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@ rilasciata la versione 0.1.0-alpha14 che contiene la visualizzazione delle anteprime (o link) dei post, il supporto al multi-account e una serie di migliorie di layout ed esperienza utente. Con il supporto al multi-account è possibile passare rapidamente da un profilo all'altro, anche su piattaforme diverse (es. un account su Mastodon e uno su Friendica) e ognuno con il proprio set di impostazioni specifiche. Tuttavia, è meglio cancellare i dati ed effettuare nuovamente l'accesso, sapete... gli inconvenienti delle versioni alpha (e del lavorare di notte)... #friendica #friendicadev #androidapp #androiddev #kotlin #kmp #compose #opensource #livefasteattrash

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Only in our dreams are we free. The rest of the time we need wages.

Terry Pratchett, Wyrd Sisters.

Terry non le manda a dire. Ouch!

#TerryPratchett #Discworld #quote




da oggi: agosto e settembre per giuliano scabia


slowforward.net/2024/08/29/da-…


Agosto


Il 29 agosto s’inaugura alle 17:00 la mostra Giuliano Scabia e Franco Basaglia in viaggio accanto alla follia: da Marco Cavallo al Drago di Montelupo presso Murate Art District (M.A.D., Piazza delle Murate).

La mostra sarà visitabile fino al 26 settembre.

Il 29 agosto alle 18:00, in occasione dell’inaugurazione, l’Accademia della Follia – Claudio Misculin metterà in scena lo spettacolo Quelli di Basaglia… A 180 gradi.

Sempre alle 18:00, il 31 agosto: Teatro al tramonto (con momento conviviale) nel campo di Paolo sulle colline di Marignolle in Via Bernardino Poccetti, 19, Firenze (nei pressi della località Due Strade). Parteciperanno il Teatro delle Ariette con Lettera ai Cavalli di Trieste di Giuliano Scabia e Pacifica Brigata Giuliano Scabia con Canto della vita indistruttibile di Giuliano Scabia, il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza, la violoncellista Margherita Scabia e Annibale Pavone che interpreterà Apparizione di un teatro vagante sopra le selve, da Teatro con bosco e animali, Einaudi 1987.

Settembre


Il 5 settembre, presso Murate Art District (M.A.D., Piazza delle Murate), dalle 17:00 proiezione di filmati originali, tra l’altro sull’esperienza di Marco Cavallo (1973) e sul Drago di Montelupo (2003).

Il 19 settembre ore 21:00 al M.A.D. Sandro Lombardi e Annibale Pavone interpreteranno La luce di dentro di Giuliano Scabia, dal libro omonimo, Titivillus 2010.

Il 25 settembre ore 16:00 al M.A.D. Per un teatro dell’impegno, primo incontro con le realtà toscane che lavorano con il disagio e con la follia.

Il 26 settembre ore 20:30, in occasione del termine della mostra, al M.A.D., azione teatrale di Claudio Ascoli (Chille della Balanza), Lettere del filosofo Guido Calogero dal carcere duro delle Murate (febbraio-giugno 1942); alle 21:30 I sacchi di sabbia interpretano Cinghiali al limite del bosco di Giuliano Scabia, da Teatro con bosco e animali.

fondazionegiulianoscabia.it/te…

slowforward.net/2024/08/29/da-…

#follia #FrancoBasaglia #GiulianoScabia #ilDragoDiMontelupo #incontri #MAD_ #MarcoCavallo #MurateArtDistrict





…e anche oggi a roma si respira DIOssina, forse per introdurci al giubileo?


News da Marte #31: zolfo per Curiosity, composti organici per Perseverance I Coelum Astronomia

"In questo nuovo appuntamento della rubrica ci sono aggiornamenti che interessano i due rover NASA Perseverance e Curiosity. Il primo sta esplorando delle aree a ovest del cratere Jezero e ha scoperto dei materiali di estremo interesse mentre il secondo, in modo decisamente fortuito, ha trovato dei materiali molto particolari all’interno di una roccia."

coelum.com/news/news-da-marte-…

#31


Cyber security e budget limitati. Queste le soluzioni per le Pmi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le Pmi sono la spina dorsale del tessuto economico italiano e, spesso, per questione di budget sacrificano la cyber security. Ci sono soluzioni a costo ridotto che possono essere adottate da chiunque. Ma c’è da tenere conto di un incomodo ingombrante a cui quasi nessuno fa caso
L'articolo Cyber security e budget limitati.



Telegram, così l’arresto di Durov mette in crisi l’Europa digitale


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Pavel Durov mette in luce un potenziale limite della normativa europea, la quale sembra non possa, tuttavia, superare alcuni ambiti giuridici tipicamente “locali”, quale è ad esempio la normativa penale



Intelligenza e Gen AI, la convergenza di due mondi: un approccio by design e by default


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La diffusione della Generative AI ha consentito l’impiego massivo dell’AI in diversi contesti della vita umana, ma ha consentito anche il diffondersi di utilizzi distorti come le fake news. Per questo un uso corretto e



Ecco perché la Francia ha colpito Telegram e non le altre piattaforme


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Telegram è stato attenzionato dalle autorità francesi, a differenza di altre piattaforme di messaggistica, per due motivi tecnici. La crittografia di default e la conservazione dei dati sul server in chiaro. A differenza di altre piattaforme, Telegram potrebbe

Capolooper reshared this.



Macron in Serbia per l’accordo di vendita sui jet militari Rafale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il presidente francese rimarrà due giorni a Belgrado per discutere con il suo omologo di importanti accordi commerciali, di sicurezza e provare a chiudere la vendita di 12 caccia da guerra
L'articolo Macron in Serbia per l’accordo di vendita sui jet militari Rafale proviene da



Ecco come il tilt informatico di Windows pesa su CrowdStrike


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
CrowdStrike, la società americana di software responsabile dell’interruzione di Internet globale dello scorso luglio, stimata come la più grande interruzione IT della storia, taglia le previsioni per gli utili. Tutti i dettagli

L'articolo proviene dalla sezione #Cybersecurity di



Turchia e Qatar insieme per uno squadrone aereo congiunto. I dettagli

[quote]I rapporti securitari tra Qatar, già territorio dell’Impero ottomano dal XVI secolo all’inizio del Novecento, e Turchia sono stretti da anni, ma hanno appena raggiunto una nuova vetta. I due Paesi, infatti, schiereranno uno squadrone aeronavale congiunto basato nella monarchia del Golfo.



PODCAST. Secondo giorno dell’attacco israeliano in Cisgiordania, tra vittime e distruzioni


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dal campo profughi di Tulkarem, circondato e bloccato dai mezzi militari israeliani, Michele Giorgio ci parla dell'operazione militare di Tel Aviv nella West Bank.
L'articolo PODCAST. Secondo giorno dell’attacco israeliano in



La verità sull’arresto politico di Pavel Durov | World Politics Blog

"Dopo i numerosi casi del passato, come quello di Julian Assange, vittima di anni di persecuzione, e dei già citati Edward Snowden – costretto a chiedere la cittadinanza russa – e Meng Wanzhou, l’arresto di Pavel Durov rappresenta l’ennesimo caso di flagrante violazione dei diritti umani da parte delle potenze occidentali, che continuano ad applicare il proprio doppio standard secondo il quale le violazioni sono solo quelle commesse da terzi."

giuliochinappi.wordpress.com/2…



Donald Trump ora si presenta come il paladino delle criptovalute


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori
Dopo averle criticate per anni, Donald Trump strizza l'occhio al mondo delle criptovalute. Anche lanciando una piattaforma "di famiglia"
L'articolo Donald Trump ora si presenta come il paladino delle criptovalute proviene da Valori.

valori.it/donald-trump-criptov…

in reply to Gif Animale

Già qualche anno fa si era lanciato negli NFT, no?


Threads rafforza i suoi legami con il web sociale aperto, noto anche come "fediverso"

Meta ha annunciato che gli utenti di Threads potranno vedere le risposte dal fediverso su altri post oltre al proprio. Inoltre, i post originati tramite l'API di #Threads, come quelli creati tramite app di terze parti e servizi di pianificazione, saranno ora distribuiti al Fediverso

@Che succede nel Fediverso?

techcrunch.com/2024/08/28/thre…

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È stata annunciata una tra le prime sperimentazioni della cura/vaccino per il cancro ai polmoni.
Il tutto grazie alla ricerca e all’innovazione prodotta dall’mRNA
Si, proprio quello del vaccino anti COVID
Nessuna facile illusione, ma W la ricerca scientifica e W la scienza.
Alla faccia dei disagiati novax 🤣


Indagini francesi su Durov e problemi tra Israele e data leak scomodi su Telegram. Si tiene tutto, tranne Israele?


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Pavel Durov, il fondatore di Telegram, è stato recentemente fermato in Francia, suscitando un acceso dibattito su motivazioni e implicazioni legate alla sua detenzione. La questione si

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Camarillo Brillo Sessions 8 - Ho visto la luce (Nick Cave and the Bad Seeds - "Wild Good")


noblogo.org/transit/camarillo-…


Camarillo Brillo Sessions 8 (158)


Ho visto la luce (Nick Cave & The Bad Seeds – “Wild Good”)


(Nick Cave)

La vita, checché ne dicano coloro che la incensano anche quando non è cosa, la mette giù besa a tutti, prima o poi. Non è che soldi, fama, intelligenza o stupidità ti mettano al riparo. Qui ci sono fantasmi di perdite (il figlio Arthur, Anita Lane...) e di dolore, tanto. Qui ci sono i “Bad Seeds” e anche Warren Ellis (con lui Cave firma tutte la musica del disco), c'è luce, ma sospesa tra le due tenebre di Nabokov.

C'è un'opera che rappresenta una sciabolata nel buio, che porta in sé la speranza dell'oggi, l'unico tempo che possiamo vivere appieno. Il passato non ci deve appartenere più ed il futuro non si può comprendere: ora, adesso, è la sola via. Una strada che Nick Cave abbraccia da par suo. Non dimentichiamoci lo spessore di questo artista, capace [nel tempo, appunto] di valicare gli anni e le storie, capace di scrivere pagine di fulgida e tenebrosa bellezza senza mai scadere nel banale.

Da “Ghosteen” sembra passato un secolo, dagli altri suoi dischi anche di più. In mezzo tanta musica, moltissime parole (seguite il suo sito, “The Red Hand Files”, gioiello di comunicazione) e la vita, la sua, quella di tutte. Nei cori di questa opera sentiamo il desiderio tormentoso di respirare di nuovo. E solo lui può rendere accessibile una canzone come “Conversion”, che in bocca e nelle mani di altri apparirebbe fin troppo magniloquente. La butta là ed è veramente come un girotondo di sollievo.

Le rane che saltano in “Frogs” sembrano tutti noi, così convinti che i nostri sforzi per stare sulla ribalta dell'esistenza siano una cosa seria, ma è un gioco: può essere crudele, ma può anche divertirci, e tanto. Ci sono canzoni oggettivamente belle in sè (“Song of the Lake” e “Wild Good” una dietro l'altra) e altre che ti spezzano letteralmente il cuore (ce l'avete ancora?), come “O Wow O Wow (How Wonderful She Is)”, un quadro di note per Anita Lane, mai dimenticata.

Ci sono bozze di un altra rinascita in “Waters Cover the Sea”, ma è una delle tante di questo disco, una delle infinite che ogni uomo e donna su questa sfigata terra possono concedersi. Ci sono i rimandi a Isaia e San Giovanni, perchè un uomo dalla cultura e dalla sensibilità di Cave non fa questioni di bassa lega e guarda a se stesso nella scrittura, nella ricerca della fede, nella cultura, negli altri.

Ci sono fischi e archi, ci sono chitarre e (ops!) un pochina di elettronica qui e là. E' un disco di un gruppo che si ritrova a suonare assieme dopo qualche tempo, ma con un leggerezza forse inaspettata. Ci sono 41 minuti che vanno ripetuti, riascoltati e in qualche modo assimilati. C'è un pochino della storia di tutti, qua dentro, che solo i grandi artisti sanno cantare per come è, non per come vorremmo che fosse.

C'è tanto Nick Cave, che, in fondo, non basta mai, no?

Mastodon: @alda7069@mastodon.unoX: @[url=https://mastodon.uno/users/alda7069]A&D :antifa:[/url] Telegram: t.me/transitblogFriendica: @danmatt@poliverso.org

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com




Caccia russi esportati da New Delhi? Ecco cosa sta succedendo

[quote]Secondo media indiani, la compagnia statale Hindustan aeronautics avrebbe cominciato a intrattenere trattative con la Russia per la produzione congiunta del caccia Su-30, dedito all’export. Lo sviluppo, ancorché ora solo ipotetico, avrebbe importanti implicazioni commerciali per entrambi i Paesi e, ancor più, conseguenze diplomatiche di primaria




L’Egitto invia armi alla Somalia, sono le prime dopo 40 anni


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Secondo l'agenzia stampa Reuters, martedì 27 agosto due aerei carichi di armi e munizioni sono partiti dal Cairo e atterrati all'aeroporto di Mogadiscio
L'articolo L’Egitto invia armi alla pagineesteri.it/2024/08/28/afr…




La vicenda Durov. Tra cene di Gala con il Presidente Macron, Passaporto e Terrorismo


Il Wall Street Journal, citando fonti, ha rivelato una serie di dettagli sulla relazione tra Pavel Durov, che ha ricevuto la cittadinanza francese nel 2021, e le autorità francesi. Secondo il materiale, nel 2018, il presidente francese Emmanuel Macron durante il pranzo suggerì a Durov di spostare la sede di Telegram dagli Emirati Arabi Uniti a Parigi. Tuttavia, secondo quanto riferito, Durov ha rifiutato. Nonostante ciò, nel 2021 la Francia gli ha concesso la cittadinanza attraverso una procedura semplificata.

Inoltre, un anno prima del presunto incontro di Macron con Durov, secondo la pubblicazione, i servizi segreti francesi e degli Emirati Arabi, nell’ambito di un’operazione congiunta, hanno violato il telefono cellulare di Durov. Ciò è stato dovuto al timore che una organizzazione terroristica utilizzi Telegram per reclutare sostenitori e preparare attacchi terroristici.

La pubblicazione inoltre, citando una fonte vicina a Durov, sostiene che Telegram per molti anni ha ignorato mandati di comparizione e ordinanze del tribunale, “che si accumulavano sull’indirizzo email raramente verificato della società”.

Dopo l’arresto del fondatore del messenger, il suo team ha affermato che Telegram rispetta le leggi dell’UE, incluso il Digital Services Act (DSA), che prevede regole più severe per combattere la diffusione della disinformazione e dei contenuti illegali.

I rappresentanti di Telegram hanno anche sottolineato che il CEO dell’azienda, Pavel Durov, non ha nulla da nascondere e viaggia spesso in giro per l’Europa. Hanno definito assurde le affermazioni secondo cui la piattaforma o il suo proprietario sarebbero responsabili degli abusi commessi dagli utenti.

La vicenda riportata dal Wall Street Journal offre uno sguardo intrigante sulle relazioni tra Pavel Durov, fondatore di Telegram, e le autorità francesi, oltre a sollevare questioni più ampie riguardo la privacy e il controllo statale. Il fatto che Durov abbia rifiutato l’invito di Emmanuel Macron di trasferire la sede di Telegram in Francia, sottolinea la complessità delle sue decisioni strategiche e la sua apparente determinazione a mantenere l’indipendenza della piattaforma.

La presunta violazione del telefono di Durov da parte dei servizi segreti francesi e degli Emirati Arabi mette in luce le crescenti tensioni tra la sicurezza nazionale e la protezione della privacy individuale. Telegram, spesso elogiato per la sua forte crittografia e la difesa della libertà di espressione, si trova costantemente al centro di dibattiti sul ruolo delle piattaforme digitali nella diffusione di contenuti potenzialmente pericolosi.

Questa situazione solleva domande cruciali su come bilanciare la sicurezza con i diritti civili. Se da un lato è essenziale prevenire l’uso di queste piattaforme per scopi illeciti, dall’altro è fondamentale che tali misure non compromettano la privacy degli utenti e la fiducia nei servizi digitali. Il caso Durov è emblematico di questa delicata dinamica, dove le decisioni prese oggi avranno un impatto duraturo sul futuro della tecnologia e della società.

E’ chiaro che la tensione tra controllo statale e libertà individuale è destinata a crescere. La questione non riguarda solo la tecnologia, ma anche i principi fondamentali su cui si basano le nostre democrazie. Come utenti e cittadini, dobbiamo essere consapevoli di queste dinamiche e chiedere un dibattito aperto e trasparente su come le nostre informazioni e le nostre libertà vengono gestite.

L'articolo La vicenda Durov. Tra cene di Gala con il Presidente Macron, Passaporto e Terrorismo proviene da il blog della sicurezza informatica.



nello studio di mondrian


slowforward.net/2024/08/28/nel…


youtube.com/embed/AuAu_EFTnvE?…

Il percorso umano, intellettuale e artistico del pittore olandese Mondrian, pioniere dell’astrattismo che, con Malevitch e Kandinskij, ha rappresentato un punto di svolta nell’arte del Novecento. Il documentario ripercorre l’evoluzione artistica di Piet Mondrian, dalle prime opere di ispirazione impressionista fino alla codifica di un linguaggio universale ed essenziale per la rappresentazione della natura. Inizialmente influenzato dal Cubismo, il pittore ha raggiunto, attraverso l’esperienza parigina prima e il movimento artistico De Stijl poi, la capacità di raccontare la realtà attraverso i colori e le forme geometriche fondamentali, influenzando profondamente, se non addirittura anticipando di vent’anni, quella che sarà l’estetica degli Anni Sessanta e oltre.

slowforward.net/2024/08/28/nel…

#art #arte #Mondrian #PietMondrian






[r] _ mimesi / benjamin (differx, 2012)


slowforward.net/2024/08/27/r-_…


La natura produce somiglianze. Basta pensare al mimetismo animale. Ma la più alta capacità di produrre somiglianze è propria dell’uomo. Il dono di scorgere somiglianze, che egli possiede, non è che un resto rudimentale dell’obbligo un tempo schiacciante di assimilarsi e condursi in conformità. Egli non possiede, forse, alcuna funzione superiore che non sia condizionata in modo decisivo dalla facoltà mimetica.
Ma questa facoltà ha una storia, e in senso filogenetico come in senso ontogenetico.
[…] Bisogna tener presente che né le forze mimetiche, né gli oggetti mimetici, sono rimasti gli stessi nel corso dei millenni. Bisogna invece supporre che la facoltà di produrre somiglianze – per esempio nelle danze, la cui più antica funzione è appunto questa –, e quindi anche quella di riconoscerle, si è trasformata nel corso della storia.
[…]
Tutto ciò che è mimetico nel linguaggio può […] – come la fiamma – rivelarsi solo in una sorta di sostegno. Questo sostegno è l’elemento semiotico. Così il nesso significativo delle parole e delle proposizioni è il portatore in cui solo, in un baleno, si accende la somiglianza. Poiché la sua produzione da parte dell’uomo – come la percezione che egli ne ha – è affidata, in molti casi, e soprattutto nei più importanti, a un baleno. Essa guizza via. Non è improbabile che la rapidità dello scrivere e del leggere rafforzi la fusione del semiotico e del mimetico nell’ambito della lingua.
«Leggere ciò che non è mai stato scritto». Questa lettura è la più antica: quella anteriore a ogni lingua – dalle viscere, dalle stelle o dalle danze. Più tardi, si affermarono anelli intermedi di una nuova lettura, rune e geroglifici. È logico supporre che furono queste le fasi attraverso le quali quella facoltà mimetica che era stata il fondamento della prassi occulta fece il suo ingresso nella scrittura e nella lingua. Così la lingua sarebbe lo stadio supremo del comportamento mimetico e il più perfetto archivio di somiglianze immateriali: un mezzo in cui emigrarono senza residui le più antiche forze di produzione e ricezione mimetica, fino a liquidare quelle della magia.

Walter Benjamin, Sulla facoltà mimetica, in Angelus Novus,
a c. di R.Solmi, Einaudi, Torino 1962, 19939, pp. 71-74.

L’archivio delle somiglianze, dopo il cambio di paradigma, si sposta dal versante grafico e fonico a quello dei rapporti invisibili frasali e di paragrafo/periodo? È un’ipotesi.

Prima della “new sentence” di cui parla Ron Silliman (cfr. «L’Ulisse», n.13, pdf 2.81 Mb, pp. 21-42; e «il verri», n. 48, feb. 2012, pp. 117-150), e prima del cambio di paradigma di cui a mio avviso c’è diffusione estesa (almeno in Italia) a partire dagli anni Sessanta del Novecento, il processo era e può essere (non cronologicamente ma diciamo per comodità di studio di strutture) descrivibile come un passaggio o sequenza o elencazione grezza di questo tipo, assai semplificando, semplificando vigorosamente, troppo:

facoltà di mimesi data, materiata dalla/nella singola lettera o carattere (la testa del bue leggibile nell’aleph, o la spiga che il cuneiforme registra come tale)

facoltà di somiglianza o mimesi esperibile nella frase organizzata con articolazione sintattica più complessa di una semplice giustapposizione, e con membri gerarchizzati all’interno della frase stessa (sbrigativamente: soggetti, aggettivi, verbi, complementi; addirittura: re, sacerdoti, soldati, sudditi)

facoltà di somiglianza o mimesi esperibile nella transizione o possibilità di transizione da frase a frase (il sillogismo che fa da base, secondo Silliman, a tante nostre catene discorsive logiche), analogon di transazioni transizioni e scambi sottoposti a una logica, normali, quotidiani

facoltà di mimesi che lega tra loro periodi o paragrafi composti di frasi in ulteriori macrostrutture che sono opere, macrotesti complessi (che mimerebbero – o alluderebbero alla possibilità di una somiglianza con – scene e situazioni complesse del/nel reale).

Dopo il cambio di paradigma, in vari tratti di questa catena malamente abbozzata (diacronica e sincronica insieme) si inserisce qualcosa di imprevisto. Al punto che lo stesso complesso del rappresentabile cambia, essendo mutate le percezioni.

La poesia visiva sembra rendere più complicata la situazione mimetica di primo grado, quella che lega un principio di somiglianza al suo lavoro con i caratteri alfabetici. La new sentence crea nel periodo dei rapporti invisibili tra frasi, o sillogismi improvvisi e inattesi, che non si davano precedentemente. La mimesi di situazioni data dall’assemblarsi di periodi e blocchi frasali in macrotesti diventa a sua volta altra, proprio grazie all’intervento della new sentence. È un’opera (e sottintende mimesi, di tipo particolare) anche il Tristano di Balestrini, ma è evidente che non si tratta più di un macrotesto, o di un “romanzo”, come poteva essere inteso prima del cambio di paradigma.

“Ora” (ma da mezzo secolo, in effetti) una latenza o vuoto separa le frasi, frontalmente. A dividerle-unirle non c’è (più) un nesso dato, o non si pone più, a funzionare da possibilità di ponte, un rinvio a una possibilità di ponte già dato. Continuano a esserci le “frasi fatte”, ovviamente. E continuano a esserci i nessi o ponti “fatti”, predisposti, istituibili tra frasi anche non note. Continuano quindi, sì, a esistere possibilità di connessioni di un certo tipo, di un tipo a sua volta riconducibile a schemi e norme noti. Ma, nonostante ciò, esiste, è impressa, si stampa invisibile sulla pagina e nelle frasi scambiate anche solo oralmente tra le persone, una latenza diversa, un diverso “possibile”, in ordine alle connessioni.

Un esempio. A prescindere dall’ovvia headline “Taccuino di viaggio” che potremmo annotare in calce a questo frammento da Il sonetto come mistero formale, di Jean-Marie Gleize (tradotto da Michele Zaffarano: gammm.org/index.php/2006/07/28…), quale altra regola di concatenazione nota potremmo applicare qui?

Tunisi-consolato. Imposte.
Spiaggia di Marsa. Pellicola. Pozzi. Emorragie.
Cartagine-Dermech. Perdite di sangue. Porti.
Marsa-Cartagine. Immenso verde. «Città amorfa».
Cartagine-porta. Pendenza. Rue Matho. Forni.
Nabeul, impasse numero tre.
Kerkennah, verdi. Acque tiepide. Kerkennah-Sfax.
Sfax-Ospedale. Doccia. Nascita.
Il morto nel suo astuccio di vimini. Caffé-gabbia.
Muezzin-finestra. «Intervallo» (Parigi ventesimo). Alberi del pepe.
Cartagine-Tunisi. Arance. Fuoco di scorze.
Mosaici. Scatole sotto terra. Infanzia accorciata.
Sbriciolamento longitudinale.
Lingua, rete, Terme. No man’s land.
Teatro. Paura. Strade senza sbocco. Voci di maschere.

Nella new sentence (per esempio in Plasma, di Barrett Watten: gammm.org/index.php/2010/01/04…) si installa e volita un qualche diverso – sempre-diverso – irraggiarsi di possibilità; e, con ciò, aleggia anche la percezione che a partire da tale invisibile mediatore si può raggiungere all’interno del testo un accordo non già stipulato, nuovo, tra parlanti, o tra scriventi e leggenti.

Questo cambiamento, turning point (riferirlo a un “paradigma” è perfino limitativo), si è dato nella società, prima che in letteratura. Ma la letteratura non può non avvertirlo.

[Ancor più radicalmente semplificando. L’accadimento Niente più frasi fatte comporta un incremento di frasi da fare (da costruire)]

La mancanza, il non esplicitato, il nesso vuoto (o non-nesso) che separa frasi decifrabili ma che prese in sequenza non costituiscono un insieme logico e non formano sillogismo (pur essendo presentate come se fossero in sillogismo, consequenziali), ospita un nuovo spettro di possibilità di legame. Chiedono semantizzazione (ermeneutica e sguardo invasivo, scrivente) al lettore.

A costituire o suggerire l’esistenza dei nessi tra frase e frase, e dunque a riverberare novità su ciascuna singola frase, sta nella new sentence un ponte inedito, link sillogistico che si fa esplicito solo se ci si applica come co-creatori e si interviene con uno sguardo non passivo alla concatenazione di quel che si sta leggendo.

Nel gioco tra vuoto e spettro risiede non la sola ricchezza del funzionamento della frase nuova, ma tutto un differente modo di mimesi, uno spazio per la lingua, (non più nella sua materia fonica o grafica) di ospitare somiglianze ma anche mancate o suggerite o eluse somiglianze, o la stessa capacità umana (la possibilità) di istituire somiglianze effettive.

Quando, negli autori che scrivono dagli anni Sessanta in avanti, incontriamo opere e frasi nuove, non ci troviamo di fronte ad alieni privi di storia e contesto, piovuti a emettere incomprensibili effati in un mondo che non li capisce ergo giustamente li rigetta.

Al contrario, è proprio perché un passo logico di una evoluzione (non per forza lineare) linguistica umana comprende questo ultimissimo (forse già implicito nel parlare da secoli) modus della mimesi, è proprio perché questa facoltà esiste ed è nella vita e nei sottintesi di tutti i giorni, nel non detto con cui costantemente commerciamo, che gli scrittori possono far proprie delle nuove forme di scrittura e produzione di senso.

La nostra capacità di riempire i ponti sospesi e invisibili tra frasi apparentemente scollegate, la nostra fantasia attivamente creatrice, produttrice di nessi, è elettivamente all’opera nella frase nuova, e nella scrittura e lettura della frase nuova.

Ebbene, questa capacità, come vedevamo essere la lettera con l’oggetto, e la frase con la situazione reale, è anch’essa un pezzo di mimesi incastonato nel nostro sistema di emissione e scambio di senso:

Ci sono lettere fenicie che simulano oggetti, frasi inglesi che simulano una gerarchia, periodi francesi che organizzano una strategia concettuale; ma esistono anche ponti sospesi, nessi invisibili, passaggi non dati, elusi, taciuti, tra frasi apparentemente lontane, che a loro volta mimano le analoghe nostre capacità (oggettive, gerarchizzanti, concettualizzanti) di stabilire connessioni.

Il nuovo nesso è in definitiva il nesso eluso: non cancellato ma semmai profilato in negativo, lasciato a un lavoro di rilievo ermeneutico del lettore. Linea tratteggiata fra due punti.

E si tratta di un altro segmento della dimostrata “mimeticità” possibile del luogo (o corpo) che chiamiamo linguaggio. È linguaggio umano. Può non esserci estraneo.

È una facoltà umana, di fatto, non un’addizione esterna, strumentale, estrinseca, incomprensibile. È incomprensibile a chi non la esercita. Ma chi mai può non esercitarla? Tutti lavoriamo con nessi non visibili, tutti ne istituiamo. Rendiamo complessa e molteplice una riflessione valutando i rami che da un grappolo di cause possono portare a estensioni illimitate di altri grappoli di effetti.

È il lavoro (linguistico) normale di ogni giornata di ogni parlante, anche non scrivente.

*

Il ponte o nesso tra frasi, invisibile, che lega (o comunque ‘aleggia’ come possibilità di legame tra) nuove frasi, e le rende sensate, espone un meccanismo mimetico applicato a elementi inesibibili.

Non possiamo “spiegare” perché un nesso è pertinente, o perché la lettura sequenziale delle frasi corre senza ostacoli, ragionevole. Poniamo quel nesso o insieme di nessi come ponte invisibile tra frasi, e lo “vediamo” pertinente (pur non esplicitandolo). E a più persone sembra tale. (Ma a moltissime non dice nulla. Ovvio).

È in ogni caso indimostrabile la sua “giustezza”, perché ogni volta dovremmo tentare di riportarlo a un contesto sillogistico precedente la new sentence, e dunque a un insieme logico di cui esso rappresenta invece precisamente il superamento.

Questo rende evidente un fatto che constatiamo spesso: è impossibile (se non deprimente) spiegare una scrittura di ricerca. Il lettore la vede e intende da sé, e se così non accade è avvilente doversi diffondere in chiose: spiegare un’ironia è sempre didascalico; una battuta di spirito va colta al volo, non si può parafrasare esplicativamente; così, un testo sperimentale che fa affidamento sulla percezione e riscrittura di nessi da parte di chi legge non può esser disteso in piano (mappa col “voi siete qui” cerchiato in rosso).

slowforward.net/2024/08/27/r-_…

#000000 #BarrettWatten #cambioDiParadigma #JeanMarieGleize #mimesi #nuovaFrase #RonSilliman #scritturaDiRicerca #theNewSentence #WalterBenjamin








Libri


Non di solo cyber..

  1. Biblioteche in fiamme. Tutti i regimi hanno paura dei libri. Nei secoli la paura dei libri ha portato eserciti, condottieri e sette religiose a distruggere le biblioteche, ma bibliotecari e lettori le hanno sempre ricostruite. Roberto Cattani racconta la storia di biblioteche sparite e biblioteche viventi, da quella delle donne di Fez alla biblioteca della Shoah, passando per Eco e Borges fino alla libreria digitale del WWW. Einaudi, 2021.
  2. Tempo di uccidere. Romanzo di Ennio Flaiano pubblicato dalla casa editrice Longanesi nell’aprile 1947 e vincitore nello stesso anno della prima edizione del premio Strega. Ambientato durante la guerra d’Etiopia, il romanzo narra la storia di un ufficiale del Regio Esercito italiano. L’atmosfera a tratti surreale è lo scenario di un discorso esistenzialista sulla scia di Albert Camus e Jean-Paul Sartre.
  3. C’è del marcio in Occidente. Il matematico Piergiorgio Odifreddi scompone la mitopoiesi culturocentrica di un Occidente buono e salvifico. Con una galleria dei pensatori pacifisti del secolo scorso, da Martin Luther King al Mahatma Ghandi. Raffaello Cortina Editore, 2024.
  4. ChipWar. La sfida tra Cina e Usa per la tecnologia che deciderà il nostro futuro. Chris Miller nel suo saggio ricostruisce in modo approfondito il complesso scontro geopolitico in atto tra Usa e Cina per il controllo dello sviluppo e della produzione dei microprocessori. Garzanti, 2024
  5. Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre. Massimo Recalcati interpreta in chiave psicanalitica l’odierna domanda di padre, una richiesta di testimonianza che mostri ai figli come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra andando oltre il conflitto tra generazioni (il complesso di Edipo) e l’affermazione edonista del sé (il complesso di Narciso). Feltrinelli, 2013
  6. Gaza. Odio e amore verso Israele. L’autore, Gad Lerner, si misura con il fanatismo identitario di due popoli in lotta, e affronta il tema etico della tolleranza ebraica e della politica come strumento di conoscenza e di pace. Feltrinelli 2024.
  7. Ballando nudi nel campo della mente. Le idee e le avventure del più eccentrico tra gli scienziati moderni. Kary Mullis, premio nobel per la chimica nel 1993, si fa beffe delle convinzioni che non possono essere dimostrate senza il metodo scientifico, ma affronta anche le sue esperienze con le molecole psicotrope e un apparente incontro con gli alieni. Baldini e Castoldi, 2024
  8. L’uomo senza proprietà. Chi possiede veramente gli oggetti digitali? Dopo Gli obsoleti e Solitudini connesse, Jacopo Franchi fa un’analisi degli oggetti connessi dal punto di vista dei rapporti di potere, della privacy, della sicurezza, a partire dall’ambiente domestico, luogo privato e proprietario per eccellenza.Egea Editore 2024.
  9. Fermare il tempo. Con piccole dosi di cibo e benessere. Professore e medico, Franco Berrino ripensa il rapporto con la nutrizione e l’ambiente, e offre suggerimenti pratici per allungare la vita, derivanti da indagini scientifiche ed epidemiologiche. A cominciare da un consiglio: “Svegliati e sii grato verso te stesso e il mondo”. Solferino, 2023


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La Regina della Rete. Le origini del successo digitale di Giorgia Meloni, (Graus Edizioni, 2022) è un piccolo saggio di Domenico Giordano che prova a elencare i motivi per cui “Internet non vince le elezioni, ma senza te le fa perdere”. Un adagio che, applicato al premier Meloni, racconta come l’oculata presenza in rete dell’attuale Presidente del consiglio abbia favorito un dialogo quasi personale con i suoi elettori e con quelli che non lo sono, aiutandola a creare quel rapporto di fiducia sui cui è basato ogni successo alle urne. Perché, come dice l’autore, un like non equivale a un voto, ma per l’elettore non ideologizzato e deluso, questa comunicazione fatta di like, di messaggi a cui rispondere real time, lo aiuta a mettersi nella condizione di indossare il vestito buono della domenica e andare a votare.

Nella letteratura sociologica che parla di piattaformizzazione della società, e che spiega le influenze elettorali con i bias di conferma, i backfiring effects, o il concetto di bandwagon (salire sul carro del vincitore, ovvero il carro con i corifei e i musicanti) e la disinformazione, non c’è accordo su quale effetto valga di più. Allora l’unica strada è stare a quello che abbiamo sperimentato: l’inatteso successo dei 5Stelle grazie a un blog e ai meet-up online; i risultati della “Bestia” di Salvini; il dilagare del PD online fino al 2014 e adesso l’incoronamento di Giorgia Meloni. Insomma, bisogna ammettere che esiste un dividendo digitale, che in questo caso, come dice Giordano: “L’onda lunga generata dalle piattaforme social indiscutibilmente ha supportato, prima, l’affermazione di Giorgia Meloni quale leader credibile alla guida del Paese e, in ultimo, quella elettorale di Fratelli d’Italia. Il successo delle urne ha consegnato a Giorgia Meloni lo scettro di regina dei social network, grazie a una serie di record che consolidano la capacità di presidio delle piattaforme. In un crescendo che l’ha portata a tallonare prima e superare poi Matteo Salvini e tutta la galassia grillina e pentastellata incarnata in primis da Giuseppe Conte”.

E, come ribadisce allo sfinimento lo stesso Giordano, che non crede nella Likecrazia di Tommaso Capezzone, nei tre mesi precedenti l’elezione sono state 12 milioni le reaction incamerate da Facebook per Giorgia e poco più di 8 milioni quelle dell’account Instagram, che sono un indice del consenso poi visto nelle urne. Un like non è un voto, ma i followers, prima o poi, votano.
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Fnsi, appello a Israele: “Consenta ai media internazionali di entrare a Gaza”


La Federazione nazionale della Stampa italiana si fa promotrice presso i direttori, le direttrici e le redazioni delle principali testate del Paese di un appello rivolto alle autorità israeliane affinché pongano fine alle restrizioni all’accesso dei media stranieri a Gaza e perché ai reporter di tutto il mondo sia garantito un accesso indipendente ai luoghi teatro di guerra per poter raccontare il conflitto in atto.
Come hanno di recente ribadito le principali organizzazioni internazionali di media in una lettera al premier Benjamin Netanyahu, a oltre nove mesi dall’inizio della guerra ai cronisti viene ancora negato l’accesso a Gaza, con poche eccezioni e solo se scortati dall’esercito israeliano.
Dall’inizio della guerra, inoltre, secondo i dati della Federazione internazionale dei giornalisti, sono stati uccisi più di 100 fra reporter e professionisti dei media e quelli rimasti lavorano in condizioni di estrema difficoltà.
Questo sostanziale bavaglio al diritto di cronaca ha imposto ai colleghi locali un onere insostenibile nel documentare la guerra che stanno vivendo, con il risultato che le informazioni provenienti da Gaza stanno diventando sempre più difficili da ottenere e con costanti dubbi sulla loro veridicità.
Una stampa libera e indipendente è la pietra angolare della democrazia. Per questo la Fnsi, coinvolgendo le testate italiane, chiede a Israele di mantenere gli impegni a tutela della libertà di informazione, consentendo ai media stranieri un accesso immediato e indipendente a Gaza, e di rispettare gli obblighi internazionali di proteggere i giornalisti in quanto civili.


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