FELICE SERINO
POESIE (2002 – 2009)
LA BELLEZZA DELL'ESSERE 2007
143
LA BELLEZZA DELL'ESSERE
la bellezza dell'essere è di una certa età dipende dal modo in cui la percepisci quando ti commuovi per un nonnulla scambiando un sogno per una visione ti senti tornato bambino lo sguardo perso ad inseguire un volo non temi l' ignoto quando in vita ti sei ben speso
144
SULLE RIVE DEL MISTERO
ciò che non appare mistero neppure è bello *
fragile come i sogni spaesa il cuore di là del mare
tutta una vita - ... finché lo spaesare non si adagia sulle rive del mistero
- frase presa in prestito dal mio amico pittore-poeta-critico Andrea Crostelli
145
MAYA
il di qua dice l'asceta non è che proiezione nel prisma azzurro del giorno
sentenzia che perfezione è la carne che si fa spirito
non si terrà conto del corpo che si nutre che è già della terra
si è dunque del cielo o anelito d'infinito ancor prima del primo respiro?
- certa è la fiamma che dentro ci arde – sottile -
146
IN SOGNO RITORNANO
[ispirata nella notte del 25.3.07]
in sogno sovente ritornano amari i momenti del vissuto che non vorresti mai fossero stati si affaccia nel tuo sogno sudato quel senso di perdizione incarnato nel figlio prodigo che fosti emerge dai fondali dell'inconscio dove naviga il sangue e tu non puoi disfartene
147
INSOSTANZIALE LA LUCE
insostanziale la Luce nella carne si oscura (energia fatta densa)
luce verde della memoria scuote la morte:
il nocciolo del tempo nel buio delle vene è universo presto deperibile
148
UNA VITA (a Jung)
perdutamente dei sangui l'aprirsi d'echi su cieli anteriori lo spazio d'un grido
149
PREVITA
cosa saremo ora non sappiamo bene ci conosce il Demiurgo già in mente Dèi eravamo prima della creazione pur senza saperlo ingabbiati come siamo in questa vita
puro anelito di spiccare il volo
150
EVOCATIVO
come in una bolla d'aria
si ha vita dentro il fiato di sogni sgretolati
151
RICORDA
[ispirandomi a David Maria Turoldo]
sei granello di clessidra grumo di sogni peccato che cammina
ma sei amato
immergiti nella luminosa scia di chi ti usa misericordia
ritorna a volare: ti attende la madre al suo nido
ricorda: sei parte dell'Indicibile – sua infinita Essenza
nato per la terra da uno sputo nella polvere
152
LACERA TRASPARENZA
insaziata parte di cielo vertigine della prima immagine e somiglianza vita lacera trasparenza
sostanza di luce e silenzio
sapore dell'origine
fuoco e sangue del nascere
153
ALLA FINE DEI TEMPI
“Per risplendere devi bruciare” – John Giorno
deve il maligno consumare il suo fuoco – stravolgere la faccia del mondo fin quando uscirà di scena
la vita: “la vita può andarsene domani” * – cerchio breve che si chiude
la consolazione per chi resta? aspettarsi alla fine dei tempi un radioso trapasso:“ch'io non resti confuso...”
- verso di Paolo Bertolani
154
QUALCUNO MI CONOSCE
somigliano i sogni a queste nuvole a stracci
mai come ora ho bisogno d'un gancio per appendermi al cielo
155
LONGEVI
brindano al mistero della vita forzano le porte della sera – vedono oltre dove altri non vedono: per loro il sognare non ha più fine: hanno occhi lavati con acqua celeste
156
UN SOLO RESPIRO
la porta stretta - dove macera amore
(nell'oltretempo risiede il Verbo e il suo cuore-battito d'universo)
a un solo respiro si tende - oltre un tempo di transizione
157
IL PARADISO SE AMIAMO (sentenza facile con versi facili)
(il grido dell'afflitto anima sparse stelle)
terra è dolore il cielo amore? l'inferno ce lo facciamo noi
terra è pianto? il cielo canto?
il paradiso se amiamo è già qui
158
NELLA DANZA
quando ti adagerai nella tua ombra e avrai già l'inverno nelle ossa esulta perché sarà l'ora d'essere trasfigurato pervaderai con una particella di te ogni cosa l'anima si confonderà con le stelle allora entrerai nella danza nel Signore della danza
159
ENTRARE NELLA LUCE
[ispirata nel dormiveglia il 2.10.07]
leggere sull'acqua lettere storte camminare nel mistero a volte con passi non tuoi
nella parusia entrare nella luce goccia che si frange nel sole – che contiene un mondo
160
IL SOGNO E' UN'OASI
un grande desiderio di azzurro urge nel sangue senza più odio e dolore solo amore - un arcobaleno di amore
nella notte dell'anima acceca il bagliore della lama dello sparo – “caino dov'è tuo fratello” - ancora e ancora l'assordare dei martelli che inchiodano al legno
è il sogno un'oasi di pace nel cuore devastato
... non si tende alla bellezza?
161
SE CI PENSI
capisci quanto provvisoria è questa casa di pietra e di sangue dove tra i marosi il tempo trama il tuo destino di piccolo uomo?
se ci pensi: quale enigma ti sovrasta mentre la vita non è che un batter d'ali
- e tu immagine passeggera dentro gioco di specchi copia sbiadita riflesso del riflesso -
ci sei ma non ti appartieni sebbene all'esistere ti attacchi come ostrica allo scoglio
mentre ti ripugna il disfacelo lo scandalo della morte il salto nel vuoto
162
MONDO
freddo incanaglito la tua iniquità è specchio che deforma la bellezza del creato
tu esperienza della ferita per l’amore che lasci morire ci lascerai incastrati tra questa e un’altra dimensione?
dell’uomo incompiuto vòlto al cielo tu mondo piaga e grido
163
MOMENTO
ad Angela
torpore: velo di tenebra sugli occhi mano che ti muore nella mano
ed è bellezza anche questa: minimo ritaglio dell'eterno
164
A SPECCHIO DI CIELO
a specchio di cielo il tuo coniugarti corpo-amore albero che veste primavere grido di terra benedetto - fonte di luce-vita corpo-amore
165
ANELITO
rinascere dal cuore
come una fortezza il peculio di pena ha elevato il silenzio al rango della luce
166
SU UN VERSO DI PESSOA
(In un volo)
di felicità effimera brucia il tramonto in un volo che si perde dietro l'ala di vetrocemento fin che giunge lo sguardo...
(apparizione o forse déjà vu)
FELICE SERINO
POESIE (2002 – 2009)
DENTRO UNA SOSPENSIONE (2006)
118
SE QUESTO MONDO
se questo mondo ti ha forse deluso è perché ho lasciato che ti perdessi e dal tuo vuoto mi tendessi le mani
su me che sono altro scommetti pure la tua vita di me non vergognarti: ho offerto il mio Essere carne e dio al supplizio del legno mia rivincita d'amore
sono il mattino che ti coglie cuore di madre
119
LETTERA (frammento)
non angustiarti se non sai pregare
se preghi con la testa tra le nuvole
lo fai e bene se spandi su foglio metafisica luce
e il soffitto ti si fa cielo
120
E' IN TE NELL'ARIA
è in te nell'aria sottile la senti la mancanza di vita piena ma è regale regalo questo rapido frullo d'ali atto d'amore non affidarlo nelle mani del vento
sii àncora gettata nel cielo
121
E' VELO CHE CADRA'
è velo che cadrà la carne
rendere fruttuosa la morte perdendo la vita
(rovescio dell'io tra nome e senza nome)
ma è l'amore che mi sceglie
(nudo alla luce)
ho sognato d'essere trasparente
122
VISIONE
imbevuto del sangue della passione un cielo di angeli folgora l'attesa vertiginosa nella cattedrale del Sole dove ruotano i mondi è palpito bianco la colomba sacrificale
123
QUEL SORRISO
oltre lei forse fra le stelle dura quel sorriso che nell'aria ti appare ora sospeso come fumo
lucido incanto il tuo sperdutamente altrove - l'ha disperso il vento
124
VERTIGINE DEL VUOTO [leggendo E. M. Cioran]
sognandosi al di sopra dei precipizi le vene cariche di notti carpire qualche vertigine all'Abisso
125
ELEGIA DELL'ULTIMO GIORNO
ormai è passata come tutte le cose dell'aldiqua prendila come un sogno anche se sogno non è questo nell'ultimo giorno avrò da dirti fratello a me nella carne e nello spirito marchiato a fuoco ma tutto questo doveva accadere ti dico perché “si compissero le scritture”
ora m'incolpi del mio silenzio e Tu dov'eri mi chiedi quando a migliaia venivano spinti sotto le docce a gas Io ero ognuno di quei poveracci in verità ti dico Io sono la Vittima l'agnello la preda del carnefice quando fa scempio di un bambino innocente Io sono quel bambino ricorda “quando avete fatto queste cose ad uno di questi piccoli l'avete fatto a me”
anch'io in sorte ho avuto una croce la Croce la più abietta la benedetta anch'io ho urlato a un cielo muto e distante Padre perché
perché solo mi lasci in quest'ora di cenere e pianto
126
DAL DI FUORI
precipitati da un primo mondo di luce indivisa - essere qui e insieme altrove
dal di fuori il pulsare dell'universo impregnato di dolore e di canto
questo dolore questo canto: ne siamo l'essenza
siamo volti che galleggiano sulla superficie di un sogno
127
RISVEGLIO
tra le pieghe della storia
c'è sempre il maligno
che strappa
le più belle pagine di poesia
un giorno i morti risvegliati da pioggia d'uccelli le ricomporranno in musica celeste
128
SOSPENSIONE
un camminare nella morte dicevi come su vetri non conti le ferite aspettare di nascere uscire da una vita-a-rovescio
riconoscersi enigma dicevi di un Eterno nel suo pensarsi
129
SCONNESSIONE
pensavi guadagnare la chiarezza? la vita imita sempre più il sogno nelle sconnessioni avanti con gli anni
ti coniughi ad un presente che s'infrange dove l'orizzonte incontra il cielo: e ti sorprendi a chiederti chi sei oggi da specchi rifranto e moltiplicato mentre il tempo a te ti sottrae
130
SPERDIMENTO
silenzio-ombelico di luce - affondo in vertigini di cielo
... unforgettable... le uve dei suoi occhi ad addolcire il sangue
(sperdimento il tempo che si sfoglia e squama questo cuore di paglia)
131
ALZHEIMER
dello stupore della vita egli non ha memoria né dell'infanzia né di un amore ora intagliato in una finestra consuma giorni in attesa che gli si sveli il paese della meraviglia – dove la mente come un sole si e s p a n d e
132 SOTTO UN MUTEVOLE CIELO
[leggendo Sandro Penna: una cheta follia, di Elio Pecora]
sotto un mutevole cielo chiuso nel tuo grido di diverso
cresce la luce a cui vòlti le spalle: voglia di sparire dentro un sogno o restare nell'ora dolce dei vivi
133
LASCIATE CHE SOGNI
lasciate che sogni il paese delle più dimenticate musiche dove vibra la segreta stella del mio sangue il paese del Tutto dove nel tutto esisto senza limiti in una infinita danza dove sono la danza
134
LA NOTTE LATERALE
unghie crescono nella morte il gravitare dell'ombra che ti segue a lato – questo sentirti enigma vederti nel sogno moltiplicato da una vertigine di specchi a scalare la notte
135
MORIRE A RITROSO
amiamo ciò che passa legati eppur distanti a corpi di carne mentre il tempo scava lento per noi e per la morte che buca la notte è un morire a ritroso finché si esce da questa vita da questa morte
136
PREGHIERA
spogliami Signore da questa morte che mi veste lasciami rifugiare come un uccello bagnato nel tuo dolcissimo abbraccio di madre che racchiude il respiro degli oceani il poema del vento ch' è onda di suoni e soavissimo amore fa' che nello specchio del cielo mi pervada l'angelica ebbrezza del girotondo planetario non prima che quest'anima indegna si lavi nel sangue di tuo Figlio
137
L'ESSENZIALE
arrivare all'essenziale: via il superfluo (lo sa bene il poeta – un sansebastiano trafitto sul bianco della pagina)
così il corpo: si giunge col vento azzurro della morte al nocciolo: all'Essenza: non altro della vita che avanzi in pasto al suo vuoto famelico
quando nella curva del silenzio essa avrà ingoiato la sua ombra
138
NON POSSIAMO CONCEPIRE
non possiamo concepire come chi ci ha lasciati in un fresco mattino di settembre ci appaia più grande si espanda corteggiando le stelle questo è parte del mistero non dover essere ma essere-di-più in pienezza e perché poi ti sconcerti che l'io debba disintegrarsi con la sua tronfia ruota-da-pavone quest'io a cui credi appartenere?
139
NEL BUCO NERO DEL GRIDO
nel buco nero del grido s'attorciglia la spiralante vertigine di munch
140
LA PARTE CELESTE
vera rivoluzione sarà l'oltre: mi sveglierà nel sole in un paese innocente *– il cuore s'irradierà di gioia piena nella vertigine della luce – ricongiunto alla parte celeste puro tornerà alle origini – perso e ritrovato -
al seme della meraviglia
- da un verso di Ungaretti
141
AD ALTEZZE SEGRETE (volontariato)
sperimentare l'Indicibile
spendersi in un percorso di amore il cuore aperto ad altezze segrete
sperimentare l'Altro da sé nel diversamente abile – pasta da modellare: ci affondi le mani e ci rivolti la vita - lui ti ricambia con l'oro di un sorriso
142
RAMMENDI AZZURRI (per il 25° anniversario di matrimonio)
in braccio al vento questo giorno dai rammendi azzurri
FELICE SERINO
POESIE (2002 – 2009)
IL SENTIRE CELESTE (2006)
91
ARCHETIPI O LETTERE CELESTI
sulla pura pergamena della sostanza primordiale tutti i pensieri lo Spirito scrive con l'inchiostro luminoso della divina emanazione: nel Libro dei libri sotto forma di archetipi o lettere celesti si trova tutto quel che fu è e sarà
92
POESIA COSMICA
io-non-io: lasciare che mi superi la luce
sentirmi espandere nell'amore infinito sparso per il cielo
83
ROL
Fantasia
nel giro d'una luna ti sognerò levarti da orizzonti di fuoco su cavalli d'aria dipingere arcobaleni coi colori dell'amore
94
MIO SANGUE ALATO
tu come un'esplosione all'aprirsi del fiore -
vita: mio sangue alato
ah sentirmi avvolgere nel risucchio del vuoto tuo affamato
95
SPRAZZI DI PACE
spiove dal cielo una luce di stelle gonfie di vento – quasi provenisse dall'oltre
nel cuore un aprirsi di sprazzi di pace: vedermi in tutto con il mio sognare -
il vissuto la vita sognata
96
L'OMBRA
negativo di me mio vuoto in proiezione mi copia con inediti profili tagliati nella luce – se dal di fuori la spiassi mi direi sono io quello?
pulviscolare ha i contorni del sogno e i suoi fòsfeni si spezzetta se riflessa inafferrabile fantoccio mi diventa pure mio vuoto mia metà
che estinta con l'ultima sua luce rientrerà nel corpo-contenitore unificata con la terra – senza un grido tutt'uno con la morte - senza perché – solo ombra
97
IL PECULIO DI LUCE
(a Simone Weil)
(occhi come laghi abbracciano da eco a eco fremiti di vita)
ha mani che sfondano muri di solitudine
amore
germoglia grido di luce da nuovo dolore
98
SIESTA (Entrando in un sogno lucido con la visione dilatata di gatta che si stiracchia)
le fauci spalanca la natura animale in enorme sbadiglio della tigre di blake a ricordare la geometria felina dinanzi agli avanzi della sua preda sanguinolenta nella solitudine lucente tinta dalla cenere rossa del tramonto pancia all'aria nella conca del sole occhi socchiusi impastati dell'ultima luce in un tempo sospeso un silenzio che disegna l'atavica forma aperta del grido
99
NEI MIEI SOGNI
nei miei sogni ricorrenti il mare ne attraverso lunghi tratti io che appena sto a galla – altre volte mi trovo in viaggio (nave/treno) o mi vedo nella casa giù al paese a tavola coi parenti che mi ricolmano fino agli occhi e mi accorgo che sono in ritardo per il lavoro ora nemmeno più ricordo dove ho parcheggiato scendo di corsa salgo scalinate eccoli i miei morti i parenti sorridermi mai che mi dessero numeri
ora non sogno più a colori vividi né di librarmi come falena contro il soffitto
100
CREATURA
mi godo la luce come farfalla sul palmo della tua mano
Signore non posso che offrirti il mio niente -
fragile creatura una morte ti devo
101
PARVENZA D'AMORE
pietre ancora calde di sole con la luce declinante una virgola di amore ti è rimasta negli occhi -un sangue rappreso
come un olio è passata la luce sopra il dolore - pseudoincarnazione di un sogno -
102
HA MEMORIA IL MARE
grovigli di rami disegnano la forma del vento voli di gabbiani ubriachi di luce a pelo d'acqua decifrano tra auree increspature le vene del mare
interroghi sortilegi nella vastità di te solo ti aspetti giungano da un dove messaggi in bottiglia un nome un grido ha memoria il mare scatole nere sepolte nel cuore dove la storia ha un sangue e una voce
103
SPAESANO LE ORE DEL CUORE
i primi turbamenti i morsi dell'amore – luce d'infanzia come sogno scolora dove l'orizzonte taglia il cielo
spaesano le ore del cuore nel giorno alto
104
ANANKE
più a morire che a nascere a volte – un colpo e via è preferibile dici ma anche la pianta si ammala e soffre in natura si sa tutto soggiace a legge: la supernova che collassando si fa buco nero e noi mortali...
105
GIOCO DI SPECCHI
l'ambiguità è forse nel sogno mentre vivi e ti cammina a lato un altro te – insospettato
allora è sogno la vita? o riflesso copia sbiadita o gioco di specchi in cui ti chiami e ti perdi...
106
ROSA D'AMORE
letificato d'amore angelicato fiore
si schiude la rosa fra cristalli dell'inverno
107
A RISALIRE LE ORE
non resteranno tracce dei giorni informi solo parole scritte sull'acqua
a risalire le ore del sangue il vortice del vuoto: solo parlerà l'amore che si è donato
108
ANCHE A META' UN SORRISO
(anche a metà un sorriso è terapeutico: sprecato è il giorno senza la sua luce)
fare anima aprirsi al nuovo come cercare un tesoro con occhi tornati innocenti
coltivare la meraviglia il bambino che è in noi unico filo rosso
109
STANZE [ispirata leggendo Il corponauta – appunti di viaggio di uno spirito libero, di Flavio Emer]
io pensiero dilatato a spolverare le stanze dell'oblio sulle pareti la memoria ancestrale metteva in luce emozioni dipinte su volti che furono me
rifluiva dai bui corridoi degli anni il vissuto a imbuto mi perdevo come in sogno nell'abbraccio di quelle figure che accendevano il mio sangue
110
PER SPECULUM IN AENIGMATE
chi sei: quale il tuo nome nel registro della Luce quale la tua figura inespressa
questo non aversi come morire sognarsi in seno a cieli di cui non è memoria
...caduto il velo il tuo Sé faccia a faccia
un ri-trovarsi: moltiplicato
111
LA SUA LUCE DI MILLE SOLI
ci accecherebbe la sua luce di mille e mille soli se solo potessimo vederlo con occhi di carne
Lui l'absconditus - Colui che indossò una carne (e la sua carne vestì una croce): che per sollevarci si fece bambino e ultimo
112
LE TUE POESIE
sono astruse dici parlano per lo più di cieli e affini mai di quaggiù – lo ammetto ma ti pare siamo solo di terra e non fatti d'infinito e di mistero o materia dei sogni come il cuore sente? farsi d'aria e parlare col cielo non insegna forse a vivere in terra? a riscattarsi da debole carne?
113
ACQUE
1. acque uterine dove sognammo di nascere oceano circolare mare di nostra madre
2. lavàti con acqua e sangue – fonte battesimale seconda nascita
3. acqua è porta acqua è Vita venite a me Io vi disseterò
...camminava sulle acque coniugava le forme dell'acqua
“oceano circolare mare / di nostra madre”: versi adottati da Jean Debruynne, L'acqua battesimale
114
IO-UN ALTRO
questo sentirmi diviso: e non riconoscermi come il fuori del mio dentro: convivere con gli umori di un corpo di morte
115
IL MONDO LE COSE DEL MONDO a padre Pio
il mondo le cose del mondo ci devono scivolare addosso come acqua – dicevi mentre era un sorriso interiore a illuminarti -
guaglio': la casa del Padre è in fondo al tuo cuore ma è il cuore un campo di battaglia: a ogni giorno basta la sua pena -
116
FRAGILE FOGLIA
e nel momento del distacco l'io si farà fragile foglia appoggiata ad una spalliera di vento
117
NELL'ABBRACCIO DEL MISTERO
terebrante luce: intima ferita celeste
(la sfiorano le balsamiche dita di Amore)
nell'abbraccio del mistero farsi trasparenza espansa percezione di sensi
Rod Stewart - Gasoline Alley (1970)
Gasoline Alley è il secondo album solista in studio del cantautore britannico Rod Stewart. Uscito il 12 giugno 1970, è stato originariamente pubblicato nel Regno Unito dalla Vertigo Records, rimasterizzato e ripubblicato nel 2008 dall'etichetta russa Lilith Records Ltd. Si tratta di una raccolta di cover combinate con composizioni originali di Stewart. Come molti degli album solisti di Stewart del periodo, presentava significativi contributi musicali degli altri membri della sua band, i Faces.
Ascolta: album.link/i/1442951244
SALMO - 75 (74)
INNO DI LODE A DIO, GIUSTO GIUDICE1 Al maestro del coro. Su “Non distruggere”. Salmo. Di Asaf. Canto.
2 Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie.
3 Sì, nel tempo da me stabilito io giudicherò con rettitudine.
4 Tremi pure la terra con i suoi abitanti: io tengo salde le sue colonne.
5 Dico a chi si vanta: “Non vantatevi!”, e ai malvagi: “Non alzate la fronte!”.
6 Non alzate la fronte contro il cielo, non parlate con aria insolente.
7 Né dall'oriente né dall'occidente né dal deserto viene l'esaltazione,
8 perché Dio è giudice: è lui che abbatte l'uno ed esalta l'altro.
9 Il Signore infatti tiene in mano una coppa, colma di vino drogato. Egli ne versa: fino alla feccia lo dovranno sorbire, ne berranno tutti i malvagi della terra.
10 Ma io ne parlerò per sempre, canterò inni al Dio di Giacobbe.
11 Piegherò la fronte dei malvagi, s'innalzerà la fronte dei giusti.
_________________Note
75,1 La regalità di Dio, che si farà visibile nel giudizio che egli pronunzierà sui malvagi e nella salvezza che offrirà ai giusti, è il motivo della lode di questo inno.
75,9 coppa, colma di vino drogato: rappresenta la punizione di Dio. È un’immagine che ricorre con una certa frequenza nei testi biblici (ad es. Is 51,17; Ger 49,12 51,7; Ez 23,31; Ab 2,16).
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Approfondimenti
La comunità ringrazia Dio per il suo giudizio Salmo di ringraziamento collettivo (+ oracolo e ammonizione profetica)
La comunità dei fedeli ringrazia solennemente il Signore per le sue meraviglie. Il salmo è abbastanza vivace e variegato nei suoi generi. Vi sono dei contatti letterari con il cantico di Anna (1Sam 2,1-10). Per la tematica si inserisce bene dopo il Sal 74, come sua continuazione. La lingua è un po' arcaizzante. La simbologia è spaziale (cosmica), temporale (storica). Per le immagini prevalenti si evidenziano quelle del giudizio di Dio e del «corno» (qeren), reso in italiano con «testa» nei vv. 5-6.
Divisione:
- v. 2: ringraziamento (tôdâ) della comunità;
- vv. 3-6: oracolo divino;
- vv. 7-9: ammonizione (commento all'oracolo);
- v. 10: ringraziamento;
- v. 11: nuovo oracolo divino.
v. 2. «Noi ti rendiamo grazie...»: cfr. Sal 106,1; 118,1. L'espressione è ripetuta due volte e in posizione chiastica nel primo emistichio. La comunità ringrazia ripetutamente il Signore per le sue gesta meravigliose che intende diffondere. «le tue meraviglie»: ci si riferisce alle gesta di salvezza (= niplᵉ’ôt), soprattutto dell'esodo, ma i versetti seguenti concentrano il ringraziamento in particolar modo sul «giudizio» di Dio.
v. 3. «Nel tempo che avrò stabilito...»: il tempo del giudizio è fissato da Dio, secondo un suo calendario. Dio fa giustizia certamente (cfr. Gn 18,25; Sap 12,15-16). Non ha bisogno di essere sollecitato dagli empi e increduli, cfr. Is 5,19; Ez 12,21-28; Ab 1,2. «giudicherò con rettitudine»: il giudizio è retto, ristabilisce la giustizia, cfr. Sal 9,8-9. Esso si realizza nella storia, nel tempo, contro oppressori e empi (Sal 17,2; 58,2; 96,10; 98,9), e ha risonanza anche cosmica (cfr. Sal 11,3; 82,5; 96,10). Qui, in assenza di accenno ai nemici, il giudizio è soprattutto morale-escatologico.
v. 4. «Si scuota la terra...»: il dilagare dell'ingiustizia, del sopruso, dell'oppressione ecc. è paragonato qui a un terremoto nel campo della legge di Dio. Come quando si scuote la terra per il terremoto, Dio la tiene ferma sulle sue colonne e non la fa affondare nell'oceano primordiale, così egli, quando l'uomo ingiusto e empio scuote il suo ordine morale, intervenendo con il suo giudizio, ristabilisce l'ordine della giustizia. Dio è Dio della creazione e della liberazione!
vv. 5-6. «Non alzate la testa..»: lett. «non alzate il corno». La voce «corno» (qeren), tradotta qui con «testa» è presente due volte in questi versetti. Il «corno» è una metafora molto forte che indica potenza. In tal caso si tratta di sfida blasfema verso Dio. «contro il cielo»: lett. «contro l'alto» lammārôm), ossia contro Dio, l'eccelso (mārôm), cfr. Sal 64,9; 97,7; 140,9-10; 147,6. «Dio»: lett. «roccia». Dio è chiamato nel secondo emistichio «roccia» (sûr), un titolo divino comune nell'AT (cfr. Sal 18,3).
v. 7. «Non dall'oriente.»: si citano i quattro punti cardinali. Il deserto è quello del Negheb (sud) e le «montagne» sono quelle del Libano a nord.
v. 8. «abbatte l'uno e innalza l'altro»: cfr. 1Sam 2,1-10; Sir 10,14-17.
v. 9. «Poiché nella mano del Signore...»: cfr. Sal 11,6; 60,5. Con un'immagine apocalittica simbolica del «calice» e del «vino» si descrive plasticamente il giudizio universale finale («tutti gli empi della terra»), cfr. Gl 4,9-17. L'immagine ricorre spesso nell'AT, specialmente nei profeti.
v. 10. «Io invece esulterò...»: prende la parola il presidente litugico, o un rappresentante dell'assemblea, come spesso avviene nei salmi, per ringraziare il Signore, per il suo sicuro e equo intervento giudiziale.
v. 11. Con un nuovo oracolo divino, in una forma più decisiva, si ribadisce in sintesi quello precedente (vv. 3-6). Dio annuncia l'esecuzione della sentenza giudiziale: renderà ragione ai giusti innalzandoli, e agli empi malvagi annientandoli.
(cf. VINCENZO SCIPPA, Salmi – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
Maria Maddalena
Predicazione su Giovanni 20, 11-18
castopod.it/@jhansen/episodes/…
Oggi siamo invitati a riflettere sulla Pasqua accompagnando Maria Maddalena e comprendendo per mezzo di lei che cosa è accaduto nel cimitero di Gerusalemme quasi 2000 anni fa.
Maria Maddalena, come tutti i seguaci di Gesù, ha alle spalle un fine settimana orribile. Non avrà dormito per due notti dopo la morte crudele del suo maestro. È pesante dover affrontare il fatto che Gesù è morto.
Quante volte sarà scoppiata in pianto ripetendo queste parole: «Gesù è morto, o Dio, perché?» Gesù per lei non è stato solo un maestro, solo uno che portava su di sé la speranza d'Israele. Gesù ha profondamente cambiato la sua vita, Maria Maddalena, dopo l'incontro decisivo con Gesù non è più la stessa.
Lei soffriva di gravi disturbi psichici, non era più se stessa. I suoi disturbi erano così gravi, Maria era talmente ammalata senza speranza di poter guarire, che la gente attribuiva ai demoni i suoi disturbi. Leggiamo da Luca: Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie fra cui Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni.
Gli antichi volevano dire con questo che Maria Maddalena non sembrava più padrona di se stessa. Non era capace di vivere una vita autentica. Gesù invece è stato capace di guarirla. Gesù ha tolto i suoi dubbi, ha tolto i gravi disturbi psichici. Nell'incontro con Gesù, Maria Maddalena ha sperimentato non solo la guarigione ma anche la salvezza. Gesù le ha regalato una vita nuova, senza paura, una vita gioiosa.
Ora però Gesù è morto e con la sua morte c'è il pericolo che i disturbi psichici tornino.
Giovanni ci racconta invece che le cose vanno in modo diverso, seguiamo il filo del suo racconto:
1 la fine? 2 lo sconvolgimento 3 la testimonianza
1 la fine?
Hanno trattato Gesù come un criminale. L'hanno processato, l'hanno crocifisso e l'hanno sepolto nel sepolcro di Simone di Cirene. Ora inizia una nuova settimana. Ancora non si vede il sole, ancora è buio completo, ma Maria Maddalena non ce la fa più, lascia il suo letto che ormai da due notti non le da conforto, prende il balsamo per imbalsamare Gesù, per fare un ultimo servizio a colui che ha profondamente cambiato la sua vita. Piange, ogni passo è accompagnato da singhiozzi profondi. Arriva al sepolcro e lo trova aperto, la pietra di chiusura è stata rimossa. Si spaventa, torna in città per dirlo ai discepoli, insieme corrono al sepolcro, lo trovano vuoto. I discepoli non sapendo cosa pensare, se ne vanno, Maria Maddalena invece rimane. Entra nella tomba e riflette: «Che cosa può significare questo? Non è già abbastanza difficile affrontare la morte di Gesù? E ora, perché devo soffrire ancora di più per un brutto scherzo? Dove l'avranno portato?»
Per Maria la tomba vuota è una realtà pesante che si aggiunge alle tenebre della morte, la prima Pasqua cristiana comincia nel buio. Che realtà diversa dalla nostra. Pasqua per Maria è un unico enigma. Non c'è ancora traccia di festa, di luce, di gioia, non c'è niente di vita, di vittoria e nessun canto di alleluia. Solo lutto e pianto, pensieri oscuri, domande, solitudine, non-senso, spavento.
La prima Pasqua comincia nella notte, radicata profondamente nella croce. La Pasqua quindi la possiamo solo avere insieme alla realtà della morte. Non c'è speranza senza dubbi, non c'è gioia senza lacrime, non c'è vittoria senza perdite. Questa è la Pasqua, il risorto porta ancora le ferite della crocifissione.
Maria Maddalena rimane nel lutto, i suoi sentimenti ed i suoi pensieri girano attorno alla morte e ai dolori, non è una situazione che sembra avere una via d'uscita.
2 lo sconvolgimento
Nel lutto, nel suo pianto riconosce due angeli nel sepolcro. «Donna, perché piangi?» Finalmente il silenzio della disperazione viene rotto. «Hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto» Finalmente lei ha qualcuno con cui sfogarsi. «Il mio Signore» Le sue parole fanno emergere il suo dolore, la sua nostalgia. Fa bene potersi sfogare, parlare delle cose che pesano sul cuore, vedere che c'è qualcuno che si interessa allo stato d'animo altrui.
Con questa domanda degli angeli quindi, il racconto prende la sua svolta verso ciò che si rivelerà come sconvolgimento totale non solo dello stato d'animo di Maria Maddalena, ma dell'intera storia umana. Dopo il buio arriva l'alba.
Una volta ho visto un quadro con cui l'artista ha voluto rappresentare in olio su tela il racconto di Maria Maddalena alla tomba vuota.2 L'artista ha disegnato un cimitero con tante tombe. Maria è inginocchiata davanti alla tomba aperta e vuota. È inclinata verso la tomba e nello stesso momento sembra che guardi indietro. L'artista così ha voluto esprimere che Maria Maddalena è inginocchiata al confine fra vecchia e nuova creazione senza saperlo.
Il cielo che fa da sfondo ha tanti colori, dal nero, al blu, al rosso. C'è poca luce nello sfondo. Maria, con la mano destra tocca la lapide crollata ma intera su cui è scritto: Gesù di Nazareth. A sinistra e a destra su lapidi spezzate si leggono nomi come Adamo, Eva. La vecchia creazione ora fa parte del passato.
L'artista ha disegnato proprio la scena precedente all'arrivo del giardiniere. Ora Maria sente la sua voce. «Maria» e lei risponde, dopo i dubbi riconosce Gesù. Ora lo vuole toccare, vuole verificare ciò che è successo e che la sconvolge.
Ora, e solo ora è Pasqua per Maria. La Pasqua è la via verso la vita. La Pasqua è più di un ritorno. La Pasqua non è comprensibile. Il risorto non si fa toccare. Ma egli ci parla. Così il percorso di Maria ci insegna: la Pasqua è lì dove siamo nel lutto e piangiamo per i nostri peccati, la Pasqua è lì dove il risorto si volge verso di noi.
Gesù vive, questo è il messaggio di Pasqua. Forse abbiamo dei dubbi come Maria, ma possiamo arrivare proprio con lei alla gioia e possiamo sperimentare con essa la forza vitale del risorto nella nostra vita.
3 la testimonianza
La Pasqua per Maria diventa così molto di più della semplice guarigione di cui ci parla l'evangelista Luca. Ciò significa che la nostra vita, nonostante le guarigioni da parte di Gesù rimane fragile. Solo perché Gesù vive vivremo con lui. Nessuno ci può togliere il risorto e con lui l'amore di Dio.
Il percorso di Maria non finisce alla tomba vuota. Maria viene incaricata dal Signore e torna, torna a Gerusalemme e parla di ciò che ha visto. «Ho visto il Signore!»
Chi ha visto il risorto, chi ha sperimentato la forza vitale del risorto nella propria vita non può restare indifferente. La gioia e la nuova vita si fanno strada, vogliono essere testimoniate. Possiamo buttare tutto ciò che per noi è pesante, tutte le mura di odio erette dagli esseri umani, tutto il nostro dolore nella tomba, che ora è vuota e vuole contenere tutto ciò che è morte e sofferenza nella nostra vita, lo possiamo fare perché dove Gesù è in mezzo a noi, le lacrime diventano riso pieno di gioia.
Concludo: il quadro dell'artista di cui ho parlato mostra sul cimitero un mare di rose rosse, simbolo della fede, della speranza dell'amore. Le rose fioriscono e il loro colore rosso spalanca le porte del regno della morte. Perciò possiamo testimoniare come Maria: Io ho visto il Signore.
P.S. Chi è Luigi "ele" V.
La lista dei perché.
Perché mettere gli AFI (Alfabeto Fonetico Internazionale)?
Perché no ¯_(ツ)/¯_ No no siamo seri, perché il mio nickname originale, “eletronico2” si legge /eletˈtrɔniko/ (o semplicemente elettronico), visto che non tutti che sanno che si legge così ho cominciato da poco ad allegare l'AFI (Ho giusto un po' esagerato).
Hai veramente scritto tutto quel post perché ti da fastidio che se ti si cerca non si trova nulla.Ehm... SI.
UDS, cos'è?L'Unione degli studenti (UDS) è un'organizzazione studentesca italiana, di ispirazione sindacale, confederata con Unione degli Universitari e con la Rete della Conoscenza. Fa parte dell'OBESSU[1], rete che riunisce le principali associazioni studentesche presenti in Europa. cit. WikipediaCosa dite? Dovevo spiegarlo io facendone parte?! NAH (Vi amo UDS Avellino e Campania ❤).
Sei finito sul giornale locale e ti lamenti?SI.Ci sono finito 5/6 volte ma mi hanno sempre coperto il volto per sbaglio (una volta mi ha coperto il volto la mia stessa bandiera)
Perché eletronico2?Uhm... dovrei scriverlo su “Chi sei ele?”
Perché Mastodon.social apposto di Mastodon Uno?IDK, Copilot ha deciso che è meglio indicizzato l'uno che l'altro, a quanto pare il mio profilo principale non esce.
Ma chi cazzo ti cagava nel 2023?EHHHHH, prossimo post (^_<)〜☆
[provetecniche] -Aida come sei
selci su misura dove] le prove a misura il cantiere nel] segmento di fango e unghie con batteri sporigeni retropalco [dove i camerieri parlano ai francesi inclusione] di bussole nei ghiacciai la] comunità scientifica come le giornate si allungano parte] [prima l'opera il dietrofront l'operatore è disponibile valuta] la posizione del terrorista triste vuole] un delivery coast to coast un antidolorifico] [per il giudizio
Gnorsì, Donnie!
La ducetta sempre di bianco vestita (bah, si crede il Papa) è tutta sorrisini, smorfiette, adulazione. Si sdraia ai piedi del redneck con la cravatta rossa. Lui, visibilmente compiaciuto, le dà un buffetto e una grattatina sulla pancia, lei in estasi parte con le fusa. Poi il padrone torna serio e le impartisce gli ordini. Lei diligente prende nota con il suo inseparabile taccuino da liceale, che non perde mai occasione di ostentare. La gelataia se ne torna a casa di corsa per eseguire e compiacere il capo.
Ma che bell'Inglese che ha sfoggiato! A parte il fatto che non mi aspetterei niente di meno da un capo di governo e che mi incazzerei parecchio se anche lei si facesse ridere dietro da tutto il globo terracqueo per un pessimo Inglese, come un Raffaele Fitto qualunque.
I media di regime narrano con toni trionfali che lei, stufa della noiosa traduzione dell'interprete, ha preso in mano la situazione e ha sfoggiato il suo brillante eloquio in Inglese. Chi ha potuto “visionare tutto il girato” non ha potuto non notare che dopo poche frasi appena, la fascistella ha perso il filo della traduzione, troppo fluente e professionale per lei, e non è più riuscita a capirci una ceppa.
A quel punto ha interrotto il traduttore e con gesto plateale e infastidito ha fatto intendere che avrebbe fatto da sola, con grande orgoglio identitario e autarchico, ma soprattutto con una forma e un lessico da terza media. Voglio sforzarmi di credere che l'abbia fatto soltanto per andare incontro alle capacità cognitive del suo uditorio.
Il grande risultato ottenuto dal biondo coniglio bagnato è che compreremo maggiori quantità di costosissimo gas naturale liquefatto; che investiremo nella più costosa IA americana; che spenderemo 13 miliardi di euro in più in spesa militare; che quelle armi le compreremo tutte dagli USA; che non tasseremo le big-tech, anzi probabilmente toglieremo l'esigua web-tax già esistente; che infine il sistema satellitare e la rete di difesa italiani li appalteremo ad un altro squilibrato (dietro lauta tangente?): il suprematista sudafricano con passaporto americano.
Un soggetto che accusa il Sudafrica post-apartheid di “espropri e confische illegali di terre dei bianchi”, di “leggi razziste sulla proprietà” e di “genocidio dei bianchi”. Le stesse accuse lanciate dai suoi connazionali della celeberrima PayPal Mafia, i tecno-super-miliardari Botha, Sacks e Thiel (quest'ultimo definisce la competizione di mercato “roba da perdenti”), finanziatori e artefici della rielezione del pregiudicato col ciuffo di Capitol Hill.
L'impresentabile e inadeguata Presidentessa, che lacchè e sciocchi definivano “il ponte politico tra USA e Italia”, non è altro che quello che non ha mai nascosto di essere: un insignificante politico dell'estrema destra elitaria, corrotta, bugiarda, corporativa e liberticida. Qualcuno nel 2022 l'ha votata: 7 milioni e 300 mila Italiani, pari al 14,4% degli aventi diritto. Troppi invece non hanno votato nessuno. La colpa del disastro incombente non è dei primi.
Now playing:“Cult of Personality”Vivid – Living Colour – 1988
“I sell the things you need to be I'm the smiling face on your TV Oh, I'm the cult of personality I exploit you, still you love me I tell you one and one makes three Oh, I'm the cult of personality Like Mussolini and Kennedy”
Chi è Luigi "ele" V.
PREMESSA
Questo blog è come un libro per me, “alla ricerca di me stesso”, si ci saranno post a cazzo (forse di più su Nò Blog'), questo è normale, ma il contesto di questo blog è uno, “Chi è ele?”.
Chi è ele?“ele”, è lo pseudonimo di Luigi Violante (AFI:/ˈele/; Avellino, 14 giugno 2007), è un ragazzo di Avellino che si dedica a diversi esperimenti sul Web e al sociale nella comunità. (O almeno penso che sia questa la presentazione più corretta [Sto cercando di essere autocritico]).
Da qui si risponde la domanda in breve ma incompleta e invece, se si dovesse fare la domanda più importante?
Chi è Luigi Violante?... è... boh...
Se cerchiamo su Internet esce (Cercando Luigi Violante UDS Avellino, se no non esce nulla)Luigi Violante è un membro dell'Unione degli Studenti (UDS) di Avellino. È stato coinvolto in una manifestazione studentesca per scuole sicure ed ecosostenibili, dove ha dichiarato l'importanza di un'istruzione libera e accessibile. Durante questa protesta, gli studenti hanno presentato un dossier che evidenziava le problematiche delle scuole locali, come difficoltà strutturali e idriche [Avellino Today] [Corriere dell'Irpinia].[Generato con Copilot]
Abbiamo risposto alla domanda? NOPerché risponde solo che rivendicazione ha fatto con gli UDS Avellino, ma non chi è. Quindi Luigi Violante chi è?
Un ragazzo con manie di “protagonismo”, il cui nickname gira dal 2017 senza mai associare una persona dietro e che il suo più grande vanto è che qualcuno dal 2021 al 2023 tra Discord e Twitch lo riconosceva quando scriveva in chat. CHE PALLE
E se cerchiamo eletronico2? (Nickname storico e originale da cui nasce lo pseudonimo)
Chi è eletronico2?eletronico2 (AFI:/eletˈtrɔniko/) è un utente su GitHub che ha condiviso archivi di esercizi di programmazione in C++ svolti presso l'ITIS Guido Dorso durante l'anno scolastico 2023-2024 [Archivio GitHub]. Inoltre, ha un repository pubblico che sembra contenere contenuti HTML [Repo HTML] e un sito con GitHub Pages [Sito].E sui social?eletronico2 è attivo su Mastodon con il nome utente @iam_ele2. Sembra condividere contenuti legati a progetti e idee e partecipa a discussioni su argomenti tecnologici e sociali. Ha anche menzionato il passaggio da altre piattaforme a Mastodon e BlueSky. Probabilmente ha anche un profilo su Instagram come @iam.eletronico2.[Generato con Copilot]
Tutto questo però non risponde MAI alla domanda più importante, chi è Luigi Violante?
Beh non lo so neanch'io per questo scrivo per conoscermi.
Leggenda dei nickname
Non è scontato che qualcuno lo capisca:
- eletronico2 (AFI:/eletˈtrɔniko/)
- ele2 (AFI:/'ele 'du:e/), abbreviazione di eletronico2, nickname più moderno
- eleHOwl (AFI:/'ele haʊ(ə)l/)
- eletrino
Progetto Euromed Justice. Impegno sulla tutela del patrimonio culturale e lotta al traffico illecito.
Il Progetto EuroMed Justice ha recentemente organizzato un'attività di tre giorni del Technical Assistance Facility (TAF) al Cairo, in Egitto, dall'8 al 10 aprile 2025. L'evento ha riunito esperti e funzionari provenienti dall'Europa e dai Paesi Partner del Sud per concentrarsi sulla tutela del patrimonio culturale e sulla lotta al suo traffico illecito. L'attività è stata organizzata su richiesta delle autorità egiziane e cipriote e ha visto la partecipazione di 35 partecipanti in rappresentanza di diversi Paesi, tra cui Algeria, Belgio, Cipro, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Italia, Libia, Marocco, Palestina, Svizzera e Regno Unito.
Il progetto EuroMed Justice mira a sviluppare meccanismi di cooperazione sostenibili per la cooperazione giudiziaria transfrontaliera in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione Europea e i Paesi partner del Sud – Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia. EuroMed Justice riunisce i soggetti interessati più rilevanti nel campo della giustizia penale dei Paesi partner del Sud, degli Stati membri dell'UE partecipanti, dei rappresentanti degli organismi dell'Unione Europea e delle organizzazioni internazionali attive nel campo della giustizia e della sicurezza. Il progetto organizza attività del TAF su richiesta delle autorità partecipanti per fornire un supporto personalizzato alle loro attività e azioni.
L'attività del TAF ha offerto ai partecipanti una piattaforma per condividere strategie e buone pratiche nella lotta al commercio illecito di beni culturali. L'evento è stato inaugurato ufficialmente alla presenza dell'Ambasciatore di Cipro in Egitto, del Vice Capo della Delegazione Europea al Cairo e di rappresentanti di alto livello dell'Egitto. I rappresentanti dei Paesi hanno condiviso casi di studio e storie di successo, evidenziando le sfide e i successi che hanno affrontato nei loro sforzi per la tutela del patrimonio culturale.
Il traffico illecito di beni culturali è diventato un'attività redditizia per la criminalità organizzata, in quanto può essere utilizzato per il riciclaggio di denaro, l'elusione delle sanzioni e il finanziamento del terrorismo, con conseguenze devastanti. Per contrastare questo problema, l'attività del TAF ha facilitato la cooperazione e la condivisione di conoscenze tra le parti interessate. Oltre ai casi di studio e alle storie di successo, i partecipanti hanno anche tratto spunto dalle presentazioni tenute dai rappresentanti del Team Anti-Traffico di Eurojust e da diverse organizzazioni internazionali, tra cui il Consiglio d'Europa, l' #UNICRI e l' #UNODC. La tutela del patrimonio culturale e la lotta al suo traffico illecito sono sfide complesse e globali che richiedono un approccio multiforme.
Il traffico illecito di beni culturali sottrae ai paesi d'origine una parte significativa della loro storia e identità, danneggiando gravemente il patrimonio culturale e causando perdite economiche significative. A tale riguardo, le strategie di tutela ricomprendono la Legislazione Nazionale e Internazionale (convenzioni internazionali come la Convenzione UNESCO del 1970 sul divieto di importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali sono strumenti chiave) e controllo alle Frontiere (un'efficace sorveglianza delle frontiere è essenziale per intercettare il traffico illecito. Questo richiede collaborazione tra le forze dell'ordine, le autorità doganali e gli esperti di beni culturali), oltre che, naturalmente, la collaborazione tra paesi, fondamentale per contrastare il traffico transnazionale. Questo include lo scambio di informazioni, la formazione congiunta delle forze dell'ordine e il supporto reciproco nelle indagini.
Nel corso dell’incontro sono stati organizzati incontri bilaterali parallelamente all'attività principale, aumentando ulteriormente le opportunità di collaborazione e cooperazione. Grazie alla condivisione di conoscenze e competenze, l'incontro ha posto le basi per una migliore cooperazione e collaborazione nella lotta al traffico illecito di beni culturali.
#EuroMedJustice #Eurojust #tutelabeniculturali #cooperazionegiudiziariatransfrontaliera #ConsigliodEuropa
LA DIFFICILE LUCE (2005)
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LA TUA POESIA
capriolare nel mare prenatale ripercorrere a ritroso la vita azzerando l'Io spaziotempo - leggere la vera sola poesia aprendo gli occhi sul Sogno infinito:
Poesia cavalcherà in un' albazzurra i marosi del sangue fiorirà negli occhi di un'eterna giovinezza
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ANGELO DELLA POESIA
librarsi della tua ala azzurra nel mio sangue
io-non-io: in me ti trascendi e sei
d'ineffabili alfabeti s'imbeve il nascere delle mie aurore
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TECNICHE DELLA MORTE
atomi di solitudine abbandoni / distacchi / fini assaggi di morte le morti figurate i suicidi/omicidi camuffati la notte blu dell'anima morte presente dalla nascita morire porta sul nascere emigrare di forma in forma o Dieu purifiez nos coeurs ora e nell'ora della nostra morte
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LA VITA INESAURIBILE
la mente in stand-by ti culla un canto d'alberi e di cielo assapori per poco ancora il tepore delle lenzuola: ora senti la vita che ti scorre dentro come un fiume (batte
rotondo nel sangue il tuo tempo - ti senti in comunione col sole): adesso che afferri vita – più vita – allontani per paradosso la tua dissoluzione
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ANGELI CADUTI
fuori dal cielo bevvero l'acqua del Lete
ora non sanno più chi sono
presi nella ruota del tempo mendicano avanzi di luce – curano le ali spezzate
per risalire nell'azzurro
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VENTO DI MEMORIE
è salamandra sorpresa immobile che finge la morte due braccia schiuse a croce vento di memorie la vita -ora sospesa carne e cielo
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LA FORZA GENTILE
Dio è paziente: ha sogni per l'uomo infiniti – frutti immarcescibili (centro del cosmo: non è il suo un giocare a dadi) egli visita le nostre piaghe – manda angeli a spazzare gli angoli del cuore (suo disegno è la Bellezza) la sua forza è gentile
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I LATI DEL VOLTO
tra reale e apparente l'ovale del volto che ti guarda dal fondo dello specchio – il non poterti vedere come gli altri ti vedono – la parte di te l'inespressa forma spiandoti di sbieco è perverso gioco: incontro con l'Ombra
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IN FONDO AGLI SPECCHI
(a J. L. Borges)
in un moltiplicarsi di specchi imprigionata è la luce dei tuoi déjà vu - s'odono se ascolti i sordi tamburi del sangue in fondo agli specchi dove si legge l'eterno ritorno -lì è il centro il mondo rovesciato
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ONNIAMORE
accettare di farsi trasparenza (libro aperto) lasciarsi attraversare dalla vita – da morte-vita (rosa e croce) - da Colui-che-è: l'Onni amorevole
di fronte all'Assoluto
...immersi nell'Assoluto -
quando il R a g g i o assorbirà le ombre
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SOSPENSIONE
tempo elastico gli orologi molli di dalì tempo-sospensione l'aprirsi del fiore tempo di blake sospeso nel balzo lucente della tigre tempo diluito non-tempo onirico tempo dilatato che scandisce deliri di luce in una tela di van gogh tempo sospeso immobile indolore felicità animale
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NEL SEME DELL'AMORE a Tagore
ascolta ...non senti urgere vita più vita nel seme dell'amore che aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico?
66
VITA IN NUCE
sangue del pendolo tempo-maya dagli occhi di giada capovolti
nell'oltre è cuore del sole abisso di cielo – antimondo
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A
1. vocale in sospensione come urlo muto – il bianco dell'urlo il nero di rimbaud
2. ritrarsi del fuocosacro a un vaneggiare di gole spiegate / scimmiottanti maiacoschi
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COGLI IL MIO MORIRE
cogli il mio morire tra una radice di sangue strappata e un'altra appena nata dal suo grido
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GANDHI
miracolo il sorriso interiore mentre il mondo ti ringhia addosso
ti offri s'apre una rosa di sangue
nel Cielo un canto d'alleluja
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VERSI ALL'AMORE
irradia un sole il cuore che vuole incenerirsi nelle tue braccia ove la Bellezza delira
il tuo sguardo s'instella dove comincia il cielo anima bella farfalla imprevedibile del volo
71
PARUSIA (nell'ultimo giorno: scaduto il tempo osceno)
sporgersi sull'oltretempo ai bordi della luce presenze evanescenti in chiarità di cielo: farsi corpi di luce
72
INFANZIA
[Eravamo nell'età illusa Eugenio Montale]
la tenerezza dei giorni verdi sparpagliati nell'oro del sole appesi alla luna
il papà dalle spalle larghe come la volta del cielo
quel sentirsi dèi – quasi alati senza peso – e non sapere la vita
Innocenza nostalgia del paradiso
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ADOLESCENZA ASPRI SAPORI
adolescenza aspri sapori occhi belli fieno nei capelli alle spalle della notte fuggire nello schiaffo del vento
74
NEL PERDURARE LA LUCE
le ore arroventate: erano estati lunghe a morire
le corse pazze le ginocchia sbucciate nel perdurare la luce:
ancora un mordere la sanguigna polpa del giorno – ricordi? -
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IL NULLA LUCENTE
in ka* nulla è casuale credi morire non è farsi pietra e silenzio: è grido liberato pietà che vede - ruotare su cardini rovescio del guanto – essere sogno? luogo-non-luogo ubiquità e s p a n s i o n e : lacerante biancore il nulla lucente **
- ka: il “doppio” incorporeo dell'io ** P.P.Pasolini, da Poesia in forma di rosa
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GRAVIDE DI LAMPI
la luna piegata sui miei fogli compone queste lettere gravide di lampi tagliate nella luce assetate nel supplizio dell'inchiostro vibranti su pentagrammi di sogni
77
SEI LUCE SEI FUOCO
presente a te chiamami amore la bocca colma di luce sei fuoco antimondo chiamami a un silenzio galattico presente a te fuoco-luce chiamami da un mondo di vetro
78
POESIA ONIRICA
il sogno sfoglia spirali di memoria al lume di luna disegna il sonno delle cose
79
LA LUCE GRIDA
la luce grida aprendosi uno spazio nel cuore
80
UN VERSO SALVAVITA
un verso salvavita ti bagna di luce nell'orfanezza del Sogno
FELICE SERINO
Fuoco dipinto 2002
(2)
30
LA FORZA DELLA PAROLA a Dalton, Heraud, Urondo
-tre poeti assassinati – mi diceva (occhi persi nel vuoto a inseguire chissà quale visione) – tre in posti diversi – (ne rammentava solo vagamente i nomi e i luoghi) -vedi: – puntualizzava – il potere è nemico della luce: non sopportando la forza della parola si mimetizza viscida serpe tra sterpi e inietta il suo veleno -
31
LA FORZA OSCURA
ingoio tenerezze davanti alla poesia di un tramonto ma so d'essere anche di quelli che non sanno guardare la bellezza negli occhi senza assassinarla
... e allora cos'è questa forza oscura che mi strappa gli angeli dai sogni? chi il nemico di dentro che affiora a violentare il fragile azzurro?
32
UN DIO CIBERNETICO?
vita asettica: grado zero del divino Onniforme (ma la notte del sangue conserva memoria di volo)
vita sovrapposta alla sfera celeste regno d'immagini epifaniche / emozioni elettroniche eclissi dell'occhio-pensiero
33
RISALIRE ALL'IMMAGINE INFRANTA
(A Danilo Dolci)
risalire all'immagine infranta dove è voce del sangue la ferita aperta del cielo – limare le parti non combacianti con la figura del divino: è questo il tuo credo e la chiami città terrestre la tua voglia di rivoluzione: tu innamorato dell'uomo nuovo – del suo costruirsi incessante -
34
AION
1. chi ti ha fatto sapere ch'eri nudo? l'entrare della morte nel morso della mela (si erano creduti il Sole scordando di essere riflessi)
1.a il serpente mi diede dell'albero e... eva la porta di sangue per dove passa la storia
2. nell'incrocio dei legni la conciliazione degli opposti (lo scheletro del mondo)
2.a è il Figlio che pende dai chiodi la risposta a giobbe
3. ancora l'assordare dei martelli ancora un giuda che fa il cappio abbraccia un albero di morte – sulle labbra il fuoco del bacio
35
LA VIDA ES SUENO
A Calderon De La Barca
col poeta dici la vida es sueno mentre ti dibatti in un non-tempo onirico: ma se nel saperti forma vuota volessi uscire dalla vita non c'è grido o sussulto che tenga
36
TRASFIGURATI ANELITI
(a Emanuel Swedenborg)
(quest'abito sta stretto – è peso di terra
un fuoco passa per la carne)
ali ha lo spirito per vastità ineffabili
per volare fra le braccia della luce
profonde azzurrità l'attraggono – sua origine e sorgente
trasfigurati aneliti hanno occhi di cherubini – di là – benevoli
37
NEL PAESE INTERIORE
nel paese interiore eiaculo i miei sogni - fuoco e sole dell'anima – vivo una stagione rubata al tempo (mimesi icariana sul vetro del cielo)
nel paese interiore brucia il mio daimon di febbre e di luce
38
NEL ROVESCIAMENTO
non vedi al di là del tuo naso scientifico: come leggessi sull'acqua lettere storte: poiché noi siamo nel rovesciamento e negazione ci appare la grazia
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QUALE AMORE
nell'amore sai non c'è ricetta che tenga: è buona regola giocare di rimessa / vuoi
possedere l'oggetto d'amore e resistere all'amore Quello-che-si- dona
tu cuore diviso tra cielo e terra carne/amore non più che sparso seme
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CANTO PER NKOSI
E violentaci dunque
(In memoriam: a Nkosi Johnson, morto a 12 anni, il 1° giugno 2001, a Johannesburg. Nato sieropositivo, fu scelto come testimonial contro il morbo dell' AIDS)
(Non posso pensarti dolente da che morte odora di resurrezione. Eugenio Montale)
colei che ti diede vita la sai madre di cielo bambino che hai corteggiato la morte - tu messo in un angolo come vergogna presto non più che mucchietto d'ossa – Nkosi sei la nostra Coscienza: e violentaci dunque nel profondo -tu bambino già adulto- con la purezza del tuo giorno breve
mentre questa morte – vedi - già s'ingemma di sole
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UROBOROS
calato in un io che non sai dire chi sia se non presenza passeggera: sospeso esistere nel seme dell'amore: attesa di pienezza nel pleroma
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CONIUCTIO (a C. G. Jung)
quando si unificheranno gli opposti e il Sé riaffermerà la propria natura ermafrodita e dallo squarcio del velo di maya si manifesterà l'Altro – la nostra controparte (sconosciuta e prismatica) che ci visita in sogno – l'occhio interiore: allora còlta la totalità si sarà dissolto insieme allo schermo di apparenze nomi e forme insieme alla rappresentazione della storia e ai fiumi di sangue e di parole
anche il sale delle nostre lacrime
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CHI SIAMO
caduta la carne svelati a noi stessi (resteranno graffi nel cielo a presenza d'un vissuto stuprato):
non più un vedere attraverso uno specchio in enigma dove l'essere si aprirà in fiore
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ATTIMO-FUTURO
1.
nell'addentare il frutto proibito si ritrovò affamato d'amore
1.a
(fu il creare gioco o sogno di Dio / coito mentale)
1.b
(si mordeva la coda il serpente uroboro racchiudeva in sé l'uovo del mondo)
1.c
in quell'attimo infinitesimo la storia dell'uomo era già scritta: passato e futuro un tutt'uno simultaneo
2.
non lui va verso il futuro: esso gli viene incontro ed è già presente focalizzandosi in fotogrammi: ciò che avviene esiste prima di lui: forse in un'altra dimensione egli l'ha già vissuto (presente a sé come il sé nel sogno) (abitante il riconoscibile istante dentro una sospensione)
3.
il déjà vu è acquattato tra pieghe dell'inconscio
3.a
come in una sequenza di specchi gioca con l'alter ego nell'eterno presente
punto da cui si vede il Tutto
versante luminoso del Sé: l'aleph
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PLATONE
essere notte dell'anima il cammino il tempo è la caverna lancinante attendere ti trapassi amore sole cosmico
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LETTERA DA UN AMICO
- non serve voltarsi indietro – mi scrivi -: se metti in conto i limiti le morti contratte le paure passate e avvenire se porti in cuore sventrate lune albe-capestro se non ti esponi per puro calcolo non fai che raccogliere i frutti d'una vita spesa male: presto essa ti presenta il conto – deve questa vita restarci nelle mani: dare tutto se stesso a perdere arricchisce: amare non è forse una scommessa? dici (e la parola è bisturi): percorri lo stretto marciapiede a lato del cuore: nel profondo di te nel buio di stelle calpestate ascolta il grido verticale che da caduta può farsi preghiera
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DEUS ABSCONDITUS
(sempre a metà strada noi: sempre nella terra di nessuno: il fratello oscuro che s'agita nel sangue (lato notturno dell'anima) che mima il dolore del cosmo
(attraversando la valle della morte penetrati da tutto il freddo del mondo: immersi fino all'ultima fibra dell'essere in un dramma da consumarsi fino in fondo)
il Dio che sta dietro le apparenze: il Dio sconfitto nella storia Dio-del-paradosso che vince con la debolezza – il Totalmente Altro: l'increato (ab aeterno) che si a u t o l i m i t a
per recuperare la sua potenza alla fine dei tempi – grumo di vortice d'astri -
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LUCE AL TUO PASSO
(dal crogiuolo del dolore guardare oltre il visibile oltre l'io – schermo di carne) ma più in là non vuoi vedere – solo cattiva stella che graffia l'azzurro del tuo cielo (ed è gioco perverso pensarla nel tuo codice iscritta):
non esiste solo nelle favole il tuo angelo: egli da dietro il velo del tempo è luce al tuo passo perché vivibile sia questa vita: perché batta nel sangue un tempo tuo – rotondo (non sai che della polvere dei sogni son fatte le sue ali?)
attiva il terzo occhio – sii come la clorofilla che si nutre di luce
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CIELO INTERIORE (a Gustavo Rol)
cosmonauta di spazi sovramentali trasfiguravi il tempo velandolo d'irreale:
quiddità di un cielo interiore aperto su mondi paralleli
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IL LAGO DEL MIO SPIRITO
al di fuori di me - io stesso luogo-non-luogo - mi espando
di cerchi concentrici è il lago del mio spirito: sasso gettato dal capriccio della musa
fremito d'acque e stelle
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JUNGHIANA
legato a un vago giro di pensiero alla tua libido caro freud antepongo la vita che guarda se stessa guardarsi: il centro del mandala dove la luce pensa – le nozze alchemiche – alla mancanza di sacralità il Pesce * (Unus mundus) – all'analità l'Anima l'Animus l'Ombra – il corpo che si apre nel suo doppio – la nostalgia di un cielo prima della caduta
- Simbolo del Cristo
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NELLA VALIGIA (NOTE DI VIAGGIO)
(il chi-siamo-dove-andiamo: dove la mente inlabirinta) l'io vestito di nebbia promesso alla morte -
(nella valigia pronta la perdita originaria la vita a metà)
destinazione: il Sé
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AGAPE / EROS / PHILIA
imago dèi: noi chiamati ad amare (senza essere nostri) noi abbracciati dalla Luce: dai tre aspetti dell'amore: Dio madre / amante / amico (agape / eros / philia)
l'Uno dai molti nomi: sole – oceano – fortezza
Distinguere l'opera dall'autore
Discussione ritrita che si ripresenta periodicamente, con gli autori che ci si mettono d'impegno per riesumare cose che meriterebbero un oblio rasserenatore.
La mia posizione in merito era relativamente accomodante, con un limite abbastanza vago su quel che l'autore pensa fuori dalle sue opere, dai sui libri, dalle sue canzoni, dai suoi film, dai suoi videogiochi, dalle sue esternazioni pubbliche; tuttavia, il tempo ci cambia, il mondo dovrebbe cambiare e io ne ho approfittato per cambiare idee. Ho abbassato enormemente la mia soglia di sopportazione, ho capito che non è più il caso di far finta di nulla, di giustificare posizioni inconciliabili con la mia etica nel nome del genio o, semplicemente, di qualcosa che mi andava a genio.
Parto avvantaggiato dal fatto che non ho idoli viventi, non metto nessuno sui piedistalli e, se proprio devo guardare a una personalità famosa, assolutamente meglio puntare su qualcuno morto da un pezzo, di cui si è saputo quel che si doveva sapere, perché, diciamolo: all'inizio sembrano tutte brave persone e salutano sempre, poi si rivelano.
Questo non significa che non abbia modelli di riferimento o non conosca gente degna di fiducia quasi illimitata: è gente comune, però, attenzione. Persone anche con un profilo pubblico, ma naturalmente capaci di relazionarsi da pari, che non è una cosa scontata per le celebrità.
Non avendo davvero idoli viventi, non mi aspetto altre grosse delusioni. Sono legato particolarmente a Stephen King per una serie di questioni, una delle quali (materiale per un altro scritto) abbastanza estranea al fatto che i suoi libri mi piacciano o meno. Diciamo lo scrittore della vita, anche se commerciale, ripetitivo, tutto quello che gli si addebita. Non sono un lettore colto e educato.
Ebbene, dovesse svalvolare anche lui? Non mi strapperò i capelli, non avendo materiale da strappare. Non venderò con sdegno tutti i suoi libri, perché li ho già venduti: per soldi, mi servivano, non li avrei riletti, lo spazio in casa è per i ricchi, li leggeranno altri.
Riassumo: puoi produrre quel che ti pare, la più grande opera della storia dell'umanità, ma posso strappare quel contratto di complicità in qualsiasi momento, con qualche rimpianto solo temporaneo, perché il tempo passa.
Traffico internazionale di stupefacenti dall’Ecuador all’Europa (Italia compresa) tramite container. Smantellata organizzazione.
La Polizia nazionale Ecuadoriana è riuscita a smantellare un’organizzazione criminale coinvolta nel traffico di droga verso l’Europa. L’indagine è andata avanti per due anni.
Il Ministero dell’Interno ecuadoriano ha riferito che durante l’esecuzione dell’operazione (nota come Gran Fénix 13 e 14), sono state catturate 59 persone: 44 sono state arrestate in Ecuador e 15 in Germania. L’operazione è stata condotta insieme a Europol, Guardia Civil spagnola, DIA italiana, LKA tedesca e sotto la direzione della Procura Generale dell’Ecuador. È stata inoltre supportata dalla Rete ON, finanziata dalla Commissione europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia italiana (DIA). La Polizia nazionale ha dichiarato di essere riuscita a identificare il modus operandi dei criminali coinvolti nel traffico illecito di sostanze illegali. Ha inoltre effettuato 50 perquisizioni, sequestrato 38,646 chilogrammi di cocaina, 32 telefoni cellulari, raccolto documentazione relativa alle indagini, 16 lucchetti e sigilli, 5 dispositivi di stoccaggio e due veicoli privati.
Questo gruppo criminale era coinvolto in due attività: la prima consisteva nella vendita di lucchetti e sigilli di sicurezza per container clonati e adulterati. La seconda struttura è stata identificata come “Los Choneros” e ha gestito un processo logistico per la mobilitazione di container contaminati da alcaloidi nei porti di Guayaquil e Puerto Bolivar. Questi container venivano esportati in Belgio, Germania, Italia e Spagna. L’impatto economico illegale di questa azione è di 966 milioni di dollari.
#Ecuador #Granfenix #Loschoneros # Europol #GuardiaCivil #DIA #LKA #reteON #ONNet
FELICE SERINO
POESIE (2002 – 2009)
Fuoco dipinto (2002)
1
CIELO INDACO
confondersi del sangue con l'indaco cielo della memoria dove l'altro- di-te preesiste – sogno infinito di un atto d'amore
2
DENTRO UNA SOSPENSIONE
forme-pensiero dilatò il mandala e una rosa di immagini gli si aprì a ventaglio dietro la fronte – col terzo occhio (in un capriolare all'indietro di dolce vertigine) fu risucchiato in stanze della memoria archetipa e da luce noetica immerso in una pace amniotica -appena un grumo in sintonia col pulsare di miriadi di cellule ora si fondeva col respiro dell'immenso corpo cosmico
3
AZZURRE PROFONDITA'
la testa affondata nel cielo (azzurre profondità rivelano ombre essere i corpi) -il foglio la mano un vuoto- mi levo dal sogno bagnato di luce
4
SONO UN MISTERO A ME STESSO
da me una distanza mi separa attraversa un incendio la carne per farla d'aria – vitreo sperdimento
mistero a me stesso
e il mondo fuoco dipinto
5
DOPPIO CELESTE
entrare nello specchio esserne l'altra faccia: uscire dal sogno di te stesso apparenza tornata pneuma:
ri-unificarti col tuo doppio celeste il-già-esistente di là dal vetro: tua sostanza e pienezza
6
TRA ONIRICI LAMPI
tra onirici lampi ride la tua immagine d'aria intagliata nell'ombra del cuore
7
I FUOCHI DELLA LUNA Giro di luna
giro di luna bivaccante nel sangue baluginare d'albe e notti che s'inseguono dentro il mio perduto nome per le ancestrali stanze un aleggiare di creatura celeste che a lato mi vive nella luce pugnalata
8
PAESAGGIO INTERIORE
segreti cosmici ha il sangue: sperimenti il mondo immaginativo nuotando nel sangue come un pesce - abitando le stanze dei nervi – leggendo la geografia delle vene:
ti sintonizzi con la danza delle molecole: sei nella danza: la danza
la circolazione sfocia nei sensi: emerge un mondo ispirato – da musica delle sfere -
9
FUNZIONE DEL CORPO
polvere stellare corpo-immagine specchiato narciso corpo-mito venere da spuma desiderio / vita che non demorde corpo piagato primavera del corpo
10
LA DIFFICILE LUCE
esistere nel mondo: l'Essere decentrato estraneo a sé (lobotomia della propria Immagine interiore - da dispersioni di Energia cristallizzati aneliti in un cielo strappato voci spezzate sul nascere)
rimanere in essere incapsulati in una vita ch'è copia sfocata dell'Originale: diminuzione vita a metà
pure: zampillo d'acqua viva dall'Io subliminale
la difficile luce
11
GRIDO IL MIO NOME
smarrimento dell'essere a mimare la morte io anelito sulla bocca di Dio
perduto grido il mio nome nei crinali del vento discendo nel mio specchio attendo una nuova nascita
12
TIRO ALLA FUNE
luce/ombra le mie due metà tendo all'Uno all'androgino l'io la linea che mi divide in grovigli di vene sussistono tutti i contrari
un tiro alla fune finché non si frantuma il mio corpo di vetro
13
IO
da acque amniotiche gettato dentro il mare-mondo l'io: tanti io diversi
io sospeso spasimo fatto vertigine e sogno io-onda io moltiplicato e pure a sé ignoto io mancanza vuoto d'arto amputato
14
AZZURRO
passaggio dal nero al bianco l'ascendere alla luce azzurro quello delirante di mallarmé la vocale o di rimbaud la rosa azzurra azzurro: tutto il cielo negli occhi azzurro manto di Maria
15
VIA LATTEA
cammino luminoso scala che unisce il mondo dei morti a quello dei viventi: a una estremità la costellazione del Lupo – Antares – sorveglia l'entrata nel regno dei morti – all'altra quella del Cane – Sirio – apre la salita del cielo e guida i naviganti: è la stella Maris – la stella del mare e la stella di Maria
16
VITA
lascia che m'incenerisca per nuovo sorgere adamantino nell'aria secca del fuoco lascia ch'io mi bagni fino al cuore della luce della tua saliva voglio sentire il mio essere avvolto nel risucchio del tuo imbuto cosmico del tuo vuoto affamato
17
L S D
nella magnetica notte allucinata a vivere la tua morte urlata anima infeconda strappata alla pseudoincarnazione di un sogno: parvenza d'amore immagine accartocciata mortale
18
MAGNETICI OCCHI HA LA NOTTE
(a Hemingway)
come una morte tenuta in vita questa vita compagna la bottiglia che almeno stanotte allenti quel suo morso a ricucire lo strappo infinito domani un colpo e ti adagerai nell’ombra occhi in liquido cielo capovolto
19
LA VITA NELLE MANI DEL VENTO
palpebre d'aria chiuse sulla disfatta del giorno (depistate tracce rotte smarrite a insanguinare il vento: ruotare del tempo nella sua vuota occhiaia) anse d'ombre annegano il grido dell'anima giocata testa e croce
20
COME SOSPESI
è perdersi nelle stanze arimaniche questo disconoscerti poesia della vita è come stare sospesi nello sporgersi da delirante vetta interiore l'aprirsi di crepaccio la sua bocca ad urlo
21
PAROLA
(una stella di sangue è il sole della pagina)
parola – tua preda o forse tu sua preda
amore zenitale
le nozze del fuoco
22
SOGNO
(a Dino Campana)
si librava lo spirito nello splendore di quel sorgere: si chinava il Sole a baciare la sua storia: a rischiararla tutta – in un istante
l'anima del poema mai concepito s'imbeveva di alfabeti ineffabili - galleggiava in quella luce bianca
23
IQBAL
[in memoria di Iqbal Masih, tessitore di tappeti, portavoce dei diritti dei bambini lavoratori, ucciso a 12 anni, il 16 aprile 1995.]
come un bosco devastato intristirono la tua infanzia di pochi sogni
tra trame di tappeti e catene ancora grida il tuo sangue nei piccoli fratelli
quel mattino che nascesti in cielo – dimmi - chi fu a cogliere il tuo dolore adulto per appenderlo ad una stella?
24
NEI TUOI OCCHI DI VENTO
[A Davide, morto a 17 anni il 16.4.1995, la domenica di Pasqua]
ti videro rimbalzare come un fantoccio contro il parabrise
eri la loro preda di turno: sul collo il fiato di quella banda di cani armati di mazze
(arancia meccanica una domenica pomeriggio quando le ore si dilatano e la città è una giungla)
sui tuoi sogni si era chiusa la Notte
ti ho rivisto all'obitorio: sentivo palpitare un intero universo nei tuoi occhi di vento: Davide non più diviso tra terra e cielo
25
NELL'INDICIBILE
tu dici è scandalo la morte ma può esserlo la bellezza perduta del fiore o della farfalla che vive la luce di un giorno? dietro il velo dell'esteriore il fiore il verde la foglia – parte del cosmico sé di cui è specchio il di qua – vivono ab aeterno l'indicibile essenza di fiore/verde/foglia
26
A RISALIRE VORTICI
a specchio di cielo cuore a risalire vortici di vita dispersa (d'ore ubriache)
vorresti tuffarti nell'azzurro fonderti con la luce
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ESSERE
bava di ragno a tessere unità del tempo (gusci d’entità masticati da morte)
essere come momento il Sé universale
perdersi in chiarità di cielo farsi libro aperto
(dove albeggiano azzurrità di strade alte)
28
DA QUESTO MURO
da questo muro trasudo le morti di tanti sono l'urlo di ginsberg il grido di munch di guernica queste parole sono pallottole dirette al cuore voce di chi non ha voce verità di Cristo di certo m'imbavaglieranno
non sopportano di guardarmi negli occhi
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ANCHE PER VOI
salgo sulla croce anche per voi disse con gli occhi rivolto a quelli che lo inchioderanno anche per voi che ancora nei secoli mi schiaffeggiate sputate negando la vita buttandola tra i rifiuti aizzando popolo contro popolo sotto tutte le latitudini salgo sulla croce anche per voi che mi sprecate nelle icone per voi nuovi erodi/eredi della svastica che insanguinate la luce delle stelle oscurando la Notte della mia nascita anche per voi potenti della terra razza di serpenti che non sopportate di sentirmi nominare dal mio costato squarciato fiumi di sangue tracciano il cammino della storia la mia Passione è un solo grande urlo muto di milioni di bocche imploranti dinanzi al vostro immenso Spreco con cui avete eretto babeli di lussuria come cultura di morte
30
LA FORZA DELLA PAROLA a Dalton, Heraud, Urondo
- tre poeti assassinati – mi diceva (occhi persi nel vuoto a inseguire chissà quale visione) – tre in posti diversi – (ne rammentava solo vagamente i nomi e i luoghi)
- vedi: – puntualizzava – il potere è nemico della luce: non sopportando la forza della parola si mimetizza viscida serpe tra sterpi e inietta il suo veleno -
[nove]farsi i selfie registrarsi mentre si cammina per strada ragionare a voce alta mostrare quello che gli occhi vedono trascrivere la lingua che lecca non rendersi conto degli spazi trascurare gli oggetti tralasciare gli affetti restare a fissare un punto impreciso – mettere fuori fuoco – non vedere che macchie – certe età dell'uomo lo rendono simile ad alcuni organismi policellulari – muoversi seguendo i colori o le luci seguire gli odori della casa – qualcosa deve essere marcito da qualche parte – forse sotto un mobile c'è vita – che disperazione trascinare le proprie cose nel buio – sotto il canapè – non riuscire a vedere il proprio futuro – pensare che potrebbe finire tutto lì quella sera tra poco giusto dopo il carosello – un ultimo aggiornamento del profilo – prima o poi succederà – smembreranno tutto quello che è stato andranno ad aprire le cose cercare i piccoli segnali i pezzi di carta i piccoli sassi che teneva nelle tasche – la natura animale di tenere memoria dei suoi mutamenti di stato – un osso levigato una pietra con dei quarzi viola una marina comprata sulle coste della dalmazia un fascio di carte con stampate cifre e rapporti di calcolo ora senza energia algebrica dei capelli chiusi in una busta ingiallita dal tempo una foto che era già vecchia quando era stata scattata un aggeggio tecnologico orientale che non si accende più e che non si sa cosa sia un paio di pantofole di feltro con motivi geometrici lillà – decine di buste di analisi e spettrografie delle ossa delle cartillagini degli organi interni – alla fine nessun inventario solo mucchi di materiale che vengono spostati e scissi – una progressiva deframmentazione della consistenza delle cose un ritorno degli oggetti alla loro insensibilità – tornare cose anonime e generiche – perdere i legami di appartenenza e di senso – trovarsi circondati da residui prenderli in mano – infilarli in grossi sacchetti di plastica nera
[otto]stare male come compensazione sociale ma anche – facci caso – svegliarsi nel cuore della notte e chiedersi perché – cosa pensare – perché continuare a scrivere – arriva il momento in cui tutto smette di essere divertente – e anche – aggiungo – difficile da mettere a fuoco – arriva il momento che i layer di sofferenza anche spicciola da superare per arrivare a quel frammento di piacere – ecco – sono troppi, si resta invischiati in mezzo – fare scattare i meccanismi primari come vedere in lontananza la rocca ancora avvolta dai fumi del primo mattino mentre attorno a lei la foresta si apre ai rumori animali, uccelli che mandano stridii o suoni di richiamo, rumori di terra smossa e gli odori di umidità e legno marcito, verde intenso che cede al giallo – il cielo carico di un azzurro sfuocato imbevuto qua e là dalla cartilagine muscolare delle nuvole e tutto questo non esiste, è materia probabilistica della mia memoria e della mia immaginazione, un mashup di cose che non ho nemmeno visto ed è questo che mi rende quello che sono – anestetizzato dalla fiction – tanto che guardo al reale con fastidio e supponenza e un certo grado di vergogna – se il reale fosse soltanto quello che è – sarebbe davvero una piccola cosa
SALMO - 74 (73)
SUPPLICA PER IL TEMPIO DISTRUTTO1 Maskil. Di Asaf.
O Dio, perché ci respingi per sempre, fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo?
2 Ricòrdati della comunità che ti sei acquistata nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tua proprietà, il monte Sion, dove hai preso dimora.
3 Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha devastato tutto nel santuario.
4 Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea, issarono le loro bandiere come insegna.
5 Come gente che s'apre un varco verso l'alto con la scure nel folto della selva,
6 con l'ascia e con le mazze frantumavano le sue porte.
7 Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome;
8 pensavano: “Distruggiamoli tutti”. Hanno incendiato nel paese tutte le dimore di Dio.
9 Non vediamo più le nostre bandiere, non ci sono più profeti e tra noi nessuno sa fino a quando.
10 Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario? Il nemico disprezzerà per sempre il tuo nome?
11 Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la tua destra?
12 Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi, ha operato la salvezza nella nostra terra.
13 Tu con potenza hai diviso il mare, hai spezzato la testa dei draghi sulle acque.
14 Tu hai frantumato le teste di Leviatàn, lo hai dato in pasto a un branco di belve.
15 Tu hai fatto scaturire fonti e torrenti, tu hai inaridito fiumi perenni.
16 Tuo è il giorno e tua è la notte, tu hai fissato la luna e il sole;
17 tu hai stabilito i confini della terra, l'estate e l'inverno tu li hai plasmati.
18 Ricòrdati di questo: il nemico ha insultato il Signore, un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
19 Non abbandonare ai rapaci la vita della tua tortora, non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri.
20 Volgi lo sguardo alla tua alleanza; gli angoli della terra sono covi di violenza.
21 L'oppresso non ritorni confuso, il povero e il misero lodino il tuo nome.
22 Àlzati, o Dio, difendi la mia causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
23 Non dimenticare il clamore dei tuoi nemici; il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.
_________________Note
74,1 Lo sfondo di questa lamentazione collettiva è la distruzione del tempio di Gerusalemme (avvenuta nel 587 a.C.) e la tragedia dell’esilio. Privata di ciò che più le stava a cuore (il tempio, il sacerdozio, le feste, la città santa), umiliata dall’arroganza dei nemici e, soprattutto, colpita dal silenzio del suo Dio, la comunità eleva un’intensa preghiera perché siano rinnovati i prodigi dell’esodo (vv. 12-17) e la sua sorte venga trasformata.
74,1 gregge del tuo pascolo: appellativo che designa il popolo d’Israele.
74,7 nome: indica Dio stesso.
74,13-14 Allusioni alla mitologia del Vicino Oriente antico, che vedeva in questi mostri (draghi e Leviatàn) delle forze ostili all’uomo e alla divinità.
74,19 tortora: simbolo del popolo d’Israele.
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Approfondimenti
Appello a Dio nel ricordo della distruzione del tempio Supplica collettiva
Il salmista, interpretando i sentimenti della comunità e rievocando con forti e plastiche immagini, quasi di un testimone, la distruzione del tempio e la sua profanazione, supplica il Signore perché si scuota dal torpore in cui sembra essere caduto. Il momento storico più probabile cui il salmo forse allude è quello della distruzione del tempio per opera dei Babilonesi (587 a.C.). Il salmo è il primo delle lamentazioni pubbliche di Asaf (Sal 74; 77; 79; 80), tutte affini letterariamente e tematicamente. Il testo, maestoso nel suo svolgersi, ma nello stesso tempo avvolto in un silenzio di morte, quello terribile di Dio, presenta delle difficoltà, alcuni hapax e qualche lacuna. Il ritmo nel TM è di 4 + 4 accenti. I verbi «ricordare» (zkr) e «dimenticare» (škḥ) fanno da leitmotiv (vv. 2.18.19.22.23). Incerta l'epoca di composizione. Il simbolismo riguarda lo spazio, il tempo e l'ostilità umana e divina.
Divisione:
- v. 1: appello introduttivo;
- vv. 2-9: I appello a Dio rievocando la distruzione del tempio;
- vv. 10-17: II appello a Dio rievocando la liberazione esodale e la creazione;
- vv. 18-23: III appello e supplica finale al Dio dell'alleanza.
v. 1. «O Dio, perché....»: nella forma di una doppia interrogazione retorica (cfr. Sal 9-10,22; 22,2; 44,25; 79,5) il salmista a nome della comunità, interroga angosciato Dio, pastore d'Israele, sulla situazione di abbandono presente del suo gregge, effetto del ripudio e della sua collera.
vv. 2-9. Il salmista, ricordando a Dio il diritto di proprietà sul suo popolo acquistato al tempo dell'esodo e condotto attraverso il deserto fino alla terra promessa (Es 15,13) (v. 2), richiama la sua attenzione sulla situazione attuale seguita alla distruzione del tempio, rievocata con intensa partecipazione e forte realismo (vv. 3-9).
v. 8. «tutti i santuari di Dio nel paese»: si tratta dei santuari locali, ove si custodivano le memorie dei patriarchi, lasciati esistere anche dopo la stessa riforma di Giosia (622 a. C.), che aveva centralizzato il culto nel tempio di Gerusalemme.
vv. 10-17. Con altre due domande retoriche inizia il secondo appello. Si adducono le ragioni (teologiche) per spingere Dio a intervenire. Sono di carattere storico e cosmologico. Scopo dell'orante è quello di ricordare a Dio che gli avversari del suo popolo sono anche i suoi avversari. Questi disprezzano lui («il suo nome»), e quindi egli, che è «re» d'Israele fin dai tempi antichi e che ha operato prodigi di salvezza, specialmente nell'esodo e prima ancora nella creazione, non può stare inerte a guardare. Dal v. 13 al v. 17 il ricordo delle azioni mirabili di Dio è scandito dal pronome personale «tu» (’attâ) che si ripete sette volte quasi sempre in posizione enfatica.
v. 11. «trattieni in seno la destra»: è un antropomorfismo per indicare inerzia e immobilismo.
v. 14. «Leviatan»: come mostro marino è presente in altri passi biblici, cfr. Sal 104,26; Gb 3,8; 40,25-41,26.
vv. 18-23. Questo appello finale si apre come il primo (v. 2) con l'imperativo «Ricorda» (zᵉkoōr). Si tratta di una perorazione finale che riassume i motivi addotti negli appelli precedenti, tendenti a scuotere e a far intervenire Dio. Incerta l'interpretazione dei vv. 19-20 dal momento che il testo è in disordine.
v. 22. «Sorgi, Dio..»: cfr. Sal 7,7. «difendi la tua causa»: Dio stesso è spronato a difendersi, perché nessuno più di lui e meglio di lui può farlo.
Nel NT la distruzione del tempio dei vv. 3-9 ha un'eco in Mt 24,2.15. Cristo stesso è il nuovo tempio (Gv 2,19-21) e i cristiani a loro volta sono chiamati tempio di Dio (1Cor 3,9.16).
(cf. VINCENZO SCIPPA, Salmi – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
In a sleepless night, A speechless shadow Grieves the wordless name Of the birthless past. I attend a chargeless trial, Discharging lightless lightning. I feel something is missing.
VERSI PER NINA
sento la vita quasi fosse apparenza in vaghezza di sogno l’anima è spersa dove fitta trama d’ambiguo s’incaglia
ah le uve dei tuoi occhi: uno spasmo di luce una spina nel sangue
e quel sorriso – oggi che mi sorprendo a inseguire ombre in cerca del tuo profilo – mi si trasfigura in un graffio difficile da decifrare * la mano disegna nell’aria il tuo profilo indugia su bocca naso e occhi
la mano della mente ben conosce quei dettagli come una madre – Nina stella del cielo che mi cammini nei sogni
ora sono aghi che trafiggono nell’ accendersi nel sangue la mai sopita passione mentre la mente disegna dove fermenta il cuore * silenzio allagato di luna – una silhouette nella mente ondeggia e gli arzigogoli a dirmi vano il ricordo sgualcito dal tempo
dalla foto color seppia mi guarda coi tuoi occhi velati di mestizia- ah l’assedio degli anni e il cuore a dare smalto a un sogno sbiadito * donna dei boschi: occhi di cerbiatta – la tua anima di foglia di sé m’innamora * entro ed esco dalla tua anima dove dimorano pezzi di me un odore di pini ci avvolge– certo lo senti anche tu – i nostri passi sul viale accecato di sole un grido di gabbiani e l’ascolto del mare in una conchiglia: questi i momenti d’incantamento fermati dal nostro amore imperituro * rosa il tuo fiato fragranza di bosco la tua pelle ambrata apparivi sirena distesa s’uno scoglio allucinazione forse
mi facevi un cenno mentre il cielo s’apriva in una luce aurorale come il tuo sorriso * sparire nel nulla è l’urlo della rosa strappata da mano indelicata
consola a tratti un palpito di luce selenica che abbraccia il ricordo ravviva empatie
gentile il velo spiegato dell’angelo su un lato del cielo * forse solo nell’ oltre saprò si scioglierà l’ enigma – e intanto i tuoi modi garbati che ritornano nella camera viola della mente mi sorreggono per il tempo a me concesso mentre perso sono nel perimetrare il vuoto che lasci: un’ ombra feroce mi strappa all’abbraccio del sangue
il buconero risucchia presenze umori respiri non il tuo garbo che in me non si cancella * non ti vedrò più Nina se non in vaghezza di sogno – oggi mi nutro come un passero dei tuoi scritti di luce che aprono su universi solo a te noti e che forse ospitano la tua essenza mentre mi appare delinearsi il tuo volto in una nuvola vagante in questo cielo bianco di silenzi * e tu a lumeggiare le mie sere anima di candore e di sogno si fa conca il cuore ad accogliere dei versi dettati da un altrove * l’anima tendeva alle stelle quando tu Nina apparivi rosavestita stagliata contro un lembo di cielo
ti fermavi nella piazzetta e ti facevano festa i colombi planando sul mangime che spargevi
allora il tuo sorriso era una pasqua mentre il tempo aveva una sosta * dimmi Nina: che vedi tu che hai casa nelle nuvole tu che sai il linguaggio dei voli? forse la giovinezza spezzata che ora in lampi di déjà vu ritorna? o rivivi nel cuore verde dell’acqua che ti vide sirena emula del canto di odisseo
rapimento dei sensi che in sogno ancora mi seduce * ahi i ponti sgretolati o pure considera quelli detti collanti di carne e di sangue e il desiderio che si fa arco d’amore filo teso d’acrobata
all’altro capo sei Nina e mi vedi adesso varcare fra nuvole in sogno lo spazio di un volo fino alle tue braccia * il tuo volteggiare Nina nelle stanze viola della memoria– dicevi il reale non è fatuo apparire o entrare nello specchio dell’essenza evocando palpiti di luce di un tempo senza tempo
noi dal celeste palpito dicevi – qui siamo affratellati nel sangue con la terra e la morte
© Felice Serino
* Segnalazione al contest di Oubliette Magazine – nov. 24
.
FELICE SERINO
POESIE
GIOIELLI RUBATI
Dal Domenicale di Flavio Almerighi
. Geografia di graffi
dirò di quella volta che l’ondata mi strappò come una gigantesca mano dallo scoglio pensavo fosse finita mentr’ero sballottato come una cosa poi mi guardai la geografia di graffi e mi toccai inebetito
Gioielli rubati 3
Lungopò noi due mi dici siamo della stessa pasta- quanto a me non so dire i difetti la trave nel mio occhio
le anatre abboccano le nostre briciole tra dorati riflessi e giochi d’acqua tu ti mantieni bella e gli anni non sciupano questa luminosità del viso
mi chiedo quanti inverni ancora nelle ossa che gemono nelle giunture
Gioielli rubati 5
Angelo angelo icona della volta che mi vedevi da lassù la testa all’ indietro a contemplare i lineamenti perfetti nei tuoi occhi vedevo palpitare il cuore della Bellezza e m’incantavo poi per paura del male del mondo la sera mi rifugiavo nel sogno di te e toccavo il cielo quando dopo la mia accorata preghiera venivi a visitarmi
Gioielli rubati 8
La rosa di sangue in sogno spio se riesce a passare “qualcuno” per la cruna Dio non è stanco mai dell’uomo gl’ insulti gli sputi gli scivolano addosso Lui perdona sempre perché “non sanno” sempre viva è la rosa di sangue e splende di bellezza
Gioielli rubati 18
Sapremo
sapremo – io di te tu di me dei nostri scheletri nell’armadio di ciò che non ci siamo detti delle ammutolite coscienze nell’ora alta delle scelte dove si curva l’orizzonte dei pensieri
sapremo – ùnon per speculumin aenigmate: trasparenti saremo
Gioielli rubati 23
E oggi che mi ritrovi uomo fatto
padre che sei rimasto di me più giovane consumato anzitempo una vita sul mare e le brevi soste col mal di terra
avevi la salsedine nel sangue
così presenti mi restano le rare passeggiate mattutine e mai che mi avessi preso per la strada in discesa a cavalcioni sulle spalle
di carezze non eri capace
e oggi che mi ritrovi uomo fatto sai: mi fa male quel distacco
Gioielli rubati 24
Elegia ora m’incolpi del mio silenzio? e Tu dov’eri mi chiedi quando a migliaia venivano spinti sotto le docce a gas Io ero ognuno di quei poveracci in verità ti dico Io sono la Vittima l’agnello la preda del carnefice quando fa scempio di un bambino innocente Io sono quel bambino ricorda anch’io in sorte ho avuto una croce la Croce la più abietta la benedetta ho urlato a un cielo distante Padre perché perché solo mi lasci in quest’ora di cenere e pianto
Gioielli rubati 27
Anche per voi
salgo sulla croce anche per voi disse con gli occhi rivolto a quelli che lo inchioderanno anche per voi che ancora nei secoli mi schiaffeggiate sputate negando la vita buttandola tra i rifiuti aizzando popolo contro popolo sotto tutte le latitudini salgo sulla croce anche per voi che mi sprecate nelle icone per voi nuovi erodi/eredi della svastica che insanguinate la luce delle stelle oscurando la Notte della mia nascita anche per voi potenti della terra razza di serpenti che non sopportate di sentirmi nominare dal mio costato squarciato fiumi di sangue tracciano il cammino della storia la mia Passione è un solo grande urlo muto di milioni di bocche imploranti dinanzi al vostro immenso Spreco con cui avete eretto babeli di lussuria come cultura di morte
Gioielli rubati 31
Qui ci sta bene uno spazio
ecco vedi la poesia deve respirare nascendo dal bianco innalzarsi come cresta d’onda per poi immergersi fino allo spasimo in profondità d’echi e ancora su con lo slancio felice d’un enjambement vedi la poesia è una tipa selettiva sfoglia scandaglia spoglia immagini le riveste a sua somiglianza porta sogni e nuvole al guinzaglio
Gioielli rubati 88
La casa delle nuvole
cieli d’acqua e cavalli d’aria lì custodisco ore sfilacciate e segrete pene -oh giovinezza di deliri e notti illuni lì dove il turbinio degli anni è rappreso in un palpito che nell’aria trema
Gioielli rubati 92
Luna park
ride la piccola Margot alle smorfie del papà che si rade “suvvia ti porto alle giostre” e lei s’illumina di gioia e poi a cavalcioni sulle larghe spalle nella fantasmagoria delle luci un po’ ci si attarda nell’aria ancora calda di fine settembre riverbera una miriade di stelle negli occhi innocenti mentre le nasconde il resto del viso una montagna di zucchero filato
Gioielli rubati 93
Spleen (2)
lo scoglio e tu come un tutt’uno quasi sul ciglio del mondo avvolto in una strana luce
labbra di cielo questo contatto di sole
vedi nell’aria marina un gabbiano planare su una solitudine che ti lacera all’infinito
Gioielli rubati 106
Le vele del sogno
me ne andrei quasi di soppiatto alle prime luci mentre si fredda la tazzina mai portata alle labbra
entrerebbe il vasto orizzonte nei miei occhi azzurrocielo il mare aperto nell’abbraccio delle vele del sogno
Gioielli rubati 123
L’ombra 2
meridiana a perpendicolo poi eccola s’allunga l’ombra oscuro specchio che mi ripete si spezza allorché riflessa tra pigre nuvole nel lago
Gioielli rubati 124
L’albero di Giuda
tagliando per la pianura non trovavi più il cuore sulle punte delle stelle ti volevi trafitto e il sangue quasi ricamasse una scritta ingloriosa
ma il tuo albero ecco venirti incontro e già il cappio vederlo -sinistro
Gioielli rubati 131
Cavalli di nuvole
i primi smarrimenti: quando ti sembrava dovesse cascare il mondo- disegnavi angosce o voli pindarici nell’aria da una feritoia ti guardava un pezzo di cielo- tu ragazzino -ricordi- rifugiato in una baracca a smaltire l’ “onta” di una derisione non sapendola costellata di prove la tua stella
intanto cavalli di nuvole a sequenza dicevano la vita leggera
Gioielli rubati 140
Fedele alla vita mia vita senza rete t’appigli alla Bellezza intaccabile a quella del cuore e alle armoniose figure della danza o del cavallo nel bianco salto
finché ti chiedi dov’è lei l’irraggiungibile non tutto è perduto
voltato sei sul giusto versante lucente ancora una volta – vita fedele alla vita
Gioielli rubati 160
Avevo in mente una poesia
stamattina avevo in mente una poesia stasera non ricordo più nemmeno un verso
ho lasciato il foglio bianco con flebili echi d’un mezzo secolo e ora rammento solo una pioggia di luce di stelle sopra il letto e il caldo abbraccio di lei
sullo schermo della mente un vissuto che sembra ieri
Gioielli rubati 167
Ai piedi della notte
un nodo d’inquietudine sospesa si scioglie ai piedi della notte sotto una luna ammiccante l’amore è come l’ansimare del mare s’abbevera del sangue delle stelle aduna in sé il sentimento del tempo vòlto dove è dolce la luce
Gioielli rubati 178
Emarginato
quest’uomo: tristezza d’albero nudo avanzo di vita aperta ferita
-occhi scavati che perdono pezzi di cielo
quest’uomo puntato a dito
quest’uomo fatto torcia
per gioco
Gioielli rubati 184
La luna dei poeti
ho la luna dei poeti -pesci sull’ imum coeli–
scivola la barca della passione verso terre di mistero
pesco sogni di ragno nell’ intreccio di parole nate sulla bocca dell’ alba
mentre uno sbuffo di vento porta afflati d’ amore
Gioielli rubati 190
Dei miei detrattori
(Diocleziano, uno dei più odiati della storia)
lasciai alla terra il corpo-zavorra da cui forse con sollievo mi trassi se sia ala d’angelo a coprirmi il disonore -si dirà- ora che s’una misera tomba s’accanisce dei miei detrattori il ghigno feroce e lo sputo
Gioielli rubati 195
Il mare era una favola
“non vorrei più uscire da questa dimensione eppure basterebbe come altre volte stringere forte gli occhi e…”
ma voglia non ne avevo – poi giocoforza mi ritrovai quasi deluso nel mio letto
avevo lasciato un mare che era una favola un’immensa tavola imbandita per i gabbiani a frotte
Gioielli rubati 204
Spleen 4
brusio di voci
galleggiare di volti su indefiniti fiati
si sta come staccati da sé
golfi di mestizia mappe segnate dietro gli occhi
vi si piega il cuore nella sanguigna luce
Gioielli rubati 210
La colpa
sono io quel ragazzo che scappò da casa con poche lire in tasca e un quaderno d’improbabili versi?
lo sono sì ma dopo sei decenni non mi riconosco in lui se non nel sogno ricorrente che al mattino mi lascia il cuore stretto dall’angoscia
sarà un residuo di “colpa da espiare” per aver procurato un veleno sottile a chi bene mi voleva
Gioielli rubati 215
Creatura
sembra che il solo sguardo la mantenga in vitala sua creatura ché Lui la pensò ancor prima di sognarla in forma ed essenza poi del sogno il suo farsi carne e respiro
Gioielli rubati 222
Non sei dei loro
nel chiuso della stanza o di pomeriggio nel sole da un po’ ti sorprendono a parlare coi morti – questi non tornano e tu non sei dei loro -ancora-
sono spirito (ma di essi poco si sa) -ubiqui ti leggono il pensiero e a volte giocano con le nuvole – quando nelle tue pareidolie ti pare ravvisarli
Gioielli rubati 228
Dammi cuore (preghiera)
dammi ancora tempo tempo per sognare altre vite tempo per arcobaleni e luce e voli
e che io fedele sia alla verità
alla fine dei giorni che non debba vergognarmi di me
dammi altro tempo – dammi dolore per gli ultimi dammi cuore per gli ultimi
Gioielli rubati 236
Di noi.
di noi mostriamo esigua vita più l’esteriore che quella che ferve nel sangue i viaggi mentali i sogni mistero ch’è appannaggio di proprietà esclusiva
-la testa reclina il nostro fido ci guarda attento come cogliesse pensieri
.Gioielli rubati 247
Fogli-aquiloni impregnati dell’humus dell’estro del vasto respiro di cielo svolazzano s’impennano appena liberati dall’artefice dei versi -suoi non più suoi- a volerli divulgare per il mondo
Gioielli rubati 254
I tuoi santi
corda tesa tra la bestia e l’angelo scala al cielo per l’Assoluto
c’è sempre l’iconoclasta che lascia osceni echi nel sangue dileggiando i santi che tu Nina preghi incessante
Gioielli rubati 261
Reliquie
a scrivere non la mano ma la mia radice ferita
testimonianza siano non lettere storte sull’acqua o che volteggino eteree dissanguandosi in volo
ma i momenti che restano nel tempo appesi al cuore
Gioielli rubati 277
Primavera
mattina sul lago: si spalma sugli occhi la luce intonano melodie uccelli di passo
è un fremere di gioia la pineta
Gioielli rubati 291
Era una favola il mare
consapevole di trovarti nel sogno chiederti se riuscirai ad uscirne tuttavia volendoci restare ancora un poco
ché era una favola il mare su creste d’onde guizzavano pesci dalle squame luccicanti nel sole
calavano gabbiani a frotte
Gioielli rubati 301
Divagazioni sullo zero e sulla o
il nucleo l’anello l’uroboro due zeri abbracciati ti danno il simbolo dell’infinito puoi notare la vocale o di rimbaud gli ovali dell’ottocento la bocca spalancata nell’urlo di munch le bolle di sapone immagina gli occhielli delle forbici gli oblò simili allo zero o alla o
Gioielli rubati 325
Calvario
(a San Massimiliano Kolbe).
portavo le mie quattr’ ossa sul calvario accomunato alle migliaia di sventurati lungo i binari della morte.
ti parlo a nome di chi nome non aveva ti parlo dalla regione del dolore con la bocca dei morti.
ove germogliano fiori di quel perdono che non è dei vivi
.Gioielli rubati 339
Felice Serino (Pozzuoli 1941), vive a Torino.
Ha pubblicato numerose opere di poesia: Il dio-boomerang (1978), Frammenti dell’immagine spezzata (1981), Di nuovo l’utopia (1984), Delta & grido (1988), Idolatria di un’assenza (1994), Fuoco dipinto (2002), La difficile luce (2005, anche in e-book), Il sentire celeste (2006, in e-book), Dentro una sospensione (2007, anche in e-book), In una goccia di luce (2008), Cieli interiori (2010, in e-book, raccolta di riflessioni e articoli), Poesie (2010, in e-book), Lacere trasparenze (2010), Cospirazioni di Altrove (2011), Casa di mare aperto (2011, in e-book e dal 2012 in cartaceo), Magnetici occhi ha la notte (2012, in e-book), La luce grida (2013), In sospeso divenire (2013, in ebook), Un lembo di cielo (2014, in e-book), Gli anni ci diranno (2014), Frammenti di luce indivisa (2014, in e-book), D’un trasognato dove (2014), Trasfigurati aneliti (2015, in e-book), Nel perdurare la luce (2016, in cartaceo nel 2015), D’un trasognato dove (2014), Trasfigurati aneliti (2015, in e-book), Nel perdurare la luce (2016), Nell’infinito di noi (2016. in ebook); Ad altezze segrete (2017); La vita nascosta (2017, anche in e-book); Le voci remote (2017, in e-book); Dove palpita il mio sogno (2018); Lo sguardo velato (2018, e-book) Asimmetrici voli (2019, e-book) Quell' onda che ti tiene lieve (2019); Vita trasversale e altri versi (2019, anche in e.book); Un dove di trasparenze (2019, e-book); Dalle stanze del cuore e della mente (2020); In un remoto altrove (2020, e-book autoprodotto); Orizzonti di palpiti (2020, ebook); Dell'indicibile (2020) e-book, Trasparenze (2021, e-book), Sopra il senso delle cose (2021), Il cielo è terso ( 2021, e-book), Afflati (2022, e-book), Oltre l'esilio (2022, ebook), Assonanze (2023, e-book), La vita immaginata (2023), Dietro il velario (e-book autoprodotto), 2024, Sospensioni (e-book), 2024.
Ha collaborato a numerose riviste e fanzine, tra cui: L’Arcobaleno (Ucraina), Il Camper Clandestino, Probabile, Vento Salato, Cultura e Società, Ov/Est Underground, Emozioni, Noialtri, Poeti nella Società, Alla bottega, Controcampo, Il Tizzone, Il Meglio, La Procellaria, Tempo Sensibile, Studiart, Collage, La Voce del Gruppo 97, Logos, Lo Spazio, Il Pungolo Verde, Fantasy-La Torre, Reportage, SottoSopra, Mail-Art Service, Net-Informer, Sole Vivo, Evasion, L’Auriga, Risvolti, Fatece Largo, Linguaggio Astrale, La Casa del Fossato, La Chioma di Berenice, L’Archivio della Memoria, I Sentieri dello Scibile, Secondo Te, Agile gramma, Tracce-cahiers d’art (formato cartaceo ed elettronico), Monviso, Verso il futuro, Il Parnaso Volante, Il Convivio, Quotidiano Buonasera Taranto rubrica controVerso.
Inoltre è presente in varie antologie tra cui: Come arcobaleno, La mia fuoriserie targata speranza. Antologia della poesia contemporanea, I Graffiti, Paradigma, Fuori dai cancelli dietro alle rose (rassegna), Una poesia per la pace (catalogo), Poeti e pittori del terzo millennio, Diario degli artisti (2001), Agenda poetica (2003 e 2004), I Quaderni della Memoria, Paesepoesia (2005 e 2007), Parole d’autore (Premio Ibiskos 2007), Dal desiderio all’eros (2007), La parola sensuale (2007), Il calendario del popolo, poeti operai (2008), Il Federiciano. Autori del terzo millennio (2011), Versi in volo/Suicide love killer (2011), Antologia Poesie E-Lette/Estro-verso (2012), Antologia dei soci 2013 dell’Ass. Cult. Rosso Veneziano (10 poesie), Pastiche (2014), L’arte in versi (2015), Antologia delPremio “L’Arte in versi” 2016, Antologia “Sentieri diversi”2017,In.Arti.Poesia -Antologia seconda, 2018.
A partire dal 2003 ha pubblicato poesie on line su: Elba Sun, Club degli Autori, Novae Litterae, Yahoo! Groups dewdrop, Interactive People, Poetare, Poesia creativa, Pensieri & Parole, Poesia e Narrativa, Poetilandia, Art Greco, Progetto Siderurgiko, Poeti e pittori del terzo millennio, Valtellinanet, Classicaonline, Nuoviautori, Il Mistero, Stazione Celeste, Rotta Nord-Ovest, Proposte di Classe, Artenuova (e-book di 10 poesie quale premio al concorso omonimo), I sogni nel cassetto (e-book di 7 poesie), Ungaro Rocco, Sicily on net, Progetto “Mosaico” Mosè Bianchi, Le parole per te, Parole oggi, Eleonora Ruffo Giordani, La perquisa/secondote, Nemesia, Ideabiografica, Il romanziere, Poesie & Poeti, Parole d’Autore, Dodo/Dada Arte postale, Marina Minet, Poetichouse, Siderurgikatv-il cannocchiale, Volobliquo, Fatachiara, Michele Sarrica, Rossovenexiano, Cinquemarzo, Le parole del cuore, Partecipiamo, Passeggeri nel vento, Bahu, Poetando, Hi5, Animapersa, Arte Vizzari, Paese incantato, Carlo Acutis, Gocce di poesia, Antologica atelier, AltraMusa, ParolArte, Scrittore noir & Poeta dell’anima, Poesieracconti, Gli autori, La mente e il cuore, La poesia, Cicorivolta edizioni, Windows Live, Il Cannocchiale (multiblob: erlebnis – l’alterego – inmargine), Poesia e dintorni, Myblog (L’Indicibile), Blogspot (Sinergie), Altervista (dreamingpoetry), I Salotti di Shaliboo, Tiscali (Varchi), Rossovenexiano/drupal/blog, InkToLink, Poesie in calca, Ali di carta, Estro-Verso, Scrittori dal mondo, Poesie in versi, Artefoto, Puoidirloqui, Poesia in blog, Realtà nonordinaria/ versicolazioni, Mondo cristiano, Parole sparse, Nuovi Argomenti, Ewriters, Artetremila/arte senza confini, Gente che scrive, Poetry wave-dream, Nuova Era, It’s only mail commercial potential, Suonami una poesia, In parole semplici, Linked In, Netlog, L’Oasi della poesia, My Space, Splinder (dove ha aperto due “blog” nel 2007). Facebook, Google +, Sestosensopoesia, Aphorism, Net Editor, Scrivere, Il mio libro, Portfolio Poetico, Franco D’Auria, Rosso Veneziano/Caffè degli Artisti, L’oceano nell’anima, Oubliette Magazine, Lineand, Scribere Artem, Artenuova, Associazione Culturale Noialtri, Lettoriscrittori, Scrivere poesia, Contemporary Literary Horizon Magazine, Poesie e favole, Carte Sensibili, Vacuum Mag, Libreria Editrice Urso, Rime Scelte, Leaves on Paper, Patrizia Andrich su Webnode, Parole del Cuore, Per una strada e altre storie (overblog di E. Marcuccio), Euterpe, Blogletteratura (di L. Spurio), Attimi d’immenso, Bibbia d’asfalto, MeBook., Il Tipografo, Il sasso nello stagno, Plauso di Raffaella Amoroso, La rosa in più, Taccuino Anastasiano (blog di Giuseppe Vetromile), Quaderni di Arenaria, Genwi, Facebook, Instagram,Twitter, Pinterest; feliceserino’s blog, Rosmarnavigando e Un occhio di riguardo su blogspot; Rosmarblog e Casa delle nuvole su wordpress, norisepoesia su simplesite, Voli di poesia su uneminutesite, Flazio, Operaio di sogni su Tumblr, Google Bookmark (Segnali) poetrydream di A. Spagnuolo, issuu, calamèo, Sulfragileconfineblog e Alchimisti di parole (su blogspot), Varchi-Passaggi (su wordpress), jalmarblog (su Altervista), Opera Uno. Alessandria today (da Aprile 2023 è autore su Alessandria Today Magazine), almerighi (su wordpress nella rubrica Gioielli rubati), Arteinsieme, L'armonia delle parole, Il sasso nello stagno di AnGre (anche nella rubrica Oltre la rete- la poesia italiana che si incontra oggi), La Recherche, Sound Cloud, Caserta Web, Verso, Voci sottili, Allumare dell'anima e Le mie cose (su wordpress), Dall’Italia alla Lettonia, Dipthicha, Liberolibro, ibs, Amazon, Kultunderground, Assonanze su wordpress, Assonanze 2 su blogger, Assonanze 2 su wordpress (in seguito diventato Prospettive in-versi), Blogitalia, La stanza degli specchi, Academia.edu, Leggere poesia e Aneliti su Blogger Momenti di poesia su Flazio, Assonanze risonanze su Webnode, feliceserino su netsons, dell'ndicibile su wordpress, feliceserino su blog Libero, webadorsite, Momenti di poesia su Flazio, feliceserino site2 su jimdo, Percorsi (feyrabend) su Im-creator, Mobirisesite, norisepoetry e percorsidipoesia2 su Altervista, sinergie su odoo, Risvolti 2 su Bitrix 24, il raggio verde su webme, la penna di norise su godaddysites, Varchi (su Blogger).
Ricco è il panorama degli articoli apparsi su numerose riviste (anche di astrologia quali “Linguaggio Astrale” e “La chioma di Berenice”): Un tenore mancato (1993), Eros e Thanatos, sesso e morte (1994), Sotto una cattiva stella (1995), Gridando l’aurora (1996), Il ruolo di Marte e Urano nei temi di predisposti a morte violenta (1997), Il fenomeno Uri Geller (1998), Bagno di realtà multidimensionale (1998), Rudolf Steiner e la scienza dello spirito (1999), Il mito di Re Lucertola (1999), Veggenti di ieri e di oggi: da Cayce ad Altea (1999), Jacob Lorber, lo scrivano di Dio (1999), Le ’letture’ di Edgar Cayce (2000), Oneiros: il sogno disegna al lume di luna (2000), Vince chi perde (2000), poi col titolo: Odissea di un intellettuale, Simone Weil, il fuoco della verità (2000), Un sole sotterraneo (2001), Pier Giorgio, il beato dei giovani (2001), Sull’essenza del reale (2001) L’occhio ai raggi x (2001), Appunti sulla realtà multidimensionale: l’attivazione della seconda vista (2001), Vincenzo Cardarelli, il poeta della solitudine (2002), Dylan Thomas: viaggio alla fine della propria ferita (2002), Simbologia delle vocali (2002), Mario De Sabato, il Nostradamus dei nostri tempi (2002), Lilith e il suo significato mitologico (2002), Giorgio Bongiovanni, l’ultimo profeta (2003), Rimbaud, il mito (2004), La poesia di Nil (2005), La più straordinaria avventura (2005), Dalì genio e sregolatezza (2005), Maeterlinck custode dei sogni (2005), Sull’effetto placebo e lo stato dicrisalide (2006), Saggi astrologici (2011, in e-book).
Articoli on line su: Daily Opinions; su “Scrivomania” in versione ebook: Fuoco dipinto (edizione accresciuta), Cieli interiori (raccolta di saggi e articoli), 23 poesie (a cura di Luca Rossi), Poesie sparse, Come in uno specchio e altre cose (articoli), Idolatria di un’assenza (poesie scelte). Per le Edizioni Riccardi, in versione cartacea e telematica, sono pubblicate le opere visuali: Labirinto (2003), e Japanese (2004). Per le edizioni Tracce sono presenti in versione elettronica e in originale cartaceo (portfolio) 5 opere per il progetto Cinque Roseblu per un artista. È titolare della “Rassegna artistica-letteraria“ in Freeweb-MediaMente del sito Progetto Siderurgiko, che ospita suoi saggi e articoli. Poesie presenti in Radio Sonora, nella trasmissione Poesia e Vita, in più repliche. Voci recitanti: E. Besso, R. Calce, E. Falcomer. Intervista a cura di Giulia Lomasti nel gruppo Lo Scrittore/gli autori (marzo 2010). Sul quotidiano di Roma “L’unico” del 23 marzo 2010 un’intervista a cura di F.S. ripresa da Lo Scrittore. Una poesia recitata su Radio Uno nella rubrica ’poetando’ nel programma “L’uomo della notte” di Maurizio Costanzo (2010). 3 poesie recitate dall’artista scomparsa Raffaella De Vita nella manifestazione “Parole oltre la fabbrica” (07.07.1997). Poesia recitata nella trasmissione musical-poetica Cant’autorando (1° agosto 2012, Vermiglio, Trento), Cd con 10 poesie recitate da Roberta Calce (2014). Una poesia entrata in una plaquette monografica dedicata ai 7 vincitori del concorso internazionale “Altino”, Progetto 7Lune, 2016, e recitata in un video da Silvia Favaretto, Rodolfo Lettore (Vettor) legge alcune poesie su Facebook.Video di Silvia De Angelis su due sue poesie. Intervista di Gelsomina Shayra Smaldone per il sito La Mente e il Cuore (febbraio 2012). Membro di giuria al Premio “Poesia senza confine” 2015, Agugliano, An, presieduta da Lorenzo Spurio. Da ottobre 2017 ad agosto 2018 ha fatto parte del Comitato di lettura nella Redazione del sito Scrivere.
Ha vinto i seguenti primi premi: 1996, “Un poeta per l’Europa”, Firenze; 2001, “Premio per la pace”, Torino, primo assoluto; 2006, “Ibiskos”, Empoli; 2010, “Il Golfo”, Napoli.
È stato tradotto in ucraino, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e rumeno e lettone.
Sulla sua attività letteraria si sono occupati i critici: I.M. Affinito, G. Bárberi Squarotti, E. Besso, F. Ballerini, N. Binetti, R. Bromuro, A. Brunetti,V. Carollo, A Catalfamo, P. Chiaramida, E. Cioli, M. Cucchi, E. Falcomer, P. Fè, M.C. Fournier, S. Denti, H. Ferbes, E. Ganci, G. Genghini, F.I. Gjerga Arnò, F. Greco, S. Jacomucci, M. Lampa, C. Lascia Cirinnà, G. Luongo Bartolini, A. Magri, M. Marchetti, M. Martinucci, M. Merlin, C. Molinaro, S. Montalto, V. Muscarella, E. Nese, S. Ogli, D. Papetti, A. Pellecchia, M. Piovano, A. Pugiotto, G. Raffaeli, L. Rosati, F.M. Serpilli, F. Solìto Margani, G.S. Smaldone, L. Somma, R. Tano, P. Tona, P. Topa, P. Valdossi, M. Zanarella, T. Zaninetti, F. Ballero, A. Bordonaro, S. Carnemolla, V. Calò, S. Chiti, T. Cauchi, A. Ciavolino, D. Cortese, F. Ferrari, F. Ferraresso, A. Manitta, A. Macchione, M. Massa, A. Memme, R. Piazza, G. Perri, T. Porcelli, M. Santhers, S. A. Santoro, L. Spurio, M. Tiberi, G. Vetromile, P. Ardita, M. Gattu Soddu, A. Licastro, A. Terracciano, A. Biancolillo, A. M. Cherchi, A. Galante, C. Di Rosa, N. Esposito, F. Lavinia Ferrari, D. Pezzino, V. Spagnoli, E. Spagnolo, A. Spagnuolo, F. Almerighi, M. Astuni, M. Barbera, L. Borghetto, U. Briganti, F. Fenara, G. C. Lisi, G. Papale, K. Rubino, S. Santamaria, E. Stefani, F. Ciavarella, A. Ciavolino, S. De Angelis, L. Gori, E. MariàB. Negro, M. Saccomanno, E. Cerquiglini,B. Tartamo, M. Spadavecchia, J. Miu, P. Colonna-Romano .
Mail: norise3010@gmail.com
Quanto è scritto è scritto
sermone venerdì santo su Giovanni 19, 16-30
castopod.it/@jhansen/episodes/…
Ci sono delle parole che hanno un doppio significato. E anche alcune frasi possono essere ascoltate in modi molto diverso. Qualcuno dice qualcosa di veloce, qualcosa di rapido, butta qualche parola che ha però un significato più profondo.
Di tanto in tanto diciamo involontariamente qualcosa di diverso da quello che in realtà volevamo dire. Questo è anche il caso di Pilato con una frase che, senza la sua intenzione, ha una qualità quasi profetica: “Gesù di Nazareth, il re dei Giudei”.
Pilato condanna Gesù. Non si è preso il tempo per capire lui e la sua causa. Invece, vuole portare a termine il fastidioso processo in fretta. Forse vede Gesù come un ribelle, un prigioniero politico. Tuttavia, non vuole essere responsabile della sua condanna. Vuole lavarsi le mani. Eppure pronuncia la sentenza di morte.
Dopo la condanna di Gesù, Pilato fa realizzare una targa su cui spiega il motivo dell'esecuzione: “Gesù di Nazareth, Re dei Giudei”. Appendere una targa sulla croce è un atto abbastanza comune. Viene portata davanti al condannato affinché gli astanti sappiano perché il criminale viene condannato a morte.
Gesù non è diverso da un criminale comune: mentre si reca al luogo dell'esecuzione, un soldato porta un cartello che dovrebbe indicare il motivo della sua morte: Gesù di Nazareth, Re dei Giudei. Ma le parole che Pilato usa per crocifiggere Gesù sono contraddittorie. Essere un re non è un motivo per essere giustiziato pubblicamente. Le parole di Pilato rendono onore a Gesù: è un re. Il suo percorso non sembra essere di umiliazione, ma di esaltazione. La targa che viene portata davanti a lui sembra un'affermazione di onore. Come se Gesù si accingesse a salire su un trono come re del suo popolo.
Non c'è da stupirsi che le parole di Pilato suscitino resistenza: Non appena le prime persone leggono la scritta, sorgono le proteste. Gli uni chiedono agli altri: È vero quello che c'è scritto qui: Gesù di Nazareth, re dei Giudei? Allora come oggi, è una questione di fede credere che questa frase sia vera o falsa. E coloro che possono credere a questa frase erano in minoranza in quel primo Venerdì Santo di quasi 2000 anni fa, o sono fuggiti per paura.
Coloro che ritengono di dover contraddire questa frase si presentano davanti al governatore romano Pilato. Contraddicono la frase “Gesù di Nazareth, il re dei Giudei”. Il popolo dice: “Non è vero che questo Gesù è il nostro re. Noi non vogliamo che sia re! Perché non scrivete che ha detto solo di essere il re dei Giudei?”
Sarebbe motivo di esecuzione se qualcuno affermasse di essere re senza esserlo veramente. Perché non scrivi: “Ha detto di essere il re dei Giudei”, chiedono alcuni al governatore romano. Queste parole potrebbero essere interpretate come tradimento o impostura. Ma Pilato non si lascia più influenzare. Interrompe la conversazione in modo burbero: “Quello che ho scritto, l'ho scritto”, dice ai suoi critici. In greco tre semplici parole: ho gegrapha gegrapha.
Gesù Cristo, il Re dei Giudei – le parole di Pilato hanno un peso. Si possono vedere in innumerevoli rappresentazioni della crocifissione: I N R I – Gesù di Nazareth, Re dei Giudei. Le parole di Pilato sono passate involontariamente alla storia. Perché questa frase ha una verità più profonda: Gesù, il discendente di Davide, è Re. È un re che non governa con il potere mondano, che non si esalta sui suoi sudditi. Gesù è un re che si prende cura delle persone, che condivide le loro preoccupazioni, che le solleva dai pesi che le opprimono. È un re come il Messia descritto nelle profezie dell'antichità.
Gesù di Nazareth, il Re dei Giudei – questa frase assume il suo vero significato solo con la morte. Gesù viene condannato a morte da Pilato, anche se non c'è motivo di giustiziarlo. Non aveva fatto nulla che dovesse essere espiato con la morte.
Per questo la sua crocifissione non è una morte ordinaria. Muore per noi, per voi e per me, affinché possiamo vivere liberi dalla nostra colpa. Ciò che Gesù ha fatto durante la sua apparizione pubblica è riassunto nella sua morte: si è rivolto alle persone, ha fatto vedere i ciechi. Ha aperto orecchie che erano chiuse e ha aiutato gli zoppi a camminare. Ha invertito la tendenza della miseria e si è preso cura delle persone che erano considerate peccatrici e quindi escluse. Ha dato alle persone speranza e una nuova prospettiva.
Tutto questo dovrebbe finire dopo la sua morte? – No, perché Gesù è andato in croce per noi uomini e donne, affinché non fossimo soli nella nostra sofferenza. La sua croce diventa il segno che possiamo rivolgerci a lui anche quando dobbiamo soffrire, quando siamo tormentati dalla nostra colpa e desideriamo la redenzione.
Mentre è ancora in croce, Gesù si prende cura delle persone: dice a sua madre, che a malapena si regge in piedi a causa del dolore per il figlio: “Questo discepolo che ti sta accanto sotto la croce sarà d'ora in poi tuo figlio”. E al discepolo che si sente solo e abbandonato senza il suo Maestro, dice: “Ecco, questa è tua madre.”
La morte di Gesù non è la fine di ciò che ha iniziato durante la sua vita. Egli continua a prendersi cura delle persone fino alla sua morte e anche oltre. Il regno di Dio che ha proclamato continua a crescere. E con la sua morte, Gesù diventa il re di questo regno. Viene crocifisso e allo stesso tempo viene esaltato, innalzato, ecco il tema per eccellenza dell’Evangelista Giovanni: Gesù di Nazareth, il Re dei Giudei. Nella sua morte e risurrezione, Gesù diventa il re del mondo intero.
[stime]you're red as a red [stone l'intero] del paesaggio cancellato estratta [la radice quadra la lebbra della gomma estratta un] centimetro quadrato è pari]
è sufficiente al volume [traccianti il] fabbisogno alla fabbrica interattiva sabbie] esposte possono diminuire la visibilità del quadro è]
collocato in fondo fa] parte [si fanno le situazioni lo] promettono assorbono anche] le vibrazioni residenza per milite in testata
lustrano salvo franchigia qualche] piè di pagina compromettente la coppia] la tripla schuko stabile full monty tutto è tuttora [cancella] l'ordito il rosso campionato
Il Principato di Monaco entra a far parte della rete internazionale antimafia @ON
Recentemente il Direttore della DIA, Gen. C.A. Michele Carbone, ed il Direttore della Sicurezza Pubblica del Principato di Monaco, Mr. Eric Arella hanno sottoscritto la “partnership declaration” con cui la polizia del Principato è entrata a far parte del network @ON. La cerimonia si è svolta presso la sede della polizia monegasca, alla presenza dell’Ambasciatrice italiana a Monaco e di quella di Monaco in Italia.
Con la firma del Principato di Monaco la rete conta ora 45 paesi partner per 52 forze di Polizia.
La rete @ON vanta ormai una decina di anni di attività. Fu approvata il 4 dicembre 2014, allorquando il Consiglio dell’Unione Europea accolse all’unanimità l’iniziativa italiana della DIA (Direzione Investigativa Antimafia).
La Rete @ON consente ai Paesi partner di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter meglio smantellare le Organizzazioni Criminali di alto livello, comprese le organizzazioni mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.
Grazie ad @ON, è stato possibile accrescere la cooperazione tra le autorità di polizia dei Paesi membri e scambiarsi le prassi migliori, potenziando lo scambio informativo, definire un miglior quadro di intelligence e dispiegare investigatori @ON, specializzati nel fenomeno criminale oggetto d’indagine.
#principatodimonaco #rete@ON #DIA #Direzioneinvestigativaantimafia #UE #cooperazioneinternazionaledipolizia
Sto riscoprendo, giorno dopo giorno la grandezza delle piccole cose! La mia gattina che mi segue ovunque, che ha saputo conquistare cuori e famiglia, una piccola grande presenza, che ha saputo esserci e riempire quei vuoti lasciati, creati dal mio piccolo ospite! E si sono già stanca di essere considerata malata, lo sono, lo so, ma voglio, vorrei vivere la mia normalità! Non è semplice, devo lottare contro la mia nuova me , un po' più fragile , ma forte allo stesso tempo, devo affrontare una realtà, che muta ogni giorno, devo sempre cercare di essere solare, ma soprattutto serena! Voglio essere normale, voglio continuare però a godermi ogni singolo attimo, ad emozionarmi, per essere salita sull' Amerigo Vespucci, un piccolo sogno realizzato, voglio commuovermi ancora ai tramonti, alle albe colorate, ad un arcobaleno che irrompe dopo un temporale! Voglio vivere, sopravvivere alle tempeste, ai miei continui smarrimenti, agli ostacoli che ancora incontrerò! Voglio col cuore in mano e la mente, con i suoi pensieri in stato di quiete, ringraziare ognuno, oppure ogni cosa, situazione, che mi hanno accompagnato e che spero lo facciano ancora.. Non farò nomi, ognuno sa il bene, l'amicizia, il sostegno che ha dato! C'è stata anche qualche meteora, una pia illusione di qualcosa, che probabilmente ho creato io, per darmi sostegno, quando non c'era l'amico caro, la famiglia, quando ero io ad allontanarmi... E si perché quando ci si sente soli, quando si affrontano difficoltà, ci si aggrappa a tutto, ad ogni piccolo gesto, parola, abbraccio, che non c'è stato, ma che avrei voluto..e si diventa fragili, più sensibili e bisognosi! Il tempo passando allevia ferite, cura e rimargina piccole crepe, proprio come la ferita, ormai spenta, ma presente! Il dolore, la consapevolezza rimane, ma c'è anche la voglia di essere più forte, di essere migliore, di chi forse nel mio dolore, mi ha illusa con belle parole ecc. Guardo sempre oltre, ho imparato a non fermarmi alle apparenze, ma ancora non ho smesso di soffrire, di stare male, per un'assenza, non ho capito ancora come dosare energie e come coltivare l'amicizia, senza rischiare di rovinarla o semplicemente soffocarla! Perché io do tutto, sono sempre troppo, in ogni senso, do amore incondizionato senza quasi rendermene conto, perché quando amo sto bene, sono libera, ma soprattutto me stessa! Mi piacerebbe toccarlo l'arcobaleno, essere inondata dai suoi colori e dalla sua illusione di essere sempre o quasi la fine di una tempesta e allo stesso tempo, l'inizio di qualcosa di più grande e bello!">
La Procura Europea – EPPO persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Attività investigativa in Sicilia
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea (EPPO) – ufficio di Palermo –, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’U.E., riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.
L’indagine ha avuto origine da una serie accertamenti e di attività info-investigative eseguite dal Centro Operativo DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno.
La Procura Europea (EPPO) è un'istituzione indipendente dell'Unione europea, operativa dal 1° giugno 2021 con sede in Lussemburgo e con competenza a indagare e perseguire reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.
L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di EPPO, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali nonché dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”.
All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di 4 indagati, tra i quali 2 coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi AG.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).
Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche.
Infine un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi la fattispecie illecita del riciclaggio.
A conclusione delle attività di indagine delegate da EPPO è stato possibile riscontrare la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e della stessa AGEA, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’ISMEA. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’AGEA sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati nonché in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola nonché di un altro fondo.
Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle predette risorse finanziare al reato presupposto in frode all’AGEA ed all’ISMEA.
Le attività investigative hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 11O e 640 bis cp) nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio (art. 11O e 648 ter cp) nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio (art. 648 bis cp) nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa.
Scrivere bene è troppo complicato
Che intendo dire?
Intendo che ho scritto sta mattina il primo post di “Chi sei ele?” come sfogo, perché se mi chiedessero, “chi sei?”, oltre al mio nome non saprei che dire.
L'avrò riguardato una decina di volte fino ad averlo letto a memoria. L'ho fatto leggere ad amici caricandolo come Draft ed è piaciuto ma non sono mai convinto di pubblicarlo.
Avevo come idea anche di leggerlo e caricare un audio del blog-post letto da me, tipo podcast da sentire all'apertura del sito, magari con qualche chicca, ma, non so se piaccia.
Penso poi di fare un Post-Scriptum più in là, per commentare cosa ne penso, dopo un tot. di tempo, di ciò che ho scritto.
Tante idee che non saprei come applicare, potrebbe pure fallire domani e non se lo caga nessuno. Chissà.
Mo esco e mi distraggo. A chi legge fino in fondo, buona giornata ❤.
[cronache dalla scuola]
Oggi in una quinta, non mia peraltro, affianco la docente di inglese perché ho un po' di tempo libero e lanciamo un videogioco indie che ho scoperto ieri nel quale tu sei il partito socialista tedesco nel 1928 e devi – sostanzialmente – impersonare il partito socialista tedesco. La classe seduta vicino allo schermo, tutti assieme votando per alzata di mano, abbiamo giocato con me che traducevo alla buona il testo (dall'inglese) con il loro supporto e ovviamente la supervisione della docente di inglese.
Alla fine, sono le 13:49, dico, ragazzi fermiamoci qua che tra un minuto suona e dovete uscire e loro, giuro, dicono, “no prof, facciamo ancora un giro”. Se non siete pratici del mondo scuola, ai quarantanove nel tecnico in genere hanno già giacca e zaino e mordono ogni cosa si frapponga tra loro e la libertà.
Uscendo parlo con la docente di inglese, che mi ascolta, mi contraddice, limita il mio entusiasmo: certo ha funzionato anche perché prima c'è stata una lezione tradizionale, sapevano di cosa si stava parlando, certo. Però – dico io – abbiamo parlato per un'ora di parlamento tedesco, di partiti di centro, destra e sinistra, di ideologie, di caduta del governo, uso della propaganda e simili.
È, secondo me, un esempio delle potenzialità della didattica ludica, fortemente osteggiata e sottovalutata una volta usciti dal magico mondo della primaria.
Felice Serino è nato a Pozzuoli nel 1941 e vive a Torino. Copiosa la sua produzione letteraria (tra le raccolte di poesia: “La vita nascosta”, “Vita trasversale e altri versi”, “La vita immaginata”); ha ottenuto importanti riconoscimenti e di lui si sono interessati autorevoli critici. E’ stato tradotto in nove lingue. Intensa anche la sua attività redazionale. Sue pubblicazioni sono presenti in Academia.edu e in Alessandria today.
Appunti disordinati dello sFascio che avanza – parte II
Matrice fascista: il sindaco di Trieste nega il patrocinio per la festa del 25 aprile
Trieste non festeggerà ufficialmente il 25 aprile. La spiegazione della giunta di centrodestra: “Pleonastico. E' già festa nazionale, non serve la nostra partecipazione”.Comitato organizzatore: “In questo modo Trieste è l’unico capoluogo di regione in Italia a non avere una festa pubblica per il 25 Aprile, nell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione.“
Scudo sui controlli erariali della Corte dei Conti
Abolito il controllo concomitante sulla spesa dei soldi del PNRR. Viene garantita un'indistinta limitazione della responsabilità degli amministratori e dei funzionari pubblici, e anche di privati che gestiscono risorse pubbliche. I magistrati: “Con la riforma meno controlli sui soldi pubblici, si rischia l’illegalità diffusa e solleva delicati problemi di compatibilità con il diritto dell’Unione europea, per le risorse che da essa direttamente provengono”.
Dl Sicurezza: la grande porcata
Il Dl Sicurezza era già stato bocciato da OSCE e Commissario sui Diritti Umani del Consiglio d’Europa. Ora arriva anche la bocciatura dei Relatori Speciali delle Nazioni Unite: “Questo decreto contiene disposizioni non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. Include definizioni vaghe e disposizioni ampie relative al terrorismo che potrebbero portare a un’applicazione arbitraria.”
Il Senato ha sospeso l’esame del dl Sicurezza, approvando improvvisamente il disegno di legge sulla sicurezza che era in discussione da oltre un anno e oggetto di molte critiche in Senato.Tutte le opposizioni, persino Italia Viva O_O, parlano di “un colpo di stato del Governo”, di “un furto istituzionale” e di “sospensione della democrazia”.
Vietata la cannabis light
La cannabis light italiana si trova in una posizione unica e controversa a livello internazionale. La nuova normativa voluta dal Governo non ha basi scientifiche. La cannabis light con THC inferiore allo 0,2% non è considerata una sostanza stupefacente, non ha effetti psicotropi significativi. Ma il Dl Sicurezza la tratta come se fosse una droga. Quindi divieto di commercio, lavorazione e esportazione delle diverse parti della pianta di canapa e divieto di vendita al pubblico dei prodotti a base di fiori di canapa light, spesso utilizzati per l’estrazione di cannabinoidi come il CBD.
Mano libera ai Servizi Segreti
Le hanno chiamate “Disposizioni per il potenziamento dell’attività di informazione per la sicurezza”. I Servizi potranno richiedere alle amministrazioni pubbliche di condividere le informazioni riservate sui cittadini. Le amministrazioni pubbliche non saranno obbligate a collaborare, ma potranno decidere se farlo, tutelando la privacy dei cittadini oppure anche “in deroga alle normative di settore in materia di riservatezza”. Ma questa non è la norma più fascista. Lo è quella che permette agli agenti sotto copertura di dirigere e guidare organizzazioni terroristico-eversive, non più solo di parteciparvi come è stato finora, potendo anche arruolare direttamente nuovi membri.
La tagliola sulle intercettazioni
Nel cuore della notte tra il 19-20 marzo, con il favore delle tenebre e bocciando tutti e 47 gli emendamenti presentati dalle opposizioni, i topi fascisti da vili quali sono, approvano la tagliola alla Camera. Le intercettazioni non potranno avere una durata complessiva superiore a 45 giorni. A meno che “l’assoluta indispensabilità sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti, che devono essere oggetto di espressa motivazione”. Giusto per rendere l'idea della portata della schifezza, ogni volta che viene interpellato lo stimatissimo e allarmatissimo Gratteri svalanga di m&rd@ la norma, anche se sono stati esclusi i reati di criminalità organizzata, per i quali soli 45 giorni non sono nulla, viste le lunghe e complesse indagini che richiedono.Tra gli emendamenti bocciati, anche quello che escludeva i reati di violenza sulle donne. Questo pur di non aprire un dibattito parlamentare, e approvare la norma a qualunque costo.
Reato di blocco stradale
Il blocco stradale diventa un reato punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro. Se il blocco avviene durante una manifestazione la reclusione può arrivare a 6 anni. Viene introdotta anche l'aggravante per chi deturpa un bene pubblico: fino a un anno e mezzo di carcere e multa fino a 3 mila euro, oppure 3 anni e 12 mila euro per i recidivi. Ulteriore aggravante “anti no-Ponte e no-Tav”, se gli atti violenti sono commessi per impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di un'infrastruttura strategica.
La guerra ai poveri
L’Istat boccia l’Assegno di Inclusione che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza: 850 mila famiglie povere ancora più povere, hanno perso in media 2600 euro all'anno. Con la fine dell'RdC il 3,2% delle famiglie italiane ha visto peggiorare le proprie condizioni economiche In tre casi su quattro sono nuclei di famiglia che hanno perso il diritto all'AdI, nel restante quarto sono nuclei di famiglia penalizzati dal nuovo metodo di calcolo. Per il resto della platea dei percettori del sussidio, la maggio rparte n on ha visto alcun aumento del contributo mentre 100 mila famiglie hanno visto un aumento di circa 1000 euro/anno. Nel 2024, l’indice di Gini, che misura le differenze di distribuzione della ricchezza, in Italia è aumentato dal 30,2% al 30,4%.
Now playing:“If You Tolerate This Your Children Will Be Next”This Is My Truth Tell Me Yours – Manic Stree Preachers – 1998
“So if I can shoot rabbits Then I can shoot fascists”
[diario dalla scuola]
In pratica porto questa prima nella biblioteca della scuola e li divido in sette gruppi e gli do sette sceneggiature (fatte da un gruppo di lavoro della stessa classe) della II parte della metamorfosi di Kafka e gli dico, ok, avete un'ora per farmi un po' di girato per il vostro film, usando le tecniche che abbiamo visto la settimana scorsa: movimenti di camera, inquadrature, montaggio, eccetera.
Diciamo che non sapevo cosa sarebbe successo e mi preparavo al peggio e invece nell'ora successiva ho visto una trentina di ragazzini improvvisarsi registi con il cellulare, rantolare per terra zampettando come insetti, ritagliare cartoncino e costruire dal nulla una mela verde, reggere pareti di cartone, venire da me chiedendomi ciotole, spegnere luci per fare strani effetti di luce, chiedermi di cambiare aula per poter fare una ripresa in cui la finestra “deve essere bassa”, sbattere la testa contro la porta e fare un casino terribile, un rumore che a scuola se si sente vuol dire che non c'è lezione, e qui invece l'opposto.
Passa una collega di inglese che guarda tutto, ridacchia, mi dice che qualche mio collega non sarebbe d'accordo su questo tipo di lezione. “E poi -aggiunge – non vedi che si stanno divertendo? A scuola non ci si diverte!” chiosa. Ammicca, svanisce.
E in effetti penso guardandoli, si stanno anche un po' divertendo. E questo mi fa proprio impressione.
The White Stripes - White Blood Cells (2001)
“White Blood Cells” è il terzo album in studio del duo rock americano The White Stripes, pubblicato il 3 luglio 2001. Registrato in meno di una settimana presso gli studi Easley-McCain Recording di Memphis, Tennessee, e prodotto dal frontman e chitarrista Jack White, è stato l'ultimo disco della band pubblicato in modo indipendente su Sympathy for the Record Industry. Sostenuto dal singolo di successo “Fell in Love with a Girl”, il disco ha portato i White Stripes alla popolarità commerciale e al successo di critica. Nel 2012, Rolling Stone ha classificato l'album al numero 497 nella sua lista dei 500 migliori album di tutti i tempi.
Ascolta: album.link/i/1533513361
SALMO - 73 (72)
SALMI – LIBRO TERZO (73-89)
LA FEDE DEL GIUSTO MESSA ALLA PROVA1 Salmo. Di Asaf.
Quanto è buono Dio con gli uomini retti, Dio con i puri di cuore!
2 Ma io per poco non inciampavo, quasi vacillavano i miei passi,
3 perché ho invidiato i prepotenti, vedendo il successo dei malvagi.
4 Fino alla morte infatti non hanno sofferenze e ben pasciuto è il loro ventre.
5 Non si trovano mai nell'affanno dei mortali e non sono colpiti come gli altri uomini.
6 Dell'orgoglio si fanno una collana e indossano come abito la violenza.
7 I loro occhi sporgono dal grasso, dal loro cuore escono follie.
8 Scherniscono e parlano con malizia, parlano dall'alto con prepotenza.
9 Aprono la loro bocca fino al cielo e la loro lingua percorre la terra.
10 Perciò il loro popolo li segue e beve la loro acqua in abbondanza.
11 E dicono: “Dio, come può saperlo? L'Altissimo, come può conoscerlo?“.
12 Ecco, così sono i malvagi: sempre al sicuro, ammassano ricchezze.
13 Invano dunque ho conservato puro il mio cuore, e ho lavato nell'innocenza le mie mani!
14 Perché sono colpito tutto il giorno e fin dal mattino sono castigato?
15 Se avessi detto: “Parlerò come loro”, avrei tradito la generazione dei tuoi figli.
16 Riflettevo per comprendere questo ma fu una fatica ai miei occhi,
17 finché non entrai nel santuario di Dio e compresi quale sarà la loro fine.
18 Ecco, li poni in luoghi scivolosi, li fai cadere in rovina.
19 Sono distrutti in un istante! Sono finiti, consumati dai terrori!
20 Come un sogno al risveglio, Signore, così, quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
21 Quando era amareggiato il mio cuore e i miei reni trafitti dal dolore,
22 io ero insensato e non capivo, stavo davanti a te come una bestia.
23 Ma io sono sempre con te: tu mi hai preso per la mano destra.
24 Mi guiderai secondo i tuoi disegni e poi mi accoglierai nella gloria.
25 Chi avrò per me nel cielo? Con te non desidero nulla sulla terra.
26 Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma Dio è roccia del mio cuore, mia parte per sempre.
27 Ecco, si perderà chi da te si allontana; tu distruggi chiunque ti è infedele.
28 Per me, il mio bene è stare vicino a Dio; nel Signore Dio ho posto il mio rifugio, per narrare tutte le tue opere.
_________________Note
73,1 Solo comprendendo il disegno di Dio è possibile dare senso alle contrastanti situazioni in cui si svolge la vita dell’uomo. Il salmo, che appartiene al genere delle lamentazioni, esplicita la dottrina della retribuzione (Dio premia il giusto e punisce il malvagio) e guida al superamento della tentazione e della prova.
73,7 Il grasso è simbolo di benessere, ma anche di insensibilità religiosa.
73,21 Allusione al dolore e alla indignazione provocati dai confronti con il malvagio.
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Approfondimenti
Il cuore puro e la giustizia di Dio Salmo sapienziale (+ motivi di lamentazione, di fiducia e di ringraziamento)
Questo salmo è stato chiamato con una felice espressione “canto del cuore” per le numerose ricorrenze della voce «cuore» (lēbāb) (vv. 1.7.13.21.26b). Rispecchia la tematica dei Sal 37 e 39 e quella sviluppata nel libro di Giobbe. Dal punto di vista letterario si è in presenza di un vero capolavoro di poesia e di lirismo. Da una grande tensione psicologica, a volte anche drammatica, si arriva nel finale a una quiete profonda dei sentimenti ispirata dalla fiducia piena in Dio. Brevemente il salmo presenta il dramma della tentazione del giusto di imitare l'agire dell'empio, il suo travaglio interiore e il superamento espresso dalla confessione solida nella fiducia in Dio. Il ritmo nel TM è di 3 + 3 accenti. È molto usato il parallelismo. Il campo semantico e simbolico è dato dallo spazio, dal tempo, dai riferimenti al corpo (cuore, piedi, corpo, grasso, bocca, lingua, mani, occhi, carne), e dalla psicologia.
Divisione:
- v. 1: introduzione tematica;
- vv. 2-16: la vita dell'empio e del giusto (dittico);
- vv. 17-27: la sorte dell'empio e del giusto (dittico);
- v. 28: conclusione.
v. 1. «Quanto è buono Dio con i giusti, con gli uomini...»: è un'esclamazione e una professione di fede sulla bontà di Dio verso i giusti suoi fedeli. È il punto di sbocco della tentazione del salmista, il cui travaglio è descritto nel corpo del salmo (vv. 2-27). Esso è all'inizio, in pendant con il v. 28.
vv. 2-16. Il salmista descrive il proprio travaglio interiore e la tentazione di invidia verso i prepotenti malvagi (vv. 2-3. 13-16) che prosperano (vv. 4-5), si inorgogliscono, sono violenti, covano malizia (vv. 6-8) e, oltre a opprimere gli uomini, osano sfidare anche Dio, mettendo in dubbio la sua onniscienza (vv. 9-11).
v. 3. «perché ho invidiato...»: nei libri sapienziali si mette in guardia contro siffatta invidia, cfr. Prv 3,31; Sal 37 1.7. «la prosperità dei malvagi...»: cfr. Gb 21,7.9.
v. 7. «Esce l'iniquità dal loro grasso»: l'immagine è molto plastica. Per l'obesità come segno di benessere, cfr. Dt 32,15; Gdc 3,17-22; Ger 46,21; Gb 15,27.
v. 9. «cielo... terra»: espressione polare per indicare l'intero universo.
v. 11. «Come può saperlo Dio»: si tratta dell'ateismo pratico, altre volte espresso dagli empi, cfr. Sal 9-10, 32; 94,7.
v. 13. «ho lavato nell'innocenza le mie mani». Il salmista esprime così la propria rettitudine morale, cfr. Sal 26,6; Dt 21,6-7.
vv. 17-27. L'orante riferisce sul superamento della tentazione, dopo la contemplazione e la preghiera compiuta nel tempio (v. 17) e la certezza che ne ha ricevuto sulla fine tragica degli empi (vv. 18-20).
v. 22. «davanti a te stavo come una bestia»: ritornando con il pensiero al tempo della tentazione cui quasi cedeva, l'orante nel dialogo intenso con il Signore si autodefinisce con il titolo dispregiativo di «bestia», cioè privo di intelligenza, cfr. Gb 18,3; Prv 30,2.
v. 25. «Chi altri avrò per me in cielo...»: espressione di grande fede e fiducia in Dio solo, cfr. Sal 16,2-3.
v. 26. «è Dio la mia sorte per sempre»: cfr. Sal 16,5; Nm 18,20; Dt 10,9.
v. 28. «Il mio bene...»: il salmista riconosce che il suo vero bene è la vicinanza di Dio, la sua familiarità. Di questo e delle meraviglie di Dio si farà, riconoscente, paladino e missionario.
Nel NT il v. 7 in riferimento al «grasso» dei ricchi è ripreso sarcasticamente da Gc 5,5; cfr. Fil 3,19.
(cf. VINCENZO SCIPPA, Salmi – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)
La cena della discordia
Predicazione su 1 Corinzi 11,23-26
castopod.it/@jhansen/episodes/…
Quando il Papa è stato a Torino in chiesa valdese qualche anno fa, nel suo discorso diventato famoso per il perdono chiesto, ha anche affrontato la questione della Santa cena e della cosiddetta ospitalità eucaristica.
Cito direttamente il Papa: “Tra i molti contatti cordiali in diversi contesti locali, dove si condividono la preghiera e lo studio delle Scritture, vorrei ricordare lo scambio ecumenico di doni compiuto, in occasione della Pasqua, a Pinerolo, dalla Chiesa valdese di Pinerolo e dalla Diocesi. La Chiesa valdese ha offerto ai cattolici il vino per la celebrazione della Veglia di Pasqua e la Diocesi cattolica ha offerto ai fratelli valdesi il pane per la Santa Cena della Domenica di Pasqua. Si tratta di un gesto fra le due Chiese che va ben oltre la semplice cortesia e che fa pregustare, per certi versi – pregustare, per certi versi – quell’unità della mensa eucaristica alla quale aneliamo.”
Da allora sono stati fatti grandi passi in avanti. L’usanza di scambiarsi il pane e il vino ha preso piede anche in molte altre chiese. Inoltre esiste un gruppo nazionale sulla ospitalità eucaristica che sperimenta forme e le pubblica in una rivista mensile.
Grandi passi. Che però non possono nascondere che il percorso sarà lungo e lento. Tutti i passi però fanno pregustare, come diceva il Papa, l’unità alla mensa eucaristica.
Abbiamo quindi degli sviluppi. Non è più così radicale e netta la divisione come era una volta: noi invitiamo tutte e tutti, ma quando andiamo in chiesa cattolica, non possiamo prendere l’eucarestia. Oggi ciò in alcune chiese è già possibile.
La cena del Signore fino a pochi anni fa era un pomo della discordia, anche fra protestanti. Immaginate, le chiese protestanti si dividono fin dall’inizio sulla cena del Signore.
Nel 1529 a Marburgo si incontrano Martino Lutero, Ulrico Zwingli e probabilmente anche Giovanni Calvino.
Riescono a superare molte differenze teologiche, ma, arrivati alla Santa Cena, le idee sono troppo diverse e la Cena è troppo importante per scendere a compromessi.
Ecco cosa succede lì a Marburgo: sono tutti insieme attorno a un grande tavolo: Martino, Ulrico, Giovanni e tutti i loro amici e conoscenti. Parlano della Santa Cena, almeno all'inizio, perché dopo poco tempo scoppia una bella lite fra loro. Non si trovano affatto d'accordo sulle parole dette da Gesù durante la sua ultima cena.
Soprattutto fra Martino e Ulrico la lite fa delle scintille. Giovanni invece ha lasciato i suoi amici dopo l'inizio della discussione, non sa cosa pensare di tutto ciò.
“Questo è il mio corpo, è scritto qui!” grida Martino con la testa rossa che gli sembra voler scoppiare. “E se qui è scritto 'questo è il mio corpo' vuol dire che è il suo corpo. Basta!” Per sottolineare ciò che dice, Martino scrive la parola greca “è” sul tavolo e la sottolinea ben tre volte. Ulrico non ce la fa più. “Ma quanto è di testa dura Martino”, pensa, respira profondamente e spiega: “Te l'ho detto 1000 volte, Martino, e, chinandosi verso Martino come se volesse far arrivare parola per parola alle orecchie di suo amico, scandisce: “Gesù con queste parole non voleva dire che ogni volta che mangiamo il pane e beviamo un sorso del vino essi diventassero il suo corpo e il suo sangue. Gesù parla in modo simbolico: ogni volta che mangiate e bevete io vi sono così vicino come lo è il cibo che prendete e che poi si unisce inseparabilmente con il vostro corpo. La cosa importante è che in quel momento ci ricordiamo di lui e di ciò che egli ha fatto per noi ...”
Ulrico viene interrotto. Martino si alza di scatto, prende le sue cose ed esce dalla stanza. Prima di chiudere la porta si gira un'ultima volta dicendo: “Così non troviamo mai un accordo!” Guarda tutti i suoi amici, con un misto di rabbia, compassione e tristezza, chiude la porta, la discussione è finita.
Solo nel 1973 con la Concordia di Leuenberg, quindi 444 anni dopo questa bella lite, le Chiese Luterane e Riformate aprono reciprocamente la mensa del Signore all'altra chiesa. Di fronte a questi 444 anni la discussione della intercomunione con la Chiesa Cattolica è giovane. Facciamo frutta l’arte che ha portato alla comunione di Leuenberg: non lasciare che le diversità portino alla divisione. Trovare una comunione nonostante o forse proprio nelle differenze senza escludere nessuno. A Paolo di cui sono le righe che abbiamo letto, piacerebbe sicuramente trovarsi insieme attorno alla tavola della santa cena. Per l’Apostolo era importante, nella Cena del Signore, superare le divisioni e unire le persone.
Tuttavia, a Corinto non erano problemi teologici a monte delle divisioni. Ai tempi di Paolo si trattava di differenze sociali. Le differenze sociali non dovevano impedire la comunione, la Santa cena doveva costruire ponti, perché in Cristo non contano le differenze.
Non si trattava di un egualitarismo estatico, ma di colmare le barriere esistenti nella realizzazione di ciò che Gesù con la sua vita e morte ha lasciato ai suoi discepoli. È vero anche oggi. E tutti dobbiamo chiederci, se nell'oscurità del Venerdì Santo e nella luce del mattino di Pasqua tutte le convinzioni teologiche non dovrebbero essere messe da parte. Ma non solo. Ogni volta che celebriamo la Cena del Signore, lo spazio in cui ci troviamo diventa senza limiti. Ogni volta che entriamo in un angolo del Regno di Dio mentre ci riuniamo attorno al tavolo della Santa cena. Ogni volta la croce, ma anche la risurrezione è parte della celebrazione. Pane e vino sono più che semplici prodotti da forno e uva pigiata.
Tutto il resto perde importanza di fronte alla memoria degli eventi della sera, quando Gesù fu tradito e catturato, perde importanza di fronte alle parole recitate che Paolo stesso ha ricevuto e ricorda ai Corinzi e noi qui di nuovo: il mio corpo, il mio il sangue. A chi importa della denominazione?
Celebriamo la Cena del Signore come evento che apre gli orizzonti, abbatte le divisioni e crea unità.
Ed è per questo che si apre la cena anche ai bambini. Intanto non siamo l’unica chiesa che fa fare la comunione ai bambini.
La chiesa ortodossa da il pane della cena del Signore ai neonati appena battezzati. La chiesa di Roma aspetta la prima comunione. Nelle nostre chiese vigeva la regola che ci voleva la conferma, quindi un adeguato tempo di catechismo per avvicinarsi.
Oggi si vede il carattere inclusivo della Cena e si cerca di includere anche i Bambini. Amen.
[piriche]separato ma ecco] qui] si vede è [indicato com'era il sole l'anno scorso in [comodato che trattano perlustrare incolla la rubrichetta il canale-scolo nella rapidità non tornano le carte il] modulor anche plastificate fanno finta] l'esercito perfetto fluo notturno non ha] [sentito la sveglia non ha senso non ha] la retromarcia sincronizzata è] a salve a grappoli di sale grosso
NOVITÀ DI MARTEDÌ 18/3/25.
Continua la cavalcata attraverso le sempre più soverchianti nuove pubblicazioni di marzo.
NARRATIVA:
- I VIRTUOSI di Yasmina Khadra (Sellerio). La storia di Yacine, povero ma virtuoso e ingenuo, partecipe suo malgrado degli eventi storici e sociali, in un'Algeria martoriata dal primo conflitto mondiale e dalla colonizzazione francese, fino alla guerra civile. Un romanzone che (per i temi trattati) mi ricorda i classici del primo Novecento (anche se nella sinossi scrivono che possiede “un respiro ottocentesco”... a voi lettori il giudizio). Per saperne di più: scheda libro.
- IL RAGAZZO CON LA KEFIAH ARANCIONE di Alae Al Said (Ponte alle Grazie). Nel Medio Oriente massacrato da una guerra infinita, ecco una storia di amicizia, tradimento, riscatto e resistenza, firmata da una giovane autrice nata a Roma da genitori palestinesi. Per saperne di più: scheda libro.
- LA PASTICCERIA DI MEZZANOTTE – LA STRANIERA di Onuma Noriko (Garzanti). Credevo di non aver più chiesto ai rappresentanti questo tipo di libri stile caffè caldo. Invece evidentemente me n'è sfuggito uno. Va bene comunque. Come negli altri romanzi di questo filone tutto orientale, anche qui la vera protagonista è una bottega speciale, in questo caso aperta solo di notte, in cui trovano rifugio i clienti più disparati, in cerca di consolazione e tenerezza. Un magico conforto che si trova tra i dolci panini sfornati dal saggio signor Kurebayashi e dal gentile Hiroki, giovane “dallo sguardo serio e dalle mani gentili”. Lo metterò sullo scaffale insieme agli altri libri dello stesso tipo (ebbene sì, lo confesso: nella mia libreria c'è uno scaffale dedicato ai libri orientali del caffè caldo). Per saperne di più: scheda libro.
- L'ARTE DEL MATRIMONIO di Stephanie Bishop (Marsilio). La scrittrice Lucie sposa Patrick, il suo ex professore, un regista leggendario. I libri di Lucie mietono sempre più successo, tanto che l'iniziale disparità tra i due coniugi si trasforma in uno strano equilibrio. Una crociera per il loro anniversario cambia tutto... Per saperne di più: scheda libro.
- IO, CASANOVA di Ida Amlesù (Sonzogno). Due figure speculari, nel pieno del Settecento libertino e godereccio, si muovono per l'Europa fra inganni, seduzioni e sotterfugi: uno è Giacomo Casanova, il raffinato abate seduttore, l'altra è Anna, una serva che Casanova annovera fra le sue tante conquiste, ma che come Giacomo ha sete di vita e avventura. Dapprima rivali, poi complici, sono legati dal mistero di otto tele disseminate per l'Europa e una setta segreta che pratica gli insegnamenti dell'alchimista Paracelso. Per saperne di più: scheda libro.
NOIR, GIALLI E THRILLER:
- DEGNA SEPOLTURA di Cristina Rava (Rizzoli). L'ex commissario Bartolomeo Rebaudengo e il medico legale Ardelia Spinola indagano su uno strano omicidio: il corpo di un ragazzo adolescente (un ragazzo dalla normale vita di tutti gli adolescenti, senza nemici o particolari problemi, a parte la timidezza) viene trovato in una cascina della campagna ligure, con un rosario in mano, fiori secchi e un lumino consumato. Quasi una “degna sepoltura”. Per saperne di più: scheda libro.
- MISS BEE E IL FANTASMA DELL'AMBASCIATA di Alessia Gazzola (Longanesi). Londra, 1925: Beatrice (ovvero Miss Bee) è impiegata all'ambasciata italiana. Eventi mondani e incarichi di segreteria la impegnano, ma non abbastanza da non poter indagare su strani fenomeni che accadono nell'ambasciata: fenomeni che si aggravano al punto da richiedere l'intervento della polizia... Per saperne di più: scheda libro.
- LA PROSSIMA VITTIMA di Salvo Toscano (Mondadori). Dall'autore della serie gialla dei fratelli Corsaro, ecco un'altra coppia investigativa interessante: Santo (ex poliziotto depresso e irascibile) e Albino (ex prete colto e tranquillo). Il caso su cui devono lavorare è quello di una ragazza trovata strangolata e accoltellata, che ricorda a Santo un caso irrisolto di alcuni anni prima... Per saperne di più: scheda libro.
- RISOLVIAMO OMICIDI di Richard Osman (Feltrinelli). Amy Wheeler lavora alla Maximum Impact Solutions, un'agenzia di bodyguard, ma attira un sacco di guai. L'incarico di proteggere un'eccentrica scrittrice su un'isola privata dalle minacce di un oligarca russo, infatti, si rivela un incubo: un influencer viene trovato morto su uno yacht, e, come se non bastasse, qualcuno cerca di incastrare Amy, che dovrà chiedere aiuto a suo suocero Steve, ex poliziotto. Per saperne di più: scheda libro.
- LA CATASTROFICA VISITA ALLO ZOO di Joël Dicker (La nave di Teseo). I genitori di Josephine sono decisi a scoprire cosa sia successo in quella terrificante visita allo zoo, pochi giorni prima di natale. La bambina di certo sa molto più di quanto voglia far credere... Un best seller annunciato i cui temi riguardano l'inclusione, il rapporto genitori-insegnanti e la democrazia. Per saperne di più: scheda libro.
- LA SENTENZA di Christina Dalcher (Nord). La procuratrice Justine Callaghan fa condannare alla pena capitale un uomo accusato di aver ucciso il figlio dei vicini. Poco dopo l'esecuzione, però, compaiono indizi che porterebbero ad altre piste. È stato condannato un innocente? Se questo fosse vero, Justine rischia anch'essa la pena di morte, a causa del Remedies Act, un provvedimento studiato per scongiurare errori giudiziari. Per saperne di più: scheda libro.
FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:
- KAGURABACHI – VOL.1 di Takeru Hokazono (Star Comics). Chihiro lavora nella fucina per diventare, come suo padre, un provetto fabbricante di spade, ma la tragedia è dietro l'angolo e scatenerà odio e sete di vendetta. Manga (genere shonen) con tanta azione, violenza e combattimenti spietati. Per saperne di più: scheda libro.
SAGGISTICA:
- ALL'ESSENZA di Franco Battiato (Mondadori). Un volume che raccoglie (definitivamente e ordinatamente) interventi, scritti, riflessioni e pensieri del grande cantautore italiano. A cura di Giordano Casiraghi. Per saperne di più: scheda libro.
- ISRAELE-PALESTINA IN TRENTASEI RISPOSTE di Lorenzo Kamel (Einaudi). Un piccolo volume della collana Vele, che risponde a tanti interrogativi sul conflitto tra Israele e Palestina, basandosi su fonti storiche e di prima mano. Per saperne di più: scheda libro.
- L'INFLUENCER di Matteo Renzi (Piemme). Un'analisi di Giorgia Meloni, del suo governo e del suo partito, ad opera del leader di Italia Viva. Come si intuisce dal titolo, il giudizio è impietoso: la figura dell'attuale presidente del Consiglio infatti è accostata a quella di un'influencer in cerca di like facili, più che a un politico costretto a prendere difficili (e spesso impopolari) decisioni. Per saperne di più: scheda libro.
- A proposito di influencer: IL LATO OSCURO DEI SOCIAL NETWORK di Serena Mazzini (Rizzoli). L'avvento di internet, e soprattutto la nascita e lo sviluppo dei social network, promettevano una maggiore facilità di connessione fra le persone, invece sono diventati terreno di competizione tossica, violazione della privacy e, in buona sostanza, strumento di schiavitù. In questo volume l'autrice svela gli ingranaggi nascosti dietro le quinte dei social, e suggerisce soluzioni per far sì che la tecnologia sia al servizio delle persone e non viceversa. Per saperne di più: scheda libro.
- ADOLESCENTI INTERROTTI di Stefano Vicari (Feltrinelli). Il malessere dell'adolescenza è un fenomeno che spesso si ritiene temporaneo, fisiologico in un'età “di passaggio”. Questo libro, invece, individua nella crisi degli adolescenti la radice dei problemi psichici e sociali di una futura vita “interrotta” e offre agli adulti gli strumenti per decodificare i sintomi di questo disagio in modo da migliorare non solo il presente dei nostri ragazzi, ma anche il loro avvenire. Per saperne di più: scheda libro.
- DISEGNO MANGA PER PRINCIPIANTI. CORPI E POSE di Céline Cresswell (Il Castello). Un manuale per disegnare i personaggi manga nelle corrette proporzioni dei corpi (compresi i cosiddetti chibi) e nelle posture statiche o dinamiche. Ogni lezione comprende tutorial corredati da esercizi. Per saperne di più: scheda libro.
- UNA VOCE PER CHI NON HA VOCE di Sua Santità il Dalai Lama (HarperCollins). La testimonianza del Dalai Lama: racconta i soprusi e le avversità che il suo popolo ha dovuto subire dal governo cinese fin dall'invasione del Tibet nel 1950. Per saperne di più: scheda libro.
- MI SENTO ABBANDONATO di Claudio Martelli e Francesco De Leo (Solferino). Gli ultimi 55 giorni di vita del presidente Aldo Moro. La prima parte del libro, redatta da Claudio Martelli, offre l'inedito punto di vista dell'allora braccio destro di Bettino Craxi, impegnato nella trattativa. La seconda parte, a firma di Francesco De Leo, esplora tutti i particolari e i retroscena, i documenti e le interviste ai protagonisti della scena politica dell'epoca. Per saperne di più: scheda libro.
- LA FOLLIA DEGLI ANTICHI di Pietro Citati (Feltrinelli Gramma). Sottotitolo: Scrittori greci e latini da Omero a Lorenzo Valla. Una raccolta di scritti “particolari”, ovvero i risvolti delle copertine dei libri che il grande intellettuale Pietro Citati ha curato per presentare opere sconosciute ai più, capolavori dimenticati e riscoperti, collane di opere classiche imprescindibili. Per saperne di più: scheda libro.
INFANZIA E RAGAZZI:
- Un po' di titoli per Gribaudo.
- Per i piccoli lettori da 0 a 36 mesi: CIAO, CUCCIOLI (scheda libro) e CIAO, MONDO (scheda libro). Due volumetti quadrati, cartonati, illustrati in bianco e nero ad alto contrasto: ogni pagina contiene un pop up. Come dicono i titoli, i temi dei due libri sono rispettivamente i cuccioli e gli animali di tutto il mondo.
- Nella collana Libri da toccare: PRIME PAROLE (scheda libro e CUCCIOLI (scheda libro). Adatti per i bambini dai 6 mesi: le pagine sono molto colorate e presentano elementi tattili.
- CERCA E TROVA GLI UNICORNI (scheda libro): un cerca-e-trova pieno zeppo di unicorni colorati. Età di lettura: dai 24 mesi.
- Sempre per Gribaudo, ecco le novità di amico Lupo, a firma di Oriane Lallemande ed Éléonore Thuillier (età di lettura: dai 3 anni).
- CERCA E TROVA LUPO IN VIAGGIO (scheda libro): classico cerca-e-trova con le pagine dense di particolari.
- IL LUPO CHE VOLEVA SALVARE GLI ANIMALI (scheda libro): un agnello è scomparso in una grande foresta pericolosa. Riuscirà Lupo a ritrovarlo?
- LUPETTO SI TRAVESTE (scheda libro): alla festa di carnevale, Lupetto decide di travestirsi da cavaliere!
- LUPETTO FESTEGGIA LA PASQUA (scheda libro): il nostro amico Lupetto va a caccia di uova.
- LUPETTO VUOLE FARE IL POMPIERE (scheda libro): la visita alla caserma dei pompieri è interessante! Per avere il diploma di super pompiere Lupetto dovrà imparare tante cose!
- BUONANOTTE, ORSETTO di Richard Scarry (Mondadori). Mi emoziono sempre quando mi capita tra le mani qualche pubblicazione di Richard Scarry, perché mi ricorda i miei primi libri con tutti i suoi personaggini simpatici (che adoro ancora). In questo albo illustrato Orsetto dovrebbe fare la nanna, ma si è nascosto così bene che papà Orso non lo trova da nessuna parte... Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- SSSSH! SILENZIO! di Nicola Kinnear (Emme). La piccola Volpe silenziosa ha visto un grosso e spaventoso orso, e vorrebbe avvisare tutti i suoi amici, ma come farà se questi fanno tanto chiasso da non ascoltarla? Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- LA MISSIONE DEL ROBOT SELVAGGIO di Peter Brown (Salani). Terza puntata della saga di Roz, il robot selvaggio. Stavolta dovrà vedersela con una marea tossica che rischia di sconvolgere la vita dell'isola e dei suoi abitanti. Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
- AMORE NERO di Marco Erba e Mauro Raimondi (Rizzoli). Proprio a cento anni dal delitto Matteotti, il giovane Mas, pur avendo quindici anni, è un fervente ammiratore di Mussolini, e non ha paura di sfidare il suo professore a tre giorni dal 25 aprile. Un romanzo per ragazzi che ribadisce come studiare la storia serva anche per metterci in guardia dai pericoli del presente. Età di lettura: dagli 11 anni. Per saperne di più: scheda libro.
Appunti disordinati dello sFascio che avanza - parte I
Sindacalista Cgil picchiato a Genova
Mentre era impegnato ad affiggere i manifesti elettorali della campagna referendaria dell'8-9 giugno su lavoro e cittadinanza, due uomini sconosciuti l’hanno avvicinato e gli hanno urlato “comunista di merda, siamo fascisti!”, facendo il saluto romano. Non paghi, gli hanno sputato addosso e lo hanno preso a pugni in faccia.
Controllo e sorveglianza del Governo sul materiale giornalistico in RAI
Con una nuova circolare si impone ai giornalisti di trasferire esclusivamente sulla piattaforma tecnologica RAI tutto il materiale video, inclusi i filmati di videomaker esterni, e anche i colloqui con le fonti anonime. Ancora un'intimidazione alla libera stampa e l'ennesimo tentativo di imbavagliare le inchieste scomode. A rischio l'anonimato e la sicurezza delle fonti giornalistiche.
Taglio dei fondi alla scuola per l'educazione sessuale e affettiva
Il Governo emana provvedimenti di pura facciata: inasprimento delle pene per i reati di genere e introduzione del reato di femminicidio. Come se finora il reato di omicidio, già previsto e punito dal nostro Codice Penale, non comprendesse anche l'uccisione di una donna. Poi emana provvedimenti di vera sostanza: taglio dell'aumento di 500 mila euro del fondo per l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole. I soldi verranno usati per formare gli insegnanti delle medie e delle superiori sulla prevenzione dell’infertilità.La Lega esulta: “Soddisfatta la Lega che nella scuola italiana non ci sarà mai spazio per l’ideologia gender”, dichiara una portavoce.
La Storia a scuola secondo Valditara
La riforma di Valditara (Nuove Indicazioni 2025) dei programmi scolastici nella scuola per l'infanzia e del primo ciclo, in particolare della Storia, non lascia dubbi sulla matrice che li ha ispirati. Per Valditara il programma di Storia sarà incentrato sulla storia nazionale e occidentale, sulla tradizione greco-romana e giudaico-cristiana. Ampio spazio ai «Racconti del Risorgimento»: episodi e personaggi dell’Unità d’Italia in chiave patriottica (Le cinque giornate di Milano, I martiri di Belfiore, La piccola vedetta lombarda, giusto per fare qualche esempio). La chiave di lettura della Storia è quella patriottica e identitaria, il modello è nozionistico: l'importante è “che cosa si studia e non come si studia” (le parole di Valditara). Quindi la Storia come semplice successione di eventi e di aneddoti semplificati. Non ci sarà spazio al contesto, al quadro internazionale e soprattutto all'analisi e al dibattito storiografico.
L'Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, ha dichiarato: “Si privilegiano fatti e figure eroiche funzionali a un racconto edificante della nazione, a scapito di un’analisi critica dei processi storici.”[...] un arretramento delle metodologie didattiche verso un modello nozionistico e trasmissivo in contrasto con le pratiche innovative ormai consolidate nella didattica della storia.”
Dulcis in fundo, alle elementari si studierà la Bibbia. Come in uno stato confessionale e teocratico qualsiasi (Iran, Afghanistan, Arabia Saudita, Città del Vaticano, Pakistan). Non saremo uno Stato laico nemmeno più nella forma. Nella sostanza non lo siamo mai stati, visto il cancro metastatico che ci divora da dentro: il Vaticano.
Via libera ai pro-vita nei consultori
Il provvedimento, già approvato in Senato, consente alle associazioni anti-abortiste di operare all'interno dei consultori familiari. Un evidente subdolo tentativo, visto che i precedenti più diretti hanno fallito, di attaccare la legge 194 sull'aborto. Il permesso all'attività nei consultori dei gruppi pro-vita, definiti “di supporto alla maternità”, nei confronti delle donne che vogliono intraprendere un'interruzione di gravidanza è stato inserito nel decreto sulle misure finanziate dal PNRR, e su cui è stata posta la fiducia. Una dannata legge paternalistica e pericolosa: stabilisce la tutela sociale della maternità e considera l'aborto un'eccezione da ostacolare.
...to be continued
Now playing:“Renegade”Renegade – Thin Lizzy – 1981
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Taglio dei fondi alla scuola per l'educazione sessuale e affettiva
Il Governo emana provvedimenti di pura facciata: inasprimento delle pene per i reati di genere e introduzione del reato di femminicidio. Come se finora il reato di omicidio, già previsto e punito dal nostro Codice Penale, non comprendesse anche l'uccisione di una donna. Poi emana provvedimenti di vera sostanza: taglio dell'aumento di 500 mila euro del fondo per l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole. I soldi verranno usati per formare gli insegnanti delle medie e delle superiori sulla prevenzione dell’infertilità.La Lega esulta: “Soddisfatta la Lega che nella scuola italiana non ci sarà mai spazio per l’ideologia gender”, dichiara una portavoce.
La Storia a scuola secondo Valditara
La riforma di Valditara (Nuove Indicazioni 2025) dei programmi scolastici nella scuola per l'infanzia e del primo ciclo, in particolare della Storia, non lascia dubbi sulla matrice che li ha ispirati. Per Valditara il programma di Storia sarà incentrato sulla storia nazionale e occidentale, sulla tradizione greco-romana e giudaico-cristiana. Ampio spazio ai «Racconti del Risorgimento»: episodi e personaggi dell’Unità d’Italia in chiave patriottica (Le cinque giornate di Milano, I martiri di Belfiore, La piccola vedetta lombarda, giusto per fare qualche esempio). La chiave di lettura della Storia è quella patriottica e identitaria, il modello è nozionistico: l'importante è “che cosa si studia e non come si studia” (le parole di Valditara). Quindi la Storia come semplice successione di eventi e di aneddoti semplificati. Non ci sarà spazio al contesto, al quadro internazionale e soprattutto all'analisi e al dibattito storiografico.
L'Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, ha dichiarato: “Si privilegiano fatti e figure eroiche funzionali a un racconto edificante della nazione, a scapito di un’analisi critica dei processi storici.”[...] un arretramento delle metodologie didattiche verso un modello nozionistico e trasmissivo in contrasto con le pratiche innovative ormai consolidate nella didattica della storia.”
Dulcis in fundo, alle elementari si studierà la Bibbia. Come in uno stato confessionale e teocratico qualsiasi (Iran, Afghanistan, Arabia Saudita, Città del Vaticano, Pakistan). Non saremo uno Stato laico nemmeno più nella forma. Nella sostanza non lo siamo mai stati, visto il cancro metastatico che ci divora da dentro: il Vaticano.
Via libera ai pro-vita nei consultori
Il provvedimento, già approvato in Senato, consente alle associazioni anti-abortiste di operare all'interno dei consultori familiari. Un evidente subdolo tentativo, visto che i precedenti più diretti hanno fallito, di attaccare la legge 194 sull'aborto. Il permesso all'attività nei consultori dei gruppi pro-vita, definiti “di supporto alla maternità”, nei confronti delle donne che vogliono intraprendere un'interruzione di gravidanza è stato inserito nel decreto sulle misure finanziate dal PNRR, e su cui è stata posta la fiducia. Una dannata legge paternalistica e pericolosa: stabilisce la tutela sociale della maternità e considera l'aborto un'eccezione da ostacolare.
...to be continued
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