogni porta. O consegnare altri documenti. O chissà cosa. Ricorda nulla il “So cosa hai fatto”?
Solo andando oltre la narrazione di un’anticultura della privacy è però possibile alimentare una maggiore sensibilità diffusa da parte di tutti gli stakeholder coinvolti, primi fra tutti gli interessati i quali dovranno pretendere un approccio responsabile alla protezione dei propri dati personali in ambito sanitario.
Attenzione, però: la consapevolezza rende immuni alle scuse di deresponsabilizzazione.
Anche a quelle che ci siamo raccontati o a cui vorremmo tanto credere.
A ciascuno il suo
Tutto qui? Non proprio. In fondo quando c’è un problema diffuso – e questo è il caso – si può sempre scegliere se essere parte del problema, o altrimenti operarsi per risolverlo. Beninteso: nel caso si opti per la comodità dell’inerzia, si è comunque parte del problema.
Bisogna quindi fare i conti con la realtà dei fatti: se lo stato dell’arte piace, ben vengano attacchi e ogni conseguenza negativa ulteriore. Accettando anche tutte quelle ipotesi in cui sono colpiti o i propri interessi o quelli dei propri cari.
Per coerenza, che lo si dichiari senza problemi a questo punto. In fondo non sono queste le persone che si vantano di non avere niente da nascondere? Che facciano di conseguenza un bel virtue signaling sulla pelle delle vittime di una violazione di sicurezza dicendo che in fondo quel data breach non è niente di che così come non è niente di che l’esporsi a tutti i pericoli che ne derivano.
Chissà se si capirà prima o poi che la privacy riguarda chi non ha nulla da nascondere ma tutto da proteggere.
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Gli Arconti, gli Annunaki e l’NWO
Ci è stato segnalato un profilo social che è una miniera d'oro del complottismo filo-trumpiano legato a QAnon, peccato che sia un profilo italianissimo. Oggi per me che scrivo è domenica, e mi sono divertito a sfogliare alcuni dei post più recenti.maicolengel butac (Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo)
#MiStaiACuore: il 12, 13 e 14 marzo presso l’Arena MIM a Fiera Didacta Italia si svolgeranno seminari di illustrazione delle manovre di soccorso e di utilizzo del #DAE, in collaborazione con Inail.
Qui potete registrarvi ▶️ https://fieradidacta.
Ministero dell'Istruzione
#MiStaiACuore: il 12, 13 e 14 marzo presso l’Arena MIM a Fiera Didacta Italia si svolgeranno seminari di illustrazione delle manovre di soccorso e di utilizzo del #DAE, in collaborazione con Inail. Qui potete registrarvi ▶️ https://fieradidacta.Telegram
Filippine. L’ex presidente Duterte arrestato: “ordinò migliaia di omicidi”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'ex presidente delle Filippine è stato arrestato su mandato della Corte Penale Internazionale, accusato di aver ordinato l'uccisione di migliaia di persone nell'ambito della cosiddetta "guerra alla droga"
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DK 9x21 - Con amici così...
L'idea meravigliosa di Von Der Leyen: se la NATO non interessa più agli USA, paghiamo tutto noi pur di restare negli anni '50. E poi l'idea meravigliosa del Parlamento di Sua Maestà britannica per "superare" il GDPR.
spreaker.com/episode/dk-9x21-c…
Retroscena TPI – Ue, nel Pd prende quota l’ipotesi del Sì alla mozione sulla difesa
@Politica interna, europea e internazionale
Nella delegazione del Partito Democratico a Strasburgo prende quota l’ipotesi di votare a favore della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che domani, mercoledì 12 marzo, sarà all’esame della plenaria dell’Europarlamento. Il documento affronta vari temi,
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Divieto d’ingresso, ordini di espulsione comuni e Cpr fuori dall’Ue: ecco cosa prevede il nuovo regolamento europeo sui rimpatri
@Politica interna, europea e internazionale
Una nuova codifica del divieto d’ingresso nel territorio dell’Unione, un “ordine di rimpatrio europeo” e la possibilità di istituire “hub” per l’espulsione di migranti irregolari anche in Paesi al di fuori
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Dalla pace alla difesa comune. Cosa ha detto von der Leyen (citando De Gasperi)
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Cita De Gasperi, lascia libertà di scelta sul modello dell’indebitamento, certifica che i 27 questa volta hanno non solo il potere economico ma anche “finalmente, la volontà politica”, definisce il piano ReArm Europe come il modo che l’Ue ha dinanzi a sé di prendersi cura della propria difesa. Il numero
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M5S Sardegna: “La Corte dei Conti attesta regolarità delle spese della campagna elettorale. Todde lavora per i sardi”
@Politica interna, europea e internazionale
“La Corte Conti ha attestato l’assoluta regolarità della rendicontazione delle spese per la campagna elettorale per l’elezione del Presidente della Regione Sardegna, non solo per il M5S, ma anche per il comitato elettorale. Questa è la conferma assoluta
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Titolare del trattamento può essere anche un ente senza personalità giuridica: la sentenza
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dalla Corte di Giustizia della Unione europea (CGUE) arriva, con una recente sentenza, un chiarimento interpretativo sul concetto di titolare del trattamento. Anche un ente strumentale, senza personalità giuridica, può esserlo.
Informatica (Italy e non Italy 😁) reshared this.
Ministero dell'Istruzione
Online il testo delle "Nuove indicazioni per la #scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025".Telegram
Josephine Cochrane Invented the Modern Dishwasher — In 1886
Popular Science has an excellent article on how Josephine Cochrane transformed how dishes are cleaned by inventing an automated dish washing machine and obtaining a patent in 1886. Dishwashers had been attempted before, but hers was the first with the revolutionary idea of using water pressure to clean dishes placed in wire racks, rather than relying on some sort of physical scrubber. The very first KitchenAid household dishwashers were based on her machines, making modern dishwashers direct descendants of her original design.Josephine Cochrane (née Garis)
It wasn’t an overnight success. Josephine faced many hurdles. Saying it was difficult for a woman to start a venture or do business during this period of history doesn’t do justice to just how many barriers existed, even discounting the fact that her late husband was something we would today recognize as a violent alcoholic. One who left her little money and many debts upon his death, to boot.
She was nevertheless able to focus on developing her machine, and eventually hired mechanic George Butters to help create a prototype. The two of them working in near secrecy because a man being seen regularly visiting her home was simply asking for trouble. Then there were all the challenges of launching a product in a business world that had little place for a woman. One can sense the weight of it all in a quote from Josephine (shared in a write-up by the USPTO) in which she says “If I knew all I know today when I began to put the dishwasher on the market, I never would have had the courage to start.”
But Josephine persevered and her invention made a stir at the 1893 World’s Fair in Chicago, winning an award and mesmerizing onlookers. Not only was it invented by a woman, but her dishwashers were used by restaurants on-site to clean tens of thousands of dishes, day in and day out. Her marvelous machine was not yet a household device, but restaurants, hotels, colleges, and hospitals all saw the benefits and lined up to place orders.
Early machines were highly effective, but they were not the affordable, standard household appliances they are today. There certainly existed a household demand for her machine — dishwashing was a tedious chore that no one enjoyed — but household dishwashing was a task primarily done by women. Women did not control purchasing decisions, and it was difficult for men of the time (who did not spend theirs washing dishes) to be motivated about the benefits. The device was expensive, but it did away with a tremendous amount of labor. Surely the price was justified? Yet women themselves — the ones who would benefit the most — were often not on board. Josephine reflected that many women did not yet seem to think of their own time and comfort as having intrinsic value.
Josephine Cochrane ran a highly successful business and continued to refine her designs. She died in 1913 and it wasn’t until the 1950s that dishwashers — direct descendants of her original design — truly started to become popular with the general public.
Nowadays, dishwashers are such a solved problem that not only are they a feature in an instructive engineering story, but we rarely see anyone building one (though it has happened.)
We have Josephine Cochrane to thank for that. Not just her intellect and ingenuity in coming up with it, but the fact that she persevered enough to bring her creation over the finish line.
DCRat backdoor returns
Since the beginning of the year, we’ve been tracking in our telemetry a new wave of DCRat distribution, with paid access to the backdoor provided under the Malware-as-a-Service (MaaS) model. The cybercriminal group behind it also offers support for the malware and infrastructure setup for hosting the C2 servers.
Distribution
The DCRat backdoor is distributed through the YouTube platform. Attackers create fake accounts or use stolen ones, then upload videos advertising cheats, cracks, gaming bots and similar software. In the video description is a download link to the product supposedly being advertised. The link points to a legitimate file-sharing service where a password-protected archive awaits, the password for which is also in the video description.
YouTube video ad for a cheat and crack
Instead of gaming software, these archives contain the DCRat Trojan, along with various junk files and folders to distract the victim’s attention.
Archives with DCRat disguised as a cheat and crack
Backdoor
The distributed backdoor belongs to a family of remote access Trojans (RATs) dubbed Dark Crystal RAT (DCRat for short), known since 2018. Besides backdoor capability, the Trojan can load extra modules to boost its functionality. Throughout the backdoor’s existence, we have obtained and analyzed 34 different plugins, the most dangerous functions of which are keystroke logging, webcam access, file grabbing and password exfiltration.
DCRat builder plugins on the attackers’ site
Infrastructure
To support the infrastructure, the attackers register second-level domains (most often in the RU zone), which they use to create third-level domains for hosting the C2 servers. The group has registered at least 57 new second-level domains since the start of the year, five of which already serve more than 40 third-level domains.
A distinctive feature of the campaign is the appearance of certain words in the second-level domains of the malicious infrastructure, such as “nyashka”, “nyashkoon”, “nyashtyan”, etc. Users interested in Japanese pop culture will surely recognize these slang terms. Among anime and manga fans, “nyasha” has come to mean “cute” or “hon”, and it’s this word that’s most often seen in the second-level domains.
C2 server addresses with characteristic naming approach
Victims
Based on our telemetry data since the beginning of 2025, 80% of DCRat samples using such domains as C2 servers were downloaded to the devices of users in Russia. The malware also affected a small number of users from Belarus, Kazakhstan and China.
Conclusion
Kaspersky products detect the above-described samples with the verdict
Backdoor.MSIL.DCRat.
Note that we also encounter campaigns distributing other types of malware (stealers, miners, loaders) through password-protected archives, so we strongly recommend downloading game-related software only from trusted sources.
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La paura in Siria favorisce Israele
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I massacri di civili alawiti da parte delle forze di sicurezza agli ordini di Ahmed Al Sharaa, nelle operazioni contro i lealisti di Assad, spaventano i drusi. Tel Aviv rilancia l’offerta di «protezione» e progetta una lunga occupazione della Siria meridionale
L'articolo La paura in Siria favorisce Israele proviene da Pagine Esteri.
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📣 #Scuola, il #MIM sarà presente a Fiera Didacta Italia da domani fino al 14 marzo.
Oltre 130 gli eventi organizzati anche in collaborazione con altri partner istituzionali.
Ministero dell'Istruzione
📣 #Scuola, il #MIM sarà presente a Fiera Didacta Italia da domani fino al 14 marzo. Oltre 130 gli eventi organizzati anche in collaborazione con altri partner istituzionali.Telegram
pagineesteri.it/2025/03/11/mon…
La Polonia vuole un superesercito e l’ombrello nucleare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Polonia vuole un esercito di 500 mila uomini e cerca l'accesso alla deterrenza nucleare. Intanto il premier Tusk ventila il ritiro dalle convenzioni internazionali che vietano bombe a grappolo e mine antiuomo
L'articolo La Polonia pagineesteri.it/2025/03/11/mon…
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#Romania: il banco vince sempre
Romania: il banco vince sempre
Il favorito alle presidenziali è stato escluso dalle elezioni con un pretesto ridicolo. È questo il destino futuro dell’UE? Un modo per riconoscere un Ancien Régime marcio e ormai alla fine è osservare quanto rozzi e trasparenti diventino i suoi meto…www.altrenotizie.org
#Trump, #Israele e il caso #Epstein
Trump, Israele e il caso Epstein
Tra le iniziative che la nuova amministrazione repubblicana aveva promesso per ripulire l’apparato di potere burocratico dentro il governo americano, altrimenti noto come “Deep State”, c’era e sembra esserci ancora l’impegno a rendere pubblici tutti …www.altrenotizie.org
Oltre 200 film in DVD sono ormai illeggibili
Centinaia di dischi prodotti da Warner Bros sono diventati inutilizzabili a meno di vent'anni dalla pubblicazione. (ZEUS News)ZEUS News
C'è una brutta notizia sulla corrente oceanica più forte della Terra
Il riscaldamento globale sta rallentando la Corrente Circumpolare Antartica, con gravi conseguenze per clima ed ecosistemi.Everyeye Tech
Usa e Italia, un progetto comune: la democrazia non serve più
Trump aggredisce Zelensky ma il vero obiettivo è l’Europa, l’ultimo freno al suo capitalismo sfrenato e oligarchico che non accetta regole né ... Scopri di più!Rino Formica ex ministro (Domani)
Ministero dell'Istruzione
#MiStaiACuore, riparte la campagna di sensibilizzazione e formazione sull’uso del #DAE. Online la sezione web rinnovata con numeroso materiale relativo alle manovre di primo soccorso e una sezione “Partecipa anche tu” in cui saranno disponibili testi…Telegram
L’industria della difesa europea cresce, ma i legami con gli Usa restano. I dati Sipri
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le importazioni di armi in Europa sono cresciute del 155% negli ultimi quattro anni, in risposta alla crescente minaccia russa, esacerbata dall’invasione dell’Ucraina nel 2022. È una delle considerazioni che emergono dai dati pubblicati nello studio
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link all'articolo intero del New York Times dove si parla del divieto di utilizzo di una lista di parole negli uffici federali:
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La piazza del 15 marzo non è la nostra piazza -
Comunicato di Lavoro Società – Sinistra sindacale confederale -
Michele Serra, dalle pagine di Repubblica, ha chiamato ad una piazza per un’Europa libera e unita. Una piazza invocata all’indomani dell’umiliazione pubblica di Zelensky da parte di Trump, una piazza che nulla dice della necessità di Pace, una piazza che nulla dice sul piano Rearm che costerà 800 miliardi a danno della spesa sociale su scala europea.
Non esiste un’astratta idea di Europa che valga più della Pace, della pacifica convivenza tra i popoli e di un’Europa dei diritti sociali e civili.
L’appello all’unità dell’Europa che caratterizza la manifestazione del 15 marzo è distante dall’idea di Europa che la Cgil, non da sola, ha cercato di far vivere in questi anni.
L’idea di Europa che assieme abbiamo promosso ha attraversato le piazze italiane ed europee nelle manifestazioni per la pace e contro ogni guerra, nelle vertenze sindacali che invocavano politiche industriali e nel contrasto alle politiche liberiste.
La manifestazione del 15 marzo non promuove un’Europa diversa da quella bellicista, rappresentata dalle dichiarazioni di Ursula von der Leyen e di Macron, e che nelle scelte della Commissione UE e del Consiglio europeo prepara l’economia alla guerra.
Noi non cammineremo al fianco di chi vuole la guerra.
Condividiamo la necessità di una forte e ampia mobilitazione per la Pace in raccordo con tutte le reti che da sempre sono impegnate su questo fronte.
Coordinamento nazionale Lavoro Società per una Cgil unita e plurale
Parole giuste per una piazza sbagliata
La piazza del 15 marzo non è la nostra piazza - Comunicato di Lavoro Società - Sinistra sindacale confederale - Michele Serra, dalle pagine di RepubblicRifondazione Comunista
Martedì 11 marzo alle ore 9.00 sarò ascoltato al Tribunale di Lucca come teste nel procedimento a carico del consigliere comunale del comune di Porcari Massimo Della Nina. Nel luglio 2021 ho presentato, in qualità di segretario nazionale di Rifondazione comunista, una denuncia all’autorità giudiziaria per istigazione all’odio razziale e apologia di reato nei confronti di Massimo Della Nina che aveva scritto un post su facebook commentando l’uccisione a Voghera di Youns El Boussettaoui in cui definiva la vittima un ‘nessuno’ e ‘un rifiuto umano’. Ricordo che era stato l’assessore leghista Massimo Adriatici a sparare al cittadino marocchino di 39 anni affetto da problemi psichici.
Ho sentito il dovere di presentare questa denuncia dopo aver letto le dichiarazioni di Della Nina sulla stampa. Non si può transigere di fronte a parole così contrarie ai principi fondamentali della nostra Costituzione. Secondo il consigliere ammazzare una persona che soffre di problemi psichici sarebbe più che giustificato e quindi non vale la pena di rammaricarsi o di biasimare l’autore del delitto. È pensando a questo tipo di elettori che Salvini non condannò in quei giorni l’assassinio perpetrato dall’esponente del suo partito, anzi arrivò a difendere un assessore che girava per la città con la pistola col colpo in canna sostituendosi alle forze dell’ordine. Le affermazioni del consigliere comunale Della Nina riportate dalla stampa erano così gravi che ho sentito il dovere di segnalarle all’autorità giudiziaria. La democrazia e la convivenza civile vanno difese con determinazione.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Di seguito riporto il post pubblicato dal Della Nina su facebook:
“Chi era il marocchino ucciso l’altro giorno a Voghera? Nessuno”. Anzi, “un autentico rifiuto umano”.
“Mi dispiace per la comunità marocchina che piange un morto, ma li invito a riflettere su chi era veramente costui. Non ne faccio una questione razziale, sarei stato altrettanto duro si fosse trattato di un italiano. Si da il caso però che fosse marocchino. Si può dire o qualcuno si offende? Era un marocchino. Punto. Ora spostate pure l’attenzione sull’assessore armato che avrà, lui sì, la vita rovinata da questo autentico rifiuto umano”.
“Oggi, il mondo è un posto un po’ più pulito. E se proprio lo volete fare, indignatevi per un carabiniere ucciso in servizio o per un padre di famiglia ammazzato dalla mafia. Non per questa feccia. Lo ripeto, l’altro giorno a Voghera, non è morto nessuno”
Forse per distrarre l’opinione pubblica dal faraonico fallimento – almeno ad oggi – della delocalizzazione dei centri di detenzione per migranti, in Albania, il ministro dell’Interno rilancia annunciando a breve, l’apertura di 5 nuovi Centri Permanenti per il Rimpatrio in territorio italiano. Le immagina come strutture atte a contenere e a rimpatriare fra le 50 e le 200 persone, con tempi massimi di 18 mesi, da situare in strutture militari dismesse, possibilmente in prossimità degli aeroporti e comunque in zone caratterizzate da scarsa densità abitativa. Il mondo dell’attivismo antirazzista è da tempo mobilitato per impedire questo nuovo scempio politico, giuridico e umano e si sta cercando anche di individuare le aree interessate. Potrebbero sorgerne a Castelovolturno, in Campania, a Ventimiglia in Liguria, a Ferrara in Emilia, a Falconara Marittima nelle Marche, poi in luoghi ancora non specificati della Calabria. Saranno strutture protette dal vincolo di essere luoghi di “sicurezza nazionale” e su alcune competenze dipenderanno dal ministero della Difesa, equiparabili a strumenti di guerra. Mobilitarsi perché i nuovi CPR non aprano, perché non torni in funzione – come promesso – quello di Torino e perché chiudano quelli ancora in funzione sarà per Rifondazione Comunista elemento non negoziabile. Riprendiamo le mobilitazioni per impedire questa oscenità e anche perché le decine di milioni sottratti per costruire galere vengano destinate a spese sociali per chi, migrante o autoctono che sia, ne ha bisogno.
Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
La storia calpestata, dalle Foibe in poi
Intervista a Eric Gobetti, storico e saggista a cura di Alba Vastano - ‘…. Senza il contesto storico e geografico le foibe risultano incomprensibili. SenRifondazione Comunista
PODCAST. SIRIA. Al Sharaa promette giustizia, ma le uccisioni di alawiti continuano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Siria sta vivendo giorni di sangue e scontri. Chi diceva di sperare in una svolta verso la democrazia dopo la caduta di Assad, oggi guarda con sgomento alle stragi di alawiti compiute dalle forze di sicurezza agli ordini di Ahmed Sharaa.
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Coinvolgere la finanza privata nel riarmo europeo. La proposta francese
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il ministro dell’Economia francese, Éric Lombard, ha evidenziato come “esistano delle piste interessanti di mobilitazione del risparmio dei francesi” per finanziare gli investimenti per la Difesa, senza dover aumentare contestualmente le tasse. Uno dei problemi principali
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Potere aereo di quinta generazione. Con gli F-35 l’Italia guida l’Europa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mentre in Europa si discute dell’architettura della difesa futura, in Italia il dibattito politico torna a concentrarsi sulla dimensione del potere aereo. A breve il Parlamento sarà chiamato ad autorizzare l’acquisto di ulteriori 25 caccia F-35, come previsto dal Documento
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Un po’ drone, un po’ missile da crociera. Cos’è Cmmt, il nuovo progetto di Lockheed Martin
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Lockheed Martin ha recentemente rivelato nuovi dettagli sul Common Multi-Mission Truck (Cmmt), una famiglia di sistemi destinati a fornire velivoli subsonici a basso costo per una vasta gamma di missioni, con possibilità di lancio sia da
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