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Separare le Carriere per unire la Repubblica


Venerdì 23 febbraio 2023, ore 16:00 – Auditorium Petruzzi, Via dellew Caserme, 60, Pescara Intervengono: Avv. Giuseppe Benedetto, President Fondazione Einaudi Avv. Vania Marinello, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales Avv. Bepi Pezzulli, Dire

Venerdì 23 febbraio 2023, ore 16:00 – Auditorium Petruzzi, Via dellew Caserme, 60, Pescara

Intervengono:
Avv. Giuseppe Benedetto, President Fondazione Einaudi
Avv. Vania Marinello, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales
Avv. Bepi Pezzulli, Direttore Centro Studi Italia Atlantica, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales

Introduce
Dott. Simone D’Angelo, President ENDAS Abruzzo

Modera
Dott. Mauro Di Pietro, Giornalista

L'articolo Separare le Carriere per unire la Repubblica proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Zircon fa il suo debutto in guerra. Ecco il nuovo missile di Mosca


Una nuova arma dell’arsenale russo sembra aver fatto il suo debutto sui campi di battaglia ucraini. Secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca scientifica di Kyiv per gli esami forensi, l’analisi preliminare dei residui di proiettili impiegati dai

Una nuova arma dell’arsenale russo sembra aver fatto il suo debutto sui campi di battaglia ucraini. Secondo quanto riportato dall’Istituto di ricerca scientifica di Kyiv per gli esami forensi, l’analisi preliminare dei residui di proiettili impiegati dai russi durante l’attacco messo in atto nella notte del 7 febbraio proverebbe infatti che in quell’occasione le forze armate di Mosca abbiamo impiegato un “nuovo” sistema: lo Zircon.

Il sistema 3M22 Zircon (o Tzircon) è un missile da crociera ipersonico, parte delle “superarmi” presentate dal presidente russo Vladimir Putin durante un suo discorso del 2018, che ha completamento definitivamente la fase di testing nel giugno del 2022. Apparentemente capace di viaggiare a una velocità nove volte superiore a quella del suono e con una portata, secondo quanto reso noti da fonti russe, di 1.000 chilometri (circa 625 miglia), anche se le fonti occidentali la fissano invece all’interno di un range che va dai 500 chilometri (circa 310 miglia) ai 750 chilometri (circa 466 miglia). “La significativa frammentazione del missile rende difficile l’identificazione, ma possiamo già dire che l’arma non soddisfa le caratteristiche tattiche e tecniche dichiarate dalla Russia” avrebbe dichiarato il direttore dell’Istituto di Kyiv sul suo canale Telegram.

Sviluppato in funzione anti-nave, originariamente lo Zircon era disponibile soltanto nella versione impiegabile da piattaforme navali, di superficie o meno. Tuttavia, in un secondo momento si è deciso di sviluppare anche una versione per il lancio da piattaforme terrestri.

Mykhailo Shamanov, portavoce dell’amministrazione militare della città di Kyiv, ha dichiarato che è troppo presto per “trarre conclusioni” dal rapporto dell’Istituto, aggiungendo che la gente dovrebbe “aspettare le conclusioni degli esperti”. A Shamanov ha fatto eco il portavoce dell’aeronautica militare ucraina, Yuriy Ihnat, specificando come le forze armate di Kyiv stiano “conducendo gli esami” e che “gli esperti stanno verificando i rottami”.

Facile capire perché un effettivo impiego dello Zircon sia causa di tutti questi timori: nonostante non siano mai state testate fino ad ora sul piano operativo, le sue (presunte caratteristiche lo rendono un avversario temibile per gli ucraini. La velocità ipersonica del sistema russo lo renderebbe infatti invulnerabile anche alle migliori difese missilistiche occidentali come i Patriot, secondo l’associazione Missile Defense Advocacy Alliance: “Se queste informazioni sono accurate, il missile Zircon sarebbe il più veloce al mondo, rendendo quasi impossibile difendersi solo per la sua velocità”, si legge sul sito dell’Alleanza. Che definisce importante anche la nuvola di plasma del missile: “Durante il volo, il missile è completamente coperto da una nube di plasma che assorbe qualsiasi raggio di radiofrequenze e rende il missile invisibile ai radar. Questo permette al missile di non essere individuato mentre si dirige verso l’obiettivo”.


formiche.net/2024/02/zircon-de…



Finanziare la Difesa europea attraverso la Bei. La proposta di Michel


Al Group forum 2024 della Banca europea degli investimenti (Bei) appena conclusosi in Lussemburgo si sono primariamente affrontati la green transformation, l’energia, le nuove tecnologie e i critical raw materials funzionali alla sicurezza economica Ue. L

Al Group forum 2024 della Banca europea degli investimenti (Bei) appena conclusosi in Lussemburgo si sono primariamente affrontati la green transformation, l’energia, le nuove tecnologie e i critical raw materials funzionali alla sicurezza economica Ue. Le parole-chiave della presidente Calvino sono “support competitiveness and strategic autonomy”, obiettivi che d’altra parte sono già il fulcro delle iniziative della Commissione europea. La stessa ha detto di essere molto attiva in tutte le aree ritenute oggi prioritarie dalla Ue ed è disponibile a fare di più per l’economia.

L’argomento circa la possibilità che la Banca possa finanziare non solo la security e il duale ma anche la difesa – non prevista dal suo mandato che prevede il voto all’unanimità – rimane a livello di dibattito politico e sta assumendo una crescente priorità. Per l’occasione, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, alla luce delle tensioni internazionali e della crescente necessità di finanziamenti nella difesa, ha lanciato un appello in favore di una “full-fledged Defence Union” che preveda, sulla scia di reiterate dichiarazioni dei leader e Commissari europei, un coinvolgimento della Bei – come si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo di dicembre per un ruolo rafforzato a supporto della sicurezza e difesa europea – e l’utilizzo di Bonds europei come espresso da Francia, Polonia, Estonia e Lussemburgo. Per completezza si ricorda che tra i settori esclusi dai finanziamenti Bei ci sono tra gli altri il tabacco e gran parte dei combustibili fossili.

La questione Bei versus difesa è sul tavolo da anni in un crescendo di solleciti e raccomandazioni politiche dal 2022 a oggi da parte delle istituzioni europee e dell’industria. Si inserisce peraltro nel più vasto dibattito sulla prioritaria necessità per l’Ue di affrontare le nuove sfide (clima, semiconduttori, agricoltura, competitività tecnologica, commercio estero, difesa, Ucraina, eccetera) prevedendo investimenti adeguati e l’accesso a nuovi finanziamenti a supporto dei comparti industriali europei.

Più in generale si osserva che il dibattito si sta spostando verso un’evoluzione delle priorità negli approcci dal Green deal alla difesa. Tuttavia, le proposte finora avanzate come il Fondo sovrano promosso da Von der Leyen, e il continuo “scaled back” di nuove iniziative come la Strategic technologies for european platform (Step) e oggi l’agricoltura, iniziative perno di una vision di lungo termine, non hanno finora trovato seguito o sono marginali.

Si potrebbe considerare che la situazione di apparente stallo circa un ruolo della Bei nella difesa potrebbe rappresentare un primo ostacolo all’avanzamento delle proposte lanciate da Von der Leyden per una futura strategia europea per l’industria della difesa. La proposta include una lunga serie di argomenti, alcuni con aspetti critici di non facile risoluzione perlomeno oggi, come l’accennata proposta di Bonds europei con effetto di leva finanziaria a supporto dell’economia includendo la difesa.

Come ha recentemente illustrato dal vice presidente della Bei per la Sicurezza e la difesa, Peeters, la Banca è molto cauta sulla questione se oltrepassare il confine tra duale e difesa. Infatti la Bei nel 2022 ha lanciato la Strategic european security initiative (Sesi) con una dotazione di sei miliardi di euro, più altri due, mantenendo le restrizioni per armi, munizioni, infrastrutture militari e polizia. Le attività eleggibili concernono dual research, development and innovation; cyber-security; civil security infrastructure; military mobility; green security; military infrastructure; space. È un perimetro non esteso alla difesa, motivato sia dalle perplessità di fondi pensionistici sia per evitare il rischio di perdere l’appeal degli investitori, e aspetto molto importante per la Banca l’elevato rating AAA con il quale può prestare a tassi più favorevoli, costituendo un riferimento per le banche europee. La Bei si è detta parimenti favorevole a una maggiore cooperazione con la Nato.

Nella riunione dei ministri delle Finanze Ue a fine febbraio si discuterà insieme con la Bei della futura agenda strategica europea. Le indicazioni politiche emerse, l’esigenza di investire di più nella difesa e il superamento dei tabù nei fondi europei dal conflitto in Ucraina saranno elementi sufficienti per aprire la strada verso nuove formule di supporto e riorientare il ruolo della Bei anche nei settori della difesa o del nucleare?

Nota a margine da segnalare è che è stato presentato l’Investment report 2023/2024 della Bei Transforming for competitiveness. Il documento cita marginalmente la difesa insieme ad altri comparti, in relazione al “dibattito su un nuovo framework fiscale per incrementare la fornitura di beni comuni, come la sicurezza e la difesa per acquisire industrial security o autonomia strategica, e infrastrutture comuni nell’energia”.


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Solidarietà alle ragazze e ai ragazzi di 'Cambiare rotta' che hanno esposto lo striscione 'Rai complici del genocidio'. Hanno scritto la verità e vanno rin

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Francis Scott Fitzgerald – Il curioso caso di Benjamin Button


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L’Unione detta il mandato della missione in Mar Rosso. Il commento dell’amm. Caffio


Il Consiglio Ue, con la decisione Pesc 2024/583, ha stabilito il mandato dell’Operazione di sicurezza marittima dell’Unione volta a salvaguardare la libertà di navigazione in relazione alla crisi nel Mar Rosso (Eunavfor Aspides). La denominazione della mi

Il Consiglio Ue, con la decisione Pesc 2024/583, ha stabilito il mandato dell’Operazione di sicurezza marittima dell’Unione volta a salvaguardare la libertà di navigazione in relazione alla crisi nel Mar Rosso (Eunavfor Aspides). La denominazione della missione è di per sé sufficiente a chiarire i suoi capisaldi: tutela sicurezza marittima e libertà di navigazione. Il contesto giuridico è quindi quello -non bellico – della Convenzione del Diritto del mare (Unclos). Nel preambolo del documento si specifica infatti che il quadro di riferimento, come delineato nella strategia per la sicurezza marittima dell’Ue (Eumss), “consente all’Unione di intraprendere ulteriori azioni per proteggere i suoi interessi in mare così come i suoi cittadini, i suoi valori e la sua economia, promuovendo nel contempo le norme internazionali e il pieno rispetto degli strumenti internazionali, in particolare la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos)… Gli attacchi mettono a repentaglio la vita dei marittimi sulle navi mercantili e costituiscono una violazione della libertà dell’alto mare e del diritto di passaggio in transito negli stretti utilizzati per la navigazione internazionale”.

Sulla base di tali premesse, come mandato dell’Operazione è stabilito che “Eunavfor Aspides, nei limiti dei mezzi e delle capacità di cui dispone: a) accompagna le navi [mercantili] nell’area di operazione; b) garantisce la conoscenza della situazione marittima; c) protegge le navi da attacchi multi-dominio in mare, nel pieno rispetto del diritto internazionale, compresi i principi di necessità e proporzionalità, in una sottozona dell’area di operazioni”.

Non ci sono quindi dubbi sul fatto che Aspides sia una missione di difesa attiva che, come è stato detto, non si propone di “fare la guerra” agli Houthi. Verrà svolta un’attività di protezione armata della navigazione volta a reagire, anche in via preventiva, ad azioni ostili, ma restano esclusi gli attacchi alle postazioni terrestri, a meno che questo non sia necessario per abbattere qualsiasi arma che punti a colpire e le navi in transito. Il principio di riferimento è la difesa legittima di fonte consuetudinaria, diversa dal diritto di self-defence – garantito degli art. 2 e 51 della Carta delle NU – che consente invece agli Stati oggetto di un’aggressione di iniziare le ostilità (jus ad bellum) fino a che il Consiglio di sicurezza non adotti misure per far cessare la minaccia alla pace ed alla sicurezza internazionale.

Sinora le NU non hanno preso decisioni di tale tipo, tranne la Risoluzione n. 2722 del 10 gennaio 2024 che condanna fermamente gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso al naviglio mercantile ed afferma che “l’esercizio dei diritti e delle libertà di navigazione da parte dei mercantili… deve essere rispettato [e così] il diritto degli Stati membri … di difendere le loro navi da attacchi, inclusi quelli che minano diritti e libertà di navigazione”. Di fatto, come è stato osservato, il Consiglio non ha autorizzato una missione di “polizia internazionale” o peace-enforcing che dir si voglia come quella condotta in Afganistan. Per il Mar Rosso appare più appropriato il riferimento ad un tipo di peace-keeping in cui le forze intervenute applichino robuste regole difensive di ingaggio .


formiche.net/2024/02/unione-ma…



Questo articolo fa parte dello special report The EIT Summit 2024 – Europe’s leading innovators in conversation and celebration. Euractiv ha parlato con il responsabile delle operazioni dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) Adam Rottenbacher per saperne di più...


Louise Lemón - Lifetime of tears


Questa opera rappresenta la piena maturità artistica e non solo per una musicista che si merita moltissimo, sia per quello che ci regala sia per le sue capacità. Louise Lemón si colloca vicino ma oltre cantanti come Pj Harvey, Lana Del Rey etc, e un giorno si parlerà di lei come oggi si parla di loro, nel frattempo riscaldiamoci qui. @Musica Agorà

iyezine.com/louise-lemon-lifet…

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Attenzione perché è molto pericoloso quello che sta succedendo in queste ore. Stanno uscendo fuori di testa semplicemente perché è stata usata la parola genocidio davanti a milioni di italiani. Colpire Ghali è il classico motto "colpirne uno per educarne cento". La reazione dell'ambasciatore israeliano in Italia e dell'amministratore delegato RAI che si dissocia riuscendo a non dire una sola parola per gli oltre 13 mila bambini palestinesi ammazzati e promette indirettamente che la Rai continuerà a raccontare solo ed esclusivamente la versione israeliana, dimostra che Ghali ha usato la parola giusta. Chi governa e la stampa mainstream hanno deciso di stare dalla parte di chi sta commettendo un genocidio e hanno bisogno di mettere a tacere tutte le voci che si oppongono. Non permettiamoglielo, perché coprire chi fa un genocidio è vergognoso, pretendere che tutto passi sotto silenzio e fare in modo che l'opinione pubblica non abbia la percezione reale di tutto ciò che sta accadendo è complicità. Un pensiero per Mattarella: Caro presidente, due parole su un ambasciatore che si permette di interferire all'interno di uno Stato sovrano le potrebbe pure dire. O eventualmente cambiamo la Costituzione, togliamo "la sovranità appartiene al popolo" e mettiamo "la sovranità appartiene agli USA, alla NATO e alla comunità ebraica...

T.me/GiuseppeSalamone
Giuseppe Salamone



Riformuliamo:

"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene agli Usa, alla Nato e alla comunità ebraica che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

T.me/GiuseppeSalamone




Pirates don’t support flawed AI Act


Today, the European Parliament’s lead committees on the Artificial Intelligence Act (AI Act), the IMCO and LIBE committees, approved the trilogue results of the law in a joint vote. In its …

Today, the European Parliament’s lead committees on the Artificial Intelligence Act (AI Act), the IMCO and LIBE committees, approved the trilogue results of the law in a joint vote. In its current form, the legislative text will allow Member States to introduce biometric mass surveillance using flawed facial recognition technology. That’s why Pirate Party Members of the European Parliament are opposing the deal. Nevertheless, the Pirate Party succeeded in protecting fundamental rights and privacy to a huge extent, for instance by banning social scoring systems or including e-proctoring on the list of high-risk applications.

Marcel Kolaja, Member and Quaestor of the European Parliament for the Czech Pirate Party and Member of the Internal Market committee (IMCO), comments:

“Unfortunately, despite the good position of the European Parliament, the national governments managed to cripple the AI Act. Hence, the Pirates cannot support it. That does not mean that the legislation doesn’t have some positive aspects. Thanks to improvements which I proposed, students won’t be discriminated when during exams. The practice called e-proctoring may falsely accuse students of cheating, especially those with disabilities or those with dark skin. And the AI Act will put a stop to that by requiring stricter criteria for such AI usage. I also appreciate the ban on social scoring systems as we know them from China. It is an endless pity how such promising legislation has gone awry at the last minute and that we therefore cannot vote in favor.”

Patrick Breyer, Member of the European Parliament for the German Pirate Party and Member of the Civil Liberties committee (LIBE), comments:

“With this AI law, it appears the EU intends to compete with China not only technologically but also in terms of high-tech repression. Chilling monitoring of our behaviour and ubiquitious real-time face surveillance in public spaces, error-prone biometric identification used on CCTV recordings even for petty offences, racial classification of persons, unscientific AI ‚video lie detector‘ technology – none of these dystopian technologies will be off limits for EU governments, including illiberal governments such as Hungary’s. Rather than protecting us from these authoritarian instruments, the AI Act provides an instruction manual for governments to roll out biometric mass surveillance in Europe. As important as it is to regulate AI technology, defending our democracy against being turned into a high-tech surveillance state is not negotiable for us Pirates.

The EU’s AI Act opens the door to permanent facial surveillance in real time: Over 6,000 people are wanted by European arrest warrant for the offences listed in the AI Act. Any public space in Europe can be placed under permanent biometric mass surveillance on these grounds. This law legitimises and normalises a culture of mistrust. It leads Europe into a dystopian future of a mistrustful high-tech surveillance state.”


patrick-breyer.de/en/pirates-d…



Contro i palestinesi di Gaza ci sono anche cannoni Made in Italy


La conferma giunge dalla Marina di Israele: alle operazioni dal mare partecipano unità navali armate con i cannoni di OTO Melara, del gruppo italiano Leonardo SpA. L'articolo Contro i palestinesi di Gaza ci sono anche cannoni Made in Italy proviene da Pa

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di Antonio Mazzeo*

Pagine Esteri, 13 febbraio 2023 – In un’intervista al sito specializzato Israel Defense, il tenente colonnello Steven in forza alla 3^ flotta della Marina Militare israeliana, si è soffermato sulla tipologia e l’armamento delle unità navali impegnate nelle operazioni di guerra contro Gaza. “Nella 3* flotta ci sono attualmente 15 corvette missilistiche della classe Sa’ar – modelli 4.5, 5, e 6, le ultime arrivate”, ha dichiarato l’ufficiale israeliano. “Le corvette di classe 4.5 sono equipaggiate con gli stessi mezzi della classe 6, eccetto per un elicottero sul ponte, Ogni unità è armata con un cannone da 76mm, un cannone Typhoon da 25 mm, con capacità offensive e difensive. sistemi elettronici EL/M e per la guerra anti-sottomarini”.

“La maggior parte dei sistemi d’arma – ha concluso Steven – è stata prodotta da industrie israeliane, eccetto i cannoni da 76mm, che sono stati prodotti invece dall’azienda italiana OTO Melara”.

Gli OTO Melara 76/62 sono cannoni multiruolo prodotti dall’omonima società del gruppo Leonardo SpA con quartier generale a Roma e stabilimenti a La Spezia e Brescia. Questi strumenti bellici sono caratterizzati da una cadenza di tiro molto elevata, soprattutto nella versione Super Rapido (120 colpi al minuto), per la “difesa” antiaerea e anti-missile e il bombardamento navale e costiero.

Nel corso della sua intervista a Israele Defense, il tenente colonnello Steven ha rivelato altri inquietanti particolari sulle operazioni di guerra condotte delle unità navali israeliane. “Nei primi giorni di guerra le navi sotto il mio comando sono state impegnate in missioni difensive usando il fuoco, principalmente per impedire ai terroristi di avvicinarsi alle forze armate di Israele”, ha dichiarato l’ufficiale. “Tuttavia, molto rapidamente, la forza navale si è spostata dalla difesa all’offesa. Noi siamo in guerra da quattro mesi adesso e già tre settimane dopo l’inizio dei combattimenti noi partecipavamo alla battaglia con una duplice missione: sorveglianza e fuoco”.

“Le nostre capacità di sorveglianza rivestono una grande importanza, perché possiamo osservare la Striscia di Gaza da occidente, dal mare”, ha aggiunto il tenente colonnello Steven. “Dda una corvetta missilistica possiamo vedere qualsiasi cosa. Possiamo osservare le persone così come i pattugliatori fuori dalla costa. Posiamo vedere sia il nemico che le nostre forze armate. Anche se ci sono pessime condizioni atmosferiche, specie adesso che siamo in inverno, la nostra sorveglianza rimane efficace perché tutti i sistemi sono funzionanti anche quando la nave ondeggia”.

L’ufficiale israeliano ha concluso la sua intervista spiegando che la missione primaria odierna della flotta navale è quella di fornire il supporto di fuoco, con una potenza che non ha precedenti nella storia della Marina Militare di Tel Aviv. “Solo io posso vedere da ovest gli obiettivi terroristi nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato cinicamente Steven. “Quando spariamo, così come tutte le forze armate di Israele, stiamo molto attenti di non colpire i civili non coinvolti nel conflitto; il fuoco è accurato ed efficace. Quando i cannoni sparano (cioè quelli da 76 mm di OTO Melara/Leonardo, nda), non c’è nessuno sul ponte delle unità navali. Tutti i cannoni sono controllati da remoto dalle posizioni di comando. Gli stessi vessilli sono a pilotaggio remoto. Non si può dire che non ci sia il rischio di sparare nelle unità navali. Ma noi sappiamo come difenderci, e fino adesso, dall’inizio della guerra, non c’è stato nessun incidente nella nostra flotta”.

I morti, si sa, stanno dall’altra parte, a Gaza. E sono civili, non combattenti, donne e bambini. Pagine Esteri

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La dinastia Jokowi pesa sul voto in Indonesia


La dinastia Jokowi pesa sul voto in Indonesia Joko Widodo Prabowo Subianto Indonesia
In Indonesia sia vota sia per eleggere il nuovo presidente, sia per le elezioni parlamentari e locali. La corsa a tre per diventare capo di stato è guidata dal ministro della Difesa, Prabowo Subianto, che potrebbe vincere già al primo turno. A sostenerlo c'è il presidente uscente Joko "Jokowi" Widodo.

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In Cina e Asia – La Cina esorta Israele a fermare l’operazione a Rafah


In Cina e Asia – La Cina esorta Israele a fermare l’operazione a Rafah
I titoli di oggi: La Cina esorta Israele a fermare l’operazione a Rafah Pacific Island Forum: Giappone e territori insulari si oppongono alle azioni di forza cinesi nel Pacifico Cina, è pronta la bozza di legge per regolamentare il tutoring privato Laos, ferrovia finanziata dalla Belt and Road Initiative crea boom di turisti Divisione del mondo in blocchi e protezionismo ...

L'articolo In Cina e Asia – La Cina esorta Israele a fermare l’operazione a Rafah proviene da China Files.





VERSIONE ITALIANA USA NUOVA CLASS ACTION CONTRO TEMU PER LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI ALLA PRIVACY DEI CLIENTI In Illinoius è stata intentata contro Temu, noto portale di commercio on line, un’azione legale collettiva per presunti problemi di privacy dei dati dei clienti. Lo studio legale Hagens Berman ha presentato la denuncia per conto di sette …


Il disegno di legge rumeno sul deep fake si avvicina più al modello cinese che a quello europeo; lo affermano diverse ONG che, dopo che il disegno di legge è tornato alle commissioni specializzate. Il disegno di legge, già approvato...


Il Numero unico di emergenza europeo 1.1.2 ( e l’App Whereareu)


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L’11 febbraio ricorre in tutta la #UE la Giornata europea celebrativa del Numero unico di emergenza (NUE) europeo 1.1.2 (uno-uno-due), istituita sin dal 2009, con l’adozione di una dichiarazione congiunta del #parlamentoEuropeo, del #consigliodellUnioneeuropea e della #commissioneEuropea, al fine di incrementare la conoscenza del servizio e dei suoi vantaggi da parte dei cittadini europei.
Per quanto riguarda l’Italia, Il Numero unico europeo delle emergenze è operativo in 13 Regioni, con 18 Centrali uniche di risposta (CUR), che garantiscono la copertura del servizio ad oltre 38 milioni di abitanti, pari a circa il 65% della popolazione nazionale.
Il servizio permette, digitando l'uno-uno-due sia da rete fissa che da rete mobile, di richiedere il tipo di soccorso di cui necessita (sanitario, Forze di polizia, Vigili del fuoco e soccorso in mare). La chiamata viene raccolta dalla CUR (Centrale unica di risposta) che, dopo le prime verifiche, la inoltra con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso richiesto alla sala operativa competente (carabinieri, polizia di stato, eccetera) per materia e territorio al fine di garantire l’intervento. I cittadini possono così raggiungere, naturalmente gratuitamente, attraverso un solo numero, tutti i servizi di emergenza forniti dalle Istituzioni pubbliche, con la garanzia di un accesso multilingue.

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Tutte le chiamate sono localizzate; una funzione utile in città, che può rivelarsi indispensabile per le chiamate provenienti da aree extra urbane, dove può risultare difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi. A tale proposito, dal 2022 l’Italia si è adeguata ai migliori standard tecnologici aggiungendo ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica quelli generati dallo smartphone. In questo ambito, ci piace segnalare una app per smartphone collegata al servizio uno-uno-due: si tratta di < Where Are U>, una app per l'emergenza collegata alle Centrali Uniche di Risposta (CUR) del NUE 112, che permette di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante (rileva la posizione tramite GPS e/o rete dati e la mostra sul telefono; al momento della chiamata la posizione viene trasmessa tramite rete dati o tramite SMS se la rete dati non è disponibile. Il doppio canale di trasmissione assicura sempre l'invio della posizione ogniqualvolta sia possibile effettuare una telefonata) che ha l’utilissima funzione della “chiamata silenziosa”: l'app consente infatti di effettuare volontariamente una chiamata muta; con appositi pulsanti è possibile segnalare il tipo di soccorso richiesto. Nelle immagini sottostanti la schermata della app e le città metropolitane/province in cui è attivo il servizio.

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Pensate inoltre che le Centrali uniche di risposta effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) pari – nel 2023 - a ben il 45% del totale delle richieste. Questo consente di liberare le centrali operative degli enti di pronto intervento da una significativa mole di lavoro, consentendo di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti.
In Italia, ogni chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta in poco più di 7 secondi, con tempi complessivi di gestione della chiamata in linea con il disciplinare tecnico. Nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsivoglia ragione, l’utente viene immediatamente richiamato. Nel corso del 2023, le Centrali uniche di risposta operanti sul territorio hanno gestito oltre 21 milioni di telefonate, assicurando la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-Call. Nel 2023, le segnalazioni gestite con tale modalità sono state oltre 120.000, con l’inoltro di 7084 chiamate per interventi riconosciuti dalla C.U.R. come effettivamente necessari.

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L’Italia ha sempre avuto una particolare attenzione a garantire l’accesso delle persone sorde al servizio di emergenza. Già dal 2021 è attivo il servizio “112Sordi” erogato su tutto il territorio nazionale con un sistema completamente gratuito, che consente l’utilizzo di una chat testuale in tempo reale, la condivisione della posizione geografica, la possibilità di ricevere immagini utili in attesa dei soccorsi e di rispondere a domande interattive estremamente semplici e veloci. Lo scorso anno 482 persone sorde sono state soccorse con questo speciale sistema a loro dedicato.
Il modello di Numero unico di emergenza europeo sviluppato in Italia, fortemente permeato da tecnologie sempre più sofisticate, messe gratuitamente al servizio della sicurezza dei cittadini, esprime una forte collaborazione istituzionale che vede il governo del sistema affidato ad una regia integrata tra Stato e Regioni.
Tutte le componenti del NUE 1.1.2. (ministero dell’Interno, ministero delle Imprese e del Made in Italy, ministero della Difesa, ministero dell’Economia e Finanze, dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del consiglio dei ministri, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni) sono rappresentate nella Commissione consultiva del ministero dell’Interno. A livello territoriale sono le Prefetture capoluogo di Regione a coordinare i gruppi di monitoraggio, nel cui ambito sono rappresentate tutte le componenti istituzionali coinvolte.




  di Laura Tussi La terrestrità unisce donne e uomini e ogni essere vivente in spazi e tempi di fraternità e sororità. Agenda Onu 2030: pensare

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Darwin, tecnologia, società e il caso del Fediverso


DarwinDay: Darwin tecnologia, società e il caso del Fediverso Per la quarta volta cercheremo di festeggiare il #DarwinDay con una riflessione che, prendendo spunto da quella teoria del caos che viene fissata per la prima volta nell'opera darwiniana, cerca

Siamo al quarto anno di Darwin Day e anche stavolta cercheremo di festeggiarlo con una (lunga) riflessione che, prendendo spunto da quella teoria del caos che viene fissata per la prima volta nell’opera darwiniana, cerca di applicarla a realtà molto diverse. L’abbiamo fatto con le bufale, con la democrazia e la politica, con la comunicazione e i social in tempi di guerra e oggi lo faremo con…

Source


DarwinDay: Darwin tecnologia, società e il caso del Fediverso

Per la quarta volta cercheremo di festeggiare il #DarwinDay con una riflessione che, prendendo spunto da quella teoria del caos che viene fissata per la prima volta nell’opera darwiniana, cerca di applicarla a realtà molto diverse. Oggi lo faremo con una riflessione sul fediverso, la tecnologia e la società.

informapirata.it/2024/02/12/da…


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Chiediamo le immediate dimissioni dell'AD Roberto Sergio e dell’intero consiglio di amministrazione della Rai che con la “complicità” di Mara Venier hann

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📊 #IscrizioniOnline: i Licei continuano a essere preferiti da oltre la metà delle studentesse e degli studenti che devono effettuare la scelta della Secondaria di II grado, con il 55,63% di domande effettuate sulla piattaforma #Unica.


#NotiziePerLaScuola
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito
🔶 Iscrizioni, il 55% per i licei, trend in crescita per istituti tecnici e professionali
🔶 Celebrazione del Giorno del Ricordo al Quirinale


Pakistan. Le elezioni vinte dal partito semiclandestino di Imran Khan


Nonostante la repressione e la criminalizzazione sono stati i candidati del Movimento per la giustizia di Imran Khan, rinchiuso in carcere, a vincere le elezioni in Pakistan L'articolo Pakistan. Le elezioni vinte dal partito semiclandestino di Imran Khan

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di redazione

Pagine Esteri, 12 febbraio 2024 – Nonostante la repressione e la criminalizzazione, alla fine, sono stati i candidati indipendenti espressione del “Movimento per la giustizia del Pakistan” (Pti) dell’ex primo ministro Imran Khan (incarcerato e condannato a 30 anni di carcere) a prevalere nelle elezioni di giovedì scorso, ottenendo il maggior numero dei seggi dell’Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento.

Tuttavia, la Lega musulmana del Pakistan Nawaz (Pnl-N) di Nawaz Sharif, subentrato alla guida dell’esecutivo dopo il voto di sfiducia a Khan, sta ora negoziando la formazione di un governo di coalizione col Partito popolare pachistano (Ppp) di Bilawal Bhutto Zardari e altre forze politiche. A trattare per la Lega è Shehbaz Sharif, fratello di Nawaz e anche lui ex premier, che ha già governato insieme a Bhutto Zardari.

I ritardi nella comunicazione dei risultati da parte della Commissione Elettorale hanno alimentato sospetti e contestazioninel Paese ed anche all’estero. Il dipartimento di Stato Usa, ad esempio, ha condannato «gli episodi di violenza, le restrizioni all’esercizio delle libertà fondamentali, gli attacchi contro i giornalisti e le limitazioni imposte all’accesso ai servizi internet e di comunicazione» prima e durante le operazioni di voto, e ha esortato a indagare sulle accuse di interferenze elettorali

La Commissione elettorale ha dichiarato i risultati di 253 collegi uninominali dell’Assemblea nazionale, su 265 contesi con sistema maggioritario (sarebbero 266, ma in un caso il voto è stato rinviato). I candidati del Pti di Khan, privato del simbolo, censurato dai media e costretto a condurre una campagna elettorale semiclandestina, hanno ottenuto 93 seggi. La Lega musulmana ne ha conquistati solo 73, seguita dal Partito popolare pachistano con 54 e dal Movimento Muttahida Qaumi (Mqm-P) con 17. Su base proporzionale verranno attribuiti altri 70 seggi.

Nelle elezioni dell’8 febbraio si è votato anche, con le stesse modalità (maggioritario uninominale più quote suddivise in proporzione ai voti), per il rinnovo delle assemblee legislative delle quattro province: Punjab, Sindh, Khyber Pakhtunkhwa e Belucistan. Nel Punjab sono stati annunciati i risultati di 295 collegi su 296 (in un collegio c’è stato un rinvio). Sia gli indipendenti sia la Lega Nawaz sono a quota 137. Nel Sindh sono stati dichiarati i risultati per tutti i 130 seggi, 84 dei quali sono andati al Ppp. Anche nel Khyber Pakhtunkhwa sono stati dichiarati i risultati di tutti i collegi (tranne due per i quali c’è stato un rinvio): su 113, gli indipendenti ne hanno vinti 91. Infine, nel Belucistan, c’è una situazione più frammentata, con i risultati dichiarati per 48 seggi, divisi tra varie forze politiche. Pagine Esteri

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Israele libera con un blitz due ostaggi. Intensi bombardamenti su Rafah, decine di morti palestinesi


Pesanti bombardamenti su Rafah hanno preceduto e seguito il blitz israeliano. Sono decine i morti palestinesi. L'articolo Israele libera con un blitz due ostaggi. Intensi bombardamenti su Rafah, decine di morti palestinesi proviene da Pagine Esteri. htt

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della redazione

Pagine Esteri, 12 febbraio 2024 – L’esercito israeliano ha annunciato di aver liberato la scorsa notte, con l’azione di un commando, due israeliani, Fernando Marman, 60 anni, e Fernando Luis Herr, 70 anni, sequestrati il 7 ottobre nel Kibbutz Nir Yitzhak durante l’attacco di Hamas nel sud di Israele. Il portavoce militare ha detto che l’esercito è riuscito a liberarli durante un’operazione condotta in una abitazione della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, con il servizio di intelligence Shin Bet e un’unità speciale della polizia. Marman e Herr sono in buone condizioni.

Israele ha comunicato l’uccisione di due suoi militari ieri a Gaza – in totale dalla fine di ottobre sono 229 – ma non legata all’operazione della scorsa notte che avrebbe provocato solo un ferito tra i membri del commando.

Il premier Netanyahu ha elogiato i soldati protagonisti dell’incursione e ribadito la sua linea di attacco anche contro Rafah.

L’annuncio è arrivato dopo una serie di pesanti raid aerei contro diverse aree di Rafah che hanno fatto decine di morti. La Mezzaluna Rossa riferisce di almeno 60 persone uccise tra cui donne e bambini, il movimento islamic0 Hamas ha parlato di un centinaio di morti. Molte decine i feriti. Le immagini giunte da Rafah, mostrano ampie distruzioni in aree residenziali e anche in almeno un accampamento di sfollati.

RAFAH DOPO IL BOMBARDAMENTO

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Questi attacchi, secondo alcuni, potrebbero essere il preludio dell’offensiva israeliana contro Rafah di cui si parla di giorni e che Netanyahu intende portare avanti – “fino alla vittoria”, afferma – nonostante le critiche e le preoccupazioni internazionali per la sorte di 1,4 milioni di civili palestinesi che negli ultimi mesi si sono ammassati nella città sulla frontiera con l’Egitto nella speranza di sfuggire ai bombardamenti. Dove sfollati e residenti a Rafah potrebbero spostarsi se Israele lancerà la sua operazione militare non è chiaro. A Gaza non ci sono luoghi sicuri per i civili come dimostra il bilancio di morti dal 7 ottobre: tra gli oltre 28mila palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani, il 70% sono donne e minori.

Resta nel frattempo resta incerta la sorte dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi, accusata da Israele di “operare per conto di Hamas” perché 12 suoi dipendenti palestinesi avrebbero partecipato all’attacco del 7 ottobre. Sulla scia delle accuse, paesi tra cui Regno Unito, Australia, Finlandia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Canada e Stati Uniti hanno sospeso i finanziamenti all’agenzia.

L’agenzia ha detto che spera che i donatori rivedano le loro decisioni sui finanziamenti entro poche settimane, avvertendo che potrebbe rimanere senza fondi per gestire i servizi entro la fine di febbraio. L’Unrwa denuncia che da diversi giorni Israele blocca nel porto di Ashdod, materiale e aiuti umanitari dell’agenzia necessari per l’assistenza alla popolazione di Gaza.

Le accuse contro l’Unrwa hanno riacceso le richieste israeliane di vecchia data di smantellare un’agenzia che ritiene un simbolo della questione dei rifugiati palestinesi e del loro diritto al ritorno nella terra d’origine, che risale alla Nakba del 1948. Pagine Esteri

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The major news of the week is that Bluesky drops the invite codes, and that it turns out to be massively popular in Japan. The network grew from just over 3 million to some 4.7 million accounts this week.



Il boomerang delle sanzioni. Russia e Cina aumentano le loro capacità ai danni del potere strategico degli USA l Red Hot Cyber

"Le recenti dinamiche geopolitiche stanno evidenziato un fenomeno già anticipato nel panorama tecnologico internazionale. Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti di paesi antagonisti stanno spingendo questi ultimi verso una maggiore autonomia e indipendenza tecnologica."

redhotcyber.com/post/il-boomer…



Io scendo qua – Pensieri disordinati di una povera pazza


ilblogdichiara.it/io-scendo-qu…



Ogni 10 febbraio siamo costretti ad assistere alla perpetua falsificazione della memoria. Ogni anno la storia viene riscritta, i carnefici diventano le vittime

sergiej reshared this.



Oggi #10febbraio ricorrono i 20 anni dall’istituzione del #GiornodelRicordo dedicato alla memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.


Arma dei Carabinieri italiana e la Polizia di Malta (Pulizija) impegnati in un'operazione contro una rete criminale coinvolta nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nella frode documentale e nella falsificazione di valuta.


Nove arresti a Napoli e lo smantellamento di sette tipografie contraffatte sono il risultato di una prolungata attività di indagine avviata dal Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma nel settembre 2020. I sequestri comprendono centinaia di documenti di identità falsi, apparecchiature e materiali contraffatti nonché altri beni, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.
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I membri della rete criminale avrebbero agevolato l'immigrazione clandestina attraverso la produzione e la diffusione di patenti di guida, documenti di immatricolazione e documenti di identificazione nazionale falsi, nonché falsificazione e traffico di banconote in valuta estera.
Il gruppo criminale è stato particolarmente attivo in Italia e a Malta, dove ha distribuito grandi quantità di passaporti vergini falsi a migranti irregolari provenienti da paesi sub-sahariani e del Medio Oriente. I documenti falsificati, di qualità particolarmente elevata, hanno permesso ai migranti di imbarcarsi su voli da Malta e dall'Italia verso numerose destinazioni dell'Europa occidentale. Le autorità hanno sequestrato molti di questi documenti contraffatti in Belgio, Svizzera, Francia e Italia.
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L'indagine ha inoltre rivelato che il gruppo criminale era coinvolto in una serie di altre attività criminali, tra cui l'occultamento di veicoli rubati e la produzione di grandi quantità di banconote da 20.000 franchi congolesi contraffatte. Si stima che banconote contraffatte per un valore totale di 54 milioni di franchi congolesi (circa 18.000 euro) siano state prodotte con l'intenzione di essere introdotte nel sistema finanziario della Repubblica Democratica del Congo.
Anche #Europol ha sostenuto questa indagine facilitando lo scambio di informazioni, coordinando le attività operative e fornendo supporto analitico operativo su misura, nonché con due esperti – uno specialista nel traffico di migranti e uno nella contraffazione monetaria – per supportare le attività sul campo effettuando un controllo incrociato delle informazioni operative raccolte in tempo reale.

Per saperne di più sul Comando carabinieri Anfalsificazione Monetaria =>
carabinieri.it/chi-siamo/oggi/…

#Armadeicarabinieri #ComandoCarabinieriAntifalsificazioneMonetaria #Pulizija #Malta



Movie Star Junkies Boy, Life Is Chaos/Days Gone 7"


Due sono le canzoni proposte; la prima è Boy, Life Is Chaos, tesa allo spasimo come una corda che sta per spezzarsi, evocando atmosfere poeticamente decadenti da crepuscolo della repubblica di Weimar.

@Musica Agorà

iyezine.com/movie-star-junkies…

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#Scuola, il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato i due decreti che prevedono uno stanziamento di oltre 700 milioni di euro a favore delle scuole paritarie per l’anno scolastico 2023/2024.


Settimana delle #STEM: il webinar "La robotica educativa per l'acquisizione di competenze STEM" è rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.

#stem


Sensibilizziamo le istituzioni ad aderire al Fediverso. Ricondividiamo l'appello di @Fedi.Tips

Numerosi governi (Francia, Germania, Svizzera, Paesi Bassi), ONG (UE, Consiglio d'Europa, W3C, ecc.), emittenti pubbliche (ZDF, BBC, affiliati PBS/NPR, ecc.) hanno creato server o account sul Fediverso.

Chiedi ai servizi pubblici del tuo paese/regione/area di seguire il loro esempio!

Il Twitter di Musk nasconde tutti i suoi account dietro una pagina di accesso, quindi non è più un canale pubblico.

@Che succede nel Fediverso?


A number of governments (France, Germany, Switzerland, Netherlands), international organisations (The European Union, The Council of Europe, W3C etc), public broadcasters (ZDF, the BBC, PBS/NPR affiliates etc) have set up servers or accounts on the Fediverse.

Please ask public services in your country/region/area to follow their lead. I can do a shoutout on @FediFollows to help get them started.

Musk's Twitter hides all its accounts behind a sign-in page, so it's no longer a public channel.


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Passi avanti della Schengen militare per una UE armata nella NATO l Contropiano

"Lo scivolamento verso l’economia di guerra è cominciato dunque già da tempo, e non è il risultato di conflitti specifici, bensì della tendenza del capitale in crisi a trovare soluzioni solo nell’uso della forza. Nella distruzione e nella ricostruzione, nella cannibalizzazione di fette di mercato prima inaccessibili.

Se a ciò aggiungiamo le aspirazioni di autonomia della UE, abbiamo il quadro completo. Una corsa verso il baratro bellico di cui le spese sono tutte a carico dei settori popolari."

contropiano.org/news/internazi…