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Ho creato un nuovo sito internet che tratterà principalmente temi come l'anonimato, la privacy, la sicurezza, il software libero, la decentralizzazione e molto altro.
Si chiama "il covo di Thushi".
È un sito scritto da zero, a mano e solo in HTML, senza Javascript, né WebAssembly, né cookie, né strumenti analitici (proprietari o liberi che siano), né canvas, né fingerprinter, né elementi traccianti di alcun tipo. Niente di niente. Solo del semplicissimo e innocuo HTML. Tutto senza l'ausilio di un CMS o di autocompilatori.
Ogni singola riga del codice di questo sito è stata concepita nella mia mente e partorita dalle mie dita, e posso affermare quindi con assoluta certezza che c'è niente che possa ledere anche solo minimamente la pricacy degli utenti, perchè conosco come le mie tasche ogni minima virgola del codice di questo sito. Potete ispezionare il codice anche voi stessi guardando i sorgenti delle pagine, così come potete modificarlo, riutilizzarlo, ridistribuirlo ecc. perchè è tutto sotto licenza Creative Commons.
Il sito è in hidden service, raggiungibile quindi solo via TOR, così non posso vedere il vostro IP reale, nemmeno se volessi. È tutto privacy by design.
C'è un po' di tutto: raccolte di video a tema privacy/FOSS/ecc., raccolte di link utili, un blog, e molto altro!
Questo è il link:

http://m4vojazxsxvaxfoeklmq6na546fd5hjyo3zrgeq45cixdfm6kodkhdid.onion

Have fun! :D

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Unknown parent

Thushi
@MAD
per visitare i siti con dominio .onion ti serve Tor browser. Se non lo conosci, questo è il sito del Tor Project, dove puoi trovare tutte le info che ti servono per capire cos'è e come funziona:

https://www.torproject.org/it/

Se ti interessi di privacy online, credimi, oggi per te è natale : D
in reply to Thushi

@MAD
il "per te oggi è natale" è riferito ovviamente alla scoperta di TOR, non del mio sito, non vorrei che avessi frainteso ^__^;

informapirata :privacypride: ha ricondiviso questo.


Vi piacciono le tabelle comparative? Ne ho raggruppate alcune in caso dovessero servire a qualcuno.
Mi sento in dovere di dire comunque che non vanno prese come oro colato: spesso non sono aggiornate e in alcuni casi potrebbero riportare delle informazioni errate.
Tuttavia, a volte credo che possano tornare utili per scremare un po' di opzioni durante la prima fase di ricerca, facendoci risparmiare un po' di tempo.
Consiglio vivamente di approfondire poi per conto vostro ciò che ha stuzzicato di più la vostra curiosità, facendo ulteriori ricerche e sperimentando eventualmente in prima persona.
Enjoy! :D


- Messaggistica:
https://securechatguide.org/featuresmatrix.html

- Messaggistica 2:
https://www.securemessagingapps.com

- Messaggistica 3:
https://www.messenger-matrix.de/messenger-matrix-en.html

- Server matrix:
https://joinmatrix.org/servers/

- Provider VPN
https://it.safetydetectives.com/best-vpns/#detailed

- Browser
https://privacytests.org/private.html

- Motori di ricerca:
https://searchengine.party/

- Email temporanee:
https://socialcompare.com/en/comparison/best-free-temporary-disposable-email-adress-comparison

Tempo fa ce n'era una fatta molto bene anche sui provider email, ma temo che l'abbiano rimossa perchè il link che avevo non è più funzionante. Peccato.
Ce ne sarebbero sicuramente altre da aggiungere ma al momento non mi vengono in mente.

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in reply to Thushi

ammazza, non so perchè, ma questa sera, improvvisamente, dopo 3 settimane che non se lo cagava nessuno, questo post sta iniziando a ricevere interesse xD
Avevo iniziato a pensare che questo tipo di contenuti non fosse gradito ^_^;

Thushi ha ricondiviso questo.


Whonix è un sistema operativo libero basato su debian, incentrato sulla sicurezza, anonimato e privacy, composto da due macchine virtuali: la workstation, ovvero quella dedicata all'utilizzo vero e proprio (applicazioni, navigazione in rete ecc.) e la gateway, che serve per convogliare tutto il traffico della workstation sotto TOR.

Con whonix, nemmeno un malware con privilegi di root è in grado di risalire all'IP reale dell'utente.
Whonix prende molto sul serio la sicurezza ed è progettato per tutelare l'utente da una vasta moltitudine di attacchi informatici.
Non per niente, infatti, le VM di whonix sono integrate nel noto sistema operativo qubesOS, uno tra i migliori sistemi operativi attualmente in circolazione nel campo della sicurezza.

Whonix si presenta in due versioni: la versione GUI (con XFCE come DE preinstallato) e la versione CLI. Gli utenti più smanettoni possono anche usare solo la versione CLI della gateway e allacciarla a una o più VM custom.

Nella workstation sono già presenti diverse applicazioni molto utili, come ad tesempio tor browser, onionshare, keepassXC, il wallet electrum e il wallet monero GUI.

Per utilizzare whonix, comunque, non è necessario usare per forza qubes come OS host, se vi spaventa. Si può utilizzare quello che più si preferisce, purchè sia possibile ovviamente far girare un hypervisor per la gestione delle VM, come per esempio KVM o virtualbox. Di certo se l'OS host è una distribuzione linux o BSD, è sicuramente meglio, ma non siete legati a questo vincolo.

Whonix inoltre è tremendamente stabile: lo uso tutti i giorni da circa 7 anni e non ho mai, e dico mai, riscontrato problemi di instabilità.
Sdwdate a volte può fare un po' innervosire se si ha fretta, specialmente se si deve allacciare a una VPN in host, ma questo è un altro discorso.

Inutile dire che straconsiglio l'utilizzo di questa distribuzione, o al limite anche solo di provarla per darle una possibilità: sono piuttosto convinto che si farà irresistibilmente spazio per arrogarsi un posto nel vostro tenero cuoricino. :)

Per chi vuole saperne di più, questo è il sito ufficiale della distro:
http://www.dds6qkxpwdeubwucdiaord2xgbbeyds25rbsgr73tbfpqpt4a6vjwsyd.onion/

Clearnet link:
https://www.whonix.org/

PS: la wiki di whonix è una MINIERA di informazioni interessanti, specialmente se si vanno a visitare anche tutti i link di rimando presenti nelle varie voci.
Se siete appassionati di anonimato, privacy e sicurezza informatica, ci perderete letteralmente la testa. È un vortice che vi risucchierà e dal quale probabilmente farete fatica a uscire xD
Se avete intenzione di addentrarvi in questa voragine, vi suggerisco di cominciare da qui:
http://www.dds6qkxpwdeubwucdiaord2xgbbeyds25rbsgr73tbfpqpt4a6vjwsyd.onion/wiki/Documentation

Clearnet link:
https://www.whonix.org/wiki/Documentation

Have fun! :D

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in reply to Thushi

Grazie! Siccome ha come "mascotte" un pupazzetto manga ho sempre pensato fosse una distro per otaku pervertiti... 😅

Informa Pirata ha ricondiviso questo.


La corte di giustizia superiore dell'Ontario ha inviato un'ingiunzione Mareva a un fornitore di wallet non custodial, ordinandogli di divulgare le informazioni sul detentore dei fondi e di congelare il wallet e i bitcoin (bloccare transazioni in entrata e in uscita).
Questa è stata la risposta del team:

http://3nzoldnxplag42gqjs23xvghtzf6t6yzssrtytnntc6ppc7xxuoneoad.onion/nunchuk_io/status/1494885897577271299

Clearnet link:
https://nitter.snopyta.org/nunchuk_io/status/1494885897577271299

Sul movimento freedom convoy non mi esprimo, non è di questo che voglio parlare, lasciamo perdere eventuali diatribe su quanto sia giusto o meno quello che stanno facendo, non è l'argomento di questo topic. È solo un caso d'esempio fresco fresco, il soggetto coinvolto poteva essere chiunque e il senso del topic sarebbe rimasto lo stesso.

Quello che vorrei far notare è solamente il fatto che con le criptovalute (DECENTRALIZZATE), SE GESTITE PERSONALMENTE E A MODO, con wallet non custodial, è altamente improbabile ritrovarsi il proprio "conto" congelato, se non addirittura forse impossibile. Sei veramente tu il proprietario dei tuoi soldi e non dipendi da nessuno.

- Potete frignarvela su quanto la speculazione che c'è dietro sia una merda, e posso darvi anche ragione (tenendo sempre a mente però che pure le valute FIAT non sono assolutamente esenti da questo)

- potete frignarvela su quanto la parola "blockchain" sia stata forzatamente usata da cani e porci e spacciata falsamente come la soluzione di tutti i mali, in un ridicolo tentativo di surfare il trend del momento per tornaconti personali dei suddetti cani e porci, e posso darvi anche ragione

- potete frignarvela su quanto gli NFT per come vengono utilizzati attualmente siano un gigantesca presa per il culo (per dire un eufemismo) e posso darvi anche ragione (cosa che i criptohaters ultimamente utilizzano come cavallo di battaglia per additare le cripto in generale, facendo di tutta un'erba un fascio, ma va beh)

- potete frignarvela sull'impatto ambientale della proof of work, e posso darvi anche ragione su quanto sia un fatto che sia molto energivora, ma qui ci sarebbe da fare un discorso più ampio sul quale al momento sorvolo (tra l'altro molti criptohaters parlano molto meglio della proof of stake, pur non sapendo probabilmente che questa concentra il potere nelle mani di chi è più ricco, perchè più si ha fondi in stake e più si ha influenza sul consenso, che è una delle cose principali che in fin dei conti criticano, coerenza 210%)

ma non potete negare che attualmente non ci sono altre alternative realmente affidabili e sicure per prevenire situazioni del genere.
Adesso sta accadendo al movimento freedom convoy, come è già successo in passato a wikileaks, e come potrà forse capitare un domani a voi o alla vostra associazione.

Perciò potete amarle, potete odiarle, ma non potete ignorarle (semicit.)

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Guerilla Open Access Manifesto

L’informazione è potere. Ma come con ogni tipo di potere, ci sono quelli che se ne vogliono impadronire. L’intero patrimonio scientifico e culturale, pubblicato nel corso dei secoli in libri e riviste, è sempre più digitalizzato e tenuto sotto chiave da una manciata di società private. Vuoi leggere le riviste con i più famosi risultati scientifici? Dovrai pagare enormi somme a editori come Reed Elsevier.

C’è chi lotta per cambiare tutto questo. Il movimento Open Access ha combattuto valorosamente perché gli scienziati non cedano i loro diritti d’autore ma pubblichino invece su Internet, a condizioni che consentano l’accesso a tutti. Ma anche nella migliore delle ipotesi, il loro lavoro varrà solo per le cose pubblicate in futuro. Tutto ciò che è stato pubblicato fino ad oggi sarà perduto.

Questo è un prezzo troppo alto da pagare. Forzare i ricercatori a pagare per leggere il lavoro dei loro colleghi? Scannerizzare intere biblioteche, ma consentire solo alla gente che lavora per Google di leggerne i libri? Fornire articoli scientifici alle università di élite del Primo Mondo, ma non ai bambini del Resto del Mondo? È oltraggioso e inaccettabile.

“Sono d’accordo,” dicono in molti, “ma cosa possiamo fare? Le società detengono i diritti d’autore, guadagnano enormi somme di denaro, facendo pagare l’accesso, ed è tutto perfettamente legale — non c’è niente che possiamo fare per fermarli”. Ma qualcosa che possiamo fare c’è, qualcosa che è già stato fatto: possiamo contrattaccare.

Tutti voi che avete accesso a queste risorse, studenti, bibliotecari, scienziati, avete ricevuto un privilegio. Potete nutrirvi al banchetto della conoscenza mentre il resto del mondo rimane chiuso fuori. Ma non dovete — anzi, moralmente, non potete — conservare questo privilegio solo per voi. Avete il dovere di condividerlo con il mondo. E lo avete fatto: vi siete scambiati le password con i colleghi, avete scaricato gli articoli richiesti per gli amici.



Intanto coloro che sono stati chiusi fuori non sono stati a guardare. Vi siete intrufolati attraverso i buchi, e scavalcato recinzioni, liberando le informazioni che gli editori hanno chiuso, e le condividete con i vostri amici.

Ma tutte queste azioni avvengono nella clandestinità, al buio e nascosti. Sono chiamate “furto” o “pirateria”, come se condividere conoscenza fosse l’equivalente morale di saccheggiare una nave e assassinarne l’equipaggio, ma condividere non è immorale — è un imperativo morale. Solo chi fosse accecato dall’avidità rifiuterebbe di concedere una copia a un amico.

Le grandi multinazionali, ovviamente, sono accecate dall’avidità. Le stesse leggi a cui sono sottoposte lo richiedono — se così non fosse i loro azionisti si rivolterebbero. E i politici, corrotti dalle grandi aziende, le supportano approvando leggi che danno loro il potere esclusivo di decidere chi può fare copie.

Non c’è giustizia nel rispettare leggi ingiuste. È tempo di uscire allo scoperto e, nella grande tradizione della disobbedienza civile, dichiarare la nostra opposizione a questo furto privato della cultura pubblica.

Dobbiamo acquisire le informazioni, ovunque siano archiviate, farne copie e condividerle con il mondo. Dobbiamo prendere ciò che è fuori dal diritto d’autore e caricarlo sull’archive del web. Dobbiamo acquistare banche dati segrete e metterle sul web. Dobbiamo scaricare riviste scientifiche e caricarle sul web in file-sharing. Dobbiamo lottare per un Guerrilla Open Access.

Se in tutto il mondo saremo abbastanza, non solo manderemo un forte messaggio contro la privatizzazione della conoscenza, ma la renderemo un ricordo del passato.

Vuoi essere dei nostri?

Aaron Swartz

Luglio 2008, Eremo, Italia


Link del manifesto originale:
https://archive.org/stream/GuerillaOpenAccessManifesto/Goamjuly2008_djvu.txt


#AaronSwartz #GuerrillaOpenAccess #pirateria #pirati #FileSharing #libertà #freedom #copyright #FanculoIlCopyright #FuckCopyright #DRM #DRMfree #p2p #decentralizzazione

Informa Pirata ha ricondiviso questo.


Nothing to hide.
Documentario sulla sorveglianza di massa e sui danni che comporta, con l'aggiunta di qualche suggerimento su come tutelarsi da questo fenomeno.
È in inglese, per chi lo mastica poco o niente si possono abilitare i sottotitoli in varie lingue (tra cui anche l'italiano).
Nothing to hide è un documentario indipendente e sotto licenza Creative Commons CC BY-NC.
Durata: 1 ora e 26 minuti
E niente, neanche a dirlo, visione straconsigliata a chiunque se lo fosse perso.

https://tube.simple-web.org/peertube.uno/videos/watch/e706e802-4938-4e20-a7a9-513e3d9dc13c/

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Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

informapirata :privacypride: ha ricondiviso questo.


Nuovo post del blog del Covo! 😁
Intervista a Omar Polo, developer di OpenBSD.

Cos'è OpenBSD? Che differenza c'è tra BSD e Linux? Come funziona il processo di audit in OpenBSD? Quali sono i canali per informarsi e rimanere aggiornati sulle novità di questo sistema operativo?
Questo ed altro oggi nel Covo di Thushi, insieme a Omar Polo (@op@bsd.network) , uno sviluppatore di OpenBSD, che ringrazio per avermi gentilmente concesso questa intervista.
Link diretto:

http://m4vojazxsxvaxfoeklmq6na546fd5hjyo3zrgeq45cixdfm6kodkhdid.onion/blog/intervista-a-omar-polo-developer-di-openbsd.html

Buona lettura! 😁

#BSD #OpenBSD #sicurezza #security #linux #OpenSource #IlCovoDiThushi #TOR #onion #HiddenService
in reply to ❄️ freezr ❄️

No @❄️ freezr ❄️ non c'è niente di segreto. Ma è un modo per stimolare gli utenti ad approfondire un modo diverso, libero e totalmente legale di vivere il web

@Omar Polo@The Pirate Post@Thushi

Roberto Resoli ha ricondiviso questo.


Driver Open Source: perché sono ESSENZIALI (ma non li avremo MAI)

In questo video Morrolinux ci spiega come l'avere driver e firmware open source sia essenziale non solo per questioni di compatibilità, ma anche di privacy e sicurezza.
Ad oggi purtroppo avere dispositivi open su tutti i fronti è estremamente difficile, per non dire impossibile. Allora viene da chiedersi "perché"? Se avere un driver o un firmware open source permette a un produttore di beneficiare dell'aiuto della community nello sviluppo di tale driver o firmware, e magari alleggerire un po' anche il carico degli sviluppatori, perché non dovrebbero rilasciare tutti quanti un driver o firmware open source? La risposta risiede, ancora una volta, nel capitalismo, che costringe le aziende a scrivere codice proprietario per ottenere un vantaggio competitivo.
Se abbiamo driver open source per Linux dobbiamo ringraziare gli sviluppartori del kernel, che (spesso anche partendo da zero) ne hanno scritto uno per quella determinata periferica, e non i produttori della stessa, che lo fanno solo raramente.


Durata: 12 minuti

Lingua: italiano

Buona visione.


http://c7hqkpkpemu6e7emz5b4vyz7idjgdvgaaa3dyimmeojqbgpea3xqjoid.onion/watch?v=7bgPSU1Ywcg

Clearnet link:
https://invidious.snopyta.org/watch?v=7bgPSU1Ywcg


#ThushiVideo #driver #firmware #FreeSoftware #SoftwareLibero #OpenSource #FOSS #FLOSS #linux #GNU #FSF #EFF #privacy #alternative #bigtech #microsoft #ClosedSource #SoftwareProprietario #libertà #freedom #CapitalismoDellaSorveglianza #NSA #FanculoIlCopyright
in reply to Thushi

Ah meglio... :flan_laugh:

Apparentemente questo morrocoso (spero non sia tuo amico :flan_tongue: ) ha fatto un altro yt video sulla storia dei browsers per cui l'ho già messo nella mia personale blacklist...
in reply to Thushi

Comunque negli ultimi tempi drivers e firmwares opensource sono sponsorizzati direttamente e o indirettamente in gran parte da RH, poi direi dietro (molto dietro) viene Gugl... :flan_think:

Non è che la cosa sia veramente idiallica... :flan_shrug:

Unknown parent

Thushi
@IlComandanteBloved@Ribby
temo che ne abbia un po' le palle piene e che sia arrivato al limite della sopportazione xD
Unknown parent

Thushi
@🌎
):
va ovviamente "parafrasato" un po', IMO.
Per come l'ho interpretato io, `env` in questo caso credo che sia da intendere come l'accesso all'ambiente (il bagno).
`grep` ovviamente inteso come ricerca, `fluid` come fluido (la pipì), `&&` si usa per concatenare più comandi insieme, `rm -rf` per la rimozione forzata, `/dev` è la posizione dove si trovano i file relativi ai dispositivi collegati al sistema, `willy` in inglese significa pene.
Quindi a me, personalmente, suona come dare a un robot un comando del tipo: "accedi all'ambiente, cerca pipì in giro, se ne trovi rimuovi forzatamente il pistolino collegato a questo sistema".

Perlomeno questa è la mia interpretazione (probabilmente anche errata), poi andare a impuntarsi sui tecnicismi in cagate come questa lascia un po' il tempo che trova dai, IMO. Il senso della battuta in linea di massima è quello.
Cadere nell' "uhm actually" pure qui anche no, dai.
Fatevela una risata ogni tanto che fa bene 😀
Mi sembra sempre più di perdere tempo su 'sti social (parlo dei social in generale, il fediverso è il primo che sto provando, e forse anche l'ultimo)

:gnu:GNU - Linux Italia:linux: ha ricondiviso questo.


Revolution OS

Un documentario che racconta la storia del sistema operativo GNU/Linux, dalle origini fino all'anno 2001.
Viene inoltre spiegata la differenza tra open source e software libero, vengono analizzati alcuni casi di programmi rilasciati sotto licenza libera, e vengono intervistati noti hacker ed imprenditori, come Richard Stallman, Linus Torvalds, Eric Raymond, Bruce Perens, Michael Tiemann, Larry Augustin, Frank Hecker e Brian Behlendorf.
Un documentario molto leggero e comprensibile per chiunque, anche per i non tecnici.

Durata: 1 ora e 25 minuti

Lingua: italiano

Buona visione.

https://tube.simple-web.org/peertube.uno/videos/watch/05246dfc-8bca-4cbe-afcf-4f7c3e3cf154/

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informapirata :privacypride: ha ricondiviso questo.


The social dilemma

Un docu-film di Jeff Orlowski che mostra come la dipendenza e la violazione della privacy dei social media come Facebook, Instagram, Twitter ecc. non siano dei bug, ma delle feature.
I disertori coscienziosi di queste big tech spiegano come la manipolazione del comportamento umano a scopo di lucro è codificata in queste aziende con una precisione machiavellica: le notifiche push e lo scrolling infinito mantengono gli utenti costantemente impegnati, le raccomandazioni personalizzate utilizzano i dati non solo per prevedere ma anche per influenzare le nostre azioni, trasformando gli utenti in facili prede per gli inserzionisti e i propagandisti.

Durata: 1 ora e 34 minuti

Lingua: italiano

Buona visione.

https://tube.simple-web.org/peertube.uno/w/wgJ871DwAJY1njz29ShD3h/

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informapirata :privacypride: ha ricondiviso questo.


La resistenza culturale nell'era dei social network

Un interessante webinar di Carlo Gubitosa riguardante il potere economico, politico, culturale, mediatico e tecnologico che governa e monetizza le nostre vite digitali.

Carlo Gubitosa è un ingegnere, giornalista, scrittore, autore di fumetti, promotore delle edizioni no-profit di mamma.am e amministratore dell'istanza Mastodon italiana sociale.network. E si, per chi se lo stesse chiedendo, è proprio colui che ai tempi scrisse (tra le altre opere) i mitici "Italian Crackdown" ed "Elogio della pirateria", due saggi a mio parere meravigliosi che consiglio a tutti di leggere se non avete ancora avuto il piacere di farlo. Sono entrambi sotto licenza libera e facilmente reperibili in rete ancora oggi, a distanza di 23 e 17 anni.

Durata: 2 ore e 3 minuti

Lingua: italiano

Buona visione.

http://c7hqkpkpemu6e7emz5b4vyz7idjgdvgaaa3dyimmeojqbgpea3xqjoid.onion/watch?v=ijUA8vD4Jh8

Clearnet link:
https://invidious.snopyta.org/watch?v=ijUA8vD4Jh8

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Stefano Fratepietro dice la sua riguardo al concetto di "security through obscurity", ovvero letteralmente la "sicurezza attraverso l'oscurità", come per esempio offuscare il codice sorgente di un'applicazione rendendolo non accessibile e consultabile a terzi (software proprietario).
Insistere ancora oggi sul fatto che chiudere i sorgenti di un software lo renda di conseguenza più sicuro, è ridicolo. E non lo dico io, che sono un cazzone, lo dice Stefano Fratepietro. Se non sapete chi sia, potete farvi un'idea leggendo questa breve descrizione del gdprday:

https://www.gdprday.it/team/stefano-fratepietro/

Durata: 3 minuti

Lingua: italiano

Buona visione.

http://c7hqkpkpemu6e7emz5b4vyz7idjgdvgaaa3dyimmeojqbgpea3xqjoid.onion/watch?v=yjVExB_pvAA

Clearnet link:
https://invidious.snopyta.org/watch?v=yjVExB_pvAA

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The Great Hack

Documentario in italiano sullo scandalo di Cambridge Analytica, la nota azienda che sfruttava la raccolta massiva di metadati per influenzare le elezioni elettorali.
Un documentario di Jehane Noujaim e Karim Amer, che racconta la crescita e la caduta di un'azienda che sfruttava dati raccolti da più di 50 milioni di utenti di facebook per fini subdoli e manipolatori.
Un documentario che fa riflettere su quanto sia importante mantenere riservati i nostri dati, anche se non si ha "niente da nascondere".
Consiglio di guardarlo dopo "nothing to hide" (se non lo avete già visto), per comprenderlo meglio.

Durata: 1 ora e 54 minuti

Buona visione.

https://tube.simple-web.org/peertube.uno/w/22097397-251c-4cc8-9cdc-e1b173a27ad9/

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Thushi
@teutonico76
grazie, in effetti avrei potuto aggiungere il link anche di quello nel post, non ci avevo proprio pensato ^_^;

informapirata :privacypride: ha ricondiviso questo.


Nothing to hide.
Documentario sulla sorveglianza di massa e sui danni che comporta, con l'aggiunta di qualche suggerimento su come tutelarsi da questo fenomeno.
È in inglese, per chi lo mastica poco o niente si possono abilitare i sottotitoli in varie lingue (tra cui anche l'italiano).
Nothing to hide è un documentario indipendente e sotto licenza Creative Commons CC BY-NC.
Durata: 1 ora e 26 minuti
E niente, neanche a dirlo, visione straconsigliata a chiunque se lo fosse perso.

https://tube.simple-web.org/peertube.uno/videos/watch/e706e802-4938-4e20-a7a9-513e3d9dc13c/

PS: scusate il repost ma non mi aveva preso l'hashtag ThushiVideo, non so perchè. Se cercavo quell'hashtag non trovava il vecchio post)

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