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Italian Teacher Programme Galileo 2025: formazione sotto il cielo delle Canarie

edu.inaf.it/news/eventi/report…

Si è conclusa l’edizione 2025 dell’Italian Teacher Programme Galileo: abbiamo raccolto per voi le impressioni dei protagonisti.

#astronomia #CERN #didattica #formazioneInsegnanti #INAF #scuola #TNG

@astronomia @astronomia



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Par condicio in dibattiti, circolare di Valditara alle scuole

@scuola

corriereuniv.it/par-condicio-i…

L’ultimo caso è stato quello del convegno su Gaza al liceo romano Righi, al quale doveva prendere parte un esponente della global Flotilla, cancellato a poche ore dall’inizio dopo che il deputato della Lega Rossano Sasso aveva


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#Bookcity2025

Milano University Press è a Bookcity!

Nell'ambito dell'incontro "So-stare di fronte alla malattia grave: come accompagnare i minori in visita ai propri familiari in terapia Intensiva" vengono presentati i volumi "La caverna nel bosco" e "Il viaggio" di Giulia Lamiani e Michela Maxia, oltre a "Tommy e nonno Orsone", di Stefania Anania e Silvia Del Negro.
Vi aspettiamo!

⬇️ libri.unimi.it/index.php/milan…

libri.unimi.it/index.php/milan…

libri.unimi.it/index.php/inten…

@cultura


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Recently,a school invited me to discuss #drones,considering my 9yrs-long work on #GiovanniLoPorto,killed by a #USdroneStrike.
#Meloni's Minister of Education,#Valditara,will make #ParCondicio mandatory.Will schools invite journos making the case for assassinations by drones?

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Recentemente,una scuola mi ha invitato a parlare dei #droni,visto che mi occupo dell'uccisione di #GiovanniLoPorto da 9anni
Ora con #ParCondicio del ministro #Valditara aspetto che la scuola inviti un giornalista che sostiene l'uccisione sommaria di cittadini italiani con #droni



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I pinned my @bonfire support post on my profile and it'll stay on top till the campaign ends, because unlike other commercial platforms, this one is going ahead very very slowly. Today I'll even try to write about it on my personal web space somewhere else. Including my #WordPress blog.

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proposta del segretario della CGIL Maurizio Landini di introdurre un “contributo di solidarietà” dell’1,3 per cento sui patrimoni netti superiori a 2 milioni di euro".

Considerato che il più scalcagnato dei lavoratori italiani paga il 23% di tasse sull'unica cosa che ha, ovvero il reddito, una proposta del genere mi sembra fin troppo timida.


Perché si riparla di una tassa patrimoniale - Il Post
https://www.ilpost.it/2025/11/09/tassa-patrimoniale/?utm_source=flipboard&utm_medium=activitypub

Pubblicato su News @news-ilPost



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AlphaEvolve

@aitech - Uno sguardo sul sistema di Google che ha migliorato una record di velocità sulle moltiplicazioni matriciali

wp.me/p6hcSh-8VB

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in reply to .mau.

molto interessante Maurizio, thanks for sharing 👍

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"american dream" ---> "merda in camera" [cit. 101 anagrammi zen] #anagrammi
non ho altre parole, sinceramente. 🇺🇸💩
qua da noi diciamo merda fa schei! 💩💸💶💰 (la cacca fa soldi) ma visto chi rappresenta l'America adesso, "schei fa merda". @ilPost flipboard.com/@ilpost/news-6pg…


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Just supported @bonfire campaign. #fediverse needs some concrete steps forwards, a solid structure for communities, researchers, science, etc. We must get our backside off the sofa and do our best for the cause.

indiegogo.com/en/projects/bonf…

Questa voce è stata modificata (3 giorni fa)

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Meloni e le operazioni aritmetiche

@matematica - ELLA ha problemi con numeratori e denominatori delle frazioni

wp.me/p6hcSh-8VC

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Nasceva oggi nel 1934 il grande scienziato e divulgatore Carl Sagan, che convinse la NASA a fare voltare la Voyager 1 per fotografare il "pallido puntino blu", la Terra vista da sei miliardi di chilometri di distanza. Il testo che scrisse per la foto richiama ad una coscienza planetaria che purtroppo ancora non abbiamo. Ma la raggiungeremo.

Grazie Carl, le stelle che ti hanno sempre chiamato, da tempo le hai raggiunte.

it.wikipedia.org/wiki/Pale_Blu…

#PaleBlueDot #carl_sagan




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Un piccolo numero di campioni può avvelenare LLM di qualsiasi dimensione**


In uno studio congiunto con l'AI Security Institute del Regno Unito e l'Alan Turing Institute, abbiamo scoperto che anche solo 250 documenti dannosi possono produrre una vulnerabilità "backdoor" in un modello linguistico di grandi dimensioni, indipendentemente dalle dimensioni del modello o dal volume dei dati di addestramento. Sebbene un modello con 13 miliardi di parametri venga addestrato su oltre 20 volte più dati di addestramento rispetto a un modello con 600 miliardi di parametri, entrambi possono essere colpiti da una backdoor tramite lo stesso numero limitato di documenti contaminati. I nostri risultati mettono in discussione l'ipotesi comune secondo cui gli aggressori debbano controllare una percentuale dei dati di addestramento; in realtà, potrebbero averne bisogno solo di una piccola quantità fissa. Il nostro studio si concentra su una backdoor ristretta (che produce testo incomprensibile) che difficilmente presenta rischi significativi nei modelli di frontiera. Ciononostante, condividiamo questi risultati per dimostrare che gli attacchi di data poisoning potrebbero essere più pratici di quanto si creda e per incoraggiare ulteriori ricerche sul data poisoning e sulle potenziali difese contro di esso.


anthropic.com/research/small-s…

La notizia ha un mese, ma ci era sfuggita: grazie a @thatgiga per la segnalazione

@aitech


@macfranc ne scrivevano stamani alcune testate, questo è il link di Repubblica
repubblica.it/tecnologia/2025/…


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A NEW YORK LA SPERANZA HA VINTO SULLA RABBIA

@news
Finito il clamore e ammortizzata la sorpresa, dovremmo lasciar spazio alla riflessione ed esaminare quel che è successo nella Grande Mela per trarne qualche insegnamento.
L'articolo A NEW YORK LA SPERANZA HA VINTO SULLA RABBIA proviene da GIANO NEWS.

#EDITORIALI

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«Lorem ipsum».
Questa voce è stata modificata (3 giorni fa)

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Uno che non mette mai gli alt text sulle foto è Dio - forse pensa che i miracoli funzionino #ScherziamociSu @Dio mastodon.uno/@Dio/115519359501…


Gente di poca fede, perché dubitate?

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in reply to Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹

@max @News
È l'unico modo in cui in fallito del genere poteva fare soldi.... molto vantaggioso conoscere in anticipo l'andamento dei titoli in borsa.
youtube
@News


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Stiamo rendendo disponibile il materiale della nostra X conferenza qui. Quando avremo completato la raccolta ne daremo notizia ufficialmente. Ma intanto, ufficiosamente, si può saccheggiare quello che c'è già.

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La #PianuraPadana è l’area europea con la maggiore concentrazione di biossido di azoto (NO₂), tra i principali inquinanti prodotti da traffico, centrali e riscaldamento.
L’immagine proviene da Sentinel-4, nuova missione Copernicus lanciata il 1° luglio 2025, che osserva l’Europa ogni 60 minuti dall’orbita geostazionaria per monitorare gas e aerosol responsabili dell’inquinamento atmosferico.

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Quizzino della domenica: Catena di equazioni

@matematica - Riuscite a trovare il valore generico dei termini?

wp.me/p6hcSh-8Sn


in reply to EugenioLiberoBocca

@EugenioLiberoBocca

Io in questo post non vedo neanche il titolo, solo l'URL.

Nel mio post precedente sugli scioperi di venerdì si vede il nome del blog e il titolo ma solo perché l'ho scritto io, manualmente nel post.


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Siccome ci risiamo e, in vista dello sciopero generale del 12 dicembre, qualcuno ha già provato a buttarla in caciara, cercando di spostare l'attenzione dal problema della sanità, dal problema di un fisco che spreme i lavoratori dipendenti e i pensionati e premia gli evasori fiscali, dal problema delle scuole che cadono a pezzi, della povertà sempre in aumento, ecc. al problema del giorno della settimana scelto per lo sciopero, ripropongo un mio post di qualche tempo fa in cui provo a spiegare perché il venerdì è un buon giorno per fare sciopero.

Sia chiaro, non mi aspetto che chi, di fronte agli enormi problemi messi sul tavolo dal più grande sindacato italiano, si gingilla con i giorni della settimana possa avere qualche interesse nella sua lettura ma magari qualcun altro sì.

orizzontisfocati.it/2025/06/05…


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Da Left.

Leggere, come scrivere, è un atto di libertà, un gesto eretico e liberatore che unisce scienza, arte e coscienza


“Perché leggere ancora?”. Con questo interrogativo si apre l’ultimo libro di Enrico Terrinoni, Leggere libri non serve. Sette brevi lezioni di letteratura, edito da Bompiani, che si presenta come una sorta di breviario laico focalizzato su sette grandi nomi di scrittori e scrittrici della letteratura mondiale, che per esplicita ammissione dell’autore richiama le Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, pubblicate da Adelphi.

«Noi leggiamo libri per non servire, e non servire significa capire altro per capire gli altri». Dunque, emerge con forza quel concetto di alterità, che nel caso della lettura per Enrico Terrinoni andrebbe chiamata “altritudine”, declinata alla Bergonzoni maniera: leggere come un “salto in altro”.

Le sette lezioni contenute nel libro sono dedicate a sette concetti chiave, impersonati da altrettanti autori e autrici: la profezia (Oscar Wilde), il sogno (William Blake), l’infinito (James Joyce), l’eresia (Giordano Bruno), la coscienza (Italo Svevo), l’onda (Virginia Woolf) e infine in silenzio (William Shakespeare).

Le sette lezioni contenute nel libro sono infatti dedicate a sette concetti chiave, impersonate da altrettanti autori e autrici: la profezia (Oscar Wilde), il sogno (William Blake), l’infinito (James Joyce), l’eresia (Giordano Bruno), la coscienza (Italo Svevo), l’onda (Virginia Woolf) e infine il silenzio (William Shakespeare).

La lezione numero 6 riservata a Virginia Woolf e all’onda si apre con una bella citazione del grande poeta irlandese e premio Nobel William Butler Yeats: «Quando suono il mio violino a Dooney/la gente danza come un’onda del mare». Una citazione che rimanda letteralmente a The Waves della Woolf. Le sue sono onde interiori, onde della coscienza il cui flusso irrefrenabile rifiuta ogni forma di adattamento alla realtà esteriore creandone una nuova, che assume la forma di un oceano-mare sconfinato, di un flusso mentale che rompe gli argini, il cui continuo fluire frammenta l’unità del romanzo classico e trasforma la natura della narrazione e della scrittura, che si fa ondulatoria e sfuggente: è ciò che Terrinoni individua come principio di indeterminazione del letterario, che rimanda metaforicamente al principio della fisica quantistica e che suggerisce una teoria dell’interpretazione testuale aperta e relazionale, quindi complessa.

Terrinoni nel parlare della Woolf utilizza la definizione di “eretica” coniata da Nadia Fusini, cioè di chi non accetta principi dottrinali e linee direttive. E la letteratura non può accettarne perché per sua natura è ribelle.

Come spesso accade nei suoi lavori, Terrinoni rinuncia alla linearità in favore della circolarità, grazie a cui ogni capitolo dialoga con gli altri in una rete di rimandi e connessioni. Ad esempio, la lezione sulla profezia di Oscar Wilde è affratellata a quella del sogno di Blake, perché il sogno è profetico, e tutto ciò che esiste è stato prima sognato, immaginato, scriveva Blake; mentre quella sulla coscienza di Italo Svevo si lega naturalmente all’infinito di James Joyce, perché la coscienza è uno spazio oscuro, è uno stato di caos «che può soltanto accrescersi, infiniplicando». A sua volta la lezione sull’eresia di Bruno dialoga con il silenzio di William Shakespeare.

Per Bruno, l’eresia è l’atto di rompere il silenzio imposto dai dogmi per parlare dell’infinito e della molteplicità. Tuttavia, anche la sua verità più grande, l’universo sconfinato, è così vasta da superare il linguaggio. Il suo silenzio è la profondità del mistero, che la parola tenta di abitare. La letteratura, in questo senso, è una sorta di eco dell’ombra: dà forma e voce alla condizione umana, ma sa che il suo culmine è il ritorno al silenzio, alla meditazione, alla coscienza critica.

È un processo circolare: l’ombra genera la parola disubbidiente, che si esaurisce nel silenzio, per poi rinascere come libertà di interpretazione nella mente del lettore. Sorprendenti e imprevedibili sono dunque le traiettorie che l’autore tesse nel suo libro.

Il volume stesso diventa un modello di lettura aperto e non servile, che rifiuta la compartimentazione per esaltare il flusso continuo del pensiero e della creazione letteraria, un incessante viaggiare da un testo all’altro, da un’idea all’altra. In definitiva, Leggere libri non serve si rivela un vademecum per lettori selvaggi e ribelli. Il messaggio è chiaro: leggere è un atto di resistenza che rende l’individuo un combattente per la libertà.


L'articolo completo (protetto da paywall) si può leggere qui: left.it/2025/11/06/enrico-terr…..


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Se vanno avanti così, tagliano anche l'european accessibility act... E poi ci lamentiamo se ci prendono in giro.
Cortigiana non sarà il termine appropriato, ma usiamo zerbino che è neutro. Qualunque sia il loro pensiero, si è asserviti agli americani. @informapirata poliverso.org/display/0477a01e…


Dopo il Green Deal, la Commissione Ue smantellerà anche l’Ai Act?

L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Pressata dall'amministrazione Trump e dalle Big Tech americane, la Commissione europea sta preparando una semplificazione delle regole sull'intelligenza artificiale. L'Ai Act, tanto celebrato da Bruxelles, potrebbe venire



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Ancora qualcuno ha il coraggio di dire che la religione non influisce sulle scelte delle persone. A me mi (non si dice)... hanno paragonato ai terrapiattisti. @rgrendene mastodon.uno/@rgrendene/115514…

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contiene parole volgari. Omofobia finta. Ma si parla di Braille.

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Complimenti a @macfranc per la continua crescita di questa piccola istanza.
Questa voce è stata modificata (4 giorni fa)
in reply to Trames

Grazie anche a utenti come te @Trames che contribuiscono a mantenerla in ottima forma.

La crescita degli utenti infatti è importante, ma è ancora più importante che si creino relazioni vive e di qualità tra di loro, dentro e fuori dall'istanza!

Quello che posso fare è soprattutto bannare i bot che continuano a iscriversi ed essere a disposizione degli utenti che vogliono conoscere e sperimentare 😅

in reply to macfranc

La qualità delle informazioni che vengono condivise si può toccare con mano scorrendo la timeline locale.
Il grafico che ho condiviso parla della crescente fiducia da parte di noi utenti dei confronti di chi gestisce e coordina l'istanza. Chapeu.

macfranc reshared this.

in reply to macfranc

il bot ha fatto giusto?

Grafico della crescita utenti della piattaforma poliversity.it

L'immagine mostra un grafico con una linea arancione che rappresenta gli utenti attivi mensilmente sulla piattaforma poliversity.it, da novembre 2024 ad agosto 2025. La scala verticale varia da 67 a 93 utenti. Il numero di utenti cresce rapidamente da novembre 2024 fino a febbraio 2025, poi scende bruscamente. Successivamente, ci sono due picchi in aumento fino a maggio 2025, seguiti da un calo e un nuovo aumento molto accentuato verso agosto 2025. Il tema del grafico è scuro e sono presenti le etichette per “User Count” e “Monthly Active”.

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Io provo a contribuire con quello che posso. Nel limite del possibile. In quanto ai bot, è difficilissimo distinguere quelli buoni (tipo quelli che descrivono le foto) da quelli cattivi. Quindi meglio non permettere loro proprio di accedere.

macfranc reshared this.

in reply to Elena Brescacin

@elettrona il bot ha fatto un buon lavoro nei limiti del possibile. Il grafico Mostra una linea che in effetti va ben oltre l'agosto 2025 e arriva fino al mese di novembre, ma non essendoci l'etichetta di novembre 2025 in basso, il bot non è riuscito a capire quale fosse l'ultimo periodo considerato

Diciamo che se aggiungiamo al bot quel minimo di intuito che può portare a leggere il grafico con una certa flessibilità, allora la lettura del grafico diventa interpretabile correttamente. Naturalmente se questo stesso messaggio venisse visto Tra qualche mese, e non si facesse caso alla data di pubblicazione, allora l'equivoco sarebbe nuovamente determinante

@Trames

in reply to macfranc

Una cosa non comprendo. Perché @valigiablu abbia scelto MastodonUno al posto di poliversity; quando pubblicano gli articoli, gli tocca ogni volta spezzarli per farli stare nei 500 caratteri. E quando scrivi tanto, è frustrante ogni volta. Io sono migrata qui pur riconoscendo di non essere giornalista/accademica, perché le mie attività social si concentrano per lo più sulla scrittura.
in reply to Elena Brescacin

vabbè, nemmeno io sono giornalista/accademico (ed è rarissimo che scriva più di 500 caratteri) ma @macfranc mi ha gentilmente invitato... (Io scrivo tante cose| ma brevi)
Questa voce è stata modificata (4 giorni fa)
in reply to Elena Brescacin

@elettrona ai giornalisti piace stare dove stanno tutti.
Mastodon.uno è una scelta molto valida per ottenere un'ampia portata.

Considera poi che se non ci fosse una grande istanza italiana, le conseguenze sarebbero ancora peggiori: Infatti, proprio a causa della volontà di iscriversi sui server più affollati, molti giornalisti gli italiani hanno deciso di iscriversi a mastodon.social, mostrando di non capire assolutamente perché è opportuno avere un account nel fediverso...

Per quanto riguarda l'account di @valigiablu l'unico problema è il fatto che l'account su mastodon è a tutti gli effetti un BOT e raramente risponde a chi lo menziona.
Mi sembra che il loro social media manager abbia ormai scelto di presidiare solo Bluesky

@Trames

in reply to macfranc

@valigiablu Io non ho assolutamente nulla contro MastodonUno, e non è detto che nel tempo non possa anche tornarci. L'istanza grande, danno garanzie. Poi il problema di MastodonSocial è enorme e Bluesky è problematico a sua volta, il problema del Fediverso, dal punto di vista di un social manager, è che puoi avere mille account, ma scegliere di presidiarne uno solo. Se no dai i numeri.
in reply to Elena Brescacin

@elettrona
Probabilmente non sei l'unica persona a preferire ambienti più "raccolti" .
L'analogo grafico per la grande istanza Mastodon.Uno di cui parli mostra, su ben altra scala, un notevole calo.
@macfranc @valigiablu
in reply to macfranc

@elettrona @valigiablu a proposito di @valigiablu. Volevo seguire qualche loro podcast durante i miei viaggi in macchina ma vedo che usano Spotify per la trasmissione... Possibile che non possano trasmettere su più piattaforme? Magari anche su una leggermente più etica?

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in reply to Fabrizio

@betelgeuse93
Per motivi etici non userei Spotify neanche sotto tortura. L'app AntennaPod, scaricabile da F-Droid, vede un loro podcast la cui ultima puntata risale al 6 giugno.

@macfranc @elettrona @valigiablu

in reply to Fabrizio

@betelgeuse93 @valigiablu Ci sono piattaforme universali che si potrebbero usare. Castopod, ma anche federare i podcast creati con SeriouslyPodcasting plugin WordPress - che adesso ho solo in test.

macfranc reshared this.

in reply to Elena Brescacin

@elettrona
Amo i numeri e soprattutto la loro rappresentazione grafica.
Al di là di qualche momento passato di calo, che può essere fisiologico, i due aspetti che maggiormente attirano la mia attenzione sono la tendenza positiva e, soprattutto, l'ascesa finale — da agosto a ottobre — che è esponenziale e che sembra puntare direttamente al cielo.
@macfranc
in reply to Trames

Grazie allo spunto dato da @elettrona, ho potuto aggiungere l'Alt Text al grafico.

@macfranc

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in reply to Trames

Io faccio una fatica mostro a domandare di mettere gli alt; una volta uno su un'istanza mi ha detto che sono un dito in [sostituire la B nella parola cubo, con la lettera appropriata] e gli ho regalato un bellissimo viaggio nell'isola sconosciuta, ma piena di gente, Oluc Naffav.
in reply to Elena Brescacin

@elettrona è una questione molto complessa.
Devi infatti tenere conto del fatto che descrivere un'immagine costa tempo ed è uno sforzo in più per la maggior parte di quelli che sono potenti tipo di un social di microblogging che per definizione privilegia la velocità alla lentezza.

Per questo motivo è un tuo diritto sollecitare chi pubblica immagini senza testo alternativo: tra l'altro molti di loro accettano volentieri l'invito e semplicemente non avevano mai pensato che potesse essere utile scrivere il testo alternativo; ma è anche diritto di chi viene sollecitato reagire in maniera stizzita 🤣

Molti amministratori delle istanze più grandi, come mastodon.uno, livellosegreto.it o bida pubblicano ormai periodicamente messaggi di invito ai loro utenti per incentivarli alla pubblicazione di immagini con il testo alternativo, ma questo deve giustamente rimanere al livello di un invito e, se possibile, di un invito non troppo pressante.

È fondamentale accettare il fatto che alcuni utenti preferiscano il modello "scrivi, allega e invia" e che, quando scrivono su mastodon, la loro esperienza non sia stressante

@Trames

in reply to macfranc

Il punto è che bisogna smettere di considerare come un favore (l'accessibilità) quello che invece è a tutti gli effetti un diritto umano e bisogna intervenire nella comunicazione e strategia di utilizzo delle piattaforme, per esempio il mio client permetterebbe prima della pubblicazione, un messaggio di conferma: "attenzione, non hai messo il testo alternativo". Poi per carità, vero che ci sono immagini difficili da descrivere. Vero anche che in molti casi ci sono post con l'immagine che puntano a un sito in cui c'è la spiegazione allora in quel caso l'alt dovrebbe darti la descrizione di base.
Esempio, prendiamo il caso del grafico pubblicato su questo post; ipotizziamo che l'admin abbia fatto un report dettagliatissimo nel proprio sito e sul fediverso si pubblichi un post con link al grafico. L'alt a quel punto dirà "andamento utenti poliversity 2024-2025, più dettagli nel link allegato" anche se il problema si porrebbe se poi la persona prende l'immagine e la ricondivide senza link. Per quello mi vien da dire che l'alt andrebbe sempre messo.
Dopo, "pressioni", se nel 2025 siamo ancora qui a parlarne, è perché il concetto non è entrato. Comunicazione sbagliata fin da quando l'accessibilità digitale è nata nel 1999. Comunicazione fatta stile "non buttare via il cibo, pensa ai bambini in africa che patiscono la fame"...

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42 million Americans - around one in eight - risk going hungry and "16 million #children are immediately at risk of going hungry", as a result of #Trump administration withholding billions of $ for #food benefits

bbc.com/news/articles/c0rpxqd0…


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#PressFreedom in #Italy over the last 3 weeks:
-a bomb attack against a journalist
- a journalist fired after he dared to ask a question about #Israel
-3 journalists risking up to 9 years in prison

This is happening in a country whose PM,#Meloni, is a #ProfessionalJournalist


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I've posted and liked Julian #Assange's full testimony to the #CouncilOfEurope, THREE times in the last year: each time my repost and like disappeared.
This is my 4th attempt to repost and like it