An Open-Source Wii U Gamepad
Although Nintendo is mostly famous for making great games, they also have an infamous reputation for being highly litigious not only for reasonable qualms like outright piracy of their games, but additionally for more gray areas like homebrew development on their platforms or posting gameplay videos online. With that sort of reputation it’s not surprising that they don’t release open-source drivers for their platforms, especially those like the Wii U with unique controllers that are difficult to emulate. This Wii U gamepad emulator seeks to bridge that gap.
The major issue with the Wii U compared to other Nintendo platforms like the SNES or GameCube is that the controller looks like a standalone console and behaves similarly as well, with its own built-in screen. Buying replacement controllers for this unusual device isn’t straightforward either; outside of Japan Nintendo did not offer an easy path for consumers to buy controllers. This software suite, called Vanilla, aims to allow other non-Nintendo hardware to bridge this gap, bringing in support for things like the Steam Deck, the Nintendo Switch, various Linux devices, or Android smartphones which all have the touch screens required for Wii U controllers. The only other hardware requirement is that the device must support 802.11n 5 GHz Wi-Fi.
Although the Wii U was somewhat of a flop commercially, it seems to be experiencing a bit of a resurgence among collectors, retro gaming enthusiasts, and homebrew gaming developers as well. Many games were incredibly well made and are still experiencing continued life on the Switch, and plenty of gamers are looking for the original experience on the Wii U instead. If you’ve somehow found yourself in the opposite position of owning of a Wii U controller but not the console, though, you can still get all the Wii U functionality back with this console modification.
Thanks to [Kat] for the tip!
Cyber Divulgazione: Fine della One-Man-Band? La Community è la Nuova Sicurezza
Quanto è rilevante il ruolo della community per la creazione di contenuti informativi relativi alla sicurezza cyber? Possiamo dire che è tutta una questione di stile.
O di format. E di volontà.
C’è chi predilige un approccio alla “ve lo spiego io”. Il che risulta sempre meno credibile nel momento in cui c’è la tendenza a proporsi come tuttologi senza mai riconoscere alcun contributo, merito o ispirazione ad altri soggetti. Inoltre, il rischio di transitare dal cringe al cancer diventa piuttosto rilevante.
Gli scenari di sicurezza cyber sono un multiverso particolarmente complesso. Che tenderà a richiedere skill sempre più varie, verticalizzazioni e soprattutto valorizzerà ogni esperienza. Se conoscere i fondamentali è sempre utile, anche sapere da dove si proviene non è male. E no, non significa diventare dei necromanti della tecnologia (necrotek?), ma conoscere la storia della (in)sicurezza e la sua evoluzione nel tempo.
Ci può essere spazio per l’illusione allucinatoria di una one-man-band?
Semmai, ci può essere un gruppo e un frontman. Come in un buon party c’è il face. Ma è un membro del party, per l’appunto. Chi può raccontare meglio una storia, divulgare, farla conoscere. Ma senza il supporto del gruppo sarebbe più nudo di quel Cyber Re che ritiene – errando – di poter silenziare il mondo. Ma prima o poi la realtà, che come ci ricorda Philip K. Dick ha la brutta abitudine di continuare ad esistere nonostante la nostra volontà di negarla, presenta il conto.
Insomma: la community è una mitica forgia di idee per chi fa informazione e divulgazione in ambito cyber. Il quale, beninteso, non è detto che debba essere un esperto (nota: non deve nemmeno presentarsi come “appassionato” nel tentativo di simulare understatement) ma che abbia il rispetto di riconoscere il ruolo della community, così come la dignità delle fonti e dei riconoscimenti, avendo il coraggio di impiegare anche un linguaggio tecnico senza cadere nelle trappole della banalizzazione. E resistere alla tentazione di asservirsi all’hype o al trend del momento.
Instaurare una buona sinergia con la community dà valore all’informazione. Un valore che il pubblico percepisce, dal momento che la domanda di informazione dei lettori – o dei follower – è tutto ciò che inevitabilmente, nel tempo, comanda l’offerta. Una maggiore educazione digitale, che comprende quanto meno una consapevolezza delle tecnologie, delle dinamiche della società digitale e dei comportamenti, comporta una richiesta di contenuti di qualità, interattivi e non forniti “a cucchiaiate” senza ricercare feedback o interazioni.
Dal momento che la moneta spirituale richiesta è quella del tempo e dell’attenzione, relegare il destinatario ad un ruolo passivo è non solo irrispettoso ma è una strategia destinata a fallire nel lungo periodo. Massima resa con un “effetto wow”, ma prima o poi la saturazione arriva.
Al contrario, offrire al lettore l’opportunità di assumere un ruolo attivo ed entrare a far parte della community è quell’azione di ricollocare l’umano al centro che è un intento che oggi tanto si racconta e troppo poco si persegue. Soprattutto quando bisogna fare la propria parte rinunciando a facili scorciatoie.
Grazie alla community che è e che sarà, però, si può ancora essere in grado di resistere a sacrificare la qualità dell’informazione cyber sull’altare di algoritmi e delle facili leve di engagement.
Il meme proviene dritto per dritto dalla conclusione del mio intervento alla RHC Conference 2025.
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Scoperto un nuovo Side-Channel sui processori Intel che consente l’estrazione dei segreti dal Kernel
Gli esperti del Politecnico federale di Zurigo (ETH Zurigo) hanno scoperto un problema che minaccia tutti i moderni processori Intel. Il bug consente agli aggressori di estrarre dati sensibili dalla memoria allocata ai componenti di sistema privilegiati, come il kernel del sistema operativo.
Queste aree di memoria contengono in genere informazioni quali password, chiavi crittografiche, memoria di altri processi e strutture dati del kernel, pertanto è fondamentale garantire che siano protette da perdite dei dati. Secondo i ricercatori, le protezioni contro la vulnerabilità Spectre v2 durano da circa sei anni, ma un nuovo attacco chiamato Branch Predictor Race Conditions consente di aggirarle.
La vulnerabilità associata a questo fenomeno è stata definita dagli esperti “branch privilege injection” alla quale è stata assegnato il seguente CVE-2024-45332. Questo problema causa una condizione di competizione nel sottosistema predittore di diramazione utilizzato nei processori Intel.
I branch predictors (predittori di diramazione), come il Branch Target Buffer (BTB) e l’Indirect Branch Predictor (IBP), sono componenti hardware che tentano di prevedere l’esito di un’istruzione di diramazione prima del suo completamento, al fine di ottimizzare le prestazioni. Tali previsioni sono speculative, il che significa che vengono annullate se si rivelano errate. Tuttavia, se sono corrette, contribuiscono a migliorare le prestazioni.
I ricercatori hanno scoperto che gli aggiornamenti dei branch predictors nei processori Intel non sono sincronizzati con l’esecuzione delle istruzioni, il che consente loro di “infiltrarsi” oltre i limiti dei privilegi. Pertanto, se si verifica un cambio di privilegio (ad esempio dalla modalità utente alla modalità kernel), esiste una piccola finestra temporale durante la quale l’aggiornamento potrebbe essere associato al livello di privilegio sbagliato.
Di conseguenza, l’isolamento tra l’utente e il kernel viene interrotto e un utente non privilegiato può far trapelare dati dai processi privilegiati. I ricercatori hanno creato unexploit PoC che addestra il processore a prevedere un target di branch specifico, quindi effettua una chiamata di sistema per spostare l’esecuzione al kernel del sistema operativo, con conseguente esecuzione speculativa tramite un target controllato dall’aggressore (gadget). Il codice accede quindi ai dati segreti nella cache utilizzando metodi side-channel e le informazioni vengono trasmesse all’aggressore.
I ricercatori hanno dimostrato il loro attacco su Ubuntu 24.04 con meccanismi di protezione predefiniti abilitati per leggere il contenuto del file /etc/shadow/ contenente le password degli account con hash. L’exploit raggiunge una velocità massima di estrazione dati di 5,6 KB/s e dimostra una precisione del 99,8%. Sebbene l’attacco sia stato dimostrato su Linux, il problema è presente anche a livello hardware, quindi potrebbe teoricamente essere utilizzato anche contro i sistemi Windows.
Si segnala che la vulnerabilità CVE-2024-45332 colpisce tutti i processori Intel a partire dalla nona generazione (Coffee Lake, Comet Lake, Rocket Lake, Alder Lake e Raptor Lake). Sono stati esaminati anche i chip Arm Cortex-X1, Cortex-A76 e AMD Zen 5 e Zen 4, ma non sono risultati interessati al CVE-2024-45332.
I ricercatori hanno comunicato le loro scoperte agli ingegneri Intel nel settembre 2024 e l’azienda ha rilasciato aggiornamenti del microcodice che hanno risolto il problema CVE-2024-45332. Si dice che le patch del firmware riducano le prestazioni del 2,7%, mentre le patch del software riducono le prestazioni dell’1,6-8,3% a seconda del processore.
Il team dell’ETH di Zurigo ha affermato che presenterà il suo exploit in tutti i dettagli durante una conferenza alla conferenza USENIX Security 2025.
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L'UE rende inapplicabili le procedure del GDPR Il regolamento di procedura che dovrebbe armonizzare l'applicazione del GDPR, ma che introdurrà scadenze troppo lunghe e procedure eccessivamente complesse. noyb considera la procedura di annullamento. mr20 May 2025
Maronno Winchester reshared this.
Finalmente qualche avvocato si muove. I referendum qui in Italia, vengono rispettati a comodo.
Mancato rispetto dei referendum per l'acqua pubblica: presentato ricorso alla CEDU - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2025/05/1…
Due ore di telefonata che fanno ancora a pezzi i governanti dell'Unione Europea, dove Putin ha acconsentito, tra l'altro, anche alla tanto agognata tregua, ma solo a determinate condizioni.
Solo che, per la tregua, le condizioni non le detta Macron e nemmeno Meloni, le detta chi ha vinto la guerra. Volevano mettere all'angolo la Russia, ma sono andati a chiedere con la lingua di fuori una tregua strumentale, volta al riarmo dell'Ucraina e a sventolare una falsa voglia di pace.
Anche Trump, che le ha provate tutte per dire di aver vinto e di aver imposto alla Russia le condizioni, ha fatto marcia indietro. Ci può essere la tregua, ci può essere la fine di tutto, ma bisogna considerare chi la guerra l'ha vinta, chi l'ha persa, chi l'ha causata, chi l'ha alimentata e chi non vuole che finisca.
Questi ultimi vedono in prima fila i governanti dell'UE, che senza guerra gli si rompe il giocattolino, e danno l'inizio della fine della figura più becera e vergognosa mai vista nell'ambito delle relazioni internazionali. Resta il fatto che, come dicevamo noi spie del Cremlino, gli USA hanno usato l'Ucraina per seppellire ciò che rimaneva dell'Unione Europea.
Qualche accordo molto probabilmente uscirà, e a trarne benefici saranno su tutti la Russia. Poi gli USA, che hanno raggiunto l'obiettivo di staccare la Russia dai Paesi dell'UE e ora puntano ad allontanare Russia e Cina, nemica numero uno di Trump. Perde l'Ucraina su tutti i fronti e l'Unione Europea, che oltretutto si farà carico delle spese accogliendo con la fanfara Kiev tra le stanze di Bruxelles. Dei fenomeni proprio!
🔴 Stasera alle 20:30 in diretta su YouTube ne parliamo con Roberto Iannuzzi. Siateci!
youtube.com/live/5To6dJVnWxg?s…
GiuseppeSalamone
ilfattoquotidiano.it/2025/05/1…
In Cina il CNVD premia i migliori ricercatori di sicurezza e la collaborazione tra istituzioni e aziende
Durante una conferenza nazionale dedicata alla sicurezza informatica, sono stati ufficialmente premiati enti, aziende e professionisti che nel 2024 hanno dato un contributo significativo al National Information Security Vulnerability Database (CNNVD). L’evento ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche, aziende private e mondo accademico per migliorare la capacità del Paese di individuare, segnalare e mitigare le vulnerabilità nelle infrastrutture critiche.
Nel corso dell’evento sono stati consegnati undici premi distinti, tra cui il “Premio Miglior Esordiente”, il “Premio per il Contributo Eccezionale al Reporting di Alta Qualità”, quello per le “Vulnerabilità di Alta Qualità”, il premio per il “Controllo delle Vulnerabilità”, e ulteriori riconoscimenti a università, esperti tecnici e produttori impegnati nella condivisione delle informazioni. I vincitori includono grandi nomi del settore tech e della cybersicurezza cinese come Huawei, Tencent, Qi’anxin, Sangfor e molte altre realtà emergenti.
Grande attenzione è stata data anche alle collaborazioni accademiche, con premi conferiti a istituzioni come l’Università di Aeronautica e Astronautica di Pechino e l’Istituto tecnico di Qingyuan. L’importanza del contributo universitario è stata sottolineata come elemento chiave per la formazione di nuovi talenti e lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della sicurezza informatica.
Numerose aziende, tra cui anche i principali operatori di telecomunicazioni, fornitori energetici e realtà industriali strategiche, sono state premiate per la cooperazione nel rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche. Questo dimostra come il tema della cybersicurezza sia ormai centrale per la resilienza nazionale, coinvolgendo settori trasversali e fondamentali per la stabilità del Paese.
Non sono mancati i riconoscimenti individuali: esperti tecnici selezionati per il loro contributo specifico sono stati premiati come “Specially Appointed Technical Experts of the Year”, tra cui figure provenienti da aziende leader come CyberKunlun, Huashun Xinan e Douxiang. I loro interventi hanno rappresentato un esempio di eccellenza nella risposta alle minacce informatiche.
A conclusione dell’evento, i rappresentanti delle istituzioni accademiche e aziendali hanno tenuto discorsi che hanno riaffermato la necessità di continuare a costruire un ecosistema coeso e proattivo per la gestione delle vulnerabilità.
Il CNNVD ha ribadito il proprio impegno a rafforzare il ruolo del database come punto di riferimento nazionale, ponte tra talenti, istituzioni e aziende, per garantire una sicurezza informatica sempre più avanzata e coordinata.
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3D Printing Uranium-Carbide Structures for Nuclear Applications
Fabrication of uranium-based components via DLP. (Zanini et al., Advanced Functional Materials, 2024)
Within the nuclear sciences, including fuel production and nuclear medicine (radiopharmaceuticals), often specific isotopes have to be produced as efficiently as possible, or allow for the formation of (gaseous) fission products and improved cooling without compromising the fuel. Here having the target material possess an optimized 3D shape to increase surface area and safely expel gases during nuclear fission can be hugely beneficial, but producing these shapes in an efficient way is complicated. Here using photopolymer-based stereolithography (SLA) as recently demonstrated by [Alice Zanini] et al. with a research article in Advanced Functional Materials provides an interesting new method to accomplish these goals.
In what is essentially the same as what a hobbyist resin-based SLA printer does, the photopolymer here is composed of uranyl ions as the photoactive component along with carbon precursors, creating solid uranium dicarbide (UC2) structures upon exposure to UV light with subsequent sintering. Uranium-carbide is one of the alternatives being considered for today’s uranium ceramic fuels in fission reactors, with this method possibly providing a reasonable manufacturing method.
Uranium carbide is also used as one of the target materials in ISOL (isotope separation on-line) facilities like CERN’s ISOLDE, where having precise control over the molecular structure of the target could optimize isotope production. Ideally equivalent photocatalysts to uranyl can be found to create other optimized targets made of other isotopes as well, but as a demonstration of how SLA (DLP or otherwise) stands to transform the nuclear sciences and industries.
Il Diritto alla Conoscenza nel 9° anniversario della scomparsa di Marco Pannella
@Politica interna, europea e internazionale
Lunedi 19 Maggio 2025, ore 16:00, Fondazione Luigi Einaudi, Via della Conciliazione 10, Roma Introduce Giseppe Benedetto, Presidente Fondazione Luigi Einaudi Intervengono Giulio Terzi, Senatore Roberto Rampi, già Senatore, Relatore sul Diritto
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Giovanni Malagodi, il rigore di un liberale
@Politica interna, europea e internazionale
19 maggio 2025, ore 18:00 In diretta sui canali social della Fondazione. Interverranno Giammarco Brenelli Gerardo Nicolosi Nicola Rossi Modera Andrea Cangini
L'articolo Giovanni Malagodi, il rigore di un liberale proviene da Fondazione fondazioneluigieinaudi.it/giov…
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USA. La Corte Suprema dà il via libera alle deportazioni di venezuelani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Con una decisione che segna un duro colpo per migliaia di rifugiati, la Corte Suprema ha autorizzato l'amministrazione Trump a revocare le protezioni contro la deportazione per circa 348.000 venezuelani. La misura, parte di una più ampia stretta
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#Europa, la crisi nelle urne
Europa, la crisi nelle urne
Delle tre elezioni che si sono tenute in altrettanti paesi europei nel fine settimana, il secondo turno delle presidenziali in Romania è stato l’appuntamento maggiormente seguito dalla stampa e dagli osservatori internazionali.www.altrenotizie.org
Quest'uomo è un mostro e chi filosofeggia sul diritto di Israele a difendersi è un mostro come lui.
Dalla newsletter di Haaretz:
Netanyahu said that he authorized "minimal humanitarian aid – food and medicine only" to be delivered to Gaza, because Israel was close to "reaching the red line."
According to Netanyahu, "our best friends in the world – senators I know as strong supporters of Israel – have warned that they cannot support us if images of mass starvation emerge. We must avoid famine, both for practical reasons and diplomatic ones."
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The 14 year oldx27;s mother left an old laptop in a closet and now alleges itx27;s adult sitesx27; problem that he watched porn.#ageverification #kansas #porn
Kansas Mom Sues Porn Sites Because Her Son Visited Chaturbate 30 Times
The 14 year old's mother left an old laptop in a closet and now alleges it's adult sites' problem that he watched porn.Samantha Cole (404 Media)
Andarsene da Google Drive
Spionaggio economico tra Stati, l’arma invisibile nei mercati globali secondo Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nell’ombra della geopolitica, tra i flussi digitali e le sale operative dei mercati, si muove un fenomeno tanto silenzioso quanto devastante: lo spionaggio economico. A differenza della legittima raccolta informativa nota come competitive intelligence, lo
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Spionaggio economico tra Stati, l’arma invisibile nei mercati globali secondo Volpi
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nell’ombra della geopolitica, tra i flussi digitali e le sale operative dei mercati, si muove un fenomeno tanto silenzioso quanto devastante: lo spionaggio economico. A differenza della legittima raccolta informativa nota come competitive intelligence, lo
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Così la Nato irrobustisce il fianco Sud. Tutti i dettagli sul nuovo quartier generale di Firenze
@Notizie dall'Italia e dal mondo
La Nato disporrà presto di una nuova installazione a Firenze, dove la caserma Predieri ospiterà la Multinational division south (Mnd-S), una struttura di comando dedicata alle operazioni terrestri nell’Europa meridionale e nel quadrante mediterraneo. L’ufficializzazione,
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#Ucraina, la partita di Istanbul
Ucraina, la partita di Istambul
L’inizio dei negoziati diretti tra Ucraina e Russia ad Istambul non pare discostarsi da quello che era un copione previsto. Tra annunci e rifiuti, delegazioni più o meno gradite, assistiamo ancora alle performance del guitto di Kiev.www.altrenotizie.org
Berlino und Ragusa
operaincerta.it/OIWP/2025/05/1…
Stefano AbulQasim reshared this.
Coloni israeliani cacciano i palestinesi dalla Valle del Giordano
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Bardala è solo uno dei tanti villaggi presi di mira dai settler. Dror Ektes: il governo usa i coloni per i suoi piani di espulsione dei palestinesi
L'articolo pagineesteri.it/2025/05/19/med…
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lunedì 19 maggio, mattina, Gaza, Khan Younis:
instagram.com/reel/DJ0vbCksSYz…
Poliversity - Università ricerca e giornalismo reshared this.
instagram.com/reel/DJMdfVrKGPa…
=
mega.nz/file/KkMiHZhS#oWjNzN0R…
I from time to time post this short video: listen to #GideonLevy, since he simply speaks the truth.
#apartheid #racism #EthnicCleansing #genocide #Gaza #Palestine
reshared this
allergia - sgrunt!
maledette #graminacee! 🤧🤧😭ho consumato mille fazzoletti (cit.)
pollenundallergie.ch/informazi…
#allergia #nasochecola #occhicheprudono
Pollini e allergie - Graminacee
Grado d'allergia molto alto; le graminacee rappresentano il principale allergene del polline; quasi tutti le specie di graminacee provocano allergie.www.pollenundallergie.ch
Ma cancellarsi da Facebook è davvero possibile?
Mesi fa mi sono cancellato da Facebook e sono venuto qui.
Non ho fatto la sospensione dell'account ma proprio la cancellazione. Il sistema mi aveva detto che per 30 giorni avrebbe mantenuto l'account, casomai avessi cambiato idea, e poi l'avrebbe cancellato.
Ormai sono passati mesi ma un mio amico mi ha mandato una screenshot in cui il mio account si vede ancora, come se non fosse mai stato cancellato.
Voi come lo spiegate? Può essere che quel mio amico stia vedendo il contenuto della cache del suo browser?
Facebook and Meta are extremely untrustworthy. I do not think they ever really delete user data even if they claim to do so.
They treat their users like cattle and regard user data as Meta's own property.
A Palazzo Chigi trilaterale Meloni, Vance e von der Leyen. La premier: "Spero sia un nuovo inizio"
Il vicepresidente Usa: "Meloni si è offerta di fare da ponte, Trump e io felici". La presidente della Commissione Ue: "Grazie a Meloni". Stamane Merz, Macron e Starmer avevano annunciato una telefonata con Trump per domaniRedazione di Rainews (RaiNews)
Diritti Lgbtqi+: la Romania supera la Polonia come peggior Paese Ue, Italia in fondo alla classifica
Dopo sei anni, la Polonia non è più il peggior Paese in Europa per le persone Lgbtqi+, secondo l'annuale "Rainbow Map" pubblicata dall'ongILGA-Europe. Italia in fondo alla classificaKatarzyna-Maria Skiba (Euronews.com)
VIDEO. Delegazione italiana a Rafah: “Stop all’attacco israeliano, salviamo Gaza”
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Decine di italiani, tra deputati, cooperanti, attivisti e giornalisti, hanno raggiunto oggi il valico di Rafah tra il Sinai e Gaza per manifestare a sostegno della popolazione palestinese sotto i bombardamenti israeliani, per la fine dell'offensiva
Notizie dall'Italia e dal mondo reshared this.
Spero che l'amore trionfi, che si mettano insieme e che inizino una bella convivenza.
In Albania.
Ora devo solo trovare un'idea per il fine settimana di Pentecoste (7-9 giugno).
Io e il mio compagno vorremmo fare una breve vacanza, indifferente dove (CH o IT) ma non abbiamo molte idee. Considerato che:
- abbiamo un budget ridotto
- lui sabato lavora fino alle 15:00 in zona Lugano
- Lunedì dovremmo essere di ritorno per le 18:00
- vorremo evitare km di coda al Gottardo/dogane
- io vorrei visitare una città, qualcosa di storico o culturale
- lui preferirebbe relax tipo SPA.
Avete dei suggerimenti?
Vacanze separate? 😁😁😁
Oppure, tu a spasso per Firenze e lui alla Grotta Giusti dalle parti di Pistoia (un'oretta d'auto) oppure al centro benessere Asmana (nelle immediate vicinanze di Firenze).
Belle idee, ma Firenze è un po' fuori mano visto che non abbiamo tanto tempo a disposizione.
Ogni tanto torno a scrivere qualcosa 😉
Ma non è cambiato granché: sempre periodo tosto, il lavoro continua a non piacermi ma almeno inizio a capire cosa sto facendo.
Dopo la cosa "grave" di qualche settimana fa, ho deciso di parlarne con un superiore che mi ha ascoltata e fatto capire che quel che è successo non è una novità e che il soggetto è già noto per comportarsi in modo scorretto. Presumo che non cambierà nulla, ma io sono ugualmente fiera di me.
Intanto ho consegnato la mini tesi per la verifica competenze del corso FIDE - e vado fiera anche di questo.
Settimana scorsa sono andata a correre lungo il fiume (+ esercizi del percorso vita, perché non mi andava di stare al chiuso in palestra.) dopo un lunghissimo periodo di stop... il ginocchio mi fa sempre male, ho corso lenta e per pochi chilometri.. ma porcamiseria quanto mi mancava!
freezonemagazine.com/news/colo…
Appuntamento esclusivo presso la Galleria d’Arte Antonio Colombo che in questi giorni ospita le meravigliose chitarre Wandrè. Per l’occasione arriverà direttamente da Basilea la Wandrè Rock Oval del 1958, suonata da Lucio Corsi al Festival di Sanremo e all’Eurovision. Chitarre diventate leggenda a partire dalla Brigitte Bardot la cui curve seguono quelle del
Ieri sera mi sono immerso in "Adriano Olivetti - La forza di un sogno", rimanendo profondamente colpito. Negli anni '50, quando il capitalismo industriale definiva ogni aspetto della società, Olivetti osò immaginare e costruire qualcosa di rivoluzionario: un'impresa dove la tecnologia e la produzione erano al servizio della persona, non viceversa.
Quella visione, in anticipo di decenni, risuona oggi con urgenza rinnovata. In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale promette (o minaccia) di trasformare radicalmente il mondo del lavoro, le intuizioni di Olivetti sulla centralità dell'essere umano sembrano profetiche.
Ispirato da questo pioniere italiano, ho tentato di articolare alcuni principi per un futuro in cui la tecnologia possa liberarci anziché alienarci, in cui il valore umano trascenda la mera produttività economica. Ne è nato questo manifesto per un nuovo rapporto con il lavoro nell'era dell'IA.
Non sono certo di avere tutte le risposte, ma credo fermamente che sia tempo di porsi le domande giuste. Sono curioso di conoscere le vostre riflessioni.
___
OLTRE IL LAVORO
Un Manifesto per l'Era dell'Intelligenza Artificiale
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INTRODUZIONE
Riscoprire la Nostra Umanità
La trasformazione che stiamo vivendo non è la fine della rilevanza umana. È l'inizio di una nuova definizione di cosa significa essere umani in un'era di automazione avanzata.
Non è più tempo di chiederci se l'intelligenza artificiale sostituirà il nostro lavoro, ma di domandarci chi vogliamo essere in questo nuovo contesto. Il successo, in questa nuova era, non sarà misurato dal potere d'acquisto o dallo status professionale, ma dalla capacità di contribuire con le proprie unicità al bene collettivo, dalla ricchezza delle relazioni create, dalla profondità delle esperienze vissute e dalla bellezza generata.
Come scrisse il filosofo Bertrand Russell nel suo saggio "Elogio dell'ozio" già nel 1932: "La concezione secondo cui ogni tipo di attività deve essere motivata dal profitto è una concezione adatta agli schiavi, non alle persone libere."
Siamo giunti a un punto di svolta storico in cui le macchine possono liberarci non solo dalle fatiche fisiche, ma anche da molte mansioni cognitive ripetitive. Questa non è una minaccia, ma un'opportunità per riscrivere il contratto sociale che lega il nostro valore come esseri umani alla nostra produttività economica.
La Crisi dell'Identità Basata sul Lavoro
"Cosa fai nella vita?" È spesso la seconda domanda che ci viene posta dopo il nostro nome. La risposta, invariabilmente, è la nostra professione. Questa semplice convenzione sociale rivela quanto profondamente la nostra identità sia intrecciata con il nostro ruolo produttivo.
Lo psicologo del lavoro David Blustein descrive questo fenomeno come "l'identità occupazionale", un costrutto che si forma in tenera età e che gradualmente diventa l'architrave della nostra autopercezione. In un'epoca in cui l'automazione e l'intelligenza artificiale stanno riconfigurando interi settori professionali, questo legame profondo tra 'chi siamo' e 'cosa facciamo' diventa problematico.
L'economista Guy Standing ha coniato il termine "precariato" per descrivere una nuova classe sociale caratterizzata non solo dall'insicurezza lavorativa, ma anche da una profonda crisi identitaria. Quando il lavoro diventa frammentato, intermittente o semplicemente scompare, cosa rimane della nostra definizione di sé?
Nelle società occidentali, particolarmente in quelle con forti tradizioni manifatturiere come l'Italia, l'artigianato e la maestria professionale non sono solo mezzi di sussistenza, ma pilastri dell'identità culturale. La scomparsa di queste professioni non comporta solo disoccupazione, ma una vera e propria crisi esistenziale collettiva.
La vera sfida che ci attende non è quindi solo tecnologica o economica, ma profondamente filosofica: come definiamo il nostro valore e la nostra identità in un mondo dove il lavoro tradizionale diventa solo una componente marginale dell'equazione umana?
I Rischi di una Transizione Non Governata
La filosofa Hannah Arendt distingueva tra "labor" (il lavoro per la sopravvivenza), "work" (la creazione di artefatti duraturi) e "action" (l'attività politica e sociale). L'intelligenza artificiale potrebbe liberarci dal "labor", ma senza una transizione guidata eticamente, rischiamo di creare nuove forme di disuguaglianza e alienazione.
Un recente studio del McKinsey Global Institute stima che entro il 2030, milioni di lavoratori potrebbero dover cambiare categorie occupazionali. Tale transizione, senza adeguati ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione, potrebbe esacerbare le disuguaglianze esistenti.
Il rischio è amplificato dai bias algoritmici. Studi accademici hanno dimostrato che i sistemi di riconoscimento facciale presentano tassi di errore significativamente superiori nell'identificazione di persone con pelle scura. In ambito sanitario, analisi pubblicate su riviste scientifiche hanno rivelato che algoritmi largamente utilizzati negli ospedali americani sistematicamente sottovalutano i bisogni di cura delle minoranze etniche.
Questi bias non sono bug, ma caratteristiche intrinseche di sistemi addestrati su dati storici che riflettono disuguaglianze strutturali. Come sottolinea Safiya Umoja Noble nel suo libro "Algorithms of Oppression", "gli algoritmi non sono neutri; sono prodotti delle scelte umane e delle priorità sociali."
La diversità di approcci etici tra le principali aziende tecnologiche evidenzia come stiamo assistendo non solo a una rivoluzione tecnologica, ma a una competizione tra diverse visioni del futuro.
Nuovi Modelli Fattibili per il Futuro del Lavoro
La transizione verso un nuovo paradigma lavorativo richiede soluzioni concrete che trascendano sia l'utopismo irrealizzabile che il conservatorismo miope. Ecco alcuni modelli che stanno già emergendo e che potrebbero diventare pilastri della nuova economia:
1. La Settimana Lavorativa Progressivamente Ridotta
La settimana di 4 giorni non è più un esperimento radicale. Aziende come Microsoft Giappone hanno registrato aumenti significativi di produttività dopo la sua implementazione. La Nuova Zelanda, l'Islanda e la Spagna hanno avviato programmi pilota a livello nazionale. La riduzione progressiva dell'orario di lavoro – passando dalle attuali 40 ore a 32, e potenzialmente a 24 nel prossimo decennio – creerebbe spazio per attività di cura, formazione continua e partecipazione civica, distribuendo meglio il lavoro disponibile.
2. Carriere Discontinue e Sabbatici Strutturati
Il modello delle "carriere lineari" è già in declino. Un approccio più sostenibile prevede periodi sabbatici programmati ogni 5-7 anni di attività professionale, supportati da incentivi fiscali e previdenziali. Aziende come Intel e Adobe hanno già implementato programmi sabbatici strutturati, riscontrando miglioramenti in creatività, innovazione e riduzione del burnout. Tali interruzioni pianificate consentirebbero riqualificazione, esplorazione di nuovi interessi o semplicemente recupero psico-fisico.
3. Economia Contributiva e dei Beni Comuni
Ispirata dal lavoro del filosofo Bernard Stiegler, l'economia contributiva valorizza forme di creazione di valore non riconosciute dal mercato. Piattaforme come Decidim a Barcellona o la rete dei Fab Lab dimostrano come sia possibile creare ecosistemi economici ibridi dove contributi non monetizzati (conoscenza, tempo, competenze) vengono riconosciuti attraverso sistemi di crediti sociali o monete complementari. Le cooperative di dati (data cooperatives) consentono agli individui di condividere e valorizzare collettivamente i propri dati, creando valore distribuito anziché estratto.
4. Lavoro Flessibile e Organizzazioni Distribuite
Il modello "Digital Nomad Visa" adottato da paesi come Estonia, Croazia e Portogallo potrebbe evolversi in un sistema più sofisticato di "mobilità del lavoro", dove la localizzazione fisica diventa irrilevante per molte professioni. Piattaforme come Colony.io stanno sperimentando modelli organizzativi completamente distribuiti, dove i contributi vengono riconosciuti attraverso token di partecipazione. Questo approccio consente alle persone di contribuire a progetti diversi in base alle proprie competenze e disponibilità, superando il concetto di "posto di lavoro" fisso.
5. Laboratori Civici e Innovazione Sociale
I "Civic Labs" combinano elementi di co-working, incubazione d'impresa e servizio pubblico. A Seoul, il Social Innovation Park ospita oltre 50 iniziative che affrontano sfide urbane, dalla gestione dei rifiuti all'assistenza agli anziani, creando forme di lavoro ibride tra volontariato, imprenditoria sociale e servizio civico. Questi spazi permettono alle persone di contribuire alla propria comunità mentre sviluppano competenze e reti professionali, riscrivendo il confine tra lavoro retribuito e impegno civico.
6. Formazione Continua Integrata nel Ciclo di Vita
Università come la 42 in Francia e negli USA hanno sviluppato modelli educativi peer-to-peer senza professori, completamente gratuiti e accessibili a qualsiasi età. La Singapore SkillsFuture Initiative fornisce a ogni cittadino crediti formativi da utilizzare nell'arco della vita. Questi approcci riconoscono che nell'era dell'IA, l'apprendimento non può essere confinato ai primi 20-25 anni di vita, ma deve diventare un'attività continua, intrecciata con periodi di lavoro attivo e pause sabbatiche.
7. Contratti Sociali Basati sull'Impatto e non sul Tempo
I "Social Impact Bonds" e i "Pay for Success Contracts" stanno ridefinendo il concetto di lavoro per il settore pubblico e non-profit. Anziché pagare per ore lavorate, questi strumenti remunerano i risultati verificabili in ambito sociale o ambientale. Questo modello potrebbe espandersi, creando un'economia dove non è il tempo dedicato, ma l'impatto generato a determinare la remunerazione, liberando creatività nella risoluzione dei problemi e consentendo maggiore autonomia nella gestione del proprio tempo.
Il Reddito di Base come Fondamento della Transizione
L'economista Guy Standing, tra i fondatori della Basic Income Earth Network, definisce il reddito di base universale non come un semplice sussidio, ma come un "dividendo sociale" derivante dalla ricchezza collettivamente creata.
Diversi esperimenti in tutto il mondo stanno dimostrando che, contrariamente ai timori, un reddito di base garantito non riduce l'attività lavorativa, ma la trasforma. In Finlandia, i beneficiari non hanno lavorato meno, ma hanno migliorato il loro benessere psicologico e la fiducia nelle istituzioni. In Kenya, uno studio a lungo termine ha mostrato aumenti significativi nell'avvio di piccole imprese e nella scolarizzazione.
In un contesto in cui l'automazione potrebbe rendere obsoleti milioni di posti di lavoro, il reddito di base rappresenta non un lusso, ma una necessità strutturale.
In Germania, l'esperimento che ha fornito 1.200 euro mensili a 122 partecipanti ha mostrato risultati promettenti in termini di benessere psicologico, partecipazione civica e iniziativa personale. Risultati simili emergono dal programma Stockton Economic Empowerment Demonstration (SEED) in California, dove un reddito minimo garantito ha portato a migliori risultati occupazionali e ridotto l'ansia finanziaria.
Un Nuovo Manifesto del Lavoro: Sette Principi per l'Era dell'IA
Per navigare questa transizione epocale, propongo un nuovo "manifesto del lavoro" basato su sette principi fondamentali:
1. Dalla Professione all'Identità Multipla
Riconosciamo che siamo più delle nostre professioni. La nostra identità si compone di molteplici dimensioni: i nostri valori, relazioni, interessi, contributi alla comunità. Il lavoro retribuito è solo una delle espressioni del nostro essere, non la sua totalità. Le politiche pubbliche, i sistemi educativi e le norme sociali devono evolvere per riconoscere e valorizzare questa multidimensionalità.
2. Dall'Occupazione al Contributo
Superiamo l'equazione "valore umano = occupazione". Ridefiniamo il contributo sociale per includere attività cruciali ma storicamente non riconosciute: la cura dei familiari, il volontariato, la produzione artistica e culturale, l'innovazione civica, la manutenzione dei beni comuni. Questi contributi meritano riconoscimento non solo simbolico ma anche materiale, attraverso nuovi sistemi di protezione sociale.
3. Dalla Competizione alla Collaborazione
L'idea che l'uomo debba competere con la macchina è un vicolo cieco. Il valore umano non risiede nella velocità di calcolo o nella memorizzazione, ma nella creatività, nell'intelligenza emotiva, nella capacità di connessione e nella comprensione contestuale. L'intelligenza artificiale dovrebbe essere uno strumento di potenziamento, non di sostituzione. Il modello "essere umano + AI" unisce efficienza e qualità, liberandoci dai compiti ripetitivi.
4. Dalla Scarsità all'Abbondanza Distribuita
L'automazione e la digitalizzazione creano potenzialmente un'economia di abbondanza. Il problema non è la scarsità di risorse, ma la loro distribuzione. Meccanismi come il reddito di base universale, le cooperative di dati, le valute complementari e i modelli di proprietà condivisa possono trasformare i guadagni di produttività dell'IA in prosperità distribuita anziché concentrata.
5. Dalla Rigidità alla Modularità Temporale
Abbandoniamo il modello lineare "educazione-lavoro-pensione" per abbracciare percorsi di vita più fluidi e modulari. Periodi di lavoro intenso si alternano a sabbatici, formazione, cura, esplorazione. Questo richiede nuovi modelli previdenziali, formativi e occupazionali che riconoscano e supportino questa modularità, invece di penalizzarla.
6. Dalla Standardizzazione alla Personalizzazione
I modelli educativi e lavorativi standardizzati del XX secolo sono inadeguati per il XXI. L'IA permette percorsi di apprendimento e contributo altamente personalizzati, adattati alle capacità, interessi e circostanze di ciascuno. Le istituzioni devono evolvere per supportare questa personalizzazione, superando approcci "taglia unica" nell'istruzione e nelle politiche occupazionali.
7. Dalla Crescita alla Rigenerazione
Oltrepassiamo l'ossessione per la crescita economica misurata esclusivamente dal PIL. Adottiamo metriche di successo più olistiche che valorizzino la rigenerazione ambientale, il benessere psicologico, la coesione sociale e la realizzazione personale. Il lavoro nell'era dell'IA dovrebbe contribuire non solo alla creazione di valore economico, ma alla rigenerazione dei sistemi naturali e sociali da cui dipendiamo.
CONCLUSIONE
Prepararsi alla Transizione
La transizione verso questo nuovo paradigma sarà graduale ma irreversibile. Come osservano molti studiosi contemporanei, per la prima volta nella storia possiamo liberare gli esseri umani dalla necessità di lavorare per vivere. La domanda è: cosa faremo con questa libertà?
Economisti come Mariana Mazzucato suggeriscono che dobbiamo "passare da un capitalismo estrattivo a un'economia della missione", orientata verso la risoluzione delle grandi sfide del nostro tempo: cambiamento climatico, disuguaglianza, invecchiamento demografico.
Per affrontare questa transizione, è necessario un nuovo patto sociale tra cittadini, imprese e istituzioni. Non possiamo delegare questa trasformazione né al mercato, che tende a massimizzare il profitto a breve termine, né esclusivamente allo Stato, spesso vincolato da cicli elettorali e visioni limitate.
È necessario un approccio collaborativo, in cui:
- Le istituzioni educative
preparino le nuove generazioni non solo a professioni specifiche, ma a un futuro di apprendimento continuo, adattabilità e creatività.
- Le imprese
riconoscano che il loro successo a lungo termine dipende dal benessere delle persone e del pianeta, non solo dalla massimizzazione del valore per gli azionisti.
- I cittadini
si impegnino attivamente nella ridefinizione del contratto sociale, rivendicando il diritto a una vita dignitosa e significativa al di là del paradigma produttivo tradizionale.
- I sindacati e le organizzazioni della società civile
evolvano per rappresentare non solo i lavoratori tradizionali, ma tutte le forme di contributo sociale.
La vera domanda non è se l'intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro, ma se sapremo cogliere questa opportunità per creare una società più giusta, sostenibile e umana.
Il futuro del lavoro non è semplicemente un insieme di nuove professioni o competenze. È una nuova comprensione di cosa significhi contribuire al mondo come esseri umani liberi e creativi. Non è la fine del lavoro umano – è l'inizio della sua trasformazione più profonda!
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Manifesto sul Lavoro del futuro
"Il 'Lavoro' non è quello che fai, ma il valore che crei"
Andrea Millozzi
freezonemagazine.com/articoli/…
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Oggi, #17Maggio, è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007.
Qui la nota inviata alle scuole in occasione della Giornata ▶️ mim.gov.
Ministero dell'Istruzione
Oggi, #17Maggio, è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007. Qui la nota inviata alle scuole in occasione della Giornata ▶️ https://www.mim.gov.Telegram
GAZA. Iniziata l’offensiva “Carri di Gedeone”. Trump vuole deportare i palestinesi in Libia
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L'annuncio è stato dato dall'esercito israeliano mentre la tv americana Nbc riferiva che l'amministrazione Usa lavora per trasferire in modo permanente in Libia un milione di abitanti di Gaza
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Riarmo e rapporti con Israele, l’equivoco spagnolo
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Nonostante le dichiarazioni del premier Sánchez, la Spagna non ha mai commerciato tante armi con Israele ed ha dato un nuovo impulso al riarmo con un aumento di 10.5 miliardi di euro
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Festa dell’Europa 2025: Fondazione Omri il 19 maggio a Bruxelles nel segno di Mazzini e dei valori fondativi Unione
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Lunedì 19 maggio alle 19 presso la sede dell’istituto italiano di Cultura di Bruxelles si terrà l’evento della fondazione degli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Omri), in collaborazione con
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Ulisse
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