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NEC V20: The Original PC Processor Upgrade


In the early 1980s, there was the IBM PC, with its 4.77 MHz Intel 8088 processor. It was an unexpected hit for the company, and within a few years there were a host of competitors. Every self-respecting technology corporation wanted a piece of the action including processor manufacturers, and among those was NEC with their V20 chip and its V30 sibling. From the outside they were faster pin-compatible 8088 and 8086 clones, but internally they could also run both 8080 and 80186 code. [The Silicon Underground] has a look back at the V20, with some technical details, history, and its place as a PC upgrade.

For such a capable part it’s always been a surprise here that it didn’t take the world by storm, and the article sheds some light on this in the form of an Intel lawsuit that denied it a critical early market access. By the time it was available in quantity the PC world had moved on from the 8088, so we saw it in relatively few machines. It was a popular upgrade for those in the know back in the day though as it remains in 2025, and aside from its immediate speed boost there are a few tricks it lends to a classic PC clone. The version of DOS that underpinned Windows 95 won’t run on an 8086 or 8088 because it contains 8016 instructions, but a V20 can run it resulting in a much faster DOS experience. One to remember, if an early PC or clone cones your way.

Hungry for the good old days of DOS? You don’t need to find 80s hardware for that.


hackaday.com/2025/09/27/nec-v2…

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Concerto del centenario, Capo d’Orlando 27 Settembre 1925 / 2025, Orchestra Sinfonica Siciliana

@Politica interna, europea e internazionale

La Fondazione Luigi Einaudi ha collaborato con la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella all’organizzazione dell’evento. 27 settembre 2025, ore 20:45, Villa Piccolo a Capo d’Orlando (ME) Introduzione del Presidente



La Bce invita ad avere contanti: “Cruciali durante le crisi”. Quanti tenerne in casa?

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il contante è uno strumento “essenziale” per gestire i periodi di crisi, al punto che le autorità di diversi Paesi suggeriscono di “dotarsi di una riserva di contanti che consenta di effettuare gli acquisti essenziali per diversi giorni”: per esempio “le autorità di Paesi Bassi, Austria e Finlandia suggeriscono di detenere importi compresi approssimativamente fra 70 e 100 euro per ogni membro della famiglia, o sufficienti a coprire i bisogni essenziali per circa 72 ore”. A scriverlo è la Banca centrale Europa, nel suo bollettino economico, in cui è presente un’analisi titolata: “Keep calm and carry cash: indicazioni tratte da quattro crisi sul ruolo unico della moneta fisica”.

tg24.sky.it/economia/2025/09/2…

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in reply to The Pirate Post

io continuo a tifare un terzo circuito, da affiancare a Visa e a Mastercard, ma totalmente UE based.
Gli USA devono smetterla di dettare legge.
Hanno stufato e non da oggi.


Protecting the Developing Mind in a Digital Age: A Global Policy Imperative Di Thiagaraja, Newson & Swaminathan


Condiviso dall’utente Emilia su un gruppo telegram (DataKnightmare fan club) grazie per aver condiviso.

Thiagarajan, T. C., Newson, J. J., & Swaminathan, S. (2025). Protecting the Developing Mind in a Digital Age: A Global Policy Imperative. Journal of Human Development and Capabilities, 26(3), 493–504. doi.org/10.1080/19452829.2025.…



Papa Leone XIV ha chiamato don Marco Billeri, sacerdote della diocesi di San Miniato, come suo secondo segretario personale. Lo ha annunciato il vescovo di San Miniato, mons. Giovanni Paccosi, in una lettera alla diocesi. “Per la nostra diocesi – scrive – è un grande dono: pensare che un prete suo figlio possa sostenere così da vicino la missione di Pietro è qualcosa di inimmaginabile. Così è stato per me quando, mercoledì scorso, Papa Leone ha voluto chiedermi personalmente, per telefono, la disponibilità a lasciarlo partire. D’impeto gli ho detto: ‘Grazie, Santo Padre’. Certo, ho provato gioia e vertigine, pensando che don Marco da ora sarà nel cuore della Chiesa di Cristo, anche se questo implica per me rinunciare a un amico e a un collaboratore inestimabile”. Ordinato nel 2016, don Billeri ha poi conseguito il dottorato in Diritto canonico a Roma. È stato giudice presso il Tribunale ecclesiastico della Toscana, difensore del vincolo presso i tribunali di San Miniato e Volterra, cerimoniere vescovile e segretario del Consiglio presbiterale. Finora viceparroco della parrocchia dei Santi Stefano e Martino a San Miniato Basso, ora dovrà “affrontare una nuova tappa della sua vocazione, al servizio del Vicario di Cristo”. Il vescovo invita la diocesi a pregare per lui e per tutta la Chiesa diocesana, “per crescere, in questo legame ora ancora più stretto con il Papa e la Chiesa universale, nella coscienza della nostra missione”.

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Marro: liste d’attesa a Cuneo, continuate a segnalare


Liste d’attesa: mi sono arrivate molte segnalazioni di pazienti a cui sono stati dati appuntamenti per visite con orari impossibili e scritto “la data non è reale”.

È successo anche a te, in Piemonte o altrove? Scrivicelo! Nei messaggi o via mail su gruppo.avs@cr.piemonte.it.

Intanto la Regione ha bloccato il sistema, ma noi continuiamo a chiedere come funziona davvero il “modello Cuneo”: non è questa la sanità che vogliamo.

Guarda e condividi il video.

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Marro: cosa sta succedendo nella sanità cuneese? Facciamo chiarezza


Cosa sta succedendo nella sanità cuneese?

Facciamo chiarezza su liste di attesa, appuntamenti “fittizi” e dichiarazioni dell’assessore regionale.

È successo anche a voi che una visita risultasse prenotata nel cuore della notte, in attesa di avere il “vero” appuntamento? Mandateci le vostre segnalazioni sul tema all’indirizzo gruppo.avs@cr.piemonte.it o scrivendoci nei messaggi.

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Halima SWEET TOOTH


Entra nel club di Halima: entrata omaggio per i cuori spezzati, shot al latte caldo tutta la notte e un viaggio Brooklyn-Lagos-Londra per i primi in lista. Ah, e si balla. Tanto.


@halimabot
#pop #afropop #r&b #alternative #club #iyezine #inyoureyesezine #iyezine.com

iyezine.com/halima-sweet-tooth

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Castelnovo Monti, per Gaza


In dialogo con l’Assessora con delega ai Diritti e alla Pace del Comune di Castelnovo Monti, Silvia Dallaporta, abbiamo pensato che fosse opportuno sostenere i nostri cittadini e le nostre cittadine nel loro operato per sensibilizzare sulla Palestina, come già fanno da maggio ’25 con i “Sabati per Gaza”, e abbiamo pensato di farlo continuando la lettura di alcuni nomi dei bambini uccisi nel corso del Genocidio in atto prima di alcuni momenti culturali e non solo.

L’idea è quella che anche altri eventi possano prevedere momenti simili, ovviamente senza sentirsi costretti nel farlo, per non dissociarci mai dalla realtà che ci circonda.

Sicuramente ci sarà chi dirà: “Ma ci sono anche altre guerre in corso, perché non parlate mai di quelle?”.

Io rispondo che, purtroppo, Gaza è diventata il simbolo di tutte quelle guerre che vi sono nel mondo, un simbolo potente della debolezza dei governi, ma della forza dei popoli come costruttori di pace; è diventata un simbolo di immobilismo politico dettato dall’economia e al contempo di marcia unitaria dei popoli dettata dalla coscienza internazionale di non poter più accettare ipocrisia e diseguaglianze.
Uniti e unite sempre nella lotta e nella costruzione della giustizia, uniti e unite nel costruire un futuro concretamente migliore e di speranza.

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Thomas Predieri
Consigliere comunale di Possibile a Castelnovo Monti

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Bluetooth Earrings Pump Out The Tunes


When you think of a Bluetooth speaker, you’re probably picturing a roughly lunchbox-sized device that pumps out some decent volume for annoying fellow beachgoers, hikers, or public transport users. [Matt Frequencies] has developed something in an altogether different form factor—tiny Bluetooth speakers you can dangle from your earlobes! They’re called Earrays, and they’re awesome.

The build started with [Matt] harvesting circuit boards from a pair of off-the-shelf Bluetooth earbuds. These are tiny, and perfect for picking up a digital audio stream from a smartphone or other device, but they don’t have the grunt to drive powerful speakers. Thus, [Matt] hooked them up to a small Adafruit PAM8302A amplifier board, enabling them to drive some larger speaker drivers that you can actually hear from a distance. These were then installed in little 3D printed housings that are like a tiny version of the speaker arrays you might see hanging from the rigging at a major dance festival. Throw on a little earring hook, and you’ve got a pair of wearable Bluetooth speakers that are both functional, fashionable, and very audible!

[Matt] has continued to develop the project, even designing a matching pendant and a charging base to make them practical to use beyond a proof-of concept. Despite the weight of the included electronics, they’re perfectly wearable, as demonstrated by [DJ Kaizo Trap] modelling the hardware in the images seen here.

We’ve seen plenty of great LED earrings over the years, but very few jewelry projects in the audio space thus far. Perhaps that will change in future—if you pursue such goals, let us know!


hackaday.com/2025/09/27/blueto…



Miglioli: basta ipocrisie della destra su Israele e Palestina


Durante l’ultimo consiglio comunale a Reggio Emilia la destra ha presentato una mozione per togliere il riconoscimento del “primo tricolore” a Francesca Albanese.

Con Alessandro Miglioli abbiamo votato contro la mozione, che non è stata approvata.

Smascheriamo la loro l’ipocrisia.

Il governo italiano si muova in tutte le sedi istituzionali per porre fine al genocidio a Gaza.

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Nes four score e cartucce Soccer Gyromite Gremlins 2 - Questo è un post automatico da FediMercatino.it

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Lotto per Nes composto dal Four Score e tre cartucce: Soccer, Gyromite, Gremlins 2.
Condizioni buone in generale, non si vedono danni alle plastiche o etichette eccetto dei segni dovuti all'usura ed età. Il Four Score ha un angolo consumato che però non pregiudica la resistenza della custodia.
Non ho modo però di testare i giochi o il controller, perciò non posso offrire garanzie di funzionamento.

Posso scambiare anche con materiale per retrocomputing e retroconsolle (Commodore 64/128, zx spectrum, amiga, atari st, pc dos, sega megadrive).
Disponibile il ritiro in zona.

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@Il Mercatino del Fediverso 💵♻️



Si costruisca la “Piccola Pace” per giungere a concepire la “Grande Pace”. Questo potrebbe essere il riassunto di quanto uscito dai confronti con Giovani Costruttrici e Costruttori di Pace, di cui sono orgogliosamente parte, in questa quattro giorni svoltasi ad Assisi con il fine di organizzare la Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 12 ottobre di quest’anno, ma anche per organizzare i pensieri e le azioni di tutte e tutti noi come attivisti e attiviste per la Pace a cui ho partecipato come Consigliere comunale di Castelnovo Monti con delega alla Cultura, ai Diritti e alla Pace e come esponente di Possibile.

La mattina del 30 agosto sono intervenuto alla presenza di altri amministratori e amministratrici locali ricordando che il punto fondamentale per costruire la “Grande Pace”, quella tra stati, è necessario costruire anche la “Piccola Pace”, quella interna alle nostre comunità, siano esse un’aula scolastica o un Comune da amministrare.

Mi sono soffermato anche su una visione diversa delle città in cui viviamo, che spesso si rivelano essere il primo limite fisico al dialogo, per una mancanza di luoghi in cui poter avere uno scambio partecipativo e per come esse vengono ideate, con una sottesa discriminazione e ghettizzazione delle minoranze che crea aree di disagio e abbandono che portano alla creazione della violenza, la quale viene soppressa con ulteriore violenza.

Per creare la pace bisogna creare le condizioni fondamentali perché sia presente prima di tutto nelle nostre comunità e quindi adoperarsi per la giustizia sociale, perché tutti e tutte abbiano le stesse opportunità e gli stessi diritti civili, sociali e politici.

Infine, è fondamentale insistere sul rispetto del diritto internazionale, perché le Organizzazioni Internazionali oramai troppo spesso si trovano a spendere parole che si perdono nel vento contro le violenze nei conflitti. Una riforma profondamente democratica dell’ONU potrebbe dare più forza alla pace e alla giustizia.

Partecipiamo tutte e tutti il 12 ottobre alla Marcia per la Pace, perché il messaggio dev’essere chiaro al mondo intero: la Pace è un diritto di tutti e tutte, la guerra una scelta di pochi.

Thomas Predieri

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"Tutte le richieste devono essere approvate dalle autorità di Cipro e da quelle israeliane."

"il carico può essere trasportato a Cipro, dove viene esaminato, e poi diretto verso Ashdod, in Israele. Lì deve essere nuovamente approvato, poi l’organizzazione incaricata di ricevere il carico può decidere se portarlo lei stessa dentro la Striscia o affidarlo a un servizio di logistica coinvolto in questo processo. Tutto comunque passa in ultima analisi dalle autorità militari israeliane."

"Più in generale, tuttavia, dall’inizio dell’invasione Israele lascia passare soltanto una piccola quantità degli aiuti umanitari necessari per soddisfare le necessità delle persone nella Striscia di Gaza, che infatti da mesi stanno affrontando una carestia e condizioni di vita enormemente difficili."

se ho capito bene sarebbe come consegnare gli aiuti a israle, la nazione che volontariamente sta causando un genocidio e che vuole uccidere tutti i palestinesi, visto che secondo loro sono tutti terroristi evidentemente. anche i bambini.

non sembra una proposta sensata.

il "compromesso" consiste nel rinunciare alias affidarsi al buon cuore di israele, che come sappiamo non ha alcun buon cuore. visto che preferisce lo sterminio ad uno stato palestinese con cui trattare su basi paritarie.

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Mavis Staples- annunciato il nuovo album
freezonemagazine.com/news/mavi…
I giorni bui richiedono un amore feroce. E Mavis Staples, una delle figure più longeve della musica americana, lo sta dimostrando. Sad and Beautiful World è il quindicesimo album solista di un tesoro nazionale e talento multigenerazionale. Nel suo nuovo disco, Mavis è al nostro fianco di fronte a pericoli che conosce fin troppo bene, […]
L'articolo Mavis Staples- annunciato il


“La bellezza ritrovata”. Con questo titolo domani alle ore 16, nella Sala degli Svizzeri del Museo Pontificio Santa Casa di Loreto, sarà presentato l’intervento di restauro del dipinto “San Michele scaccia Lucifero” di Lorenzo Lotto.


Whither the Chip Shortage?


Do you remember the global chip shortage? Somehow it seems so long ago, but it’s not even really been three years yet. Somehow, I had entirely forgotten about it, until two random mentions about it popped up in short succession, and brought it all flooding back like a repressed bad dream.

Playing the role of the ghost-of-chip-shortage-past was a module for a pair of FPV goggles. There are three versions of the firmware available for download at the manufacturer’s website, and I had to figure out which I needed. I knew it wasn’t V1, because that was the buggy receiver PCB that I had just ordered the replacement for. So it was V2 or V3, but which?

Digging into it, V2 was the version that fixed the bug, and V3 was the redesign around a different microcontroller chip, because they couldn’t get the V2 one during the chip shortage.

I saw visions of desperate hackers learning new toolchains, searching for alternative parts, finding that they could get that one chip, but that there were only 20 of them left and they were selling for $30 instead of $1.30. I know a lot of you out there were designing through these tough couple years, and you’ve all probably got war stories.

And yet here we are, definitively post-chip-shortage. How can you be sure? A $30 vape pen includes a processor that we would have killed for just three years ago. The vape includes a touchscreen, just because. And it even has a Bluetooth LE chip that it’s not even using. My guess is that the hardware designers just put it in there hoping that the firmware team would get around to using it for something.

This vape has 16 MB of external SPI Flash! During the chip shortage, we couldn’t even get 4 MB SPI flash.

It’s nice to be on the other side of the chip shortage. Just order whatever parts you want and you get them, but don’t take for granted how luxurious that feels. Breathe easy, and design confidently. You can finally use that last genuine STM32F103 blue pill board without fear of it being the last one on earth.

(Featured image is not an actual photo of the author, although he does sometimes have that energy.)

This article is part of the Hackaday.com newsletter, delivered every seven days for each of the last 200+ weeks. It also includes our favorite articles from the last seven days that you can see on the web version of the newsletter. Want this type of article to hit your inbox every Friday morning? You should sign up!


hackaday.com/2025/09/27/whithe…



La nave spia russa Yantar ha monitorato per mesi i cavi sottomarini


La nave oceanografica russa Yantar, spesso descritta in Occidente come una “nave spia”, ha completato un viaggio di tre mesi lungo le coste europee, durante il quale ha seguito rotte che coincidono con alcune delle principali infrastrutture di comunicazione e approvvigionamento energetico.

L’analisi del Financial Times, basata su immagini satellitari e dati del Sistema di Identificazione Automatica (AIS), indica che l’imbarcazione si è soffermata in aree strategiche come il Mare d’Irlanda e l’arcipelago delle Svalbard, zone in cui transitano cavi sottomarini vitali per la NATO.
Nave russa Yantar

Un’unità segreta del Ministero della Difesa russo


Lo Yantar appartiene alla Flotta del Nord ma opera sotto la supervisione della Direzione Generale per la Ricerca in Acque Profonde (GUGI), un’unità del Ministero della Difesa russo creata durante la Guerra Fredda e considerata altamente riservata. Secondo fonti citate dal quotidiano britannico, il GUGI agisce in stretta connessione con l’intelligence militare russa (GRU), piuttosto che con la Marina, che fornisce solo supporto tecnico.

La base principale dell’unità si trova a Olenya Guba, nella regione di Murmansk, lungo la costa del Mare di Barents, sorvegliata da decenni dalla CIA. Le difese del sito sono state recentemente rafforzate con barriere navali e sistemi di disturbo dei segnali GPS, che rendono difficile anche la navigazione civile nelle vicinanze.

La nave è dotata di veicoli sottomarini telecomandati e bracci meccanici in grado di collegarsi ai cavi posati sui fondali marini, consentendo intercettazioni o potenziali operazioni di sabotaggio. Gli esperti ritengono che il suo obiettivo principale sia l’individuazione dei nodi in cui convergono più linee, così da massimizzare l’impatto di un eventuale attacco.

Il Financial Times sottolinea che, dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, la Yantar ha ridotto i viaggi di lunga durata, probabilmente per timore di un’escalation con i paesi occidentali o a causa delle sanzioni. Tuttavia, nel novembre 2024 ha ripreso le missioni estese, completando un percorso di 97 giorni attraverso zone infrastrutturali critiche dell’Atlantico europeo.

Infrastrutture a rischio


Le reti di cavi sottomarini hanno un ruolo centrale nella sicurezza e nell’economia globale. Nel Regno Unito, il 99% delle comunicazioni digitali transita attraverso cavi in fibra ottica sui fondali, mentre i gasdotti sottomarini forniscono circa il 75% dell’approvvigionamento nazionale. Le stesse linee sono cruciali anche per le transazioni finanziarie internazionali e le comunicazioni militari tra Stati Uniti e Regno Unito.

La vulnerabilità di queste infrastrutture è al centro delle preoccupazioni delle marine occidentali. Secondo David Fields, ex addetto navale britannico a Mosca, la strategia russa punta a colpire rapidamente le reti critiche, causando blackout, interruzioni di corrente o blocchi delle comunicazioni, con conseguenze politiche e sociali potenzialmente destabilizzanti.

Il Segretario alla Difesa britannico John Healey ha denunciato pubblicamente la “crescente aggressività russa”, dopo che la Yantar è stata avvistata due volte nelle acque territoriali britanniche nell’ultimo anno. Nel frattempo, Londra ha intensificato i pattugliamenti e avviato lo sviluppo del sistema Atlantic Bastion, progettato per monitorare i fondali marini. L’Irlanda, considerata un punto vulnerabile perché fuori dalla NATO, ha stanziato 60 milioni di euro per un sistema sonar in grado di rilevare minacce subacquee.

Episodi collegati


Le attività russe hanno attirato attenzione anche in altre aree. In Finlandia, la Procura nazionale ha incriminato il capitano e due membri dell’equipaggio della petroliera Eagle S, accusati di aver danneggiato deliberatamente i cavi elettrici tra Finlandia ed Estonia.

L’imbarcazione, parte della cosiddetta “flotta ombra” russa, è stata inserita nella lista nera dell’India.

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Trump all’ONU: il cambiamento climatico è un inganno
possibile.com/trump-onu/?utm_s…
Trump interviene all'Onu con un discorso lunghissimo, molto oltre il tempo concesso agli altri leader, pieno di affermazioni anti scientifiche, illogiche, di bufale e intriso della peggior retorica imperialista e suprematista.
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#Previsionideltempo


Italia, 2025: coppia omosessuale presa a pugni per un bacio
possibile.com/italia-2025-copp…
La politica non può tollerare queste dinamiche d’odio, deve condannarle e contrastarle coralmente con leggi atte a tutelare l’esistenza e la sicurezza delle persone LGBTQIA+.
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Nuova ondata di email dannose associate al gruppo Hive0117


F6 ha segnalato una nuova ondata di email dannose associate al gruppo Hive0117.

Hive0117 è attivo da febbraio 2022 e utilizza il trojan RAT DarkWatchman. Il gruppo maschera le sue campagne come messaggi provenienti da organizzazioni legittime, registra infrastrutture di posta e domini di controllo e talvolta li riutilizza.

Secondo F6, l’attività di DarkWatchman è stata rilevata il 24 settembre, dopo diversi mesi di silenzio.

Gli attacchi sono stati effettuati sotto le mentite spoglie del Federal Bailiff Service dall’indirizzo mail@fssp[.]buzz. Invii simili sono stati osservati a giugno e luglio. L’analisi ha rivelato i domini 4ad74aab[.]cfd e 4ad74aab[.]xyz.

Gli attacchi hanno preso di mira aziende in Russia e Kazakistan. L’elenco dei 51 obiettivi includeva banche, operatori di telecomunicazioni, marketplace, aziende di logistica e produzione, concessionarie di automobili, imprese edili, rivenditori al dettaglio, compagnie assicurative e di investimento, aziende di carburante ed energia, aziende farmaceutiche, istituti di ricerca, un parco tecnologico, un operatore di gestione dei rifiuti solidi urbani, nonché servizi nei settori del turismo, del fitness e dell’IT.

DarkWatchman è stato distribuito anche tramite mailing camuffati da archivio apparentemente del Ministero della Difesa e false citazioni in giudizio.

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Definisci “italiano”: in Piemonte razzismo istituzionale
possibile.com/definisci-italia…
Quella a cui abbiamo assistito ieri in Consiglio regionale del Piemonte rappresenta una delle pagine più buie della recente storia politica della nostra Regione.
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Salvini, la solidarietà non è mai irresponsabile
possibile.com/salvini-la-solid…
Continueremo a scioperare e a riempire le piazze di tutta l’Italia, a denunciare il genocidio in atto a Gaza, la complicità di chi lo facilita e a chiedere che ogni rapporto - a livello nazionale ed europeo - con Israele venga interrotto.
L'articolo Salvini, la solidarietà non è mai


Nasce il muro di droni Ue per l’Ucraina (e non solo)

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Un muro di droni, dopo il muro di Berlino. Il comun denominatore è la guerra fredda, ieri come oggi, che racconta di una contrapposizione che resta aspra, coinvolgendo ancora una volta i Paesi della cintura orientale della Nato e dell’Ue. E allora l’occidente si vede costretto a disegnare una strategia, anche perché



Se i gay si riconoscono con i radar! Grave battuta omofoba in Rai


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/09/se-i-ga…
Un’altra pagina di servizio pubblico che sarebbe ridicola se non fosse tragica. Nel programma Uno mattina in famiglia di sabato 27 settembre, in un siparietto tra la conduttrice

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Though they leach toxic chemicals, submerged explosives from World War II attract algae, mussels, and fish in high numbers.#TheAbstract


Humanity’s Toxic Wreckage Is Teeming With Life, Scientists Discover


Welcome back to the Abstract! Here are the studies this week that were lost at sea, lost in time, lost in space, and lost in translation.

If you are househunting at the moment, have you considered living on a submerged pile of Nazi munition, or in a charming community of WWI-era ghost ships, or, if you want privacy, maybe a homestead on the Moon? The first studies up this week are all about weird hubs of life here on Earth and perhaps one day off it.

Then, who will serve as general counsel for aliens? Who will feed the megaraptors? And last, the ultimate scientific mystery: what happened to Taylor Swift’s Southern twang?

Who lives in a warhead under the sea?


Vedenin, Andrey et al. “Sea-dumped munitions in the Baltic Sea support high epifauna abundance and diversity.” Communications Earth & Environment.

White, Elizabeth C. et al. “Mapping the “Ghost Fleet of Mallows Bay”, Maryland with drone-based remote sensing.” Scientific Data.

By the mid-20th century, millions of tons of munitions from both World Wars had been dumped into coastal waters. Now, scientists reveal that these weapons of death have become bustling hubs of life by attracting fish, mollusks, microbes, among other creatures. Footage captured during submersible dives last year shows thriving aquatic communities on war detritus in the Baltic Sea.

“Despite the potential negative effects of the toxic munition compounds, published underwater images show dense populations of algae, hydroids, mussels, and other epifauna on the munition objects, including mines, torpedo heads, bombs, and wooden crates,” said researchers led by Andrey Vedenin of Carl von Ossietzky University. “In this study, for the first time, the composition and structure of epifauna on the surface of marine munitions are described.”
Footage from munitions sites. Image: Vedenin, Andrey et al.
The munitions supported much more life than the surrounding sediment, with an average of around 43,000 organisms per square metre on the munitions compared to about 8,200 organisms on the seafloor. These hotspots were especially interesting given the toxicity levels from the explosive munitions fillings, which often exceeded water quality thresholds for aquatic organisms. (Side note: the authors describe the fillings as “cheesy” due to their texture and yellow color, which made me weirdly hungry for a munitions sandwich).

Some species seemed mildly put off by the contamination, including mussels that kept their shells closed at spots with high concentrations. But for the most part, “the high levels of chemical exposure apparently do not prevent the development of a dense epifauna community on the metal shells, fuse pockets, and transport cases centimeters from the explosive filling,” the team found. “The bare explosive, however, remains mostly free from epifauna, even from the Polydora polychaetes that are known to inhabit a vast variety of substrates.”

Wow, you know it’s bad if even Polydora polychaetes won’t touch it. Those worms live on anything but it seems they draw the line at the naked surface of an explosive.

In a separate study, researchers led by Elizabeth White of Duke University used remote-sensing drones to map out 147 shipwrecks in the eerily named “Ghost Fleet of Mallows Bay” in Maryland. These WWI-era ships “have created plentiful wetlands, forests, and aquatic habitats,” according to the study.
youtube.com/embed/RhJ_jOcZZyY?…
“Sediment collected within wrecks has created ship-shaped islands, allowing both aquatic and terrestrial vegetation to flourish,” the team said. “Birds, such as Osprey, nest within this vegetation and on exposed areas of ships, while aquatic organisms such as the endangered Atlantic sturgeon use the subaqueous wreckage as foraging and nursery grounds.”

And there you have it: research about discarded weapons of death and creepy ship graveyards that, somehow, is kind of uplifting.

In other news…

My vacation home is a lunar impact crater

Wang, Siyan et al. “Where Shall We Live on the Moon? Multi-Factor Site Selection and Scenario-Based Planning for Permanent Lunar Habitats.” Acta Astronautica.

The Moon is a harsh mistress, but the harshness is not evenly distributed. To that end, scientists have scouted out the best lunar real estate for future human habitation based on metrics like temperature, topography, solar illumination, dust activity, water resources, and radiation.

“Lunar resources can provide essential support for establishing permanent lunar habitats, suggesting that the Moon may become humanity’s second home,” said researchers led by Siyan Wang of Tongji University. However, the team added that the Moon does come with some design challenges: for example, “lacking an atmosphere, lunar surface temperatures range annually from –171°C to 111°C.”

Setting aside the absence of standard atmospheric amenities, the new study spotlights three promising sites, all of which are mare plains (low-lying basaltic regions) sheltered within the craters Pytheas, Gambart, and Parry. Great locations, but you’re not going to like the commute.

Take me to your lawyer

Puranen, Emma Johanna et al. “Who speaks for extraterrestrial ecosystems?: Why ET should have standing.” Space Policy.

Should aliens have inalienable rights? This question has been debated for years (and I explore it in my new book🔌). In a new study, scientists propose establishing a legal framework for aliens quickly, given the frenzied pace of both astrobiology and commercial space development.

“Humanity stands at the threshold of an unprecedented boom in space activity, with planned mining ventures, increased uncrewed and crewed missions, and escalating commercial interest,” said researchers led by Emma Johanna Puranen of the Open University. “This coincides with a ‘golden age’ of astrobiology, where scientists increasingly favour the likelihood of life elsewhere in the universe. We must act now to establish legal and ethical norms for the treatment of extraterrestrial ecosystems before irreversible harm occurs.”

The team models its proposed framework on the influential 1972 treatise “Should Trees Have Standing?” by Christopher Stone. Who knows if we’ll ever actually need a legal system for aliens, but at the very least I hope it inspires a procedural spinoff called CSI: E.T.

Psst…you have crocodile stuck in your teeth

Ibiricu, Lucio M. et al. “Latest Cretaceous megaraptorid theropod dinosaur sheds light on megaraptoran evolution and palaeobiology.” Nature Communications.

Scientists have discovered fossils of a megaraptor (a dinosaur as cool as it sounds) with the leg bone of a crocodilian right there in its jaws. Though it’s possible that this bone coincidentally slid into the predator’s mouth after it died, we may be looking at a 68-million-year-old version of The Last Supper.
Artist concept of the newly discovered dinosaur Joaquinraptor casali with an ancient crocodile relative’s front leg in its mouth. Image: Andrew McAfee, Carnegie Museum of Natural History via AP
“Here we report a previously unknown megaraptoran genus and species” called Joaquinraptor, which was found in central Patagonia and “is among the most completely represented and latest-surviving megaraptorans,” said researchers led by Lucio Ibiricu of the Patagonian Institute of Geology and Paleontology.

“A crocodyliform right humerus…was situated between the closely associated left and right dentaries of the Joaquinraptor holotype, with the apices of several tooth crowns of the megaraptorid in direct contact with the humeral shaft, which also shows potential tooth marks,” the team added. “As such, this discovery may constitute direct evidence regarding prey selection” of megaraptors.

Death is a bummer, but I bet it goes down a lot smoother with a mouthful of croc hot wings.

Dialect Analysis (Taylor’s Version)


Mohamed, Miski and Winn, Matthew B. “Acoustic analysis of Taylor Swift's dialect changes across different eras of her career.” Journal of the Acoustical Society of America.

I knew this study was trouble when it walked in. Researchers tracked Taylor Swift’s dialect shifts across the eras by logging and analyzing more than 1,400 vowel sounds in interviews and performances spanning her career.

“The results of this study show that Taylor Swift temporarily adopted distinct measurable features of Southern American dialect during her time in Nashville…and these features disappeared upon her relocation to Philadelphia and New York City,” said authors Miski Mohamed and Matthew B. Winn of the University of Minnesota.
Taylor Swift performing during her Eras tour (credit Maura Shapiro) with vocal frequency analysis overlaid (credit: Miski Mohamed and Matthew Winn).Taylor Swift performing during her Eras tour (credit Maura Shapiro) with vocal frequency analysis overlaid (credit: Miski Mohamed and Matthew Winn). Image: Maura Shapiro/Miski Mohamed and Matthew Winn.
The team also discovered that Swift lowered her voice pitch during her NYC years, when she became more outspoken about “The Man” (sexism and creative property rights). They speculate that she may have “intentionally modulated her voice pitch to be lower to signal the seriousness of these themes, and to convey her competence to speak on them with authority.”

Or, they add, it could be a natural voice drop “associated with aging through her 20s,” an explanation supported by her own admission that she has this thing where she gets older but just never wiser. Whatever her current accent, let’s hope she shakes it off and leaves a blank space open for new dialects. Look what you made me do; it’s me, hi, I’m the Abstract, it’s me.

Thanks for reading! See you next week.




Definisci “italiano”: in Piemonte razzismo istituzionale


Quella a cui abbiamo assistito ieri in Consiglio regionale del Piemonte rappresenta una delle pagine più buie della recente storia politica della nostra Regione.

Diversi esponenti della maggioranza si sono presentati in aula esibendo un cartello che rivendicava con orgoglio come il cosiddetto “bonus Vesta” fosse stato assegnato per il 90% a famiglie italiane.

Un gesto dal chiaro significato politico, che nulla ha a che vedere con l’obiettivo di sostenere le famiglie in difficoltà. A contrario, dimostra la volontà di creare una frattura sociale, escludendo dai benefici regionali proprio le persone più vulnerabili: chi è penalizzato dalla barriera linguistica, chi non ha accesso a una connessione stabile o chi vive condizioni di analfabetismo digitale.

Questa dinamica non può essere letta solo come una scelta politica discutibile: si tratta di un esempio evidente di razzismo istituzionale, ovvero pratiche e politiche che producono discriminazioni sistematiche. E un concetto riconosciuto anche dal Parlamento europeo, che ha sottolineato come il razzismo istituzionale sia un problema concreto e diffuso nelle società europee.

L’inclusione passa anche — e soprattutto — attraverso le politiche sociali. E quelle messe in campo dalla Giunta regionale di destra appaiono sempre più orientate alla discriminazione, piuttosto che all’equità.

Le persone migranti, che vivono, lavorano e crescono i loro figli in Piemonte, hanno lo stesso diritto degli altri cittadini ac accedere alle misure di sostegno pubblico. Escluderle sistematicamente, in nome di una presunta “priorità nazionale”, significa negare la realtà di una società plurale e rafforzare logiche di esclusione profondamente ingiuste.

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Salvini, la solidarietà non è mai irresponsabile


Irresponsabile è chi mette in discussione il diritto allo sciopero di migliaia di lavoratrici e lavoratori che non accettano che il proprio governo continui a giustificare e supportare la condotta criminale di Israele e il genocidio che sta commettendo.

Irresponsabile è chi — come Salvini — sostiene che gli attacchi subiti nelle scorse ore dalla Flotilla siano dei rischi da prendere in considerazione “quando ti avvicini a una zona di guerra”.

Continueremo a scioperare e a riempire le piazze di tutta l’Italia, a denunciare il genocidio in atto a Gaza, la complicità di chi lo facilita e a chiedere che ogni rapporto — a livello nazionale ed europeo — con Israele venga interrotto.

La solidarietà non è mai irresponsabile.

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ecco la lotta di israele "mirata" ai terroristi. ma esattamente chi predono di pendere per il culo? giusto i filo putiniani e i filo istaleiani...



Salvini, aa solidarietà non è mai irresponsabile


Irresponsabile è chi mette in discussione il diritto allo sciopero di migliaia di lavoratrici e lavoratori che non accettano che il proprio governo continui a giustificare e supportare la condotta criminale di Israele e il genocidio che sta commettendo.

Irresponsabile è chi — come Salvini — sostiene che gli attacchi subiti nelle scorse ore dalla Flotilla siano dei rischi da prendere in considerazione “quando ti avvicini a una zona di guerra”.

Continueremo a scioperare e a riempire le piazze di tutta l’Italia, a denunciare il genocidio in atto a Gaza, la complicità di chi lo facilita e a chiedere che ogni rapporto — a livello nazionale ed europeo — con Israele venga interrotto.

La solidarietà non è mai irresponsabile.

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Italia, 2025: coppia omosessuale presa a pugni per un bacio


Italia, 2025: coppia omosessuale presa a pugni per la colpa di essersi baciata.

È successo a Roma qualche settimana fa.

L’espressione della propria affettività non deve essere un pericolo che costringe le persone LGBTQIA+ a vivere a metà per paura dell’odio e dell’intolleranza omolesbobitransfobica.

La politica non può tollerare queste dinamiche d’odio, deve condannarle e contrastarle coralmente con leggi atte a tutelare l’esistenza e la sicurezza delle persone LGBTQIA+.

Insistiamo.

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Trump all’ONU: il cambiamento climatico è un inganno


Trump interviene all’Onu con un discorso lunghissimo, molto oltre il tempo concesso agli altri leader, pieno di affermazioni anti scientifiche, illogiche, di bufale e intriso della peggior retorica imperialista e suprematista.

Proprio mentre Trump e gli altri leader intervenivano, in quasi tutto il pianeta si registravano danni e vittime per gli effetti climatici estremi causati dal cambiamento climatico che Trump si rifiuta di vedere e nega con virulenza. Dalla Nigeria all’Algeria, dalla Cina all’Italia e alla Francia.

Un punto bassissimo nella politica mondiale e un danno gravissimo per gli sforzi di mitigazione e riduzione del collasso climatico.

Guarda il video.

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Oggi, 27 settembre, nel 1945, esce nelle sale "Roma città aperta"

È considerato il capolavoro di Rossellini e una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano.

Primo film della Trilogia della guerra antifascista diretto da Rossellini, a cui seguiranno Paisà (1946) e Germania anno zero (1948).

Doveva intitolarsi Storie di ieri, nasceva come documentario su don Giuseppe Morosini, sacerdote realmente vissuto a Roma e ucciso dai nazisti nel 1944. Anche grazie agli apporti di Fellini, aggiuntosi agli altri autori in fase di sceneggiatura, si arricchì di storie e di personaggi e prese l'aspetto di un lungometraggio a soggetto, cosicché il finale (la fucilazione del prete), che doveva costituire il tema principale del documentario, divenne la conclusione drammatica di un racconto corale sulla vita quotidiana in una città dominata dalla paura, dalla miseria, dalla delazione e dal degrado.

(Testo adattato da https://it.wikipedia.org/wiki/Roma_città_aperta; nell'immagine: Anna Magnani - che interpreta il personaggio di Pina, ispirato a Teresa Gullace, una donna italiana uccisa dai soldati nazisti mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi e Aldo Fabrizi, che interpreta don Pietro Pellegrini, che riassume le reali figure di don Pietro Pappagallo e don Giuseppe Morosini)

#storiadelcinema
#cinema
#romacittàaperta
#rossellini
#Magnani

@Storia

in reply to storiaweb

L'immagine è in bianco e nero e ritrae due persone in un contesto esterno. A sinistra, una donna con capelli scuri e un foulard a quadri indossa un cappotto scuro. Sta parlando e tiene un oggetto tra le mani. A destra, un uomo con un cappello a tesa larga e occhiali indossa un cappotto scuro. Entrambi sembrano essere in un ambiente urbano, con un muro e alberi sullo sfondo.

Fornito da @altbot, generato localmente e privatamente utilizzando Ovis2-8B

🌱 Energia utilizzata: 0.138 Wh



Dall’1 al 3 ottobre 2025, in preparazione al Giubileo per i Migranti (4–5 ottobre), Roma ospiterà Refugees & Migrants in Our Common Home, il primo incontro globale in presenza di un’iniziativa triennale che riunisce università, ONG e partner comunita…


Bringing Bluetooth to the Zune


The Zune might have joined the portable media player game too late to ever really be competition for the iPod, but that doesn’t mean it didn’t pick up some devoted fans along the way. Some of them are still breathing new life into the device, such as [The Director of Legal Evil Emeritus] at the Louisville Hackerspace, with this project that gives it Bluetooth capability.

As far as media players go, there’s still some solid reasons to rock a Zune. Compared to other devices of the era, it offers a better DAC, an FM tuner, and no iTunes reliance. The goal of this project was to bring a bit of modern functionality without having to do any modification of the Zune itself. As the player supported docks with IR remotes, this build involves using an ESP32 to listen to the Bluetooth signal coming from the speakers, interpret any button presses, and forward them along to the Zune’s dock.

There is a dedicated scene for these old music players, but this build is unique for not needing to crack open the case and splice in a Bluetooth module. Even then, those typically don’t have the ability to interact with things like this speaker with its integrated control buttons.

We don’t often seen Zune hacks come our way — the last time Microsoft’s player graced these pages was in 2010, when the Open Zune Development Kit was released.

Thanks to [JAC_101] for the tip!


hackaday.com/2025/09/27/bringi…

Alexis | STR4T0TT0 reshared this.



Ottobre, mese tradizionalmente dedicato al Rosario, quest’anno assume un valore particolare alla luce dell’appello del Santo Padre a pregare ogni giorno per la pace.


Leone XIV ha nominato osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco, con l’incarico di seguire anche l’attività delle organizzazioni internazionali cattoliche, mons.


“Invochiamo l’intercessione di questo nuovo Beato, affinché ottenga per il caro popolo ucraino di perseverare con fortezza nella fede e nella speranza, nonostante il dramma della guerra”.