Radio Popolare: "Kimmel, Colbert e gli altri. L’attacco della destra di Trump alla libertà di parola negli Usa"
(articolo di Roberto Festa, Radio Popolare, 18 set. 2025
radiopopolare.it/kimmel-colber…)
“Sospensione” a tempo indeterminato per lo show di Jimmy Kimmel. Lo annuncia ABC, che di fatto “silura” uno dei suoi volti più popolari, star dell’intrattenimento della tarda serata TV. Kimmel, in trasmissione, aveva detto: “Abbiamo toccato nuovi minimi nel fine settimana, con la banda MAGA che cerca disperatamente di caratterizzare questo ragazzo che ha assassinato Charlie Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro, e fa tutto il possibile per ottenerne vantaggi politici”. La sospensione dello show di Jimmy Kimmel è stata chiesta direttamente da Brendan Carr, avvocato, vicino a Donald Trump, chairman della Federal Communication Commission, l’agenzia responsabile di controlli e regolamentazioni del mondo dell’audiovisivo. Carr ha minacciato ABC – quindi la sua proprietà, Disney – di ritiro della licenza, nel caso non fossero stati presi provvedimenti contro Kimmel – che non è peraltro l’unica vittima della nuova, difficile fase nei rapporti tra media e governo americano. CBS ha chiuso il programma di Stephen Colbert, altro ospite della tarda serata americana, altro critico feroce di Trump. Il presidente ha appena chiesto al New York Times 15 miliardi di danni per averne messo in discussione la “reputazione personale e professionale”. Sempre ABC e CBS, nei mesi scorsi, si erano piegati a pagare 16 milioni di dollari al presidente in cause piuttosto pretestuose. L’omicidio di Charlie Kirk ha ulteriormente rafforzato la stretta repressiva. Il Washington Post ha licenziato una sua opinionista, Karen Attiah, che ha accusato la destra di “doppio standard razziale” nella morte di Kirk. MSNBC ha allontanato un suo analista, Matthew Dowd, che ha chiamato Kirk divisivo. Sono vicende che arrivano nel momento in cui le grandi corporation hanno bisogno del via libera dell’amministrazione per le loro strategie. Dalla fusione di Paramount Skydance e Warner Bros sta per nascere il più grande conglomerato americano della comunicazione – da CNN al cinema a MTV a TikTok – controllato da Larry Ellison, magnate e finanziatore della destra americana, intimo di Benjamin Netanyahu. Tra affari, cause, licenziamenti, la vittima è soprattutto una. La libertà di pensiero e parola negli Stati Uniti.
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(cfr. anche radiopopolare.substack.com/)
Kimmel, Colbert e gli altri. L’attacco della destra di Trump alla libertà di parola negli Usa
“Sospensione” a tempo indeterminato per lo show di Jimmy Kimmel. Lo annuncia ABC, che di fatto “silura” uno dei suoi volti più popolari.Roberto Festa (Radio Popolare)
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i fasci avanzano (ma sono anche idioti se pensano che arretreremo noi)
Mettiamo insieme: le "logiche" del presidenzialismo, lo sconcio dell'autonomia differenziata, gli attacchi alla magistratura, le collusioni con la criminalità organizzata (nuovo esercito della destra, relativamente ufficioso?), i capovolgimenti dei fatti storici accertati (le stragi neofasciste), la continuità di comportamento dei servizi segreti istituzionalmente deviati, la violenza poliziesca impunita contro chiunque, i regali legislativi ai padroni reali del Paese, la svendita del patrimonio pubblico, la guerra alla sanità e alla scuola pubbliche, l'incardinamento sempre più radicale nelle politiche frontalmente guerrafondaie della Nato; e leggiamo poi questo articolo - sul "manifesto" di oggi - di Alessandra Agostino: --> continua qui: slowforward.net/2024/08/05/ver…