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Ucraina: vivere, muovere e combattere? Dipende dalla logistica


Il ruolo della logistica nella guerra in Ucraina. Problemi diversi, preoccupazioni identiche per russi e ucraini, in primis il problema munizioni

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TarOccati


Non è sensato che i soldi disponibili per Ischia non siano stati spesi e già si dicano insufficienti quelli disponibili per il Pnrr. I fondi europei per rimediare al dissesto idrogeologico, Ischia compresa, erano pari a 8.5 miliardi. Prima di Next generat

Non è sensato che i soldi disponibili per Ischia non siano stati spesi e già si dicano insufficienti quelli disponibili per il Pnrr. I fondi europei per rimediare al dissesto idrogeologico, Ischia compresa, erano pari a 8.5 miliardi. Prima di Next generation Eu e del Pnrr. C’era un coordinamento a Palazzo Chigi. Cambiato il governo (con il Conte 1) lo si è smontato. 8 miliardi sono andati dispersi in altri capitoli di spesa. Dei fondi europei 2014-2020 siamo stati capaci di spenderne sì e no la metà. E ora andiamo dicendo che i 235 miliardi per il Pnrr sono pochi. Prima che dalla galera, reclamata dall’impareggiabile Pichetto Fratin, si finisca al manicomio, fermiamoci a ragionare. Perché se anziché cercare scuse per deresponsabilizzarsi degli insuccessi si cerca responsabilmente di capire come rimediare, s’intravede anche un dovere politico che coinvolge maggioranza e opposizione, giacché riguarda il Parlamento.

Cominciamo dal fondo: il Tribunale amministrativo regionale della Puglia accoglie un ricorso contro i lavori di costruzione di un importante nodo ferroviario, fra le altre cose ci sono dei Carrubi da salvare. Poi ci si lamenta che l’alta velocità va a rilento. Prendersela con il Tar serve a nulla, in quel modo si tarocca la realtà. Il procedimento è ancora in corso, magari si risolve e i Carrubi traslocano, ma il problema sono le norme: scritte come peggio non si potrebbe, prolisse, contraddittorie. Diche Giancarlo Coraggio, magistrato amministrativo e già presidente della Corte costituzionale (cambiano vorticosamente, e anche questo è grottesco): usiamo le direttive europee, così come sono, senza riscriverle malamente. Giusto. E facciamo i testi unici: una grande riforma, che costa niente ed è bastevole una squadra di giuristi. Più le leggi e i regolamenti sono confusi, più è difficile fare bandi e parteciparvi. E questo è l’altro problema: personale amministrativo non all’altezza. Ma basta avere università selettive e concorsi fatti bene. Mica serve essere paranormali, basta sapere dove mettere le mani.

Quindi si passa all’amministrazione centrale, il governo: quello Meloni ha opportunamente confermato la squadra tecnica predisposta dal governo Draghi, per il Pnrr. Bene. Intanto aggiunge che i ritardi erano precedenti e che il piano va cambiato. Cioè li ha confermati e li considera in difetto. Non ha senso. Stanno solo mettendo le mani avanti, il che serve a nulla. Il fatto è che il nuovo governo ha chiesto alle singole amministrazioni una ricognizione dei fondi disponibili, delle spese in corso e dei lavori avviati. Giusto, ma insensato. Perché sono cose che dovrebbero essere continuamente aggiornate e disponibili a tutti gli interessati. Altrimenti è come comprare casa e poi chiedere se c’è il tetto e l’impianto elettrico. E siccome i signori ministri non sono onniscienti (taluni tolgono il dubbio) vanno a fidarsi di qualche funzionario, che non sia quello di cui ci si fidava prima. A quel punto puoi pure confermare la squadra, ma senza un capo coerente giocheranno in cortile.

Il che porta al legislatore. Fare leggi che richiamano leggi e che nessuno è in grado di leggere è follia, ma è anche il solo modo per infilarci le magagne (tipo Ischia nel 2018). Questo poi corrompe la parte amministrativa e via di seguito. Ci siamo capiti. Tutto questo polverizzando le responsabilità, diffondendo irresponsabilità e portando poi nei tribunali, ove è impossibile si rimedi ai guasti ormai prodotti. È come chiede all’autopsia come curare il defunto.

In queste condizioni nessuno è in grado di governare o amministrare. O si procede per commissariamenti, a loro volta bancarotte del diritto, o si cercano scuse. Nessun governo è eterno, ma questi problemi restano. Ecco il terreno su cui far fiorire una politica che non sia coltivazione d’egolatrie insignificanti: smontare e ristrutturare l’intera baracca. E a parlare di cose concrete, mandando a stendere gli sbandieratori, c’è anche il rischio di collaborare e riuscirci.

La Ragione

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Mediterraneo Contemporaneo 2022. La rassegna culturale ci racconta la Tunisia


Una serie di appuntamenti tra Napoli e Salerno per la nuova edizione del festival curato da Maria Rosaria Greco. Musica, cultura, cinema, attualità L'articolo Mediterraneo Contemporaneo 2022. La rassegna culturale ci racconta la Tunisia proviene da Pagin

Pagine Esteri, 1 dicembre 2022 – Torna Mediterraneo contemporaneo il luogo della cultura altra e considerata diversa. La visione decoloniale è centrale in questa rassegna, curata da Maria Rosaria Greco, che dopo il Libano della prima edizione, quest’anno è dedicata alla Tunisia, con appuntamenti che vanno dal 30 novembre al 3 dicembre fra Napoli e Salerno, con un filo conduttore: democrazia e migrazioni.

Il progetto è lo spazio mediterraneo del Centro di produzione teatrale Casa del Contemporaneo e vuole intercettare le avanguardie artistiche, le voci messe a tacere, le identità culturali che attraversano le società mediterranee, delle quali siamo parte integrante più di quanto immaginiamo.

Dopo il Libano era interessante passare al continente africano – dichiara la curatrice Maria Rosaria Greco – alla riva sud del Mediterraneo. E la Tunisia in particolare vive un momento molto delicato: dopo la rivoluzione dei gelsomini del 2011 che cacciava il tiranno Ben Ali, oggi il Paese è una democrazia? Esiste una prospettiva decoloniale? Nessuna riforma strutturale è stata adottata, sia in campo economico che sociale, e la Tunisia è rimasta intrappolata in una grave crisi economica, peggiorata dalla pandemia e dalla crisi energetica, che spinge sempre più giovani tunisini a prendere la via del mare verso l’Europa. In questo contesto qual è lo scenario artistico e culturale? Di sicuro una delle grandi conquiste dei tunisini dopo il 2011 è stata la liberazione della parola, in questa libertà d’espressione trova spazio la nuova Tunisia, quella democratica, plurale, coraggiosa, che non vuole tornare alla dittatura. Mediterraneo contemporaneo vuole scoprire e ascoltare questa voce”.

Ogni appuntamento permette di conoscere da vicino la Tunisia, le sue tensioni culturali e sociali, i suoi sapori, la sua musica, e ogni ospite sarà un pezzo di questo racconto.

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Mercoledi 30 novembre a Napoli il primo appuntamento, all’Accademia di Belle Arti alle ore 10, in collaborazione con la Scuola di Cinema e grazie alla KITCHENFILM. È la proiezione del film La bella e le bestie della regista Kaouther Ben Hania, con la presenza della protagonista Mariam Al Ferjani. Ispirato a una storia vera il film è liberamente tratto dal libro Coupable d’avoir été violée (2013), scritto da Meriem Ben Mohamed assieme alla giornalista Ava Djamshidi e racconta la storia di Mariam, violentata da tre poliziotti, che decide di denunciare. Modera Gina Annunziata, docente ABANA di storia del cinema.

Giovedì 1 dicembre il secondo incontro. Si fa a Salerno, al Teatro Ghirelli alle ore 18 con Renata Pepicelli, docente di Islamistica e storia dei paesi islamici all’Università di Pisa (tra le maggiori esperte in Italia della realtà socioculturale tunisina), per un approfondimento sulle tensioni sociali e culturali della Tunisia, con lei Giso Amendola, docente di sociologia del diritto all’Università di Salerno, accompagnati dal dj set di Kais Zriba, giornalista e dj tunisino. Durante la serata sarà offerto cous cous e tè alla menta, a cura dell’associazione Ubuntu – Nuove generazioni italiane. (Ingresso libero – prenotazione consigliata al n. +393499438958).

Il terzo appuntamento è venerdì 2 dicembre alle ore 11,30 all’Università degli studi di Salerno, Aula 1 SSC -Edificio C, con la giornalista Arianna Poletti che presenta l’inchiesta appena pubblicata e condotta con la collega Aida Delpuech: “TuNur, il modello di esportazione di energia verde dal Nord Africa all’Ue”. Un’impresa britannico-tunisina sta progettando una gigantesca centrale solare nel deserto della Tunisia, un impianto che richiede un enorme consumo d’acqua. L’energia verde però andrà solo all’Europa. Con lei i docenti Unisa Gennaro Avallone, sociologia dello spazio e Giso Amendola, sociologia del diritto.

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Sabato 3 dicembre al Teatro Ghirelli di Salerno, alle ore 19.30 si chiude con il concerto dei Fanfara Station. Il trio è composto da Marzouk Mejri voce, percussioni, fiati tunisini, loop, Charles Ferris tromba, trombone e loop, Ghiaccioli e Branzini elettronica e programming. I Fanfara Station fondono la forza di un’orchestra di fiati e l’elettronica ai ritmi e canti del Maghreb. Il progetto si ispira al ricordo della banda del padre di Marzouk a Tunisi. La formazione celebra l’epopea dei popoli migranti del Mediterraneo, delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il Medio Oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe. (Ingresso 12 euro – prenotazione obbligatoria al n. +393499438958).

APPUNTAMENTI IN BREVE

  • CINEMA – Mercoledì 30 novembre, ore 10,00. All’Accademia di Belle Arti di Napoli la proiezione del film “La bella e le bestie” della regista Kaouther Ben Hania, con la presenza della protagonista Mariam Al Ferjani e Gina Annunziatadocente di storia del cinema.
  • CULTURA – Giovedì 1 dicembre, ore 18,00. Al teatro Ghirelli di Salerno l’approfondimento sulle tensioni sociali e culturali in Tunisia, con la presenza di Renata Pepicelli, docente di Islamistica e storia dei paesi islamici all’Università di Pisa, Giso Amendola, docente di sociologia del diritto all’Università di Salerno, accompagnati dal dj set di Kais Zriba. A chiusura cous cous e tè alla menta, a cura dell’associazione Ubuntu – Nuove generazioni italiane.
  • ATTUALITA’ – Venerdì 2 dicembre, ore 11,30. All’Università degli studi di Salerno, Aula 1 SSC – Edificio C, la giornalista Arianna Poletti presenta l’inchiesta appena pubblicata: “TuNur, il modello di esportazione di energia verde dal Nord Africa all’Ue” con i docenti Unisa Gennaro Avallone, sociologia dello spazio e Giso Amendola, sociologia del diritto.
  • MUSICA – Sabato 3 dicembre, ore 19,30. Al Teatro Ghirelli di Salerno il concerto dei Fanfara Station. Il trio è composto da Marzouk Mejri voce, percussioni, fiati tunisini, loop, Charles Ferris tromba, trombone e loop, Ghiaccioli e Branzini elettronica e programming.

Il progetto è promosso da Casa del Contemporaneo, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, in partenariato con Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Salerno, Università degli studi di Salerno, Accademia di Belle Arti di Napoli, Fondazione Salerno Contemporanea, Teatro Antonio Ghirelli e Associazione Ubuntu – Nuove generazioni italiane. Media partner il Manifesto e Pagine Esteri.

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Termocamino a legna: quali sono i vantaggi e perché conviene (anche in città)


È una soluzione sempre più in voga anche in città, negli appartamenti, nelle abitazioni dallo stile moderno. Quali sono, però, i vantaggi e perché il termocamino a legna conviene rispetto ad altre soluzioni per il riscaldamento? Proviamo a rispondere, non prima di aver almeno accennato al fatto che a renderla un’opzione sempre più comune ha […]

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Sabato 26 novembre si sono svolte le elezioni locali della Repubblica di Cina, Taiwan. Come previsto dagli ultimi sondaggi prima del silenzio elettorale, ha vinto in maniera netta il Guomindang (GMD), il principale partito di opposizione.



Mondiali Qatar: RAI e dovere di non-trasmissione


Noi in Qatar non ci siamo andati per la (s)brillantezza del nostro calcio e dei suoi dirigenti, ma non ci saremmo comunque dovuti andare. La RAI ci è andata, e non avrebbe mai dovuto andarci, avrebbe dovuto dire che i mondiali non li avrebbe trasmessi

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Dimensionamento #scuola: la riforma si pone l’obiettivo di armonizzare la distribuzione delle Istituzioni scolastiche a livello regionale con l’andamento della denatalità e quindi della riduzione degli studenti.


Political advertising: EU Parliament disagrees on personalised targeting of political messages


The EU Parliament’s Civil Liberties Committee (LIBE) will vote tomorrow at 12:00 to restrict the use of personal data to target online political advertisements to data explicitly … https://www.patrick-breyer.de/wp-content/uploads/2022/11/2022-11-29-parle

The EU Parliament’s Civil Liberties Committee (LIBE) will vote tomorrow at 12:00 to restrict the use of personal data to target online political advertisements to data explicitly provided for this purpose by citizens with their consent, excluding the use of behavioural and inferred intelligence on citizens. Due to a lack of political agreement there will be a separate vote (“COMP12a”) on whether the use of personal data to target political messages at large scale via direct letters, e-mail and text messages will be restricted or not. Patrick Breyer (Pirate Party and Greens/EFA LIBE negotiator) explains:

“The direct messages loophole would be bound to be exploited by anti-democratic and anti-european movements to manipulate elections and referendums by spreading disinformation and hatred tailored to each voter’s personality and weaknesses. Their online behaviour and habits right down to sexual orientation or religious beliefs could be exploited to target manipulative and false political messages, as happened in the Trump and Brexit campaigns. We cannot allow this Regulation to be circumvented by simply moving manipulative Facebook Ads to direct messages.”

COMP12a reads: “When sponsors process personal data for direct targeted political advertising, such as sending targeted electronic mail or text messages, at large scale and on a systematic basis, the restrictions on targeting techniques in this Article and Article 12- shall apply, regardless of whether a service is involved or not.”

While there is political agreement on a so-called recital 47h to this end, the Legal Service has questioned this week whether a recital would be able to override the operative text, and recommends changing it. The targeting rules (Articles 12- and 12) are to apply only where external “political advertising services” are used, thus excluding letters, e-mail and text messages sent directly by campaigns.


patrick-breyer.de/en/political…




Gruppo Linux Como: Cos'è il Fediverso - Domani 1 Dicembre ore 20:30


In videoconferenza (rispettosa: Jitsi meet su istanza propria)


Serata del 1 dicembre: il Fediverso


Visti gli argomenti di cronaca tecnologica delle ultime settimane :D per
la prossima serata del giovedì 1 dicembre pensavamo di proporre il tema
“il Fediverso” (ovvero i social network federati, ovvero ciò di cui fa
parte Mastodon).

Il piano è:

- 20:30 ritrovo alle 20:30 su https://meet.gl-como.it/GL-Como per
convenevoli e consueto cazzeggio
- 21:00 breve presentazione di cos'è il Fediverso
- 21:15 circa, scambio di esperienze, domande, risposte, consigli eccetera
eccetera.

Come l'altra volta, partecipando si autorizza la registrazione della
call, a partire dalle 21:00 e la sua eventuale pubblicazione.




Job Offer: Chat Control Campaigner (part-time)


MEP Patrick Breyer is looking for a campaigner on defending the digital secrecy of correspondence against the proposal to indiscriminately scan personal messages and data for suspicious content (so-called chat control …

MEP Patrick Breyer is looking for a campaigner on defending the digital secrecy of correspondence against the proposal to indiscriminately scan personal messages and data for suspicious content (so-called chat control proposal, see chatcontrol.eu). The position is offered on a freelance basis. The campaign to be facilitated will closely collaborate with civil society organisations and political actors throughout the European Union.

Responsibilities:

  • Develop and maintain relationships with civil society organisations and external partners.
  • Prepare and coordinate regular exchanges with civil society organisations and external partners.
  • Develop, implement and evaluate public communication strategies and engagement with citizens and stakeholders.
  • Draft social media material and press communications.
  • Prepare and oversee campaign events
  • Support and execute legal research on the subject of digital correspondence privacy.
  • Draft policy briefings


Contract specifications:

  • Freelance (working hours when it suits you)
  • Remuneration: 1500 EUR per month for an estimated 15 hours a week workload
  • Location: remote
  • Starting date: as soon as possible
  • Deadline for Applications: 4th January 2023


Qualifications:

  • Experience in campaigning at national/European level
  • Knowledge in the functioning of European institutions
  • Understanding of and interest in the fight against mass surveillance
  • Excellent communication skills in English (other languages are an asset)
  • Willingness to work with Open Source Software and other open technologies
  • Full support for transparency in public affairs and deep respect for privacy in personal matters


If you would like to apply, please send your application documents (CV [without picture] and motivation letter) as a pdf file to jobs@patrick-breyer.de (PGP key available here), using the subject line “Application Campaigner [YOUR NAME]”


patrick-breyer.de/en/chat-cont…




Job Offer: Chat Control Campaigner (part-time)


MEP Patrick Breyer is looking for a campaigner on defending the digital secrecy of correspondence against the proposal to indiscriminately scan personal messages and data for suspicious content (so-called chat control …

MEP Patrick Breyer is looking for a campaigner on defending the digital secrecy of correspondence against the proposal to indiscriminately scan personal messages and data for suspicious content (so-called chat control proposal, see chatcontrol.eu). The position is offered on a freelance basis. The campaign to be facilitated will closely collaborate with civil society organisations and political actors throughout the European Union.

Responsibilities:

  • Develop and maintain relationships with civil society organisations and external partners.
  • Prepare and coordinate regular exchanges with civil society organisations and external partners.
  • Develop, implement and evaluate public communication strategies and engagement with citizens and stakeholders.
  • Draft social media material and press communications.
  • Prepare and oversee campaign events
  • Support and execute legal research on the subject of digital correspondence privacy.
  • Draft policy briefings


Contract specifications:

  • Freelance (working hours when it suits you)
  • Remuneration: 1500 EUR per month for an estimated 15 hours a week workload
  • Location: remote
  • Starting date: as soon as possible
  • Deadline for Applications: 4th January 2023


Qualifications:

  • Experience in campaigning at national/European level
  • Knowledge in the functioning of European institutions
  • Understanding of and interest in the fight against mass surveillance
  • Excellent communication skills in English (other languages are an asset)
  • Willingness to work with Open Source Software and other open technologies
  • Full support for transparency in public affairs and deep respect for privacy in personal matters


If you would like to apply, please send your application documents (CV [without picture] and motivation letter) as a pdf file to jobs@patrick-breyer.de (PGP key available here), using the subject line “Application Campaigner [YOUR NAME]”


patrick-breyer.de/en/job-offer…







Fr.#17 / Informazione e disinformazione (2+2=5)


Nel frammento di oggi: niente più censura covid su Twitter / Google continua nella direzione opposta / Meme e citazione del giorno.

Twitter fa un passo indietro sulla “disinformazione covid”


Allo stesso tempo, Twitter ci informa che dal 23 novembre 2022 non sono più in vigore le politiche contro la “disinformazione” sul covid. Quali erano queste politiche? Beh, ad esempio:

“Statements which are intended to influence others to violate recommended COVID-19 related guidance from global or local health authorities to decrease someone’s likelihood of exposure to COVID-19, such as: “social distancing is not effective,” or “now that it’s summertime, you don’t need a mask anymore, so don’t wear your mask!”


Difficile pensare che una tale censura possa essere ragionevole, considerando quanto sono cambiate le raccomandazioni governative negli ultimi due anni e quanto queste fossero differenti anche a seconda dello stato. Inoltre, sappiamo tutti ormai che erano proprio alcune (molte) indicazioni ufficiali ad essere totalmente infondate. Un esempio:

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Contestare raccomandazioni ufficiali palesemente infondate è disinformazione? Secondo queste politiche, sì. Ma vediamo un altro esempio di politica anti-disinformazione:

Description of harmful treatments or preventative measures which are known to be ineffective or are being shared out of context to mislead people, such as “drinking bleach and ingesting colloidal silver will cure COVID-19.”

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Anche qui il problema è che tutte le (dis)informazioni sono uguali, ma alcune sono più uguali di altre. Ecco qui un esempio di chiara disinformazione che ha certamente messo a rischio la salute di milioni di persone, pensando di essere immuni solo per avere in tasca un QR code:

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Qualcuno ha censurato Draghi o Sileri? Nah. Perché il punto è proprio questo: la lotta alla disinformazione è lotta alle fonti d’informazione non autorevoli. Non c’è in gioco la “verità” ma il rispetto dell’autorità e il controllo delle informazioni — a prescindere dalla loro veridicità.

Il Regolamento Europeo chiamato Digital Services Act, da poco entrato in vigore, lo dimostra: tra le misure contro i contenuti illegali c’è infatti il potenziamento della visibilità delle “fonti ufficiali” online e l’oscuramento di fonti non ufficiali.

Google investe nei fact-checker


In direzione completamente opposta, il 29 novembre Google ha annunciato l’inizio di un nuovo programma per affrontare la “disinformazione” online. In partnership con YouTube, lo European University Institute e la Calouste Gulbenkian Foundation organizzeranno un gruppo di lavoro che coinvolgerà più di 900 persone rappresentative di diversi settori: politica, ONG, media, accademia, settore tecnologico. Insieme, cercheranno di trovare nuovi modi per combattere proattivamente la disinformazione online.

Oltre a questa iniziativa, doneranno 13 milioni di dollari all’ International Fact-Checking Network (IFCN) per supportare le 135 agenzie di “fact-checking” in tutto il mondo.

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È davvero difficile pensare che un progetto del genere possa portare a qualcosa di buono, considerando che da poco Google ha avviato una partnership con le Nazioni Unite per censurare i risultati di ricerca non allineati con la “scienza ufficiale”: "We own the science, and we think that the world should know it, and the platforms themselves also do.”

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Ci stiamo pericolosamente avvicinando a quel momento in cui chi oserà sostenere che 2+2=4, contro le indicazioni dell’autorità, sarà identificato e censurato come un pericoloso sovversivo.

Meme del giorno


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Citazione del giorno

“One of the strangest phenomena of our time, and one that will probably be a matter of astonishment to our descendants, is the doctrine which is founded upon this triple hypothesis: the radical passiveness of mankind,— the omnipotence of the law,—the infallibility of the legislator: this is the sacred symbol of the party that proclaims itself exclusively democratic.”

Frédéric Bastiat

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Immagine/fotoPrivacy Chronicles

L'evoluzione del Credito Sociale cinese

Molto spesso su queste pagine ho avuto l’occasione di parlare di credito sociale. Tra sistemi più o meno sviluppati e sperimentazioni locali, gli esempi non mancano di certo. La Cina è da sempre un benchmark, anche se il sistema oggi è ancora lontano…
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Il Fediverso


Sono circa due settimane che ho iniziato qui su Friendica. Abbandonati i social "tradizionali" cercavo qualcosa che mi potesse dare un pò di più. Qui l'ho trovato. I primi giorni è stato difficoltoso capire come funzionasse; poichè mi piace cercare di capire al meglio, ho iniziato a seguire chi ne sapeva più di me. Piano piano, attraverso quanto scritto da altri e andando a sperimentare le varie opzioni, sono riuscito ad apprendere qualcosa (non tutto). Una cosa che mi premeva era capire come collegare il mio account Mastodon con Friendica. Dopo varie ricerche (senza esito, ma forse per mia colpa) ho avuto la felice intuizione di aggiungere su Mastodon il mio account Friendica come amico (ci sono arrivato ricordando il fatto che sono tutte istanze federate che possono comunicare tra loro). Et voilà. Molti di voi penseranno che ho scoperto l'acqua calda, ma da boomer non è poca cosa. Devo ringraziare innanzitutto @LeAlternative , che mi han fatto scoprire "le alternative"; @Informa Pirata per le delucidazioni sul poliverso in genere. E comunque al momento il fediverso mi ha permesso di vivere i social in modo più sano

in reply to emiliomillepiani

@emiliomillepiani premesso che la funzione "silenzia" è una risorsa fondamentale per la cura e l'igiene della vita social, spero che il problema non sia dovuto alla timeline dell'istanza Poliverso... 😅


Un esempio da seguire




San Benedetto del Tronto, il comune sbarca sul #fediverso con una propria istanza #Pleroma! @cittasbt


SAN BENEDETTO DEL TRONTO, IL COMUNE SBARCA SUL #FEDIVERSO!

!Che succede nel Fediverso?

Nuovi spazi per la comunicazione on line si aprono per il Comune di San Benedetto del Tronto che è entrato a far parte del Fediverso con l'account @Città di San Benedetto del Tronto basato su una istanza Pleroma.

Ci auguriamo che anche altri enti locali seguano l'esempio del comune marchigiano!




La passeggiata di @Christian Bernieri in #FieraMilano è un'occasione per parlare della frequente tentazione, da parte di chi gestisce gli esercizi commerciali o le fiere, di catturare i segnali bluetooth e wi-fi dei nostri cellulari

"una INFORMATIVA PRIVACY, non un semplice caretello, ci avvisa della presenza di un sistema di acquisizione dei segnali wifi presenti nell'area. Un sistema invisibile, posizionato ovunque, capace di ascoltare i segnali wifi e registrare le informazioni che riesce a captare.
Ogni cellulare, se il wifi è acceso, cerca in continuazione altre reti wifi e segnala la propria presenza lampeggiando come un faro, e come un faro ha un lampeggio tipico, dice che è lui, proprio lui, non un altro cellulare qualsiasi. Lampeggia dicendo il proprio nome / codice univoco / identificativo."

Di @Christian Bernieri sul suo blog
bernieri.blogspot.com/2022/11/…

#privacy #datipersonali

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Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
The Privacy Post

@Michele NO! (ma anche sì...😁)

Mi spiego: il fatto che la motorizzazione permetta ai costruttori di auto di fare serbatoi che perdano continuativamente un filo di benzina è un problema, certamente. Ma questo non rende meno colpevole il municipio gestore dell'illuminazione stradale quando i suoi lampioni rilasciano scintille.

Perché se l'auto prende fuoco, sarà pure colpa del costruttore, ma la responsabilità principale è proprio del comune che, conoscendo bene quali siano i problemi del parco circolante, trasforma ogni automobile in un potenziale ordigno.

Fuor di metafora, è chiaro che noi andiamo in giro con dei radiofari portatili, ma questo non solo non giustifica, ma rende ancora più colpevoli coloro che se ne approfittano per catturare dati!


@Christian Bernieri



L'intelligenza artificiale è uno specchio, non un maestro, afferma Tim O'Reilly
"Abbiamo bisogno di un obbligo di responsabilità attiva da parte dei fornitori di modelli di intelligenza artificiale, che siano responsabili dell'utilizzo dei dati raccolti a beneficio di coloro da cui vengono raccolti e non contro di loro". Questo, a suo avviso, è molto più potente dell'ottenere il consenso, anche quando il consenso viene richiesto in un linguaggio semplice perché le persone possono essere troppo facilmente indotte a dare il consenso, come dimostra la storia delle iniziative sulla #privacy dei dati.
Di Gil Press su #Forbes
forbes.com/sites/gilpress/2022…

Privacity reshared this.



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il numero 100 della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



Il problema dovrebbe essere stato risolto...


+++ Da un'ora il server di Poliverso.org sta subendo rallentamenti che ne stanno rendendo indisponibile l'accesso. Ci dispiace per il disguido! +++

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GIALLO #3 E BUDDIES #1


Qualche giorno fa arriva un pacco bel fornito dalla Leviatan Labs. Una casa editrice che seguo da tempo che trovo unica nel panorama sotterraneo italiano del fumetto.

iyezine.com/giallo-3-e-buddies…



Si è conclusa la XXXI edizione di JOB&Orienta!

Dagli ITS Academy all’orientamento,...

Si è conclusa la XXXI edizione di JOB&Orienta!

Dagli ITS Academy all’orientamento, passando per la didattica innovativa, la digitalizzazione, l’occupabilità, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha portato a Verona i temi vicini al mondo scol…



L'evoluzione del Credito Sociale cinese


In Cina arriva la Social Credit System Construction Law, che promette di essere il benchmark globale per l'applicazione dei sistemi di credito sociale anche in occidente.

Molto spesso su queste pagine ho avuto l’occasione di parlare di credito sociale. Tra sistemi più o meno sviluppati e sperimentazioni locali, gli esempi non mancano di certo. La Cina è da sempre un benchmark, anche seil sistema oggi è ancora lontano da come lo immaginano la maggior parte delle persone.

Esistono alcune sperimentazioni pilota e qualche sistema locale, ma a parte questi —poca roba. Non significa però che al governo non interessi portare avanti il progetto. Anzi, sembra proprio che vogliano dare una grande spinta al suo sviluppo.

Dal covid pass al credito sociale


Si sa, il governo cinese è disposto a tutto pur di mantenere l’ordine sociale. Lo dimostra l’uso estensivo dei covid pass in questi mesi, mentre l’occidente sembra invece aver mollato la presa. Il covid pass, come detto più volte anche su queste pagine, d’altronde non è altro che un grezzo e limitato sistema di credito sociale spacciato per altro: verde, sei tra i buoni; rosso—in punizione.

Il governo cinese non ne fa mistero: negli ultimi mesi non hanno avuto alcun problema a usare il covid pass per smorzare sul nascere scomode proteste, cambiando lo stato del pass dei manifestanti da verde a rosso. Ricordo che un covid pass rosso in Cina equivale alla carcerazione coatta in “campi di quarantena” dove si sa quando si entra, ma non si sa quando si esce.

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Ma perché limitarsi al covid pass, quando si può invece creare un sistema molto più pervasivo e soprattutto completamente integrato in ogni ambito umano ed economico?

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L’evoluzione del sistema di credito sociale


È qui che entra in gioco la nuova proposta di legge chiamata “Social Credit System Construction Law of the People's Republic of China”.

Come riportato dai comunicati stampa governativi di questi giorni, la legge ha lo scopo di mobilitare il governo e guidare le parti sociali verso una cultura dell’onestà, standardizzando i flussi e i processi informativi e creando meccanismi in grado di incentivare l’onestà e punire la disonestà.

La nuova legge conta più di 100 articoli abbastanza complessi, e la traduzione dal cinese non aiuta. Cercherò però di fare una breve sintesi al meglio delle mie capacità, evidenziando i punti più interessanti. Poi cercheremo di capire insieme in che modo le idee del governo comunista cinese stiano già influenzando la politica e la cultura occidentale.

Iscriviti adesso

Purtroppo, la Social Credit System Construction Law, potrebbe essere uno sguardo sul nostro futuro.

Cosa dice la legge


Il primo articolo definisce l’oggetto della legge, già anticipato anche dai comunicati stampa: “migliorare il sistema di credito sociale, innovare il sistema di governance sociale, ottimizzare il commercio, standardizzare l’economia socialista, aumentare l’integrità di tutta la società, promuovere i valori socialisti ed estendere il sistema di credito sociale a tutta la società”.

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No a Whatsapp


Sono d'accordo, bisognerebbe abbandonare whatsapp, ma per dove? Telegram?!


Interessante articolo: Ostinarsi all'uso di Whatsapp: come perseverare inconsapevolmente. I perché dei nostri «No»
https://notes.nicfab.it/it/posts/nowa/



Girovagando su Facebook tra i gruppi dedicati all'aeronautica ho trovato una bella storia, con un tocco umoristico, dedicata allo "spirito di corpo", scritta da un pilota di G-91.
Ho voluto ricondividerla nel fediverso, cogliendo anche l'occasione per accennare dell'esistenza di Feddit su quell'altro social là, che male non fa.


Interessante articolo: Ostinarsi all'uso di Whatsapp: come perseverare inconsapevolmente. I perché dei nostri «No»
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Antonino Campaniolo 👣 reshared this.



Il Sole in un incredibile video in 8K! | Passione Astronomia

I dettagli del Sole, la nostra Stella, come non li abbiamo mai visti grazie alla sonda Solar Dynamics Observatory della NASA

passioneastronomia.it/il-sole-…



Caso Soumahoro, il problema è democratico, non personale - Kulturjam

"Tutto si riduce a questioni di comunicazione. Una manciata di saggi, lontani dall’umidità delle sezioni, ragionano su come impacchettare il prodotto perché possa accattivare i consumatori per la prossima campagna pubblicitaria. Per individuare parole d’ordine spendibili nella futura competizione di mercato, nella quale le star più seducenti venderanno le proprie militanze. Perlopiù indistinguibili l’una dall’altra."

kulturjam.it/politica-e-attual…




Friendica è un software magnifico da utilizzare e, anche se è sicuramente meno immediato e facile da usare rispetto a mastedon, rappresenta ad oggi l'ambiente che consente la migliore esperienza d'uso nel fediverso.

PURTROPPO PERÒ non consente agli utenti di operare segnalazioni su contenuti inappropriati, nemico consente agli amministratori di leggere le segnalazioni provenienti dalle istanze #mastodon, #pleroma, #misskey o #lemmy

Se riscontrate contenuti inappropriati su #poliverso, segnalateli perciò direttamente a noi oppure ad @Signor Amministratore

in reply to Signor Amministratore ⁂

ieri ho provato con il computer... Non saprei fare il tethering: non riesco a far andare internet con l'hotspot del telefono 🤷‍♀️
in reply to Eileen194

@Eileen194 mi sono dimenticato di dirtelo, ma ti ricordo che il tethering funziona solo se il tuo computer dispone di una scheda di rete wi-fi. In ogni caso ti basta andare sulle impostazioni del telefono e cercare la voce WiFi, Tethering o router wi-fi, decidere il nome della rete e stabilire una password. A quel punto devi attivare il tethering e connetterti dal tuo computer sulla rete wi-fi con lo stesso nome che hai dato tu. Per curiosità però mi sapresti dire con quale gestore internet di rete fissa ti colleghi? E infine, hai provato a connetterti attraverso Tor browser? Tor è un sistema che ti permetterebbe di bypassare eventuali blocchi del tuo gestore di rete fissa


Il World Economic Forum presenta il proprio disegno per la scuola del futuro

«L’istruzione è vista sempre più come preparazione al lavoro da cui scompaiono o diventano molto marginali lo sviluppo del senso critico, la formazione culturale personale e l’ambito teorico per privilegiare la dimensione pratica. L’obiettivo del WEF è presto detto: sfornare “macchine” – formate su precisi modelli curricolari prefissati – da dare in pasto alle aziende, predisponendo modelli educativi che sono nient’altro che un ponte verso il paradigma liberal-capitalista del lavoro.»

lindipendente.online/2022/11/2…



Mercatino di Natale Che stella


Dal 7 al 23 dicembre parteciperò al mercatino di Natale Che Stella, organizzato da Music for Peace, a Genova Sampierdarena, con un banchetto di Dalo Creazioni, oggetti e gioielli in legno lavorati a mano!! Veniteci a trovare!!


Oggi il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha partecipato a Job&Orienta, all’evento “Idee, tecnologie e sostenibilità. È tempo di ITS”.

“È in luoghi come questo che si costruisce il futuro dell’Italia.



Oggi, #25novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione...

Oggi, #25novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.