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nello studio di mondrian


slowforward.net/2024/08/28/nel…


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Il percorso umano, intellettuale e artistico del pittore olandese Mondrian, pioniere dell’astrattismo che, con Malevitch e Kandinskij, ha rappresentato un punto di svolta nell’arte del Novecento. Il documentario ripercorre l’evoluzione artistica di Piet Mondrian, dalle prime opere di ispirazione impressionista fino alla codifica di un linguaggio universale ed essenziale per la rappresentazione della natura. Inizialmente influenzato dal Cubismo, il pittore ha raggiunto, attraverso l’esperienza parigina prima e il movimento artistico De Stijl poi, la capacità di raccontare la realtà attraverso i colori e le forme geometriche fondamentali, influenzando profondamente, se non addirittura anticipando di vent’anni, quella che sarà l’estetica degli Anni Sessanta e oltre.

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#art #arte #Mondrian #PietMondrian







pascal vonlanthen @ collection de l’art brut, lausanne: 14 juin – 27 octobre 2024


slowforward.net/2024/08/24/pas…


da una segnalazione di
Sandro Ricaldone

18483841
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PASCAL VONLANTHEN
Collection de l’Art Brut – Lausanne
14 juin – 27 octobre 2024
cur. Teresa Maranzano

Fasciné par la typographie des titres et l’agencement des textes, Pascal Vonlanthen recopie à sa façon les pages de journaux, de magazines ou de dépliants publicitaires. Ne maîtrisant pas la lecture, il s’approprie les codes d’un langage qu’il n’est pas en mesure de décrypter. En une dizaine d’années, il a ainsi créé un corpus original d’écritures asémiques, dépourvues de syntaxe, mais dotées d’une grande puissance formelle.
Si au début, les lettres tracées dans ses compositions ont une certaine ressemblance avec celles du modèle imprimé, et permettent parfois de reconnaître l’incipit d’un article, très vite la lecture bute sur des lettres inversées, des chiffres épars, une suite qui défie la logique, des lignes qui s’étirent sans espaces entre les mots et sans ponctuation, ou une même lettre qui se répète de manière de plus en plus abstraite. À la rigidité des caractères typographiques Pascal Vonlanthen oppose une calligraphie qui s’étale par vagues ou par colonnes dans un mouvement ondulatoire. Son écriture se déploie avec une sorte de logique grégaire : la forme de chaque lettre influence la suivante, et chaque ligne s’accorde sur le mouvement de celle qui la précède, dans une dynamique qui rappelle le vol des étourneaux. Parfois, des masses abstraites comme des nuages imposent leur volume ; ailleurs, lettres et images se partagent la composition et l’écriture devient aussi figurative, grâce à la présence d’animaux ou de formes embryonnaires. L’auteur alterne les petits formats au feutre noir ou coloré à la pointe fine, et les grands au marqueur sur papier ou carton d’emballage, jusqu’à atteindre la démesure avec un rouleau de huit mètres de long.
À une époque où les moyens de communication envahissent notre existence avec leur flux continu d’informations, l’élégance purement visuelle et silencieuse des écritures de Pascal Vonlanthen exerce un attrait irrésistible qui transcende les frontières linguistiques.

Né à Rossens, un village du canton de Fribourg, en Suisse, Pascal Vonlanthen (1957) a grandi à la campagne. Depuis 1998, il fréquente l’atelier CREAHM situé dans ce même canton. Pendant les quinze premières années de son activité artistique, le monde de la ferme a été sa principale source d’inspiration. Dans ses dessins au crayon gris ou au pastel, poules, vaches et lapins, outils et ustensiles divers se retrouvent alignés comme les caractères d’une écriture imagée. C’est à partir de 2014 que ses œuvres sont devenues plus graphiques.

facebook.com/reel/115460668228…

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Un vidéo d’Andrea Sautereau, ici:
youtu.be/o1bps758BT0

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.it

Affascinato dalla tipografia dei titoli e dalla disposizione dei testi, Pascal Vonlanthen copia a modo suo le pagine di giornali, riviste o volantini pubblicitari. Non padroneggiando la lettura, si appropria dei codici di una lingua che non è in grado di decifrare. In circa dieci anni creò un originale corpus di scritti asemici, privi di sintassi, ma dotati di grande forza formale.

Se all’inizio le lettere tracciate nelle sue composizioni hanno una certa somiglianza con quelle del modello stampato, e talvolta permettono di riconoscere l’incipit di un articolo, ben presto la lettura si imbatte in lettere invertite, numeri sparsi, una sequenza che sfugge logica, linee che si allungano senza spazi tra le parole e senza punteggiatura, o la stessa lettera che si ripete in modo sempre più astratto. Alla rigidità dei caratteri tipografici Pascal Vonlanthen oppone una calligrafia che si sviluppa in onde o colonne in un movimento ondulatorio. La sua scrittura si svolge con una sorta di logica gregge: la forma di ogni lettera influenza quella successiva, e ogni riga corrisponde al movimento di quella che la precede, in una dinamica che ricorda il volo degli storni. A volte, masse astratte come nuvole impongono il loro volume; altrove lettere e immagini condividono la composizione e la scrittura diventa anche figurativa, grazie alla presenza di animali o forme embrionali. L’autore alterna i piccoli formati con un pennarello nero o colorato dalla punta fine, a quelli grandi con un pennarello su carta o cartone da imballaggio, fino a giungere alla smisuratezza con un rotolo lungo otto metri.

In un’epoca in cui i mezzi di comunicazione invadono la nostra esistenza con il loro flusso continuo di informazioni, l’eleganza puramente visiva e silenziosa degli scritti di Pascal Vonlanthen esercita un’attrazione irresistibile che trascende i confini linguistici.

Nato a Rossens, un villaggio nel cantone di Friburgo, in Svizzera, Pascal Vonlanthen (1957) è cresciuto in campagna. Dal 1998 frequenta il laboratorio CREAHM situato nello stesso cantone. Durante i primi quindici anni della sua attività artistica, il mondo della fattoria è stato la sua principale fonte di ispirazione. Nei suoi disegni a matita grigia o pastello, galline, mucche e conigli, vari strumenti e utensili sono allineati come i caratteri della scrittura pittorica. È dal 2014 che i suoi lavori diventano più grafici.

Dopo aver acquisito nove opere di Pascal Vonlanthen, tra il 2020 e il 2021, la Collection de l’Art Brut presenta per la prima volta un folto gruppo delle sue creazioni nell’ambito di questa mostra monografica.

Curatrice: Teresa Maranzano, storica dell’arte.

da: lausannemusees.ch/it/program/c…

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.en
artbrut.ch/en_GB/exhibition/pa…
marcjancou.com/news/pascal-von…
lovay.ch/exhibitions/artgeneve…
mutualart.com/Exhibition/Pasca…

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des autres liens:
instagram.com/cablausanne/p/C8…
facebook.com/CollectiondelArtB…
facebook.com/reel/115460668228…
t.ly/Bj3we
artbrut.ch/fr_CH/exposition/pa…
creahm.ch/fr/actualit%C3%A9s/p…
asahm.ch/artiste-mirarts/pasca…
radiolac.ch/culture/lausanne-l…

slowforward.net/2024/08/24/pas…

#000000 #art #artBrut #artExhibit #arte #arteIrregolare #asemic #asemicWriting #écriture #écrituresAsémiques #CollectionDeLArtBrut #CollectionDeLArtBrutLausanne #exhibit #ff0000 #mostra #PascalVonlanthen





mostra collettiva sul lago di bolsena: da domani, sabato 24 agosto


slowforward.net/2024/08/23/mos…


OPENING sabato 24 e domenica 25 agosto dalle ore 11 alle ore 18
GRANCARO, WELCOME ON BOARD • 2024 TERZA EDIZIONE

Dal 24 agosto, al 27 ottobre 2024 riapre al pubblico l’area paesaggistica ed archeologica del Grancaro. In questo “secret garden”, incastonato tra una spiaggia di sabbia nera e una parete verticale di bosco, continua la collaborazione tra GRANCARO WELCOME ON BOARD, Bolsena e TRAleVOLTE, Roma.
Parco Sculture con opere d’arte contemporanea “open air”, che si snoda in uno dei luoghi più misteriosi, energetici e suggestivi del lago di Bolsena.
Un progetto di Lorenzo e Francesco Cozza Caposavi, realizzato con la direzione artistica di Francesca Perti, Mara van Wees, e con la collaborazione di TRAleVOLTE.

Per l’occasione TRAleVOLTE propone le opere dei “suoi” artisti: TITO | Ettore Consolazione | Umberto Corsucci | Oliviero Rainaldi | Carlo Birotti | Alberto Timossi;
mentre il GRANCARO, WELCOME ON BOARD ha invitato ad esporre: Mario Bi | Ugo Cordasco | Stefania Fabrizi | MaMO | Armando Moriconi | Vittoria Notarbartolo di Villarosa | Yoshin Ogata | Andrea Sanvittore | Pietro Siniscalchi | Lucrezia Testa Iannilli | Jasmine Pignatelli | Paola Romoli Venturi | Samuele Vesuvio; che si aggiungeranno agli artisti già presenti: Giovanni di Carpegna | Tommaso Cascella | David Fagioli | Marco Fioramanti | Elisa Majnoni | Ettore Marinelli | Giovanna Martinelli | Maria Pizzi | Eliana Prosperi | Massimo Saverio Ruiu | Sandro Scarmiglia | Ferdinando Sciarrini| Silvia Stucky| Alessandro Twombly | Mara van Wees.

Località Golfo del Grancaro Cozza Caposavi

"]Bolsena – VT (google maps)

[url=https://slowforward.net/wp-content/uploads/2024/08/mostra-bolsena.jpg]18453814
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slowforward.net/2024/08/23/mos…

#000000 #art #arte #Bolsena #Grancaro #mostra
















alcune immagini dal camusac, cassino museo arte contemporanea


slowforward.net/2024/08/10/alc…


camusac.com/

E. Mattiacci_ Dove circolano le idee_ 1992
E. Mattiacci_ Dove circolano le idee_ 1992_
S. Lewitt_ Cubo_ 1994

S. Lewitt_ Cubo_ 1994_
M. Pistoletto_ La caduta_ 1983-1991
J. Kounellis_ Senza titolo_ 1988

A. Gormley_ Capacitor_ 2001
A. Gormley_ Capacitor_ 2001 (detail)

dal sito del museo:
Cassino Museo di Arte Contemporanea – CAMUSAC è promosso dall’omonima Fondazione creata dalla famiglia Longo.
Il progetto è nato per la raccolta, l’esposizione e lo studio delle arti visive contemporanee.
Membri della Fondazione
Presidente: Maria Liguori
Vice Presidente: Brunella Longo
Curatore e Direttore artistico: Bruno Corà
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La Fondazione Cassino Museo Arte Contemporanea CAMUSAC è una nuova struttura no profit dedicata all’arte contemporanea, sorta nel 2013 con la riqualificazione degli edifici industriali della Longo Spa, già esistenti ai piedi del colle ove sorge la millenaria Abbazia di Montecassino.
Il Museo, che accoglie la collezione permanente privata della Fondazione CAMUSAC, esito di una metodica raccolta di opere d’arte compiuta nel corso di oltre trentacinque anni, ha l’intento di contribuire alla crescita e allo sviluppo culturale del territorio del Lazio Sud, che già vanta numerosi siti di interesse archeologico, storico e religioso.
Il CAMUSAC offre, pertanto, un ulteriore strumento culturale accanto a quelli dell’Università degli Studi, del Liceo Artistico Statale, dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone e di altre istituzioni con cui ha stabilito scambi e collaborazioni.
Oltre alla Collezione Permanente, il CAMUSAC ordina periodicamente mostre di opere di significative personalità artistiche emerse nel corso del XX e XXI secolo. Accanto all’attività espositiva, le conferenze, i seminari di ricerca, i convegni, i laboratori e le visite guidate completano l’offerta culturale concepita in collaborazione con enti pubblici, musei, istituzioni culturali e didattiche attivi in Italia e all’estero.
Video a cura di Brunella Longo:
facebook.com/1154052580/posts/…
Canale Youtube:
youtube.com/@camusac-cassinomu…

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grazie a Luigi Auriemma per le preziose informazioni
MG

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ulteriori video:

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youtube.com/embed/BGX45vXtq9k?…

youtube.com/embed/pcqrupomdWo?…

youtube.com/embed/0NFXcXaI6MA?…

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roma, 21 agosto – 6 settembre, “di là dal fiume”, settima edizione – a cura di teatroinscatola


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Festival "Di là dal fiume", VII edizione, 2024, a cura di teatroinscatola
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Festival "Di là dal fiume", VII edizione, 2024, a cura di teatroinscatola
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PDF completo degli eventi:
Di là dal fiume 2024_/ settima edizione_/ PROGRAMMA_/ a cura di teatroinscatola

Incontri a ingresso gratuito

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[poesia contro l’idea #2 (poesia filosofica): scacciare le idee, la metafisica delle idee avvelena l’opera] / pasquale polidori. 2023


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cogiacenza a tutti i costi tra questa e quella cosa, paralisi dei limiti,
vestito troppo largo vestito troppo stretto, taglio del corpo dell’opera,
l’idea dell’opera ripara in tal modo l’inconcepibilità dell’opera,
in tal modo ovverosia: attraverso il suo porsi e riproporsi come unica strada plausibile
alla scorporatura dell’opera, scasamento, abbandono del pensiero da parte dell’opera

immagine: sul pavimento, al centro della stanza, l’opera sta senza corpo, e tutti per questo la credono misera, e tutti per questo la compiangono e invocano l’arrivo delle idee, tutti sono convinti che le idee salveranno l’opera dalla sua scorporatura, dalla crudezza del suo essere stante senza corpo al centro della stanza, sul pavimento

arrivano le idee, ordinatamente le idee, abituate filosoficamente a fare la fila, prima questa, poi quella, poi quell’altra, ma poi alla vista dell’opera ogni idea vuole la sua parte

idee non spingete, idee fate la fila pazientemente, per favore idee rispettate la fila, andiamo, non sporgetevi oltre il limite oggettuale, lasciate agire la materia, su, idee non accanitevi, lasciate in pace la realtà materiale, ma che vi ha fatto di male, idee, su, abbandonate l’opera alla sua felice inconcepibilità, idee, mollate l’osso dell’opera una volta per tutte, stramaledette guardiane metafisiche

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da
mtmteatro.it/pasquale-polidori…

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