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Speculazioni da “inverno nucleare”: come una simulazione al super‑computer fotografa i rischi per le coltivazioni globali
#tech
spcnet.it/speculazioni-da-inve…
@informatica

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La Terra accelera: perché potremmo dover sottrarre un secondo al tempo
#tech
spcnet.it/la-terra-accelera-pe…
@informatica

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Starlink è crollata. Internet down in mezzo mondo e nessuno sapeva perché
#tech
spcnet.it/starlink-e-crollata-…
@informatica

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Scavenger: il trojan che saccheggia i gamer per rubare crypto e password
#CyberSecurity
insicurezzadigitale.com/scaven…

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Una tabella fatta bene: come un file Excel ha (quasi) compromesso un colosso dell’aviazione russa
#CyberSecurity
insicurezzadigitale.com/una-ta…


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Lo trovate oggi e sempre in libreria e, da oggi e per un mese, anche in edicola con #CorriereDellaSera L'Arma finale (#FuoriScena, RCS Rizzoli) parte dall'urgenza di farvi capire la più grave e imminente minaccia esistenziale che abbiamo sulla testa: le #ArmiNucleari
in reply to stefania maurizi

ecco il mio libro risponde a questa domanda non con le mie opinioni,ma con le analisi delle migliori menti che hanno passato la vita a creare le #ArmiNucleari, oppure a indagare sulle #ArmiNucleari, a combatterle
in reply to stefania maurizi

voglio raccontarvi una storia che mi ha colpito molto: un giornalista americano stava facendo un'inchiesta sui fast food,parlando con chi faceva le consegne di cibo fast food,ha scoperto una storia incredibile
in reply to stefania maurizi

parlando con i rider che facevano consegne di panini e cibo da fast food,il giornalista investigativo americano scoprì che i rider potevano consegnare senza controlli nel Site R:il bunker nucleare più protetto della terra, dove si rifugia il presidente USA in caso di attacco
in reply to stefania maurizi

Site R è un complesso sotterrano pazzesco costruito nelle viscere della montagna,lo chiamano anche il Pentagono sotterraneo,resiste a un attacco nucleare di 1 megaton
in reply to stefania maurizi

ebbene il giornalista investigativo americano si rese conto che i rider del cibo fast food potevano accedere a Site R,la struttura militare più sicura del mondo,senza veri controlli. Era pazzesco e il giornalista decise di farci un'inchiesta
in reply to stefania maurizi

il giornalista si mise a scavare con il FOIA,a parlare con esperti nucleari,a cercare nei documenti desecretati. E potenza del giornalismo investigativo, scoprì....quanti casi in cui abbiamo rischiato di saltare in aria per errore o incidente con #ArmiNucleari?
in reply to stefania maurizi

il giornalista investigativo americano scoprì che soltanto dal 1957 al 1967, ci sono stati MILLE (sì, avete letto bene: 1.000) errori e indicidenti con le #ArmiNucleari, documentart in un file che è riuscito a ottenere con il #FOIA.
in reply to stefania maurizi

è la grande bellezza e la potenza del giornalismo investigativo: un reporter che fa un'inchiesta sul cibo fast food, parla con i rider,si rende conto di violazioni di sicurezza nucleare pazzesche, lavora duro e scopre un fatto così importante
in reply to stefania maurizi

ma lasciamo perdere il mio trasporto per il giornalismo investigativo: ragioniamo sul dato agghiacciante. 1.000 errori e incidenti con le #ArmiNucleari soltanto nel decennio 1957-1967. E questi sono quelli che ci è dato sapere,perché sono stati desecretati. E gli altri?
in reply to stefania maurizi

questo è il capitolo errori e incidenti, poi c'è quello minaccia strutturale: quante #ArmiNucleari in stato di massima allerta ci sono oggi?
2.100 (USA,Russia,Francia,UK): possono essere lanciate in pochissimi minuti quelle USA e Russia e in poco più tempo quelle di Francia e UK
in reply to stefania maurizi

il rischio di un lancio per errore anche di una sola delle #ArmiNucleari in stato di massima allerta è un rischio folle: nel libro io lo descrivo NON con le mie opinioni, con i dati di esperti che da anni fanno appelli accorati
in reply to stefania maurizi

non possiamo cambiare le politiche dei governi sulle #ArmiNucleari,perché noi siamo piccoli cittadini che non riescono neanche a far riparare il lampione rotto sotto casa, direte. E' falso. Le abbiamo cambiate eccome

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in reply to stefania maurizi

negli anni '80 abbiamo fatto questo (fonte #FrankvonHippel). Guardate che abbiamo fatto: abbiamo costretto la politica a fare qualcosa,a ridurre le armi nucleari da 70 MILA a 13MILA. Siamo ancora qui, perché abbiamo fatto questo

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in reply to stefania maurizi

la catastrofe climatica e le #ArmiNucleari sono strettamente collegate: solo la mobilitazione dell'opinione pubblica, incluso il movimento contro la catastrofe climatica, i ragazzi di @xritaly , può salvarci

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#25luglio 1943
Benito #Mussolini viene destituito: cade il #fascismo in Italia.

Qual è lo stato di salute della #democrazia in Italia dopo più di 80 anni?

Fanno il punto

- Domenico Schiuma su #NAD:

Jeopardizing Democracy by Shrinking Participation? Two Years of Giorgia #Meloni’s Government
riviste.unimi.it/index.php/NAD…

- Roberto Bartoli su #MilanLawReview :

Brevi considerazioni sull’attuale “stato di salute” del nostro #costituzionalismo

riviste.unimi.it/index.php/mil…

Questa voce è stata modificata (2 ore fa)

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Una famiglia fantastica

edu.inaf.it/approfondimenti/sc…

In occasione dell’uscita del film dei Fantastici Quattro, andiamo alla scoperta delle origini scientifiche dei loro superpoteri.

#DomenicoPacini #FantasticiQuattro #JackKirby #JacobClay #raggiCosmici #StanLee #supereroi #TheodorWulf #VictorHess


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Perplexity Pro per gli utenti Tim

@aitech - Probabilmente una manovra pubblicitaria, ma magari a qualcuno interessa.

wp.me/p6hcSh-8Dt


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Sensitive content


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Newly revised paper from Yale's Digital Ethics Center
Freely available on SSRN:
"AI as Legal Persons: Past, Patterns, and Prospects" papers.ssrn.com/sol3/papers.cf…

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ITS Academy: in arrivo 130 milioni dal PNRR per nuovi laboratori e formazione tecnica d’eccellenza
@scuola
corriereuniv.it/pnrr-130-milio…

Firmato il decreto del Ministro Valditara: l’obiettivo è colmare il gap tra competenze e lavoro, puntando su innovazione e occupazione giovanile. 130 milioni di euro per rafforzare la formazione tecnica superiore. È quanto prevede il decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe


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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: 3.839 unità di personale negli Ambiti territoriali sociali (ATS)
@scuola
corriereuniv.it/concorso-ats-m…

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali promuove un bando nazionale per gli ATS. L’iniziativa, finanziata da 545 milioni di euro, mira a rafforzare i servizi sociali territoriali, proponendo 3.839 nuove unità di personale con contratto di lavoro a tempo pieno e determinato, per la durata


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Roma: flash mob giovani in Campidoglio: “No agli studentati di lusso”
@scuola
corriereuniv.it/roma-flash-mob…

Alcune decine di studenti universitari di Cambiare Rotta, Osa e Potere al Popolo, in rappresentanza di diversi atenei romani, hanno dato vita questa mattina a un flash mob in piazza del Campidoglio, in concomitanza con la seduta dell’Assemblea Capitolina che discute il progetto di riconversione degli ex Mercati


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The Fantastic Four: First Steps


😍😍😍

youtu.be/18QQWa5MEcs?si=tFj9-s…

#marvel #Fantastic4


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Università: esteso al sistema AFAM il contributo a sostegno degli studenti con disabilità. Cassese: “Traguardo straordinario”
@scuola
corriereuniv.it/universita-est…

Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha esteso la platea dei beneficiari dell’assegno di cura destinato agli studenti con disabilità che necessitano di sostegno intensivo anche alle



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Da Gli spari sopra di Vasco a Tainted Love dei Soft Cell, le canzoni che in realtà erano cover e (forse) non lo sapevate

@musica

Alcune effettivamente non sapevo che fossero delle cover!

Ci sono tanti brani che crediamo siano stati pubblicati per la prima volta dagli artisti che le hanno portate al successo. Ma non è così. Ecco i casi più clamorosi


da wired.it/article/canzoni-famos…

in reply to s1m0n4

@s1m0n4 pensa te. Come direbbero a Boris, è un omaggio! youtube.com/watch?v=xCRq49eWFt…

Musica Agorà reshared this.



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Manettini – I videogiochi che scompaiono

@videogiochi

da ilpost.it/newsletter/62998d161…

Presto chi ha un iPhone o un iPad non potrà più acquistare Wheels of Aurelia , un videogioco creato dallo studio milanese Santa Ragione nel 2016. Il gioco è destinato a scomparire dai listini di Apple, su iniziativa univoca della stessa Apple. Lo ha annunciato Santa Ragione su Instagram: « Nonostante le molteplici richieste e i sinceri tentativi di ottenere un chiarimento », si legge nel post , « Apple non ha fornito una giustificazione per la rimozione del gioco, citando unicamente le regole che prevedono la rimozione delle app ritenute "obsolete" o "datate", nonostante siano pienamente funzionanti e rispettose degli standard tecnici richiesti » .

Il comportamento di Apple viene definito da Riva « di stampo monopolistico » . « Finché queste compagnie operano in un regime simile, credo debbano essere trattate come fornitori di servizi essenziali, con obblighi regolamentati in modo rigoroso: regole chiare, precise e soprattutto pubbliche nei confronti degli sviluppatori » , continua Riva, che si augura « un dibattito più ampio sui diritti e i doveri dei diversi attori coinvolti nella produzione e distribuzione dei videogiochi » .


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Il nuovo post di universita-it: Quali sono le professioni più richieste nel 2025?

Qui il post completo: universita.it/professioni-piu-…

@universitaly


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Una delle strategie più diffuse per rimuovere l'anidride carbonica dall'aria e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, è piantare alberi.
Ma quanti alberi piantare, di quali specie e dove? E' necessario studiare bene il fenomeno, tenendo conto che specie che si adattano bene alle condizioni attuali potrebbero avere prestazioni scarse in climi futuri che sono altamente incerti.

Per approfondire: pnas.org/doi/10.1073/pnas.2320…

Questa voce è stata modificata (1 giorno fa)
in reply to INGVambiente

mi sfugge il significato di ciò che avete indicato per approfondire
in reply to marcantonio

@marcantonio hai ragione, il link si è generato male, quello che vedi è comunque un DOI, acronimo di Digital Object Identifier, un codice alfanumerico che identifica oggetti digitali, come articoli scientifici, libri o dataset.
in reply to INGVambiente

siccome lavoro in una società di ingegneria che si occupa principalmente di progettazione ambientale, è un articolo interessante, soprattutto per le specie arboree da utilizzare

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tomorrow my book,based on my 23-year-long investigative work on #NuclearWeapons,will come out
While working on it,I asked permission to US & Italy to access Italy's #NuclearBases
I'm glad I was NOT granted it
I've NEVER been a pawn on the chessboard of any state.And I'll NEVER be

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domani, venerdì 25 luglio, esce il mio libro basato su 23 anni di lavoro sulle #ArmiNucleari: L'Arma Finale (#FuoriScena, RCS Rizzoli)

Esce in libreria e per un mese per chi vuole, lo trovate anche in edicola con #CorriereDellaSera

in reply to stefania maurizi

mentre scrivevo il libro,ho chiesto l'autorizzazione alle autorità americane e italiane di accedere alle basi di #Aviano e #Ghedi: felice che NON mi sia stata concessa.

Non sono MAI stata, né MAI sarò, una pedina sulla scacchiera di nessun apparato di nessuno Stato


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"Quindi anche l'#Italia è complice del genocidio di #Israele contro #Gaza?", chiede @giampierocalapa a @FranceskAlbs. Lei: "Certo".
Se oggi non potete leggere che un solo articolo,leggete l'intervista a @FranceskAlbs di @giampierocalapa

ilfattoquotidiano.it/in-edicol…


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l ministro Valditara: “La scuola in Campania va meglio. Ora lotta ai diplomifici”
@scuola
corriereuniv.it/l-ministro-val…

“La ricerca di Invalsi ci dice che la scuola statale in Campania va molto meglio di come viene spesso rappresentato. Ne ero sicuro. Ora finalmente viene resa giustizia ai tanti docenti e a tutto il personale scolastico che ogni giorno lavorano per i nostri giovani”. Lo afferma il


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Occhio al nuovo "privacy washing" delle grandi aziende sulla "sovranità europea digitale"

@addio-big-tech

Tuta spiega bene la supercazzola a cui tutti stiamo assistendo in questo periodo: grandi aziende come Google, Microsoft e Amazon che si riempiono continuamente la bocca di "sovranità digitale europea" ignorando appositamente e completamente il fatto che in realtà sono tutte aziende statunitensi e che stanno solo cercando di lavare la loro immagine. Non caschiamoci.

Il loro messaggio sembra davvero convincente: “Archivieremo i vostri dati in Europa, seguiremo le vostre regole e porteremo posti di lavoro e infrastrutture”, ma quando sembra troppo bello per essere vero, di solito lo è. Infatti, la “nuvola sovrana” non è altro che un cavallo di Troia: anche se all’apparenza sembra buona, ha lo scopo di indurre le imprese e le autorità dell’UE a fidarsi dei servizi statunitensi per i loro dati.

Se l’Europa vuole seriamente la sovranità digitale, deve superare l’illusione che tale controllo sia possibile con i servizi statunitensi. La vera sovranità può essere costruita solo su infrastrutture fornite da aziende europee, non soggette alla giurisdizione statunitense.


tuta.com/it/blog/sovereign-was…

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in reply to Ska

"Correva l' anno 2000 ..." in quel periodo mi avevano assegnato il compito di "Sysadmin/Architect" della infrastruttura di rete/servers della ditta per cui lavoravo ( ok eravamo una ditta di IT avanzato si puo' dire ). Il mio boss era "maniaco" del "tutto in casa, tutto sotto il nostro controllo" .. "ti pagavano per mettere in piedi e mantenere servers, servizi, architetture .." .. poi venne il tempo delle clouds e "tutto fuori in mano di altri CONT.
in reply to Giles Goat

CONT. il tuo lavoro non server piu' il futuro e' tutto in outsourcing" .. Ma .. e la sicurezza ? E la privacy ? E "tutto il controllo in mano nostra ?" .. E il "facciamo modifiche/cambiamo come/quando vogliamo NOI ?" .. Ecco 2025 e adesso "pagate per il tutto in outsourcing in mano agli altri " come stiamo "pagando" per il "tutto in streaming niente piu' su media fisico" .. Noi, ex Sysadmins dei sistemi fatti in casa, "vi avevamo avvisato" ..

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Inaugurazione di PokéPark KANTO a inizio 2026

@giappone

The Pokémon Company è fiera di annunciare l'apertura di PokéPark KANTO (pagina disponibile in inglese e giapponese), prevista per l'inizio del 2026. PokéPark KANTO, che occupa 26.000 metri quadrati all'interno del parco divertimenti Yomiuriland nelle colline Tama di Tokyo, sarà la prima installazione Pokémon permanente all'aperto. L'inaugurazione di PokéPark KANTO è prevista per l'inizio del 2026 e sarà possibile acquistare i biglietti a partire dalla fine di quest'anno. Continua a seguirci per informazioni su biglietti, prezzi e non solo.

pokemon.com/it/novita-pokemon/…


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Cryptomator e la crittografia post-quantistica

@lealternative

Per chi ne fosse interessato c'è un nuovo articolo sul blog di @cryptomator sulla loro roadmap per la crittografia post-quantistica

cryptomator.org/blog/2025/07/2…


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Dl Università, stanziati 160 milioni per gli enti di ricerca
@scuola
corriereuniv.it/dl-universita-…

Dalle risorse per rafforzare i progetti e le infrastrutture scientifiche, al riconoscimento dei titoli di studio per gli educatori nei servizi per l’infanzia. Dagli sgravi fiscali per le borse di attività di ricerca alle tutele Inail, già a partire dall’anno accademico 2025/2026, a vantaggio di oltre 10 milioni di studenti e


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Replica Game Boy in mattoncini LEGO

@retrogaming

Eh va beh allora ditelo che mi volete male!

Una replica del Game Boy con tanto di cartucce di Zelda e Super Mario Land 🧡

lego.com/it-it/product/game-bo…

in reply to Ska

My left thumb would hurt on a level only previously achieved by my feet…

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Dall'articolo Suicidi in carcere e sovraffollamento: una vergogna tutta italiana, di Federica Delogu e Marica Fantauzzi.

Al suo 180º giorno di detenzione, Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, scrive una lettera dal carcere romano di Rebibbia. Se le lettere precedenti avevano creato un certo dibattito mediatico, questa volta il testo viene letto in Parlamento dal senatore del Partito Democratico Michele Fina: «La politica dorme (con l’aria condizionata) e si dimentica delle carceri sovraffollate e surriscaldate, aspettando indifferentemente che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sanzioni l’Italia per trattamento inumano e tortura delle persone detenute. Nei primi sei mesi del 2025, siamo già a 38, un suicidio ogni cinque giorni, numeri che non fanno rumore, perché chi muore in carcere, spesso, muore due volte, nella cella e nell’indifferenza collettiva».

In un’altra missiva, datata 30 giugno, Alemanno e un altro detenuto, Fabio Falbo, scrivono: «Non chiediamo impunità, chiediamo umanità, non chiediamo clemenza, chiediamo giustizia, anche perché nessuna pena può diventare tortura, perché nessuna cella può diventare una tomba, perché nessuna persona mai dovrebbe essere trattata come meno di un essere umano».

C’è chi ha apprezzato la, seppur tardiva, presa di posizione dell’ex primo cittadino di Roma contro lo stato attuale in cui versa il sistema penitenziario italiano e chi, più vicino a lui per storia e identità politica, è rimasto imperturbabile. Solo Ignazio La Russa, presidente del Senato, e poi Luciano Fontana, presidente della Camera, hanno infine rotto il silenzio, recandosi personalmente a Rebibbia a trovare Alemanno.

Il carcere, ancora una volta, sembra creare imbarazzo al potere politico. Non per le sue condizioni inumane ma perché osa parlare tramite la voce di chi lo abita quotidianamente. Quasi fosse un fastidio ricorrente a cui, altrettanto ciclicamente, non si vuole porre rimedio.

Il sovraffollamento esiste ogni volta che il numero delle persone recluse supera il limite di capacità. Quando si è sopra la soglia del 120%, ci si trova davanti a un tasso di sovraffollamento considerato critico.

Nella quotidianità detentiva sovraffollamento significa corpi che condividono spazi ristretti, celle che ospitano spesso sei persone adulte, forzatamente vicine: letti a castello, una sola finestra, un solo bagno che è anche cucina, con un fornelletto da campeggio, e il detenuto che prepara il pranzo costretto a interrompere per lasciar spazio ai bisogni urgenti di qualcun altro, per poi rientrare e continuare a cucinare. Significa un televisore perennemente acceso a volume alto, dalla mattina alla notte, come una presenza ulteriore, e quando si spegne in cella resta acceso quello della cella vicina e si continua a sentire il ronzio. Significa non avere mai spazi per sé, per leggere, stare in solitudine.

Valeria Verdolini, sociologa e docente di Mutamento sociale e devianza, presidente di Antigone Lombardia, spiega chiaramente il legame tra una cella sovraffollata, la sofferenza e, infine, il gesto anticonservativo: «Quando le risorse scarseggiano è difficile intercettare la sofferenza, se non in caso di grandi gesti autolesionistici, auto o eterodistruttivi (l’incendio della cella è un caso classico in questo senso). Quando non ci sono manifestazioni esplicite della sofferenza, un carcere sovraffollato rende invisibile la persona. Ogni suicidio è per definizione una storia a sé, è necessario non generalizzare mai, ma il senso di abbandono che si prova nelle strutture sovraffollate incide, molto, anche sul senso di impotenza degli operatori».

Nel 2024 si sono registrati 91 suicidi tra le persone detenute e sette tra il personale di polizia penitenziaria. Il tasso di suicidi in carcere è pari a 14,8 casi ogni 10.000 persone detenute. «Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nel 2021 il tasso di suicidi in Italia era pari a 0,59 casi ogni 10.000 abitanti.

Dal suo insediamento come Ministro della Giustizia, Carlo Nordio ha ribadito più volte che la cosiddetta emergenza carceri sarebbe stata affrontata dal suo governo. A onor del vero poco o nulla è stato fatto.

A interrompere l'immobilismo del Governo è stato proprio il Ministro in queste ore, annunciando che almeno 10.000 detenuti saranno ammessi alle pene alternative alla detenzione. Tale apparente accelerazione sembra esserci stata dopo un confronto con la magistratura di sorveglianza che ha sollevato con forza la possibilità di individuare tutti i casi compatibili con le pene alternative. A fine settembre ci saranno i primi dettagli sull'intervento.

L’opposizione, nel frattempo, sembra convergere intorno alla proposta di legge di Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata speciale. L'apparente apertura del Presidente del Senato sembra aver trainato porzioni di centro-destra che, con opportune modifiche, potrebbero non ostacolarla. Si tratterebbe di una proposta sulla scia della legge Gozzini che prevede uno sconto di pena di 45 giorni ogni sei mesi di detenzione, per buona condotta. La proposta Giachetti rafforza e allarga le maglie della legge arrivando a uno sconto di 75 giorni con efficacia retroattiva per chi è stato detenuto negli ultimi dieci anni.

Il tema carcere è stato incluso all’interno del Decreto Sicurezza, ora legge. Benché la situazione di oggi sia ancora più grave dell’anno scorso, riflette Verdolini, «anche allora il sovraffollamento era inaccettabile. Eppure è un anno che si aspetta un provvedimento e l’unica risposta governativa è sanzionare le proteste, persino la resistenza passiva, di chi è recluso». Si prevede, dunque, che la risposta a questo carcere siano le proteste, continua la sociologa, e si trova una risposta preventiva a quello che succederà.

C’è l’estate, poi, a rendere le condizioni quotidiane ancora più invivibili nei penitenziari. Il caldo soffocante ricordato da Alemanno nella sua lettera si inserisce in giornate senza tempo, svuotate di quelle attività che di solito almeno in parte riempiono le ore di chi, tra i reclusi, le segue: la scuola, i laboratori, il teatro. D’estate tutto si ferma. Le ore d’aria, previste spesso nei momenti più caldi della giornata, spesso vengono passate in cella o nei corridoi perché il caldo è troppo intenso per trascorrere due ore nei cortili di cemento, e dunque giornate da far passare in celle senza spazio.

Alla mancanza di spazio in carcere torna, puntuale, la proposta di nuove carceri da costruire. «Una proposta demagogica già attuata in passato, ma all’aumento della capienza penitenziaria non è seguita una riduzione del sovraffollamento. Quando si aumentano le celle aumentano le persone che entrano nelle maglie del penale».

È necessario, invece, secondo la sociologa, un ragionamento più strutturato. Il 50% della popolazione detenuta è tossicodipendente o ha reati connessi con le dipendenze, però il modello delle comunità per persone con dipendenze è privatizzato ed è possibile rifiutarlo, e non sempre prende in carico alcune categorie di persone come gli stranieri irregolari o con prospettive di irregolarità».

«Si va verso la violazione della Torreggiani tout court», prevede Verdolini, facendo riferimento alla sentenza del 2013 con cui la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato l’Italia per trattamenti inumani e degradanti proprio in ragione di un eccessivo sovraffollamento. Una sentenza pilota, ossia che non si limita a giudicare i casi singoli sottoposti al suo giudizio, ma individua una criticità strutturale e sistemica, prevedendo un tempo limite (in quel caso un anno) perché lo Stato intervenga.

Verdolini aggiunge la necessità di comprendere le cause di numeri così elevati di persone detenute: «Lavorare sulle politiche sociali, ripensare alle dipendenze, alla marginalità sociale, ai giovani adulti. E lavorare sulla recidiva, immaginare dei percorsi sull’uscita». Il tasso di recidiva, calcolato intorno al 70%, racconta un carcere che si autoalimenta, dove chi lo ha vissuto ha più probabilità di tornarci che di restarne fuori. Un carcere, cioè, che non funziona per quello per cui è pensato: quella che la Costituzione all’articolo 27 chiama rieducazione. È necessario ripartire dai dati, dallo studio delle cause, interrogarsi, capire quali percorsi funzionano, e accompagnare le persone che escono dal carcere nella società, per creare opportunità.

Nell’ottobre del 2024 venticinque tra giuristi, docenti e garanti territoriali delle persone private della libertà hanno promosso un appello al Parlamento per richiedere un atto di clemenza per le carceri. Poiché, evidentemente, il sovraffollamento è solo la conseguenza più drammatica e insostenibile di una catena di mancanze, è chiaro che quei provvedimenti siano propedeutici all’applicazione di riforme radicali e non più rinviabili.

Il ragionamento che accompagna chi oggi promuove con convinzione un appello di amnistia e indulto è che se non si ripristina una qualche forma di normalità all’interno di un sistema penitenziario ormai deteriorato, quindi decongestionando e introducendo elementi di ordinarietà, nessun intervento riformistico sarà possibile.

L'articolo completo si può leggere qui: valigiablu.it/carcere-nordio-a….

in reply to Trames

e migliaia di morti sul lavoro grazie Meloni

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Privacy, diritti e voyeurismo

È più importante sapere se qualcuno è andato a un concerto con l'amante oppure che Meta deve cancellare le immagini sotto copyright?

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Dall'articolo Il caso Georgiev e la figuraccia internazionale di Vincenzo De Luca: perché è stato giusto annullare il concerto, di Matteo Pascoletti.

Alla fine, il concerto del direttore d’orchestra russo Valery Gergiev non si farà. Avrebbe dovuto tenersi il prossimo 27 luglio a Caserta.

Dal febbraio 2022, Gergiev è stato licenziato da direttore della Filarmonica di Monaco e ha visto vari concerti cancellati, per le sue posizioni sull’invasione russa dell’Ucraina e per il suo sostegno attivo a Vladimir Putin. Il Canada gli ha imposto sanzioni, vietandogli l’ingresso nel paese. Solo chi vive in una bolla di beata ignoranza è rimasto sorpreso da polemiche e proteste.

Non parliamo di un artista russo vittima di chissà quale foga militarista, o di pastrocchi censori come quando la Bocconi decise di cancellare il corso di Paolo Nori su Dostojevskj. Parliamo di uno che tiene concerti a Mosca proiettando video di propaganda del Cremlino.

Nel marzo 2022 il Corriere ha dedicato un articolo al “tesoro immobiliare” di Gergiev tra Milano, Venezia e Costiera Amalfitana. Gli ha anche dedicato un’inchiesta la Fondazione Anti-Corruzione di Alexey Navalny, il più importante oppositore di Putin, morto in carcere nel 2024 dopo anni di detenzione e torture.

In un mondo meno impazzito le domande sarebbero semplici: perché con le proprie tasse uno dovrebbe lavare via a suon di musica il sangue? Perché è stato scelto proprio Gergiev, c’è per caso penuria di talenti nella musica classica o è stato scelto proprio per ciò che rappresenta al di là dei meriti musicali, e non nonostante?

Del ruolo di Gergiev sono consapevoli in molti:

  • La Fondazione Anti-Corruzione, che l’11 luglio ha scritto al ministro della Cultura, alla Reggia di Caserta e al ministro dell’Interno. Oltre alla cancellazione dello spettacolo, la Fondazione ha chiesto che a Gergiev venga interdetto l’ingresso in Italia.
  • Su Repubblica Julija Navalnaja, vedova di Alexey Navalny è intervenuta per definire l’esibizione di Gergiev “un regalo al dittatore” Putin.
  • Le richieste di annullamento del concerto sono arrivate da più parti. Dalla vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno (Partito Democratico), tra le poche voci autorevoli a contrastare puntualmente le ingerenze dei propagandisti russi, a esponenti della società civile ucraina in Italia, ormai impegnata nel ruolo di Davide contro Golia, quando si tratta di propaganda russa. Così è più facile che un’attivista ucraina come Tetyana Bezruchenko, che vive nel nostro paese, trovi spazio sul Times che sui nostri media mainstream - dove ci si lamenta però del “pensiero unico”.
  • Sono intervenuti anche Premi Nobel, tra cui la sezione italiana di Memorial, ONG russa per i diritti umani che è stata costretta a lasciare il suo paese. Memorial ha scritto due lettere, una a Ursula von der Leyen e a Vincenzo De Luca, l’altra ai presidenti di Camera e Senato.

La cancellazione del concerto ha trasformato quindi tutta la tiritera della Regione Campania in una ennesima figuraccia mondiale per il nostro paese: dal Guardian al New York Times la rassegna stampa è impietosa.

A sinistra si fatica a trovare una linea coerente di fronte ai conflitti che stanno squassando e distruggendo popolazioni civili, e così l’ala riformista e progressista si schierano cariche delle rispettive contraddizioni ora sull’Ucraina ora su Israele, in un gioco di riduzionismi incrociati dove si è “pro-qualcosa”, senza una visione di società che abbia fondamenta solide e coerenza nel proteggerle. Si resta intrappolati in dinamiche di potere dove i diritti sono negoziabili in nome di interessi che non vengono mai esplicitati.

Tutto ciò che non è comprimibile entro la lente identitaria semplicemente sparisce. Anche per questo su temi come Nagorno-Karabakh, Myanmar, Sudan prevale il silenzio. Non è che non portino voti: è che non funzionano su Instagram. Ciò ricade inevitabilmente sugli elettori, in un sistema che produce apatia, depoliticizzazione, frammentazione dello sguardo sul mondo. Un esempio: a nessuno, in Italia, frega della Bielorussia, come se non esistesse. E sì che perseguita i propri dissidenti in esilio su suolo europeo, ed è sodale nella “russificazione” dei minori ucraini rapiti a decine di migliaia. Ma nei cori da stadio che si accusano di qualcosa è un’entità troppo ingombrante per stare in due frasette su cui sgolarsi.

Lo stesso De Luca certifica questa logica quando la butta sull’”e allora Gaza” e menziona la partecipazione nella stessa rassegna del direttore d’orchestra israeliano Daniel Oren. Forse che Oren ai suoi concerti proietta filmati sui bambini di Gaza felici e spensierati grazie a Netanyahu? Ovviamente no.

L’empatia dovrebbe essere altro, ad esempio sentire centinaia di sguardi di sopravvissuti e parenti delle vittime addosso prima di dire “e allora Daniel Oren?”.

L'articolo completo si può leggere qui: valigiablu.it/gergiev-pianista….

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