«un sito scritto da zero, a mano e solo in HTML, senza Javascript, né WebAssembly, né cookie, né strumenti analitici (proprietari o liberi che siano), né canvas, né fingerprinter, né elementi traccianti di alcun tipo. Niente di niente. Solo del semplicissimo e innocuo HTML. Tutto senza l'ausilio di un CMS o di autocompilatori.» Ma per visitarlo dovete usare #TOR project, il sistema di anonimizzazione che tutti dovrebbero conoscere...
Thushi
Ho creato un nuovo sito internet che tratterà principalmente temi come l'anonimato, la privacy, la sicurezza, il software libero, la decentralizzazione e mo...poliverso.org
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Presentazione libro “L’eutanasia della democrazia” – 27 maggio 2022, Sant’Angelo Lomellina (PV)
La FLE vi invita alla presentazione del libro del suo Presidente Intervengono: Davide Giacalone, Matteo Grossi Modera Bruno Romani – SARA’ PRESENTE L’AUTORE
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“Un agricoltore assai smozzicato”, una ricostruzione della vita e dell’opera del pittore e scultore Libero Elio Romano
Il libro di Vicari riscostruisce la vita e l’opera di Libero Elio Romano avvalendosi sia del materiale bibliografico che dei racconti dei figli del pittore, in particolare di Guido e Antonella che hanno contribuito a fornire allo studioso materiale inedito e ricordi personali. Ne viene fuori un quadro dettagliato del percorso di vita e di studi dell’artista. Dalla formazione fiorentina e romana al rientro in Sicilia.
Romano, che è stato anche docente di pittura presso l’Accademia di belle arti di Catania, sceglie di passare un lungo tratto della sua vita appartato in campagna, ritirandosi presso la tenuta agricola di famiglia nei pressi di Assoro nel cuore della Sicilia. Da questa località marginale (dal punto di vista storico e politico- non artistico ed esistenziale), Romano dipinge e scolpisce ritraendo i paesaggi assolati della campagna siciliana, gli strumenti del lavoro agricolo, i volti dei suoi abitanti.
Il libro di Vicari, tuttavia, oltre ad avere il pregio di essere un’esaustiva monografia accademica, possiede anche alcune caratteristiche inedite per il genere che lo rendono particolarmente interessante per il lettore. Vicari sceglie di illustrare biografia, influenze culturali, opere (molto preziose le tavole ragionate in conclusione del volume che si avvalgono delle foto di tante produzioni dell’artista), bibliografia, premi e mostre. Tuttavia, il volume su Elio Romano desidera soprattutto raccontare l’artista nella sua peculiare umanità.
A questo proposito sono molto pertinenti le citazioni dal romanzo autobiografico di Romano (tutt’ora inedito), nonché le molteplici riflessioni del pittore che Vicari mescola sapientemente al filo della diacronia di motivi e ispirazioni di Romano. In questo volume, l’atto ermeneutico dello studioso cede il passo a una prassi mimetica con l’artista, quasi Vicari volesse lasciagli sempre la parola.
Elio Romano opera come un personaggio, ridiviene tra queste pagine il protagonista della propria storia e ce la racconta grazie alla sapiente intuizione del professore Vicari: dare voce alla propria materia, corpo al proprio tema e vita al proprio lavoro di ricerca. Del pittore Vicari dice: “Tale e tanta è la commistione in Romano tra arte e vita da lasciare talvolta sbalorditi” (ivi, p. 87). Lo stesso stupore si riaccende per noi che leggiamo Vicari che, a propria volta, fa rivivere Romano.
Il professore sembra rimpiangere di non aver conosciuto personalmente Romano: “questo mio vecchio amico che tanto avrei volute frequentare ma che non ho mai realmente conosciuto” (Ivi, p. 23). Come in un gioco di specchi, Vicari ci presenta Romano senza intermediazioni come e più che se lo avesse incontrato; questi è vivo nelle pagine del libro, irradia la propria presenza con la stessa potenza che appartiene alle opere d’arte.
Vittorio Ugo Vicari è professore di I fascia in Stile, Storia dell’arte e del costume presso l’Accademia di belle arti di Catania, dove insegna Storia dell’arte contemporanea, della moda e Stile, Storia dell’arte e del costume. I suoi principali interessi di studio e ricerca sono attualmente rivolti ai sistemi e agli autori di età moderna e contemporanea, da una prospettiva storica delle mentalità e della cultura.
Vittorio Ugo Vicari, Un agricoltore assai smozzicato. Formazione fiorentina e residenza siciliana di Libero Elio Romano, Alessandro Mancuso editore, 2021
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Punk Latino in formato EP : Bolgia, Alvilda, Prison Affair
Punk è termine inglese, si sa, e ne indica i natali per forza di cose (o, per lo meno, dove il fenomeno ha ricevuto una prima definizione) ma alla fine della fiera, oggi come oggi, si può dire, spero senza timore di smentite, che sia diventato di uso comune ad ogni angolo del globo.
iyezine.com/bolgia-alvilda-pri…
Punk Latino in formato EP : Bolgia, Alvilda, Prison Affair
Bolgia, Alvilda, Prison Affair: punk è termine inglese, si sa, e ne indica i natali per forza di cose (o, per lo meno, dove il fenomeno ha ricevuto una prima definizione) ma alla fine della fiera.....In Your Eyes ezine
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noybeu: “RT @edri…”
RT @edri
🐌The Irish DPC is taking 4 years to draft a decision enforcing basic #GDPR rights. @edri member @noybeu brings to attention the extensive delays in cases against #BigTech in Ireland, which end up being paid from taxpayers’ money. Read more in #EDRigram: edri.org/our-work/irish-dpc-bu…
ERC-721R, il nuovo standard anti rug-pull contro le vendite di NFT fraudolente
Sebbene si sia registrata, nei primi mesi del 2022, una battuta d’arresto nel mercato degli ormai noti NFT– probabilmente fisiologica a seguito del boom dello scorso anno – lo scambio dei non-fungible tokens continua ad essere tema di grande interesse, considerata la loro capacità di dar luogo ad attraenti flussi di reddito.
In tale contesto, appare rilevante la pubblicazione di un nuovo standard anti rug-pull, ERC-721R, ufficialmente rilasciato lo scorso 11 aprile e volto, tra le altre cose, a contrastare i progetti fraudolenti nel settore degli NFT.
I non-fungible tokensPreliminarmente, occorre far chiarezza su cosa siano gli NFT e cosa rappresentino da un punto di vista giuridico.
Un non-fungible token è un codice crittografico unico e non interscambiabile, rappresentativo dell’autenticità e della provenienza di un bene. Il trasferimento di NFT da un soggetto ad un altro è irreversibile e non duplicabile, grazie alla tecnologia di base utilizzata per il compimento delle transazioni: la blockchain.
Giuridicamente, pertanto, un NFT è un bene infungibile, che non può essere scambiato con altri beni appartenenti allo stesso tipo. È una stringa alfanumerica unica e peculiare, rappresentativa di un determinato asset, in quanto implementa un certificato digitale di autenticità ad esso riferibile.
Tale sistema di certificati di autenticità, associati ad un bene nativo digitale ovvero fisico, riesce a creare unicità o scarsità anche nel virtuale, rendendo così i non-fungible tokens collezionabili.
Nonostante gli NFT siano dilagati prevalentemente nel mondo della digital art, sono in realtà molteplici i settori che ne beneficiano: dal real estate al mondo della finanza, dal gaming alla moda, ed altri.
Nel 2017, come noto, Ethereum ha introdotto uno standard aperto, l’ERC721, che è stato il primo protocollo per la creazione di NFT e sino ad oggi il più utilizzato.
Prima dell’invenzione di tale standard, la maggior parte dei token erano solo fungibili, e per lo più rappresentativi di valute. Un token ERC721, invece, rappresenta un bene unico ed infungibile.
Il nuovo standard ERC-721R per la creazione di NFTSi è detto che il trasferimento di NFT da un soggetto ad un altro è, oltre che non duplicabile, irreversibile. Ciò in quanto l’esecuzione della transazione su blockchain rende impossibile “tornare indietro” una volta effettuata l’operazione, per il funzionamento stesso della tecnologia che ne è alla base.
Tale circostanza, se da un lato è ciò che rende unico e non fungibile il token in questione, nonchè sicuri, trasparenti e tracciabili tutti i trasferimenti di esso sulla catena di blocchi, dall’altro può avere anche delle conseguenze negative, come ad esempio la possibilità di rug-pull.
Nel mondo crypto, il termine rug-pull (letteralmente, “tiro del tappeto”) indica un tipo di truffa che si verifica generalmente quando gli sviluppatori di un progetto, dopo aver creato il token crittografico, ne “pompano” il valore al fine di attrarre il maggior numero di investitori possibili, per poi prelevare tutti i fondi ed abbandonare il progetto fraudolento.
Quando un NFT viene creato con il nuovo standard ERC-721R, ufficialmente rilasciato lo scorso 11 aprile, i fondi sono detenuti in un conto di deposito a garanzia, vincolato da uno smart contract.
Tali fondi non possono essere prelevati, dai creatori, se non dopo il decorso di un periodo di attesa che consente agli acquirenti di restituire il proprio NFT e di ricevere un rimborso dal contratto intelligente sottoscritto.
In tal modo, pur essendo l’acquisto dell’NFT irreversibile, se durante tale periodo di tempo i creatori decidono di fare rug-pull, gli acquirenti potranno richiedere il rimborso dei loro fondi prima della fine del periodo di attesa, perdendo solo le gas fees sostenute per i costi di transazione.
L’utilizzo di tale nuovo protocollo per la generazione di NFT, pertanto, sarebbe sicuramente più vantaggioso per gli acquirenti, che nella peggiore delle ipotesi – rispettando, però, la scadenza temporale prevista – perderebbero soltanto le commissioni per elaborare e convalidare le transazioni sulla blockchain.
D’altro canto, anche i venditori creatori dei token ne trarrebbero giovamento, creando fiducia nel mercato ed attraendo dalla loro parte un maggior numero di investitori.
Inoltre, l’applicazione dello standard ERC-721R potrebbe risolvere anche un altro dei principali controversi aspetti giuridici legati allo scambio di NFT, vale a dire la non applicabilità del diritto di recesso previsto dall’art. 52 del Codice del Consumo.
Infatti, se in linea di principio l’irreversibilità della transazione non rende possibile l’esercizio di tale diritto, il descritto meccanismo del vincolo delle somme alla base del nuovo protocollo, non permettendo ai venditori di prelevare le somme sino alla scadenza di un dato termine, potrebbe consentire all’acquirente di effettuare un “reso” dell’NFT senza perdita dei fondi, in caso di ripensamento dell’acquisto.
Gabriella Amato
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È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.
🔸 Laboratori, musica, sport, inclusione: da giugno a settembre torna il Piano #LaScuoladEstate
🔸 Fiera Didacta Italia, al via dal 20 maggio la quinta edizione
🔸 Il Ministero alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 19 al 23 maggio
🔸 Nuove scuole, il Ministro Patrizio Bianchi ha incontrato i Sindaci e i Presidenti delle Province delle aree finanziate dal #PNRR
🔸 Assegnazione delle sedi delle finali nazionali dei Campionati Studenteschi
🔸 Concorso ordinario per il reclutamento del personale docente, il quarto calendario delle prove scritte
🔸 “La Scuola in Tivù”, come rivedere le lezioni su Rai Scuola
Per conoscere notizie e approfondimenti di questa settimana dal mondo della scuola ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/newsle…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
Rischio Cyber. M. Mesenzani (CyberHub): “Storytelling e psicologia sociale per puntare sui dati e sull’uomo”
Spesso, in ambito di sicurezza, si ritiene di poter sostituire l’intervento umano con l’uso di sofisticati tool di software, in altri casi si riscontrano atteggiamenti all’opposto, di netta opposizione e di esclusivo affidamento all’intervento umano. Ma la tempesta perfetta si ha quando le due cose si uniscono a metà strada; quando i tool di software possono ad esempio essere usati per individuare dei punti deboli dell’intervento umano. Applicare tale soluzione in ambito di sicurezza cyber può rappresentare una marcia in più, proprio perché il settore può far ricorso agli strumenti tecnologicamente più sofisticati, aggredendo il punto di debolezza, l’anello debole della catena: quello del comportamento umano. E questa soluzione la si può applicare in ambito di analisi e valutazione dei dati, di profilazione, di valutazione dei comportamenti, di processi atti a migliorare i percorsi decisionali, usando metodologie prese a prestito dalla psicologia sociale. Per far ciò occorrono competenze e metodiche multidisciplinari, flessibili e innovative. Oggi la soluzione c’è. Ne abbiamo parlato con Maurizio Mesenzani, amministratore di BDS, la società che offre questi servizi.
Key4biz. Nonostante l’attenzione data dai media e le evoluzioni tecnologiche, i rischi cyber e le violazioni continuano ad aumentare. Perché secondo voi?
Maurizio Mesenzani. A parte gli interventi sulle infrastrutture e sulla strumentazione, secondo noi occorre intervenire di più sui comportamenti delle persone, sulla loro consapevolezza e sulla loro percezione dei rischi cyber. Non dimentichiamoci che ora lavoriamo molto di più in smart working. Per la cybersecurity questa condizione di lavoro da remoto aumenta i rischi e cambia completamente lo scenario, perché diventa più difficile intervenire sui device, controllare le reti e i singoli punti di accesso…
Key4biz. Cosa vuol dire, che non sono sufficienti risposte uniche per tutti e occorre personalizzare le circostanze?
Maurizio Mesenzani. Le persone hanno un diverso livello di stress e di attenzione, possono commettere errori di diversa natura e non hanno sempre a disposizione quelle forme di “peripheral learning” che compensano alcune carenze organizzative e che sono tipici del contesto di lavoro in ufficio in presenza (es. chiedo al collega esperto, chiedo al collega “IT”).
Key4biz. E allora cosa fare, occorre più formazione?
Maurizio Mesenzani. Questo è certamente vero, ma non si tratta soltanto di fare “aule” di formazione o di renderle obbligatorie, si tratta semmai di coinvolgere le persone e incidere sui loro comportamenti. Molte violazioni dipendono da errori, da leggerezze delle persone, da comportamenti inopportuni, dal fatto che non hanno letto o visto regolamenti, disposizioni, linee guida. Molte leggerezze dipendono da cose che non sono conosciute, da argomenti che non si sono studiati, ecc. Ma noi, come tutte le persone, leggiamo e guardiamo ciò che ci interessa leggere o guardare, ciò che ci serve, ciò che ci piace. E questo può non essere sufficiente…
Key4biz. Come si fa a render più consapevoli le persone sul tema della Cybersecurity?
Maurizio Mesenzani. Sul tema dell’engagement delle persone lavoriamo da diversi anni e le assicuro che, in primo luogo, per far assumere piena consapevolezza bisogna ascoltare, capire cosa interessa davvero alle persone, capire qual è il loro sistema valoriale. E poi bisogna interagire dentro modelli partecipativi, attivi, che consentano di fare materialmente delle cose. Il tempo della comunicazione top-down è superato e questo vale per tutti i canali: per la TV, per la stampa, per i media.
Key4biz. E allora cosa fare?
Maurizio Mesenzani. Oggi le persone vogliono scegliere, parlare, interagire. In tutti i campi, nessuno escluso, non accettiamo più di essere destinatari passivi, ma vogliamo essere soggetti attivi e ciò solitamente avviene con due modalità: con lo storytelling e con la gamification. Perché? Perché fin da piccoli le fiabe e i giochi sono gli ambiti privilegiati dell’apprendimento e della trasmissione dei valori.
Key4biz. Cosa c’entra lo storytelling con la Cybersecurity?
Maurizio Mesenzani. Mi spiego meglio. Noi abbiamo sviluppato una piattaforma di conversational storytelling, la Matters (che potete consultare sul nostro sito www.matters.srl) che permette di far interagire le persone con delle storie all’interno delle quali possono dialogare su casi reali, situazione vere e discutere sui loro comportamenti, sul perché fanno o non fanno alcune cose, sul come prendono determinate decisioni, anche giocando, con quiz, punteggi, dinamiche specifiche, concorsi. Spiegare un rischio cyber è molto più facile se si presentano casi veri, se si raccontano aneddoti, se si fanno domande, se si analizzano le risposte e se si capisce qual è la percezione del rischio di chi si ha di fronte. Tutto ciò vale per la cybersecurity, ma anche per tutti gli altri temi che richiedono “engagement morale” e che non possono essere regolati da sistemi di controllo e sanzioni. Lo vediamo in tanti campi, dalla prevenzione sanitaria, alla responsabilità sociale, alla sostenibilità, al rispetto delle regole…
Key4biz. E come si fa ad usare questo metodo come metodo universale?
Maurizio Mesenzani. Da un lato occorre “profilare” le persone in base ai loro interessi e in base alle loro propensioni, dall’altro occorre trasferire messaggi in modo preciso e capace di generare un engagement. La nostra piattaforma Matters permette di trasferire contenuti multimediali, foto, link, paper, all’interno di storie nelle quali l’utente non subisce un corso frontale, ma dialoga all’interno della web app come se stesse chattando via Whatsapp o Telegram. E questo permette alle aziende di trasferire i messaggi chiave e di capire i vissuti e le opinioni/sensazioni della loro popolazione, identificando quindi le aree o i processi nei quali si evidenziano i maggiori rischi cyber.
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Privacy Daily 16 maggio 2022
Diritti per rider e autisti: ecco il piano del Parlamento europeo
A dicembre, la Commissione europea ha presentato una proposta legislativa per regolamentare il mercato del lavoro delle piattaforme, formato dai lavoratori che dipendono dalle varie app come gli autisti di Uber e i riders di Deliveroo. Il fenomeno di questo tipo di economia è esploso recentemente, arrivando a coinvolgere 28 milioni di lavoratori in Europa, una cifra destinata a salire a 43 milioni entro il 2025 secondo le stime della Commissione europea.
Rights for riders and drivers: the plan of the European Parliament
In December, the European Commission presented a legislative proposal to regulate the platform labor market, made up of workers who depend on various apps such as Uber drivers and Deliveroo riders. The phenomenon of this type of economy has exploded recently, reaching 28 million workers in Europe, a figure destined to rise to 43 million by 2025 according to estimates by the European Commission.
italian.tech/2022/05/10/news/d…
USA: il prrogetto di legge per proteggere le informazioni personali dei giudici bloccato di nuovi in Senato
Il Daniel Anderl Judicial Security and Privacy Act, un disegno di legge presentato dal senatore statunitense Bob Menendez, D-N.J., è stato nuovamente bloccato dal collega senatore Rand Paul, R-Ky., rapporti del New Jersey Globe. La proposta di legge limiterebbe la condivisione delle informazioni personali dei giudici federali degli Stati Uniti. Il disegno di legge prende il nome dal figlio del giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti Esther Salas, assassinato nella casa della sua famiglia da un “estremista antifemminista” il cui caso è stato assegnato a Salas nel 2020. Paul ha detto che voleva che il disegno di legge fosse esteso ai membri del Congresso.
Bill to protect judges’ personal information blocked in US Senate
The Daniel Anderl Judicial Security and Privacy Act, a bill brought by U.S. Sen. Bob Menendez, D-N.J., was again blocked by fellow Sen. Rand Paul, R-Ky., New Jersey Globe reports. The proposed legislation would limit sharing of federal judges’ personal information and increase funding for the U.S. Marshals Service. The bill is named after U.S. District Court Judge Esther Salas’ son, who was murdered in his family’s home by an “antifeminist extremist” whose case was assigned to Salas in 2020. Paul said he wanted the bill extended to members of Congress.
newjerseyglobe.com/congress/me…
Il nuovo presidente del Costa Rica dichiara lo stato di emergenza dopo l’attacco ransomware Conti
Il neo-presidente del Costa Rica – Rodrigo Chaves – ha dichiarato lo stato di emergenza a causa di un devastante attacco ransomware lanciato dal gruppo Conti. Dopo la sua cerimonia di giuramento domenica, Chaves ha tenuto il suo primo consiglio di governo, dove ha annunciato un’emergenza nazionale e l’ha attribuita agli effetti dell’attacco sul ministero delle Finanze, che è stato il più colpito dall’attacco.
Costa Rica’s new president declares state of emergency after Conti ransomware attack
The newly-inaugurated president of Costa Rica – Rodrigo Chaves – declared a state of emergency due to a devastating ransomware attack launched by the Conti group. Following his swearing-in ceremony on Sunday, Chaves held his first government council, where he announced a national emergency and attributed it to the attack’s effects on the Ministry of Finance, which has been hit hardest by the attack.
therecord.media/costa-ricas-ne…
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UKRAINA ED OCCIDENTE
C'è uno strabismo storico radicale nel proiettare le scioccherie del chiacchiericcio 'spettacolare' del mainstream su un paradigma alternativo che era condiviso qualche decennio fa, anche ideologicamente (nel senso tecnico del termine), da amplissimi settori della società.
Era il rifiuto, complessivo e internazionalista, dell'approccio colonial-imperialista (compresa l'URSS in Afghanistan nel 1980, per capirci, e che fu l'ultimo atto della commedia).
Dopo Debord, io non so più de che se sta a parla' quando si evoca Orsini.
E' il finale di partita, la coda della lucertola, la tosse della pulce, l'ululato dei cretini e degl'ultimi della fila.
Poi finisce.
E nannamu mu ni curcamu (e ce ne andiamo a letto).
Ca si fici tardu (perché si è fatto tardi).
Appoi viniti vui (E poi venite voi).
Auguri!
La privacy secondo te: la parola a Domenico Quirico
Qual’è il limite tra diritto di cronaca e tutela della privacy? Lo abbiamo chiesto a Domenico Quirico, report de La Stampa, caposervizio esteri, a “La privacy secondo te”, la rubrica di #cosedagarante su Italia Tech parlando della guerra in Ucraina.
Ho aperto Gnome Text Editor, che è adesso proposto al posto di gedit. È molto pulito e molto GTK4, probabilmente sarà anche molto potente.
Ma non ho potuto fare a meno di notare il non trascurabile tempo d'attesa per l'apertura
Pochi secondi, ma sempre un'infinità rispetto a gedit o a molti altri editor che sono sempre stato abituato a vedere aprire "a schiaffo".
Incuriosito, controllo htop e vedo che, appena aperto e senza nessun file dentro, pesa 80MB abbondanti.
Sono un po' perplesso
Jun Bird likes this.
dici?
Perché come opzioni e funzionalità sembra minimale, e molto gradevole, devo aggiungere.
Ho avuto la stessa sensazione anche con Secrets, un password manager in GTK4 compatibile con il formato keepass. L'ho provato sperando si integrasse con Gnome Web, ma purtroppo - finora? - l'integrazione si ferma allo stile della UI. E anche in questo caso, in alcune circostanze sembra essere immotivatamente lento. Esempio: quando si cerca una chiave con la ricerca libera. Non lunghi tempi d'attesa, ma quell'esitazione che ti fa pensare "ma che succede, s'è bloccato?"
J. Alfred Prufrock likes this.
Ahahah,
sì conosco bene questa fama
Ma se da un lato Gnome detiene sempre il record di uso di ram, d'altra parte ho notato che non è (più?) sempre valida l'equazione "più pesante=più lento".
Nel mio pc ho provato DE che ti facevano dire "wow" perché stavano sui 300mb scarsi, ma usandoli mi sembravano meno reattivi di Gnome col suo giga abbondante al login (vanilla, zero estensioni, scende al massimo a 800mb se si evita evolution-data-server).
In questo caso a farmi restare interdetto non sono tanto gli 80 mb per un editor di testo che, almeno apparentemente, si presenta come minimale; ma il fatto che sembri effettivamente lento a partire su un i7 di qualche anno fa con 16 gb di ram e ssd.
Magari si comporta meglio di gedit su file molto grandi? Da vedere.
Palestina Libera likes this.
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[Letture] Histoire du logiciel entre collaboration et confiscation des libertés
Articolo molto lungo e molto interessante sulla nascita e lo sviluppo del software tra collaborazione e appropriazione privatistica: ploum.net/lhistoire-du-logicie…
È scritto da Lionel Dricot, alias Ploum, linuxiano, sviluppatore ed esperto di usabilità del software. L'articolo è distribuito con licenza CC-By BE
Qui sotto, la traduzione italiana dell'incipit.
Buona lettura 😀
@nilocram @Informa Pirata
La storia del software: tra collaborazione e confisca della libertà
Il concetto stesso di software non è per niente evidente. Come ha ricordato Marion Créhange, la prima dottoranda francese in informatica, il modo per influenzare il comportamento dei primi computer era quello di cambiare il cablaggio. Un programma era letteralmente uno schema elettrico che richiedeva di mettere le mani sui fili.
Gradualmente, i primi informatici hanno migliorato la tecnologia. Hanno creato computer "programmabili" che potevano essere modificati se dotati di programmi in formato binario, di solito fori su schede di cartone da inserire in un ordine specifico. Naturalmente, per programmare la macchina bisognava capire esattamente come funzionava il processore.
I processori sono stati poi migliorati per comprendere istruzioni semplici, chiamate "assembler". Gli informatici potevano pensare con questo linguaggio che dava istruzioni dirette al processore. Tuttavia, hanno utilizzato altri formalismi che hanno chiamato "linguaggio di programmazione". I programmi venivano scritti su carta in questo linguaggio e poi tradotti in assembler utilizzando delle tabelle.
È nata l'idea di progettare un programma che effettuasse questa traduzione. Il primo di questi programmi si chiamava "Formula Translator", abbreviato in "FORTRAN". I traduttori di formule furono presto ribattezzati "compilatori". Con un compilatore, non era più necessario capire cosa stesse facendo il processore. Diventava possibile creare un programma in un linguaggio cosiddetto "di alto livello" e darlo alla macchina.
Tuttavia, va sottolineato che all'epoca ogni computer era dotato di un proprio sistema software estremamente complesso e speciale. L'esecuzione di un programma richiede la conoscenza del computer in questione. L'esecuzione dello stesso programma su più computer diversi non viene nemmeno presa in considerazione.
L’histoire du logiciel : entre collaboration et confiscation des libertés
Le concept même de logiciel n’est pas évident. Comme le rappelait Marion Créhange, la première titulaire d’un doctorat en informatique en France, la manière d’influencer le comportement des premiers ordinateurs était de changer le branchement des câb…ploum.net
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Nuovo appuntamento con #LIBRARY
Con il Professor Maurizio Mensi e il Professor Pietro Falletta, abbiamo fatto una bella chiacchierata sul loro ultimo libro “Il diritto del web”, giunto alla terza edizione.
Guarda l’intervista:
youtube.com/embed/ICSGfY3-FBE?…
Allarme arancione in Italia. L’Agenzia Cyber elenca 70 vulnerabilità da correggere
L’autorità guidata da Baldoni elenca alcune vulnerabilità critiche di Windows, Cisco, Apple e altri produttori esposte agli attacchi degli hacker vicini al Cremlino. In un documento analizzato da Italian Tech vengono elencate le contromisure da adottare
di ARTURO DI CORINTO per ItalianTech/La Repubblica del 13 Maggio 2022
Gli ospedali hanno iniziato a ritardare gli interventi chirurgici e ad allontanare i pazienti, una fabbrica di pasta si è fermata, l’acqua è diventata marrone e la luce funziona a intermittenza. I bancomat non funzionano. Nel frattempo decine di container sono fermi al porto, treni e aerei vengono cancellati uno ad uno. Al servizio meteorologico, ai varchi delle nettezza urbana e nelle sale di controllo della polizia municipale gli operatori guardano sconsolati dei monitor muti.
Ecco come potrebbe presentarsi la cyberwar: una forza invisibile capace di colpire dal nulla e sabotare su vasta scala le tecnologie alla base della nostra società. L’evento
Non accadrà però se saremo capaci di mettere in sicurezza tutti i servizi essenziali mediati da un software come da tempo chiedono sia gli esperti che la politica. Motivo per cui i vertici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno diramato un’allerta che invita tutti i Cyber security information officer, Ciso, i loro colleghi e collaboratori, a leggere con attenzione un documento appena pubblicato dal titolo “Analisi delle vulnerabilità sfruttate in campagne cyber pubblicamente attribuite ad attori di matrice russa e relative mitigazioni”.
dicorinto.it/temi/cybersecurit…
Allarme arancione in Italia. L'Agenzia Cyber elenca 70 vulnerabilità da correggere
L'autorità guidata da Baldoni elenca alcune vulnerabilità critiche di Windows, Cisco, Apple e altri produttori esposte agli attacchi degli ha…Arturo Di Corinto (la Repubblica)
Al via le iscrizioni del Premio delle Camere di Commercio "Storie di Alternanza". Sarà possibile partecipare fino alle 17.00 del 14 ottobre 2022.
Info ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/premio…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
🏺 Si è svolta oggi, a Roma, nella sede del Ministero della Cultura, la cerimonia di premiazione delle vincitrici e dei vincitori della X edizione delle Olimpiadi nazionali di Lingue e Civiltà Classiche.
📚 Questa edizione si caratterizza nel segno del dialogo tra passato, presente e futuro. Studentesse e studenti si sono distinti per la capacità di interpretare i testi degli autori classici proposti e di saperli rielaborare in chiave contemporanea attraverso il commento di brani di autori attuali.
Qui tutti i dettagli ▶ miur.gov.it/web/guest/-/scuola…
Oggi il Ministro Patrizio Bianchi ha firmato il Patto educativo per la Città metropolitana di Napoli, un Protocollo d'intesa interistituzionale tra il Ministero dell’Istruzione, la Regione Campania, la Prefettura, il Comune e l'Arcidiocesi di Napoli, con l’adesione del Forum Terzo Settore Campania e dell’Impresa sociale “Con i bambini”.
Il Patto rappresenta il primo accordo territoriale di collaborazione interistituzionale da realizzare nell’ambito del programma nazionale di contrasto ai divari territoriali e povertà educative previsto dal #PNRRIstruzione.
Il Ministro ha visitato La Fondazione Famiglia di Maria e ha incontrato ragazze e ragazzi, famiglie, insegnanti per un confronto presso il Centro Interculturale Officine Gomitoli.
Tutti i dettagli ▶ miur.gov.it/web/guest/-/scuola…
Per saperne di più sul #PNRR ▶ pnrr.istruzione.it/
Attacco hacker all’Italia. Cos’è Killnet, il gruppo russo che lo ha rivendicato
di ARTURO DI CORINTO e Arcangelo Rociola per ItalianTech/La Repubblica del 11 Maggio 2022
Offline per diverse ore i siti di Difesa e Senato, ma anche dell’Aci e dell’Istituto superiore di Sanità. Attacco anche a siti tedeschi e polacchi. Lo ha rivendicato Killnet, collegato al collettivo russo Legion, gli Anonymous di Mosca. Di cosa si tratta
L’attacco hacker in corso a diversi siti governativi italiani è stato rivendicato dal gruppo di hacker Killnet. Tra i siti messi offline anche quello del ministero della Difesa e del Senato. L’attacco non avrebbe compromesso le infrastrutture e dopo alcune ore i siti sono stati rimessi online. Il gruppo ha successivamentge rivendicato attacchi anche a diversi siti tedeschi e polacch sul proprio canale Telegram. L’attacco arriva nei giorni in cui il premier Mario Draghi è in visita ufficiale a Washington.
dicorinto.it/testate/repubblic…
Attacco hacker a siti italiani, anche Senato e Difesa. Rivendicato dal collettivo russo Killnet
Tra gli obiettivi anche l'Istituto superiore di Sanità e l'AciFloriana Bulfon (la Repubblica)
Disponibili i dati di monitoraggio settimanali sull’andamento pandemico in ambito scolastico relativi al periodo 2-7 maggio.
Qui i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/scuola…
Per consultare la sezione dedicata ▶️ istruzione.it/iotornoascuola/m…
Crime DotCom di Geoff White
Il libro scritto da Geoff White è forse l’unico libro letto dal sottoscritto che riesce a coinvolgere nella lettura sia persone già sul pezzo e neofiti dell’ hacking.
iyezine.com/crime-dotcom-di-ge…
Crime DotCom di Geoff White
Crime DotCom. è un libro di White Geoff edito da Odoya a aprile 2022. Ecco cosa ne pensiamo..In Your Eyes ezine
LordMax likes this.
Mai, prima d'ora, m'era capitato di ignorare un profilo del fediverso.
Tempo fa commentai un toot di un utente con un punto di vista diverso dal suo, e mi aggredì. Gratuitamente, credo, attribuendomi parole o insinuazioni che non avevo neanche pensato o implicato. Messaggio ricevuto: non ho più commentato un suo contenuto, ma continuo a leggere quello che scrive, perché fornisce spunti interessanti.
Stavolta no. Niente da segnalare, nessuna aggressione. Ma una distanza tale sul modo di vedere le cose e di interagire che mi ha portato alla resa.
Ne sono un po' rattristato
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EU chat control bill: fundamental rights terrorism against trust, self-determination and security on the Internet
Today, the European Commission presented publicly for the first time an EU draft law on mandatory chat control. With the stated intention of fighting against “child pornography”, the Commission plans to oblige all providers of e-mail, chat and messaging services to search for suspicious messages in a fully automated way and disclose them to the police. This requires them to monitor and scan the communications of all citizens. End-to-end encryption would have to be undermined by “client-side” scanning on all mobile phones.
MEP and civil rights activist Dr Patrick Breyer (Pirate Party), who filed a lawsuit on Monday against the chat control already voluntarily practiced by Facebook/Meta, comments:
“Apart from ineffective web blocking, the proposed chat control threatens to destroy digital privacy of correspondence and secure encryption. Scanning personal cloud storage would result in the mass surveillance of private photos. Mandatory age verification would end anonymous communication. Appstore censorship would be the end of secure messenger apps and patronise young people. The proposal does not include the overdue obligation on law enforcement agencies to report and remove known abusive material on the net, nor does it provide for Europe-wide standards for effective prevention measures, victim support and counselling and effective criminal investigations. Von der Leyen continues to chart the territory of censorship, mass surveillance, anonymity bans and paternalism, while leaving the activities of child porn rings completely untouched. The proposed measures deprive the entire population of trust, self-determination and security on the net. This plan is nothing other than terrorism against our digital fundamental rights, which I will not relent to fight.This Big Brother attack on our mobile phones, private messages and photos with the help of error-prone algorithms is a giant step towards a Chinese-style surveillance state. Chat control is like the post office opening and scanning all letters – ineffective and illegal. Even the most intimate nude photos and sex chats can suddenly end up with company personnel or the police. Those who destroy the digital secrecy of letters destroy trust. We all depend on the security and confidentiality of private communication: People in need, victims of abuse, children, the economy and also state authorities.”
Breyer summarises the content and effects of the bill in the following overview:
EU chat control proposal | Consequences |
Envisaged are chat control, network blocking, mandatory age verification for communication and storage apps, age verification by app stores and exclusion of minors from installing many apps | |
The communication services affected include telephony, e-mail, messenger, chats (also as part of games, on part of games, on dating portals, etc.), videoconferencing | Texts, images, videos and speech could be scanned |
End-to-end encrypted messenger services are not excluded from the scope | Providers will of end-to-end encrypted communications services have to scan messages on every smartphone (client-side scanning) and, in case of a hit, report the message to the police |
Hosting services affected include web hosting, social media, video streaming services, file hosting and cloud services | Even personal storage that is not being shared, such as Apple’s iCloud, will be subject to chat control |
Services that are likely to be used for illegal material or for child grooming are obliged to search the content of personal communication and stored data (chat control) without suspicion and across the board | Since presumably every service is also used for illegal purposes, all services will be obliged to deploy chat control |
The authority in the provider’s country of establishment is obliged to order the deployment of chat control | There is no discretion in when and in what extent chat control is ordered |
Chat control involves automated searches for known CSEM images and videos, suspicious messages/files will be reported to the police | According to the Swiss Federal Police, 87% of the reports they receive (usually based on the method of hashing) are criminally irrelevant |
Chat control also involves automated searches for unknown CSEM pictures and videos, suspicious messages/files will be reported to the police | Machine searching for unknown abuse representations is an experimental procedure using machine learning (“artificial intelligence”). The algorithms are not accessible to the public and the scientific community, nor does the draft contain any disclosure requirement. The error rate is unknown and is not limited by the draft regulation. Presumably, these technologies result in massive amounts of false reports. The draft legislation allows providers to pass on automated hit reports to the police without humans checking them. |
Chat control involves machine searches for possible child grooming, suspicious messages will be reported to the police | Machine searching for potential child grooming is an experimental procedure using machine learning (“artificial intelligence”). The algorithms are not available to the public and the scientific community, nor does the draft contain a disclosure requirement. The error rate is unknown and is not limited by the draft regulation, presumably these technologies result in massive amounts of false reports. |
Communication services that can be misused for child grooming (thus all) must verify the age of their users | In practice, age verification involves full user identification, meaning that anonymous communication via email, messenger, etc. will effectively be banned. Whistleblowers, human rights defenders and marginalised groups rely on the protection of anonymity. |
App stores must verify the age of their users and block children/young people from installing apps that can be misused for solicitation purposes | All communication services such as messenger apps, dating apps or games can be misused for child grooming and would be blocked for children/young people to use. |
App stores must delete apps that refuse chat control | If, for instance, Signal or Whatsapp refuse to undermine end-to-end encryption and implement chat controls, they would no longer be available for installation via app stores |
Internet access providers can be obliged to block access to prohibited and non-removable images and videos hosted outside the EU by means of network blocking (URL blocking) | Network blocking is technically ineffective and easy to circumvent, and it results in the construction of a technical censorship infrastructure |
Voices against the proposed law are coming from across the board: EDRi has criticised the proposal would “allow the widespread scanning of people’s private communications” and “inevitably require the use of notoriously inaccurate AI-based scanning tools of our most intimate conversations”. The German Child Protection Association has also described the EU Commission’s planned warrantless scanning of private communication via messenger or email as disproportionate and not effective. Instead, they stress the majority of child pornography material is shared via platforms and forums. What was needed is “above all the expansion of human and technical resources at the law enforcement agencies, more visible police presence on the net, more state reporting offices and the decriminalisation of the dissemination of self-generated material among young people.”
In Berlin people today protested against the proposal.
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