L’udienza davanti al GIP per il caso di Massimiliano è rinviata al 12 marzo
La difesa di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese ha chiesto l’archiviazione. Cappato spiega: “Anche l’assistenza continuativa è un sostegno vitale”
Oggi la Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana si è riunita per discutere della PDL regionale Liberi Subito
“Siamo davanti al Tribunale di Firenze perché con Felicetta Maltese e Chiara Lalli abbiamo aiutato Massimiliano a interrompere quella che per lui era diventata una condizione di tortura e di sofferenza insopportabile, consentendogli così di ottenere l’aiuto alla morte volontaria in Svizzera”, ha dichiarato Marco Cappato alla fine dell’udienza di fronte alla giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Firenze, Agnese Di Girolamo, sul caso di Massimiliano.
“Abbiamo sentito come un nostro dovere aiutare Massimiliano a interrompere una condizione che per lui era diventata di tortura. Ora la giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se l’interpretazione che ha dato la Corte costituzionale del criterio della ‘dipendenza da trattamenti di sostegno vitale’ può essere applicato, come noi riteniamo, al caso di Massimiliano, che era dipendente da assistenza continuativa”.
↓ La video dichiarazione di Marco Cappato a margine dell’udienza ↓
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“Oggi a Firenze si riunisce anche il Consiglio regionale sul tema del fine vita. Spero che nelle prossime settimane sarà approvata la nostra proposta di legge regionale dell’Associazione Luca Coscioni ‘Liberi Subito’ per dare tempi e modalità certe di risposta alle persone che chiedono di essere aiutate a morire e invece il Servizio sanitario nazionale spesso si fa aspettare mesi o anche anni prima di dare una risposta”, ha dichiarato Filomena Gallo, avvocata e Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni.
Il collegio legale di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo – e composto anche dagli avvocati Maria Elisa D’Amico, Francesca Re, Rocco Berardo, Irene Pellizzone, Benedetta Liberali, Francesco Di Paola, Alessia Cicatelli – ha chiesto l’archiviazione alla luce dell’interpretazione che la Consulta ha fornito con la sentenza 135/24: la sentenza ha infatti ampliato i margini del requisito del trattamento di sostegno vitale rispetto alla precedente sentenza 242/19, facendovi rientrare anche l’assistenza vitale cui era sottoposto Massimiliano.
↓ L’ultimo appello di Massimiliano ↓
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L’udienza sul caso di Massimiliano (MIB), 44enne toscano di San Vincenzo (Livorno), è stata rinviata al 12 marzo. Si tornerà quindi davanti alla giudice per le indagini preliminari (GIP) dopo la sentenza della Corte costituzionale dello scorso luglio, chiamata a esprimersi proprio dal Tribunale di Firenze.
La Corte, con la sentenza 135/24, aveva ampliato la portata del requisito del “trattamento di sostegno vitale” includendo tutte quelle procedure che, indipendentemente dal loro grado di complessità tecnica e di invasività, sono normalmente compiute da familiari o caregiver. Massimiliano, affetto da sclerosi multipla, era dipendente dall’assistenza continua per ogni singola azione quotidiana.
Oggi, inoltre, la commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana discuterà la proposta di legge di iniziativa popolare regionale Liberi Subito, presentata dall’Associazione Luca Coscioni e sottoscritta da quasi 10.000 cittadini e cittadine e depositata lo scorso 14 marzo 2024. La proposta di legge intende introdurre procedure e tempi certi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi della sentenza 242/19 della Corte costituzionale.
La proposta di legge ha anche l’obiettivo di evitare casi come quello delle due donne toscane che, con tempi lunghi di risposta, hanno ricevuto il via libera dalle aziende sanitarie per poter accedere legalmente al “suicidio assistito”, ma non possono completare l’iter perché le stesse aziende sanitarie si rifiutano di fornire il farmaco e la strumentazione necessaria all’autosomministrazione.
Il prossimo 29 gennaio si terrà l’udienza per la 70enne, affetta da BPCO, che ha presentato ricorso in appello dopo che il Tribunale di Firenze ha confermato il diniego fornito dall’azienda USL Toscana Centro, mentre i farmaci necessari sono erogabili solo all’interno del circuito ospedaliero, motivo per cui la persona malata ancora non ha potuto procedere.
L'articolo L’udienza davanti al GIP per il caso di Massimiliano è rinviata al 12 marzo proviene da Associazione Luca Coscioni.
Make Your VR Controllers Handle Like Two-Handed Weapons
Wielding things like two-handed swords in VR can be awkward. There’s no sense of grasping a solid object. The controllers (and therefore one’s hands) feel floaty and disconnected from one another, because they are. [Astro VR Gaming] aims to fix this with a DIY attachment they are calling the ARC VR Sword Attachment.
The ARC is a 3D-printed attachment that allows a player to connect two controllers together. They can just as easily be popped apart, which is good because two separate controllers is what one wants most of the time. But for those moments when hefting a spear or swinging a two-handed sword is called for? Stick them together and go wild.
The original design (the first link up above) uses magnets, but an alternate version uses tapered inserts instead, and provides a storage stand. Want to know if the ARC is something you’d like to make for yourself? Watch it in action in the video embedded just under the page break.
VR is an emerging technology with loads of space for experimentation and DIY problem solving. We wish more companies would follow Valve’s example of hacker-friendly hardware design, but even just providing CAD models of your hardware to make attachments easier to design would be a big step forward, and something every hacker would welcome.
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FLOSS Weekly Episode 817: Incompatible With Reality
This week, Jonathan Bennett and Dan Lynch chat with Stefano Zacchiroli about Debian and Software Heritage!
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Did you know you can watch the live recording of the show right on our YouTube Channel? Have someone you’d like us to interview? Let us know, or contact the guest and have them contact us! Take a look at the schedule here.
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Direct Download in DRM-free MP3.
If you’d rather read along, here’s the transcript for this week’s episode.
Places to follow the FLOSS Weekly Podcast:
Theme music: “Newer Wave” Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License
hackaday.com/2025/01/22/floss-…
Presentazione
Non la faccio lunga, mi farò conoscere nel tempo.
Tento di riassumere quel che mi viene in mente alla social maniera, non è tutto ma sono i temi su cui mi soffermo maggiormente:
#fediverso #degoogled #AntiMeta #LGBTQ+ #cucina #viaggi #natura #Pagani #Politica #progressimo #antifa #antinazi #Ambiente #innovazione #cultura #scienza #Videogame #internet #Fumetti #cartonianimati #animemanga e... qualsiasi cosa mi arricchisca la mente.
Tiziano Mattei likes this.
“A Complete Unknown” – di James Mangold
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/a-compl…
Un film sull’ascesa musicale di un giovane ed enigmatico Bob Dylan, la cui figura è ancora oggi avvolta da un’aura di mistero. A Complete Unknown, il film del regista James Mangold (Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, Le Mans ’66 – La grande sfida),
Come tracciare la sicurezza della software supply chain
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dai governi all’industria e gli sviluppatori, le strategie per fermare gli attacchi più pericolosi della cybersicurezza. Che non sono mancati negli ultimi anni.
#GuerreDiRete è la newsletter curata da @Carola Frediani
guerredirete.substack.com/p/co…
Domenica a Roma si terrà un raduno internazionale di movimenti nazionalisti e neofascisti
@Politica interna, europea e internazionale
Domenica 26 gennaio 2025 a Roma si terrà un raduno internazionale di movimenti di estrema destra, tra cui l’organizzazione neofascista italiana Forza Nuova. I militanti, provenienti da diverse parti dell’Europa, ma anche dalla Siria, si riuniranno per un convegno dal titolo
I contenuti generati dall'AI - definiti slop - stanno praticamente pervadendo il web e social, da Facebook a LinkedIn.
Studi mostrano che più della metà dei post lunghi su LinkedIn è generata da AI! Che su Facebook i feed sono invasi da contenuti AI, incluse immagini di Gesù fatto di gamberi.
Questa tendenza fa parte di un fenomeno più grande, noto come enshittification dei servizi online. Si stanno progressivamente sommergendo i contenuti autentici creati dalle persone con una miriade di materiali artificiali.
Come spesso accade, le piattaforme sembrano più interessate ai guadagni che a risolvere questo problema.
theguardian.com/global/comment…
AI-generated ‘slop’ is slowly killing the internet, so why is nobody trying to stop it?
Low-quality ‘slop’ generated by AI is crowding out genuine humans across the internet, but instead of regulating it, platforms such as Facebook are positively encouraging it. Where does this end, asks Arwa MahdawiArwa Mahdawi (The Guardian)
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@aitech
Attendo con pazienza il primo wannabe influencer dei miei stivali al varco.
Solidarietà alla Vescova Mariann Budde della Cattedrale di Washington – Lettera aperta
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/solidar…
Buongiorno, Vescova Episcopale Mariann Budde voglio manifestarle la mia piena solidarietà per il discorso che ha
Lo strano caso del generale libico arrestato e frettolosamente liberato. Ho una domanda
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/un-libi…
La vicenda del generale libico frettolosamente riaccompagnato a Tripoli dal Governo italiano pone una domanda in più oltre a quelle che giustamente in tanti si stanno facendo. Una domanda che riguarda la guerra per il potere interna alla destra. Ma
Trump, Musk e compagnia cantante. Come siamo arrivati a questo punto?
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/trump-m…
Trump, Musk e compagnia cantante. Come siamo arrivati a questo punto? La domanda non la puoi eludere se non vuoi procedere a fari spenti in una notte che più buia di così
Di Pietro è a favore della separazione delle carriere dei magistrati: Di Pietro è a favore della separazione delle carriere: “L’Anm si rilegga la Costituzione”
@Politica interna, europea e internazionale
L’ex nemico numero uno di Silvio Berlusconi è a favore della riforma della Giustizia dedicata al Cavaliere di Arcore. A molti suonerà strano, ma è proprio così: Antonio Di Pietro è d’accordo
Why it's more important than ever to have decentralized social networks; the geolocation AI tool being marketed to cops; and Nokia's newly discovered archive of whacky ideas.
Why itx27;s more important than ever to have decentralized social networks; the geolocation AI tool being marketed to cops; and Nokiax27;s newly discovered archive of whacky ideas.#Podcast
Podcast: TikTok and the Tech Oligarchy
Why it's more important than ever to have decentralized social networks; the geolocation AI tool being marketed to cops; and Nokia's newly discovered archive of whacky ideas.Joseph Cox (404 Media)
I pirati tedeschi si uniscono alla lettera aperta: per una maggiore fiducia nella cartella clinica elettronica (ePA)
Berlino – La Public Health Innovation Association ha pubblicato una lettera aperta che chiede cinque passaggi cruciali per rafforzare la fiducia nella cartella clinica elettronica (ePA). Il Partito Pirata si unisce alla richiesta. Dennis Klüver, vicepresidente, sottolinea: “Alla luce delle vulnerabilità scoperte di recente, è chiaro che lo sviluppo dell’ePA è stato finora caratterizzato da un’architettura di sicurezza carente. È inaccettabile che il governo federale scateni un sistema immaturo sulla popolazione a causa della fretta o di calcoli politici. I dati sanitari sono tra le informazioni più sensibili che esistano. Essi devono essere protetti in modo assolutamente sicuro contro eventuali abusi. I dati sanitari sono ancora più preziosi dei dati bancari”. La lettera aperta delinea cinque passaggi essenziali necessari per riconquistare la fiducia dei cittadini nell’ePA:
Rafforzare l’architettura di sicurezza: è essenziale creare un’infrastruttura di sicurezza solida e ponderata per identificare e correggere potenziali vulnerabilità.
Comunicazione trasparente: la Confederazione deve informare apertamente sui rischi esistenti e sulle misure previste per migliorare l’ePA.
Coinvolgimento di esperti: gli esperti nei settori della sicurezza informatica e della protezione dei dati dovrebbero essere coinvolti attivamente nel processo di sviluppo per garantire che tutti gli aspetti rilevanti siano presi in considerazione.
Audit di sicurezza regolari: dovrebbero essere istituiti organismi di audit indipendenti per effettuare valutazioni continue degli standard di sicurezza e apportare le modifiche necessarie.
Educare la popolazione: per promuovere la fiducia nell’ePA, sono necessarie campagne informative esaustive che educhino i cittadini sui loro diritti quando hanno a che fare con i dati sanitari.
Solo attraverso un'azione congiunta è possibile creare la fiducia necessaria affinché la cartella clinica elettronica possa sviluppare i suoi potenziali vantaggi. La sovranità digitale dell’individuo deve essere garantita. Fino ad allora, tutto ciò che resta è una contraddizione personale.
Link alla lettera aperta: inoeg.de/offenerbrief-epa-2025…
Medical Device Company Tells Hospitals They're No Longer Allowed to Fix Machine That Costs Six Figures
Hospitals are increasingly being forced into maintenance contracts with device manufacturers, driving up costs.
The manufacturer of a machine that costs six figures used during heart surgery has told hospitals that it will no longer allow hospitals’ repair technicians to maintain or fix the devices and that all repairs must now be done by the manufacturer itself, according to a letter obtained by 404 Media. The change will require hospitals to enter into repair contracts with the manufacturer, which will ultimately drive up medical costs, a person familiar with the devices said.
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DIY Drones Deliver the Goods with Printed Release
It seems like the widespread use of delivery drones by companies like Amazon and Wal-Mart has been perpetually just out of reach. Of course robotics is a tricky field, and producing a fleet of these machines reliable enough to be cost effective has proven to be quite a challenge. But on an individual level, turning any drone into one that can deliver a package is not only doable but is something [Iloke-Alusala] demonstrates with their latest project.
The project aims to be able to turn any drone into a delivery drone, in this case using a FPV drone as the platform. Two hitch-like parts are 3D printed, one which adds an attachment point to the drone and another which attaches to the package, allowing the drone to easily pick up the package and then drop it off quickly. The real key to this build is the control mechanism. [Iloke-Alusala] used an ESP32 to tap into the communications between the receiver and the flight controller. When the ESP32 detects a specific signal has been sent to the flight controller, it can activate the mechanism on the 3D printed hitch to either grab on to a package or release it at a certain point.
While this is a long way from a fully autonomous fleet of delivery drones, it goes a long way into showing that individuals can use existing drones to transport useful amounts of material and also sets up a way for an ESP32 to decode and use a common protocol used in drones, making it easy to expand their capabilities in other ways as well. After all, if we have search and rescue drones we could also have drones that deliver help to those stranded.
youtube.com/embed/hu1VFz6FvK8?…
‘Robotic’ Dress Uses Simple Techniques To Combine 3D Printed Parts With Fabric
By and large, our clothes don’t actively move. They’re simple pieces of fabric assembled to sit nicely on our bodies, and little more. [anoukwipprecht] created something a little more technological and confronting, though, with the Robotic Open-Source Scale Dress.
Right from the drop, you can see what the dress is all about. It’s an open-shoulder design that has eight large moving scales mounted on the front. These scales are printed, and each features its own servo for independent movement. The scale baseplates are designed to hide the servos themselves, creating a sleeker look that hides the mechanism underneath. Each baseplate is also perforated with holes, allowing it to be sewn on to the base garment in a stout fashion. The dress itself is created with thick neoprene fabric, enabling it to take the weight of the scale assemblies without sagging or pulling away from the body. You can even customize the scales in various ways—such as adding feathers instead.
The dress is a neat piece, and would catch eyes for its pointy scales alone. The fact that they can start moving at any time only increases the garment’s impact. We’ve seen some other great fashionable uses of 3D printing before, too, like these awesome printed shoes. Meanwhile, if you’re printing your own garments in your home lab, don’t hesitate to let us know! Or, even better… wear them to the next Hackaday event!
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Oracle Patch Party! 318 vulnerabilità eliminate, ma 9 con Score Superiore a 9,7
Oracle invita i clienti ad applicare il suo Critical Patch Update (CPU) di gennaio 2025 per risolvere 318 nuove vulnerabilità di sicurezza che interessano i suoi prodotti e servizi.
La falla più grave è un bug nell’Oracle Agile Product Lifecycle Management (PLM) Framework (CVE-2025-21556, punteggio CVSS: 9,9) che potrebbe consentire a un aggressore di assumere il controllo di istanze vulnerabili.
Si tratta di “Una vulnerabilità facilmente sfruttabile consente ad aggressori con privilegi bassi con accesso alla rete tramite HTTP di compromettere Oracle Agile PLM Framework”, secondo una descrizione della falla di sicurezza nel NIST National Vulnerability Database (NVD).
Vale la pena notare che Oracle ha avvisato di tentativi di sfruttamento attivi contro un altro difetto nello stesso prodotto (CVE-2024-21287, punteggio CVSS: 7,5) a novembre 2024. Entrambe le vulnerabilità interessano Oracle Agile PLM Framework versione 9.3.6.
“Si consiglia vivamente ai clienti di applicare l’aggiornamento della patch critica di gennaio 2025 per Oracle Agile PLM Framework poiché include patch per [CVE-2024-21287] e patch aggiuntive”, ha affermato Eric Maurice, vicepresidente di Security Assurance presso Oracle .
Di seguito sono riportati alcuni degli altri difetti di gravità critica, tutti valutati 9,8 nel punteggio CVSS, risolti da Oracle:
- CVE-2025-21524 – Una vulnerabilità nel componente di Monitoraggio e diagnostica SEC di JD Edwards EnterpriseOne Tools
- CVE-2023-3961 – Una vulnerabilità nel componente E1 Dev Platform Tech (Samba) di JD Edwards EnterpriseOne Tools
- CVE-2024-23807 – Una vulnerabilità nel componente parser XML C++ di Apache Xerces di Oracle Agile Engineering Data Management
- CVE-2023-46604 – Una vulnerabilità nel componente Apache ActiveMQ del router di segnalazione Diameter di Oracle Communications
- CVE-2024-45492 – Una vulnerabilità nel componente XML parser (libexpat) di Oracle Communications Network Analytics Data Director, Financial Services Behavior Detection Platform, Financial Services Trade-Based Anti Money Laundering Enterprise Edition e HTTP Server
- CVE-2024-56337 – Una vulnerabilità nel componente server Apache Tomcat di Oracle Communications Policy Management
- CVE-2025-21535 – Una vulnerabilità nel componente Core di Oracle WebLogic Server
- CVE-2016-1000027 – Una vulnerabilità nel componente Spring Framework di Oracle BI Publisher
- CVE-2023-29824 – Una vulnerabilità nel componente Analytics Server (SciPy) di Oracle Business Intelligence Enterprise Edition
Il CVE-2025-21535 è simile anche a CVE-2020-2883 (punteggio CVSS: 9,8), un’altra vulnerabilità di sicurezza critica in Oracle WebLogic Server che potrebbe essere sfruttata da un aggressore non autenticato con accesso alla rete tramite IIOP o T3.
All’inizio di questo mese, il Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti ha aggiunto il CVE-2020-2883 al suo catalogo delle vulnerabilità note sfruttate (KEV), citando prove di sfruttamento attivo.
Il fornitore di servizi software ha inoltre rilasciato aggiornamenti per Oracle Linux con 285 nuove patch di sicurezza. Si consiglia agli utenti di applicare le correzioni necessarie per mantenere i propri sistemi aggiornati ed evitare potenziali rischi per la sicurezza.
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5,6 Tbit/s! La Botnet Mirai da 13.000 Dispositivi Firma il Più Grande DDoS di Sempre
Gli specialisti di Cloudflare hanno parlato del più grande attacco DDoS mai realizzato finora, la cui potenza ha raggiunto i 5,6 Tbit/s. L’attacco è stato effettuato utilizzando la botnet Mirai, che comprende 13.000 dispositivi hackerati.
L’attacco UDP è avvenuto il 29 ottobre 2024 ed era rivolto a un fornitore di servizi Internet senza nome nell’Asia orientale. Utilizzando la tecnica del DDoS gli aggressori hanno cercato di mettere offline i servizi del bersaglio.
Secondo Cloudflare l’attacco è durato solo 80 secondi, non ha avuto praticamente alcun impatto sull’azienda vittima e non ha generato alcun allarme, poiché l’incidente è stato rilevato e risolto offline.
Ricordiamo che il record precedente nel campo degli attacchi DDoS è stato stabilito nell’autunno del 2024. Successivamente la potenza d’attacco ha raggiunto i 3,8 Tbit/s e i 2,14 miliardi di pacchetti al secondo (Pps). L’attacco era rivolto al cliente di un hosting provider anonimo che utilizza i servizi Cloudflare.
Cloudflare osserva che gli attacchi DDoS di volume elevato hanno iniziato a verificarsi con maggiore frequenza e questa tendenza era chiaramente visibile già nel terzo trimestre del 2024 e nel quarto trimestre dell’anno gli attacchi hanno regolarmente superato 1 Tbps. Inoltre, il numero di attacchi che superano i 100 milioni di pacchetti al secondo è aumentato del 175% e il 16% di tali attacchi ha addirittura superato 1 miliardo di pacchetti.
Allo stesso tempo gli esperti avvertono che gli attacchi DDoS stanno diventando sempre più di breve durata. Di conseguenza, le persone non hanno il tempo di reagire, analizzare il traffico e applicare misure protettive. Pertanto, circa il 72% degli attacchi HTTP e il 91% degli attacchi DDoS a livello di rete (Layer 3/Layer 4) sono stati completati in meno di 10 minuti. E solo il 22% degli attacchi HTTP e il 2% degli attacchi DDoS sono durati più di un’ora.
L’azienda afferma inoltre che questi brevi periodi di traffico si verificano tipicamente durante i periodi di punta, come le festività e le stagioni dello shopping.
Ciò costituisce la base per gli attacchi di estorsione DDoS, che hanno registrato anche un notevole aumento (78%) rispetto al trimestre precedente e 25% rispetto all’anno precedente, con un picco durante le festività natalizie.
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Federico
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