[r] _ scissors / david lynch. 2020
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[r] _ dark glasses / david lynch. 2021
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élise d. Kleeb on Instagram: "#davidlynch #davidlynch #davidlynch"
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[r]_ weather report 5/11/20 / david lynch. 2020
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mg su googlism e prosa in prosa @ canale youtube ‘officina di filosofia teoretica’
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letture da Oggettistica (TIC Edizioni, 2024): ticedizioni.com/products/ogget…
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(dal canale youtube.com/@officinadifilosof…)
il libro: ticedizioni.com/products/ogget…
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Oggettistica - Marco Giovenale
Oggettistica di Marco Giovenale è un libro di accensioni e – appunto – brevi oggetti in prosa, strade e narrazioni interrotte su tratti solo apparentemente rettilinei.Tic
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oggi, 19 gennaio, h. 18, a roma, alla casa del jazz: fausto ferraiuolo, “domande senza risposta”
“Domande senza risposte”: alla Casa del Jazz di Roma un viaggio tra musica e immagini con il pianista Fausto Ferraiuolo. Composizioni ispirate alla fragilità degli incontri umani dialogano con opere d’art brut e contemporanee.
Informazioni e biglietti: casadeljazz.com/evento/fausto-…
“Domande senza risposte” è un’occasione per avvicinarsi alla dimensione plastica che accompagna e arricchisce il percorso del pianista e compositore Fausto Ferraiuolo. Un concerto per immagini, un viaggio all’interno di alcune delle opere più significative della sua collezione d’art brut e di arte contemporanea. Questo progetto audio-visivo nasce come risultato di una serie di residenze artistiche che Ferraiuolo, assieme al regista e curatore Gustavo Giacosa, ha tenuto nel 2021 e 2022 nel centro di cure palliative La Maison di Gardanne, vicino a Marsiglia. La loro residenza si è costruita a partire degli incontri con pazienti, medici, famiglie, membri dell’équipe e volontari di questo centro medico. Giacosa e Ferraiuolo si sono impegnati in una raccolta di domande. Dalle domande semplici della vita di ogni giorno a quelle più profonde che ognuno si rivolge nel corso della sua vita: un lavoro incentrato sull’ascolto dell’altro. Ispirandosi all’intimità e alla fragilità di questi incontri, Fausto Ferraiuolo ha composto e registrato alcune “domande senza risposte”. Si tratta di composizioni che evocano immagini. Da qui, il desiderio di proporre un dialogo tra l’intensità di queste composizioni e le immagini create da alcuni artisti singolari che Ferraiuolo raccoglie nella sua collezione d’arte. Questa collezione che si protende simbolicamente come un ponte tra artisti di origini e ambizioni diverse, è visitabile nello spazio SIC12 artstudio di Via Francesco Negri 65 a Roma. Perché fare una domanda è già trovare una risposta…
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Fausto Ferraiuolo – “Domande senza risposte” - Casa del Jazz
“Domande senza risposte” è un’occasione per avvicinarsi alla dimensione plastica che accompagna e arricchisce il percorso del pianista e compositore Fausto…Casa del Jazz
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oggi, 19 gennaio, alle 21, mg su googlism e prosa in prosa @ canale youtube ‘officina di filosofia teoretica’
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con letture da Oggettistica (TIC Edizioni, 2024): ticedizioni.com/products/ogget…
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il libro: ticedizioni.com/products/ogget…
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Tèchne e Poiesis - Googleism: linguaggio tecnico o linguaggio poetico? con Marco Giovenale
La sua opera si distingue per l'uso innovativo del linguaggio, spesso giocando con i "detriti" della contemporaneità o con i risultati dei motori di ricerca....YouTube
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oggi, 19 gennaio, a roma, spazio sette: “gli anni del male” (deriveapprodi)
dalla scheda editoriale:
«Il Male», il più famoso settimanale satirico italiano della seconda metà del Novecento, è durato solo cinque anni (1978-1982), ma la sua influenza è stata enorme e a lungo termine, non solo sul linguaggio della satira, ma anche su quello giornalistico, pubblicitario, televisivo. Coloratissimo, illustrato dai più grandi disegnatori dell’epoca, «Il Male» è stato lo specchio di un periodo di straordinaria creatività, di eventi drammatici e di notevoli cambiamenti. «Il Male» è rimasto famoso soprattutto per i suoi falsi, per quegli scenari plausibili e allo stesso tempo inverosimili, che hanno divertito e acceso l’immaginazione di centinaia di migliaia di lettori.
Questo libro, curato da autori e fondatori de «Il Male», combinando copertine, illustrazioni e testi scritti dai protagonisti, è un’opera fondamentale per far rivivere gli aspetti più paradossali e trasgressivi di quella sorta di «mondo parallelo» che ogni settimana nasceva sulle pagine di quell’inimitabile giornale.
il libro:
deriveapprodi.com/libro/gli-an…
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#AlessandraVanzi #AndreaCortellessa #AngeloPasquini #CarloZaccagnini #CinziaLeone #DeriveApprodi #EnzoSferra #FulvioAbbate #GiovannaCaronia #GliAnniDelMale #ilMale #LucaRaffaelli #MarioCanale #satira #SpazioSette #ubik
Gli anni del Male - DeriveApprodi
Allegati al volume, cinque poster dei più noti e sconvolgenti capolavori de «Il Male».DeriveApprodi
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qualche link di dicembre ’24, a proposito di genocidio
amputazioni in bambini
instagram.com/p/DDOkzyHsDeQ/
a doctor speaks (eyewitness):
instagram.com/reel/DDrBjXVMvpk…
the zionists speak the truth only when they joyfully confess they want eradication, annihilation and genocide
instagram.com/reel/DEDnTV7ukCa…
119mila, non 42000
instagram.com/reel/DBx052FqlXl…
a witness of a murder in cold blood
instagram.com/reel/DEJF0vau5ry…
it’s not the religion, it’s the occupation
instagram.com/reel/DCquf5cIUJa…
they denied medical supplies to save children who were dying
instagram.com/reel/DCjVgIcIkxW…
one year of genocide
instagram.com/reel/DC0V2XDC8qo…
toddlers sniped twice
instagram.com/reel/DDu05pRycza…
an Haaretz article about idf atrocities
instagram.com/p/DEF2zBmPH9-/
slowforward.net/2024/12/28/tha…
slowforward.net/2024/12/29/sec…
slowforward.net/2024/12/29/izr…
not the jews but the colonialist agenda
instagram.com/reel/DEKnFcQMAYZ…
27 dec 2024
abuses committed by the iof/idf at Kamal Adwan Hospital
instagram.com/reel/DENAVl8ovXw…
29 dic 2024, quinto neonato ucciso dal freddo a Gaza
ansa.it/sito/notizie/mondo/202…
30 dic 2024
il NYT sulla rimozione del numero delle vittime il 7 ottobre 2023
instagram.com/p/DEMZofRNHhL/
[ Dr Mads Gilbert: x.com/KerryBurgess/status/1872… ]
#genocide #genocidio #Palestine #Palestina #Gaza #children #ethniccleansing #murder #hospitals #massmurders #warcrimes #crimesagainsthumanity #occupation #settlers #WestBank #Jenin #Cisgiordania #deathtoll #bambini #bambiniuccisi #bombardments #bombardamenti #gunpoint #droni #drones #quadcopters #ai
#AI #bambini #bambiniuccisi #bombardamenti #bombardments #children #Cisgiordania #crimesagainsthumanity #deathtoll #drones #Droni #ethniccleansing #Gaza #genocide #genocidio #gunpoint #hospitals #ICC #icj #israelterroriststate #izrahell #Jenin #massmurders #murder #occupation #Palestina #Palestine #quadcopters #settlers #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism
Dawn on Instagram: "No, but seriously... How many more eyewitness accounts does the sleeping world need? When P•Iest¡n¡•ns say this is happening, nobody believes them. Foreign doctors have been echoing the words of P•Iest¡n¡•ns for months now, and the w
20K likes, 466 comments - dawntje.shannon on December 17, 2024: "No, but seriously... How many more eyewitness accounts does the sleeping world need? When P•Iest¡n¡•ns say this is happening, nobody believes them.Instagram
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let’s figure out izrahell routinely killing civilians this way & enjoying it
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palest it on Instagram: "Future generations will need study the psychology of such pure evil. x.com/KenOKeefe1TJP/status/1880707871760949256?t=Zg4Ve92mI13g_L88MaddZA&s=09"
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dr mads gilbert about the number of civilians killed in palestine
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Dr Mads Gilbert about the number of civilians killed in Palestine
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Dr Mads Gilbert MD on Instagram: "Huge underestimates of killed in Gaza. Study the evidence. Ceasefire NOW!"
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max blumenthal asks blinken how does it feel to back and fund a genocide
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Dr Mads Gilbert MD on Instagram: "Watch journalist and good friend @maxjblumenthal confront Antony Blinken about ISrael's genocide “Why did you keep the bombs flowing when we had a deal in May?…”"
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2′ 40″ da ‘report’, sulla palestina e il genocidio
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2′ 40″ da #Report, sulla #Palestina e il #genocidio
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enzo patti: un contributo su “asemia” (da un saggio di gillo dorfles) + un’annotazione di luigi di cicco
cliccare per ingrandire
Da: Gillo Dorfles, Elogio della disarmonia, Garzanti, Milano, 1986, introduzione, pag. 12.
*
Dorfles individua, e comincia a seguire, le scritture asemantiche dalla fine degli anni Cinquanta. Considerava il lavoro degli scrittori asemantici come un’esigenza – e una ribellione – “incalzata” da una “nostalgia del vuoto” e da “un orrore del pieno”.
Parlava di necessità di ricreare un intervallo. In modo simile, negli stessi anni Barthes desiderava un mondo esentato dal significato, e Cage mirava a una smilitarizzazione del linguaggio.
Il numero di scrittori asemantici dell’epoca è nutritissimo e i nomi sono importanti (Tobey, Twombly, Michaux, Capogrossi, Blank, Lai, Dermisache etc), ma – nonostante questo – a metà degli anni Settanta Dorfles scriveva: “Malauguratamente solo pochissimi intendono questa necessità ‘fisiologica’ del vuoto e della pausa. La maggior parte degli uomini è ancora profondamente ancorata all’errore del pieno e non all’orrore dello stesso”.
Tuttavia il critico era fiducioso in una reazione, auspicava/preconizzava un’inevitabile presa di coscienza collettiva concludendo: “ci troviamo all’alba di una Rivoluzione Asemantica”.
Luigi Di Cicco
*
post scriptum (di MG): Dorfles non poteva forse saperlo, ma quell’alba avrebbe iniziato a manifestarsi di fatto e copiosamente (lui ancora in vita) in tutto il mondo, nell’esplosione e irraggiamento, agevolato dalla rete, dell’asemicwriting
#asemia #asemic #asemicWriting #EnzoPatti #GilloDorfles #LuigiDiCicco #rivoluzioneAsemica #scritturaAsemantica #scritturaAsemica
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scritture sul ciglio del significato / luigi di cicco. 2024 [parte prima]
Luigi Di Cicco
Scritture sul ciglio del significato
(parte prima – dicembre 2024)
Gesti monumentali, orme sottili
1959: “Quando nell’immediato dopoguerra Capogrossi […] inventò quegli ‘ideogrammi asemantici’ noti oggi in tutto il mondo, forse non si rendeva conto d’aver creato uno dei primi ‘cifrari magici’ dei nostri tempi”. 1960: “Nei gesti monumentali di Kline, in quelli più dispersi e frenetici di Vedova, in quelli più composti ed ermetici di Hartung, vive l’estrema volontà di dar vita ad una nuova – o resuscitata? – scrittura asemantica”. 1961: “Le composizioni segniche d’un Tobey o d’un Mathieu avevano voluto dire la apertura di nuovi orizzonti di scritture asemantiche ignote all’arte occidentale”. Henri Michaux è autore di “curiose scritture filiformi e concitate – veri alfabeti asemantici”. 1962: Giuseppe Capogrossi ha “una sua scrittura, autonoma, unica nel suo genere, del tutto asemantica, eppure carica di sensi nascosti”. 1964: “Sanfilippo modula con grande finezza i suoi alfabeti asemantici”.
Dalla fine degli anni Cinquanta Gillo Dorfles impiega con insistenza l’espressione scrittura asemantica per indicare segni privi di significato, ma carichi di senso. Si tratta soprattutto di segni pittorici, di una scrittura da atelier. Le tele a volte sono enormi. I movimenti del braccio sono ampi, in alcuni casi tutto il corpo è coinvolto. Lo stile è dato “dalla grafia stessa degli artisti”.
Dorfles torna a utilizzare l’espressione nel 1974 in un saggio dal titolo Le “scritture asemantiche” di Irma Blank: “una sorta di grafia-ortografia, che si vale d’un segno ben individualizzato (con tutte le caratteristiche della personalità di chi lo usa), ma privo, vuoto, scevro, di ogni semanticità esplicita, giacché non è costituito da – né è scindibile in – ‘segni discreti’, in lettere d’un sia pur modificato alfabeto, né in ideogrammi sia pur alterati o neoformati”.
Le dimensioni sono quelle del libro, della lettera, dell’appunto. I fogli registrano piccole oscillazioni, “orme sottili”, scritture domestiche che entrano comodamente in cartelle, riviste, libri d’artista e scatole editoriali.
Le scritture asemantiche sono disancorate dal compito di dover comunicare, veicolare informazioni. Per Dorfles il loro proliferare tra gli anni Cinquanta e Settanta deriva dall’esigenza di porre un arresto all’ipertrofia di segni significanti, dalla necessità di una pausa, dall’urgenza di stabilire un intervallo al flusso ininterrotto di sollecitazioni sensoriali.
In origine l’horror vacui doveva aver spinto gli uomini a segnare le pareti vuote delle caverne, l’horror pleni, adesso, dovrebbe spingere verso la direzione opposta, verso un’interruzione, verso il recupero di un “fattore isolante, diastemizzante tra opera e spettatore, tra opera e opera”.
Per Dorfles “la pagina bianca, la scrittura asemantica, la stessa ‘forma primaria’ alla Sol LeWitt o alla Judd, sono, tutto sommato, le prove evidenti di un’aspirazione al vuoto, alla ricostruzione d’un intervallo. […] Non sarebbe illogico se un’eventuale rivoluzione asemantica facesse seguito a un periodo di eccessi semiologici”.
Una rivoluzione contro la sovrabbondanza di segni e di significati al fine di giungere a “una stagione dove esistano di nuovo ‘segni vergini’ da non catalogare, codici da non decriptare, pagine bianche da non decifrare”.
L’essenza della scrittura
Roland Barthes, cultore della scrizione, ossia del puro gesto manuale dello scrivere, in più di un’occasione si sofferma sulle scritture illeggibili, “scritture che non possiamo comprendere e delle quali non si può affermare che siano indecifrabili semplicemente perché si situano al di là di ogni possibile decrittazione”. In esse il significante è “libero, sovrano”.
Barthes stesso è autore di contre-écritures che traccia allo scopo di creare qualcosa al di fuori della “trappola del linguaggio”, della “responsabilità fatalmente legata a ogni frase”. Cinque esempi di contre-écritures sono ospitate nel secondo numero della rivista belga Luna-Park (1976), dedicato alle Graphies. Lo stesso numero riporta una sua lettera del 1971 indirizzata a Mirtha Dermisache: “avete saputo produrre un certo numero di forme, né figurative, né astratte, che potremmo classificare sotto il nome di scrittura illeggibile – il che equivale a offrire ai vostri lettori, non i messaggi e nemmeno le forme contingenti dell’espressione, ma l’idea, l’essenza della scrittura. Niente è più difficile che produrre un’essenza, vale a dire una forma che faccia riferimento esclusivamente al suo nome”.
A proposito di questa lettera, l’autrice argentina dichiarerà: “È stato incredibile, da quel momento ho capito cosa stavo facendo”. Per la prima volta, qualcuno chiamava il suo lavoro scrittura.
Barthes utilizza il termine lettori per riferirsi ai fruitori delle pagine di Dermisache. Lo fa nuovamente poco tempo dopo in un articolo su Cy Twombly, specificando: “dico: lettore, anche se non c’è nulla da decifrare”. Nelle stesse pagine, Barthes torna sul concetto di essenza concentrandosi sul gesto: “A modo suo TW dice che l’essenza della scrittura non è né la forma né l’uso, ma solo il gesto, il gesto che la produce lasciandola trascinare: uno scarabocchio, quasi una sozzura, una negligenza”. Ancora, in un testo su Bernard Réquichot, parlando del suo “testamento illeggibile” Barthes scrive: “per ciò che concerne il suo essere, la scrittura lo trae non dal suo significato (dalla sua funzione comunicativa) bensì dalla rabbia, dalla tenerezza o dal rigore in cui sono tracciate le gambe e le curve”.
Il punto nodale è nella liberazione del segno “tristemente appesantito dal suo significato”, nell’illeggibilità che “lungi dall’essere lo stadio difettivo, o mostruoso, del sistema scrittorio, ne sarebbe al contrario la verità propria”.
Sul ciglio del significato
Alfred Lewin Copley, fisiologo ed ematologo, è stato autore di preziose scritture realizzate con lo pseudonimo di Alcopley. Nel 1954, presentando i suoi lavori, il critico d’arte Michel Seuphor scrive: “a differenza della scrittura pratica, che impone un dovere, la scrittura astratta […] è svincolata, il suo contenuto è universale”. Nel 1958, sulla scorta di queste considerazioni, il critico Lawrence Alloway aggiunge: “la nostra aspettativa di significato è stimolata ma non soddisfatta. I segni si librano sul ciglio del significato”.
Come in un’allegoria vuota di Kafka, la scrittura astratta allude in modo persistente a un qualcosa che non c’è. L’illusione di riuscire a mettere a fuoco il significato è ininterrottamente frustrata.
Siamo lettori avidi e instancabili. Nelle scritture astratte il significante si emancipa dal giogo del significato; il nostro occhio, tuttavia, continua ad esserne asservito.
Altalena a bilico
Un paradosso: svuotate, alleggerite dal dover significare qualcosa, le scritture asemiche dovrebbero rappresentare la quintessenza della scrittura, eppure rinviano perennemente al disegno. I fruitori – lettori/osservatori – oscillano tra i due poli di un’altalena a bilico. La scrittura è subito individuata, ma essendone impossibile la comprensione si cerca appagamento altrove: nell’osservazione, nel disegno.
Marco Giovenale, che ha coniato il termine drawriting per i propri lavori, appunta: “È l’incerto il territorio dell’asemico, proprio in quanto si fonda su o parte da uno stato di flickering multiplo tra (1) grafia che punta a una lingua, (2) lingua che però non esiste, (3) grafia che torna allora a sé in aspetto di disegno (astratto), (4) disegno che si nega come tale perché (appunto) in origine punta a una lingua, chiudendo così il cerchio”.
Michael Betancourt, nel presentare l’opera di Giovenale, analizza bene l’esitare “sulla soglia del riconoscimento e della lessicalità prima di dissolversi in un’illeggibilità puramente grafica”. Un approdo che è soltanto provvisorio. Le sirene della scrittura sono lì: reclamano centralità, promettono contenuti.
Nel suo saggio su Saul Steinberg, Barthes commenta: “il significato diventa sia un desiderio folle (vogliamo decifrare a tutti i costi), sia un inganno persistente (non c’è nulla da decifrare: si sa, ma ci si ostina)”.
Desiderio folle e inganno persistente sono il motore di un meccanismo perpetuo. La combinazione è instabile, l’altalena continua a oscillare senza sosta:
scrittura/disegno
scrittura\disegno
scrittura/disegno
scrittura\disegno
…
…
Un silenzio prolisso
Una particolare serie lavori asemantici di Henri Michaux viene chiamata dall’autore Movimenti. Michaux ne parla come di “una scrittura inaspettata” dove ci si può esprimere finalmente “lontano dalle parole”. I Movimenti si caratterizzano per la loro singolare somiglianza con un elemento piuttosto diffuso in natura: il lichene Graphis scripta, detto anche lichene della scrittura segreta.
Quest’organismo simbionte ispira il poeta tedesco Hans Magnus Enzensberger: “il lichene si descrive, / si inscrive, scrive / in una scrittura cifrata / un silenzio prolisso: / Graphis scripta”.
Invero, nel Graphis scripta non c’è nulla di segreto e nulla da decifrare. Un lichene asemico per eccellenza: non nasconde codici, non ne ha e non ne vuole.
Il piacere del vuoto
Scrive John Cage: “La sintassi, secondo Norman O. Brown, è la disposizione dell’esercito. Quando ci allontaniamo da essa, smilitarizziamo il linguaggio”.
In Empty words, seduto al centro di un palco vuoto, Cage farfuglia incomprensibili lacerti di parole, intervallandoli con lunghi e profondi silenzi. La durata complessiva dell’opera è di circa dieci ore, anche se la divisione in quattro sezioni permette che le esecuzioni durino due ore e mezza. I borbottii non sono che frammenti smembrati di un testo, i Diari di Henry David Thoreau, da cui Cage salva metodicamente solo alcune lettere. Il pubblico è messo in crisi dall’ascolto del testo in frantumi. In Empty words la lingua è sabotata, Cage fa tabula rasa di ogni significato, rende incomprensibile il linguaggio per smilitarizzarlo.
Ma quando avviene la militarizzazione? Avviene da piccoli, tra i banchi di scuola. Per Michel de Certeau “imparare a scrivere è l’iniziazione per eccellenza a una società capitalista e conquistatrice. Si sono dovuti attendere gli effetti inquietanti di un così prodigioso sviluppo affinché cominciassimo a guardare con sospetto la formazione del fanciullo moderno attraverso la pratica scritturale”.
Il critico Giuseppe Garrera parte proprio dalle parole di Norman O. Brown e da una descrizione circostanziata di un’esecuzione di Empty words, al Teatro Lirico di Milano, per affermare che “il sistema scolastico è un sistema di imposizione e di dittatura del significato e delle regole”. Scopo delle istituzioni è rendere la scrittura codificata, conforme. Seduti in banchi allineati, gli studenti imparano a scrivere rispettando rigorosamente le righe dei quaderni. Il dettato, la dettatura. Il diktat, la dittatura.
Per Garrera le scritture asemantiche sono “bande anarchiche di demilitarizzazione del linguaggio”. Un atto profondo di diserzione, di disobbedienza, di opposizione alle convenzioni imposte. Roland Barthes scrive “non c’è attualmente al mondo un luogo istituzionale da cui il significato sia bandito” e sogna un mondo esentato dal significato, come lo si può essere dal servizio militare. Le scritture illeggibili incarnano appieno i desideri di Barthes.
Il 2 dicembre 1977 tra gli spettatori di Cage al Teatro Lirico di Milano è presente anche Roberto Calasso. Racconta l’esperienza in un articolo dal titolo John Cage o il piacere del Vuoto: “una delle malattie più gravi di cui soffriamo è quella del Pieno: la malattia di chi vive in un continuo mentale occupato da un vorticare di parole smozzicate, di immagini stolidamente ricorrenti, di inutili e infondate certezze, di timori formulati in sentenze prima che emozioni. Tutto questo produce molti disastri – ma soprattutto uno, da cui discendono gli altri: la mancanza, l’incapacità di attenzione”.
Pochi mesi prima, giugno 1977, Gillo Dorfles iniziava così un suo articolo: “Ricreare l’intervallo: la pausa, il momento vuoto in un mondo troppo pieno, troppo gremito, troppo affollato, dove l’eccesso di pienezza preclude la vista e la conoscenza dei singoli momenti, oggetti, eventi”. E ancora: “Malauguratamente solo pochissimi intendono questa necessità ‘fisiologica’ del vuoto e della pausa. La maggior parte degli uomini […] è ancora profondamente ancorata all’errore del pieno e non all’orrore dello stesso”. Nonostante tutto, il critico preconizzava un’inevitabile presa di coscienza collettiva: “ci troviamo […] all’alba di una Rivoluzione Asemantica”.
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Luigi Di Cicco, Scritture sul ciglio del significato
(parte prima – dicembre 2024)
NOTE
Gesti monumentali, orme sottili
Gillo Dorfles, “Giuseppe Capogrossi”, in VIII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, cat., De Luca Editore, Roma, 1959
Gillo Dorfles, “Struttura, segno e figura alla XXX Biennale” in aut aut, nr. 59, Edizioni Kairos, Milano, 1960
Gillo Dorfles, Ultime tendenze nell’arte d’oggi, Feltrinelli Editore, Milano, 1961
Gillo Dorfles, L’alfabeto di Capogrossi (saggio introduttivo), All’Insegna del Pesce d’Oro, Vanni Scheiwiller, Milano, 1962
Gillo Dorfles, “Gli italiani alla XXXII Biennale”, in Art International, VIII/7, Lugano, 1964
Gillo Dorfles, Il divenire delle arti, Einaudi Editore, Torino, 1959
Gillo Dorfles, “Le ‘scritture asemantiche’ di Irma Blank” in Irma Blank, Galleria Cenobio-Visualità, Grafiche Alessandro Nava, Milano, 1974
Gillo Dorfles, L’intervallo perduto, Einaudi Editore, Torino, 1980
L’essenza della scrittura
Roland Barthes, Variazioni sulla scrittura, Einaudi Editore, Torino, 1999
Roland Barthes, “Le degree zero du coloriage”, in Les Nouvelles Littéraires, Larousse, Paris, march 1978
Marc Dachy (a cura di), Luna-Park 2 – Graphies, rivista, Transédition, Bruxelles, avril 1976
Cintia Mezza, Cecilia Iida y Ana Ravina, “Mirtha Dermisache, vida y obra 1940-2012”, in Mirtha Dermisache. Porque ¡yo escribo!, cat., MALBA e Fundación Espigas, Buenos Aires, 2017
Roland Barthes, “Cy Twombly o «Non multa sed multum»”, in L’ovvio e l’ottuso, Einaudi Editore, Torino, 1985
Roland Barthes, “Réquichot e il suo corpo”, in L’ovvio e l’ottuso, Einaudi Editore, Torino, 1985
Roland Barthes, Barthes di Roland Barthes, Einaudi Editore, Torino, 1980
Sul ciglio del significato
Michel Seuphor, écritures. Alcopley, Les Nourritures Terrestres, Paris, 1954
Lawrence Alloway, “Marks and signs” in ARK. The Journal of The Royal College of Art, nr 22, Royal College of Art, London, 1958
Altalena a bilico
Marco Giovenale, asemics. senso senza significato, Edizioni ikonaLíber, Francavilla al mare, 2023
Michael Betancourt, “Semiotic Degree Zero: Drawriting”, in Marco Giovenale, Glitchasemics, Post-Asemic Press, 2020
Roland Barthes, all except you, con illustrazioni di Saul Steinberg, Repères édition d’art, Paris, 1983
Un silenzio prolisso
Gillo Dorfles, Ultime tendenze nell’arte d’oggi, Feltrinelli Editore, Milano, 1961
Henri Michaux, Mouvements, Editions Gallimard, Paris, 1951
Hans Magnus Enzensberger, “Flechtenkunde” in blindenschrift, Suhrkamp Verlag, Frankfurt, 1964
Il piacere del vuoto
John Cage, M – writings 67-72, Wesleyan University Press, Middletown, 1973
Michel de Certeau, L’invenzione del quotidiano, Edizioni Lavoro, Roma, 2001
Giuseppe Garrera, audio presentazione volume asemics. senso senza significato di Marco Giovenale (ascoltabile in rete, sito: slowforward.net), Studio Campo Boario, Roma, 3 marzo 2023
Roland Barthes, La grana della voce. Interviste 1962-1980, Einaudi Editore, Torino, 1986
Roland Barthes, Barthes di Roland Barthes, Einaudi Editore, Torino, 1980
Roberto Calasso, “John Cage o il piacere del Vuoto”, in Panorama, rivista, 20 dicembre 1977
Gillo Dorfles, “Troppe immagini, troppi messaggi”, in Corriere della Sera, 20 giugno 1977
#Alcopley #AlfredLewinCopley #alphabet #AntonioSanfilippo #asemic #asemicArt #asemicWriting #asemics #CintiaMezza #contreécriture #contreécritures #DonaldJudd #EmilioVedova #EmptyWords #FranzKline #GilloDorfles #GiuseppeCapogrossi #GiuseppeGarrera #Graphies #GraphisScripta #HansHartung #HansMagnusEnzensberger #HenriMichaux #HenryDavidThoreau #intervalliNelFlusso #intervalloNelFlusso #IrmaBlank #JohnCage #LawrenceAlloway #lichene #licheneGraphisScripta #LuigiDiCicco #LunaPark #MarcDachy #MarcoGiovenale #MarkTobey #MichaelBetancourt #MichelDeCerteau #MichelSeuphor #MirthaDermisache #movimenti #NormanBrown #NormanOBrown #RobertoCalasso #RolandBarthes #SaulSteinberg #scrittura #scritturaAsemantica #scritturaAsemica #scritturaAstratta #scritturaIlleggibile #scritturaInaspettata #scritture #scrittureAsemantiche #scrittureAsemiche #scrittureIlleggibili #segniPriviDiSignificato #SolLeWitt
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da oggi, 18 gennaio @ biffi arte (piacenza): da>verso 2010-2022, le edizioni d’arte dell’accademia di brera
da>verso 2010-2022
Edizioni d’arte all’Accademia di Brera
@ Galleria Biffi Arte, Piacenza
dal 18 gennaio al 15 febbraio 2025
Inaugurazione 18 gennaio, ore 17
a cura di Susanna Gualazzini
Mostra dedicata alle edizioni da>verso, realizzate nell’ambito di progetti dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel corso della mostra, il 12 febbraio, sarà presentato un quaderno che racconta l’esperienza, con alcuni approfondimenti.
Galleria Biffi Arte
Via Chiapponi, 39 – 29121 Piacenza
L’esposizione, a cura di Margherita Labbe, intende presentare la copiosa produzione artistica-editoriale di multipli che accostano grafica e poesia, realizzati nell’ambito del laboratorio didattico dell’Accademia di Belle Arti di Brera da>verso. Transizioni arte_poesia (e sue titolazioni successive), a cura dei docenti Paolo Di Vita, Chiara Giorgetti, Margherita Labbe e Anna Mariani, e del poeta Italo Testa per la parte letteraria. Obiettivo e oggetto del laboratorio, oltre al grado zero della conoscenza, ovvero a un approccio diretto e antiretorico alla poesia contemporanea, è la sperimentazione di prospettive di interazione e contaminazione, anzi di vera e propria transizione mediale, tra linguaggi e forme del testo letterario e pratica visiva in senso ampio, includendo codici e procedimenti tradizionali e di nuova tendenza.
Le edizioni coincidenze, 2×2 e non_identità, sono state presentate a Milano presso la Fondazione Mudima, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Archivio Ricerca Visiva – Ar.Ri.Vi. di Anna Valeria Borsari. Per alcuni anni, complice la pandemia e la sospensione dei progetti, le edizioni sono rimaste in aula chiuse in un armadio della Scuola di Grafica d’arte, e siamo lieti di proporle oggi a un pubblico piacentino, viste le forti connessioni con la cultura contemporanea della nostra città, e la presenza di numerosi piacentini tra gli ospiti e collaboratori del Progetto da>verso, e tra gli autori delle opere grafiche negli anni elaborate. La mostra, presso le sale interrate della Galleria Biffi Arte, espone un corposo “campione” dei risultati. Non essendo possibile esporre tutto il materiale, si è dovuto a malincuore operare una selezione, motivata, più che da scelte di merito (notorietà dell’artista o del poeta, impatto visivo, ecc.), da ragioni editoriali, a far sì che fossero rappresentati in modo equilibrato tutti gli autori in campo – poeti, artisti, docenti e studenti, e la grande varietà poetica e tecnologica, dando risalto ad alcuni risultati eccellenti. Tutte le edizioni saranno documentate da una slide di immagini proiettate nel nevaio della galleria.
In mostra anche alcuni esempi della linea grafica della comunicazione legata al progetto, locandine e comunicati progettati da Paolo Di Vita, autore del concept grafico di tutte le edizioni: la copertina dei multipli coincidenze, formato, piega e grafica di 2×2 e non_identità.
Il quaderno edito da Scritture che accompagna l’esposizione sarà presentato il 12 febbraio. Racconta sinteticamente dieci anni di attività, e ospita brevi saggi che approfondiscono alcuni aspetti strutturali dell’intero progetto, in primis l’identità della grafica contemporanea e il concetto di “traduzione” tra lingue e linguaggi e con media differenti, oltre a focus su personaggi che sono stati protagonisti, il poeta Angelo Lumelli, scomparso nel 2024, e Adriano Spatola, figura fondamentale della Poesia visiva e concreta.
Il progetto da>verso e le edizioni sono documentate dal sito da>verso.wordpress.com, creato e aggiornato da Chiara Giorgetti, dove si può leggere in pdf la prima pubblicazione del 2011, vedere immagini di mostre e opere, visionare le videoregistrazioni di Roberto Dassoni di alcuni reading e incontri.
Sarebbe un’ardua impresa elencare tutti gli artisti e poeti coinvolti nel progetto, e inquietante sarebbe prendere atto e dare notizia di quanti siano venuti meno nell’arco di poco più di dieci anni – suonerebbe più come un elenco di epitaffi alla Spoon River. Auspichiamo che i più giovani colgano e sviluppino l’eredità vivente dei contenuti di questo progetto, la profondità storica, il pensiero e la sperimentazione artistica, campo di indagine aperta in molteplici direzioni.
#12Febbraio #2x2 #AccademiaDiBelleArtiDiBrera #AccademiaDiBrera #AdrianoSpatola #AngeloLumelli #AnnaMariani #AnnaValeriaBorsari #ArRiVi_ #ArchivioRicercaVisiva #arte #BibliotecaNazionaleBraidense #ChiaraGiorgetti #Coincidenze #daVerso #FondazioneMudima #GalleriaBiffiArte #ItaloTesta #MargheritaLabbe #nonIdentità #PaoloDiVita #poesia #ricerca #RobertoDassoni #scritture #ScuolaDiGraficaDArte #sperimentazioni #SusannaGualazzini #transizioniArtePoesia
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oggi, 18 gennaio, a bologna: “observatorium” @ labs contemporary art
Elisabeth Scherffig
Observatorium
A cura di Angela Madesani
18 gennaio – 5 aprile 2025
Opening 18 gennaio 2025, h. 17-21
Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
Elisabeth Scherffig, Untitled, 2024. Pastello su carta Arches, 130 x 110 cm
Sabato 18 gennaio 2025 inaugura presso LABS Contemporary Art la mostra di Elisabeth Scherffig dal titolo Observatorium.
È la prima mostra dell’artista tedesca ospitata dallo spazio bolognese. Una rassegna con una ventina di lavori datati fra gli anni Settanta e oggi, tesa a indagare la metodologia operativa di Scherffig, attenta indagatrice del suo circostante, attraverso il disegno, il calco, la scultura. La rassegna è curata dalla storica dell’arte Angela Madesani.
Nel suo lavoro, l’artista privilegia lo sguardo sullo spazio urbano e sulla natura, che considera un organismo in continua metamorfosi. Indagando tale processo, ha realizzato dei cicli di disegni alcuni in scala monumentale di luoghi in trasformazione.
Non si tratta di un percorso cronologico, quanto di dialoghi tra opere, in cui è possibile cogliere dei fils rouges che testimoniano la coerenza della sua ricerca.
Observatorium opera in due sensi: da una parte è relativo all’atteggiamento dell’artista nei confronti del circostante, dall’altra è la possibilità che lo spettatore ha di entrare nella sua ricerca, che richiede attenzione e puntualità.
Elisabeth Scherffig è nata a Düsseldorf nel 1949 e vive a Milano dal 1971.
Recenti mostre personali: “Contrappunto”, Teatro Massimo e Palazzo Butera, Palermo, 2023 (testo di C. Gulli); “Elisabeth Scherffig”, THE OPEN BOX, Milano, 2023 (a cura di G. L. Marcone); “Le mani sulla città”, Studio Paolo Pessarelli, Milano, 2022 (a cura di A. Madesani); “Sostituzioni”, Casa Museo Boschi Di Stefano, Milano, 2021.
Recenti mostre collettive: “Artenumero”, Museo Archeologico Regionale, Aosta, 2024 (a cura di A. Madesani); “Fragmente”, Ribot Gallery, Milano, 2024 (a cura di G. L. Marcone e M. Villa); “ORO&BLU”, Nuova Galleria Morone, Milano, 2022 (a cura di V. Coen).
Sue opere saranno esposte nello stand di LABS Contemporary Art ad Arte Fiera, Bologna (7-9 febbraio 2025), a Drawing Now Paris, Parigi (27-30 Marzo 2025) e ad Art Paris, Parigi (3-6 Aprile 2025).
Elisabeth Scherffig, Bologna, 2013. Grafite su 3 strati di carta svedese 134 x 140 cm
Elisabeth Scherffig, Untitled, 2024. Pastello su carta Arches, 90 x 70 cm
Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
Orari
Martedì-sabato: h. 10-13 e 15-19 o su appuntamento
#AngelaMadesani #art #arte #ElisabethScherffig #LabsContemporaryArt #Observatorium
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l’œil écoute / bernard parmegiani. 1970
youtu.be/pQL8GHzkcwM?si=NRBDj0…
#audio #BernardParmegiani #experimentalMusic #music #musicA_ #musicaDiRicerca #musiqueDeRecherche
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ceasefire?
instagram.com/reel/DE3oTldIF88…
instagram.com/reel/DE8XKi-ILak…
#ceasefire #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #zionism
Yousef Alhelou on Instagram: "📍Gaza tonight 16th Jan 2025 Israel has intensified its brutal air strikes targeting civilians across the Gaza Strip soon after announcing the ceasefire! Killing and injuring scores of children Israel hates Palestinians so m
77K likes, 3,764 comments - alhelou.y on January 15, 2025: "📍Gaza tonight 16th Jan 2025 Israel has intensified its brutal air strikes targeting civilians across the Gaza Strip soon after announcing the ceasefire! Killing and injuring scores of child…Instagram
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mehdi hassan asking all the right questions to an ex idf soldier
youtu.be/kJWA0ffgDBc?si=vsquZr…
#Gaza #zionism #genocide
#genocidio #Palestine #Palestina
#massmurders #warcrimes
#starvingpeople #starvingcivilians
#izrahell #israelterroriststate
#Cisgiordania #WestBank
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#Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism
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21 gennaio, reggio emilia: presentazione di “casino conolly”, di mariangela guatteri
Casino Conolly, di Mariangela Guatteri (il verri edizioni, 2024) a Reggio Emilia, Librerie.coop All’Arco: martedi 21 gennaio alle ore 18.
#CasinoConolly #edizioniDelVerri #ilVerri #ilVerriEdizioni #LibrerieCoopAllArco #MariangelaGuatteri #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
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19 gennaio, h. 21, mg su googlism e prosa in prosa @ canale youtube ‘officina di filosofia teoretica’
youtube.com/@officinadifilosof…
#AI #dialogo #ElisaDeSilva #googlism #IA #intervista #MarcoGiovenale #MG #OfficinaDiFilosofiaTeoretica #PeterGenito #ProsaInProsa #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
Officina di Filosofia Teoretica
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dip 037, per ale
sono passate appena due settimane, poco più, dalla scomparsa di Alessandro, e non è facile parlarne. non è neanche “necessario” estroflettere riflessioni o memorie, se è per questo. diciamo che – nonostante dip sia un diario in pubblico – il pudore resta ed è bene che sia così.
quello che però, sicuramente, direi sicurissimamente, si accompagna ai vari tratti emotivi dei giorni scorsi è un mio risentimento, un’insofferenza. verso quella schiera di figure dell’album letterario che improvvisamente leggono alcuni libri e vedono (quel che vogliono vedere in) alcune cose. vedono cose. allucinano volentieri.
non si tratta solo di coccodrilli, ci sono anche patologie della sfera apparentemente antropica.
(ma stop).
#Ale #AlessandroBroggi #diarioInPubblico #dip #dip037 #dip037
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oggi, 17 gennaio, a roma, libreria tomo: patrizia vicinelli
PATRIZIA VICINELLI
per voce di Rossella Or, Giovanni Fontana, Jonida Prifti, Sara Davidovics
LIBRERIA TOMO
Via degli Etruschi, 4 – Roma
#GiovanniFontana #JonidaPrifti #libreriaTomo #PatriziaVicinelli #performance #poesia #RossellaOr #SaraDavidovics #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca
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[r] _ rabbits starring suzie / david lynch. 2020
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[r] _ the moon’s glow / david lynch. 2024
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[r] _ the alphabet / david lynch. 1968 _
youtube.com/embed/FCrKONTgtI8?…
#alphabet #art #arte #DavidLynch #video
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[r] _ absurd encounter with fear / david lynch. 1967
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david lynch passed away / scomparso david lynch
a seguire, ripropongo alcuni post di slowforward di/su materiali di Lynch.
altri domani e nei prossimi giorni.
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video dell’incontro alla fondazione primoli: “storie della fotografia in italia”
youtube.com/live/vgHquf5uxbA?f…
#FondazionePrimoli #fotografia #presentazione #StorieDellaFotografiaInItalia
| Presentazione del libro | Storie della fotografia in Italia
| 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 | 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗔 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲𝗻...YouTube
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oggi, 16 gennaio, a roma, a villa medici: reinventare il linguaggio. gastone novelli e la scrittura francese d’avanguardia
a Roma, oggi, 16 gennaio 2025, Villa Medici
REINVENTARE IL LINGUAGGIO
Gastone Novelli e la scrittura francese d’avanguardia
In occasione del centenario della nascita dell’artista Gastone Novelli, Villa Medici e l’Archivio Novelli hanno il piacere di organizzare questo incontro sull’influenza delle sue opere sugli scrittori francesi, da Georges Bataille a Claude Simon. Questo dialogo riunisce diversi specialisti italiani e francesi, Marco Rinaldi, Davide Crossara, Andrea Cortellessa e Mireille Calle-Gruber, alla presenza di Francesca Alberti, direttrice del Dipartimento di Storia dell’Arte di Villa Medici, per esplorare i rapporti tra immagine e scrittura sviluppati in questi incontri franco-italiani.
villamedici.it/it/programme/re…
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info:
Giovedì 16 gennaio dalle 18:00 alle 20:00
Grand Salon di Villa Medici
Gratuito : prenotazione obbligatoria
Lingua : italiano
villamedici.it/it/programme/re…
#AndreaCortellessa #ArchivioNovelli #art #arte #ClaudeSimon #DavideCrossara #DipartimentoDiStoriaDellArteDiVillaMedici #FrancescaAlberti #GastoneNovelli #GeorgesBataille #MarcoRinaldi #MireilleCalleGruber #rapportiTraImmagineEScrittura #scritturaFranceseDAvanguardia #VillaMedici
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strumenti e prassi oggettive di genocidio a gaza
instagram.com/reel/DDXCKIquitq…
bisogna continuare a diffondere questo video, sui #droni di #izrahell a #Gaza.
sugli strumenti e le prassi oggettive del #genocidio
mastodon.uno/@differx/11383558…
video.wordpress.com/embed/L5Rz…
#drones #Droni #Gaza #genocide #genocidio #genocidiohttps #izrahell #Palestina #Palestine
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dottore, ho l’empatismo, è grave?
mastodon.uno/@differx/11383531…
facebook.com/share/p/15XJKxkbB…
cronachesalerno.it/litalia-del…
#empatismo #Itaglia #loSvaccoTotale #poesia #poesiaItaliana #ytalya
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un anno a gaza: più di 85mila tonnellate di bombe
ulteriori dati qui:
instagram.com/p/DE1jCWpt1Vt/
dunque: di cosa esattamente parlano governo e ministri italiani? sono diretti e semplici complici del genocidio. lo spiega l’articolo che segue:
Filo-israeliani. 15 mesi di massacri, ma Meloni e Tajani non si vergognano
(di Alessandro Orsini)
Giorgia Meloni ha costruito il suo successo politico urlando: “Vergognatevi!”. Dopo quindici mesi di massacri a Gaza, la documentazione è ormai copiosa per chiederci se a vergognarsi non debba essere Meloni. I fatti sono questi. Netanyahu ha distrutto tutte le scuole, gli ospedali, le case, le moschee e i campi profughi dei palestinesi a Gaza. La Cnn racconta di neonati palestinesi abbandonati in stato di decomposizione negli ospedali bombardati con tanto di foto pubblicate sul suo sito. La prestigiosa rivista Lancet (inglese, non palestinese) pubblica una ricerca in cui spiega che il numero di morti indicati da Hamas è sbagliato. I morti sono almeno 70.000 e non 45.000. Israele è stato chiamato a rispondere delle proprie azioni dalla Corte internazionale di giustizia dell’Onu (per genocidio) e dalla Corte penale internazionale (per crimini di guerra e contro l’umanità). Il medico britannico palestinese Abu Sittah ha dichiarato di avere dovuto amputare i bambini palestinesi senza anestesia. Ebbene, Antonio Tajani, intervistato da Giorgio Mottola di Report, ha dichiarato che: “Israele non ha commesso crimini di guerra a Gaza”. Nel difendere Netanyahu dai tribunali internazionali, Tajani ha detto: “Il 50% degli indagati in Italia è assolto”. Strano paragone: nessun italiano ha mai sterminato 70.000 persone. Tajani, in questa fase, è il maggiore esponente della lobby israeliana in Italia, quel gruppo di potere che giustifica e sostiene i crimini di Netanyahu contro i palestinesi. Nel 2008 Tajani è entrato nel direttivo dell’European Friends of Israel, la potentissima lobby israeliana che promuove gli interessi dell’industria di Netanyahu. Nel 2010 Tajani è diventato commissario europeo all’Industria promuovendo le finalità contenute nello statuto di quella lobby. Tajani è l’uomo di Netanyahu in Europa. Ho esibito la documentazione a sostegno di questa affermazione nei miei articoli precedenti analizzando le decisioni di Tajani verso Gaza dal 7 ottobre 2023 a oggi.
Il fatto rilevante per la Repubblica Italiana è questo: un membro ufficiale della lobby israeliana è ministro degli Esteri mentre Israele compie a Gaza uno dei massacri più grandi della “storia universale”, un termine con cui Max Weber indicava la storia dell’umanità. Eppure, Tajani giura che Netanyahu non ha commesso crimini di guerra e che le indagini del tribunali internazionali contro di lui sono ingiuste e ingiustificate. Posto da Mottola davanti all’immoralità delle proprie affermazioni: “Ministro, parliamo di 45.000 morti!”, Tajani ha strumentalizzato l’Olocausto per giustificare il suo sostegno a Netanyahu nello sterminio dei palestinesi: “Io non voglio che sei milioni di ebrei finiscano di nuovo nei forni crematori!”. Tajani ha dato a Netanyahu, a sterminio in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. Il 28 ottobre 2023 Tajani si è rifiutato di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere lo sterminio dei palestinesi a Gaza. Il 12 dicembre 2023 Tajani si è nuovamente rifiutato di votare una risoluzione per il cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza all’Assemblea generale dell’Onu a New York. Tajani è una delle ragioni per cui così tanti bambini palestinesi muoiono tutti i giorni a Gaza. Però Tajani si è appena fregiato di avere inviato cibo in scatola ai palestinesi. Il capo della lobby israeliana in Italia è fatto così: non ha vergogna.
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#Gaza #Palestina #genocidio #AlessandroOrsini #85milabombe #criminidiguerra #netanyahu #onu #tajani
#85milabombe #AlessandroOrsini #AlessandroOrsini #criminidiguerra #Gaza #genocidio #Netanyahu #Onu #Palestina #Tajani
InsideOver on Instagram: "L’esercito israeliano ha sganciato oltre 85.000 tonnellate di bombe sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023, superando di quasi 6 volte la forza di detonazione della bomba sganciata nel 1945 su Hiroshima. Giá a novembre 2023,
615 likes, 12 comments - insideover on January 14, 2025: "L’esercito israeliano ha sganciato oltre 85.Instagram
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arvo pärt: quality exceeds the limits of form
instagram.com/share/reel/BAEdh…
#ArvoPärt #beginning #end #form #music #musicA_ #quality
NTS Radio on Instagram: "“‘I am the beginning and the end.’ That’s quality.” - Arvo Pärt A figurehead in European minimalism, Arvo Pärt’s compositions are slow and meditative, owing to the composer’s own mystical experiences with chant music and his c
3,433 likes, 44 comments - nts_radio on January 10, 2025: "“‘I am the beginning and the end.’ That’s quality.Instagram
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asemic writing and other pleasures / francesca biasetton. 2011
youtube.com/embed/nqrSwK6AUfc?…
#art #arte #asemic #asemicWriting #asemico #asemics #FrancescaBiasetton #scritturaAsemica
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asemico e vecchi merletti / enzo patti. 2020 [video 2023]
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scrittura asemica su libro di fregi tipografici del ‘900, circa 300 pagine, realizzato nel 2020
#art #arte #asemic #asemicWriting #asemico #AsemicoEVecchiMerletti #asemics #EnzoPatti #scritturaAsemica
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