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‘niederngasse’, rivista e casa editrice: il 5 aprile a roma, allo studio campo boario


Niederngasse sarà disponibile in un’edizione limitata, numerata, da collezione, a partire dal 5 aprile, in concomitanza con la prima presentazione pubblica, e potrà essere acquistata online (niederngasse.it/niederngasse-e…) e negli avvenimenti selezionati.

Evento di presentazione (e festa):
Sabato 5 aprile, ore 18:00
Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/A, Roma (metro Piramide)

Una serata informale, con letture da parte degli autori e un aperitivo per sfogliare la rivista e conoscere meglio il progetto.

Alberto D’Amico Alessandro Seri Alfonso Lentini Antonio Francesco Perozzi Antonio Syxty Elisa Audino Francesco Calcagnini Francesca Marica Francesco Scapecchi Gloria Postuma Arianna Quaderno Giuseppe Calandriello Giuseppe Rizza Luciano Neri Michaela D’Astuto Nino De Vita Pier Franco Brandimarte Riccardo Innocenti Valentina Murrocu Vincenzo Ostuni Vittorio Alfieri Paola Silvia Dolci

Per informazioni, interviste o richieste di collaborazione:
📧 redazione@niederngasse.it
🌍 niederngasse.it

qui il comunicato 👉🏻 niederngasse.it/comunicato/e-n…

#AlbertoDAmico #AlessandroSeri #AlfonsoLentini #AntonioFrancescoPerozzi #AntonioSyxty #AriannaQuaderno #ElisaAudino #FrancescaMaricaFrancescoScapecchiGloriaPostuma #FrancescoCalcagnini #GiuseppeCalandriello #GiuseppeRizza #LucianoNeri #MichaelaDAstuto #NinoDeVita #PaolaSilviaDolci #PierFrancoBranřdimarte #RiccardoInnocenti #StudioCampoBoario #ValentinaMurrocu #VincenzoOstuni #VittorioAlfieri

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l’invasore sionista si prepara a entrare con altri carri armati nel nord di gaza (23 marzo)


tank di izrahell si prepararano all'invasione

La 36a divisione carri armati di Israele si prepara ad invadere la parte nord di Gaza. L’IDF ha pubblicato domenica 23 marzo alcuni video che mostrano un dispiegamento imponente di tank ai confini israeliani con il nord di Gaza.

La 36ma divisione ha portato avanti operazioni in Libano durante la guerra da settembre a novembre 2024 e nella stessa Gaza, durante i mesi di genocidio del 2024.

L’arrivo di altri carri armati a Gaza peggiorerà ulteriormente il disastro umanitario in corso producendo ancora più morti e distruzione.

src: instagram.com/reel/DHk1J0fNzeQ…

#gaza #israel #idf #tank #war

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esce “nz”, di antonio syxty, nella collana ‘syn_ scritture di ricerca’ della casa editrice ikonalíber


la più recente uscita nella collana SYN_scritture di ricerca, a cura di MG:
NZ, di Antonio Syxty

copertina di NZ, di Antonio Syxty

ikona.net/antonio-syxty-nz/

facebook.com/antonio.syxty.nz.…

NZ, o Nuova Zelanda, lavora sull’immaginazione del lettore come una mappa che invece di orientarlo debba felicemente e sensatamente indurlo a perdersi nei frammenti. Del resto già l’incipit del libro dichiara che siamo di fronte a «una collezione (anche catalogo) di frammenti di scrittura (con immagini, illustrazioni, disegni)», dei quali ha fatto nel tempo raccolta “Antonio Syxty”. Le virgolette qui usate sottolineano la natura di azione/esperimento artistico della stessa identità in gioco: parte di una ongoing performance avviata molti anni fa, che prevede che l’autore e artista si presenti cosí pur non essendo quello il suo vero nome.
Ma perché poi “Nuova Zelanda”? Perché rappresenta, rispetto all’Italia, un luogo perfettamente agli antipodi; e, letterariamente, un antidoto forte al mainstream.it contemporaneo.
In effetti il libro attiva o meglio registra una effettiva dislocazione o rilocazione identitaria, in cui chi scrive è in buona sostanza e primariamente un organismo di accumulo, o – come scrive A.S. in un appunto personale – in fondo «l’idea è che una biografia / autoritratto / opera possa creare continue derive di senso e accadimenti. […] Io penso che noi siamo un processo di accumulo», che si esplica in una euforica e delirante dérive e flânerie in grado di intercettare e disporre sulla pagina materiali i piú diversi: mappe, disegni, musiche, fotografie, storie altrui, estratti di notizie. In questo modo, in fondo, non è nemmeno Antonio Syxty (identità artistica) a scrivere: è semmai proprio e principalmente il materiale raccolto, che si precipita in pagina grazie alle virtú di calamita alchemica (altra espressione di A.S.) dell’autore – con o senza virgolette.

MG

#AntonioSyxty #casaEditriceIkonaLíber #collanaSyn #dérive #flânerie #IkonaLíber #NuovaZelanda #NZ #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #SynScrittureDiRicerca #SYN_ScrittureDiRicerca #Syn_scrittureDiRicerca #SynScrittureDiRicercaIkonaLiBer_

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jeffrey sachs about the u.s. foreign policy, and europe, and russia


youtu.be/imI2n5JIMr8?si=6KUvo5…

#Europe #JeffreySachs #Russia #Ukraine #USA

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humza yousaf, scotland pm, on the recent phase of the genocide


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Israele è fuori controllo: L’ex primo ministro scozzese Humza Yousaf sollecita un’azione globale per Gaza
Humza Yousaf ha invitato la comunità internazionale a intraprendere un’azione urgente contro Israele per il suo attacco a Gaza.

L’ex primo ministro scozzese Humza Yousaf ha avvisato che Israele è “fuori controllo” e ha esortato la comunità internazionale a prendere provvedimenti urgenti per l’escalation dell’assalto a Gaza.
Le osservazioni di Yousaf sono arrivate in risposta al recente “ultimo avvertimento” del ministro della Difesa israeliano Israel Katz alla popolazione di Gaza, che Yousaf ha condannato come una “condanna a morte” per i palestinesi intrappolati nell’enclave devastata dalla guerra.
In un video condiviso su X, Yousaf ha descritto le agghiaccianti osservazioni di Katz – che ha minacciato la popolazione di Gaza di essere “cancellata” – come profondamente allarmanti.
“Questo non è un avvertimento. È una condanna a morte”, ha detto Yousaf, aggiungendo che dopo oltre 17 mesi di bombardamenti israeliani, i civili di Gaza non hanno ‘più un posto dove scappare’.

Secondo i funzionari sanitari locali, oltre 61.700 palestinesi sono stati uccisi a Gaza da quando Israele ha lanciato la sua guerra contro l’enclave, la maggior parte dei quali sono donne e bambini.
“La gente di Gaza non ha bisogno di avvertimenti, ha bisogno di pace e ne ha bisogno ora”, ha detto Yousaf.
Ha invitato la comunità internazionale a intervenire immediatamente, a chiedere un cessate il fuoco e a garantire l’invio urgente di aiuti umanitari all’enclave assediata.

“La comunità internazionale deve finalmente rendersi conto che il suo alleato, Israele, è fuori controllo”.
Yousaf ha anche parlato della situazione della popolazione della Striscia di Gaza, sottolineando la distruzione di interi quartieri e famiglie, la chiusura di due terzi delle strutture mediche e il blocco degli aiuti imposto da Israele durante il Ramadan.
Il politico ha affermato che, alla luce di tutto questo, “agli innocenti di Gaza, che non hanno commesso alcun crimine, viene detto che questo è il loro ultimo avvertimento”.
Yousaf ha esortato la comunità internazionale ad agire immediatamente contro Israele, chiedendo un cessate il fuoco ed esigendo che gli aiuti vengano consegnati rapidamente all’enclave.
“Con oltre 18.000 bambini già uccisi, quanti altri dovranno morire prima che si agisca?”. ha detto Yousaf. “Il nostro fallimento negli ultimi 17 mesi dovrebbe condannarci tutti”.

Mercoledì, Katz ha minacciato la popolazione di Gaza di “distruzione e devastazione completa” se i prigionieri non fossero stati rilasciati, suggerendo una punizione collettiva.
“Residenti di Gaza, questo è un ultimo avvertimento”, ha detto il ministro della Difesa in un video trasmesso.
“Se tutti i prigionieri israeliani non verranno rilasciati e Hamas non verrà eliminato da Gaza, Israele agirà con forze che non avete mai conosciuto prima”.
“Seguite il consiglio del Presidente degli Stati Uniti. Restituite gli ostaggi ed eliminate Hamas, e vi si apriranno altre possibilità – compresa quella di andare in altri luoghi del mondo per coloro che lo desiderano. L’alternativa è la completa distruzione e devastazione”.
Il ministro si riferiva a un precedente avvertimento del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva detto che se i prigionieri fossero stati trattenuti, erano “MORTI”.

Questo è successo mentre Israele ha ripreso le operazioni di terra nel centro e nel sud di Gaza, creando un cuscinetto parziale tra il nord e il sud dell’enclave – rompendo il cessate il fuoco concordato a gennaio, che è durato solo 58 giorni.

Newarab, 23 marzo 2025

post da InvictaPalestina: facebook.com/share/1A6evQ113w/

#Cisgiordania #coloni #colonialism #deathSentence #Gaza #genocide #genocidio #HumzaYousaf #ICC #icj #IDF #InvictaPalestina #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #NewArab #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #ultimatum #warcrimes #WestBank #zionism

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oggi, 23 marzo, a roma, ultimo giorno della mostra “in itinere” allo studio campo boario: 50 opere asemiche di fabrizio m. rossi


Domenica 23 marzo, dalle ore 17:30,

ultimo giorno per vedere la mostra In itinere. Pratiche di scrittura asemica, 50 opere di Fabrizio M. Rossi, con catalogo:
ikona.net/in-itinere/. Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/A, Roma (Piramide).

evento facebook: facebook.com/share/12KTD4fmBQ1…

info: slowforward.net/2025/03/12/ven…

audio completo del colloquio sulla mostra e sulle scritture asemiche: slowforward.net/2025/03/18/pod…

#50Opere #asemic #asemicWriting #catalogo #conclusione #FabrizioMRossi #finissage #inItinere #InItinerePraticheDiScritturaAsemica #mostra #pietre #pietreAsemiche #scritturaAsemica #StudioCampoBoario


venerdì 14 marzo, a roma, studio campo boario: inaugurazione della mostra “in itinere. pratiche di scrittura asemica”, di fabrizio m. rossi


locandina per "in itinere. pratiche di scrittura asemica"
cliccare per ingrandire

Roma, Studio Campo Boario, viale Campo Boario 4/a
IN ITINERE. PRATICHE DI SCRITTURA ASEMICA
50 opere in mostra di Fabrizio M. Rossi
a cura di Marco Giovenale
14 marzo: inaugurazione della mostra, h. 17:30
16 marzo: colloquio sulle scritture asemiche, h. 17:30
23 marzo: chiusura della mostra, h. 17:30

comunicato della mostra:
ikona.net/mostra-in-itinere-ca…

evento facebook:
facebook.com/events/1177351371…

in itinere (il libro):
ikona.net/in-itinere/
edizioni cambiaunavirgola:
spazioetico.it/attivita/cambia…

anteprima:
spazioetico.it/wp-content/uplo…

pagina facebook:
facebook.com/InItinereScrittur…

*
n.b.: tra il 14 e il 23 marzo la mostra sarà visitabile su appuntamento: cfr. le indicazioni nella locandina

#50Opere #AdaDePirro #AlbertoDAmico #art #arte #asemic #asemicWriting #colloquio #colloquioSulleScrittureAsemiche #EdizioniCambiaunavirgola #FabrizioRossi #finissage #GiuseppeGarrera #inItinere #inaugurazione #MarcoGiovenale #MG #mostra #PasqualePolidori #scritturaAsemica #SilviaBordini #StudioCampoBoario #vernissage


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gianni milano sull’anarchia, 2014


youtu.be/wJ8ENohOKz4?si=vgdgvb…

#anarchia #antagonismo #GianniMilano #intervista

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link diretti ai video gratuiti sulla palestina


Alla luce degli attuali eventi in Palestina, un gran numero di registi ha reso disponibili online gratuitamente i propri film sulla Palestina.
Di seguito sono riportati i link ai film. Sentitevi liberi di guardarli e condividerli per diffondere il nostro messaggio al mondo:

• Una raccolta di film documentari di Al Jazeera Documentary:

bit.ly/3yp2nBI

bit.ly/2SSpMeC

bit.ly/3f0KK3P

• Il film documentario “Guardiano della Memoria”:

youtu.be/eywuYeflWzg

• Il film documentario “Empty Seat”:

youtu.be/an4hRFWOSQQ

• Il film documentario “Resistance Pilot”:

youtu.be/wqSmdZy-Xcg

• Il film documentario “Jenin”:

vimeo.com/499672067

• Il film documentario “L’Ulivo”:

vimeo.com/432062498

• Il film documentario “Scene dall’occupazione di Gaza 1973”:

youtu.be/1JlIwmnYnlE

• Il film documentario “Gaza combatte per la libertà”:

youtu.be/HnZSaKYmP2s

• Il film documentario “I figli di Arna”:

youtu.be/cQZiHgbBBcI

• Il cortometraggio “Fragola”:

vimeo.com/209189656/e5510a6064

• Il cortometraggio “The Place”:

youtu.be/fgcIVhNvsII

• Il film documentario “Il Sindaco”:

youtu.be/aDvOnhssTcc

• Il film documentario “La Creazione e la Nakba 1948”:

youtu.be/Bwy-Rf15UIs

• Il film documentario “Occupazione 101”:

youtu.be/C56QcWOGSKk

• Il film documentario “L’ombra dell’assenza”:

vimeo.com/220119035

• Il film documentario “The Don’t Exist”:

youtu.be/2WZ_7Z6vbsg

• Il film documentario “Come disse il poeta”:

vimeo.com/220116068

• Il film documentario “Cinque telecamere rotte”:

youtu.be/TZU9hYIgXZw

• Il lungometraggio “Paradise Now”:

vimeo.com/510883804

• Il cortometraggio “Abnadam”:

Italiano: https://youtu.be/I–r85cOoXM

• Il lungometraggio “Le Nozze di Galilea”:

youtu.be/dYMQw7hQI1U

• Il lungometraggio “Keffiyeh”:

vimeo.com/780695653

• Il film documentario “Slingshot Hip Hop”:

youtu.be/hHFlWE3N9Ik

• Il film documentario “Tal Al-Zaatar”:

youtu.be/Ma8H3sEbqtI

• Il film documentario “Tal Al-Zaatar – Gli aspetti nascosti della battaglia”:

youtu.be/Ma8H3sEbqtI

• Il film documentario “Nella morsa della resistenza”:

youtu.be/htJ10ACWQJM

• Il film documentario “Swings”:

youtu.be/gMk-Zi9vTGs

• Il film documentario “Naji Al-Ali: un artista visionario”:

youtu.be/Y31yUi4WVsU

• Il film documentario “The Upper Gate”:

vimeo.com/433362585

• Il film documentario “Alla ricerca della Palestina”:

vimeo.com/184213685?1

• Il lungometraggio “Il sale di questo mare”:

bit.ly/3c10G3Z

• Il film documentario “Tell, Little Bird”:

youtu.be/wdkoxBjKM1Q

• La serie “Estrangement palestinese”:

bit.ly/3bXNAVp

• La serie “Io sono Gerusalemme”:

bit.ly/3hG8sDV

Sentitevi liberi di condividere questi link per aiutarci a diffondere il messaggio

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#Cisgiordania #coloni #colonialism #documentari #film #freeDocumentaries #freeVideos #freeVids #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #video #videoGratis #warcrimes #WestBank #zionism

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domenica 23, roma, ultimo giorno della mostra “in itinere”: 50 opere asemiche di fabrizio m. rossi


Domenica 23 marzo, dalle ore 17:30,
ultimo giorno per vedere la mostra In itinere. Pratiche di scrittura asemica, 50 opere di Fabrizio M. Rossi, con catalogo:
ikona.net/in-itinere/. Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/A, Roma (Piramide).

info: slowforward.net/2025/03/12/ven…

audio completo del colloquio sulla mostra e sulle scritture asemiche: slowforward.net/2025/03/18/pod…

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venerdì 14 marzo, a roma, studio campo boario: inaugurazione della mostra “in itinere. pratiche di scrittura asemica”, di fabrizio m. rossi


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Roma, Studio Campo Boario, viale Campo Boario 4/a
IN ITINERE. PRATICHE DI SCRITTURA ASEMICA
50 opere in mostra di Fabrizio M. Rossi
a cura di Marco Giovenale
14 marzo: inaugurazione della mostra, h. 17:30
16 marzo: colloquio sulle scritture asemiche, h. 17:30
23 marzo: chiusura della mostra, h. 17:30

comunicato della mostra:
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in itinere (il libro):
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oggi e domani, 22-23 marzo, roma: mostra di fotografia “sguardi”, di souleymane barry e roberta pastore


22-23 marzo = oggi e domani: Mostra di fotografia “Sguardi”, di Souleymane Barry e Roberta Pastore, nata dalla collaborazione con 35 MM Productions. La mostra è visitabile dalle 18 alle 21 presso la sede del Circolo di San Lorenzo (Sinistra Anticapitalista) in Via dei Latini 73-75, Roma. L’inaugurazione si tiene oggi, sabato 22, alle ore 18:00, con musica di Kora Hero Official e Anna Rakul. Durante la mostra è possibile acquistare le foto, e sarà presente un banchetto con il merchandising e materiale informativo di Baobab Experience.

#35MMProductions #AnnaRakul #BaobabExperience #CircoloDiSanLorenzo #fotografia #KoraHeroOfficial #mostra #mostraDiFotografia #RobertaPastore #SinistraAnticapitalista #SouleymaneBarry

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oggi, 22 marzo, ad arzignano (vi): mostra di giovanna sandri + performance di julien blaine


inaugurazione oggi, sabato 22 marzo h. 16:30
@ Atipografia, piazza Campo Marzio 26
Arzignano (VI)

Atipografia ospita due appuntamenti di rilievo, in collaborazione con Fondazione Bonotto e Poetry Vicenza.

Al primo piano, oggi sarà inaugurata una mostra dedicata alla ricerca artistica di Giovanna Sandri (Roma, 1923-2002), esponente di spicco della poesia visiva, con un nucleo di opere realizzate tra gli anni ’60 e ’80.

Al piano terra, invece, il pubblico potrà assistere alla performance “L’ultimo Ch’I” di Julien Blaine (1942), uno dei più importanti artisti della poesia sperimentale francese. L’opera, nata nel 1982, unisce parola, movimento e visione […]

Ulteriori informazioni:
inarzignano.it/2025/03/atipogr…

#Atipografia #FondazioneBonotto #GiovannaSandri #JulienBlaine #poesiaConcreta #poesiaSperimentale #poesiaVisiva #PoetryVicenza #scrittureDiRicerca #scrittureSperimentali

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the only reason israel is killing people


The only reason Israel killed this tragic number of people in Gaza this early morning is because it does not want to proceed to the second stage of the ceasefire deal as planned, because it simply does not want a permanent ceasefire (withdrawal from Gaza and reconstruction.)

FULL STOP.
Anyone who talks about something else is a LIAR.

Mosab Abu Toha

#ceasefire #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #massmurders #MosabAbuToha #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #starvingcivilians #starvingpeople #tregua #warcrimes #WestBank #zionism

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la situazione a gaza, 19 mar. 2025


da un post di Michela Becchis su fb

Aggiornamenti
Maria Di Pietro – Assopacepalestina
19/03/2025

Un bambino di Gaza ha visto sua madre bruciare viva. Poi è morto anche lui.
Mentre la guerra genocida di Israele riprende a Gaza, intere famiglie vengono sterminate dai bombardamenti e le case familiari diventano tombe di famiglia. I sopravvissuti raccontano a Mondoweiss che la maggior parte dei morti sono donne e bambini.
Con profonda tristezza, Muhammad Hamidi racconta a Mondoweiss che nei suoi ultimi istanti di vita, il nipote di tre anni ha guardato la madre e il fratello bruciare. “Il bambino era indifeso”, ha detto.
Quando sua madre è stata bruciata viva mentre cullava il figlio di un anno, portava anche un feto nel grembo. Tutte e tre le vite sono state stroncate.

Il medico australiano Mohammed Mustafa, volontario in un ospedale di Gaza, ha raccontato la penosa esperienza di curare le ultime vittime degli attacchi israeliani a Gaza.
In un video condiviso sui social media il dottor Mustafa racconta le terribili ferite subite dalle vittime dell’ondata di attacchi israeliani su Gaza nelle prime ore di martedì mattina, che hanno ucciso più di 400 persone e lasciato molte centinaia di feriti.
“Abbiamo finito tutti gli antidolorifici. Non possiamo sedare nessuno. Non possiamo dare loro alcuna analgesia”, dice Mustafa nel video condiviso su Instagram, registrato dopo aver lavorato tutta la notte.
“Ci sono sette ragazze a cui stanno amputando le gambe – senza anestesia”, ha detto, aggiungendo: “Il bombardamento è ancora in corso. La stanza sta ancora tremando”.
“La maggior parte delle persone erano donne e bambini, bruciati dalla testa ai piedi, con arti mancanti e teste mancanti”, ha aggiunto.

Paramedico a Gaza “inorridito” dalle scene di guerra.
Il medico ha raccontato di aver visto i corpi smembrati di persone all’interno di un veicolo a Rafah, dopo che questo era stato colpito dagli attacchi israeliani.
“Abbiamo ricevuto una chiamata per un bombardamento nella zona di Dowar Khebat Al-Adas, di fronte al centro commerciale Al-Yasmeen”, ha raccontato ad Al Jazeera Sofian Ahmed, che fa parte di una squadra di protezione civile.
“Quando siamo arrivati sul posto, siamo rimasti scioccati nello scoprire che l’obiettivo era un’auto o un veicolo pubblico che trasportava i civili da un luogo all’altro”.
Ha aggiunto: “Siamo rimasti inorriditi nel vedere che all’interno del veicolo c’erano cinque persone bruciate e smembrate”.
“Questo è ciò che Rafah sta vivendo ogni giorno. Rafah rimane un luogo pericoloso, dove ogni giorno si verificano attentati nelle zone di confine. Inoltre, gli attacchi e gli spari continuano senza sosta”.

Quattrocento persone sono state uccise e ci sono ancora molti dispersi e intrappolati sotto cumuli di macerie, poiché gli attacchi sono stati molto massicci. Molto intensi.
Come ci ha descritto un membro dell’equipaggio della Protezione Civile, hanno dovuto letteralmente raccogliere pezzi di carne dalle aree vicine delle persone uccise, compresi i corpi di bambini e donne.
Nell’ospedale, qui nel cortile, regna la calma, ma all’interno dei reparti è una vera e propria lotta per il personale medico che ha lavorato tutto il giorno, intervenendo e cercando di contenere quanti più casi possibile.
Molti dei casi curabili non saranno trattati nell’ospedale qui, semplicemente perché i medici hanno dovuto scegliere a quali casi prestare attenzione per primi.
Hanno dovuto dare la priorità a questi casi semplicemente a causa dell’acuta carenza di forniture mediche.
Questo è già di per sé un elemento che ha inciso sul benessere mentale e fisico del personale medico e dei familiari sopravvissuti nell’ospedale. (Hani Mahmoud reporter da Gaza City)

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) avverte che i medici stanno lottando per gestire il forte aumento delle vittime nelle ultime 36 ore a causa della ripresa degli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza.
“A causa della recente sospensione degli aiuti umanitari a Gaza, le scorte di forniture mediche sono diminuite in modo significativo e, inoltre, il personale ospedaliero sta lottando per gestire il forte aumento delle vittime”, ha dichiarato il CICR in un comunicato.
Israele ha bloccato Gaza per le due settimane precedenti la ripresa dell’assalto, lasciando ai palestinesi pochi rifornimenti necessari per resistere.

Bambino di due anni ucciso da un drone israeliano.
Il corrispondente di Wafa ha dichiarato che il drone ha ferito alla testa Omar Qassem Talab Abu Sharqiyya, di due anni e mezzo.
Ha aggiunto che Abu Sharqiyyah è stato trasportato d’urgenza al Kuwaiti Hospital della vicina Rafah, dove i medici lo hanno dichiarato morto poco dopo.

La popolazione di Gaza è terrorizzata, indifesa e devastata. Gli ultimi attacchi arrivano dopo 17 giorni di blocco di Israele sugli aiuti a Gaza.
Quindi, la gente sta già morendo di fame. Non hanno accesso al cibo. L’impianto di desalinizzazione dell’acqua che forniva acqua a 500.000 palestinesi non funziona più. Non ci sono medicine, né carburante, né gas da cucina. I palestinesi stanno lottando per vivere la loro vita quotidiana.
E mentre tutto questo accade, i palestinesi si svegliano con una serie massiccia di attacchi in diverse aree di Gaza. Tutti sono spaventati, soprattutto i bambini che pensavano che il Ramadan sarebbe finito e che avrebbero potuto festeggiare l’Eid per la prima volta senza attacchi aerei. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)

Il Ministero della Sanità di Gaza ha fornito un bilancio aggiornato delle vittime dell’ultima ondata di attacchi israeliani, iniziata martedì scorso.
Da allora, si legge, gli attacchi israeliani hanno ucciso 436 palestinesi, tra cui 183 bambini, e ferito 678 persone.
Questo porta il numero totale di morti accertati a Gaza dal 7 ottobre 2023 a 49.547, secondo il ministero, con 112.547 feriti.

L’esercito israeliano ha dichiarato che le sue forze e il servizio di sicurezza interno di Israele continueranno a operare a Gaza “al fine di rimuovere qualsiasi minaccia ai cittadini dello Stato di Israele”.
In una dichiarazione su X, l’esercito israeliano ha scritto che le forze armate e lo Shin Bet hanno continuato “le loro intense ondate di attacchi in tutta la Striscia di Gaza per tutto il giorno”.

Le forze israeliane continuano a colpire nuove aree di Gaza, comprese le zone meridionali, centrali e settentrionali.
Nelle ultime ore, hanno lanciato volantini sulle zone settentrionali di Gaza, in particolare su Beit Hanoon, intimando ai palestinesi di evacuare.
Hanno anche lanciato volantini su Khan Younis, dicendo ai palestinesi di evacuare nella parte occidentale di al-Mawasi.
Ma questa volta molti palestinesi, soprattutto quelli di Beit Hanoon e di altre aree settentrionali, hanno deciso di non evacuare perché dicono di non avere nulla da perdere e si rifiutano di ripetere il viaggio di sfollamento. (Hind Khoudary reporter da Deir el-Balah)

Il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha definito la giornata di oggi “un altro giorno nero” per le Nazioni Unite a Gaza.
In un post su X, il commissario dell’agenzia, Philippe Lazzarini, ha espresso le sue condoglianze per i lavoratori delle Nazioni Unite uccisi durante l’ultima escalation di Israele.
“Le Nazioni Unite, compresa l’UNRWA, continuano a pagare un prezzo pesante mentre svolgono compiti umanitari”, ha scritto. “Gli operatori umanitari devono essere protetti in ogni momento”.

La difesa civile di Gaza ha dichiarato che uno dei suoi membri è stato ucciso in un attacco avvenuto oggi a Gaza City.
La sua morte porta il numero totale di membri della difesa civile uccisi durante la guerra a 103, secondo il gruppo.

Fonti: UN, OCHA, MSF, Al Jazeera, Mondoweiss, Haaretz, UNICEF, Amnesty Int., Reuters, Human Rights Watch, Palestinian Red Crescent Society, Croce Rossa Int., Euro-med Human Rights, Save the children, Unrwa, Defence for children

#Assopacepalestina #Cisgiordania #coloni #colonialism #Gaza #genocide #genocidio #ICC #icj #IDF #IOF #israelterroriststate #izrahell #MariaDiPietro #massmurders #Palestina #Palestine #settlers #sionismo #sionisti #sionistiAssassini #starvingcivilians #starvingpeople #warcrimes #WestBank #zionism

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30 marzo, roma, presentazione e letture del libro di tano d’amico “i nostri anni” (milieu, collana ‘settanta’, 2025)


locandina della presentazione del libro @ Lo Yeti (Roma, Pigneto)

● presentazione del libro di Tano D’Amico, I nostri anni, a Lo Yeti, via Perugia 4 (Pigneto), domenica 30 marzo 2025 dalle ore 11.30
● qui di séguito un testo di Tano tratto da: Ci abbiamo provato. Parole e immagini del Settantasette, di Nanni Balestrini e Tano D’Amico, Bompiani, 2017 (si ringrazia):

A ogni cambio di paradigma sociale corrisponde un nuovo modo di vedere o fissare le immagini nelle fotografie. Anche qui è appropriato il paragone con La Comune di Parigi. Allora come nel 1977 è come se, in un certo senso, le immagini siano state in grado di anticipare i fatti che esse stesse rappresentavano. Al tempo della Comune, Nadar, il pioniere di tutti i fotografi, partecipò attivamente alla rivolta ma stupisce che proprio lui non produsse alcuna fotografia degli avvenimenti salienti. Perché? Per il semplice fatto che era troppo intento a costruire relazioni con le altre persone, e parallelamente elaborare una forma innovativa dello sguardo, ovvero del modo di guardare agli altri e guardare se stessi. È per questo che invece degli eroi e i capipopolo i suoi modelli erano le persone comuni, gli amici con cui pranzava o beveva. Ognuno libero per la prima volta in modo inedito e inebriante di mostrarsi e rappresentarsi per come si sentiva senza pose o ostentazioni. Il suo è uno sguardo figlio dei pittori impressionisti, penso ai quadri di Eduard Manet nella sua «Olympia» o in «Colazione sull’erba» l’importante non è la bellezza di Venere o l’esibizione di status da parte di ricchi ma la maliziosa bellezza dell’amica o il piacere di un pasto tra sodali. Irrompe lo «sguardo degli affetti» nei ritratti fotografici di Nadar così come si ritrova nei volti delle persone che ho fissato per sempre nel 1977. Le mie fotografie sono in gran parte ritratti di persone, più che avvenimenti storici. Questo focus non sull’azione, le celebrità, ma sulle persone comuni è un modo di vedere sovversivo per i tempi della Comune come per il racconto di un fatto storico politico e pubblico. Quando nelle fotografie non compaiono eroi, azioni epiche ma i sentimenti e le emozioni delle persone comuni la rottura è più evidente. Quando questa consapevolezza dell’importanza dei sentimenti diventa insopportabile per i poteri, purtroppo scorre il sangue. Questo è stato per la Comune ed è avvenuto per il Settantasette.

#77 #Anni70 #anniSettanta #fotografia #LoYeti #Milieu #NanniBalestrini #presentazione #Settanta #SettantaMilieu #settantasette #TanoDAmico

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oggi, 21 marzo, a pomigliano, flip festival: incontro sull’opera di alessandro broggi


Oggi, 21 marzo, h. 20, al Flip festival di Pomigliano, presso la Torre dell’orologio: Daniela Allocca e Marco Giovenale dialogano sull’opera di Alessandro Broggi

#AlessandroBroggi #DanielaAllocca #festival #FLIP #MarcoGiovenale #poesia #Pomigliano #prosa #ProsaInProsa #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #TorreDellOrologio

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“ene” (sul bene), microframmento di mg su ‘utopie del desiderio’, 15 marzo



centrodeldesiderio.wordpress.c…

grazie a Gianluca Garrapa per l’ospitalità sul blog
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#Bene #ene #ilBene #prosa #ProsaInProsa #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #testiDiMgInRete #testiDiMgOnline #utopieDelDesiderio

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bologna, 21marzo: rosselli, donne in poesia, campana, paesaggio, zanzotto

cliccare per ingrandire
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stoccolma: un incontro con luca lo pinto


L’Istituto italiano di cultura di Stoccolma ospita, il 21 marzo 2025, un incontro con Luca Lo Pinto, direttore artistico del Macro, Museo di Arte Contemporanea di Roma.
Il tema della conferenza sarà il Museo per l’Immaginazione Preventiva, l’ innovativo programma realizzato al Macro e concepito come un laboratorio sperimentale dove esplorare una struttura interdisciplinare flessibile.
Il progetto ha posto al centro gli artisti e il loro pensiero creativo, affiancando alle attività museali tradizionali una serie di esperimenti e progetti caratterizzati da diverse dimensioni spaziali e temporali. Attraverso questo approccio, il programma ha esplorato modelli alternativi in cui l’immaginazione diventa il principale catalizzatore per riflettere sul significato della produzione artistica e della sua ricezione.
Luca Lo Pinto, prima di diventare direttore artistico del Macro ha ricoperto il ruolo di curatore presso la Kunsthalle Wien dal 2014 al 2019 e ha curato numerose mostre personali di artisti di rilievo internazionale. I suoi saggi sono stati pubblicati in numerosi cataloghi e riviste internazionali.

ansa.it/sito/notizie/mondo/new…

#art #arte #FrancoFalasca #IstitutoItalianoDiCulturaDiStoccolmaLucaLoPinto #Macro #MuseoDiArteContemporaneaDiRoma #museoPerLImmaginazionePreventiva

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palestinian child rescued from under the rubble (and children killed by israel)


video.wordpress.com/embed/dqMZ…

src: x.com/vikingwarior20/status/19…

*

from MEE – Middle East Eye
(instagram.com/p/DHZkBjlMVAb):

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Israel’s sudden resumption of its war on Gaza has killed at least 436 Palestinians since Tuesday, according to the local health ministry.⁠

Israel says it is targeting Hamas and Palestinian Islamic Jihad targets, but nearly 42 percent of the victims have been children.⁠

Social media is awash with people mourning children killed by attacks over the past two days.⁠

“Israel may kill us at will, burn us alive, and tear us apart, but it will never succeed in uprooting us from our land,” Ramy Abdu, a prominent human rights worker who lost nephews and nieces on Tuesday, said on X.⁠

“Justice and accountability await – no matter how long it takes.”⁠

Siwar Jamassi is one of the many children killed by Israel’s latest attack.⁠

Her siblings, parents, aunts and grandparents were also killed.⁠

Her photo, which shows her sitting on a sofa above the rubble, has gone viral on social media.⁠

*

an unknown child, killed in Beit Hanoun:


PER (continuare a) DIRE BASTA AL GENOCIDIO, e alla vendita di armi allo stato genocida di israele:

secure.avaaz.org/campaign/it/g…


#Gaza #genocide
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#iof #idf #colonialism
#izrahell #israelterroriststate
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#settlers #coloni #sionismo #zionism
#sionisti

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descrizione del premio nazionale di poesia elio pagliarani, e della giornata del 25 maggio 2025


Il premio Nazionale Elio Pagliarani è una delle principali attività dell’Associazione Elio Pagliarani, attiva dal 2015 con importanti iniziative di diffusione culturale e di catalogazione archivistica e bibliotecaria. La biblioteca Elio Pagliarani è inserita nel Polo SBN degli Istituti culturali romani e l’archivio è stato oggetto di notifica per la sua importanza storico-culturale.

Il Premio intitolato a Elio Pagliarani, importante poeta del secondo Novecento nato a Viserba di Rimini, intende promuovere la ricerca poetica riconoscendo il merito di poeti affermati, di poeti esordienti e di poeti che sperimentano nuove strade nella fusione dei linguaggi e nell’innovazione.

La decima edizione 2025 si compone di quattro sezioni: «Raccolta di poesia inedita», «Raccolta di poesia edita», «Premio alla carriera» . «Traduzioni». L’opera del vincitore della sezione «Poesia inedita» sarà pubblicata dall’editrice Zona. Il vincitore della sezione «Poesia edita» riceverà un premio del valore economico lordo di 2000 (duemila) euro. Il vincitore del premio alla carriera entrerà a far parte della giuria come presidente onorario della successiva edizione.

Come nello scorso anno, insieme alla cerimonia di premiazione, nella giornata del 25 maggio 2025 si terranno al Palazzo delle Esposizioni i due convegni su Pagliarani bibliofilo e sulla biblioteca Elio Pagliarani e – nel primo pomeriggio, con il coordinamento di Andrea Cortellessa – sui dieci anni del Premio con interventi dei poeti premiati, dei responsabili di altri importanti premi di poesia nazionali. Si riporta di seguito il programma della giornata:

Ore 10 – 13
Elio Pagliarani bibliofilo e la Biblioteca Elio Pagliarani
Interventi diBarbara Mancini, Marianna Marrucci, Marco Menato, Lucia Merolla, Mariagrazia Miano, Marco Palma, Gilda Policastro
Coordina i lavori Giuseppe Andrea Liberti

Ore 15-17
Dieci anni di premiati
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani (2015-2025)
Poeti partecipanti, critici e giurati, dalla prospettiva privilegiata delle varie edizioni del premio Elio Pagliarani, si incontrano e dibattono sui dieci anni di attività poetica in Italia
Coordina Andrea Cortellessa

Ore 17- 19 e 30
Cerimonia di premiazione della Decima Edizione del Premio Nazionale Elio Pagliarani
Conduce Arnaldo Colasanti

Nelle nove precedenti edizioni sono stati premiati, fra gli altri, per il premio alla carriera Nanni Balestrini con un’opera di Gianfranco Baruchello, Giulia Niccolai con un’opera di Marina Ballo Charmet, Carlo Bordini con un’opera di Emilio Isgrò, Carla Vasio con un’opera di Gian Maria Tosatti, Luigi Ballerini con un’opera di William Xerra, Giosetta Fioroni con un’opera di Gian Maria Tosatti, Walter Pedullà con un’opera di Elisabetta Benassi, Giovanni Fontana con un’opera di Massimo Bartolini. Quest’anno sarà premiata la poetessa Antonella Anedda con un ‘opera dell’artista Claudia Losi.

Alla giuria partecipano i nomi più importanti della critica letteraria italiana in un panorama diffuso che comprende provenienze da ogni regione italiana e anche internazionale. Come si può evincere dal sito www.premionazionaleeliopagliarani.it, ne fanno parte: Andrea Afribo, Vincenzo Bagnoli, Luigi Ballerini, Cecilia Bello Minciacchi, Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Carbone, Ennio Cavalli, Andrea Cortellessa, Claudia Crocco, Silvia De March, Sara De Simone, Riccardo Donati, Gabriele Frasca, Marilina Giaquinta, Paolo Giovannetti, Giuseppe Andrea Liberti, Antonio Loreto, Romano Luperini, Massimiliano Manganelli, Marianna Marrucci, Roberto Milana, José Muños Rivas, Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Lia Pagliarani, Thomas E. Peterson, Cetta Petrollo Pagliarani, Chiara Portesine, Lidia Riviello, Federica Santini, Niccolò Scaffai, Siriana Sgavicchia, Paul Vangelisti, Sara Ventroni, Fabio Zinelli, Paolo Zublena.

Per la sezione Traduzioni: Massimo Bacigalupo (coordinatore), Francesca Corrao, Philippe Di Meo, Juan Antonio Masoliver, Franco Nasi, Franziska Raimund.

Per la sezione Intersezioni: Maria Grazia Calandrone, Antonio Calbi, Maria Teresa Carbone, Orazio Converso, Andrea Cortellessa, Lia Pagliarani, Sara Ventroni.

*

Tutte le informazioni e la cartella stampa sono leggibili e liberamente scaricabili all’indirizzo https://tinyurl.com/pagliarani25


Sito del premio:
premionazionaleeliopagliarani.…

Elenco delle opere di poesia ammesse alla partecipazione:
t.ly/6B7v9

Questo post, in formato pdf:
slowforward.wordpress.com/wp-c…

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marco maria zanin: “acacia”, dal 28 marzo al palazzo dei musei, reggio emilia


Marco Maria Zanin

ACACIA


A cura di
Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini

28 marzo – 27 luglio 2025, Palazzo dei Musei
Via Lazzaro Spallanzani, 1 – Reggio Emilia

Venerdì 28 marzo 2025 alle ore 18, presso Palazzo dei Musei a Reggio Emilia, inaugura Acacia, un intervento artistico di Marco Maria Zanin che intreccia arte contemporanea, archeologia, antropologia e memoria personale. Il progetto, realizzato dal Comune di Reggio Emilia – Musei Civici, sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporaneae promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, si sviluppa all’interno del Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, proponendo un dialogo tra epoche diverse attraverso una metodologia che combina pratica artistica e artigianale.

I Musei Civici di Reggio Emilia, grazie alla lunga collaborazione con Italo Rota, si collocano come esempio di sperimentazione e di riflessione sul ruolo e sul significato del museo contemporaneo, in un processo che avvicina, attraverso allestimenti complessi e stratificati, i linguaggi del passato e del presente per costruire un’idea di futuro.

Il progetto nasce da una storia personale dell’artista: la perdita della sorella gemella prima della nascita, da lui chiamata, affettuosamente, Acacia. Attraverso un linguaggio visivo che intreccia scultura, fotografia, ceramica, bronzo, vetro e tessitura, l’artista costruisce un corredo funebre contemporaneo, in cui i manufatti si relazionano con i reperti archeologici della collezione. Il progetto si fonda su un’idea di passaggio e trasformazione, dove la memoria del corpo, le emozioni e il lutto diventano materia viva, in grado di generare nuove possibilità di relazione con il passato e con il futuro. La collezione si trasforma così in un archivio dinamico, capace di stimolare connessioni inedite tra il pubblico e il patrimonio, aprendo spazi di riflessione e nuove prospettive di interpretazione.

La metodologia di lavoro di Zanin è profondamente radicata nel rapporto tra arte e antropologia, con un approccio che concepisce l’opera come un processo di risignificazione della memoria collettiva e della tradizione attraverso la creazione artistica. L’arte diventa un mezzo per attivare nuove letture del patrimonio culturale, interrogando il passato e rielaborandolo nel presente. Acacia si colloca così in uno spazio di tensione tra il personale e il collettivo, tra il simbolico e il tangibile, esplorando la capacità trasformativa degli oggetti e dei materiali.

La mostra si articola attraverso elementi realizzati in collaborazione con artigiani selezionati insieme alla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, istituzione non-profit la cui missione è proprio la tutela dell’artigianato artistico, partner culturale del progetto. La firma di ogni pezzo riporterà anche il nome del maestro d’arte, riconoscendo così il contributo fondamentale degli artigiani nella creazione delle opere e sottolineando il carattere corale del processo artistico. Le sculture in ceramica, realizzate con Antonino Negri (Lodi), riecheggiano le urne funerarie antiche e custodiscono le memorie delle eredità invisibili. I manufatti in bronzo, frutto del lavoro con Tuorlo (Padova), emergono come tracce di un’infanzia non vissuta, evocando una memoria stratificata nel tempo. I tessuti, realizzati su telai storici presso l’Atelier Giuditta Brozzetti (Perugia), raccontano una storia mitica di separazione e ricerca, mentre le opere in vetro, realizzate con Simone Crestani (Vicenza), si ispirano agli strumenti alchemici della trasformazione, evocando un processo di sublimazione e rinascita.

La fotografia, infine, completa il percorso espositivo con un racconto visivo che ripercorre il ciclo della vita e della perdita, muovendosi tra ricerca scientifica, documentazione antropologica e immaginario poetico.

Acacia si inserisce nel più ampio dibattito sulla funzione del museo contemporaneo, proponendo un modello di produzione artistica relazionale. Il progetto si configura come un atto collettivo, in cui il museo si trasforma in un luogo di sperimentazione e creazione condivisa. È accompagnato da un ciclo di incontri interdisciplinari, che coinvolgeranno studiosi e curatori, tra cui Anna Castelli, Alberto Cavalli, Matteo Lucchetti, Sara Ricciardi, Marco Scotini, per approfondire il ruolo dell’arte nell’attivazione delle collezioni archeologiche, da un catalogo bilingue che raccoglierà contributi critici e immagini della mostra. Il progetto grafico di mostra e catalogo è a cura di Giulia Boccarossa. Il video sul processo di realizzazione delle opere è prodotto da Stefano Rizzato.

La mostra, curata da Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini, resterà visibile fino al 27 luglio, trasformando il Museo Gaetano Chierici di Paletnologia in uno spazio di sperimentazione e confronto, in cui l’arte contemporanea si fa strumento di dialogo tra passato e presente, memoria e creazione. Con Acacia, il museo diventa un luogo di rielaborazione collettiva, capace di dare nuova vita al patrimonio e nuove possibilità di lettura alla storia umana.

Marco Maria Zanin (Padova, 1983) è artista, ricercatore e attivista. Si laurea prima in Lettere Moderne e poi in Relazioni Internazionali, attualmente è dottorando in Antropologia presso ISCTE/NOVA di Lisbona con una tesi dal titolo Potenzialità nella frontiera tra arte e artefatto. Sviluppa attività di ricerca sulle forme di relazione tra l’essere umano e la terra, mettendo in luce, con un approccio interculturale, pratiche e rituali utili a rinsaldare il legame tra i membri della comunità umana e tra essi e il territorio, in una forma che metta al centro la vita in tutte le sue forme. Tra le mostre personali recenti si ricordano: Soil Kinships (2021) a cura di Matteo Lucchetti, presso la Galleria Spazio Nuovo di Roma; Strati di tempo nella Chiesa di Sant’Agnese (2021) presso la Casa dei Tre Oci, Venezia; Le Opere e i Giorni (2019) a cura di Antonio Grulli, presso i Musei Civici di Bassano; As Obras e os Dias (2017) a cura di Jacopo Crivelli Visconti, presso Pivô Arte e Pesquisa di San Paolo; Dio è nei frammenti (2017) a cura di Daniele De Luigi, presso la Galleria Civica di Modena; O Lado Direito do Avesso(2015) a cura di Paulo Miyada, presso la Oficina Cultural Oswald de Andrade di San Paolo. Sue opere sono contenute in Collezioni private e pubbliche tra cui MART, Museo Morandi, Fondazione Modena Arti Visive, Fondazione Brodbeck, Fondazione Alberto Peruzzo, MAM Rio de Janeiro, Salsali Museum Dubai.

Il Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, con sede presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, rappresenta un raro esempio di museo ottocentesco rimasto intatto. Ideata nel 1870 da Gaetano Chierici, pioniere della Paletnologia italiana, la collezione offre un racconto cronologico della preistoria e dell’archeologia reggiana, dal Paleolitico al Medioevo. Ordinata per cronologia, materia e tecnica, riflette un approccio scientifico rigoroso, integrato da una visione estetica e democratica che valorizza ogni reperto senza gerarchie. La disposizione originaria, pensata per trasmettere una percezione corale del passato, si apre al dialogo con culture di altre regioni italiane, rispecchiando gli ideali risorgimentali di un’identità nazionale condivisa. L’eredità di Chierici continua nei nuovi allestimenti curati da Italo Rota, dove gli oggetti diventano strumenti di connessione tra memoria storica ed esperienza contemporanea.

Marco Maria Zanin. ACACIA

A cura di: Irene Biolchini, Alessandro Gazzotti e Giada Pellegrini

Date: 28 marzo-27 luglio 2025

Sede: Museo Gaetano Chierici di Paletnologia | Palazzo dei Musei, via Lazzaro Spallanzani 1, Reggio Emilia

Progetto realizzato da: Comune di Reggio Emilia – Musei Civici

Sostenuto da: PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

In collaborazione con: Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte

Progetto grafico: Giulia Boccarossa

Video documentario: Stefano Rizzato

Orario di apertura da settembre a giugno: martedì, mercoledì e giovedì > 10-13; venerdì, sabato, domenica e festivi > 10-18.
Orario di apertura luglio: martedì, giovedì, domenica e festivi > 10-13; mercoledì, venerdì e sabato > 10-13.00 / 21-24.
Ingresso: gratuito

Sito web: www.musei.re.it

#AlessandroGazzotti #antropologia #art #arte #GiadaPellegrini #IreneBiolchini #MarcoMariaZanin #MuseoGaetanoChiericiDiPaletnologia #PalazzoDeiMusei

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oggi, 20 marzo, a faenza: “athena. le presenze femminili alle biennali/triennali di monza/milano 1923-1940”


ATHENA. Le presenze femminili alle BiennaliTriennali di MonzaMilano 1923-1940

Presentazione del libro di Anty Pansera e Mariateresa Chirico
con Maria Concetta Cossa

OGGI, giovedì 20 marzo 2025, ore 17:00
ISIA Faenza
Palazzo Mazzolani / Corso Giuseppe Mazzini 93, Faenza

Giovedì 20 marzo alle ore 17.00,l’ISIA di Faenza nell’Aula Magna Andrea Emiliani ospita la presentazione del libro ATHENA. Le presenze femminili alle BiennaliTriennali di MonzaMilano 1923-1940 di Anty Pansera e Mariateresa Chirico (Nomos Edizioni, 2024), intervistate da Maria Concetta Cossa.

Tra il 1923 e il 1940, dapprima con cadenza biennale e poi triennale, si tengono presso la Villa Reale di Monza e la Triennale di Milano una serie di esposizioni che già contengono il primo nucleo di quel design destinato ad affermarsi nel dopoguerra. Scopo del libro è guidare il lettore attraverso le sale delle esposizioni soffermandosi sulle presenze femminili che, in veste di artiere, pittrici, scultrici, architette offrirono il loro contributo, dando conto allo stesso tempo di una realtà di scuole, istituzioni private, aziende che a vario titolo si impegnarono su tutto il territorio nazionale per valorizzare i saperi femminili, spesso guidate esse stesse da donne visionarie. La ricerca attraverso i cataloghi delle esposizioni ha permesso infine di redigere un monumentale apparato di biografie, di donne, ma anche di scuole e istituzioni, restituendo spesso storie sorprendenti. Se è vero ciò a cui allude Marguerite Yourcenar quando sostiene che “Niente è più segreto di un’esistenza femminile”, in questo volume si è cercato, per quanto possibile, di restituire in tutta la sua ricchezza ciò che queste donne hanno lasciato in eredità.

Il libro sarà disponibile per chi vorrà acquistarlo, grazie alla presenza in sala di Bottega Bertaccini – Libri e Arte in Faenza.

La presentazione è organizzata dall’Ordine degli Architetti di Ravenna in collaborazione con ISIA Faenza. Si riconoscono Crediti per Architettə e studentə.

Ingresso libero

#AntyPansera #art #arte #ISIA #IsiaDiFaenza #MariaConcettaCossa #MariateresaChirico #TriennaleDiMilano #VillaRealeDiMonza

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dal 29 marzo al labirinto della masone (fontanellato): opere di luigi serafini


DA SERAFINI A LUIGI
L’UOVO, LO SCHELETRO, L’ARCOBALENO

A cura della Fondazione Franco Maria Ricci e di Luigi Serafini

Dal 29 marzo al 13 luglio 2025

Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci

Fontanellato (PR)

Inaugurazione su invito 28 marzo 2025 ore 18:00

Per la primavera 2025 il Labirinto della Masone dedica una mostra a Luigi Serafini: Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno apre al pubblico il 29 marzo e chiuderà il 13 luglio, ed è a cura della Fondazione Franco Maria Ricci insieme all’artista stesso, che per queta sede espositiva, cui è particolarmente legato, ha ideato un percorso originale e un allestimento site-specific.

Il 2025 segna il decimo anno dalla nascita del Labirinto e in occasione di questo anniversario la mostra vuole essere un vero e proprio ritorno alle origini, poiché fu Franco Maria Ricci l’editore che per primo, nel 1981, pubblicò il Codex Seraphinianus di un allora sconosciuto Luigi Serafini. Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno intende ripercorrere dunque la carriera dell’artista, e lo fa rispettando l’unica cronologia da lui stesso mai accettata, ossia la tripartizione tra epoca pre-Codex, epoca Codex ed epoca post-Codex. Dal celebre Serafini al più intimo Luigi, il percorso accompagna alla radice del sogno, inseguendo le ispirazioni del mondo reale che la sua immaginazione ha poi sviluppato nei folli mondi di quest’opera unica.

Un’importante sezione della mostra al Labirinto si concentrerà sulla “preistoria” serafiniana, su quel che ha preceduto la stesura del Codex. Sarà presente la prima opera compiuta dall’artista, che raffigura la casa di famiglia a Pedaso nelle Marche; il rapporto con questo luogo, di cui Luigi Serafini ama definirsi aborigeno, ha segnato profondamente il suo immaginario estetico e poetico, che sarà documentato attraverso opere e testimonianze del tutto inedite, ignote anche ai grandi appassionati dell’artista. Sempre a questa fase “ab-origena” risalgono anche gli anni degli studi di architettura e di un importante viaggio in America, che pure saranno documentati.

Si arriva quindi all’epoca Codex, universalmente riconosciuto come il capolavoro di Serafini: la meticolosa ma delirante enciclopedia di un mondo che non esiste, scritta in una lingua che non esiste, chiarissima ma incomprensibile. L’edizione Ricci del 1981 rimane un tesoro bibliofilo, e da subito l’opera serafiniana ha destato l’interesse di personaggi del calibro di Italo Calvino o di registi cinematografici come Federico Fellini e Tim Burton, per citare solo tre nomi. In mostra ampio spazio sarà dedicato a quest’opera straordinaria, attraverso un’immersione, appositamente ideata da Maddalena Casalis in collaborazione con Luigi Serafini stesso, nelle tavole che lo costituiscono, accostate a sculture che portano nel mondo tridimensionale le visioni di quelle pagine.

Nell’ epoca post-Codex rientrano tutte le opere realizzate successivamente fino ai giorni nostri, raccolte in un’unica fase creativa che ha poco senso periodizzare e segmentare in quanto già tutta contenuta nella precedente, ossia in quell’Altro Universo che Italo Calvino nel primo numero della rivista FMR di Franco Maria Ricci così riassumeva, dando lo spunto per il titolo della mostra: “Direi che le immagini che più scatenano il raptus visionario di Serafini sono tre: lo scheletro, l’uovo, l’arcobaleno”.

Chiudono il progetto alcuni esempi di quel che è stato il post-Codex tra sculture, dipinti e fotografie. Si potrà vivere inoltre l’esperienza di entrare nella casa romana dell’artista, la Domus Seraphiniana, che proprio in questi mesi è al centro dell’attenzione pubblica perché rischia drammaticamente di scomparire.

Rimandi e allusioni, citazioni ironiche ed autoironiche, scherzi e trabocchetti mentali, folgorazioni e amnesie, colpi e strizzate d’occhio, salti, scavi, abbagli condurranno il visitatore a perdersi in un mondo stralunato e geniale, in un percorso che, come è naturale per il Labirinto e in riferimento alla mente labirintica dell’artista, non sarà meccanicamente cronologico ma presenterà la tripartizione serafiniana con originalità e ironia: Da Serafini a Luigi. L’uovo, lo scheletro, l’arcobaleno è l’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire l’incredibile artista che è Luigi Serafini.

In occasione della mostra sarà pubblicato un omonimo volume edito da Franco Maria Ricci.

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buona festa del papà, europei di merda


buona festa del papà, europei di merda, intellettuali italiani di merda, poete e poeti di merda, yankee bombaroli, comunità ebbraica de roma, senatrici e ministri neofascisti, itajani sionisti, politici infernali, giornalisti pagati per fare finta di niente:

https://x.com/vikingwarior20/status/1901979769014743437?t=AZ00J9QtSPRoClG7PPvqvA&s=19
(video: un padre veglia la sua bambina, uccisa da israele, 19 mar 2025)

inoltre:

nella prima foto: sito israeliano con 300mila follower, specializzato nel deridere immagini e video di civili palestinesi uccisi

nella seconda foto: la didascalia è esplicita

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