Gcap, droni e interoperabilità. L’Italia tra ambizioni autonome e scenari integrati
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All’interno del programma Gcap la componente senza pilota resta ancora in una fase fluida, priva di un’integrazione strutturata all’interno della tabella di marcia ufficiale. Lo ha chiarito l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, sottolineando come l’Italia stia valutando
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#Maturità2025, sul sito del #MIM sono state pubblicate le tracce della seconda prova scritta.
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Ministero dell'Istruzione
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Bologna brucia di futuro: quando 70.000 visionari ridisegnano il domani
La svolta di Riyadh cambia tutto
Red Hot Cyber, primo e principale riferimento italiano sulla cybersecurity, è stato tra gli ospiti al We Make Future 2025 di Bologna su esclusivo invito di Search On. In questo reportage, vi portiamo dentro i laboratori dell’avvenire della fiera che ha riunito 70.000 innovatori sotto lo slogan “One World, One Future”. Dalle startup più innovative alle riflessioni critiche sull’IA, fino agli highlights esclusivi. Nei prossimi giorni pubblicheremo analisi specialistiche settore per settore.
Immaginate 70.000 innovatori uniti da un solo obiettivo: plasmare l’avvenire digitale. “One World, One Future”. Dal 4 al 6 giugno, negli spazi di BolognaFiere, dietro questo slogan si nascondeva qualcosa di molto più grande di una semplice fiera tecnologica.
Foto: Carlo Denza
Non una semplice fiera, ma una rivoluzione
Dimenticatevi tutto quello che credete di sapere sulle fiere tecnologiche tradizionali. Chi si aspettava la solita esposizione tecnologica routinaria è rimasto piacevolmente spiazzato. Il WMF 2025 ha letteralmente demolito ogni schema precostituito, rivelandosi molto di più di una fiera: un’esperienza totalizzante che ha saputo mescolare magistralmente contenuti di altissimo livello con momenti di vera e propria ispirazione collettiva.
Il programma è stato davvero impressionante. I palchi specializzati non si sovrapponevano mai (miracolo dovuto ai cambiamenti logistici apportati quest’anno). Relatori internazionali sono arrivati da ogni parte del mondo. Gli eventi erano pensati e cuciti su misura per target specifici. Decine di delegazioni internazionali hanno trasformato Bologna nella “Silicon Valley” dell’innovazione per tre intensi giorni.
I numeri parlano chiaro: oltre 70.000 presenze registrate. Una partecipazione che ha dimostrato ancora una volta che l’innovazione può, e deve, essere un progetto collettivo.
Foto Carlo Denza
Bologna, cuore del nuovo Triangolo Digitale
Bologna si riconferma protagonista assoluta di quello che possiamo già chiamare il “Triangolo dell’Innovazione Digitale” italiano, accanto a Milano e Torino. Non è più il triangolo industriale dei nostri nonni, ma qualcosa di completamente diverso e rivoluzionario: dove non si forgiano acciai, ma algoritmi; non si bruciano idrocarburi, si processano big data; non si costruiscono fabbriche, ma startup.
Questo ecosistema opera un continuo merge tra alta tecnologia, economia della conoscenza e manifattura 4.0, generando opportunità impensabili fino a pochi anni fa. La lezione della storia ci parla da lontano: già Adam Smith, nella Ricchezza delle Nazioni, riconosceva che la divisione del lavoro e l’accumulo di conoscenze costituiscono la linfa vitale dell’innovazione. L’Università di Bologna (1088), la più antica d’occidente, ne è la prova vivente: un magnete per visionari, ieri come oggi.
Foto: Carlo Denza
Quando l’etica incontra l’algoritmo
Ecco la vera differenza rivoluzionaria del WMF 2025: in un momento storico dove le innovazioni tecnologiche corrono più veloci delle nostre riflessioni etiche, gli organizzatori hanno fatto una scelta precisa e controcorrente.
“Nonostante lo spirito dei tempi soffi forte, e in tutte le direzioni”, We Make Future ha scelto come suo dovere fondamentale quello di indicare chiaramente la strada su come usare la tecnologia: con consapevolezza, responsabilità e uno sguardo sempre rivolto agli altri.
Il messaggio emerso dalla sezione “The Business of Tomorrow” è stato cristallino: il successo aziendale dell’avvenire poggia su tre pilastri fondamentali:
- Innovazione vera (non solo di facciata)
- Digitalizzazione intelligente
- Sostenibilità concreta
Foto: Carlo Denza
Protagonisti e opportunità concrete
La qualità straordinaria degli ospiti ha fatto la differenza. Il palco ha visto alternarsi figure come Federico Faggin, il genio italiano che ha inventato il microprocessore, e firme blasonate del giornalismo italiano come, Enrico Mentana e Corrado Formigli. La letteratura e la giustizia hanno trovato una voce potente in Carlo Lucarelli, maestro indiscusso del noir italiano.
“Premiazione Dott. Federico Faggin”. (Foto: Carlo Denza)
Insieme a Luciano Baglioni hanno raccontato e sottolineato brillantemente come le moderne tecnologie avrebbero potuto fare la differenza in casi storici come quello della Banda della Uno Bianca.
In quel periodo drammatico – hanno spiegato magistralmente Lucarelli e Baglioni –“gli investigatori furono costretti a fare affidamento principalmente sul fattore umano senza il supporto degli strumenti tecnologici oggi disponibili”.
Tecnologie rivoluzionarie come Analisi Dati e AI, Videosorveglianza e Riconoscimento Facciale, Digital Forensics, avrebbero potuto accelerare significativamente l’identificazione dei responsabili, cambiando probabilmente la storia di quegli anni bui.
Enrico Mentana, Cosmano Lombardo. (Foto: Carlo denza)
A completare il quadro, Nicola Gratteri ha messo in luce le nuove strategie del crimine organizzato, Mimmo Lucano ha collegato brillantemente innovazione e giustizia sociale e Sua Eminenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha offerto una riflessione profonda sull’equilibrio tra progresso tecnico e valori umani.
Sua Eminenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi
Magistrato Nicola Gratteri
Corrado Formigli
Ma il WMF non è solo contenuto teorico: è business concreto. La finale della startup competition ha dimostrato quanto il panorama sia vivo e spietato, con Invigilo AI (Singapore) che ha conquistato il “biglietto d’oro” per San Francisco per competere per un milione di dollari e Electra Vehicles (Stati Uniti) che ha vinto il premio del pubblico, confermando la centralità della mobilità sostenibile.
L’asso nella manica: la svolta globale a Riyadh
E poi, il vero asso nella manica, quello che ha fatto tremare le fondamenta dell’ecosistema digitale globale. La sorpresa che ha lasciato tutti senza fiato è arrivata dal palco principale: la prima edizione saudita del We Make Future che si terrà a Riyadh dall’8 al 10 dicembre 2026!
Non una semplice espansione geografica ma una vera e propria dichiarazione di guerra al localismo tecnologico. Il WMF accelera decisamente la sua internazionalizzazione, puntando dritto al cuore di uno dei mercati più strategici e in rapida crescita del pianeta.
Foto: Carlo Denza
Il sapore che resta e si rinnova
Con l’annuncio di Riyadh, We Make Future ha dimostrato di essere una piattaforma globale che collega culture, economie e visioni. L’atmosfera che si respira rievoca gli echi di un’epoca fondativa, proprio come nelle fiere tech anni Settanta dove, tra un mainframe e l’altro, si discuteva di sistemi come Unix.
È qui che, come una madeleine proustiana, ogni edizione del WMF mescola il sapore familiare di una community consolidata con l’innovazione radicale di sensazioni completamente nuove e inaspettate.
In tempi come questi, chi sa adattarsi per primo avrà un vantaggio competitivo notevole, e il WMF ha dimostrato di saper costruire attivamente l’avvenire portando la propria visione dall’Europa al Medio Oriente. Con l’edizione saudita, quel mondo è più grande, complesso e carico di prospettive che mai.
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A Torino sono nati i Pirati della Cultura: creiamo una via alternativa e sostenibile alla distribuzione dei libri
quotidianopiemontese.it/2025/0…
Come evitare che la distribuzione si mangi tutto il margine e far risparmiare piccoli editori e lettori Scopri i Pirati della Cultura: libri di qualità dai piccoli editori ai lettori, senza costi di distribuzione e con sconti reali per tutti.
Un libro per l'estate
Vorrei leggere un libro sulla meccanica quantistica per capirci PER DAVVERO qualcosina ma per farlo bisogna che veda qualche equazione perché le spiegazioni qualitative non mi bastano più.
Quindi, mi servirebbe un libro che sia più dettagliato (anche più tecnico) di un libro divulgativo ma allo stesso tempo meno impegnativo di un testo universitario perché mi manca buona parte della matematica necessaria (sono ingegnere quindi arrivo fino ad Analisi II ma poi lì mi fermo).
Avete letto qualcosa che potrebbe fare al caso mio?
Ho visto che nella serie delle lezioni di Fisica di Feynman c'è un volume, il terzo, dedicato alla meccanica quantistica, l'avete letto? Può essere quello giusto?
("QED", di Feynman, l'ho già letto e ha cambiato il mio modo di guardare il mondo quando apro la finestra 😍)
#Fisica #fisicaDelleParticelle #meccanicaquantistica #scienza
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Berliner Datenschutzbehörde prüft: Immobilienplattform trainierte heimlich KI-Modell mit Kundenmails
Flopped Humane “AI Pin” Gets an Experimental SDK
The Humane AI Pin was ambitious, expensive, and failed to captivate people between its launch and shutdown shortly after. While the units do contain some interesting elements like the embedded projector, it’s all locked down tight, and the cloud services that tie it all together no longer exist. The devices technically still work, they just can’t do much of anything.The Humane AI Pin had some bold ideas, like an embedded projector. (Image credit: Humane)
Since then, developers like [Adam Gastineau] have been hard at work turning the device into an experimental development platform: PenumbraOS, which provides a means to allow “untrusted” applications to perform privileged operations.
As announced earlier this month on social media, the experimental SDK lets developers treat the pin as a mostly normal Android device, with the addition of a modular, user-facing assistant app called MABL. [Adam] stresses that this is all highly experimental and has a way to go before it is useful in a user-facing sort of way, but there is absolutely a workable architecture.
When the Humane AI Pin launched, it aimed to compete with smartphones but failed to impress much of anyone. As a result, things folded in record time. Humane’s founders took jobs at HP and buyers were left with expensive paperweights due to the highly restrictive design.
Thankfully, a load of reverse engineering has laid the path to getting some new life out of these ambitious devices. The project could sure use help from anyone willing to pitch in, so if that’s up your alley be sure to join the project; you’ll be in good company.
Through the Spyglass: The Big Legacy of Robert Smalls
Freedom isn’t free.
Perhaps you’ve heard that before. If you grew up in the United States, you’ve certainly heard that said once or twice in your lifetime. Hell, maybe you’ve said it.
Freedom isn’t free.
Have you ever really thought about that phrase? It has a nice ring to it, but what does it mean exactly?
Freedom isn’t free.
In the United States, we often celebrate the Fourth of July as our Independence Day. We proclaimed our independence from Great Britain and, from that day forward, the rebellion became a revolution with a purpose: freedom from the crown.
July 4th, 1776 is not actually the day freedom was achieved, however. September 3rd, 1783 was the day Great Britain signed the Treaty of Paris, which recognized and granted the Thirteen Colonies their independence after their eight-year-long fight for freedom. Even then, it wouldn’t be ratified until May 12, 1784, which is over nine years removed from the Battles of Concord and Lexington.
Freedom isn’t free.
But with all that being said, none of those dates actually represent “freedom” in its purest, most unadulterated form. That day is June 19th, 1865. 160 years ago today.
Now this is not an article about Juneteenth. This is an article posted on the date of Juneteenth to drive home the point of the article.
Freedom isn’t free.
The American Civil War is the United States of America’s defining tragedy of the 19th century. Brother versus brother, bloodshed and battles to maintain bondage. While I do believe it is fascinating to research the War Between the States, I also find very little honor in the conflict. I find it more tragic than anything else.
But in the American Civil War, comes a story of a man so remarkable, so brave, that I can’t help but marvel in awe when I think about it.
This is about Robert Smalls, the man who was born a slave and sailed his way to freedom.
Freedom isn’t free.
Robert Smalls was born in a cabin behind his slavemaster’s house at 511 Prince Street in Beaufort, South Carolina. At age 12, he was sent to Charleston to labor. It was there that he was introduced to working on the docks and wharves, where after years of work, the still-enslaved Smalls became a wheelman (a helmsman without the proper title) of the CSS Planter.
Robert Smalls would gain invaluable experience that would directly benefit him on what would be the most important day of his life: May 12th, 1862.
Freedom isn’t free.
Smalls, having spent his time studying the Captain’s signals and mannerisms, hatched a plan to escape. Then, on the night of May 12th, the ship’s white crew left Smalls and other slaves in charge while the crew spent the night ashore.
Smalls, knowing this would be the opportunity, asked if the families of the slaves could visit while the crew was ashore. With that permission granted, the life or death plan went into action.
Robert Smalls, when the time became opportune, disguised himself in the Captain’s clothing and hat, mimicking his mannerisms and signals. Having been able to pass not one, but four checkpoints, Smalls, the other enslaved people and their families sailed toward the Union blockade. Still flying high on the Planter, they removed the Confederate flag and replaced it with a white bedsheet; this crew of Pirates had successfully sailed their way to freedom.
“I am delivering this war material including these cannons and I think [President] Lincoln can put them to good use,” is reportedly the words uttered by Smalls upon the surrender of the ship.
Freedom isn’t free.
For Smalls and the families he helped escape that night, freedom had come. But freedom in this country was not accomplished with men and women still in bondage; and for Smalls: the fight wasn’t over yet either.
For his bravery and deliverance of the CSS Planter, Robert Smalls was named the first black Captain of the US Navy, became an overnight sensation in the Union and a pariah in the Confederacy. The bounty on the life of Robert Smalls from the Richmond government nearly half of what the D.C. government valued the Planter at.
During the war, Smalls would captain the now USS Planter in battle against the Confederacy. The man who was sent to involuntary service and bondage aboard this ship was now the man commanding it.
It was Smalls and his actions that convinced Lincoln to allow freedmen to fight for the Union cause. If the North’s purpose was to maintain the Union when the war first broke out, it was the actions of Smalls and the bravery of many free black soldiers that turned the purpose of the war into preserving the Union and abolishing slavery where it remained.
It was on New Year’s Day, January 1st, 1863, did President Lincoln issue the Emancipation Proclamation, declaring all enslaved peoples within the rebelling states to be free. But that news didn’t reach everyone quite as quick.
It wouldn’t be until June 19th, 1865, 160 years ago today, that the final people in bondage were told about their freedom. It would be June 19th that marked the day that, finally, 90 years removed from the Revolution against Great Britain could it be stated: All citizens are free.
Freedom isn’t free.
The United States Pirate Party, as part of our platform, advocates for self-determination. As outlined in our platform: “We advocate for the right to free association and self-determination. People living in a political entity should have the right to maintain, alter or conclude their relationship to larger entities, or join in union, if it is the will of the people.”
People have asked members of the party how they feel about the confederacy when this point is brought up, asking if we would support their calls and desire for secession.
The answer is “no”.
The CSA was a slaver nation. So long as folks were held in bondage, then “people living in a political entity” doesn’t apply to all people of the Confederacy, and thus the CSA is not something the US Pirate Party supports. We support the will of the people.
What Robert Smalls did, not only for himself and the people he saved, is nothing short of heroic. The Union was the freedom that wouldn’t come free, and Smalls sailed straight to it. People look back on the Civil War and remember the heroes of the Union Army and occasionally get caught up in the Grants or Shermans or some might focus on the Lees or Jacksons. But today, on the day that marks freedom for all of us in the United States, we remember Captain Smalls.
Robert Smalls would go on to become one of the most important and influential politicians of the Reconstruction era and in South Carolina. He would return to Beaufort to purchase his new home: 511 Prince Street. The home he was once a slave in was now the home he owned.
It is on this day we should take the time to remember that freedom, something that we associate with the United States, wasn’t simply granted to us on the July 4th, 1776. It is important to remember not everyone was freed on New Year’s Day, 1863. It is today, June 19th, that deserves the name “Freedom Day”.
So in honor of Robert Smalls, his bravery and the struggles many in this country had to face just to be considered free citizens, we must not only remember, but never forget.
Freedom isn’t free.
Bluesky accoglie, verifica e ospita apertamente i resoconti di importanti politici di estrema destra. Il vicepresidente di Trump, Vance, è ora su Bluesky:
bsky.app/profile/jd-vance-1.bs…
"Diamo il benvenuto al Vicepresidente alla conversazione su Bluesky" (Bluesky nella sua e-mail a Fox News)
Altro 🚩: Bluesky è centralizzata, gestita da una società a scopo di lucro, il suo CEO ha un background nel settore blockchain ed è in parte di proprietà di VC e Blockchain Capital.
Bluesky sta seguendo esattamente la stessa strada del Nazi Bar di Twitter.
Il post di @Fedi.Tips
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Le falle del Gps e la risposta della Cina: s’intensifica la ricerca di alternative anche in Ue
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il supporto negato all’intelligence ucraina da parte di Trump si ripercuote anche sulla difesa del Global positioning system (Gps). Dai Paesi europei alla Cina, si cercano alternative per maggiore
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Facebook: password addio, arrivano le più sicure passkey su Android e iOS
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Meta ha annunciato l'introduzione del supporto per le passkey sulle applicazioni mobili per Android e iOS di Facebook: l’obiettivo è rendere l'accesso più semplice e più sicuro, sostituendo finalmente le password fin troppo vulnerabili. Ecco che c’è da sapere
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Come il wargaming aiuta a decidere in guerra. La visione della Marina Militare
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
"Nelle operazioni militari, la capacità nel prendere decisioni è fondamentale: decidere rapidamente e bene permette di mantenere l’iniziativa e costringere l’avversario a
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Staatstrojaner und Registrierungspflicht: Was die Regierung in Österreich plant
Autonomia o irrilevanza. La sfida strategica dell’Europa nella nuova era nucleare secondo Preziosa
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il confronto tra Iran e Israele, sostenuto dalla proiezione tecnologica e strategica americana, non rappresenta solo un conflitto regionale: è il primo banco di prova concreto della nuova era nucleare e multipolare. Tuttavia, l’insegnamento che l’Europa deve trarne va ben
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Cosa funziona per evitare i furti in casa? I consigli della Rete Europea di Prevenzione
L'EUCPN è la Rete Europea per la Prevenzione della Criminalità. La Rete mira a collegare i livelli locale, nazionale ed europeo e a promuovere la conoscenza e le pratiche di prevenzione della criminalità tra gli Stati membri dell' #UE.
Dal 2019, la Rete europea di prevenzione della criminalità (#EUCPN) e diversi paesi europei hanno organizzato il Focus Day dell’UE dedicato ai furti con scasso nelle abitazioni.
La sesta edizione dell'EU Focus Day sui furti in casa si è svolta il 18 giugno 2025.
Con una campagna di prevenzione e iniziative locali, l'EUCPN, diversi paesi europei, Europol e la Commissione europea mirano a intensificare la lotta contro questo reato, informando i cittadini sulla possibilità di proteggere la propria abitazione dai furti.
I reati contro la proprietà, e più specificamente i furti con scasso, colpiscono molti cittadini europei. Fortunatamente, i furti con scasso sono prevenibili e non devono essere costosi! La ricerca dimostra chiaramente l'efficacia di serrature migliorate per porte e finestre o di luci esterne che si accendono quando i sensori rilevano movimento e fulmini interni con timer. Queste misure aumentano il rischio di essere scoperti e/o lo sforzo necessario per entrare in un'abitazione. Queste misure di sicurezza migliorate hanno prevenuto un gran numero di reati e hanno portato a un reale calo della criminalità. La morale per chi si occupa della prevenzione dei reati, tuttavia, non è quella di sedersi e rilassarsi. Al contrario! Molte persone sono ancora vittime di furti con scasso. Ecco perché 22 paesi europei, uniti nell'EUCPN (European Crime Prevention Network) e nell'EMPACT, hanno unito le forze per lanciare questa iniziativa.
La campagna di prevenzione #StopDomesticBurglaries si compone di un poster, un volantino, tre brevi post intranet, uno spot radiofonico e un filmato. Il filmato include iniziative degli Stati membri e ispira i partner nazionali a partecipare a questa iniziativa. L'EUCPN ha anche redatto il documento "Cosa funziona per prevenire i furti in casa?", per supportare gli stakeholder europei, nazionali e locali offrendo una panoramica delle iniziative che potrebbero, o meno, essere efficaci per prevenire i furti in casa. Il documento in italiano è visionabile escaricabile qui eucpn.org/sites/default/files/…
Quest'anno la campagna si è concentrata sull'informare i cittadini che possono proteggere la propria casa dai furti in casa e che non deve essere costoso. L'utilizzo di serrature robuste per porte, illuminazione esterna con sensore, serrature robuste per finestre e illuminazione interna con timer rappresenta la combinazione più efficace per prevenire i furti in casa.
I 22 paesi europei partecipanti nel 2025 sono stati Albania, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Ucraina e Regno Unito.
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CSAM: Ministerien verrühren „Löschen statt Sperren“ mit Vorratsdatenspeicherung
Segmentazione di rete, per una difesa cyber proattiva e sartoriale
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Le reti piatte, prive di barriere interne, sono terreno fertile per la diffusione rapida di malware, ransomware e minacce APT. Ecco come l'uso combinato di Vlan, subnetting e firewall permette di implementare la segmentazione della rete
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freezonemagazine.com/news/anto…
La Antone’s Records compie 50 anni quest’anno, e per celebrarne la ricorrenza questa pubblicazione appare un po come “l‘ultimo vero album di Texas Blues”. L’album presenta un sorprendente assortimento di artisti che coverizzano, suonano e reinterpretano un catalogo di canzoni classiche del blues. Registrato
Perché xAi di Musk ha bisogno di tanti soldi
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xAi, la startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, sta cercando di raccogliere nuovi finanziamenti per 4,3 miliardi di dollari, in aggiunta a un'operazione sul debito da 5 miliardi. L'azienda spende 1 miliardo al mese, ma le entrate sono ancora
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Anubis Ransomware: Ora Distrugge i File! Se non paghi e non li cacci dalla rete, cancellano tutto
Il ransomware Anubis ha acquisito la funzionalità di cancellazione dei dati ed è ora in grado di distruggere i file presi di mira.
Anubis è stato individuato per la prima volta dagli specialisti della sicurezza informatica nel dicembre 2024 e ha iniziato a mostrare attività all’inizio di quest’anno. Come riportato all’epoca dagli analisti di F6, i creatori di Anubis offrivano ai loro partner tre diversi schemi di attacco: Anubis Ransomware, Anubis Data Ransom e Access Monetization. Di conseguenza, i partner del gruppo potevano ricevere fino all’80% dei “ricavi” ottenuti tramite gli attacchi.
Come hanno ora segnalato gli esperti di Trend Micro, gli autori di Anubis stanno attivamente migliorando il loro malware e lavorando all’aggiunta di nuove funzionalità, una delle quali è la funzione di distruzione dei file.
I ricercatori ritengono che la funzionalità di cancellazione dei dati, recentemente introdotta, venga utilizzata per esercitare ulteriore pressione sulle vittime affinché paghino più rapidamente anziché ritardare o ignorare le negoziazioni con gli aggressori.
Anubis è molto diverso dagli altri RaaS e utilizza una funzionalità di distruzione dei file progettata per ostacolare qualsiasi tentativo di recupero anche dopo la crittografia
spiega Trend Micro. “Questa tattica distruttiva aumenta la pressione sulle vittime e aumenta la posta in gioco di un attacco già devastante.”
Il wiper viene attivato utilizzando il parametro della riga di comando /WIPEMODE, che richiede l’autenticazione basata su chiave. Una volta attivato, tutto il contenuto dei file viene cancellato, le loro dimensioni vengono ridotte a 0 KB e i nomi e la struttura rimangono intatti. In altre parole, la vittima sarà ancora in grado di visualizzare tutti i file, ma il loro contenuto verrà distrutto in modo irreversibile e il ripristino sarà impossibile.
L’analisi di Trend Micro ha inoltre dimostrato che Anubis supporta diversi comandi al momento dell’avvio, tra cui comandi di escalation dei privilegi, l’esclusione di determinate directory e la specifica di percorsi di destinazione per la crittografia. Inoltre, il malware elimina le copie shadow del volume e termina processi e servizi che potrebbero interferire con il ransomware.
Viene utilizzato ancora ECIES (un algoritmo di crittografia basato su curve ellittiche), il che è piuttosto raro. Nel loro rapporto, gli esperti sottolineano la somiglianza di questa implementazione con i malware EvilByte e Prince.
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Iron Nitride Permanent Magnets Made With DIY Ball Mill
Creating strong permanent magnets without using so-called rare earth elements is an ongoing topic of research. An interesting contestant here are iron nitride magnets (α”-Fe16N2), which have the potential to create permanents magnets on-par with with neodymium (Nd2Fe14B) magnets. The challenging aspect with Fe-N magnets is their manufacturing, with recently [Ben Krasnow] giving it a shot over at the [Applied Science] YouTube channel following the method in a 2016 scientific paper by [Yanfeng Jiang] et al. in Advanced Engineering Materials.
This approach uses a ball mill (like [Ben]’s planetary version) with ammonium nitrate (NH4NO3) as the nitrogen source along with iron. After many hours of milling a significant part of the material is expected to have taken on the α”-Fe16N2 phase, after which shock compaction is applied to create a bulk magnet. After the ball mill grinding, [Ben] used a kiln at 200°C for a day to fix the desired phase. Instead of shock compaction, casting in epoxy was used as alternative.
We have covered Fe-N magnets before, along with the promises they hold. As one can see in [Ben]’s video, oxidation is a big problem, with the typical sintering as with other magnet types not possible either. Ultimately this led to the resulting magnet being fairly weak, with a DIY magnetometer used to determine the strength of the created magnet.
Interestingly, there’s a much newer paper by [Tetsuji Saito] et al. from 2024 in Metals that does use sintering, specifically spark plasma sintering with dynamic compression (SPS-DC). SPS-DC can be done at fairly low temperatures (373 – 573 K, or 99.85 – 299.85 °C), producing much stronger magnets than [Ben] accomplished.
Although Fe-N magnets hold a lot of promise, they have lower coercivity. This means that they demagnetize easier, which is another aspect that weighs against them. For now it would seem that we aren’t quite ready to say farewell to Nd-Fe-B magnets.
youtube.com/embed/M6XIgdS1rzs?…
Passare a Windows 11 è più semplice con Windows Migration. La fine di Windows 10 è già arrivata
Integrato in Windows Backup, consente di abbandonare l'edizione 10 e trasferire dati e impostazioni. (ZEUS News)ZEUS News
informapirata ⁂ reshared this.
Perché il ceo di Spotify investe sulla startup della difesa tedesca Helsing?
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La startup tedesca della difesa Helsing ha raccolto 600 milioni di euro nell'ultimo round di investimenti guidatO da Prima materia, la società di investimento di Daniel Ek,
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#Maturità2025, la chiave ministeriale per aprire il plico telematico della seconda prova scritta, è disponibile sul sito del #MIM.
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#Maturità2025, la chiave ministeriale per aprire il plico telematico della seconda prova scritta, è disponibile sul sito del #MIM. La trovate qui ▶️ https://www.mim.gov.it/web/guest/-/esami-di-stato-seconda-prova-scritta #MIMaturoTelegram
Il mercato premia Amd nella sfida a Nvidia sull’intelligenza artificiale
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Le nuove tecnologie per l'intelligenza artificiale presentate da Amd convincono il mercato: la società di semiconduttori guidata da Lisa Su schizza in borsa e rafforza la sua posizione nei confronti di startmag.it/innovazione/amd-he…
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Preludio al ransomware: In vendita gli accessi a un’azienda italiana del settore retail di gioielli e orologi
Nel noto marketplace underground Exploit.in, il threat actor chestniybro ha messo all’asta un accesso RDP a una non meglio identificata azienda italiana operante nel settore retail di gioielli e orologi.
Secondo il post pubblicato dal venditore, l’azienda presenta un fatturato superiore ai 20 milioni di dollari, impiega oltre 250 dipendenti, e protegge la propria infrastruttura con l’antivirus CrowdStrike Falcon, uno dei più noti strumenti EDR in ambito enterprise.
Inoltre, l’infrastruttura tecnica compromessa sarebbe composta da più di 350 host distribuiti su 5 data center, un dato che lascia intuire una realtà aziendale di dimensioni non trascurabili.
L’accesso offerto è di tipo RDP con privilegi di Domain User, il che lo rende potenzialmente utile a gruppi ransomware per movimenti laterali o escalation di privilegi. Il prezzo di partenza dell’asta è 1.000 dollari, con rilanci da 100 e un “Buy Now” a 1.400 dollari.
Non è la prima volta che aziende italiane finiscono nel mirino dei cyber criminali. In passato abbiamo documentato la vendita di accessi simili a realtà dei settori industriale, logistico e sanitario. Tuttavia, l’interesse verso il mondo del retail di fascia alta evidenzia una diversificazione degli obiettivi da parte dei threat actors, forse attratti dal valore dei dati, dalle potenziali frodi finanziarie o dalla capacità di pagare riscatti.
La presenza di una soluzione EDR avanzata come CrowdStrike Falcon non ha impedito la compromissione, il che potrebbe indicare una cattiva configurazione, l’assenza di segmentazione di rete o l’uso di credenziali valide ottenute tramite phishing, infostealer o insider.
Secondo i dati disponibili, l’account chestniybro è attivo dal 2017, ha pubblicato 13 post ed è identificato con il badge “Autogarant 1”, ovvero una vendita andata a buon fine con garanzia del servizio escrow del forum, elemento che potrebbe incentivare l’acquisto da parte di attori ransomware-as-a-service. Degno di nota anche il fatto che, negli ultimi giorni, lo stesso utente ha messo in vendita ben otto accessi analoghi riferiti ad aziende di diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Australia
Questa ennesima vendita di accessi a infrastrutture italiane evidenzia come il mercato dell’inizial access sia ormai una componente chiave dell’ecosistema cyber criminale. Monitorare queste attività, intervenire rapidamente su eventuali segnali di compromissione e rafforzare le difese proattive rimane essenziale per proteggere il tessuto economico nazionale.
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Implementazione di Modelli Multimodali con LLaVA
Negli ultimi due anni ho lavorato principalmente con large language models, occupandomi di training, fine-tuning, prompting e così via, poiché era molto richiesto dal mercato e dagli utenti. Ma credo che gli LLM che lavorano principalmente con il testo siano solo l’inizio della GenAI. A un certo punto, tutti vorranno un’AI fisica, in cui i modelli possano vedere, sentire, percepire e ragionare in modo più concreto e umano.
Quindi iniziamo con la multimodalità. In questo notebook introduco LLaVA, un’architettura in grado di interpretare sia immagini che testo per generare risposte multimodali.
In questo tutorial utilizzeremo componenti più leggeri, adatti a far girare il notebook in un ambiente gratuito come Google Colab.
I componenti che utilizzeremo sono:
1️⃣ CLIP-ViT B/32 come image encoder
2️⃣ TinyLlama-1.1B come language model
3️⃣ Un MLP adapter a 2 layer per collegare i due modelli
Dal paper Visual Instruction Tuning (NeurIPS 2023)
Setup
Prima di inziare a scrivere codice dobbiamo creare il nostro environment.
Installiamo e importiamo le librerie necessarie.
!pip install -U datasets
import json
from pathlib import Path
import requests
import safetensors
import torch
from datasets import load_dataset
from huggingface_hub import hf_hub_download
from PIL import Image
from transformers import (
AutoConfig,
AutoTokenizer,
LlamaTokenizer,
LlavaConfig,
LlavaForConditionalGeneration,
LlavaProcessor,
Seq2SeqTrainer,
Seq2SeqTrainingArguments,
)
from transformers.models.clip.modeling_clip import CLIPVisionModel
from transformers.models.clip.image_processing_clip import CLIPImageProcessor
Download dei componenti pre-addestrati
Il nostro modello LLaVA sarà composto da :
- Un encoder pre-addestrato CLIP openai/clip-vit-base-patch32
- Un decoder pre-addestrato Tiny LLaMA TinyLlama/TinyLlama-1.1B-Chat-v1.0
- Due layer MLP tra i due che usiamo per il mapping delle dimensioni
vision_backbone_name = "openai/clip-vit-base-patch32"
text_backbone_name = "TinyLlama/TinyLlama-1.1B-Chat-v1.0"
_ = hf_hub_download(
vision_backbone_name, filename="pytorch_model.bin", local_dir="/content"
)
_ = hf_hub_download(
text_backbone_name, filename="model.safetensors", local_dir="/content"
)
Modello
Instanziamo un nuovo modello LLaVA
vision_config = AutoConfig.from_pretrained(vision_backbone_name).vision_config
text_config = AutoConfig.from_pretrained(text_backbone_name)
llava_config = LlavaConfig(vision_config=vision_config, text_config=text_config)
model = LlavaForConditionalGeneration(llava_config).cuda()
model
E’ ora di fare qualche modifica interna al nostro modello
In precedenza abbiamo detto che è possibile costruire un modello LLaVA partendo da un image encoder pre-addestrato e un LLM pre-addestrato. Facciamolo davvero!
Il modello originale di LLaVA è inizializzato a partire da un CLIP-ViT L/14 e un Vicuna v1.5 7B. Per rendere il tutto più gestibile con le risorse offerte dal piano gratuito di Google Colab, utilizzeremo invece un CLIP-ViT B/16 e un TinyLlama 1.1B.
L’unico componente che addestreremo sarà un MLP adapter a 2 layer che collega i due modelli.
def load_weights(path_to_weights: str):
if path_to_weights.endswith(".safetensors"):
return load_safetensors_weights(path_to_weights)
elif path_to_weights.endswith(".bin"):
return load_bin_weights(path_to_weights)
else:
raise ValueError(f"Unsupported weights file: {path_to_weights}")
def load_bin_weights(path_to_weights: str):
return torch.load(path_to_weights, weights_only=True)
def load_safetensors_weights(path_to_weights: str):
return safetensors.torch.load_file(path_to_weights)
vision_backbone_state_dict = load_weights("/content/pytorch_model.bin")
text_backbone_state_dict = load_weights("/content/model.safetensors")
Iniettiamo i pesi del vision backbone nel modello 💉
incompatible_keys = model.vision_tower.load_state_dict(
vision_backbone_state_dict, strict=False
)
assert len(incompatible_keys.missing_keys) == 0, (
f"Missing keys in state dict: {incompatible_keys.missing_keys}"
)
incompatible_keys.unexpected_keys
Iniettiamo i pesi del text backbone nel modello 💉
incompatible_keys = model.language_model.load_state_dict(
text_backbone_state_dict, strict=True
)
Congeliamo i componenti pre-addestrati ❄️
_ = model.vision_tower.requires_grad_(False)
_ = model.language_model.requires_grad_(False)
def count_parameters(model, trainable_only=False):
return sum(
p.numel()
for p in model.parameters()
if not trainable_only or p.requires_grad
)
print(f"Total parameters: {count_parameters(model)}")
print(f"Trainable parameters: {count_parameters(model, trainable_only=True)}")
Processor
tokenizer = LlamaTokenizer.from_pretrained(
text_backbone_name, additional_special_tokens=["", ""]
)
tokenizer.pad_token_id = 32001
Qui sotto è mostrato il formato che useremo per interagire con il nostro modello LLaVA.
La prima parte è il cosiddetto system prompt, che contiene linee guida generali su come il modello dovrebbe rispondere all’utente.
La seconda parte è un Jinja template (fondamentalmente codice) che determina come viene resa la conversazione a partire da un input strutturato (vedi esempio sotto).
LLAVA_CHAT_TEMPLATE = (
"A chat between a curious user and an artificial intelligence assistant. The assistant gives helpful, detailed, and polite answers to the user's questions. "
"{% for message in messages %}{% if message['role'] == 'user' %}USER: {% else %}ASSISTANT: {% endif %}{% for item in message['content'] %}{% if item['type'] == 'text' %}{{ item['text'] }}{% elif item['type'] == 'image' %}{% endif %}{% endfor %}{% if message['role'] == 'user' %} {% else %}{{eos_token}}{% endif %}{% endfor %}"
)
tokenizer.chat_template = LLAVA_CHAT_TEMPLATE
sample_messages = [
{
"content": [
{
"index": 0,
"text": None,
"type": "image"
},
{
"index": None,
"text": "\nWhat potential activities might be popular at this location?",
"type": "text"
}
],
"role": "user"
},
{
"content": [
{
"index": None,
"text": (
"At this location, with a sandy path leading to the ocean where multiple boats, including "
"sailboats, are moored, popular activities might include boating, sailing, swimming, and "
"beachcombing. Additionally, the sandy path and shoreline provide an ideal setting for leisurely "
"strolls and picnics, while the ocean view offers a serene environment for relaxation and "
"photography. Depending on the specific area and available facilities, other water sports such as "
"kayaking, paddleboarding, and snorkeling could also be prevalent."
),
"type": "text"
}
],
"role": "assistant"
}
]
tokenizer.apply_chat_template(
sample_messages, tokenize=False, add_generation_prompt=False
)
processor = LlavaProcessor(
image_processor=CLIPImageProcessor.from_pretrained(vision_backbone_name),
tokenizer=tokenizer,
patch_size=model.config.vision_config.patch_size,
)
processor.chat_template = LLAVA_CHAT_TEMPLATE
model.resize_token_embeddings(len(tokenizer), pad_to_multiple_of=8)
Dataset
train_dataset = load_dataset(
"HuggingFaceH4/llava-instruct-mix-vsft", split="train", streaming=True
)
Come sono fatti in nostri dati di training?
next(iter(train_dataset))
Come creiamo un batch di esempio?
def get_data_collator(processor, ignore_index):
def collate_examples(examples):
# Extract texts and images from the raw examples
texts =
[] images =
[] for example in examples:
messages = example["messages"]
text = processor.tokenizer.apply_chat_template(
messages, tokenize=False, add_generation_prompt=False
)
texts.append(text)
images.append(example["images"][0])
# Process the inputs (tokenize text and transform images)
batch = processor(texts, images, return_tensors="pt", padding=True)
# Create labels
labels = batch["input_ids"].clone()
if processor.tokenizer.pad_token_id is not None:
labels[labels == processor.tokenizer.pad_token_id] = ignore_index
batch["labels"] = labels
return batch
return collate_examples
# NOTE: this does a bit more than a collate function should...
Training
args = Seq2SeqTrainingArguments(
output_dir="/content/training_output",
per_device_train_batch_size=2,
gradient_accumulation_steps=4,
learning_rate=2e-4,
max_steps=350,
lr_scheduler_type="cosine_with_min_lr",
lr_scheduler_kwargs={"min_lr": 2e-5},
warmup_ratio=0.05,
logging_strategy="steps",
logging_steps=5,
fp16=True,
remove_unused_columns=False, # Important!
optim="adamw_torch",
report_to="none",
save_strategy="no", # let's not save the checkpoint to disk, otherwise it'll take 5 mins
)
trainer = Seq2SeqTrainer(
model=model,
args=args,
data_collator=get_data_collator(
processor, ignore_index=model.config.ignore_index,
),
train_dataset=train_dataset,
)
trainer.train()
Inferenza
È importante notare che, per garantire che l’inferenza funzioni come previsto, bisognerebbe utilizzare modelli più pesanti e addestrare per un periodo di tempo più lungo.
Useremo questa immagine per l’inferenza:
conversation = [
{
"content": [
{
"type": "image"
},
{
"text": "\nWhat is represented in the image?",
"type": "text"
}
],
"role": "user"
}
]
image_url = "https://llava-vl.github.io/static/images/monalisa.jpg"
inputs_for_generation = processor(
images=Image.open(requests.get(image_url, stream=True).raw),
text=processor.apply_chat_template(conversation, add_generation_prompt=True),
return_tensors="pt",
)
inputs_for_generation = inputs_for_generation.to(device=model.device)
output = trainer.model.generate(
**inputs_for_generation, max_new_tokens=200, do_sample=False
)
print(processor.decode(output[0], skip_special_tokens=True))
Miglioramenti possibili
- Utilizza un image encoder più grande (es. CLIP-ViT Large) e un LLM più potente (es. Llama 3.1 8B)
- Allena il modello più a lungo. Serve tempo affinché il modello impari a seguire le istruzioni in presenza di image features
- Segui la procedura di addestramento multi-stadio adottata dal LLaVA originale:
- Stage 1: Pre-training for Feature Alignment → addestra il modello su dati di istruzioni a singola interazione, dove viene chiesto di descrivere brevemente l’immagine. Image encoder e LLM sono congelati ❄️
- Stage 2: Fine-tuning End-to-End → addestra il modello su dati di istruzioni multi-turno. Solo l’image encoder rimane congelato ❄️
🔗 Demo funzionante: huggingface.co/spaces/badayvedat/LLaVA
Conclusioni
Penso che questo piccolo progetto sia interessante per capire meglio come funzionano i modelli multimodali come LLaVA. Anche se abbiamo utilizzato modelli più piccoli, l’idea principale rimane la stessa: combinare visione e linguaggio in un unico sistema capace di comprendere le immagini e parlarne.
Ovviamente, i risultati ottenuti in questo toy example non sono particolarmente buoni, c’è molto margine di miglioramento. Ma far funzionare LLaVA in un ambiente con risorse limitate è già di per sé una bella sfida.
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#Iran, obiettivo BRICS
Iran, obiettivo BRICS
Donald Trump ha scaricato la consueta dose di minacce, promesse ed avvertenze all’indirizzo dell’Iran e dei suoi amici. Agli ayatollah ha chiesto una “resa incondizionata”, nemmeno fosse immerso in un film di cappa e spade.www.altrenotizie.org
Gas Burner Reuses Printer Nozzle For Metalwork
Even if you don’t cast or forge metal yourself, you’re probably aware that you need to get the material very, very hot to make that happen. While some smiths might still stoke coal fires, that’s a minority taste these days; most, like [mikeandmertle] use gas burners to generate the heat. Tired of expensive burners or finicky DIY options [mikeandmertle] built their own Better Burner out of easily-available parts.
Everything you need to make this burner comes from the hardware store: threaded iron pipes of various sizes, hoses and adapters– except for one key piece: a 3D printer nozzle. The nozzle is used here as the all-important gas jet that introduces flammable gas into the burner’s mixing chamber. A demo video below shows it running with a 0.3mm nozzle, which looks like it is putting out some serious heat, but [mikeandmertle] found that could go out if the breather was opened too wide (allowing too much air in the mixture). Eventually he settled on a 0.4mm nozzle, at least for the LPG that is common down under. If one was to try this with propane, their mileage would differ.
That’s the great thing about using printer nozzles, though: with a tapped M6 hole on the cap of the gas pipe serving as intake, one can quickly and easily swap jets without worrying about re-boring. Printer nozzles are machined to reasonable accuracy and you can get a variety pack with all available sizes (including ones so small you’re probably better off using resin) very cheaply.
These sorts of use-what-you-have-on-hand hacks seem to be [mikeandmertle]’s specialty– we’ve seen their PVC thumb nut and their very simple mostly-wooden wood lathe here before.
youtube.com/embed/SpwoR4yHE8U?…
Allarme NetScaler ADC e Gateway: Due bug gravi mettono a rischio le aziende in tutto il mondo
Due gravi vulnerabilità di sicurezza sono state individuate nei dispositivi NetScaler ADC e NetScaler Gateway (precedentemente noti come Citrix ADC e Gateway). Queste falle possono permettere a un attaccante di accedere a dati sensibili e compromettere l’infrastruttura di rete aziendale.
Il Cloud Software Group, sviluppatore di queste soluzioni, ha diffuso un avviso urgente invitando tutti i clienti ad aggiornare immediatamente i dispositivi interessati. Le vulnerabilità, catalogate come CVE-2025-5349 e CVE-2025-5777, hanno ricevuto punteggi CVSS di 8,7 e 9,3, indicando un livello di rischio critico.
Le vulnerabilità sono state scoperte tramite divulgazione responsabile da parte dei ricercatori di sicurezza di Positive Technologies e ITA MOD CERT (CERTDIFESA), che hanno collaborato con Cloud Software Group per proteggere i clienti prima della divulgazione al pubblico.
Cloud Software Group raccomanda vivamente ai clienti interessati di installare immediatamente le versioni aggiornate. L’azienda ha rilasciato versioni patchate, tra cui NetScaler ADC e Gateway 14.1-43.56, la versione 13.1-58.32 e i relativi aggiornamenti conformi allo standard FIPS.
Le falle di sicurezza interessano numerose versioni dei prodotti NetScaler attualmente in uso presso organizzazioni in tutto il mondo. Tra i sistemi vulnerabili figurano le versioni 14.1 (precedente alla 14.1-43.56) di NetScaler ADC e Gateway, la versione 13.1 (precedente alla 13.1-58.32) e diverse versioni conformi allo standard FIPS.
Particolarmente preoccupante è il fatto che le versioni 12.1 e 13.0 di NetScaler, ora designate come End of Life (EOL), rimangano vulnerabili e non siano disponibili patch di sicurezza. Anche le organizzazioni che utilizzano Secure Private Access in distribuzioni on-premise o ibride con istanze NetScaler sono a rischio e devono aggiornare immediatamente i propri sistemi.
Dopo il processo di aggiornamento, gli amministratori devono eseguire comandi specifici per terminare tutte le sessioni ICA e PCoIP attive su tutte le appliance NetScaler in coppie o cluster ad alta disponibilità. Ciò garantisce una protezione completa contro potenziali tentativi di exploit.
Le organizzazioni che utilizzano l’infrastruttura NetScaler dovrebbero dare priorità a questi aggiornamenti, data la natura critica di queste vulnerabilità e il loro potenziale di consentire l’accesso non autorizzato a dati aziendali sensibili e risorse di rete.
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Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
Unknown parent • •@romitaggio
È uno di quelli che avevo adocchiato...
Dici che vale eh?
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
Unknown parent • •@Comandante Virgola
È che io durante la settimana non riesco mai a liberarmi prima delle dieci di sera e a quell'ora anche una tabellina del tre può buttarti tra le braccia di Morfeo 😁
Max su Poliverso 🇪🇺🇮🇹
Unknown parent • •@romitaggio
Preso 😁